SLAM DUNK N. 8

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Foto Marta Colombo - Pistoia Basket 2000


L’EDITORIALE

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Il girone di ritorno di questo campionato 2016/17 di LegaBasket sembra aver lanciato un segnale importante per quanto riguarda la The Flexx Pistoia: i biancorossi se la possono giocare anche in trasferta. Dopo una prima parte di stagione che è stata al di sotto delle aspettative lontano dal PalaCarrara, con l’unica soffertissima vittoria conquistata a Pesaro e con tandi Saverio Melegari te prestazioni che non hanno convinto in primis coach Esposito, l’86-85 di Brindisi ha dato, nonostante il ko, nuova fiducia a tutto l’ambiente, anche perché la salvezza continua ad essere davvero ad un passo e con un paio di vittorie si potrebbe pensare anche a qualcosa di più ambizioso come successo lo scorso anno al termine di una cavalcata trionfale. Perso David Cournooh, la squadra ha reagito più che bene portando a casa lo scontro-salvezza casalingo contro la Vanoli Cremona e andando vicina ad espugnare il PalaPentassuglia: 30 minuti in vantaggio, poi lo sprint finale dell’Enel ha dato ragione agli uomini di Sacchetti ma Pistoia ha venduto carissima la pelle facendo vedere che la personalità sta crescendo anche lontano dal fortino di via Fermi. Come detto dallo stesso coach Esposito alla fine del match in terra pugliese, adesso arrivano due partite molto importanti che potranno dare un indirizzo diverso alla seconda parte del campionato biancorosso. Ci sono due match casalinghi consecutivi da affrontare con la massima convinzione partendo da quello di questa sera contro la Sidigas Avellino, vera bestia nera del Pistoia Basket (vedere, per credere, il nostro focus all’interno di questo numero di Slam Dunk), passando poi per il posticipo di lunedì 13 febbraio, in diretta su Sky Sport contro la Pasta Reggia Caserta. Quattro punti in palio che, se conquistati, potrebbero già a metà febbraio scrivere la parola “fine” sul discorso salvezza e consentire alla The Flexx di poter pensare a qualcosa di più ambizioso. Certo è che la Avellino che si presenta al PalaCarrara è carica come una molla dal recente successo contro i campioni d’Italia di Milano: coach Sacripanti non può contare sul pivot azzurro Marco Cusin, che si è infortunato ad una mano e non ci sarà nemmeno stasera, ma i suoi sostituti che rispondono al nome di Zerini e Fesenko sono gente di indiscussa affidabilità per questa Serie A. E poi massima attenzione ai due frombolieri in cabina di regia, ovvero Marques Green e Joe Ragland, che stanno facendo una stagione importante e che quando vedono Pistoia si accendono come non mai. Il duello è molto complicato, visto che si parla della seconda forza del campionato, ma la The Flexx vuole continuare a macinare punti nel suo fortino e rimanere pimpante e vivace nel gruppone che, fino alla fine, potrebbe giocarsi almeno tre posti playoff.


“A Pistoia si cura il settore giovanile” Intervista a Eric Lombardi

di Saverio Melegari

“La partita di Brindisi deve darci nuovi stimoli”

Sono stati due giorni davvero molto belli ed intensi quelli che la Nazionale Under20 guidata dal coach di Trento Maurizio Buscaglia, e con la presenza del supervisore Pino Sacripanti (allenatore di Avellino che oggi sarà avversaria della The Flexx), ha passato a Pistoia riportando nella nostra città i colori azzurri dopo una lunghissima assenza. Sedute di allenamenti che hanno consentito di iniziare ad amalgamare il gruppo in vista dell’appuntamento clou dell’anno che sarà, in estate, l’Europeo a Creta. Fra i convocati, e quindi motivo di ulteriore soddisfazione per il Pistoia Basket e la sua Academy, Brandon Solazzi che gioca stabilmente in prima squadra e con l’Under20 Naturart. “Siamo molto contenti di essere qui a Pistoia – ha detto Pino Sacripanti, fresco di nomina anche come vice di Ettore Messina per la Nazionale A assieme allo stesso Buscaglia che sarà il secondo assistente – La società biancorossa si è ritagliata un posto importante nel basket italiano e quando si viene qui a giocare si percepisce subito la passione del pubblico e il grande attaccamento. C’è cura per il settore giovanile e lo testimonia il fatto che allo scorso Europeo due ragazzi su dodici (Luca Severini e Martino Mastellari, sempre di proprietà della società biancorossa, che quest’anno giocano in prestito in LegaDue rispettivamente a Casale Monferrato e Ferrara, ndr) fossero provenienti dal settore giovanile di Pistoia”. La speranza è di riavere i colori azzurri al più presto al PalaCarrara.

