SLAMDUNK - N°8

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L’EDITORIALE DI

I timori che la pausa della Serie A Beko per l’All Star Game potesse aver annebbiato le idee alla Giorgio Tesi Group sono stati spazzati via dal nuovo blitz esterno dei biancorossi che sono andati ad espugnare l’ostico, da di Saverio Melegari sempre per Pistoia, campo del PalaPentassuglia di Brindisi. Sfruttando un momento tutt’altro che felice per l’Enel, e la voglia di non smettere mai di divertirsi e di migliorarsi di Pistoia, la Tesi Group ha vinto l’11° partita della propria incredibile ed esaltante stagione in 16 uscite confermandosi al secondo posto della classifica a pari merito con Cremona. Il sogno non finisce, anzi si alimenta settimana dopo settimana. Ed anche coach Vincenzo Esposito oramai fa fatica a dire che l’obiettivo rimane la salvezza, anche soltanto “per non prendere in giro la gente che ci guarda” come ha detto a fine partita a Brindisi. Adesso arrivano giorni infuocati per la Giorgio Tesi Group: in 6 giorni, infatti, i biancorossi giocheranno per due volte in casa. In posticipo contro la Consultinvest Pesaro e poi domenica 31 contro Trento. Due partite che potrebbero far volare ancora più in alto i biancorossi, che finora al PalaCarrara hanno perso soltanto contro Reggio Emilia e sappiamo tutti come, e comunque mettere la parola fine al discorso salvezza. Si parte con Pesaro, squadra profondamente rinnovata rispetto al match di andata con gli innesti di Lydeka, Shepherd e soprattutto Daye, giocatore in grado di spostare gli equilibri in favore della squadra di Paolini. Una Consultinvest che lotta per la salvezza, anche soltanto arrivando in 15° posizione come successo nelle ultime due stagioni. L’importante, per Pistoia, sarà mantenere alta la concentrazione come successo per 35’ a Brindisi, prima del finale nel quale la Tesi Group ha iniziato ad essere, per la prima volta in questo campionato, forse fin troppo leziosa. Una pecca da migliorare in tempi rapidi perché soltanto rimanendo umili anche il girone di ritorno potrebbe essere trionfale come quello di andata. Ma si sa che giocare nel catino di via Fermi fa cambiare molte cose, compreso il rendimento dei giocatori in campo e quindi massimo rispetto ma la convinzione che, se ci sono 12 punti di differenza in classifica fra Pistoia e Pesaro, non può essere certo per caso.

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Tesi Group in visita a Pitti Immagine di Saverio Melegari

Intervista a Michele Antonutti

«Cuore e passione» di Elisa Pacini Dopo le tre settimane più lunghe della stagione per i tifosi biancorossi, la Tesi Group torna a giocare al PalaCarrara per due gare consecutive. Lunedì 25 arriva Pesaro e poi domenica 31 ci sarà il primo dei due match ravvicinati con l’Aquila Trento. Tre settimane che sembrano una vita, con i tifosi biancorossi “innamorati” della squadra di Vincenzo Esposito che non vedono l’ora di abbracciarla dopo venti giorni in cui comunque si sono consolati dalla lontananza con il titolo di miglior giocatore dell’All Star Game conquistato da Alex Kirk e soprattutto la vittoria di Brindisi. “Si sente che manchiamo al palazzo, lo percepiamo nell’atmosfera che c’è intorno a noi - dice Michele Antonutti, uno dei pilastri in campo e nello spogliatoio della Tesi Group - lo abbiamo visto anche dai tanti tifosi che sono venuti a Brindisi, una trasferta così lontana. A loro dico grazie a nome di tutta la squadra. Giocare in casa mi dà un’emozione incredibile ogni volta, quando entriamo e c’è quella standing ovation ancora prima della partita è bellissimo. Vuol dire che la gente apprezza quello che facciamo, penso più che i risultati, i nostri sforzi e lo spirito di gruppo che c’è tra noi. Il calore del pubblico di Pistoia è qualcosa di unico e particolare e noi lo sentiamo molto, stranieri compresi”. Il successo del PalaPentassuglia ha portato la Tesi Group, dopo poco più di metà stagione, a quota 22. Quella che per molti è la quota salvezza, una parola che inizia davvero a star stretta alla squadra di coach Esposito. “Spesso nel costruire una squadra ci sono tante incognite - continua Antonutti, in doppia cifra a Brindisi con i suoi 11 punti - quando trovi gli incastri giusti, quando le persone sono in sintonia tra loro e con l’ambiente è un grande risultato. L’alchimia che c’è tra noi è qualcosa di prezioso ma il nostro segreto fin qui è stato interpretare ogni gara come un’opportunità per continuare questo sogno. Questo ci porta a stringere i denti quando qualcuno è infortunato e c’è da sostituirlo, ci porta ad avere ogni volta un protagonista diverso in partita. Mi chiedo quindi perché dovremo iniziare ora a pensare a cose più importanti: il coach ribadisce sempre che stiamo facendo grandi cose ma che non dobbiamo snaturare la nostra indole”. Un’indole guerriera che ha spazzato via la “bestia nera” Enel Brindisi, battuta 2 volte quest’anno dalla Tesi Group. “Il campionato italiano è uno di quelli dove vincere fuori è più difficile - chiude l’ala friulana - perché si sente molto il pubblico e l’atmosfera per gli avversari è difficile. Vincere fuori ha un valore doppio. Per noi era una partita delicata ma, nonostante la reazione finale di Brindisi a cui forse abbiamo risposto con un po’ di frenesia, la nostra coesione ci ha fatto portare a casa la partita”.

