SLAM DUNK N. 3

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Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000


L’EDITORIALE DI

Due campionati diversi sembrano, finora, quelli affrontati dalla The Flexx Pistoia. Quello entusiasmante, trascinante e pieno di soddisfazioni al PalaCarrara culdi Saverio Melegari minato con le vittorie contro Brindisi e Varese e quello con qualche passaggio a vuoto in trasferta. Ma per una squadra giovane come quella biancorossa un impatto del genere con la Serie A può anche essere normale. Certo che la vittoria larghissima contro la Openjobmetis Varese di domenica scorsa, con ben 33 punti di scarto (97-64), ha ridato nuova linfa e fiducia allo spogliatoio pistoiese un po’ abbattuto dopo i due ko in Campania con Avellino e Caserta (arrivati in forma diversa e dal peso specifico totalmente differente), l’assenza di uno straniero e l’infortunio di capitan Michele Antonutti. Una classifica, per quel che conta dopo solo cinque giornate, che vede la The Flexx in piena corsa all’interno del gruppo che si lotterà la salvezza fino alla fine e con un pizzico di margine già su qualche contendente, ma che ovviamente deve rimanere con i piedi per terra. Un successo come quello contro Varese fornisce quella consapevolezza, soprattutto mentale, che questa squadra se la può giocare con tutti, a partire dall’anticipo della 6° di campionato, di nuovo al PalaCarrara, contro il Banco di Sardegna Sassari in programma sabato 5 novembre alle 20.30. La tradizione dei sardi in via Fermi è particolarmente negativa in questi anni di Serie A, ma la squadra di Pasquini è davvero imprevedibile con salite, spesso e volentieri, sull’ottovolante che poi la portano a minuti di trance agonistica spaventosa ma anche a black-out clamorosi. Per la seconda gara di fila la The Flexx se la vedrà con una compagine reduce dall’impegno di Coppa pochi giorni prima, visto che i sardi martedì hanno affrontato la trasferta in casa dello Spirou Charleroi, ma hanno giocatori che in questo campionato possono fare la differenza. Due su tutti? Darius Johnson-Odom e Josh Carter, quest’ultimo finora molto in ombra. Per Pistoia c’è ancora il dubbio, almeno al momento di andare in stampa, di aver trovato lo straniero giusto che manca oppure continuare ad affidarsi a “quella sporca mezza dozzina” che sta affrontando intemperie ed imprevisti in questo scorcio di campionato sapendo che, questa situazione di emergenza, non può certo andare avanti in eterno. Anche perché nessuno aveva fatto i conti con l’inatteso stop fisico per capitan Michele Antonutti che potrebbe protrarsi nel tempo e complicare ulteriormente un calendario che si fa tutto in salita per la The Flexx attesa, nel breve volgere di un mese, dalle sfide contro Sassari, Venezia, Trento, Milano e Torino. Ci si aspetta, allo stesso tempo, maggiore continuità da Corey Hawkins e Terran Petteway che ancora devono ingranare la giusta marcia ma che, a tratti, hanno fatto vedere di essere fondamentali per le sorti della The Flexx. E poi infiliamoci tutti di nuovo dentro il catino infuocato del PalaCarrara. Perché, come recitava la splendida coreografia della scorsa settimana curata nel dettaglio dalla Baraonda Biancorossa, “a Pistoia non puoi vincere, al massimo puoi segnare più di noi”. Un messaggio che va ricordato anche alla Dinamo.

