Direttore responsabile: Renato Caporale
Anno 7 • numero 16 • 19 Aprile 2019
giornaledeinavigli.it
TREZZANO
Caso Iperdì, arriva il Gigante A PAGINA
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BUCCINASCO
Piano dei Quartieri entra nel vivo A PAGINA
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CORSICO
PICCOLO SCHERMO
Gli operai della Masotina Letti abusivi in una pelletteria: le indagini in sciopero
BUCCINASCO
L’attesa è finita! Al via il Trono di Spade A PAGINA
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A PAGINA
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A PAGINA
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A P P U N TA M E N T I N E L T E R R I T O R I O
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Venerdì 19 Aprile 2019 VENERDÌ 19 APRILE
Corsico
Gli eventi per la celebrazione del 25 Aprile nei nostri comuni all’interno del giornale.
Area mercato di via Curiel dalle ore 9.00 alle ore 12.00 – Posizionamento CAM (Centro Ambientale Mobile), la stazione ecologica informatizzata itinerante creata per promuovere e realizzare la raccolta differenziata. In tale occasione sarà possibile ritirare il bidoncino per la raccolta degli oli alimentari.
BUCCINASCO Da venerdì 19 aprile a lunedì 22 aprile 2019 Parco Spina Azzurra, (via Grancino) – Pasqua al Parco con la Sardegna, manifestazione enogastronomica dedicata alle specialità sarde in occasione della Pasqua. L’iniziativa prevede anche stand dedicati all’artigianato e al turismo. Ingresso gratuito. Per info e prenotazioni: cell. 3408205120 (Gianni) Biblitoteca Comunale (via Fagnana 6), ore 17.00 – A lezione di Erbologia con Harry Potter e Neville Paciock, giochi e curiosità nel mondo natural-fantastico di J.K.Rowling, per il ciclo “Le stagioni in città”. Ingresso libero.
Milano Planetario Ulrico Hoepli, c/o Giardini Pubblici “Indro Montanelli” (c.so Venezia, 57), ore 15.00 – Siamo in orbita Esploriamo il Sistema Solare Staff LOfficina. Club dei Giovani Astronomi. SABATO 20 APRILE Assago Mediolanum Forum, ore 21.00 – Ermal Meta in concerto
Cesano Boscone
Buccinasco
Villa Marazzi (via Dante Alighieri 47), dalle 17.00 alle 19.00 – Mostra Anime perse. Mostra fotografica di Andrea Gasparro. Fino al 20 aprile dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00. Ingresso libero.
Biblitoteca Comunale (via Fagnana 6), ore 17.00 – L’ABC del PC, piccolo corso di facilitazione digitale per adulti. Ad ogni appuntamento verrà trattato un argomento specifico. Questa volta si parlerà di: “Sì, viaggiare! Come
prenotare le vacanze on line in modo sicuro”. Gli incontri, della durata di 45 minuti, sono gratuiti ma a numero chiuso. Per info e prenotazioni: 02488884514 - bibliotecabuccinasco@gmail.com Parco Spina Azzurra, (via Grancino) – Pasqua al Parco con la Sardegna, manifestazione enogastronomica dedicata alle specialità sarde in occasione della Pasqua. Milano Planetario Ulrico Hoepli, (c.so Venezia, 57), ore 15.00 e ore 16.30 – 1969-2019: 50° Anniversario dell’Allunaggio. La Luna e le sue meraviglie. Osservazioni guidate del cielo stellato con Monica Aimone.
cino) – Pasqua al Parco con la Sardegna, manifestazione enogastronomica dedicata alle specialità sarde in occasione della Pasqua. MARTEDÌ 23 APRILE Corsico Biblioteca per bambini (via Cavour 9), ore 16.30 – La Biblioteca per bambini presenta Letture di aprile alla Biblioteca per bambini “Mettiti in gioco!”. Sfida e divertimento con i giochi di società della biblioteca. Attività per bambini 6-10 anni, in collaborazione con le volontarie Francesca e Rita. Partecipazione gratuita fino esaurimento posti. MERCOLEDÌ 24 APRILE
DOMENICA 21APRILE
Milano
Buccinasco
Planetario Ulrico Hoepli, c/o Giardini Pubblici “Indro Montanelli” (c.so Venezia, 57), ore 11.00 – TRe, Due, Uno… Impatto! Fu un Asteroide a uccidere i dinosauri? Manifestazioni per bambini (dai 6 anni in su) e famiglie. Staff LOfficina. Ore 15.00 – Quante storie tra le stelle Osservazioni guidate del cielo stellato con Staff LOfficina.
Parco Spina Azzurra, (via Grancino) – Pasqua al Parco con la Sardegna, manifestazione enogastronomica dedicata alle specialità sarde in occasione della Pasqua. LUNEDÌ 22 APRILE Buccinasco Parco Spina Azzurra, (via Gran-
GIOVEDÌ 25 APRILE Buccinasco Auditorium Fagnana, Via Tiziano 7, ore 21.00 – “INesistere INresistere”, spettacolo teatrale a cura di Artènergia, di Barbara Massa, con gli attori Aurelio Masoli, Barbara Massa, Emy Losito e Nadia Tocchetto, regia di Antonio Margiotta. Tre donne e tre destini; due epoche e due modi diversi di declinare il verbo resistere. Ingresso e 5,00. Corsico Via Verdi, dalle ore 8 alle 20, – Mercato delle meraviglie, una fiera con banchi scelti e di qualità, prodotti regionali, gastronomici e molto altro. Area Stella in via Alzaia Trento, dalle 10.30 alle 24.00 – HOP HOP STREET FOOD cibo di strada da tutto il mondo. Dal 25 al 28 aprile Milano Planetario Ulrico Hoepli, c/o Giardini Pubblici “Indro Montanelli” (c.so Venezia, 57), ore 15.00 e ore 16.30 – La notte racconta Miti e leggende della volta celeste. Osservazioni guidate del cielo stellato con Monica Aimone.
Verso il 25 Aprile 2019. Le iniziative nei nostri comuni Il prossimo giovedì, 25 aprile 2019, anche i comuni del nostro territorio si preparano a celebrare il 74esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Sarà un momento per riflettere sull’anniversario della Liberazione d’Italia, la fine della Seconda Guerra Mondiale, la vittoria delle lotte di Resistenza contro il nazi-fascismo e, a seguire, il processo costituente che portò alla nascita della Repubblica Italiana. È questo tutto ciò che si ricorda il 25 aprile. Di seguito le iniziative in programma sul nostro territorio (al momento in cui chiudiamo il giornale) per celebrare la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. ASSAGO Giovedì 25 aprile 2019, ore 10.30 ritrovo in Piazza Risorgimento per la partenza del corteo diretto al cimitero dove ci sarà il comizio con il saluto delle autorità e la deposizione della corona d’alloro ai monumenti ai caduti. Seguiranno i canti della Resistenza e l’Inno nazionale a cura della Scuola Civica di Musica. Al termine della celebrazione rinfresco presso il Circolo degli anziani. BUCCINASCO Nella giornata di mercoledì 24 aprile 2019 alle ore 18 avrà luogo
la celebrazione della S. Messa in onore di tutti i caduti presso la Parrocchia S.S. Gervaso e Protaso. Il programma prosegue giovedì 25 aprile a partire dalle ore 10 con la deposizione ufficiale delle corone d’alloro in Piazza dei Giusti e davanti al Palazzo Comunale alla presenza delle Autorità civili e dei Rappresentanti delle Associazioni, con l’intervento dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) - Sezione “Fulvio Formenti” di Buccinasco. Segue consegna dei premi “Castellum”, alle 10.45 inaugurazione del “Giardino dei Giusti” e alle 11.00 partenza del corteo lungo le vie cittadine con la partecipazione della Banda Civica “Giuseppe Verdi”. Alle 11.30 è prevista la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai caduti di fronte al Palazzo comunale. Al termine della celebrazione, dopo l’intervento a cura dell’Anpi, rinfresco a cura della Trattoria Buccino.
CESANO BOSCONE Per celebrare la Liberazione dalla dittatura nazi-fascista, venerdì 12 aprile alle ore 16.30 nella Sala delle carrozze di Villa Marazzi, in via D. Alighieri 47, l’Amministrazione comunale, assieme alla sezione “Giovanni Bartolini” dell’ANPI, organizza il concerto multimediale “Fischia il vento”. Il prof. Maurizio Padovan presenterà esecuzioni musicali, racconti, immagini e filmati che riveleranno aspetti curiosi della canzone antifascista e le drammatiche vicende dei violinisti partigiani, il cui sacrificio sarà ricordato attraverso il suono delle loro musiche. L’ingresso è libero. I festeggiamenti ufficiali prenderanno il via giovedì 25 aprile alle ore 9.30, con il ritrovo alla sezione ANPI in Villa Marazzi, via D. Alighieri 47, per poi spostarsi alle ore 10 davanti al municipio in via Pogliani, per l’incontro con le autorità. Seguiranno la commemorazione religiosa al cimitero di
via Rimembranze, la deposizione della corona al monumento ai Caduti in via Repubblica, il corteo fino a I giardini della Costituzione, con l’accompagnamento della “Echo wind orchestra” diretta dal maestro Giuseppe Mesiano, e i discorsi celebrativi. Chiuderà la celebrazione un rinfresco in Villa Marazzi. Nel pomeriggio, una delegazione di amministratori e di soci dell’ANPI locale parteciperà alla manifestazione di Milano. ROZZANO Anche quest’anno a Rozzano è previsto il corteo cittadino organizzato dall’Amministrazione comunale. Il percorso partirà alle 10.00 dal Monumento alla Resistenza fra le vie Cooperazione e Guido Rossa. “Per noi questa giornata non deve essere un semplice ricordo della Resistenza in tempo di guerra- afferma il sindaco Barbara Agogliati - La Resistenza oggi si traduce nel difendere quotidianamente la libertà di pensiero e di opinione, i diritti civili, la tutela dei più deboli e delle persone fragili. Sembrano concetti scontati ma se pensiamo a quanta intolleranza ci circonda non possiamo permetterci di scordare questi principi imprescindibili della nostra società” conclude il primo cittadino di Rozzano.