Una apparizione davvero particolare ed inusuale nel suo genere. Perché una squadra di basket la puoi trovare, oltre che in palestra ed in campo, ad un evento benefico oppure nelle scuole con i bambini, mentre è più raro trovarla in veste ufficiale in un appuntamento mondano e dedicato alla moda. Invece è successo proprio questo con il Pistoia Basket che è stato invitato all’edizione 2016 di “Pitti Immagine” dalla Stance Socks, una delle aziende più importanti per la produzione di calze e calzini da gioco e non solo che ha un grande mercato anche in Nba. “E’ stato un grande onore per tutti noi - ha affermato il general manager Giacomo Galanda - e siamo orgogliosi di portare il marchio Pistoia Basket su un palcoscenico così importante. Pitti Immagine è nel mondo uno dei molti brand che rendono famosa Firenze, la Toscana e l’Italia intera, ed essere presenti ad un appuntamento come questo è un’occasione di visibilità importantissima per tutto il movimento cestistico. Ringrazio Stance Socks che ci ha voluti qua e spero che anche in futuro sia possibile legare l’immagine della nostra società con quella di grandi eventi della portata di Pitti Immagine”. All’evento hanno partecipato, oltre allo stesso Galanda, anche Ronald Moore, Michele Antonutti, Eric Lombardi, Olek Czyz e capitan Ariel Filloy.


VL PESARO 8 – Semaj Christon (playmaker, 190 cm, 83 kg, Usa, 1991) Prodotto della Xavier University di Cincinnati, ha iniziato la carriera professionistica in D-League, nelle fila degli Oklahoma City Blue, con cui, nella scorsa stagione, ha totalizzato 19 punti e 6 assist di media a gara. Nonostante le innate attitudini offensive (nelle prime 16 giornate in Italia, infatti, mette a referto quasi 16 punti di media a partita), è anche un buon passatore e discreto rimbalzista.

7 – Trevor Lacey (guardia, 190 cm, 93 kg, Usa, 1991) Ha disputato la carriera universitaria fra University of Alabama e North Carolina State, esordendo quest’anno fra i professionisti. Giocatore in grado di trovare la via del canestro in diversi modi, a dispetto del fisico non certo imponente sa farsi sentire anche nella lotta sotto le plance: per lui, finora, oltre 13 punti e 5 rimbalzi di media a partita.

4 – Jevohn Shepherd (ala, 198 cm, 98 kg, Can/Jam, 1986) Arrivato a dicembre, dopo il taglio a Varese, è un giocatore in possesso di un ottimo bagaglio a livello di esperienza in Europa. Nella sua carriera ha infatti giocato in Germania, Olanda e Romania, prima di approdare, nel 2013, a Omegna, in A2 Silver. Nella scorsa stagione ha disputato la A2 Gold con la maglia di Barcellona, facendosi apprezzare per le importanti doti atletiche.