di Elisa Pacini A Brindisi è stato uno dei migliori. Nel catino infernale del PalaPentassuglia, campo che per la sua conformazione fa sentire il pubblico addosso ai giocatori, si è rivisto quel jolly a tutto campo che Eric Lombardi è per la The Flexx. Una lieta notizia per Vincenzo Esposito, che nelle capacità e nella crescita del giovanotto piemontese dalla pelle color gianduia, ha creduto dal primo momento in cui è arrivato a Pistoia. Non a caso a Brindisi il coach casertano della The Flexx ha timbrato 50 presenze sulla panchina pistoiese, proprio come due dei suoi fedelissimi dell’avventura a Pistoia l’hanno fatto in campo. 50 candeline sulla torta biancorossa per Ron Moore e per lo stesso Eric Lombardi, anche se la festa in quel di Brindisi non ha avuto l’esito sperato. E dire che la The Flexx, rimproverata anche “a mezzo stampa” prima di salire sull’aereo per la Puglia, contro l’Enel ha provato a fare il colpaccio e alla fine l’avrebbe meritato perché una sconfitta in trasferta di un punto, a punteggio alto dopo una battaglia intensa come è stata quella del PalaPentassuglia, è un confine troppo labile per capire i meriti di vincitori e vinti. Per questo Lombardi è sicuro: da Brindisi bisogna ripartire almeno a livello di prestazioni esterne e trarre tutto il bene che questa partita può lasciare. Di carica e di entusiasmo ce n’è bisogno verso la prima di due sfide casalinghe filate, contro la Sidigas Avellino fresca di vittoria con Milano. «A Brindisi abbiamo giocato una partita di grande energia e concentrazione per 40 minuti - dice il numero 11 della The Flexx - è stata anche una partita sfortunata perché quando perdi per un punto all’ultimo possesso, vuol dire che anche la sfortuna ha avuto un ruolo. Per questo penso che questa gara debba lasciarci tante buone sensazioni e la consapevolezza che anche in trasferta possiamo giocarcela con tutti, anche su campi difficili e contro avversari di livello come è stato a Brindisi». Di energia Eric Lombardi in campo ne mette sempre tanta: in difesa pungolato ininterrottamente da coach Esposito e in attacco dove il gran lavoro individuale fatto con Bongi e Billeri ha portato l’ala ex Biella a fare molti passi avanti. Certo è che a 23 anni sentirsi “arrivati”, o essere soddisfatti sarebbe il peccato più grande. Per questo dal fashion boy della The Flexx, tanto grintoso in campo quanto schivo davanti ai microfoni, Pistoia si attende sempre molto. Specie in un esame di maturità difficile come quello contro Avellino di quel Pino Sacripanti con cui Lombardi nel 2013 ha vinto l’oro europeo con la Nazionale Under 20. Un motivo in più per “salutare” l’esperto coach canturino, fresco e gradito ospite di Pistoia con tutta la carovana della primavera azzurra, con l’impegno e la grinta Servizio che merita un maestro che ci ha insegnato molto. «Brindisi deve essere il nostro punto di partenza - chiude Lombardi anche se siamo oltre la metà della stagione, a livello di trasferte deve darci stimoli e consapevolezza. Certo il rammarico per la sconfitta c’è, perché per la prima volta in trasferta abbiamo fatto una buona partita per tutti i 40 minuti». Una rabbia da trasformare in voglia: contro Fesenko (20 punti e 11 rimbalzi contro l’EA7) e soci ce ne sarà bisogno.

