SLAM DUNK N. 6

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Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000


L’EDITORIALE DI

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E’ arrivato anche il momento del “quasi” derby, una delle partite più attese della stagione. Perché quando al PalaCarrara atterra la Pallacanestro Cantù c’è un sadi Saverio Melegari pore sempre molto particolare: dalla prima vittoria al ritorno in Serie A dopo un supplementare incredibile, allo sbarco in Italia di Metta World Peace alla grande vittoria di squadra dello scorso anno fino all’appuntamento odierno, vero e proprio scontro salvezza per quanto dice la classifica dopo 11 giornate di campionato. Le due squadre arrivano a questo appuntamento con stati d’animo diametralmente opposti perché la The Flexx è reduce da una inopinata sconfitta a Capo d’Orlando mentre la Red October si è imposta in volata, nel posticipo di lunedì scorso, contro Avellino ed ha agguantato in classifica proprio i biancorossi. Al momento il difetto maggiore di questa The Flexx sembra essere la personalità del gruppo di giocare in trasferta, dove finora sono arrivate soltanto bastonate ed amarezze. Contro Capo d’Orlando, avversario tutt’altro che fuori portata per la truppa di coach Esposito, si sono viste buone cose e massima concentrazione soltanto a sprazzi, tanto che i siciliani (privi dei due pivot di ruolo, ovvero Delas e Nicevic) hanno comunque fatto il bello ed il cattivo tempo nel pitturato mettendo a nudo i limiti di questa The Flexx. Con un Chris Roberts che ancora deve inserirsi al meglio, capitan Michele Antonutti che avrebbe bisogno di riposo per curare il suo infortunio ed invece vuole ugualmente, e stoicamente, scendere in campo più un David Cournooh che sta avendo grossi problemi di rendimento la strada diventa tutta in salita. E se ci si aggiunge un nervosissimo Andrea Crosariol ecco che la frittata è venuta fuori. Come successo finora, quindi, la The Flexx per rialzare la testa torna a rifugiarsi nel suo fortino chiamato PalaCarrara che, da ottobre ad oggi, ha visto passare soltanto il Banco di Sardegna Sassari di un punto all’ultimo secondo per un tap-in sbagliato di Pistoia. La partita di questo lunedì (posticipata rispetto al calendario originario) è di vitale importanza perché potrebbe far arrivare già a metà del proprio percorso verso la salvezza la The Flexx con ancora 3 partite da giocare nel girone d’andata e garantirebbe un margine di sicurezza abbastanza importante, sia negli scontri diretti, sia contro le altre dirette concorrenti per la permanenza in Serie A. Servirà un nuovo passo in avanti dal punto di vista della continuità e della concentrazione per evitare che questa Cantù, sempre più Johnson-dipendente (per lui un grande ritorno questa sera), possa tentare il colpaccio. Anche perché siamo “quasi” al derby, qualche tifosi di Montecatini scavalcherà il Serravalle per sedersi nel settore ospiti e gli sfottò non mancheranno. Tutti ingredienti per vivere una serata pre-natalizia tutt’altro che tranquilla.


