Naturart - Monsummano Terme

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SPECIAL EDITION - MONSUMMANO TERME

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Pistoia nel Mondo il Mondo a Pistoia - Pistoia in the World the World at Pistoia

Giorgio Tesi Editrice


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Provincia di Pistoia

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Comune di Pistoia

www.discoverpistoia.it Veduta di Montevettolini


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Pistoia #discoverpistoia

The Green Tuscany


Realtà da scoprire Reality I to discover

Rinaldo Vanni Sindaco Comune di Monsummano Terme

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n tanti anni in cui mi sono occupato di amministrare la città di Monsummano Terme ho sempre avuto la certezza che questa terra ha le caratteristiche per attrarre un gran numero di visitatori e per rimanere loro nel cuore. I suoi panorami, le sue attrattive culturali. Le terme, l’ambiente, i prodotti del territorio sono unici ed appassionanti. I suoi centri storici medievali, il sistema delle piazze meritano di essere visitati e vissuti, e la sua collocazione all’interno del sistema turistico della Valdinievole, e sul complesso del Montalbano, fanno sì che una visita da queste parti possa offrire spunti di visita che non esauriscano in un giorno, né in una settimana. Da Leonardo a Pinocchio, dall’area umida del Padule al Colle di Monsummano Alto, si tratta d un territorio che offre al visitatore una vacanza rigenerante e sorprendente che sicuramente non sarà dimenticata, all’ insegna del benessere, della natura e del buon cibo. Per questo, sono particolarmente orgoglioso di poter presentare questo speciale dedicato alle attrattive turistiche della nostra città che grazie all’Osservatorio, Turistico di Destinazione, finanziato dalla Regione Toscana, ed alla ricerca del CIRT dell’Università degli Studi di Firenze, sono state esaminate in maniera approfondita e poste in evidenza. Questo numero speciale della rivista Naturart è una sintesi di quanto emerso dalla ricerca, e cerca di evidenziare alcuni degli aspetti interessanti di un territorio che ha molto da offrire a chi lo scopre.

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or so many years in which I took care of administeration the city of Monsummano Terme I always knew that this land has the features to attract a large number of visitors and to stay forever in their hearts. Its views, its cultural attractions, the Spa, the environment, the products of the territory are unique and passionate. Its medieval historic centers, the squares system deserve to be visited and lived, and its location inside the tourist system of Valdinievole, and on the Montalbano complex, allow a long visit even for an entire week. From Leonardo to Pinocchio, from the wetland of the Padule to the hill of Monsummano Alto, this is a territory that offers to the visitor a regenerating and surprising holiday surely it will not be forgotten, with the sign of wellness, nature and good food. For this reason, I am particularly proud to present this special dedication to the tourist attractions of our city, analyzed and highlighted thanks to the Observatory of Tourist Destination, financed by the Tuscany Region and the research of the CIRT of the University of Florence. This special edition of the Naturart magazine is a synthesis of what emerged from research and tries to highlight some of the interesting aspects of a territory that has a lot to offer to those who discover it.


Evidenziare la bellezza Highlight Q the beauty

Angela Bartoletti Assessore al Turismo e Attività Produttive Comune di Monsummano Terme

uesta rivista racchiude luoghi da non perdere, itinerari, guide, posti da esplorare. Sfogliandola troveremo una perfetta e variegata cartolina di tutto ciò che questo territorio ha da offrire. Monsummano Terme sorge ai piedi del colle di Monsummano Alto, nel nord della Toscana, tra Firenze e Lucca. Immersa in un territorio incantato tra ambienti naturali ancora incontaminati e insolite testimonianze di arte e storia, è la via di accesso occidentale alla più grande palude interna della Penisola, il Padule di Fucecchio, luogo dal fascino unico tanto che anche Annibale ci lasciò un occhio durante la sua discesa in Italia a dorso di Elefante. Le successive bonifiche ci permettono, oggi, di camminare in un luogo di pura natura le cui radici si perdono nella notte dei tempi e che all’ombra del complesso del Montalbano ha attratto la nostra specie sin dal Paleolitico. Leggeremo della parte orientale del Montalbano con i borghi di Monsummano Alto e di Montevettolini, collegati tra loro da un suggestivo percorso trekking tra cave e palestre di roccia, una linea unica per l’osservazione del territorio dall’alto, ma soprattutto per chi ama l’arrampicata o il volo libero con il deltaplano. Scendendo per il pendio si trovano la grotte Giusti che hanno permesso a Monsummano di diventare una rinomata stazione termale mentre più a valle si apre una cittadina che molto ha preso dall’influenza del granducato mediceo ed è stata la culla per diversi poeti ed attori di diverse epoche. E che vuole essere, anche in futuro, meta turistica attrattiva per chi viene a visitare il cuore della Toscana.

T

his magazine contains unmissable places, itineraries, guides, places to explore. Leafing through the magazine, we will find out a perfect and variegated postcard of what this territory has to offer. Monsummano Terme stands at the foot of the hill of Monsummano Alto, in the north of Tuscany, between the cities of Florence and Lucca. Immersed in an enchanted territory between uncontaminated natural environments and unusual art and history testimonies, Monsummano Terme is the western access gate to the largest peninsular swamp, the Padule of Fucecchio, a place with unique charm that Hannibal lost an eye during his descent into Italy on the back of an elephant. The subsequent reclamations allow us to walk today in a place of pure nature whose roots are lost in the night of the times and in the shadow of the Montalbano complex has attracted our species since the Palaeolithic. Inside the magazine, we will read about the eastern part of Montalbano with the villages of Monsummano Alto and Montevettolini, linked together by a suggestive trekking path between caves and rock gyms, a unique line for observing the territory from above, especially for those who love rock climbing or free flight with the hang-glider. Climbing down the slope, there are Grotte Giusti a well-known Spa famous all over the world; whereas, downstream, there is a town that was affected by the influences of the Medici Grand Duchy and it was the cradle of many poets and actors of different eras. This town is Monsummano Terme, an attractive tourist destination for many people who want to visit the heart of Tuscany.

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Sorprendente unicità Remarkable D specialness

Giovanni Capecchi

Direttore Editoriale - Managing Editor g.capecchi@discoverpistoia.it

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i Monsummano Terme e del suo territorio NATURART ha avuto modo di parlare in diversi fascicoli, occupandosi, di volta in volta, del Colle e del castello, del santuario di Maria SS. della Fontenuova, di Grotta Giusti, o facendo riferimento a questo luogo in articoli dedicati alla Valdinievole (e all’itinerario-progetto “Da Leonardo a Pinocchio”) e al Padule di Fucecchio. Oggi, grazie a questo numero speciale, Monsummano ha una NATURART tutta per sé, in grado di raccontare – con immagini e parole – un territorio nel suo complesso, tra storia, bellezze paesaggistiche e naturalistiche, arte (del passato e del presente), benessere, opportunità sportive, enogastronomia. Nell’ultimo anno questo che oggi presentiamo è il terzo numero speciale della rivista, dopo quello dedicato alla montagna pistoiese, a San Marcello e al Parco delle Stelle e dopo quello voluto dalla Camera di Commercio di Pistoia per promuovere la Capitale della cultura italiana 2017 e i suoi dintorni. Si tratta, ci pare, di un fatto significativo: nei suoi sei anni di vita, con alle spalle 24 numeri usciti con regolarità trimestrale, NATURART è ormai riconosciuta come una garanzia di qualità e di competenza per rappresentare questa parte di Toscana e i suoi punti di forza, sia a chi in queste zone ha la fortuna di viverci, sia a chi sta lontano e – magari – non le conosce. L’attenzione dei lettori, che affollano le presentazioni dei fascicoli della rivista e che non vogliono perdersi neppure un numero, sono state affiancate dai crescenti riconoscimenti degli enti pubblici, dalla Regione Toscana (che, attraverso il portale InToscana.it ha scelto NATURART e la sua versione web DiscoverPistoia come canale per far conoscere la Toscana settentrionale al mondo) agli Enti locali. Questo “speciale” rappresenta, in tale prospettiva, una ulteriore conferma. Mandandolo in stampa, non possiamo non sentire un pizzico di orgoglio e molta responsabilità sulle spalle: quella responsabilità che è inevitabile quando si è chiamati a rappresentare al meglio i nostri luoghi del cuore.

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ATURART has had occasion to speak about Monsummano Terme and its territory in various number of the magazine, focusing from time to time on Monsummano Hill and its castle, the sanctuary of Maria SS. della Fontenuova, Grotta Giusti, or by referring to this place in articles on the Valdinievole (and the itinerary-project “From Leonardo to Pinocchio”) and the Fucecchio Marsh. Today, thanks to this special issue, Monsummano has a NATURART all to itself, able to tell everything – with images and words – about this area, including its history, landscape and natural beauty, art (past and present), health, sport opportunities, and food and wine. In the last year, the issue we are presenting today is the magazine’s third special issue, after the one dedicated to the mountains of Pistoia, San Marcello, and Star Park and after the one commissioned by the Pistoia Chamber of Commerce to promote the capital of Italian culture in 2017 and its surroundings. We think this is a significant fact. In its six years of life, with 24 issues coming out quarterly, NATURART is now recognized as a guarantee of quality and expertise by representing this part of Tuscany and its strengths, both to whoever is lucky to live in these areas, and those who are far away and – perhaps – do not know them. The attention of readers, who flock to the presentations of the magazine’s installments and who do not want to miss even a single issue, has been accompanied by its growing recognition by public bodies, from the Tuscan Region (which, through the InToscana.it portal chose NATURART and its web version DiscoverPistoia as a way to introduce northern Tuscany to the world), and local authorities. From this point of view, this “special issue” provides further confirmation. Sending it to press, we cannot help but feel a touch of pride and much responsibility on our shoulders: that responsibility that is inevitable when you are called to best represent those places dearest to our heart.


SOMMARIO 8

Un territorio da valorizzare An area to be promoted

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Il colle e il castello The hill and the castle

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La palestra di roccia The practice wall

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Emozione genuina e sconosciuta Genuine and unknown emotion

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Golf club Oasi di natura relax e sport Oasis of relax and sport

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Il santurio di Maria SS. della Fontenuova The sanctuary of Maria SS. della Fontenuova

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La città a portata di museo The city within reach of a museum

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Eventi del territrio Territorial events

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“mAPPe” La Valdinievole a portata di mano Valdinievole at your fingertips

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Da Leonardo a Pinocchio From Leonardo da Vinci to Pinocchio

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La ricchezza del territorio The riches of the land


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Monsummano Terme ed il turismo

Un territorio da valorizzare I risultati dell’Osservatorio Turistico di Destinazione

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n territorio da valorizzare perché le bellezze e le attrazioni non mancano. Per capire quali obiettivi perseguire, il Comune di Monsummano ha aderito alla fase 2-bis “Fase applicativa” degli OTD, Osservatori Turistici di Destinazione: con il Decreto n. 5869 del 28.11.14 la Regione Toscana ha accettato la richiesta del Comune che si è piazzato al trentaseiesimo posto su 80. Vediamo, quindi, cosa emerge dai numeri dell’indagine. I dati di inizio indagine Nell’analisi dell’OTD riguardante il Comune di Monsummano Terme si sono presi a riferimento i dati in possesso della Provincia di Pistoia sui flussi turistici alla fine del 2015. Un anno che si è chiuso, per questo territorio, con 14.269 arrivi fra italiani e stranieri, un totale di 40.076 presenze ed una permanenza media di 2,81 giorni.

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Monsummano, considerate le sue dimensioni, è dotata di una buona capacità ricettiva: quattro alberghi (per un totale di 236 posti letto) e 28 strutture extra-alberghiere (per 241 posti letto). Anche grazie alle sue acque termali, la città ha sempre goduto di una discreta vocazione turistica e, attualmente, si propone come luogo turistico della provincia pistoiese dopo Montecatini Terme, il capoluogo e i comuni della montagna, storicamente “sostenuti” dagli appassionati di sport invernali (soprattutto Abetone e Cutigliano). Il trend di presenze è stato in crescita a partire dalla metà degli anni 2000 fino al 2014, mentre nel 2015 si è registrato ovunque un saldo negativo: -29.95% per gli arrivi, -20.76% per le presenze. Scorporando ulteriormente i dati a disposizione, nel periodo 2011-2015 gli arrivi dei turisti italiani si concentrano nel primo (eccetto il mese di gennaio) e nell’ultimo quadrimestre dell’anno, mentre i flussi stranieri sono più consistenti nei mesi estivi (luglio e agosto).

L’andamento delle presenze appare più altalenante tanto che non si riesce ad individuare una tendenza. Costantemente, si registra una performance particolarmente positiva in termini di presenze nei mesi estivi (luglio e agosto) e una buona “tenuta” in settembre.

