SLAM DUNK N. 8 - 18/19

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Periodico di informazione sportiva testata registrata presso il Tribunale di Pistoia N° 10/2013 in data 7/10/2013 – Direttore Responsabile Emanuele Begliomini

VS DOMENICA 20 GENNAIO 2019 ORE 17.30 - PALACARRARA


L’EDITORIALE

I LIMITI, COME LE PAURE, SONO SPESSO SOLO UN'ILLUSIONE Michael Jordan

Quando i computer erano ancora poco conosciuti, scegliemmo di dare vita a un'azienda tecnologica. I fatti ci hanno dato ragione e oggi siamo una squadra in grado di vincere su qualsiasi parquet.

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DI SAVERIO M

Una partita che vale...3 punti Via al girone di ritorno e subito crocevia per la OriOra nello spareggio contro Pesaro Parliamoci chiaramente: quella di oggi non è una partita come le altre ed è normale che ci sia un pizzico di pressione in più. E’ vero che è soltanto la prima sfida del girone di ritorno ma siamo di fronte ad uno dei crocevia più importanti di tutta la stagione: il duello contro la Vuelle Pesaro, ovvero quella che sulla carta rappresenta l’avversaria diretta per la lotta salvezza della OriOra. La squadra di coach Alessandro Ramagli si presenta a questo appuntamento vitale col morale abbastanza alto alla luce delle ultime due sfide: la vittoria casalinga contro Varese, all’epoca terza forza della Serie A, ed il ko in volata – dopo essere stati in vantaggio per larghi tratti – ad Avellino che ha chiuso la prima parte di regular season al secondo posto. C’è l’altro lato della medaglia, però, di una situazione di infermeria non ottimale con i continui guai fisici di Kerron Johnson ed il recupero dall’infortunio di Mickell Gladness che preoccupano e non poco. E’ evidente, però, che oggi i biancorossi dovranno dare tutto, ed anche di più, di quello che hanno per battere la Vuelle Pesaro, reduce dal ritorno

al successo domenica scorsa contro la Fiat Torino dopo sei sconfitte consecutive. Perchè, al 40’, i punti in palio non saranno due ma tre. Si, perché trattandosi di uno scontro diretto, con la OriOra che parte dal -6 dell’andata, non conterà soltanto vincere e prendersi due punti in graduatoria ma anche provare a ribaltare la differenza canestri, un fattore di non poco conto nella lotta salvezza in vista di eventuali arrivi a parimerito. Al momento, infatti, Pistoia e Pesaro sono separate da due sole lunghezze in graduatoria ma iniziare il girone di ritorno con un certo tipo di risultato, in attesa di conoscere cosa la società deciderà di fare in merito alla situazione di capitan Dominique Johnson, avrebbe una importanza capitale. Ovvio che il match nasconde tante insidie, da quella di tipo nervoso a quella tecnica: Pesaro ha da poco cambiato allenatore e proverà a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo di quei giocatori che possono fare la differenza come Blackmon, McCree e Artis ma, per la OriOra, non è tempo di guardare in casa d’altri. Conta solo vincere.


INTERVISTA AL VICE-COACH ORIORA PISTOIA, FABIO BONGI

“Alleniamo un gruppo che ha grande senso della responsabilità” Il basket è spesso imprevedibile e l’esperienza insegna a non battezzare troppo presto le annate... Arrivati alla conclusione del girone d’andata, che commento ti senti di fare sul rendimento avuto dalla squadra in queste prime 15 partite? Vedo un gruppo che dall’inizio dell’anno è cresciuto, direi più che altro maturato. Lottare per la salvezza significa necessariamente imparare rapidamente a soffrire, sempre sportivamente parlando ovviamente, e per un gruppo nuovo per di più con tanti giocatori alla prima esperienza al massimo livello credo sia una cosa non da poco. La cosa bella di questo gruppo è che non cercano mai alibi o capri espiatori, hanno un grande senso della responsabilità. Le ultime uscite contro Varese

ed Avellino stanno dimostrando una squadra viva e che reagisce alle difficoltà e tiene anche il naso avanti quando necessario: ritieni che, a questo proposito, lo schiaffo preso a Cantù sia stato salutare? In salute non direi, visti gli acciacchi che stiamo passando da un pò di tempo a questa parte, ma sicuramente stiamo andando avanti nel nostro processo di crescita che ci deve portare ad essere competitivi ogni domenica. A Cantù non è successo ma quando provi a scalare la montagna con le unghie ci sta anche che ad un certo punto scivoli giù per un tratto: la cosa importante è rimettersi subito a scalare. Parte il girone di ritorno: cinque squadre in due punti in fondo alla