Arrivederci al 2017

E auguri a tutti! di Saverio Melegari

Intervista a Michele Stilli

“In casa ce la giochiamo con tutti” di Elisa Pacini Si affida ancora una volta al fattore PalaCarrara la The Flexx per scuotere classifica e morale dopo l’ennesimo viaggio amaro lontano da via Fermi. La grande attesa per il salto di qualità, evidenziata nelle dichiarazioni pre gara anche da coach Esposito per la trasferta di Capo d’Orlando, è andata a sbattere contro la solidità interna dei paladini, contro l’esplosività di Archie e le triple al limite dei 24” di Stojanovic e Diener ma anche su una The Flexx che, quando gioca lontano da casa propria, sembra lontana parente della squadra combattiva e anche bella vista nell’arena di Sant’Agostino. Ad evidenziare l’altalena di prestazioni tra casa e trasferta è lo stesso direttore sportivo biancorosso Michele Stilli, che presenta un altro scontro diretto fondamentale come quello contro la Red October Cantù. “Le nostre difficoltà in trasferta sono tutte nel nostro record negativo, di squadra che non è mai riuscita a vincere fuori - dice Stilli - senza scordare che spesso siamo andati a giocare in emergenza. Senza entrare nell’analisi tecnica che spetta al coach, la mia sensazione è quella di una squadra ancora non matura per giocare 40’ di alto livello, necessari in questo campionato per vincere fuori. In Italia il fattore campo conta molto e bisogna essere bravi a rimanere concentrati per fronteggiare tutte quelle difficoltà ambientali che in trasferta sono maggiori rispetto a quando si gioca in casa”. Così alla The Flexx brillante e convincente che aveva fatto andare “fuori strada” la Fiat Torino, è seguita una prova zoppicante a Capo d’Orlando. Se in casa giocatori come Petteway e Roberts sembrano aver trovato il loro ritmo e riescono a dare il loro decisivo apporto offensivo, fuori i loro 14 punti in due sono soltanto uno dei numeri simbolo della sconfitta. “Un po’ d’attesa nell’ambiente per la gara di Capo d’Orlando c’era, inutile negarlo - continua il diesse - però voglio evidenziare un dato. L’Orlandina non avrà il blasone di Avellino e Venezia, ma la realtà è quella di una squadra che ha un rendimento record in casa, anche migliore delle prime. Viene da cinque vittorie consecutive, ha perso solo con Milano giocandosela fino all’ultimo e poi nessuno ha più vinto a Capo d’Orlando. Per questo non parlerei di passo indietro rispetto alle altre trasferte anche perché il passivo di 15 punti non rispecchia l’andamento di una partita in cui ci siamo sempre stati”. Certo è che in casa la The Flexx ha dato segnali importanti, ha giocato bene anche quando è stata in emergenza e nella vittoria contro Torino ha mostrato quel gioco collettivo che non riesce per ora ad “esportare” quando c’è da salire sul pullman ed andare negli altri palasport di Serie A. “Il fatto di non vincere in trasferta, aumenta l’importanza delle gare in casa - chiude Stilli, parlando del posticipo della 12° giornata che vedrà di scena al PalaCarrara la storica società brianzola che si affida ad un sodalizio dal cuore russo - la classifica è corta, le vittorie di Varese e della Servizio stessa Cantù ci mettono un po’ di pressione ma questo è il campionato italiano. Ci troviamo a fronteggiare una Cantù in ripresa, con un roster corto ma fatto di giocatori che hanno fatto tanta Eurolega e talenti che conosciamo bene come Johnson. In casa abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti e sono convinto che la squadra farà di tutto per prendersi i due punti”.

Con la partita odierna contro la Red October Cantù si chiude il 2016 al PalaCarrara. Un anno denso di emozioni e di adrenalina a fiumi come sempre quando si staziona dalle parti di via Fermi. Un anno solare che ha regalato, almeno in casa, qualche amarezza in più nella sua prima parte, quando la Giorgio Tesi Group 2015/16 ha iniziato ad inanellare dei ko casalinghi nel girone di ritorno e chiusa poi con quel canestro di James Nunnally in faccia ad Ariel Filloy in gara-3 dei quarti di finale playoff contro la Sidigas Avellino. Ma è stata una stagione da incorniciare con il miglior piazzamento di sempre ed il maggior numero di punti (32) conquistati nella storia della regular season da parte di una squadra di basket pistoiese. Trascorsa l’estate con il PalaCarrara “offlimits” per i lavori al tetto ed al nuovo impianto di illuminazione, soltanto ad ottobre si è tornato a respirare aria di basket: cinque partite in casa e quattro vittorie contro Brindisi, Varese, Trento e Torino in attesa di conoscere l’esito della sfida di questa sera. Per questo, a nome della società Pistoia Basket, della redazione di Pistoiasport.com che cura assieme all’ufficio stampa biancorosso la parte contenutistica di Slam Dunk i più sinceri auguri di Buon Natale e Felice 2017 ai tifosi della The Flexx. Un nuovo anno si aprirà anche per l’house organ ufficiale, sempre più apprezzato non solo in città ma anche dagli addetti ai lavori che settimanalmente vengono a vedere le partite di Serie A e che, in questo prodotto, trovano tutto quello che c’è da sapere sui match della The Flexx. Ed il nuovo anno è alle porte: lunedì 2 Gennaio si torna al PalaCarrara per il duello con i vice-campioni d’Italia di Reggio Emilia. Meglio di così non si poteva ripartire.