Una destinazione genuina capace di emozionare il turista amante della natura Gli obiettivi per il futuro Sono numerosi i punti di forza che può avere nelle sue corde il territorio di Monsummano Terme e che potranno essere ulteriormente sviluppati in futuro. Ci sono risorse di varia estrazione – naturali, culturali, architettoniche – che possono costituire il punto di partenza per rilanciare il turismo. Si tratta di una destinazione sicuramente genuina, ricca di luoghi suggestivi in grado di emozionare il turista, perciò potrebbe essere sviluppato un “itinerario delle emozioni” nell’ambito di un progetto denominato “Pistoia. Un’emozione genuina e sconosciuta”. Collegandosi a questo, anche Monsummano Terme potrebbe fare la propria parte: una strada sarebbe quella del prendere singolarmente in considerazione il turista culturale, enogastronomico e rurale, wellness e benessere, invernale e congressuale/business e, successivamente, “mettersi nei panni” di ciascuno per cercare di comprendere quali sono le attrazioni e il paniere di servizi che lo portano a scegliere una località piuttosto che un’altra. In tal modo, il processo di sviluppo di un disegno unico di promozione turistica risulterebbe notevolmente facilitato. Potrebbe essere una soluzione quella di scegliere un turismo di nicchia che non sia facilmente


rintracciabile in altre zone. Ad esempio, si potrebbe puntare sull’albergo diffuso, recuperando antichi borghi sparsi nel territorio e, attualmente, in stato di abbandono. In tal modo, si potrebbe contemporaneamente ridare nuova vita, anche economica, ad aree oggi in decadenza e rispondere alla domanda di quei turisti che vogliono “vivere” come un toscano.

Un punto, fra gli altri, sul quale puntare? La “Palestra di roccia” che costituisce una delle peculiarità del territorio: legate a questo progetto ci sono due problematiche come la necessità di creare sinergie attraverso pacchetti turistici e la fruibilità di Monsummano Alto che rimane limitata e a proposito del quale il Comune sta studiando un progetto di recupero.

Le osservazioni finali Cosa deve fare Monsummano Terme per crescere ed attirare turismo? Sicuramente c’è da costruire il “sistema Monsummano Terme” e per farlo serve un emblema, un motto, una qualità o una specificità peculiare di un territorio, riconosciuta dal mercato e la cui notorietà permea l’azione degli operatori economici del luogo. Far emergere e divulgare la propria “specificità” nel panorama delle attrazioni turistiche che spesso affollano depliant e altri messaggi pubblicitari spetta agli operatori privati e pubblici di ogni località vocata al turismo o che intenda entrare nel contesto delle attività economiche dell’accoglienza. Una vocazione alla quale è necessario che si adegui anche il territorio di Monsummano Terme, un impegno da assolvere necessariamente con la piena collaborazione degli operatori locali. Spetta infatti ad un panel, rappresentativo delle parti interessate, indicare la tipologia di vocazione turistica del territorio. Coesione, spirito di squadra, voglia di mettersi in gioco, bellezze artistiche, paesaggistiche ed enogastronomiche da far conoscere: da qui passa lo sviluppo turistico di Monsummano Terme ed è su questi punti che si focalizza questo “Speciale NATURART” che altro non vuole essere che una perfetta e variegata cartolina di quello che questo splendido territorio può offrire. Pagine d’apertura: la vista da Monsummano Alto. In alto da sinistra: la parete rocciosa del colle di Monsummano Alto; la vista della Valdinievole; la piazza di Monsummano Terme. In basso da sinistra: l’orchidea; l’interno delle grotte termali. Opening pages: the view from Monsummano Alto. Top: the rock wall of Monsummano Alto; the view of Valdinievole; the main square of Monsummano Terme. Bottom: orchid; inside the thermal caves. 9


Monsummano Terme and Tourism

An area to be promoted Findings of the Osservatorio Turistico di Destinazione

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n area to be promoted because of its outstanding beauty and attractions. To understand which goals to pursue, the City of Monsummano participated in Phase 2b “Application Phase” of the Osservatori Turistici di Destinazione (OTD): With Decree no. 5869 of 28.11.14, the Tuscan Region accepted the request municipality’s that it finished in thirty-sixth place out of eighty. Let’s see, then, what has come out of the survey numbers. The initial survey data The OTD analysis concerning the Municipality of Monsummano Terme used as reference the data on tourist flows at the end of 2015 held by the Province of Pistoia. At year-end, for this area, there were 14,269 Italian and foreign arrivals, a total of 40,076 overnight stays, and an average stay of 2.81 days. Considering its size, Monsummano has good accommodation capacity: four hotels (totaling 236 beds) and 28 non-hotel facilities (241 beds). Thanks to its thermal waters, the city has always enjoyed a good tourism vocation. Currently, it comes recommended as a tourist spot in the province of Pistoia after Montecatini Terme, the province’s administrative center, and the mountain communities, historically “supported” by winter sports enthusiasts (especially Abetone and Cutigliano). 10

The trend in overnight stays grew from the mid2000s until 2014, while there was a negative balance everywhere in 2015: -29.95% for arrivals, -20.76% for overnight stays. breaking down the available data further, in the 2011-2015 period, Italian tourist arrivals were concentrated in the first-month period (except the month of January) and the last four-month period of the year, while foreign flows are higher in the summer months (July and August). Due to fluctuations in overnight stays, it was not possible to identify a trend. There has been a particularly positive performance in terms of overnight stays during the summer months (July and August) and a good number in September.

Objectives for the future The Monsummano Terme area has many strong points that can be further developed in the future. There are various resources – natural, cultural, and architectural – that can be a starting point for boosting tourism. It is unquestionably a natural destination, filled with charming places that can attract tourists. Consequently, an “journey of feelings” could be developed as part of a project called “Pistoia. A genuine, unknown feeling”. Connecting to this, Monsummano Terme could also do its part. One approach would be to take into account individually the cultural, gourmet and rural, spa and wellness, winter, and conference/business tourist. This could be followed by


“stepping into the shoes” of each tourist type in order to try to understand which attractions and basket of services led to choosing one location over another. In this way, the development process for a unique tourism promotion plan would be greatly facilitated. One solution could be to choose a tourism niche not easily found in other areas. For example, the diffuse hotel could be one solution, in which the ancient villages scattered about the area, and currently in a state of neglect, are rehabilitated. In this way, new, even economic life could simultaneously be given, to areas that today are in decline and respond to the demands of those tourists who want to “live” like the Tuscans.

Which of the many points deserves the spotlight? One of the area’s features is the “practice wall”, which faces two challenges related to this project: the need to create synergies through tourist packages and Monsummano Alto’s limited usability, for which the municipality is studying a restoration project. Final comments What must Monsummano Terme do to grow and attract tourism? Clearly, a “Monsummano Terme system” must be built. In order to do so, there is need for an emblem, a motto, a specific quality, or characteristic of the area, recognized by the market and whose fame directs the actions of

the local economic players. This “distinctive quality” must be introduced and disseminated through the range of tourist attractions that often overflow in brochures and other advertising matter for the local public and private players suited to tourism as well as anyone that intends to enter the tourist reception business. The Monsummano Terme area must also adapt to this propensity through a commitment necessarily carried out with the full cooperation of the area players. A representative panel of interested parties is needed to identify the types of tourism the area should offer. Unity, team spirit, and a willingness to get involved as well as the artistic, landscape and gourmet attractions have to be publicized. Monsummano Terme’s tourist development begins here, with this “Special NATURART” focusing on these points that are no less than a perfect, variegated postcard of what this beautiful area has to offer.

In alto: il Montecatini Golf Club; specie di volatili; la partenza dal colle con il deltaplano. In basso: il lago Borghese Fipsas; l’interno della fonte del santuario di Maria SS Fontenuova; particolare del soffitto del santuario. Top: Montecatini Golf Club; bird species; departure from the hill with the hang-glider; bottom: The Borghese Fipsas lake; inside the font of Maria SS Fontenuova sanctuary; details of ceiling. 11


Natura e turismo

Il colle ed il castello Caratteristiche climatiche e ambientali rendono unici questi luoghi TESTO Enrico Zarri

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FOTO Nicolò Begliomini Luigi Bellandi Paolo Caciagli Jerry Pieri


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l colle di Monsummano sorge alle falde settentrionali del Montalbano, elevandosi con la sua forma tronco conica per circa 350 metri sul livello del mare, dove il torrente Nievole si getta nella pianura. Il colle si stacca nettamente nel panorama circostante per il suo aspetto ripido e scosceso, per la presenza di una vegetazione spontanea particolare e per l’assenza di un reticolo idrografico superficiale, caratteristiche strettamente collegate alla natura geologica del colle stesso, costituito in gran parte da rocce carbonatico-silicee. La serie di formazioni presenti sul colle fornisce una documentazione completa della storia geologica della regione che riguarda un intervallo di tempo di circa 160 milioni di anni, dall’inizio del Giurassico (210 milioni di anni fa) all’Eocene (50 milioni di anni fa). È presente, inoltre, un sistema di faglie e fratture che ha rappresentato una via

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preferenziale di risalita delle acque calde, dando origine alle manifestazioni termali di Grotta Giusti e Grotta Parlanti. Sul colle sono presenti varie cave, dalle quali venivano estratti materiali, destinati come inerti, e per la produzione del cemento piuttosto che come pietre da decorazione a partire dal XIV secolo. L’attività estrattiva è stata interrotta a partire dal 1987 in conseguenza di una crescente attenzione per le problematiche ambientali nonché per la necessità di salvaguardare i fenomeni termali presenti nel colle. Per quanto concerne il profilo botanico, il colle di Monsummano riveste un notevole interesse naturalistico, trattandosi di una delle stazioni più interne della Toscana, a ridosso dei primi contrafforti appenninici. Qui, lo scarso spessore del suolo idoneo all’insediamento delle piante, unitamente alla notevole permeabilità delle rocce affioranti, deter-

minano condizioni di particolare aridità estiva, senza peraltro vi siano particolari differenze climatiche rispetto alle aree immediatamente circostanti. In tale contesto gli arbusti sempreverdi che si sono adattati alle difficili condizioni estive non si limitano ad entrare a far parte di comunità vegetali più ampie, ma formano una fitta copertura vegetale, a tratti impenetrabile (macchia mediterranea).

Una peculiarità botanica è la presenza di oltre 25 varietà di orchidee spontanee La presenza di un cospicuo contingente di orchidee spontanee, con un numero di almeno 25 specie, costituisce un’altra peculiarità botanica del colle di Monsummano. Pur quanto esse non raggiungano le dimensioni delle ben più note orchidee tropicali, il loro fascino tuttavia non deriva solo dalle qualità estetiche, ma anche dalla particolare ecologia di queste piante. Infatti appaiono sorprendenti alcuni rapporti di simbiosi e parassitismo fra orchidee ed altri organismi (funghi, insetti, altre piante), come le capacità adattive e colonizzatrici e la facilità con la quale specie affini tendono a ibridarsi. Percorrendo l’itinerario indicato come “percorso geologico”, raggiungibile seguendo le indicazioni per Grotta Giusti, è possibile apprezzare i diversi aspetti geologici e della vegetazione mediterranea. Queste terre dovevano essere abitate già in epoca preistorica e romana, come sembrano attestare alcuni ritrovamenti archeologici. Con un maggiore grado di certezza è possibile immaginare un certo numero di abitanti prima del Mille. Luogo viario strategico, in posizione dominante sul Padule di Fucecchio e sulla Valdinievole, il colle fu fortificato secondo un sistema difensivo accresciuto ed ampliato nel corso del tempo fino a comprendere nel basso medioevo tutta la sua sommità.


Del castello di Montesommano si hanno notizie documentate a partire dal 1005, quando dipendeva dall’abbazia di Sant’Antino in Val d’Orcia. Per la sua posizione, il castello svolse un ruolo importante nei conflitti fra Pistoia e Lucca nel corso del Duecento e, sul finire del secolo, la linea di confine fra i due importanti comuni fu definita con precisione. Nel Trecento, Lucca riconobbe l’importanza strategica del castello inserendo nel proprio statuto degli obblighi per la sua difesa. Costituitosi già nel 1216 in comunità rurale, Monsummano militò nel 1328 contro Firenze nella Lega dei castelli della Valdinievole e l’anno successivo si alleò alla Signoria fiorentina. Nel 1331, si insediò a Monsummano il primo podestà fiorentino e Firenze riconobbe gli statuti comunali di Monsummano. Nonostante questo formale riconoscimento, l’alleanza con la Signoria fiorentina nel 1329 fu di fatto un atto di sottomissione. Dell’antico castello si è conservato quasi internamente il circuito ellittico della mura che si sviluppano per circa 2 chilometri contrassegnate, all’estremità occidentale, dai ruderi della possente torre pentagonale che, nella sua forma attuale, è databile agli inizi del XIV secolo. Dava accesso al castello a nord-ovest la porta detta di “Nostra Donna” mentre, sul lato opposto verso Montevettolini, si affaccia ancora oggi, pressoché integra, la “Porticciola” o “Porta del Mercato”, suggestiva quinta del panorama mozzafiato che si apre sulla vallata. La maggior parte degli abitanti viveva all’interno del castello, probabilmente le case erano raggruppate nella parte centrale, mentre lungo le mura, all’interno, c’erano gli orti. Vi era pure l’unica chiesa con funzione pievana: la chiesa di San Nicolao fondata nell’XI secolo che è stata chiesa parrocchiale fino al 1731. Il castello iniziò a perdere d’importanza strategica dopo che tutta la Valdinievole passò sotto il dominio fiorentino, soprattutto in seguito al cambiamento della politica granducale nei confronti del Padule, fra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, che favorì il formarsi dell’insediamento di Monsummano Basso.

