inSalute Martesana n.Ottobre 2019

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Inserto omaggio allegato al numero odierno di La Gazzetta della Martesana, La Gazzetta dell’Adda | SETTEMBRE 2019

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Benvenuto autunno I consigli per mantenersi in forma Ottobre Lo stile di vita giusto per ritrovare la linea

Ragazzi Ritorno sui banchi con la schiena dritta

Mali di stagione A proposito di vaccino e prevenzione


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IN SALUTE

Sommario È ora di darsi da fare…

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Una pelle da salvare

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Scacco matto alla bilancia

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Riprendersi dal sole

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Un hobby è per sempre

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Spa, salus per aquam

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Muoviti, muoviti

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Il sale della vita

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Musica per le sue orecchie

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Sci, passione salutare

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Giochi di squadra

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La presciistica, in forma sulle piste

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Fondo, sport completo

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Cura il sorriso, cura il cuore

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Ortodonzia per bambini

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Medicine alternative

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Nove mesi “da star”

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Una curva da evitare

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Il colpo della strega

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Se l’ufficio disturba

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Ci vediamo ad ottobre

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Un nemico da sconfiggere

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Non ci sono più le mezze stagioni

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Benvenuto bebè!

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Antipatica bronchite

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Fido, ci penso io

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È il momento del vaccino

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Cani salvavita

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IN FORMA

Con l’arrivo di ottobre diamo definitivamente addio all’estate È il momento giusto per cercare l’equilibrio psico-fisico perduto

È ora di darsi da fare…

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e il sapore di settembre è quello tipico dell’estate, dell’atmosfera spensierata e rilassata post vacanze, va detto che ottobre ha tutto un altro gusto. La quotidianità è ricominciata, gli aperitivi consumati al sunset e i weekend al mare stanno per esaurirsi: l’autunno è pronto a cambiare completamente colori e profumi dell’ambiente che ci circonda. In questo quadro vagamente decadente emerge una domanda, la cui risposta è cruciale per i mesi a venire: come rimettersi in forma dopo le vacanze? E con quest’ultimo termine consideriamo anche settembre, naturale estensione dell’agosto festivo. In sostanza sono tre le macro-aree di intervento, molto diverse ma strettamente correlate fra loro: le ore di luce iniziano a diminuire, è in corso il lungo viaggio verso il solstizio d’inverno e ciò può provocarci ripercussioni a livello umorale e psicologico; la

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bilancia ha cambiato volto rispetto a metà giugno, e con lei anche la vita dei vostri pantaloni (ora molto più stretta); il nostro livello atletico è crollato sotto i colpi di ozio e dormite chilometriche. Preso atto di tutto ciò è il momento di rimboccarsi le maniche, di mettersi di buona volontà e di ricominciare a pensare alla nostra salute dopo un periodo non proprio performante, anzi. La remise en forme allora è un grande classico di questo momento storico, in cui si fa grande attenzione verso ciò facciamo e assumiamo quotidianamente, salvo poi scordarsene d’estate e dover ricominciare tutto, o quasi, daccapo tra fine settembre e ottobre. Da dove partire allora? Andando ad intervenire su ciascuna delle tre grandi tematiche citate in precedenza è possibile ottenere dei benefici per noi stessi. L’obiettivo sarà recuperare lo stile di vita, si spera il più sano possibile, che si

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IN FORMA

aveva prima di staccare per le tanto agognate ferie. Non c’è da restare con le mani in mano: il riferimento è per esempio alla ricerca e alla coltivazione di hobby che possano darci uno sfogo dallo stress accumulato durante il lavoro. E a proposito di lavoro, ce n’è anche per questo aspetto: perché il “rimettersi in forma” si può applicare anche in questo campo, con le dovute modalità. Parliamo anche di una dieta maggiormente varia ed equilibrata, autentica base di una vita in salute e capace di incidere pesantemente sul benessere psico-fisico di ciascun individuo. E poi ovviamente c’è l’attività fisica, altro caposaldo dello star bene: il concetto è molto ampio ed è ben sintetizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che con l’espressione “attività fisica” intende “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo”. State con noi: nelle prossime pagine andremo ad approfondire tutte queste tematiche.

Alla ricerca di equilibrio: il calcolo delle calorie Per tornare in forma molto passa necessariamente dall’alimentazione e del movimento. Ciò che può aiutarci parecchio è tenere sotto controllo le calorie che assumiamo e che bruciamo durante la giornata. Mediamente un adulto di circa 70 kg ha bisogno di 2.000-2.200 calorie al giorno, che aumentano nel caso in cui si abbia uno stile di vita non sedentario. Discorso diverso per una donna adulta di 55 kg che, indicativamente, assumerà quotidianamente 1.6001.800 calorie. Ma una camminata quanto ci permette di bruciare? In un’ora, andando a passo lento, è possibile consumare circa 90 calorie. Ovviamente il numero aumenta nel caso in cui cresca l’intensità della passeggiata e di conseguenza la distanza percorsa nello stesso intervallo di tempo. Ed anche il peso e l’età intervengono su questa variabile. Ancora: un’ora di corsa a ritmo non sostenuto ci darà benefici ovviamente maggiori. Si possono bruciare circa 400 calorie, che aumentano nel momento in cui cresce il ritmo. E il cibo? Un piatto di pasta al sugo equivale a circa 350 calorie, mentre una birra media chiara circa 250 calorie. Vogliamo continuare? 100 grammi di pane corrispondono a 265 calorie, mentre una classica bistecca da un etto apporta al nostro organismo circa 270 calorie. Bene, adesso è ora di iniziare a fare i conti: fra movimento e consumo, tornare in forma passa dal giusto equilibrio.

Al lavoro senza stress? Iniziamo a dormire bene

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infatti tornare a rispettare i giusti ritmi sonno-veglia. meno che non abbiate programmato vacanze in periodi Ci viene incontro l’organizzazione non-profit dell’anno alternativi, la maggior parte di noi sarà tornata al lavoro già da qualche tempo. A tenerci a galla nelle primisstatunitense chiamata National Sleep Foundation: sime settimane sono l’iniziale recupero della quotidianità, ma nelle sue linee guida è indicato che gli adulti soprattutto le fughe nei weekend di settembre e più in gene(fra i 26 e i 64 anni) hanno bisogno di un intervallo rale la bella stagione. Ma quando tutto ciò svanirà? L’obiettivo di sonno di 7-9 ore. Ciascuno di noi poi dovrà regolarsi Carmelo Attardo e Laura Zeni hanno il piacere di presentarvi l’As- Le nostri sedi sono a deve essere quello di minimizzare la temibile accoppiata ansu 7, 8Eoppure 9 ore, in base a risvegli in forma o meno. sociazione Modern Defense , attiva sul territorio dal 2011 anno del- SEGRATE, SAN DONATO TREZZANO ROSA lasia-stress. fondazione , la quale ha lo scopo di insegnare tecniche di Krav per informazioni: Maga di antiaggressione Femminile.operawww.moderndefense.it Lo siDifesa puòpersonale fare pere tecniche esempio con un’importante Il krav maga è una disciplina di origine israeliana , utilizza tecni- facebookmoderndefense di pianificazione delle attività. che di tipo militare adattate ad un contesto urbano , rese di facile instagram moderndefense.it E allo stesso tempo di eliminare lavoro apprendimento anche a chi cercando si avvicina per la prima voltail ad una tel.348 5858518 I nostri istruttori attività fisica di contatto . E’ un sistema di combattimento a mani arretrato. Insomma, la parola chiave è CARMELO ATTARDO nude basato su movimenti istintivi e semplici principi, per potersi PROGRAMMA DI ALLENAMENTO BASE: Presidente & Direttore Tecnico di necessariamente l’organizzazione, efficacemente difendere nel più breve tempo possibile da strangola- Preparazione atletica a corpo libero e con kettelModern Defense - Coord. FKMI Krav Maga e ovviamente nel rispetto dello spazio di manovra Kapap città di Milano Istruttore III° Livello FKMI menti, prese, aggressioni e minacce a mano armata(pistole, basto- bell - Pugni, gomitate, ginocchiate, calci e testate LAURA ZENI niche o coltelli) .Molto importante èpossiede. anche insegnare ai nostri a - Difese da diversi tipi di prese, strangolamenti, ciascun lavoratore Il punto di allievi partenza Vice Presidente di Modern Defense reagire correttamente sotto stress , sottoponendoli ad esercitazioni aggressioni e minacce - Allenamento ed esercitaIstruttore I° Livello e Coord. FKMI però riguarda la vita extra-lavorativa: diventa fondamentale Woman Project di Bergamo zioni realistiche sotto stress in maniera realistica.

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IN FORMA

Scacco matto alla bilancia

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Dopo le ferie potrebbe metterci in crisi ma esistono utili accorgimenti per recuperare il peso-forma e un regime alimentare controllato

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Lo sapevi che... L’Indice di Massa Corporea si calcola dividendo il peso in kg per il quadrato dell’altezza, espressa in metri. Per un normopeso il risultato è compreso fra 18,50 e 24,99

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a scena da incubo potrebbe essere questa: si sale sulla bilancia, si legge un numero che non ci fa felici e la si nasconde fino a data da destinarsi, quasi a voler esorcizzare “la nemica” in questione. Sì, il periodo che segue l’estate può essere difficile da affrontare, soprattutto se ci si è appesantiti durante le vacanze. Va detto che questa particolare condizione aiuta: pasti sregolati, abbondanti cene al ristorante, stuzzichini a qualsiasi ora, aperitivi glamour, sfiziosità, cocktail, gli alcoolici più disparati e via dicendo rappresentano un campionario attraente ma con controindicazioni per la nostra silhouette. Di conseguenza è il momento giusto per disintossicare l’organismo dagli eccessi. Per perdere peso nel modo corretto non servono diete drastiche: è bene fissarsi degli obiettivi intermedi, che siano realisticamente raggiungibili. La colazione è molto importante: serve che sia ricca, sana, in grado di darci le energie necessarie per affrontare la giornata. Spazio dunque a cereali integrali, latte,

yogurt, frutta, fette biscottate e persino a qualche cucchiaio di marmellata o miele. Un’altra indicazione importante riguarda i vari spuntini (in linea di massima due al giorno), a base di frutta o verdura, che possono affollare la giornata: se avete fame, al di fuori dei pasti, concedetevi un prodotto della terra, niente d’altro. A proposito, le verdure saranno la benzina nel nostro motore detox: sceglietele di stagione, sceglietele fresche e consumatene in abbondanza, meglio se crude, grigliate o utilizzando comunque poco condimento. È il momento poi di ridurre le porzioni, così come quello di concentrarsi su carni bianche, salumi magri (bresaola e prosciutto cotto), formaggi magri, pesce, escludendo o riducendo il resto. Ah, ogni tanto concedetevi qualche sfizio: il nostro benessere passa anche da questo.

Sua maestà l’acqua, niente di più importante Beviamola, beviamola, beviamola… in qualsiasi percorso per recuperare la forma perduta un ruolo di rilievo è occupato dall’acqua. Il consiglio è quello di eliminare o ridurre ai minimi termini il consumo di alcool, caffè, bevande gassate e ricche di zuccheri. E di consumare all’incirca 1,5-2 litri di acqua al giorno: importante bere non solo quando si ha sete, ma anche cercare di farlo in modo uniforme durante la giornata, concedendosi tanti piccoli sorsi. Così facendo daremo una grossa mano al nostro organismo nel depurarsi dalle tossine in eccesso. In alternativa sono una buona idea infusioni a freddo di tè e tisane, oppure acque aromatizzate con fragole, arancia, menta, ecc. Infine non va scordato che bere acqua aiuta anche a controllare la fame.