Energia e Pubblica Illuminazione


RED OCTOBER CANTÙ 11 – Dominic Waters (playmaker, 185 cm, 82 kg, Usa, 1986) Arrivato a ottobre per sostituire Dowdell, è all’esordio in Italia ma vanta una notevole esperienza in campo internazionale. Uscito infatti da Portland State nel 2010, ha disputato due stagioni in Belgio (Wolves Pepinster e Liegi), per poi passare nel 2012 in Slovenia all’Union Olimpija. A gennaio 2013 si trasferisce in Israele all’Hapoel Holon, poi, a fine stagione, si accasa al Manresa, in Spagna. L’esperienza iberica è tuttavia abbastanza breve e così, a gennaio, lo troviamo in Germania, al S.Oliver. Dopo un momentaneo rientro in Patria per disputare appena due partite in D-League con i Grand Rapids Drive, torna in Europa, stavolta in Grecia: gioca la stagione 2014/15 a Rodi e quella successiva all’Aris, raggiungendo, in entrambe le occasioni, i playoff.

10 – Fran Pilepic (guardia, 193 cm, 86 kg, Cro, 1989) Croato di Rijeka, ha esordito nel massimo campionato nazionale proprio con la maglia della sua città natale, con cui ha giocato fino al 2009, prima di trasferirsi al Brod. Dal 2010 al 2012 si trasferisce in Bosnia, nelle fila del Široki, con cui ha vinto due volte sia il campionato nazionale che la Coppa, partecipando anche alla Lega Adriatica. Dopo due anni a Bilbao, torna in Patria, vestendo la maglia del Cedevita: con la casacca biancorossa gioca per due anni, centrando nuovamente la doppietta campionato-Coppa. Giocatore dal grande talento offensivo, è letale nel tiro da 3.

13 – Craig Callahan (ala, 204 cm, 105 kg, Usa/Ita, 1981) Vecchia conoscenza del pubblico pistoiese (che lo ha incrociato spesso da avversario, soprattutto ai tempi della LegaDue), è in Italia dal 2011. Nel nostro Paese ha vestito, nell’ordine, le maglie di Brindisi, Barcellona, Verona, Varese e Roma. Buon tiratore da 3, quest’anno sta un po’ deludendo le attese; le sue cifre, infatti, almeno finora, sono modeste: appena 4 punti e 3 rimbalzi di media a partita.

25 – JaJuan Johnson (ala/centro, 208 cm, 98 kg, Usa, 1989) Grande “ex” della contesa, torna a Pistoia, la città che lo ha fatto conoscere sul massimo palcoscenico italiano. In biancorosso ha infatti disputato, nel 2013/14, la sua prima stagione europea, mettendosi in luce come giocatore dalle ottime qualità tecniche e dotato di grande verticalità. Ventisettesima scelta al Draft NBA del 2011, dopo una stagione ai Boston Celtics, ha vestito le casacche di Fort Wayne, Canton e Idaho Stampede in D-League, prima di essere scovato da Pistoia. Dopo una stagione con il club biancorosso, passa prima in Cina e, successivamente, in Turchia e Russia. Approdato a Cantù nel novembre del 2015, le sue ottime prestazioni gli hanno garantito la riconferma anche per la corrente stagione.

21 – Tremmel Darden (ala, 194 cm, 91 kg, Usa, 1981) Altro giocatore dalla grandissima esperienza internazionale, nella sua lunga carriera a giro per l’Europa ha conquistato trofei in Belgio, Francia, Spagna e Grecia, vestendo maglie prestigiose quali quelle di Charleroi, Strasburgo, Malaga, Zalgiris Kaunas, Real Madrid, Olympiacos e Besiktas. Alla sua prima stagione in Italia, finora viaggia a una media di oltre 14 punti, 6 rimbalzi e 2 assist di media a partita

9 – Marco Laganà (playmaker, 197 cm, 84 kg, Ita, 1993) Alla sua terza stagione a Cantù, cerca di tornare a recitare un ruolo da protagonista dopo anni molto difficili a causa dei gravi infortuni che lo hanno tormentato. In questo primo scorcio di stagione, ha tuttavia giocato soltanto la prima gara contro Venezia.