Energia e Pubblica Illuminazione


SIDIGAS AVELLINO 1 – Joe Ragland (play/guardia, 182 cm, 80 kg, Usa,/Lbr 1989) Giocatore di grande talento offensivo, è ad Avellino dalla metà della scorsa stagione: fra i protagonisti dell’eccezionale seconda parte di annata della società irpina, si è guadagnato (con pieno merito) la riconferma anche per l’attuale campionato. Classico playmaker accentratore (viaggia a una media di oltre 18 punti a partita), è una vecchia conoscenza del campionato italiano, avendo già giocato nel nostro Paese con Cantù e Milano.

32 – Retin Obasohan (guardia, 186 cm, 94 kg, Bel, 1993) Rookie uscito in estate dalla University of Alabama, è un giocatore atletico e dal buon impatto fisico, cui coach Sacripanti sta concedendo grande fiducia: gioca infatti oltre 16 minuti di media a partita, conditi da quasi 6 punti e 2 assist di media a gara.

4 – Marques Green (playmaker, 165 cm, 80 kg, Usa/Mkd, 1982) (K) Bandiera del basket irpino, ha disputato 160 presenze con la maglia biancoverde, casacca che ha vestito per la prima volta nel 2007. Giocatore dotato di una straordinaria intelligenza e personalità, in Italia ha vestito anche le maglie di Pesaro, Milano e Sassari, collezionando 250 presenze in serie A. Ottimo tiratore da 3 (viaggia al 40% di media in carriera), nel corso degli anni da realizzatore purissimo si è sempre più trasformato in assist man (è il terzo di sempre nella storia della serie A) capace di mettere in ritmo e in fiducia i compagni.

57 – Salvatore Parlato (play/guardia, 196 cm, 83 kg, Ita, 1986) Avellinese doc, è cresciuto proprio nelle giovanili della Scandone, debuttando in serie A nella stagione 2004/05. Dopo una lunghissima gavetta nelle minors, fra Salerno, Benevento e Cesarano Scafati, è tornato nell’estate del 2015 ad Avellino, tornando a calcare i parquet della serie A dopo dieci anni di assenza.

55 – Adonis Thomas (ala, 202 cm, 103 kg, Usa, 1993) Prodotto di Memphis Univeristy, da cui è uscito nel 2013, nonostante la giovane età, vanta una più che discreta esperienza, comprese sei presenze in NBA con le maglie di Orlando e Philadelphia. Ha giocato anche in D-League (Springlfield Armor e Gran Rapids Drive), ma è alla sua prima stagione lontano dagli Stati Uniti. Buon tiratore da 3 e buon rimbalzista, viaggia a una media di oltre 12 punti a partita.

19 – Giovanni Severini (guardia/ala, 197 cm, 86 kg, Ita, 1993) Uscito dal settore giovanile della Mens Sana, con cui ha esordito in serie A nel 2009/10, ha disputato due campionati di DNA con Chieti e Firenze, prima di essere ingaggiato da Avellino nel 2014. Giocatore dalle buone doti fisiche, il suo minutaggio in maglia campana è costantemente aumentato nel corso degli anni, fino agli attuali 7.2 minuti di media a partita.

10 – Maarten Leunen (ala, 206 cm, 105 kg, Usa, 1985) Uno dei fedelissimi di coach Sacripanti (che lo ha avuto anche a Cantù), è una vecchissima conoscenza del campionato italiano, avendo esordito in serie A addirittura nel 2009. Ha disputato in totale quasi 250 partite nel massimo campionato, siglando oltre 2100 punti, con un lusinghiero 40% da 3. Giocatore intelligente tatticamente, prezioso in entrambe le metà campo, è un buon rimbalzista e sa attaccare anche il ferro con una certa pericolosità. Per lui, finora, oltre 7 punti, 5 rimbalzi e 2.6 assist di media nelle 17 gare fin qui disputate in stagione.

