CASO “PORTO”
VITO CORTE
PACECO
SINO SALONE
ATTACCO PREVENTIVO
VOGLIA DI SOGNARE
POLITICA DEL RIBALTONE
PROVE DI ASSESSORE
Domani Liberi Mensile di politica, cultura ed informazione su Trapani e dintorni
n. 4 Febbraio 2005 - €.1,00
T R A N C H I D A S I N D A C O
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E R I C E
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L’editoriale
La copertina: Giacomo Tranchida, ex sindaco di Valderice, oggi consigliere provinciale.
La “campagna di disinformazione” a cui si è assistito su alcuni giornali, da oltre un mese, in merito al tema dell’eventuale riperimetrazione della Riserva naturale delle Saline, l’attacco proditorio, condito di falsità ed omissioni, alla gestione del WWF, che hanno portato anche alla circuizione e alla strumentalizzazione del vescovo Francesco Miccichè; il recente comunicato stampa del responsabile del sindacato dei giornalisti che tocca anche la materia delle “consulenze” giornalistiche e degli intrecci tra giornalisti e politici, aprono ad uno scenario preoccupante sulla correttezza e libertà dell’informazione a Trapani. Col successo delle “primarie” svolte in Puglia è partita la “campagna elettorale” che ci condurrà fin alle scadenze politiche ed a quelle amministrative 2006. A Trapani restiamo meravigliati da dichiarazioni d’alcuni neo-dirigenti politici che, a quasi due anni dalle elezioni, individuano i loro candidati senza che è stato prima definito e concordato un programma. E’ una logica di vertice e partitica di vecchio stampo che non condividiamo. Noi crediamo che lo scollamento della Società dai Partiti sia anche frutto di codesto modo di agire. La Gente vuole essere partecipe in prima persona. Le Associazioni territoriali vogliono essere parte attiva della formazione di un programma comune. Le regole della democrazia avanzata debbano essere attuate e non solo enunciate. Ci troviamo, in questo contesto, quindi, favorevolissimi ad ascoltare il grido “io ci sto”, appena lanciato da Giacomo Tranchida, ai candidati in pectore del centro-sinistra per Erice, avv. Massimo Zaccarini ed Avv. Maurizio Sinatra, per fare un “passo avanti”, per sfidarsi, con lui, nelle primarie, per ottenere la necessaria “legittimazione popolare”, per dare “risposta ai cittadini delusi e prossimi alla rassegnazione”. Speriamo che anche Savona capisca che il “carisma” si ottiene qui, in piazza, e non nei “salotti della politica”. D o m a n i
PROPRIETARIO ed EDITORE Associazione “Una Città per Tutti” Via G. Adragna, 107 - Trapani DIRETTORE RESPONSABILE Leonardo FONTE DIREZIONE E REDAZIONE, PUBBLICITA’ E PER INVIARE ARTICOLI O COMMENTI Via G. Adragna, 107 - Trapani Tel. 329-440.86.41 - Fax 0923-568.443 e-mail: natskom@tin.it
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IDEA EDITORIALE E GRAFICA Natale SALVO
Registrazione Tribunale di Trapani n. 297 del 13 ottobre 2004
REDAZIONE Vito FIORINO, Mimmo SCARCELLA
La consegna delle copie d’obbligo, ai sensi degli artt. 1 e 9 L. 374/1939, è effettuata presso la Prefettura e la Procura della Repubblica di Trapani.
COLLABORATORI Cinzia ADRAGNA, Rita LO SCIUTO, Melina MALTESE, Antonella MANZO STAMPA Tipografia “Nuova Stampa” Via M. Torre, 213 Trapani - Tel. 0923-23.425
Chiuso in tipografia il 2 febbario 2005 Tiratura 1.000 copie
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PACECO - Il centrosinistra “scarica” la società civile
Politica del Ribaltone Paceco era stata indicata, sino ad ieri, dall’intero centro-sinistra provinciale, come esempio di un laboratorio politico, dove il contributo della società civile, i cosidetti “movimenti”, aveva permesso alla coalizione ulivista di tornare a governare la città.
Rino Marino, Leader del movimento Città Futura
Ebbene Paceco oggi si sta trasformando, invece, nella “tomba” di quel progetto. Il clamoroso “ribaltone” di pochi giorni or sono, nel corso del quale un “fantomatico Progetto Ginestra”, si è trovato, per “virtù dello spirito santo”, ad avere un proprio rappre sentante nella Giunta comunale, a discapito del movimento Città Futura, potrebbe produrre ripercussioni notevoli, nel centro-sinitra, anche al di fuori del comune amministrato dal sindaco Plaja. Sarebbe grave se il centrosinistra pacecoto non arrivasse a comprendere tutta la gravità della “sponda” fornita a coloro che hanno “tradito” il patto con gli elettori. Non crediamo che il sindaco Plaja possa essere così poco lungimirante da
Centrale Ortofrutticola
non essere capace di porre rimedio alla situazione.
sibili candidature di Tizio o Sempronio?
Che credibilità potrebbero Ma che centro-sinistra avere le segreterie, anche vuole Giuseppe Scarcella? quelle provinciali, del cen- Quello incapace di alcuna tro-sinistra qualora, dopo azione amministrativa? aver stretto un’alleanza Quella spesso incapace di elettorale e stramantenere pur il tegica col “movi- “ i programmi solo numero mento”, dopo legale in sono solo aver sottoscritto Consiglio? impicci noiosi Quello che conun programma, tacessero davan- fatti soltanto tinua a giocare ti al “ribaltone”? per l'occasione col “trasformiIl centro-sinistra ed a pagaelettorale “ smo” ritiene che possa re “pegno” all’acessere “strategicordo raggiunto ca” una condotta “usa e al ballottaggio 2003 con getta” nei confronti di quei frange del centro-destra 195 cittadini che avevano che ancora detengono due individuato in Città Futura poltrone assessoriali con quel soggetto portatore di Carmelo Culcasi (Forza un progetto di rinnova - Italia) e Giuseppe mento della politica? Quali Piacentino (Udc), assessori sono i “valori”, gli “ideali” della precedente Giunta del centro-sinistra quando della Casa della Liberta e esso tradisce i naturali oggi dell’ulivista Plaja? “accordi” politico-elettorali? Ma l’esponente dello SDI è Si pensa che sia ammissibi- veramente convinto che il le leggere del “compiacimen- reclamare il rispetto del to” del rappresentante loca- programma elettorale, il le dello SDI, Giuseppe rilancio dell’azione ammiScarcella, od ascoltare il nistrativa sia “intollenza “silenzio” dei Democratici oltranzista”? Ma allora per di Sinistra di fronte ad la sinistra i programmi un’azione spregiudicata sono solo impicci noiosi come quella messa in opera fatti soltanto per l'occasioa Paceco e poi pensare che i ne elettorale? E se fosse movimenti, la società civile, così, gli obbiettivi reali del possano “sedersi a tavola” centro-sinistra sono solo con le segreterie politiche quelli di “spartiri” poltrone, di Trapani od Erice a discu- appalti e consulenze ad tere serenamente delle pos- amici e sostenitori?
