Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000
L’EDITORIALE DI
di Saverio Melegari
Eccoci alla partita dell’anno, la domenica in cui al PalaCarrara ci si mette il vestito buono e si vuole dare il meglio di se stessi. In via Fermi, infatti, arrivano le “Scarpette Rosse” che anche se non sono campioni d’Italia in carica come nella passata stagione ricoprono sempre un
fascino incredibile. La Giorgio Tesi Group arriva a questo appuntamento un po’ scarica a livello fisico per quanto riguarda alcuni singoli, ma rinfrancata da prestazioni sempre positive. Nonostante un mese difficile oramai alle spalle, ed un altro che arriva pronto ad infilare il dito nella piaga, la truppa di coach Esposito ha retto alla grande agli acciacchi di Blackshear e Knowles, allo stop di capitan Filloy ed al mal di schiena di Czyz. Mali che, in una squadra corta come la Tesi Group 2015/16, fanno tutta la differenza del mondo quando te la devi giocare con squadre più profonde e più esperte. Un po’ quello che è successo negli ultimi due ko contro Trento e ad Avellino dove la squadra non si è mai arresa ed ha lottato fino all’ultimo pallone. E qui, una piccola divagazione ci sia concessa: quello che è successo contro Trento dal punto di vista del giudice sportivo e di cosa gli arbitri hanno scritto a referto è stato davvero incredibile tanto che, in una delle poche volte della storia, il ricorso è stato utile a togliere oltre 10.000 euro di sanzione per la squalifica del campo. Ma oggi è il grande giorno, come detto: arriva Milano. Un evento atteso da tutta la città e già iniziato al sabato con il #ForzaPistoia Village rivolto a tutti i tifosi biancorossi. Di sicuro la Tesi Group, come sempre, darà l’anima per provare a prendere l’ennesima vittoria di prestigio di questa super stagione. Se, come sembra, il gruppo sarà di nuovo al completo l’impresa potrà essere meno improba anche se basta leggere il roster di Milano a disposizione di Jasmin Repesa per far tremare i polsi: dal lituano Kalnietis all’ex Nba Batista, tanto per citare gli ultimi due arrivati, passando per Sanders, Lafayette, “Kruno” Simon come mortifero tiratore da tre punti fino ai due ex pistoiesi Andrea Cinciarini e Daniele Magro. Tutti nomi che fanno quasi passare in secondo piano l’assenza del capitano milanese, Alessandro Gentile. Ma serate come queste ognuno le vuole vivere al massimo e quindi mani, ugola e voce a livelli altissimi: c’è da provare a spingere, con il famoso “sesto uomo”, la Tesi Group all’impresa. E poi, visto che sognare non costa nulla, chissà… Magari augurarsi che Pistoia-Milano si possa giocare anche la prossima settimana.
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Il programma di Saverio Melegari
Intervista al General Manager Giulio Iozzelli
«Combattere per i playoff ci rende felici»
di Elisa Pacini E’ uscita a testa altissima dal Pala Del Mauro la Tesi Group che, cosa rara in questa stagione ma comunque già successa, con i ko contro Trento e Avellino ha perso due gare consecutive. Due sconfitte arrivate dopo prove generose, lottate fino all’ultimo nonostante una situazione di grande emergenza a livello di roster e contro squadre che si candidano al ruolo di protagoniste del girone di ritorno della serie A. Ecco perché tutti nell’ambiente biancorosso applaudono alla prestazione di Kirk e compagni contro la Sidigas, ad iniziare dal direttore generale Giulio Iozzelli. «Come era successo contro Trento - dice Iozzelli - anche ad Avellino la squadra è stata tendenzialmente viva. Il quadro generale della situazione fisica è noto, speriamo che non diventi una costante e di recuperare tutti gli effettivi nelle condizioni migliori. La squadra ad Avellino ci ha provato, ha avuto anche buoni momenti di gioco. E’ chiaro che, specie nella seconda parte di stagione, i valori del campionato vengono fuori». Trento e Avellino battendo Pistoia si sono riportati ad