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SALUTE
POLLINI
2 Occhio alle allergie di stagione SOLE
3 Come proteggere gli occhi dall’azione dei raggi UV
MELANOMA
5 Giugno, mese di controlli per prevenire il melanoma
OSTEOPOROSI
6 Come riconoscere la malattia delle ossa
COVER STORY
BENESSERE
8 2023, l’anno dedicato al benessere mentale
ALIMENTAZIONE
DI STAGIONE
11 Delizie di stagione fonte di benessere LA RICETTA
12 Pennette primavera Il primo piatto adatto a tutti PER LA PELLE
14 Pelle giovane e sana con i giusti alimenti
TAGLI DI TENDENZA
16 Diamoci un taglio! I trend per l’estate
CAPELLI RACCOLTI
17 Tra le acconciature vince il raccolto di stile ottocentesco
BEAUTY ROUTINE
19 La perfetta beauty routine per la pelle
UNGHIE BELLE E ALLA MODA
20 La cura specifica per le proprie unghie
FITNESS
CROSSFIT
22 Lezioni di CrossFit per il benessere SUP
23 Il Sup, un modo tutto nuovo per cavalcare le onde e allenare l’equilibrio
SPORT OUTDOOR
24 Benefici e consigli per il trekking all’aria aperta
PRIMAVERA-ESTATE
26 Vestire la semplicità per riscoprirsi
COSTUMI
27 Le tendenze moda mare per un’estate da protagoniste
AUTUNNO-INVERNO
29 Le anticipazioni dei trend che “scalderanno” il prossimo autunno-inverno
SALUTE
SPORT E CURA DEI PIEDI
30 Coccole quotidiane per piedi in salute
SUCCHI VITAMINICI
32 Succhi di frutta e verdura per fare il pieno di energia in estate
PREVENZIONE
33 Dai venti agli-anta: l’agenda dei controlli
ALIMENTAZIONE
LE MIGLIORI ABITUDINI
35 La routine alimentare per tutti i giorni PASTA O NON PASTA?
36 Il legame tra sport e carboidrati
WELLNESS
BARBA E BAFFI
38 Il taglio della barba per ogni volto
CAPELLI SANI E FORTI
39 La pettinatura giusta per capelli da star
FITNESS
PERDERE PESO
41 Perché fa bene allenarsi al mattino ALLENARE GLI ADDOMINALI
42 Come avere addominali ben definiti PER INIZIARE LA GIORNATA
43 La corsa mattutina e i suoi benefici
SPORT
I BENEFICI DEL PADEL
44 La padel mania dilaga in Italia
MODA
LOOK 2023
47 La moda uomo tra aderenze e stile comfy
Il prick test conferma rapidamente i sospetti di allergia. Gli altri test sono la spirometria, l’endoscopia nasale a fibre ottiche, la citologia nasale e gli esami molecolari.
Il prick test conferma rapidamente i sospetti di allergia. Gli altri test sono la spirometria, l’endoscopia nasale a fibre ottiche, la citologia nasale e gli esami molecolari.
SSono 15 milioni, secondo recenti studi, gli italiani che soffrono di allergie stagionali Un problema che, soprattutto in primavera, comporta non poche difficoltà tra raffreddore, infiammazioni, rinorrea acquosa, prurito e mal di testa. Le allergie primaverili si verificano da aprile a giugno per una anomala reazione agli allergeni dei pollini del sistema immunitario, che li scambia per agenti nocivi. Tra i pollini più comuni ci sono asteracee (ambrosia, assenzio selvatico e tarassaco), betullacee, cupressacee (cipresso e ginepro), graminacee - alla cui famiglia appartengono tutti i cereali - oleacee (quindi gli ulivi) e la parietaria.
ono 15 milioni, secondo recenti studi, gli italiani che soffrono di allergie stagionali Un problema che, soprattutto in primavera, comporta non poche difficoltà tra raffreddore, infiammazioni, rinorrea acquosa, prurito e mal di testa. Le allergie primaverili si verificano da aprile a giugno per una anomala reazione agli allergeni dei pollini del sistema immunitario, che li scambia per agenti nocivi. Tra i pollini più comuni ci sono asteracee (ambrosia, assenzio selvatico e tarassaco), betullacee, cupressacee (cipresso e ginepro), graminacee - alla cui famiglia appartengono tutti i cereali - oleacee (quindi gli ulivi) e la parietaria.
L’IMPATTO DEL CLIMATE
Secondo una ricerca dell’Università del Michigan, il surriscaldamento del pianeta ha un impatto anche sulla durata della stagione delle allergie,
Secondo una ricerca dell’Università del Michigan, il surriscaldamento del pianeta ha un impatto anche sulla durata della stagione delle allergie,
destinata ad allungarsi: entro il 2100, infatti, si prevede un aumento del 40% della produzione dei pollini e un anticipo di 40 giorni dell’inizio della fioritura, sommato a un prolungamento di circa 19 giorni della durata di tutta la stagione. Se, da una parte, la siccità e l’aumento progressivo delle temperature danneggiano pascoli, terreni agricoli e foreste, la conseguenza sulle vegetazioni è ben diversa: un clima notevolmente più caldo favorisce la crescita di piante produttrici di pollini. Inoltre, secondo le stime dell’OMS, entro il 2050 metà della popolazione del pianeta sarà affetta da almeno un disturbo allergico.
destinata ad allungarsi: entro il 2100, infatti, si prevede un aumento del 40% della produzione dei pollini e un anticipo di 40 giorni dell’inizio della fioritura, sommato a un prolungamento di circa 19 giorni della durata di tutta la stagione. Se, da una parte, la siccità e l’aumento progressivo delle temperature danneggiano pascoli, terreni agricoli e foreste, la conseguenza sulle vegetazioni è ben diversa: un clima notevolmente più caldo favorisce la crescita di piante produttrici di pollini. Inoltre, secondo le stime dell’OMS, entro il 2050 metà della popolazione del pianeta sarà affetta da almeno un disturbo allergico.
L’ALLERGIA È IL TERMINE
USATO PER DEFINIRE
UNA RISPOSTA IMMUNITARIA ANOMALA MESSA IN ATTO
DAL SISTEMA IMMUNITARIO
Con l’aumento dei pollini, sono in tanti a soffrire di disturbi e raffreddori
Con
dei pollini, sono in tanti
Le giornate si allungano, e così anche le ore di luce solare, rendendo necessaria un’accortezza in più: la protezione degli occhi dai raggi UV
Le giornate si allungano, e così anche le ore di luce solare, rendendo necessaria un’accortezza in più: la protezione degli occhi dai raggi UV
ACCORGIMENTI
Se, infatti, si tende a curare la protezione della pelle dai raggi solari, c’è ancora molto da fare sulla prevenzione dei disturbi agli occhi che possono verificarsi se ci si espone troppo al sole. Alcuni studi mostrano che queste radiazioni sono una delle cause del peggioramento della vista con l’avanzare dell’età, così come della degenerazione della macula. La protezione deve avvenire tutti i giorni, anche quando il cielo è coperto: il maggior rischio di esposizione ai raggi UV è comunque a metà mattina e nel tardo pomeriggio, quando il sole è più basso.
Se, infatti, si tende a curare la protezione della pelle dai raggi solari, c’è ancora molto da fare sulla prevenzione dei disturbi agli occhi che possono verificarsi se ci si espone troppo al sole. Alcuni studi mostrano che queste radiazioni sono una delle cause del peggioramento della vista con l’avanzare dell’età, così come della degenerazione della macula. La protezione deve avvenire tutti i giorni, anche quando il cielo è coperto: il maggior rischio di esposizione ai raggi UV è comunque a metà mattina e nel tardo pomeriggio, quando il sole è più basso.
LA SCELTA DELLE LENTI
Ma come scegliere il modello di occhiali e le lenti giuste? Ci sono quattro categorie di filtri - da quelli che non offrono alcuna protezione a quelli molto scuri adatti all’uso in alta montagna, non idonei per la guida -, più un quinto, in grado di bloccare tutti i raggi UV di lunghezza d’onda fino a 400 nanometri, oltre alla luce blu. Di solito questi occhiali riportano diciture
Ma come scegliere il modello di occhiali e le lenti giuste? Ci sono quattro categorie di filtri - da quelli che non offrono alcuna protezione a quelli molto scuri adatti all’uso in alta montagna, non idonei per la guida -, più un quinto, in grado di bloccare tutti i raggi UV di lunghezza d’onda fino a 400 nanometri, oltre alla luce blu. Di solito questi occhiali riportano diciture
come “UV400” o “protezione UV al 100%”. Un’altra caratteristica è il marchio Ce, che deve essere presente sull’occhiale da sole, per attestare la rispondenza delle lenti ai requisiti di legge. Inoltre, sul mercato si trovano filtri fotocromatici, polarizzanti, per bloccare i riflessi, e degradanti, adatti da usare alla guida per la loro capacità di attenuare la luce. Se si opta per le lenti a contatto, meglio sceglierle fornite di filtri UV blocking, in grado di proteggere la cornea e il cristallino.
come “UV400” o “protezione UV al 100%”. Un’altra caratteristica è il marchio Ce, che deve essere presente sull’occhiale da sole, per attestare la rispondenza delle lenti ai requisiti di legge. Inoltre, sul mercato si trovano filtri fotocromatici, polarizzanti, per bloccare i riflessi, e degradanti, adatti da usare alla guida per la loro capacità di attenuare la luce. Se si opta per le lenti a contatto, meglio sceglierle fornite di filtri UV blocking, in grado di proteggere la cornea e il cristallino.
Gli over 55 anni sono più esposti ai danni dei sole, perché la lacrimazione è più scarsa, il cristallino più opaco e c’è una maggior predisposizione alla maculopatia.
Gli over 55 anni sono più esposti ai danni dei sole, perché la lacrimazione è più scarsa, il cristallino più opaco e c’è una maggior predisposizione alla maculopatia.
SUGLI OCCHIALI DA SOLE DEVE ESSERE PRESENTE IL MARCHIO CE CHE
SUGLI OCCHIALI DA SOLE DEVE ESSERE PRESENTE IL MARCHIO CE CHE
DIMOSTRA IL RISPETTO DEI REQUISITI DI LEGGE
DIMOSTRA IL RISPETTO DEI REQUISITI DI LEGGE
Con il sole o con le nuvole, come proteggere gli occhi dall’azione dei raggi UV
Con il sole o con le nuvole, come proteggere gli occhi dall’azione dei raggi UV
Giugno è il mese dedicato alla lotta al melanoma, un tumore maligno originato dai melanociti (cellule presenti nell’epidermide) della cute e delle mucose. Secondo l’Istituto superiore della Sanità, è molto raro che il melanoma si sviluppi prima della pubertà: la fascia più colpita va infatti dai 30 ai 60 anni. Le stime raccontano che, nell’ultimo decennio, ogni anno si sono registrati 100.000 nuovi casi, stabilendo un incremento del 15% rispetto al decennio precedente.
Esporsi ai raggi Uv ha indubbi benefici, ma occorre farlo con attenzione, specie se si ha la pelle chiara
Se è vero che l’esposizione solare favorisce lo sviluppo della vitamina D, è altrettanto vero che troppo sole nuoce alla salute. Il consiglio è di limitare l’esposizione, evitando soprattutto le ore più calde della giornata, quando il rischio di scottarsi è maggiore, in particolare per le persone di pelle chiara. Altro prezioso consiglio, è quello di segliere protezioni adeguate e creme solari che non svaniscano a contatto con l’acqua.
I dermatologi consigliano visite specialistiche una volta all’anno. È necessario effettuare un controllo il prima possibile, invece, quando si è di fronte a un’anomalia.
Seppur approssimativa, la stima italiana è di circa 7.000 casi annui. Per prevenire la malattia è necessario prendersi cura dei propri nei (che, di fatto, non sono altro che tumori benigni). In questo periodo è possibile effettuare visite di controllo gratuite in molte zone d’Italia. È comunque consigliato effettuare una prima autodiagnosi attenendosi alla “regola delle cinque lettere”, una per ogni anomalia: la A indica l’asimettria; la B indica i bordi frastagliati; la C indica un colore non omogeneo; la D si riferisce alle dimensioni (di norma il diametro del neo non deve essere superiore ai sei millimetri) e, infine, la E si riferisce all’evoluzione del neo nel tempo.