INFO Orchidee Per saperne di più sul Colle di Monsummano e sulle orchidee spontanee: To learn more about Monsummano Hill and the orchids: GIROS Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee, Sezione Valdinievole “Stivi Betti”: luigi.bellandi@virgilio.it Pagine d’apertura: il colle di Monsummano. In alto da sinistra: varietà di orchidee; in basso: campo botanico; GIROS, Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee ritrae le orchidee. Opening pages: Monsummano’s hill. Top: species of orchid; bottom: a botanic field; GIROS, Italian research group of spontaneous orchids taking pictures of flowers.

Visite guidate - Guided tours Centro R.D.P. Padule di Fucecchio, Tel. +39 0573/84540 email: fucecchio@zoneumidetoscane.it

www.museoterritorio.it www.discoverpistoia.it

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Nature and travel

The hill and the castle Climatic and environmental characteristics make these places unique

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onsummano Hill is located on the northern slopes of Montalbano, its truncated cone shape rising for about 350 meters above sea level. It is where the Nievole Torrent flows into the plain. The hill is clearly separate from the surrounding landscape owing to its steep, rugged appearance; the presence of a specific spontaneous vegetation; and the absence of a surface hydrographic network, closely related to the hill’s own geological characteristics, which consist largely of carbonate-silicate rocks. The series of formations on the hill fully document the region’s geological history, covering about 160 million years, from the beginning of the Jurassic (210 million years ago) up to the Eocene (50 million years ago). There is also a system of faults and fractures that represented a preferential way for the warm waters to climb, leading to the Grotta Giusti and the Grotta Parlanti hot springs. There are various quarries on the hill, from which materials were extracted, intended as inert, and for use in cement production rather than as decoration beginning in the 14th century. Mining activity was suspended beginning in 1987 owing to a growing awareness of environmental issues and to the need to protect the hill’s thermal phenomena. Monsummano Hill’s botanical profile is of considerable natural interest, as it is one of most internal biotopes in Tuscany, close to the Apennine foothills. Here, the thinness of the soil layer suitable for establishing plants, together with the remarkable permeability of the outcropping rocks, are responsible for specific conditions of summer aridity, without, however, there being particular climatic differences with respect to the immediately surrounding areas. In this context, the evergreen shrubs that have adapted to these harsh summer conditions have not been limited to becoming part of larger plant communities, but have formed a dense, sometimes impenetrable plant cover (the Mediterranean maquis). The existence of a large contingent of wild orchids, with at least 25 species, is another of Monsummano’s botanical characteristics. Although not as large as the more famous tropical orchids, their charm, nonetheless, comes not only from their aesthetic qualities, but also from the specific ecology of these plants. Indeed there are some surprising reports of symbiosis and parasitism between the orchids and other organisms (fungi, insects, and other plants), such as adaptive and colonizing abilities or the ease with which related species tend to hybridize. Its diverse geological aspects and Mediterranean vegetation can be appreciated, retracing this “geological trail” by following the signs to Grotta Giusti. Archaeological findings seem to attest to these lands having already been inhabited in prehistoric and Roman times, assu16

ming with a greater degree of certainty a certain number of inhabitants before the year 1000. Because of its strategic location overlooking the Fucecchio Marsh and the Valdinievole, the hill was fortified according to a defensive system that increased and expanded over time to include the entire summit by the late Middle Ages. There is information on the castle of Montesommano as of 1005, when it was under the control of the abbey of Sant’Antino in Val d’Orcia. Because of its location, the castle played an important role in the 13th-century conflicts between Pistoia and Lucca, with the boundary between the two important communes being specifically defined at the end of the century. In the 14th century, Lucca recognized the castle’s strategic importance by including obligations for the castle’s defense in its statutes. Already established as a rural community in 1216, Monsummano fought against Florence in 1328 in the Valdinievole’s league of castles. The following year, it joined forces with the Florentine Signoria. In 1331, the first Florentine podestà settled in Monsummano and Florence recognized Monsummano’s communal statutes. Despite this formal recognition, the 1329 alliance with the Florentine Signoria was an act of submission. The ancient castle’s elliptical circuit of walls has been almost entirely preserved, stretching for about two km. Its western end is marked by ruins of the large pentagonal tower that, in its present form, dates from the early 14th century. Known as “Nostra Donna” (“Our Lady”), the gate allowed access to the castle from the northwest. On the opposite side is the almost undamaged “Porticciola” or “Porta del Mercato” (“Market Gate”) that still today faces Montevettolini, a striking backdrop for the breathtaking panorama that opens on to the valley. Most inhabitants lived inside the castle with the houses likely clustered in the middle. There were vegetable gardens along the inside walls. There was the only parish church, the church of San

Nicolao. Founded in the 11th century, it served as the parish church until 1731. The castle began to lose strategic importance after the entire Valdinievole came under Florence’s dominion, especially following the change in grand ducal policy toward the Fucecchio Marsh, between the late 16th and early 17th century, which favored the formation of a Monsummano Basso settlement. In alto: la Chiesa di Monsummano Alto; la vista su Montevettolini; Montevettolini; in basso: plastico del colle di Monsummano; un visitatore all’interno del Museo del Territorio. Top: the church of Monsummano Alto; the view over Montevettolini; Montevettolini. Bottom: the map with the view over the hill; a visitor inside the Museum of Territory.


Il Colle nel Museo del Territorio Al Museo della Città e del Territorio, situato in Piazza Ferdinando Martini, la prima sala che il visitatore incontra nel percorso museale fornisce informazioni, attraverso reperti fossili, materiali lapidei, modelli tridimensionali e pannelli illustrativi, proprio sulla geologia del colle di Monsummano. Particolare attenzione è data a quei marmi che hanno conosciuto significative applicazioni in prestigiosi cantieri edilizi fino dall’epoca medievale, come il marmo rosso utilizzato negli apparati decorativi del Duomo e della chiesa di S. Maria Novella a Firenze, della Madonna dell’Umiltà

a Pistoia ed il travertino impiegato nella loggia dell’Osteria dei Pellegrini di Monsummano. La morfologia del colle di Monsummano è illustrata anche da due interessanti modelli tridimensionali che riproducono, il primo, la stratificazione geologica con la risalita delle acque termali, ed il secondo i caratteri vegetazionali. Nel Museo della Città e del Territorio è presente un’ipotesi ricostruttiva del castello riferita al XIV secolo, epoca in cui il castello entrava a far parte del dominio fiorentino divenendo un importante presidio di confine con il territorio della Repubblica di Lucca.

Monsummano Hill in the Museum of the Territory At the Museum of the City and Territory, located in Piazza Ferdinando Martini, the first room in the museum the visitor enters provides information on Monsummano Hill’s geology through fossils, stone materials, three-dimensional models, and illustrative panels. Particular attention is given to those marbles that were used extensively in prestigious building sites beginning in medieval times. These include the red marble used in the decorations of the Duomo and the church of Santa Maria Novella, in Florence and the Madonna dell’Umiltà in Pistoia, as well as the travertine used in the loggia of Monsummano’s Osteria dei Pellegrini. Monsummano Hill’s morphology is also illustrated by two interesting three-dimensional models, with one reproducing the geological stratification with the ascent of the thermal waters, and the other, the characteristics of its vegetation. The Museum of the City and the Territory presents a hypothetical reconstruction of the castle related to the 14th century, the era when the castle came under Florentine dominion and grew into an important border garrison with the territory of the Republic of Lucca.

www.museoterritorio.it www.discoverpistoia.it 17


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Sport e turismo

La palestra di roccia Torna utilizzabile la “cava grigia” del Colle di Monsummano Alto TESTO Stefano Cambi

FOTO Nicolò Begliomini Archivio Club Alpino Italiano

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na palestra a cielo aperto a poche centinaia di metri dal centro di Monsummano. Un luogo particolare, unico, che non ha altri eguali e che porta con sé fascino, emozioni e voglia di provare il brivido. La Cava Grigia di Monsummano Terme è da sempre un’ottima palestra per chi vuole muovere i primi passi su roccia. La zona tranquilla e il clima favorevole, permettono di praticare l’arrampicata tutto l’anno su itinerari brevi e su vie di maggiore lunghezze di media/bassa difficoltà. Per decenni la cava è stata un terreno ideale per l’attività delle Scuole del Club Alpino Italiano, con centinaia di partecipanti ai corsi organizzati nelle diverse discipline. Ma la Cava Grigia è anche storia e geologia, un

modo per toccare con mano e vedere con i propri occhi quello che l’evoluzione naturale ha fatto sul nostro territorio. Infatti, le cave di Monsummano sono una piccola ma importante porzione di territorio che nello strato roccioso delle pareti racchiude buona parte della storia geologica della Toscana. Nel 1997 il Comune di Monsummano, a seguito del pericolo di caduta sassi, ha emesso l’ordinanza di divieto di arrampicata e di accesso ai sentieri presenti nell’area circostante le pareti, compreso l’interessante sentiero geologico. Successivamente, la Commissione Scuole di Alpinismo del CAI di Toscana ed Emilia Romagna ha iniziato nel 2010 un percorso insieme al Comune e alla proprietà di Cava Grigia presentando

un progetto, supportato tecnicamente da alcuni geologi dell’Università di Firenze, contenente una serie di interventi di riduzione del rischio che permettessero al Comune di revocare il divieto risalente al 1997.

Ottima per chi vuole muovere i primi passi su roccia tutto l’anno in sicurezza A seguito dell’accordo del 2013 il CAI attrezza anche la parete centrale di Cava Grigia con vie di salita ad ancoraggi ravvicinati adatti ai principianti e anche ai ragazzi. Una parte di questa parete è adatta anche al paraclimbing, un’attività dedicata alle arrampicate degli atleti disabili fra cui ragazzi non vedenti. Dopo la revoca dell’ordinanza di divieto nel 2016, la Cava Grigia è tornata idonea per poter riprendere le tante attività tecnico-didattiche sulla sicurezza in montagna. Sono così ripartiti i corsi di alpinismo, arrampicata, alpinismo giovanile, escursionismo e speleologia del CAI, comprese le frequenti e necessarie esercitazioni degli operatori del soccorso alpino, della protezione civile e l’aggiornamento formativo degli istruttori e accompagnatori del Club Alpino Italiano. Pagine d’apertura: la scalata alla Cava Grigia; In alto da sinistra: un gruppo visita la Cava Grigia; momenti di arrampicata sulla parete della Cava; in basso: un turista osserva la Cava con il binocolo; panorama dalla Cava. Opening pages: climbing at cava Grigia Top: a group of turist visiting Cava Grigia; climbing moments on the Cava’s wall. Bottom: a tourist looks through the binoculars; the view from the Cava Grigia.

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Avventura per tutti La montagna non è un privilegio per pochi eletti. Il Club Alpino Italiano mette a disposizione di tutti il suo patrimonio di conoscenze, attraverso le scuole e i corsi organizzati dalle Sezioni di tutta Italia. Ce n’è veramente per tutti i gusti: dall’escursionismo alle discipline più impegnative, come la speleologia o l’arrampicata su roccia e su ghiaccio. Per partecipare ai corsi, basta l’entusiasmo, il rispetto per l’ambiente naturale e informarsi nelle sezioni del CAI presenti in Toscana o nella propria città.

Adventure for everybody

Sports and tourism

The practice wall The Monsummano Alto Hill’s “Cava Grigia” is once again usable

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n outdoor gym is located a few hundred meters from Monsummano’s center. This unique and special place has no other equals and incorporates charm, excitement, and a desire to experience thrills. Monsummano Terme’s Cava Grigia has always been an excellent training location for those wishing to first try their first hand at rock-climbing. The peaceful area and favorable climate make climbing possible all year long, both on short routes and longer stretches of mediumlow difficulty. For decades, the quarry was an ideal training ground for the Italian Alpine Club schools, with hundreds of participants in the courses organized in the different disciplines. However, Cava Grigia is also history and geology, a way to touch with your own hands and see with your own eyes the natural evolution of our area. In fact, the Monsummano quarries are a small but important part of a district that encapsulates a good part of Tuscan’s geological history in those rocky walls.