19 – Vaidas Kariniauskas (playmaker, 197 cm, 90 kg, Lit, 1992) Cresciuto cestisticamente in Patria (ha giocato con Zalgiris-Sabonis e Zalgiris Kaunas, con cui ha vinto campionato e coppa nel 2014/15 e Lietkabelis), ha disputato lo scorso campionato con il Kymi, squadra greca di seconda divisione, centrando la promozione in serie A.

8 – Salvatore Parrillo (play/guardia, 190 cm, 87 kg, Ita, 1992) Cresciuto nel settore giovanile di Caserta, dopo la gavetta a Ferentino, Agropoli e Napoli, è approdato lo scorso anno a Reggio Emilia, con cui ha disputato solo scampoli di partite. In questo inizio di stagione viaggia a una media di quasi 2 punti in 7 minuti di impiego a partita.

3 – Alex Acker (guardia, 196 cm, 84 kg, Usa/Ita, 1983) Giocatore dal talento purissimo e autentico giramondo, nella sua lunga carriera (iniziata dall’NBA, sponda Detroit, nel 2005), ha giocato, fra le altre, con Clippers, Olympiacos, Barcellona, Milano, Le Mans, Limoges e Avellino. Accasatosi a Cantù a fine ottobre, finora non è riuscito a dimostrare appieno le sue indiscusse doti.

23 – Francesco Quaglia (centro, 206 cm, 98 kg, Ita, 1988) Prodotto del settore giovanile della Virtus Bologna, è all’esordio in serie A, nonostante non sia più giovanissimo. Nell’arco della sua carriera, vissuta tutta nelle minors, ha vestito tuttavia casacche importanti, quali quelle di Montegranaro, Reggio Calabria e Osimo. E’ reduce da una stagione alla Fortitudo Bologna, con cui ha conquistato la finale playoff del campionato di A2, mancando la promozione per mano di Brescia.

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Intervista al Direttore Sportivo Gianluca Berti

Dopo un avvio di stagione davvero complicato, ecco due vittorie consecutive decisamente pesanti. Il campionato di Cantù sarà mica svoltato a Masnago? Il campionato di Cantù non è ancora svoltato. Stiamo cercando un’identità nuova e più stabile: due vittorie aiutano certamente, ma siamo consapevoli che il cammino è ancora molto lungo. Pistoia stenta tremendamente in trasferta, ma in casa finora ha disputato ottime prestazioni, ottenendo 4 vittorie su 5: che partita sarà quella del PalaCarrara? Come sempre durissima. Pistoia è un campo corretto, ma caldissimo e storicamente difficile (in questi anni di Serie A Cantù ha sempre perso, ndr). Pertanto mi aspetto una battaglia infuocata. Johnson nelle ultime gare si sta dimostrando uno dei giocatori in grado di spostare maggiormente gli equilibri in questa Serie A. Oltre che su di lui, peraltro ex amatissimo da queste parti, chi sarà il giocatore sul quale Cantù dovrà puntare per provare a vincere la partita? Non siamo una squadra con un protagonista “go tu guy” per dna, spero pertanto in una sorpresa. Per quanto riguarda JJ Johnson, invece, non è una sorpresa per impatto sul campionato: siamo contenti di lui ma dobbiamo supportarlo sempre meglio e speriamo riesca a continuare su questa strada. Guardando nel campo avverso: chi vorrebbe rubare per una notte a coach Esposito e perché? Michele Antonutti, giocatore solido ed esperto del nostro campionato. Sempre decisivo quando conta. Come lo scorso anno, la lotta per la salvezza appare, dopo un terzo di stagione, incertissima: quali sono, a suo avviso, le squadre destinate a venire fuori dalla bagarre e quali invece dovranno soffrire fino alla fine per garantirsi il mantenimento della categoria? Più che incerta, al momento impossibile da prevedere. Tutte le squadre hanno i mezzi per risalire la china e anche chi sta sopra dovrà guardarsi a lungo alle spalle prima di poter dire di essere tranquillo.