Con il progredire dell’età, l’apparato scheletrico diventa più fragile. Tuttavia, ci sono alcuni soggetti che soffrono di un’alterazione maggiore e più grave della resistenza delle ossa, che le rende ancora più fragili e a rischio rottura. È il caso dell’osteoporosi, un disturbo oggi molto diffuso.
Non vi sono sintomi riconducibili a questa patologia, anche se le statistiche evidenziano che siano le donne a esserne maggiormente colpite: tre milioni e mezzo, su un totale di quattro milioni e mezzo. La patologia si manifesta in età molto adulta (per le donne, il momento spartiacque è l’ingresso nella menopausa), mentre è rarissima tra le fasce d’età più giovani. È però in questa fase della vita che appare opportuno iniziare a prestare attenzione alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione che, ogni anno, vengono organizzate nel mese di giugno. Da questo punto di vista, ci sono alcuni consigli fondamentali da prendere in considerazione: adottare uno stile di vita sano (evitando fumo, alcol, sale e zuccheri in eccesso); evitare diete drastiche che impoveriscono
di calcio le ossa; esporsi al sole per incamerare la vitamina D, ma sempre con moderazione e fondamentali accorgimenti per non creare problematiche alla pelle. Tuttavia, anche la familiarità è tra la cause scatenanti della patologia. Per quanto concerne gli anziani, l’osteoporosi è spesso causa di pericolose fratture ossee; per prevenirle è consigliato evitare che la persona non più giovane si muova in spazi angusti a rischio inciampo o in presenza di molte rampe di scale.
SONO LE DONNE A ESSERNE PIÙ COLPITE, SPECIE SE IN MENOPAUSA: TRE MILIONI E MEZZO, SU UN TOTALE DI QUATTRO MILIONI E MEZZO
Si tratta della mineralometria ossea computerizzata
La MOC è un esame strumentale da effettuare quando si è in presenza di un fattore di rischio maggiore (come la menopausa insorta prima dei 45 anni o l’essere in cura per patologie croniche) o di diversi fattori minori: età, familiarità, stile di vita non sano. Si tratta di un esame indolore che dura pochi minuti e si effettua da sdraiati: attraverso la scansione a raggi X (di norma di vertebre e femore), restituisce il grado di mineralizzazione dell’osso, dunque il rischio di frattura.
Dedicarsi alla meditazione è un buon modo per ridurre stress e ansia. Gli esercizi di respirazione aiutano a focalizzarsi su se stessi, scaricando le tensioni accumulate.
Meditazi e Dedicarsi alla meditazione è un buon modo per ridurre stress e ansia. Gli esercizi di respirazione aiutano a focalizzarsi su se stessi, scaricando le tensioni accumulate.
PPrendersi cura del proprio benessere mentale: è questo uno degli obiettivi che molti di noi si sono posti nel 2023. L’esigenza di prendersi cura di sé, non soltanto a livello fisico ma anche mentale ed emotivo, è sorta negli ultimi anni, dopo che la pandemia ha stravolto le nostre abitudini, portando alla luce nuove esigenze. Mantenere un buono stato di salute mentale, infatti, permette di vivere più serenamente la propria vita, influenzando il modo in cui gestiamo lo stress e l’ansia nei momenti difficili.
rendersi cura del proprio benessere mentale: è questo uno degli obiettivi che molti di noi si sono posti nel 2023. L’esigenza di prendersi cura di sé, non soltanto a livello fisico ma anche mentale ed emotivo, è sorta negli ultimi anni, dopo che la pandemia ha stravolto le nostre abitudini, portando alla luce nuove esigenze. Mantenere un buono stato di salute mentale, infatti, permette di vivere più serenamente la propria vita, influenzando il modo in cui gestiamo lo stress e l’ansia nei momenti difficili.
Ma come ci si accorge di aver bisogno di coltivare il proprio equilibrio mentale? Un segnale è quando si
Ma come ci si accorge di aver bisogno di coltivare il proprio equilibrio mentale? Un segnale è quando si
è perennamente stanchi e privi di energia. Anche gli sbalzi d’umore frequenti, e l’arrabbiatura facile, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare.
è perennamente stanchi e privi di energia. Anche gli sbalzi d’umore frequenti, e l’arrabbiatura facile, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Vivere uno stato d’ansia o malessere può portare conseguenze negative nella vita di tutti i giorni, sul lavoro come nelle relazioni con gli altri. Una buona salute mentale consente invece di sviluppare relazioni più sane, rendendoci più semplice sostenere gli altri nel momento del bisogno. Al tempo stesso, ci rende più produttivi sul lavoro, in quanto ci si sente mentalmente più forti e attivi.
Vivere uno stato d’ansia o malessere può portare conseguenze negative nella vita di tutti i giorni, sul lavoro come nelle relazioni con gli altri. Una buona salute mentale consente invece di sviluppare relazioni più sane, rendendoci più semplice sostenere gli altri nel momento del bisogno. Al tempo stesso, ci rende più produttivi sul lavoro, in quanto ci si sente mentalmente più forti e attivi.
Ma il benessere mentale gioca un ruolo fondamentale anche a livello di autostima, aiutandoci a sviluppare un’immagine di noi stessi più positiva.
Ma il benessere mentale gioca un ruolo fondamentale anche a livello di autostima, aiutandoci a sviluppare un’immagine di noi stessi più positiva.
L’importanza
per vivere più serenamente la quotidianità
Per raggiungere un pieno benessere mentale occorre prendersi cura di se stessi e del proprio equilibrio psicofisico. In che modo? Attraverso l’attività fisica e l’allenamento funzionale, ma anche dando attenzione ad altri aspetti come la nutrizione, il sonno e la consapevolezza personale. Piccole accortezze quotidiane che, unite a un supporto mirato da parte di uno specialista, laddove servisse, possono aiutare a sentirsi
Per raggiungere un pieno benessere mentale occorre prendersi cura di se stessi e del proprio equilibrio psicofisico. In che modo? Attraverso l’attività fisica e l’allenamento funzionale, ma anche dando attenzione ad altri aspetti come la nutrizione, il sonno e la consapevolezza personale. Piccole accortezze quotidiane che, unite a un supporto mirato da parte di uno specialista, laddove servisse, possono aiutare a sentirsi subito meglio.
Sembra scontato, ma svolgere un’attività fisica regolare è fondamentale per il benessere psicofisico. Basta una semplice corsetta per ritrovare il buonumore.
FARE SPORT. Sembra scontato, ma svolgere un’attività fisica regolare è fondamentale per il benessere psicofisico. Basta una semplice corsetta per ritrovare il buonumore.
ALIMENTAZIONE SANA. Seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura di stagione e povera di grassi, può favorire sia il benessere mentale che quello fisico.
ALIMENTAZIONE SANA. Seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura di stagione e povera di grassi, può favorire sia il benessere mentale che quello fisico.
DORMIRE BENE. Il sonno è un momento fondamentale per recuperare le energie. Dormire bene significa quindi sentirsi meglio, fin dalle prime ore del giorno.
Il sonno è un momento fondamentale per recuperare le energie. Dormire bene significa quindi sentirsi meglio, fin dalle prime ore del giorno.
TEMPO PER SÉ. È importante, nella vita frenetica di tutti i giorni, ritagliarsi del tempo per sé. Curare il proprio aspetto o dedicarsi alla lettura rilassa la mente.
È importante, nella vita frenetica di tutti i giorni, ritagliarsi del tempo per sé. Curare il proprio aspetto o dedicarsi alla
Nei mesi più caldi dell’anno è meglio evitare le ricette più “pesanti” e rinfrescarsi con piatti leggeri e salutari. Come le insalate, da arricchire con frutta e verdura di stagione.
Sarà capitato a tutti di sentirsi stanchi e privi di energia con la bella stagione. Non c’è niente di strano: l’aumento delle ore di luce scombussola il bioritmo, i cambi di temperatura mettono alla prova il fisico e possono provocare sbalzi di pressione. Per fortuna la natura viene in nostro aiuto: tra gli alimenti più preziosi per affrontare il periodo troviamo i carciofi, depurativi e diuretici, i kiwi, ricchi di vitamina C, e le uova, ottima fonte proteica. Anche la frutta secca, come mandorle e pistacchi, può dare una mano a recuperare tono ed efficienza muscolare. Ma la primavera è anche la stagione degli asparagi: ricchi di vitamine B9 e K, ferro, rame e fosforo. Sulla tavola, oltre a frutta e verdura, non può mancare la carne e il pesce: merluzzo, nasello e sgombro sono un’ottima fonte di vitamine B e D, ferro e omega-3. Per quanto riguarda la carne, consigliato il coniglio, molto proteico e con solo il 5% di grassi.
Come conquistare i bambini con ingredienti salutari
Per incentivare i bambini a mangiare i prodotti di stagione occorre “conquistarli” con presentazioni accattivanti: frullati, smoothies e succhi a base di frutta e verdura sono ideali per la colazione o la merenda. Le verdure, invece, possono essere servite sotto forma di polpette.
Dai carciofi agli asparagi, per nutrire corpo e mente
I muffins salati alla provola
Un finger food da provare per un pic-nic gustoso sono i muffins salati alla provola e prosciutto cotto. Prepararli è semplice: per prima cosa si taglia la provola affumicata a dadini. In una ciotola sbattere le uova e unire a filo il latte e l’olio; in un’altra setacciare la farina, unire il lievito e il sale. Dopo aver lavorato i liquidi, unire i due composti e continuare a lavorare fino a ottenere un impasto morbido. Aggiungere il parmigiano, la provola, prosciutto cotto a dadini e incorporare tutti gli ingredienti. Versare il composto in pirottini e decorare con cubetti di prosciutto cotto. Cuocere in forno preriscaldato a 170° per 25 minuti. Sfornare e servire freddi.
Pere, noci e pecorino
Una ricetta davvero veloce è quella a base di insalata, pere, noci e pecorino. Per prima cosa si lava la lattuga e la si pone in una ciotola. Nel mentre sbucciare e tagliare le pere a tocchetti; stessa cosa per il pecorino. A questo punto si andrà a condire l’insalata con olio, sale, i tocchetti di pecorino e le pere. In ultimo, decorare e arricchire il piatto con una manciata di noci.
Crostata mele e amaretti
Pic-nic fa rima con crostata “Amamela”, per una dolce conclusione. Dopo aver preparato la frolla se ne stende due terzi in uno stampo rivestito di carta forno. Ricoprire poi la superficie con un leggero strato di confettura di pesche. Sistemare sopra le mele a fettine sottili e spolverare con cannella in polvere e una manciata di granella di nocciole; ricoprire con gli amaretti. Rovesciare la frolla rimasta sulla crostata e chiudere i bordi. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 50 minuti, in modalità statica.
Ogni stagione ha la sua ricetta appetitosa in grado di risolvere pranzi e cene in modo facile, ma gustoso allo stesso tempo. In questo caso un esempio sono le pennette primavera, un primo piatto fresco e facilissimo da preparare, che mette d’accordo sia grandi che piccini.
Innanzitutto pulire le fave o i piselli (800 g) e cuocerli in abbondante acqua salata. Nel mentre mondare e affettare la cipolla rossa (200 g), versarla in una padella e lasciarla cuocere per 5 minuti; nel frattempo tagliare le carote (150 g) e aggiungerle nella pentola con la cipolla bagnandole con un mestolo di acqua di cottura della pasta. Tagliare a rondelle le zucchine (300 g) e i pomodori (300g), versare il tutto insieme al resto degli ortaggi lasciando cuocere per 10-15 minuti. A metà cottura del condimento buttare la pasta e una volta cotta (al dente) unirla nel tegame con le verdure. Profumare con del basilico fresco.
Non è soltanto buono, l’avocado è un vero elisir di bellezza. Grazie all’apporto di acidi grassi essenziali e di vitamina E, contribuisce a mantenere la pelle tonica e idratata.
Dai brufoli alla perdita di tono, ecco perché curare la dieta
Una dieta poco equilibrata, ricca di zuccheri e di grassi, influisce negativamente sulla salute e bellezza della pelle. Tra gli effetti negativi più comuni ci sono brufoli, punti neri, pelle secca o grassa e accumulo di impurità. Ma anche perdita di tonicità, che porta ad avere una pelle spenta e con rughe più evidenti.
