Dossier: prodotti, soluzioni e componenti per sicurezza e cybersecurity

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Anno III – Supplemento a www.newsimpresa.it – Diffusione Gratuita

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Prodotti, soluzioni e componenti per sicurezza e cybersecurity




Il punto

La sicurezza personale e delle proprietà diventa esigenza sempre più sentita, a soddisfarla ci pensa l’industria della Sicurezza e automazione edifici, espressione del made in Italy tecnologico di eccellenza. Si tratta di un fenomeno certificato: secondo i dati economici di consuntivo relativi allo scorso anno, questo comparto del manifatturiero ha chiuso il 2014 con un “segno più” su tutti i fronti. Fatturato totale, mercato interno, import, export, bilancia commerciale. In controtendenza rispetto al contesto macroeconomico, il segmento ha fatto registrare un fatturato aggregato pari a più di 2 miliardi di euro. A cura della redazione

L’industria italiana della sicurezza è fuori dalla crisi

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ricavi totali del comparto hanno fatto segnare un +4,9% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un balzo non indifferente rispetto al 2013, quando l’analoga crescita era stata “solo” dello 0,9%, un risultato comunque invidiabile rispetto all’andamento di molti settori del manifatturiero italiano, prostrati dalla crisi. Guardando al dettaglio dei segmenti interni al comparto, il più florido appare essere quello della Videosorveglianza, che nel fatturato totale ha fatto registrare un aumento di quasi 11 punti percentuali, ricompreso nell’Antintrusione che segna un +7,6% nel complesso. Sempre al suo interno, i sistemi di monitoraggio centralizzati realizzano un +1,5% e il controllo accessi +2,4%. In positivo anche il segmento dell’Antincendio, che segna un bel +1,8%, e quello della Building Automation, con +1,5%. In un contesto in rapida trasformazione, continua a

riflettersi positivamente sull’evoluzione del comparto la capacità di sviluppare e integrare le funzioni applicative rese disponibili dalle nuove tecnologie. In generale, innovazione tecnologica e customizzazione del portafoglio prodotti continuano a rappresentare le principali leve competitive per lo sviluppo dell’industria della Sicurezza nel suo complesso. In risposta alle esigenze del mercato è cresciuta in particolare l’attenzione all’offerta di soluzioni personalizzate e di facile utilizzo per gli utenti finali. Se nel complesso l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana continuano a risentire della stagnazione della domanda interna, il bisogno di sicurezza espresso nel nostro Paese fa invece registrare un risultato in controtendenza per questo comparto: il mercato interno passa dagli 1,7 miliardi di euro del 2013 agli

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Il punto

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1,8 miliardi del 2014, con una crescita tendenziale del 4,5%. L’incidenza della domanda domestica sul totale del fatturato aggregato è quindi di circa il 90%, seguendo un andamento stabile per questo segmento manifatturiero. Guardando più in generale alla domanda di queste tecnologie, si nota come continuino a fornire un importante contributo tradizionali mercati come la Pubblica Amministrazione, il segmento Retail e quello Industrial. Tra le maggiori criticità riscontrate, i fenomeni di downpricing e i ritardati pagamenti, presenti in particolare nella componente dell’installazione e del service, che continuano in questo difficile contesto macroeconomico a riflettersi negativamente su margini e redditività delle imprese, non premiando adeguatamente l’elevata attenzione all’innovazione e al miglioramento

della qualità dell’offerta che caratterizzano il comparto. Anche l’estero sta finalmente iniziando a riconoscere l’eccellenza del made in Italy delle nostre tecnologie per la sicurezza, registrando un +9,2% nel 2014 rispetto ai valori dell’anno precedente. Anche questo comparto, quindi, sta iniziando a sfruttare le enormi potenzialità offerte dall’export. Sono cinque i principali mercati esteri di sbocco per queste tecnologie, che da soli sono espressione di circa il 50% del flusso estero delle vendite. Ecco allora che il Regno Unito si conferma anche quest’anno come il mercato più interessato alle tecnologie italiane per la sicurezza, con una quota di 12 punti percentuali sul totale, seguito a poca distanza dalla Germania. L’importanza del canale UE si conferma nel vedere nelle successive posizioni Francia e Spagna,