Due to the danger of falling rocks, the City of Monsummano issued an order in 1997 that banned climbing and access to the hiking trails in the area around the walls, including the interesting geological path. Subsequently, in 2010, the CAI National Commission for Mountaineering, Climbing, and Ski-Alpinism Schools of Tuscany and Emilia Romagna began working together with the municipality and Cava Grigia’s owners. With the technical supported of some geologists from the University of Florence, a project was presented that contained a series of risk reduction measures that would allow the municipality to lift the 1997 ban. Following the 2013 agreement, CAI has equipped Cava Grigia’s central wall with climbing routes with frequent anchors suitable for beginners as well as young people. Part of this wall is also suitable for paraclimbing, an activity dedicated to climbing for disabled athletes including the visually impaired. After the ban ordinance was lifted in 2016, Cava Grigia was once again ready to resume the many technical and educational activities on mountain safety. The CAI courses include mountaineering, climbing, youth mountaineering, hiking, and caving, in addition to the frequent drills essential to mountain rescue and civil protection workers as well as the training of Italian Alpine Club instructors and assistants.

The mountain is not a privilege for a few elected. The Club Alpino Italiano offers to everyone its wealth of knowledge, through schools and courses organized by the Sections in whole Italy. There are activities for everyone: from hiking to the most demanding disciplines, such as caving or rock and ice climbing. To take part of the courses, just needs enthusiasm, respect for the natural environment, and learn about the CAI sections in Tuscany or in your city. Per maggiori informazioni: For more information: Club Alpino Italiano, Sezione di Pistoia, Scuola di Alpinismo: Mob. +39 339 4678108 e-mail: p.papini@awn.it

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Benessere e turismo

Emozione genuina e sconosciuta Lo sviluppo di un itinerario delle emozioni a Monsummano Terme TESTO Saverio Melegari

FOTO Archivio Grotta Giusti

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l colle di Monsummano, sempre ricco di fascino, che ti guarda dall’alto, il borgo di Montevettolini immerso nella sua pace lì, a portata di mano, e l’immensa distesa di verde e di natura che si estende fino a Fucecchio e i monti pisani. È una cartolina perfetta quella che si vede appena usciti dal centro storico di Monsummano Terme: poche curve, una strada leggermente in salita e si apre un mondo sommerso e di benessere. Siamo all’ingresso di “Grotta Giusti”, paradiso termale con una storia unica e ricca di tante sorprese che oggi è diventata struttura ricettiva all’avanguardia, conosciuta in tutto il mondo. Tutto iniziò nel 1849 all’interno di una cava di calce di proprietà della famiglia Giusti: durante alcuni lavori, gli operai all’opera spostarono un grande masso, si aprì di fronte a loro una cavità nascosta e, fin da subito, ci si convinse che all’interno ci fosse acqua. Così l’ingresso fu ampliato e, successivamente, alcuni volontari si calarono nel pozzo naturale e si ritrovarono di fronte ad uno spettacolo inatteso: corridoi sotterranei, stalattiti e stalagmiti ed un laghetto di acqua calda. Nacquero da qui le cure termali a Monsummano, dove tutt’oggi si ritrova

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una temperatura dell’acqua uguale a quella del corpo umano (35°). Ma com’è possibile questo fenomeno? Parte dell’acqua piovana che cade sul colle di Monsummano Alto si infiltra nelle rocce calcaree, raggiunge la profondità di 900 metri, si scalda a contatto con le rocce circostanti e risale, meno densa, lungo la faglia fino alla Grotta. Un ciclo che viene stimato in addirittura 50 anni, tanto per far capire come questo posto sia davvero magico. Una magia che porta a benefici per la salute: quando si è là dentro, la sudorazione cresce e, fin dall’Ottocento, gli operai che scoprirono la Grotta iniziarono ad asserire che la propria salute ne aveva tratto giovamento, visto che erano scomparsi vari dolori articolari dei quali soffrivano. Una notizia del genere, ovviamente, iniziò a diffondersi in breve tempo e così la famiglia Giusti decise di costruire l’antico stabilimento termale per far sì che il soggiorno delle persone che chiedevano di poter sostare nell’atmosfera miracolosa della grotta potesse essere più gradevole. La fama dei “Bagni di Vapore” si diffuse rapidamente tanto che persino Giuseppe Garibaldi constatò l’efficacia della Grotta e nel 1880 fu costruito l’Albergo Reale dove soggiornò, fra gli altri,

Giuseppe Verdi, che definì Grotta Giusti “l’ottava meraviglia del mondo”. Oggi “Grotta Giusti” è una moderna Spa all’interno della quale, mensilmente, vengono realizzati eventi con le piscine all’aria aperta con acqua riscaldata naturalmente, che sono ancora più affascinanti durante l’inverno. Nel corso degli anni, inoltre, sono stati fatti lavori per mettere in sicurezza il percorso della grotta e adesso Monsummano Terme è conosciuta nel mondo anche per le immersioni in queste cavità sommerse, visto che migliaia di subacquei, italiani e non, hanno potuto effettuare questa esperienza unica. È questo un vero e proprio fulcro attorno al quale sviluppare al meglio la “Città del Benessere”. Pagine d’apertura: l’interno della grotta termale.; In alto: l’ingresso della Grotta Giusti; antiche fotografie delle terme; in basso: la piscina della Grotta Giusti; un momento del massaggio termale; A fianco: l’immersione nella grotta termale. Opening pages: inside of thermal cave; Top: entrance of Grotta Giusti; old photos of Grotta Giusti; bottom: thermal swimming pool; moment of thermal massage. Above: diving inside the thermal cave.


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Wellness and tourism

Genuine and unknown emotion Developing an experiential itinerary in Monsummano Terme

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he ever-fascinating Monsummano Hill looks down at you from above; the village of Montevettolini absorbed in its own quietude; and the vast expanse of greenery and nature that extends as far as Fucecchio and the Pisan Mountains. This is the perfect picture-postcard that can be seen just outside Monsummano Terme’s historical center: a few curves and a slight climb uphill lead to an underwater world and well-being. We are at the entrance to Grotta Giusti, a spa paradise, whose unique story is filled with many surprises. Today it has become an ultramodern, world-famous hotel. It all began in 1849 when some work was being done in a lime quarry owned by the Giusti family. After a large boulder was moved, the workers discovered a hidden cavern, which immediately convinced them that there was water inside. The entrance was enlarged and, later, after being lowered into the natural well, the volunteers found themselves before an unexpected prospect of underground corridors, stalactites and stalagmites, and a hot-water lake. Monsummano’s spa cures came into being at this moment, where still today

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the water temperature is equal to the human body’s (35°C). Nevertheless, how is this phenomenon possible? It begins with the rainwater that falls on Monsummano Alto’s hill. It then seeps through the limestone rocks, reaching a depth of 900 meters. There, it is heated through contact with the surrounding rocks. The less dense water then reascends along a fault until reaching the Grotta. To understand how truly magical this place is, consider that this cycle that is estimated to take 50 years. This magic leads to health benefits: when inside the cavern, sweating increases. In the 19th century, the workers who discovered the Grotta began to note improvements in their health, as the various joint pains from which they had been suffering disappeared. Obviously, a story like this began to spread in a short time. Consequently, the Giusti family decided to build the earlier thermal establishment to ensure that the people who wanted to stopover in the cave’s miraculous atmosphere would enjoy a more pleasant stay. The fame of the “steam baths” spread quickly, with even Giuseppe Garibaldi appreciating the Grotta’s effectiveness. In 1880, the Royal Hotel was built; among its guests was Giuseppe Verdi who called Grotta Giusti “the eighth wonder of the world”. Today Grotta Giusti is a modern spa where events are organized monthly at the outdoor pools with naturally heated water, becoming even more fascinating during winter. Moreover, work has been done over the years to make the path to the cave safe. Monsummano Terme is now known worldwide for the dives in its underwater caverns, making it possible for thousands of Italian and foreign divers to enjoy this unique experience. This is the true hub around which the “City of Wellness” can best be developed.

NATURAL SPA FLOATING Per coloro che non hanno il brevetto subacqueo, è possibile effettuare un percorso di rilassamento nella grotta termale. Sempre guidati da un istruttore subacqueo, si potranno scoprire possibilità che non si pensava di possedere. Quattro le fasi per liberarsi dalle tensioni e raggiungere un rilassamento profondo. Si inizia con la visita guidata della grotta (terra), per proseguire con esercizi di respirazione e rilassamento (aria). Si prosegue poi in (acqua)con un trattamento di percezione e rilascio delle tensioni, per finire con la percezione del respiro con l’aiuto dell’erogatore subacqueo distesi in superficie del lago termale sotterraneo.(fuoco) Come in un sogno si scopre una nuova dimensione nel silenzio, nel tepore e nella penombra della grotta. For those without a diving license, there is a relaxation course in the thermal cavern where, under a diving instructor’s guidance, you can discover possibilities that you never thought you had. There are four steps to becoming stress-free and achieving a maximum state of relaxation. It begins with a guided tour of the cavern (land), continuing with breathing and relation exercises (air), followed by a aquatic treatment (water) regarding perception and tension-release, to finish with an awareness of breathing using a diving regulator while floating on the surface of the underground thermal lake (fire). As in a dream, a new dimension of silence is discovered in the Grotta’s warmth and penumbra.

Grotta Giusti Resort, Golf & Spa Via Grottagiusti, 1411 51015 Monsummano terme (PT) - Italy Tel. +39 0572 90771 - info@grottagiustispa.com

In alto: relax nella piscine termale; l’esperienza del floating; In basso: un momento del relax termale nella grotta.

Mob. +39 335 5296717 - info@meditonline.it

Top: relax in the thermal baths; the floating; bottom: thermal relax inside the natural cave.

www.grottagiustispa.com www.discoverpistoia.it


Montecatini Golf Club

Oasis of relax and sport

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Montecatini Golf Club

Oasi di natura relax e sport

A

ll’interno del territorio del Comune di Monsummano Terme c’è anche un altro luogo di attrazione che concilia natura con relax e, in questo caso, sport. Si tratta del “Montecatini Golf Club”, in località Crociali, immerso in una cornice unica e spettacolare, incastonato fra i borghi di Cecina e Montevettolini alle pendici del Montalbano, regala scorci paesaggistici unici per sportivi e appassionati. La posizione al centro della Toscana settentrionale, crocevia tra Firenze e la costa, è il posto ideale per trascorre vacanze rilassanti e appaganti sia per il singolo giocatore sia per l’intera famiglia. Il Club è stato fondato nel 1982 grazie al lavoro di un piccolo gruppo di amanti del golf e disegnato dall’architetto Marco Croze. La struttura è all’avanguardia: ristorante, bar e foresteria, per soddisfare ogni tipo di esigenza, godendosi delle giornate in totale relax ed immersi nella bellezza naturalistica della campagna toscana. Il circolo consente di praticare uno sport in rapida diffusione, non più dedicato esclusivamente ad un target elitario, ma aperto a tutti coloro che vogliono

cimentarsi in questa esperienza davvero particolare. Il percorso è molto suggestivo, immerso in un contesto di campagna toscana dove si contano circa 2000 piante di ulivo, con un panorama mozzafiato lungo le 18 buche, camminando tra alberi da frutto, ulivi e cipressi. Le buche si snodano su dolci pendii e richiedono precisione nei colpi, anche se non eccessivamente lunghi. La struttura ospita anche l’hotel “Villa Galeotti” che gode di una splendida vista sul campo e fa parte del complesso risalente al X secolo che costituisce la Club House. Caratterizzato da 9 camere che offrono ai clienti il massimo comfort e fascino, si compone anche della piscina, che si affaccia sulla buca 7 e che gode di una meravigliosa vista su uno dei borghi più caratteristici della Valdinievole, Montevettolini. Il Golf Club svolge inoltre un’intensa attività sportiva: gare ogni settimana con sponsor di rilievo sia a livello locale che nazionale. Quest’anno la squadra agonistica femminile, composta da Francesca Donnini, Camilla Flori e Matilde Cocchi, si è laureata Campionesse Toscane a squadre. Di rilievo è anche l’attività che viene portata avanti a livello giovanile con corsi under 18 tutte le domeniche pomeriggio e corsi invernali con le scuole elementari del comprensorio di Monsummano Terme e con il liceo Scientifico C. Salutati di Montecatini Terme. Il “Montecatini Golf Club” è davvero il luogo ideale per trascorrere una vacanza rilassante a stretto contatto con la natura toscana.