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PORTO/1 - Dietro le bugie solo speculazioni finanziarie?
L’opinione di: Natale SALVO
Il senatore Antonio D’Ali
Attacco preventivo Dopo settimane di bugie in cui si ventilava - da parte dei portuali - l’ipotesi che Trapani potesse perdere l’eccezionale evento della disputa delle regate veliche abbiamo la prima certezza: e’ stato firmato a Roma lo scorso 21 gennaio il contratto che ufficializza lo svolgimento delle preregate (“Act” 8 e 9) di “Luis Vouitton Cup” a Trapani dal 30 settembre al 9 ottobre prossimi. Dopo settimane di bugie in cui si ventilava - da parte dei portuali - che l’associazione ambientalista del WWF fosse contro la costruzione di una nuova banchina “sporgente” al Ronciglio, e quindi di ostacolo allo sviluppo del porto, si “scopre” che già il 26 ottobre 2004 la stessa associazione aveva scritto all’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente ed all’Autorità portuale affermando che “non si ravvi sano particolari motivi ostativi alla realizzazione delle opere”, proponendo, altresì, “l’esclusione dalla Riserva dell’area interessata dall’intervento in oggetto”. Viene da domandarsi, allora se questi soggetti che hanno diffuso notizie inesatte, erano male informati oppure la scelta di alzare un “polverone” contro l’organizzazione ambientalista
e di usare “strumentalmen- no - dovrebbero far fare il te” il Vescovo di Trapani, “salto di qualità” al Porto. era proditoria. Sappiamo benissimo, inveNel primo caso, comunque, ce, che, in atto, non esiste per la loro superficialità, alcun finanziamento per tali soggetti sarebbero dive- tutte le altre opere (banchinuti inattendibili. na di ponente in direzione Nel secondo caso, invece, dell’Ospizio Marino, piazviene da credere zale intermoda“ dietro alle le sulla Salina che dietro alla “civetta” della belle parole Brignano, vie Coppa America, strasullo sviluppo d’accesso ci sia dell’altro, dali e ferroviarie del Porto ci al che dietro alle piazzale) belle parole sono interessi comprese in sullo sviluppo quel Piano personali ” Regolare del del Porto ci siano altri intePorto, peraltro ressi, magari personali. ancora non approvato dal Interessi che potrebbero competente Ministero. essere ricondotti ai nomi Quello della eventuale dei singoli proprietari delle riperimetrazione della aree delle Saline Reda Riserva delle Saline, è, (siamo appena dietro oggi, solo un falso problel’Autoparco comunale, ma. L’esclusione richiesta abbastanza lontani dall’a- dal Centro-destra, dalla rea prettamente portuale) e Z.P.S. (Zona di protezione che magari ricaverebbero speciale per gli uccelli) vantaggi a vendere, ad un della Salina Reda è, oggi, prezzo remunerativo, tali una questione irrilevante aree all’Autorità Portuale per lo sviluppo del porto, od a fare investimenti ma anche poco chiara. immobiliari sulle stesse Occorre invece, che il qualora il futuro Piano Consiglio comunale, anziRegolatore Generale ne chè istituire Commissioni a prevedesse la possibilità. “senso unico” sulla “riperiNon esiste alcun proble- metrazione della Riserva” ma, tranne la mancanza riapra il dibattito sulla stedella firma dell’assessore sura di un nuovo Piano regionale Cascio, di Forza Regolatore del Porto e Italia, al necessario decre- prema per l’avvio di un to, alla costruzione del gestione ordinaria e chiara nuovo “sporgente” di dell’Autorità Portuale, porRonciglio e delle due nuove tando a termine il suo comdighe foranee che - ci dico- missariamento.
FILLEA-CGIL CONTRO IL LAVORO NERO E GLI INFORTUNI IN EDILIZIA
Via Garibaldi, 77 - Trapani - Tel. 0923-29.777
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PORTO/2 - L’America Cup promuoverà il turismo “nautico”
Trapani...navigando Si chiama Trapani Navigando Spa la nuova società collegata, tramite Italia Navigando Spa, all’ Agenzia nazionale Sviluppo Italia che avrà il compito di “adeguare e gestire le infrastrutture portuali riservate alla diportistica“. Lo scorso 13 marzo 2003, con delibera n. 28, il Consiglio comunale ha dato il via libera alla convenzione tra il Comune ed Italia “ non sarebbe Navigando. Nell’atto si afferma chiaramenimpossibile la te che “Il Comune indicessione della vidua nella portualità e nel turismo Colombaia ai turistica nautico uno dei settori privati ” di sviluppo economico e sociale”. La pre-regata Vouitton Cup, pertanto, rappresenta una decisiva “vetrina” per la proposizione delle acque trapanesi in generale, e dello scalo di Trapani in particolare, tra gli itinerari del turismo “nautico”. L’Evento, tuttavia, avrà un “seguito” se Trapani saprà offrire adeguate strutture per ospitare, in futuro, tali
A fianco il progetto di Italia Navigando per il nuovo porto turistico da 1.420 barche. E’ ancora da finanziare. Sarebbero previste due darsene. Una prima tra il Lazzaretto e la Colombaia ed una seconda da Molo Sanità sino alla fine di Viale Regina Elena. Notare, sotto a destra, la scogliera del Ronciglio. Sembra troppo “vicina”: si potrebbe compromettere il traffico mer cantile ?