TREZZANO SUL NAVIGLIO Giovedì 25 aprile in Largo Pertini con inizio alle ore 9 Celebrazione dell’anniversario del 25 aprile con le associazioni e le autorità cittadine. Ore 9.00 ritrovo presso il monumento a Sandro Pertini e partenza alle ore 9.15 del Corteo verso la Casa Comunale accompagnato dal Corpo musicale Pietro Mascagni Cisliano. Alle ore 10.00 Celebrazione santa Messa presso la chiesa Sant’Ambrogio, si prosegue poi alle ore 10.45 con la Deposizione della Corona di alloro al Monumento ai caduti in via Rimembranze dove si terranno anche i discorsi commemorativi con l’esibizione del Corpo musicale Pietro Mascagni Cisliano. Per il giorno domenica 28 aprile alla sala Punto Expo di via Vittorio Veneto alle ore 17.00 Concerto Multimediale “Il prezzo della libertà” Musica, resistenza e violinisti partigiani a cura dell’ Accademia Viscontea. Un incontro per ricordare la storia della liberazione attraverso l’insolito sguardo della musica. Esecuzioni musicali, racconti, immagini e filmati riveleranno curiosi aspetti della canzone antifascista e drammatiche vicende di violinisti partigiani, il cui sacrificio sarà ricordato attraverso il suono delle loro musiche. Ingresso libero.
LA TERZA
Venerdì 19 Aprile 2019
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«Che cosa dura nella vita?» “Che cosa regge l’urto del tempo”? Un’amicizia? Un grande amore? Un gruppo Facebook? Un partito? Una società? Una sacrestia o una sezione? (rec) “Che cosa dura nella vita?” Quaranta anni dopo la domanda <<Che cosa regge l’urto del tempo>>, posta da don Luigi Giussani a suo tempo agli universitari, viene proposta da don Juiliàn Carron ai 22mila della Fraternità di Comunione e liberazione in occasione degli esercizi spirituali (a Rimini dal 12 al 14 aprile 2019). Domanda posta a chi, rispetto agli universitari, ha più “tempo, storia sulle spalle e più dati”. Una domanda su cui riflettere, con cui acquistare una profondità maggiore. Io c’ero. Un caffè in compagnia nel bar della piazza di Romano Banco, dove un tempo “viveva”, per la gioia di molti dell’epoca, il cinema Roma, l’edicola del Fradegrada, il bar Sorriso, la latteria, l’Oratorio, il Comune e la chiesetta antica con un don Stefano Bianchi parroco e un Fulvio Formenti sindaco: quasi il don Camillo e Peppone della bassa milanese. Quello che conta c’è ancora, acciaccato e con qualche ruga in più, ma ci sono ancora i volti di sempre, anche di quel tempo. Dal Roberto alla Cesi, dalla Franca alla Ines, dall’Antonio alla Rosa e poi Patrizia, Giovanna, Peppo e poi ci sono i Brunello, Lucia, Angelo nel compito di segretario capo albergo
“tutto d’un pezzo”. E ancora la Loredana, Armida, G. Carla, Tiziano, Anna, i Covini, i Viscardi e non poteva mancare Grigoli. Seppure non si vedano in giro per sopraggiunti acciacchi, presenti spiritualmente anche Giovanni e M. Rosa e, per non dimenticarmi alcuni nomi ,diciamo che c’erano altri cristiani e amici di sempre con cui ci ritroveremo nello stesso albergo. Pronti, partenza e via alla scoperta di “Che cosa regge l’urto del tempo” ? Giorno dopo giorno, il tempo tende a logorare, ferire, uccidere ogni rapporto, ogni promessa, ogni illusione. A conferma arriva Francesco Guccini con Farewell (ne proponiamo l’ascolto) “...ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione, e il peccato fu creder speciale una storia normale. Ora il tempo ci usura e ci stritola ogni giorno che passa correndo”. Il tema del destino (scrive degli esercizi Ubaldo Casotto) “…anche lo scetticismo o il nichilismo di chi mantiene la disperazione a un livello accettabile” (Houellebecq) ti obbliga drammaticamente a chiederti che ne sia di te. Carròn lo fa con la prima pagina di un libro di don Giussani, Alla ricerca del volto uma-
no, là dove il suo predecessore scrive che “il supremo ostacolo è la trascuratezza dell’io”. È più umano invece “avere verso di sé quell’attaccamento che tua madre aveva verso di te” è un gesto di “amicizia verso se stessi” un’affezione a se senza la quale “è come se mancasse il terreno su cui costruire”. A proposito di amicizia… La cosa, oltre a tutto mi fa ben sperare e credere di non essere un illuso, sono stati i volti dei miei amici di sempre, di oltre 40 anni (oggi nel gruppetto della fraternità di Carmelo). Cavoli, ci sono ancora! Che emozione e commozione riguardarli come se fosse la prima volta. E allora la domanda «come si fa a resistere?» viene ribaltata da Carron : «La resistenza è già data. Non sei tu, è Cristo. È Lui che permane vivo nella storia e, resistendo, consente anche a te di resistere». Che sia questa la risposta?
Buona Pasqua a tutti amici di sempre, lettori di ieri e dell’ultima ora! Buona Pasqua.
Renato Caporale sionodirettore@gmail.com
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CRONACA
Venerdì 19 Aprile 2019
TREZZANO SUL NAVIGLIO
CORSICO
Caso Iperdì, al suo posto Sciopero degli operai della Masotina: in arrivo Il Gigante “Condizioni di lavoro inaccettabili”
TREZZANO SUL NAVIGLIO (dfg) Lo spazio commerciale di via Curiel (ex Iperdì) ritornerà ad essere un supermercato con un nuovo operatore, Il Gigante. L’incontro con la proprietà dell’immobile e la dirigenza de Il Gigante
Il sindaco Fabio Bottero ha incontrato la proprietà dell’immobile di via Curiel e la dirigenza del nuovo supermercato. Nel corso dell’incontro il primo cittadino ha ribadito quanto già comunicato il 2 aprile scorso con una lettera inviata alla proprietà dell’immobile: “L’Amministrazione comunale tiene molto alla riapertura dell’esercizio commerciale di via Curiel e conferma la totale disponibilità dell’Ente e della struttura organizzativa per tutte le operazioni necessarie a una celere ripartenza commerciale”, dicono dal Comune. La prima priorità: occupazione
Sono due le finalità a cui l’Amministrazione trezzanese ha assicurato di dare massima priorità: in cima alla lista, il ricollocamento dei 37 dipendenti già occupati presso il negozio della catena GCA General Market S.r.l. situato presso l’immobile di via Curiel. “Si tratta di persone serie, preparate e attaccate al proprio lavoro, molto apprezzate dai cittadini trezzanesi, che meritano rispetto e quindi di ritrovare il proprio impiego e l’onorabilità sfregiata da comportamenti indegni da parte dei precedenti datori di lavoro”, aggiungono dal Comune. La seconda priorità: riapertura in tempi brevi
Poi, “riapertura di un adeguato servizio commerciale molto utilizzato e punto di riferimento per tanti cittadini trezzanesi – è il secondo punto delle priorità comunali –. I rappre-
sentanti de Il Gigante hanno confermato di voler riaprire il negozio rinnovato in tempi brevi e di voler ridare occupazione ai dipendenti della precedente gestione”. Il Gruppo il Gigante nasce nel 1972, ora conta circa 5mila dipendenti e la propria attività si sviluppa su tre Regioni: Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Il sostegno ai lavoratori
“In questi mesi – ha concluso il sindaco – ho seguito da vicino l’evoluzione della vicenda della catena della GCA General Market e soprattutto quella dei dipendenti coi quali sono in continuo contatto. Era un dovere sostenere, per quanto possibile, i dipendenti: hanno affrontato questo brutto periodo con grande dignità e forza di volontà per difendere il proprio posto di lavoro al quale erano e sono tuttora attaccati. Insieme ad altri sindaci ho seguito i loro presidi e incontri in Regione. Una collaborazione tra istituzioni e privati
A tal proposito ringrazio Regione Lombardia e in particolare la Commissione Attività Produttive, il presidente Senna e tutti i Consiglieri uniti senza differenze politiche a sostegno dei dipendenti, nonché l’Istituto Polis Lombardia che sta seguendo il concordato e incontri al MISE. Ringrazio i dirigenti de Il Gigante per la disponibilità dimostrata verso la ricollocazione dei dipendenti del vecchio Iperdì di Trezzano – prosegue Bottero –. L’arrivo di un negozio di un importante gruppo commerciale come Il Gigante qualifica ulteriormente il nostro territorio. Saremo tranquilli quando tutto sarà risolto: ci siamo già rimessi tutti al lavoro per fare in modo che il negozio riapra quanto prima e i lavoratori ritornino al proprio posto”.