ithin the territory of municipality of Monsummano Terme there is another place of attraction, that conciliates nature with relax and, in this case, sport. This is the “Montecatini Golf Club, in the Crociali area, immersed in an unique and spectacular setting, nestled among the villages of Cecina and Montevettolini on the slopes of Montalbano giving unique landscapes for sportsmen and enthusiasts. The location in the center of northern Tuscany, crossroads between Florence and the coast, is the ideal place to spend relaxing and rewarding holidays for the single player and the whole family. The Club was founded in 1982, thanks to the work of a small group of golf lovers and designed by architect Marco Croze. The hotel is avant-garde: restaurant, bar and guesthouse, to satisfy every kind of need, enjoying the days in total relax and absorbed in the natural beauty of the Tuscan countryside. The Club allows to practice a rapid diffusion sport no longer dedicated to an elite target but open to anyone who wants to try this particular experience. The trail is very impressive, sorrounded in a Tuscan countryside where there are about 2000 olive trees, with a breathtaking panorama along the 18-hole course, walking among fruit trees, olive trees and cypresses. The holes wind up on gentle slopes and require precision in the blows, though not overly long. The Golf Club also hosts the “Villa Galeotti” hotel, which enjoys beautiful views of the field and is part of the X century complex that constitutes the Club House. Featuring 9 rooms that offering guests the best comfort and charm, it also features of a swimming pool overlooking the 7 hole and enjoying a marvelous view of one of the most characteristic villages of Valdinievole, Montevettolini. The Golf Club also performs intense sports activities: races every week with important sponsors, both locally and nationally. This year, the women’s competitive team, consisting of Francesca Donnini, Camilla Flori and Matilde Cocchi, graduated from Campionesse Toscane. It is also important the activity that is being carried out at youth level, with courses for the under 18 every sunday afternoon and winter courses with elementary schools in the area of ​​Monsummano Terme and the high school “C. Salutati” of Montecatini Terme. The “Montecatini Golf Club” is truly the ideal place to spend a relaxing holiday in close contact with Tuscany.

www.montecatinigolf.com In alto: veduta del Montecatini Golf Club; in basso: visuale di una buca del campo Top: view of Montecatini Golf Club; bottom: one of the golf-hole. 27


Il santuario di Maria SS. della Fontenuova

Tutto cominciò con un miracolo Devozione e arte a Monsummano Terme

TESTO Claudia Becarelli FOTO Nicolò Begliomini

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a chiesa di Maria SS. della Fontenuova, primo edificio di Monsummano ‘basso’ e fulcro generatore della piazza, sorse a partire dal 1602 intorno al tabernacolo della ‘Madonna del piano’, posto ai piedi del colle di Monsummano Alto. L’immagine della Vergine circondata da quattro santi – una sacra conversazione quattrocentesca attribuita al Maestro di Fucecchio - era stata ritenuta artefice di vari miracoli, dei quali il primo avvenuto nel 1573, a dì 9 giugno (ancora oggi festa patronale di Monsummano Terme): la pastorella Jacopa Mariotti, fermatasi a pregare dinanzi alla ‘margine’ perse il gregge e, supplicando la Madonna, questo subito ricomparve. La devozione verso questa immagine crebbe tanto da edificare una cappella, sino a quando il 7 luglio 1602, durante la celebrazione della messa, la Vergine fece scaturire una fonte di acqua purissima ad alleviare la sete della popolazione. Ferdinando I dei Medici, con la consorte Maria Cristina di Lorena, decise di costruire un santuario, affidandone la progettazione e costruzione rispettivamente all’architetto granducale Gherardo Mechini e al capomastro Domenico di Cristofano Marcacci, ossia allo stesso team che fra 1597 e 1599 aveva lavorato alla villa di Montevettolini, eretta dal granduca in luogo dell’antica rocca. Peraltro nel gennaio 1602 egli aveva istituito in quel castello il mercato settimanale del lunedì e desiderava che la pianura, sino ad allora paludosa – ma che gradualmente la bonifica del Padule di Fucecchio da lui promossa stava strappando alle acque – venisse popolata. In quell’oramai fertile campagna nulla era meglio di un segno tangibile della grazia divina e del mecenatismo granducale, che cambiava la connotazione dell’acqua da insalubre a miracolosa. Ancor oggi ogni 7 del mese si può accedere alla ‘Fonte nuova’, sistemata con una più comoda cripta (1955), tramite scale situate sotto al portico della chiesa. Il 30 dicembre 1602 il Gran Principe Cosimo ne aveva posto la prima pietra e la decorazione era iniziata nel 1605 protraendosi in una prima fase sino al 1621, nonostante la consacrazione fosse avvenuta il 30 aprile 1616.

Sollevando lo sguardo si rimane colpiti dalla ricchezza del soffitto ligneo intagliato e dorato, nel quale sono incastonate tre tele a olio che educano il fedele sui misteri mariani: l’Annunciazione di Matteo Rosselli, l’Assunzione di Gregorio Pagani e Matteo Rosselli, l’Incoronazione della Vergine di Donato Mascagni. Il ciclo trova la sua conclusione ideale nell’imponente altar maggiore che ingloba l’antico tabernacolo: solo l’immagine di Maria col bambino emerge dagli ex voto in argento che lo ricoprono. Dietro l’altare si trova il coro con gli stalli lignei seicenteschi, dal quale si accede alla sagrestia e al Tesoro. Il pezzo più importante, dono del Granduca, oggi conservato nel vicino Museo della Città e del Territorio, è la corona aurea con gemme che tuttora viene posta sul capo della venerata icona nella ricorrenza patronale.

Nella chiesa importanti affreschi di Giovanni da San Giovanni Di impianto a croce latina tipico della Controriforma, circondata su tre lati da un portico con tanto di panche in pietra per comodo dei pellegrini, la chiesa accoglie il visitatore attraverso il portale centrale: sull’ architrave un bel busto marmoreo di Leonardo Marcacci (subentrato nel 1605 al padre Domenico nella conduzione del cantiere) raffigura Maria Cristina (devotissima alla Madonna della Fontenuova e prodiga verso il santuario ogni qual volta il cagionevole Cosimo II veniva risanato) come Carità, sullo sfondo della lunetta affrescata dal senese Bonaventura Salimbeni con le allegorie di Fede e Speranza. Varcando la soglia si notano i battenti seicenteschi intagliati, opera del legnaiolo pistoiese Iacopo Desideri, e appena entrati volgendosi alla controfacciata, il monumentale organo sulla cantoria, dono della granduchessa.

Tornati nell’aula si nota la ricchezza del rivestimento marmoreo (e in parte in stucco marmorizzato) delle pareti, sulle quali si aprono le nicchie di ben quattro confessionali bordate di viola, colore della Penitenza; in alto, in un fregio affrescato, si notano due paesaggi in prossimità della controfacciata: due vedute allusive da un lato all’erto colle di Monsummano, dall’altro alla Valdinievole. Sopra i confessionali un ciclo di quattro tele con santi, fra cui S. Sebastiano (presente anche nel tabernacolo) e Carlo Borromeo, santo ‘moderno’ il cui oratorio era stato realizzato all’inizio degli anni Venti a pochi metri dalla chiesa. Nei bracci del transetto due altari laterali, provvisti di grandi tele, risalgono al 1629: a sinistra l’Adorazione dei Magi di Matteo Rosselli , a destra la Madonna bambina con Gioacchino ed Anna di Cristofano Allori. La decorazione della chiesa trovò il suo compimento con l’intervento del pittore granducale Giovanni da San Giovanni: con linguaggio vivacemente narrativo affrescò la Trinità sul retro dell’altar maggiore (1633) e diciassette lunette – purtroppo deteriorate dalle intemperie – sotto al portico (1630-1632), corredate da didascalie. Partendo dal braccio sinistro del transetto il fedele, come il moderno turista, viene edotto sugli eventi miracolosi verificatisi fra 1573 e1602, sulle vicende di fondazione, sui prodigi che la Vergine avrebbe continuato ad operare. Fra questi si segnala sul fronte principale l’episodio raffigurante l’intervento mariano a favore di due muratori: sullo sfondo si scorge un fabbricato porticato con frasca d’ulivo, evidente riferimento all’Osteria dei pellegrini, locanda con regime di monopolio, edificata fra 1606 e 1610 da Leonardo Marcacci per volere granducale. Pagine di aperura: la lunetta col miracolo della pastorella; in alto: l’immagine miracolosa incoronata per la festa patronale; sotto: l’esterno della Chiesa col portico affrescato; pagina a fianco: l’interno del Santuario. Opening pages: lunette with the miracle of the shepherdess; top: the miraculous image crowned for the patron saint’s day; below: the church exterior with the frescoed portico; opposite page: inside the sanctuary.

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The Sanctuary of Maria SS. della Fontenuova

It all began with a miracle Devotion and art in Monsummano Terme

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he church of Maria SS. della Fontenuova was the first building in “lower” Monsummano. The original heart of the square, construction was begun in 1602 around the tabernacle of the “Madonna of the Plain”, at the foot of Monsummano Alto’s hill. The image of the Virgin surrounded by four saints - a sacred 15thcentury conversation attributed to the Master of Fucecchio - had been considered the creator of several miracles. The first of these took place in 1573, on 9 June (still today Monsummano Terme’s patronal festival) when the shepherdess Jacopa Mariotti lost her flock while stopping to pray before a wayside shrine; upon imploring the Virgin Mary for help, the sheep immediately reappeared. Devotion to this image grew such an extent that a chapel was built. There, on 7 July 1602, during the celebration of the Mass, the Virgin caused a source of the purest water to spring forth, relieving the people’s thirst. Ferdinando I de’ Medici, with his wife Maria Christina of Lorraine, decided to build a sanctuary, entrusting its design and construction respectively to the grand ducal architect Gherardo Mechini and the master builder Domenico di Cristofano Marcacci. It was this same team that had worked between 1597 and 1599 on the villa in Montevettolini, erected by the grand duke in place of the ancient fortress. However, in January 1602 he had the weekly Monday market introduced inside the castle and sought to populate the plain that had been swampy until that time but whose development he supported through the gradual reclamation of the Fucecchio Marshes by removing the water. In the by then fertile count32

ryside, nothing was no better than a tangible sign of divine grace and grand ducal patronage, that changed the connotation of water from unhealthy to miraculous. Even today, on the 7th of every month, this “Fonte nuova”, new source, can be reached through a more accessible crypt (1955), with stairs located below the church’s portico. On 30 December 1602, Grand Prince Cosimo laid the foundation stone with decoration begun in 1605 and lasting in an early phase until 1621, despite the consecration having taken place 30 April 1616. With the Latin cross layout typical of the CounterReformation, it is surrounded on three sides by a portico with many stone benches for the convenience of pilgrims. The church welcomes visitors through the central portal. On the architrave is a beautiful marble bust by Leonardo Marcacci (re-

placing his father Domenico in 1605 in managing the worksite) depicting Maria Cristina (extremely devoted to Our Lady of Fontenuova and spending lavishly on the sanctuary whenever the poor Cosimo II was healed) as Charity, in the backdrop of the lunette frescoed by the Sienese Bonaventura Salimbeni, with allegories of Faith and Hope. Crossing the threshold, note its carved 17th-century doors, the work of Jacopo Desideri, a carpenter from Pistoia. Just after entering, turning toward the counter-façade, is the monumental organ in the choir loft, a gift from the grand duchess. Looking up, one is struck by the richness of the carved and gilded wooden ceiling, in which three oil paintings are mounted, which instructs the faithful in the Marian mysteries: the Annunciation by Matteo Rosselli, the Assumption by Gregorio


Pagani and Matteo Rosselli, and the Coronation of the Virgin by Donato Mascagni. The cycle finds its ideal conclusion in the imposing main altar that incorporates the ancient tabernacle. Only Mary’s image with the infant Jesus emerges from silver votive offering covering it. Behind the altar is the choir with the 17th-century wooden stalls, which leads to the sacristy and the Treasury. The most important piece, a gift from the grand duke, now kept in the nearby Museum of the City and Territory, is the golden crown with gems that is still placed on the head of the venerated icon during the patronal feast. Back in the hall, the richness of the marble (and partly marbleized stucco) revetment of the walls can be seen, with four confessional niches edged with purple, the color of penitence. Above, in a frescoed frieze, two landscapes near the counterfaçade can be seen. The two allusive views depict the steep Monsummano from one side hill and the Valdinievole from the other. Above the confessionals are four canvases (1625) with saints, including St. Sebastian (also found in the tabernacle) and Carlo Borromeo, “modern” saint whose oratory was built in the early 1920s a few meters from the

church. The two side altars in the transept arms have large paintings, dating back to 1629. On the left is the Adoration of the Magi by Matteo Rosselli, and, on the left, the Madonna and Child with Joachim and Anna by Cristofano Allori. The decoration of the church found its consummation with the involvement of the grand ducal painter Giovanni da San Giovanni. With its vivaciously narrative language, the Trinity on the back of the high altar (1633) and seventeen lunettes - unfortunately deteriorated by the elements - under the portico (1630 -1632), are accompanied by captions. Starting from the north transept, the faithful, like the modern tourist, is informed of the miraculous events that occurred between 1573 and1602, on the foundational events, the miracles that the Virgin would continue to perform. The episode depicting the Marian intervention in favor of two masons should be noted among those on the main front. in the background, a porticoed building with an olive bough can be seen, a clear reference to the Osteria dei Pellegrini, the inn with a monopoly system, built between 1606 and 1610 by Leonardo Marcacci at the behest of the grand duke.