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Farmacia San Rocco propone cura di se stessi e attenzione all’ambiente Dal kit alimentare per la dieta Mima Digiuno alla possibilità di analisi scontate, passando per l’incentivo sul ri-utilizzo delle borse in plastica Il ritorno dalle vacanze e il rientro alle attività quotidiane coincide con il momento in cui diventa importante prendersi cura di se stessi. Molti in estate, e specialmente in ferie, si saranno concessi ai piaceri della tavola, presentandosi a settembre sovrappeso, con qualche chilo di troppo e più in generale con una sensazione sgradevole dovuta alla sregolatezza alimentare. Per ovviare a questa situazione la Farmacia San Rocco della dottoressa Stella Franzoni e del dottor Renato Loccisano propone la dieta Mima Digiuno, chiamata anche “dieta della longevità” e messa a punto dal rinomato oncologo Valter Longo. L’obiettivo non è il dimagrimento ma far rientrare nei giusti range i livelli di glicemia, colesterolo e pressione, andando in parallelo a ridurre la circonferenza addominale e a tenere sotto controllo i marcatori delle infiammazioni. Andiamo a vedere di che si tratta. Il kit alimentare in farmacia “Stiamo parlando di un kit alimentare disponibile in farmacia, per un programma della durata di cinque giorni - hanno spiegato la dottoressa Franzoni e il dottor Loccisano - permette di aiutare la salute generale del nostro organismo, donando effetti positivi. Si avranno una rigenerazione del corpo, un’ottimizzazione della pulizia cellulare e la rigenerazione delle staminali”. La dieta Mima Digiuno fornisce comunque micro e macro nutrienti, mettendo in atto una sorta di “digiuno controllato” che non crea danni all’organismo: “Si possono perdere fino a 2 chili di peso e 3 centimetri di circonferenza, preservando la massa corporea magra”, hanno aggiunto i titolari. Dalle analisi del mercoledì all’attenzione per l’ambiente Prima di praticare la dieta Mima Digiuno potrebbe essere utile svolgere analisi della glicemia, colesterolo e pressione, così come una volta conclusa: la Farmacia San Rocco è disponibile per effettuarli, direttamente in via Po 8. Attenzione all’opportunità del mercoledì mattina: chi eseguirà le analisi (anche quelle del sangue, l’elettrocardiogramma, ecc.) potrà approfittare di uno sconto del 10%. In sostanza settembre è il momento giusto per volersi bene, ma allo stesso tempo per voler bene alla natura che ci circonda. La Farmacia San Rocco, come tutte le attività, per legge deve far pagare le borse di plastica consegnate ai clienti 2 centesimi di euro: per incentivare la salvaguardia dell’ambiente la dottoressa Franzoni e il dottor Loccisano hanno scelto di premiare il cliente che ri-utilizza la sua borsa applicando uno sconto di 2 centesimi sui prodotti acquistati. Una piccola ma utile iniziativa, sicuramente significativa.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a farmaciasanrocco19@gmail.com, chiamare lo 02.31052491, utilizzare il servizio WhatsApp attivo sul numero 338.8110171 (per ordini, dubbi, richieste, domande, ecc.), seguirci su Facebook e consultare il nostro sito www.farmaciasanroccocernusco.it, oppure recarsi direttamente a Cernusco sul Naviglio, frazione Ronco, in via Po 8. La Farmacia San Rocco, servita da un comodo parcheggio situato proprio di fronte al suo ingresso e dalla fermata dell’autobus nella piazza antistante la chiesa, è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Il sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.


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IN FORMA

Muoviti muoviti! Ricominciare a fare attività fisica è necessario, meglio se in compagnia Ma da dove ripartire?

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Lo sapevi che... L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di svolgere un minimo di 150 minuti alla settimana di attività fisica aerobica d’intensità moderata

uoviti muoviti” cantava Jovanotti quasi trent’anni fa. Praticare attività fisica oggi è diventato un mantra che sentiamo ripetere all’infinito. Un motivo c’è ed è palese: giova alla salute. Tanto più dopo le vacanze estive e uno stop che si è prolungato per tutto settembre, in cui le nostre certezze potrebbero essersi sgretolate. E allora da dove ripartire? Iniziamo senza forzare, meglio ricominciare gradualmente, magari concedendosi una nuotata in piscina per richiamare alla mente l’estate. Attenzione poi alla compagnia: sì, perché l’idea di muoversi da soli potrebbe generare pigrizia, mentre con un’amica o un amico potrebbe diventare un’esperienza stimolante, un’opportunità di socializzazione. Scocca poi l’ora di tornare ad iscriversi ai corsi in palestra. Parliamo per esempio del pilates,

ginnastica in grado di insegnare la postura corretta, oltre che donare maggiore fluidità nei movimenti. Come primo approccio “soft” potrebbe andare benissimo, salvo poi dover continuare con qualcosa di più “strong”. Avete mai pensato al gag (ossia gambe, addominali e glutei)? Si tratta di un corso funzionale, in cui le attenzioni si concentrano proprio nei punti “critici” del nostro corpo, dove va a depositarsi il grasso accumulato in vacanza. Parola d’ordine: tonificare! In sostanza sono parecchi i corsi che le migliori palestre propongono e c’è l’imbarazzo della scelta. Tra i grandi classici si posiziona lo step: significa salire e scendere da un gradino, lo “step”, alto circa una quindicina di centimetri. Attualmente molto in voga è il crossfit: in questo caso parliamo di una serie di esercizi che includono step, salto della corda, fune e parecchi altri da eseguire con un sottofondo musicale. Meglio non iniziare subito con il crossfit, serve avere un minimo di allenamento e resistenza di base. Chiudiamo con l’aerobica, disciplina che racchiude un’infinità di esercizi, anche in questo caso da eseguire a ritmo di musica.

All’aria aperta oppure in casa I corsi in palestra sono pressoché insostituibili per chi vuole recuperare in modo corretto le condizioni migliori. Ma a complemento è possibile anche dedicarsi al fai-da-te. Significa compiere passeggiate (possibilmente un’ora al giorno, tre volte alla settimana), andare in bicicletta per tratti più o meno brevi e svolgere semplici esercizi che ci tengano attivi anche a casa nostra. Si tratta per esempio di utilizzare i pesi, piuttosto che svolgere altri esercizi, anche senza il bisogno di attrezzi, che riescano a farci mantenere il tono muscolare.

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INFANZIA

Musica per le sue orecchie Imparare a suonare uno strumento migliora le capacità cognitive dei bambini Sport, quando si comincia?

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Lo sapevi che... È stato accertato che studiare musica durante l’infanzia migliora la capacità di ascolto in età adulta

usica maestro! Un attacco forse banale, ma non è banale l’argomento che tratteremo in questo articolo. Perché si parla tanto e giustamente dell’attività fisica, della psicomotricità per i più piccoli, dei benefici che derivano dall’apprendimento e dalla pratica degli sport di squadra. Ma si parla ancora poco dei benefici della musica. Dei benefici che derivano dall’ascolto, ma anche di quelli che sono immediata conseguenza dell’apprendimento di quest’ultima. Sono ormai numerosi, infatti, gli studi che attestano come l’apprendimento di uno strumento musicale fin da bambini comporti un miglioramento

Musica è... • Miglior rresa scolastica • Miglior capac capacità di ragionamento •A Accrescimento del quoziente intellettivo • Apprendimento delle lingue più agevole • Più fantasia e creatività 8

Attività sportiva, meglio cominciarla intorno ai 6 anni, oppure prima? Dipende sempre dall’approccio che si intende dare a questa attività. Se i bambini vengono iscritti ad attività di gioco sport, non ci sono controindicazioni, perché in realtà non si tratta di corsi durante i quali gli istruttori impongono sforzi fisici eccessivi, ma esclusivamente di attività ludico motoria. La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), consiglia questo genere di attività in modo particolare ai bambini che soffrono di malattie respiratorie croniche o ricorrenti. Stando alle raccomandazioni dei pediatri i bambini dovrebbero svolgere, fin dalla più tenera età, dai 30 ai 60 minuti di attività fisica al giorno.

della resa scolastica nelle materie scientifiche come la matematica. Una ricerca tedesca risalente al 2013 aggiunge che la musica migliora le capacità cognitive e non cognitive dei bambini più del doppio di quanto non accada con la pratica di altre attività come quelle sportive, la danza o la recitazione. Gli esperti assicurano che la musica può offrire un netto miglioramento della capacità di lettura e contribuisce a incrementare le capacità di ragionamento sia di tipo matematico, sia di tipo spaziotemporale. E’ stato inoltre verificato che lo studio della musica contribuisce ad accrescere il quoziente intellettivo, aiuta a imparare più velocemente le lingue, stimola l’udito e, persino, contribuisce a una migliore gestione dell’ansia. Sempre lo studio delle sette note stimola fantasia e creatività, migliorando la percezione di sé stessi e l’autostima.

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INFANZIA

Giochi di squadra

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ettembre, tempo di scegliere l’attività sportiva più adatta ai propri figli. Utile per favorire un armonioso sviluppo psicofisico e la socializzazione, offre i migliori risultati se a essere privilegiati sono gli sport di squadra che insegnano a vincere, perdere e condividere tutti insieme. Dove iscriversi? Sul territorio sono numerose le associazioni sportive che organizzano corsi per aspiranti atleti di ogni età gestiti da istruttori professionalmente qualificati. Pallacanestro Si comincia a giocare intorno agli 8-10 anni. E’ uno degli sport più completi perché stimola tutti i muscoli del corpo. Nei bambini migliora le capacità anaerobiche e quindi la velocità e la potenza muscolare. Sport di allungamento, stimola la colonna vertebrale.

È settembre il momento giusto per scegliere il corso più adatto ai nostri figli Volley Il minivolley è perfetto già a partire dai 6-8 anni. Migliora le capacità anaerobiche, velocità e potenza muscolare. Come il minibasket è benefico per la colonna vertebrale. Agevola la socializzazione. Calcio Le Scuole Calcio accettano iscrizioni dai 6 anni in poi. Il calcio migliora le capacità aerobiche e quindi la resistenza agli sforzi prolungati favorendone la socializzazione.

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SCUOLA

Una curva da evitare A scuola la colonna vertebrale va mantenuta in posizione eretta: serve una postura corretta per scongiurare l’insorgere di problemi biettivo è evitare una posizione forzatamente curva della colonna. Nonostante determinate precauzioni può succedere che insorgano problemi: un’attenzione speciale va spesa per chi frequenta la quinta elementare e la prima media, ossia l’età evolutiva in cui è possibile che si manifestino patologie della colonna vertebrale (seppur poco frequenti è bene essere allenati a riconoscerle dato che una diagnosi precoce e corretta è alla base di un giusto trattamento). Maledetto zaino, quanto mi pesi… Lo zaino o la cartella sono troppo pesanti? Bene, allora bisogna correre ai ripari. La soglia limite indica che dovrebbero pesare circa il 10-15% del peso corporeo dello studente, ma spesso si va ben oltre. Tradotto: mal di schie-

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metà settembre è suonata la campanella. Non si scappa, anche per gli studenti di tutta Italia è finita la festa, è tornato il momento di faticare sui banchi. E allora si ricomincia: attenzione all’alimentazione, occhio al peso dello zaino… e soprattutto serve dedicare un pizzico di tempo alla postura. Serve iniziare sin dalla prima elementare ad assumere una posizione eretta, sia quando si sta in piedi che da seduti. Sì, perché gli studenti anche quando sono a riposo sulle sedie devono mantenere la colonna vertebrale in posizione dritta. Va da sé che banchi e sedie devono rispettare un’altezza adeguata: l’o-

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SCUOLA

na e postura errata. Quindi che fare? Il consiglio principe è quello di fare sport, indicando il nuoto come disciplina prediletta. E poi ovviamente si opta per ridurre il peso del bagaglio scolastico: si può fare per esempio con testi digitali, con tablet forniti del materiale didattico necessario oppure semplicemente lasciando a scuola i libri non necessari a domi-

cilio. Utile anche indossare nel modo giusto lo zaino: deve essere adeso alla schiena, con le bretelle ben regolate in modo tale che la parte inferiore non scenda troppo sul bacino. Il rimedio definitivo? Dotarsi di un trolley, e addio problemi alla schiena. Attenzione però a non sovraccaricarli, perché potrebbero provocare strappi e contratture lombari.

Pancia mia fatti capanna… anche a scuola! Che cosa mangiano i nostri figli a scuola? Una corposa parte di loro frequenta la mensa scolastica: ciò che è necessario è una dieta equilibrata e variegata. Secondo determinati criteri: per i maschietti fra i 6 e i 10 anni si raccomanda per esempio una dieta tra le 1.900 e le 2.150 kcal, mentre per le femminucce l’intervallo è tra le 1.700 e le 1.880 kcal. Non devono mancare i principi nutritivi essenziali: vitamine (verdura, insalata e frutta), proteine (carne, pesce o uova), calcio (latte e derivati) e carboidrati (pasta, riso, verdure e pane). Inoltre è importantissimo bere acqua ed evitare le bevande zuccherate gassate.

