SLAMDUNK - N°10

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Foto Ciamillo Castoria - Lega Basket


L’EDITORIALE DI

Il mese di febbraio è finito ed allora si può voltare pagina. Con esso, tutti sperano, che finiscano in soffitta anche acciacchi, infortuni vari e la malasorte. Perché perdere cinque partite consecutive, fra campionato ed il quarto di Saverio Melegari di finale di Coppa Italia contro Trento, è stato frustrante per una squadra che, seppur ridotta all’osso, non ha mollato di un centimetro ed ha provato ad infastidire Milano, ha cercato di venire a capo della squadra più in forma della Serie A come Avellino e si è battuta su di un campo ostico come il “Pianella” di Cucciago. E, finito febbraio appena entrati nel mese di marzo, ecco che arriva il nuovo blitz in trasferta, al PalaMaggiò di Caserta in casa di coach Vincenzo Esposito. Una partita tutta sostanza della Tesi Group che, ancora con giocatori acciaccati, malati o a rischio infortunio, non si è tirata indietro ed ha dato dimostrazione di voler centrare a tutti i costi il traguardo, tutt’altro che preventivato ad inizio stagione, dei playoff. E se la strada maestra adesso è quella, ecco che arriva uno scontro diretto importantissimo contro la Vanoli Cremona. Dopo un mese esatto si torna a giocare al PalaCarrara (la città era decisamente in astinenza!) in quella che sarà la sfida fra le due sorprese di questa Serie A: Vanoli terza con 30 punti, Giorgio Tesi Group quinta con 26. Chiaro che la valenza di questo match è doppio perché per Pistoia vorrebbe dire tenersi aperta la possibilità di puntare davvero fino alla fine ai primi quattro posti della regular season che vuol dire avere il fattore campo dalla propria parte almeno al primo turno playoff. In più, però, c’è da ribaltare anche la differenza canestri dell’andata (-16) abbastanza pesante. Basterà scendere in campo con la consueta tranquillità e voglia di sacrificarsi di tutto il roster, però, per regalare una nuova elettrizzante domenica ai 4.000 del PalaCarrara. L’ultima annotazione ce la teniamo per il nuovo arrivo di casa Pistoia Basket: Andrea Amato. Proprio contro la Vanoli farà il suo debutto ufficiale in via Fermi dopo due gare giocate “on the road” e finora il suo contributo è già stato molto importante: solidità in cabina di regia, freddezza al tiro e giusti ritmi per innescare i compagni. Qualcuno aveva storto il naso di fronte al suo arrivo, in prestito da Milano con opzione per la prossima stagione, però di fronte all’evidenza non si può che battergli le mani. E visto che da oggi torna in campo anche Ariel Filloy, finalmente coach Esposito avrà problemi di abbondanza e di rotazioni mai cose lunghe da inizio stagione.

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Ricevimento in Regione per il Pistoia Basket di Saverio Melegari