“turisti”. In tale contesto, quindi, si inserisce la realizzazione di un megaporto turistico da 1.420 posti barca, proposto da Italia Navigando sulla parte nord del porto, davanti il viale regina Elena. La struttura sarebbe completata da ampi fabbricati di servizio a terra (uffici, negozi, ristoranti, capannoni per rimessaggi ed officine, distributori carburante). Il progetto del porto turistico, tuttavia, è da mesi fermo sul tavolo dell’Autorità Portuale, al fine di ricevere la necessaria concessione demaniale cinquantennale, ed a gennaio una “Conferenza di servizio” si sarebbe conclusa con un nulla di fatto. Pare che siano la Regione e la Provincia di Trapani ad aver qualcosa da eccepire. Sul tavolo della Autorità Portuale anche una “opposizione” di Italia Nostra. Secondo l’opinione dell’Associazione le ban chine e dighe foranee della nuova struttura creerebbero una “strozzatura” al
porto mercantile che non gioverebbe ai movimenti in entrata ed uscita delle navi, mentre i fabbricati avrebbero un eccessivo impatto sulla sistemazione urbanistica del Centro Storico. Italia Nostra, pertanto, ritiene necessario che il progetto venga ridimensionato prevedendo una sola darsena, tra il Lazzaretto e la Colombaia, nonchè il recupero, restauro ed utilizzazione - a servizio - di tali due strutture. L’ipotesi che il futuro della Colombaia sia, comunque, segnato e che anzi, non sarebbe impossibile la sua cessione ai privati di Trapani Navigando è rile vabile dall’esame della convenzione “Al fine di consentire l’ingresso del Comune di Trapani nella compagine sociale, ci si impegna ad operare ... un aumento di capitale sociale da riservare in esclusiva al Comune di Trapani, di importo necessario a far acquistare al Comune medesimo una quota di partecipazione al capitale sociale non inferiore al 10% e non superiore al 20% del totale, anche mediante conferimento di beni.”.
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IL TEATRO - Assegnato l’incarico progettuale al prof. Rocchi
Nuovo Teatro Lucatelli
RISORSE IN RETE
Sarà il Palazzo dell'exOspedale San Antonio Abate, in Piazza Lucatelli, ad ospitare il Nuovo Teatro di Trapani.
Università “La Sapienza” di Roma, ed a due suoi collaboratori: gli architetti Massimiliano Muscio e Carmen Piccirilli.
Oramai non è più un'idea. Il nuovo Teatro, a sessant'anni dalla distruzione del "vecchio" Teatro Garibaldi, si farà: parola del Sindaco Fazio.
Per il primo stralcio dei In particolare l'arch. lavori di adeguamento alla Massimiliano Muscio (parnuova destinacella 28.152 “ la promessa zione d'uso è euro) predidella Giunta a sporrà le prove previsto un costo di 11,2 concedere l'im- endoscopiche, i milioni di euro, saggi esploratimobile in como- vi e le prove di circa 21,7 miliardato al Luglio carico; l'arch. di di lire, cifra che, però, non è C a r m e n Musicale ” nelle disponibiPiccirilli (parlità del Comune. cella 26.316 euro) i rilievi.
Il primo cittadino aveva scritto nel suo programma elettorale che non “si può dimenticare che Trapani da troppo tempo è priva del suo teatro, alla cui ricostruzione, nell’ambito della rinascita della città, occorre dare impulso decisivo”.
Ovviamente entro la fine del primo mandato di http://www.paolorocchi.com Fazio non avremo il Teatro, ma l'impulso decisivo per /remake.htm farlo nascere, bisogna pur ammetterlo, onestamente, c'è stato. Chi è interessato a sapere le referenze del prof. Rocchi, può visitare:
Il sindaco Fazio, dopo aver scelto l'area, ha individuato (decreto sindacale n.107 dello scorso 6 agosto 2004) i tecnici che avranno il compito di trasformare la sua idea in realizzazione concreta, predisponendo il progetto definitivo: sono tre professionisti romani il prof. Arch. Paolo Rocchi titolare della prima cattedra di consolidamento degli edifici storici alla
Si sarebbe, pertanto, individuato nei canali dei fondi di Agenda 2000 la possibilità di attingere a dei finanziamenti. In particolare l'Ente Luglio Musicale Trapanese ha già incassato - lo scorso 6 maggio 2004 (delibera n.141) la “promessa” della Giunta a concedere l'immobile in comodato d'uso a condizione che tale Ente ottenga il finanziamento per l’effettuazione di interventi conservativi e di ristrutturazione, a seguito della partecipazione al bando del P.O.R. 2006 - misura 2.03. In attesa dell’esito del bando, la Giunta comunale intende procedere speditamente e, lo scorso fine dicembre, ha redatto ed
approvato i disciplinari d'incarico dei tre tecnici, che prevedono un compenso complessivo pari ad un importo di circa 180.000.
Le informazioni acquisite in questa fase preliminare saranno utilizzate dal "luminare" Prof. Arch. Rocchi (parcella 126.875 euro, incluso iva e cassa di previdenza). Il sindaco nell’ultima relazione semestrale aveva rimarcato come “Finora l’immobile è rimasto abbandonato perché l’Azienda Ospedaliera non era nelle condizioni di provvedere ad un suo recupero e ad un conseguente utilizzo, e il Comune di Trapani non aveva mai pensato a chiederne l’acquisizione al proprio patrimoni.”. Ora il Comune, invece, “ha acquisito lo storico palazzo al patrimonio comunale, attraverso un’intesa con l’Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate”.
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IL TEATRO - Non condivisibile la scelta di metodo e luogo
Balletto di polemiche Capiamoci: non è che vogliamo essere polemici per forza. E quindi riconosciamo pure che il titolo di questo articolo è “forzato”, ma ammettetelo un titolo “Balletto di riflessioni” suonava meglio? Allora solo alcune riflessioni desideriamo offrire sulla scelta, e sui metodi seguiti dal sindaco per ridare, pur meritevolmente, un teatro alla Città. Una scelta di tale importanza, culturale, economica e di tale impatto colla viabilità urbana, che andava fatta - secondo noi - in maniera condivisa, coinvolgendo gli Ordini degli Architetti e quello degli Ingegneri, il Consiglio comunale, gli operatori economici. Invece il nostro sindaco prosegue nel suo assoluto disinteresse verso alcuna forma di dialogo con terze parti. Vito Corte, presidente degli Architetti di Trapani, ha già bocciato, pure nel merito, l’iniziativa “Non condivido l’idea di fare il teatro a Piazza Lucatelli. Un moderno teatro necessita di tecnologie e spazi tali per cui l’esistente struttura del Palazzo, che è un edificio monumentale sottoposto a vincolo, può dirsi del tutto incompatibile. L’edificio ha invece una alta compatibilità con attività del tipo socialeculturale-ricreativo-museale, quale polo per convegni, mostre, conferenze, infopoint, emeroteca, ludoteca, laboratori d’arti figurative e musicali. Un bel teatro a Trapani potrebbe realizzarsi ex novo a Piazza Vittorio, ovvero nell’a-
rea della Stazione, utilizzando il manufatto esistente come foyer ed uffici.”
