Analisi del PUC di Savona

Page 1

Prof. Arch. Giampiero Lombardini Corso di Urbanistica 2 Scienze per il progetto integrato t.a.p. a.a. 2011/2012 FacoltĂ di Architettura UniversitĂ degli Studi di Genova

PUC DI SAVONA Studenti: Roberta Bulone Emilio Nervi


INDICE 

Inquadramento

Sistema pianificatorio della Regione Liguria

Quadro sovra-ordinato della pianificazione

Struttura generale del Piano

Estratto Tav. 1 e 2

Legenda

Struttura del piano: la città esistente

Carta dei vincoli

Struttura del piano: le aree di trasformazione

Ambiti e distretti

Definizione sub ambiti e sub distretti

Riqualificazione del Waterfront

Struttura del piano: il sistema dei servizi

Carta delle infrastrutture

Sistema degli impianti sportivi

Struttura del piano: il territorio extraurbano

Analisi di un ambito di riqualificazione: CENTRO STORICO ottocentesco

Analisi critica di un distretto di trasformazione: distretto: P.zza del POPOLO - Orti FOLCONI


INQUADRAMENTO

Il Comune di Savona nella sua Provincia

È il terzo comune della regione per popolazione, preceduta solamente da Genova e da La Spezia. La sua area conurbata, comprendente i comuni diAlbissola Marina, Albisola Superiore, Quiliano e Vado Ligure, conta 94.100 abitanti, mentre l'intero comprensorio savonese, da Bergeggi a Varazze e il relativo entroterra, sfiora i 115.000 residenti. La città di Savona è il punto di riferimento per chi intende dirigersi verso il ponente Ligure o l'entroterra. Il capoluogo savonese funziona inoltre come snodo centrale per i collegamenti in verso il non distante confine francese, la Costa Azzurra e l'Aeroporto di NizzaCôte d'Azur. È inoltre un importante porto croceristico.

Immagine del comune di Savona da Google Earth


SISTEMA PIANIFICATORIO DELLA REGIONE LIGURIA Il PUC di Savona fa riferimento alla Legge Urbanistica Regionale (36/97): la Regione si occupa soltanto di quelle funzioni di tale importanza da non poter essere delegate ad altri Enti. Si compone di: Descrizione fondativa • Analisi conoscitive e sintesi interpretative

Documento degli obiettivi • Direttive programmatiche dell’Amministrazione • Temi principali di pianificazione • Finalità generali Struttura del piano • Ambiti di conservazione e di riqualificazione • Distretti di trasformazione • Aree di produzione agricola • Aree di presidio ambientale • Aree non insediabili Norme di conformità e di congruenza


IL QUADRO SOVRA-ORDINATO DELLA PIANIFICAZIONE Il Piano si ispira ai criteri di:

imparzialità economicità efficacia pubblicità semplificazione dell’azione amministrativa sostenibilità ambientale • tutele dell'integrità fisica e dell'identità culturale • valorizzazione delle qualità, ambientali, paesaggistiche, urbane, architettoniche, relazionali e sociali presenti • ripristino delle qualità deteriorate


STRUTTURA GENERALE DEL PIANO Il territorio comunale è suddiviso in:  ambiti di conservazione/riqualificazione  distretti di trasformazione  aree di produzione agricola  ambiti territoriali destinati al presidio ambientale, ovvero non insediabili Per singoli ambiti o distretti il Piano individua ulteriori articolazioni che tali ripartizioni tengono conto della definizione di zone territoriali omogenee (Z.T.O) di cui al D.M. 2/4/1968:  sub-ambiti  sub-distretti  aree destinate a servizi di interesse pubblico