classifica. Su chi deve fare la corsa la OriOra per mettersene almeno una alle spalle? Non lo so. Ci sono troppe situazioni e variabili, anche fuori dal campo, che possono incidere sulla serenità delle squadre da qui a maggio: è davvero ancora troppo presto esprimere un giudizio a riguardo. La partita contro Pesaro è, ovviamente, fondamentale. Si può dire che può valere 3 punti, anziché 2, e cosa ti preoccupa di più della Vuelle, soprattutto alla luce del cambio in panchina? Tutte le partite sono fondamentali a maggior ragione per una squadra che lotta per salvarsi. Loro ci arrivano dopo una vittoria importante che hanno voluto fortemente, riacciuffando gli avversari con un tiro rocambolesco quasi sul suono della sirena che li ha portati a spuntarla poi al supplementare e, quindi, ce li aspettiamo con grande entusiasmo da mettere sul campo. Siamo solo alla prima del girone di ritorno: il passato ci insegnerebbe a non battezzare troppo presto le annate, la pallacanestro a volte è imprevedibile.

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ROSTER AVVERSARIO

Pallacanestro nel D VUELLE PESARO 3 – DOMINIC ARTIS (PLAYMAKER, 190 CM, 84 KG, USA, 1993)

Uscito da UTEP nel 2017 (dopo aver iniziato la carriera universitaria agli Oregon Ducks), ha esordito fra i professionisti in Polonia, per terminare la scorsa stagione in Bosnia, conquistando, con l’Igokea, la coppa nazionale. Accasatosi in estate a Pesaro, ha chiuso il girone di andata a 13 punti, 4.6 rimbalzi e 4 assist di media a partita, dimostrando di essere un giocatore molto duttile e una pedina pressoché insostituibile nello scacchiere della VL. 1 – JAMES BLACKMON (GUARDIA, 193 CM, 91 KG, USA, 1995)

Prodotto di Indiana University, ha disputato tutta la scorsa stagione in D-League, vestendo i colori dei Delaware 87-ers prima e dei Wisconsin Herd poi. Classica guardia realizzatrice, molto efficace sia dal perimetro che a cronometro fermo, viaggia a oltre 20 punti di media a partita, conditi da quasi 4 rimbalzi e oltre 2 assist. 7 – LAMOND MURRAY (ALA, 196 CM, 91 KG, USA, 1994)

Dopo la carriera universitaria a Pepperdine, ha disputato la prima parte della scorsa stagione in Grecia, all’Aries Trikala. Tornato negli Stati Uniti a gennaio, ha terminato il campionato in D-League, vestendo la casacca dei Maine Red Claws. Alla prima esperienza in serie A, ha concluso il girone di andata a oltre 8 punti e 4 rimbalzi di media a partita. 2 – ERIK MCCREE (ALA, 203 CM, 102 KG, USA, 1993)

Protagonista di un’ottima prima parte di stagione, è fra i giocatori più esperti del roster marchigiano. Uscito da Louisiana Tech (la stessa di Karl Malone…) nel 2017, dopo una breve parentesi in D-League, ai Sioux Falls Skyforce, ha esordito in NBA vestendo in quattro occasioni la maglia di Utah, concludendo la stagione in D-League con gli affiliati dei Jazz, i Salt Lake City Stars. Approdato a Pesaro in estate, viaggia finora a una media di quasi 20 punti e oltre 5 rimbalzi a partita. 55 – EGIDIJUS MOCKEVICIUS (CENTRO, 208 CM, 108 KG, LIT, 1992)

Partito dal suo Paese d’origine per completare la sua formazione cestistica negli States, dopo essere uscito dalla University of Evansville, ha disputato tutta la stagione 2016/17 in D-League, giocando 35 partite con i Long Island Nets. Tornato in Lituania nell’estate del 2017, ha firmato un triennale con il Lietuvos rytas, saltando però tutta la prima parte della stagione per un infortunio. Rescisso il contratto con il Lietuvos, si è trasferito lo scorso luglio a Pesaro: con la VL, nella prima metà di campionato, viaggia a una media di quasi 13 punti e 12 rimbalzi di media a partita, risultando, a livello di valutazione complessiva, il quinto giocatore dell’intera serie A.