gner Pietro Barbera, dell’Associazione “Per le Città che vogliamo” affermando polemicamente “Mi viene di pensare alla “sembra che, secondo il sindarecente storia infinita del co, solo fuori dalla Sicilia si Teatro Massimo di Palermo, trovino le menti per concepire che pure era già un teatro a il nuovo assetto di Trapani. differenza di Secondo lui i traPalazzo Lucatelli, panesi non sono e delle palate di Perchè a degni d'avere idee “ soldi sprecati”, ha Trapani si conti- per la propria proseguito città... ai tecnici nua a voler cal- locali offrono solo Corte. pestare la le sanatorie per La scelta di esercitarsi ...”. Storia? “sistemare” il Teatro nel centro storico, peraltro, creerebbe indubbi problemi di viabilità e posteggi, ma anche problemi di accessibilità ai TIR delle compagnie teatrali che dovrebbero scaricare scenografie ed impianti: che facciamo, li facciamo scaricare e caricare alla Marina e poi con il bus elettrico in zona pedonale trasferire il materiale? Altro dubbio che ci assale è quello sulla vecchia destinazione d'uso dell'immobile di Palazzo Lucatelli, ovvero Ospedale. Un'ala di Palazzo Lucatelli, pertanto, deve (o doveva) mantenere la sua storica destinazione, che risale al 1455, ovvero struttura di primo e pronto soccorso con annessa sezione di ostetricia. Perché a Trapani si continua a voler calpestare la Storia? Ma, ancora, non si comprende perché, per predisporre il progetto, si è dovuto "salire" sino a Roma per trovare una equipe di architetti idonea. In proposito è intervenuto l'inge-
”
Resta poi il problema legale: il Sindaco potrebbe aver violato la legge regionale n. 7/2002 "Norme in materia di Opere Pubbliche", di recepimento della legge nazionale n. 109/99, dove all'art. 11 si stabilisce "Per l'affidamento di incarichi il cui importo stimato sia compreso tra 100.000 e 200.000 euro, IVA esclusa, si procede con gare ad evidenza pubblica". L'incarico "fiduciario" al progettista Prof. Arch. Rocchi è vero è pari (al netto di IVA) a 99.655,48 euro ... ma non sarebbe difficile "leggere" un possibile “frazionamento" dell'incarico della progettazione in più parti (progettazione a Rocchi, rilievi e diagnostica ai due suoi "assistenti" romani) per giugere ai complessivi 180.000 euro della parcella ed "aggirare" il limite di legge. Insomma "se si fosse bandita una gara di progettazione ai sensi di legge saremmo stati tutti molto più contenti" ha chiosato l’arch. Corte.
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POLITICA - Alla ricerca di un candidato a sindaco per Trapani
Intervista a: Vito CORTE (*)
Voglia di sognare
Dopo la tua esperienza politica della candidatura a Sindaco per Trapani nel 2001, perchè ti sei allontanato dalla politica? “Non mi sono allontanato dalla politica: non esercito attività di partito perché, finora, non l’ho mai esercitata. La mia esperienza di candidato è da intendersi come temporanea prestazione di puro servizio civile in “ alcuni piccoli un momento in cui la partiti offrono società trapanese semche volesse fortespunti di rifles- brava mente sperimentare una sione autentica e candidatura tecnica.” riescono a contri- L’ex-suo avversario, l’avvocato Fazio, sta ammibuire a migliora- nistrando bene la Città? re la politica dei Nella gestione del quotigrandi numeri ” diano, nel complesso mi pare di si. Per sentirmi soddisfatto, però, mi piacerebbe che la mia città condividesse con i cittadini un progetto, un programma di riscatto, un obiettivo. Mi piacerebbe sognare e volare. Invece il realismo dell’amministrazione Fazio è troppo crudo per essere accettato e per fare sorridere, finalmente, i trapanesi. Il 2001 segnò l’inizio di quella che può essere definita “la stagione dei movimenti”, del coinvolgimento dei cittadini, della “società civile”. A Trapani, dopo le provinciali 2003 tale stagio(*) Vito Corte, nasce a Trapani il ne dei movimenti si può 2 gennaio 1961. Liceo Classico, dire conclusa? poi università. Laurea 110 con lode e segnalazione della tesi “Si, non esistono più e quelli (“la viabilità da e per il centro che ancora resistono si stanstorico di Trapani”). Presidente dell’Ordine degli no lacerando. Peccato.” Architetti di Trapani dal 1994. La Regione ha approvato lo Professore a contratto di Topografia Antica a sbarramento elettorale. Ma Conservazione dei Beni i piccoli partiti a cosa servoCulturali a Ravenna, sede di no? Trapani-Archeologia Navale. Già candidato sindaco per il cen“A riunirsi in federazioni, mi trosinistra alle amministrative del verrebbe di dire con una bat200. Non eletto.
tuta. In realtà alcuni piccoli partiti italiani servono per prospettare modi e forme della politica utili a chi ha la maggioranza: offrono spunti di riflessione autentica e riescono a contribuire a migliorare la politica dei grandi numeri. Alcuni piccoli partiti hanno rilevanza ed azione sindacale, cioè rappresentano parti ed interessi molto circoscritti della socie tà.” Piero Savona è stato presentato, dalla Margherita, come il prossimo candidato Sindaco del centro-sinistra. “Mi sembra una figura di positiva mediazione, con una buona autonomia di pensiero e d’azione. L’amicizia con Buscaino non mi pare sia una sudditanza. Vuole, e penso che gli si possa riconoscere, maggiore visibilità nella politica locale. Forse gli manca un po’ di carisma.” La “desistenza” con cui Savona sarebbe candidato a Trapani ed il ds Zaccarini ad Erice rappresenta uno “scambio” corretto? “Intanto bisogna accertarsi che si tratti di accordi effettivamente stipulati. Se così fosse, tu dici che è giusto? Perchè o per chi?” Savona ha comunque dato la disponibilità a confrontarsi con altri nelle primarie. Cosa ne pensi? “Le primarie sono una bella scusa per giustificare un processo democratico difettoso.” Offriresti la tua candidatura ad eventuali primarie del centro-sinistra? “Lo escludo.” Come vedresti una candidatura di Giovanni De Santis.
Il giovane esponente della Margherita è solo fumo, o anche arrosto? “C’è dello spessore, quindi anche dell’arrosto. Sa fare bene la politica che da qualche tempo si fa a Trapani. Mi pare che difetti di quella autorevolezza, preziosa, che si conquista nel tempo con la propria quotidiana azione nel mondo del lavoro, della professione, e che ti mostra agli altri come temporaneamente prestato alla politica, piuttosto che dipendente di essa.” Stefano Nola ha lasciato il centro-sinistra ed è passato nell’altro schieramento . “E’ passato all’UDC perché ha valutato che tale passaggio fosse per lui più conveniente, in quel momento e in quel contesto. Ritengo che possa coltivare la legittima aspettativa a volersi candidare a Sindaco di Trapani. Ma, se ciò si concretizzasse, non lo voterei.” Insomma quale caratteristiche dovrebbe avere un futuro candidato Sindaco? “Dovrebbe essere autorevole, pratico ed ispirare fiducia. Capace di dialogare con le parti ma che il suo parlare sia sempre facilmente riconoscibile. Dovrebbe riuscire anche a fare sognare ed alzare la testa, da troppo tempo china. Ma anche un sindaco che, alla fine del suo mandato, dica “noi” e non “io”. Il centro-sinistra potrà vincere le elezioni amministrative, in futuro? “E’ importante, soprattutto, che ci sia chiarezza e trasparenza. Non mi importa vincere per forza, costi quel che costi, con le pastette o le benedizioni dei padrini”.