ESTRATTO TAV. 1 E 2


LEGENDA


STRUTTURA DEL PIANO: LA CITTÀ ESISTENTE TESSUTO STORICO •Unità spaziale complessa: tessuto di impianto storico, con alterazioni ed intrusioni sulla matrice preesistente DESTINAZIONE D'USO •Per destinazione d'uso in atto si intende quella risultante dal pertinente titolo abilitativo ovvero, in mancanza di esso, da diverso provvedimento amministrativo rilasciato ai sensi di legge ovvero, in difetto o in caso di indeterminatezza di tali atti, quella in essere alla data di approvazione dello strumento urbanistico generale vigente o, in subordine, quella attribuita in sede di primo accatastamento, quella risultante da altri documenti probanti ovvero quella desumibile dalle caratteristiche strutturali e tipologiche dell'immobile esistente. EDIFICIO ESISTENTE •E’ l’edificio legittimamente esistente sulla base di titolo abilitativo o realizzato in epoca in cui non si richiedeva alcun preventivo assenso edilizio. EDIFICIO DIRUTO •E’ l’edificio caduto in rovina. MANUFATTO ESISTENTE •Si definisce esistente il manufatto censito a catasto e munito di titolo edilizio abilitativo, anche in sanatoria, oppure realizzato in un momento in cui non necessitava per legge pertinente titolo abilitativo. PESO INSEDIATIVO •Il peso insediativo è costituito dall’insieme della popolazione esistente e di quella prevista, definite in termini di abitanti, di persone presenti per turismo od affari, nonché di addetti e di utenti delle attività economiche e dei servizi.


CARTA DEI VINCOLI Contenuta nella Descrizione Fondativa


STRUTTURA DEL PIANO: LE AREE DI TRASFORMAZIONE La disciplina dell’uso e della conservazione, della riqualificazione e della trasformazione dell’intero territorio comunale viene definita dal P.U.C. attraverso 

Elaborati grafici di indirizzo pianificatorio prescrittivi e/o indicativi su carta tecnica regionale (sc. 1/5.000, 1/2.000);

Normativa urbanistica generale e normativa

I distretti di trasformazione sono divisi in sub-distretti, che possono essere raggruppati in perimetri detti settori di intervento, e in sub-ambiti speciali di intervento e di ristrutturazione, nei quali non vengono indicati graficamente la localizzazione e l’estensione delle aree a standards ma ne viene data un’indicazione parametrica.


AMBITI E DISTRETTI


DEFINIZIONE SUB AMBITI E SUB DISTRETTI


RIQUALIFICAZIONE DEL WATERFRONT


STRUTTURA DEL PIANO: IL SISTEMA DEI SERVIZI AREE A SERVIZI PUBBLICI O PRIVATI STANDARDS URBANISTICI  verde pubblico a parco urbano o giardino naturalistico ovvero attrezzato per lo svago e lo sport  servizi per l’istruzione  attrezzature di interesse generale  servizi religiosi  parcheggi pubblici a raso ed in struttura  attrezzature tecnologiche e per la mobilità  attrezzature sanitarie e strutture pubbliche e private per soggetti che necessitano di particolare assistenza sociale e socio-sanitaria.  impianti cimiteriali Ai sensi dell’art. 32 della L.U.R. 36/1997 non vengono computati quali standards urbanistici i servizi privati, quali scuole private, conventi ed altri edifici religiosi non solo dedicati al culto, teatri e cinematografi, strutture sportive, sedi di attività sanitarie ed assistenziali-cliniche, case di riposo, ecc.. I servizi pubblici, le infrastrutture principali, la densità di edificazione territoriale e le funzioni prevalenti vengono definiti in base alla scala urbanistica e a quella edilizia secondo definizioni agli effetti del PUC, quali:    

CONFERMA: preservare un assetto RIQUALIFICAZIONE: incrementare quantità/qualità degli elementi costitutivi dell’assetto esistente VALORIZZAZIONE: mettere in risalto i valori qualitativi dell’assetto esistente EVOLUZIONE: conferire un assetto nuovo e diverso, in buona parte o per alcuni elementi selezionati


CARTA DELLE INFRASTRUTTURE


S I S T E M A D E G L I

I M P I A N T I S P O R T I V I


STRUTTURA DEL PIANO: IL TERRITORIO EXTRAURBANO Vengono individuati dal PUC ambiti di riqualificazione e le componenti insediative che presentano tessuti tipici del territorio extraurbano, nonché aree preferenziali per episodi di nuova insediabilità da considerare quali subambiti di concentrazione delle costruzioni derivanti da trasferibilità di indici territoriali, provenienti dalle aree agricole o di presidio ambientale di appartenenza. 