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Intervista a Daniele Magro

«In casa abbiamo fatto bene finora ma Sassari sarà tosta» di Elisa Pacini

La magia di Terran Petteway da 22 metri di Saverio Melegari Chi domenica scorsa, in occasione di The FlexxVarese, era presente sui gradoni del PalaCarrara è stato protagonista di un evento che nel mondo del basket succede pochissime volte. Gli americani lo chiamano “buzzer beater”, ovvero quella conclusione scagliata che va a segno e che diventa irrecuperabile per l’avversario perché scoccata sul suono della sirena. Sono le giocate spettacolari che fanno innamorare il pubblico e se poi, quel tiro, non arriva da pochi centimetri ma da 22 metri (un campo da basket ne misura 28) allora si capisce che siamo di fronte ad effetti speciali. Ed è stata davvero speciale la “preghiera” di Terran Petteway sul finire del secondo quarto dell’ultima gara che ha regalato il 42-28 dell’intervallo. Il numero 5 della The Flexx prende il rimbalzo, palleggia, guarda il cronometro, non sa cosa fare poi quando arriva sulla lunetta del tiro libero fa partire questa conclusione che si fa tutto il campo in volo ed atterra precisa nel canestro avversario. Prima di lui c’erano riusciti, in via Fermi, pochi “eletti”: Claudio Crippa, Mike Gizzi e CJ Williams da metà campo; Ron Rowan da poco oltre la linea dei tre punti all’altra parte del parquet e, al primo anno di A, la preghiera di Riccardo Cortese da 18 metri contro la Vanoli Cremona. Ed il video estrapolato da quei secondi magici è, immancabilmente, diventato virale sui social e si è guadagnato i primi posti delle varie top-10 di giornata di Serie A. Un canestro incredibile!

Effetto PalaCarrara. Tra le mura di casa la The Flexx è un’altra squadra rispetto a quanto visto in trasferta dove il team del Diablo ha già giocato tre gare su cinque. Tre partite molto diverse tra loro dove non sono mancati gli spunti positivi (vedi la crescita dei lunghi nonostante la persistente emergenza sotto i tabelloni) ma anche i nervi scoperti di una squadra giovane e fatta nei suoi uomini chiave di esordienti in Italia. Nella torcida di via Fermi invece finora è stata tutta un’altra storia: Brindisi e Varese abbattute con merito, grazie ad un carattere deciso, gestione oculata da parte di coach Esposito che ha tirato fuori anche il meglio dal punto di vista tecnico da ogni giocatore. Per questo verso un nuovo impegno casalingo contro l’ostica Sassari, i biancorossi proveranno ancora a sfruttare il fattore campo. “In trasferta abbiamo perso soprattutto perché ci manca l’esperienza - dice Daniele Magro che domenica scorsa ha fatto passare una brutta serata al suo ex coach, Paolo Moretti, grazie ad una prestazione concreta e convincente - abbiamo fatto bene e male, contro Varese invece abbiamo giocato bene. Contro Sassari non sarà facile perché loro sono una squadra costruita per svolgere un campionato con più alte aspettative rispetto a noi. Ma faremo del nostro meglio”. Tra partite altalenanti e prestazioni cuore, testa e gambe come quella contro Varese, il marchio di fabbrica della rinnovata creatura di Esposito rimane quello di una squadra che non si fa smontare dalle difficoltà oggettive. Leggasi, contro Varese l’assenza di capitan Antonutti sommata a quella da inizio stagione di un americano. Ed in questo è fatta ad immagine e somiglianza del suo allenatore. “Vincere era troppo importante - dice Magro - abbiamo pensato solo a quello. Siamo molto contenti di aver fatto quello che il coach ci aveva detto di fare. Ci abbiamo messo intensità e voglia e quando ci metti quello, il grosso del lavoro lo hai fatto”. Se poi ci si mette anche un Daniele Magro mai così attento e spietato sotto i tabelloni, per gli avversari diventa tutto più difficile. Contro Varese “Pippo” Magro, per cui la Baraonda si è esibita in un coro nuovo di zecca sul ritmo di un inconfondibile pezzo disco anni ’90, ha sfiorato il suo record in carriera mettendo a segno 12 punti (con 5/6 da due), 5 rimbalzi e 4 falli subiti per 17 di valutazione. Il suo high è la gara contro Pesaro nella stagione 2012/2013 con la Reyer Venezia in cui segnò 10 punti e conquistò 11 rimbalzi per 19 di valutazione. Servizio Energia e Pubblica Illuminazione Dopo la stagione con poco campo di Milano, Magro sta crescendo. “Non mi interessano le mie statistiche - chiude il lungo padovano penso a quello che mi dice di fare il coach. Lo staff prepara le partite in maniera speculare. E’ vero che a Milano ho giocato poco ma a stare con quella gente là si impara tanto. E adesso quell’esperienza maturata la sto mettendo a disposizione di Pistoia”.