3 – Nicolò Basile (playmaker, 189 cm, 80 kg, Ita, 1995) Dopo la trafila delle giovanili fra Fortitudo Bologna, Matera e Fulgor Libertas Forlì, proprio con i romagnoli esordisce fra i professionisti, nel campionato di LegaDue 2011/12. Rimane a Forlì fino al 2014, poi si accasa a Pesaro. L’esordio in serie A risale al 12 ottobre 2014, quando gioca 12 minuti nella sconfitta dei marchigiani a Brindisi. Al termine della sua prima stagione nel massimo campionato gioca circa 12 minuti di media a gara, saliti a 13 in quella attuale.

11 – Brandon Solazzi (guardia, 190 cm, 84 kg, Ita, 1997) Protagonista nella scorsa stagione con la formazione Under 19, da quest’anno è aggregato stabilmente alla prima squadra. Ha esordito in serie A alla quinta giornata, nella sfortunata trasferta in casa di Reggio Emilia.

17 – Marco Ceron (guardia, 195 cm, 100 kg, Ita, 1992) Cresciuto nelle giovanili della Benetton, nel 2009 viene ingaggiato dalla Reyer Venezia. Nonostante la giovane età, ha alle spalle già diverse esperienze: ha vestito infatti le casacche di Recanati e Napoli, prima di imporsi nel 2012/13 come uno dei giovani più interessanti del campionato di DNA, con la maglia della Pallacanestro Lago Maggiore di Castelletto Ticino. Nella scorsa stagione è tornato a Venezia, con cui ha esordito in serie A e disputato 27 presenze. In questo campionato, finora, le sue medie parlano di 6.1 punti e 2.3 rimbalzi a gara.

33 – Michele Serpilli (ala, 198 cm, 94 kg, Ita, 1999) 9 – Austin Daye (ala, 211 cm, 91 kg, Usa, 1988) Figlio di Darren Daye, icona del basket pesarese, è all’esordio in Italia, dopo aver disputato quasi 300 partite in NBA (principalmente a Detroit, ma ha giocato anche per Memphis, Toronto, San Antonio, vincendo l’anello del 2014 e Atlanta). Giocatore di grandissimo talento, realizzatore purissimo, dotato di un ottimo tiro dall’arco, ha totalizzato, nelle sette partite fin qui disputate (è stato ingaggiato a inizio dicembre) oltre 21 punti di media a gara.

18 – Tautvydas Lydeka (centro, 208 cm, 115 kg, Lit, 1983) Tornato a Pesaro dopo i buoni ricordi lasciati nel biennio 2010-2012, è un giocatore di grande sostanza, capace di sfruttare bene la sua importante mole sotto i tabelloni. Elemento esperto (in Italia ha giocato anche con la maglia di Cantù), nel suo curriculum troviamo stagioni anche in Ucraina, Grecia, Bosnia, Russia, Lituania, Polonia e Argentina. Ingaggiato a fine dicembre, finora mette a referto quasi 8 punti e 6 rimbalzi di media a partita.

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Originario di Ancona, ma dal 2013 a Pesaro, da oltre due anni è anche nel giro delle Nazionali azzurre di categorie. Aggregato alla prima squadra, ha esordito in questa stagione in serie A.

5 – Giulio Gazzotti (ala, 202 cm, 104 kg, Ita, 1991) Prodotto delle giovanili della Virtus Bologna, proprio con i bianconeri ha esordito in serie A poco più che 18enne. Ha giocato, sempre in prestito da Bologna, con Gira Ozzano, Latina, Lucca e Ferrara, prima di accasarsi, nel 2014, a Cremona, con cui ha disputato 30 gare a 2.1 punti di media ad allacciata. Quest’anno le sue cifre sono notevolmente migliorate: mette infatti a referto quasi 5 punti e 4 rimbalzi di media a partita.

13 – Francesco Candussi (ala, 211 cm, 109 kg, Ita, 1994) Cresciuto fra Monfalcone e Venezia, è reduce da due campionati di A2 Gold con la maglia di Trieste, con cui ha collezionato, complessivamente, 50 presenze. In questa stagione, all’esordio in serie A, mette finora a referto 2 punti e circa 3 rimbalzi di media a gara.