una sola vittoria dalla Tesi Group che, comunque, rimane in alto (anche perché diverse altre squadre continuano a stentare da Cantù a Venezia) e si prepara ad affrontare il big match con Milano con il sorriso. Già la serenità: quella di chi finora ha raccolto sempre applausi su ogni campo al di là del risultato finale, di chi non ha mai sbracato pur in condizioni fisiche precarie e soprattutto di chi resta una delle rivelazioni del campionato. E’ questa consapevolezza che deve caricare i biancorossi alla difficilissima sfida di domenica sera, sperando magari di recuperare qualche acciaccato vedi il febbricitante Knowles di Avellino e capitan Filloy che dopo esser tornato in palestra in settimana, potrebbe tornare disponibile anche se non al top. «Certo che speriamo di giocarci tutte le nostre carte, sarebbe bello essere al completo - chiude Iozzelli - ma non vogliamo nemmeno forzare i tempi di recupero di Filloy perché dopo questo ciclo di ferro, c’è comunque un altro terzo di campionato da giocare per conquistare qualcosa di importante. La classifica ci vede lontani dalla zona pericolosa dove, come si vede dai risultati, ci sarà battaglia fino all’ultimo per evitare la retrocessione. Questo ci deve dare serenità, spingere ogni domenica a cercare di fare un passo avanti per poi giocarsi tutto fino all’ultima giornata. Veniamo da due stagioni di serie A dove siamo arrivati all’ultima giornata con qualcosa per cui combattere: il primo anno è andata bene, l’anno scorso non ci siamo riusciti. Quest’anno possiamo combattere ancora per i playoff e questo ci rende felici».
L’attenzione di tutto l’ambiente pistoiese è ovviamente riposta nella sfida del PalaCarrara contro l’EA7 Milano ma sullo sfondo, nemmeno troppo lontano, ecco che arriva la Final Eight di Coppa Italia. Per la Tesi Group ci sarà poco tempo per riposare visto che dopo il posticipo contro Milano, i biancorossi saranno i primi a scendere in campo nella tre giorni del Forum di Assago, venerdì 19 febbraio alle ore 12 (con un bel piatto di spaghetti davanti, per chi se la vedrà dal televisore). L’avversario è quello dell’ultimo match casalingo, vale a dire la Dolomiti Energia Trento che rispetto a quella sfida vinta a Pistoia, ma comunque non necessaria per ribaltare la differenza canestri in campionato, non potrà contare sull’ala/pivot Filippo Baldi Rossi che si è fatto male contro Brindisi la scorsa settimana. Una Trento che avrà un giorno e mezzo in più di riposo visto che questo turno ha anticipato al sabato. Il programma della Final Eight prevede poi Vanoli Cremona-Banco Sardegna Sassari a seguire del match della Tesi Group, con palla a due alle 15.15, e poi Grissin Bon Reggio Emilia-Sidigas Avellino alle 18.15 per poi finire con i padroni di casa dell’EA7 Milano sfidare l’Umana Venezia alle 20.45. Le semifinali si svolgeranno al sabato: la vincente di Pistoia-Trento se la vedrà contro chi si imporrà fra Reggio Emilia ed Avellino con inizio alle 18.15, mentre sempre con palla a due alle 20.45 il duello fra le vincenti di Milano-Venezia e Cremona-Sassari. La finalissima, poi, è prevista domenica 21 febbraio con inizio alle ore 18. Per tutte le altre compagini del campionato una settimana di riposo. Ricordiamo che per la Tesi Group ci sarà subito una doppia trasferta a Cantù ed a Caserta per poi tornare a giocare al PalaCarrara addirittura a metà marzo.
OLIMPIA MILANO 43 – Krunoslav Simon (guardia, 197 cm, 100 kg, Cro, 1985) Dopo 10 stagioni trascorse al KK Zagabria, nel 2012 ha esordito in Eurolega tra le fila dell’Unica Malaga di coah Repesa. Con la maglia della nazionale croata ha disputato anche gli ultimi europei. Nel suo palmares vanta un campionato croato e tre coppe di Croazia conquistati con il KK Zagabria. Nel campionato italiano finora viaggia con una media di 13.7 punti a partita. E’ un giocatore dotato di ottime qualità tecniche e può ricoprire più ruoli.