44 – Kyrylo Fesenko (ala/centro, 200 cm, 106 kg, Ita, 1990) Elemento di grande esperienza internazionale, ha disputato oltre 135 presenze in NBA (principalmente con la maglia degli Utah Jazz) e giocato in Russia, Polonia, Francia, oltre ovviamente alla natia Ucraina. Presenza di rilievo sotto canestro, è un giocatore che conosce già il campionato italiano, avendo disputato la seconda parte della scorsa stagione a Cantù. Arrivato in estate ad Avellino, viaggia a 11 punti di media a partita con oltre il 64% da 2, 6.5 rimbalzi catturati e oltre 5 falli subiti.

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20 – Levi Randolph (guardia/ala, 198 cm, 95 kg, Us, 1992) Compagno di Obasohan alla University of Alabama, è reduce da una stagione in D-League disputata con la maglia dei Maine Red Claws. Giocatore dal buon rendimento offensivo e discreto rimbalzista, è uno dei migliori sesti uomini del campionato: viaggia infatti a una media di 11 punti e 3.5 rimbalzi a gara.

0 – Andrea Zerini (ala/centro, 205 cm, 110 kg, Ita, 1988) Approdato ad Avellino dopo cinque stagioni ricche di soddisfazioni a Brindisi, in Irpinia si è fatto subito apprezzare per la grande affidabilità e dedizione al lavoro. Giocatore in possesso di un buon tiro dall’arco dei 6.75, ha disputato 139 presenze complessive in serie A, arrivando a conquistarsi anche la Nazionale azzurra. Nato a Firenze, ha esordito nel 2005/06 proprio con la maglia toscana nel campionato di serie B d’Eccellenza, giocando poi dal 2006 al 2009 a Castelfiorentino e dal 2009 al 2011 a Ruvo di Puglia.


Analisi sulla SIDIGAS AVELLINO

Battendo in casa 80-68 l’EA7 Milano, la Sidigas Avellino arriva questa sera al PalaCarrara con tanta energia positiva nelle gambe e nella mente. Una vittoria che gli ha consentito di battere un record societario molto importante: mai, prima d’ora in Serie A, alla 17° giornata di campionato la Scandone aveva già 24 punti in classifica ed il secondo posto complessivo. Una performance che gli ha consentito di battere il precedente record, stagione 2007/08, quando alla fine chiuse terza con 46 punti (campionato a 18 squadre) ed in quella annata fu eliminata in semifinale playoff dalla Virtus Roma ma vinse la Coppa Italia. Parlando dei singoli, Joe Ragland è il quinto miglior marcatore del campionato con 18.4 punti, mentre sarà interessante il duello fra Kyrylo Fesenko e Andrea Crosariol: stiamo parlando dei due migliori tiratori da 2 punti nell’intera Serie A, con il russo della Sidigas che viaggia al 66.4% (e reduce dal super 32 di valutazione contro Milano) mentre Crosariol arriva al 63.1%. Due giocatori, Adonis Thomas e Marques Green, sono invece vicini al 50% di realizzazioni nel tiro da 3, entrambi di poco inferiori al 47%. Lo strapotere di Green e Ragland in regia unitamente al play aggiunto Leunen, fanno sì che la Sidigas sia terza in Serie A per numero di assist a partita, 18.3, ed ha percentuali molto importanti sia da 2 (53.8%, terzo posto dietro Milano e Reggio) sia da 3 (39.6% dietro Sassari e Milano). Fino a questo momento la Sidigas ha ottenuto 12 vittorie e 5 sconfitte e ricordiamo che, grazie all’incredibile anno solare 2016 con 11 affermazioni consecutive, è stata la società di Serie A che ha ottenuto più successi nell’anno appena archiviato. Numeri che fanno paura e nel 2016/17 i ko sono stati i seguenti: 87-81 alla seconda di andata in casa dell’EA7 Milano; 81-86, in casa, alla 7°, contro Reggio Emilia; 78-80, ancora fra le mura amiche, alla 10° contro l’Umana Venezia al termine di una battaglia intensa; la giornata successiva per 75-74 a Cantù in un match buttato via negli ultimi minuti; nella prima di ritorno 84-79 al PalaRuffini contro la Fiat Torino. Via Vivaldi 29 Pistoia, Italia Oltre al rendimento italiano, poi, ci va aggiunto il cammino in Fiba Champions League aperti dal lunedì al venerdì 9.00 /19.00 per la squadra di Pino Sacripanti che, con 10 vittorie su 14 partite, ha chiuso al seconSabato 10.00-13.00 / 16.00 – 19.00 do posto il proprio raggruppamento della prima fase alle spalle, per un solo successo, Tel. + 39 0573 1725406 di Tenerife ottenendo così la qualificazione diretta agli ottavi di finale, unica squadra fra le quattro italiane che hanno partecipato al torneo. www.laranitaviaggi.it

