La mia CASA dolce casa _ Martesana

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A nno V | Numero 2 Aprile 2024 LIVING Open space o chiuso, le soluzioni di tendenza IMMOBILIARE Ampia e con giardino la casa più richiesta COLORI Toni caldi e rilassanti nelle “palette” 2024 OUTDOOR Stile e creatività per l’arredo-giardino
Inserto omaggio allegato al numero odierno di La Gazzetta della Martesana, La Gazzetta dell’Adda
CASA La mia dolce casa
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CASA La mia dolce

Cucina

Editore: Dmedia Group S.p.A.

Via Campi, 29/L | Merate (LC)

Finito di stampare: Aprile 2024

Stampa: Tiber S.r.l. | Via Volta, 179 Brescia (BS)

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Merate (LC) | Tel. 039.99891

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La mia Casa dolce Casa 1 Living Le soluzioni di tendenza 2 Gli elementi d’arredo indispensabili 5 Il divano, equilbrio tra forma e funzione 6 Limitless e persimmon, i colori 2024 8 Pavimenti, scelta calda e “bio” 9 Aggiungi un posto a tavola 11 Soluzioni per l’home office 12 Combinazioni di luci 14 Tendenza e tradizione 16 Non solo a L o U 19 Unico ambiente, più funzioni 20 L’isola è perfetta per l’open space 22 Giardino e vani in più per la casa 24 Acquisto scontato 26 Casa in affitto o di proprietà 27 Minimalista, boho o classico 30 Bonus tende da sole e zanzariere 32 Allestire il tavolo all’aperto 33 Il terrazzo 35 Ecosostenibilità in giardino 36 Uno spazio anche per Fido 38 La tecnologia al servizio del verde 40 New trends 41 Bonus verde, giardini più belli 42 Tecnologia per l’efficienza 43 Il Bonus arriva fino al 65% 44 Analisi termografica 46 Il Bonus serramenti 47 Il Bonus colonnine copre l’80% 48 Mondo immobiliare
Esterno
Climatizzazione Incentivi green
casa

Living Le soluzioni di tendenza: open space, chiuso e semi-aperto

Il living - dal verbo inglese to live, che significa vivere, fare esperienze, conoscere - è lo spazio dove si trascorrono molte ore della giornata, si entra in relazione con gli altri componenti della famiglia, si incontrano gli amici e si intessono relazioni sociali

Se in passato la sua metratura era relativamente ridotta a vantaggio degli altri ambienti della casa, nel tempo ha acquisito sempre più importanza, in seguito alla comparsa di un elettrodomestico che ha rivoluzionato le abitudini familiari: la televisione. Oggi ha perlopiù un layout aperto e fluido con poche pareti interne e un minor numero di stanze indipendenti. E’ un unico spazio multifunzionale dove convivono cucina, soggiorno e sala da pranzo. Un’alternativa al tutto “a vista” sono le soluzioni semiaperte, in cui gli ambienti possono essere delimitati con ampi separè o porte scorrevoli. In questi casi, nelle diverse aree funzionali (cucina, soggiorno e sala da pranzo) per gli elementi d’arredo sono ammesse finiture e colori diversi. Non serve la perfetta omogeneità che invece è richiesta negli ambienti open space Soluzione più tradizionale è il soggiorno con area pranzo separata dalla cucina, alternativa consigliata in abitazioni di ampie metrature.

Come delimitare l’ingresso

Sempre più di frequente, per ragioni di metratura, l’ingresso è aperto sul soggiorno. Se si desidera che l’ambiente living abbia una sua indipendenza, diverse sono le soluzioni a disposizione. Per delimitare le due zone si può inserire una divisione flessibile, come una tenda che, secondo necessità, può essere aperta o chiusa. In alternativa si può

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collocare un arredo contenitore dotato di consolle, portaombrelli, appendiabiti, così si possono riporre indumenti e accessori giornalieri tipo giacche, device elettronici e borse quando si entra ed esce di casa. Anche una libreria bifacciale freestanding è un’ottima soluzione. In questo caso, la vista sarà più o meno celata in base agli oggetti e alla quantità di libri che vi saranno riposti.

DIVANI, DOVE METTERLI?

Pag. 4: LAGOAir Soft, divano angolare con penisola.

Pag. 5: soluzione semi-aperta con parete divisoria trasparente

Il divano nel soggiorno può essere posizionato a parete, a centro stanza, oppure passante. La soluzione a parete è la più utilizzata perché permette di risparmiare spazio e, in molte case, è una scelta pressoché obbligata. A centro stanza, magari angolare, si può collocare se si dispone di molto spazio. La soluzione passante prevede i divani affacciati, collocati su pareti opposte con il passaggio centrale. È una valida alternativa anche per chi non dispone di molto spazio e desidera avere più imbottiti.

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Living Gli elementi d’arredo indispensabili

Caratteristica del living moderno è la possibilità di essere riconfigurabile nel tempo e nello spazio. Deve soddisfare le esigenze della quotidianità all’insegna di uno stile di vita contemporaneo. L’orientamento dei maggiori brand del settore, pertanto, è sempre più orientato

LA LIBRERIA

Anche nell’epoca digitale non perde mai fascino la libreria. Può essere allineata, disallineata, sospesa, a terra o collocata a centro stanza. Se passante o freestanding, è l’arredo perfetto per creare una partizione leggera ed elegante. Si può arricchire con elementi complementari come una scala da libreria, fondamentale per le tipologie a muro che arrivano fino al soffitto. Oppure, per soddisfare l’esigenza sempre più attuale di avere una postazione lavorativa in casa, inserire ripiani più o meno profondi dove alloggiare i nuovi sistemi multimediali. Grazie alle dimensioni ridotte dei LED è possibile anche pensare a un sistema di retroilluminazione per evidenziare i profili o particolari ripiani. Per quanto riguarda le finiture, perfetti l’alluminio, il vetro e l’intramontabile legno, materiali preziosi ma anche eco-friedly.

a proporre componenti la cui caratteristica fondamentale è proprio la modularità

Pareti attrezzate, librerie, divani, si combinano in infinite soluzioni per adattarsi a ogni stile di vita, desiderio e metratura. E se nel tempo la casa cambierà, gli arredi si adegueranno ai nuovi spazi abitativi.

COFFEE TABLE

Si deve collocare di fronte oppure di fianco al divano. Se di fronte, deve essere più basso di almeno un paio di centimetri della seduta del divano, se accanto, deve essere qualche centimetro più basso del bracciolo. Una soluzione sempre più diffusa prevede la presenza di due o tre tavolini dalle forme, dimensioni e finiture differenti. Può bastarne uno, solo se ha forme generose.

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Living Il divano, equilibrio tra forma e funzione

IIl comfort delle sedute è garantito anche da cuscini realizzati con materiali di alta qualità (LAGODivano Altana)

l divano è l’elemento centrale dell’arredo, è ciò che per primo caratterizza lo stile di un ambiente. La sua funzione, oggi, è di creare vere e proprie isole di comfort ideali per il riposo e la convivialità. Le nuove sedute sono componibili, su misura, trasformabili e donano allo spazio una sensazione di leggerezza grazie al perfetto equilibrio tra forma e funzione.

Divani lineari, angolari o con chaise longue, ideali per ambienti dalla grande personalità. Per quanto riguarda i colori, le tinte neutre, i grigi, i bianchi, i naturali sono un passepartout del gusto. Chi ama osare, invece, può scegliere tra tonalità accese che trasmettono energia e positività, oppure virare verso i toni del cannella, del caramello, del toffee o della noce moscata.

PARETI ATTREZZATE ACCESSORIATE, CABLATE E MULTITASKING

Sono elementi indispensabili per ottimizzare gli spazi e arredare in modo organico il soggiorno. Accessoriate, cablate, multitasking, le pareti attrezzate rispondono alle esigenze di versatilità degli spazi contemporanei. Possono essere collocate a parete, sospese o a terra, oppure installate in mezzo alla stanza nella versione double-face per separare due ambienti comunicanti. Sono pensate per accogliere libri, foto, oggettistica, apparecchiature tecnologiche e l’indispensabile televisione. Spesso dotate di prese, luci e passacavi, spalle e mensole diventano isole tecniche per un ordine perfetto senza fili a vista. Perlopiù, sono elementi monolitici a tutta altezza che giocano con l’alternanza di volumi chiusi e aperti, altamente personalizzabili, all’insegna della massima flessibilità e customizzazione. Tra i materiali vince il laccato, ma seducono anche le venature del legno e la leggerezza di vetro e metallo.

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Living Limitless e persimmon, i colori 2024

In primavera spesso nasce il desiderio di portare una ventata di novità in casa cambiando colori ed effetti alle pareti. Ma quali sono le tinte più di tendenza?