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Il grande EX - JaJuan Johnson

Il ritorno di “Tripla J” a Pistoia di Saverio Melegari Il suo nome rimarrà nella storia del basket pistoiese come uno degli americani di maggior talento transitati da queste parti nel corso della storia. JaJuan Johnson, 27 anni da Indianapolis, ha rappresentato questo per il Pistoia Basket. Arrivato nell’estate 2013, quella da sbornia di promozione in Serie A, iniziò in sordina e fu quasi criticato nei primi tre mesi di regular season per qualche atteggiamento indisponente ma, quando la squadra cambiò marcia, diventò uno dei pilastri a completare quel celebre quintetto di americani composto da Brad Wanamaker, Kyle Gibson, Deron Washington e Ed Daniel. Una stagione, quella pistoiese, chiusa con 14.7 punti di media a partita e ben 76 schiacciate, il vero marchio di fabbrica di questo giocatore altamente spettacolare e concreto. Dalle sue mani partì quella preghiera che consentì a Pistoia di battere la Virtus Bologna in casa a cavallo delle feste natalizie 2013, oltre che canestri importanti proprio contro Cantù. Il tutto senza dimenticare il suo apporto nei playoff contro Milano, mettendo in grave crisi gente del calibro di Niccolò Melli e Samardo Samuels. Johnson è, poi, tornato in Italia a metà dello scorso campionato con la maglia della Pallacanestro Cantù, unico riconfermato in questa stagione che sta vivendo ancor di più da protagonista.

16.7 punti di media a partita rimanendo in campo per 30’ ad allacciata di scarpe viaggiando con il 63% da 2 e, nell’ultima sfida vittoriosa per la Red October contro Avellino, ha addirittura sparato 3/4 da 3 punti. Già in due occasioni, proprio contro Avellino e con Brindisi, è andato oltre i 30 punti segnati (32 e 35) ed è in uno stato di forma eccezionale, quasi da oscurare il resto della squadra. Se sarà un bene o un male per la truppa di Bolshakov, vice di Kurtinaitis promosso al ruolo di head coach dopo l’esonero di due settimane fa del lituano da parte di patron Gerasimienko, lo scopriremo soltanto in campo. E chissà che non si senta ancora più ispirato nel vedersi di fronte Terran Petteway, colui che con i 43 punti contro Trento gli ha usurpato il titolo di miglior marcatore in Serie A nella storia del Pistoia Basket. In più, avrà anche un’altra missione: cercare di ribaltare la cabala che ha sempre visto in questi anni Cantù uscire sconfitta dal PalaCarrara. In panchina non ci sono riusciti i vari Sacripanti e Corbani, in campo nemmeno l’amico dei Panda, “Metta World Peace”, piuttosto che Pietro Aradori, Stefano Gentile o Langston Hall. Vedremo se “Tripla J” proverà a dare questo dispiacere alla società che lo ha lanciato in Europa.


Rubrica “Volto Nuovo”

Teddy Okereafor L’ultimo arrivato nella movimentata stagione biancorossa è il primo giocatore britannico a vestire la maglia del Pistoia Basket. Teddy Okereafor è infatti nato a Londra (ma le origini sono nigeriane) 24 anni fa e veste la casacca della Nazionale del Regno Unito, fresca di qualificazione ai prossimi Campionati Europei. Pelle scura e occhi di ghiaccio, Teddy ha lasciato presto la Gran Bretagna per trasferirsi negli Stati Uniti e coltivare il suo sogno di diventare un giocatore professionista di basket: adolescente si trasferisce in Virginia per frequentare l’High School, poi inizia il proprio percorso collegiale alla prestigiosa VCU, prima di passare a Rider, in New Jersey. Laureato in economia aziendale, completata la sua formazione è tornato in Europa, firmando con il KK Parnu (in Estonia), con cui ha disputato le fasi iniziali della corrente stagione, giocando sia in campionato che in Lega Baltica. Approdato a Pistoia a fine novembre prima in prova e poi con un contratto a gettone, il suo impatto con il mondo biancorosso è stato ottimo: vittoria in casa con Torino, 7 punti a referto e 3 assist in 13 minuti sul parquet e gli applausi convinti di tutto il PalaCarrara. “Giocare qui è fantastico - ha confessato candidamente - e rispetto all’Estonia devo dire che c’è tutto un altro clima, non solo a livello atmosferico”. Di Pistoia (e dell’Italia in generale) ha apprezzato subito il grande calore: “Qua la gente è veramente amichevole, ti trasmette fiducia e ti senti come uno di casa” ha affermato dopo i primi giorni all’ombra del campanile di San Zeno, senza nascondere la speranza di poter dare un contributo ancora maggiore man mano che il livello di amalgama con i compagni aumenterà. Per il momento, Teddy sa bene che il suo contratto ha una scadenza piuttosto prossima, ma con l’umiltà e la voglia di lavorare che lo contraddistinguono, chissà che non possa rimanere in biancorosso magari un po’ più a lungo. In bocca al lupo.


