BILANCI 2023
Le prIme mILLe pICCoLe e medIe Imprese deLLA provINCIA dI Como
Le prIme mILLe pICCoLe e medIe Imprese deLLA provINCIA dI Como
Il finanziamento chirografario a medio lungo termine dedicato alle imprese che vogliono intraprendere un percorso personalizzato per raggiungere obiettivi ESG (Environmental, Social, Governance).
• Supporto nella valutazione iniziale degli indicatori di posizionamento ESG.
• Consulenza specializzata e gratuita nella scelta di due obiettivi su misura e monitorabili nel tempo.
• Riduzione del tasso applicabile al finanziamento per l’impresa che in sede di stipula si impegna a misurare la propria performance attraverso specifici indicatori, scegliendo almeno due obiettivi, di cui uno Environmental, che possano identificare un percorso di transizione verso un modello di business più sostenibile.
Editore:
Media(iN) Srl Via Paolo Regis, 7 10034 Chivasso (TO)
Direttore responsabile: Giuseppe Pozzi
Stampa: Ciemme srl - Segrate (MI)
Pubblicità:
Publi(iN) Srl
Via Campi, 29/L - 23807 Merate (LC)
Testi a cura di: Giuseppe Pozzi, Fabio Amoroso, Daniele Corbetta, Sonia Meroni, Valeria Messi
Finito di stampare: Novembre 2024
I dati delle tabelle si riferiscono a quanto fornito da Cribis D&B Srl alla data del 18 novembre 2024
Un prodotto che valorizza le Piccole e Medie Imprese, quelle tante realtà imprenditoriali che costituiscono l’ossatura economica del nostro territorio e che negli anni gli hanno permesso di crescere e prosperare. È il volume, proposto dal Gruppo Netweek, che state leggendo e che abbiamo voluto titolare: “Business PMI”.
Il gruppo Netweek propone un volume che racconta
le migliori imprese della provincia di Como
Sì, perché è di loro che vogliamo parlare, del mondo delle Piccole e Medie Imprese, quelle che occupano meno di 250 dipendenti e realizzano un fatturato annuo non superiore ai 50 milioni di euro.
Certo nelle nostre aree non mancano anche
aziende di maggiori dimensioni, ma sono le PMI a caratterizzare la realtà imprenditoriale delle nostre terre. Ovunque ci voltiamo sono lì a ricordarci come abbiano caratterizzato e reso prosperi i nostri territori; e negli anni siano riuscite a garantire alla sua popolazione lavoro, benessere e ricchezza.
Da queste parti, soprattutto negli anni passati, siamo forse arrivati perfino a innamorarci di loro: basti pensare a quanti dipendenti abbiano passato un’intera carriera, 30-40 anni di lavoro, nella stessa azienda.
O forse, più semplicemente, ci abbiamo creduto e ne abbiamo capito l’importanza: dipendenti e datori di lavoro.
elle pagine che seguono, le Piccole e Medie Imprese vengono analizzate partendo dai numeri, quelli dei loro bilanci relativi all’anno 2023: dal fatturato ai dipendenti, dall’Ebitda e dall’Ebit fino ai dati del patrimonio aziendale. Il tutto inquadrato in classifiche: quella, naturalmente, del fatturato complessivo, ma anche quelle di alcuni valori e di diversi settori che più sono rappresentativi in quest’area, come il commercio, la manifattura, pesante e leggera, i servizi e trasporti & logistica. A fornirceli è Cribis, società specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere,
in grado di raccogliere i numeri utili per realizzare analisi e ragionamenti. Numeri che, se da una parte evidenziano il buono stato di salute della maggior parte di loro, perché hanno saputo innovarsi, specializzarsi e affrontare sempre nuovi mercati in tutto il mondo, dall’altra non nascondono la fatica che devono fare per restare sul mercato e le difficoltà che ogni giorno si trovano ad affrontare. Insomma, avete in mano uno strumento che davvero permette di conoscere approfonditamente le realtà imprenditoriali del nostro territorio.
Èsicuramente il comparto della manifattura, pesante e leggera, a caratterizzare il podio per fatturato della provincia di Como. Così come il resto della top ten. Una conferma di come l’economia comasca si fondi prevalentemente su questo settore.
La “medaglia d’oro” se l’aggiudica la O.M.E. Metallurgica Erbese di Erba che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 49.952.163 euro: fondata nel 1949, si è specializzata nella produzione di bulloneria certificata di alta qualità per vari settori industriali quali Oil & Gas, navale, energia convenzionale, nucleare e rinnovabile, aerospaziale ed edilizia civile. Al secondo posto, per poche migliaia di euro, troviamo la Lema di Alzate Brianza, una delle più importanti realtà del settore dell’arredamento e del design italiano: ha un fatturato di 49.919.987 euro.
Sull’ultimo gradino del podio, con un fatturato di 49.524.683 euro, sale la Stamperia Carcano Giuseppe di Albese con Cassano, specializzata in sistemi di sollevamento, accessori per funi e catene, fasce di sollevamento e sistemi di ancoraggio: qualità e sicurezza per ogni utilizzo professio-
nale. Chiudono la top five la Walter Italia di Cadorago (49.338.785 euro), che offre una completa gamma di utensili di precisione
per fresatura, tornitura, foratura e filettatura, e la Crippa di Arosio (48.687.379 euro), produttrice di macchine utensili.
La solidità di un’azienda si misura dai numeri del suo patrimonio. E i numeri delle aziende comasche ne dimostrano la robustezza. Ai vertici troviamo la Medical Technology and Devices di Casnate con Bernate, società che si occupa di servizi finanziari, che può vantare un patrimonio di 357.344.933 euro. Alle sue spalle troviamo la Dover Industries Italy di Guanzate, leader nella stampa tessile digitale, che attesta un patrimonio di 184.739.321 euro. Valori nettamente più bassi per le altre aziende della classifica. Sull’ultimo gradino del podio sale la società per azioni Aerea di Turate che dal 1927 progetta e realizza sistemi di trasporto e rilascio carichi, equipaggiamenti di ruolo, componenti strutturali per velivoli militari: ha un patrimonio di 80.532.786 euro.
Seguono la Società Cooperativa Edificatrice di abitazioni per gli operai di Como, proprietaria di centinaia di alloggi in città, che vanta un patrimonio di 71.728.901 euro, e la Farmavita di Locate Varesino (patrimonio di 58.911.772 euro), che opera nel settore della cosmetica da oltre trent’anni.
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Asvettare in cima alla classifica tra i Comuni col maggior fatturato determinato dalle prime 1.000 Piccole e Medie Imprese della provincia di Como figura il capoluogo lariano che può vantare addirittura 1.153.472.247 euro, quasi il doppio di qualsiasi altro comune. Infatti, ammonta a 696.658.182 euro il fatturato delle PMI di Cantù che si piazza al secondo posto. Si contendono per poche decine di migliaia di euro l’ultimo gradino del podio due comuni: Erba prevale con 508.304.874 euro su Mariano Comense (481.448.263 euro). Parecchio distanziati gli altri comuni. Sopra i 300 milioni di euro di fatturato figurano solo Turate (373.781.470 euro) e Cadorago (326.951.034 euro).
Il settore leader dell’economia comasca è sicuramente quello della manifattura leggera. Tra le prime mille PMI per fatturato che vi presentiamo in questo volume, può, infatti, contare su ben 263 aziende che danno lavoro a 11.118 dipendenti e nel 2023 hanno prodotto un fatturato globale di 2.870.031.624 euro. Poco meno di 1,5 milioni di euro dividono le prime due della classifica: la già citata Lema di Alzate Brianza con 49.919.987 euro di fatturato e la Bric’s industria valigeria fine di Olgiate Comasco (48.493.080 euro) che crea e produce borse da viaggio e pelletteria da oltre settant’anni. Al terzo posto, con un fatturato di 47.442.864 euro, abbiamo la Total Solution Interiors di Cantù che gestisce come general contractor progettazione, costruzione e installazione di interni su misura per navi da crociera, yachts, hotel di lusso e residenze in tutto il mondo. Seguono la S.I.G.MA. di Locate Varesino (fatturato di 46.910.666 euro), presente da molti anni sul mercato dei materiali refrattari e partner di numerose vetrerie in tutto il mondo, e la Moba Eurotubi di Montorfano (46.784.729 euro), leader nella produzione di tubi e anime in cartone a spirale e in linea, per avvolgimento e imballaggio.
l settore del commercio raccoglie oltre 2,3 miliardi di euro tra le prime 1.000 PMI della provincia di Como per fatturato e risulta il secondo settore più ricco del territorio: può contare su 223 aziende che danno lavoro a a livello provinciale), la filiale del colosso tedesco tra i principali produttori mondiali di utensili di precisione per la lavorazione dei metalli: ha chiuso il 2023 con un fatturato di 49.338.785 euro. Dietro di lei, con un fatturato di 47.519.163 euro, la D’Ambros Ipermercato di Turate che si occupa di vendita al dettaglio di generi alimentari. “Medaglia di bronzo” per la Eredi Bianchi Giuseppe di Cucciago (43.280.753 euro) che da oltre 60 anni basa la sua attività sull’acquisto e il commercio di semilavorati non ferrosi, in particolare: ottone, rame, alluminio, bronzo, zinco, piombo e stagno. Ai piedi del podio la FLT Italia di Anzano del Parco (42.057.201 euro), la cui casa madre in Polonia è nel mercato dei cuscinetti dagli anni ‘50, seguita dalla Casa Vinicola Natale
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di Marina Puricelli che ne insegna in Bocconi e le segue da consulente
«Le nostre imprese sono mediamente forti e hanno problemi di crescita, non necessità di ristrutturarsi»
Qual è lo stato di salute delle PMI italiane? La domanda sorge spontanea in un volume che parla di loro e ne presenta valori ed eccellenze. L’abbiamo rivolta a Marina Puricelli, Tenure Lecturer del Dipartimento di Management e Tecnologia presso l’Università Bocconi e docente senior presso SDA Bocconi School of Management, che coordina corsi di formazione, ricerche e commesse per imprenditori e per le principali associazioni imprenditoriali presso la stessa SDA Bocconi School of Management oltre a dirigere il corso General Management per le PMI.
«Premetto che ho la fortuna di confrontarmi con imprenditori che hanno la sensibilità di venire in Bocconi a imparare pur essendo adulti e che quindi, probabilmente, rappresentano la punta più avanzata delle PMI. Da questo mio “osservatorio” privilegiato vedo imprese mediamente forti, che hanno soprattutto problemi di crescita e non necessità di ristrutturarsi e di tagliare posti di lavoro. Al di là delle mie impressioni, è doveroso avere anche un riscontro oggettivo. Su questo tema, i dati forniti dall’economista Marco Fortis della Fondazione Edison dicono di un’Italia che ha performato in modo eccellente nel quadriennio 2020-23: 5ª al mondo per il saldo commerciale e 6ª per numero di robot operativi presenti nelle aziende. Al punto che c’è stato un incremento del Pil pro capite del 4,9% rispetto al 2019 e solo gli Stati Uniti hanno fatto meglio di noi tra i Paesi del G7. Risultati che sono frutto indubbiamente
del modello delle piccole imprese familiari italiane così diffuso nella nostra economia ma altrettanto criticato. Il modello non ha mostrato negli ultimi anni segni di crisi, anzi!».
Questo non significa che le PMI non abbiano problematiche da affrontare. Una di queste è il passaggio generazionale «Si tratta di un tema cruciale, soprattutto culturale e sociologico più che economico».
In che senso?
«Innanzitutto stiamo diventando un paese di anziani, si fanno meno figli e in prospettiva ci saranno sempre meno giovani successori. Questi pochi giovani, di frequente, seguono percorsi scolastici sempre più internazionalizzati. Vanno all’estero a formarsi e poi, con quella preparazione tipica da multinazionale, spesso trovano impieghi in altre nazioni in set-
tori molto distanti da quelli tipici della manifattura italiana. Riportare in Italia, nell’impresa di famiglia, questi ragazzi, è un’operazione non facile. Non la conoscono e la percepiscono come superata, vecchia e obsoleta quando magari, nella sua nicchia produttiva pur tradizionale, è un piccolo gioiello. Così l’azienda di famiglia rischia la continuità per mancanza di successori disponibili che sono all’estero a lavorare nelle grandi banche o nei colossi della consulenza».
Meglio tenerli in Italia?
«Dico solo che bisogna essere consapevoli e non seguire in modo acritico le mode del momento: occorre sapere che la formazione universitaria di stampo internazionale non prepara, se non in minima parte, alla gestione delle specificità di una piccola impresa. Allontana invece di avvicinare. Pensi che tra le prime venti università italiane di Economia solo tre hanno corsi rivolti alle PMI… e siamo nel Paese che deve la maggior parte del suo benessere al capitalismo pulviscolare».
Oltre ad esserci problemi sul versante della
successione imprenditoriale, si fa difficoltà pure a trovare le professionalità necessarie da inserire in produzione «Anche qui c’è il tema demografico che pesa oltre a una forte responsabilità delle famiglie. Abbiamo in Italia un benessere, per fortuna, ancora mediamente diffuso. I genitori appartenenti al ceto medio, negli ultimi vent’anni, non hanno incentivato i loro figli al lavoro nelle piccole imprese artigianali. Le scuole tecniche o professionali sono viste come “l’ultima spiaggia” e i licei soprattutto quelli “leggeri”, depotenziati delle materie più ostiche come il latino e la matematica, vanno per la maggiore. Seguono poi, naturalmente, lauree triennali se non addirittura quinquennali su temi la cui profondità dovrebbe lasciare dubbiosi ma che portano invece i genitori a poter dire di avere dei figli dottori e dunque geniali. Mandare questi giovani virgulti in fabbrica a fare un lavoro concreto per diventare nel tempo degli specialisti molto ricercati sembra essere l’ultima cosa che si vuole fare… Così ci troviamo con una percentuale molto alta di studenti che sono parcheggiati tra università e sedicenti corsi master, in cerca della perfezione lavorativa che credono coerente con i loro altisonanti titoli di studio».
Dalle aziende cosa le dicono?