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Precedenti

Si scrive Avellino, si legge bestia nera di Saverio Melegari Nella vita di ognuno di noi c’è sempre qualche persona, o qualche fatto, che ci portiamo dietro come un qualcosa di negativo e che quando ce lo troviamo davanti speriamo sempre che giri da qualche altra parte. Nel mondo dello sport si può parlare semplicemente di “bestia nera”, nominativo che cuce a pennello alla Scandone Avellino, sponsorizzata Sidigas, che questa sera torna al PalaCarrara per affrontare la The Flexx nella terza giornata di ritorno del campionato di Serie A 2016/17. Quello che va in scena domenica 5 febbraio, infatti, è il decimo incrocio fra le due società in tre campionati e mezzo di Serie A ed il bilancio parla di una sola vittoria per il Pistoia Basket e ben nove affermazioni dei lupi irpini. L’unica gioia, per i colori biancorossi, ha una data precisa: 25 ottobre 2015. Era la quarta giornata di andata del passato campionato e la Giorgio Tesi Group conquistò la quarta vittoria consecutiva che la proiettò nella storia: per una settimana fu capolista solitaria del campionato di Serie A. Un successo al termine di

una sfida tiratissima, con il tentativo di rimonta negli ultimi minuti di Avellino, stoppato dalla prestazione superlativa di un Wayne Blackshear che iniziava a far vedere tutto il suo valore chiudendo con 23 punti a referto. Al 40’ il punteggio recitava 76-70 e, nonostante il 21% da 3 punti, Pistoia riuscì a trionfare con i 15 punti e 11 rimbalzi di Alex Kirk e l’ottima prestazione difensiva di Michele Antonutti che cancellò un Alex Acker infuocato nei primi minuti, mentre James Nunnally, alla fine Mvp del campionato, ancora non aveva il motore ai giri massimi come ha avuto per tutto il resto della stagione. Avellino è poi tornata al PalaCarrara nel campionato 2015/16 per gara-3 dei quarti di finale dei playoff scudetto e lì la Giorgio Tesi Group ha dovuto abbassare la testa e salutare la contesa. Dopo aver perso in maniera netta gara-1, 93-76, con tanti giocatori spaesati al ritmo da playoff, ed aver lottato maggiormente in gara-2 perdendo ugualmente 83-70, Pistoia aveva tutte le intenzioni per allungare la serie ma il colpo di coda finale della Sidigas fece