CORSICO (dfg) Hanno bloccato i camion, quelli che arrivano alle porte dell’azienda Masotina di via Archimede carichi di immondizia. “Una volta c’era solo carta, ora è praticamente tutta plastica”, dicono i lavoratori che hanno scioperato davanti alla sede dell’azienda. Quello che contestano gli operai non è tanto il salario, anche se “facciamo tutto questo, turni massacranti e mezz’ora di pausa al giorno, con le mani e la faccia sempre in mezzo all’immondizia per meno di 900 euro al mese”, raccontano. Ma la vera emergenza è la sicurezza. “Guardi questi guanti, sono neri, e si riducono così dopo solo un giorno”, mostra uno dei lavoratori. Un altro va a prendere una mascherina, leggerissima, bianca all’origine ma annerita dal tempo. Un
tempo breve: “Questa ci deve durare una settimana. Se ne chiediamo un’altra in sostituzione ci dicono che non ce ne sono e dobbiamo arrangiarci”. Qui i lavoratori della Masotina sono rimasti in pochi, una decina. La maggior parte sono sotto la cooperativa Meet Service che gestisce gli operai. “Lavoriamo in condizioni assurde, tutto il giorno a smistare immondizia, senza i kit di protezione adatti”, lamentano gli operai che mostrano i video che testimoniano il lavoro che svolgono ogni giorno. In pratica, alla Masotina arrivano i camion carichi di rifiuti: carta, un tempo ma soprattutto plastica. I sacchi, così come sono raccolti, vengono aperti su nastri trasportatori che trasportano, sotto gli occhi e le mani degli operai, montagne di
rifiuti da selezionare. I lavoratori mettono le mani in questa immondizia per individuare i rifiuti che non devono finire nei cassoni. “Ci capita di tutto, anche le sacche mediche, quelle per le trasfusioni e le flebo: è pericoloso, qui tutti ci stiamo ammalando per questo lavoro e non veniamo considerati”, raccontano i lavoratori che hanno incrociato le braccia. Una cinquantina, su oltre 150 totali, la maggior parte stranieri, soprattutto ragazzi giovani del Nord Africa e qualche donna cinese. Sono loro gli operai che mettono le mani dentro i rifiuti, “con mascherine di tela leggera – precisa un impiegato –. Quando torno a casa quell’odore me lo sento ancora addosso, dentro le narici, nei polmoni. Mi sembra di morire”.
ATTUALITÀ
Venerdì 19 Aprile 2019
BUCCINASCO Ce lo racconta il consigliere Simone Mercuri
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Piano dei Quartieri: è tempo di raccoglierne i frutti
BUCCINASCO (cam) “Abbiamo un concetto di sicurezza diverso, che parte dalla riqualificazione della città per realizzare le esigenze dei cittadini. Ecco perché abbiamo deciso di portare avanti questo progetto: vogliamo riqualificare un'area per renderla più vivibile, più moderna, più pulita ma soprattutto più sicura”. Così Simone Mercuri, consigliere del PD di Buccinasco, racconta il Piano Quartieri, una iniziativa che ha preso il via ormai a giugno 2018 e che a breve darà i primi frutti. Alcuni rap-
presentanti del PD, appoggiati poi dalla maggioranza consiliare, sono scesi in strada per parlare con i cittadini dei quartieri di Buccinasco che avevano bisogno di interventi che esulassero dal mero arredo urbano, e hanno chiesto loro consigli e opinioni per avviare una vera e propria riprogettazione. “Si tratta di un percorso a lungo termine, iniziato da qui e che porteremo avanti per i prossimi tre anni, per creare aggregazione. È naturale per noi agire così: vogliamo riuscire a creare uno spazio in
cui le persone si sentano bene per tornare a popolare i quartieri.” La riqualificazione avrà inizio dalla zona del quartiere Marsala, toccherà Manzoni e Robarello, per poi approdare in via Guido Rossa. Durante l’approvazione dello scorso bilancio di previsione sono stati stanziati 150.000 euro annui per queste opere, per un triennio. Si tratta di cifre che a lungo termine faranno la differenza per il territorio, tanto da pensare di aumentarle per costruire qualcosa di ancora più strutturato. “Interverremo realizzando aree verdi, piantando nuovi alberi, creando vere e proprie piazze e angoli gioco per i bambini. L’intento è di rendere bello il quartiere e siamo contenti che le persone abbiano capito e accolto il nostro invito.” Mercuri, infatti, spiega che tanto hanno fatto i social: “Periodicamente con i consiglieri Bianchi, Parmesani e l’assessore Guastamacchia abbiamo incontrato la gente dei quartieri, che accettava di confrontarsi con noi. Non si è trattato di una questione
partitica ma di collaborazione sincera, il che ci ha reso ancora più felici”. Il progetto, infatti, è stato accolto anche dall’opposizione e dai cittadini indipendentemente da un’ideologia. Il primo passo di questo percorso sarà l’inaugurazione del Giardino dei Giusti in via Manzoni, antistante al parcheggio, il 25 aprile con una cerimonia ufficiale. Il nome scelto non è casuale e celebra tutte le persone giuste che tanto fanno bene alla comunità e che verranno ricordate con una targa di Victor Hugo che recita proprio: “È facile essere buoni. Difficile è essere giusti”.
Roberta Campagna
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CRONACA
Venerdì 19 Aprile 2019
TREZZANO SUL NAVIGLIO
TREZZANO S/N
Polveri ferrose sui balconi, il Comune: “Gli Le sedi comunali da quattro a Enti si assumano le proprie responsabilità” due per razionalizzare le spese
TREZZANO SUL NAVIGLIO (ces) Analisi puntuali, indagini di caratterizzazione dei materiali, una nuova campagna ambientale. L’Amministrazione comunale torna a scrivere ad ARPA e ATS per avere chiarimenti e risposte certe sull’origine delle polveri ferrose che i cittadini di alcune zone a sud del Quartiere Marchesina ancora oggi si ritrovano sui balconi. Il Comune scrive di nuovo ad Arpa e Ats
“Tocca infatti agli Enti competenti intervenire in modo urgente e puntuale per stabilire l’origine delle polveri, gli eventuali peri-
coli per la salute e le responsabilità”, chiar isce il Comune che rip ercor re la storia del materiale ancora sconos ciuto che ricopre i davanzali degli abitanti del quaritere. “Il mese scorso, dopo le analisi commissionate dal Comune, l’Amministrazione comunale ha trasmesso sia ad ARPA che ad ATS tutta la documentazione redatta dal professionista incaricato di eseguire i campionamenti. Nei giorni scorsi il sindaco è tornato a scrivere agli Enti inviando anche i risultati delle analisi commissionate dal Comitato di Quartiere Marchesina, con cui la collaborazione è massima, che seppur condotte con metodiche analitiche differenti, denotano presenza di numerosi elementi e in par-
ticolare di polveri ferrose”. La richiesta urgente di un intervento Ats
“Intendiamo fornire alla cittadinanza – pros egue l’Amministrazione comunale – una precisa informazione sullo stato della situazione e sulle indagini ambientali in corso. Nel mese di marzo abbiamo comunicato che ARPA ha proseguito, come da proprio impegno, le visite ispettive nelle aziende della zona Marchesina. E abbiamo preso atto favorevolmente della disponibilità dimostrata da l l’Agenzia in merito all’esecuzione di ulteriori indagini ambientali: il monitoraggio va fatto in tempi brevi perché i fenomeni portati in evidenza dai cittadini permangono”. Il Comune chiede quindi ancora l’intervento chiarificatore anche di ATS Città Metropolitana. “Non è più possibile rimandare – conclude – e gli Enti devono assumersi le proprie responsabilità e indicare gli interventi necessari e risolutivi”.
TREZZANO SUL NAVIGLIO (ces) L’obiettivo è razionalizzare le spese e rendere più efficienti gli spazi per i lavoratori, senza dimenticare la comodità per i cittadini che non dovranno trovare risposte in quattro sedi comunali ma, tra poco, solo in due. Al via i lavori in via Boito
Sono iniziate le operazioni per avviare il cantiere che dovrà ristrutturare il secondo piano dell’edificio comunale di via Boito. Si parte con la prima fase di sgombero dei locali, mentre settimana prossima inizieranno i lavori di edilizia. Da programma, entro fine maggio dovrebbero terminare i primi interventi. Ma per l’apertura ufficiale bisognerà aspettare ancora qualche settimana: il tempo di trasferire gli uffici attualmente presenti in via Tintoretto (Area Infrastrutture – Lavori pubblici, Manutenzione, Ecologia – Urbanistica e commercio, a cui si aggiungono i già presenti Servizi sociali, Cultura e sport,
Istruzione, CED e Affari legali) e procedere con i lavori di cablaggio della rete. Il commento del sindaco Bottero
“Proseguiamo così con la razionalizzazione delle sedi comunali che da quattro passeranno a due – commenta il sindaco Fabio Bottero –, cioè quelle di via IV novembre e di via Boito, a cui si aggiunge quella della Polizia locale. Una strategia per far lavorare meglio i dipendenti, andare incontro alle esigenze dei cittadini e ottenere risparmi di gestione. Investimenti che non sono percepiti subito ma di grande impatto nel medio termine per la qualità dei servizi”.
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Venerdì 19 Aprile 2019
LAVORI IN CORSO Il direttore Pizzagalli: «Nulla sarà lasciato al caso, l’attenzione ai dettagli è fondamentale»
La «vecchia» food court si rifà il look: ecco come sarà (rmj) Era stato annunciato già a novembre, quando il direttore Ruggero Pizzagalli: «La nuova food court ci piace così tanto che abbiamo deciso di rifare così anche quella storica». E nel frattempo i lavori sono cominciati, anche se nessuno se n’è reso conto: nessun disservizio, gran parte delle operazioni sono state fatte, fino a ora, in orari notturni. Già a novembre erano iniziate le fasi di preparazione del lavoro. Lo stesso McDonald's, storica presenza in quell'area, aveva svolto i lavori di ristrutturazione (facenti comunque parti di un piano interno alla catena di fast food), contribuendo già in fase preliminare a modernizzare 'aspetto della zona. Quando saranno terminati i lavori di restyling, la storica area cibo “assomiglierà” a quella realizzata nel 2017, che
tra l'altro proprio a marzo ha compiuto due anni dall'inaugurazione. Anche dalle parti dell'iconica vetrata con vista aerei in decollo ci sarà più legno, per contribuire a ricreare anche nella storica aerea quell'aspetto moderno ed elegante che caratterizza la food court del 2017; ci sarà maggiore uniformità in ogni piccolo dettaglio, come ad esempio nella scelta dei tavoli. L'obiettivo è fare in modo che non venga data l'impressione di un'espansione sconnessa dal resto dell'edificio. Con ogni probabilità anche lo scalone centrale sarà sostituito da scale mobili in linea con il resto del mall. Insomma, nulla sarà lasciato al caso: l'occhio vuole la sua parte, e presto sarà accontentato anche per quanto riguarda la complessiva organicità e unitarietà dell'edificio.