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FISIOTERAPIA

Il colpo della strega

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Lombosciatalgia e cervicale colpiscono milioni di italiani Cosa sono e come si curano

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al di schiena e cervicale sono due problematiche molto diffuse nella popolazione adulta, tanto che a soffrire del primo disturbo, altrimenti noto con il nome di lombosciatalgia, sono circa 15 milioni di italiani. Vediamo di cosa si tratta e come curarli. Mal di schiena Il mal di schiena o lombalgia è un problema diffusissimo e vario. Generalmente le cause si classificano in due grandi gruppi: cause derivanti dalla struttura ossea e cause muscolari. Il dolore può avere un esordio lento o verificarsi improvvisamente, può essere tagliente e lancinante come per il colpo della strega

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oppure noioso e continuo. Ancora, può presentarsi come un crampo. Una delle cause più comuni è il dolore muscolare provocato da “eccesso di attività”. Si presenta con un dolore nella parte bassa della schiena (e in altre zone del corpo) e di solito va via in pochi giorni. Alcune persone, invece, sviluppano un mal di schiena che permane per molto tempo. Questo, a volte, può significare che ci sia una lesione di un disco intervertebrale o che siamo in presenza di un’ernia del disco. In quest’ultimo caso si accusa dolore alla schiena e molto spesso il dolore arriva ad interessare il gluteo, la coscia e la gamba fino al piede (sciatalgia o sciatica).


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FISIOTERAPIA

Cervicale Tre le principali patologie che colpiscono la cervicale. Il «Colpo di frusta cervicale» che indica un trauma della colonna sviluppatosi in seguito a un movimento brusco del collo. I sintomi possono essere immediati o ritardati e possono essere di diverso genere. Oltre agli incidenti stradali, calcio, tuffi e rugby sono le attività che più frequentemente possono causarlo. Molto diffusa anche l’ernia cervicale che consiste nella fuoriuscita di materiale gelatinoso dal nucleo polposo di un disco intervertebrale provocando, tra i sintomi, un dolore al collo che s’irradia lungo il braccio. Infine, ecco l’artrosi cervicale malattia per la quale usura ed erosioni finiscono con l’interessare le superfici articolari delle vertebre e i dischi di cartilagine tra una vertebra e l’altra. Come si curano? Il medico specialista, solitamente il neuro-

chirurgo, per accertare le cause del mal di schiena chiederà al paziente di sottoporsi a una risonanza magnetica lombare e alla TAC. Se non si è in presenza di patologie più gravi, inizialmente s’impostano terapie conservative a base di farmaci (antiinfiammatori ed analgesici, cortisonici somministrati in vari modi e forme), fisiochinesiterapia (ginnastica, rieducazione posturale, trazioni ed allungamenti, rinforzo muscolatura addominale e lombare) sotto la guida attenta del fisiatra e fisioterapista, calo di peso da ottenersi attraverso una dieta bilanciata, attività motorie adeguate per riattivare l’apparato osteoarticolare. In alcuni casi molto efficace l’ozonoterapia profonda. Spesso le terapie conservative raggiungono il risultato sperato, quando però il dolore non passa e la qualità di vita continua a peggiorare, è possibile che il medico consigli l’intervento chirurgico con innovative tecniche mini-invasive.

? Lo sapevi che... Passando dalla stagione calda a quella fredda i muscoli lombari tendono a irrigidirsi causando il mal di schiena

I benefici dell’ozonoterapia

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ono sempre più numerosi i pazienti che, dopo una vita di sofferenze, trovano sollievo al proprio mal di schiena con l’ozonoterapia. Nota da diversi decenni, questa pratica è del tutto priva di effetti collaterali; se attuata nel rispetto dei protocolli della SIOOT, Società Italiana di Ossigeno Ozono Terapia, nella grande maggioranza dei casi permette di ottenere risultati straordinari. L’ozono è un gas composto da tre atomi di ossigeno molto comune nell’atmosfera con proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche per ossidazione dei trasmettitori nervosi che determinano il dolore. Favorisce la vascolarizzazione dei tessuti, velocizzando i processi di guarigione.

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CONOSCERE L’OSTEOPATIA A cura del Dott. Massimo Arioli Osteopata D.O. B.Sc. Ost., Fisioterapista Ft, Posturologo Studio Terapie Osteopatiche Posturali Argentia – Gorgonzola e Milano COS’E’ L’OSTEOPATIA

L’osteopatia nasce negli Stati Uniti alla fine del XIX secolo, grazie alle intuizioni di un medico dell’epoca: il dr. Andrew Taylor Still L’approccio osteopatico si contraddistingue per la sua visione globale delle problematiche osteo articolari e miofasciali e si inserisce in un contesto di diagnostica olistica osteopatica, precisa e particolareggiata, e successive correzioni manuali, manipolazioni a vari livelli. Agisce principalmente ripristinando una corretta funzionalità articolare e correggendo gli squilibri posturali, spesso presenti e causa principale di disfunzioni e disturbi a vari livelli, eliminando così sintomatologie dolorose e facendo una valida azione di prevenzione.

E’ un metodo di cura globale, che considera l’uomo nella sua globalità, ed il suo intervento terapeutico abbraccia sia la sfera parietale (ossa, muscoli legamenti), sia quella viscerale (organi interni, come il fegato, l’intestino, lo stomaco...), sia l’intera struttura del sistema nervoso e circolatorio. Dietro ad un sintomo presente e ben localizzato può nascondersi una causa remota e una disfunzione al di fuori della zona dolorosa.

quadro specifico e completo della persona, lo interroga sulla sua storia, il suo modo di vita, confronta gli esami biologici e radiologici, al fine di trovare la o le cause reali dei problemi del suo paziente. Grazie ad una palpazione manuale precisa e approfondita, stabilirà il punto o “lesione primaria” su cui intervenire per sbloccare la situazione e ridare funzionalità alle strutture che l’hanno persa. La mano dell’Osteopata interviene dolcemente per regolare i delicati meccanismi del corpo umano, così come si rilancia COSA CURA L’OSTEOPATIA la sincronia di movimento di un orologio. Il E’ una medicina manuale che trova oggi una sintomo per l’osteopata non è che un efvasta applicazione nel sollevare sintomato- fetto, di cui bisogna ricercare la causa, che logie dolorose della colonna vertebrale e può essere molto lontana dall’effetto. delle articolazioni periferiche, ma risulta an- L’osteopata utilizza un solo strumento: le che efficace in molti casi di cefalee, disturbi sue mani, e non prescrive nessun rimedio dell’equilibrio, nelle chimico.” affezioni congestizie come otiti, rinofaringi- OSTEOPATIA, POSTUROLOGIA ti, sinusiti, nei disturbi E PREVENZIONE circolatori, digestivi o Le alterazioni dell’equilibrio e della ginecologici, purchè postura nel nostro corpo spesso non si di natura funziomanifestano immediatamente ad un preciso nale e che non abbiano all’origine turbe evento o trauma, ma solo dopo un certo pevirali, tumorali, infet- riodo di tempo, e possono essere causate tive… I trattamenti ad esempio da un alterato appoggio planosteopatici risultano tare, una alterazione occlusale, un problema di grande aiuto anche di alterata correzione visiva, e soprattutto si nei casi di traumati- manifestano con patologie più conclamate smi in adulti e bambi- od addirittura croniche, come le lombalgie, ni, e nella diagnosi e sciatalgie, cervicalgie, cefalee, tendiniti ecc. riequilibrio di disturbi Il campo di intervento della azione dell’Oposturali, sempre più steopata, precisa e delicata, fa si che ogni spesso presenti al giorno, sempre più persone che soffrono si avvicinano e vengono sollevate nei loro progiorno d’oggi. blemi dall’Osteopatia, riuscendo ad aderire COSA SUCCEDE ed a percepirne l’obbiettivo finale: la preIN UN TRATTA- venzione della malattia e la conserMENTO OSTEO- vazione della salute. Ecco perchè è importante farsi controllare PATICO L’osteopata, qua- dall’Osteopata periodicamente, non solo al lunque sia la causa fine di curare una determinata patologia, ma per cui il paziente lo anche e soprattutto di prevenirla, tramite un consulta, traccia un riequilibrio corporeo funzionale e posturale.

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FISIOTERAPIA

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Chi per lavoro svolge una vita sedentaria davanti al computer può essere soggetto ad una serie di problematiche Come prevenirli?

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Lo sapevi che... Stanchezza, ansia e calo di motivazione sono i primi sintomi del burnout, una particolare condizione di stress eccessivo, riconosciuta come una vera e propria malattia

a sdraio e l’ombrellone sono un ricordo sbiadito, così come il trekking ad alta quota che tanto ci ha fatto star bene. La realtà di tutti i giorni per molti si chiama ufficio: sette-otto ore, nella maggior parte dei casi, spese seduti ad una scrivania, davanti al computer. È la classica vita sedentaria del nostro tempo, capace di portare con sé una serie di problematiche: sono i cosiddetti disturbi da ufficio. Fra i più i diffusi spiccano il mal di schiena e il mal di testa. Ma si parla anche di tensione o dolore alle spalle, problemi agli occhi, allo stomaco, dolori al collo, al polso o al braccio. A generare tutto ciò sono un’errata postura e cattive abitudini, ossia incrociare le gambe, non alzarsi mai, stare seduti con la schiena curva, non in posizione eretta, tenere tastiera e mouse troppo vicini o comunque posizionarli nel modo sbagliato. Gettiamoci sopra una spolverata di stress e il gioco è fatto.

Una volta compreso quali sono i disturbi da ufficio è importante capire come prevenirli. È utile creare un ambiente di lavoro adatto alle proprie esigenze: questo si traduce in sedia e scrivania adatte, il tutto posizionato all’altezza giusta. Lo schienale deve avere un’angolazione di 100-110°, mentre da seduti dobbiamo appoggiare i piedi per terra, consentendo alle ginocchia di formare un angolo di 90° con il pavimento. Serve mantenere una postura corretta, schiena dritta, ma anche cambiare posizione ogni due ore circa per far riposare i muscoli. Le spalle devono essere rilassate, i gomiti leggermente aperti, con polsi e mani dritti. Nello stesso intervallo di tempo è bene alzarsi per fare i cosiddetti quattro passi (anche per prendersi una pausa dal monitor), mentre nell’arco della giornata è sicuramente utile ricordarsi di allungare i muscoli. SOS fisioterapista Esiste addirittura la ginnastica da ufficio, primo antidoto per la sedentarietà. In primis lasciate perdere l’ascensore: farvi qualche rampa di scale, andata e ritorno, non potrà che farvi bene. Spazio poi a semplici esercizi che potete svolgere direttamente sul posto di lavoro e che riguardano il collo, le gambe, gli addominali, i glutei, le braccia e persino le dita, utili soprattutto per chi scrive parecchio al computer. Attenzione però a non improvvisare nulla, perché potreste creare più danni dell’inattività: il vostro fisioterapista saprà consigliarvi i movimenti corretti e più in generale la soluzione ideale.

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PREVENZIONE

Ci vediamo ad ottobre

È il mese per eccellenza dedicato alla vista, con la Giornata Mondiale programmata per il secondo giovedì. Parola chiave: prevenzione

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rmai è una piacevole tradizione: il mese di ottobre è dedicato alla vista, alla prevenzione e alla sensibilizzazione su questa importante tematica. A livello internazionale (e anche nel nostro paese), ogni secondo giovedì del mese di ottobre si celebra la Giornata mondiale della vista, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB). Inoltre in Italia sono Federottica e l’Albo degli Ottici Optometristi a dedicare l’intero mese alla vista, proponendo una campagna nazionale di test gratuiti dell’efficienza visiva. A giudicare dai dati c’è bisogno di sensibilizzazione: circa il 40% della popolazione non si reca regolarmente da uno specialista, quasi il 20% degli adulti non indossa una correzione visiva adatta alle proprie necessità e addirittura il 66% degli italiani ha difetti visi-

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vi e non ne è consapevole. Un concetto sta alla base delle diverse iniziative, ossia il fatto che la prevenzione non abbia età. Il consiglio degli esperti è infatti quello di sottoporsi a controlli oculistici periodici per la diagnosi precoce, per la cura tempestiva delle malattie oculari e l’accesso alla riabilitazione visiva. In sostanza alla nascita va fatta una visita oculistica, poi ripetuta entro i tre anni di vita e nei vari passaggi dei cicli scolastici. Da adulti il discorso cambia ed è legato al tipo di attività lavorativa che si svolge e alle condizioni oculari individuali: serve dunque rivolgersi ad uno specialista che ci sappia guidare. Una volta superati i 40 anni, quando in molti casi insorge la presbiopia (si fa fatica a vedere da vicino) è bene recarsi dall’oculista una volta ogni due anni. La frequenza è bene che diventi annuale per gli over 65.