mentre chiudono la top 5 gli Stati Uniti, seppur in lieve calo rispetto all’anno precedente. Il 70% dell’export di queste tecnologie è destinato all’Europa e più del 60% ai Paesi membri dell’Unione Europea. Nel resto del mondo, sono in crescita Africa, Medio Oriente e Asia Orientale. Il potenziale di sviluppo del canale estero appare comunque notevole: l’andamento positivo e in netta crescita del 2014 si spiega con le crescenti strategie di internazionalizzazione che le imprese italiane della Sicurezza, supportate attivamente da ANIE, stanno sempre più mettendo in atto. Fra i principali mercati esteri verso cui si sono orientate le azioni di internazionalizzazione delle imprese si annoverano in ambito extra-europeo aree come Nord Africa, Africa Subsahariana e Medio Oriente. Il comparto sembra quindi uscire definitivamente dalla crisi, secondo un

percorso di affermazione più forte rispetto alla media di Elettrotecnica ed Elettronica, che registra un aumento del fatturato aggregato meno incisivo. I picchi nella segmentazione delle varie famiglie di prodotti arrivano addirittura a dimostrare una capacità di tenuta di gran lunga superiore alla media del manifatturiero italiano. Dopo il calo subito nel 2008 e il segno meno registrato nei due anni successivi, la Sicurezza conferma il trend positivo e mette a segno un incremento quasi pari a quello pre-crisi. Un segno tangibile di come le 90 aziende associate ad ANIE Sicurezza e i 3.500 addetti del settore stiano riuscendo davvero ad intercettare le esigenze di un consumatore finale sempre più esigente, ma anche sempre più attento al problema della sicurezza. Fonte: ANIE Sicurezza

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Image S: image processing per la sicurezza Il settore sicurezza, nonostante la crisi degli ultimi anni, è in costante crescita, specialmente per quanto riguarda la videosorveglianza, con un notevole incremento su base annua. Image S si propone sul mercato italiano come principale distributore di prodotti per Image Processing, selezionati per risolvere problematiche di visione in un’ampia gamma di mercati tra i quali spicca anche quello della sicurezza di alto livello. A cura della Redazione

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a gamma di prodotti e componenti per la visione industriale proposta da Image S (www.imagessrl.com) è decisamente ampia. L’azienda cura ogni aspetto della soluzione di machine vision, fornendo hardware per l’acquisizione delle immagini (telecamere, frame grabber o frame processor), cavi di collegamento standard e dedicati, librerie software per l’elaborazione delle immagini complete di tutti i tool necessari, illuminatori speciali ( laser e LED), ottiche e filtri, fino all’assistenza tecnica pre e post vendita, inclusi corsi di formazione all’uso dei prodotti. Il portfolio d’offerta include inoltre sistemi OCR per la lettura delle targhe abbinati a telecamere con caratteristiche adatte a questo tipo di impieghi, oltre ad illuminatori dedicati a questi tipi di applicazioni. “I sistemi di riconoscimento delle targhe di veicoli - esordisce Marco Diani, Presidente di Image S - trovano diversi tipi di applicazioni, tra cui il controllo degli accessi che sta diventando sempre più importante sul mercato domestico e non: in questo caso il numero di targa può essere utilizzato come chiave per consentire l’accesso a un’area, per limitare l’ingresso nelle zone pedonali, oppure può essere associato al numero del biglietto del parcheggio per gestire l’eventuale perdita del biglietto ed evitare frodi”. In applicazioni come quella del controllo del traffico, il riconoscimento delle targhe offre la possibilità di rileva-