NUOVE APERTURE Attese due inaugurazioni per i noti brand che sbarcano ufficialmente nello shopping mall
Ferrari e Victoria’s Secret arrivano a Orio Una primavera di grandi eventi, cresce la straordinaria offerta della galleria con due store davvero imperdibili (rmj) A Oriocenter è tempo di grandi aperture: sono in arrivo due marchi top, che andranno a implementare la straordinaria offerta del selected store più grande d'Europa. Il primo, per la cui apertura è davvero questione di attimi. Si tratta di Victoria's Secret, il cui pannello pubblicitario è comparso ormai a dicembre al primo piano dell'ala della galleria nata con l'espansione del 2017. L'apertura del super negozio è prevista per questi mesi primaverili: si attende solo l'annuncio ufficiale dell'inaugurazione. Victoria's Secret, il principale retailer specializzato nella vendita di lingerie e di prodotti beauty, conosciuto per la sue collezioni moderne ma anche per le fragranze, le famose top model (gli angeli) e le sfilate di fama mondiale, è stato lanciato in Europa proprio dalla business company Percassi, che è stata scelta come unico franchising partner per l’Italia, la Spagna e la Francia e che gestisce attualmente 10 punti vendita, tra cui quelli di Milano e quelli a Madrid. L'attesa è grandissima, ma nel frattempo Victoria's Secret ha già dato diverse anticipazioni di quello che sarà il punto vendita di Oriocenter: lo store avrà ovviamente un assortimento completo delle celebri collezioni di lingerie di Victoria’s Secret, che fanno il giro del mondo riempiendo i manifesti pubblicitari di tutte le più
alla storica area cibo, all'incirca di fronte allo store Zara. Il rapporto tra Ferrari e Oriocenter si può dire sia di lunga data: nel settembre del 2005, ad esempio, nel contesto di un’esposizione dedicata a vetture storiche della F1 vennero portate a Oriocenter anche alcune Rosse. Per la precisione, si trattava di una Ferrari ‘85 e di una Ferrari 2001 (quella del quarto mondiale di Michael Schumacher), inconfondibili tra le varie Osella, grandi capitali della moda del pianeta. Inoltre sarà disponibile anche la linea sportiva del brand, Victoria Sport. Non mancherà l'altro iconico marchio di fabbrica del brand: le fragranze, le collezioni per la cura del corpo. Nel punto vendita di Oriocenter si punterà molto anche su Victoria's Secret Pink, la linea di reggiseni, slip, articoli sportivi e prodotti di bellezza ispirati e dedicati ai cosiddetti “millenials” e “generazione Ze Victoria’s Secret Pink, una linea di reggiseni, slip, articoli sportivi e prodotti di bellezza ispirati e dedicati ai Millennials e Generazione Z. Per quanto riguarda la shopping experience che caratterizzerà lo store di Oriocenter, oltre agli assistenti all'acquisto incaricati di accompagnare i clienti nella scelta dei capi più adatti a loro sarà offerto, a titolo completamente gratuito e senza bisogno di prendere alcun appuntamento, un servizio di bra-fitting: esperte di lingerie saranno
infatti a disposizione delle clienti in ogni orario di apertura del negozio, per offrire consulenze professionali mirate a un acquisto intelligente e soddisfacente a breve, medio e lungo termine. L'altro – inconfondibile – pannello pubblicitario che attira da qualche settimana l'attenzione dei frequentatori di Oriocenter è quello che annuncia l'imminente apertura di uno store Ferrari. Nonostante il retail del marchio Ferrari sia gestito, in Italia, dal Gruppo Percassi, nel caso dell'apertura di Oriocenter lo store sarà gestito direttamente dai titolari del brand del cavallino rampante. Si tratterà di uno store monomarca dedicato: ancora mancano i dettagli, ma l'assortimento sarà con ogni probabilità un mix tra capi di abbigliamento sportivi ma anche casual e prodotti di intrattenimento, tecnologici e non. Il tutto nel segno del cavallino più famoso del mondo. Lo store aprirà nella zona del primo piano vicino
Alfa Romeo e Minardi. Si trattò di un momento indimenticabile della storia di Orioce n t e r. Più di recente, e per la precisione lo scorso anno, a febbraio era stata invece allestita una postazione di simulatori di guida Ferrari dove i clienti avevano avuto l’opportunità di provare il brivido della velocità sulle simulazioni dei circuiti del campionato di Formula 1.
Festival Cinema e scuola (rmj) Ci si avvicina alla finalissima di “Oriocenter Festival”, il festival di cortometraggi in cui i protagonisti sono i ragazzi delle scuole, in quello che è un progetto di alternanza scuola – lavoro davvero particolare. Si tratta di un progetto che Oriocenter ha realizzato in collaborazione con Promoscuola, e sul quale ha deciso di puntare molto. Il Festival ha anche permesso di portare a Orio, in veste di giudici dei cortometraggi realizzati dai ragazzi delle scuole, diversi volti noti dello spettacolo italiano: Alessandro Betti, Frank Matano, Francesco Mandelli e Debora Villa, che è rimasta colpita dal progetto al punto da chiedere all'organizzatore Paolo Ferrari
di poter trascorrere una settimana da “allieva” al fianco dei ragazzi nel corso della prossima edizione. L'idea alla base del progetto è fare in modo che scuola e cinema possano incontrarsi, permettendo ai ragazzi di mettere in gioco le loro conoscenze con l'aiuto di professionisti del settore. Ogni appuntamento ha visto due scuole “sfidarsi” a suon di cortometraggi. Gli ospiti, con fatica, hanno decretato i finalisti che si sfideranno l'ultimo sabato di maggio. Si tratta della 3G del Liceo Falcone di Bergamo, della classe Quarta del Lice Scientifico “La Traccia” di Calcinate, la 4H del Liceo Secco Suardo di Bergamo e i ragazzi dell'Istituto Superiore Don Milani.
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Venerdì 19 Aprile 2019
questo Piccolo grande schermo
Per domande e suggerimenti: digital@keydea.net
ULTIMA STAGIONE DE “IL TRONO DI SPADE”
Che la guerra abbia inizio
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inalmente è iniziata l’ultima stagione di Game of Thrones, in italiano il Trono di Spade, con la prima puntata andata in onda domenica alle ore tre del mattino in versione originale e di lunedì in prima serata alle 21.15 su Sky Atlantic in lingua originale sottotitolata in italiano. La narrazione fantasy è arrivata alla sua ultima stagione dopo più di otto anni dall’inizio della serie tratta dai libri di George R.R. Martin e adesso tutti i nodi intrecciati in queste stagioni devono sciogliersi e chiudersi in un finale epico tanto quanto la serie stessa. Ma parliamo della prima puntata dell’ottava stagione di GOT che dopo un anno e mezzo ha creato un hype esagerato sia
per i fan più accaniti e sia per il pubblico generalista che non è un attento fruitore della cultura pop mainstream di questi ultimi tempi. La puntata numero uno, intitolata Winterfell (ossia Grande Inverno) la regione del Nord che ha aperto Game of Thrones proprio dalla prima stagione. Infatti la prima parte della puntata è un omaggio all’arrivo di Robert Baratheon e Cersei Lannister che entrano nel Nord per andare a parlare con Ned Stark. Jon e Daenerys cavalcano i cavalli per entrare in città mentre Arya, Sansa e “quello che ne è rimasto di Bran” (nel senso che ormai è di fatto il Corvo a tre occhi) osservano l’esercito di Immacolati mentre entra in città e i Draghi, sorvolano il Nord. Un
E alla fine arriva Disney +
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a guerra è iniziata. No, non sto parlando di quella che potete leggere in questa pagina su Game of Thrones o su quella che arriverà con Avengers: Endgame, ma mi riferisco alla battaglia dello streaming, a quella a cui da qualche giorno ha ufficialmente preso parte anche sua maestà Disney. Oltre a Netflix, Amazon Prime Video e al servizio di Apple, che prima o poi arriverà. Si chiama Disney + (e si legge Disney Plus) ed è un servizio in arrivo il negli Stati Uniti a novembre e poi, mese per mese, invaderà tutto il mondo. La piattaforma streaming di Disney conterrà tutti i classici di Walt Disney, ed è per quello che sono, in queste ultime settimane spariti da Netflix, serie tv, documentari di National Geographic e live-action prodotte in esclusiva per il servizio. Disney significa, ovviamente, anche Pixar, Marvel Studios e Star Wars. Oltre all’implementazione che sicuramente avverrà quanto prima con
tutte le produzioni acquisite con l’inglobamento ufficializzato poche settimane fa della 20th Century Fox. Per Disney + sono già state lanciate delle nuove serie e delle nuove produzioni come il remake di Lilly e il vagabondo, La Spada nella Roccia e Peter Pan. La serie live-action ambientata nell’universo di Guerre Stellari: The Mandalorian, che racconterà gli eventi dopo Il ritorno dello Jedi.