 

Organismo isolato dell'insediamento rurale tradizionale di interesse storico e/o di valore testimoniale della cultura materiale contadina Aree per produzioni agricole in cui viene ancora esercitata attività agricola produttiva vera e propria Aree di Presidio Ambientale strutturate da percorsi tradizionali, consolidate, storicamente già interessate da fasce terrazzate e da insediamenti rurali, oggi in condizioni di abbandono o sottoutilizzo Territori non insediabili di interessate da vegetazione di tipo boschivo o prativo

Rapporti con la disciplina di livello locale di PTCP per l’assetto insediativo L’individuazione degli ambiti di conservazione/riqualificazione in territorio extraurbano e la relative norme di conformità allineano la struttura del PUC in piena coerenza con le perimetrazioni del livello locale del PTCP e con i regimi pertinenti: 

I territori non insediabili ricomprendono tutte le aree del PTCP ed in essi sono esclusi nuovi insediamenti se non finalizzati a stretti fini produttivi per attività agroforestali, con parametri coerenti alle norme. Nelle aree agricole e di presidio ambientale viene rispettata in maniera puntuale la corrispondenza con i regimi del PTCP, attraverso parametri quantitativi di densità fondiaria Le modalità qualitative dell’utilizzo del suolo ed il controllo morfologico degli interventi sull’ambiente costruito si allineano al criterio di conferma e salvaguardia dei valori paesistici riscontrati.


AMBITO DI RIQUALIFICA R36 MADONNA DEL MONTE, RIO MOLINERO E RIO BRICCO 

Il PUC in questo ambito ha come obiettivo la riqualifica e la valorizzazione del territorio extraurbano, seguendo le indicazioni date dalla pianificazione. La riqualificazione degli organismi isolati di impianto storico presenti sui versanti e nella conca rivolta a sud compresa tra i crinali secondari che discendono dal passo del Priocco a ponente verso S. Maria del Monte ed a levante verso il Bricco Molinero. Al fine esclusivo del presidio ambientale saranno promossi episodici addensamenti per gli areali individuati, storicamente pertinenti alle nucleazioni isolate esistenti, verificati dal punto di vista delle compatibilità ambientali e delle compatibilità con l’attuale armatura infrastrutturale. Mentre la valorizzazione riguarderà gli elementi dell’ambiente costruito di maggior rilevanza paesistica come le emergenze della Madonna del Monte.


AMBITO DI RIQUALIFICA R36 MADONNA DEL MONTE, RIO MOLINERO E RIO BRICCO


PIANIFICAZIONE ATTUATIVA VIGENTE SUA 36.1 Bricco di Croce Legino:  superficie territoriale (S.t.) 24.690 mq;  funzione residenziale libera;  volume 740 mc;  standard parcheggi 80 mq. In questo SUA è possibile, dopo il rilascio del permesso di costruire, realizzare magazzini alle seguenti condizioni:  massimo 3 magazzini con una S.A. totale di mq 80;  opportuno asservimento sulla base degli indici di cui alla corrispondente area di presidio ambientale (Ep), e potrà essere fatto anche lotti non contigui purché all’interno del medesimo ambito R36 e relativo SUA;  i manufatti potranno presentare non più di un lato fuori terra;  dovranno essere rispettati i parametri urbanistico-edilizi nonché i requisiti urbanistico-infrastrutturali delle aree di presidio ambientale (Ep) per gli ambiti del territorio extraurbano.


DOTAZIONI STANDARDS URBANISTICI, SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI Esistenti  area S36.1, Madonna del Monte (chiesa ed area verde):   

superficie 3.530 mq; proprietà religiosa; funzione edificio di culto – verde (D.M. 1444/68);

area S36.2, Madonna del Monte (fortezza ed aree verdi):   

superficie 34.900 mq; proprietà / ; funzione verde (D.M. 1444/68).

Previsti  SUA 36.1, Valcada (servizi derivati): 

superficie 80 mq;

S.a.s. 36.2, Madonna del Monte (servizi derivati): 

superficie 666 mq.

Quindi ai servizi pubblici esistenti, 38430 mq, si andranno a sommare le previsioni, 746 mq, per un totale di 38.430 mq non essendo presenti servizi privati. Inoltre nelle aree di presidio ambientale (Ep) ed in particolare nelle aree con sistema insediativo agrario tradizionale (An) comporterà la dotazione di 6 mq di aree per parcheggi pubblici per ogni 25 mq di S.A. residenziale, da realizzarsi a margine della viabilità pubblica in area (An) in relazione alla normativa riportata nell’elaborato St3.