Creme, make up e prodotti di bellezza possono aiutare, ma per vantare una pelle luminosa e sana bisogna curare anche ciò che si mangia. L’alimentazione, infatti, permette di integrare vitamine, antiossidanti e fibre: alleati preziosi per contrastare i danni causati dall’inquinamento e dai radicali liberi.
Il primo consiglio è quello di consumare molta frutta e verdura fresche e di stagione, ricche di vitamine e sali minerali, che aiutano a mantenere la pelle idratata ed elastica. In questo periodo dell’anno, abbondano frutti di bosco, kiwi, pere e fragole: fonte di vitamina C. Indispensabile anche il pesce, in particolare il salmone, lo sgombro e il pesce azzurro in generale, ricco di Omega 3, che inibisce la produzione dei radicali liberi. Esistono poi alimenti in grado di svolgere una vera e propria azione anti-aging: è il caso ad esempio dei semi di lino e semi di chia, perfetti per arricchire le insalate, ma anche delle bacche di Goji, fonte preziosa di antiossidanti. Consigliata, infine, la frutta secca
VintageVintageChi desidera un look vintage può optare per il bob Monroe: una lunghezza alle spalle, scalata sulle punte, per richiamare la morbidezza dei boccoli della diva.
Chi desidera un look vintage può optare per il bob Monroe: una lunghezza alle spalle, scalata sulle punte, per richiamare la morbidezza dei boccoli della diva.
LLa bella stagione è appena iniziata e già si pensa all’estate, a partire dai capelli. Corti, lunghi, a caschetto, voluminosi e con la frangia (lunga o corta, ma mai netta): ecco i look più alla moda per questa primavera-estate.
a bella stagione è appena iniziata e già si pensa all’estate, a partire dai capelli. Corti, lunghi, a caschetto, voluminosi e con la frangia (lunga o corta, ma mai netta): ecco i look più alla moda per questa primavera-estate.
Tra i look più amati troviamo il capello cortissimo, da rendere anche più ‘aggressivo’ attraverso toni di colore decisi, come il rosso o il viola. Questo tipo di taglio - in abbinamento alla frangia corta - si adatta facilmente anche ai capelli mossi o ricci, donando loro maggiore volume e definizione. Tra i tagli corti ecco l’intramontabile caschetto: scalato oppure alla pari, ideale per chi ha i capelli lisci e fini. L’ultima variante del caschetto è il ‘bob Monroe’, ispirato - com’è facilmente intuibileall’intramontabile attrice americana Marilyn.
Tra i look più amati troviamo il capello cortissimo, da rendere anche più ‘aggressivo’ attraverso toni di colore decisi, come il rosso o il viola. Questo tipo di taglio - in abbinamento alla frangia corta - si adatta facilmente anche ai capelli mossi o ricci, donando loro maggiore volume e definizione. Tra i tagli corti ecco l’intramontabile caschetto: scalato oppure alla pari, ideale per chi ha i capelli lisci e fini. L’ultima variante del caschetto è il ‘bob Monroe’, ispirato - com’è facilmente intuibileall’intramontabile attrice americana Marilyn.
Per quanto riguarda i tagli medi non si registrano particolari evoluzioni: l’importante è che la chioma risulti strutturata e in ordine.
E chi invece non può rinunciare a una chioma folta e lunga anche in estate? Per le lunghezze il must 2023 è lo scalato. Chi non vuole un risultato troppo netto e definito, può optare ad esempio per un taglio voluminoso ma meno a effetto, da impreziosire con la frangia. Quest’ultima, vero must di stagione, deve essere sempre ben curata, ma non troppo regolare: può essere lunga, ma meglio se un po’ sfilata, oppure più corta e arrivare al di sopra delle sopracciglia o a metà della fronte.
Per quanto riguarda i tagli medi non si registrano particolari evoluzioni: l’importante è che la chioma risulti strutturata e in ordine. E chi invece non può rinunciare a una chioma folta e lunga anche in estate? Per le lunghezze il must 2023 è lo scalato. Chi non vuole un risultato troppo netto e definito, può optare ad esempio per un taglio voluminoso ma meno a effetto, da impreziosire con la frangia. Quest’ultima, vero must di stagione, deve essere sempre ben curata, ma non troppo regolare: può essere lunga, ma meglio se un po’ sfilata, oppure più corta e arrivare al di sopra delle sopracciglia o a metà della fronte.
PER LE LUNGHEZZE, INVECE, IL MUST 2023 È LO SCALATO, CHE DONA VOLUME
PER LE LUNGHEZZE, INVECE, IL MUST 2023 È LO SCALATO, CHE DONA VOLUME
Una folta chioma raccolta in una grande crocchia laterale. Le tendenze per le acconciature sembrano ispirarsi al ritratto della scrittrice Virginia Woolf di George Charles Beresford.
Una folta chioma raccolta in una grande crocchia laterale. Le tendenze per le acconciature sembrano ispirarsi al ritratto della scrittrice Virginia Woolf di George Charles Beresford.
Chignon, raccolti bassi, trecce laterali. Le acconciature per questa primavera-estate e per il prossimo autunno-inverno si ispirano al passato.
Chignon, raccolti bassi, trecce laterali. Le acconciature per questa primavera-estate e per il prossimo autunno-inverno si ispirano al passato.
In passerella le modelle portano in scena pettinature di altri tempi, con trecce romantiche e decorative, che ornano e incorniciano i lati. Con le acconciature si tende a creare vere e proprie geometrie, puntando
In passerella le modelle portano in scena pettinature di altri tempi, con trecce romantiche e decorative, che ornano e incorniciano i lati. Con le acconciature si tende a creare vere e proprie geometrie, puntando
a innalzare la chioma e a slanciare la figura, esagerando con il volume. Uno stile quasi imperiale, che ricorda quello di Maria Antonietta.
Tra le tendenze spiccano anche le trecce laterali, che scendono lungo le spalle e che ricordano lo stile delle acconciature dell’Età della Reggenza inglese, rese note dalla serie Bridgerton.
a innalzare la chioma e a slanciare la figura, esagerando con il volume. Uno stile quasi imperiale, che ricorda quello di Maria Antonietta. Tra le tendenze spiccano anche le trecce laterali, che scendono lungo le spalle e che ricordano lo stile delle acconciature dell’Età della Reggenza inglese, rese note dalla serie Bridgerton.
I capelli, seguendo uno stile romantico, vengono legati con piccoli nastri dai colori pastello e lasciati morbidi, con qualche ciuffo irregolare che rende l’acconciatura più naturale e vissuta. La riga, se presente, è portata centrale per mettere in risalto la simmetria del volto.
I capelli, seguendo uno stile romantico, vengono legati con piccoli nastri dai colori pastello e lasciati morbidi, con qualche ciuffo irregolare che rende l’acconciatura più naturale e vissuta. La riga, se presente, è portata centrale per mettere in risalto la simmetria del volto.
La tradizione strizza l’occhio alla contemporaneità, tra dettagli luminosi, nastri e onde morbide
La tradizione strizza l’occhio alla contemporaneità, tra dettagli luminosi, nastri e onde morbide
Per le future spose i trend acconciatura parlano chiaro: vince la tradizione, senza rinunciare a un tocco più contemporaneo. Dagli chignon maxi, impreziositi da piccoli dettagli luminosi, alle code destrutturate, o intrecciate con nastri per un effetto bon ton chic. Perle e fiori arricchiscono le trecce, in uno stile che ricorda quello della principessa Sissi.
Per chi ama i capelli sciolti, invece, le onde rimangono la scelta d’èlite, specie se risaltate da un semiraccolto morbido.
Per le future spose i trend acconciatura parlano chiaro: vince la tradizione, senza rinunciare a un tocco più contemporaneo. Dagli chignon maxi, impreziositi da piccoli dettagli luminosi, alle code destrutturate, o intrecciate con nastri per un effetto bon ton chic. Perle e fiori arricchiscono le trecce, in uno stile che ricorda quello della principessa Sissi. Per chi ama i capelli sciolti, invece, le onde rimangono la scelta d’èlite, specie se risaltate da un semiraccolto morbido.
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Benessere, igiene e bellezza: sono questi i tre ingredienti per una perfetta beauty routine, in grado di mantenere sana la nostra pelle. Un “rito” quotidiano che parte dalla pulizia del viso, il trattamento più importante per prevenire o trattare acne e impurità cutanee. Che avvenga home made o in un centro professionale, tale pratica permette di purificare a fondo la pelle attraverso la rimozione di cellule morte, punti neri, brufoli o altri piccoli difetti. Per fare in modo che la beauty routine sia efficace, bisogna detergere, idratare e proteggere la pelle in ogni momento della giornata. Si parte dalla detersione appena ci si sveglia al mattino: pulire bene il viso permetterà di eliminare le cellule morte e il sebo accumulato durante la notte. Successivamente si dovrà idratare la pelle usando una crema leggera che diventerà anche la base per il trucco. Infine, mai dimenticarsi di proteggere la pelle contro i raggi Uva e Uvb utilizzando creme specifiche.
non devono mai mancare
Un sorriso, luminoso e proporzionato, si riflette anche sulla bellezza generale del nostro viso. L’aspetto estetico di un sorriso rispetta alcuni parametri di bellezza come forma, colore, simmetria, rapporti armoniosi con labbra e gengive.
Elementi per un sorriso perfetto:
• Curva del sorriso
• Rapporto con le gengive e le labbra
• Forma dei denti e simmetria
• Colore dei denti
Quando sorridiamo solleviamo gli angoli delle labbra e i denti devono seguire questi angoli.
“Mens sana in corpore sano” affermavano gli antichi e questo mantra è quanto più vero se si pensa che il nostro corpo diventa la cartina tornasole di tutto ciò che ci accade quotidianamente, dallo stress a una cattiva alimentazione. Per questo è necessario prendersene cura con i giusti trattamenti di bellezza. Si parte sotto la doccia: dobbiamo sempre utilizzare una spugna che sia classica, di cellulosa o di mare, per aiutare la pelle a restare liscia. Da non sottovalutare poi lo scrub, che aiuta a eliminare le cellule morte. Una volta asciutti è d’obbligo l’uso di una crema idratante o, se si preferisce, un olio dall’azione elasticizzante. Nella scelta del prodotto è importante verificarne l’INCI, che riporta gli ingredienti con cui è stato formulato. Che sia crema o olio, infine, entrambi andranno applicati con un massaggio dall’alto verso il basso per stimolare la circolazione e favorirne l’assorbimento.
La linea creata dal bordo dei denti superiori deve seguire il labbro inferiore, con una curva concava rivolta verso l’alto. Il rapporto tra denti e labbra è corretto quando la posizione delle arcate dentarie non è troppo in alto o troppo in basso rispetto alle labbra e i denti superiori sporgono di circa 1 mm dal labbro superiore mentre si parla.
Gli step e i prodotti giusti per il lavaggio
La forma dei denti non deve essere disordinata, ci deve essere simmetria tra la parte destra della bocca e la parte sinistra. In un sorriso gradevole
• il canino e l’incisivo sono più lunghi
• i laterali sono più corti
Per l’estetica dentale importante anche il colore dei denti. Per riportarli al colore naturale è utile lo sbiancamento professionale Fattori che rendono il sorriso meno proporzionato sono abitudini scorrette o caratteristiche della bocca, inoltre con l’invecchiamento del volto cambiano le proporzioni tra l’area del sorriso e il resto del viso andando a scoprire meno i denti superiori e mettendo più in mostra i denti inferiori.
Per ognuna di queste condizioni esistono specifici rimedi che possono essere proposti a secondo delle specifiche esigenze del paziente.
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I capelli necessitano di cure quotidiane. Per proteggere la chioma basterà imparare delle tecniche utili da applicare a ogni lavaggio. Per esempio è molto efficace fare degli impacchi pre-shampoo, che andranno a nutrire in profondità le lunghezze. Lo shampoo va distribuito al centro della testa e massaggiato con i polpastrelli. Mai dimenticarsi del balsamo, per richiudere le squame del capello e per disciplinare la chioma. Da non sottovalutare la scelta del prodotto giusto, a seconda del tipo di capello e delle esigenze: in caso di capelli secchi, ad esempio, è meglio scegliere shampoo e balsamo arricchiti da oli naturali per nutrire e ammorbidire. Quando ci si asciuga, infine, è buona norma utilizzare un panno in microfibra.
Noi donne siamo delle vere e proprie “manicure addicted”, in quanto non rinunciamo mai a unghie perfettamente curate. Ma come per i capelli o la pelle anche loro hanno bisogno di essere curate, attraverso l’alimentazione e l’idratazione.