Intervista al presidente Roberto Maltinti

“Sono innamorato di questa squadra” di Elisa Pacini Eroici. Così Roberto Maltinti definisce i ragazzi della Tesi Group dopo la vittoria di Caserta. “Forse questa parola andrebbe usata per altri contesti - dice il presidente biancorosso - ma per la grinta e la determinazione che i ragazzi hanno messo in queste settimane difficili, è quella giusta. Venerdì scorso sono arrivato in palestra e l’umore era sotto i tacchi: Czyz a letto con il febbrone, Kirk dolorante ed entrambi non si allenavano. Pensavamo di dover giocare senza i lunghi, dopo che abbiamo giocato senza entrambi i play”. “Invece i ragazzi hanno stretto i denti - continua Maltinti – e sono scesi in campo a Caserta. Nella prima parte della gara non siamo riusciti a mostrare tutto il nostro potenziale ma nella seconda è venuta fuori tutta la determinazione di chi vuole vincere”. I due punti del PalaMaggiò, tempio del basket del Meridione d’Italia che prima del tricolore dell’anno scorso di Sassari aveva festeggiato “solo” lo scudetto di Caserta nel 1991 con un certo Enzino Esposito in campo, sono importantissimi. E non solo perché muovono la classifica della Tesi Group dopo quattro sconfitte, arrivate tutte dopo gare in cui Pistoia ha strappato applausi ed è uscita a testa alta dal campo. Sono fondamentali per rinvigorire l’entusiasmo di un gruppo che da più di un mese convive con una situazione fisica difficile. Acciacchi, infortuni più o meno lunghi (come quello di capitan Filloy che proprio in questa settimana ha ripreso ad allenarsi) e malanni vari hanno reso solo allenarsi un’impresa titanica in alcune serate. E per un presidente che vive la settimana come Roberto Maltinti, è stata una sofferenza sportiva. Ora con ritrovata fiducia e quella leggerezza mentale che solo vincere ti può dare, Pistoia torna in casa e aspetta la Vanoli Cremona di Cesare Pancotto, protagonista di un campionato incredibilmente positivo. “Sarà dura come ogni gara - conclude Maltinti - forse all’andata a Cremona la nostra sconfitta è stata l’unica gara che non si è decisa negli ultimi due minuti. Per il resto a noi piace lottare, lo abbiamo fatto sia con le squadre con cui eravamo sfavoriti che con quelle con cui magari si “doveva” vincere facile. E’ questo atteggiamento, quello che mi fa essere innamorato di questa squadra. Non vedo l’ora che sia domenica, l’atmosfera di casa mi manca. Penso che giocare al PalaCarrara non sia facile per nessuno e sono sicuro che squadra e coach lotteranno per continuare a costruire il sogno playoff che vogliono regalare alla città”.

Dopo la partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia a Milano, per il Pistoia Basket 2000 Giorgio Tesi Group è arrivato un nuovo importante appuntamento di grande visibilità: giovedì 25 febbraio c’è stato l’incontro di fronte all’assemblea della Regione Toscana, rappresentata dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. «Ricordatevi che con voi c’è tutta la Toscana». E ancora. «A Firenze ci sono 16 squadre e per tanti anni nella nostra regione si sono vinti scudetti importanti», ricorda Giani. Ora, a dispetto dei cattivi profeti che dicevano che il basket in Toscana era finito, «Pistoia ha saputo imporsi con freschezza e passione». All’incontro di Palazzo Panciatichi a Firenze, promosso dai consiglieri regionali Marco Niccolai e Massimo Baldi che spesso e volentieri sono sui gradoni del PalaCarrara a tifare Pistoia, ha partecipato una folta delegazione della squadra con in testa coach Vincenzo Esposito e capitan Ariel Filloy. «È una città che ama molto il basket – ha detto il vice-presidente del Pistoia Basket 2000, Ivo Lucchesi – ed è un amore che coinvolge tutti. È motivo di grande soddisfazione, importante e significativo essere stati chiamati nella sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi». Alle istituzioni toscane è stato consegnato il pallone e la maglia con le firme dei giocatori. E Giani ha concluso il suo intervento ricordando che in Consiglio regionale si omaggia «il trionfo dello sport e dei suoi valori più belli ed autentici».


VANOLI CREMONA 7 – Luca Vitali (k) (playmaker, 201 cm, 86 kg, Ita 1986) Giocatore di grandissima esperienza e carisma, è il playmaker della Nazionale azzurra e uno dei migliori interpreti del ruolo dell’intero campionato. Giunto alla sua quarta stagione (non consecutiva) con la Vanoli, in carriera ha giocato anche con Siena (con cui ha vinto uno scudetto), Montegranaro, Milano, Roma, Virtus Bologna e Venezia. Nonostante un’annata tormentata dagli infortuni, viaggia a una media di 8 punti, 4.5 rimbalzi e 4.6 assist a gara.

31 - Elston Turner (guardia, 195 cm, 96 kg, Usa, 1990) Negli Stati Uniti ha frequentato la Texas A&M University e ha anche giocato per la University of Washington. Dopo alcuni mesi trascorsi in Francia, nel 2013/14 arriva a Pesaro, mettendosi in luce come uno dei grandi protagonisti della salvezza in volata della squadra marchigiana. Gli ottimi numeri collezionati in maglia Vuelle, gli valgono, nell’estate 2014, la chiamata di Brindisi, con cui conquista i playoff. Approdato nello scorso mese di agosto in Lombardia, la sua specialità è il tiro dalla lunga distanza: in questa stagione viaggia a 12.1 punti di media a partita.