3 – Oliver Lafayette (playmaker, 188 cm, 88 kg, Cro, 1984) Statunitense con passaporto croato, dopo aver giocato in vari college si afferma all’università di Hudson. Negli anni successivi al college ha disputato diverse stagioni in Dleague. Vanta un Eurocap tra le fila del Valencia e un titolo greco, conquistato lo scorso anno con l’Olimpiakos. Nel 2013 approda in Slovenia al Kaunas dove vince un titolo lituano. Nella stagione 2013/14 ha vinto l’Eurocap tra le fila del Valencia. Nella precedente stagione ha vinto il titolo greco con l’Olympiacos. Il tiro è il suo punto di forza, in questa stagione ha una media di 42.2 punti a partita.
20 – Andrea Cinciarini (playmaker, 193 cm, 85 kg, Ita, 1986) Cresciuto nella Libertas Pesaro e figlio d’arte, nel 2003 ha esordito in in prima squadra proprio contro Milano. Nel 2004/05 ha giocato gioca alla Virtus Pesaro, per poi passare l’anno successivo a Senigallia in B1. E’ un ex di giornata, nella stagione 2006/2007 ha contribuito alla promozione in Serie A2 del club pistoiese. Nella massima serie si è affermato con Montegranaro.Dal 2012 al 2015 è stato uno dei leader della Pallacanestro Reggiana con la quale ha conquistato l’Eurochallenge 2014 e la finale scudetto nella precedente stagione. Quest’estate ha raggiunto la convocazione agli europei.
13 – Milan Macvan (Ala/centro, 206 cm, 118 kg, Srb, 1989) Debutta tra i senior giovanissimo con l’Fmp Zelenzik. Finora ha conseguito risultati prestigiosi come: un titolo israeliano con il Maccabi, uno greco con il Partizan ed uno turco con la maglia del Galataxaray. Giocatore “solido” e determinante, alla sua prima stagione in Italia viaggia a 11 punti e a 4.9 rimbalzi a partita.
27 – Stanko Barac (Centro, 217 cm, 111 kg, Cro, 1986) Nel 2007 ha vinto il titolo bosniaco con lo Siroki e nella stessa estate ha partecipato al draft di NBA dove è stato scelto con il numero 39 dai Miami Heat e poi ceduto agli Indiana Pacers. Nonostante la statura è un giocatore che vanta un “buone mani” e ottime doti tecniche.
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9 – Mantas Kalnietis (playmaker, 195 cm, 92 kg, Lit, 1986) Inizia il suo percorso nell’accademia Arvydas Sabonis a Kaunas per poi passare allo Zalgiris con il quale debutta in prima squadra nel 2003. Con i bianco verdi vince quattro volte il titolo lituano. Giocatore d’esperienza, con la nazionale ha conquistato il bronzo ai mondiali del 2010.
23 – Charles Jenkins (guardia, 191 cm, 85 kg, Srb, 1989) Il suo percorso cestistico è iniziato all‘università di Hosfara dove è rimasto per tre anni. Oltreoceano ha indossato la maglia dei Warriors e di Philadelphia. La sua prima esperienza in Europa risale al 2013 ,quando firmò il primo contratto con la Stella Rossa Belgrado. Nella sua prima stagione italiana gioca 23.9 minuti a partita segnando 6.9 punti.
7 – Bruno Cerella (guardia, 194 cm, 93 kg, Ita, 1986) Ha iniziato a giocare in Argentina nell’Etudiantes. E’ approdato in Italia a soli 18 anni partecipando al campionato di serie C2 con la maglia del Massafra. Dopo tanta gavetta tra C2 e B2 è passato a Teramo dove ha esordito nella massima serie. Nell’estate del 2013 è stato ingaggiato dall’Olimpia Milano.