Pagine precedenti: l’”Assunzione della Vergine” di G. Pagani; in alto: particolare della lunetta di Giovanni da Sangiovanni; in basso: il busto di Maria Cristina di Lorena e l’accesso alla cripta; sotto: la fonte miracolosa. Previous pages: The “Assumption of the Virgin” by G. Pagani; top: detail of the lunette by Giovanni da Sangiovanni; bottom: the bust of Maria Christina of Lorraine and entrance to the crypt; below: the miraculous fountain.

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Rete di cultura

La cittĂ 34


a portata di museo Riferimento per il territorio con sguardo al mondo TESTO Marco Giori

FOTO Nicolò Begliomini MiBACT - Archivio Casa Giusti

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U

n Comune, quello di Monsummano Terme, ad alta vocazione turistica ma anche culturale perché l’offerta museale che si propone è davvero ampia e significativa. Musei che sono riferimenti per il territorio e per chi l’ha fatto conoscere anche lontano da Monsummano, come per esempio Giuseppe Giusti, oppure si concentrano su quelle che sono le tradizioni di questi luoghi o rappresentano la volontà di puntare anche sull’arte contemporanea. Mac,n Museo di arte contemporanea e del Novecento Il museo, aperto dal 2000, è collocato all’interno della villa che fu di Ferdinando Martini (1841-1928), statista, uomo di lettere, giornalista e primo a pubblicare “Le avventure di Pinocchio” di Collodi. La villa, restaurata ed aperta al pubblico come centro culturale fin dal 1988, emerge all’interno del parco ed è articolata su due piani oltre il seminterrato, con una suddivisione funzionale che guardava a precedenti del Rinascimento, influenza che appare anche nell’impiego dei materiali. Il museo, che tra le principali finalità annovera la documentazione, valorizzazione, studio e cono-

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scenza dell’arte contemporanea del Novecento e la formazione del pubblico, ospita un nucleo di opere di pittura, grafica e scultura di artisti del XX e XXI secolo di ambito locale (Collezione Civica Il Renatico) ed organizza periodicamente esposizioni temporanee ed eventi. Tra le opere presenti quelle di Pietro Annigoni, Vinicio Berti, Ferdinando Chevrier, Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, Ketty La Rocca e di giovani artisti contemporanei. Uno degli eventi più importanti ospitati nel museo è rappresentato dal Premio Internazionale d’Incisione “Città di Monsummano Terme” che, iniziato nel 1999, è indirizzato agli allievi delle Accademie di Belle Arti italiane e straniere. Un unico grande evento che, per tre mesi, offre l’opportunità di partecipare a giornate in cui l’incisione diventa l’elemento portante. In questa occasione, infatti, si possono visionare le opere dei giovani incisori, di maestri e artisti di fama internazionale quali, solo per citare alcuni degli ospiti delle edizioni passate, Afro Basaldella, Giorgio De Chirico, Lucian Freud, Giorgio Morandi, Georges Rouault, Andy Warhol ed Emilo Vedova. Dal 2012 il museo si fregia del titolo di Museo di interesse regionale.

Pagine d’apertura: il plastico di Monsummano Alto; In alto: Villa Martini; reperti all’interno del Museo del Territorio; in basso: l’interno del Mac,n; un opera di Aldo Frosini; l’interno e l’esterno di Casa Giusti; portrait of Giuseppe Giusti. Opening pages: the plastic of Monsummano Alto Top: Villa Martini; evidence inside of Museum of Territory; bottom: inside of Mac,n; picture by artist Aldo Frosini; inside and outside of Casa Giusti; portrait of Giuseppe Giusti.


Museo della Città e del Territorio Ospitato nell’edificio storico dell’Osteria dei Pellegrini dal 1998, il museo documenta la storia di Monsummano Terme e della Valdinievole con la trasformazione del paesaggio in seguito alla bonifica del Padule di Fucecchio, la devozione al Santuario della Madonna della Fontenuova, lo sviluppo delle attività termali e di quelle industriali moderne. Il carattere scientifico del museo viene esplicitato nella stanza del cielo, sala dedicata alle scoperte galileiane cui segue, nel percorso espositivo, il Planetario. Alle grandi tematiche del secondo ‘900 è dedicato, al secondo piano, il percorso che prende il via da un evento drammatico come l’eccidio del 23 agosto 1944 e si dipana poi con la sezione dedicata al fenomeno migratorio (emigrazione-immigrazione), con quella relativa all’affermarsi del ciclo di produzione industriale con particolare riferimento alla nascita del distretto produttivo calzaturiero, per concludersi con il consolidarsi delle strutture insediative disseminate nel territorio a costruire la nuova e odierna geografia dei luoghi. Il museo ha ricevuto la menzione speciale del premio EMYA (European Museum of the Year Award) nel 2001 e dal 2012 è riconosciuto come Museo di interesse regionale.

Museo Nazionale di Casa Giusti L’edificio, costruito tra il 1791 e il 1793 per volontà del nonno paterno del poeta Giuseppe Giusti, ministro e amico del granduca di Toscana Pietro Leopoldo, è stato acquistato dallo Stato nel 1972 e inaugurato come museo nel 1992, dopo impegnativi lavori di restauro.

La visita al museo consente di rivivere attraverso gli ornati, i paesaggi ideali e le scene allegoriche dipinte sulle pareti, il clima romantico dei primi decenni dell’Ottocento, entrando nelle stanze di una dimora un tempo abitata da una famiglia di piccola nobiltà. Alcuni ambienti del primo Ottocento sono stati ricostruiti utilizzando i mobili superstiti della famiglia Giusti e arredi provenienti dai depositi della Soprintendenza. Al piano superiore è stato allestito un percorso espositivo documentario che illustra la vita e l’opera del poeta. Completano l’esposizione alcune vetrine contenenti curiosi cimeli di famiglia. Un salotto del secondo piano del museo è allestito come stanza d’ascolto. Seduti in poltrone d’epoca, ci si ritrova al centro di una “lanterna magica” montata con brani di poesie italiane dell’Ottocento, effetti sonori ed immagini in movimento. All’interno del museo si svolgono attività culturali lungo tutto l’arco dell’anno. L’Associazione “Amici di Casa Giusti” promuove e organizza una serie di letture tratte dalle opere dei più importanti poeti italiani dell’Ottocento e incontri con famosi scrittori del Novecento.

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Renatico Civic Collection, consists of paintings, graphics, and sculpture by local artists from the 20th- and 21st-century, with events and temporary exhibitions being organized periodically. Among the works are those of Pietro Annigoni, Vinicio Berti, Ferdinando Chevrier, Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini, and Ketty La Rocca as well as young, contemporary artists. One of the most important events hosted by the museum is the City of Monsummano Terme International Engraving Prize. Begun in 1999, it is directed at students in both Italian and foreign fine arts academies. One unique three-month-long event offers a great participatory opportunity centered on engraving. in fact, works by young engravers, masters, and internationally renowned artists can be seen on this occasion. Past years have included such names as Afro Basaldella, Giorgio De Chirico, Lucian Freud, Giorgio Morandi, Georges Rouault, Andy Warhol, and Emilo Vedova. Since 2012, it has been honored with the title of Museum of Regional Interest

Culture network

The identity of the city kept into museum Reference to the territory with a worldview

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municipality like Monsummano Terme is a natural in terms of its great tourist as well as cultural appeal, because of the many and important museums located locally. These museums are a frame of reference for the district and for anyone who has come to know Monsummano from afar, like Giuseppe Giusti as one example. Alternatively, they have concentrated on local traditions or have also shown a willingness to focus on contemporary art. Mac,n – Museum of Contemporary Art and the Twentieth Century Opened in 2000, the museum is set in the villa that once belonged to Ferdinando Martini (18411928), statesman, man of letters, journalist, and the first to publish Collodi’s “The Adventures of Pinocchio”. Set in a park, the restored villa was opened to the public in 1988 as a cultural center. The structure is divided over two floors plus a basement, with a functional subdivision that looks at its Renaissance background, whose influence is also seen in the materials used. Numbered among the museum’s main purposes are the documentation, promotion, the study and understanding of 20th-century contemporary art as well as the public’s formation. Its core, the 38

Museum of the City and Territory Housed in the historical Osteria dei Pellegrini since 1998, the museum documents the history of Monsummano Terme and the Valdinievole, whose landscape was transformed following the reclamation of the Fucecchio Marsh; the devotion to the Shrine of the Madonna della Fontenuova; and the development of the modern industrial and spa business. The museum’s scientific character is brought out in the Sky Room, dedicated to Galileo’s discoveries, and then followed by the planetarium in the exhibition. The second floor is dedicated to major themes of the second half of the 20th century, starting with the dramatic 23 August 1944 massacre. A section on migratory experiences (emigrationimmigration) is then followed by one related to the rise in industrial production, with particular reference to the birth of the footwear manufacturing district. It ends with the consolidation of the villages scattered around the area to construct the new, modern geography of places. The museum received a special mention in the European Museum of the Year Award (EMYA) in 2001. Since 2012, it has been recognized as a museum of regional interest.

Casa Giusti National Museum The building was constructed between 1791 and 1793 at the behest of the paternal grandfather of the poet Giuseppe Giusti, minister, and friend of the Grand Duke of Tuscany Pietro Leopoldo. It was purchased by the Italian Government in 1972 and opened as a museum in 1992, after demanding restoration work. A visit to the museum lets the romantic atmosphere of the early 19th century be relived through the decorations, ideal landscapes, and allegorical scenes painted on the walls, entering the rooms of a house once inhabited by a family of minor nobility. Some of the early 19th-century rooms have been reconstructed using the Giusti family’s surviving furniture and furnishings from the Superintendence stores. The upstairs is home to a documentary exhibition on the poet’s life and work. Some display cases containing curious family heirlooms completed the exhibition. A sitting-room on the second floor of the museum has been set up as a listening room. Seated in vintage armchairs, we find ourselves at the center of a “magic lantern” assembled with pieces of 19th-century Italian poetry, sound effects, and moving images. Cultural activities are held at the museum throughout the year. The association Amici di Casa Giusti promotes readings of the most important Italian poets from the 19th century and meetings with 20th-century writers.

Mac,n Orari: lunedì, giovedì, venerdì 15.30-18.30 (ora solare) 16.00-19.00 (ora legale) mercoledì 9.30-12.30 / sabato e domenica 9.30-12.30 15.30-18.30 (ora solare) 16.00-19.00 (ora legale); chiuso il martedì, 1° gennaio, 15 agosto e 25 dicembre Ingresso gratuito Contatti: Tel +39 0572 952 140 museoac@comune.monsummano-terme.pt.it Facebook: macnmuseo. Twitter: @macnvilla

www.macn.it

Museo del Territorio Orario invernale (ora solare): lunedì, mercoledì, venerdì 9.00-13.00; martedì e giovedì 9.0013.00/15.30-17.30. Orario estivo (ora legale): lunedì, mercoledì, giovedì 9.00-13.00; martedì e giovedì 9.00-13.00/16.00-18.00. Chiuso sabato, domenica e festivi. Aperture straordinarie in occasione di eventi e su appuntamento. Ingresso gratuito. Contatti: Tel +39 0572 959 500 – 95 44 63 museoterritorio@comune.monsummano-terme.pt.it Facebook: museoterritorio

www.museoterritorio.it

Museo Casa Giusti In alto: Madonna della Fontenuova; un evento nella piazza di Monsummano Alto. in basso: particolare del Museo del Territorio. Top: Madonna of Fontenuova; celebration at Monsummano Alto. Bottom: detail of Museum of Territory.