17- Deron Washington (ala, 203, 95 kg, Usa, 1985) Il suo percorso cestistico inizia all’università di Virginia Tech, dove prende parte al campionato NCAA. Nel 2008 è scelto dai Detroit Pistons e, nello stesso anno, indossa anche la maglia dell’Hapoel Holon, club israeliano con il quale ha conquistato una coppa nazionale. Vanta un recente passato in biancorosso, infatti nella stagione 2013/14 proprio con la Giorgio Tesi Group ha conquistato i playoff ed è stato uno dei trascinatori della serie, conclusasi in gara 5 contro l’EA7 Milano. Giocatore dalle grandi doti atletiche, in maglia biancoceleste ha una media 11.2 di punti a gara.

1 - Nikola Dragovic (ala, 206 cm, 105 kg, Srb, 1987) Cresciuto nelle giovali del Kk Avala, si è messo in luce con la Nazionale juniores, conquistando tre volte il gradino più altro del podio agli Europei di categoria. Nel 2010 non è stato scelto al Draft Nba, ma ha disputato la Nba Summer League con la maglia di New Orleans. Ha debuttato come professionista tra le fila dello Sparktak San Pietroburgo, vincendo un’Eurochallenge, una coppa nazionale ed un Eurocup. In Italia ha esordito nel 2012 con la Sidigas Avellino.

5 - Markel Starks (playmaker, 188 cm, 80 kg, Usa, 1991) Nuovo innesto della Vanoli, nonostante sia a Cremona solo da pochi giorni, ha già siglato il canestro della vittoria contro l’Orlandina. Dopo aver militato in vari college americani, nel 2014, prima di firmare il contratto con Ferentino in A2 Gold, ha disputato due Nba Summer League: una tra le fila dei Detroit Pistons e una con al maglia dei Minnesota.

15 - Nicolò Cazzolato (playmaker, 191, Ita, 1989) Inizia a giocare nella Benetton Treviso, debuttando in prima squadra nella stagione 2008/09 e collezionando anche alcune presenze in Eurocup. Nella stagione successiva si trasferisce a Ruvo di Puglia, dove ha disputato il campionato di Serie A dilettanti, poi, nel 2010 fa nuovamente ritorno in terra veneta, prima di passare a Treviglio e a Montichiari. Dopo l’ottimo campionato con i bresciani, quest’estate arriva la chiamata di Cremona, con cui finora gioca 7 minuti di media a gara.

25 - Tyrus McGee (guardia 188 cm, 90 kg, Usa, 1991) Ha iniziato il suo percorso cestistico alla Iowa University e al temine della carriera universitaria ha conquistato anche il titolo di miglior tiratore da tre punti. Ha iniziato la carriera da professionista in Spagna con il Breogàn, in seconda serie. Dopo alcuni mesi trascorsi nella passata stagione a Capo d’Orlando, è alla sua prima “vera” stagione in Italia: giocatore dotato di grande atletismo, fa dell’uno contro uno la propria caratteristica migliore.

9 - Fabio Mian (ala, 196 cm, 88 kg, Ita, 1992) Goriziano doc, è alla sua seconda stagione in maglia Vanoli. Buon tiratore dall’arco dei 6.75, viaggia finora a una media di 5.5 punti a gara, con quasi il 40% da 3.

10 - Raphael Gaspardo (ala, 207 cm, 100 kg, Ita, 1993) Cresciuto nel settore giovanile di Treviso, dopo la gavetta nelle “minors”, nel 2014/15 viene ingaggiato dalla Vanoli. E’ un giocatore dotato di eccellenti qualità atletiche, che nel corso di questa stagione ha incrementato il suo minutaggio sul parquet.

12 - Marco Cusin (centro, 211 cm, 107 kg, Ita 1985) Esordisce tra i professionisti tra le fila di Trieste nella stagione 2002/03, poi successivamente approda a Biella , dove rimarrà per due anni. Nella sua importante carriera, ha disputato anche una finale scudetto con la maglia di Pesaro nella stagione 2010/11. Tecnica ed esperienza sono i marchi di fabbrica del giocatore friulano, che al momento viaggia con una media 6.6 rimbalzi a partita, con un clamoroso 90.3% ai liberi.