«Gli imprenditori mi raccontano di colloqui di lavoro piuttosto imbarazzanti. Abbiamo sempre più giovani che non sanno quello che vogliono, al limite del pretenzioso. Sempre più spesso è il candidato che rifiuta le proposte di lavoro: gli orari e gli straordinari non vanno bene, non c’è lo smart working, la sede non è abbastanza comoda.… Insomma, non manca il lavoro, ma mancano i lavoratori specializzati per le industrie del made in Italy; professionalità ricercate che oggi possono avere stipendi importanti».
E quando trovi queste professionalità è pure difficile tenerle in azienda.
«Sì, ormai c’è una concorrenza non solo sui prodotti che si realizzano, ma sulle persone. Gli imprenditori devono entrare nell’ottica di investire molto sui loro dipendenti: vuol dire offrire molta formazione, sistemi di welfare che funzionino, ambienti di lavoro accoglienti, possibilità di crescita professionale, attività appaganti per
dare un senso alla propria vita, altrimenti il rischio di perdere i migliori diventa alto. Vedo che gli imprenditori che non hanno grandi difficoltà col personale sono quelli che più di altri sanno curare questi aspetti, tanto quanto la qualità dei loro prodotti. Il che vuol dire fare molti colloqui di selezione, fare percorsi di inserimento e di accompagnamento, essere generosi nelle retribuzioni, riconoscendo il merito, essere capaci di affidare ai dipendenti progetti sfidanti, lavori importanti, delegando loro la responsabilità. Alcuni arrivano persino a trasferire delle quote societarie ai dipendenti più meritevoli pur di coinvolgerli al massimo».
Visti i dati che mi ha elencato, non credo che le nostre PMI abbiano problemi di internazionalizzazione.
«Il dato dimensionale di piccola impresa visto come limite all’internazionalizzazione è uno stereotipo completamente superato. Non è vero che se sei piccolo non puoi internazionalizzarti. Dipende dalla testa e dalla determinazione dell’imprenditore a varcare i confini nazionali. E sono proprio quei dati sul saldo commerciale a cui abbiamo accennato all’inizio che lo dicono: le nostre PMI hanno una vocazione all’export fortissima. Siamo gli eredi di Marco Polo e di Cristoforo Colombo» Quanto sono cresciute le PMI in termini di innovazione?
«Industria 4.0 ha permesso di svecchiare completamente le piccole aziende manifatturiere italiane che hanno rinnovato il parco macchine. Non per nulla, come detto, siamo il 6° paese al mondo per numero di robot installati in azienda»
L’innovazione costa. Come si finanziano le PMI? Spesso, in passato, gli imprenditori mettevano mano ai loro portafogli.
«Il modello dell’impren ditore che tende a non indebitarsi, per fortu na c’è ancora. E non è male. Il nuovo che avanza è il tema della quotazione in borsa per le PMI. Di fatto però il mercato borsi-
stico dedicato alle minori dimensioni, cresciuto molto negli ultimi anni, ha ancora un peso percentuale assai limitato rispetto al numero totale delle piccole imprese. Si tratta di un’opzione che non è per tutti, molto onerosa, che può avere senso solo in presenza di progetti imprenditoriali in cui la crescita dimensionale e di scala abbia una centralità assoluta”.
Oggi ci sono molti fondi, anche internazionali, interessati alle nostre PMI. «Ho dei dubbi anche sulla partecipazione dei fondi, perché, nonostante ci siano dei casi di successo, ho riscontrato troppe esperienze di snaturamento, con il fondo che introduce, inevitabilmente, una mentalità finanziaria, che si fonda su un orientamento e su ritorni economici di breve periodo. L’imprenditore italiano ha un’altra visione: non è interessato solo a far denaro in poco tempo, ma fa impresa perché vuole realizzare il suo sogno e, con esso, lasciare una traccia. I soldi e la ricchezza sono una conseguenza, non il fine primario. Con ciò non voglio negare che in determinate circostanze, magari per un periodo, l’avvento di un fondo che porta ricambio manageriale, può essere positivo. Vedo utile e ancora attuale la prospettiva di costruire dei rapporti forti con gli istituti di credito, soprattutto locali, per ottenere risorse con un orientamento di medio-lungo termine a supporto di progetti industriali credibili»
Se vogliamo capire come stanno andando le Piccole e Medie Imprese lombarde, può essere molto utile il parere dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi.
Assessore, che valore hanno per la nostra economia le Piccole e Medie Imprese?
«Direi che “sono” la nostra economia. In Lombardia abbiamo anche grandi imprese e colossi internazionali, ma le PMI costituiscono il 98% della nostra economia. Non solo. Essendo fornitori dei grandi gruppi, le Piccole e Medie Imprese rivestono un ruolo fondamentale per consentirgli di vincere nella competizione internazionale».
Lei è spesso in visita dalle PMI lombarde e quindi ne ha un quadro piuttosto preciso. Come le vede?
«Dipende dai settori e dalle singole situazioni, perché oggi il mercato ti richiede tempi strettissimi tra ordini e consegne, così come una sofisticata personalizzazione dei prodotti ordinati. Beh, io trovo sempre di più imprese pronte, con quella giusta flessibilità che consente loro di essere qualificanti. Per cui, vedo una situazione tutto sommato positiva».
Secondo lei, quali sono i punti di forza e quelli di debolezza delle PMI lombarde?
L’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, in visita ad alcune PMI
«Queste capacità di risposte pronte e spesso personalizzate a cui ho accennato sono sicuramente i nostri punti di forza. Più che di debolezza, parlerei di un potenziale inespresso, dovuto spesso a un’insufficiente connessione tra i know-how dei vari settori. Cioè non sempre riusciamo
A sostegno delle imprese lombarde, la scorsa estate, Regione Lombardia aveva messo in campo un pacchetto economico per l’importo complessivo di 101 milioni di euro di contributi, per lo più a fondo perduto, attraverso cinque bandi. Nel dettaglio, per le PMI sono stati indirizzati 12 milioni per la partecipazione alle fiere internazionali in Lombardia, 20 milioni per la transizione digitale, 12 milioni per la transizione verso modelli di produzione circolari e sostenibili e 32 milioni per agevolare e sostenere l’accesso a forme di credito alternativo per la realizzazione di progetti di filiera volti al rafforzamento delle reti e delle aggregazioni di imprese.
Regione Lombardia ha lanciato “Quota Lombardia”, una misura che vede uno stanziamento di 25 milioni di euro per il triennio 2025-2027 per sostenere le PMI che vogliono quotarsi in Borsa e accompagnarle nel percorso per sbarcare a Piazza Affari. L’obiettivo è, appunto, quello di fornire alle aziende un’ulteriore possibilità di capitalizzarsi e acquisire maggior forza e solidità, anche rispetto alla difficoltà di accesso al credito che ancora incide sul tessuto economico e produttivo.
Si tratta di un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 600.000 euro per i costi relativi alla quotazione in Borsa, di cui massimo 300.000 euro per i costi legati all’ammis-
a connettere quell’insieme di competenze, conoscenze, esperienze e capacità di innovazione che le stesse imprese maturano per conto loro, e quelle che possono essere date dalle nostre università e dai vari centri di ricerca».
Tra le problematiche evidenziate dagli imprenditori torna, ormai quasi come una litania, la carenza di professionalità adeguate.
«Diciamo innanzitutto che, con un livello occupazionale
sione alla quotazione e 300.000 euro per i costi dei servizi di consulenza correlati alla quotazione, sostenuti nei tre anni successivi alla quotazione.
«È un’ulteriore possibilità per le aziende lombarde di capitalizzarsi - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi - Farlo attraverso la quotazione ci consente anche di ribadire il ruolo di protagonismo finanziario della nostra Regione, con la presenza della Borsa. Ed è giusto che la Lombardia giochi la sua partita nel campo di competenza che è quello internazionale; avere sul territorio aziende quotate ci consente di ribadire la solidità del nostro sistema produttivo ed economico».
alto come quello che abbiamo in Lombardia, è un fenomeno possibile. Questo non vuol dire essere indifferenti al bisogno di una formazione specifica e su questo abbiamo lavorato e stiamo lavorando. Poi dobbiamo aiutare il mondo artigiano ad accrescere il suo appeal sulle nuove generazioni, perché ci sono mestieri tradizionali dove si possono introdurre molteplici innovazioni tecnologiche che interessano i giovani».
Regione Lombardia come può aiutare le Piccole e Medie Imprese?
«Noi cerchiamo innanzitutto di metterci a loro disposizione predisponendo quegli strumenti che possono aiutarle a migliorarsi: sono numerosi i bandi per sostenerle nei loro percorsi verso una maggiore internazionalizzazione, piuttosto che nel settore della digitalizzazione. Poi stiamo lavorando per fare in modo che venga superato quel punto di debolezza di cui dicevamo prima, così che il passaggio di know-how, di conoscenze tra imprese, piccole e grandi e mondo della ricerca sia sempre più fluido. L’attività che stiamo facendo sulle filiere va proprio in questa direzione».
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Raccontare la propria storia per presentarsi, far conoscere i prodotti che si è in grado di realizzare o i servizi che si possono fornire. Business PMI Como è anche una vetrina per le aziende che hanno voglia di aumentare la loro visibilità. Le pagine che seguono, servono proprio a questo; e le imprese che hanno deciso di raccontarsi mirano evidentemente ad allargare i loro confini commerciali.
È il caso della Caldara Plast di Alzate Brianza, della Diotti di Erba, della Ecochimica di Cantù, della Effebi Arredamenti di Cantù, della Tessitura
Attilio Imperiali di Lurate Caccivio,
Da industrie punto di riferimento centennale a giovani società dai grandi risultati
della TLT di Orsenigo. Oltre che dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili della Provincia di Como (ANCE), con la sua società Promedil, di Confidustria Como e della Banca di Credito Cooperativo di Cantù. Alcune di loro festeggia-
no anniversari importanti, 40, 50, 60 anni di fondazione e sono magari alla seconda, terza o addirittura quarta generazione imprenditoriale. Sì perché la bontà di queste imprese si misura anche dalla loro durata nel tempo: si pensi che, tra queste 1.000 che abbiamo analizzato, ce ne sono anche di quelle fondate nei primi anni del Novecento.
E la voglia di impresa in provincia di Como non si ferma: delle 1.000 in classifica, ben 186 sono nate dopo il 2010 e già vantano un fatturato superiore agli 1,6 miliardi di euro e 33 fondate dal 2020 e un fatturato che va oltre i 260 milioni di euro.
«Pur in presenza di un certo rallentamento dell’economia di quest’ultimo periodo, la nostra BCC sta registrando ormai da tempo e con soddisfazione una progressiva crescita degli aggregati patrimoniali e del numero dei rapporti con la clientela a conferma dell’andamento favorevole dell’attività».
A sostenerlo è Massimo Dozio, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Cantù, l’istituto di credito fondato oltre un secolo fa, e precisamente il 2 giugno 1907, il cui modello di business si è da sempre rivelato molto apprezzato dai territori in cui lavora.
«La caratteristica distintiva del nostro modo di fare banca, che trova i suoi tratti fondamentali nella carta costituzionale e che si estrinseca attraverso lo sviluppo della mutualità cooperativa - spiega
Dozio - raccoglie in modo sempre più ampio la fiducia della clientela che sa di trovare nella nostra banca una controparte affidabile, disponibile all’ascolto e orientata al sostegno delle esigenze finan-
«Affidabile, disponibile all’ascolto e orientata al sostegno delle esigenze finanziarie delle famiglie e delle Piccole e Medie Imprese»
ziarie delle famiglie e del territorio».
E permette di attrarre anche nuovi soci. «La compagine sociale cresce annualmente di circa 1.000 unità - continua - Tra questi, i giovani soci, quelli con età fino a 35 anni, rappresentano una quota crescente. Essere soci della nostra BCC significa condividere l’idea solidaristica e inclusiva che ha tra le sue prerogative il sostegno al territorio e allo sviluppo culturale, economico e sociale delle nostre comunità».
Un’impostazione che spinge anche a estendere la presenza sul territorio.
«Lo scorso anno abbiamo aperto le filiali di Rovello Porro e di Saronno che stanno già evidenziando numeri di tutto rispetto – afferma Dozio - La decisione di avviare nuovi sportelli va in controtendenza rispetto al fenomeno della desertificazione bancaria. Le grandi banche stanno infatti abbandonando i territori. Il valore del credito cooperativo, invece, si caratterizza anche per una progettualità bancaria che individua quale elemento fondante
il sostegno e il rafforzamento dell’economia dei nostri territori. Il riferimento, in particolare, è rivolto alle famiglie e a quel sottofondo di piccole e micro aziende che compongono l’ossatura del nostro sistema produttivo, ma che non sono comprese nelle logiche operative e di servizio dei grandi gruppi bancari».
A questo proposito, le BCC hanno sempre mostrato un legame forte con le Piccole e Medie Imprese del territorio. Anzi, in molti casi ne sono state il motore della crescita. «L’economia dei nostri distretti produttivi - aggiunge il direttore generale della BCC canturina - fonda le sue basi su una capillare rete di piccole e medie imprese che sono espressione della diffusa capacità di fare impresa, caratteristica tipica dei nostri artigiani e imprenditori. Questa componente di diffusa imprenditorialitàrappresental’asseportantedelsistemaproduttivo del nostro Paese e del nostro territorio e garantisce lo sviluppo della nostra economia. Per quanto ci riguarda, la nostra vicinanza al mondo
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delle PMI è confermata da migliaia di rapporti in essereconartigianiepiccoleimpresechesononate,si sono sviluppate e continuano il loro percorso con noi. Del resto, nella ragione sociale della nostra BCC, è tuttora presente la formula “Cassa rurale edartigiana….”aconfermadellanostrariconosciuta vocazione operativa». Il buon lavoro della BCC canturina è stato recentemente valorizzato dall’assegnazione del premio “Eccellenze Regionali Lombardia” del MF Banking Awards 2024. «È nostra abitudine stare sempre… “con i piedi per terra” – conclude Dozio - Ci siamo tuttavia resi conto che i nostri colleghi, che giornalmente assicurano qualificata assistenza alla clientela o supporto alle filiali, e che sono a pieno titolo i veri destinatari di tale riconoscimento, hanno accolto la notizia con soddisfazione e un pizzico d’orgoglio. Il significativo risultato è frutto dell’impegno e della capacità realizzativa di tutti i colleghi a cui vanno i nostri complimenti».