PREVENZIONE

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La vista dei più piccoli, fra specialisti e genitori Un’attenzione particolare va riservata per gli occhi dei nostri figli, come sottolineato da IAPB Italia. In precedenza abbiamo enunciato quando iniziare i controlli dallo specialista, però è decisivo anche il ruolo dei genitori. Molto banalmente: se l’oculista ha prescritto gli occhiali mamma e papà devono assicurarsi che siano indossati nei tempi e nei modi indicati dal medico. È utile poi cercare di capire se il piccolo vede meno con un occhio rispetto all’altro, ma anche accertarsi che gli occhi siano in asse, perché un piccolo strabismo può nascondere un difetto da correggere. La soglia di attenzione dei genitori deve essere alta: il campanello d’allarme può suonare per esempio se notate che il bambino strizza le palpebre per vedere meglio da lontano (per esempio quando guarda la tv). Oppure se soffre di mal di testa e ha spesso le palpebre e le ciglia ricoperte di secrezione, ha gli occhi rossi e se ha particolari difficoltà a scuola e nello studio. Fondamentale infine l’igiene personale, anche per gli occhi.

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PREVENZIONE

Un nemico da sconfiggere

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l mese di ottobre è da sempre dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Per quanto oggi la mortalità causata dalla malattia sia di gran lunga inferiore a 40 anni fa (l’87% delle donne colpite sopravvive, contro il 65% di allora), c’è ancora tanto da fare. STUDIO

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L’importanza della diagnosi precoce

Lo sapevi che... Con la diagnosi precoce la sopravvivenza al tumore al seno a cinque anni della diagnosi è del 98%

Ogni anno circa 50.000 donne in Italia vengono colpite da carcinoma mammario, neoplasia che si conferma la più diffusa nel sesso femminile. Questa forma tumorale consiste nella formazione di tessuto costituita da cellule che si moltiplicano in modo incontrollato all’interno della ghiandola mammaria. A seconda dello stadio in cui viene diagnosticata, la malattia può essere localizzata, oppure essere già diffusa ad altri OCIGOLOISENIHC OIDUTS

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PREVENZIONE

Il tumore al seno colpisce ancora oggi 50 mila donne l’anno Fortunatamente oggi l’87% delle pazienti sopravvive tessuti e organi del corpo. Come sempre quando si ha a che fare con queste pericolose patologie, prima viene effettuata la diagnosi, più elevate sono le possibilità di guarigione. Purtroppo i tumori della mammella non sono tutti uguali, ma a seconda della forma che aggredisce la paziente, presentano tassi di crescita e differenti risposte alle terapie. I fattori di rischio Non sono ancora del tutto noti i fattori di rischio del tumore al seno. Dai dati statistici s’intuisce che con maggior frequenza la patologia insorge nelle pazienti con più di cinquant’anni o dopo la menopausa. La familiarità è un altro fattore di rischio, soprattutto se la malattia ha colpito soggetti giovani. In ogni caso i tumori eredo-familiari sono solo il 5% e riguardano principalmente le mutazioni dei geni BRCA-1 e BRCA-2. Valgono poi le regole di sempre: anche lo stile di vita sedentario, un’alimentazione errata, il fumo e l’obesità, sono inclusi tra i fattori di rischio. Fattori di protezione

• Età • Vita sedentaria • Obesità • Fumo • Familiarità • Stile di vita • Alimentazione errata

Fattori di protezione

Fattori di rischio

Le donne che hanno avuto figli e la prima gravidanza intorno ai vent’anni sono più protette dal tumore rispetto alle altre. Anche le donne

• Avere avuto figli • Prima gravidanza intorno ai 20 anni • Allattamento al seno

che hanno allattato al seno i loro bimbi corrono meno rischi delle altre perché allattando la cellula mammaria matura e si completa. Più lungo è il periodo dell’allattamento, più si è protette dal tumore. Lo screening mammografico Poiché decisiva è la tempestività della diagnosi, è sempre bene sottoporsi a visite di prevenzione con adeguati esami (ecografia). Le campagne di screening mammografico attuate su vasta scala dagli anni Novanta a oggi hanno permesso di ridurre sensibilmente la mortalità tra le donne e ridotto anche il numero di interventi distruttivi di mastectomia. Come si cura Una volta diagnosticato il tumore alla mammella, l’oncologo ha di fronte a se diverse alternative. Lo specialista determinerà caso per caso la terapia migliore che prevederà il ricorso a chirurgia radioterapia, chemioterapia, ormonoterapia e terapie biologiche anche in combinazione tra loro. Va detto che la chirurgia oggi ha compiuto importanti progressi, privilegiando la via conservativa (quadrantectomia) a quella mutilante. Il linfonodo sentinella Per chiudere un cenno al test citologico sul linfonodo sentinella. Si tratta di un esame poco invasivo grazie al quale le pazienti colpite da tumore al seno hanno la possibilità di sapere se la malattia si è già estesa ad altri organi del corpo. A seconda dell’esito l’oncologo potrà stabilire le modalità di chirurgia e il percorso terapeutico più adeguati.

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MALI DI STAGIONE

Non ci sono più le mezze stagioni

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Come prevenire le malattie da raffreddamento? Ecco alcuni consigli tomentosa e microelementi come lo zinco, il rame, il manganese, oltre a lattoferine, proteine ricavate dal siero di latte. Tutte le specie dall’angustifolia, alla pallida, ancora alla purpurea, permettono di combattere le malattie da raffreddamento.

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l cambio di stagione è sempre più repentino, tanto che si passa dal caldo al freddo in un batter d’occhio. E’ allora il momento di rinforzare le difese immunitarie con sostanze naturali di qualità per prevenire le malattie da raffreddamento. Ecco alcuni prodotti naturali che promettono di rinforzare il sistema immunitario. Propoli | È una sostanza resinosa prodotta dalle api con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi elaborati da loro stesse, che vanta numerose e provate proprietà anti-infiammatorie, antivirali, antiossidanti e immunostimolanti. Con la propoli si combattono i disturbi tipici in questi mesi. Questa sostanza è inoltre disinfettante, battericida e funghicida; in soluzione alcolica, mischiata con un po’ d’acqua, lenisce il mal di gola, previene il raffreddore e l’ influenza. Echinacea | Un’erba straordinaria che si rivela preziosa sin dai primi sintomi dei mali di stagione. Con l’echinacea ecco l’uncaria

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Pompelmo | Sempre per contrastare le malattie da raffreddamento il pompelmo è ricco di vitamina C, A e B, fibre, potassio, antiossidanti. Non solo, il pompelmo è anche indicato per tutti gli amanti della linea in quanto si dice che bruci i grassi combattendo la ritenzione idrica che è causa della cellulite. Infine, è anche un valido depurante. Cavolfiori, verdure in foglia, kiwi, agrumi, ananas | Frutta e verdura di stagione come quelle citate qui sopra irrobustiscono i vasi sanguigni e le difese che il nostro corpo mette in campo nel momento in cui insorge una malattia da raffreddamento. Legumi | Nel menù di stagione devono rientrare anche i legumi la cui azione immunostimolante è data dal ricco contenuto di zinco, potassio e magnesio. Erbe aromatiche | Tutte le erbe aromatiche sono un ricco concentrato di vitamine e sali minerali. Rinforzano l’organismo contribuendo alla prevenzione delle malattie.

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MALI DI STAGIONE

Antipatica bronchite

Le patologie alle vie respiratorie possono essere causate virus e batteri

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ttenzione alle malattie da raffreddamento. Poiché sono insidiose, farsi sorprendere da tosse, raffreddore, lievi laringiti e faringiti o, peggio, da principi di bronchiti, potrebbe essere molto pericoloso per lo stato di salute in generale. Infatti, soprattutto a una certa età, queste malattie possono trasformarsi in temibili nemiche del nostro organismo. Mentre il Ministero della Salute non tralascia di consigliare a tutti i soggetti a rischio l’opportunità di effettuare il vaccino, ecco qualche consiglio per limitare i danni dell’umidità, che andrà progressivamente e inevitabilmente aumentando in queste settimane, sui polmoni. In particolare, gli esperti consigliano, al fine di impostare una corretta cura, di distinguere le malattie batteriche da quelle virali.

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Lo sapevi che... Il 30-35% dei raffreddori è provocato dai rhinovirus che per svilupparsi prediligono la temperatura di 33°C, proprio quella delle mucose nasali

Nella terapia delle prime i farmaci anti-batterici (come gli antibiotici, da utilizzare solo se veramente necessari e previa prescrizione medica) permettono di risolvere la maggior parte dei problemi, mentre le malattie virali, come il comune raffreddore, non hanno un trattamento risolutivo, ma soltanto rimedi sintomatici o di buon senso, che vanno quindi ad agire solo sui sintomi, diminuendo i disturbi e migliorando le condizioni generali. Le malattie da aria viziata Le patologie virali possono essere definite «malattie da aria chiusa». Infatti, la migliore precauzione per questo tipo di malattia è quella di aerare spesso l’ambiente in cui si soggiorna. Non occorre abbassare la temperatura all’interno della stanza, ma semplicemente far sì che l’aria non si saturi in un ambiente chiuso. Questo

genere di patologie si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni e spesso è sufficiente tenersi ben coperti, senza che sia necessario il riposo a letto. Se la sintomatologia complica la respirazione, si possono utilizzare espettoranti e mucolitici che contribuiscono a eliminare il virus dalle vie aeree e liberano il respiro, così come i decongestionanti nasali, dei quali non si deve però abusare. Lo stesso vale per gli sciroppi o le gocce antitosse. Vitamina C Un’altra importante precauzione sarebbe quella di assumere vitamina C e grandi quantità di liquidi (un consumo di un litro e mezzo/due litri di acqua al giorno è più che sufficiente), in modo da mantenere sempre umide le vie aeree. I soggetti asmatici e allergici devono, invece, consultare il medico di fiducia e prestare ancora più attenzione a non ammalarsi in questa stagione. Nel loro caso, infatti, i sintomi, generalmente si aggravano.

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MALI DI STAGIONE

È il momento del vaccino Si apre la campagna antinfluenzale. Ecco a chi serve davvero

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Lo sapevi che... La copertura delle vaccinazioni antinfluenzali nella popolazione generale inerente alla stagione 2018/2019 è stata del 15,8%, stabile rispetto all’annata precedente (15,3%)

autunno è arrivato, le temperature iniziano a scendere e… arrivano puntuali i classici malanni di stagione. Parliamo di raffreddore, tosse, mal di gola fino ad arrivare alla temuta influenza. Per proteggersi valgono le tradizionali regole, ossia lavare spesso le mani con acqua e sapone, coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce, evitare il contatto di mani sporche con occhi, bocca, ecc. Inoltre se ci si ammala è bene ricordarsi di stare a casa dal lavoro/scuola. E poi c’è il vaccino antinfluenzale: in Italia la campagna è attiva dalla metà di ottobre alla fine di dicembre. Tale vaccinazione è offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un rischio maggiore di andare incontro a complicanze nel caso in cui contraggano l’influenza. Parliamo di donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo mese di gravidanza; soggetti dai 6 mesi ai 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di com-

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plicanze; soggetti d’età superiore ai 65 anni; bambini e adolescenti a rischio di Sindrome di Reye; individui di qualunque età ricoverati in strutture per lungodegenti. Rientrano in questa casistica anche le persone che possono trasmettere l’infezione a soggetti a rischio, ossia medici e personale sanitario, familiare e contatti (adulti e bambini), ma anche addetti a servizi pubblici d’interesse collettivo (forze di Polizia, Vigili del Fuoco) e determinate categorie di lavoratori.

Coperture vaccinali 2018 in crescita, ma il morbillo… L’argomento vaccini è sempre “caldo” e non ci si riferisce soltanto a quello antinfluenzale. Poco prima del rompete le righe di agosto il Ministero della Salute ha diffuso i dati riguardanti la coperture vaccinali nel 2018 inerenti all’età pediatrica e adolescenziale. La copertura nazionale a 24 mesi (ossia per i bambini nati nel 2016) nei confronti della polio ha raggiunto il 95%, superando dunque la soglia minima raccomandata dall’OMS. Discorso differente invece per la vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia: il trend è in crescita ma ancora non è stato raggiunto l’obiettivo del 95% per eliminare la malattia. Attualmente la copertura è al 93,22%, con un +1,38% rispetto all’anno precedente. Sono aumentate anche le coperture per le vaccinazioni anti-pneumococcica e anti-meningococcia, così come in generale le coperture vaccinali nazionali a 36 mesi, a 48 mesi, in età pre-scolare, entro gli 8 anni e nell’adolescenza.