32 – DIEGO MONALDI (PLAYMAKER/GUARDIA, 185 CM, 78 KG, ITA, 1993)

Nonostante la giovane età, ha già accumulato una discreta esperienza in giro per l’Italia. Vincitore di due campionati italiani giovanili con la maglia della Mens Sana, proprio con il club senese ha esordito, giovanissimo, in serie A. Passato a Firenze nel 2011/12, nella stagione successiva è approdato in A2, a Casale Monferrato. Nell’estate del 2013 lo troviamo al CUS Bari, poi, a dicembre, si accasa a Reggio Calabria. Trascorre poi due anni a Chieti, in A2 (conquistando anche la maglia azzurra della Nazionale Sperimentale). Le buone prestazioni disputate con la maglia degli abruzzesi, convincono Sassari a puntare forte su di lui: nell’estate del 2016 firma infatti un triennale, ma, dopo una sola stagione (in cui disputa appena sedici gare), rescinde per accasarsi a Pesaro, società di cui veste i colori per la seconda stagione consecutiva. 8 – LUCA CONTI (ALA, 195 CM, 90 KG, ITA, 2000)

Prodotto del settore giovanile di Trento, sua città natale, è alla sua prima vera stagione in serie A. Impiegato fino a oggi in 9 partite, ha giocato una media di quasi 4 minuti a incontro.

35 – ALEXANDER SHASHKOV (ALA, 208 CM, 91 KG, RUS, 2000)

A nemmeno 19 anni, è stato già notato dall’Olimpia Milano che lo ha posto sotto contratto in estate, per poi mandarlo a “farsi le ossa” a Pesaro. Fra i migliori giocatori russi under 20 è in dubbio per la sfida del PalaCarrara a causa di un infortunio rimediato nella sfida con Bologna il 25 novembre scorso. 41 – SIMONE ZANOTTI (ALA, 208 CM, 91 KG, ITA, 1992)

Alla sua prima stagione in serie A, dopo un lungo vagare in lungo e in largo per tutta Italia (da Reggio Emilia a Ruvo di Puglia, da Lucca a Torino, da Bisceglie a Pavia), è stato pescato dalla dirigenza adriatica in estate da Porto Sant’Elpidio. Giocatore di buona fisicità, umile e generoso, viaggia finora a una media di oltre 9 minuti a partita ed è reduce dalla sua miglior prestazione stagionale (8 punti e altrettanti rimbalzi) contro Torino. 20 – ANDREA ANCELLOTTI (ALA/CENTRO, 212 CM, 110 KG, ITA, 1988)

Dopo una lunghissima gavetta nelle minors, alla soglia dei 30 anni disputa il suo primo campionato di serie A. Elemento di notevole mole e discreto rimbalzista, ha giocato a Correggio, Pozzuoli, Patti, Santarcangelo, Bari e Chieti, prima di accasarsi, nel 2015, a Treviso. Dopo un positivo biennio alla corte di coach Pillastrini, la scorsa estate il passaggio alla VL: per lui, finora, 4.2 punti e altrettanti rimbalzi a gara, in oltre 12 minuti di media sul parquet.


IL FOCUS SULL’AVVERSARIO: VUELLE PESARO

In caccia di una nuova missione per la salvezza I marchigiani arrivano a Pistoia con due punti di vantaggio e l’energia scaturita dal cambio di allenatore E’ vero che il campionato non si decide oggi, domenica 20 gennaio, ma per quel che concerne la lotta salvezza una buona fetta di competizione per capire chi potrà, o meno, evitare l’ultimo posto lo si vedrà. Pistoia e Pesaro si affrontano in questo duello fratricida al PalaCarrara con il coltello fra i denti, sicuramente lo stesso che la Vuelle ha fatto vedere nell’ultimo turno riuscendo a prendersi il vantaggio, per ora, dello scontro diretto contro la Fiat Torino che staziona in fondo alla graduatoria. Una partita fuori dall’ordinario che ha segnato il debutto in panchina di Matteo Boniciolli, chiamato dal presidente Ario Costa a sostituire Massimo “Cedro” Galli, artefice della salvezza dello scorso anno, ma che

oramai non sembrava più avere la squadra in pugno. Boniciolli è un motivatore, un lavoratore, uno che non guarda in faccia a nessuno quando c’è da parlare di basket e quando c’è da entrare in campo e sputare sangue, come ha ricordato nella sua prima uscita pubblica a Pesaro. Un successo, quello contro i piemontesi, che ha permesso alla Vuelle di chiudere la striscia negativa di sei sconfitte consecutive e pensare, con animo leggermente più rilassato, allo scontro diretto di Pistoia. I protagonisti attesi, ovviamente, sono le “bocche da fuoco” adriatiche: James Blackmon, top-scorer della Serie A con 20.3 punti di media a partita seguito a ruota da Erik McCree che, invece, ne produce 19.8: poca