Un punto su cui il direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Cantù, Massimo Dozio, vuole insistere è l’attenzione ai giovani. «La nostra banca rivolge particolare attenzione ai giovani non solo come destinatari di prodotti e servizi, ma anche come interlocutori privilegiati che danno voce ai bisogni e agli interessi delle collettività - sottolinea Dozio - Oltre a una serie di agevolazioni operative previste per le giovani generazioni che intendono operare con la nostra BCC, infatti, stiamo raccogliendo molte adesioni di giovani nella nostra compagine sociale. Siamo, quindi, in presenza di nuove importanti potenzialità che avranno il compito di garantire continuità e confermare anche in futuro la connotazione solidaristica del nostro modo di fare banca». Un’attenzione che si concretizza anche in nuove assunzioni presso la stessa banca. «Negli ultimi quattro anni BCC Cantù ha assunto circa un centinaio di nuovi giovani del territorio. Il prossimo mese di dicembre, inoltre, si concluderà la ventiseiesima edizione dei Premi di Studio “Giovanni Zampese” e avremo il piacere di premiare oltre 300 giovani che si sono distinti e hanno conseguito risultati scolastici d’eccellenza».
Ha preso il via il 15 novembre il Master universitario di primo livello in Gestione, Sviluppo e Valorizzazione Immobiliare: una nuova iniziativa lanciata sul territorio dal Politecnico di Milano con il Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente in collaborazione con l’Associazione Nazionale Costruttori Edili della Provincia di Como (ANCE). Si tratta di una novità assoluta nata dall’accordo tra l’associazione comasca e il Politecnico, che nasce con l’intento di formare profili specializzati nello sviluppo e gestione immobiliare, in particolare con riferimento ai temi della sostenibilità, nonché di sviluppare competenze orientate alla verifica di fattibilità di operazioni di sviluppo immobiliare e alla gestione immobiliare, e in particolare al facility management per le imprese turistiche.
Il corso, che durerà in totale dodici mesi, fino a ottobre 2025, e si svilupperà in dodici moduli con l’attività di didattica frontale presso la sede
Realizzato in accordo col Politecnico di Milano formerà profili specializzati anche per le imprese turistiche
di ANCE Como, affronta le tematiche emergenti per le imprese edili complementari alla costruzione vera e propria. Il master è aperto ai laureati in Ingegneria, Architettura, Scienze economiche e Giurisprudenza e a tutti i partecipanti al corso è stato richiesto, come requisito essenziale, un titolo di laurea triennale o superiore.
A spiegare il progetto è Francesco Molteni, presidente di ANCE Como. «Questo Master nasce per la prima volta grazie alla fruttuosa collaborazione con il Politecnico di Milano e ha la particolarità di fondarsi sulle esigenze del nostro territorio, legate sostanzialmente a due aspetti: anzitutto lo spostamento del mercato delle costruzioni, con una quota sempre più importante, alla realizzazione e gestione degli immobili - specifica Molteni - E proprio per questa parte necessitavamo di figure preparate e formate in merito. Un altro aspetto portante è quello del turismo: moltissimi immobili sul nostro territorio vi sono legati, a partire dalle strutture alberghiere; ma anche tutto il comparto degli affitti, non solo brevi, è alla costante ricerca di personale specialistico e, soprattutto, preparato, che consenta di rispondere nel migliore dei modi alla domanda che cambia. Per questo necessitano figure professionali in grado di assolvere a questi compiti nuovi. Da qui la necessità di formare figure professionali in grado di assolvere a questi compiti nuovi con un partner d’eccezione, il Politecnico di Milano, che mette a disposizione le più qualificate competenze scientifiche. È un progetto importante, che peraltro permette al Politecnico, in un certo modo, di ritornare nel Comasco dopo l’esperienza finita anni fa.
Ma la particolarità è che il master è strutturato in dodici moduli e questa articolazione permette di partecipare anche a un singolo modulo per un interesse particolare - sottolinea Molteni - E in caso non si avesse il tempo di dedicare un intero anno ma si desiderasse seguire un solo o più moduli ci si può iscrivere singolarmente.
E la frequentazione ai singoli moduli non ha il vincolo della laurea. Riteniamo che la flessibilità del corso sia utile anche per imprenditori o professionisti del settore che abbiano meno tempo di dedicarsi a un totale anno accademico ma vogliano formazione specifica - aggiunge - La novità ha avuto un ottimo riscontro: abbiamo coperto la ventina di adesioni necessarie per l’avvio del corso in brevissimo tempo. Le iscri-
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zioni sono pervenute da operatori, ma anche da studenti che hanno appena terminato il percorso triennale. Siamo soddisfatti: significa che la proposta immaginata era centrata rispetto alle esigenze del territorio».
La prima edizione del master vuole essere un primo passaggio per creare una continuità sul territorio nell’ambito della formazione. Le lezioni hanno preso il via il 15 novembre e si svolgono il giovedì e il venerdì mattina in presenza nella sede ANCE di Como e anche da remoto.
«Come Associazione di categoria - conclude Molteni - non possiamo che dirci soddisfatti di portare istruzione di alto livello sul territorio e anche di poter riportare il Politecnico di Milano a Como: già questo è un grande successo».
Gli obiettivi formativi del master universitario di primo livello in Gestione, Sviluppo e Valorizzazione immobiliare sono conoscenze approfondite di elementi di marketing e sviluppo immobiliare, finanza e valutazione di asset a destinazione ordinaria e speciale, informatizzazione del progetto (BIM), due diligence e analisi di conformità, project management, gestione immobiliare, certificazione ambientale e uno specifico modulo dedicato ai criteri ESG nel settore delle costruzioni. Il percorso formativo offre la qualificazione professionale adatta alle nuove competenze richieste nel settore immobiliare e delle costruzioni. Il programma prevede lezioni di teoria, discussioni con esperti del settore e risoluzione di casi di studio per promuovere l’interazione tra i docenti e i partecipanti e consolidare le conoscenze teoriche. Come detto, il master si articola in 12 lezioni frequentabili integralmente in presenza o da remoto oppure, in particolare per i professionisti del settore, seguendo a scelta gli argomenti di interesse. Per chi frequenta tutto il master è previsto un tirocinio formativo e la stesura di una tesi finale.
matiche. Sinceramente, però, questa non è la migliore delle stagioni… C’è una sofferenza diffusa che ha molteplici cause. Ad esempio, il tessile soffre per la mancanza di domanda, mentre altri, come il chimico o, in parte, il metalmeccanico, hanno carenze di personale e fanno difficoltà a reperire le professionalità che possano supportare l’attività aziendale. E certo le aziende meglio strutturate, di maggiori dimensioni, riescono ad affrontare meglio i momenti di difficoltà».
Quali sono i settori più in salute e quelli che evidenziano maggiori difficoltà?
«Tessile e arredamento stanno facendo fatica, così come le imprese metalmeccaniche orientate all’automotive. I comparti chimico e turistico stanno decisamente meglio anche se, avendo il personale di cui dicevamo prima, potrebbero fare un salto di qualità».
Per aiutarle, quali sono i servizi che Confindustria Como riserva alle PMI?
Le difficoltà non mancano. Ma le Piccole e Medie imprese comasche sanno di poter contare su strutture e persone pronte a dar loro una mano per risolvere i problemi: Confindustria Como. Ad assicurarlo è Walter Pozzi, presidente della Piccola Industria che fa capo all’associazione di via Raimondi. Ci affidiamo a lui per capire il mondo delle PMI coma sche e i servizi che Confindustria Como può offrire.
Qual è lo stato di salute delle Piccole e Medie Imprese comasche?
«Fare un quadro omogeneo è difficile perché ogni settore fa un po’ a sé e le dimensioni aziendali pesano in maniera diversa a seconda delle proble
«Oserei dire tutti, visto che circa l’80% delle iscritte sono Piccole e Medie Imprese. Ma sottolineo alcuni progetti pensati e realizzati apposta per loro. Innanzitutto quello sulla sostenibilità: abbiamo formato il personale di Confindustria a questo scopo, in modo da essere pronto a rispondere alle loro necessità. Perché questa problematica tocca tutte le imprese, non solo quelle grandi che sono tenute all’obbligo del bilancio di sostenibilità. Poi il progetto sull’educazione finanziaria: da tempo organizziamo incontri con banche o specifici formatori perché i nostri imprenditori abbiano una cultura adeguata. È fondamentale, soprattutto per chi si affaccia su nuovi mercati dov’è necessario utilizzare stru-
menti finanziari che aiutano a varcare i confini nazionali e a dare sicurezza agli imprenditori. Infine, tutti i corsi di formazione di vario genere che organizziamo incessantemente perché le imprese siano sempre pronte ad affrontare il mercato sotto tutti i punti di vista».
Come ha anticipato, un tema che sta sempre più diventando problematico è quello della ricerca di lavoratori che, purtroppo, non sempre si trovano: si fa difficoltà a reperire le professionalità necessarie da inserire in produzione.
«Per Como è ancora più difficoltoso: avere la Svizzera al di là del confine è un aggravio a cui possiamo fare ben poco. Soprattutto per i giovani, l’attrattività economica è davvero alta e noi subiamo un’”emorragia” continua. Figuriamoci, poi, se si tratta di figure specifiche. Dopo il Covid, inoltre, molta manodopera straniera è tornata in patria e, anche nel settore del turismo, si fa fatica a rimpiazzare chi se n’è andato. Ormai sono tantissime le imprese che adottano tutti gli strumenti possibili pur di mantenere in azienda anche chi potrebbe andare in pensione...».
Uno dei temi che spesso viene evidenziato parlando di Piccole e Medie Imprese è il passaggio generazionale. Come vi state muovendo in questo caso?
«Innanzitutto abbiamo cercato di far capire che il passaggio generazionale è un tema legato alla sostenibilità, perché vuol dire garantire nel tempo l’esistenza dell’azienda, Inoltre, se gestito per tempo e nei modi corretti, permet-
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te di evitare possibili turbolenze. Perciò abbiamo fatto diversi incontri con professionisti del settore per aiutarli a definire su quali binari impostare il futuro».
Per quando riguarda l’espansione all’estero, le PMI comasche come sono messe nel processo di internazionalizzazione? Come si stanno muovendo sui vari mercati?
«Anche in queso caso abbiamo proposto diversi incontri per capire come muoversi. Ma, soprattutto, ci siamo mossi insieme alla Camera di Commercio di Como per trovare fondi da mettere a disposizione per affrontare questa possibilità: ad esempio per avere dei temporary manager esperti in materia, scegliere le fiere migliori a cui partecipare in base alla merce prodotta, fino a corsi di inglese specifici».
Anche da voi il tema dell’innovazione è all’ordine del giorno. Quanto sono innovative le PMI comasche?
«Confindustria Como, oltre ad avere un’area innovazione e ricerca e ad essere antenna territoriale del Digital Innovation Hub Lombardia (DIH), collabora con diversi interlocutori scientifici e su alcuni temi con ComoNExT: un polo di innovazione tecnologica e un incubatore di startup certificato MiSE situato all’interno dell’antico Cotonificio Somaini a Lomazzo(CO), qui le aziende, ad esempio, possono studiare l’evoluzione dei loro prodotti, testarli e persino brevettarne di nuovi. Insomma, il nostro compito è aiutare le imprese a strutturarsi per affrontare al meglio il mercato e la concorrenza; e anche questo è uno strumento per farlo al meglio».
«Si tratta di un trait d’union tra pubblico e privato, per una migliore gestione del patrimonio edilizio»
Un sistema integrato di tecnologie, processi e metodi per progettare, costruire e gestire congiuntamente un’opera in un am biente virtuale. Questo il nuovo servizio BIM recentemente strutturato e pensato da PromEdil, società partecipata interamen te dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Como (ANCE), che nasce e opera con lo scopo di fornire servizi alle im prese di costruzioni.
Il servizio è stato ristrutturato in vi sta dell’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di utilizzo della metodologia per le opere dal co sto superiore a 1 milione di euro, in vigore dal 1° gennaio 2025, con il Dlgs 36/2023 e mira a pro porsi «come trait d’union tra pubblico e privato, per una
migliore gestione del patrimonio edilizio», sottolinea Alessandra Bianchi, presidente PromEdil. Non è tuttavia rivolto solamente alle Pubbliche Amministrazioni, ma anche alle imprese e ai professionisti.
«Non è semplicemente un software o un modello 3D, ma un servizio che mira a incontrare le esigenze di Pubbliche Amministrazioni e imprese nel loro sempre più ricorrente uso di questo strumento, che permette un approccio olistico al processo della progettazione, della realizzazione, della manutenzione e, in alcuni casi, della dismissione eventuale di un fabbricato, quando è il momento - spiega Bianchi - Sostanzialmente si parte da un rilievo fatto con uno scanner sia su immobili che su terreni, dal quale viene resti-
tuito un modello BIM di quanto rilevato che permette di progettare in maniera integrata la parte costruttiva dell’immobile. Da questo rilievo si possono, infatti, estrapolare dati utilizzabili per la redazione di computi metrici, capitolati, quadro descrittivo dei vari componenti, nonché di redarre file e verificare misurazioni. Si tratta di un processo integrato che partendo da questo rilievo restituisce lo stato reale dell’immobile».
«Si tratta di un servizio che ha preso piede ora in vista dell’obbligo per le opere superiori a 1 milione di euro in Italia, in vigore con l’inizio del prossimo anno - sottolinea la presidente di PromEdil - È un po’ un cambio di mentalità: quando si parte, per esempio, dalla progettazione di un immobile da costruire o ristrutturare, con la predisposizione delle varie tavole, questo permette di integrarle in un unico modello 3d permettendo di ottimizzare anche tempi e costi di costruzione, nonché la programmazione delle manutenzioni dell’immobile».
