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neo-Eubios 69 - Acustica e posa (efficace) dei serramenti: dalla progettazione dei giunti d'installazione alla corretta esecuzione

di Rita D’Alessandro

La riproduzione di stralci tratti dalla norma UNI 11296 è stata autorizzata da UNI Ente Italiano di Normazione. L’unica versione che fa fede è quella originale reperibile in versione integrale presso UNI, Via Sannio 2 20137 Milano, 0270024200 - vendite@uni.com - www.uni.com.

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La pubblicazione della norma UNI 11296 versione 2018 (revisione profonda della precedente edizione datata 2009) ha aggiunto un ulteriore tassello normativo in tema di progettazione dei sistemi d’installazione dei serramenti e più in generale dei componenti di facciata, compresi i dispositivi per il passaggio dell’aria, i sistemi di oscuramento/schermatura e altri eventuali componenti. La norma fa parte di un tessuto normativo che focalizza l’attenzione non solo sulle configurazioni di posa raccomandate in relazione all’interfaccia con il vano murario, ma anche sui ruoli e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel processo di installazione dei componenti di facciata, così come sulla selezione delle caratteristiche prestazionali del serramento in relazione alla destinazione finale prevista in sede progettuale.

1. Generalità e quadro normativo di riferimento

La protezione degli edifici dal rumore proveniente dall’esterno è un requisito di primaria importanza sia per le nuove costruzioni sia per gli interventi di riqualificazione di edifici esistenti. Vari disposti legislativi indicano i valori limite da rispettare per l’isolamento acustico di facciata in relazione alla tipologia di immobile; anche nei piani di risanamento acustico delle infrastrutture stradali definiti dalla Legge n. 447/95 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” e dai suoi decreti attuativi è prevista la possibilità di agire direttamente sulle facciate dei ricettori (scuole, ospedali, residenze, ecc.) al fine di ottenere determinati valori limite per il rumore immesso nei locali interni. Per quanto riguarda il calcolo previsionale dell’isolamento acustico di facciata si può fare riferimento alla UNI EN ISO 12354-3 che richiede la conoscenza, sulla base di dati misurati o stimati, delle caratteristiche prestazionali dei vari componenti di facciata (tamponamenti, serramenti, dispositivi per la ventilazione, ecc.), presupponendo che questi siano posti in opera “a regola d’arte”, al fine di garantire nel tempo prestazioni analoghe a quelle misurate in laboratorio o indicate in sede progettuale. Una posa in opera eseguita non secondo la regola dell’arte può determinare sensibili riduzioni dell’isolamento acustico complessivo di facciata. Per poter però pervenire a una corretta esecuzione occorre partire dalla progettazione dei giunti di installazione, ossia delle connessioni tra vano di posa e serramento o altro componente di facciata. A tal fine è stata pubblicata la norma UNI 11296, versione 2018, che in affiancamento a quanto già indicato nella norma UNI 11673-1, definisce i principi e i criteri di base della progettazione e della verifica di un efficiente sistema d’installazione ai fini acustici. Oltre alle due norme sopra citate, il tessuto normativo inerente al comparto dei serramenti e della relativa posa in opera ne comprende altre che trattano svariati argomenti, tra cui in particolare:

• i ruoli e le responsabilità dei soggetti che intervengono nel processo di installazione, dal progettista, all’impresa edile, al fabbricante, al posatore fino all’utente finale (UNI 10818)

• i criteri di selezione dei serramenti in relazione alle caratteristiche di permeabilità all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al carico del vento e isolamento termico e acustico (UNI 11173)

• i criteri di estendibilità dei risultati acustici ottenuti mediante test di laboratorio o metodo di calcolo/tabellare (UNI/TR 11469).

Vi sono poi tre ulteriori progetti normativi, finalizzati dai tavoli di lavoro UNI e in attesa di pubblicazione al momento della stesura del presente articolo, che vanno a completare la serie UNI 11673 e riguardano in particolare:

• la qualificazione degli installatori/posatori in termini di conoscenza, abilità e competenza (prUNI 11673-2)

• i requisiti minimi per l’attività di formazione non formale per gli installatori/posatori (prUNI 11673-3)

• i requisiti e i criteri di verifica dell’esecuzione (prUNI 11673-4).

Una volta pubblicate anche queste tre ultime norme tecniche il quadro di riferimento in materia di installazione dei serramenti sarà completo e la “posa in opera a regola d’arte” potrà fondarsi su criteri codificati.