I CONSIGLI
Per assicurarsi unghie forti e sane si deve imparare a “nutrirle”. È necessario assimilare calcio, zinco e silicio che favoriscono la formazione della cheratina, ma anche vitamine del gruppo A, B2, e C. Tali sostanze sono presenti in alimenti quali latte, yogurt, pesce e frutta secca. Fondamentale è l’idratazione: gli esperti consigliano di bere almeno due litri d’acqua al giorno. Durante la manicure, le unghie non devono essere tagliate, ma solo limate con una grit da 180. Come per la pelle del viso, anche le unghie vanno detossinate: è consigliabile evitare lo smalto per 20 giorni, sostituendolo nel mentre con un prodotto fortificante naturale, come la tintura di equiseto.
LE UNGHIE NON DEVONO MAI ESSERE TAGLIATE, MA SOLO LIMATE
CON UNA
GRIT DA 180, SEMPRE NELLA STESSA DIREZIONE
prodotto fortificante naturale, come la
Il rosa è protagonista, così come le lipgloss nail
Non solo è il colore 2023 per l’arredo domestico, ma il “Viva Magenta” è anche la tonalità per unghie all’ultima moda. È la pink manicure a essere la protagonista, in cui il rosa si declina in tutte le sue sfumature scegliendo tra smalti lucidi, opachi o glitterati. Molto amate anche le lipgloss nail, ovvero unghie naturali dai colori delicati e lattiginosi che virano al chiaro.
La cura specifica per le proprie unghie
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IIl CrossFit ha come obiettivo l’acquisizione del benessere generale del corpo, attraverso un programma di rafforzamento e condizionamento fisico. Gli esercizi mirano a potenziare la competenza individuale in tutte le attività fisiche, aumentando - tra i vari aspetti - la resistenza cardiovascolare e respiratoria, la velocità, la coordinazione, la forza, la potenza e la flessibilità. Un’attività che offre una serie di stimoli che nessun’altra disciplina di questo genere garantisce; non a caso viene praticata anche da atleti professionisti per mantenersi in allenamento.
l CrossFit ha come obiettivo l’acquisizione del benessere generale del corpo, attraverso un programma di rafforzamento e condizionamento fisico. Gli esercizi mirano a potenziare la competenza individuale in tutte le attività fisiche, aumentando - tra i vari aspetti - la resistenza cardiovascolare e respiratoria, la velocità, la coordinazione, la forza, la potenza e la flessibilità. Un’attività che offre una serie di stimoli che nessun’altra disciplina di questo genere garantisce; non a caso viene praticata anche da atleti professionisti per mantenersi in allenamento.
NEL DETTAGLIO
NEL DETTAGLIO
Un allenamento costante e un regime alimentare equilibrato possono permettere di raggiungere i primi miglioramenti già dopo 2-3 mesi di allenamento.
Un allenamento costante e un regime alimentare equilibrato possono permettere di raggiungere i primi miglioramenti già dopo 2-3 mesi di allenamento.
Una lezione di CrossFit dura generalmente un’ora: 15 minuti di riscaldamento, altrettanti di tecnica ed esercizi accessori, 25 minuti di esercizi veri e propri (sessione chiamata Wod, Workout of the Day) e, infine, cinque minuti di defaticamento. Per quanto riguarda la frequenza, ai neofiti si consiglia di svolgere tre allenamenti settimanali alternati da una seduta di Mobility, ovvero stretching e mobilità articolare, durante i giorni di riposo. Quando si è più allenati, la frequenza può salire a cinque a settimana, sempre affiancate da una classe di Mobility. Gli allenamenti di CrossFit sono rapidi, completi, divertenti e, soprattutto, adatti a ragazze e donne di ogni età.
Una lezione di CrossFit dura generalmente un’ora: 15 minuti di riscaldamento, altrettanti di tecnica ed esercizi accessori, 25 minuti di esercizi veri e propri (sessione chiamata Wod, Workout of the Day) e, infine, cinque minuti di defaticamento. Per quanto riguarda la frequenza, ai neofiti si consiglia di svolgere tre allenamenti settimanali alternati da una seduta di Mobility, ovvero stretching e mobilità articolare, durante i giorni di riposo. Quando si è più allenati, la frequenza può salire a cinque a settimana, sempre affiancate da una classe di Mobility. Gli allenamenti di CrossFit sono rapidi, completi, divertenti e, soprattutto, adatti a ragazze e donne di ogni età.
AI NEOFITI SI CONSIGLIA DI SVOLGERE FINO A TRE ALLENAMENTI SETTIMANALI
Una disciplina completa che punta ad aumentare resistenza e muscolatura
L’isola
è la culla del Sup. L’esploratore James Cook scriveva di pescatori dell’atollo che utilizzavano una tavola e una pagaia per spostarsi.
UN’ATTIVITÀ
UN’ATTIVITÀ
DIMAGRANTE:
PERMETTE
DIMAGRANTE: PERMETTE
DI BRUCIARE
DI BRUCIARE
FINO A 430 CALORIE
FINO A 430 CALORIE
Al mare è possibile scorgere all’orizzonte chi pratica il Sup, letteralmente “stand up paddle”, cioè “stare in piedi con la pagaia”. Di fatto, si tratta di una disciplina che abbina la canoa e il surf (ma con una tavola diversa, poiché lunga dai tre ai tre metri e mezzo, con una superficie antiscivolo): la persona deve restare in piedi, in equilibrio, sulla tavola e per spostarsi deve utilizzare una pagaia
Al mare è possibile scorgere all’orizzonte chi pratica il Sup, letteralmente “stand up paddle”, cioè “stare in piedi con la pagaia”. Di fatto, si tratta di una disciplina che abbina la canoa e il surf (ma con una tavola diversa, poiché lunga dai tre ai tre metri e mezzo, con una superficie antiscivolo): la persona deve restare in piedi, in equilibrio, sulla tavola e per spostarsi deve utilizzare una pagaia
Dalla tavola alla pagaia: gli attrezzi fondamentali per chi si sta avvicinando alla disciplina
Dalla tavola alla pagaia: gli attrezzi fondamentali per chi si sta avvicinando alla disciplina
Chi si sta per approcciare per la prima volta alla pratica del Sup deve sapere che è molto importante scegliere l’attrezzatura giusta. In primis la tavola che, per garantire la stabilità e la galleggiabilità, varia a seconda del peso dell’utilizzatore. Le tavole da Sup possono essere gonfiabili (per brevi uscite) o rigide (per uscite lunghe). Anche la pagaia deve essere scelta della lunghezza giusta, per evitare di arcuare la schiena. Esistono anche pagaie regolabili, che si allungano e accorciano a seconda delle esigenze.
Chi si sta per approcciare per la prima volta alla pratica del Sup deve sapere che è molto importante scegliere l’attrezzatura giusta. In primis la tavola che, per garantire la stabilità e la galleggiabilità, varia a seconda del peso dell’utilizzatore. Le tavole da Sup possono essere gonfiabili (per brevi uscite) o rigide (per uscite lunghe). Anche la pagaia deve essere scelta della lunghezza giusta, per evitare di arcuare la schiena. Esistono anche pagaie regolabili, che si allungano e accorciano a seconda delle esigenze.
I benefici del Sup sono davvero numerosi: innanzitutto, dona un profondo senso di calma e di benesserementale. Inoltre, tonifica la muscolatura grazie al fatto che occorre stare in equilibrio in piedi, migliora l’agilità e permette di bruciare i grassi (in un’ora, si arriva fino a 430 calorie). Si tratta di uno sport che, se non si hanno patologie pregresse, è adatto a tutte le fasce d’età. Per impratichirsi è possibile iniziare andando in piscina, dove interiorizzare i movimenti con la pagaia. Al mare (o al lago) occorre rispettare le stesse regole vigenti per l’utilizzo del pedalò, cioè non allontanarsi oltre un miglio dalla costa.
I benefici del Sup sono davvero numerosi: innanzitutto, dona un profondo senso di calma e di benesserementale. Inoltre, tonifica la muscolatura grazie al fatto che occorre stare in equilibrio in piedi, migliora l’agilità e permette di bruciare i grassi (in un’ora, si arriva fino a 430 calorie). Si tratta di uno sport che, se non si hanno patologie pregresse, è adatto a tutte le fasce d’età. Per impratichirsi è possibile iniziare andando in piscina, dove interiorizzare i movimenti con la pagaia. Al mare (o al lago) occorre rispettare le stesse regole vigenti per l’utilizzo del pedalò, cioè non allontanarsi oltre un miglio dalla costa.
Il Sup, un modo tutto nuovo per cavalcare le onde e allenare l’equilibrio
Il Sup, un modo tutto nuovo per cavalcare le onde e allenare l’equilibrio
Osservare la natura praticando uno sport che consente di rigenerarsi. Il trekking allena i polmoni, i muscoli e anche la resistenza allo stress, oltre a migliorare la circolazione sanguigna, con benefici certificati per le pareti cardiache. I benefici maggiori riguardano però le funzioni respiratorie, che risultano enormemente rinforzate. Oltre a polmoni e gambe più forti, il trekking rappresenta una valvola di sfogo perfetta per la tensione quotidiana.
LE SCARPE. Una buona scarpa da trekking consente di evitare passi falsi su terreni scoscesi e di tutelare così le caviglie: si tratta di una spesa necessaria.
ABBIGLIAMENTO TECNICO. Il materiale da indossare consente di resistere al freddo (o sopportare il caldo) e di non avere ostacoli durante il cammino.
LO ZAINO. Soprattutto per chi ama i percorsi lunghi, poter disporre di uno zaino leggero e capiente può fare la differenza nei momenti in cui ci si ferma per rifiatare.
PRIMO SOCCORSO. Si consiglia di intraprendere un trekking lungo avendo con se un set di primo soccorso: gli imprevisti possono essere dietro l’angolo.
La moda guarda a tinte neutre e modelli minimalisti
La moda guarda a tinte neutre e modelli minimalisti
Back to basic: è questa la tendenza protagonista della moda primavera-estate 2023. Si torna all’uso di tinte neutre e rilassanti, così come i modelli: niente fronzoli o dettagli eccessivi, si punta a un minimalismo che pulisce le linee e regala un look più naturale. Un esempio? Il ritorno della camicia bianca, semplice ed elegante, che diventa un outfit versatile sia per il giorno che per la sera.
Back to basic: è questa la tendenza protagonista della moda primavera-estate 2023. Si torna all’uso di tinte neutre e rilassanti, così come i modelli: niente fronzoli o dettagli eccessivi, si punta a un minimalismo che pulisce le linee e regala un look più naturale. Un esempio? Il ritorno della camicia bianca, semplice ed elegante, che diventa un outfit versatile sia per il giorno che per la sera.
La filosofia del “togliere” sarà, quindi, alla base della moda estate, per riscoprire la parte più autentica di sé.
La filosofia del “togliere” sarà, quindi, alla base della moda estate, per riscoprire la parte più autentica di sé.
L’estate si avvicina ed è tempo di rinnovare il guardaroba in vista delle vacanze. Ma quali sono le tendenze del 2023 in fatto di costumi da bagno?
Dalle passerelle di moda è possibile trovare suggerimenti su modelli e tessuti, eletti protagonisti della calda estate ormai alle porte.
L’estate si avvicina ed è tempo di rinnovare il guardaroba in vista delle vacanze. Ma quali sono le tendenze del 2023 in fatto di costumi da bagno? Dalle passerelle di moda è possibile trovare suggerimenti su modelli e tessuti, eletti protagonisti della calda estate ormai alle porte.
I MODELLI DEL 2023
I MODELLI DEL 2023
Scegliere non sarà facile perché sono tanti i modelli proposti dagli stilisti, con soluzioni adatte a donne di tutte le età. Tornano in voga gli audaci cut out (ovvero i modelli con i tagli) e gli immancabili costumi a uncinetto. Per quanto riguarda i colori, si va dalle righe ultra chic alla tinta unita.
Scegliere non sarà facile perché sono tanti i modelli proposti dagli stilisti, con soluzioni adatte a donne di tutte le età. Tornano in voga gli audaci cut out (ovvero i modelli con i tagli) e gli immancabili costumi a uncinetto. Per quanto riguarda i colori, si va dalle righe ultra chic alla tinta unita.