BANCO DI SARDEGNA SASSARI 1 – Darius Johnson-Odom (play/guardia, 187 cm, 98 kg, Usa, 1989) Giocatore dotato di grandi doti atletiche, è un prodotto di Marquette University giunto ormai alla piena maturità. Dopo fugaci apparizioni in NBA (e 40 presenze in D-League fra D-Fenders e Springfield Armor), Russia e Cina, arriva nel 2014 a Cantù, con cui disputa 35 partite a 14.4 punti, 3.4 rimbalzi e 4.1 assist di media a gara. Nella stagione successiva lo troviamo prima in Turchia (sponda Trabzonspor), poi all’Olympiacos, con cui vince il campionato greco. Quest’anno il ritorno in Italia: per lui, finora, oltre 16 punti e 5 assist di media a partita.

7 – Trevor Lacey (guardia, 190 cm, 93 kg, Usa, 1991) Approdato in Italia lo scorso anno (a Pesaro), dopo un’ottima annata è stato ingaggiato da Sassari. Giocatore tipicamente offensivo, la scorsa stagione ha chiuso con 14.5 punti di media a gara, frutto di un eccellente 57% da 2 e un buon 34% da 3.

23 – Josh Carter (guardia/ala, 200 cm, 98 kg, Usa, 1986) Già visto a Siena nell’ultima stagione in serie A della Mens Sana, è un classico giocatore di striscia, specialista nel tiro da 3. A quasi 30 anni di età, vanta una notevole esperienza a livello europeo: ha infatti giocato in Germania, Israele, Russia e Turchia. Quest’anno, finora, le sue medie parlano di 8 punti di media a partita.

20 – Dusko Savanovic (ala, 204 cm, 102 kg, Srb, 1983) Ex-Nazionale serbo, è un autentico giramondo del basket europeo. Nella sua lunga carriera (cominciata in patria nel 2003 allo Železnik), ha vestito le maglie di Borac Čačak, UNICS Kazan, Siviglia, Valencia, Efes e Bayern Monaco, prima di approdare, quest’estate, in Sardegna. Giocatore di temperamento, discreto rimbalzista, sa farsi valere in entrambe le metà campo e fino a oggi viaggia a una media di oltre 12 punti realizzati a partita.

16 – Tautvydas Lydeka (centro, 208 cm, 115 kg, Lit, 1983) Giocatore dalla grande esperienza internazionale, la sua prima esperienza italiana risale addirittura alla stagione 2008/09, quando indossò la maglia di Cantù. Rimasto in Brianza anche per il campionato successivo, nel biennio 2010-2012 lo troviamo a Pesaro, società in cui è tornato a metà della scorsa stagione, fornendo un contributo determinante per la salvezza. Centro di ruolo, molto fisico, è un elemento dal grande impatto difensivo, che sa però far valere la sua presenza anche in fase offensiva.

24 – Rok Stipcevic (playmaker, 186 cm, 85 kg, Cro, 1986) Altro giocatore dalla grande esperienza europea (e dal talento offensivo di prim’ordine), nel massimo campionato italiano è a un soffio dalle 150 presenze. Ha vestito le maglie di Varese, Milano e Roma, prima di accasarsi in Sardegna nell’estate 2015. Ha chiuso la sua prima annata a Sassari a 9.4 punti e 2.1 assist di media a partita, con il 41% da 3.

10 – Lorenzo D’Ercole (play/guardia, 193 cm, 88 kg, Ita, 1988) Pistoiese doc, è ormai alla sua undicesima stagione in serie A, categoria nella quale si avvia a tagliare il prestigioso traguardo delle 300 presenze. Arrivato a Sassari nella scorsa stagione, dopo un triennio piuttosto positivo a Roma, si è guadagnato la conferma da parte di coach Pasquini.