Ma non dimentichiamo quanto è stato lanciato dalla Marvel, produzione relative a serie televisive su Falcon & Winter Soldier, Loki, Hawkeye e altre serie sui vendicatori. Insomma, un mondo. Se ci pensate bene, dopo l’acquisizione
incipit che può sembrare poco ortodosso da parte della coppia che vuole imporsi su tutta Westeros per sconfiggere gli Estranei e per spodestare Cersei dal Trono di Spade. Ma è proprio per questo che Jon Snow non bada alla sensibilità del suo Nord, c’è bisogno che tutti sappiano e capiscano che se non ci si unisce tutti insieme i White Walkers (gli Estranei) non possono essere sconfitti. Meno di un’ora per una puntata che apre le porte a una stagione che sarà, lo immaginiamo per lo meno, piena di battaglie, le ultime lotte di potere e morti illustri. Winterfell, però, è una puntata di raccordo e lo si sente parecchio perché gli sceneggiatori hanno cercato di restituire agli appassionati un ambien-
della Fox, la Disney ha una percentuale enorme delle proprietà intellettuali della cultura pop più famose e influenti degli ultimi trent’anni. Un’altra novità sarà la possibilità di vedere tutte le stagioni dei Simpson. Una chicca. Il servizio streaming di Topolino avrà un prezzo lancio per gli Stati Uniti di 6,99 dollari al mese, mentre l’abbonamento annuale sarà di 69,99 dollari, circa il 30% in meno della concorrenza. Non male come inizio. In Europa, e quindi anche in Italia, il servizio è previsto intorno alla metà del 2020 e chissà se anche da noi il prezzo rimarrà così contenuto. L’obiettivo dichiarato di Disney è quello di arrivare tra i 60 e i 90 milioni di utenti entro la fine del 2024, quindi entro cinque anni. Netflix e Amazon si ritrovano con le spalle al muro dopo la discesa in campo di Disney che ci ha messo qualche anno, ma è arrivata con il botto.
Fabio Fagnani
te confortevole per riportare tutti a un piano comprensibile, per riportare tutti alla pari. Come a dire “ehi, da adesso si fa sul serio”. E in effetti è questo quello che si percepisce durante i 55 minuti del primo episodio che ha, per necessità, riunito tutti i personaggi, o quasi tutti, a Grande Inverno. Segreti svelati, occhio a Sam, obiettivi raggiunti e tutto rosa e fiori? No, certo.
La prima puntata è poco incisiva, lenta e veloce allo stesso tempo. Si sofferma su dettagli apparentemente poco utili alla trama e scene velocizzate per mancanza di tempo. Ma, allora, per quale motivo al centro dell’attenzione non ci sono gli Estranei, coloro che stanno arrivando, coloro che, comandati dal Re della Notte, hanno distrutto la barriera dopo aver sottratto a Daenerys uno dei suoi tre draghi (Viserion). Dopo sette lunghe stagioni concluse con la paura che gli Estranei avrebbero potuto (e lo faranno) distruggere tutta Westeros e tutti i personaggi del mondo di Game of Thrones, l’inizio dell’ultima stagione non tratta assolutamente questo tema (se non in qualche scena) o comunque non lo tratta nel modo in cui meriterebbe. Consideriamo che i White Walkers, di fatto, sono l’apocalisse del Trono di Spade e perché sembrano tutti badare ad altro? Una puntata che raccorda un po’ il tutto ma sembra tutto molto sottotono, nessuna emozione, tanti dialoghi e poche azioni di grande interesse. In sé, l’episodio, è positivo ma nell’economia della stagione forse è un po’ pochino.
E adesso? Scopriremo cosa succederà nelle prossime settimane, ma sono solo cinque le puntate rimanenti per chiudere il cerchio e il tempo per portare tutto ad una degna conclusione, a una fine che una serie così merita, è davvero poco. Insomma, il tempo sta finendo, l’inverno è arrivato e gli Estranei stanno valicando il confine.
CRONACA
Venerdì 19 Aprile 2019
ACCADEVA OGGI...
Il
16 aprile 1944
quotidiano “La Stampa” il 16 aprile 1944 racconta della corsichese Antonietta La Gaia figlia di un maresciallo della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana). Nei primi mesi del 1944 la quindicenne Antonietta scappa da casa per raggiungere Cassino, che da gennaio è fronte di aspre battaglie, tra Tedeschi e Italiani ancora fedeli alla Repubblica di Salò, contro gli Anglo-Americani che avanzano verso il nord. La ragazza riesce a raggiungere la linea del fronte e si adopera per soccorrere i soldati feriti. Anch’essa ferita viene riportata a casa dai suoi. Sgomento e ansia sono forse i sentimenti che ora affiorano leggendo questo racconto. Difficile non accostarli a quelli della 26enne Lara, nata a Milano che lascia l’Italia nel 2016 per raggiungere il proprio compagno che combatte per l’ISIS, oppure Maria Giulia di 27 residente a Lecco che parte nel 2015, e ancora Merien e Sonia diciannovenni di Padova e Treviso nel 2016 e 2017. L’apprendere queste notizie ci lascia increduli. Come è possibile che queste ragazze ab-
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A cura di Noi di Corsico - Via L. Salma 37 20094 Corsico - noidicorsico@yahoo.it
biano fatto una scelta così radicale o fanatica. Ben altra è la situazione di alcuni ragazzi di Corsico che non vogliono arruolarsi, come allora previsto. Ecco come ci racconta parte della vicenda il parroco don Flaminio Tornaghi nel suo “diario” a fine marzo del medesimo anno. “Giovani del 1923-24-25. Dopo una lunga resistenza i miei cari e buoni giovani si decisero a consegnarsi al distretto per servizio militare. La loro situazione in Corsico era ormai difficile dopo le minacce di fucilazione e repressione… si presentarono circa una ventina, ma tutti decisi a vivere sul chi va là con gli occhi aperti e gambe pronte e leste…”
Tra pochi giorni, il 25 aprile, celebriamo una data storica; ricordiamo la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia: “La Liberazione”. Sono ormai 74 anni che in Italia non ci sono guerre. Forse è qui la soluzione per non costringere i nostri ragazzi a scelte difficilmente comprensibili, sia per loro che per chi li osserva, come quelle degli episodi qui ricordati. Portare al mondo intero la pace sicuramente impedisce il riproporsi di episodi come quelli qui raccontati. Tarcisio Sanzani
Che dire? C’è chi tenta la disobbedienza civile e chi aderisce ben oltre il senso del dovere. A sinistra: Il racconto della fuga di Antonietta pubblicato sul quotidiano “La Stampa” del 16-4-1944.
BUCCINASCO
Il “diario” di Don Flaminio Tornaghi a fine marzo 1944. Archivio parrocchia Ss. Pietro e Paolo Corsico.
BUCCINASCO
Letti abusivi e stanze arredate nella ditta di Verde Pisello dona un assegno pelletteria: indagini di Comune e Forze dell’Ordine al Comune per progetti sportivi
BUCCINASCO (dfg) I proprietari avevano depositato una richiesta di modifica della struttura, una ditta in via Fermi che produce articoli di pelletteria. I tecnici comunali del Settore Urbanistica ed Edilizia privata hanno così attivato un approfondito controllo, coinvolgendo le forze dell’ordine, polizia locale, carabinieri e nucleo ispettorato del lavoro, per capire se tutto fosse in regola. Ma non lo era. Letti abusivi e stanze per i lavoratori?
Grazie alla scrupolosa attenzione dei tecnici, si è scoperto che nell’azienda di via Fermi non si lavorava solo la pelle. Oltre a una serie di piccoli “abusi edilizi” come una tettoia e un
locale non autorizzato e l’uso improprio di alcune aree come magazzini, i tecnici e gli agenti hanno riscontrato il problema più grosso: dentro il capannone erano state allestite delle stanze per far dormire i lavoratori. Almeno è quello che sembra, considerando i letti sfatti, coperte, scarpe, vestiti e persino cibi e bevande che gli agenti hanno trovato all’interno dei locali. Indagini approfondite
“Sicuramente qualcuno qui dentro ci dorme, e ci vive”, hanno pensato. E saranno le indagini a chiarire ogni dettaglio della vicenda, così come gli approfondimenti del Nucleo ispettorato del lavoro dovranno capire se c’era del lavoro nero all’interno dell’impresa. Le indagini, almeno per ora, sono coperte da stretto riserbo. Letti abusivi: Un episodio simile qualche mese fa
Una storia che riporta alla memoria un episodio simile, capitato in via della Resistenza lo scorso ottobre, quando un sopralluogo, sempre dell’ufficio tecnico in collaborazione con le forze dell’ordine, ha consentito di scoprire un dormitorio all’interno di un’azienda, il cui proprietario, un imprenditore cinese (e anche lui nel settore della pelletteria) aveva chiesto di trasformare l’area in un piccolo albergo. Il sindaco Pruiti sul caso
Anche in quel caso l’intuizione del settore Urbanistica ed Edilizia privata era corretta: decine di letti sono stati trovati all’interno dell’impresa. Forse i due casi sono collegati, ma saranno le indagini a chiarirlo. “Come già avvenuto nel mese di ottobre per un immobile in via della Resistenza – spiega il sindaco Rino Pruiti – l’attività ispettiva di Comune e forze dell’ordine è risultata fondamentale per scoprire abusi e difformità oltre a portare a ulteriori indagini sotto stretto riserbo. Un lavoro sinergico importante, avviato grazie all’iniziativa del nostro Settore Urbanistica”.