2. Gli aspetti salienti della UNI 11296

La UNI 11296 si applica agli interventi eseguiti su edifici esistenti e di nuova costruzione, comprendendo anche i serramenti interni di separazione tra ambienti che richiedono protezione dal rumore (per esempio, porta d’ingresso inserita nella parete divisoria tra alloggio e vano scala condominiale), e si riferisce unicamente ai casi di propagazione del rumore per via aerea. Rispetto alla precedente edizione 2009 è stato semplificato il metodo di verifica del livello sonoro immesso nell’ambiente interno (appendice A) rimandando, per il calcolo in funzione della frequenza, alle norme della serie UNI EN ISO 12354 e per il calcolo delle prestazioni dei serramenti (in particolare delle finestre) alla UNI EN 14351-1.

È prevista, come nella precedente versione, la duplice modalità di verifica dell’efficacia dell’intervento sulla facciata in termini di isolamento acustico e di livello sonoro immesso nell’ambiente interno, inoltre è prevista la verifica di rispondenza alle previsioni progettuali mediante la misurazione in opera dell’isolamento acustico di facciata secondo UNI EN ISO 16283-3. La parte più consistente della norma riguarda i criteri per la progettazione dei giunti di installazione dei componenti di facciata (serramenti, chiusure oscuranti e dispositivi di ventilazione), con frequenti richiami alla UNI 11673-1. Tale progettazione deve garantire che l’interfaccia con il vano non sia causa di peggioramento delle prestazioni di prodotto dichiarate e non si generino degradi funzionali. Il progetto di posa in opera deve considerare innanzitutto la prestazione del prodotto dichiarata, espressa in termini di indice di valutazione di potere fonoisolante, R W.

Nella valutazione dei possibili tipi di giunto fonoisolante occorre considerare che

• la pressione acustica sui bordi del serramento può essere maggiore di quella al centro dell’elemento

• la geometria del vano di posa ha rilevanza ai fini del raggiungimento delle prestazioni acustiche complessive del sistema. Tipicamente, la presenza e la natura di una o più battute sui giunti di installazione, il contenimento delle dimensioni dei giunti stessi e il completo riempimento con materiali idonei consentono il miglioramento delle prestazioni

• le dimensioni dei giunti sono fondamentali per prevenire inconvenienti in fase di posa dei serramenti e non comprometterne le prestazioni. Tali dimensioni possono essere stabilite in sede di progetto, dal capitolato, dalle prescrizioni del fabbricante e/o da altri documenti contrattuali

• le proprietà acustiche dei materiali sigillanti devono essere note e idonee in relazione al livello prestazionale del serramento, così come indicato in Tab. 1

Tab. 1 – Prestazioni acustiche di riferimento dei sigillanti in funzione dell’indice di valutazione del potere fonoisolante R W del serramento

Al fine di ottenere una sigillatura durevole, caratterizzata dall’adesione del sigillante su due lati, è sempre raccomandabile l’inserimento del fondo giunto (Fig. 1). L’assenza del fondo giunto può provocare l’adesione del sigillante su tre lati e un’elevata probabilità che il giunto si rompa se soggetto a sollecitazioni di trazione. I materiali costituenti il fondo giunto possono essere di varia natura, quali per esempio polietilene espanso a cellule chiuse, neoprene. Sono preferibili materiali sigillanti a basso modulo di elasticità, quindi meno rigidi.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e i livelli prestazionali dei materiali per sigillatura, riempimento e isolamento termo-acustico, nonché la compatibilità tra le varie tipologie di sigillanti fluidi e substrati è possibile fare riferimento rispettivamente al prospetto 3 e al prospetto 4, riportati nella UNI 11673-1.

1 sigillante 2 fondo giunto A almeno 5 mm e in conformità alle specifiche tecniche del fabbricante del sigillante B raccomandato pari ad A/2, ai fini della corretta reticolazione

Fig.1 – Schema esemplificativo di un giunto con fondo giunto

2.1 L’interfaccia vano di posa-serramento secondo UNI 11296

In fase di progettazione del sistema di interfaccia vano di posa–serramento, che può essere realizzato mediante controtelaio, direttamente sul vano murario in assenza di controtelaio o su telaio preesistente, occorre tenere conto dei piani funzionali seguenti:

• piano di tenuta agli agenti atmosferici, che è collocato verso l’esterno dell’edificio e dei giunti di installazione e deve garantire la protezione dagli agenti atmosferici, quali vento, pioggia battente e acqua stagnante;

• piano di permeabilità all’aria interna dell’edificio, che è posto nelle zone superficiali interne dell’edificio e dei giunti, deve essere rac cordato con gli elementi di isolamento interno dei locali e deve impedire o regolare il passaggio dall’interno verso l’esterno di umidità interna, al fine di prevenire il rischio di formazione di condense interstiziali e superficiali e di altri fenomeni degradanti il vano, il prodotto e il sistema di posa in opera;

• piano di isolamento termo-acustico e di fissaggio meccanico, che è collocato in posizione intermedia tra i due piani precedentemente definiti e deve contribuire all’isolamento termico-acustico e al trasferimento dei carichi al vano. Il fissaggio meccanico può interessare piani diversi, in funzione di molteplici fattori (tipologia del serramento, posizione del serramento nel vano di posa, morfologia del vano di posa, ecc.)