Tabella colori

tratta da : “Voice of Colour SelectionSigma Coating”

Assistiamo a un grande ritorno dei colori che richiamano la natura, dai sabbia ai verdi, dai rossi ai terracotta. La tinta più gettonata del 2024 è sicuramente il burro o “limitless”, un

beige caldo dalla straordinaria versatilità che porta gioia e luminosità in casa.

Può essere abbinata a un’ampia gamma di colori terra, ma anche a blu, rosa o verdi. È ideale per creare spazi accoglienti. Altro colore di tendenza è il verde oliva da utilizzare sia per decorare intere pareti, sia in piccoli tocchi, per trasformare e vivacizzare un angolo della stanza.

Una citazione a parte merita il “persimmon”, ovvero un color terra caldo tendente al mandarino, all’arancione bruciato, al Terra di Siena.

Una delle tendenze più recenti dell’interior design è quella di utilizzare il colore su almeno due pareti e il terracotta si presta bene a creare questi schemi. E’ ideale se applicato sulle pareti, ma anche sul soffitto, senza appesantirlo visivamente.

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Living Pavimenti, scelta calda e “bio”

Il pavimento è un elemento chiave per determinare l’atmosfera e il carattere dello spazio abitativo.

Le ultime tendenze prodiligono materiali e colori capaci di creare ambienti caldi, vitali e confortevoli. Il grès porcellanato, in particolare, è il materiale che, meglio di altri, sposa i nuovi trend. E’ disponibile in un’ampia gamma di finiture (effetto pietra, legno, marmo, metallo ecc.), colori e dimensioni. Preferibili sono le lastre di grande formato che esaltano l’effetto di continuità visiva. Abbiamo poi i pavimenti di legno che continuano a essere scelti per il

loro fascino materico intrinseco. Un parquet in rovere europeo, contraddistinto da ampi nodi e venature pronunciate, per esempio, se sottoposto a una piallatura artigianale, è capace di trasmettere un fascino vissuto, raffinato ed esclusivo agli ambienti. Grande ritorno anche del cotto, “bio” per natura perché prodotto solo con acqua e argille. Varie sono le finiture e i colori. Può avere superficie grezza, naturale o levigata ed è prodotto in una grande varietà di colori che spazia dal beige al giallo, rosato e rosso, sino ad arrivare ai più moderni colori cioccolato, grigio e nero.

IL TAPPETO CHE ACCOGLIE GLI ARREDI

Il tappeto deve “accogliere” gli arredi, quindi spuntare di almeno 20 cm dai lati degli imbottiti. Può essere rettangolare, rotondo, ovale o addirittura asimmetrico. Meglio se di tonalità in gradazione con gli imbottiti o in netto contrasto. E’ preferibile se realizzato con materiali naturali come la juta o l’intramontabile lana: fibra pregiata, soffice e calda che racchiude in sé stessa le caratteristiche di naturalezza e resistenza.

Il gres procellanato reinterpreta i materiali tradizionali e ne perfeziona le qualità tecniche e funzionali.

È disponibile con finiture a effetto legno, pietra, marmo e anche metallo

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Living Aggiungi un posto a tavola

Il tavolo da pranzo è da sempre il simbolo della convivialità e della condivisione. E’ l’arredo capace di riunire tutta la famiglia e gli amici intorno a sé. Che sia destinato alla sala da pranzo tradizionale o a un ambiente open space, il tavolo è l’essenza del living, l’elemento cardine dello spazio. Negli ultimi anni, poi, si è sempre più trasformato da semplice arredo funzionale, in elemento di stile. Versatile, pratico e performante può essere rettangolare, rotondo, quadrato, ovale e ancora fisso o allungabile. Per quanto riguarda i materiali, è privilegiata la doppia finitura, ossia gambe e piano in

IL “LAZY SUSAN”

Sui tavoli rotondi di design è comparso recentemente un nuovo complemento d’arredo, il “Lazy Susan”. Si tratta di un vassoio girevole, pratico e funzionale, da collocare al centro del tavolo quale elemento di servizio per servire comodamente tutti i commensali o puramente come elemento decorativo. Se incassato a filo, solitamente è realizzato con lo stesso materiale del piano del tavolo, se rialzato, molto spesso ha una finitura diversa del piano, ma complementare.

materiali o anche solo finiture diverse, anche se naturalmente non mancano i modelli in un solo colore.

I piani sono realizzati in vetro, in pietre naturali o in materiali ceramici, in legno massello o in lacca. Di grande tendenza sono quelli realizzati con materiali compositi a base di resine e cariche minerali.

Molto belli sono anche i piani costitutiti da uno strato di ceramica superficiale accoppiato a uno strato inferiore in vetro o cristallo. Il materiale che ne risulta è ultra resistente, facile da pulire e in grado di resistere ai graffi, al calore e a ogni tipo di pranzo e cena.

Il tavolo è protagonista in ogni soggiorno Alcuni modelli sono dotati di vassoio girevole centrale (Lazy Susan) che permette di servire più comodamente i commensali

Cattelan Italia mod. Skorpio Keramik tavolo da soggiorno

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SMART WORKING “EN PLEIN AIR”

ELLEFFE IMPIANTI: PIÙ SICUREZZA CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Lavorare da casa ma all’aperto: la nuova frontiera dello smart working. Con l’arrivo della bella stagione, il desiderio di vivere all’aria aperta, seppure nell’intimità domestica, offre spunti per trasformare terrazzi, balconi, piccoli e grandi dehor, in temporary office. All’apertosi posssono creare delle vere e proprio workstation da spostare all’occorrenza. La postazione di lavoro “en plain air” deve però essere progettata seguendo i principi funzionali del design per l’ufficio, quindi rispettare i canoni di efficienza, estetica, comodità associata a una giusta esposizione solare. La scrivania è l’elemento principale che può essere sostituita da un tavolo per esterno, purchè solido e resistente. Per quanto riguarda la poltrona, anzichè la girevole con schienale alto, si può utilizzare una sedia dining. E’ poi importante una buona illuminazione. Nonostante l’esposizione alla luce solare contribuisca naturalmente al benessere dello smartworker, una lampada da scrivania può aiutare a migliorarne l’efficienza. L’idea in più, è quella di avere una fonte di luce “nomade”, wireless, da spostare comodamente da un angolo all’altro in base alle esigenze. Per garantire la privacy, si può ricorrere a moderni paraventi, magari accessoriati con elementi contenitori dove trasferire temporaneamente gli “attrezzi” del mestiere.

Fabio Grazioli di Elleffe Impianti si è specializzato, insieme al suo team, nell’installazione di sistemi antintrusione Tecnoalarm. “Da oltre 15 anni abbiamo iniziato a installare questi impianti di produzione italiana, con grande soddisfazione della clientela - afferma - Oggi, nel segno dell’innovazione tecnologica, abbiamo la possibilità di implementarli con un sistema di nuova generazione, utilizzando l’intelligenza artificiale in continua evoluzione, rendendo l’impianto antintrusione abbinato a quello Tvcc (telecamere) “intelligenti”. Si tratta di un’innovazione particolarmente utile, perché ci permette di avere a disposizione sistemi che, grazie all’AI, sono in grado di riconoscere i fastidiosi falsi allarmi, Elleffe Impianti è, comunque, a disposizione di tutti coloro che, avendo un sistema antintrusione, desiderano una consulenza sull’eventuale implementazione con AI: “L’intelligenza artificiale ci darà una grossa mano anche sul fronte della sicurezza – afferma il titolare - già oggi, infatti, è in grado di riconoscere animali o sbalzi di luce che altrimenti farebbero scattare inutilmente i sensori. Tra qualche anno la sua efficienza migliorerà ulteriormente di sicuro”. Elleffe Impianti risponde a ogni richiesta offrendo la propria consulenza per dare modo a tutti di apprendere le modalità migliori per rendere ancora più performante il proprio sistema antintrusione. “Inoltre, a richiesta, siamo anche in grado di realizzare veri e propri impianti antifurto, funzionanti con nebbiogeno, molto efficaci perché, quando scattano, la coltre di nebbia artificiale che generano è assolutamente invalicabile”.

Elleffe Impianti Cornate d’Adda, via Modigliani 19

Cell. 338 5075764

Living Soluzioni per l’home-o ce

L’esigenza di disporre di una postazione home office, oggi più che mai, riveste una grande importanza non solo per lavorare, ma anche per utilizzare ciò che viene offerto dalla multimedialità Chi ha tanto spazio può valutare soluzioni con arredi su misura. Altrimenti, meglio privilegiare soluzioni più flessibili: una scrivania con cassettiera da spostare facilmente, un paravento per separare visivamente la zona studio dal resto del soggiorno, oppure arredi integrati salvaspazio: contenitori con ante a ribalta, consolle che si trasformano in tavoli da pranzo o, ancora, librerie componibili con integrate scrivanie, scrittoi e ripiani profondi.