Un vantaggio importante per le Pubbliche Amministrazioni, in particolare, che spesso dispongono di più immobili da mantenere. «Questo permetterà una gestione più fluida - continua Bianchi - Come società PromEdil forniamo servizi sia a imprese associate ANCE che nell’ambito dell’edilizia a 360 gradi. Dal 2019 con l’aumento dei bonus edilizi e del 110% ci siamo strutturati anche come società di ingegneria per affiancare le imprese in questo processo». Il servizio BIM sarà utile nella stima economica degli interventi edilizi e nella gestione dei computimetrici, così come nella gestione nel tempo degli immobili per aggiornamenti ed estrazione documenti e per strutturare e programmare le attività di project management e facility management sugli stessi immobili. «Ci auguriamo che il servizio, rivolto nella sua parte alle Pubbliche amministrazioni, possa affermarsi come un trait d’union tra pubblico
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e privato - afferma - per una migliore gestione del patrimonio edilizio: sappiamo quanto sia bisognoso e meritevole di manutenzione. D’altra parte, appartiene a tutti noi. In un periodo in cui è alta l’emergenza casa e ci sono diversi immobili dismessi dalla Pubblica Amministrazione, ci auguriamo si possa dare uno slancio a questi interventi - conclude Bianchi – E nello stesso tempo avere contezza della quantità degli immobili che necessitano di manutenzione, in quale stato sono realmente, e di quale tipo di interventi abbiano bisogno».
Prom Edil è stata creata per ccogliere tempestivamente i bisogni e le esigenze delle aziende del settore edile offrendo numerosi servizi. Parliamo dell’elaborazione delle buste paga con i relativi adempimenti connessi, della richiesta del DURC per attestare la regolarità contributiva dell’azienda, delle registrazioni contabili e dell’assistenza gratuita per la preparazione delle pratiche SOA. Promedil, poi, garantisce un elenco completo di servizi legati alle problematiche della sicurezza sul lavoro racchiusi sotto la denominazione “impresa sicura”, così come ha attivo il servizio di implementazione di sistemi di trattamento dati e loro protezione. Inoltre, attraverso la società di ingegneria accompagna le imprese nell’elaborazione di progetti, può fornire un invio quotidiano relativo a Bandi / Esiti di Gara e offre un’ampia serie di corsi, dalla sicurezza alle norme antincendio, dal primo soccorso alle normative per addetti al trasporto di carburanti.
Lavora molto con l’estero, prevalentemente Germania, Austria, Francia e Svizzera
La storia di un’azienda che affonda le sue radici nel primo Dopoguerra. Risale, infatti, agli anni Trenta l’avvio dell’attività artigianale del Gruppo Diotti di Erba: inizialmente si occupava della raccolta e del commercio di metalli ferrosi e non ferrosi. Il Gruppo ha presto raggiunto dimensioni aziendali fino a culminare, il 15 aprile 1961, nella fondazione della ditta Fratelli Diotti di Santo, Gaetano e Cesare Diotti. La stessa azienda, il 27 aprile 1981, con l’uscita dalla società dei fratelli Santo e Gaetano, e l’ingresso di Graziella Ostini e di Samuele Diotti, si è poi trasformata nell’attuale Gruppo Diotti, che gestisce il recupero e lo smaltimento di materiali ferrosi e non.
A ripercorrere la storia del Gruppo Diotti, oggi da 110 milioni di euro di fatturato, è Samuele Diotti, figlio di Cesare, alla guida dell’azienda.
«Nel primo Dopoguerra, alla nascita della Fratelli Diotti, non c’erano dipendenti - racconta - E si è cominciato con un carretto, trainato dal cavallo: si
passava di casa in casa e ci si scambiava detersivi e stracci per alluminio e pezzi di ferro. Poi in una seconda fase ci si è dedicati esclusivamente al ferro».
Oggi, il Gruppo Diotti muove in un anno circa 194mila tonnellate di materiale ferroso e non ferroso. «Negli ultimi cinque anni il carico di lavoro è variato dalle 160mila alle 194mila tonnellate annue - specifica Diotti - Per comprendere l’evoluzione della nostra azienda, basti pensare che nel 2008 un giorno di lavoro dell Gruppo Diotti equivalevaaquellodiunannodellaFratelliDiottinel1969». Nel 2011, l’azienda si è espansa ulteriormente con la fondazione di Diotti Trading, nata nella stessa sede di Erba che ha uno spazio totale di circa 45mila metri quadri. In totale, il gruppo conta oggi 33 dipendenti: 27 della Diotti Spa e 6 della Diotti Trading. Samuele Diotti è socio di maggioranza della Diotti Spa con il 49% delle quote; il 39% è del papà Cesare Diotti e il 12% di mamma Graziella. Samuele Diotti è
invece socio unico della srl Diotti Trading, nonché titolare del 100% delle quote azionarie.
«Io sono in azienda dal 1990 e da sempre, per quanto riguarda il corpo dipendenti, il nostro obbiettivo è fare crescere le nostre risorse e tenerle fino al loro pensionamento. Non abbiamo mai licenziato nessuno - sottolinea Diotti - Anzi, chi resta fino al pensionamento riceve un attestato di fedeltà insieme a una cena aziendale e ai giusti festeggiamenti. Posso dire orgogliosamente che nella nostra azienda non è mai diminuita la forza lavoro: cerchiamo sempre di formare i giovani in azienda per farli crescere con le competenze che servono tramite tutti i corsi necessari».
L’azienda lavora molto con l’estero, prevalentemente con Germania, Austria, Francia e Svizzera. E valuta la possibilità di ampliamenti. «Stiamo aderendo a programmi di sostenibilità pur non essendo ancora tenuti a farlo - continua Diotti - Quello della “green economy” è un tema che
FATTURATO: 110 mln di euro
MATERIALE LAVORATO/ANNO: 194mila ton.
DIPENDENTI: 33
SUPERFICIE AZIENDA: 45mila mq
CONTATTI: diotti@diotti.it
nonsipuòignorare,nonpossiamononessereattenti, soprattutto visto il settore che trattiamo. Da parte nostra facciamo tutto per produrre il minore inquinamento possibile: dalla sostituzione dei mezzi con quelli meno inquinanti, ai dispositivi per abbattere i fumi e consumare meno». Nell’ottica della continuità, l’azienda si prepara ad accogliere la terza generazione della famiglia Diotti al timone del gruppo. «Avere raggiunto il traguardo dei 100milioni di fatturato è qualcosa che ci riempie di orgoglio - conclude Diotti - La gestione dell’azienda non è facile, anche se c’è una grande passione. Ho cominciato a 13 anni: il sabato pomeriggio scendevo ad aiutare mio papà in magazzino e tornavo sporco ma contento. Adesso, mia figlia Veronica ha già manifestato l’intenzione di entrare in azienda: è ancora molto giovane, ma sapere che ha voglia di seguire il tracciato della famiglia è una grande soddisfazione»
Da quasi cento anni, Il gruppo Diotti è una solida realtà per la città di Erba, sia dal punto di vista aziendale, sia per il suo stretto legame con il territorio e per l’impegno nel sociale. Ad esempio, l’azienda, da oltre 15 anni, gestisce la manutenzione di una rotonda in città. «Per tutti gli erbesi, è ormai diventata la rotonda Diotti - specifica Samuele Diotti - Ma una “chicca” della nostra azienda è il presepe natalizio, nato da una grande passione del papà: si è già messo in moto per quello di quest’anno. Anche le scuole vengono a vederlo». Il Gruppo Diotti è noto a Erba per il suo impegno nel sociale e per le attività benefiche: dal Tetto fraterno di don Bassano Pirovano, che sostiene ormai da anni, alla sovvenzione della spedizione “Chicchi di felicità” in Nepal. «Ogni anno predisponiamo dei fondi per la beneficenza: la riteniamo importante per la città e non solo. Aiutiamo anche l’associazione Elisa di Lugano, che si occupa di bambini malati di cuore. È un impegno che ci gratifica molto».
Serve 2.500 clienti per lo più in Italia e smaltisce circa 30mila tonnellate di rifiuti all’anno
Non tutti possono vantare mezzo secolo di storia: l’Ecochimica srl di Cantù sì. Risale, infatti, al 1974 la prima iscrizione dell’azienda alla Camera di Commercio. Una realtà sorta grazie all’intuizione di Lorenzo
Rigamonti, che nella sua prima fase si è occupata della commercializzazione di gas e prodotti chimici, con il nome di Ditta individuale Lorenzo Rigamonti e due dipendenti.
L’azienda, nata con una prima sede a Figino, si è sviluppata sul territorio canturino cavalcando un momento storico in cui era fiorente il settore dell’arredamento in metallo.
«Fin dall’inizio si è tentato di fare un’azienda diversa da quelle classiche di commercializzazione - spiega Lorenzo Rigamonti, amministratore con il figlio Gianluca - Che facesse assistenza, servizio alle necessità della clientela. Il settore che seguivamo allora era fiorente sul nostro territorio: era quello dell’arredamento in metallo, e la nostra azienda mirava a servire proprio quel comparto».
All’inizio degli anni Ottanta è uscita una delle prime leggi trattanti la divisione dei rifiuti: il Dpr 915 che per la prima volta parlava di rifiuti “speciali”. Una novità che in qualche modo ha rivoluzionato il lavoro della azienda. «Fino ad allora si era sempre parlato di rifiuti e bastaspecifica Rigamonti - Nel 1982, il Dpr ha invece scisso per la prima volta le loro tipologie: rifiuti urbani, prodotti nei nuclei domestici, e quelli prodotti dall’industria, chiamati rifiuti speciali o industriali. Da qui è nata l’esigenza per tutte le aziende di smaltire gli scarti prodotti dalla lavorazione: abbiamo raccolto questa richiesta dal territorio e in quello stesso anno abbiamo cambiato
il nome societario in Ecochimica srl».
Al cambio di nome della società è dunque corrisposta anche una variazione nell’attività aziendale: «Non ci occupavamo più soltanto della fornitura dei servizi alle aziende, ma anche dello smaltimento e del ritiro del prodotto esausto - prosegue Rigamonti - E contemporaneamente l’azienda si è anche sviluppata portando il suo organico dipendenti a un totale di sei».
In quarant’anni, l’azienda si è poi
ampliata diventando Gruppo Ecochimica e conta oggi una cinquantina di dipendenti. Tre le sedi che afferiscono al gruppo: Ecochimica di Rigamonti, azienda individuale storica a Figino Serenza; Ecochimica srl ed Ecosoft, che si occupa perlopiù di software per l’ambiente. L’ampliamento con le due nuove sedi, entrambe a Cantù, risale al 2010.
«Gestiamo lo smaltimento di circa 30mila tonnellate di rifiuti all’anno - afferma Gianluca Rigamonti - Per un totale di 2.500 clienti serviti per lo più in Italia. I fornitori provengono invece prevalentemente dall’Europa».
Obbiettivo prossimo dell’azienda è l’espansione sia in termini di area di operatività, sia in termini di organico di dipendenti. «Abbiamo tuttora un dipendente che è il secondo assunto in cinquant’anni di azienda: ha cominciato a lavorare con noi nei primi anni ed è ancora una nostra importante risorsa. Oggi vorremmo espanderci, anche in termini di organico: ma non è facile trovare maestranze, soprattutto quando si parla di manodopera. Il turnover è aumentato notevolmente ed è difficile trovare persone che mantengano un percorso stabile in una azienda sola».
Le difficoltà nel gestire un’impresa, a oggi, sono molte: spesso riguardano anche la burocrazia.
«Il maggiore freno, per chi deve gestire una azienda, è la burocrazia: nel nostro settore sono molte le difficoltà - specifica Rigamonti - Spesso, purtroppo, ci sono anche dei pregiudizi per quanto riguarda l’attività della nostra azienda: ma noi siamo certificati ISO 9000 e ISO 14000
e teniamo tutti i corsi obbligatori e a norma». In un momento storico in cui la sostenibilità e l’attenzione all’ambiente è altissima, è inevitabile essere aggiornati e pronti. «Il tema della sostenibilità è caro alla nostra azienda - sottolinea - Autoproduciamo la quasi totalità dell’energia che consumiamo: abbiamo impianti fotovoltaici, ma in particolare come azienda siamo nati con un occhio all’assistenza e alla risoluzione dei problemi per i nostri clienti; abbiamo sempre continuato a restare su questa linea e anche oggi, in particolare dal prossimo gennaio, con la partenza di un nuovo criterio sulla gestione della documentazione, avremo l’obbligo di informare i nostri clienti e fare sì che siano in regola con le normative”.
ANNO DI FONDAZIONE: 1974
SEDI: 3
COLLABORATORI: 50
CLIENTI: 2.500
SMALTITI all’anno: 30mila ton. di rifiuti
CONTATTI: ecochim@ecochim.it
Lorenzo Rigamonti, amministratore
I cinquant’anni di attività l’azienda è una realtà ormai radicata, che in più occasioni ha offerto il proprio sostegno al tessuto sociale, sportivo e associativo del territorio. «Cerchiamo di dare una mano a tante realtà, dando sostegno su più fronti: associazioni sportive, già da qualche tempo; teatrali, eventi cittadini come feste e manifestazioni, ma anche in tema di servizi sociali. Siamo in più settori: obbiettivo è dare un po’ di quanto si ottiene per aiutare il territorio».
A oggi Gruppo Ecochimica recupera circa il 70% degli scarti che tratta: l’obbiettivo è aumentare la percentuale, ma non è un compito facile.
«Da sempre il nostro occhio di riguardo è per il recupero dei rifiuti - sottolinea Gianluca Rigamonti - Dove possibile, verso la fine del ciclo di vita del rifiuto, cerchiamo di recuperare tutto quello che è possibile: come materia, ma anche come valore energetico. Oggi recuperiamo circa il 70% degli scarti, ma vogliamo fare di più: l’obbiettivo, che si tratti di solvente, di acqua, di una polvere o di qualunque tipo di rifiuto, è di dargli una seconda vita. Arrivare al 100% è impossibile, e anche aumentare la percentuale a oggi è complicato: col tempo crediamo si possa fare ancora meglio. Il tema ci è caro soprattutto in un momento in cui il recupero, il riciclo, sono temi verso cui c’è massima sensibilità».
Un’azienda che tiene alto il made in Italy nel mondo. Massima attenzione alla qualità del prodotto e dell’ambiente di lavoro
Quella di Effebi Arredamenti è la storia di un’azienda che produce solo arredi “su misura”, nel rispetto di standard qualitativi elevati e di principi di etica del lavoro profondamente radicati nel suo management.