La consegna dell’assegno
BUCCINASCO (dfg) Un assegno di 1364 euro esatti, tanti quanti i partecipanti che hanno preso parte alla mezza maratona di Buccinasco lo scorso anno. I bravi organizzatori di Verde Pisello Group, ormai una realtà consolidata e affiatata, hanno deciso di devolvere un euro per ogni partecipante al Comune che ha ospitato la competizione. Pronta l’edizione 2019
Una gara che ha riscosso grande successo e che è pronta a ripartire il 12 maggio. Anche per l’e dizione 2019 il progetto è lo stesso:
donare un euro per ogni corridore che prenderà parte alla gara podistica. Il denaro raccolto verrà poi destinato per realizzare progetti e acquistare attrezzature sportive. Il sindaco Pruiti
«Le iscrizioni alla mezza di Bucci sono aperte – annuncia il sindaco Rin o Pruiti –, ringrazio di cuore Verde Pisello Group che anche per quest’anno ha preparato con cura e passione un’altra edizione indimenticabile. Vi aspettiamo ancora più numerosi».
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SPORT
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CALCIO Risultati, cronaca e commenti sulle squadre del nostro territorio impegnate nei campionati amatoriali
L’Assago “gioca a tennis” e centra la salvezza BASTIDA 38 ROBBIO 35 MAGENTA 33 Inizio playout CORBETTA 32 BARONA 31 BAREGGIO 19 (Retrocessa) VOGHERA (Ritirata) PROMOZIONE GIRONE F ASSAGO – BAREGGIO SAN MARTINO 6-0
CALCIO (bon) 90 minuti per decretare il vincitore del girone F di Promozione, ora più che mai apertissimo. A fine primo tempo la Viscontea si era ripresa la vetta, con il Lomello e il Settimo verso il clamoroso aggancio, mentre il Vighignolo perdeva 2-0 con il Bressana. Al triplice fischio invece, dopo una clamorosa rimonta, il Vighignolo resta al vertice della classifica con le inseguitrici a pochi punti. Esce definitivamente dalla corsa al titolo il Lomello, con la sconfitta in casa del Vittuone; restano vive le speranze per il Settimo, vincente 2-1 con il Robbio e per la Viscontea, che si è vista assegnare i 3 punti a tavolino ai danni del ritirato Voghera. Chiude la zona playoff il Varzi con una convincente vittoria sul Gaggiano. Nelle zone basse il Bareggio, matematicamente retrocesso, perde 6-0 con l’Assago. Sconfitta anche per la Barona in casa del Bastida. Pareggio 1-1 invece tra Magenta e Corbetta, che si giocheranno quindi la salvezza tra due settimane dopo la pausa Pasquale. In virtù della retrocessione matematica del Bareggio ci sarà solo una gara di playout e in questo senso l’ultima giornata sarà fondamentale per decidere chi la disputerà. CLASSIFICA
VIGHIGNOLO 58 VISCONTEA PAVESE 56 SETTIMO MILANESE 56 LOMELLO 54 VARZI 54 Fine playoff CALCIO VITTUONE 50 BRESSANA 44 ACCADEMIA GAGGIANO 43 ASSAGO 39
Fine settimana da incorniciare per l’Assag o che, nel giro di due giorni, centra due obiettivi fondamentali di questa stagione: sabato, grazie alla vittoria per 4-0 sulla Frog, la Juniores gialloblu ha vinto il proprio campionato, riconquistando i Regionali A, persi l’anno scorso. Un campionato avvincente, con l’Assago che è stato costretto più volte ad inseguire i rivali del Corsico in vetta e a resistere poi all’arrivo di Fatima e Viscontea Pavese. Alla fine a trionfare è proprio la Juniores assaghese, con una giornata d’anticipo, e con una squadra giovanissima vista la presenza anche di giocatori classe 2002, in età da Allievi. Domenica invece è stata la volta della Prima Squadra per centrare quello che è stato l’obiettivo finale della stagione, ovvero la salvezza. Dopo un periodo negativo ed anche sfortunato, i playoff sono diventati una chimera prima e un sogno poi, con la realtà dei playout che, ad un certo momento, sembrava scritta. La squadra si è invece rialzata e, con il Bareggio già retrocesso, è arrivata la matematica salvezza. Non c’è mai stata partita, con l’Assago che ha archiviato la pratica nei primi 45 minuti andando avanti 5-0. Vantaggio di Loi al quindicesimo, lesto sulla ribattuta ravvicinata di Perrone a finalizzare in rete. Raddoppio di Trovato alla mezzora che, liberato da Fiorani davanti al portiere ospite, non può sbagliare. Altri tre gol negli ultimi dieci minuti di prima frazione. Ancora Loi, servito da Convertino, a superare Perrone. Lo stesso Convertino si iscrive poi al tabellino dei marcatori con una bella azione personale prima di battere il por-
tiere. Il 5-0 porta nuovamente la firma di Trovato, servito da Angiolini, bravo ad anticipare la difesa e battendo Perrone. Il secondo tempo è una passerella, tanti cambi, tra cui spicca il ritorno in campo di Belfi dopo un brutto infortunio al ginocchio patito la scorsa stagione, e l’addio al calcio di Beltrami, ormai parte dello staff tecnico della Prima Squadra. Nella ripresa spazio per il 6-0 con Fiammenghi che, su azione da corner, di testa svetta su tutti mandando la palla in rete. Termina così con una bella vittoria la corsa alla salvezza dell’Assago, che settimana prossima riposerà per la pausa Pasquale, tornando in campo tra 14 giorni contro il Lomello per gli ultimi 90 minuti della stagione.
Pareggio che serve relativamente alla Triestina, considerando che le squadre subito dietro e quelle davanti sono riuscite a racimolare qualche punto. Ultimi 90 minuti per decidere le sorti di una stagione difficile e travagliata da molti punti di vista. Ci vorrà una grande prova di forza per uscire dalla zona calda della classifica. Tra due settimane sfida all’Accademia Settimo, che sta lottando per un miglior piazzamento nella zona playoff, una gara che si prospetta molto difficile. Ancora 90 minuti prima del verdetto finale, o salvezza o playout per la Triestina.
PRIMA CATEGORIA GIRONE D SAN CRISOSTOMO – CARDUCCI 0-1
Vince la Freccia Azzurra ributtando nella zona bassa il Buccinasco e riuscendo a distaccarsi dalle squadre in fondo alla classifica. Per il Buccinasco una sconfitta che rimette tutto in gioco. Nei prossimi 180 minuti si decideranno le sorti della stagione. Prossimo appuntamento, nella settimana pasquale, venerdì in casa dell’Aprile 81.
Vince e guadagna tre punti il Carducci in casa del San Crisostomo, ma potrebbe non bastare. Le dirette avversarie tornano a fare punti nel momento peggiore, con la Garibaldina e la Medigliese, entrambe vincenti, che tengono dietro un punto lo stesso Carducci. Settimana prossima ci sarà la pausa Pasquale, un momento per ricaricare le batterie prima dell’ultima grande battaglia, in casa contro l’Accademia Sandonatese. Poi ci sarà da sperare in risultati favorevoli sugli altri campi, altrimenti saranno playout. ACCADEMIA SAN DONATESE – ROZZANO 5-2
Sconfitta per il Rozzano contro l’Accademia San Donatese. La situazione dei ragazzi di Fracascia è abbastanza tranquilla e ci vorrebbero una serie di combinazioni di risultati per finire nuovamente nei playout, scenario improbabile, anche se le possibilità ancora ci sono. Settimana prossima, complice la pausa, non si giocherà. Tutto rimandato quindi tra 14 giorni quando il Rozzano sfiderà il San Giuliano, che si è laureato campione settimana scorsa e che vorrà sicuramente rendere omaggio alla competizione fino alla fine. PRIMA CATEGORIA GIRONE N TRIESTINA – TURBIGHESE 1-1
SECONDA CATEGORIA GIRONE S FRECCIA AZZURRA – BUCCINASCO 2-0
CORSICO VISCONTINI 0-0
Pareggia il Corsico contro la capolista Viscontini, mantenendo un trend positivo invidiabile contro le squadre di vertice. Dovendo giocare due partite in più in Seconda Categoria, si gioca anche nella settimana di Pasqua, dando possibilità alle squadre di accordarsi per, eventualmente, cambiare giorno e orario. Il Corsico scenderà nuovamente in campo giovedì, sul campo della Barona, contro l’Orione. ROMANO BANCO – VISCONTI 0-2
Seconda sconfitta consecutiva per il Romano Banco che sembra un po’ scarico dopo un periodo brillante. La partita con il Visconti non ha regalato grandi emozioni: i bianco verdi possono recriminare sul palo colpito da Ugolotti al quindicesimo della seconda frazione, salvo poi capitolare nel finale. Per il Romano Banco l’anticipo Pasquale sarà sabato, nuovamente in casa, contro la capolista Viscontini.