L’HI-TECH IN CASA

amministrazione@elleffeimpiantisnc.com

Per evitare la giungla di cavi e caricabatterie nello studio o nell’angolo domestico dedicato all’home office, una postazione di ricarica per gadget tech è ormai indispensabile. In commercio si trovano postazioni che ricaricano contemporaneamente e velocemente fino a sei dispositivi - telefoni, mouse, cuffiette wireless, smart watch - si arriva anche a otto con un cavo a Y da acquistare separatamente.

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I.P.

Living

Combinazioni di luci

BINARI E FARETTI LED

Per illuminare in modo flessibile ed efficiente un open space si può ricorrere ai sistemi a binario con faretti. Valida soluzione anche quando si ha a disposizione un solo punto luce, o addirittura diversi, ma posizionati in maniera scorretta.

I faretti possono essere spostati lungo i binari, ruotati e inclinati, consentendo di mettere in risalto specifici punti dell’ambiente o di creare atmosfere particolari. Progettati per ospitare lampadine LED di ultima generazione, permettono anche di beneficiare di un’illuminazione brillante ma a basso consumo.

Il soggiorno è l’ambiente dove si svolgono molte attività. Può esserci uno spazio adibito alla lettura, uno riservato alla conversazione e uno conviviale. Ognuno di questi “angoli” deve essere illuminato nel modo più opportuno. È importante, pertanto, prevedere un sistema basato sull’equilibrio di diverse combinazioni di luci

Diretta - a sospensione - sul tavolo da pranzo, diffusa - a soffitto, in controsoffitti, dietro le tendenella zona divani e relax, puntuale e delicata su una parete attrezzata, una libreria o un quadro importante. Una valida alternativa, o in aggiunta alle luci d’ambiente, sono le lampade da terra da collocare sia in prossimità dei divani sia, se ad arco, a lato del tavolo da pranzo per illuminarne il centro.

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Ferm Living Tiny Table Lamp

La cucina, focolare domestico contemporaneo, oggi più che mai, riflette la personalità del padrone di casa. Abbiamo così cucine in stile minimal, industrial, rustico o country

STILE MINIMAL

La regola è semplice quanto ardua: non aggiungere niente di più rispetto allo stretto necessario. Quindi, assenza quasi totale di decori, utilizzo di materiali di altissima qualità, geometrie rigorose e lineari. E’ particolarmente adatta in ambienti open space ampi e luminosi. I materiali più utilizzati sono l’acciaio, il cemento e l’intramontabile marmo: un materiale solido, monolitico e contemporaneamente elegante e ricercato.

Cucina Tendenza e tradizione: minimal, industriale e country

Stile Industriale

Tutto deve essere rigorosamente “a vista” dai macchinari agli impianti. Elementi indispensabili: un lungo bancone a penisola, o isola, che diventa all’occorrenza tavolo da pranzo, e una cappa dalle dimensioni importanti. Gli elettrodomestici devono essere assolutamente “freestanding” dalle linee vintage che rimandano al passato. Il legno con il metallo sono i materiali predominanti. Il grigio, declinato nelle tonalità ferro e antracite è la tinta must,

accompagnata al nero, molto spesso proposto nell’amatissima finitura lavagna.

Stile “rustico o country”

Si ispira alla cultura delle vecchie case di campagna e trasmette calore. I materiali sono tutti naturali: legno, pietra, ferro battuto, argilla e terracotta ma anche il vetro per vetrinette, madie e pensili. I piani di lavoro sono massicci e il lavandino, ampio e dalle linee semplici, deve essere in pietra o in ceramica bianca impreziosito da rubinetti in stile. Bianco, crema, tortora, ma anche tonalità pastello come il verde e l’azzurro oppure la palette dei grigi sono i colori più indicati.

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Marchi Cucine - mod. 1956, coll. Vintage

LA RUBINETTERIA

Il rubinetto del lavello è l’elemento della cucina più utilizzato: per cucinare, per l’igiene, per lavare alimenti e stoviglie. E’ quindi importante sceglierlo con attenzione. I modelli più funzionali hanno altezze diverse e bocche girevoli per lavare comodamente porcellane, cristalleria e teglie da forno di grandi dimensioni. Oppure sono dotati di doccetta estraibile o mousseur, per avere un raggio d’azione molto più ampio e rendere le operazioni sul lavello più comode. Ci sono poi i rubinetti intelligenti con attivazione senza contatto e regolazione del flusso dell’acqua tramite sensori, o dotati di sistemi di filtraggio integrati. Questi ultimi trasformano il rubinetto in una fonte d’acqua pura. Riducono il calcare, il residuo fisso e migliorano il gusto dell’acqua.

Marchi Cucine, mod. Convivium, collezione Philosophy

Quando l’hi-tech è di casa

Gli elettrodomestici in cucina sono sempre più smart, multifunzionali e avveniristici. Il piano cottura di tendenza è a induzione, perchè efficiente e sicuro. Se sul piano acceso non è presente una pentola, l’alimentazione elettrica s’interrompe immediatamente. Le cappe hanno motori sempre più performanti per un’aspirazione perfetta e i frigoriferi sono dotati di compartimenti a temperatura differenziata per mantenere inalterate le qualità organolettiche di ogni alimento. E i forni? Sono autopulenti, tradizionali, combinati con microonde oppure a vapore + microonde, ideali per chi vuole condurre uno stile di vita sano e moderno.

Marchi Cucine mod. 1956

Vintage, cappa

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Cucina Non solo a L o U

Le tipologie di cucina più ricorrenti sono a L, a U, monoparete o lineare doppia. Se a L, la disposizione dei vari componenti è lungo due pareti contigue. Lavello e piano cottura meglio se collocati centralmente su ognuno dei rispettivi lati e il frigorifero all’estremità della parete col lavello. La soluzione a U permette di costituire il triangolo di lavoro in maniera ottimale. Lo spazio libero centrale può ospitare il tavolo o un’isola di lavoro. La disposizione preferita dai cuochi è quella parallela con il lato lavaggio/cottura opposto a quello di conservazione. Questa soluzione offre due zone di lavoro distinte facilitando la preparazione e la cottura dei cibi. La configurazione più semplice è a I o monoparete. Piano cottura e zona lavaggio meglio se vicini e posizionati al centro e gli elettrodomestici per la conservazione dei cibi collocati ai lati.

IL “WORK TRIANGLE”

Il “Work Triangle” è un modello che indica la corretta disposizione della zona di conservazione, del lavaggio e della cottura. Se collegate idealmeente, queste tre aree devono formare un triangolo con un perimetro compreso tra i 4 e i 7,9 metri.

Illustrazione: Valcucine

GIOCHI GRAFICI PER I RIVESTIMENTI

Le piastrelle destinate alle pareti della cucina, soprattutto in prossimità di fornelli, lavello e piani di lavoro, devono essere durevoli, antiscivolo, facili da pulire e resistenti a umidità, macchiee prodotti chimici. Per quanto riguarda la tipologia, ci si può sbizzarrire scegliendo tra lastre XXL, ispirate alla pietra, al cemento o al legno, e mattonelle di forma quadrata, rettangolare o esagonale, di piccolo formato, dal sapore un po’ vintage. Tra le novità più interessanti abbiamo sicuramente il ritorno delle piastrelle decorate che, dopo il successo degli anni ’60 e ‘70, erano state dimenticate in favore di soluzioni più comode e meno costose. Abbiamo così collezioni decorate con un mix di giochi grafici e cromatici. Quadrati, rettangoli, rombi e cerchi si susseguono, contrapponendosi e incontrandosi in infinite composizioni modulari. Oppure piastrelle con texture ispirate agli elementi naturali, in stile optical art o, ancora, che propongono a scala ingrandita i tipici motivi sartoriali delle stoffe. Per quanto riguarda i colori, le tonalità chiare sono un’ottima soluzione per creare spazi ampi e luminosi. All’opposto, i colori scuri, possono rivelarsi la scelta giusta se la cucina ha dimensioni molto grandi e gli arredi hanno colori prevalentemente chiari.

