Variante strutturale ciriè allegati tecnici linear garden city

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SCHEMA DEL VERDE

SCHEMA DELLA VIABILITA’

SCHEMA DELLE DESTINAZIONI D’USO

LINEAR

GARDEN

CITY

LINEAR GARDEN CITY

Il progetto nasce da valutazioni ed analisi di elementi emersi durante il sopralluogo del macroambito della Città Giardino lineare. Come sintetizza il Logo, l’area è caratterizzata dalla presenza di un parcellare agrario definito che è stato ripreso in fase di progettazione. Il parco e l’area residenziale, infatti, sono stati progettati seguendo il reticolo agrario con l’obiettivo di non alterare l’identità agricola. Il Piano pone la Città Giardino lineare come limite all’espansione insediativa a sud della Circonvallazione del

PIANIFICAZIONE LOCALE (PROF. CARLO ALBERTO BARBIERI) ANALISI E PROGETTAZIONE DELLA MORFOLOGIA URBANA - (PROF. DAVIDE ROLFO) VALUTAZIONE E FATTIBILITÀ ECONOMICA (PROF. FERRUCCIO ZORZI) GRUPPO 11 VIOLA MARI - EMILIO NERVI - LAURA PERNIOLA - GIULIA TORCHIO

Concentrico e connette le polarità di funzioni e servizi situate al suo interno rappresentate dall’ex Cartiera De Medici e dall’industria dismessa IPCA. Il progetto prevede, inoltre, un mantenimento ed una valorizzazione di questi elementi connessi tramite il Verde pubblico

Verde pubblico per il gioco e lo sport

Parcheggi

Pedonale privata

Ville a schiera

Verde privato

Tetti verdi

Pedonale pubblica

Pista ciclo-pedonale

Residenze

Orti urbani

Corridoi ecologici

Carico e scarico

Urbana

Terziario - uffici

L. M. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ,URBANISTICA PAESAGGISTICO-AMBIENTALE 02NTDQA - ATELIER DI PIANIFICAZIONE LOCALE POLITECNICO DI TORINO AREA DELL’ARCHITETTURA

TAVOLA 1

viale ciclo-pedonale che ricalca il tracciato del corridoio ecologico delineato dal piano regolatore. Gli indirizzi del Piano, invece, prevedevano la localizzazione di un fuso a doppio senso di marcia con due controviali di accesso alle residenze dell’ambito, in corrispondenza del tracciato ciclo-pedonale. In fase progettuale il fuso è stato pianificato dalla rotonda est della Tangenziale di Ciriè fino al confine comunale ovest, lungo il margine sud del macroambito così da convogliare i flussi di traffico fuori dall’area verde completamente pedonale sulla quale si organizzano i complessi residenziali. Questi ultimi seguono due

SEZIONI 1:500 SEZIONE AA’

modelli: il primo di tipo social housing parallelo agli assi viabili est-ovest, il secondo riprende il modello della villa a schiera e si dispone seguendo il reticolo agricolo. La zona industriale è stata progettata nella parte est del macroambito integrata con il sistema del verde e i servizi alla persona localizzati nella ex Cartiera De Medici. All’interno di essa si localizzano servizi sportivi connessi all’impianto limitrofo realizzando un polo terziario associato all’asse commerciale nord-sud esistente.

SEZIONE BB’

SEZIONE CC’

ALLEGATO TECNICO

Produttivo

SEZIONE DD’

MASTERPLAN 1:2000

“Un edificio che si erge da solo nella campagna è percepito come un’opera di architettura; ma si riuniscano una mezza dozzina di edifici e si renderà possibile un’arte diversa dall’architettura”, Gordon Cullen, Il Paesaggio Urbano


PERCORSI, NODI, MARGINI, RIFERIMENTI (KEVIN LYNCH) - PROGETTO

PERCORSI, NODI, MARGINI, RIFERIMENTI (KEVIN LYNCH) - STATO DI FATTO

LINEAR

le forme, considerate materie prime dell’immagine ambientale a scala di città, è possibile risalire agli incessanti cambiamenti

una esperienza plastica, un viaggio attraverso pressioni e vuoti, una sequenza di exposure e di enclosure, di

nella realtà fisica, riuscendo in tal modo a classificare i contenuti riferibili alle forme dell’immagine della città in 5 differenti

costrizione e di sollievo. (…) non appena creiamo un “qui”, dobbiamo automaticamente creare un “là”, perché non si può avere

elementi che si sovrappongono e penetrano l’uno nell’altro, non esistendo isolatamente nella realtà: percorsi, margini, nodi,

l’uno senza l’altro…

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PIANIFICAZIONE LOCALE (PROF. CARLO ALBERTO BARBIERI) ANALISI E PROGETTAZIONE DELLA MORFOLOGIA URBANA - (PROF. DAVIDE ROLFO) VALUTAZIONE E FATTIBILITÀ ECONOMICA (PROF. FERRUCCIO ZORZI) GRUPPO 11 VIOLA MARI - EMILIO NERVI - LAURA PERNIOLA - GIULIA TORCHIO

e contenuto dal pieno, una porzione di spazio. S intende, quindi, la porzione di spazio che un volume delimita. Da un punto di vista qualitativo, infatti, non c’è differenza tra una stanza e una piazza o tra un corridoio e una strada delimitata da un ciglio; ciò che interessa è la loro funzione come determinanti di uno spazio racchiuso. Attraverso le viste si è voluto far emergere l’importanza della percezione visiva di un ambiente urbano così come sostenuto da Gordon Cullen. In particola in un ambiente dove si voleva integrare il costruito con il sistema del verde. “Supponiamo che gli edifici siano stati raggruppati in modo tale che si possa penetrare all’interno del gruppo, ora lo spazio creato fra gli edifici sarà visto come se avesse una vita a sé, che va al di sopra e al di là degli edifici che lo creano, e la reazione sarà quella di dire “io sono dentro di esso” o “io sto entrando in esso” (Gordon Cullen, Il paesaggio urbano). …Camminare da un capo all’altro della pianta, ad andatura uniforme, fornirà una sequenza di rivelazioni. Se (…) progettiamo

SCHEMA DELLE VISUALI DEL PERCORSO

MOMENTI DEL PERCORSO

IPOTESI DI PROSPETTO

2

3

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POLITECNICO DI TORINO AREA DELL’ARCHITETTURA

1

ALLEGATO TECNICO

TAVOLA 2

8 4

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6

LINEAR GARDEN CITY

le nostre città dal punto di vista della persona che si muove (pedone o automobilista) è facile vedere come l’intera città diventi

Lo schema progettuale “Lo spazio in negativo” rielabora il concetto di Bruno Zevi riguardante il vuoto che è ciò che è delimitato

LO SPAZIO IN NEGATIVO (BRUNO ZEVI) - STATO DI FATTO

CITY

Lo schema progettuale “Percorsi, nodi, margini, riferimenti” riprende le teorie di Kevin Lynch: “esaminando l’interrelazione tra

quartieri e riferimenti.”

LO SPAZIO IN NEGATIVO (BRUNO ZEVI) - PROGETTO

GARDEN


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