È la storia di una realtà concreta e orgogliosa del proprio passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro, oggi guidata dai fratelli Corrado, Marco e Andrea Bellasio, subentrati ai due fondatori che avviarono l’attività nel 1980: il padre Pierino Bellasio e Antonio Farina
Effebi Arredamenti è nata e cresciuta nel tempo con gli obiettivi di soddisfare le richieste dei propri clienti e di mantenere sempre viva l’attenzione ai valori sui quali il distretto del mobile canturino ha costruito, particolarmente nella seconda metà del secolo scorso, il proprio successo: sapere artigiano, passione per il lavoro, attenzione a sostenibilità e innovazione, massimo riguardo per i bisogni dei collaboratori. I numeri indicano due milioni e mezzo di fatturato nel 2023, generati da
appena nove dipendenti. «Un importo grande se rapportato a quanti siamo», riflette Marco Bellasio. Ed è proprio per la consapevolezza di quanto sia fondamentale l’apporto professionale di ogni singolo collaboratore per il presente e il futuro dell’azienda, che nella sede di via Spluga a Cantù si pone grande attenzione alla qualità del lavoro e al welfare aziendale: «I dipendenti sono il nostro motore - afferma l’imprenditore - Il nostro successo è legato al loro impegno: se l’ambiente in cui operano è confortevole e sicuro, capace di dare risposte alle loro richieste, l’engagement di ognuno aumenta, la qualità della produzione si conferma, i feedback dei clienti si mantengono positivi» Non è dunque un caso che Effebi Arredamenti abbia recentemente perfezionato una moderna piattaforma di welfare online: «Un servizio che abbiamo ragionato attentamente con l’aiuto di un consulente del lavoro - conferma Bellasio - Uno strumento che ancora non è perfetto, ma che cerchiamo di migliorare sempre cercando rispo-
ste esaustive alle richieste che ci arrivano».
Gli arredamenti di Effebi nascono lavorando fianco a fianco con i migliori professionisti: «Abbiamo collaborato e collaboriamo con architetti illustri – ricorda Bellasio – Spaziamo da Gianfranco Frattini a Ezio Riva, da Carlo Colombo a Flaviano Capriotti, da Piero Lissoni a Simen e Gallizioli. Collaboriamo, inoltre, con aziende di prestigio internazionale nate e operanti in Brianza, occupandoci di alcuni dei loro progetti custom».
La soddisfazione più grande è vedere i clienti soddisfatti: «I clienti cercano qualità, esclusività e dedizione. È bello riscontrare che siamo artefici di una parte del miglioramento della loro qualità di vita».
Nel tempo l’azienda si è ingrandita, passando dalla vecchia bottega di via Torre alla nuova e grande sede di via Spluga. Qui, progressi-
FATTURATO 2023: 2.500.000 euro
ANNO DI FONDAZIONE 1980
DIPENDENTI: 9
CONTATTI: Via Spluga, 8 – Cantù 031.714552
www.effebiarredamenti.it
vamente, all’attenzione per la qualità si è andata affiancando quella per la sostenibilità: «Quest’ultima caratterizza ogni nostro prodotto a 360 gradi – riprende il titolare – a cominciare dalla selezione dei materiali, provenienti da forniture sostenibili».
Il futuro parla di lavoro in crescita, ma anche di difficoltà nel reperire giovani appassionati: «Oggi abbiamo diverse scuole che insegnano ai ragazzi l’arte della falegnameria, ma pochi allievi veramente desiderosi di apprendere il mestiere e di salvaguardare, con il proprio impegno, il buon nome del made in Italy e dell’artigianato italiano nel mondo. Se le aziende come la nostra si impegnassero a trovare il giusto mix tra lavoratori esperti e figure giovani, da formare internamente, potremmo riportare agli splendori del passato il nostro distretto». conclude Marco Bellasio
L’attività di Effebi Arredamenti, da sempre finalizzata alla realizzazione di arredi su misura, comporta la gestione a 360° di ogni progetto. Si parte dal colloquio iniziale con l’architetto per stilare il preventivo con la massima precisione possibile, per passare poi alla scelta dei materiali e delle attrezzature. L’azienda segue anche la stesura dei disegni tecnici, tutto sempre in stretta collaborazione con progettisti e clienti. La realizzazione è svolta partendo dalle materie prime e dai semilavorati: nessun elemento è mai preconfezionato, tutto è realizzato ad hoc. Infine, si eseguono la verifica in laboratorio e il montaggio definitivo. L’attività dell’arredamento su misura implica il partire da zero, significa soddisfare completamente le aspettative dei clienti e le idee degli architetti, senza porsi limiti.
Ha fatto della diversificazione e della personalizzazione il proprio marchio di fabbrica
Una storia di imprenditoria femminile che ha fatto della diversificazione e della personalizzazione il proprio marchio di fabbrica. TLT
Saldature è un’azienda nata ad Orsenigo nel 2007 e specializzata nel taglio laser dei tubi.
Nel 2014 è stata rilevata completamente da Gioina Carosiello, una dei quattro soci fondatori, che ha portato l’azienda a crescere sotto la sua guida, ampliando la struttura e raggiungendo traguardi sempre più importanti. Il percorso di crescita di TLT è caratterizzato da investimenti continui sia in tecnologie all’avanguardia che nella varietà dei settori di applicazione. «Quando abbiamo iniziato, avevamo una sola macchina per il taglio laser, dopodiché ne abbiamo acquistata una seconda nel 2015, e infine la terza nel 2019, aumentando così sia le nostre capacità produttive e la varietà delle lavorazioni offerte», racconta Carosiello.
Se inizialmente l’azienda operava prevalentemente nel campo dell’arredamento, nel tempo è riuscita ad acquisire clienti anche nell’ambito dell’alta
moda, grazie alla capacità di produrre elementi strutturali per negozi, espositori e componenti d’arredo. La visione della Carosiello si è orientata verso la massima flessibilità, in modo da soddisfare le esigenze di clienti provenienti da settori eterogenei, dall’automotive all’arredamento, ma «abbiamo fatto anche filtri per la lavorazione del cioccolato e abbiamo lavorato anche alla produzione di macchinari per il ghiaccio, o poltrone per il cinema», precisa la titolare.
Ogni progetto che richieda una lavorazione del tubo diventa un’opportunità per TLT che si distingue per la capacità di personalizzare al massimo ogni realizzazione.
«Il nostro punto di forza è quello di saper ascoltare le esigenze di ciascun cliente e avere la capacità di dare risposta alle loro richieste con un’assistenza mirata che spazia dalla fase di progettazione fino alla realizzazione finale», spiega Carosiello.
Oggi, TLT Saldature è un’azienda che conta un fatturato di circa 2 milioni di euro, e che impiega una
quindicina di persone, suddivise tra ufficio tecnico, amministrazione e produzione.
Cinque membri del team sono dedicati alla progettazione, un aspetto che conferisce all’azienda un vantaggio competitivo non indifferente, permettendole di realizzare articoli personalizzati e rispondere con prontezza alle richieste più particolari. In un settore come quello della lavorazione del metallo, dove precisione e qualità sono fondamentali, l’attenzione alla progettazione è cruciale. Inoltre, l’ufficio tecnico di TLT contribuisce all’innovazione continua, elaborando soluzioni tecniche in grado di soddisfare le diverse esigenze dei clienti.
Parlando del futuro, Carosiello immagina TLT come un punto di riferimento per clienti che cercano qualità, affidabilità e soluzioni su misura. La sfida, come sottolinea Carosiello, «è riuscire a stabilirsi in segmenti di mercato in cui TLT oggi ancora non si è consolidata. Distinguendosi per l’eccellenza del servizio e il valore aggiunto offerto, evidenziando la volontà di creare un’identità
FONDAZIONE: 2007
FATTURATO 2023: 1,9 milioni di euro
DIPENDENTI: 15
CONTATTI: via Caio Plinio 8/c - Orsenigo (CO) 031 3350230
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aziendale ben riconoscibile». Diversificare la tipologia dei propri clienti, infatti, vuol dire per l’azienda riuscire a mantenere una certa continuità di lavoro anche nei periodi di bassa stagionalità, poiché i diversi settori non seguono le stesse dinamiche di domanda e offerta. La diversificazione consente, inoltre, di sfruttare l’expertise sviluppata in un settore e applicarla a campi affini, creando così nuove opportunità di business. Carosiello vede in questa strategia un’opportunità per TLT di consolidarsi e prosperare, aumentando la sua visibilità in ambiti ancora poco esplorati.
TLT Saldature è oggi un esempio virtuoso di come un’impresa artigiana possa evolversi e competere in un contesto altamente tecnologico e competitivo. Grazie alla guida determinata di Gioina Carosiello, l’azienda ha saputo espandersi in termini di tecnologia e settori di mercato, mantenendo una dimensione artigianale basata sulla qualità e sull’attenzione al cliente.
Il fiore all’occhiello dell’azienda di Orsenigo è sicuramente il suo team tecnico. Grazie alla loro alta specializzazione TLT offre ai propri clienti la possibilità di personalizzare al massimo i propri prodotti. Dal supporto in fase di progettazione all’ingegnerizzazione del prodotto, dall’importazione del disegno in macchina all’esecuzione del taglio. TLT è in grado di realizzare progetti di qualsiasi dimensione, come strutture metalliche di tubolari di notevole complessità. «Accompagniamo i nostri clienti in ogni fase del processo: dalla progettazione CAD/CAM alla ingegnerizzazione del prodotto, offrendo supporto tecnico e realizzazione di tagli laser di precisione. Dal taglio dei tubolari alla lavorazione laser 3D, assicurando che ogni dettaglio rispetti le specifiche richieste» spiega Gioina Carosiello. L’azienda può così accogliere ogni richiesta e trasformare un semplice schizzo in un prodotto finito, valorizzando il rapporto di fiducia con i propri clienti e l’attenzione alla qualità.
di famiglia che punta su qualità, servizio e sostenibilità
Un’eccellenza che da oltre un secolo lavora i tessuti di lusso, utilizzati nel mondo dai più famosi brand di alta moda
Quella della Tessitura Attilio Imperiali è una storia d’altri tempi, che ci fa tornare indietro di oltre un secolo. Ma allo stesso tempo è un esempio estremamente attuale, perché racconta di una realtà da sempre all’avanguardia, pronta a guardare avanti, a rinnovarsi e ad assolvere nel migliore dei modi la sua mission. Ufficialmente prende il via nel 1961, con la fondazione della realtà che ancora oggi produce a Lurate Caccivio, ma le carte ufficiali non raccontano tutto. Agli inizi del 1900 Attilio Imperiali lavorava già nel settore tessile (e prima di lui persino i genitori della moglie…), come direttore di stabilimento del Villaggio Stucchi. Suo figlio Marco continuò in questo comparto e negli anni Quaranta acquistò i telai che all’epoca venivano posizionati in casa delle tessitrici.
Nel 1960 capì che era il momento di costruire un capannone e di portare la produzione “in casa”: fu inaugurato nel 1961, con 8 telai, contestualmente alla creazione della Tessitura Attilio Imperiali “moderna”, chiamata così in onore del padre. È poi il turno di Attilio Imperiali (figlio di Marco, omonimo del nonno), che continuò il processo di crescita, mentre nel 1987 a prendere in mano l’attività fu sua moglie Marica Domanda. Nel 2007 ecco l’ultimo passaggio generazionale, con Alessandra e Claudia, figlie di Marica e Attilio, al timone dell’azienda, rispettivamente in qualità di amministratrice delegata e di direttrice operations. Oggi la Tessitura Attilio Imperiali dispone di 26 telai e conta 40 dipendenti: attualmente lavora tessuti di lusso per tutti i brand di alta moda, aiutandoli nella creazione delle loro collezioni. Parliamo di un punto di riferimento solido, unico e affidabile nello sviluppo stilistico di prodotti calzaturieri e di abbigliamento di altissima gamma. A meritarsi una menzione speciale è senza dubbio il Raso Imperiali, marchio registrato nel 2008 e orgoglio dell’azienda di Lurate Caccivio: da oltre 50 anni è il tessuto di lusso riconosciuto e utilizzato per la realizzazione di scarpe, borse ed acces-
sori. Sviluppato in stretta collaborazione con i primi calzaturifici italiani è l’autentica realizzazione delle principali richieste dei più importanti brand delle calzature e degli accessori di lusso, sempre disponibile in pronta consegna in oltre 150 colori.
«Una parte del segreto del nostro successo –assicura Alessandra Imperiali - è sicuramente questo articolo, che ha incontrato le esigenze dei clienti risolvendole in modo eccellente, soddisfacendo sia la parte tecnica che quella estetica».
Un’attenzione particolare è poi riservata alla sostenibilità, tant’è che nel 2019 è stata fatta una precisa scelta, dettata da volontà interne. «Lavoriamo con due materie prime principali, seta e viscosa – continua – e abbiamo imposto la produzione con filati sostenibili e certificati. Nel nostro percorso abbiamo sottoscrit-
FATTURATO 2023: 15 milioni di euro
ANNO DI FONDAZIONE DELL’IMPRESA
MODERNA: 1961
DIPENDENTI: 40
PRODOTTI REALIZZATI CON MATERIALE CERTIFICATO SOSTENIBILE: +95%
CONTATTI: via San Carlo 10, Lurate Caccivio 031.490109 www.attilioimperiali.it
to il protocollo Detox di Greenpeace, ottenuto la certificazione For Textile e la Supplier To Zero by ZDHC, senza scordare la sostenibilità sociale con il sostegno al progetto Cou(L)ture Migrante e l’installazione di un impianto fotovoltaico che permette di generare energia pulita per coprire parte del fabbisogno energetico della produzione»
E il futuro? «Nel 2024 abbiamo acquistato e ristrutturato un secondo capannone, sempre a Lurate – conclude Alessandra Imperiali – con l’inizio del 2025 sarà funzionante e sposteremo lì le fasi di orditura e roccatura della nostra produzione interna. Inoltre nel nuovo polo produttivo inseriremo anche il processo di accoppiatura, che rende il nostro prodotto “fit for use” nel settore della calzatura».