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L’ambiente cucina, talvolta, può ospitare anche altre funzioni non strettamente legate alla preparazione e alla consumazione del cibo. Se non si dispone di spazio a sufficienza per creare una lavanderia indipendente, oppure non c’è la possibilità di realizzare un nuovo scarico o non è

possibile portare l’impianto di adduzione dell’acqua in altre zone della casa, una valida soluzione è quella di creare una zona laundry all’interno della cucina dove il punto acqua è già esistente. Nell’esempio riportato qui sotto, è stato creato all’ingresso un piccolo vano dedicato esclusiva-

Cappa a scomparsa

Fuochi da 90 cm

Forno

Lavello a 2 vasche

Asse da stiro

Lavastoviglie

Asciugatrice

mente al bucato, separato dalla cucina vera e propria mediante tavolati in cartongesso che fungono anche da elementi contenitivi della dispensa. L’asciugatrice e l’asse da stiro, invece, sono completamente integrati e “scompaiono” dentro le basi della parete attrezzata.

Tavolo

Dispensa

Porta a libro

Lavatoio

Lavatrice

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Cucina L’isola è perfetta per l’open space

La tipologia a isola deriva dalle cucine professionali ed è la configurazione perfetta per ambienti “open space”. ll principale vantaggio è la concentrazione di tutto il necessario per la preparazione dei cibi attorno a un unico elemento sfruttabile su tutti e quattro i lati. Il limite riguarda invece gli interventi sull’impianto idraulico ed elettrico necessari per l’installazione. Spesso le isole sono dei veri e propri elementi di design, eccezionalmente belli nonché funzionali. Normalmente hanno una duplice funzione: area di lavoro dotata di una o due attrezzature (cottura e lavello) e zona pranzo o snack aperta sul living. Così, mentre si cucina, si può facilmente interagire con chi è in soggiorno e, allo stesso tempo, restando comodamente seduti sul divano si può parlare (e vedere) chi è ai fornelli. È sicuramente uno scenografico spazio di riunione della famiglia, nonchè di socialità e condivisione.

Luce naturale e luci artificiali

Gli arredi in cucina devono essere collocati in modo che la zona di lavoro sia illuminata con una fonte di luce naturale posizionata di lato per non provocare fastidiosi abbagliamenti o sconvenienti zone d’ombra. È poi indispensabile integrare la luce naturale con l’illuminazione artificiale: una luce d’ambiente, che può essere realizzata con faretti posti su binario, o incassati a

soffitto, e una luce funzionale in grado di illuminare puntualmente le principali zone di lavoro. Risultano efficienti a questo scopo le luci led sotto-pensili soprattutto in corrispondenza del lavello e del piano cottura. Si può prevedere anche un punto luce a sospensione da collocare però, solo in corrispondenza del tavolo da pranzo.

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A lato, una cucina con isola multifunzione comprendente le aree per la preparazione e la consumazione del cibo. In basso, soggiorno con cofee table e imbottiti componibili

ARREDARE CON IL TOP

Il piano di lavoro, tecnicamente chiamato “top”, è una delle parti più importanti della cucina. Oltre a essere sempre in bella vista, aiuta nella maggior parte delle attività che si svolgono, dalla preparazione di una semplice colazione ai pasti più importanti. Per isole e penisole si preferisce il top “a cascata”, ovvero che prosegue anche sui fianchi fino a terra, creando un effetto scenico altamente spettacolare. Può essere in laminato, quarzo e acciaio, ma anche in grés porcellanato, in materiali lapidei e in cemento. Quest’ultimo, non utilizzato e dimenmticato per anni, oggi è stato riscoperto e sta diventando un “must have” di stile, grazie al suo aspetto evergreen, che ben si abbina a tutti i rivestimenti e ai colori dell’arredamento.

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Mondo immobiliare giardino e vani in più per la casa ideale

In che direzione sta andando il mercato immobiliare e quali sono i “plus” che gli acquirenti cercano nella propria nuova casa? Dopo la pandemia di COVID-19 i cambiamenti sono stati significativi. Nella speciale classifica stilata dalla Survey dell’Ufficio Studi di Gabetti dello scorso

MUTUO FISSO O VARIABILE?

La scelta del tasso fisso o di quello variabile quando si accende un mutuo è soggettiva. C’è chi preferisce la sicurezza della rata fissa e chi invece cavalca l’andamento della macroeconomia (molteplici negli ultimi anni, però, le lamentele sul lievitare delle rate da parte di questi clienti). Nell’attuale momento storico, è bene notare che la stretta sui tassi d’interesse da parte della BCE sembra essersi allentata. Nessuno ha la sfera di cristallo, ma prima di sottoscrivere qualsiasi mutuo, sarebbe meglio farsi consigliare da veri esperti.

dicembre, il 78% di chi ha acquistato casa nel 2023 lo ha fatto, in primo luogo per avere un vano in più (perché si è ampliata la famiglia, o per allestire una postazione per lo smart working).

Al secondo posto troviamo l’esigenza, diretta conseguenza della pandemia, di disporre di ampi giardini e terrazzi dove trascorrere piacevoli momenti all’aperto (63%). Al terzo posto, il desiderio di avvicinarsi ai servizi principali (23%).

Al di là della Survey, inoltre, chi cerca una nuova casa oggi desidera che sia smart (caratterizzata da un livello elevato di innovazione tecnologica), con alti soffitti e ampie finestrature.

Finché sono stati in vigore Superbonus, sconto in fattura e cessione del credito, inoltre, è andato bene anche il mercato delle case bifamiliari, gradite alle famiglie in cui convivono genitori e figli, ma in appartamenti separati. Questa tendenza, tuttavia, è attualmente in calo.

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Mondo immobiliare Acquisto scontato

Tra gli immobili più convenienti sul mercato della casa rientrano sicuramente le unità abitative che fanno parte di un fabbricato interamente ristrutturato, in quanto è stata confermata anche per quest’anno la detrazione fiscale, nella misura del 50%, entro l’importo massimo di 96.000 euro, per il loro acquisto. L’agevolazione non si calcola sul valore degli interventi eseguiti, ma sulla base di un importo forfettario rappresentato dal 25% del prezzo dell’unità immobiliare, risultante dall’atto pubblico di compravendita. Per ottenere lo sconto è necessario che siano rispettate due condizioni: 1) l’intervento deve essere eseguito da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che, entro 18 mesi dalla data di fine lavori, provvedono alla successiva alienazione o assegnazione

Un’assicurazione contro le calamità

La casa corre rischi che si possono scongiurare sottoscrivendo le apposite polizze messe a punto dalle compagnie assicurative. In questa ottica, sono oggi disponibili sul mercato prodotti in grado di tutelare i proprietari da ogni genere di imprevisto a livello domestico.

Viste le numerose calamità naturali verificatesi anche di recente, negli ultimi mesi è andata crescendo la richiesta di polizze in grado di proteggere abitazioni e le loro pertinenze da questo genere di rischi (alluvioni, grandinate ecc.). I premi sono abbastanza elevati, ma lo Stato dà ai contribuenti che sottoscrivono assicurazioni per tutelare la casa da eventi catastrofali la possibilità di detrarre dalle tasse il 19% dei premi sostenuti senza alcun limite di spesa e senza franchigia.

dell’immobile;

2) nell’atto di acquisto o di assegnazione deve essere riportata la data di ultimazione dei lavori e la specifica che si tratta di un immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato

POLIZZE CASA - DATI 2023

Secondo l’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) le varie polizze proposte dalle compagnie a protezione della casa, in Italia sono ancora troppo poco diffuse. Nel 2023, infatti, nel nord della penisola solo il 65% delle abitazioni era assicurato contro gli incendi (ha fatto peggio il resto d’Italia: il dato nazionale è stato pari al 44,2%).

Provoca sconforto anche il numero delle polizze contro le calamità naturali (alluvioni, grandine, terremoti ecc.): sempre nel 2023, infatti, al nord era assicurato in tal senso solo il 7% delle case. Anche in questo caso, la media nazionale è stata peggiore: appena il 5,3% del totale. A livello mondiale le catastrofi naturali nel 2023 hanno fatto danni per oltre 250 miliardi di dollari.

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Casa in a tto o di proprietà: vantaggi e svantaggi

I canoni delle locazioni sono in aumento perché la domanda è in crescita. Entrambe le formule possono rivelarsi utili e convenienti

In un periodo caratterizzato dalla continua ascesa dei canoni d’affitto (a febbraio 2024 per gli immobili residenziali sono stati richiesti in media € 17,61 al mese per metro quadro, con un aumento del 14,13% rispetto a febbraio 2023 - Fonte: Immobiliare.it) viene da chiedersi se sia più conveniente andare in affitto, oppure sia preferibile la casa di proprietà.

Perché l’affitto

La scelta di vivere in affitto viene fatta soprattutto da chi cambia spesso casa, per esempio a causa di continui trasferimenti della sede di lavoro. L’affitto permette di

cambiare casa con molta facilità e da questo consegue una maggiore flessibilità nell’assecondare le proprie esigenze professionali.