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Foto Ciamillo Castoria- Lega Basket - Serie A

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Pistoia Cantù - Una storica rivalità

Un clima da derby per una partita molto attesa di Saverio Melegari In attesa che, un giorno, il “vero” derby fra Pistoia e Montecatini si torni a giocare, in questi anni di Serie A i tifosi biancorossi hanno riadattato la sfida contro Cantù al duello più sentito dell’anno. Perché? E’ storico, così come quello fra Pistoia e Torino, il gemellaggio fra i termali ed i canturini e così, in occasione dei tre precedenti duelli al PalaCarrara, gli sfottò, le prese in giro goliardiche e le coreografie non si sono certo risparmiate. Gli Eagles Cantù sono una delle tifoserie più famose del basket italiano e, nelle apparizioni in via Fermi, non è cosa nuova vedere anche supporters con la maglia di Montecatini per dare un po’ più di pepe ad una partita che di suo, sul campo, ne avrà già diverso. A livello di precedenti, infatti, Pistoia non può che sorridere. Siamo alla settima sfida complessiva e la The Flexx è in vantaggio 4-2 con gli unici due successi canturini arrivati al Pianella (quest’anno fuori uso per i lavori di rifacimento, con Cantù che gioca le proprie gare casalinghe a Desio) a fronte di un blitz nel 2014/15 firmato Gilbert Brown, mentre in via Fermi il bilancio è di tre vittorie in altrettante gare. L’ultima in ordine di tempo è del novembre 2015, in campo alle 12.30 nel bel mezzo dell’aperitivo: l’allora Giorgio Tesi Group si impose 95-89 al termine di un match piacevole blindato da Alex Kirk (22 punti con 3/3 da 3) e dalle preghiere di Preston Knowles (8 assist, 28 di valutazione e 5/8 da 2 punti). In precedenza, il 30 marzo 2015 l’appuntamento del PalaCarrara era coinciso con l’approdo in Italia di Metta World Peace,

al secolo Ron Artest, colpaccio di mercato dei canturini che rianimarono l’attenzione sul basket italico in quegli ultimi mesi di regular season. La partita finì 88-87 all’overtime con il magico tap-in di Tony Easley quasi sulla sirena dopo l’errore di CJ Williams. E sempre all’overtime arrivarono i titoli di coda anche nel 2013/14 con una rimonta pazzesca completata da Wanamaker e certificata dallo show di Washington. In ognuna di queste gare, lo show si è aperto con coreografie spettacolari da parte della Baraonda Biancorossa: del resto, per le grandi occasioni bisogna mettersi il vestito buono.