32 – Diego Monaldi (guardia, 185 cm, 75 kg, Ita, 1993) Prodotto del settore giovanile della Mens Sana (con cui ha esordito in serie A non ancora 18enne), ha maturato una buona esperienza nelle minors, vestendo i colori di Firenze, Casale Monferrato, Bari, Reggio Calabria e Chieti, prima di approdare, in estate, a Sassari.

8 – Giacomo Devecchi (K) (guardia, 196 cm, 88 kg, Ita, 1985) Giunto addirittura al suo undicesimo campionato consecutivo con la maglia della Dinamo, ne è ovviamente capitano e leader carismatico indiscusso. Cresciuto all’Olimpia Milano (con cui ha debuttato in serie A), dopo due stagioni di buon livello a Montegranaro, approda a Sassari nell’estate del 2006. Con i sardi ha disputato finora quasi 350 partite, vincendo uno scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa. Buon tiratore da 3, nelle sue oltre 200 presenze nel massimo campionato viaggia a una media del quasi il 37% dalla lunga distanza.

14 – Brian Sacchetti (ala, 200 cm, 100 kg, Ita, 1986) Un altro dei giocatori “storici” della Dinamo, è alla sua sesta stagione in Sardegna. Nonostante i suoi 30 anni, in carriera ha vestito solo altre due casacche (oltre a quella sassarese): dopo essere uscito dal settore giovanile di Varese, a livello senior ha giocato infatti per tre anni a Castelletto Ticino e per quattro a Ferrara. Mano educata e grande propensione al gioco di squadra, quest’anno, finora, viaggia a oltre 8 punti e quasi 5 rimbalzi di media a gara

25 – Gabriel Olaseni (centro, 210 cm, 104 kg, Eng, 1991) Alla prima esperienza in Italia, proviene dal Gießen, con cui ha concluso al nono posto l’ultimo campionato tedesco. Centro capace di correre il campo come un esterno, ha grandi qualità atletiche, rapidità ed esplosività, oltre a essere dotato di un ottimo tempismo a rimbalzo e di una notevole capacità intimidatoria sotto canestro. Per lui, finora, oltre 11 punti e 7 rimbalzi di media a partita.

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Intervista a Coach Federico Pasquini

Sassari ha cambiato diverse cose, soprattutto a livello di stranieri, nel corso dell’estate confermando una squadra che è un bel mix di talento e fisicità, così come esperienza e gioventù. Il nucleo italiano, poi, è invariato e può essere un valore aggiunto determinante. Quali pensa siano, alla luce di queste prime cinque giornate, i reali obiettivi della sua squadra? I nostri obiettivi ancora non li conosciamo per il semplice fatto che dobbiamo ancora capire che squadra potremmo essere. Le basi ci sono ma rimane molto lavoro da fare: ci manca la base difensiva per 40’ continui all’interno dello stesso match che a questi livelli fa la differenza e ancora oggi non ci appartiene. E’ normale perché siamo all’inizio: quando saremo più avanti verso Natale ed alla fine del girone di andata si capirà quelli che potranno essere i nostri reali obiettivi. Le due squadre vengono entrambe da successi importanti. Pistoia vuole mantenere l’imbattibilità casalinga mentre Sassari vorrà sbloccarsi anche lontano dal PalaSerradimigni. Che partita si aspetta? Estremamente complicata, sapendo che Pistoia può sempre contare sul proprio pubblico che fa da sesto uomo, oltre al fatto di avere allestito come ogni anno un ottimo mix di italiani e americani che durante l’anno avranno possibilità di mettersi in mostra, come in larga parte è successo contro Varese nell’ultima sfida in casa. Si affrontano due squadre che amano correre, con un gioco prettamente perimetrale e che mettono insieme tantissimi possessi nell’arco dei 40 minuti. Pasquini ed Esposito seguono la stessa filosofia cestistica o è solo un caso? La filosofia viene fatta dai giocatori a disposizioni. Nel basket di oggi è impossibile non correre ma la base è difendere e quindi se la mettiamo su questo piano vuol dire che la mia pallacanestro è vicina a quella di Esposito e viceversa. Cosa teme di una Pistoia ancora piuttosto rimaneggiata: il fattore PalaCarrara, l’imprevedibilità di giocatori come Hawkins e Petteway o una panchina che contro Varese ha prodotto 47 punti? L’importante sarà riuscire ad avere un minimo di quadratura sia nostra che loro ma penso che sarà impossibile ipotizzare come potrà essere la partita. Le panchine possono essere un Via Vivaldi 29 Pistoia, Italia fattore, di qua e di la, sia in caso di grande rendimento che di serata storta. Noi possiamo aperti dal lunedì al venerdì 9.00 /19.00 avere come riferimenti Johnson-Odom e Lacey, Pistoia con Hawkins e Petteway: giocatori Sabato 10.00-13.00 / 16.00 – 19.00 che quando ci sono possono essere devastanti ma che hanno dimostrato di avere anche passaggi a vuoto. Per questo dico che si rischia di immaginare quello che è l’inimmaginabile Tel. + 39 0573 1725406 e quindi posso solo dire che sarà una partita aperta a qualsiasi risultato.