In secondo luogo, l’affitto non obbligando a ingenti spese immediate, permette di avere a disposizione più risorse economiche da investire in altri modi.

Fin qui i vantaggi, tuttavia l’affitto presenta anche svantaggi.

In particolare, la locazione appare poco conveniente in funzione del canone d’affitto che, in termini finanziari, è da considerare una spesa improduttiva in quanto non va a finanziare l’acquisto dell’abitazione. Inoltre, è da prendere sempre in considerazione l’eventualità di dover traslocare qualora il proprietario decida di non rinnovare il contratto di locazione.

Andando in affitto, inoltre, può capitare che i rapporti con il proprietario di casa si

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complichino, nonché di avere poca o nulla libertà decisionale sull’assetto dell’abitazione.

Perché acquistare

Comprando casa si acquisisce maggiore sicurezza, in quanto si ha sempre un posto in cui vivere e nel quale rifugiarsi. Il valore dell’immobile, inoltre, nel tempo resta ancorato al costo della vita facendo del mattone un vero bene rifugio. Disponendo della somma di acquisto ci si espone a una grossa spesa, ma la casa diventa immediatamente di proprietà. L’alternativa, è richiedere un mutuo e questo, a lungo termine, può trasformarsi in un onere, soprattutto in situazioni di precarietà o perdita di lavoro. Pertanto, l’accensione di un mutuo presuppone un’attenta valutazione della propria capacità economica, per avere la certezza di poterlo pagare per tutti gli anni preventivati. L’importo della rata non deve superare il 35% del proprio reddito mensile e il finanziamento, salvo casi particolari, non può superare l’80% del costo d’acquisto. Una polizza assicurativa può tutelare dagli imprevisti. Il mutuo, talvolta, può essere poco conveniente in quanto preclude, o limita, la possibilità di fare altre tipologie di investimento e rende più difficoltosa la vendita. L’immobile acquistato diventa effettivamente di proprietà solo nel momento in cui si è estinto il proprio debito

Cosa fare

Per acquistare una casa o affittarla va, anzitutto, fatta un’analisi sulla propria situazione al fine di comprendere cosa sia finanziariamente conveniente. L’acquisto diventa vantaggioso rispetto all’affitto nel caso in cui l’orizzonte temporale di mantenimento dell’immobile sia di lungo periodo. La lunghezza del periodo, infatti, è fondamentale per ammortizzare i costi e avvantaggiarsi della rivalutazione.

Una scelta soggettiva

LOCAZIONI IN CRESCITA

Complici i tassi di interessi molto alti, nel 2023 la domanda complessiva di locazioni è andata aumentando. Il dato emerge dal 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare di Nomisma che ha analizzato le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

Secondo l’Osservatorio, infatti, le difficoltà riscontrate dalle famiglie a finalizzare l’acquisto di una casa diventate sempre più marfcate con il passare dei mesi, hanno fatto crescere l’interesse per il mercato degli affitti. “Nell’ultimo anno – precisa Nomisma – il 7,3% della domanda si è spostata dall’acquisto all’affitto accentuando la pressione su un comparto già saturo”. Come abbiamo visto, l’accresciuta domanda sta facendo lievitare i canoni.

In conclusione, non è possibile dare sulla tematica in esame un giudizio assoluto, in quanto la convenienza dell’acquisto rispetto all’affitto o viceversa, deve essere decisa caso per caso, avendo cura di verificare con attenzione la propria situazione lavorativa, familiare e finanziaria.

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Esterno Minimalista, boho o classico: gli stili in giardino

A bracci, a cappottina, ad attico e a pergolato.

Oltre alla pergola bioclimatica, sono queste le quattro tipologie di tenda da esterni oggi più diffuse sul mercato. Scegliere la tenda giusta è fondamentale per rendere lo spazio esterno il più accogliente possibile

LA PERGOLA BIOCLIMATICA

Negli ultimi anni si è innescata una forte richiesta di “pergole bioclimatiche”, soluzioni che permettono di realizzare vere e proprie stanze all’aperto. Sono composte da lame orientabili che, ruotando, fanno entrare la luce solare e regolano il flusso d’aria. Le lame in alluminio che compongono il tetto della struttura sono motorizzate e ruotano dalla posizione di chiusura fino a 135°. Le «pergole bioclimatiche» sono state concepite anche per riparare dalla pioggia, dando luogo a uno spazio open-air accogliente e caratterizzato da una perfetta climatizzazione.

Il lavoro del paesaggista non riguarda solo la scelta delle piante e dei fiori per lo spazio esterno. Consiste anche, e soprattutto, nel creare un equilibrato rapporto tra il giardino, le persone e l’ambiente circostante, assecondando gli stili di tendenza e i gusti dei padroni di casa.

Stile minimalista: si caratterizza per linee pulite ed essenziali, che richiamano le forme geometriche. I colori utilizzati seguono una palette composta da tonalità sobrie: bianchi, grigi, beige e il tortora in tutte le sue declinazioni. Equilibrio ed essenzialità sono le parole d’ordine.

Stile boho: detto anche boho-chic, o bohemien, è una delle tendenze più diffuse per gli amanti del colore e dell’eleganza vintage. Ne conseguono giardini anticonvenzionali in cui, solitamente, si privilegiano i materiali naturali.

Stile classico: il giardino classico si distingue per la sua eleganza senza tempo. Arredi moderni dalle linee semplici si abbinano a pezzi vintage: un mix armonioso che dà vita a spazi eleganti, ma funzionali.

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Esterno Bonus tende da sole e zanzariere

Il Bonus tende da sole (o schermature solari) e zanzariere, è attivo anche nel 2024. Questo incentivo, che rientra nell’ecobonus, prevede la possibilità di detrarre fino al 50% del costo di fornitura, smontaggio del preesistente, opere provvisionali e spese professionali.

Chi ha diritto all’incentivo

Possono fruire dell’incentivo i proprietari e i nudi proprietari; i titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); i locatari o comodatari (previo consenso del legittimo possessore); i soci di cooperative divise e indivise; gli imprenditori individuali e i soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari) per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; gli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, per le spese sostenute per interventi realizzati su immobili di loro proprietà, adibiti a edilizia residenziale pubblica. Per ottenere il bonus occorre trasmettere comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

L’importo massimo detraibile è di 60.000 euro per unità immobiliare. Per poter beneficiare della detrazione fiscale, le schermature solari devono essere installate su edifici esistenti che siano accatastati o che abbiano una richiesta di accatastamento in corso. Le tende da sole, le veneziane, le tende a rullo e le tende a bracci devono essere posizionate su facciate orientate da est a ovest, passando per sud. Non sono ammesse all’agevolazione le installazioni su facciate orientate a nord, nordest e nord-ovest. Per le chiusure oscuranti, come persiane, avvolgibili e tapparelle, invece, non ci sono restrizioni sugli orientamenti.

Caratteristiche tecniche

Le schermature solari devono avere un valore Gtot (rapporto tra schermo e vetro) pari o inferiore a 0,35 e devono essere dotate della marcatura CE. Inoltre, devono essere integrate in modo solido con l’involucro edilizio o i suoi componenti. Devono essere installate per proteggere una superficie vetrata e possono essere posizionate all’interno, all’esterno o integrate nella superficie stessa. Devono essere anche mobili e di natura “tecnica”. Le chiusure oscuranti, invece, possono essere installate in combinazione con le vetrate o in modo indipendente.

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Esterno Allestire il tavolo all’aperto

Se si prevedono grandi cene o feste in giardino, meglio orientarsi su un tavolo allungabile o di grandi dimensioni. Aggiungere poi cuscini, tovaglie, lampade a led, candele e lanterne. Non serve il tutto coordinato, all’aperto si possono mixare pezzi ricercati a elementi di uso quotidiano. E’ bello abbinare tovaglioli, posate e vetreria come suggerisce la fantasia, unica regola è attenersi a un tema cromatico preciso. Le combinazioni di blu e giallo, bianco e verde o bianco e rosso sono allegre ma non chiassose e permettono di giocare per le decorazioni anche con erbe, fiori e frutta. Il tocco in più, un tappeto per esterni, piacevole sotto i piedi e bello da vedere: il comfort degli interni trasferito in giardino o sul terrazzo.

SEDIE E POLTRONE

Sotto, Flexform: tavolo

Levante e sedia Moka.