Image S

Marco Diani

mento delle frodi ai caselli, di controllo della velocità e controllo del transito in incroci gestiti da semafori. Questi sistemi possono inoltre servire per l’inventario dei veicoli: in questo caso, oltre all’immagine della targa, quando un veicolo entra nell’area sorvegliata vengono rilevate e memorizzate nel database altre immagini. “Nel caso delle applicazioni per la sorveglianza - prosegue Diani - la lettura delle targhe viene effettuata tramite una telecamera a bordo delle auto della polizia per permettere il controllo delle targhe registrate nelle black list. Altri possibili utilizzi di questi sistemi sono la gestione di flotte di trasporto e altri mezzi, con l’associazione del numero di targa al peso del veicolo, e i sistemi di riscossione elettronica dei pedaggi”. Le caratteristiche delle telecamere intelligenti di nuova generazione NEON-1020 e NEON-1040 di Adlink, distribuite in Italia da Image S, le rendono ideali per applicazioni quali la lettura di targhe con sistemi OCR dedicati. Queste telecamere sono dotate di sensore CMOS global shutter da 2 megapixel e 120 fotogrammi al secondo nel modello NEON-1020, 4MP e 60fps nel modello NEON-1040, supporto per il controllo dell’illuminazione tramite PWM, processore Intel Atom

quad core a 1,9 GHz. Si contraddistinguono per l’ingombro compatto e la potenza di calcolo superiore. “La custodia - conclude Diani - garantisce una resistenza adeguata anche in ambienti esterni. Il processore quad core di fascia alta con co-processori FPGA, GPU e memoria fino a 32 GB dedicata alle immagini, offre capacità avanzate di elaborazione ideali per applicazioni che richiedono alte velocità e alte risoluzioni”. La dotazione di I/O comprende una connessione aggiuntiva per una telecamera GigE Vision o USB2 in modalità slave, 4 ingressi isolati, 4 uscite isolate, una porta USB, una porta seriale RS-232 e un’uscita VGA per l’integrazione con dispositivi esterni. Inoltre, la flessibilità di sviluppo del software, con supporto GenTL per acquisizione di immagini e programmazione Open CV e Open CL, offre benefici importanti agli sviluppatori, in particolare agevolando la migrazione da precedenti piattaforme x86.

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Focus offerta Image S TELECAMERE INTELLIGENTI NEON-1020 E NEON-1040X86 DI ADLINK

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Image S presenta le telecamere di nuova generazione NEON-1020 e NEON-1040 x86 di Adlink, dotate di sensore CMOS global shutter rispettivamente da 2 megapixel e 120 fotogrammi al secondo (NEON-1020) e 4MP e 60fps (NEON-1040), processore Intel Atom quad core a 1,9 GHz, con ingombro minimo e custodia con protezione IP67. Queste telecamere sono ideali per applicazioni in ambito industriale che richiedono alte velocità e alte risoluzioni. Le telecamere NEON-1020 e NEON-1040 si contraddistinguono per l’ingombro compatto e la potenza di calcolo superiore. La struttura robusta con custodia IP67 e connettori M12 garantisce una resistenza adeguata ad ambienti industriali ostili. Il processore quad core di fascia alta con coprocessori FPGA, GPU e memoria fino a 32 GB dedicata alle immagini offre capacità avanzate di elaborazione delle immagini ideali per applicazioni in ambito industriale che richiedono alte velocità e alte risoluzioni. La dotazione di I/O comprende una connessione aggiuntiva per una telecamera GigE Vision o USB2 in modalità slave, 4 ingressi isolati, 4 uscite isolate, una porta USB, una porta seriale RS-232 e un’uscita VGA per l’integrazione con dispositivi esterni. Inoltre, la flessibilità di sviluppo del software, con supporto GenTL per acquisizione di immagini e programmazione Open CV e Open CL, offre benefici importanti agli sviluppatori, in particolare agevolando la migrazione da precedenti piattaforme x86.



