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appendice – Loreto, il santuario dei “princìpi non negoziabili”
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Quello di Loreto è un santuario che può fungere da polmone spirituale particolarmente per quanti lottano a difesa dei princìpi non negoziabili (diritto alla vita, difesa della famiglia naturale, diritto dei genitori a educare i figli)126 .
I fatti avvenuti nella Santa Casa, di importanza davvero somma per la storia dell’umanità e tanto più per chi si professa cristiano, non lasciano spazio a dubbi.
• La difesa del diritto alla vita sin dal concepimen-
to…
In quelle Sacre Pareti è avvenuto l’inizio della nostra Redenzione. Lì infatti è stato concepito Nostro Signore Gesù Cristo. Non solo. È stato anche il luogo dell’immacolato concepimento di Maria Santissima e della sua nascita. Tra quelle mura il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo agli uomini. Come non pensare allora all’intrinseca dignità dell’essere umano sin dal momento del concepimento? Gesù stesso, il Salvatore, ha assunto la condizione umana proprio a partire dal suo inizio. Nostro Signore è stato un embrione e un feto ed è vissuto per nove mesi nel grembo verginale di Maria Santissima.
Loreto pertanto dovrebbe divenire il punto di riferimento spirituale di tutti coloro che si adoperano per difendere il diritto alla vita dei nascituri. Perché non c’è alcuna differen-
126 Cfr. BENEDETTO XVI, Discorso ai partecipanti al convegno promosso dal
Partito Popolare Europeo, 30 marzo 2006, in https://w2.vatican.va/content/ benedict-xvi/it/speeches/2006/march/documents/hf_ben-xvi_spe_20060330_euparliamentarians.html.
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za in dignità e sacralità tra una persona non ancora nata ed una nata, così come non ce n’è tra un giovane ed un anziano, tra un maschio o una femmina. In ogni fase dell’esistenza l’essere umano è sempre tale. Per questo motivo l’opposizione alle manipolazioni genetiche, alla produzione artificiale di bambini e al crimine dell’aborto deve essere netta e radicale. Ogni legge che ammette l’omicidio dei bambini o la loro riduzione ad oggetti è intrinsecamente iniqua, va disattesa ed abrogata. Lo stesso discorso ovviamente vale per la mercificazione che si sviluppa con la barbara pratica dell’utero in affitto, che alcuni in maniera blasfema associano all’Annunciazione avvenuta proprio in Santa Casa. Ma chiaramente il paragone non ha alcun senso, anche perché la Madonna non ha chiesto di divenire Madre di Dio, semplicemente l’ha accettato con il suo “Sì” alla volontà divina. Un sì aperto alla vita, che oggi troppi rifiutano con la contraccezione e un edonismo senza freni.
• …sino alla morte naturale
Non possiamo dimenticare che, secondo la tradizione, nella Santa Casa di Nazareth morì, assistito da Maria Santissima e da Nostro Signore, san Giuseppe. Per questo motivo il glorioso patriarca è divenuto il patrono degli agonizzanti: nessuno al mondo infatti ebbe una grazia così grande, ovvero passare da questa vita all’altra tra le braccia della Madonna e di Gesù. Quella di San Giuseppe fu una morte beata, coronamento di una vita tutta spesa a servizio di Dio, di cui si era fatto volontariamente docile strumento.
Ebbene, per un cattolico, Loreto potrebbe diventare il punto di riferimento spirituale per la lotta contro ogni legislazione che miri a introdurre l’eutanasia, spesso mascherata – in nome di una falsa pietà – con i termini di suicidio assistito o testamento biologico. Gli attacchi alla vita nella sua fase terminale sono assai pericolosi, perché vogliono limitare la dignità umana solo alle vite efficienti e sane. Ma
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in ogni condizione e in ogni situazione, per quanto dolorosa e tragica possa essere, l’essere umano conserva sempre la propria nobiltà. Quello di cui i malati hanno bisogno non è essere uccisi, ma l’assistenza dei propri cari e cure che allevino le sofferenze. Proprio come accadde a san Giuseppe. Eliminare i malati non è un gesto d’amore, ma di egoismo, dietro il quale si celano molte volte veri e propri interessi economici.
• La difesa della famiglia naturale, fondata sul matrimonio
La Santa Casa di Nazareth è il luogo in cui è vissuta la Santa Famiglia, modello di tutte le famiglie. Pertanto, Loreto è il luogo privilegiato per pregare per l’istituzione familiare, oggi minacciata dentro e fuori la Chiesa. Lottare nella sfera pubblica oltre che spirituale per la difesa dell’indissolubilità del matrimonio e dell’unica vera identità della famiglia, composta da un uomo e una donna, oggi è una battaglia e una sfida decisiva. Di fronte ai cedimenti alle mode dominanti, la Santa Casa di Loreto deve diventare il centro da cui attingere forze per riaffermare un netto “No” al divorzio, alle convivenze more uxorio, al femminismo e alle unioni omosessuali, peccati che distruggono la società della quale la famiglia, stabile e unita, è la cellula fondamentale. E considerando che la Santa Casa era di proprietà della Santa Famiglia, occorre anche lottare per una vera giustizia sociale ed un’economia a misura di famiglia, che passa anche dal riconoscimento e dalla tutela del diritto di proprietà e dal sostegno alla natalità.
• Il prioritario diritto dei genitori all’educazione
Nella Santa Casa Nostro Signore è cresciuto ed è stato educato da sua Madre e da San Giuseppe. Gesù è vissuto con i suoi fino all’età di trent’anni, trascorrendo un’esistenza fatta di preghiera e lavoro, obbedienza e sacrificio, sobrietà e purezza. Tra quelle pareti la Madonna stessa è stata alle-
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vata ed educata dai suoi genitori, Gioacchino ed Anna. Loreto è quindi il punto di riferimento anche su questo tema, oggi così conculcato. Di fonte a scuole pubbliche e paritarie controllate dallo Stato, che ormai instilla l’indifferentismo religioso e veri e propri valori anticristiani, e di fronte alla dilagante ideologia gender, imposta a tutti e che mira a dissolvere la stessa natura umana, è quanto mai necessario ribadire il prioritario diritto dei genitori di educare i loro figli in base ai princìpi in cui credono. Di qui anche la necessità di creare scuole parentali, libere dai vincoli statali ed autenticamente cattoliche. Nessun potere può strappare i figli dalle loro famiglie e indottrinarli contro la volontà dei genitori.
• La lotta per la purezza e la castità
La Santa Casa ha accolto una famiglia particolare e tutta santa, caratterizzata dalla perpetua verginità. Gesù, Maria e Giuseppe hanno conservato la purezza e la castità per tutta la vita, integralmente, nel corpo e nello spirito. Vivere in continenza prima del matrimonio, durante il matrimonio o tutta la vita oggi per molti, anche cattolici, sembra un’impresa impossibile. E nel frattempo la pornografia dilaga, senza freni, così come la contraccezione. Il senso del sacrificio e della purezza si sono persi, tanto che ogni capriccio e ogni piacere sembra debbano diventare un diritto, legalmente riconosciuto, tutelato e anche imposto. La Santa Famiglia invece ha saputo vivere come un’unica grande offerta a Dio, divenendo così davvero un esempio per tutti, dai bambini, ai giovani, agli adulti agli anziani, oggi sempre più schiacciati dal sesso-centrismo che imperversa ovunque.