Intervista al Coach Riccardo Paolini

La sua Pesaro, nonostante un campionato molto equilibrato, soprattutto nella parte bassa della classifica, sta dimostrando di potersela giocare alla pari con molte squadre: è soddisfatto del percorso di crescita della squadra o pensa che i suoi ragazzi avrebbero potuto ottenere anche qualche punto in più? Penso che ogni partita vada giocata con l’intento, la determinazione e la concentrazione massima altrimenti si rischia non solo di perdere ma anche di fare brutte figure. La squadra ha dimostrato di potersela giocare con tutti ma anche che ancora, nonostante si sia arrivati a metà del campionato, possa migliorare tanto considerando che gli ultimi inserimenti sono avvenuti solo un mese fa. Gli arrivi di Daye, Shepherd e Lydeka hanno ridisegnato la fisionomia della sua squadra e molte altre formazioni, in questa prima parte di stagione, hanno cambiato tanto rispetto alle scelte operate in estate: pensa che per questo motivo nel girone di ritorno potremo assistere a scossoni anche significativi in classifica? Non penso ci potranno essere grossi scossoni, ma visto il grande equilibrio basta una piccola serie di vittorie o sconfitte in fila per cambiare la situazione di classifica. La lotta per non retrocedere e per entrare nei play off sarà incerta fino all’ultimo e forse conteranno molto anche le differenze canestri. Pistoia è, insieme a Cremona, la sorpresa del campionato: si aspettava da parte della squadra di coach Esposito un percorso così importante e quale pensa possa essere il segreto della formazione toscana? No, decisamente non me lo aspettavo (avevo pronosticato Cremona e Trento come le squadre rivelazione). Comunque non hanno rubato assolutamente nulla, anzi hanno dimostrato di giocare una bella pallacanestro e si possono considerare come la squadra rivelazione. In più penso che Vincenzo Esposito possa essere considerato come l’allenatore dell’anno. Se potesse scegliere un giocatore da “rubare” a coach Esposito chi sceglierebbe e perché? Non vorrei rubare nulla a nessuno sono contento dei nostri giocatori e spero che si possa raggiungere con questi il massimo delle nostre speranze. Come si aspetta che possa essere la partita del PalaCarrara? Quali saranno, sul piano tattico, le possibili chiavi? Il PalaCarrara è, insieme al “Pianella” di Cantù, uno dei pochi campi in cui il fattore “sesto uomo” conta e tanto per cui sarà importante per noi non farci travolgere dall’entusiasmo che sicuramente si respirerà ma giocare con calma e pazienza ai nostri ritmi. Di sicuro penso che bisognerà cercare di fermare Moore che per me è uno dei giocatori che è più cresciuto sotto la cura Esposito ed è la chiave del gioco di Pistoia.

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Precedenti

Avversario battuto più volte e quel legame con Esposito di Saverio Melegari La sfida del posticipo del lunedì in diretta Sky Sport fra Giorgio Tesi Group e Consultinvest Pesaro sarà la sesta in questi tre anni di Serie A ed il bilancio è decisamente in favore della squadra biancorossa toscana: 4-1, con un unico ko rimediato all’Adriatic Arena nella stagione 2013/14 al termine di un match condotto da Pistoia fino a pochi minuti dalla fine. Le due precedenti partite al PalaCarrara sono state molto diverse fra loro. La prima, sempre nella stessa stagione appena citata, infinita e risolta in favore della Giorgio Tesi Group per 115-110 dopo ben tre tempi supplementari con Pesaro che in un paio d’occasioni gettò al vento la chance di portare a casa un successo che sarebbe stato fondamentale in chiave salvezza. In quell’occasione furono realizzati vari record societari individuali tutt’ora imbattuti, in particolare da Brad Wanamaker e JaJuan Johnson. Nel passato campionato, invece, il match contro Pesaro in via Fermi arrivò a cavallo delle feste natalizie (il 29 dicembre) e fu un autentica passeggiata per la Tesi Group vincente 84-53 con 20 punti di CJ Williams, 14 di Landon Milbourne ed 11 di Daniele Cinciarini. Fu quello il primo successo dopo l’arrivo di Valerio Amoroso, la scossa giusta che serviva all’ambiente per rilanciarsi e chiudere tranquillamente l’avventura a metà classifica.