Alessandro Bondi
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KITCHEN and the CITY L
a Pasqua è alle porte e mentre pensiamo a menù a base di uova, asparagi, torte pasqualine e, in alcuni casi, coniglio e agnello, c’è tutta una categoria di persone che per le feste porta in tavola il pesce. Proprio così, il pesce è il protagonista indiscusso delle festività italiane in qualsiasi stagione ed è per questo che questa settimana vi parlerò di vongole. Facili da trovare anche nel reparto surgelati del supermercato, io vi consiglio di usare sempre vongole fresche per due motivi: sono più buone e non diventeranno gommose dopo la cottura. Cuocere le vongole è semplicissimo, ci vogliono pochi minuti perché la loro carne è delicatissima e non tollera lunghi tempi di cottura e alte temperature. Pulire le vongole, invece, è un po’ più ostico. Non è difficile, ma ci vuole un pochino di pazienza. Per prima cosa, una volta acquistate le vongole mettetele in una bowl piena d’acqua fredda e leggermente salata. Lasciatele “purgare” per un’oretta nel frigorifero. Successivamente, una alla volta, buttate le vongole nel lavandino in modo che quelle vuote e piene di sabbia si aprano. A questo punto passate alla precottura, mettetele in un tegame con un rametto di prezzemolo, uno spicchio d’aglio, mezzo bicchiere di vino bianco fermo
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e coprite. Lasciatele cuocere fino a quando non saranno aperte (circa 3-5 minuti). Sgusciatele oppure lasciatele nel loro guscio, Claudia Concas eliminate quelle rimaste chiuse e filtrate il loro sughetto con una garza da cucina a maglie fittissime. Questo è il trattamento di base, successivamente potrete impiegare le vongole in tantissime ricette e abbinarle anche a ingredienti insoliti. Le vongole, dal sapore naturalmente salino, si abbinano alla perfezione con aglio, aneto, limone e prezzemolo, ma esistono abbinamenti insoliti che regaleranno un vero tocco di gusto e creatività ai vostri piatti. Ma quali sono questi abbinamenti? Ananas, pollo, uova, vaniglia, zucca, formaggio stagionato, sedano, tartufo, mela, patata, carne di maiale, manzo e persino mango. Come potete notare le vongole sono molto versatili in cucina e vi accompagneranno dall’aperitivo con sautè e classici finger food, fino a secondi di conchiglie al vapore o pietanze a base di carne. Eccovi tre deliziose ricette con le vongole da provare per Pasqua, ma non solo!
VONGOLE
le conchiglie delle feste Carbonara di vongole e pancetta Ingredienti per 4 persone: • 320 gr di spaghettii • 4 tuorli • 100 gr di pancetta affumicata • Un rametto di prezzemolo • Mezzo kg di vongole
• 80 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato • 1 spicchio d’aglio • Olio extravergine di oliva • Sale • Pepe
Vaporiera di vongole con salicornia piccante Ingredienti per 4 persone: • 1,6 kg di vongole veraci • 1 rametto di rosmarino • 1 foglia di salvia • 2 chiodi di garofano • 400 gr di salicornia • 1 spicchio d’aglio • 1 peperoncino • Olio extravergine di oliva • Sale • Pepe
In una pentola mettete poca acqua (fino a riempirla per metà), unite tutte le erbe aromatiche e le spezie e portate a ebollizione. Sistemate le vongole, dopo averle fatte spurgare bene, nella vaporiera. Adagiate la vaporiera sopra la pentola d’acqua e fate cuocere per 5 minuti. Sistemate poi le vongole in una bella bowl da portata, pepatele. In un’ampia padella, rosolate lo spicchio d’aglio e il peperoncino, aggiungete la salicornia e fate saltare la verdura di mare per qualche minuto. Servite le vongole al vapore con la salicornia piccante e qualche crostone di pane ben abbrustolito su cui avrete passato uno spicchio d’aglio per profumarlo.
Zuppetta di ceci e vongole Ingredienti per 4 persone: • 800 gr di ceci in barattolo • 500 gr di vongole • 4 pomodorini • Mezzo scalogno • 1 rametto di rosmarino
Una volta pronte le vongole (seguendo il passaggio descritto nell’introduzione), mettetele da parte private dei gusci. Lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata. In una terrina mettete i tuorli e unite il formaggio grattugiato, abbondante pepe e mescolate. Diluite il composto con poca acqua delle vongole. In una padella rosolate la pancetta fino a quando non sarà croccante. Tritate finemente il prezzemolo. Aggiungete le vongole alla pancetta e spegnete il fuoco aggiungendo la restante acqua delle vongole. Scolate la pasta al dente e amalgamatela nel composto di uova, aggiungete la pancetta e le vongole, spolverate con il prezzemolo e aggiungete un filo d’olio a crudo.
• 100 gr di guanciale tagliato in unica fetta • 1 peperoncino • 1 rametto di prezzemolo • Olio extravergine di oliva • Sale • Pepe
Pulite le vongole come indicato nell’introduzione, eliminare i gusci e mettetele da parte. Soffriggete un trito finissimo di scalogno, aggiungete i ceci e fate insaporire con il rosmarino, sale, pepe e peperoncino. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà e l’acqua delle vongole. Lasciate insaporire e poi unite altra acqua fino a coprire i ceci. Fate cuocere fino a quando la zuppetta non sarà ben amalgamata e insaporite. A parte, tagliate il guanciale a striscioline e rosolatelo in padella fino a quando non sarà croccante. Unite le vongole alla zuppetta di ceci calda, spegnete il fuoco e impiattate. Aggiungete il trito di prezzemolo, il guanciale croccante e servite con crostini di pane. Questo condimento è perfetto anche per preparare primi piatti deliziosi, provatelo con i cavatelli, le orecchiette o gli gnocchi naturalmente lasciando la zuppetta un po’ meno umida.
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CRONACA
Cinema Teatro
Venerdì 19 Aprile 2019
CRISTALLO
VIMERCATE (MB) pochi minuti da
MILANO, LECCO e BERGAMO
dove il cinema costa meno e il prezzo è dinamico
18 aprile ore 16.00-21.15 20-21-22 aprile ore 21.15 23 aprile ore 16.00-21.15
A un metro da te drammatico, romantino - Durata 116 minuti - Regia Justin Baldoni con Cole Sprouse, Haley Lu Richardson, Claire Forlani, Parminder Nagra, Moises Arias
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Wonder park animazione, avventura, commedia - Durata 85 minuti - Regia Dylan Brown con (voci) Mila Kunis, Matthew Broderick, Jennifer Garner, Brianna Denski
24-25-26-27 aprile ore 16.00-21.15 28 aprile ore 16.00 28 aprile ore 21.15 IN 3D
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BUCCINASCO
Allacci rete fognaria: inquilini ancora inadempienti, sindaco firma ordinanza BUCCINASCO (dfg) “Non si può più attendere. Tutte le residenze di Buccinasco hanno l’obbligo di provvedere all’allacciamento alla rete fognaria e dismettere l’eventuale fossa biologica, nel rispetto delle normative”, dicono dal Comune. Mancata riposta dei condomini
E a dover provvedere immediatamente al regolare allacciamento della rete fognaria, ci sono anche i condomini di via Cascina Molino Bruciato che, al contrario dei residenti in altre vie, non hanno risposto all’avviso inviato dal Comune (“avvio di procedimento”). “Fino ad oggi – spiega il sindaco Rino Pruiti – non è stata presentata alcuna documentazione né è stata richiesta una proroga per predisporre l’allacciamento”. Firmata ordinanza
“Oggi (mercoledì 17, ndr) quindi ho firmato un’Ordinanza obbligando all’allacciamento entro 30 giorni: è una questione di civiltà e di tutela ambientale, oltre che un obbligo di legge. I nostri uffici hanno provveduto a inviare le opportune comunicazioni agli interessati, in molti casi i cittadini e amministratori sono stati ricevuti in Comune, hanno avuto incontri con i tecnici di CAP, abbiamo ragionato insieme e
hanno provveduto. Da via Cascina Molino Bruciato non abbiamo avuto nemmeno una risposta”. Il Gruppo CAP, ente gestore della rete fognaria comunale, nel mese di febbraio ha inviato una nota all’Amministrazione comunale, comunicando di aver ultimato già nel mese di novembre 2018 le infrastrutture da utilizzare per il collegamento dei reflui civili. La procedura
Gli uffici comunali, quindi, hanno avviato un procedimento amministrativo (in data 7 marzo) per richiedere a tutti i proprietari degli immobili di via Cascina Molino Bruciato la documentazione comprovante l’avvenuto allacciamento o la richiesta di parere alla società Amiacque sulla conformità del progetto predisposto per l’allacciamento alla pubblica fognatura. Hanno, invece, tutti provveduto all’allacciamento, i residenti di via Val d’Ossola, così come quasi tutti i cittadini di via 1° Maggio. È stato intanto avviato il procedimento per via Calatafimi e via Palermo. Scaduto per via Morandi 3, il condominio ha chiesto una proroga: l’intervento è molto importante perché fino ad oggi lo scarico avviene direttamente nella Roggia Brianzona.
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Venerdì 19 Aprile 2019
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CORSICO
Abusivi occupano il primo piano della Cascina Robarello
CORSICO (ces) Era stato creato un appartamento temporaneo, per soddisfare un’esigenza urgente di un anziano. Individuata poi una soluzione definitiva, con il ricovero della persona in una casa di riposo, i locali al primo piano della Cascina Robarello, sopra gli spazi un tempo utilizzati da un’officina che riparava bici e moto, sono rimasti vuoti. Così due persone, un uomo e una donna, hanno deciso di occuparli. Hanno probabilmente forzato la porta d’ingresso, realizzato una sca-
la in legno per passare da un piano all’altro all’interno dell’edificio e organizzato gli spazi secondo le proprie esigenze. Una situazione che, con l’arrivo della bella stagione, non richiedeva nemmeno la necessità del riscaldamento. Però il nucleo amministrativo della polizia locale, durante i controlli di routine in ogni parte del territorio, ha accertato la presenza di estranei nella vecchia cascina. Ha così pianificato un intervento con l’ufficio tecnico. Qualche giorno fa la squadra manutenzione è intervenuta e, con il supporto dell’ufficiale e degli agenti della polizia locale, hanno invitato gli abusivi a lasciare liberi i locali, mettendoli in sicurezza. In particolare, è stata demolita la scala interna, cambiate le serrature e i lucchetti. All’esterno è stata anche ripristinata la grata metallica che impedisce l’ingresso agli estranei e messi in sicurezza tutti gli altri accessi.