Schneider Electric: sicurezza macchina e cybersecurity La sicurezza è oggi una delle esigenze principali di chi opera sia a livello di produzione che con le tecnologie informatiche. Per garantirla è necessario confrontarsi con la componente tecnica e tecnologica del problema ed anche cogliere gli aspetti di fruibilità a livello pratico. Schneider Electric considera la sicurezza degli operatori e degli impianti, che si tratti di distribuzione elettrica, di automazione industriale, di facility, una massima priorità.

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A cura della Redazione

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na delle caratteristiche che contraddistinguono la proposta di Schneider Electric (www.schneider-electric.it) nel campo della sicurezza è la continua attenzione non solo ad offrire prodotti innovativi e adeguati alla normativa attuale, ma anche a supportare la realizzazione di prodotti che siano pronti a possibili future evoluzioni. “Il nostro obiettivo - esordisce Sophie Borgne, Marketing Manager Industry BU, Schneider Electric SpA - è di offrire soluzioni che permettano di garantire alti livelli di protezione con la massima semplicità. Nel campo dell’automazione industriale, ad esempio, l’azienda offre

prodotti integrati che concentrano in un unico elemento da installare tutte le funzionalità security. Inoltre, sfruttiamo le sinergie che si creano fra le nostre diverse business unit per sviluppare prodotti dedicati alla protezione in diverse applicazioni, come, ad esempio, le soluzioni di protezione per le partenze motore”. A volte si tratta di idee apparentemente semplici ma comunque efficaci, come la creazione di elementi per “etichettare” e individuare in modo intuitivo e sicuro le componenti di sicurezza integrate in un apparato. Inoltre, per facilitare l’introduzione di soluzioni security in azienda, Schneider Electric organizza corsi di formazione e conve-


Schneider Electric

gni tecnici, che si affiancano al tradizionale supporto dedicato ai clienti. “Proponiamo - prosegue Borgne - corsi specifici sulla sicurezza macchine destinati agli installatori, ai progettisti e al personale di manutenzione dedicato alla sicurezza degli impianti elettrici a bordo macchina. Abbiamo creato una Guida Applicativa alla Sicurezza Macchine, documenti e software tecnici che facilitano l’accesso a tutto il materiale che riguarda la sicurezza, e proponiamo anche strumenti quali software online come Easy Software Calculator, che consente di calcolare il Performance Level per la funzione di sicurezza in relazione alle norme EN 13849-1. Da segnalare anche la raccolta di soluzioni certificate TÜV, chiamata Safety Chain Solutions, per realizzare le principali funzioni di sicurezza delle macchine in conformità alle normative”. Altro fronte è quello legato alla sicurezza logica, o cybersecurity: un fronte emergente e di vitale importanza nel settore industriale e non solo. La crescente Borgne Sophie

presenza di tecnologie informatiche che si affiancano alle tecnologie operative rende i network industriali più performanti, resilienti e complessi. “Anche i più semplici componenti di automazione - spiega Borgne - sono dotati di funzionalità di comunicazione Ethernet ed emergono soluzioni smart e service-oriented che consentono di raccogliere e gestire crescenti quantità di dati. Dati che non sono utilizzati limitatamente all’ambiente di fabbrica, ma possono diventare parte del patrimonio informativo aziendale legato alle altre funzioni di business”. Si devono fare scelte che consentano di proteggere i dati e l’integrità della rete stessa dal rischio di intromissione ed errori umani e, come avviene per la sicurezza fisica, si deve curare con la massima attenzione la formazione del personale perché sia sensibilizzato ai corretti comportamenti e al rispetto delle policy, soprattutto se è data loro la possibilità di interagire con gli asset di automazione attraverso dispositivi remoti, cosa che avviene sempre più spesso ad esempio con le interfacce HMI. “In questo campo - aggiunge Borgne - la posizione di Schneider Electric è proporre ai clienti soluzioni che integrano il concetto di cybersecurity nell’ambiente industriale trovando il corretto equilibrio tra la protezione delle reti e il mantenimento delle performance attese dagli asset di automazione”. Non è necessario garantire lo stesso livello di protezione per tutti gli elementi della rete, quindi è possibile costruire una soluzione di sicurezza adeguata sulla base di una corretta analisi dei processi, del loro grado di criticità e di rischio nonché del loro livello di apertura verso l’esterno. “Gli hardware e software di automazione e controllo - conclude Borgne - hanno oggi caratteristiche che consentono di integrare la sicurezza fisica e logica a bordo di ogni singolo elemento delle macchine o dei processi. Ad esempio, una tendenza è quella di poter determinare i livelli di accesso, l’attivazione di eventuali servizi (http/FTP, etc), garantendo quindi una inviolabilità certificata secondo gli standard di certificazione Achille Livello 2”.