svanire le speranze di coach Esposito. Una serie di errori nel finale, l’infortunio rimediato da Blackshear e l’amnesia difensiva nel lasciare troppo libero Riccardo Cervi nell’area pitturata, portarono il match all’overtime dopo l’82-82 del 40’. Nel supplementare, nonostante energie ridotte al lumicino, con la forza della disperazione e sospinta dal pubblico pistoiese, la Tesi Group riuscì a tornare di nuovo avanti ma il canestro di James Nunnally a 92 centesimi dalla fine ha fatto svanire ogni speranza e confermato, ancora di più, quanto la Scandone sia uno scoglio durissimo, quasi insuperabile, per il Pistoia Basket. Passando al campionato 2016/17, non è che le cose siano andate meglio. Nella sfida d’andata, infatti, il punteggio è stato molto bugiardo: 83-67 al 40’ per una The Flexx che per 32’ ha fatto la parte del leone nell’inferno del Pala Del Mauro. Ottime giocate, difesa intensa su tutti i piccoli della Scandone (4/16 da 3 punti) e attacco pronto a colpire (alla fine quattro giocatori in doppia cifra) ma, dopo essere andati al riposo in vantaggio 35-43 e sempre in testa 49-55 al 30’, nel solo ultimo quarto i biancorossi hanno subito ben 34 punti consentendo ad Avellino un successo agevole negli ultimi minuti. Oltre a questo, poi, ci sono le altre 4 sconfitte (su quattro incontri) rimediate nei primi due campionati di Serie A del Pistoia Basket, sempre con punteggi pesanti. Dal primo 75-83 dell’ottobre 2013 nel match di debutto casalingo nella massima serie per i biancorossi, a distanza di quasi 15 anni dall’ultima volta, bloccati decisamente dall’emozione, ai ko in Irpinia fino alla successiva partita in via Fermi del 21 dicembre 2014. La Giorgio Tesi Group ondivaga di quel campionato non riusciva a trovare la marcia giusta in casa e la Sidigas passò per 61-68 in un match sempre condotto dai biancoverdi (17 punti di uno scatenato Banks) e che portò alla fine della storia di Linton Johnson, per motivi disciplinari, a Pistoia. L’affermazione in gara-3 dei playoff del passato campionato, invece, è stata la prima vittoria da allenatore al PalaCarrara per Pino Sacripanti che nelle due precedenti stagioni sulla panchina di Cantù aveva sempre portato a casa scottanti sconfitte, sempre all’ultimo tiro e sempre all’overtime. Per lui, quindi, è stata una bella rivincita visto che l’affermazione l’ha ottenuta nello stesso identico modo. Infine, non ci sono ex in nessuna delle due formazioni: l’unico legame è quello che ha Pino Sacripanti con Eric Lombardi, suo giocatore nella Nazionale Under20 campione d’Europa nell’estate 2013. Certo è che per sovvertire la cabala, ci vorrà davvero un’impresa perché questa Sidigas appare forte e ben quadrata, soprattutto vicino a canestro con gente del calibro di Fesenko, e con un regista in più che risponde al nome di Maarten Leunen.


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Rubrica Il nostro staff “Volto Nuovo”

Fabio Bongi Definirlo ormai un’istituzione può apparire persino riduttivo, ma basta a rendere l’idea di quanto abbia fatto nell’ultimo decennio (abbondante) per il Pistoia Basket: allenatore delle giovanili nei primi anni 2000, capo allenatore in B2, nella seconda parte della stagione 2001/2002 con la conseguente promozione in B1 nella celebre finale playoff di Viterbo vinta contro Atri, e in B1 assaporando anche il gusto di vivere in prima persona un derby contro Montecatini. Poi il suo ruolo nel Pistoia Basket è cambiato ma non per questo meno importante: assistente con Maurizio Lasi, Paolo Moretti e Vincenzo Esposito, Fabio Bongi sente ormai il biancorosso come una seconda pelle. E come potrebbe essere altrimenti per lui, pistoiese doc anche se per motivi sentimentali adesso il suo “quartier generale” è in Romagna, conosciuto e amato da tutti in città, soprattutto per quella presenza discreta e l’amore per il suo lavoro, tanto oscuro quanto fondamentale. Esattamente come il ruolo di “vice”, che ricopre, ininterrottamente, dal 2008 quando decise di tornare a Pistoia dopo le avventure nel basket femminile. Qualcuno ha detto che quel compito sembra ritagliato su misura per lui e per il suo carattere forte ma schivo, poco incline all’apparire sotto le luci dei riflettori. E in effetti, a uno che ha saputo instaurare un rapporto proficuo e di assoluta fiducia, con allenatori tremendamente diversi fra loro, come Papini, Lasi, Moretti ed Esposito, un mestiere tanto delicato (anche a livello di equilibri) come quello del “vice” deve riuscire proprio bene. Il Pistoia Basket è cresciuto con lui, e altrettanto valido è il discorso inverso: dai campionati giovanili regionali alla serie B, dalla LegaDue al sesto posto in serie A, il nome di Fabio Bongi è stampato a caratteri cubitali nella storia recente del basket pistoiese. Con la speranza di avere ancora tante pagine da scrivere assieme.