21 – Rakim Sanders (guardia/ala, 193 cm, 95 kg, Usa, 1989) Neo-campione d’Italia con la Dinamo Sassari, con il club sardo ha vinto anche Supercoppa e Coppa Italia, dal 16 dicembre è un giocatore dell’Olimpia Milano. A causa di un infortunio alla mano non ha ancora disputato partite con la maglia dei lombardi in campionato, ma si tratta di un ottimo giocatore, che allungherà le già numerose rotazioni dell’Olimpia.
1 – Jamel McLean (ala/centro, 203 cm, 104 kg, Usa, 1988) Dopo una lunga carriera nei college americani non viene scelto nel Draft NBA del 2012, la stessa estate inizia il suo percorso europeo ed esordisce in Eurolega nel 2013 con la maglia dell’Alba Berlino. Dopo un’ottima stagione in Bundesliga, nell’estate 2015 firma all’Olimpia Milano, dove in 24.5 minuti di utilizzo segna 13.2 punti, catturando 6.7 rimbalzi.
15 – Daniele Magro (centro, 208 cm, 105 kg, Ita, 1987) Cresciuto nel padovano, nel 2003 viene acquistato dalla Benetton Treviso. Dopo aver militato tra C1 e B ha esordito in Serie A nella stagione 2011-2012 con la maglia della Reyer Venezia. Nel 2013 ha partecipato agli Europei con la nazionale azzurra.
Intervista a Flavio Portaluppi, General Manager
Stiamo assistendo ad un campionato equilibrato come non mai: quali finora le sorprese e le delusioni di questa stagione? Le squadre sorpresa sono state Pistoia e Cremona che hanno sfruttato la qualità delle scelte iniziali e hanno cambiato solo lo stretto necessario per ovviare a situazioni contingenti. La loro stagione è anche un tributo al lavoro svolto per anni. Cosa l’ha colpita di Pistoia in queste prime 19 giornate di campionato? Pistoia è una squadra concreta, in cui tutti i giocatori si sono calati nel ruolo disegnato da Esposito. Ad esempio, Eric Lombardi. E’ una squadra che sa cosa vuole e come ottenerlo, con un centro atipico che apre molto il campo concedendo così spazi dentro l’area. Questo mette in difficoltà le avversarie. Che partita sarà quella del PalaCarrara? Quale potrebbe essere il fattore decisivo? Le rotazioni e la qualità di Milano, il calore del pubblico di casa, l’organizzazione della squadra di coach Esposito... La nostra rotazione sarà un fattore importante come lo sarà la spinta del pubblico di Pistoia ma non credo siano queste le chiavi della partita. Sarà decisiva la fisicità che le due squadre riusciranno a mettere in campo e la capacità delle rispettive difese di limitare i punti di forza avversari. Molte squadre, come ogni anno, hanno operato aggiustamenti al proprio roster. Mai però i cambiamenti sono stati frequenti come in questa stagione: dall’alto del suo osservatorio privilegiato, come se lo spiega? Solo una casualità, scelte sbagliate in estate, mercato che offre sempre nuove opportunità o impazienza? Ogni situazione è diversa e andrebbe analizzata nei dettagli individuali. Per quanto ci riguarda, Rakim Sanders l’abbiamo preso perché lo ritenevamo un giocatore di alto livello, funzionale alle nostre esigenze anche se infortunato. Kalnietis e Batista li volevamo anche d’estate, solo che all’epoca non erano disponibili. Abbiamo aspettato che lo fossero per aggiungerli, senza sostituire nessuno. Prima di chiudere uno sguardo sulla Nazionale: il torneo pre-olimpico di Torino vedrà gli azzurri impegnati in un girone davvero tosto. Come valuta il ritorno di Ettore Messina sulla panchina italiana e quante chance ha la nostra Nazionale di staccare il pass per Rio? Messina è un allenatore di un livello indiscutibile anche se è giusto ricordare che sostituisce un altro coach come Pianigiani di alto livello anche lui. Tuttavia Messina ha già allenato la Nazionale e quindi conosce il mestiere di CT, diverso da quello di allenatore di club. Quanto al preolimpico, sarà difficile, ci sono squadre come Croazia e Grecia che aldilà delle defezioni reali o presunte saranno decise quanto noi e forti anche loro. Però le possibilità di andare a Rio con i nostri giocatori sono concrete.