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SVILUPPO - E’ “sceso in campo”, cerca il dialogo, offre le idee
Prove di assessore
Intervista a: Sino SALONE
Lo scorso cosa ti ha indotto ad impegnarti in prima persona sulla scena politica trapanese? L’arroganza e le bugie di alcuni politici. La mancanza di rispetto verso i bisogni della famiglia.
Posti Letto
Trapani
Hotel *****
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Hotel ****
151
Hotel ***
198
Hotel
**
122
Hotel
*
76
Residence
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Agriturismo
83
Bed&Break.
28
Campeg. ***
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Campeg. **
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TOTALE
658
Fonte: Guida Hotel 2004 - ediz. APT
sore allo sviluppo econo- nostra terra (vini, ecc.). Per mico di un futuro governo fare tutto questo occorre ”democratico” della Città. raccordarsi col Liceo Dove ti impegneresti per Artistico di Trapani, e punportare ricchezza e lavoro tare sull’imposizione fiscaa Trapani? le (ICI) come strumento, Trapani, ed il suo immedia- che anzichè agevolare to circondario, posseggono genericamente i proprietari enormi risorse del centro storiLa tua carica emotiva ha storiche, artistipremi solo “La Città ha co, coinvolto molti commer- che ed ambiencoloro che ospicianti trapanesi e diversi tali. La via dello bisogno del tino le attività commessi. Li hai “trascina- sviluppo, per PRG e poi di innanzi dette. ti” in Consiglio a sostene- tanto, passa dal un vero Piano Anche la salute re la giusta causa dei ripo- turismo. si domenicali. Hai costretcommerciale” del commercio to il sindaco di Trapani ad Risposta troppo al dettaglio non emanare ben tre ordinan - facile, ma dà, è tra le migliori. ze, una dietro l’altra, per almeno, i lineamenti della La Città ha bisogno del regolamentare la materia. tua ricetta. PRG e poi di un vero Piano Cosa hai provato? Occorre, subito, che commerciale, fatto da chi di Ho capito che quando si è Trapani si doti di adeguati commercio vive. Occorre sicuri d’aver ragione, si può strumenti. Naturalmente il porre freno all’eccessiva avere la forza di battersi primo è quello di aumenta- densità di attività commerper averla riconosciuta. re la ricettività alberghiera ciali nelle stesse zone, puned extra-alberghiera. tando a “coprire”, invece, Quest’anno, tuttavia, ha Quindi bisogna offrire un anche con appositi incentivinto il sindaco. La nuova prodotto de-stagionalizza- vi, nuove zone, oggi semordinanza è qualcosa di to. E ciò è possibile con una plici quartiere-dormitorio. simile ad una liberalizza- corretta politica dei prezzi, Serve, pure, un nuovo merzione. Perchè l’avete accet- che devono essere concor- cato ittico. La vecchia tata? renziali, per attrarre il turi- “chiazza”, invece, va tra Chi l’ha accettata? Ci stia- smo sociale o addirittura sformata in un spazio per i mo muovendo per farla quello religioso: non biso- turisti, con ristoranti a cambiare, stiamo chieden- gna dimenticare che a prezzi sociali, curando l’indo l’appoggio della Chiesa. Trapani abbiamo la statua trattenimento. della Madonna, la cui Qualcuno dice che, da immagine è talmente bella La Città soffre molto del grande, vuoi fare politica. che più belle se ne possono fenomeno del carovita. Il consigliere comunale o vedere solo in paradiso. Ritengo necessario che addirittura l’assessore. venga realizzato un mercaSono stato 53 anni tranquil- Oggi Trapani è attraversa- to ortofrutticolo che funga lo, tra lavoro e famiglia, e ta da un turismo di transi- da calmiere dei prezzi. vorrei tornare a questa vita to, che ben poco “lascia” Bisogna, infine, che riapratranquilla. Tuttavia se qual- all’economia locale. no i “pizzicagnoli” di rione, cuno mi chiamasse ad un Perchè occorre delineare e perchè la gente deve comincarico esecutivo non mi pubblicizzare appositi iti- prendere che il risparmio tirerei indietro. Fare il con- nerari cittadini da offrire al offerto ai grossi centri comsigliere, invece, non mi atti- turista Penso ad intere stra- merciali è solo illusorio ... ra per nulla. de piene di botteghe arti- entri per comprare un etto giane, di studi di artisti, di di formaggio ed esci carico Allora “giochiamo”: Sino locali ove degustare i pro- di sacchetti ed alleggerito Salone è nominato asses- dotti alimentari tipici della di cento euro!
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SICUREZZA STRADALE - La Regione finanzierà l’iniziativa
Strade Sicure Quella del Comune di Trapani è una delle ventisei amministrazioni siciliane le cui proposte di intervento, nell’ambito del Programma annuale di attuazione del Piano nazionale della Sicurezza stradale , sono state ammesse al cofinanziamento.
Un incidente coinvolge due auto a Piazza Martiri d’Ungheria.
In particolare un finanziamento di 30.000 euro è stato assegnato ad un progetto per la realizzazione di un “Centro di monitoraggio” che, partendo da una accurata raccolta delle informazioni sulla localizzazione degli incidenti stradali nel’intero territorio comu nale (Auditing) giunga ad analizzare i fattori di rischio strutturale e individui le soluzioni idonee a rimuoverli o, comunque, ridurne significativamente la portata. Per
gestire
il
progetto
l’Amministrazione si è affidata alla società Delisa Sud srl di Palermo, con la quale stipulerà un’apposita convenzione per regolamenti il rapporto di consulenza. Un’ulteriore finanziamento di 5.000 euro, invece, è stato riconosciuto per l’effettuazione di una “campagna di sensibilizzazione” sulla sicurezza stradale. Nell’ambito dello stesso bando (Regione Sicilia,6 febbraio 2004), non è “passato”, invece, la richiesta di un co-finanziamento del 40% degli investimenti (pari ad euro 480.000) necessari per la messa in sicurezza di una serie di vie e piazze caratterizzate da un elevato rischio. In tale ambito erano previsti una serie di interventi strutturaVia/Piazza
li, esplicati nella tabella sottostante, secondo un progetto predisposto dall’ing. Ugo Testa dell’ufficio tecnico del Comune di Trapani, ed adottato dalla Giunta municipale di trapani il 3 maggio 2004 (del. n. 138). Il bando della Regione si inseriva in un più vasto programma di azione comunitaria che ha indicato come obiettivo la riduzione del 50% del numero di morti e dei feriti gravi a causa degli incidenti stradali entro il 2010. Sarebbe auspicabile che coerentemente con l’indirizzo comunitario e con le analisi elaborate dai tecnici, al di là del co-finanziamento non concesso, la Giunta realizzi egualmente le opere a salvaguardia della nostra sicurezza.