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Focus offerta Schneider Electric: Preventa XPS MCM Garantire la sicurezza degli operatori e delle macchine è una delle sfide più complesse da affrontare in ambito industriale. Qualsiasi scelta richiede un’attenta considerazione al fine di individuare soluzioni che coniughino rispetto delle normative, funzionalità e costi. Per Schneider Electric, la risposta a queste esigenze si riassume in due concetti: modularità e configurabilità. Preventa XPS MCM è un nuovo elemento configurabile di sicurezza modulare, che protegge i macchinari industriali e gli operatori da incidenti che possano essere causati da parti in movimento. Il prodotto è in grado di monitorare contemporaneamente più funzioni di sicurezza, quali l’arresto di emergenza, il controllo accessi nelle zone pericolose, il monitoraggio della velocità dei movimenti pericolosi. Può essere utilizzato in applicazioni che richiedano conformità fino al Performance Level E della norma EN ISO 13849-1 e SIL3 EN IEC 61508. Il modulo di sicurezza base ha otto input e due output statici, espandibili con moduli aggiuntivi installabili direttamente sul

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connettore del modulo base per ottenere fino a 128 ingressi e 16 uscite digitali a doppio canale (relé o statiche). Aumentare la configurazione hardware è semplice grazie ad un’ampia scelta di moduli di espansione di ingresso, uscita, moduli misti ed espansioni per il controllo velocità. È anche possibile realizzare fino a sei isole remotate, con distanza massima di 50 metri tra ciascuna isola, attraverso il bus safety del modulo di sicurezza. Preventa XPS MCM è stato progettato per essere semplice e flessibile. Consente al progettista di ottenere esattamente le specifiche desiderate, riducendo allo stesso tempo il numero di componenti da utilizzare, e di conseguenza anche l’ingombro e le necessità di cablaggio. Adottando questa soluzione, è facile standardizzare i dispositivi di monitoraggio della sicurezza per macchine stand alone, linee con macchine semplici e complesse. Anche la manutenzione è semplificata perché il sistema può avere una memory card rimovibile da utilizzare per trasferire il programma su un nuovo modulo o per permettere una modifica alla configurazione software. Come tutte le soluzioni di sicurezza Preventa, XPS MCM è parte della Next Generation di MachineStruxure, la piattaforma per l’automazione di macchina di Schneider Electric che ottimizza le macchine industriali in termini di costi, performance ed efficienza energetica in tutto il ciclo di vita: dalla progettazione allo sviluppo, dal commissioning alla manutenzione.


schneider-electric.com


VBacs, la triplice alleanza per la sicurezza degli accessi: Beckhoff, Vitrociset ed ekey. 16

Il settore della sicurezza è in continua espansione e, con l’introduzione di nuove tecnologie, le aziende private e gli enti pubblici hanno sempre più interesse a utilizzare sistemi innovativi per evitare l’intrusione di personale non autorizzato in aree adibite a funzioni critiche. A cura della Redazione