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Precedenti
Pistoia e Milano al PalaCarrara: chi passa in vantaggio? di Saverio Melegari La regular season è maledetta per la Giorgio Tesi Group contro l’EA7 Milano quando si gioca in via Fermi. Allo stesso modo, però, finora i playoff sono stati maledetti per l’Olimpia quando si va in campo al PalaCarrara. Quello della notte di San Valentino sarà il duello numero 5 nell’epoca recente fra Pistoia e Milano ed il bilancio è in perfetta parità: 2-2. I due punti pistoiesi risalgono ai magici playoff della stagione 2013/14. In gara3 e gara4 la Giorgio Tesi Group spaventò e non poco l’Olimpia di Luca Banchi che si trovò davvero vicina a capitolare, salvo poi ripartire e conquistare lo scudetto contro Siena. Erano le calde serate di fine primavera ed il 23 maggio 2014 arrivò un netto, 82-71 per Pistoia che mandò al tappeto l’EA7 grazie ad un secondo tempo nel quale concesse ad Hackett e soci la miseria di 26 punti. Due giorni più tardi, per gara4, l’impresa fu doppia: sotto di 16 punti all’intervallo, sospinta dai missili di Wanamaker (28) e Gibson (22) la Tesi Group ribaltò nuovamente Milano impo-
nendosi 84-82 al termine di un match che è entrato di diritto nella storia del basket pistoiese. In regular season, come detto, ecco le affermazioni milanesi al PalaCarrara. Il 16 febbraio 2014, era la quarta di ritorno anziché la quinta come in questa occasione, il solito duetto sopracitato provò a fare la differenza ed il 67-59 del 30’ dette l’illusione dell’impresa che poi svanì di fronte ad un super ultimo quarto dell’EA7 trascinata da Hackett che si impose 79-88 blindando il proprio primo posto in classifica. Si arriva poi al precedente dello scorso anno: 11 gennaio 2015, ultima di andata ed i biancorossi partono a razzo ma nonostante questo Milano rimane in scia, si affida esclusivamente ad Alessandro Gentile che fa 25 punti in 37’ con 36 di valutazione e nel finale sprinta. 73-79 al 40’ con la Tesi Group sorretta da Gilbert Brown (18) e Langston Hall (13). Ecco che adesso è in arrivo un nuovo capitolo di questa storia che ha sempre regalato emozioni fortissime.
Esodo Biancorosso
Pistoia è pronta a mobilitarsi per le Final Eight di Saverio Melegari Un appuntamento, l’ennesimo, con la storia. Di quelli che in questi anni di partnership Pistoia Basket-Giorgio Tesi Group ne sono stati vissuti diversi ma questo è quello, per blasone, sicuramente più importante. Perché c’è stata la finale playoff di LegaDue persa in quattro partite contro Brindisi, c’è stato il viaggio a Trento per la Final Four di Coppa sempre di LegaDue con un successo svanito sul più bello, c’è stata la notte magica della promozione in A contro Brescia e le serate incredibili dei playoff scudetto contro Milano. Stavolta, intanto come primo appuntamento sicuro, ci sarà il “mezzogiorno del Forum”. Venerdì 19 febbraio con i quarti di finale di Coppa Italia di Serie A, una competizione alla quale tutti puntano. Un traguardo raggiunto grazie al grande girone d’andata della Tesi Group, chiuso al quarto posto, che adesso diventa realtà. L’orario ed il giorno non è sicuramente dei più comodi, ma in seno alla Baraonda Biancorossa si sta già lavorando duramente per organizzare la trasferta al meglio. Obiettivo: portare quanta più gente possibile di venerdì alle 12 a Milano, partendo molto presto al mattino. Quasi come se si dovesse andare in ufficio. «L’entusiasmo è ai massimi livelli per un altro sogno da vivere – spiega Federico Leporatti della Baraonda Biancorossa – chia-