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VenerdĂŹ 19 Aprile 2019
ATTUALITÀ
Venerdì 19 Aprile 2019
L’Uovo e la Croce
di Alessandro D’Avenia MILANO (ces) Sei felice? Abbastanza. A momenti. Rispondere «sempre» sembra impossibile: il primo ad aver descritto il metodo scientifico per riuscirci è stato Aristotele, come ben racconta Edith Hall nel recente Il metodo Aristotele. La felicità, per il filosofo greco, è nelle nostre mani: basta realizzare il proprio potenziale e diventare la miglior versione di se stessi. Ma alla prova dei fatti la nostra costitutiva fragilità rende la meta quasi irraggiungibile: essere limitati e mancanti sembra incompatibile con la piena felicità. Siamo quindi a un bivio. Da un lato c’è la via in salita che trasforma la mancanza in inventiva: il culto, la politica, l’arte, la scienza, il lavoro, e tutto ciò che l’uomo crea proprio perché la felicità gli manca. I Greci imboccarono questa via e della sofferenza fecero un cammino. Non la rimossero, ma la trasformarono in occasione: non fuggirono in un mondo in cui morte e dolore non esistono, anzi ne fecero la scuola dell’arte di vivere. Il pathei mathos, «conoscere attraverso il dolore», è il fiero realismo di chi accetta la sofferenza come sfida creativa: «Persino nel sonno gocciola nel cuore,/e la saggezza giunge anche a chi la respinge» scrive Eschilo nell’Agamennone. Di fronte al muro del destino i Greci provarono ad aprire una breccia: esistere è resistere, agire, creare. Per questo cercarono la bellezza immortale: tutta la loro «conoscenza», dalla politica all’arte, nasce dal tentativo di dare senso alla ferita mortale e originaria dell’uomo. Questo è anche il metodo di Aristotele, la via aperta dall’etica del bene: per essere felici la strada è impegnarsi a fare la cosa giusta ed evitare di fare il
male. Dall’altro lato c’è una via in discesa che rifiuta la vita così com’è o ne fa un alibi per disimpegnarsi. La mancanza non è vita e va rimossa, la sofferenza non serve a nulla, il limite non può diventare ricerca. Fontana tagliava le tele per ricordarci che abbiamo ferite-feritoie da tenere aperte per affacciarci sulla realtà, ma noi corriamo a chiuderle e cancelliamo le cicatrici con un photoshop mentale. È la via scelta dall’etica del successo e del piacere: alle domande sulla sofferenza spesso si risponde cambiando discorso o regalandosi sempre nuove distrazioni. Ne vedo gli effetti su ragazzi in preda al panico di fronte al dolore e al fallimento. Nei loro cuori e menti cresce il “non senso”, il cancro dell’azione e del desiderio: se la vita fa schifo perché devo impegnarmi? Fatemi gioire: happy hour, happy meal, happy pills... E se non potrò vincere e godere mi toglierò di mezzo. Sembra che la nostra fragilità escluda la felicità che desideriamo. Forse allora non siamo fatti per essere felici, ma per «imparare» a non esserlo? È la proposta di alcune filosofie: se eliminiamo il desiderio che ci fa sentire mancanti, non soffriremo più. Ma farlo significa sterilizzare l’azione creativa: perché mai la mancanza, il limite, sarebbero il negativo della vita? Le più grandi scoperte e opere umane sono il frutto di un’eroica fiducia nel desiderio, nella mancanza, nella sconfitta: Dante scrisse la Commedia dopo aver perso tutto, Dostoevskij scrisse i suoi grandi romanzi dopo i lavori forzati in Siberia. Lo dice così il poeta Zagaevskij in Venerdì santo: «Ho ascoltato la Passione secondo Matteo/che tramuta in bellezza il dolore./Ho letto Fuga
di morte di Celan/che tramuta in bellezza il dolore./Nei corridoi del metrò il dolore non si tramuta,/solo perdura, senza tregua». Esiste un’arte di vivere capace di mutare in bellezza anche il dolore del metrò, quello senza tregua e di ogni giorno? Esiste una felicità compatibile con la fragilità? Una luce viene dall’uovo di Pasqua. Abbiamo ridotto la Pasqua alla dolcezza sferica dell’uovo con la sorpresa. Questo simbolo di vita nuova è però il frutto degli spigoli della Croce. Quando l’apostolo Tommaso, assente all’apparizione del Risorto, dice agli altri che crederà solo se potrà mettere il dito nelle ferite di Cristo, chiede l’essenziale: è veramente felice solo una vita che non ignora il dolore, la sconfitta, la morte, ma che li attraversa e supera, mostrandone, appunto, le credenziali. Tommaso vuole la garanzia che il Risorto sia proprio il Crocifisso. Noi oggi abbiamo rimosso la Croce, prima che dalle pareti, dalla vita: l’imperativo di una felicità fatta di ciò che è definito «vincente» è incompatibile con la sconfitta. Ma «prendere» - come dice Cristo - «la croce di ogni giorno» significa innanzitutto imparare a dare un significato alla vita tutta intera, ad ogni suo aspetto: anche al dolore dei corridoi del metrò. La sofferenza, per l’etica del successo come imperativo, è luogo di disperazione e va eliminata. Per un’arte di vivere integrale, invece, la sconfitta diventa un prezioso luogo di verità, ricerca, iniziativa. Prendere la croce di ogni giorno non significa desiderare il dolore, ma riuscire a trasformare in bellezza il limite di quel giorno: è la sola via che libera dal risentimento e dalla paura che paralizzano le energie creative, l’inventiva e l’azione. Può sembrare un paradosso ma
bisogna amare proprio ciò che temiamo, perché così ce ne possiamo servire e non ne diventiamo servitori: non solo non ci rassegniamo o lottiamo contro il male, ma lo accogliamo e trasformiamo in vita. L’uomo più evoluto non è né il faber né il sapiens, ma il patiens: l’uomo che sa dare un significato anche alla sofferenza, che poi è solo l’uomo che sa amare. L’uomo salvato dal male non è né l’uomo che lo rimuove né l’uomo che si limita a resistere, ma chi riesce a trasformarlo creativamente. L’atto creativo libera la vita contenuta nel dolore: lo scrittore che racconta la sua esperienza nel lager vince sul lager, il genitore che accetta la fragilità di un figlio e vi dedica tempo vince sulla fragilità, l’educatore che accompagna la crisi di un allievo vince la crisi... Costoro prendono la croce-amore del giorno e lo liberano dal male. Nel suo romanzo più bello, Il mio nome è Asher Lev, Chaim Potok racconta di un pittore ebreo che, per rappresentare le sofferenze della madre, dipinge la donna in croce con, ai piedi, il figlio e il marito. Lo scandalo provoca il suo allontanamento dalla comunità, ma persino per Asher Lev la croce è l’unico modo di rappresentare e superare il dolore: «Per tutto il dolore che hai sofferto, mamma. Per il Padrone dell’Universo il cui mondo di sofferenza io non capisco... Per tutte queste cose ho creato il quadro, io, un ebreo osservante che lavora su una crocifissione perché non esiste un modello estetico a cui far risalire un quadro di angoscia e tormento estremi». La croce è ricevere la capacità di trarre il bene anche dal male, di risorgere sempre e comunque. Questo è il metodo di Cristo.
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Questa settimana ricorderemo infatti che Cristo è finito sulla Croce, e l’evento, anche se non ci dice nulla o ci infastidisce, resta il centro di gravità della storia: «Nessuno mi toglie la vita, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo». Al massimo del non senso, la tortura dell’innocente, egli dà il massimo di senso creativo e attivo: l’amore. «Perdonali perché non sanno quel che fanno» e «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» sono infatti la prima e l’ultima delle «sette parole» d’amore che Cristo pronuncia sulla Croce, il manifesto dell’uomo più evoluto e creativo della storia. Senza Croce, credenti o no, non c’è Resurrezione, perché, solo un’arte di vivere che abbraccia ferite e limiti, può darci la capacità non solo di sopportare il male ma di renderlo vita. È vera felicità quella che trasforma ogni materia, anche la più resistente, in bellezza. Non si tratta di un incerto esercizio individuale di resilienza, ma di ricevere la reale liberazione delle nostre energie imprigionate e sterilizzate dal male e dalla sofferenza. Non sono centrali il dolore o la mancanza in sé, ineliminabili dalla vita, ma che cosa possiamo farne, per amore. La Croce, sembra assurdo, è il culmine della Bellezza, perché è il culmine del senso: felice è la vita in cui, anche il male, fatto o subito, è trasformato, per via d’amore, in bene. Lo racconta in modo unico C.S.Lewis in Diario di un dolore, per la morte della moglie: «Pensavo di poter descrivere uno stato, fare una mappa del dolore. Invece ho scoperto che il dolore non è uno stato, bensì un processo. Non gli serve una mappa ma una storia. Ogni giorno c’è qualche novità da registrare». Anche io posso dire che nella mia vita solo quando ho smesso di prendermela con Dio, ho trovato Dio e me stesso, riuscendo ad attraversare e oltre-passare il male: e Pasqua significa proprio «passare oltre» il deserto. Il letto da rifare oggi è prendere la croce e non dire «non doveva andare così», ma «che senso le do, che vita apre, che amore chiede?». Impariamo a vivere solo dopo la sconfitta, perché la vita non ha un corpo levigato, ma ferito, come il Risorto che dice a Tommaso: «Metti qua il tuo dito, guarda le mie mani; stendi la mano, mettila nel mio costato; non essere più incredulo ma credente». Se non accettiamo le ferite non crederemo mai alla vita e a noi stessi, saremo schiavi dell’apparenza, del risentimento, della paura, non potremo liberare le energie creative necessarie a ricevere e dare la felicità. Augurarvi buona Pasqua allora è augurarvi di trovare la felicità nascosta in ogni cosa, anche la più oscura.
da corriere.it
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