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ASSICURAZIONI COLETTO

Polizza «Protezione Salute», la proposta di Assicurazioni Coletto L’agenzia AXA a gestione famigliare, operante da quasi settant’anni nel settore, offre un pacchetto di coperture in caso di malattia o problemi fisici

Parliamo di salute con Assicurazioni Coletto: l’agenzia di AXA Assicurazioni è un’istituzione sul territorio, attiva a Trezzo sull’Adda da quasi settant’anni. Fra le tante proposte spicca per l’appunto la polizza chiamata «Protezione Salute», dedicata a malattia e infortunio. Le coperture sono molteplici: dal rimborso spese per il prima, il durante e il dopo i ricoveri ospedalieri all’assistenza completa. Questo si traduce in un aiuto concreto quando non sappiamo a chi rivolgerci, cosa fare e dove andare per ottenere un metodo di cura, valido in qualunque angolo del mondo ci si trovi: ecco dunque teleconsultazioni, consulti medici telefonici, videochiamate, prescrizioni, invio di ricette via mail. Ma le coperture valgono anche per l’assistenza infermieristica, per l’invio di un fisioterapista a domicilio, per il prelievo di campioni e

il reperimento di attrezzature medico-chirurgiche. Una polizza attiva sempre e comunque Una volta stipulata la polizza «Protezione Salute» sarà attiva 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, garantendo persino la tutela legale. Permette anche di andare oltre le tempistiche del Servizio Sanitario Nazionale: «Sedute di fisioterapia ed esami clinici possono avere lunghi tempi di attesa, se fatti privatamente tutto diventa in tempo reale - hanno spiegato da Assicurazioni Coletto - è rassicurante avere a disposizione una compagnia che pensa a noi e alla nostra salute senza se e senza ma». Non finisce qui: in caso di malattie gravi (per esempio un problema oncologico o cardiaco) interviene il servizio di «second opinion», grazie a cui è possibile chiedere un ulteriore consulto me-

Informazioni e contatti Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.assicurazionicoletto.it, la pagina Facebook «Agenzia AXA Trezzo sull’Adda - Assicurazioni Coletto», scrivere a info@assicurazionicoletto.com, chiamare lo 02.9090289 oppure recarsi direttamente a Trezzo sull’Adda, in via XXV aprile 17. L’agenzia è aperta da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, il sabato dalle 9 alle 11.30. Il numero di iscrizione IVASS è A00016148.

dico. Infine non va scordato che, al momento della stipula della polizza, si avrà diritto ad un check-up gratuito, nell’ottica del «prevenire è meglio che curare». Sinonimo di onestà e professionalità Torniamo poi ad Assicurazioni Coletto, sinonimo di onestà e professionalità. Con esperienza da vendere, dato che le sue origini risalgono addirittura al 1951, anno in cui Egidio Coletto fondò l’agenzia, all’epoca ubicata in via Torre. Da lì in poi ci furono diversi cambi di sede, per arrivare all’attuale in via XXV aprile 17, occupata ormai da oltre trent’anni. Accanto ai vari spostamenti ci sono stati anche diversi ingressi nell’attività: il 1976 è l’anno di Giovanni Coletto, figlio di Egidio, seguito nel 1987 dal fratello Riccardo. E non c’è seconda generazione senza la terza: da un paio d’anni Luca Coletto, figlio di Riccardo, ha intrapreso questa strada, inserendosi con entusiasmo nell’attività di famiglia. Da sempre aperta all’innovazione e al cambiamento, oggi Assicurazioni Coletto propone polizze inerenti a qualsiasi tipo di ramo assicurativo, cercando di stare il più possibile al passo coi tempi.

Giovanni Coletto

Riccardo Coletto

Luca Coletto


BELLEZZA

Una pelle da salvare Alla ricerca di una beauty routine in grado di rigenerarla per affrontare al meglio le insidie del periodo autunnale Tutto sulla nostra pelle L’alimentazione come sempre è un fattore chiave, però possiamo impegnarci più a fondo per far sì che la nostra epidermide si riprenda nel migliore dei modi, riuscendo ad affrontare alla grande le insidie dell’autunno e in seguito quelle invernali. Può essere utile andare quindi alla ricerca di una beauty routine in grado di rigenerare la nostra pelle, provata dalle difficoltà passate nei mesi di luglio, agosto e settembre. Il viso non è il corpo

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n che condizioni si trova la vostra pelle? Spesso accade che ad ottobre, mandata in archivio l’estate fonte di stress, ci si ritrovi con una cute caratterizzata da secchezza, arrossamento e disidratazione. Sole, cloro e salsedine hanno fatto il loro effetto, ora ci troviamo invece a fare i conti con una crescente umidità, temperature più basse e il classico inquinamento delle grandi città.

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Non tutti i prodotti sono uguali, perché per esempio la pelle del viso non è trattabile come quella del resto del corpo. Non a caso esistono formulazioni differenti, dedicate al volto oppure al resto della nostra cute. Quando si parla di viso serve prima aver ben chiaro di che cosa si ha bisogno: si ha una pelle secca? Molto sensibile? Grassa? Bene, rispondendo a queste domande si capirà anche quale prodotto è giusto utilizzare. Per quanto riguarda il corpo va detto che l’obiettivo di ottobre deve essere l’idratazione: applicare una buona crema idratante è necessario subito dopo la doccia, quando la pelle è ancora umida, e va fatto quotidiana-

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BELLEZZA

mente. Una buona idea potrebbe anche essere applicare uno scrub, per spazzare via in un colpo solo le varie cellule morte. Dalle mani alla labbra Menzione speciale per mani e labbra: le prime sono particolarmente vulnerabili, perché la loro pelle ha poco grasso e poche ghiandole sebacee. Di conseguenza è bene tenere un alto livello di pulizia, usando però saponi dal pH neutro, per non rischiare di distruggere il manto acido della pelle. E dopo la detersione procuriamoci una crema molto ricca per idratare e nutrire. Le labbra invece potrebbero iniziare a soffrire per via dell’abbassamento delle temperature: con un balsamo idratante sarà possibile godere di una barriera che le metterà al riparo da freddo e vento. È il momento del dermatologo Una precisazione d’obbligo: se purtroppo avete pelli problematiche, magari soffrite di

dermatiti, couperose, acne e altre irritazioni, lasciate perdere il fai da te o i consigli improvvisati. Diventa fondamentale rivolgersi ad un dermatologo, per evitare di peggiorare situazioni critiche. In ogni caso la figura dello specialista è da consultare: anche soltanto una seduta potrebbe essere sufficiente per impartire le linee guida, per raccogliere i consigli giusti e per farsi indirizzare su prodotti di comprovata qualità e sicuramente non dannosi per l’organismo.

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• FILLER per le labbra e per le rughe del volto • BOTOX Vade retro bisturi • PEELING ristru�urante o per le macchie • BIORIVITALIZZAZIONE iamo entrati nell’era in cui anche il lifting cambia volto. Sembra pro• RINGIOVANIMENTO HIFU ultrasuoni focalizza� prio che la tendenza inerente alla pelle e alla chirurgia estetica sia • RADIOFREQUENZA questa: lifting sì, ma in versione 3.0, senza ricorrere al bisturi. Secondo • ASPORTAZIONE MACCHIE tecnologia plasma il Rapporto Isaps (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) in • ASPORTAZIONE LASER PER CAPILLARI Italia nel 2018 si è registrato un aumento del 14% dei trattamenti•non ASPORTAZIONE DERMATOFIBROMI, CISTI, NEVI invasivi. In che direzione? Riempire le rughe, combattere i cedimenti cu• CHIUSURA FISTOLA DEL LOBO DELL’ORECCHIO

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tanei di viso e corpo e affinare la silhouette, il tutto donando effetti il più MEDICINA ESTETICA CORPO naturali possibili. Insomma, il ritocchino è sempre ricercato, soprattutto per • EPILAZIONE LASER il doppio mento ma il trend in ascesa preferisce evitare l’utilizzo del bistu• CANCELLAZIONE CAPILLARI CON LASER MEDICINA ESTETICA ri, andando invece ad usare il filler. Infine attenzione all’effetto teck • SCLEROTERAPIA Do�. Fabio Torsello neck, problema in crescita e che sarà sempre più trattato: stiamo • CAVITAZIONE PER LE ADIPOSITA LOCALIZZATE Centro Terapie Fisiche parlando della perdita di ca elasticità delle pelle del collo e può • ASPORTAZIONE DERMATOFIBROMI, CISTI, NEVI e Medicina Este� colpire anche i giovani. A cosa è dovuto? Alle tendenza a spen• RADIOFREQUENZA E TRATTAMENTO HIFU dere tantissimo tempo con lo smartphone in mano, restando Circonvallazione dunque conVia il collo chino verso il basso. 6 - Segrate (MI) - Tel. 02.21.34.069 - Cell. 338.889.3325

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BELLEZZA

Riprendersi dal sole I capelli possono aver sofferto durante l’estate, sotto i colpi dei raggi UV, di cloro, salsedine e sudore Ecco come rivitalizzarli

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opo un’estate passata a prendere il sole in spiaggia, o comunque a vivere attività all’aria aperta, è possibile che i capelli abbiano perso un po’ di lucentezza. Niente di strano, la nostra chioma infatti può soffrire per via del sole: in sostanza i raggi UV rendono opachi i capelli, andando ad intervenire sulla cheratina e danneggiando il fusto, ma non sono gli unici a crearci problemi. I tanto amati bagni in piscina e al mare nascondono infatti delle insidie, dal momento che cloro e salsedine rendono maggiormente arida la nostra chioma, la disidratano. Per non parlare del sudore, tipico delle elevate temperature estive, in grado di danneggiare a sua volta i capelli. Sommiamo tutti questi fattori, misceliamoli e otterremo un capello spento, indebolito e persino le doppie punte: in genere il conto viene presentato in autunno, quando ormai l’estate ci ha salutato. E allora è proprio questo il momento di correre ai ripari, se già durante la bella stagione non si è pensato alla prevenzione. Diamoci un taglio Il primo suggerimento è anche il più estremo: diamo un taglio ai capelli. Naturalmente non parliamo di una trasformazione radicale ma

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accorciare di circa 3-4 centimetri, in modo tale da far sparire il problema delle doppie punte. Meglio anche evitare per il momento l’utilizzo di tinte e decolorazioni varie, che potrebbero andare a compromettere situazioni già delicate. Anche per questi motivi è bene confrontarsi con il proprio parrucchiere di fiducia: serve un professionista nel quale crediate veramente, capace di ascoltare ma anche e soprattutto di indirizzare la cliente verso la migliore strada da prendere per il benessere dei capelli. La salute si costruisce ogni giorno L’intervento quotidiano sarà un grosso aiuto per la chioma. Olio di mandorle dolci, argan, monoi e jojoba sono sostanze naturali contenute in parecchi prodotti utili: generalmente è utile lasciarli in posa per tutta la notte e ripetere il trattamento per diversi giorni, con costanza. Esistono poi diverse tipologie di shampoo e di balsamo, creati ad hoc per differenti modalità di capello, rovinato o meno: anche in questo caso sarà il vostro hair stylist ad indirizzarvi. Prima dovrà essere fatta una valutazione post estiva della vostra chioma, quindi sarà lei (o lui) a consigliare il prodotto corretto da utilizzare.


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BENESSERE

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a storia delle cure termali è molto antica. I primi villaggi dell’uomo sorgevano proprio in corrispondenza di fiumi e specchi d’acqua, oppure in riva al mare. Quando poi i primi stregoni capirono che a volte l’acqua poteva avere proprietà curative, ecco che in molti casi essa divenne sacra. Numerosi sono i miti e le leggende relativi alle acque miracolose che guariscono da tutte le malattie dell’anima e del corpo. Terme, dal V secolo a.C. Già nel V secolo a.C. erano conosciute le proprietà benefiche delle sorgenti sulfuree che avevano la capacità di attenuare i dolori muscolari ed articolari e di curare le malattie della pelle. A testimonianza dell’importanza attribuita alle proprietà terapeutiche delle acque, durante l’impero romano furono costruiti dei grandiosi edifici termali che rappresentarono per l’epoca un’istituzione sociale a tutti gli effetti. In poco tempo, oltre che luoghi di cura e di benessere, le terme cominciarono a diven-

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tare un’occasione per gli scambi culturali e gli incontri. Possiamo dire che furono i primi centri di estetica e aggregazione che l’uomo abbia mai realizzato. I primi edifici termali Gli edifici termali comprendevano saune, palestre, locali per il massaggio, stadi, biblioteche, sale per riunioni e conferenze: un complesso di tutte le attività che dovevano contribuire a mantenere la mente sana nel corpo sano. In quell’epoca la concezione salutare del bagno si tramutò in una vera e propria pratica terapeutica che veniva prescritta dai medici allo scopo di garantire ai loro pazienti una vita più sana e longeva. Lo splendore delle terme perdurò fino alla caduta dell’impero romano. In seguito, questa cultura decadde, a causa delle invasioni barbariche e per l’affermarsi della cultura cristiana, che non ammetteva né la nudità né la promiscuità. Perché riacquistassero interesse, fu necessario aspettare il medioevo. Quando infatti erbe e pozioni non riusciva-

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BENESSERE

Le proprietà delle acque termali sono note da millenni e ancora oggi molto apprezzate no a curare le malattie e neanche ad alleviare il dolore, non restava che affidarsi all’azione curativa e purificatrice dell’acqua alla quale fu resa giustizia, facendole riacquistare così l’importanza terapeutica. Acque curative Nei secoli i vari tipi di acque furono classificati in base alla loro composizione e alle singole capacità curative per le diverse malattie: ad esempio le acque sulfuree erano guaritrici delle affezioni cutanee mentre quelle salsobromoiodiche curavano la sterilità femminile. Nel periodo rinascimentale la scoperta della stampa favorì la divulgazione delle informazioni e ciò portò ad un più ampio utilizzo delle cure idrologiche, anche se le conoscenze ed i metodi di utilizzo non progredirono rispetto al Medio Evo.