Intervento proposto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Trapani
L.mare Dante Alighieri - Istallare impianto semaforico all’incrocio con Via Nino Bixio. P.za Martiri d’Ungheria - Inserire uno svincolo rotatorio con un’area centrale a verde; - Potenziare l’illuminazione; Via Marsala
- Istallare semafori incroci di Via Alcamo e di Via Castellammare.
Via Virgilio
- Istallare spartitraffico centrale; Inserire svincolo Via Libica con canalizzazione traffico veicolare; - Istallare semaforo all’altezza di P.za Ciaccio Montalto.
Via Nino Bixio, 7 - Trapani Stampe digitali a colori Timbri - Partecipazioni
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CULTURA - La storia dei libri che nessuno vuole
Dalla denuncia di: Salvatore MUGNO
I privati si fanno avanti Sulle pagine dello scorso numero di dicembre di “Domani Liberi” denunciavamo il “trattamento” di circa 14.000 volumi e di un’emeroteca della biblioteca comunale che, dal 1994, si trovano “temporaneamente” in uno scantinato dei servizi sociali di Trapani, a Cappuccinelli, lì abbandonati, preda di umidità, scarafaggi e, magari, topi. Oggi, con piacere, “scopriamo” che da alcuni mesi, nel silenzio, alcune associazioni si sono fatte avanti e chiesto “formalmente” all’Amministrazione Fazio di acquisire il fondo librario dell’ex-Centro Servizi culturali. Il progetto di Tommaso De Siena, presidente del “Circolo Culturale Manzo”, e di Antonella Russo, presidente della “Galleria Agorà”, ora riuniti nella “scrl Liberamente”, richiede, anche, la concessione, da parte del Comune, dei locali della palestra dell’exScuola media De Rosa, nel rione Cappuccinelli, per riattarli ed utilizzarli come “biblioteca privata” aperta al pubblico. Il presidente della cooperativa “Liberamente” in un comunicato stampa dira mato lo scorso 18 gennaio,
nel riportare la cronistoria della propria iniziativa lamentava, tuttavia, come la proposta si trovasse “sottoposta al vaglio della Amministrazione” da mesi, senza aver ottenuto alcuna risposta, né positiva e né negativa.
Conte A. Pepoli, Via Santa Maria di Capua, via Nunzio Nasi) perché non “decentrare la cultura”, non trasformare i centri sociali da meri centri ricreativi per anziani (bische clandestine e balere, insomma) in centri socio-culturali privi di “senza aver otte- “barriere anagrafiche”?
Noi pur acco gliendo lo spirito generale del- nuto alcuna rispol’iniziativa, che Perché non inseè, ovviamente, sta, né positiva e né rire in ognuno quello di poter di tali Centri negativa ” rendere nuovauna parte del mente fruibile fondo librario e il fondo librario, nonché la dell’emeroteca dell’exformazione e lo sviluppo Centro Servizi culturali, un culturale delle aree perife- internet poit, una ludoteca riche della Città, riteniamo ed un dopo-scuola per i più che la soluzione al proble- piccoli? ma possa essere un’altra. Poi si potrebbe assegnare la Non recita forse l’art. 3 gestione di tali spazi ad dello Statuto comunale che appositi operatori muniti un obiettivo fondamentale di quelle professionalità del Comune è quello di adeguate (assistenti sociali, “Conseguire lo sviluppo della bibliotecari, insegnanti). persona umana e l’eguaglianza dei consociati, attraverso il Forse avremmo creato un superamento degli squilibri vero centro di aggregazioeconomici, culturali e sociali ne e sviluppo culturale, esistenti nel territorio comu- anche inter-generazionale. nale”? Nonché quello di “Promuovere una confacente Sulla vicenda, Michele politica di socializzazione Megale condanna le ammiattraverso iniziative cultura- nistrazioni che, nel tempo, li...”? sono state dormienti: “Sembra proprio essere vero Benissimo, se, allora, il quello che ho scritto su altro Comune è dotato di sei cen- argomento: Palazzo D’Ali ha tro sociali (Fulgatore, cambiato nome. Adesso è Rilievo, Villa Rosina, via Palazzo Babbiu.”
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LIBERTA’ - Aspro dibattito sulla salute dell’informazione
Notizie manovrate
La denuncia di: Mariza D’ANNA
Non c’è spazio per i giornalisti “non disponibili a tradire la deontologia professionale”: questa la denuncia di Mariza D’Anna, presidente provinciale dell’Asso Stampa, il sindacato dei giornalisti, in una nota diramata lo scorso 20 gennaio. La D’Anna punta l’indice, in particolare, contro gli Enti Pubblici che “ricorrono al meccanismo della consulenza selvaggia”, spesso “garantita” a dei soggetti privi dell’iscrizione all’ordine dei giornalisti”, “per allungare la lista delle clientele”.
“ al lettore viene propinata una minestra già pronta ”
“Sono molti gli Enti pubblici che utilizzano la comunicazione in assoluto dispregio delle regole dell’informazione” prosegue l’atto d’accusa.
“Non è tollerabile - aggiunge con fermezza - che un Ente promuova la sua attività avvalendosi di radio ed emittenti televisive che non garantiscono l’applicazione del contratto di lavoro ai propri dipendenti. Significa, così facendo, legittimare, con il denaro pubblico, il lavoro nero.” Per la presidente dell’Asso Stampa provinciale occorre tener presente la massima latina: "Non omne quod licet, honestum est". “L’informazione è resa utile a
vantaggio solo di "alcuni", vedendo così svilita la sua funzione”, conclude Mariza D’Anna. “E’ vero - sbotta Nicola Rinaudo direttore del mensile Extra - l’informazione, a Trapani, è inquinata, è abilmente manovrata, condizionata com’è dalle “interfe renze” esterne. Insomma, al lettore viene propinata una minestra già pronta”. “I politici hanno capito, infatti, che i media rappresentano un’importante cassa di risonanza per la loro carriera continua Nicola - e, dall’altro lato, alcuni giornalisti hanno capito (costretti, ma non giustificati, dalla precarietà della propria attività) che il prestarsi ad un rapporto di scambio di ricatti reciproci può giovare alla propria car riera o al proprio portafoglio”. “Fare il giornalista, in realtà, vuol dire altro, vuol dire pos sedere un’innata curiosità che porta a cercare di conoscere, ad indagare, a svolgere . Un lavoro, quindi, finalizzato alla missione dell’informazione, cioè di far sapere e far capire alla gente...”. Lilli Vento, direttore di Coni News, ed ex-assessore della Giunta Fazio, invece, non condivide l’intero contenuto delle dichiarazioni della D’Anna.