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Precedenti

La tradizione dice Pistoia, ma attenzione massima a questa Sassari di Saverio Melegari Avete presente quelle partite dove non sai mai quello che può succedere perché si affrontano due squadre mixate con caparbietà ed imprevedibilità? Pistoia-Sassari, nella loro storia di Serie A, rappresentano proprio questo. Perché anche negli anni di LegaDue e dei duelli fra Paolo Moretti e Meo Sacchetti in panchina, due che hanno scritto pagine di storia nelle rispettive società, le emozioni non sono mai mancate. E se il Pistoia Basket non è mai riuscito nell’impresa di tornare vittorioso dalla Sardegna, almeno al PalaCarrara ha fatto valere la propria legge. Come successo nello scorso campionato al termine di una sfida folle: 29° giornata, l’allora Giorgio Tesi Group col fiatone ma pur sempre in lotta per un posto playoff, sembra pronta all’ennesimo tracollo di un girone di ritorno non entusiasmante tanto che il Banco di Sardegna con Akognon ed un Logan a corrente alternata si ritrova davanti, già nel secondo quarto, di quasi 20 punti. Peccato che coach Pasquini, l’unico in Serie A che riveste il doppio ruolo di allenatore e general manager, non avesse fatto i conti con la serata di grazia di Michele Antonutti. Il numero 9 biancorosso spacca in due la partita con un terzo quarto monumentale chiuso

sul 30-11 dal “buzzer beater” sulla sirena del 30’ da 8 metri di Preston Knowles facendo passare la partita dal 29-41 ospite al 59-52 per i padroni di casa. Il PalaCarrara tornò ad essere la solita bolgia e, nonostante la reazione del Banco, Pistoia portò a casa due punti fondamentali per costruirsi lo storico 6° posto al termine della regular season. Ma per la Tesi Group ci fu gloria anche nel 2013/14 quando si registrò la vittoria 81-69 grazie ad una difesa asfissiante sui cugini Diener che provocò grosse difficoltà offensive al Banco. Anche in quella occasione, al netto dei 20 punti di Johnson e dei 10 assist di Wanamaker, l’ago della bilancia fu nuovamente un italiano: Riccardo Cortese. Per il centese 15 punti in 22’ con una serata ottima al tiro. L’unico blitz riuscito finora alla Dinamo Sassari è quello del 20 ottobre 2014, seconda giornata di campionato: vittoria della truppa di Meo Sacchetti per 81-84 nel duello Sosa-Williams (23 punti a testa) anche se i 18 punti di Dyson ed i 17 di Logan furono altrettanto devastanti. Un bel viatico per Sassari che, al termine di quella stagione, si laureò poi Campione d’Italia per una impresa rimasta nella storia dello sport italiano.