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19 - Paul Stephan Biligha (ala/centro, 200 cm, 106 kg, Ita, 1990) Camerunense ma di nazionalità italiana, cresciuto nelle giovanili di Casalpusterlego, nella stagione 2012/13 è approdato ad Avellino (dove ha conosciuto coach Pancotto,) affermandosi nella seconda parte di campionato. Eccellente rimbalzista, è sicuramente uno dei punti di riferimento della squadra.


Intervista a Coach Cesare Pancotto

Con coach Pancotto partiamo da uno sguardo alla classifica: se a otto giornate dalla fine le avessero detto Cremona terza e Pistoia quinta ci avrebbe creduto o avrebbe dato del pazzo al suo interlocutore? Gli avrei chiesto i numeri per il Superenalotto! Battute a parte, mi piace pensare che dopo ventidue partite, siccome i numeri non mentono mai, c’è evidentemente del merito da parte dei protagonisti. Cremona e Pistoia, ma anche Trento, Reggio Emilia, Avellino: è il segnale inequivocabile che in Italia il basket vive ormai le sue espressioni migliori in provincia? La provincia è sempre stata motivante e stimolante per tutto il movimento. Il basket ha bisogno delle metropoli per l’attenzione mediatica, ma la provincia è storicamente stato l’elemento effervescente della nostra pallacanestro: era così anche più di venti anni fa e la storia di Pistoia ce lo ricorda. Tornando alla sua Cremona, quali sono i segreti di una stagione costantemente al vertice? Ok Vitali e Cusin, ok le idee del tecnico più esperto della serie A. Ma ci deve essere dell’altro… Rispondo in modo indiretto: Vitali ha saltato otto delle ventidue partite. Credo che alla base della nostra grande stagione ci sia il coraggio di aver scelto in estate un certo tipo di giocatori e aver loro dato forza, coraggio e fiducia. Molti dei nostri ragazzi sono o giovani, o giocatori provenienti dall’A2, o elementi da rilanciare. Ci sono delle idee e poi c’è tanto lavoro e una forte condivisione: da parte di tutti vedo ogni giorno la medesima voglia di far bene e crescere. A due mesi dalla fine della regular season, fra poco sarà tempo di verdetti: chi rimarrà fuori dalla lotta playoff e, in coda, chi sarà destinato alla retrocessione secondo coach Pancotto? Io credo, per quanto visto in questi ultimi anni, che fare un pronostico sia ancora difficile. A oggi quello che posso dire è che Milano ha alzato ancor più il proprio livello ed è la vera favorita numero uno. Vedo poi tutte le squadre ancora in lotta per un obiettivo: sono almeno dieci-undici le squadre che possono credere ai playoff, mentre tutte le altre devono guardarsi le spalle. È un far west dove ognuno può mettere il proprio paletto più avanti degli altri e, come nel nostro caso, ogni giorno far durare un po’ più a lungo il proprio sogno! L’ultima domanda è sulla partita di domenica: dove Cremona potrà provare a vincere e al contrario dove potrà rischiare di perdere la sfida del PalaCarrara? Dobbiamo prendere energia dal grande amore e dalla grande passione che c’è nel tifo di Pistoia. Lo dico per esperienza diretta: il primo impatto con uno dei migliori pubblici italiani sarà probabilmente decisivo! Sul piano tattico dovremo fare una partita di pochi errori in termini di palle perse e di tiri aperti concessi, perché sono elementi decisivi in una partita che credo sarà equilibrata, fra squadre che si stimano, che stanno facendo benissimo e che dimostrano di avere ancora voglia, entusiasmo e stimoli per proseguire in questa loro fantastica stagione.