Settore Giovanile

Naturart Pistoia U20 vince la prima fase del campionato di Saverio Melegari Doppi allenamenti? Logorroico regolamento del campionato? La Naturart Pistoia non si lascia impressionare da nulla e chiude la prima fase del campionato Under 20 eccellenza al primo posto, grazie alle ultime due vittorie con Pino Dragons Firenze e Val di Cornia. Per le altre formazioni dell’Academy biancorossa, Giorgio Tesi Junior, questo sarà l’ultimo weekend di gare prima della sosta dei campionati per le festività natalizie. UNDER 20 ECCELLENZA. La squadra di Cristiano Biagini chiude con la rotonda vittoria a Venturina, in casa del Val di Cornia, la prima fase dei giochi (51- 89 il risultato a favore dei biancorossi). Naturart prima nel gironcino regionale con 18 punti, davanti a Pino Firenze e Mens Sana, grazie a nove vittorie su dieci gare. Per mantenere il primato in classifica, prima del successo in Val di Cornia, per i biancorossi è stata fondamentale la vittoria all’overtime contro Firenze (62- 52. Cipriani, Biagi 4, Angelucci 11, Maspero 12, Di Pizzo 11, Galli 8, Fontana 3, Divac 3, Solazzi 10, Tartamella ne). I fiorentini hanno condotto le danze per 35’ senza riuscire a chiuderla. Un grande finale da parte dei biancorossi ha permesso alla Naturart di impattare il punteggio al 40’ e vincere la gara nei 5 minuti supplementari. UNDER 18 ECCELLENZA. Inizia con il piede giusto il girone di ritorno dell’Officina Fattori di Luca Angella che batte Valdicornia (6774) mantenendosi a ridosso delle prime quattro squadre della classifica, in piena corsa per la “zona playoff” che alla fine della prima fase decreterà le squadre che passeranno alla fase interzona. Prima di Natale, per i biancorossi ci saranno ancora due incontri: in casa contro Cecina e mercoledì 21 a Carrara.

UNDER 16 ECCELLENZA. Bel successo della Dife Pistoia sulla Juve Pontedera (72-67), che mantiene la squadra di coach Angella al secondo posto dietro la Mens Sana in attesa di recuperare il prossimo 22 dicembre la gara di Venturina. UNDER 15 ECCELLENZA. Troppa Mens Sana per i ragazzi dell’Air Collection che cedono 28- 87 ai senesi (Becciani 4, Boschi, Verniani 2, Chetoni 7, Bovani, Bini, Notari 2, Citarrella 4, Soldani 4. Beragnoli 3, Pezzimenti, Santini 2. All. Breschi). Il prossimo impegno vedrà Pistoia di scena martedì 20 dicembre ad Arezzo. UNDER 14 ELITE. Tutti al PalaCarrara sabato alle 16 per il derbissimo tra Car Shop ed Endas. I biancorossi di Mario Breschi sono in testa al girone B con un ruolino di marcia da otto vittorie consecutive. L’ultima arrivata contro Calcinaia (75-56), gara in cui i biancorossi hanno sopperito bene ad alcune pesanti assenze (Becciani 9, Biagini, Masetti, Pierattini 1, Bresci, Di Teodoro 11, Biacchessi, Chiti 3, Pucci 26, Tosi 4, Zerini, Citarrella 21). UNDER 13 REGIONALE. Una vittoria e una sconfitta (la prima della stagione) per la Nuova Comauto di Tommaso Della Rosa e Francesco Abbri. Dopo il successo sulla Medicea (45- 65. Rosini, Giordano 12, Mati 20, Sorini 4, Vannucchi 2, Santini 2, Vannucci, Giovannelli, De Luca 6, Sabatino 15, Becattini, Signorini 4), i biancorossi cedono alla Cestistica Pescia 49–52 che si dimostra un’ottima squadra. La Nuova Comauto lotta, sembra avere le mani sul match condotto fino al +10 ma nel finale Pescia mette a segno il parziale decisivo per espugnare il PalaCarrara (Battiloni 4, Giordano 1, Mati 6, Llacaj, Allegranti 4, Celesti, Sansone, Santangelo 18, De Luca 3, Sabatino 7, Beltoja 2, Di Bisceglie 4).


VALORI E PASSIONI CI UNISCONO

Giorgio Tesi Junior è un progetto che intende sostenere le realtà giovanili, della provincia di Pistoia, che si distinguono per la promozione dei valori dello sport e per la qualità nell’organizzazione. I valori che il marchio Giorgio Tesi Junior esprime sono: eguaglianza, correttezza, rispetto, solidarietà, partecipazione, diritto allo sport, efficienza ed efficacia che si ritrovano nella Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nella Carta dei Diritti del bambino nello sport dell’Unesco.


PROSSIMO TURNO CASALINGO

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Lunedì 2 Gennaio 2017 ore 20.30 - PalaCarrara - Pistoia - Vi aspettiamo!!!

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