Rubrica “Volto Nuovo”

Daniele

Magro “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” cantava Antonello Venditti in Amici Mai: chissà se Daniele Magro quest’estate, prima di firmare per la seconda volta nella sua carriera a Pistoia, ci avrà pensato… Sì perché il ritorno del ragazzone padovano, che già aveva vestito il biancorosso nella stagione 2014/15, è un po’ come una storia d’amore prima interrotta e poi ripresa. “A Pistoia sono stato da Dio: un posto di cui, dopo averlo scoperto la prima volta, mi sono innamorato”… Parole di un giocatore che pure a Milano lo scorso anno ha vinto uno scudetto e una Coppa Italia e che quasi nessuno avrebbe scommesso di rivedere al PalaCarrara. E invece, corsi e ricorsi di un mercato sempre abbastanza complicato come quello degli italiani, ecco la sorpresa: Daniele Magro e Pistoia di nuovo insieme. Sono cambiate molte cose da quella stagione 2014/15: main sponsor, compagni, allenatore… E per Magro l’impatto con la nuova Pistoia non è certamente stato negativo: quasi 15 minuti di media a partita, una serie di prestazioni sul piano personale piuttosto positive, e, in generale, la sensazione che nei suoi confronti la fiducia sia decisamente cresciuta, rispetto ai tempi di Paolo Moretti. I suoi obiettivi li ha espressi chiaramente e del resto, a 29 anni, ormai è un veterano. “Arrivare più in alto possibile con Pistoia”, sperando magari di poter riconquistare anche la maglia azzurra che in passato ha già vestito: “Se coach Messina dovesse ritenermi per qualche motivo all’altezza, io sono a disposizione sua e della Nazionale” ha affermato sorridendo Danielone, ragazzo schietto, genuino e senza i vezzi del divo, a cui da queste parti in tanti hanno imparato a voler bene. Perché se è amore, è bello che sia corrisposto…


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Settore Giovanile

Ottenere risultati divertendosi: l’obiettivo per Under15 ed Under14 di Elisa Pacini Tecnica individuale e conoscenza dei fondamentali applicato al gioco di squadra. E’ su questo che ogni giorno gli allenatori del Pistoia Basket Academy lavorano insieme ai loro ragazzi per farli crescere e di conseguenza provare a conquistare anche qualche risultato importante. Per i gruppi delle squadre dei più piccoli è soprattutto il primo obiettivo, migliorare appassionandosi sempre di più al basket e divertendosi, ad interessare. I risultati vengono sempre dopo, come evidenzia Mario Breschi che da anni segue proprio quei gruppi che dal minibasket passano ai campionati regionali. Insieme all’assistente Jacopo Bartolini, quest’anno Breschi allena l’Air Collection che disputa l’impegnativo campionato Under 15 eccellenza e la squadra Car e Shop nell’Under 14 Elite. Tutte squadre che, come il resto del settore giovanile biancorosso, fanno parte del progetto Giorgio Tesi Junior. AIR COLLECTION. Dopo cinque giornate la squadra Under 15 Eccellenza è alla ricerca della prima vittoria in campionato ma coach Breschi loda l’impegno dei ragazzi. “I risultati numerici ancora non sono arrivati - dice il tecnico dell’Academy biancorossa - ma invece sono arrivati tanti miglioramenti dall’inizio dell’anno che ci fanno ben sperare”. Il prossimo turno vedrà i biancorossi di scena sul campo della Virtus Siena (sabato 5 alle 18,30) mentre la prossima gara in casa sarà domenica 13 novembre alle 11.30 quando al PalaCarrara arriverà il Prato Basket Giovane. La squadra Under 15 è composta da Mirko Alessandrini, Alessio Boschi, Leonardo Bovani, Niccolò Bini, Jacopo Beragnoli, Lorenzo Chetoni, Mauro Casciani, Matteo Galardini, Matteo Notari, Lorenzo Pezzimenti, Gianluca Santini, Kevin Skenderaj, Leonardo Soldani, Niccolò Verniani mentre l’accompagnatore è Alessandro Chetoni. CAR SHOP. Dopo aver battuto due delle tre livornesi inserite nello stesso girone del campionato Under 14 Elite, i biancorossi sono in testa alla classifica del raggruppamento B a punteggio pieno. I giovanissimi atleti della Car Shop stanno confermando