Egli dice “al di là della legge (!) regionale, sono fermamente convinto che il Capo della Pubblica Amministrazione debba avere la possibilità di selezionare i suoi collaboratori, senza che alcuno debba imporre figure non gradite. Nel caso particolare del ruolo dell’addetto stampa, raggirato (!) con l’escamotage del portavoce, non mi scandalizza più di tanto”. E’ però vero, aggiunge Vento “u scrusciu di sordi piaci puru e surdi. Quanti dispongono di capacità finanziarie, riescono spesso a soggiogare tante buone penne alla ricerca di occupazione. Qualche vate avrebbe scritto: più che il suo Io, potè la fame. Qui non hai la possibilità di scegliere. Se sei bravo e fortunato (?) cali la pasta, altrimenti sei costretto a soffrire. Maledettamente.”. Ci sembra che nonostante il linguaggio “cifrato” Vento sia molto chiaro.Insomma, ma mica ci voleva tanto per capirlo, a Trapani l’informazione è in “sofferenza”; il giornalista non è propriamente libero di scrivere quelle che vede, pensa, vuole. Occorre che il lettore non prenda alcuna notizia come “oro colato”, ma assuma una capacità critica e, magari, cerchi altre fonti.
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ANTIMAFIA - Liberarsi dalla mafia e dalla falsa sicilianità
L’opinione di: Mimmo SCARCELLA
In ricordo di Paolo “Si è delegato alla Magistratura ed alle forze di Polizia, il compito di combattere la mafia. La Politica non fa la sua parte ed anzi quando un politico è accusato dai Magistrati e poi è assolto perché non sono state raccolte le prove giudiziarie sufficienti per condannarlo, ma vi erano indizi e fatti sicuramente esecrabili per chi amministra la cosa pubblica, viene lasciato al proprio posto. La mafia non raffina più la droga, ma investe in appalti ed in operazioni d’alta finanza. Essa non investe in Sicilia o in Calabria perché zone depresse economicamente” (Paolo Borsellino “lezione di mafia” gennaio 1989, Bassano del Grappa). Sono trascorsi 16 anni e le affermazioni di Borsellino sono ancora attuali. La mafia si è cambiata è andata in immersione e non fa più stragi, ma affari in emersione.
Il recente servizio su Rai Tre “Report” ha sollevato un vespaio di reazioni RISORSE IN RETE contro da parte di alcuni http://digilander.libero.it/in sicilianisti e l’indagato di memoria/borsellino_biogramafia Presidente della fia.htm Regione, si è fatto difensore civico della Sicilia. Che tristezza! Il giudice Paolo Borsellino, assassinato dalla mafia il 19 luglio 1992.
Facendo leva su un tipico atteggiamento della nostra
cultura ha inteso difendere i Siciliani dagli attacchi, peraltro suffragati da fatti, dei non Siciliani.
alle gare d’appalto perché tanto si sa chi le vincerà. La nostra Provincia è libera dalla mafia e dal malaffare? I fatti di cronaca d’ogni giorno ci fanno capire che non lo è.
Ai fini di un’effettiva crescita e presa di coscienza, occorre capire che spesso noi Siciliani non sappiamo rico noscere, perchè “ ‘U munnu abituati a conviverci, i nostri accussi ‘a stato difetti: la similie d’accussi tudine e la rassegnazione. sarà ” Un atteggiamento comune di rassegnazione è (ce lo siamo sentito dire tante volte) “ma cu tu fa fare, penza a campari”, “u munnu accussi ‘a stato e d’accussi sarà; che voi aggiustari l’ancura cu rinocchiu”. Ciò ha permesso e permette alla mafia, agli speculatori ed al politico colluso di continuare ad essere ossequiato e a fare loschi affari. Ritornando ora al servizio di “Report” ed alle affermazioni di Borsellino per fortuna qualche piccolo segnale si coglie. Il responsabile delle imprese edili dell’associazione degli industriali di Trapani Funaro, smentendo di fatto il Governatore, ha dichiarato che molte imprese non partecipano più nemmeno
Non è, però, sufficiente, come affermava il G i u d i c e Borsellino, fare delle denunce: occorre che ognuno di noi si liberi dalla falsa sicilianità. La rivoluzione deve cominciare dentro di noi. Ognuno deve alzare la testa ed avere il coraggio di dire di no al politico in odore di mafia o inetto. Deve capire che la lotta al malaffare non è solo compito della Magistratura e degli Organi di Polizia, ma della politica e della cultura. Miserabile quel Popolo che ha bisogno di martiri (della Mafia) e d’eroi. La Sicilia non ha bisogno d’altri martiri, ma di sviluppo economico e di Libertà. Non solo, però, il singolo cittadino deve fare la sua parte, ma anche e soprattutto i partiti, la Chiesa, gli uomini di cultura. Se così sarà allora sì: domani Liberi!
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ERICE - Il gestore dell’Ostello scrive alla Presidente Adamo
Caro Vecchio Ostello
L’appello di: Antonino GENOVA
Sono stato educato, ho sempre creduto, ed ho sempre operato, nel rispetto dei valori della legalità, dell’onestà e nel rispetto per gli altri.
La Presidente della Provincia è anche Presidente dell’APT, l’Azienda provinciale per il Turismo.