Tra i modelli tornati recentemente in voga troviamo poi i costumi interi e i bikini a vita alta: si possono scegliere semplici o imbottiti, a fantasia o monocromatici. Se si ama brillare anche in spiaggia, si può puntare a colori vivaci e fantasie trompe l’oeil, per essere scintillanti da mattina a sera, anche in riva al mare. Ma come dare un tocco in più al bikini? In questo caso basterà puntare a modelli con cinturini incrociati, volant, incroci posteriori, intrecci, e persino dettagli scintillanti, perline, borchie o frange. Tra le proposte di costumi più originali, non si possono non segnalare i modelli monospalla e dallo scollo irregolare.
Tra i modelli tornati recentemente in voga troviamo poi i costumi interi e i bikini a vita alta: si possono scegliere semplici o imbottiti, a fantasia o monocromatici. Se si ama brillare anche in spiaggia, si può puntare a colori vivaci e fantasie trompe l’oeil, per essere scintillanti da mattina a sera, anche in riva al mare. Ma come dare un tocco in più al bikini? In questo caso basterà puntare a modelli con cinturini incrociati, volant, incroci posteriori, intrecci, e persino dettagli scintillanti, perline, borchie o frange. Tra le proposte di costumi più originali, non si possono non segnalare i modelli monospalla e dallo scollo irregolare.
SE SI AMA BRILLARE ANCHE IN SPIAGGIA, SI PUÒ PUNTARE SU COLORI VIVACI E FANTASIE TROMPE L’OEIL
SE SI AMA BRILLARE ANCHE IN SPIAGGIA, SI PUÒ PUNTARE SU COLORI VIVACI E FANTASIE TROMPE L’OEIL
Un total pink d’impatto che si ispira alla Barbie
Rosa, dalla sfumatura più delicata, che ricorda un marshmallow, fino a quella più grintosa, tendente al fucsia. I bikini nel 2023 sono total pink e si ispirano alla bambola più famosa al mondo: la Barbie. Questo colore si adatta a qualsiasi modello, bikini, intero o con dettagli cut-out.
Il rosso e il grigio saranno le tonalità più in voga durante i mesi freddi. Il primo nella sua versione più intensa e brillante; il secondo creando effetti “tono su tono”.
L’autunno è ancora lontano, ma per arrivare con le idee chiare alla prossima sessione di shopping conviene conoscere già i trend che faranno la loro comparsa nelle vetrine della prossima stagione.
Durante l’ultima Milano Fashion Week gli stilisti hanno impreziosito i loro capi con dettagli ricercati e inediti. Tra questi, ad avere un ruolo da protagonista nelle collezioni autunnoinverno 2023/2024 sono state le spalle imbottite. Molto amate già negli anni Ottanta, aggiungono grinta a ogni outfit, dando struttura anche alle silhouette più sottili. Tra i must have c’è anche il maglione a girocollo, da abbinare a gonne lunghe ed eleganti, oppure in versione monospalla e gilet. Questi ultimi modelli sono ideali da indossare alla sera, ma rigorosamente con i guanti lunghi fin sopra ai gomiti. Questo accessorio è perfetto da portare anche con l’iconico tubino che, per la prossima stagione, abbandona la sua allure bon-ton per diventare iperfemminile e sexy, con il bustier che scopre le spalle e il petto e mette in evidenza il punto vita. E per completare il look non possono mancare gli indispensabili per affrontare il freddo: sciarpe grandi e avvolgenti e capispalla che proteggono il corpo come una coperta.
Cuissard e zeppe “slim” per essere alla moda
Protagonisti del prossimo autunno-inverno sono gli stivali cuissard, in tutte le loro varianti: l’importante è che il gambale sia altissimo.
Anche le zeppe sono state protagoniste sulle passerelle, ma nella loro versione “slim”, cioè con tacco più sottile, dal design alleggerito.
Le anticipazioni dei trend che “scalderanno” il prossimo autunno-inverno
T alità
Scegliere la giusta calzatura a seconda dell’attività sportiva
Se si intende praticare intensamente un’attività sportiva che include un forte coinvolgimento dei piedi (come la corsa o il running), è consigliabile consultare un podologo. Questo professionista può infatti orientare la scelta verso il tipo di calzatura più adatta alle proprie esigenze, oltre che effettuare una valutazione biomeccanica e un’analisi approfondita dei punti di forza e di debolezza dei piedi in generale, soffermandosi anche sulle caviglie e gli arti inferiori. Alcuni studi offrono anche la possibilità di fare un test dell’andatura per l’impatto dell’area sul suolo.
Di regola non ci si prende mai abbastanza cura dei propri piedi. Eppure, dal loro benessere alla fine dipende quello di tutto l’organismo. Una parte del corpo che non va dunque trascurata e che va coccolata ancora di più quando si pratica un’attività sportiva. Come? Il primo suggerimento è di scegliere le scarpe adatte, al fine di scongiurare la formazione di vesciche. Il modello che si sceglie deve essere traspirante e adatto al tipo di sport praticato. Per ovviare al problema delle vesciche, la soluzione è rappresentata anche dalle solette in neoprene, in quanto assorbono l’umidità in eccesso e mantengono il piede asciutto. Nei giorni di scarico dall’attività sportiva, è bene indossare calzature da recupero, progettate per sostenere il piede dopo l’allenamento, e curare il piede con creme, oli e prodotti appositi per mantenere la pelle elastica e idratata.
CALZATURE ADATTE
ALLO SPORT
PRESERVANO DA DOLORI E VESCICHE, E PERMETTONO DI AVERE PIEDI IN FORMA
Anziché correre ai ripari quando calli e vesciche si sono già formate, utilizzare vasilina, talco e balsamo da spalmare come unguento prima dell’attività sportiva.
Solo qualche mese fa (a gennaio) il gruppo Fisio Salute ha compiuto 6 anni.
In questi 6 anni tante cose sono cambiate, ma sicuramente non la volontà di continuare ad offrire sul territorio la migliore offerta terapeutica per la Salute delle persone. Ne parliamo con Matteo Pini e Daniele Matarozzo, fisioterapisti e imprenditori fondatori di Fisio Salute, poliambulatorio con sedi a Villa Guardia (CO) e Morbio Inferiore (Svizzera).
bellissima spinta al miglioramento continuo. Tornando a noi: Daniele, quali sono le prospettive per questo 2023?
I succhi di frutta, seppur senza zuccheri aggiunti, non sono da considerare come sostituti della loro “materia prima”. Sono ad esempio poveri di fibre, presenti invece nella frutta.
Il progetto Fisio Salute è cresciuto, e così le vostre Società; Matteo, prima vi occupavate solamente di fisioterapia… ed ora?
FRAGOLE, MELE, CETRIOLO E RABARBARO PER UN MIX RICCO DI VITAMINE C E K
«Da inizio 2022 abbiamo trasformato la sede di Villa Guardia in un poliambulatorio, coronando così un percorso che ci ha portato ad inserire dapprima collaboratori quali biologi nutrizionisti ed osteopati, e poi -più recentementetutta un’area personal training ed un’area medica che sono in continua evoluzione».
Golosi, dissetanti e ricchi di vitamine, minerali e altri elementi utili, i succhi a base di frutta e verdura sono la bevanda ideale durante l’estate, in quanto ci assicurano un buon apporto di energia e di sostanze indispensabili per la forma fisica. Al bando, però, quelli ricchi di zucchero e conservanti: è meglio prepararli in casa, con appositi estrattori e spremitori, scegliendo gli ingredienti
«La strada che vogliamo percorrere è la stessa che abbiamo tracciato circa 6 anni fa: creare dei centri polispecialistici che portino Salute alle persone del territorio, attraverso i nostri valori di Empatia, Eccellenza e Team Concretamente la nostra intenzione è quella di consolidare la nostra presenza sul territorio, a Villa Guardia ma anche in Canton Ticino, dove proprio un anno fa abbiamo inaugurato la nostra nuova sede di Morbio Inferiore. Ed è proprio in territorio elvetico che stiamo aiutando anche decine di frontalieri alle prese con infortuni (professionali e non) a districarsi nella complessa burocrazia locale e a ritrovare il proprio benessere fisico attraverso fisioterapisti specializzati».
da utilizzare in base alle loro proprietà nutraceutiche. In questo modo si otterranno dei succhi di frutta freschi e genuini, con i quali fare una pausa energizzante e gustosa.
ferta terapeutica è stato quasi naturale trovare il giusto feeling con grandi società sportive: ad esempio, non è un segreto la nostra collaborazione con il Como Women, che milita in Serie A del campionato nazionale di Calcio Femminile; inoltre da ormai diversi anni collaboriamo con la FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), collezionando trofei con le giovani pallavoliste della Selezione Regionale Lombardia e con le Nazionali giovanili».
Fragole e mele, insieme a cetriolo e rabarbaro, sono ideali per un succo che permette a chi lo beve di fare il pieno di energia: è un mix ad alto contenuto di vitamine C e K. Anche il succo arancia, limone, carote e zenzero permette di avere una carica in più, durante la giornata, e contribuisce a rallentare lo stress ossidativo. E una limonata con l’aggiunta di peperoncino? Ha proprietà depurative ed effetti benefici sulla digestione e sul sistema cardiovascolare.
Quindi, Daniele, volete lavorare maggiormente con pazienti anche sportivi?
La prima cosa che posso fare è congratularmi con voi per questa
Da ultimo, ma non per importanza, so che avete anche delle collaborazioni con importanti realtà sportive: è così, Matteo?
«Certamente. Aumentando l’of-
Poco diffusa, questa bevanda è molto salutare ed efficace anche in caso di insonnia
Solitamente poco diffuso, ma ricco di benefici, è . Alcuni studiosi del settore agroalimentare, infatti, hanno riscontrato che questa bevanda è utile in caso di insonnia, poiché melatonina
che regola il ciclo del sonno -, ed è anche un aiuto prezioso per abbassare la pressione, per via dell’abbondanza di polifenoli e di potassio. In più, sembra che il succo all’amarena contribuisca
«Sì, per quanto non ci limiteremo a questo. A Fisio Salute chiunque deve trovare una soluzione ai propri problemi di salute. Questo vuole dire essere capaci di adattarci alle esigenze della popolazione e proporre strategie integrate ed efficaci nell’aiutare tutti. Il fatto che stiamo pensando a molti servizi anche per gli sportivi non cambia l’idea che abbiamo di essere il posto adatto a chiunque e non a pochi eletti».
Grazie Matteo e grazie Daniele!
FRAGOLE, MELE, CETRIOLO E RABARBARO PER UN MIX RICCO DI VITAMINE C E K
Golosi, dissetanti e ricchi di vitamine, minerali e altri elementi utili, i succhi a base di frutta e verdura sono la bevanda ideale durante l’estate, in quanto ci assicurano un buon apporto di energia e di sostanze indispensabili per la forma fisica. Al bando, però, quelli ricchi di zucchero e conservanti: è meglio prepararli in casa, con appositi estrattori e spremitori, scegliendo gli ingredienti
Poco diffusa, questa bevanda è molto salutare ed efficace anche in caso di insonnia
Solitamente poco diffuso, ma ricco di benefici, è il succo di amarena. Alcuni studiosi del settore agroalimentare, infatti, hanno riscontrato che questa bevanda è utile in caso di insonnia, poiché contiene alti quantitativi di melatonina - l’ormone che regola il ciclo del sonno -, ed è anche un aiuto prezioso per abbassare la pressione, per via dell’abbondanza di polifenoli e di potassio. In più, sembra che il succo all’amarena contribuisca a ridurre i disagi dell’artrite.
I succhi di frutta, seppur senza zuccheri aggiunti, non sono da considerare come sostituti della loro “materia prima”. Sono ad esempio poveri di fibre, presenti invece nella frutta.
da utilizzare in base alle loro proprietà nutraceutiche. In questo modo si otterranno dei succhi di frutta freschi e genuini, con i quali fare una pausa energizzante e gustosa.
Fragole e mele, insieme a cetriolo e rabarbaro, sono ideali per un succo che permette a chi lo beve di fare il pieno di energia: è un mix ad alto contenuto di vitamine C e K. Anche il succo arancia, limone, carote e zenzero permette di avere una carica in più, durante la giornata, e contribuisce a rallentare lo stress ossidativo. E una limonata con l’aggiunta di peperoncino? Ha proprietà depurative ed effetti benefici sulla digestione e sul sistema cardiovascolare.