Terme e benessere oggi Nell’evo moderno, a partire dal XVIII secolo, lo sviluppo della medicina permise di effettuare le prime analisi sulla composizione delle acque minerali garantendo così un apporto scientifico alle terapie. Tra ‘800 e ‘900, l’utilizzo delle terme era riservato alle classi sociali privilegiate e solo successivamente questo fenomeno si estese alla classe meno abbiente. Ai nostri giorni le terme sono il luogo più idoneo per il raggiungimento delle condizioni di completo benessere della persona e dove è possibile curarsi con innumerevoli terapie naturali. E siccome le acque termali hanno effetti tanto positivi su di noi, oggi è possibile utilizzarle anche lontano dalle loro sorgenti, nei migliori centri estetici dove giungono confezionate in modo che non alterino i propri principi benefici.

Acque miracolose Oligominerali Si distinguono per una ridotta concentrazione di mineralizzatori, hanno azione diuretica. Una volta bevute lavano in profondità i reni. Acque mediominerali Ricche di bicarbonati hanno azione analoga a quella delle oligominerali, sebbene l’effetto diuretico diminuisca progressivamente con l’aumentare del residuo fisso. Acque minerali Presentano una concentrazione dei sali molto variabile e sono riconosciute come molto medicamentose. La loro assunzione andrebbe effettuata sotto diretto controllo del medico. Acque salse o cloruro-sodiche Contengono in prevalenza cloruro di sodio.

Acque Sulfuree Contengono zolfo in varie combinazioni e anche idrogeno solforato, per queste hanno uno sgradevolissimo odore di uova marce. Disintossicano la pelle agendo come cosmetico naturale. Acque Arsenicali ferruginose Contengono ferro in abbondanza e arsenico in tracce. Sono naturali ricostituenti e ottimi cosmetici per la pelle. Acque Bicarbonate Originate da rocce calcaree, contengono soprattutto bicarbonati. In caso di acque bicarbonato - calciche, oltre ad avere un sapore gradevole, sono anche usate per terapia idropinica. Si segnalano poi le acque solfate, depurative per il fegato, le acque carboniche con bicarbonato in varie forme, le acque radioattive contenenti tracce di sostanze radioattive (radon) per il riequilibrio del sistema nervoso e le acque salso-bromo-iodiche.

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BENESSERE

Il sale della vita L’haloterapia può migliorare il benessere di pelle e polmoni

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ivere a pochi passi dal mare per godere dei suoi benefici tutto l’anno è un privilegio di pochi. Anche soggiornarvi solo per qualche giorno quando necessario richiede un dispendio di tempo e di denaro di cui non sempre disponiamo. Come fare, allora, per rinforzare il nostro organismo soprattutto in vista dell’inverno, quando inizia ad affacciarsi lo spettro delle malattie da raffreddamento? L’haloterapia

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Tra i trattamenti che possono coadiuvare e integrare (ma non sostituire) le tradizionali terapie mediche contro le malattie da raffreddamento c’è l’haloterapia (in italiano, terapia del sale), ovvero una terapia inalatoria a base di sale.

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La grotta di sale

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Lo sapevi che... Il corpo umano non è in grado di produrre sodio, ma deve ingerirne ogni giorno 6 grammi

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All’haloterapia ci si sottopone nella cosiddetta Grotta di sale. Si tratta di una stanza di ridotte dimensioni dove il sale, nella giusta quantità, solitamente riesce a garantire un ambiente ipoallergenico ed a bassa carica batterica nel quale il microclima mantiene un’umidità (40-60%) e una temperatura (1824°) stabili. Nella grotta si entra da soli o in compagnia e, una volta seduti, attraverso un sistema di

aerosol a secco si respirano piccolissime particelle di sale e iodio di dimensioni ideali per raggiungere tutte le sezioni delle vie respiratorie. Il trattamento è molto semplice tanto che è possibile entrare vestiti e senza un abbigliamento specifico. Salvo diverse indicazioni, la seduta nella Grotta di sale dura solo 30 minuti, durante i quali i pazienti ricavano a vantaggio del proprio apparato respiratorio e del proprio organismo gli stessi risultati che si otterrebbero con un soggiorno di tre giorni al mare. La grotta di sale offre un ambiente ideale anche per i bambini che spesso soffrono di raffreddore e problemi alle vie respiratorie nei mesi invernali. Dà una mano ai pomoni e non solo Sono innumerevoli le patologie che l’haloterapia può aiutare a contrastare. Non si tratta solo di malattie respiratorie, ma anche della pelle, come la psoriasi e la dermatite. L’haloterapia può anche dare una mano al sistema immunitario, contribuendo a potenziarlo. Detto delle indicazioni dell’haloterapia, è però importante sottolineare che essa può solo integrare le terapie mediche tradizionali, ma non sostituirle, tanto che il medico di base deve sempre restare punto di riferimento inamovibile da consultare prima di intraprendere eventuali trattamenti.

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SPORT

Sci, passione salutare Insieme al ciclismo è il terzo sport più praticato dagli italiani

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Lo sapevi che... Ben il 70% degli incidenti sugli sci richiede ulteriori accertamenti per trauma cranico, meglio proteggersi con il casco!

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ome ogni sport, anche lo sci, al terzo posto tra i più praticati in Italia insieme al ciclismo, fa bene alla salute. Chi frequenta le località e ama la montagna sa bene che sciare è una esperienza stupenda: si tratta infatti di un’attività divertente, che richiede abilità tecniche, coinvolge la velocità e l’accelerazione, è emozionante e viene praticata in un contesto naturale meraviglioso. Lo sci dunque è uno sport fantastico ed è per questo che così tante persone ne rimangono affascinate ed affollano le piste nella stagione invernale. In ogni caso, prima di mettersi in pista è necessario praticare un’attività presciistica che permette di arrivare in condizioni adeguate ad affrontare uno sport che, anche a livello ricreativo, richiede una forma fisica buona. Anche l’attrezzatura vuole la sua parte: non devono mancare mai gli occhiali, i guanti e la cuffia o il caschetto soprattutto se si è poco esperti. Purtroppo, come è noto, ogni anno si riscontrano numerosi incidenti che coinvolgono sciatori: la distrazione e, molto spesso,

l’incoscienza sono i fattori principali. Sciare, dunque, è anche responsabilità verso se stessi e gli altri. Infine, uno studio condotto dal Laboratorio Christian Doppler “Biomechanics in Skiing” ha decretato che sciare fa bene e ha effetti positivi sulle condizioni fisiche e psichiche. La maggior parte dei soggetti osservati ha concluso la discesa con un’intensità definita positiva per il benessere e per la salute dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; anche durante il percorso sull’impianto di risalita la frequenza cardiaca degli sciatori è rimasta in una fascia che sviluppa effetti positivi sulle capacità complessive di resistenza e sul sistema cardiovascolare. Inoltre praticare sci e in modo particolare quello di fondo fa dimagrire: si calcola che un’ora di sci di fondo possa far perdere addirittura 400 calorie. Ma non solo. Lo sci influisce anche in modo particolarmente positivo sul senso generale di benessere. Sciando, lo stato d’animo migliora significativamente durante tutta la giornata.


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La presciistica, in forma sulle piste a ginnastica presciistica è fondamentale per arrivare con la condizione fisica giusta all’inizio della stagione bianca. Ecco alcuni esercizi, anche se, per evitare qualsiasi inconveniente è consigliabile affidarsi a un personal trainer.

Fase uno, sciogliere Prima di tutto bisogna sciogliere i muscoli della colonna vertebrale. Lo si può fare a casa camminando a quattro zampe. Venti passi e una pausa, venti passi e una pausa e così via. Sempre per sciogliere i muscoli divaricare le gambe, braccia tese in avanti, lentamente scendere mantenendo la schiena dritta fino a toccare i talloni con i glutei. Non è facile, se non ci si riesce è bene procedere per gradi.

Fase due, flettere Mettere un bastone per terra, flettere le cosce mantenendole il più possibile parallele al suolo e saltare. Tre serie da 10 sono utili per chi mira alla condizione giusta per lo sci.

Fase tre, resistere Per godere di una bella giornata sulle piste ci vuole anche resistenza fisica. Fiato, insomma. Come imparare a resistere? E’ possibile ripetere l’esercizio al punto uno e poi cominciare a camminare con le ginocchia flesse. Dieci passi e una pausa, dieci e una pausa…

Fase quattro, rinforzare gambe e caviglie Come si fa? Avanzando a piedi leggermente divaricati e gambe semi-piegate. Gli esperti dicono venti passi tre volte al giorno.

Per finire Tutti questi esercizi hanno un’ottima efficacia, ma per evitare infortuni occorre prima fare dello stretching. Attenzione la ginnastica presciistica effettuata senza gradualità e lo sci una volta ogni tanto possono essere causa di gravi infortuni osteomuscolari.

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SPORT

Fondo, sport completo Classica e skating, due le tecniche più diffuse tra chi lo pratica

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ra gli sport invernali che stanno vivendo un momento di riscoperta c’è anche lo sci di fondo. Perfetta per chi desidera mantenere la forma fisica, è una disciplina sportiva che gli esperti reputano completa, perché per via dei movimenti che la contraddistinguono coinvolge un numero molto elevato di muscoli del corpo. Ai

Sciare per sconfiggere l’obesità infantile

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o sci è uno sport che permette di consumare tra le 350 e le 400 kcal all’ora. Un quantitativo di tutto rispetto che potrebbe fare pensare alla possibilità di perdere peso o, alla peggio, di mantenerlo sotto controllo semplicemente praticando con regolarità questa disciplina sportiva. In realtà, però, non sempre questo accade, come mai? Semplicemente perché se è vero che il freddo accelera il metabolismo, è anche vero che proprio per questo al termine di una giornata di sci può venire una gran fame. La soluzione potrebbe essere quella di praticare l’attività sportiva con regolarità e, soprattutto, di affidarsi a un personal trainer specializzato, il cui compito sia anche quello di mantenere sotto controllo l’alimentazione.

benefici dell’attività sportiva, lo sci di fondo unisce il piacere di godere del paesaggio sciando in mezzo alla natura, a ritmo lento. Molto interessante dal punto di vista salutistico, rientra tra le cosiddette discipline nordiche, così chiamate perché molto praticate in Scandinavia (In una palude della Svezia è stato rinvenuto uno sci risalente a 5000 anni fa). Sarebbe errato pensare che lo sci di fondo sia uno sport semplice, perché non lo è. Anzi si tratta di una disciplina piuttosto complessa da praticarsi nel rispetto di due stili prevalenti, la tecnica classica e quella pattinata, chiamata anche tecnica libera o skating. I due stili sono decisamente diversi tra loro, perché prevedono due modalità differenti di trasmissione della forza al suolo. Nel primo caso si cammina portando normalmente un piede accanto all’altro mantenendo gli sci negli appositi binari (passo alternato, ma non è l’unico, per esempio c’è anche il passo spinta), nel secondo caso il movimento è simile al pattinaggio. Attenzione, perché gli sci pensati per la tecnica classica, che prima di essere calzati richiedono la sciolinatura, solitamente non sono utilizzabili per il pattinato. Gli esperti sostengono che lo sci di fondo giova particolarmente al sistema cardiocircolatorio e agli ormoni, permette di mantenere sottocontrollo il peso e di trarre importanti benefici anche dal punto di vista psichico mantenendo chi lo pratica a diretto contatto con la natura. Se praticato correttamente la fatica inizia presto a farsi sentire tanto che spesso ci si ritrova a sciare senza giacche a vento e giubbotti nonostante temperature glaciali per via del caldo provato a seguito dello sforzo fisico. In fatto di abbigliamento, dunque, è sempre consigliabile vestirsi a strati per poter togliere di volta in volta lo strato più superficiale.