Come si vede la Tessitura Attilio Imperiali fra cinque anni? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma la strada da seguire è ben tracciata. Al di là della crescita di fatturato, l’obiettivo è focalizzarsi nuovamente sulla qualità del prodotto: «Abbiamo già una nomea molto alta, ed è un aspetto che va presidiato - spiega il direttore generale Luca Viviani - Lo stesso vale per il servizio d’eccellenza che riguarda tantissimi ambiti, dalla relazione con il cliente alla riduzione dei tempi di consegna». Un importante orientamento dell’azienda è lo sviluppo di articoli “human friendly”, non soltanto “belli” ma anche “buoni” per chi li indossa e per l’ambiente, in un’ottica di estensione del concetto di sostenibilità. Attenzione poi all’aspetto legato alla co-creazione: «In una logica di efficienza di sviluppo del prodotto, riteniamo sia utile ragionare coi clienti. Vogliamo andare oltre il paradigma attuale unidirezionale, cerchiamo di coinvolgerli, comprendere le esigenze e progettare insieme a loro, risparmiando tempo e risorse». Infine, non per importanza, Tessitura Attilio Imperiali vuole essere un luogo dove lavorare in armonia e in grado di permettere un miglioramento umano e professionale. Non a caso l’obiettivo è ottenere la certificazione “Great Place To Work”.
Precursore del moderno concetto di economia circolare, spazia dal riciclaggio della plastica al compound personalizzato
Caldara Plast è un’azienda che si occupa sia di recycling che di rigranulazione. Presente sul mercato da più di 60 anni, offre un servizio a 360 gradi, dal ritiro dello scarto plastico e conseguente avvio al recupero fino alla vendita del compound rigenerato, nonché la personalizzazione di granuli di prima scelta o produzione di mescole studiate con i clienti per rispondere alle loro esigenze produttive.
Quella di Caldara è una storia di persone, passione e tenacia che da piccola impresa familiare si è trasformata in una PMI solida e performante. Un business realmente sostenibile che permette alla plastica di avere una nuova vita e di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti.
Era il 25 marzo 1963, in pieno boom economico, quando nasce la “Pontiggia & Caldara” grazie all’intuizione e alla visione illuminata di Innocente Caldara e del cognato Mario Pontiggia. Sessant’anni più tardi questa piccola impresa sarebbe diventata la Caldara Plast che conosciamo oggi. Erano gli
anni in cui anche la plastica iniziava a compiere i primi importanti passi che avrebbero caratterizzato lo sviluppo del secolo scorso e la progressiva sostituzione dei metalli. È in questo contesto che si sviluppa il business di Caldara Plast basato sull’idea dell’economia circolare: i rifiuti possono diventare nuova risorsa.
Nel corso degli anni l’azienda ha iniziato a inserire dei mulini per occuparsi direttamente della triturazione rivendendo poi il macinato prodotto che ormai non era più solo il PMMA ma anche ABS, PC, PC/ABS, PS. Il mercato era in costante crescita e Caldara Plast ha iniziato ad aumentare lo spazio di lavoro costruendo una sede a Erba (CO) ancora oggi dedita al recupero e macinazione dei rifiuti plastici e successivamente acquisendo nuovi capannoni ad Alzate Brianza (CO) che sono diventati la Divisione Compound dedicata alla produzione di compound termoplastici personalizzati. Complice la maggiore coscienza ecologica diffusa il materiale rigenerato viene sempre più ricercato.
Per Caldara i fornitori di rifiuti sono molto importanti e per loro l’azienda garantisce un servizio di supporto sin dal ritiro con mezzi autorizzati secondo la normativa vigente sia con la fornitura di cassoni, presse ecc. per lo stoccaggio delle diverse tipologie di plastica.
Dal lato clienti, i prodotti più richiesti sono quelli customizzati. I tecnici e il laboratorio lavorano con il cliente per trovare le soluzioni più adatte alle sue esigenze. Sia che si tratti di compound riciclati o prime scelte modificate, l’azienda offre un elevato grado di personalizzazione permettendo anche alle aziende più esigenti di trovare la giusta soluzione. Caldara ha, infatti, sviluppato una gamma di prodotti che vanno dal compound antistatico a quello dissipativo (in ambito di ambiente ATEX per esempio), fino ad arrivare al compound conduttivo, in svariate resine e colorazioni. Nel campo del settore food l’azienda ha sviluppato su più resine compound detectabili elettro magneticamente.
Per quanto riguarda i compound con migliorata tribologia (resistenza ad abrasione e usura) anche qui l’azienda ha creato ad hoc con i clienti che ne hanno fatto richiesta prodotti con PTFE, silicone, grafite, bisolfuro di molibdeno, kevlar etc. per una serie di prodotti soprattutto su base poliammide e resina acetalica (POM), ma anche su tecnopolimeri come PPS, PK, PEEK, etc. o resine amorfe come ABS, PS, e PC.
Naturalmente laddove sono necessarie performance meccaniche importanti, non possono mancare prodotti rinforzati con fibre di carbonio o con alte percentuali di fibre vetro. Ulti-
FATTURATO 2023: 27,6 milioni di euro
PLASTICA RECUPERATA:10mila tonn./anno
CO2 RISPARMIATA: 5mila tonn./anno
CONTATTI:
Via Trieste, 28/E 22036 Erba (CO) 031610190
info@caldara.it www.caldara.it
ma, ma non meno importante, è la capacità di Caldara Plast di progettare e condividere con il cliente gli sviluppi di nuovi prodotti, in modo veloce e preciso.
Caldara Plast non smette di innovare. Sono in corso numerosi interventi sui plant di Erba e di Alzate per il miglioramento dell’efficienza produttiva e la riduzione degli impatti ambientali, come la posa di pannelli solari.
Caldara Plast è un’azienda in crescita, complice la costruzione di un nuovo stabilimento nella sede di Alzate Brianza che andrà ad aumentare e rendere più efficiente il ciclo produttivo con conseguente incremento del fabbisogno di personale. Caldara si distingue anche per l’attenzione al territorio dove non ha mai mancato nel sostegno di iniziative a carattere locale, società sportive e strutture sanitarie. La seconda vita della plastica è il primo passo per un futuro sempre più green dove aziende e territorio sono sempre più connesse.
Rilevato il maggiore interesse delle aziende in prodotti più rispettosi dell’ambiente, Caldara plast decide di intraprendere un percorso di certificazione dei propri granuli dal punto di vista ambientale. Viene allora lanciata la linea Caldara 2nd Life® dedicata ai prodotti con contenuto minimo garantito di materiale riciclato certificati PSV – Plastica Seconda Vita e GRS – Global Recycle Standard. Queste certificazioni garantiscono al cliente finale la completa tracciabilità dei materiali prodotti a partire dalla valorizzazione dei rifiuti plastici e sono garanzia di qualità e di rispetto di rigorosi parametri ambientali e sociali.
il momento dei numeri. Perché, che ci piaccia o no, sono quelli che determinano la situazione economica di un territorio.
E nelle prossime pagine troverete la classifica delle prime 1.000 Piccole e Medie Imprese della provincia di Como in base al fatturato 2023: si va dai 49.952.163 euro della O.M.E. Metallurgica Erbese di Erba ai 3.312.088 euro della Cresseri, sempre di Erba. Insieme ai numeri di fatturato, però, troverete un’altra serie di dati, fondamentali per capire l’andamento delle singole aziende, ma anche dell’intero territorio della provincia di Como.
Infatti, si possono consultare i numeri che riguardano la variazione
Non solo fatturato.
di fatturato rispetto al 2022, l’Ebitda e l’Ebit, il Patrimonio netto, l’utile o la perdita percentuale sul fatturato e il Roi. Quindi, tutti gli elementi che consentono di avere un quadro preciso della situazione.
A livello globale, queste 1.000 PMI hanno prodotto un fatturato 2023 pari a oltre 10,4 miliardi di euro e hanno dato lavoro a più di 35mila
persone.
Qualcuna sta facendo fatica e deve registrare delle perdite, qualcun’altra è riuscita a barcamenarsi in un’annata che, sotto diversi punti di vista, non è stata facile; ma la maggior parte delle aziende comasche è riuscita a crescere, a far risultare il segno più in termini di fatturato e molte hanno anche incrementato il loro personale.
Quasi tutte, poi, hanno chiuso l’anno comunque registrando un utile. Insomma, le aziende della provincia di Como, ancora una volta, hanno dimostrato di saper superare le difficoltà geopolitiche, che sono sempre più complesse, e di saper far fronte alle esigenze dei loro clienti.
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Enfapi Como è un’Associazione costituita da Confindustria Como, Comunità Montana del Triangolo Lariano e Comune di Erba. Dal 1972 è presente sul territorio con tre sedi a Lurate Caccivio, Erba e Lenno in Tremezzina, ed eroga corsi di formazione professionale per studenti, corsi per apprendisti, aggiornamento tecnico per lavoratori e servizi al lavoro per persone in cerca di occupazione.
Enfapi propone corsi triennali di qualifica professionale per ragazzi in uscita dalla scuola “media”. Sono caratterizzati da una forte presenza di attività laboratoriali e dal secondo anno, dei tirocini in azienda. L’operatore meccanico realizza pezzi meccanici a disegno con macchine utensili manuali e a CNC. L’operatore elettrico realizza impianti elettrici in ambito civile e industriale. Infine nella sede di Lenno in Tremezzina, è proposto il corso triennale per Operatore ai servizi di promozione e accoglienza. Si tratta di una figura del settore turistico che svolge la propria attività in strutture ricettive o in servizi di promozione del territorio. A questi corsi si aggiungerà nell’anno formativo 25/26 nella sede di Lurate Caccivio, il corso di Operatore alle lavorazioni tessili. E’ una figura che era storicamente già presente nell’offerta formativa dell’Ente e che ora viene riproposta per la grande domanda delle aziende tessili del distretto. Successivamente al triennio è possibile accedere in tutte le sedi a corsi di IV° anno sia con percorso tradizionale che nella modalità in apprendistato duale. Il Tecnico per l’automazione industriale effettua la progettazione di impianti automatizzati occupandosi della programmazione di PLC. Il Tecnico programmatore di CNC realizza programmi per macchine utensili a controllo numerico. A questi si aggiunge il Tecnico dei servizi di promozione e accoglienza – ricettività turistica che andrà a completare il percorso formativo nella sede di Tremezzina.
PERCORSI IN APPRENDISTATO
Agli studenti viene proposta anche l’opzione del “Apprendistato per l’ottenimento della qualifica, del diploma professionale o del certificato di specializzazione tecnica superiore IFTS”. In tali percorsi in alternanza duale, l’allievo viene inserito in azienda con un contratto di apprendistato e frequenta un monte ore concordato a scuola. Al termine dell’anno lo studente sostiene gli esami finali e acquisisce il titolo di studio. Nella maggioranza dei casi l’azienda, al termine del percorso, conferma l’apprendista.
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Tutti i corsi sono finanziati dalle misure del sistema dotale di Regione Lombardia e mediante il Fondo Sociale Europeo e quindi gratuiti.
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Como Expert Srl pag. 64
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Como Servizi Urbani Srl pag. 64
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Confartigianato Servizi
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Consonni & C. Srl pag. 55
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Cugini Frigerio Srl pag. 72
Curti Impresa Edile Srl pag. 55
Dago Srl pag. 84
Dall’Ozzo 1972 Srl pag. 65
Dal Pozzolo Srl pag. 77
Da.ma Legno Srl pag. 76
D’Ambros Ipermercato Spa pag. 45
Datek22 Srl pag. 72
D & D Abitare Srl pag. 71
D&D Srl pag. 76
D.e.c.a. Spa pag. 49
Dedalo Soc Coop
Sociale Onlus pag. 71
Deffe Srl pag. 57
Delta Tex Srl pag. 75
De Marchi Danilo
Costruzioni Srl pag. 73
De Marinis Srl pag. 69
De.ma. Srl pag. 87
Demo Energia
Soc Coop Sociale pag. 87
Desalto Spa pag. 60
Di.gi.emme Srl pag. 65
Digitelematica Srl pag. 77
Dimatec Spa pag. 55
Dimoda Srl pag. 57
Dino Marzorati Srl pag. 79
Diotti Spa pag. 47
Discacciati Srl pag. 84
Distribuzione Prodotti
Dolciari Srl pag. 89
D.m.i. Srl pag. 61
Dm Metal Manufacturing Srl pag. 92
Doa Srl pag. 79
Docks Consorzio Como Srl pag. 76
Dominioni Angelo Srl pag. 73
Donau Carbon
Technologies Srl pag. 49
Doppiozero39 Srl pag. 73
Dover Industries Italy Srl pag. 47
Draga & Aurel Srl pag. 79
Dream Team Italy Srl pag. 61
Dresswall Srl pag. 73
D.t.s. Elettronica Srl pag. 88
Dynamic Forwarding Intern. Srl pag. 92
Ebimotors Srl pag. 75
E. Boselli & C. Srl pag. 65
Ecochimica Srl pag. 84
Eco Rendering Srl pag. 81
Edil Bellagio Srl pag. 84
Edilcernobbio 92 Srl pag. 91
Edilcomasca Srl pag. 80
Edile Commerciale Spa pag. 49
Edilmaster Srl pag. 61
Edil Viganò Srl pag. 77
Effeci Service Srl pag. 92
Effepierre Spa pag. 67
Effepi Solution Srl pag. 73
Einhell Italia Srl pag. 47
E. Janach Srl pag. 71
Elepontiggia Srl pag. 72
Elettrika Sala Srl pag. 77
Elettrofili Spa pag. 51
Elitex Srl pag. 68
Ellebi Srl pag. 72
Emme2enne Srl pag. 68
Emme-Gi Srl pag. 67
Emme Srl pag. 67
Eneas Soc Coop Sociale pag. 72
Energia Futura Srl pag. 64
Energy Lice Srl pag. 68
Engeco Srl pag. 54
Ennebi Elettronica Srl pag. 68
E.p. Engineering Plastics Srl pag. 69
E.p.g. Elettronica Srl pag. 85
Erba Srl pag. 89
Erco Srl pag. 64
Eredi Bianchi Giuseppe Spa pag. 47
Eredi Volonte’ Srl pag. 73
Eroan Srl pag. 88
Ervigel di Nava Erminio & C.srl pag. 72
Esa Italy Srl pag. 65
Esa Spa pag. 54
Esseti Plast Gd Srl pag. 57
Etabeta Electronics Spa pag. 84
E.t.a. Spa pag. 47
Etique Srl pag. 89
Eurenergy Srl pag. 48
Eurocomponent Srl pag. 71
Eurofiniss Srl pag. 76
Euronord International Srl pag. 77
Europa 2000 pag. 60
Euroseta Fashion Srl pag. 73
Eurotherm Srl pag. 53
Eutro Motion Srl pag. 84
Eventer Srl pag. 75
Exa Pumps Srl pag. 85
Exteta Srl pag. 67
Fabric Lab Italy Srl pag. 85
Factor-Y Srl pag. 84
Faer Srl pag. 73
Falegnameria Rescaldese Srl pag. 72
Fa.mar Metalli Srl pag. 85
Fanti Srl Tessitura Serica pag. 91
Farcon Plastic Proc.