Nel corso della vita il corpo si modifica: gli organi, da più delicati nelle fasi iniziali, diventano via via più forti, e poi di nuovo fragili, quando sopraggiunge la vecchiaia. Per questo, a ogni fascia d’età corrisponde un check-up dedicato, messo a punto per aiutare l’organismo a gestire cambiamenti naturali e a prevenire diverse problematiche di salute. In linea generale, durante l’infanzia i controlli indicati, salvo particolari esigenze, sono quelli agli occhi e ai denti. Man mano che si cresce è consigliabile integrare i check-up di routine con una visita andrologica, in grado di escludere malformazioni opatologie che possono interessare l’apparato genitale e portare complicanze nel corso della vita.
L’indicazione è quella di effettuare un controllo già alle porte dei 18 anni se possibile, o comunque quando ci si trova nella fascia
d’età che va dai 20 e i 35 anni. Tra i 40 e 60 anni, invece, è opportuno effettuare un esame radiografico del torace e una colonscopia; quest’ultima da anticipare nel caso in cui sussista una familiarità con il tumore del colon-retto. Una volta superati i 60 si consiglia infine di verificare con check-up mirati l’eventuale insorgenza di patologie cardiovascolari, diabete e problemi all’apparato muscolo-scheletrico. Anche un controllo urologico si rivela un utile strumento di prevenzione rispetto a problemi a livello della prostata e dei testicoli, come altre malattie, tra cui per esempio la calcolosi urinaria.
Superata la soglia dei sessant’anni è importante eseguire check-up mirati, che tengano conto dello stato di salute generale della persona e dei suoi trascorsi clinici.
vere una routine alimentare sana ed caceeffi aiuta il nostro organismo a rimanere sempre in perfetto equilibrio.
Il giusto apporto di nutrienti consente infatti al nostro corpo di funzionare nel migliore dei modi. Per arrivare a questa situazione, ovviamente, non esiste un singolo alimento: è necessario variare il più possibile l’alimentazione e adottare alcuni accorgimenti.
AAvere una routine alimentare sana ed efficace aiuta il nostro organismo a rimanere sempre in perfetto equilibrio. Il giusto apporto di nutrienti consente infatti al nostro corpo di funzionare nel migliore dei modi. Per arrivare a questa situazione, ovviamente, non esiste un singolo alimento: è necessario variare il più possibile l’alimentazione e adottare alcuni accorgimenti.
MANTENERE L’EQUILIBRIO IDRICO È UN ASPETTO CRUCIALE, SPESSO TRASCURATO QUANDO SI PARLA DI REGIMI ALIMENTARI
LE REGOLE
LE REGOLE Innanzitutto, è fondamentale la “regola del 5”: effettuare cinque pasti, aggiungendo ai tre principali anche gli spuntini a metà mattina e pomeriggio, per migliorare l’assorbimento di sostanze nutritive e ridurre il livello di fame. Bisogna poi bere almeno due litri di acqua al giorno, senza aspettare di avere sete. Anche mangiare frutta e verdura a stomaco vuoto aiuta a mantenere costante l’equilibrio idrico del corpo: si tratta infatti di alimenti particolarmente ricchi di acqua.
Innanzitutto, è fondamentale la “regola del 5”: effettuare cinque pasti, aggiungendo ai tre principali anche gli spuntini a metà mattina e pomeriggio, per migliorare l’assorbimento di sostanze nutritive e ridurre il livello di fame. Bisogna poi bere almeno due litri di acqua al giorno, senza aspettare di avere sete. Anche mangiare frutta e verdura a stomaco vuoto aiuta a mantenere costante l’equilibrio idrico del corpo: si tratta infatti di alimenti particolarmente ricchi di acqua.
Un’assunzione smodata può generare problemi di salute
Un’assunzione smodata può generare
In una dieta equilibrata, l’apporto di carne e latticini non può mancare, ma bisogna stare particolarmente attenti alle quantità. Evitare di assumere carne rossa e prodotti lattiero-caseari in eccesso consente di evitare sovraccarichi agli organi deputati alla rimozione di tossine. Occhio anche al sale: una dieta con un eccesso di sapidità può provocare ipertensione. Diventa importante aiutarsi con l’utilizzo di erbe e spezie come sostituti.
In una dieta equilibrata, l’apporto di carne e latticini non può mancare, ma bisogna stare particolarmente attenti alle quantità. Evitare di assumere carne rossa e prodotti lattiero-caseari in eccesso consente di evitare sovraccarichi agli organi deputati alla rimozione di tossine. Occhio anche al sale: una dieta con un eccesso di sapidità può provocare ipertensione.
In una dieta equilibrata, l’apporto non può mancare, ma bisogna stare attenti alle quantità. Evitare di assumere prodotti lattiero-caseari in eccesso sovraccarichi agli organi deputati tossine. Occhio anche al sale: una sapidità può provocare ipertensione.
Diventa importante aiutarsi con l’utilizzo di erbe e spezie come sostituti.
Diventa importante aiutarsi con come sostituti.
UN CARBURANTE ESSENZIALE
Assumere alimenti a base di carboidrati, spesso demonizzati, rappresenta in realtà una risorsa fondamentale nella dieta di uno sportivo. Il ruolo di queste sostanze, contenute prevalentemente all’interno di pasta e cereali, è fondamentale: una sorta di carburante per l’attività fisica, in quanto sono i nutrienti energetici per eccellenza, mentre le proteine hanno una funzione soprattutto plastica. Il fabbisogno giornaliero di carboidrati aumenta in maniera proporzionale al crescere delle ore settimanali di attività fisica e all’intensità degli allenamenti. Il rifornimento energetico avviene in maniera più rapida, anche a livello di digestione, tramite l’assunzione di pasta: i carboidrati, rispetto ad altre sostanze, richiedono infatti meno ossigeno per fornire energia ai muscoli.
ALIMENTAZIONE 35
LE RISERVE
Allenare i muscoli nel corso del tempo
vere una routine alimentare sana ed efficace aiuta il nostro organismo a rimanere sempre in perfetto equilibrio. Il giusto apporto di nutrienti consente infatti al nostro corpo di funzionare nel migliore dei modi. Per arrivare a questa situazione, ovviamente, non esiste un singolo alimento: è necessario variare il più possibile l’alimentazione e adottare alcuni accorgimenti.
AQuando si fa movimento, tanto più se veloce e prolungato nel tempo, intervengono e diventano prioritari i carboidrati. Con la giusta assunzione, oltre all’apporto di sangue e ossigeno ai muscoli aumentano anche le cosiddette riserve muscolari di carboidrati. Un corpo ben allenato, se ha al suo interno le giuste riserve, può attingere a quelle anche in mancanza di assunzione di carboidrati nelle ore subito precedenti, ma deve essere una circostanza occasionale e non può diventare l’abitudine.
LE REGOLE
MANTENERE
IL FABBISOGNO
Cosa serve a chi pratica in maniera costante
Le persone che non praticano sport in maniera regolare dovrebbero raggiungere un apporto giornaliero di carboidrati pari a 2-3 grammi per ciascun chilogrammo di peso corporeo.
CARNE, SALE E LATTICINI: OCCHIO ALLE QUANTITÀ
Nel caso degli sportivi, questa soglia può salire anche a 6-10 grammi per ogni kg del proprio peso. Chi invece predilige un’attività fisica molto prolungata, superiore a un’ora al giorno, può far salire l’apporto a 10-12 grammi per ogni chilogrammo di peso corporeo. Si tratta, chiaramente, di indicatori generali, che possono cambiare caso per caso in base alle necessità del singolo.
Quando si decide di affrontare un lungo percorso di attività fisica quotidiana, soprattutto se particolarmente intensa, diventa opportuno rivolgersi a uno specialista che possa stilare un piano nutrizionale adeguato alla messa in pratica dello sforzo giornaliero.
UN CARBURANTE ESSENZIALE
Assumere alimenti a base di carboidrati, spesso demonizzati, rappresenta in realtà una risorsa fondamentale nella dieta di uno sportivo. Il ruolo di queste sostanze, contenute prevalentemente
fondamentale: una sorta di carburante per l’attività fisica, in quanto sono i nutrienti energetici per eccellenza, mentre le proteine hanno una funzione soprattutto plastica. Il fabbisogno giornaliero di carboidrati aumenta in maniera proporzionale al crescere delle ore settimanali di attività fisica e all’intensità degli allenamenti. Il
rapida, anche a livello di digestione, tramite l’assunzione di pasta: i carboidrati, rispetto ad altre sostanze, richiedono infatti meno ossigeno per fornire energia ai muscoli.
Quando si fa movimento, tanto più se veloce e prolungato nel tempo, intervengono e diventano prioritari i carboidrati. Con la giusta assunzione, oltre all’apporto di sangue e ossigeno ai muscoli aumentano anche le cosiddette riserve muscolari di carboidrati. Un corpo ben allenato, se ha al suo interno le giuste riserve, può attingere a quelle anche in mancanza di assunzione di carboidrati nelle ore subito precedenti, ma deve essere una circostanza occasionale e non può diventare l’abitudine.
IL FABBISOGNO
Cosa serve a chi pratica in maniera costante
Le persone che non praticano sport in maniera regolare dovrebbero raggiungere un apporto giornaliero di carboidrati pari a 2-3 grammi per ciascun chilogrammo di peso corporeo.
Nel caso degli sportivi, questa soglia può salire anche a 6-10 grammi per ogni kg del proprio peso. Chi invece predilige un’attività fisica molto prolungata, superiore a un’ora al giorno, può far salire l’apporto a 10-12 grammi per ogni chilogrammo di peso corporeo. Si tratta, chiaramente, di indicatori generali, che possono cambiare caso per caso in base alle necessità del
Quando si decide di affrontare un lungo percorso di attività fisica quotidiana, soprattutto se particolarmente intensa, diventa opportuno rivolgersi a che possa stilare un piano nutrizionale adeguato alla messa in pratica dello sforzo giornaliero.
Che sia per la prima volta perché giovanissimi o come coccola di routine, rivolgersi a un barbiere è senz’altro una scelta positiva, anche per avere consigli sui prodotti.
Che sia per la prima volta perché giovanissimi o come coccola di routine, rivolgersi a un barbiere è senz’altro una scelta positiva, anche per avere consigli sui prodotti.
LLa tendenza maschile a mantenere il viso rasato sta cedendo sempre più il posto alla decisione di far crescere la barba, la quale, però, richiede cura e tagli alla moda. Secondo quest’ultima, la barba a punta è quella più in voga e di tendenza: è adatta ai visi rotondi, poiché si concentra sulla zona del mento donandogli un aspetto allungato. Più folta invece la barba vichinga, che richiede maggiore cura; alcuni uomini la impreziosiscono con perline e anellini al fondo. Una linea sottile posta sopra il contorno del labbro e staccata dalla fine del naso è come si presenta la barba con i baffi sottili, mentre la barba Bandholz ha baffi con ciocche molto lunghe (a tal punto che ci sono uomini che le arrotolano verso l’alto) e una massa di peli che richiama la barba vichinga. Restano infine intramontabili il pizzetto e la barba corta, ideale per chi ha la mascella molto pronunciata.
a tendenza maschile a mantenere il viso rasato sta cedendo sempre più il posto alla decisione di far crescere la barba, la quale, però, richiede cura e tagli alla moda. Secondo quest’ultima, la barba a punta è quella più in voga e di tendenza: è adatta ai visi rotondi, poiché si concentra sulla zona del mento donandogli un aspetto allungato. Più folta invece la barba vichinga, che richiede maggiore cura; alcuni uomini la impreziosiscono con perline e anellini al fondo. Una linea sottile posta sopra il contorno del labbro e staccata dalla fine del naso è come si presenta la barba con i baffi sottili, mentre la barba Bandholz ha baffi con ciocche molto lunghe (a tal punto che ci sono uomini che le arrotolano verso l’alto) e una massa di peli che richiama la barba vichinga. Restano infine intramontabili il pizzetto e la barba corta, ideale per chi ha la mascella molto pronunciata.
La moda trae ispirazione dal grande schermo
La moda trae ispirazione dal grande schermo
I baffi crescono in media 0,4 millimetri al giorno (poco meno dei capelli) e richiedono pulizia e dedizione, per evitare l’aspetto trasandato. Il cinema può essere di ispirazione: alla Chevron come Tom Selleck in Magnum PI, da sparviero come Clark Gable, a manubrio come quelli di Daniel Day Lewis in Gangs of New York.