In basso, Flexform: poltrona

Peter Outdoor

Le nuove sedute outdoor coniugano durabilità, estetica e comfort. E la sostenibilità è sempre più a fuoco, sia che si tratti di materiali naturali o sintetici. Alluminio riciclato e tessuti biodegradabili stanno guadagnando popolarità, offrendo soluzioni eleganti e rispettose dell’ambiente. Toni neutri, bianco, grigio e beige, rimangono intramontabili, ma il verde smeraldo e i toni terracotta stanno emergendo come scelte audaci ed eleganti.

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PAD. 1 - STAND B05/B07

Esterno Il terrazzo

Anche i balconi di dimensioni ridotte, con le giuste scelte di arredo, possono diventare dei piccoli gioielli. Vasi di design e soluzioni salvaspazio creano ambienti accoglienti e rilassanti rendendo ogni angolo un’opportunità per la crescita e la bellezza di piante e fiori. Le fioriere rettangolari in plastica riciclata sono perfette per coltivare ortaggi ed erbe aromatiche, i vasi di terracotta esaltano il portamento di agrumi e olivi, le fioriere in corten si addicono al bambù, il grigio esalta invece le piante scultoree come il cactus. La pavimentazione, poi, svolge un ruolo decisivo nel definire lo spazio. Un minuscolo balcone può essere trasformato rivestendolo con tavole di pino non trattato oppure, più semplicemente, ricoperto con un tappeto. In colori neutri o con fantasie più elaborate, i tessili rendono sempre lo spazio più bello e confortevole.

COME ILLUMINARE

GLI SPAZI ALL’APERTO

Per rendere balconi e terrazzi godibili e confortevoli anche nelle ore serali, una buona illuminazione non può mancare. Luci da incasso per il patio, lampioni perleareeverdi, lampadeefililed per postazioni nomadi.

La luce deve essere sempre discreta e concentrata nei punti dove serve: sul tavolo, come segnapassi, per illuminare la zona relax.Se il balcone ha dimensioni ridotte, la scelta migliore sono le applique a parete e i faretti.

Per modeste profondità sono adatte anche le lampadedatavololed senzafilodascegliereinabbinamento all’arredo. Se il terrazzo ha invece metratura più importante, la prima opzione è la luce indiretta, ovvero lampade che convogliano la luce versoilsoffittoolaparete.Seprivodicopertura, la scelta giusta ècombinare faretti, luci da terra e da parete.

Lalucedovrebbeesserediffusamasempresoffusa e concentrata maggiormente nelle aree in cui sono presenti tavolo e sedie.In più, con i faretti e lestrisce a ledsi possono valorizzare piante od ornamenti presenti. Se il terrazzo ha una copertura in cemento o balaustre chiuse, si possono utilizzare faretti da incassoche generano un fascio di luce asimmetrico a seconda della disposizione. E peruneffettopiùoriginaleericercato,vialiberaa cateneluminose,lanterne,maanchesfere,figure e vasi luminosi.

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Esterno Ecosostenibilità in giardino

Le nuove tendenze in giardino sono sempre più orientate verso un approccio eco-consapevole e attento alla sostenibilità. Per realizzare recinzioni si può, per esempio, utilizzare il bambù, materiale resistente, di grande fascino estetico ed ecologico. Una scelta eccellente per chi desidera privacy, riparo e, al contempo, vuole creare un’atmosfera naturale e rilassante. Per un giardino sano senza danneggiare l’ambiente, meglio utilizzare prodotti fitosanitari biologici e naturali. Si possono proteggere le piante utilizzando linee a base di sostanze ottenute da colza, ortica, equiseto o neem, un albero indiano. Per valorizzare i luoghi ombreggiati in modo naturale, gli alberi ad alto fusto come l’acero, il tiglio, l’ippocastano o il faggio sono la scelta più indicata. Se lo spazio non è abbondandante si può migliorare le zone ombreggiate piantando specie che tollerano l’ombra come hosta, felci, edera o coleus.

MINI AIUOLE IN TERRAZZO

I materiali naturali ed ecosostenibili sono sempre più utilizzati per la realizzazione degli spazi all’aperto

Una nuova soluzione per ottenere verdure ed erbe aromatiche, anche insieme a fragoline e fiori commestibili, quando lo spazio è davvero ridotto, sono le mini aiuole rialzate. Permettono di creare un angolo tascabile su un balcone, in cortile o sotto un portico ricco di colore e profumo. Le bordure possono essere realizzate in legno, con pietre squadrate o mattoni, o ancora in corten. Oltre alle vasche rialzate, si possono sfruttare anche le pareti con una

serie di mensole o, ancora, appendere i vasi al soffitto. Le piante pensili sono perfette per creare un allestimento affascinante e per avere fogliame e fiori all’altezza degli occhi. Verbena, lantana e gerani ricadenti sono ideali in spazi luminosi con molto sole, begonie e fucsie ricadenti, invece, sono consigliate per angoli ombreggiati. Sempre belle le piante da fogliame, come le edere, che creano cascate di foglie e chiedono poche attenzioni!

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Living Arredare il soggiorno con le piante

Nel living non può mancare una zona green perchè le piante invitano alla sosta, rilassano lo sguardo e generano notevoli benefici sull’umore e sulla salute di chi vive la casa. Quindi, è assolutamente indispensabile avere almeno una pianta in soggiorno. Se l’ambiente è ampio, meglio preferire piante di grandi dimensioni, alte e slanciate, da collocare ai lati di divani e poltrone oppure, simmetricamente, ai lati di librerie e consolle. La Monstera è particolarmente adatta perché conferisce a qualsiasi spazio un’atmosfera super jungle. Ama stare in ambienti molto luminosi ed è un vero e proprio elemento di arredo. Se invece si desidera un banano in salotto, allora perfetta è la Sterlizia Nicolai, o uccello del paradiso. È una pianta che può essere coltivata in vaso e raggiungere dimensioni notevoli, regala un’atmosfera esotica e lussureggiante

L’effetto “giungla in appartamento” si può creare anche utilizzando specie diverse e giocando su forma, dimensioni e colore del fogliame. In genere, le composizioni più riuscite seguono il principio dei tre layer ovvero, le piante più alte collocate dietro, vicino a una parete, e le

più piccole davanti. In alterantiva si possono utilizzare poche varietà, ma inserite in vasi colorati o decorati che richiamano lo stile dell’arredamento. Se invece il living è piccolo, meglio scegliere rampicanti, come il Filodendro e il Pothos, da appendere o posizionare in piccoli vasi su mensole e librerie. Con quest’ultima soluzione, molto semplice e poco ingombrante, le “mini piante” diventano vere protagonistedell’ambiente che le ospita. Un’altra scelta interessante sono i terrarium: micro mondi green, essenziali e perfetti, se collocati in ambienti minimal.

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Esterno Uno spazio anche per Fido

Uno spazio dedicato a Fido in giardino dovrebbe tener conto delle sue esigenze

Avere un cane in famiglia è fonte di gioia e compagnia. Se si dispone di un giardino, seguendo alcuni semplici consigli è possibile allestire al suo interno uno spazio dedicato dove possa giocare, riposare ed esplorare in sicurezza. Prima di tutto, per evitare fughe inaspettate, è indispensabile una recinzione adeguata.Nell’area dovrebbe trovarsi anche una zona riparo per proteggere

Estate: i benefici della piscina

Per quanto i nostri animali domestici rifuggano dall’acqua quando cerchiamo di lavarli, non esitano, invece, a tuffarsi in essa se mettiamo a loro disposizione una piscina. Quest’ultima, nel periodo estivo, ha tanti aspetti positivi: aiuta a prevenire i colpi di calore, permette di fare attività fisica, è stimolante dal punto di vista neurologico e contribuisce persino a ridurre le infiammazioni.

l’animale dal sole e dalle intemperie. Una cuccia robusta e isolata dovrebbe essere posizionata su una superficie rialzata per evitare l’umidità del terreno. Lo spazio per Fido dovrebbe poi includere tunnel, rampe e altri giochi di agilità. Non dovrebbe mai mancare una ciotola d’acqua fresca e pulita. In tal senso, l’installazione di una fontanella o di un sistema di abbeveraggio automatico potrebbe rivelarsi utile. Infine, serve uno spazio per i bisogni, bisogna preoccuparsi di eliminare le piante tossiche per il cane come lauroceraso o il sambuco e impegnarsi per mantenere il giardino libero da parassiti come pulci e zecche. Per proteggere sia il cane, sia la famiglia da questi infestanti sono necessari trattamenti mirati a scadenze regolari.

ATTENZIONE ALLE ZANZARE

Lo spazio all’aperto per il cane è molto utile tutto l’anno, tuttavia, attenzione alle zanzare e ai pappataci. Diffusi da marzo a novembre, possono essere portatori di malattie pericolose per la salute degli amici a quattro zampe. Tra queste, senza dubbio, le peggiori sono la filariosi, malattia degenerativa cronica che può condurre alla morte del cane, e la leishmaniosi che è ugualmente degenerativa, capace di provocare danni progressivi alla salute del nostro amico adorato.