All’andata, infine, match schizofrenico con vittoria di Pistoia in volata 73-74: 19-2 per Pesaro dopo pochi minuti, la Tesi Group rimonta e conduce fino a pochi secondi dalla fine prima di una serie di errori che lasciano tutto aperto fino al suono della sirena. Super gara di Olek Czyz, autore di 20 punti, seguito da Knowles con 16. Ma il legame che lega Pesaro a questo match è anche un altro: Vincenzo Esposito. Il tecnico della Tesi Group, infatti, da giocatore ha vissuto un anno e mezzo da assoluto protagonista all’Adriatic Arena con la maglia Scavolini. Un amore non sbocciato fino in fondo, ma un rendimento davvero super: in 55 partite “pesaresi”, El Diablo segnò 1237 punti con una media di 22.5 a partita in quella che era la sua ripartenza in Italia dopo l’avventura in Nba con i Toronto Raptors. Un rapporto che si interruppe, gli strani scherzi del destino, a causa della mancata sintonia con l’allenatore dell’epoca di Pesaro, quel “Dule” Vujosevic che invece a Pistoia ha lasciato un ricordo indelebile. Se ne andò a metà stagione 1997/98 e dove andò Esposito? Ovviamente in via Fermi, planando nel mondo Olimpia e regalando sei mesi intensi. Gli ultimi prima dell’ultima disastrata stagione in Serie A dei biancazzurri.


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Arrivata alle Final Four grazie a quattro vittorie nelle ultime sei gare del girone di andata, ha estromesso Brindisi nella corsa all’ultimo posto utile grazie alla vittoria nello scontro diretto dell’8 novembre. Squadra molto rinnovata con gli innesti a dicembre di Marques Green e Ragland, sembra aver trovato quegli equilibri che in una prima parte di stagione davvero troppo altalenante le erano mancati. Da adesso a metà febbraio, sicuramente coach Sacripanti avrà tempo di inserire al meglio anche i due ultimi arrivati e anche se pare impossibile ripetere l’exploit del 2008, c’è da scommettere che i lupi irpini venderanno cara la pelle.

Con Venezia è l’altra grande delusa del girone di andata. Fuori dall’Eurolega senza vincere nemmeno una partita, attardata in campionato già di sei punti dalla vetta, davvero per i campioni d’Italia in carica sono stati molteplici i bocconi amari da ingoiare in questi primi mesi di stagione. Il cambio di allenatore operato a novembre (via Sacchetti per Calvani) non pare aver guarito una squadra incapace di trovare una propria identità. L’assoluta imprevedibilità ne fanno tuttavia, in una competizione come la Coppa Italia, una possibile, autentica, mina vagante. La classe di giocatori come Logan, Alexander, Haynes e dell’ultimo arrivato Mitchell è assolutamente indiscutibile: se riesce a trovare un minimo di equilibrio, potrebbe anche cercare il bis dopo la storica vittoria dello scorso anno.

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Inutile girarci intorno: è una delle grandi delusioni di questa prima parte di campionato. Un settimo posto non può rappresentare un bilancio soddisfacente per chi voleva inserirsi nella lotta per lo scudetto. Nonostante questo, il sodalizio oro-granata non ha operato cambi nel roster che ha iniziato la stagione, segno di grande fiducia nella formazione di Carlo Recalcati. Squadra dalla pericolosità offensiva piuttosto diffusa, paga una mancanza di continuità davvero evidente: con Milano pare chiusa già al primo turno.

La squadra che, in questo momento, gioca probabilmente la miglior pallacanestro d’Italia è solidamente basata su un asse playpivot di assoluto valore ed esperienza. L’intesa Vitali-Cusin, il carisma di coach Pancotto, la qualità di tre americani come Turner, McGee e Washington la rendono, assieme a Pistoia, la vera sorpresa ed una formazione capace, giocando senza particolari pressioni, di compiere imprese difficilmente pronosticabili: in campionato (in cui ha inanellato una serie di otto vittorie consecutive, a cavallo fra quarta e dodicesima giornata) ha già battuto, finora, Reggio Emilia, Pistoia, Sassari e Avellino.