In presenza di controtelaio l’interfaccia vano murario-controtelaio (giunto primario) deve essere concepita e realizzata con la finalità di non compromettere le prestazioni del serramento dichiarate dal fabbricante e di limitare i ponti acustici. Il giunto primario deve presentare dimensioni adeguate in modo tale da consentire il riempimento con idonei materiali in grado di compensare le eventuali irregolarità del vano e le dilatazioni dei materiali. Fatte salve diverse prescrizioni progettuali, per quanto riguarda il controtelaio occorre verificarne - la messa a piombo - il parallelismo tra le facce - la complanarità rispetto al vano murario.

In assenza di controtelaio, ossia nel caso di interfaccia serramento-vano di posa direttamente sul vano murario, il giunto primario coincide con quello secondario. Anche in questo caso l’interfaccia vano di posa-telaio fisso del serramento (giunto secondario) deve rispettare le condizioni previste per l’interfaccia in presenza di controtelaio.

Nel caso di interfaccia serramento-vano di posa su telaio preesistente, riscontrabile per esempio nella sostituzione di serramenti esistenti, le criticità sono generalmente elevate e pertanto non sempre si può garantire il raggiungimento dei risultati acustici. Si rendono necessarie misure in opera per la verifica delle prestazioni effettive. Nel caso di telaio fisso preesistente non rimovibile e/o non riducibile, una soluzione consiste nel sovrapporre il nuovo telaio fisso e nel considerare i sistemi di sigillatura sui tre piani funzionali, in corrispondenza dei due telai fissi e, ove possibile, anche del giunto primario preesistente. Qualora non sia noto il sistema di fissaggio del telaio fisso preesistente, è opportuno effettuare un sondaggio conoscitivo e prevedere il fissaggio direttamente al vano murario.

2.2 Esempi di configurazioni di posa

Pur mantenendo un approccio prestazionale e non escludendo soluzioni alternative parimenti efficaci allo scopo, la UNI 11296 riporta, a titolo puramente indicativo e non esaustivo, alcuni esempi di giunti d’installazione tra serramento e vano di posa sia nel caso di presenza che di assenza del controtelaio o di montaggio su un controtelaio esistente. Per quanto riguarda la posa in opera dei serramenti su vano murario nuovo, la norma distingue il caso della posa in luce (Fig. 2) da quello della posa in battuta (Fig. 3).

Sezione verticale 1 esterno 2 interno 3 isolante termo-acustico (per esempio, schiuma poliuretanica) 4 sigillante 5 fondo giunto 6 tenuta all’aria e freno vapore (per esempio, pellicola o guaina) 7 barriera all’acqua stagnante (per esempio, guaina impermeabilizzante) 8 fissaggio 9 telaio fisso 10 controtelaio 11 soglia 12 vano di posa 13 tenuta all’acqua, tenuta all’aria, isolamento termo-acustico (per esempio, nastro sigillante di PVC

Fig. 2 – Esempio di configurazione di posa in luce per una finestra

a) sezione verticale b) sezione orizzontale 1 esterno 2 interno 3 barriera alla pioggia battente e apertura alla diffusione del vapore (per esempio, nastro autoespandente bifunzionale) 4 isolamento termo-acustico (per esempio, schiuma poliuretanica) 5 sigillante 6 tenuta all’aria e freno al vapore (per esempio, pellicola o guaina) 7 barriera all’acqua stagnante (per esempio, guaina impermeabilizzante) 8 barriera all’acqua stagnante esterna e freno al vapore interno 9 fondo giunto 10 telaio fisso 11 controtelaio 12 interruzione di soglia 13 soglia 14 vano di posa 15 fissaggio

Fig. 3 – Esempio di configurazione di posa in battuta per una finestra

Viene inoltre trattata la posa dei sistemi monoblocco (serramento e sistema oscurante integrati) (Fig. 4) e dei dispositivi di ventilazione, comprendendo in questo caso l’installazione tra telaio fisso e vano murario, l’installazione a davanzale e quella a parete.

Gli esempi riportati nella UNI 11296 sono riferiti alle condizioni di posa ai fini dell’isolamento acustico e ovviamente devono essere integrati con quanto richiesto a livello progettuale per soddisfare gli altri requisiti generalmente previsti.

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