differenza ma per far capire che 40 punti in due da questi signori vanno messi in conto, il tutto sta nel limitarli il più possibile e non far accendere gli altri. Nello specifico si parla del regista, Dominic Artis (decisivo contro Torino), che produce 13 punti e 5 rimbalzi di media, mentre sta incontrando difficoltà l’altro Usa, ovvero Lamond Murray nel ruolo di ala. Sotto canestro, poi, la presenza fisica del lituano Mockevicius (208 centimetri per 110 kg) pronto a fare a sportellate con Krubally: 12.9 punti di media e 11.8 rimbalzi (21 contro Torino) fanno capire chi ci sarà di fronte.


RUBRICA PISTOIA BASKET ACADEMY

IL VOLTO NUOVO

Kerron Johnson Da “capo tribù” estivo a giocatore tormentato

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dagli infortuni: alla scoperta del play biancorosso Il “capo tribù”, come coach Ramagli lo ha definito al momento del suo ingaggio in estate, ha fin qui vissuto una stagione in chiaroscuro. Assente nella (clamorosa) prima vittoria stagionale di Sassari, decisivo nella seconda, una settimana più tardi a Reggio Emilia, spesso tormentato da problemi fisici di varia natura, la sensazione è che il folletto di Tallahassee non abbia ancora fatto vedere tutto il proprio valore. Già perché Kerron Johnson è un giocatore vero, che conosce bene l’Europa, che a 28 anni è nel pieno della propria maturità cestistica e che ha vissuto stagioni da protagonista in contesti importanti, come la Bundesliga tedesca. Giocatore simile fisicamente, ma per il resto totalmente diverso, da quel Ron Moore la cui regia ha fatto spesso le fortune del Pistoia Basket targato Esposito, il numero 3 biancorosso è un playmaker istintivo, che ama attaccare il ferro, buttarsi dentro, provare a realizzare. Poco ragionatore e molto “corsaro”: lo si potrebbe definire così e nessuno

Via E. Fermi, 7/9 35030 Rubano (PD) Italy +39 049 8738666 +39 049 632048 infogbr@gbr.it www.gbr.it

avrebbe da ridire. Ma dietro a quello che emerge visivamente al primo impatto, c’è anche dell’altro: Kerron è un ragazzo a cui non spaventano le responsabilità, ha carisma e doti di leadership e in campo a volte quella che viene scambiata per foga non è altro che voglia di caricarsi sulle spalle la squadra nei momenti più complicati. Nelle ultime prove, coach Ramagli (che lo ha sempre difeso, anche di fronte a qualche attacco ingeneroso) sta riuscendo, senza per questo imbrigliarlo, ad abbassare un po’ i suoi giri e a disciplinarlo maggiormente: ad Avellino, per un problema alla caviglia, ha dovuto abbandonare la sfida nel momento topico, dopo che la sua prestazione, nel primo tempo, era stata ordinata e a servizio dei compagni. La speranza è che possa recuperare per l’importantissima sfida contro Pesaro: non averlo a disposizione sarebbe indubbiamente un problema enorme per un’OriOra che, contro i marchigiani, non può permettersi passi falsi.

Ripartenza alla grande Dopo la sosta natalizia è ripartita alla grande l’attività del Pistoia Basket Academy raccogliendo, in giro per la Toscana, soltanto vittorie. L’Under18 parte piano, soprattutto in difesa, poi prende le misure della Juve Pontedera, sconfitta a domicilio 78-102: 26 punti di Querci e 19 di Drocker spingono i ragazzi di Angella sempre più in alto. Molto da rivedere per la Dife Under16 che riesce a spuntarla 62-60 contro Galli San Giovanni al termine di una sfida sempre di rincorsa e vinta negli ultimi istanti ma, per il futuro, ci sarà da cambiare registro. Tutto facile, infine, per l’Under14 di coach Cristiano Biagini che passa agevolmente a Castelfiorentino 58-92 grazie ad ottime percentuali in attacco: il trio Lazzeri-Belsito-Farinon fa la differenza su tutti gli altri.

Agente

Daniela Mangani Agente di zona

Cell. 339 8663803 Fax 055 7830095 danielamangani@libero.it

Via Vivaldi 29 Pistoia, Italia aperti dal lunedì al venerdì 9.00 /19.00 Sabato 10.00-13.00 / 16.00 – 19.00 Tel. + 39 0573 1725406

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