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Il ritorno di Deron Washington a Pistoia di Saverio Melegari Il protagonista del coro in questa stagione è stato modificato con Preston Knowles, ma il copyright originario spetta a lui: “Din don, din don din don din don, intervengo da Pistoia, ha segnato Washington”. Oltre all’importanza della posta in palio in chiave playoff, il motivo di maggiore interesse della sfida del PalaCarrara è il ritorno, a distanza di due anni dalla sua ultima partita con la Giorgio Tesi Group, di Deron Washington a Pistoia. L’estrosa ala americana faceva parte dei “Diavoli Volanti” che nella stagione 2013/14 fecero impazzire una città intera nei playoff contro l’EA7 Milano e lui incarnava alla perfezione la pazzia di quella squadra: giocatore dal talento incredibile, era in grado di risolverti la partita con tre giocate super in sequenza così come sbagliare un appoggio da un centimetro a canestro in perfetta solitudine. Per lui sarà sicuramente una grande emozione tornare nel palasport che, a livello italiano, lo ha lanciato e dopo un anno quasi da disoccupato ha avuto la grande occasione di tornare in Serie A con la chiamata di coach Pancotto a Cremona. Ed a differenza

della stagione con la Tesi Group il suo rendimento è cresciuto in maniera esponenziale: 11.2 punti di media a partita (con picchi fino a 21), 52% da 2 e 40% da 3 (anche se tira molto meno che in passato). E soprattutto 6 rimbalzi di media a partita che, in una squadra che non può contare di far passare tutto dalle mani di Marco Cusin, sono molto importanti. A livello di incroci fra Pistoia e Cremona, per ora il bilancio è in perfetta parità in via Fermi: 1-1. La Tesi Group si impose nel 2013/14 65-60 in quello che fu il primo successo di sempre in Serie A nella storia del Pistoia Basket (indimenticabile il canestro da oltre 20 metri di Riccardo Cortese) mentre lo scorso anno la Vanoli restituì il favore passano per 76-83 dopo che Pistoia fu costretta ad inseguire per larghi tratti del match. Eravamo all’inizio del campionato, ma già si capivano le difficoltà ad imporsi in casa di quella Tesi Group: non bastarono i 17 punti di Daniele Cinciarini di fronte ai 23 di Kenny Hayes, i 19 di Luca Campani (of course) ed i 17+7 rimbalzi+7 assist di Luca Vitali che in questa sfida marcherà visita causa infortunio.


Rubrica “Volto Nuovo”

Andrea Amato L’ultimissimo arrivato alla corte biancorossa si presenta subito con una tripla al “Pianella”: decisamente un bel modo per entrare nel cuore dei tifosi. Del resto per lui, milanese doc e cresciuto nel settore giovanile dell’Olimpia, quella contro i brianzoli non è una partita come le altre: “Il vero derby per me è sempre stato quello contro Cantù - ammette candidamente - e a quanto so anche da queste parti non è che proviate tanta simpatia per quei colori”. Già, come dargli torto! Ha fatto quindi subito centro Andrea Amato, 22 anni proprio il giorno del match contro Cremona, che con quell’aria da bravo ragazzo potrebbe tranquillamente sembrare un praticante in uno studio legale e invece di professione fa il playmaker. Faccia pulita, quasi spaurita, che però sul parquet diventa tosta, tremendamente tosta: se c’è una cosa che infatti non difetta al numero 6 biancorosso è proprio la personalità. Arrivato da appena due settimane a Pistoia, Andrea ha già saputo prendere per mano la squadra e la sensazione è che la dirigenza abbia azzeccato anche questa mossa. Il giocatore ha dimostrato di saper tenere più che bene il campo, anche in serie A (al piano inferiore lo aveva già fatto chiaramente vedere nei due anni in prestito a Casale Monferrato) e così per coach Esposito, al momento del rientro di Filloy, si apriranno prospettive tattiche interessanti. Da parte del giocatore, cresciuto nei primi mesi di questa stagione all’ombra di gente come Jenkins, Lafayette e Cinciarini, l’entusiasmo e la voglia di mettersi a disposizione di allenatore e compagni è sembrata fin dal primo giorno palpabile. L’opzione per la prossima stagione, sul contratto di prestito da Milano firmato fino a giugno, c’è. Hai visto mai…