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Under14 Elite e Under13 stagione trionfale di Elisa Pacini Il titolo provinciale Under 13 e la crescita costante dell’Under 14 Elite: l’Academy biancorossa è anche questo oltre alle tre squadre che militano nei campionati d’eccellenza. Non sono solo i risultati a contare nella stagione di Under 14 e Under 13, i due gruppi allenati da Mario Breschi con Jacopo Bartolini assistente, categorie dove conta soprattutto l’impegno, la costanza e la voglia di migliorarsi sempre dei ragazzi. Ed in questo, come spiega coach Breschi, “le due squadre stanno andando benissimo”. UNDER 14 CAR SHOP. E’ appena iniziato il girone di ritorno della squadra biancorossa reduce dalla bella prova sul campo di Castelfiorentino, che alla fine ha battuto per un punto (67- 66) i ragazzi di Pistoia che si sono arresi solo dopo un tempo supplementare. Risultati alterni per questo gruppo ma il coach loda la grande crescita dei suoi giocatori. “I ragazzi sono entusiasti, giocano e si allenano con grande impegno e la crescita è imminente” dice Mario Breschi. Il prossimo impegno della Car Shop sarà sabato 23 alle 16, quando al PalaCarrara arriverà la capolista Montevarchi. La squadra è composta Mirko Alessandrini, Alessio Boschi, Leonardo Bovani, Niccolò Bini, Luca Bellaria, Lorenzo Chetoni, Matteo Notari, Mauro Casciani, Niccolò Verniani, Leonardo Soldani, Lorenzo Pezzimenti, Gianluca Santini, Kevin Skenderaj, Matto Galardini.

UNDER 13 NUOVA COMAUTO. I biancorossi hanno chiuso la prima fase a carattere provinciale al primo posto imbattuti e hanno così conquistato il titolo di campioni della provincia di Pistoia. Ora per il gruppo di coach Breschi c’è la più difficile fase regionale, che i ragazzi hanno già iniziato con il piede giusto visto che sono arrivate le vittorie con Laurenziana (86- 50) e Use Empoli (63- 41). Domenica 24 alle 15,30 la Nuova Comauto Pistoia giocherà sul campo del Prato Basket Giovane. La squadra è composta da Alberto Becciani, Jacopo Gavagni, Leonardo Bonistalli, Leonardo Di Teodoro, Diego Bucciantini, Bernardo Bresci, Jacopo Biagini, Francesco Pierattini, Matteo Masetti, Tommaso Biacchesi, Kabir Husam, Guido Tosi, Gioele Zerini, Leonardo Chiti, Andrea Mattini e Alessandro Nativi.


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N. 20 - Dicembre / December 2015

Pistoia nel Mondo il Mondo a Pistoia - Pistoia in the World the World at Pistoia

Sabato 30 gennaio alle ore 16, presso la sede del Museo Marino Marini in corso Silvano Fedi 30, si svolgerà la presentazione del numero 20 di NATURART Si preannuncia un evento unico quello in cui sarà svelato il nuovo numero NATURART, perché stavolta la rivista si calerà nell’atmosfera carica di significati legati al culto di Sant’Antonio Abate. Non a caso NATURART sarà presentato nello splendido complesso del Museo Marino Marini e della Chiesa del Tau. Proprio la chiesa, decorata con un magnifico ciclo di affreschi che raccontano con dovizia di particolari la storia di sant’Antonio e della sua discesa negli Inferi per procurare il fuoco agli uomini, sarà oggetto di una emozionante visita guidata, in contemporanea alla presentazione. Il folklore e le leggende legate al protettore degli animali troveranno invece spazio nella cripta: qui gli animatori ricreeranno l’ambiente del focolare, accanto al quale un tempo si raccontavano miti e storie sul Santo tanto caro ai popolani. L’evento, organizzato da NATURART in collaborazione con Fondazione Marino Marini e Associazione Culturale Artemisia, mira a far riscoprire le radici popolari della Pistoia che fu, le tradizioni, le credenze che hanno formato l’anima più profonda della città.

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Domenica 31 Gennaio

ore 18.15 - PalaCarrara - Pistoia - Vi aspettiamo!!!


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