ramente l’orario ed il giorno lavorativo non aiutano però faremo del nostro meglio. Per chi verrà in trasferta con noi il costo è 20 euro per i soci e 25 per i non soci con ritrovo al PalaCarrara alle 6.30 del 19 e poi, dopo la partita con qualsiasi risultato, si torna a casa. Noi abbiamo prenotato due pullman e confidiamo di riempirli. A tutti coloro che verranno a Milano con mezzi propri, invece, chiediamo di non acquistare biglietti in settori a caso ma il più possibile vicino al nostro in modo da fare una unica macchia biancorossa visto che comunque al Forum non ci sarà certo il pienone. Quindi per stare con noi bisogna acquistare i tagliandi settore “non numerato” C che ha un costo di 8 euro. Con Trento ci hanno posizionato nell’angolo W che, tanto per dare un’idea a chi è venuto a Milano altre volte, è quello opposto a dove siamo sempre stati per le partite di campionato». Non sarà comunque una scampagnata visto che la Tesi Group cercherà di onorare al meglio questo appuntamento. «Ci ricordiamo bene le ultime trasferte a Milano – conclude Federico Leporatti – e se la squadra riuscirà a passare il primo turno sono convinto che al sabato si potrebbe creare di nuovo qualcosa di unico ed emozionante con la presenza di tanti pistoiesi».
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Officina Fattori Under18 campione regionale imbattuta di Elisa Pacini Sulla Toscana dei canestri sventola la bandiera biancorossa: dalla serie A ai campionati giovanili, il Pistoia Basket si conferma ai vertici dei parquet regionali davanti a società che hanno fatto la storia del basket italiano e non solo locale. Per questo il titolo di campione regionale conquistato dai ragazzi dell’Officina Fattori nel campionato Under 18 eccellenza va evidenziato ed applaudito, anche se la parte decisiva della stagione per la prima squadra dell’Academy biancorossa inizia ora con la fase interregionale. «Le valutazioni fino a qui non possono che essere molto positive dice Cristiano Biagini, l’anno scorso finalista scudetto con Under 17 e Under 19 - i ragazzi hanno molti impegni, come per l’Under 19 dell’anno scorso alcuni fanno anche parte della serie A, alcuni della serie B con la Valentina’s Bottegone e ci sono i ragazzi dell’Under 16. Nonostante questo, mettono in palestra grande passione e determinazione. Ora con la fase interregionale inizia la verifica. Ti confronti con scuole basket diverse ma, penso che vista la situazione particolare dei ragazzi che tra i tanti impegni hanno anche la scuola, le valutazioni non possono che essere positive». Diciannove vittorie su altrettante partite, un ruolino di marcia solido per l’Officina Fattori, squadra composta dal nucleo della formazione campione d’Italia Under 17 nello scorso campionato più
qualche volto nuovo. L’Officina Fattori è stata inserita nel gruppo interregionale E insieme alla quinta classificata della Toscana, la terza dell’Emilia Romagna, la prima e la terza delle Marche e la prima dell’Umbria. Alla fine del girone, la prima classificata andrà direttamente alle finali nazionali, la seconda e la terza faranno un ulteriore spareggio. Per coach Biagini, come per tutto lo staff dell’Academy, l’obiettivo arriva fino a vedere come i ragazzi delle giovanili possono dare una grossa mano alla prima squadra. «L’emozione c’è ed è forte anche quando vedo giocare uno dei ragazzi che ho allenato anche in serie C - dice Biagini - penso sia normale perché con questi ragazzi si condivide tanto, si instaura un rapporto che va al di là del basket. Martino e Luca (Severini, ndr) li seguo bene perché sono qua e l’emozione di vederli far bene con la squadra della tua città, è grandissima». La squadra è composta da Marco Di Pizzo, Francesco Galli, Milos Divac, Celis Taflaj, Pietro Biagi, Filippo Banchelli, Leonardo Cipriani, Isacco Salvi, Lorenzo Maspero, Simone Angelucci, Matteo Converso, Lorenzo Tartamella e Matteo Pomposi. Vice di coach Biagini è Matteo Marcello, mentre l’accompagnatore è Marco Bartolini.
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