L’inizio di 2017 per le squadre della Giorgio Tesi Junior di Elisa Pacini – Saverio Melegari Inizio di 2017 molto positivo per le società che fanno parte del progetto Giorgio Tesi Junior che si stanno imponendo con risultati di prestigio nel pieno rispetto dei valori che sono alla base di questa importante avventura. PISTOIA BASKET L’Under20 Naturart ha vinto la seconda gara su due nella fase ad orologio. Un successo quello ottenuto sulla Lai Empoli (69- 38) mai in discussione, figlio di una gara condotta dalla squadra di Cristiano Biagini già dal primo quarto. Prossimo turno lunedì 6 alle 20.30 sul campo della Mens Sana Siena. Doppietta per l’Under18 Officina Fattori di Luca Angella: affermazioni prima contro Castelfiorentino (82- 52) e poi a Siena contro la Virtus per 59-77. Prossimo turno il 9 febbraio sul campo della Mens Sana e ci sono ancora chance per agguantare il 4° posto. Non accenna soste la marcia trionfale della capolista Dife, Under16, che espugna Terranuova col punteggio di 98-66: partita indirizzata in direzione pistoiese dopo un primo quarto maiuscolo di Del Chiaro, top scorer del match. Sabato 4 ad Arezzo il prossimo impegno. Inizia, infine, in questo weekend, la fase di classificazione per l’Under15 Air Collection, occasione giusta per fare esperienza e crescere.

BLU VOLLEY La squadra Under16 guidata da coach Tonini ha raggiunto il primo obiettivo stagionale: la qualificazione alla fase interprovinciale del campionato di categoria. Nonostante la sconfitta finale per 0-3 contro Pistoia La Fenice, la compagine quarratina si qualifica come seconda classificata del proprio raggruppamento. Per quanto riguarda l’Under14 (nella foto), invece, siamo già ai quarti di finale regionali: nella sfida d’andata, al termine di una vera e propria battaglia, le ragazze di coach Frangioni hanno espugnato per 2-3 il campo della Robur Massa Volley School mettendo in mostra tutte le proprie qualità: 25-23, 19-25, 23-25, 25-11, 11-15 lo score finale. Adesso la sfida di ritorno per decidere l’accesso alle semifinali. MARGINE COPERTA Buon quinto posto, nel Galà Toscana Esordienti disputato al Porta Elisa di Lucca, per gli Esordienti anno 2004 e 2005. Nello scontro diretto, i giovani di mister Cordoni hanno superato 3-1 il Floria 2000 con reti di Manfredini (su rigore), Grillo e Terruso, in una gara controllata dall’inizio alla fine. Continua, invece, la marcia inarrestabile dei Giovanissimi B provinciali anno 2003, che nell’ultima apparizione hanno battuto 11-0 i pari età del Meridien Larciano e si apprestano, con largo margine di anticipo, a vincere il proprio campionato. Finora, infatti, la classifica li vede in testa con 48 punti, frutto di 16 vittorie in altrettante gare.

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Giorgio Tesi Junior è un progetto che intende sostenere le realtà giovanili, della provincia di Pistoia, che si distinguono per la promozione dei valori dello sport e per la qualità nell’organizzazione. I valori che il marchio Giorgio Tesi Junior esprime sono: eguaglianza, correttezza, rispetto, solidarietà, partecipazione, diritto allo sport, efficienza ed efficacia che si ritrovano nella Convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nella Carta dei Diritti del bambino nello sport dell’Unesco.


PROSSIMO TURNO CASALINGO

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Lunedì 13 Febbraio 2017 ore 20.45 - PalaCarrara - Pistoia - Vi aspettiamo!!!

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