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Escursionismo alle Azzorre
Escursionismo alle Azzorre
di Patrizia Mosetti e Paolo Siligato
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“Il più grande alpinista è quello che si diverte di più.” [#alexlowe]
Le Azzorre sono un arcipelago formato da nove isolette di origine vulcanica (Corvo, Flores, Graciosa, Sao Jorge, Faial, Pico, Terceira, Sao Miguel e Santa Maria) sparse nel bel mezzo dell'Oceano Atlantico. Insieme con Madera, le Canarie e le isole di Capo Verde fanno parte della cosiddetta Macaronesia, ossia le Isole Fortunate, che sono tutte di origine vulcanica e hanno la particolarità di non essere mai state parte di nessun continente. Sono famose principalmente per l'anticiclone omonimo, un'area di alta pressione che condiziona il clima dell'Europa, e godono di un clima mite e piovoso durante tutto l'anno, il che consente la crescita rigogliosa di piante e fiori. Politicamente sono territorio portoghese e voli di linea regolari collegano Lisbona alle principali località azzorrane. Per organizzare un viaggio va tenuto presente che le isole sono distanti l'una dall'altra e che quindi bisognerà per forza programmare traghetti e voli interni, se non si vuole limitarsi a visitare un'isola sola (ma sarebbe veramente un peccato). Il nostro percorso ci ha portati da Lisbona a Ponta Delgada sull'isola di São Miguel (volo di linea); da Ponta Delgada a Pico sull'isola omonima (volo interno); e da qui a Horta sul'isola di Faial (traghetto). Per spostarsi sulle isole prendere a noleggio un'auto è una necessità assoluta e a volte piuttosto costosa, mentre abbondano alloggi per tutti i gusti: le case sono tante e le auto disponibili sono poche.
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Le Azzorre per chi ama i vulcani sono una meraviglia, poiché offrono vulcani attivi, fumarole, tubi di lava spettacolari e crateri scenografici. Naturalmente anche chi ha poco interesse per la geologia trova di che soddisfarsi, dal momento che qui è possibile praticare un gran numero di attività, dal surf al ciclismo, dall'osservazione dei cetacei alla pesca d'altura, dal torrentismo all'escursionismo.
La rete dei sentieri è estesa e ben segnalata e c'è un sito dedicato: https://trails.visitazores.com/pt-pt mentre caldamente consigliato è scaricare l'applicazione Alert4you, che pubblica avvisi relativi a terremoti, eruzioni, alluvioni, sentieri inagibili e catastrofi varie. Naturalmente i percorsi sono di dislivello modesto, eccezion fatta per la salita del Pico, tuttavia vari e interessanti: vegetazione lussureggiante, spiagge nere, campi di lava. L'escursione in assoluto più bella è forse quella di Sete Cidades, sull'isola di São Miguel, che parte dal belvedere Vista do Rei per fare il giro di tre ampie lagune di origine vulcanica, scendere al villaggio di Sete Cidades e risalire al punto di partenza per un totale di una ventina di chilometri e circa 700 m di saliscendi: una giornata impagabile! Il 27 settembre 2022 ricorrono i 65 anni dalla famosa eruzione del Vulcano di Capelinhos, sull'isola di Faial, cominciata appunto il 27 settembre 1957 dapprima con un ribollire sottomarino, e continuata per 13 mesi, alla conclusione dei quali lasciò una imponente mole di materiale, che accrebbe il promontorio di circa due chilometri di superficie (che poi l'erosione oceanica si è portata via in buona parte). L'evento provocò
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lo spopolamento della zona, sommersa dalle ceneri. L'eruzione del Capelinhos è stata la prima eruzione sottomarina che fu possibile studiare dall'inizio alla fine e fu ampiamente documentata: su Youtube sono disponibili molti materiali dell'epoca tra foto e cinegiornali che vale la pena di vedere, tra i quali: https://youtu.be/8mkG7bjwVxg https://youtu.be/TnjfCnMfZtg https://youtu.be/FMhoCoTzu1M Vale la pena di ricordare che i due anni di attività del vulcano non causarono vittime umane, anche per l'impegno e l'interesse sul campo del geologo azorrano Frederico Machado, che seppe prevedere i momenti di maggior pericolo e indicare al momento giusto la necessità di evacuazione delle case. Oggi il promontorio del Capelinhos è percorribile a piedi o visitabile dal mare con una gita in barca ed è protetto come geosito di grandissimo interesse. Oltre al faro vi si trova un centro informativo, con un auditorium e sale espositive, costruito sotto terra proprio per non alterare la visione del paesaggio.
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