ARTICOLAZIONE IN COMPONENTI DELL’AMBITO (SUB-AMBITI, TESSUTI, UNITA’ ELEMENTARI) 

Ep aree di presidio ambientale. 

An sistema insediativo agrario tradizionale, articolato su percorsi di crinale o di mezzacosta con areale adatto, a seconda delle condizioni di accessibilità, esposizione ed acclività, a costituire sito preferenziale per la localizzazione di nuove costruzioni secondo la norma di conformità dei sub-ambiti Ep.  

Obiettivi e modalità della riqualificazione del PUC: Valorizzazione del paesaggio agrario tipico con prevalenza di componenti naturalistiche rispetto a quelle agronomiche. Gli interventi insediativi a carattere residenziale sono ammissibili solo se organici alle operazioni di presidio ambientale ed incentivati se messi in relazione ai potenziamenti del sistema insediativo agrario tradizionale (An) con la precisa finalità di non impegnare ulteriormente risorse territoriali. Riqualificazione ed equipaggiamento dei percorsi tradizionali di collegamento dal centro urbano alla collina.

Obiettivi e modalità della riqualificazione del PUC: Riqualificazione del tessuto dell’edilizia minore nei suoi valori tradizionali, ancora significativamente presenti, in particolare il ruolo organico dei coltivi storici di pertinenza all’edificato. Evoluzioni seppur limitate dovranno essere integrate nel tessuto esistente in episodi insediativi di ridotta consistenza in concordanza alle indicazioni del PTCP locale, in modo da risultare un completamento del processo di colonizzazione del territorio.

Me edifici singoli di grande rilevanza storico-architettonica (emergenze religiose, civili e militari con pertinenze a verde).  

Obiettivi e modalità della riqualificazione del PUC: Conferma dei valori di organicità del complesso storico, con il loro recupero e restauro non solo del monumento ma del sistema ancora ben riconoscibile nell’ambito con gli spazi aperti, i percorsi, evidenziando il rapporto con la costruzione architettonicamente emergente.


ANALISI DI UN AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE: CENTRO STORICO OTTOCENTESCO


ANALISI DI UN AMBITO DI RIQUALIFICAZIONE: CENTRO STORICO OTTOCENTESCO Articolazione in componenti dell’ambito e caratteristiche TESSUTO STORICO (AU) •Struttura urbana satura di matrice '800-'900, con impianto distributivo ordinato su allineamenti fissi della rete stradale, tipologie edilizie a corte chiusa Emergenze costitute da Organismi (Me) •Singolari di grande rilevanza storico-architettonica religiosi, signorili e civili Tessuto edilizio urbano saturo (Ba) •Matrice '900, con impianto distributivo su allineamenti fissi della rete stradale, tipologie edilizie prevalenti a corte, con parziali riallineamenti e rifusioni di tessuti più antichi Sub-ambiti destrutturati (RU 16.1 e 16.2) •contigui al tracciato ferroviario dismesso, costituiti da edifici eterogenei, taluno poco compatibile, spazi aperti, caratterizzati da incoerenze e squilibri di tipo morfologico e funzionale


Obiettivi e modalità VALORIZZAZIONE dei caratteri peculiari del tessuto, degli aspetti storicoformativi e dei caratteri architettonici e costruttivi delle unità edilizie, degli elementi tecnologici di pregio e di valore testimoniale; gli indirizzi conseguenti sono: 

  

il riconoscimento ed il recupero del disegno dello spazio urbano progettato e dei suoi contenuti principali con una particolare attenzione ai rapporti formali e dimensionali tra i diversi edifici che compongono il tessuto e alla valorizzazione del rapporto tra gli spazi esterni; il riconoscimento ed il recupero dei caratteri tipomorfologici, architettonici e costruttivi degli edifici esistenti; la riqualificazione delle sistemazioni delle aree di pertinenza attraverso il recupero del disegno degli spazi aperti di pertinenza dell’isolato; la ricollocazione e riconfigurazione morfologica dei corpi di fabbrica accessori che hanno occupato gli spazi aperti interni, attraverso demolizione e ricostruzione secondo criteri organici e compatibili con i caratteri tipomorfologici e architettonici. In particolare si prevede un’articolazione peculiare di interventi edilizi di riqualificazione delle corti interne degli edifici (dove sussistono rilevanti superfetazioni per costruzioni improprie) con possibilità di introduzione ex novo di funzioni compatibili con la residenza e/o commerciali a fronte di un’unitaria definizione morfologicamente caratterizzata dei piani terreni e di una riconquistata permeabilità pedonale pubblica mediante il ripristino e/o l’apertura di varchi e passaggi.