La storia dell’Ostello della Gioventù
Anni ‘50
Seguendo questi principi, mi sono impegnato, assieme agli altri soci della cooperativa, a realizzare, con l'assegnazione di un finanziamento della Regione Siciliana (ex-legge 37/77 “Occupazione giovanile”) la struttura di cui sopra. Abbiamo dovuto impegnare i patrimoni personali dei nostri genitori per poter ottenere la liquidità necessaria per pagare i fornitori e completare il progetto, a causa dei ritardi nella erogazione delle somme che dovevano coprire le anticipazioni offerte dalle banche. Abbiamo iniziato l’attività con una situazione debitoria allucinante. Circa un miliardo di vecchie lire di debiti pagati, anche per i pesantissimi tassi di interessi applicati da banche e fornitori, riconducibili al tasso del 28% per anno. Tutto ciò non ha consentito
una attività regolare secondo i canoni di una normale gestione imprenditoriale.
zavorra debitoria ha portato allo scioglimento della cooperativa nel 2002, nonostante la grande quantità Nonostante tutto siamo di debiti pagati, soprattutto riusciti a dare lustro e pre- se si considera che lavorastigio al nostro territorio. vamo in una struttura a Migliaia di turisti vi hanno finalità sociale. Gli ultimi soggiornato tre soci della piccon piena sodcola cooperativa disfazione per sono quindi la qualità dei “Cercavamo di rimasti disoccu servizi offerti. dare qualcosa pati. Cercavamo di di più degli In seguito agli dare qualcosa di più degli altri Ostelli” accordi trascritti altri Ostelli in nella concessione termini di coralla scadenza dei tesia, igiene, ospitalità, per venti anni, cioè alla fine di dimostrare agli altri che la ottobre del 2004, l’Ostello è Sicilia non è solo terra di rientrato nella piena promafia e di corruzione. prietà della APT. Tra alcuni mesi, la Provincia, attraverQuella piccola struttura, so Megaservice Spa, riattisiamo riusciti a farla diven- verà l’Ostello. tare, un grandissimo contenitore di eventi, avveni- Riteniamo profondamente menti, storie, dove si faceva ingiusto, che coloro che si turismo cultura, musica, sono impegnati per realizarte, formazione, diverti- zarlo, trovandosi ancora mento, ristorazione con disoccupati (siamo vecchi prezzi sociali. Per me è per il mercato del lavoro, stata l’unica cosa bella e nonostante l’esperienza importante che abbia mai acquisita), non possano potuto realizzare nella mia continuare a lavorarci, vita, alla quale mi sono avendo le competenze e le dedicato con tutto me stes- professionalità utili alla sua so. gestione, anche all’interno Purtroppo la pesante di Megaservice Spa.
L’imprenditore Giuseppe Amodeo realizza l’Ostello
Fine Anni ‘60 Gli eredi donano l’immobile, ormai fatiscente, all’APT 1982
Nasce la Erice Touring per ricostruire e gestire l’Ostello
1985
La Regione approva il decreto di finanziamento lavori
1986
L’APT concede per vent’anni l’area, con decorrenza ‘84
1990
Si conclude la ricostruzione e viene avviata l’attività
1993
La Regione eroga il saldo dei finanziamenti
2002
L’IRCAC chiede ed ottiene la liquidazione coatta
ottobre 2004
Scade la concessione e l’Ostello torna in mano all’APT
Ci rivolgiamo a Lei , direttamente, Presidente Giulia Adamo, nella speranza che il nostro appello venga preso in considerazione dandoci quella fiducia che , nella nostra provincia, si possa ancora operare con dignità ed onestà senza compromettere la propria identità politicoculturale e senza colludersi con la mafia.
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La Posta di Domani Liberi
DI LA TUA, SCRIVICI: “Domani Liberi” Via G. Adragna, 107 - Trapani oppure via e-mail: natskom@tin.it
Ci scrive Lilli Vento, direttore Coni News già assessore al Comune di Trapani Buon giorno “Domani Liberi”. Ma perchè domani? Io, fortunatamente, mi sento già oggi “libero” di pensare, di scrivere, di dire, di viaggiare, di contestare. Non lo fu certamente mio padre, costretto a concepirmi in un paesino di montagna della Calabria, dov’era stato inviato al confino di polizia nel lontano 1938, a soli diciotto anni, per attività antifascista. Buon giorno Direttore, buon giorno Editore, buon giorno a tutto lo staff e buon viaggio. Un augurio di cuore, perchè la mia passione per la carta stampata, per i giornali, per l’editoria, risale a molti decenni addietro, ai tempi in cui a Trapani arrivarono le prime linotype alla tipografia Corrao, allora in Via Garibaldi, e poi alla tipografia editoriale di mio padre, nel 1957, in Via Marsala. A quel tempo, i caratteri in piombo venivano presi ad uno ad uno da un cassetto a tanti scomparti e posti in un compositore che li teneva allineati ed incolonnati. Per comporre un articolo ci voleva ben più di un’ora. Immaginate quanto tempo occorresse per impaginare un intero giornale. Io ho vissuto anche questa esperienza ed ancora oggi, nell’era del computer, gli odori, e direi i “profumi”, di una tipografia mi inebriano. Buon viaggio, quindi, e lunga vita, con assoluta sincerità. Oggi, la presenza nella nostra città di un quotidiamo e di tutta una serie di periodici, compreso il vostro, è la prova inconfutabile che attraverso la carta stampata noi trapanesi riusciamo ad esprimere una significativa libertà di azione e di pensiero.
Ho voluto scrivere questo messaggio di saluto dopo aver letto l’editoriale di Scarcella apparso nell’edizione numero tre. Caro Mimmo, malgrado l’abisso che, sul piano politico, distingue la nostra azione sono felice di constatare che gli stimoli sociali e culturali, più che politici, che vi hanno spinto a regalare alla nostra Città questo ulteriore momento di democrazia e di libertà, sono gli stessi che negli anni hanno dato un senso alla mia attività giornalistica ed alla mia intera vita. Auspico, pertanto, che questi lavori rimangano immutati nel tempo, perchè la nostra Trapani, quella che sognamo non soggiogata da mafia, massoneria, lobby, e lobbist, possa trovare la forza e gli stimoli idonei a portarsi fuori dal guado in cui lunghe generazioni di mal riusciti amministratori l’hanno fatta sprofondare. Ciò, naturalmente, indipendentemente dall’assoluta diversità del nostro credo politico. Del tuo e del mio, che vanno rispettati entrambi. Per quanto mi riguarda, la via del cambiamento è stata già tracciata. Vigiliamo, pertanto, ma con fiducia.
--La redazione ringrazia l’amico Lilli per questo messaggio di solidarietà e d’incoraggiamento scritto col cuore. Chiaramente, pur rispettando il tuo pensiero, torniamo a ribadire che, fintanto che Trapani continuerà ad essere prigioniera di mafie, oligarchie politiche, disoccupazione, ricatti, bisogni, ignoranza, corruzione, disinformazione, riteniamo che la piena libertà non esista. Circa, poi, “l’abisso che sul piano politico distingue la nostra azione” non siamo d’accordo, giacché una persona di cultura come te non crea barriere ideologiche, ma accetta la dialettica ed il confronto, mettendosi in discussione in ogni momento (tesi, antitesi, sintesi). Siamo pure convinti che se tu volessi partecipare al nostro progetto le distanze si potrebbero accorciare.
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