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L’Academy si tinge di azzurro: Marco Di Pizzo in Nazionale di Elisa Pacini Una spruzzata di azzurro tinge il biancorosso del Pistoia Basket Academy: Marco Di Pizzo, infatti ha preso parte al raduno di Campobasso della Nazionale Under 18 allenata da Andrea Capobianco. Una grande soddisfazione per il lungo dell’Under 18 biancorossa che ha iniziato alla grande una settimana ad altissima intensità per lui: prima il raduno molisano con l’Under 18 che ha inaugurato il palazzetto di San Giuliano di Puglia intitolato alle vittime del terremoto del 2002 e poi, tornato a Pistoia, lavoro duro anche con la prima squadra per dare una mano alla Tesi Group vista l’emergenza formazione. Lavoro che ha pagato visto che Di Pizzo, partito in quintetto domenica scorsa a Caserta, ha segnato il primo canestro della gara in faccia ad un “collega” piuttosto navigato come Dario Hunt. Settimana che ha portato in dote anche un premio a Di Pizzo e a tutti i ragazzi che nello scorso giugno a Treviso conquistarono lo scudetto Under 17, portando per la prima volta a Pistoia il tricolore che giustamente è lassù appeso sulla volta del

PalaCarrara insieme alle promozioni della prima squadra. L’ex Under 17 biancorossa, oggi in gran parte confluita nell’Under 18 ancora imbattuta dopo due gare della fase regionale, è stata premiata con l’ambito riconoscimento dei Pistoia Sport Awards come “miglior giovane dell’anno”. Premio, quello assegnato dal portale d’informazione giornalistica sportiva www. pistoiasport.com e consegnato dal marketing manager della Giorgio Tesi Group Fabio Fondatori, che per la prima volta non premia un singolo atleta ma un’intera squadra. I ragazzi hanno partecipato alla serata di premiazioni che si è svolta al Melos insieme a coach Cristiano Biagini e ad un’altra colonna dell’Academy come Matteo Marcello. Si sono sottoposti con ironia all’ “interrogazione” dei presentatori sul palco, per verificare la preparazione teorica sulla storia del basket con domande che non potevano che riguardare alcuni big della pallacanestro pistoiese come Vincenzo Esposito e Gek Galanda. Della serie, gli esami non finiscono mai!


Esodo Biancorosso

Final Eight: una avventura splendida anche se breve. Grazie lo stesso! di Saverio Melegari E’ finito male in campo, cioè con una sconfitta, ma altrettanto non si può dire per la sua importanza nella storia dello sport cittadino l’appuntamento con la Coppa. Venerdì 19 febbraio, infatti, rimarrà una data indelebile per Pistoia grazie alla partecipazione della Giorgio Tesi Group alle Final Eight di Coppa Italia al Forum di Assago a Milano. Il sogno è durato soltanto 40 minuti di gioco, poco meno di due ore effettive, però è stato davvero tutto molto bello. Perché la città ha risposto come sempre alla grande e riuscire a smuovere da lavoro, piuttosto che da scuola o da casa, di venerdì alle ore 12 quasi 500 tifosi è stato un nuovo grande successo. La paura, infatti, era quella che di fronte ad un evento finora mai raggiunto, per motivi di orario, ci potesse essere poco seguito ed invece ancora una volta la tifoseria bancorossa ha stupito tutti. E così, anche nel gigante “Mediolanum Forum” da 12.000 posti, la

macchia pistoiese si è fatta sentire, almeno molto di più dei trentini. In campo, purtroppo, la storia è filata via diversamente perché sul parquet è andata una squadra stanca e ridotta all’osso, senza i due playmaker Ron Moore ed Ariel Filloy, in piena emergenza. La Tesi Group ha tenuto, più che bene, botta nel primo tempo ma poi, di fronte all’accelerata della Dolomiti Energia Trento, niente ha potuto. I ragazzi hanno dato, come sempre, tutti quanti il massimo, uscendo dal “Forum” fra gli applausi. E così il viaggio di ritorno è stato meno amaro di quanto non possa essere una sconfitta al primo match di una competizione che dura tre giorni. Il successo finale è andato ai padroni di casa dell’EA7 Milano ma la Giorgio Tesi Group ha fatto vedere ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che a questi livelli ci può stare eccome. Il libro rimane aperto: tutti si augurano, a breve, di riempire una nuova entusiasmante pagina.

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