I baffi crescono in media 0,4 millimetri al giorno (poco meno dei capelli) e richiedono pulizia e dedizione, per evitare l’aspetto trasandato. Il cinema può essere di ispirazione: alla Chevron come Tom Selleck in Magnum PI, da sparviero come Clark Gable, a manubrio come quelli di Daniel Day Lewis in Gangs of New York.
Da corta a vichinga, ecco i look più di tendenza per la stagione
Da corta a vichinga, ecco i look più di tendenza per la stagione
Cortissimo come Damiano, il frontman dei Maneskin. Oppure sfumato ai lati, come l’attore Brad Pitt. I volti più famosi offrono diversi spunti per un taglio di capelli alla moda, specie in vista della bella stagione ormai alle porte.
Cortissimo come Damiano, il frontman dei Maneskin. Oppure sfumato ai lati, come l’attore Brad Pitt. I volti più famosi offrono diversi spunti per un taglio di capelli alla moda, specie in vista della bella stagione ormai alle porte.
Scegliere un taglio di capelli significa ‘vedersi bene’. Giusto quindi seguire le tendenze del momento, purché la soluzione per la quale si opta sia la più congeniale al proprio aspetto. Inoltre, considerare anche la chioma (folta, diradata, liscia, mossa, riccia) che si ha. Per esempio, il taglio del’attore Austin Butler è perfetto per i ragazzi e gli uomini che hanno i capelli mossi. Jeremy White nel film The Bear, invece, sfoggia un taglio lungo e scalato che mette in risalto il volume dei capelli, rendendo la chioma tanto ribelle quanto affascinante. Se si ama il taglio classico, si può prendere come esempio Theo James e il suo capello corto, ideale per le chiome più scure e i visi contornati dalla barba di qualche giorno. Tra i tagli corti, ritroviamo anche quello con sfumatura laterale. Se amate la praticità, il taglio a spazzola (anche con un po’ di gel) fa al caso vostro, traendo spunto dall’attore Ryan Gosling. Per chi invece vuole osare un po’, l’ispirazione arriva da David Beckham e dal suo capello pettinato all’insù.
Scegliere un taglio di capelli significa ‘vedersi bene’. Giusto quindi seguire le tendenze del momento, purché la soluzione per la quale si opta sia la più congeniale al proprio aspetto. Inoltre, considerare anche la chioma (folta, diradata, liscia, mossa, riccia) che si ha. Per esempio, il taglio del’attore Austin Butler è perfetto per i ragazzi e gli uomini che hanno i capelli mossi. Jeremy White nel film The Bear, invece, sfoggia un taglio lungo e scalato che mette in risalto il volume dei capelli, rendendo la chioma tanto ribelle quanto affascinante. Se si ama il taglio classico, si può prendere come esempio Theo James e il suo capello corto, ideale per le chiome più scure e i visi contornati dalla barba di qualche giorno. Tra i tagli corti, ritroviamo anche quello con sfumatura laterale. Se amate la praticità, il taglio a spazzola (anche con un po’ di gel) fa al caso vostro, traendo spunto dall’attore Ryan Gosling. Per chi invece vuole osare un po’, l’ispirazione arriva da David Beckham e dal suo capello pettinato all’insù.
Per una capigliatura folta e forte, l’ideale è seguire una dieta sana
Per una capigliatura folta e forte, l’ideale è seguire una dieta sana
Ebbene sì. Un regime alimentare equilibrato offre benefici anche per i capelli, rendendoli più forti e sani. Ci sono alcune materie prime che, grazie alle proprietà che contengono, riescono a nutrire il capello fin dalla radice: è il caso del pesce, della frutta e della verdura. A questi alimenti si affiancano tutti quelli caseari.
Ebbene sì. Un regime alimentare equilibrato offre benefici anche per i capelli, rendendoli più forti e sani. Ci sono alcune materie prime che, grazie alle proprietà che contengono, riescono a nutrire il capello fin dalla radice: è il caso del pesce, della frutta e della verdura. A questi alimenti si affiancano tutti quelli caseari.
Oltre allo shampoo, in doccia sarebbe utile avere a portata di mano anche una fiala (ouna confezione) di oli essenziali, da applicare dopo ogni lavaggio.
La colazione dello sportivo prevede frutta e latte vegetale
Un dilemma condiviso tra coloro che praticano sport di mattina è quello riguardante la colazione pre-workout. Se prima si riteneva che fosse sconsigliato mangiare prima di allenarsi per non appesantire il fisico, oggi gli esperti concordano nel consigliare una colazione leggera a base di frutta fresca e latte vegetale. Dopo l’esercizio, invece, è necessario ricostituire le riserve di carboidrati e proteine con uno spuntino sostanzioso.
Ritagliarsi un momento della giornata da dedicare all’attività sportiva può risultare particolarmente complesso, tra gli impegni lavorativi e le incombenze della quotidianità. Se la pausa pranzo non è sufficiente, e al termine della giornata lavorativa insorge l’ostacolo della stanchezza, una buona idea è quella di praticare sport all’inizio della giornata.
UNA BUONA ABITUDINE
Prendere l’abitudine di allenarsi al mattino è una soluzione ideale per diverse ragioni. Non solo è il momento della giornata maggiormente sgombro da impegni e interruzioni, ma consente di beneficiare della temperatura ideale per sottoporre il fisico a uno sforzo fisico, specialmente se si decide di praticare sport all’aperto. Appena svegli, le preoccupazioni quotidiane sono ancora distanti, perciò è più
semplice riuscire a concentrarsi sull’allenamento, a tutto vantaggio dell’efficacia del workout Paradossalmente, fare sport di mattina non induce una sensazione di stanchezza fisica durante il resto della giornata, ma al contrario infonde energia e riduce l’affaticamento, poiché stimola il sistema cardiovascolare e aumenta la resistenza generale del corpo allo sforzo fisico. Inoltre, secondo un recente studio universitario, allenarsi presto porta le persone a prediligere un’alimentazione più corretta. Infine, se sono ben noti i benefici dell’attività fisica sull’umore, grazie alla massiccia produzione di endorfine durante l’allenamento, non tutti conoscono l’influenza positiva che la pratica sportiva svolge nei confronti della qualità del sonno, riequilibrando il ritmo sonno-veglia per una maggiore efficacia del riposo notturno.
La famosa “tartaruga” è il sogno di ogni uomo, che lo voglia ammettere omeno. Ma avere un addome ben definito dove si può arrivare anche a contare i “quadratini” non è così impossibile come si pensa: ciò che fa la differenza è avere la buona volontà di allenarsi regolamente e di seguire un’alimentazione bilanciata. Prima di vedere quali sono, fra i tanti, i tre esercizi più consigliati dai personal trainer per un addome d’acciaio, è necessario sapere quali sono gli errori che si possono commettere durante questo tipo di allenamento. Innanzitutto bisogna evitare i sovraccarichi: i pesi da usare devono essere piccoli in quanto permettono di eseguire l’esercizio in modo corretto, eseguendo il giusto numero di ripetizioni. La respirazione, poi, è fondamentale: mai trattenere il fiato, bisogna infatti sempre respirare in modo regolare e controllato. Infine, va evitata l’eccessiva incurvatura della schiena.
bisogna tirare il collo, ma bisogna limitarsi a sollevare le fatto si sentiranno gli addominali lavorare e bruciare dopo circa 30- 40 minuti.
PLANK
Il corpo in tensione
Con l’arrivo della bella stagione è inevitabile avere voglia di uscire, di fare attività all’aria aperta, e di rimettersi un po’ in forma. Molte persone incappano in difficoltà varie durante questa fase, ed è per questo che si rivolgono a Fisio Salute. Presso il poliambulatorio di Fisio Salute, infatti grazie alla trasversalità degli specialisti presenti, chiunque può trovare un prezioso alleato per raggiungere i propri obiettivi di benessere. Chi cerca una strategia nutrizionale, ad esempio, ha a disposizione ben due biologi nutrizionisti; chi si sente un po’ “arrugginito” quando riprende a fare qualche attività sportiva trova un team di osteopati e fisioterapisti specializzati in vari ambiti, tra cui appunto lo sportivo (professionista e non).
Il plank rappresenta uno dei pilastri degli esercizi statici per gli addominali. Si distingue per le sue diverse tipologie, ma quella base comporta la messa in tensione di tutto il core, tanto da permettere di allenare in modo corretto l’addome. La posizione da adottare è semplice: ci si mette in ginocchio, vanno poi appoggiate mani e avambracci a terra, davanti a sé. I gomiti sono sotto le spalle. Si allungano poi le gambe dietro con le dita dei piedi piegate e appoggiate a terra. Va contratto l’addome, i quadricipiti e i glutei e si fa forza per sollevare il corpo da terra. Tenere la schiena piatta e il corpo in linea retta dalla testa ai fianchi, fino ai talloni. Mantenere la posizione per circa un minuto e ripetere per tre volte.
AB WHEEL
Efficace in due modalità
E per chi vuole semplicemente rimodellare il proprio corpo, seguito da professionisti sanitari, ci sono a disposizione la fisioestetica e la medicina estetica, oltre che il servizio di personal training con una nuovissima palestra attrezzata. Ultimo ma non meno importante, l’area di medicina specialistica: che sia per un check-up periodico (con medico dello sport, cardiologo o internista specializzato in ipertensione), che per risolvere qualche acciacco (fisiatra, neurochirurgo, reumatologo), o per fare una visita dermatologica, magari per il controllo dei nei, ora che arriva il primo vero sole, Fisio Salute è il posto ideale dove rivolgersi.
Direttore Sanitario: Dott.ssa Silvia Ida Conti Fisio Salute
Via Tevere, 16 - Villa Guardia (CO)
Viale Serfontana, 13 - Morbio Inferiore (Svizzera)
393 89 77 351
www.fisio-salute.com
L’esercizio che più di tutti sviluppa e rafforza gli addominali è l’AB Wheel (oAB roller). La sua efficacia sta nel fatto che va a richiamare e ad attivare tutta la catena cinetica anteriore. Si può eseguire partendo in ginocchio (facile), fino ad arrivare a farlo completo, da in piedi (difficile).
CRUNCH
Il più semplice e per tutti
Il crunch è l’esercizio più comune per gli addominali in quanto è quello base, da cui poi si agganciano tutti gli altri. La sua comodità è che è accessibile a tutti, anche ai neofiti della palestra. Anche se la sua esecuzione è semplice, bisogna saperlo fare bene: innanzitutto non bisogna tirare il collo, ma bisogna limitarsi a sollevare le spalle in modo lento e controllato. Se l’esercizio è ben fatto si sentiranno gli addominali lavorare e bruciare dopo circa 30- 40 minuti.
PLANK
Il corpo in tensione
Il plank rappresenta uno dei pilastri degli esercizi statici per gli addominali. Si distingue per le sue diverse tipologie, ma quella base comporta la messa in tensione di tutto il core, tanto da permettere di allenare in modo corretto l’addome.
Per attivare il metabolismo sin dalle prime ore del mattino, non c’è niente di meglio di una bella corsa. Un modo per dare una scossa al proprio organismo, mettendosi subito in moto e iniziando la giornata nel migliore dei modi. Certo, l’attività fisica di prima mattina richiede soprattutto un grande sforzo mentale: la volontà è alla base di tutto. Il consiglio è di correre almeno cinque chilometri al giorno (o, per chi fa più fatica, coprire la stessa distanza con una camminata veloce), soprattutto se si desidera perdere peso. Corsa, stretching e doccia sono tre attività che, se praticate di mattina, riescono soprattutto ad allentare la morsa dello stress e a guardare al resto della giornata con la mente più rilassata e serena. Anche il luogo fa la differenza: chi ha la fortuna di poter correre in un parco oppure in spiaggia conosce bene la sensazione di ritrovarsi immerso in un mondo parallelo, in grado di far dimenticare tutti i pensieri della vita quotidiana. Per iniziare questa routine, tuttavia, è necessario andare a letto presto: dormire le giuste ore di sonno è il primo passo verso il benessere.
La posizione da adottare è semplice: ci si mette in ginocchio, vanno poi appoggiate mani e avambracci a terra, davanti a sé. I gomiti sono sotto le spalle.