Machinery Srl pag. 68
Farmacia Castelli
Mariano C. Srl pag. 77
Farmacia Dott. Caso Srl pag. 91
Farmacia Dottor Tili Srl pag. 65
Farmacia S.agata Srl pag. 63
Farmacia Sovarzi Srl pag. 79
Farmavita Srl pag. 47
Fasola Gioielleria Srl pag. 81
Fattoria Scaldasole Srl pag. 57
Faulhaber Italia Srl pag. 69
Fava Bibite Srl pag. 61
Fbc Borghi Ferramenta Srl pag. 80
F.b. Srl pag. 61
Fce Gomma Srl pag. 60
Fer 80 Srl pag. 75
Fermetal Srl pag. 57
Fermo Fossati 1871 Srl pag. 67
Ferrari Reti Srl pag. 92
Ferroforma Srl pag. 84
F. & F. Srl pag. 69
F.g. Costruzioni Srl pag. 57
Figli Di Nava Leonardo Srl pag. 80
Filanda Fratelli Serlini Spa pag. 54
Fildisimpianti Srl pag. 57
Filtex Como Srl pag. 67
Fimat Srl pag. 87
Finest Italian Estates Srl pag. 84
Finextra Srl pag. 64
F.lli Giussani Srl pag. 92
F.lli Paggi Srl pag. 87
F.lli Valli Srl pag. 92
Flt Italia Srl pag. 47
Fm Company Srl pag. 83
F.o.c. Srl pag. 79
Fois Farmacie Srl pag. 84
Fondart Srl pag. 71
Forgrim Srl pag. 91
Fornace Luigi Giussani Srl pag. 87
Forsizia Srl pag. 81
F.p.s. Food And Pharma
Systems Srl pag. 54
Francesco Ciceri
Costruzioni Spa pag. 87
Fratelli Clerici Spa pag. 75
Fratelli Galli Srl pag. 89
Fratelli Riva Srl pag. 89
Frigerio Poltrone e Divani Srl pag. 64
Frutteto Lorena di G. & C. Srl pag. 89
F.t. Metalfiniture Spa pag. 77
Fumagalli - Ind.
Alimentari Spa pag. 47
Furia Cuscini Spa pag. 47
Furnital Srl pag. 69
Fusetti Trasmissioni
Meccaniche Srl pag. 73
G3 Worldwide Mail (Italy) Srl pag. 51
Gaffuri Srl pag. 80
Galileo Costruzioni Srl pag. 88
Gallotti e Radice Srl pag. 53
Gammatom Srl pag. 71
Gandini Industria Srl pag. 53
Gandola Srl pag. 69
Ga-Pi Srl Sb pag. 72
Garden Bedetti Srl pag. 83
Garmetal Srl pag. 72
Gb Ambrosoli Spa pag. 48
G.b.d. Spa pag. 60
Gbinda1945 Srl pag. 65
Gda Spa pag. 84
G.d.m. Tessuti Srl pag. 69
Gds Communication Srl pag. 80
G.dz Srl pag. 76
Gecsbio Srl pag. 77
Gentile E Rizzato Srl pag. 83
Geo Tecno Tessile Srl pag. 91
Ge.pro Srl pag. 63
Gerosa Design Srl pag. 91
Gerpa Srl pag. 75
Gestioni Turistiche Srl pag. 65
Ghezzi Spa pag. 49
Ghioldi Srl pag. 48
Giardelli & C. Srl pag. 73
Giardinagroup Srl pag. 53
Gicam Srl pag. 85
Giem Industria
Confezioni Srl pag. 80
Gif Srl pag. 61
Gilardoni Arturo Srl pag. 88
Gini Giuseppe Spa pag. 68
Gioiellerie Veronelli Srl pag. 63
Gipitex Srl pag. 65
Girani Srl pag. 55
Giuseppe Guglielmetti Srl pag. 54
Glassfer Srl pag. 81
Gl Locatelli Srl pag. 68
Global Media Service Srl pag. 88
Gloria Med Spa pag. 63
Gl Srl pag. 91
Gmb Engineering Srl pag. 54
Gmb Service Soc. Coop. pag. 91
Gm Top Srl pag. 91
Gorla Energia Srl pag. 63
Gp Textron Srl pag. 69
Grafiche Lambro Srl pag. 77
Grand Hotel di Como Srl pag. 55
Grand Hotel Di Moltrasio Srl pag. 54
Grand Hotel Imperiale Spa pag. 89
Grandi Impianti Ecologici Srl pag. 61
Greda Srl pag. 68
Greenworld Srl pag. 88
G.r.e. Srl pag. 76
Grippi Lattonerie Srl pag. 84
Gruppo Alpe Srl pag. 69
Gruppocinque Spa pag. 51
Gruppo Pontiggia Srl pag. 48
G Technologies Srl pag. 63
Gti Guarisco Trasporti
Intern. Srl pag. 69
Guffanti Residenziale Srl pag. 75
Guzzetti Spa pag. 53
G.v. Pallets E Trans-Log Srl pag. 76
Halley Lombardia Srl pag. 83
Happy-Next Srl pag. 65
Harken Italy Spa pag. 48
Hd Ambiente Sicurezza Srl pag. 81
Hotel Belvedere Srl pag. 64
Hotel Menaggio Srl pag. 76
Hunnebeck Italia Spa pag. 65
I 4 Mariani Srl pag. 75
I.bi.erre Srl pag. 71
Ibs Moulding Srl pag. 83
Ic Bellagio Srl pag. 47
Icc Srl pag. 76
Ideal Scavi Srl pag. 83
Idea Spa pag. 48
Idrotermica Panizza Franco Srl pag. 75
Iemoli Trasporti Srl pag. 55
Ifatec Srl pag. 72
Ilg Europe Srl pag. 85
Illegno Srl pag. 61
Iltex Srl pag. 57
Il Truciolo Srl pag. 49
Image S Spa pag. 47
I.m.a. Industria Mecc.
di Arosio Spa pag. 53
Imas Impianti Srl pag. 87
Imel Tecnologie E Impianti Srl pag. 91
Immobiliare Faro Srl pag. 87
Immobiliare I.a.c.i. Spa pag. 91
Imp. Costr. Geom.
M. Fontana Srl pag. 63
Impresa Costr. Pontiggia Srl pag. 47
Impresa Edile Marelli Srl pag. 85
Impresa Edile Stampini Srl pag. 60
Impresa Edilronago Soc Coop pag. 79
Impresa Foti Srl pag. 48
Impresa Mondelli Battista Srl pag. 54
Impresa Montorfano Srl pag. 76
Improve Srl pag. 55
Imp. Verde Como Lecco e Sondrio Srl pag. 88
Industria Tessile Gastaldi e C. Spa pag. 49
Industrie Tessili Bresciane Srl pag. 63
Inerti E Asfalti Srl pag. 87
Inerti Fumagalli Srl pag. 88
Inerti Insubrica Srl pag. 89
Ing. Italo Briccola Spa pag. 61
Innova Hts Srl pag. 49
Inpha Duemila Srl pag. 76
Inservio Srl pag. 75
Instrumentation Devices Srl pag. 64
Intech Automazione Srl pag. 49
Integra Srl pag. 67
Intel Italy Srl pag. 89
Intento Srl pag. 92
Interex Srl pag. 75
Interforgia Srl pag. 91
Interline Srl pag. 81
International Schools
Of Italy Srl pag. 67
International Trading Group Srl pag. 55
Inter Trading Srl pag. 67
Intesa Sociale Soc. Coop.
Sociale pag. 63
Intes Spa pag. 55
Intrapak Spa pag. 57
Ipotesi Srl pag. 67
Isc Srl pag. 89
Isocarbo Srl pag. 51
Isolmec Srl pag. 68
Isoterma Srl pag. 51
Istituto Clinico Villa Aprica Spa pag. 48
Italbaby Srl pag. 81
Italbolt Inox Service Spa pag. 77
Italcave 2000 Srl pag. 65
Italgard Srl pag. 55
Italgraf Srl pag. 85
Italianpack Spa pag. 54
Italidea Srl pag. 87
Ital Leghe Srl pag. 49
Italtex Spa pag. 63
Itit Cosmetics Srl pag. 73
Iwr Project Srl pag. 79
Jazz Healthcare Italy Srl pag. 48
Jensen Italia Srl pag. 49
Jet Line Srl pag. 88
Just Hotel Srl pag. 73
Kadant Flow Control Italy Srl pag. 68
Kaiser+Kraft Srl pag. 57
Kesseboehmer Italia Srl pag. 65
Laboratorio Artigianale
Ghisolfi Srl pag. 79
Labosystem Srl pag. 57
La Cometa S.c.s pag. 72
Laelle Trasporti Srl pag. 92
La Es Laminati Estrusi
Termop. Srl pag. 51
La Folgorina Srl pag. 68
La Mercurio Srl pag. 87
Lanzani Srl pag. 51
Lanzo Hospital pag. 49
La Provincia Spa Editoriale pag. 61
Lariana Depur Spa pag. 80
Larioavicola Spa pag. 53
Lariocopy Srl pag. 76
Larioelettra Srl pag. 61
Lario Energy Impianti Srl pag. 88
Lario Energy Srl pag. 73
Lariohotels Soc Benefit Spa pag. 51
Lario Living Srl pag. 47
Lario Plast Srl pag. 57
Larioseta Spa pag. 60
Lariotherm Srl pag. 65
La Rotonda Srl pag. 71
La Torre Giochi Srl pag. 83
Laundry Global Service Srl pag. 72
Laurameroni Srl pag. 83
Lb Research Srl pag. 84
Le Betulle Casa Di Cura Srl pag. 63
Legnami Crippa Srl pag. 88
Legnoquattro Spa pag. 68
Lema Spa pag. 45
Leo Food Srl pag. 80
Leonardo Immobiliare Srl pag. 84
Leone Group Srl pag. 76
Leoni Costruzioni Srl pag. 79
Leoni Srl pag. 81
Le Sereno Lago Di Como Srl pag. 49
Lico Print Srl pag. 72
Lietti Srl pag. 73
Lifegate Spa Societa’ Benefit pag. 81
Linea Ar Srl pag. 92
Lisar Spa pag. 53
Living Divani Srl pag. 48
Lodola Supermercato Srl pag. 77
Longoni F.lli Srl pag. 85
Loptex Srl pag. 73
Lt3 Srl pag. 79
Luigi Gaffuri Srl pag. 83
Luigi Premoli e Figli Spa pag. 54
Lunablu Srl pag. 54
Lupi Srl pag. 77
Luraschi Srl pag. 68
Mabe Srl pag. 54
Macchine ed Attrezz.
Speciali Srl pag. 91
Macritex Spa pag. 81
Madefrigor Srl pag. 64
Maflex Srl pag. 81
Ma.gi.ca. Srl pag. 77
Making Glass Srl pag. 91
Malacrida Srl pag. 85
Manifattura Busti E C Spa pag. 72
Manifatture Italiane Scudieri Srl pag. 63
Manifatture Tessili Bianchi
e C. Srl pag. 49
Marchesotti Idrotermica Srl pag. 85
Marelli Aldo Srl pag. 83
Maroni Srl pag. 75
Martini Alfredo Spa pag. 60
Matec Srl pag. 88
Mazzucchi Costruzioni Srl pag. 55
Mazzucotelli Petroli Srl pag. 77
M.b.a. Srl pag. 77
Mdf Italia Srl pag. 54
Me.a.l. Srl pag. 53
Meclostampi Group Srl pag. 65
Media Asset Spa pag. 81
Medical Technology and Devices Spa pag. 72
Megagen Italia Srl pag. 60
Menphis Spa pag. 61
Metaltex Italia Spa pag. 51
Metior Srl pag. 85
M.f. Inox Srl pag. 69
M.g.t. Srl pag. 89
Mia Srl pag. 60
Micheli Giorgio Ceramiche Srl pag. 88
Microhard Srl pag. 75
Mida Tessuti Srl pag. 73
Miglio Emilio Srl pag. 87
Milani Spa pag. 63
Minotti Collezioni Srl pag. 84
Mire Srl pag. 84
Mirka Superabrasives Spa pag. 60
Mistri Gdc Srl pag. 91
Mivida Srl Semplificata pag. 91
Mixal Srl pag. 54
Moba Eurotubi Srl pag. 47
Mogg Srl pag. 64
Mondo Espansi Srl pag. 80
Mondo Esterno Baca
Flamur Srl pag. 85
Monteoliveto Srl pag. 72
Moretti Srl pag. 89
Moto Giussani Srl pag. 92
M.p.m. Elettronica Srl pag. 89
Mp Next Srl pag. 65
Mt Plywood Srl pag. 76
Multix Solutions Srl pag. 89
Mundial Alfredo Casartelli Srl pag. 89
Mussari Srl pag. 54
M.v.b. Bagattini Srl pag. 63
Nava Fratelli Srl pag. 80
Neon 1872 Srl pag. 65
Neptun Srl pag. 68
Neri Srl pag. 83
Nespoli Group Spa pag. 92
Nespoli Srl pag. 48
Net Project Srl pag. 77
New Age Srl pag. 49
New Cleaning Group Srl pag. 53
New Componit Srl pag. 67
New Market Srl pag. 71
Newtonmc2 Srl pag. 71
Next Medical Srl pag. 71
Nickel Steel Ecology Srl pag. 51
Ni.si. Srl pag. 87
Nord Edil Srl pag. 57
Norditalia Ricambi Srl pag. 65
Nordtubi Srl pag. 60
Noseda Srl pag. 64
Noto G. Srl pag. 65
Novati Trasporti Srl pag. 55
Nt Majocchi Srl pag. 51
Nuova De.fi.m. Spa pag. 47
Nuova Eurofrigor Srl pag. 87
Nuova Lario Srl pag. 69
Nuova Tecnofibra Srl pag. 57
Nuovo Istit. Ital. Sicur.