Dotazioni standards urbanistici, servizi pubblici e privati


DESTINAZIONI D’USO ammesse


Pianificazione attuativa vigente (tabella avente valore ricognitivo e non normativo)


RU16.1 MODALITÀ DI INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA Permesso di costruire convenzionato. Obbligo di preventiva elaborazione di S.A.U. esteso all’intero perimetro del subambito RU16, in cui :  sia verificato lo stato delle urbanizzazioni;  sia dimostrato il corretto inserimento dell’intervento nel contesto ed i rapporti con le restanti parti del subambito non interessate dagli interventi previsti  siano verificate le scelte progettuali e localizzative operate, anche in funzione di possibili trasformazioni delle aree contigue; Tale S.A.U. deve altresì curare la definizione progettuale in termini di tipologie costruttive, impianto distribuitivo dell’insediamento (fabbricati ed infrastrutture), spazi aperti e comuni, arredo urbano in modo da raggiungere gli esiti tipo-morfologici e prestazionali di cui alla presente scheda. Le dotazioni di servizi a standard e le dotazioni di parcheggi pertinenziali dovranno essere conformi alle indicazioni parametriche generali del PUC ed alle disposizioni di cui alla relativa scheda.


RU16.1 MODALITÀ DI INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA


RU16.2 MODALITÀ DI INTERVENTO PER LA RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA


ANALISI CRITICA DI UN DISTRETTO DI TRASFORMAZIONE: DISTRETTO:

P.ZZA DEL POPOLO - ORTI FOLCONI


Descrizione  

Area pianeggiante di fondovalle.

L’area al di là della sponda destra del Letimbro era chiamata, nell’Ottocento “Orti Folconi” ed era intensamente coltivata e solcata da numerosi percorsi di crosa e di accesso ai fondi agricoli. A partire dall’inizio del XX secolo per tale sito vennero ipotizzati diversi interventi, mai realizzati; oggi rimangono tracce di residui orti urbani e depositi a cielo aperto. La sponda sinistra del Letimbro fu per lungo tempo occupata dai binari ferroviari, anche dopo la dismissione del vecchio tracciato ferroviario; oggi la stessa area è destinata a parcheggio pubblico. Ai margini, sono presenti edifici industriali di inizio secolo lungo corso Ricci, la nuova Stazione FS ed edifici a servizi e direzionali di più recente edificazione negli spazi liberi della ex ferrovia.

Obiettivi generali della disciplina Il Distretto Tr1 deve risolvere per Savona la congiunzione tra il centro e la periferia con l’inserimento di un asse di collegamento fra le due sponde del torrente. Le indicazioni proposte per la disciplina del distretto riguardano temi di rilevanza urbana: 

la connessione intermodale tra la ferrovia ed i trasporti pubblici su gomma;

il prolungamento pedonale dell'asse urbano di via Paleocapa, fino alla stazione FS

 

l’individuazione di una spina pedonale in continuità con quella proposta per Santa Rita, con particolare attenzione alla intersezione con il percorso storico trasversale; l'eventuale utilizzazione in sottosuolo per uno o più piani di parcheggio nell'area ex ferroviaria

la riorganizzazione del grande spazio affacciato sul Letimbro in un sistema di giardini e di spazi verdi, che garantiscano la continuità del lungo fiume.

Rapporti con gli obiettivi generali di piano Al distretto Tr1 va il compito preminente per il PUC di risolvere un grande vuoto urbano, una zona franca tra il centro cittadino ottonovecentesco e la città di ponente, e costituire la cerniera funzionale di connessione con la polarità della stazione, contribuendo ad orientare verso una struttura maggiormente policentrica la città.


Norme di attuazione del settore TR1/1


Norme di attuazione del settore TR1/2


Torre del Brandale

Centro Storico

Porto Cattedrale di S. Maria Assunta Savona vecchia


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.