Orario: lunedì 9.00-12.00; da mercoledì a venerdì 15.30-18.30 (ora solare), 16.00-19.00 (ora legale); sabato e domenica 9.00-12.00. Chiuso il martedì, 1° gennaio e 25 dicembre. Ingresso gratuito. Contatti: Tel. +39 0572 950960


Lively Community

Territorial events

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Senza Barriere, iniziativa dedicata allo sport dei diversamente abili, con mille attività a loro rivolte. Si svolge solitamente nel mese di giugno. Festa Medievale di Montevettolini, che ha luogo il secondo sabato del mese di settembre. Rievocazione storica con personaggi in costume, spettacoli ed intrattenimento. Stagione teatrale di prosa presso il Teatro comunale Yves Montand, che si svolge abitualmente nel periodo autunno/inverno. Attualmente il Teatro è gestito dall’Associazione Teatrale Pistoiese. Gli eventi legati alle Open Week della Valdinievole (week end di Pasqua e successivo). Durante le Open Week ogni comune dell’area organizza iniziative, eventi ed aperture straordinarie per mostrare il patrimonio culturale ed ambientale ai turisti dell’area.

onsummano Terme is a lively small town under cultural and tourist point of view. During the year, the events and the initiatives follow each other nonstop. Some events are of particular importance than others. Literary Award “Giuseppe Giusti”: it is an award about satire and contemporary literature, dedicated to the great poet of Monsummano. This is a two-year award; the prize giving ceremony takes place in May, during the odd years. International Biennial Award “City of Monsummano Terme”, at the MAC, no. In 2017, it will take place from 18 November to 11 March 2018 The White Night, which takes place on the first Saturday of July, with the participation of call-back artists, a night full of fun. Without Barriers, an initiative dedcated to the sport of people with disabilities, with a lot of particular activities. It usually takes place in June. Medieval Festival of Montevettolini, which takes place on the second Saturday of September. Historical reminiscence with characters in costume, performances and entertainment. Prose theater season at the Yves Montand Municipal Theater, which usually takes place in the autumn /winter period. Currently the Theater is run by the Pistoiese Theater Association. Events related to the Open Days of Valdinievole (Easter weekend and next). During the Open Week, every municipality in the area organizes extraordinary initiatives, events and openings to show cultural and environmental heritage to tourists in the area.

gli consente di aprire una descrizione dell’attrattiva stessa. I musei della rete sono dotati di un ibeacon esterno, che consente al visitatore di comprendere quello che troverà entrando nell’edificio, e di un ibeacon interno, che descrive la visita interna alla struttura, facilmente aggiornabile dai musei al cambiamento di mostre e collezioni. La app è disponibile su Play Store di Google per Android, e sull’IOS di Apple, ed è tradotta in inglese. La app aggiorna anche gli utenti delle iniziative e degli eventi dei musei e, per chi accede con il proprio profilo Facebook, tiene aggiornati i visitatori riguardo agli eventi principali. A corredo della APP è stata realizzata una mappa cartacea dell’area “da Leonardo a Pinocchio” che evidenzia i principali punti di interesse storicoculturale.

he “mAPP” project of Valdinievole Museums Network, funded by Tuscany Region, has carried out many initiatives to increase the number of visitors to the Museums and to allow visitors to the area to get a complete idea of​​ Valdinievole’s museum-historical-artistic heritage. The main part of the project was the realization of an APP, called “mAPPe” Valdinievole, of the Valdinievole’s Museums. This instrument uses an innovative “ibeacon” technology that allows the visitor, including geo referencing, to locate the main cultural attractions such as museums, historic centers, points of historical-artistic interest, marked by a small antenna (ibeacon). When the visitor approaches, the antenna sends a notification on the cellphone that allows him to open a description of the attraction itself. The museums of network are equipped with an external ibeacon, allowing the visitor to understand what he will find entering the building, and an interior ibeacon, describing the inside visit to the facility, easily updated by museums to changing exhibits and collections. The app is available on Google’s Play Store on Android, and on Apple Store for iOS, and the app is translated into English. The app also updates users of museum initiatives and events and, for those who access with Facebook profile, keeps visitors update about the main events. The app is also provided with a paper map of the area “from Leonardo to Pinocchio” highlighting the main points of historical-cultural interest.

Comunità vivace

Eventi del territorio

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onsummano Terme è una cittadina vivace dal punto di vista culturale e turistico. Durante tutto l’anno le manifestazioni, gli eventi e le iniziative si susseguono senza sosta. Tra questi, alcuni sono di particolare rilievo. Premio Letterario “Giuseppe Giusti”: un premio alla satira ed alla letteratura contemporanea, dedicato al grande poeta monsummanese. Si tratta di un premio biennale; nel mese di maggio degli anni dispari si tiene la cerimonia di premiazione. Premio internazionale Biennale d’incisione “Città di Monsummano Terme”, presso il MAC,N. Nel 2017 si svolgerà nel periodo 18 novembre - 11 marzo 2018. La Notte Bianca, che si tiene il primo sabato del mese di luglio, con la partecipazione di artisti di richiamo, una notte all’insegna del divertimento.

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www.museivaldinievole.it

“mAPPe”

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La Valdinievole a portata di mano Valdinievole at your fingertips

l progetto “mAPPe” della Rete dei Musei della Valdinievole, finanziato dalla Regione Toscana, ha realizzato varie iniziative, in modo da accrescere il numero dei visitatori dei Musei e consentire ai visitatori della zona di farsi un’idea completa del patrimonio museale-storico-artistico della Valdinievole. Il fulcro del progetto è stata la realizzazione di una APP, denominata appunto “mAPPe Valdinievole”, dei Musei della Valdinievole. Questo strumento si avvale di una innovativa tecnologia “ibeacon” che consente al visitatore, anche tramite georeferenziazione, di individuare sul territorio le principali attrattive culturali, quali musei, centri storici, punti di interesse storico-artistici, segnalate ciascuna da una piccola antenna (ibeacon) che, quando il visitatore si avvicina trasmette una notifica sul cellulare che

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Montecatini Terme e la Valdinievole

Da Leonardo a Pinocchio

Il territorio da Vinci a Collodi raccontato con le parole di Nori Andreini Galli TESTO Anna Marchi FOTO Nicolò Begliomini woola.it 40


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“L

a Valdinievole si quieta e si bea ad ogni ansa di fiume, ad ogni svolta di strada, per ogni torre svettante, per ogni campanile romito, per ogni paese gremito”. Vi siete mai chiesti come mai si parla sempre più spesso delle “Grande Valdinievole” anziché fare riferimento semplicemente alla Valdinievole? C’è chi sostiene che la citazione “Grande Valdinievole” è giustificata dal fatto che sia la terra in cui è nato Leonardo e chi invece l’attribuisce al fiorentino Carlo Lorenzini, che scelse lo pseudonimo di Collodi, in onore di sua mamma. Ma c’è di più, molto di più: c’è una specie di sospesa meraviglia, che suscita il suo paesaggio, dove la vita, la storia e l’arte, sembra che siano, non fermate, ma placate, incantate in una visione quasi contemplativa… Sono parole, queste, di Nori Andreini Galli, che ha prodotto nel tempo moltissimo materiale descrittivo sulla Valdinievole: ha curato per anni in completa autonomia un magazine patinato rivolto ai turisti delle Terme; ha pubblicato saggi sulle Ville Lucchesi e su quelle Pistoiesi, sugli itinerari turistici di oggi e sulle antiche strade medioevali, sul Padule e su Montecatini Terme. E ha coniato l’espressione “Grande Valdinievole”, come ricorda anche la figlia Giovanna, affermato avvocato penalista: “Credo che la Valdinievole fosse per la mamma il luogo dell’anima. E questo non soltanto perché qui è nata ed è vissuta, perché qui ha cresciuto due figlie, ma soprattutto per il profondissimo senso di appartenenza e oserei dire di possesso che ha sempre provato per questi luoghi. È tutto scritto nell’appellati-

vo grande che le riserva nel suo libro più noto. Sono anzi convinta che l’abbia sempre sentita non soltanto grande ma immensa”. Ma cosa offrono dunque le terre di Leonardo e di Pinocchio per essersi guadagnate l’appellativo di “Grande”? Per prima cosa, possono sicuramente vantare una posizione geografica da fare invidia, data dalla sua centralità rispetto a tutte le più famose città d’arte Toscane: si trova infatti a pochi chilometri da Pistoia, Firenze, Pisa e Lucca. Ma possiamo proseguire dicendo che il paesaggio è vario per morfologia e caratteristiche, un territorio tra storia, arte e natura,

ricco di borghi e castelli medievali che sorgono come antichi gioielli sulle colline verdeggianti e rigogliose, che ha fiori e frutti in ogni stagione. È un paesaggio intatto, autentico che in mille anni non è cambiato, scandito e misurato com’è dalle colline, appostate su ordini diversi, più verdi le prime, sfumate le altre nel lilla e nell’azzurro, e da catene di poggi, coperte dalle stesse ulivete, percorsi dalle stesse vibrazioni. L’offerta, anche questa è varia e diversificata, il territorio può essere fruito a piedi o in bicicletta godendo degli splendidi panorami, respirando i profumi della natura e gustando i sapori tipici della tradizione. Immaginiamo adesso di essere a bordo di un elicottero e di sorvolare il territorio, per studiarne le caratteristiche geografiche, lo spettacolo che si aprirà sotto i nostri occhi ci lascerà senza fiato…

Un invito a percorrere il territorio con lentezza I paesi sono ancora costruiti al margine di strapiombi, da una sola parte collegati al poggio per un’agevole difesa. E nei paesi la pieve, superba, il palagio del podestà, l’aringhiera a limitare la loggia delle “parlagioni”, le rughe, nelle quali è possibile riconoscere anche il passo di un bambino, le mura da cui pendono, gracili e aristocratici, i fiori dei capperi (…). Anche le siepi e i pagliai, i poderi lontani della strada, legati gli uni agli altri da una rete di viottoli e di sentieri, sono monumenti di civiltà, come gli argini della Pescia e della Nievole. Le vecchie strade della Valdinievole, tolta la Romea, che aveva il suo clima di pericolo e d’avventura erano, per lo più, soffici strade maestre, fatte per tranquilli viaggi… permettevano di osservare il colore delle nuvole, di sentire l’odore del vento, di cogliere un fiore o un frutto. 42


Proseguendo il nostro viaggio e addentrandoci adesso nelle realtà che compongono la “Grande Valdinievole”, non possiamo fare a meno di vedere tante di quelle “chicche” che il nostro territorio offre. Partiamo da Collodi con Pinocchio e la sua villa, attraverseremo Pescia e le 10 castella battezzate da Jean- Charles-Léonard Simonde de Sismondi dicendo “Che meraviglia! Ma questa è la Svizzera Pesciatina!” in quanto gli ricordavano il rigoglioso e variegato ambiente svizzero. Proseguiamo per Uzzano con il suo Castello e Buggiano, la cui Villa Bellavista è seconda solo alla Reggia di Caserta. Anche Massa si fa vedere dall’alto con il proprio castello, Ponte Buggianese invece custodisce un importante patrimonio artistico, gli affreschi di Annigoni.

Chiesina Uzzanese ha una piazza importante, un tempo rifugio dei pellegrini, Montecatini Terme è caratterizzata invece dalle splendide architetture delle terme. Pieve a Nievole si riconosce per il casolare di caccia della famiglia Medici e Monsummano Terme per il castello situato nella parte alta del Comune, così come particolare è il castello di Larciano. Lamporecchio, infine, si estende sulle pendici occidentali del Montalbano e lambisce l’area del Padule di Fucecchio, ai limiti orientali della Valdinievole. L’area come abbiamo appena visto presenta un’offerta ricchissima per chi decide di scoprirla in tutti i suoi aspetti e la signora Nori Andreini Galli ha visto di tutto e sa di tutto e ci suggerisce solo una cosa: “in Valdinievole bisogna andar piano: quel che conta è la strada”.

www.tomontecatini.com www.discoverpistoia.it Pagine d’apertura: il borgo di Vellano; pagina precedente in alto: Villa Bellavista a Buggiano; in basso: Vinci; sopra: il parco di Pinocchio; sotto: funicolare di Montecatini Alto e Chiesa San Michele Arcangelo a Ponte Buggianese con gli affreschi di Pietro Annigoni; pagine seguenti: Terme Tettuccio a Montecatini. Opening pages: the village of Vellano; preceding page, top: Villa Bellavista in Buggiano; bottom: Vinci; above: Pinocchio Park; below: Montecatini Alto: Funicular and the Church of San Michele Arcangelo in Ponte Buggianese with frescoes by Pietro Annigoni; following pages: Montecatini’s Terme Tettuccio.