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Esterno La tecnologia al servizio del verde

L’innovazione hi-tech si sta facendo strada anche nel mondo dei giardini, offrendo soluzioni intelligenti e sostenibili per curare e valorizzare il verde.

sistemi d’Irrigazione smart

Permettono di utilizzare l’acqua in modo efficiente e razionale consentendo al porprietario di controllare il sistema anche da remoto.

Monitorano l’umidità del terreno e le condizioni meteorologiche in tempo reale, adattando automaticamente l’entità dell’irrigazione.

Alcuni modelli sono in grado di ridurre lo spreco d’acqua addirittura fino al 90%.

In caso di giardini molto ampi esistono anche timer, controllabili ugualmente da cellulare, in grado di gestire le tempistiche di irrigazione.

Quasi tutte le innovazioni hi-tech per la cura del verde possono essere controllate via smartphone

monitoraggio piante

Con sensori inseriti nel terriccio si hanno sotto controllo la crescita e la salute delle essenze presenti in giardino. Mediante applicativi dedicati collegati a smartphone, computer e tablet, si misurano parametri come il fabbisogno di acqua, il grado di esposizione alla luce naturale, la temperatura e la qualità dell’aria, elementi fondamentali per il benessere vegetale.

I ROBOT RASAERBA

Tagliare l’erba per molti è diventata un’operazione complicata. Spesso gli impegni durante la giornata tolgono il tempo da dedicare alla cura del giardino. Nessun problema perché, anche in questo caso, la tecnologia ha messo a punto una soluzione in grado di sollevare dal gravoso impegno chi non ha modo o voglia di dedicarsi al prato.

Sono sempre più diffusi, per esempio, i robot tagliaerba prodotti dai maggiori brand di at-

trezzature da giardino. Strumenti che ormai rasentano la perfezione dal punto di vista tecnologico, grazie ai quali si mantiene il prato in ordine, senza sforzi. Questi dispositivi autonomi utilizzano sensori per rilevare i confini del giardino e tagliare l’erba in modo uniforme e preciso. Alcuni modelli sono dotati di funzionalità di programmazione e controllo remoto tramite app, consentendo di gestire la manutenzione del prato con estrema facilità.

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Legno e metallo sono grandi classici per gli arredi degli spazi all’aperto

Esterno New trends

Imobili per esterni non sono solo elementi funzionali, ma aggiungono un tocco di eleganza allo spazio in cui sono collocati. Meglio il fascino caldo del legno o l’aspetto moderno del metallo? La scelta dipende dallo spazio a disposizione e dalla personalità del padrone di casa. Gli arredi in legno possono essere in teak o in iroko, varietà acclamata da tutti gli amanti dell’eco design per la sua bellezza e resistenza. Ogni mobile è reso unico dalle sfumature di colore tipiche solo di questa varietà africana, che cambiano in base alla stagionatura generalmente dal giallo chiaro al marrone scuro. Per un look più moderno, meglio orientarsi invece, verso arredi in metallo leggero, resistente e innovativo. L’alluminio, in particolar modo, se pretrattato, è in grado di resistere alle condizioni atmosferiche più avverse e preservare inalterato l’aspetto nel corso degli anni. Per quanto riguarda i piani dei tavoli, la ceramica è senza dubbio la scelta da preferire. E’ resistente ai graffi, non assorbe l’acqua e richiede solo una minima manutenzione.

QUANDO LA CUCINA

SI SPOSTA IN GIARDINO

Relax e convivialità, intrattenimento e passione per la buona cucina sono gli elementi centrali dell’esperienza all’aperto.

In questi contesti un ruolo importante è ricoperto dallecucine da esterno, ricercate e resistenti in grado di trasformare terrazzi e giardini in isole del cibo.

Sono soluzioni tecnologiche ad alto tasso di design che permettono di ricreare open air la stessa esperienza di preparazione dei pasti che si vive all’interno degli ambienti domestici. Lecucine da outdoorsono dei piccoli concentrati di stile e innovazione: super-accessoriate, ergonomiche, caratterizzate da linee e volumi di straordinaria fattura, appositamente progettate per ricreare in giardino una vera e propria sala da pranzo. Tante sono le tipologie e le soluzioni per adattarsi a ogni tipo di ambiente e soddisfare le più disparate esisgenze.

I modelli possono essere compatti freestanding, oppure modulari con elementi strutturali indipendenti per poter essere assemblati liberamente. Per quanto riguarda i materiali, legno, marmo, pietra e ceramica, sono alcuni di quelli più in uso. Ma il preferito rimane l’affidabileacciaio, spesso nautico, in superlega o trattato con cataforesi per prevenire la formazione della ruggine e resistere agli agenti atmosferici e agli sbalzi di temperatura.

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Esterno Bonus verde, giardini più belli

Il Bonus verde, confermato anche per il 2024, premia la manutenzione straordinaria di giardini, terrazzi e spazi esterni pertinenziali. L’incentivo consiste in una detrazione dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) del 36%, distribuita in dieci quote annuali di pari importo, calcolate su un tetto massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare residenziale. Pertanto, la detrazione massima ammonta a 1.800 euro (36% di 5.000) per ogni immobile, con rate di 180 euro all’anno. Le spese devono essere effettuate utilizzando metodi di pagamento tracciabili, come assegni bancari, postali o circolari non trasferibili, carte di credito, bancomat o bonifici.

Se gli interventi vengono effettuati su unità immobiliari residenziali che sono utilizzate in modo promiscuo (residenza + esercizio di arti o professione), la detrazione si riduce del 50% (detrazione massima 900 euro).

Il Bonus in condominio

Per poter fruire del Bonus verde è necessario utilizzare metodi di pagamento tracciabili come carte di credito, bancomat o bonifici. Le detrazioni di pari importo sono spalmate in 10 anni

Sono agevolabili anche le spese sostenute per interventi sulle parti comuni esterne dei condomini, fino a un massimo di 5.000 euro complessivi per ogni unità immobiliare. In tal caso, ogni condomino ha diritto alla detrazione della propria quota pro capite, a condizione che la somma sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. L’amministratore deve rilasciare una dichiarazione che attesti l’adempimento di tutti gli obblighi di legge e certifichi l’importo corrisposto dal condomino, nonché la misura della detrazione.

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Climatizzazione Tecnologia per l’e cienza e il risparmio

Aprimavera ormai iniziata diventa d'obbligo, soprattutto in questi anni in cui il caldo si fa sentire più che mai, verificare se in casa disponiamo delle migliori soluzioni per la climatizzazione

Perché la pompa di calore

Tra i dispositivi che più di altri contribuiscono a migliorare la qualità di vita tra le mura domestiche rientra il climatizzatore a pompa di calore, principio fisico che permette di produrre all'occorrenza aria fredda o calda.

LA MANUTENZIONE

Chi a casa dispone dei cosiddetti split, oltre alla manutenzione annuale, dovrebbe ricordarsi di far eseguire a un tecnico qualificato anche la pulizia dei filtri dell’aria e l’igienizzazione dell’intero apparato per prevenire il rischio di infezioni da pericolosi batteri. La regolare manutenzione e pulizia dei sistemi di raffrescamento o riscaldamento deve essere eseguita in base alle indicazioni fornite dal fabbricante dell’apparecchio o dal manutentore.

Per questo, un climatizzatore così fatto non è solo utile d'estate, per raffrescare gli ambienti quando fuori il clima è torrido, ma anche nelle mezze stagioni, per riscaldare la casa quando fa ancora fresco, oppure in inverno, per integrare il tradizionale impianto di riscaldamento.

I dispositivi a pompa di calore più diffusi sono quelli a compressione che funzionano esattamente come un frigorifero, sfruttando le proprietà del liquido refrigerante ecologico che scorre nel circuito chiuso al loro interno.

D'estate e d'inverno

La pompa di calore in inverno estrae il poco calore presente nell'aria esterna per trasportarlo all'interno dell'edificio. In estate, il ciclo si inverte, estraendo il fresco dall'aria esterna per trasferirlo all'interno dei locali. La pompa di calore è molto efficace e, se ben modulata, permette di avere a disposizione una macchina per la climatizzazione capace di supportare validamente gli impianti di climatizzazione esistenti. Tecnologie sempre più performanti permettono agli utilizzatori di conseguire un consistente risparmio energetico e di migliorare il comfort abitativo.