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DENTI

Cura il sorriso, cura il cuore La parodontite può essere il sintomo di pericolose malattie cardiocircolatorie

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Lo sapevi che... Quando riescono a entrare nei vasi sanguigni, i batteri della bocca si aggregano al grasso delle arterie dando luogo a coaguli che provocano la malattia coronarica

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ono i batteri i principali nemici del nostro sorriso perché possono causare malattie gravi come la parodontite che, se non curata, può sfociare nella perdita dei denti obbligando il dentista, per risolvere la situazione, a portare a termine complicati interventi di riabilitazione. Essi si annidano in bocca e, grazie all’umidità costante e alla temperatura intorno ai 37 gradi che vi trovano, iniziano a proliferare danneggiando i tessuti e dando così inizio alla patologia. Sorriso a rischio Purtroppo le infezioni batteriche spesso causano danni molto gravi alla bocca. Sarà il dentista, di volta in volta, a stabilire se sia possibile salvare i denti naturali attraverso terapie conservative, oppure se si renda necessario ricorrere alla chirurgia implantare per la riabilitazione. Qualunque sia la gravità del

problema, a ogni modo grazie alle tecniche più innovative in ambito odontoiatrico è possibile tornare a sorridere presto e bene nel giro di poche sedute. Dalla gengivite alla parodontite I batteri possono generare problemi al parodonto (tutto ciò che circonda il dente, gengiva, legamento ed osso) provocandone un’infiammazione cronica, definita gengivite qualora sia superficiale e le gengive si presentino più gonfie, scure e sanguinanti. Si parla invece di parodontite, quando la compromissione è più profonda e va a intaccare l’osso. Soluzioni personalizzate per la riabilitazione In caso di piorrea si valutano le possibili soluzioni con modalità personalizzate. Inoltre, grazie all’implantologia a carico immediato

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DENTI

alla quale il dentista può ricorrere è possibile tornare a sorridere entro le 48 ore dall’intervento chirurgico. Mal di denti e mal di cuore Apparentemente i problemi di salute orale sembrerebbero staccati da quelli cardiovascolari, in realtà non è così. Studi internazionali pubblicati da diversi anni, ma quasi del tutto ignorati in Italia, hanno infatti accertato la sussistenza di una fortissima correlazione tra la malattia parodontale e il cuore. Pertanto, essendo la patologia parodontale asintomatica nella maggior parte del suo decorso, diagnosticandola per tempo, il paziente oltre a salvare i denti, può prevenire eventuali complicanze anche dal punto di vista cardiaco. Infarto, ictus e altre problematiche legate al cuore e ai vasi sanguigni sono una delle principali cause di morte anche in Italia. La malattia parodontale in questo caso è come la punta di un iceberg che lascia presagire una

patologia sommersa: curandola il paziente potrà prevenire o iniziare a curare eventuali invalidanti patologie cardiocircolatorie prima che esplodano in tutta la loro gravità. Intervenendo per tempo, dunque, si preserverà la propria qualità di vita mettendosi al sicuro da brutte sorprese.

Diverse tecniche per le grandi riabilitazioni All On Four Una protesi fissata su 4 impianti dentali. Salda e resistente, la riabilitazione si caratterizza per la velocità con cui può essere praticata. Non solo, per le loro caratteristiche gli impianti utilizzati dall’implantologo ben si adattano anche ai casi con poco osso. L’All on four può essere praticato anche sui pazienti più difficili e apparentemente senza speranze. Sarà comunque il dentista a consigliare o meno questo tipo di percorso riabilitativo. L’operazione, mini invasiva, si esegue senza tagli e punti di sutura. Questo permette di ottenere tempi di recupero molto rapidi.

All On Six Questa tecnica è identica all’All on four, ma poggia su 6 impianti ad arcata. Overdenture Le Ovedenture consistono in protesi mobili che l’implantologo àncora a due o più impianti. Possono essere rimosse per la regolare igiene. L’Overdenture è più comoda e stabile delle dentiere tradizionali ed, essendo fissata agli impianti, non necessita di paste adesive.

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I bambini sono individui con esigenze diverse I bambini sono individui condiverse esigenze diverse I bambini sono individui con esigenze dall'adulto. Per questo motivo forniamo assistenza dall'adulto. Per questo motivo forniamo assistenza dall'adulto. Per questo motivoassistenza forniamo assistenza dall'adulto. Per questo motivo forniamo specializzata affinché l'esperienza dal dentista specializzata affinché l'esperienza dal dentista lili specializzata affinché l'esperienza dal dentista specializzata affinché l'esperienza dalli dentista li positivamente! condizioni positivamente! condizioni condizioni positivamente! condizioni positivamente!

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Sai che puoi migliorare il tuo sorriso con l'ortodonzia? che puoi migliorare tuo sorriso con l'ortodonzia? Sai cheSai puoi migliorare il tuo ilsorriso conai l'ortodonzia? L'ortodonzia non piùpiù L'ortodonzia nonèèdedicata dedicataesclusivamente esclusivamente ai L'ortodonzia non è dedicata esclusivamente ai più L'ortodonzia non è dedicata esclusivamente aia più piccoli, ii denti eded allineati piccoli, dentipossono possonoessere esserespostati spostati allineati a piccoli, ipiccoli, denti possono essere spostati ed allineati a a i denti possono essere spostati ed allineati qualsiasi età! qualsiasi età! qualsiasi età! qualsiasi età!

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Sai che puoi migliorare il tuo sorriso con l'ortodonzia? Problematiche delcavo cavo oralepossono possono influire L'ortodonzia non è dedicata esclusivamente ai più Problematiche del orale influire Problematiche del cavo orale possono influire piccoli, i denti possono essere spostati ed allineati a influire sulla funzione e sull'estetica del viso? Problematiche del cavo orale possono sulla funzione e sull'estetica del viso? sulla funzione e sull'estetica del viso? qualsiasi età! Se noti che il tuo bambino respira frequentemente sulla funzione e sull'estetica del viso? a

dal dentista già da piccolissimi ? Se tuo bambino respira frequentemente a Se noti notiche cheil il tuo bambino respira frequentemente a Il bambino può così entrare in confidenza conil il Il bambino può così entrare in confidenza con bocca aperta ha usato per troppo tempo il ciuccio Se notiooche il usato tuo per bambino respira frequentemente a medico e con gli ambienti operativi in modo da far con il Il bambino può così entrare in confidenza bocca aperta o ha per troppo tempo il ciuccio Sapevi che: bocca aperta ha usato troppo tempo il ciuccio Sapevi che: medico e conegli operativi in in modo medico conambienti gli ambienti operativi mododa dafar far potrebbebocca esserci un deficit di crescita delle basi ossee. passare la "paura del dentista". aperta o ha usato per troppo tempo il ciuccio potrebbeesserci esserci deficit di crescita delle basi ossee. medico e con gli ambienti operativi in modo da far potrebbe unun deficit di crescita delle basilaossee. passare la "paura del dentista". passare la "paura del dentista". 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DENTI

Ortodonzia per bambini

Non ha solo finalità estetiche ma svolge un ruolo determinante oati tio oo per ripristinare la giusta funzione dell’apparato stomatognatico i?

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Lotta alla carie con la sigillatura dei denti

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arliamo di ortodonzia: si tratta di quella branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio e della correzione della posizione anomala di uno o più elementi dentali. In particolare nei bambini non ha soltanto finalità estetiche ma assume un ruolo molto importante per ripristinare la giusta funzione dell’apparato stomatognatico. Intervenendo nelle modalità e nei tempi corretti è possibile per esempio trattare denti storti e malocclusioni. Va da sé che il discorso non tocca i denti da latte: prima di intervenire infatti è necessario attendere la permuta completa dei denti, con la comparsa di quelli permanenti. C’è da fare un distinguo: non è fondamentale aspettare che spuntino tutti i denti, ma se già si nota che uno è storto si può iniziare ad intervenire. Anche quando si parla di ortodonzia è molto importante il tempismo, trattare con tempestività le eventuali problematiche: prima si interviene e più possibilità ci sono di sistemare la questione in tempi più brevi. Tradotto: si porterà per un periodo più breve l’apparecchio, mobile o fisso.

uando si parla di bambini merita un piccolo approfondimento l’argomento legato alla sigillatura dei denti. L’obiettivo è quello di prevenire le carie nei molari, sigillandoli non appena crescono, ossia intorno ad un’età compresa normalmente fra i 5 e i 7 anni. Si tratta di una pratica che sta prendendo sempre più piede, all’insegna di un discorso preventivo e capace di scongiurare eventuali problematiche. La sigillatura dei molari non deve spaventare: non è una procedura invasiva e non richiede nemmeno l’anestesia. Inoltre il fastidio in fase di masticazione dura soltanto per una giornata: in linea di massima in circa ventiquattro ore non si avvertirà più nessuna differenza rispetto a prima. Con la sigillatura si crea dunque una sorta di barriera capace di bloccare l’invasione batterica. Ricordiamo che spesso la carie è causata da un eccessivo consumo di zuccheri, presenti in grande quantità, per esempio, nelle bibite gassate.

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OMEOPATIA

Medicine alternative

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Possono integrare le terapie tradizionali per la cura di una vasta gamma di patologie

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e medicine alternative sono sempre più diffuse e richieste dai pazienti anche perché permettono di ridurre l’assunzione dei farmaci tradizionali e gli effetti indesiderati che possono provocare. Bene, ma attenzione, le medicine alternative sono da intendersi solo a integrazione di quella classica, onde evitare di subire degenerazioni delle patologie che possono avere esiti anche gravi e imprevedibili, come purtroppo accaduto nel recente passato. Ecco alcune delle medicine alternative oggi più diffuse nel mondo. Omeopatia In greco homoios significa simile, e pathos, malattia. Bisogna partire da qui per capire cos’è l’omeopatia e comprendere quali sono le differenze tra quest’ultima e la medicina classica. Fondata nella prima metà del XIX secolo dal medico tedesco Samuel Hahnemann, l’omeopatia poggia tutto il proprio impianto

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sulla cosiddetta legge della similitudine, sintetizzata nella frase latina «Similia similibus curentur», ovvero «Simile cura simile». Già in epoca classica il medico greco Ippocrate aveva espresso questo concetto, poi – in pieno rinascimento – anche lo svizzero Paracelso aveva intuito il meccanismo. A sperimentare direttamente la legge della similitudine è stato proprio il dottor Hahnemann che verificò come una sostanza assunta a dosi ponderali possa provocare in un individuo sano sintomi e segni patologici, mentre la stessa sostanza somministrata in dosi infinitesimali, abbia invece l’effetto di guarire una persona malata con gli stessi sintomi. L’omeopatia consiste nella rappresentazione clinica di questa legge, stabilendo un parallelismo di azione tra il potere tossicologico e il potere terapeutico di una sostanza. Il medico omeopata cura un paziente malato somministrandogli un rimedio che in un soggetto sano è in grado di provocare una sindrome simile. Il

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OMEOPATIA

metodo di preparazione dei rimedi omeopatici è basato sul principio della diluizione. Antroposofia La medicina antroposofica è stata elaborata sulle basi delle teorie di Rudolf Steiner e sviluppata dalla dottoressa olandese Ita Wegman. Secondo le teorie di Steiner l’essere umano è costituito oltre che dal corpo fisico, anche da quello eterico (forze che danno forma alla vita), quello astrale (i sentimenti) e infine quello egotico (lo spirito). La malattia è un momento di rottura dell’armonia tra questi quattro componenti, ovvero una rottura di un equilibrio psichico oltre che fisico. Le forze che mantengono l’equilibrio tra le quattro parti sono due (due polarità), il principio luciferico che tende al ringiovanimento e alla vitalità e il principio arimanico che tende all’invecchiamento e alla morte. Dal principio luciferico derivano malattie come febbre

o polmonite, da quello arimanico arteriosclerosi o irrigidimento. Il medico antroposofico ristabilirà l’equilibrio rinforzando la parte carente. Può farlo ricorrendo a farmaci tradizionali, o più spesso a rimedi naturali. In Germania si è sviluppata nel tempo la farmacopea omeopatica tedesca. Medicina tradizionale cinese Disciplina olistica tra le più complesse e antiche del mondo ha come concetti cardine il Qi e il Tao, ovvero il rapporto tra Yin e Yang. La malattia insorge quando si perturba l’equilibrio energetico. Solitamente il soggetto e il medico effettuano adeguata prevenzione, ma quando questa non basta si interviene

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OMEOPATIA

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attraverso diverse terapie tra cui agopuntura, massaggio, ginnastica medica (Qi gong e Tai chi chuan) e farmacologia cinese. In diversi casi la medicina tradizionale cinese si associa alle terapie tradizionali.