Giocattoli Srl pag. 53
Nvh Italia Srl pag. 61
Oak Industria Arredamenti Spa pag. 79
Oet Srl pag. 83
Olmetex Spa pag. 47
Omal Srl pag. 64
O.m.b. Srl pag. 88
Omd Officina Meccanica
Domaso Spa pag. 72
Omega Pharma Srl pag. 51
O.m.e. Metallurgica Erbese Srl pag. 45
Omge Spa pag. 76
Ompi Officina Meccanica Srl pag. 88
Ondulato Lecchese Srl pag. 48
Oniro Group Srl pag. 48
Open Energia Srl pag. 79
Open Gas Srl pag. 47
Orac’è Srl pag. 49
Origgi e Colombo Srl pag. 85
Orla Srl pag. 73
O.s.r. Srl pag. 64
Ostinelli Seta Spa pag. 47
Pa.co Imballaggi Srl pag. 92
Pade Srl pag. 63
Panzeri Pannelli Srl pag. 83
Paparelli Alessandro e Figlio Srl pag. 63
Pavimenta Scarl pag. 84
Payment Technologies Srl pag. 81
Peduzzi Srl pag. 68
Penn Italia Srl pag. 63
Percassi Costruzioni Srl pag. 83
Perfetto Srl pag. 85
Perry Electric Srl pag. 48
Petazzi Costruzioni Srl pag. 57
Peverelli Arredamenti Srl pag. 75
Peverelli Srl pag. 71
Pharma Millennium Srl pag. 68
Pini Group Srl pag. 51
Pirovano Giovanni Srl pag. 81
Planzer Trasporti Srl pag. 53
Polilac Srl pag. 83
Polti Spa pag. 47
Porada Arredi Srl pag. 47
Porini Srl pag. 49
Porro E Porro
di Luca Porro & C. Srl pag. 85
Porro Metalli Spa pag. 48
Porro Spa pag. 48
Pozzi Arosio Srl pag. 55
Preimage Group Srl pag. 92
Prei Srl pag. 76
Premiere Servizi Srl pag. 76
Pressbolt Srl pag. 47
Prisma 3 Srl pag. 54
Prisma Srl pag. 77
Privius Srl pag. 69
Professional Link Srl pag. 72
Progetto Dentale Srl pag. 75
Prom. Attività Edilizia
Promedil Srl pag. 65
Promeco Spa pag. 65
Pro Systems Spa pag. 51
Ptc Srl pag. 83
Punto Inox Service Srl pag. 67
Punto Seta Srl pag. 92
Punto Uno Arreda Srl pag. 79
Pusterlamarmi Srl pag. 92
Qrp Srl pag. 91
Qualità e Logistica Srl pag. 81
Rachel Birthistle Events Srl pag. 60
Radaelli Srl pag. 83
Raf Servizi Integrati Srl pag. 88
Rainoldi Srl pag. 89
Rama Srl pag. 69
Rama Srl pag. 75
Rampinini Ernesto Srl pag. 71
Ramponi Srl pag. 76
Rattiinox Srl pag. 87
R. Butti Srl pag. 92
Reco Spa pag. 48
Redaelli Petroli Srl pag. 68
Res2 Guffanti Srl pag. 51
Rf Roberto Fantoccoli 1975 Srl pag. 87
R.g.a. Srl pag. 71
R.g.v. Srl pag. 51
Ridewill Srl pag. 55
Rigamonti Francesco Spa pag. 73
Rimalcuoio Srl pag. 60
Rini Srl pag. 60
Rite-Hite Italia Srl pag. 65
Riva Giardini Spa pag. 55
Riva Industria Mobili Spa pag. 55
Ronchetti F.lli Srl pag. 84
Ronchini R.v. Grandi
Impianti Srl pag. 88
Roncoroni Spa pag. 49
Ronzoni Srl pag. 83
Rosar Cartotecnica Srl pag. 85
Roto In Srl pag. 76
Rovagnati Vincenzo Spa pag. 61
Royale Srl pag. 73
Royal Group Srl pag. 57
R.p.e. Srl pag. 48
Rt Pipe Srl pag. 87
Rtt Srl pag. 63
Rugiano Inter. Decoration Srl pag. 51
Rusconi Srl pag. 55
Rvm Micromeccanica Srl pag. 83
Sab Imballaggi Srl pag. 57
Sace Soc. Appalti Costr. Edili Srl pag. 87
Saep Informatica Srl pag. 73
Saf Srl pag. 76
Saip Srl - Imp. per Poliuretani pag. 48
S.a.l.a.r.s. Spa pag. 57
Salumificio Castelli Srl pag. 85
Salvadè Srl pag. 60
Salvioni Spa pag. 48
Sampietro Hotels Srl pag. 72
San Lab Consorzio di Coop. Soc. pag. 69
S.a.r.a. Ink Srl pag. 77
Saving Shipping & Forwarding Srl pag. 53
Sbgl Srl pag. 79
Scatolificio Icm Srl pag. 65
Schunk Intec Srl pag. 48
Per noi lo sport è un’occasione di socializzazione ed un ef cacissimo strumento di inclusione e coesione sociale, capace di rompere le barriere ed eliminare le differenze. Imparare a fare squadra,a collaborare con gli altri, non solo sul campo da gioco, ma anche
Sc Italia Srl pag. 68
Scuffi F.lli Srl pag. 73
Seal Noseda Antonio Srl pag. 89
Sedus Stoll Srl pag. 49
Selecta Como Spa pag. 64
Se.le.ma. Srl pag. 75
Selene Città Negozio Spa pag. 55
Selva Mercurio Srl pag. 60
Seminati Srl pag. 71
Serates Srl pag. 72
Seride Srl pag. 60
Seritecno Srl pag. 85
Serrature Meroni Spa pag. 53
Service 24 Ambiente Srl pag. 61
Seterie Argenti Spa pag. 63
Seven 99 Soc Coop pag. 72
S.f Collezione Srl pag. 85
Sg-Bordozero Srl pag. 89
S.g.t. Srl pag. 57
Sguazza Impianti Srl pag. 67
Siberg Srl pag. 91
Sidera Srl pag. 67
Sidergorla Spa pag. 72
S.i.g.ma. Srl pag. 47
Silfer Srl pag. 75
Silkomo Srl pag. 73
Sintesi Srl pag. 88
Sio Spa pag. 47
Sirchi Srl pag. 53
Sirine Costruzioni Srl pag. 83
Sirton Pharmaceuticals Spa pag. 54
Sisgen Consorzio Mare pag. 60
Sisgen Srl pag. 65
Sistemi Quemme Srl pag. 84
Sistemi Ufficio Tlc Srl pag. 60
Sites Srl pag. 85
Smartclean Srl pag. 81
Smart Protections Srl pag. 83
Soc Coop Edif. Di Abit. per gli Operai pag. 89
Società Serica Trudel Srl pag. 53
Soc. Trasp. Extraurb. Cons.
A. Volta pag. 49
Soliani Emc Srl pag. 68
Solid Top Srl pag. 68
Solmat Srl pag. 81
Solware Srl pag. 79
Sotar Srl pag. 85
So.tex.co. International Srl pag. 54
Souplesse Srl pag. 81
Sovratex Srl pag. 63
Spinelli A. & G. Srl pag. 73
Stame Srl pag. 64
Stamperia Carcano
Giuseppe Spa pag. 45
Stamperia Carlo Guerrieri & Figli Srl pag. 64
Stamperia Di Cassina
Rizzardi Spa pag. 48
Stamperia Di Lipomo Spa pag. 61
Stamperia Di Proserpio Srl pag. 92
Stamperia Mauri Srl pag. 80
Stamperia Mazza Srl pag. 63
Stante & Ecotrans Srl pag. 51
Start Group Srl pag. 91
Stema Srl pag. 55
Stil Srl pag. 81
Stl Srl pag. 60
Stm Impianti Elettrici Srl pag. 92
Stratoglass Srl pag. 80
Studio Elle Srl pag. 64
Studio H Srl pag. 60
Sunlake Srl pag. 68
Supermercato Cetti Srl pag. 69
Sveba Srl pag. 85
Sviluppo Como Comonext Spa pag. 91
Swep Srl pag. 91
Synt 3 Srl pag. 53
Tabu Spa pag. 47
Tacchini F.lli Srl pag. 81
Tacchi Srl pag. 61
Taft Spa pag. 77
Taroni Spa pag. 49
Ta Srl pag. 81
T.b.f. Srl pag. 83
Tbkart Srl pag. 81
T.c.s Srl pag. 80
Td Forge Italia Spa pag. 69
Teatro Cressoni Scarl pag. 83
Techne Srl pag. 60
Techno Srl pag. 64
Tecnifoam Srl pag. 88
Tecnoapp Srl pag. 80
Tecnolegno Srl pag. 63
Tecno Refractories Srl pag. 71
Tecnosignal Srl pag. 54
Tecnosint Group Srl pag. 75
Tecnoteam Srl pag. 63
Tecnotubetti Srl pag. 77
Telefonia E Sicurezza Srl pag. 72
Tendaggi Paradiso Srl pag. 67
Termo Iso Verind Srl pag. 48
Termoregolatori
Campini Corel Spa pag. 67
Terraneo Impianti Srl pag. 80
Teseo Tessitura Serica di Olmeda Spa pag. 73
Tessile Officina Srl pag. 76
Tessilriva Spa pag. 54
Tessit. Serica A.m. Taborelli Srl pag. 48
Tessitura Attilio Bottinelli Srl pag. 65
Tessitura Attilio Imperiali Spa pag. 55
Tessitura Carlo Valli Spa pag. 84
Tessitura di Lurago d’Erba Srl pag. 53
Tessitura e Stamperia
L. Verga Spa pag. 49
Tessitura Galbiati Srl pag. 67
Tessitura Marinoni Srl pag. 81
Tessitura Mario Ghioldi e C Srl pag. 69
Tessitura Molteni Palmira Srl pag. 60
Tessitura Peverelli Natalino e C. Srl pag. 73
Tessitura Puricelli Srl pag. 69
Tessitura Scotti Srl pag. 73
Tessitura Taiana Virgilio Spa pag. 61
Tessitura Tele Metalliche
Rossi Srl pag. 61
Tessitura Uboldi Luigi Srl pag. 72
Tessline Srl pag. 89
Testori Antonio Srl pag. 79
Texal Spa pag. 57
Texilario Srl pag. 83
Tex Trade Srl pag. 89
Texxi Srl pag. 64
T.f.l. Tintoria Finiss. di Luisago Spa pag. 69
T.g.i. Tank Gauging Italia Srl pag. 80
The Bet Srl pag. 85
The Good Vibes Company Srl pag. 53
The Wizards Srl pag. 55
Think Pc Progetti Srl pag. 79
Tiarè Srl pag. 92
Tintea Spa pag. 67
Tintoria Butti Srl pag. 75
Tintoria e Stamp. di Lambrugo Spa pag. 63
Tintoria Fibre Artif. e Sintetiche Spa pag. 51
Tintoria Filati Portichetto Srl pag. 77
Tintoria Lariana Srl pag. 87
Tintoria P.a. Jacchetti Srl Soc. Benefit pag. 79
Tintoria Pecco & Malinverno Spa pag. 79
Tintoria Sala Srl pag. 71
Tintseta Srl pag. 49
Tipografia Banfi Srl pag. 64
Tisco Spa pag. 80
T.M.L. Autotrasporti Srl pag. 87
T.M.S. Srl Tecn. Mecc. per Stampa pag. 88
Tnt vape Srl pag. 69
Top Gourmet Srl pag. 72
Tosaf Italy Srl pag. 55
Total Solution Interiors Srl pag. 45
T.o.t. Srl pag. 88
Tra Cer Srl pag. 79
Trafilerie San Paolo Srl pag. 45
Tramo Srl pag. 48
Transwe.it Srl pag. 92
T.r.e. Moda Srl pag. 72
Tre Pievi Petroli Srl pag. 47
Trinca Technology Srl pag. 75
Truck Logistica Soc Coop pag. 83
Trust Valves Srl pag. 89
Ttengineering Srl pag. 72
Tubex Srl pag. 60
Tubifal Srl pag. 49
Tubinox Srl pag. 65
Turbo Srl pag. 54
Turri Srl pag. 55
Uboldi di Uboldi Luigi Srl pag. 81
Udf Pavimentazioni Srl pag. 89
Ume Srl pag. 75
Uniesse Novachem Srl pag. 64
Unione Coop. di Consumo
Soc Coop pag. 91
Union Plast Srl pag. 91
Unit Trend Srl pag. 79
Utensileria Favrin Srl pag. 91
Utentra Srl pag. 85
Valli Costruzioni Srl pag. 84
Valneri & Frigerio Srl pag. 77
Valsecchi Armamento
Ferroviario Srl pag. 45
Vela Srl pag. 61
Verga Srl pag. 61
Vicla Srl pag. 71
Vico Spa pag. 49
Vielle Srl pag. 57
Viganò Accessori Srl pag. 63
Viganò Srl pag. 79
Villa Comacina Srl pag. 85
Villa Erba Spa pag. 53
Villa Lario Srl pag. 87
Villa Maderni Srl pag. 61
Villa Santa Maria Soc. Cooperativa pag. 57
Vimco Srl pag. 73
Visgomma Srl pag. 68
Vitrealspecchi Spa pag. 68
Vivatex Srl pag. 80
Vodipack Italia Srl pag. 60
Vos Srl pag. 79
V.v.b. Srl pag. 83
Walter Italia Srl pag. 45
Wider Italia Srl pag. 67
Wintex Srl pag. 88
Win Win Srl pag. 53
Xilo Srl pag. 54
Yacht Service Srl pag. 92
Y D F Srl pag. 77
Zani Spa Metal Forming
Machines pag. 69
Zeqiri Costruzioni Srl pag. 81
Zerbinati Sollev. e Costruz.
Ferrov. Srl pag. 84
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