La climatizzazione a pompa di calore è diventata, negli anni, sempre più performante. E' particolarmente consigliata nelle mezze stagioni

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Climatizzazione Il Bonus arriva fino al 65%

In caso di installazione di un nuovo climatizzatore o sostituzione di un vecchio apparato, indipendentemente dal tipo di Bonus utilizzato, è obbligatorio inviare comunicazione

all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dal collaudo

MEGLIO L'ECOBONUS

Tra i bonus di cui fruire per l'installazione di un nuovo climatizzatore domestico, quello più interessante è forse l'Ecobonus per via dell’elevata percentuale di detrazione. Tuttavia, per accedere al beneficio è necessario rispettare requisiti fondamentali. L’intervento, infatti, deve configurarsi come sostituzione integrale o parziale del vecchio impianto di climatizzazione invernale e non come nuova installazione. Le pompe di calore devono, inoltre, garantire un coefficiente di prestazione e, qualora l’apparecchio fornisca anche la climatizzazione estiva, un indice di efficienza energetica maggiore/uguale ai valori minimi fissati dalla normativa (allegato F, DM 6/8/2020).

Ogni contribuente può sostituire il vecchio climatizzatore domestico con un apparato nuovo e più efficiente avvalendosi di diversi incentivi: anche nel 2024, infatti, sono tre le modalità a disposizione.

La prima consente di installare o sostituire il vecchio dispositivo con uno nuovo sfruttando il cosiddetto Bonus ristrutturazioni pari al 50%, in quanto l’intervento rientra nell’ambito della manutenzione straordinaria. L’agevolazione può essere fruita sia nelle abitazioni private, sia in condominio per apparecchi da installare nelle parti comuni. La seconda modalità è riconducibile alla detrazione Ecobonus. In tal caso è possibile beneficiare di uno sconto fiscale (in dieci quote annuali di pari importo) elevato al 65%. Per aver diritto alla detrazione la scelta del nuovo dispositivo, oltre alla miglior classe di efficienza energetica, non può prescindere dalla presenza della tecnologia a pompa di calore che permette non solo di raffrescare l’ambiente in estate, ma anche di riscaldarlo nel periodo invernale. Infine, è anche possibile provvedere all'installazione del nuovo climatizzatore ad alta efficienza energetica sfruttando il Conto termico erogato dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) con incentivo a fondo perduto fino al 65% della spesa.

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Climatizzazione Analisi termografica per individuare i «ponti termici»

Anche nel settore dell'edilizia la termografia si sta affermando come indagine diagnostica molto affidabile per individuare eventuali ponti termici (punti critici in cui si ha una perdita di energia termica) nell'involucro di un edificio. Se analizzata da un occhio professionalmente qualificato, dunque, l'immagine ottenuta dalla termocamera può rivelare con facilità i punti in cui è necessario intervenire per migliorare l'efficienza energetica di un fabbricato.

Solitamente le problematiche maggiori si nascondono in corrispondenza di porte e finestre in quanto troppo vecchie, logorate e, dunque, non più rispondenti agli standard di buona perfomance energetica.

sostituire i vecchi serramenti?

La risposta è affermativa. E' stato, infatti, calcolato che con la semplice sostituzione di serramenti vecchi con altri nuovi il risparmio in bolletta è pari a circa il 35%, un vantaggio non da poco per chi desidera migliorare le prestazioni energetiche della propria abitazione.

Certamente, non tutti i serramenti sono uguali, anche se, al giorno d'oggi, è difficile trovare soluzioni di scarsa qualità.

Grazie soprattutto a moderne tecniche di posa, e a profili realizzati con accorgimenti tecnici innovativi si riesce a incrementare l'efficienza di porte e finestre, annullando praticamente i "ponti termici" tra interno ed esterno.

In questo modo l'investimento richiesto per sostituire i serramenti, spesso molto consistente, viene ammortizzato nel giro di pochi anni.

IL BLOWER DOOR TEST

In abbinamento alla termografia, per valutare l’efficienza dei propri serramenti, può essere utile effettuare il Blower Door Test. Si tratta di un vero e proprio esame diagnostico utilizzato per misurare la permeabilità all’aria di un edificio al fine di individuare eventuali perdite o infiltrazioni. Il Blower Door Test può essere utile per certificare la corretta installazione degli infissi, nonché per verificare l’efficienza dei sistemi di condizionamento dell’aria e valutare l’esposizione agli agenti inquinanti.

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Climatizzazione Il Bonus serramenti

Il bonus per la sostituzione dei serramenti 2024, consente di beneficiare della detrazione fiscale del 50%, da ripartire in dieci rate annuali. Tetto massimo di spesa 60.000 euro per unità immobiliare.

Caratteristiche dei nuovi serramenti

Per essere idonei al bonus serramenti, questi ultimi devono separare un volume riscaldato dall’esterno o da ambienti non riscaldati, e l’edificio deve essere dotato di un sistema di riscaldamento invernale. L’intervento deve consistere nella sostituzione di serramenti e infissi preesistenti, o delle loro parti, e non nella creazione di nuove installazioni. L’agevolazione non è prevista se durante i lavori di ristrutturazione vengono spostate le aperture o realizzati nuovi vani, porte o finestre.

Gli interventi ammessi al beneficio

• coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;

• fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o di una porta d’ingresso in sostituzione dell’esistente;

• integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati;

• fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto di intervento;

• prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso l’Attestato di Prestazione Energetica - A.P.E., direzione dei lavori).

NUOVI INFISSI EFFICACI PER L’ISOLAMENTO

Le finestre svolgono un ruolo fondamentale nell’isolamento termico delle nostre case, poiché rappresentano il punto di contatto tra l’interno e l’esterno. Non solo proteggono dalle infiltrazioni di aria fredda e umida durante l’inverno, ma isolano anche gli ambienti dal calore e dall’umidità esterna durante l’estate.

Le prestazioni energetiche di una finestra hanno un impatto significativo durante tutto l’anno e contribuiscono in modo sostanziale al risparmio energetico. Tenere le finestre chiuse nelle ore più calde della giornata aiuta a raffreddare gli ambienti, a condizione che le finestre stesse siano isolate in modo adeguato. Oggi esiste una vasta gamma di articoli realizzati principalmente in PVC, legno-alluminio di nuova generazione e legno, che offrono prestazioni energetiche di qualità superiore. Questo, non solo comporta vantaggi economici per il padrone di casa, ma migliora anche la qualità dell’ambiente abitativo.

Il miglior isolamento, infine, riducendo le ore di funzionamento di riscaldamento e raffreddamento contribuisce ad abbattere l’impatto ambientale.

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Green: il Bonus colonnine copre l’80% del costo di acquisto e posa

Buone notizie per i contribuenti interessati ad installare una colonnina per la ricarica di auto elettriche entro l’anno.

Il Governo, infatti, ha prorogato il Bonus che fornisce un contributo finanziario per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, come colonnine e wallbox. Il bonus copre l’80% del costo di acquisto e posa delle infrastrutture di ricarica, con un contributo massimo di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro per le installazioni nelle parti comuni degli edifici condominiali.

Come si richiede

Per richiedere il bonus colonnine, è necessario presentare una domanda tramite la piattaforma online di Invitalia, l’ente gestore dell’iniziativa. Gli utenti possono accedere alla piattaforma utilizzando il sistema pubblico di identità digitale (SPID), la carta d’identità elettronica (CIE) o la carta nazionale dei servizi (CNS). Questo incentivo rappresenta un importante impulso per promuovere la mobilità elettrica in Italia. Incoraggiando a scegliere veicoli elettrici si contribuisce a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a migliorare la qualità dell’aria. nelle città. Inoltre, una maggiore diffusione delle infrastrutture di ricarica rende la mobilità elettrica più accessibile e conveniente. La wallbox è una stazione di ricarica intelligente a parete che mette in comunicazione direttamente l’automobile con il caricatore, razionalizzando l’operazione e rendendola compatibile con l’impianto elettrico domestico. Collegata con una linea dedicata al contatore

LA WALLBOX

Più sicuri con l’impianto di ricarica giusto

Molti pensano che una volta entrati in possesso di una vettura elettrica plug-in basti ricaricarla attaccandola al normale impianto elettrico di casa. In realtà, la ricarica diretta attraverso l’impianto domestico dovrebbe essere effettuata solo occasionalmente. Qualora l’operazione diventi abitudinaria, per sicurezza occorre prendere in considerazione l’installazione di una colonnina o di una wallbox.

(con relativa protezione del magnetotermico), la wallbox permette di superare il limiti dei caricatori portatili, per arrivare fino ai 22 kW trifase, qualora si sia dotati di un sezionatore a norma e/o di una protezione elettronica omologata CE.

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