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Montecatini Terme and the Valdinievole

From Leonardo da Vinci to Pinocchio The territory from Vinci to Collodi told in the words of Nori Andreini Galli

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he Valdinievole becomes calm and exulted at every bend in the river and every turn of the road, by each soaring tower, by each solitary campanile, in each crowded town”. Have you ever wondered why we always talk more often of the “Grand Valdinievole” instead of referring just to the Valdinievole? Some claim that the quote “Grand Valdinievole” is justified by the fact that it is the land where Leonardo was born, while there are those who assign it to the Florentine Carlo Lorenzini, who chose the pseudonym of Collodi, in honor of his mother. But there’s more, much more: it is a kind of suspended wonder that inspires its landscape, where it seems that life, history, and art have not stopped but placated, enchanted in a almost contemplative vision... These are the words of Nori Andreini Galli who, over time, produced much descriptive material on the Valdinievole. For years, she edited on her own initiative a glossy magazine aimed at tourists at the thermal baths. She published essays on the villas of Lucca and of Pistoia, today’s tourist itineraries and ancient medieval roads, the Fucecchio Marsh and Montecatini Terme. She coined the phrase “Grand Valdinievole”. As her daughter Giovanna, a successful criminal lawyer, also recalls, “I think the Valdinievole was in my mom’s soul. And not just because she was born, lived, and raised two daughters here, but especially because of a profound sense of belonging and, I would say, of ownership that she always felt for these places. 44

It is everything found in the designation “grand” that she kept in her best-known book. I am indeed convinced that she always thought it not only grand but stupendous.” But then, what do the lands of Leonardo and Pinocchio offer that have earned the “grand” moniker? First, they can definitely boast an enviable geographical location, given its centrality to all of

Tuscany’s most famous art cities. It is located close to Pistoia, Florence, Pisa and Lucca. But we can also say that the scenery is diverse because of its landform and characteristics, an area with history, art, and nature, rich in villages and medieval castles that rise like ancient jewels on the lush, green hills, with flowers and fruits all year round. It is an unspoilt, authentic landscape that has not changed in a thousand years, marked and measured by hills, positioned in different orders, the first greener, the others shaded in lilac and blue, and by chains of hills, covered by the same olive groves, the same vibrations. Even this offer is varied and diverse, the area can be seen on foot or by bicycle, enjoying the beautiful views, breathing in the scents of nature and enjoying the flavors of tradition. Now imagine being in a helicopter and flying over the area, in order to study its geographical characteristics, the show unfolding before our eyes will leave us breathless ... The towns are still bu-


ilt at the edge of cliffs, connected to the hill on one side for easy defense. And in the towns, the proud parish church, the palace of the podestà, the balustrade delimiting the loggia of the “parlagioni”, the wrinkles in which a child’s pace is still recognized, the walls hung with the slender and aristocratic flowers of capers (...). Even the hedges and the haystacks, the farms far from the road, bound to each other by a network of paths and trails, are monuments of civilization, like the banks of the Pescia and Nievole. The old streets of the Valdinievole, removed from the pilgrim route, which had its own climate of danger and adventure were, for the most part, soft highways, made for easy travel ... they let the color of the clouds be observed, the wind be inhaled, a flower or a fruit be picked. Continuing our journey and now entering into the worlds that make up the “Grand Valdinievole”, we cannot help but see the many “goodies” that our area offers. We start in Collodi with Pinocchio and

his villa; we pass through Pescia and the ten villages baptized by Jean-Charles Léonard Simonde de Sismondi, declaring “Wonderful! But this is the Pesciatine Switzerland!” because it reminded him of the lush and varied Swiss environment. We continue to Uzzano with its castle and Buggiano, whose Villa Bellavista is second only to the Royal Palace of Caserta. Massa is also shown from above with its castle, while Ponte Buggianese holds an important artistic heritage, the Annigoni frescoes. Chiesina Uzzanese has an important place, once a refuge for pilgrims. Montecatini Terme is characterized instead by the beautiful architecture of its spas. Pieve a Nievole is recognized for the Medici family’s hunting lodge and Monsummano Terme for its castle situated in the upper part of the municipality, like the Larciano castle is special. Lastly there is Lamporecchio that stretches on the western slopes of Montalbano and touches the area of the Fucecchio Marsh, on the eastern limits of Valdinievole.

As we have just seen, the area has a great deal to offer those who would like to discover it in all its aspects and Mrs. Nori Andreini Galli saw and knew everything, suggesting only one thing to us: “one must go slowly in Valdinievole: what matters is the road”.

www.discoverpistoia.it Pagina precedente in alto: il Padule di Fucecchio; in basso: Montecatini Alto; sopra: Grotta Giusti e Massa e Cozzile; a sinistra: biblioteca capitolare di Pescia. Preceding page, top: Fucecchio Marsh; bottom: Montecatini Alto; above: Grotta Giusti and Massa e Cozzile; left: Pescia’s chapter library. 45


Enogastronomia

Le ricchezze del territorio Il cibo ed i prodotti che rendono famosa Monsummano Terme

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ella Toscana autentica e ricca di tradizioni che ritroviamo a Monsummano Terme ed in tutta la Valdinievole, c’è un’altra peculiarità che rende questo territorio unico e da visitare a tutti i costi: le eccellenze enogastronomiche. Quando sei a Monsummano la tappa obbligata è alla Cioccolateria Slitti, uno dei punti cardine della “Chocolate Valley” che nell’ultimo decennio è nata e si è sviluppata fra Pisa e Prato. Qui, oggi, si concentrano maestri cioccolatai di fama internazionale. Andrea Slitti ha iniziato a produrre cioccolato nel 1988. Attraverso una continua ricerca e sperimentazione è oggi uno degli artigiani del cioccolato Made in Italy più conosciuti nel mondo, pluripremiato in tutti i più importanti concorsi nazionali ed internazionali. Ha creato negli anni ricette uniche e gelosamente custodite, riuscendo a dar vita a miscele di cacao di grande qualità e ricchezza aromatica. Ampia la scelta: le classiche tavolette, i panetti morbidi, le creme da spalmare e molto altro, senza perdersi una sosta nella caffetteria, un piacere da non mancare. Sono anche altre, comunque, le eccellenze legate alla cucina ed alla tradizione alimentare. A Cintolese, per esempio, c’è la sede dal 1956 di “Bufalcioffi”, azienda leader per la produzione e la vendita di prodotti legati al latte, salumi e tutto quello che si può desiderare a base di bufala e non. Nella frazione di Monsummano Terme, comunque, non si trova solo la lavorazione, ma anche la vendita diretta, per poter toccare con mano, tutti quanti, le bontà della nostra terra. 46

A pochi metri dalla centralissima Piazza Giusti, invece, si può fare incetta delle migliori carni del territorio perché anche qui la tradizione della Macelleria Ferretti si tramanda fin dagli anni Trenta di generazione in generazione. Prodotti squisiti, scelti ed allevati con cura per offrire sia ai monsummanesi che ai turisti di passaggio per la città le tipicità della cucina tradizionale toscana: una attività che, nel corso degli anni, si è espansa ed ha dato origine anche ad una osteria, nella quale si possono assaggiare salumi e carni, e ad una “Botteghina”, posto ideale per un panino veloce ma di qualità. Nel territorio di Monsummano Terme è sviluppata anche la produzione di miele grazie ad un clima favorevole e mai troppo freddo in qualsiasi periodo dell’anno: alveari e arnie che, come nei casi già descritti, si tramandano da generazioni nelle verdeggianti campagne intorno alla città. Nella parte più collinare del territorio, invece, salendo verso Montevettolini e le prime propaggini del versante valdinievolino del Montalbano, puntando in direzione Larciano e Lamporecchio, non può mancare olio e vino: uliveti rigogliosi che crescono guardando il panorama della Valdinievole e del Padule di Fucecchio; vigne cariche di uva in una parte di Toscana che rientra nel percorso delle strade del Vino e dell’Olio del Montalbano. Non solo musei e contatto con la natura, ma anche buona cucina contadina: a Monsummano Terme si può trovare davvero tutto quello che si desidera.

In alto: i prodotti della Cioccolateria Slitti; l’olio del Montalbano. In basso: la mozzarella dell’azienda Bufalcioffi; il ristorante e la macelleria “Il Maialetto”. Top: the products of Chocolaterie Slitti; the extra virgin olive oil of Montalbano; Bottom: mozzarella made by Bufalcioffi; the restaurant and the butcher’s shop “Il Maialetto”.


Food and Wine

The riches of the land The food and products that make famous Monsummano Terme

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n the authentic Tuscany, rich in the traditions that we find in Monsummano Terme and throughout the Valdinievole, another feature that makes this area unique and a required visit at all costs is its culinary excellence. When you’re in Monsummano one obligatory stop is the Cioccolateria Slitti, one of the cornerstones of the “Chocolate Valley” created and developed between Pisa and Prato over the past decade. Today, internationally famous chocolatiers have come together here. Andrea Slitti began producing

chocolate in 1988. Through continuous research and experimentation, he is now one of the best known Italian chocolate artisans in the world and winner of numerous awards at all the most important national and international competitions. Over the years, he has created his unique, jealously guarded recipes, managing to create cocoa blends of great quality and aromatic richness. There is a wide selection: classic bars, soft blocks, creamy spreads and more, without missing a stop in the caffetteria, a pleasure not to be missed. However, there are also other distinctions linked to cooking and food traditions. For example, the Bufalcioffi headquarters has been located in Cintolese since 1956. It is a production and sale leader in milk-related products, cold cuts, anything buffalo-based, and anything else that could be desired. Nevertheless, not only is the production chain located in the Monsummano Terme area, but also the direct sales of these products. Consequently, everyone can see first-hand the bounties of our land. A few meters away from the very centrally located Piazza Giusti, however, you can snap up the area’s

best meat because the Macelleria Ferretti has handed down the butcher’s tradition from generation to generation since the 1930s. Its exquisite products are selected and bred with care, offering those products typically traditional of Tuscan cuisine to both Monsummano’s inhabitants as well as to tourists passing through the city. Over the years, the business has expanded, also giving rise to an osteria, where cold cuts and meats can be sampled, as well as a botteghina, a corner shop ideal place for a quick but good quality sandwich. In the Monsummano Terme area, honey production has also developed due to its favorable climate, which is never too cold at any time of year. As in the previously described cases, the various types of hives have been handed down through the generations in the green countryside surrounding the town. In the hilly part, however, climbing towards Montevettolini and the Montalbano foothills on the Valdinievole side, pointing towards Larciano and Lamporecchio, wine and olive oil are not to be missed. Olive trees grow, overlooking the view of the Valdinievole and the Fucecchio Marsh. Heavily laden grape vines in one part of Tuscany return along the route of Montalbano’s Strade del Vino e dell’Olio (Roads of Wine and Oil). Monsummano Terme offers pretty much anything you want: from museums and contact with nature, but also good country cooking.

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INFO

Il Punto Informazioni Turistiche di Monsummano Terme Orario di apertura: Lunedì 10.30 - 12.30 giovedì 10.30 - 12.30 e 15.00 - 17.00 venerdì 10.30 - 12.30 Aperto nel week end solo in occasione di eventi e manifestazioni straordinarie. tel. 0572959505 puntoinforma@comune.monsummano-terme.pt.it Facebook: Punto Informazioni Monsummano Terme

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I COMUNI - RETE DEI MUSEI - PUNTI DI INTERESSE - EVENTI THE DISTRICTS – MUSEUMS NETWORK – POINTS OF INTEREST - EVENTS

“mAPPe” della Rete dei Musei della Valdinievole è un progetto innovativo che permette ai turisti di conoscere a fondo il patrimonio museale e storico artistico della Valdinievole. Cuore dell’idea è l’app, “mAPPe Valdinievole” che si avvale della tecnologia ibeacon che consente al visitatore, tramite georeferenziazione, di individuare sul territorio le principali attrattive culturali, i centri storici, i punti di interesse artistici, segnalate da una piccola antenna (ibeacon) che trasmette una notifica sul cellulare del visitatore contenente una descrizione completa dell’attrattiva. I musei della rete sono dotati di un ibeacon esterno, per scoprire cosa si trova all’interno nell’edificio, e di un ibeacon interno, che descrive la visita interna alla struttura. Insieme all’app è stata realizzata una mappa cartacea dell’area “da Leonardo a Pinocchio” che evidenzia i principali punti di interesse culturali. Tutto quello che offre la Valdinievole a portata di mano.

“mAPPe” of Valdinievole Museum Network is an innovative project that allows tourists to know, in an unique and complete way, the historical artistic museum heritage of Valdinievole. The heart of idea is the app “mAPPe Valdinievole”. This app, using the ibeacon technology, allows the visitor to geo-referencing finding the main cultural attractions, historical centers, points of interest in the arts, signaled by a small antenna (ibeacon) that transmits a notification on visitor’s mobile containing a full description of the attraction. The museums that belong to the network are equipped with an external ibeacon to find out what’s inside the building, and an interior ibeacon, which describes what you can find inside the rooms of the museum. Along with the app, there is a paper map called “Leonardo da Pinocchio” with the main points of cultural interest. For the first time, the Valdinievole area at your fingertips.

www.museivaldinievole.it


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