quel valore già espresso nello scorso campionato Under 13, in cui i ragazzi di Mario Breschi hanno conquistato il titolo di campioni di Toscana 2016. “Abbiamo fatto tre vittorie contro squadre forti - dice il tecnico dell’Under 14 Elite - e vincendo anche in campi difficili come il PalaAllende di Livorno dove i ragazzi hanno battuto (77- 84) il Don Bosco dopo un tempo supplementare. Nell’ultima gara abbiamo vinto sull’altra squadra di Livorno, la Labronica per 71- 54. Sono entrambe squadre che cercheranno di arrivare fino in fondo alla stagione per giocarsi qualcosa di importante”. Un obiettivo che hanno anche i ragazzi della Car Shop, gruppo consolidato dove sono stati inseriti un paio di ragazzi in arrivo da Firenze. Il prossimo turno vedrà la squadra Under 14 contro alla terza squadra livornese ovvero la Pielle mentre la prossima gara in casa sarà sempre domenica 13 novembre contro l’Use Empolese (ore 16, PalaCarrara). La Car Shop è composta da Alberto Becciani, Leonardo Bonistalli, Bernardo Bresci, Tommaso Biacchessi, Leonardo Di Teodoro, Jacopo Biagini, Leonardo Chiti, Mirko Citarrella, Jacopo Gavagni, Niccolò Pucci, Massimiliano Melani, Francesco Pierattini, Matteo Masetti, Guido Tosi, Gioele Zerini, Andrea Mattini. L’accompagnatore è Andrea Gavagni. Coach Mario Breschi


Sarà un mese di ferro: c’è da mantenere calma e lucidità di Saverio Melegari Quello che si apre questa sera al PalaCarrara con la sfida fra The Flexx Pistoia e Banco di Sardegna Sassari sarà un mese molto delicato per i colori biancorossi. Già perseguitati dalla sfortuna con il ko nel riscaldamento della prima partita di campionato per Marcus Thornton, l’avvicendamento con Andrea Crosariol, lo straniero nel reparto lunghi che manca (al momento di andare in stampa) e l’infortunio alla spalla a Michele Antonutti, adesso per la truppa di coach Esposito ci pensa il calendario a non dare una mano. Per la The Flexx, infatti, inizia un mini-ciclo che definire di ferro è un eufemismo con il piccolo vantaggio di avere 3 partite in casa e 2 in trasferta. Si parte con Sassari, al momento 6 punti in classifica ed una delle accreditate per provare ad entrare almeno fra le prime quattro al termine del campionato, per poi proseguire

domenica prossima al “Taliercio” di Mestre contro l’Umana Reyer Venezia, anch’essa impegnata sul doppio fronte campionatoChampions League e sempre osso duro per Pistoia, soprattutto in trasferta. Sarà anche l’occasione per salutare, da ex, quello che è stato fino all’anno scorso il capitano, vale a dire Ariel Filloy. Domenica 20 si tornerà in casa per un altro incrocio “pericoloso” contro la Dolomiti Energia Trentino: una sfida che farà da preludio a quella impossibile del 27 novembre al Forum contro i Campioni d’Italia dell’EA7 Milano, finora imbattuti in regular season ed in grado di tenere botta, a differenza di altri anni, anche in Eurolega. Infine, il 4 dicembre si tornerà in via Fermi per la sfida contro una rinnovatissima, ed allo stesso tempo ambiziosa, Fiat Torino: sugli spalti sarà spettacolo visto il gemellaggio fra le tifoserie, ma in campo si lotterà per due punti pesantissimi per la lotta-salvezza e per rimanere più in alto possibile in graduatoria.


VALORI E PASSIONI CI UNISCONO

Giorgio Tesi Junior è un progetto che intende sostenere le realtà giovanili, della provincia di Pistoia, che si distinguono per la promozione dei valori dello sport e per la qualità nell’organizzazione. I valori che il marchio Giorgio Tesi Junior esprime sono: eguaglianza, correttezza, rispetto, solidarietà, partecipazione, diritto allo sport, efficienza ed efficacia che si ritrovano nella Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nella Carta dei Diritti del bambino nello sport dell’Unesco.


PROSSIMO TURNO CASALINGO

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Domenica 20 Novembre ore 18.15 - PalaCarrara - Pistoia - Vi aspettiamo!!!

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