Lo sapevi che... Il dottor Edward Bach elaborò le sue teorie dopo essere guarito da un tumore alla milza per il quale gli erano stati diagnosticati solo tre mesi di vita

Ayurveda La medicina ayurvedica è originaria del subcontinente indiano. Si basa su principi simili a quelli della medicina tradizionale cinese ed è particolarmente orientata alla prevenzione. In linea generale, l’obiettivo che si pone è quello di migliorare la qualità e la durata della vita, assimilandone i ritmi a quelli della natura. La medicina ayurvedica (Il temine ayurveda significa “conoscere la vita”) osserva l’uomo nella sua totalità. Corpo e mente sono un tutto unico interconnesso, e le emozioni giocano un ruolo primario nella determinazione della qualità della vita. Quando l’uomo è in uno stato di equilibrio interiore e in rapporto con l’esterno non vi è malattia, quest’ultima invece subentra quando si verifica uno stato di squilibrio tra le forze. Il prana è l’energia vitale che costituisce ogni cosa, ci sono inoltre tre elementi che caratterizzano tutte le entità: il vata ovvero aria e spazio, il pitta corrispondente al fuoco e il kapha ovvero terra e acqua. In ogni

persona uno di questi elementi è preponderante sull’altro. Il medico ayurvedico per verificare l’esistenza di eventuali squilibri prima di tutto palpa il polso dei propri pazienti. La sua sensibilità e le sue conoscenze gli permetteranno di percepire squilibri ancor prima che si manifestino sintomi di malattie vere e proprie. Fiori di Bach Le essenze dei Fiori di Bach, il cui utilizzo non è mai stato validato scientificamente, nascono da un’intuizione medico britannico Edward Bach. Funzionano perché hanno la qualità e la capacità di cambiare un’emozione negativa in una positiva. Una persona dalla bassa autostima, dopo l’assunzione di specifiche essenze floreali, inizierà a credere nuovamente in se stessa e giorno dopo giorno, sarà più sicura di sé. Le emozioni negative non vengono soppresse, ma trasformate nell’opposto stato emotivo positivo, ad esempio, la paura del fallimento nella fiducia in se stessi o l’impazienza in calma e tranquillità. In tutto i fiori di Bach sono 38. Oltre ai fiori cardine delle teorie del medico inglese sono gli scopi nella vita. Avere una finalità da raggiungere agevola la guarigione.

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MATERNITÀ

Nove mesi “da star”

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hiedetelo a loro, in molte vi risponderanno che hanno passato nove mesi straordinari. Sì, probabilmente qualcuna può aver attraversato un momento difficile, soprattutto nei canonici primi tre mesi, ma in ogni caso si tratta di un periodo ricordato con affetto da parecchie donne. Durante questi nove mesi vissuti nell’attesa e portando in grembo colei o colui che sarà le future mamme possono anche cogliere l’occasione per prendersi cura del proprio corpo. Una donna in stato di attesa che gode di buona salute non passa inosservata: pelle e capelli sono più brillanti, le forme si addolciscono e i sorrisi si moltiplicano. Si tratta di nove mesi da “star”, in cui si avranno addosso parecchie attenzioni, quantomeno all’interno del proprio nucleo famigliare e nella cerchia di conoscenze. Il peso, la schiena e l’alimentazione Facciamo un passo indietro: tutti sappiamo che il corpo femminile cambia durante la gravidanza e questo significa un costante e graduale aumento del peso corporeo che nella norma dovrebbe essere contenuto fra i 9 e i 12 chili. Ciò provoca anche una serie di modificazioni nella distribuzione del peso e dell’equilibrio della gestante, indotta ad arcuare la parte inferiore della schiena. Ecco dunque i classici dolori nella zona lombare e sacrale: il consiglio è evitare scarpe col tacco alto e soprattutto negli ultimi mesi conciliare l’attività quotidiana con una buona dose di riposo. Prendersi cura di

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Il periodo della gravidanza è straordinario e per le future mamme è anche l’occasione per prendersi cura del proprio corpo se stesse significa anche garantirsi una corretta alimentazione. Non serve mangiare per due, ma è bene farlo in modo equilibrato, scegliendo di consumare tutti i principi nutritivi disponibili. E poi assumere almeno due litri d’acqua al giorno, naturale. Ovviamente si dovrà optare per carni magre e ben cotte, pesce arrosto, al cartoccio, al vapore o in umido, oltre che frutta e verdura di stagione, ben lavata, alimenti ricchi di fibre, ma anche latte e i suoi derivati. È il momento di curare la pelle E poi c’è tutto un intero mondo legato alla pelle in gravidanza. Durante questi mesi possono verificarsi alterazioni cutanee generalmente a livello estetico. Eccoci a fare i conti con le tanto temute smagliature: come spesso accade prevenire è meglio che curare, quindi è bene cominciare a prendersene cura durante i fatidici nove mesi. Il suggerimento è quello di utilizzare soltanto prodotti cosmetici da applicare localmente: in genere si tratta di creme, emulsioni o sieri a base di sostanze elasticizzanti come acido boswelico, elastina, collagene, acido ialuronico, vitamine E e antiossidanti, olio di oliva, mandorle dolci e germe di grano. La costanza nell’applicazione di tali prodotti è un fattore importante e può aiutare la donna a combattere l’insorgere di questo inestetismo.

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MATERNITÀ

Benvenuto bebè! Una serie di oggetti e prodotti che non possono mancare alla nascita di ogni bambino. E che lo accompagneranno per tutta la prima infanzia

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espressione prima infanzia si riferisce al periodo compreso dalla nascita del bambino fino all’incirca al compimento dei due anni di vita. Per affrontare al meglio questa delicatissima fase è bene arrivarci preparati. Esistono infatti una serie di prodotti e oggetti che non devono mai mancare. Tutto ruota intorno al pannolino: mai regalo, seppur non sia strettamente cool, potrà essere più utile. E allora amici, parenti e colleghi fatevi avanti, nell’indecisione scegliete la famigerata “piramide di pannolini”. Avanti con tutine, body, pigiamini e bavagliette: anche in questo caso ne servono parecchie, dato il piccolo o la piccola avranno, chi più chi meno, la tendenza a spor-

carsi. Sin dal primo giorno di vita ricordatevi di avere con voi un cappellino e un paio di calzini: qualsiasi sia la stagione, qualsiasi siano le temperature e in qualsiasi ospedale vi sarà consigliato di tenere coperta la testa e le estremità inferiori del neonato. Sul ciuccio si potrebbe scrivere un trattato: c’è chi sceglie di utilizzarlo, mentre c’è anche chi è fermamente deciso a farne a meno. Dipende un po’ dalla corrente di pensiero che più vi aggrada. Infine impossibile non pensare ai prodotti per l’igiene: chi più ne ha più ne metta, torneranno sempre comodi e prima o poi verranno tutti utilizzati. Insomma, in caso di regalo si casca sul sicuro…

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Fido, ci penso io

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Prendersi cura di un animale domestico è un’esperienza che implica responsabilità e una serie di doveri. È utile anche per la crescita dei bambini

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rendersi cura degli animali domestici è un’attività a tempo pieno. Si tratta di un dovere che va preso sul serio, guai a sottovalutarlo. Di conseguenza vivere con cani o gatti (le due specie animali più diffuse nelle nostre abitazioni) ci carica di responsabilità. Ciascun “padrone” dovrà dunque provvedere alle visite periodiche dal veterinario (in genere una volta all’anno dopo che ha raggiunto l’età adulta), così come alle eventuali vaccinazioni obbligatorie e ai vari interventi di profilassi consigliati per prevenire le malattie che potrebbero trasmettersi all’uomo, come la toxoplasmosi, la leishmaniosi o la leptospirosi, oppure in grado di causare disturbi all’animale stesso. Come per l’uomo, far controllare l’animale da uno specialista, permette di poter scoprire l’eventuale presenza di problemi prima che diventino gravi. Postulato base è il farli vivere in un ambiente sano e pulito: è un diritto degli animali, spesso sinonimo di salute. I ben informati sapranno poi dell’esistenza di una serie di prati-

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che che è utile rispettare: come pulire i pavimenti con sostanze disinfettanti, igienizzare a intervalli regolari le cucce usando anche in questo caso disinfettanti e antiparassitari, lavare quotidianamente le ciotole del cibo e gli abbeveratoi. Ci danno una mano a livello mentale Accanto alla questione salutistica e di rispetto per il cane o il gatto c’è tutto un lato psicologico da analizzare. In molti infatti prendersi cura di un animale domestico fa scattare una molla: il solo fatto di essere “padroni” di un cane o di un gatto ci dà la possibilità di parlarne. Così facendo si creano e solidificano relazioni sociale, si migliorano le doti di leadership e l’autonomia ne esce rinforzata. Le stesse logiche possono essere applicate per i bambini: quando Fido o Micio entrano in una casa, gli adulti possono insegnare ai più piccoli a prendersi cura del nuovo arrivato. Si tratta di una palestra importante, di un’esperienza da com-


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ANIMALI

piere, in grado di responsabilizzare e far crescere interiormente il bambino o la bambina. Naturalmente l’impegno deve essere correlato all’età: in primis si aiutano i genitori nelle operazioni di routine, quindi quando si diventa un po’ più grandicelli si può cominciare ad agire in autonomia, fino poi ad arrivare alla gestione quasi completa dell’animale. In definitiva pos-

siamo affermare che la pratica migliore è la suddivisione dei compiti tra famigliare, per accudire il cane o il gatto nel migliore dei modi, senza gravare esclusivamente su un unico componente della famiglia.

Come vincere la paura del veterinario Si tratta di una fobia canina particolarmente diffusa e per affrontarla è possibile rendere più frequenti le visite, introducendo anche dei premi una volta terminate. È bene iniziare quando è ancora un cucciolo: col passare del tempo si abituerà. Infine occorre che il padrone sia estremamente calmo: sintomi di nervosismo contageranno immediatamente l’animale. Tutto inutile? Beh, allora pensate alle visite a domicilio…

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Cani salvavita Opportunamente addestrati riescono ad aiutare i pazienti affetti da diabete 1 a vivere meglio la loro condizione

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cani sono i migliori amici dell’uomo non solo per la loro fedeltà, ma anche per le doti che li caratterizzano. Già è nota, per esempio, la loro capacità di trasformarsi in straordinaria guida, previo opportuno addestramento, per le persone non vedenti. Oppure di utilizzare l’olfatto per ritrovare dispersi sotto la neve, o eventuali carichi di droga nascosti dai malviventi. Docili e intelligenti, sono anche in grado di aiutare i loro padroni nel lavoro quotidiano, o di difenderli all’occorrenza fino alla morte. Altre volte contribuiscono a risollevarne il morale durante le crisi depressive, o più semplicemente riescono a donare momenti di serenità nelle giornate più tristi. Ma non finisce qui. Oggi infatti si sta diffondendo anche in Italia l’addestramento dei cani da assistenza, ovvero pet che riescono a riconoscere gli episodi di ipo e iperglicemia negli ammalati di diabete di tipo 1. In sostanza, il cane convivendo con il paziente, è in grado di percepire attraverso l’olfatto le variazioni repentine di glicemia, dando l’allarme. In questo modo, il paziente può adottare tutte le condotte preventive utili a risolvere la situazione, migliorando la propria qualità di

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vita. Tra l’altro, è rilevante il fatto che il cane riesca a percepire i cambiamenti e a dare l’allarme al suo padrone persino di notte, mentre dorme, quando le crisi ipo e iperglicemiche sono più pericolose. Tutto questo avviene perché l’olfatto del cane è molto più sviluppato di quello dell’uomo. Secondo gli studi, infatti, mentre quest’ultimo ha solo due centimetri quadrati di cellule epiteliali, nel naso di un cane se ne trovano tante quante la superficie di un campo da tennis. Non è ancora noto quali siano le molecole che si liberano nell’aria durante crisi dei diabetici, quando però le ricerche attualmente in corso saranno ultimate, sarà possibile realizzare tecnologie in grado di sostituirsi all’animale che porteranno senz’altro grande vantaggio agli ammalati. I cani da assistenza non individuano solo il diabete, anzi sono persino in grado di identificare l’epilessia e l’emicrania prima che gli attacchi si verifichino. Anche in questo caso riescono a farlo perché percepiscono determinate molecole intorno a loro. Sul fronte dell’addestramento, gli Stati Uniti sono all’avanguardia e anche in Italia siamo a buon punto. Non c’è una razza più portata delle altre, tutti i cani infatti, previo un test attitudinale, possono imparare a salvare la vita ai loro padroni ammalati.


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