Si allungano poi le gambe dietro con le dita dei piedi piegate e appoggiate a terra. Va contratto l’addome, i quadricipiti e i glutei e si fa forza per sollevare il corpo da terra. Tenere la schiena piatta e il corpo in linea retta dalla testa ai fianchi, fino ai talloni. Mantenere la posizione per circa un minuto e ripetere per tre volte.
Efficace in due modalità
Correre a digiuno è sconsigliato per chi è poco allenato e soffre di pressione bassa: un po’ di frutta secca prima di iniziare l’attività fisica è una buona soluzione.
L’esercizio che più di tutti sviluppa e rafforza gli addominali è l’AB Wheel (o AB roller). La sua efficacia sta nel fatto che va a richiamare e ad attivare tutta la catena cinetica anteriore.
Si può eseguire partendo in ginocchio (facile), fino ad arrivare a farlo completo, da in piedi (difficile).
La corsa mattutina e i suoi benefici
TRA
BENEFICI
Secondo il presidente della Federazione Italiana
Tennis e Padel, Angelo Binaghi, attualmente nel nostro Paese sarebbero oltre ottocentomila i praticanti del padel.
TRA BENEFICI FISICI E MENTALI, IL PADELUUno sport relativamente giovane, nato negli anni Settanta in Messico, che in Italia sta vivendo un boom incredibile a partire dal periodo pandemico. Il padel sta conquistando per la sua semplicità e immediatezza: simile al tennis, ma più alla portata di tutti, permette di organizzare partite che coinvolgano solo quattro persone. Questo lo ha reso più “avvicinabile” rispetto a sport che prevedono la partecipazione di più persone, come il calcio. Così, negli ultimi anni, i campi da padel sono proliferati in tutto il Paese, attraendo “sportivi” di ogni età.
no sport relativamente giovane, nato negli anni Settanta in Messico, che in Italia sta vivendo un boom incredibile a partire dal periodo pandemico. Il padel sta conquistando per la sua semplicità e immediatezza: simile al tennis, ma più alla portata di tutti, permette di organizzare partite che coinvolgano solo quattro persone. Questo lo ha reso più “avvicinabile” rispetto a sport che prevedono la partecipazione di più persone, come il calcio. Così, negli ultimi anni, i campi da padel sono proliferati in tutto il Paese, attraendo “sportivi” di ogni età.
TANTI I BENEFICI
Il primo beneficio portato dal padel è più mentale che fisico: consente infatti
Il primo beneficio portato dal padel è più mentale che fisico: consente infatti
di sfogare lo stress. Si tratta di uno sport divertente e “sociale”, che aiuta a distogliere la mente dai problemi della vita quotidiana. Inoltre, grazie all’attività fisica, aiuta il corpo e rinforza i sistemi immunitario, circolatorio e respiratorio. Con partite e allenamenti costanti è possibile tonificare i muscoli e rafforzarli, specialmente per quanto riguarda arti inferiori e superiori. Sono molti inoltre gli italiani che hanno scelto il padel come attività principale per perdere peso: grazie ai tanti spostamenti effettuati in campo, come salti, movimenti delle braccia e scatti brevi, consente di bruciare i grassi in eccesso. Il padel, infine, può essere praticato da giocatori di ogni età e rappresenta così un veicolo importante di salute mentale e fisica anche per i giovanissimi.
di sfogare lo stress. Si tratta di uno sport divertente e “sociale”, che aiuta a distogliere la mente dai problemi della vita quotidiana. Inoltre, grazie all’attività fisica, aiuta il corpo e rinforza i sistemi immunitario, circolatorio e respiratorio. Con partite e allenamenti costanti è possibile tonificare i muscoli e rafforzarli, specialmente per quanto riguarda arti inferiori e superiori. Sono molti inoltre gli italiani che hanno scelto il padel come attività principale per perdere peso: grazie ai tanti spostamenti effettuati in campo, come salti, movimenti delle braccia e scatti brevi, consente di bruciare i grassi in eccesso. Il padel, infine, può essere praticato da giocatori di ogni età e rappresenta così un veicolo importante di salute mentale e fisica anche per i giovanissimi.
IL CAMPO. La struttura è molto più piccola rispetto a un campo da tennis: 20 metri per 10, circondato da pareti e griglie. La parete di fondo campo è alta 4 metri, quella laterale 3.
IL CAMPO. La struttura è molto più piccola rispetto a un campo da tennis: 20 metri per 10, circondato da pareti e griglie. La parete di fondo campo è alta 4 metri, quella laterale 3.
LE REGOLE. La novità principale rispetto al tennis è la presenza delle pareti e l’utilizzo delle stesse: la pallina che tocca terra e rimbalza contro il vetro (o la griglia) può essere giocata al volo.
LE REGOLE. La novità principale rispetto al tennis è la presenza delle pareti e l’utilizzo delle stesse: la pallina che tocca terra e rimbalza contro il vetro (o la griglia) può essere giocata al volo.
Bisogna tenere in considerazione però anche quelli che potrebbero essere i pericoli, soprattutto per una persona poco allenata. Diventa fondamentale approcciarsi gradualmente a questo sport, giocando quindi al proprio livello per evitare, almeno inizialmente, una sollecitazione eccessiva dal punto di vista muscolare. Prima di ogni seduta, che si tratti di una lezione o di una partita, è consigliabile un buon riscaldamento muscolare e uno stretching adeguato. Le zone generalmente più sollecitate sono caviglie, ginocchia e polsi, per motivi diversi: caviglie e ginocchia per i movimenti, il polso per gli sforzi compiuti con la racchetta.
Bisogna tenere in considerazione però anche quelli che potrebbero essere i pericoli, soprattutto per una persona poco allenata. Diventa fondamentale approcciarsi gradualmente a questo sport, giocando quindi al proprio livello per evitare, almeno inizialmente, una sollecitazione eccessiva dal punto di vista muscolare. Prima di ogni seduta, che si tratti di una lezione o di una partita, è consigliabile un buon riscaldamento muscolare e uno stretching adeguato. Le zone generalmente più sollecitate sono caviglie, ginocchia e polsi, per motivi diversi: caviglie e ginocchia per i movimenti, il polso per gli sforzi compiuti con la racchetta.
SPALLA E GOMITO
ABBIGLIAMENTO. Oltre alla racchetta, che deve essere legata al braccio tramite l’apposito laccio, è necessario munirsi di un paio di scarpe da padel, per evitare di scivolare sul campo.
ABBIGLIAMENTO. Oltre alla racchetta, che deve essere legata al braccio tramite l’apposito laccio, è necessario munirsi di un paio di scarpe da padel, per evitare di scivolare sul campo.
Fluidità e coordinazione: elementi decisivi della disciplina “figlia” del tennis
Fluidità e coordinazione: elementi decisivi della disciplina “figlia” del tennis
Uno dei benefici principali generati dal padel è coordinazione. La varietà di movimenti richiesti da questo sport “figlio” del tennis, al quale sono però aggiunti i vetri a fondo e ai lati del campo, è infatti estremamente variegata: riuscire a capire quando giocare di rimbalzo o quando colpire al volo è fondamentale, così come lo è essere sufficientemente agili e coordinati. Il miglioramento che si riscontra con il passare delle settimane di gioco è dunque evidente.
Uno dei benefici principali generati dal padel è relativo alla coordinazione. La varietà di movimenti richiesti da questo sport “figlio” del tennis, al quale sono però aggiunti i vetri a fondo e ai lati del campo, è infatti estremamente variegata: riuscire a capire quando giocare di rimbalzo o quando colpire al volo è fondamentale, così come lo è essere sufficientemente agili e coordinati. Il miglioramento che si riscontra con il passare delle settimane di gioco è dunque evidente.
Le altre due zone a rischio sono il gomito e la spalla. L’epicondilite è uno dei problemi più diffusi: il dolore si genera sul gomito a causa di un uso sbagliato dell’articolazione. Scegliere la racchetta giusta, non troppo pesante, e rafforzare i muscoli dell’avambraccio è fondamentale. I problemi alla spalla sono figli generalmente di un basso livello tecnico: un adeguato riscaldamento e la pratica costante fanno miracoli.
Le altre due zone a rischio sono il gomito e la spalla. L’epicondilite è uno dei problemi più diffusi: il dolore si genera sul gomito a causa di un uso sbagliato dell’articolazione. Scegliere la racchetta giusta, non troppo pesante, e rafforzare i muscoli dell’avambraccio è fondamentale. I problemi alla spalla sono figli generalmente di un basso livello tecnico: un adeguato riscaldamento e la pratica costante fanno miracoli.
Per quanto riguarda la primavera e l’estate, le passerelle dedicate alla moda uomo hanno lanciato un unico diktat: la parola d’ordine è “mostrare”, mettendo in risalto la muscolatura. Nell’armadio di coloro che sono attenti ai trend non possono mancare gli shorts particolarmente corti e la canottiera, in versione classica - bianca e aderente sui pettorali -, o anche in stile camicia. Via libera anche al look total denim e allo stile comfy, con capi che creano panneggi sul corpo, mettendone in evidenza la muscolatura. Per l’autunno e l’inverno, invece, è da prediligere la comodità. Sulle passerelle hanno sfilato abiti dalle linee essenziali, con forme voluminose. Protagonisti saranno i pile e i maglioni in lana, con intrecci, il jaquard, l’intimo di mohair e i piumini dotati di imbottiture realizzate con materiali hi-tech, che offrono alte performance.
Le basi per fare pratica
Saper fare il nodo alla cravatta è un’abilità che può tornare utile in diverse occasioni, ma non è un’operazione facile. Semplice, doppio, oppure “Windsor”: sono queste le tipologie che è possibile eseguire. Ideale per qualsiasi occasione e adatto a qualsiasi colletto, quello “semplice” è il nodo più classico e utilizzato. Per realizzarlo basta far passare la cravatta intorno al colletto, tenendo incrociate l’estremità larga (gamba) e quella sottile (gambetta). Passare la gamba sotto la gambetta, per poi riportarla avanti, facendola scivolare sotto la cravatta in corrispondenza del collo. Per concludere, far scorrere l’estremità dentro il passante che è venuto a crearsi.
Nodo doppio o in stile “Windsor”
Il nodo doppio è più spesso di quello semplice. Per realizzarlo occorre passare la gamba due volte intorno alla gambetta, per poi farla scivolare sotto la cravatta e infilarla nel doppio anello che si è venuto a creare.
Il “Windsor” è il più complesso, ma è ideale da sfoggiare per le occasioni più formali ed eleganti. Per ottenere un buon risultato occorre sovrapporre la gamba sulla gambetta e formare un anello, tenendo fermo l’incrocio. Dopodiché si va a creare un secondo anello, facendo passare nuovamente l’estremità larga sotto la cravatta e, ripiegandola intorno a quest’ultima, portandola dal lato opposto. È il momento di annodare: con un movimento verticale, passare la gamba sotto la cravatta, all’interno dell’anello. Non resta che eliminare eventuali pieghe e sfoggiare con orgoglio il nodo in stile Windsor.
Da alcuni anni la gonna, capo tradizionalmente associato alla moda femminile, ha superato i confini di genere conquistando prima alcune celebrità e poi le passerelle, diventando una delle tendenze maschili del 2023.
I MODELLI DA INDOSSARE
Durante l’ultima fashion week le gonne hanno fatto la loro comparsa in diverse versioni al maschile. Quella dal taglio midi, al ginocchio, in lana o tweed e con qualche piega per agevolare la camminata, è da indossare con maglioni tricot e giacca ton sur ton. I modelli mini sono ispirati al fenomeno dei femboy, tiktoker che sfoggiano look con gonna corta e a pieghe, d’ispirazione college. Per alcuni stilisti, poi, la gonna non è un’alternativa ai pantaloni, bensì un elemento da sovrapporre a questi ultimi, coordinandolo con il resto del look per dare vita a un outfit stratificato e contemporaneo, adatto anche a occasioni più eleganti e formali.
Dalle polo agli stivali: ecco come abbinare il kilt scozzese
Tra i modelli da indossare durante l’autunno e l’inverno 2023/2024 non si può scordare il kilt, che da gonna tipica della tradizione scozzese è diventato un capo alla moda.
L’abbinamento migliore è con una polo semplice o con una maglietta in tinta unita e dal taglio avvolgente.
Le scarpe, invece, devono essere rigorosamente nere: conviene prediligere gli stivali, ma anche il giusto modello di sneakers contribuisce a valorizzare il look.