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itrociset, azienda italiana che sin dagli anni 60 opera nel campo delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione e della logistica, si occupa di sistemi per la sicurezza, per il controllo del traffico aereo, tecnologie satellitari e telecomunicazioni, trasporti e infomobilità, ICT e logistica integrata. Vitrociset, per soddisfare appieno le richieste del mercato, era alla ricerca di prodotti standard ma altamente tecnologici, quindi qualitativamente elevati in grado di essere integrati facilmente anche con terze parti in piena sicurezza. La risposta a tutti i requisiti è arrivata dal connu-

bio tra Beckhoff ed ekey. Beckhoff (www.beckhoff.it) è sul mercato da oltre 30 anni e le sue caratteristiche di scalabilità e modularità, non che il suo essere innovativa precorrendo i tempi, sono tutte comprovate dai suoi stessi prodotti. ekey, invece, fondata nel 1999 in Austria, offre soluzioni innovative di accesso basate su impronte digitali. Con i suoi prodotti e le sue soluzioni, propone un’alternativa valida, sicura e semplice ai sistemi di accesso finora sviluppati puntando ad una maggiore sicurezza attraverso l’uso di procedure biometriche. Pur essendo un’azienda


Beckhoff

giovane, in brevissimo tempo è rientra tra le migliori aziende nel campo delle soluzioni di accesso con impronte digitali (LIT). Sulla base del proprio know-how in merito alla gestione di sistemi complessi e basandosi sulle numerose richieste del mercato, Vitrociset ha realizzato VBacs, un prodotto che consente l’implementazione di sistemi di controllo accessi mediante autenticazione con lettori di impronte digitali. Attraverso un’applicazione web, VBacs permette di configurare tutti gli elementi fisici di comando, ad esempio serrature, sistemi di acquisizione dello stato, come contatti magnetici, che fanno parte del sistema e che sono correlati all’autenticazione dell’utente sui lettori biometrici (LIT). È inoltre possibile raggruppare i diversi LIT in una o più zone. Si è riscontrato che il cliente ha spesso necessità di correlare eventi di sicurezza con attuazioni di comandi, come l’apertura di una elettro-serratura all’autenticazione di porte, tornelli, varchi veicolari, rack di una server farm. Altro esempio di caso applicativo è il controllo di apertura di porte o rack in zone ristrette senza la dovuta autenticazione o autorizzazione all’accesso in

determinate aree. Attraverso l’applicazione VBacs si riesce a gestire tutto ciò, inclusi anche i profili degli utenti con acquisizione fino a dieci impronte da associare ad ogni utente mediante un LIT dedicato. Si può altresì associare un utente a una o più zone o apparati sottoposti a controllo; autorizzare degli utenti e configurare intervalli temporali e fasce orarie. Ogni utente presente a sistema, mediante autenticazione, potrà dunque verificare lo storico tutti gli accessi effettuati attraverso i vari LIT e le regole di autorizzazione che gli sono state concesse. Per la realizzazione del prodotto è stata adoperata la tecnologia Microsoft .NET integrata con i prodotti ekey e con i PLC di Beckhoff. La scelta dell’utilizzo di PLC Beckhoff nasce principalmente dai risultati positivi ottenuti dall’integrazione degli stessi prodotti in altre soluzioni realizzate da Vitrociset. Ma ciò che ha reso possibile tutto questo è proprio la tecnologia PC-based, che ha consentito a Vitrociset l’implementazione di logiche applicative direttamente sui PLC. In particolare le possibilità offerte

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dai controllori Beckhoff in ambito IT, direttamente con lo stesso hardware, hanno permesso l’interfacciamento verso i lettori biometrici, la gestione di sensori e attuatori di qualsiasi altra natura, su bus o diretta, e la gestione delle comunicazioni a livello superiore OPC - TCP/IP - FTP tutto comunque sempre accessibile con un interfaccia Web-Server. Allo stesso modo, ekey è stata scelta proprio perché leader di mercato nell’ambito delle soluzioni di accesso con impronte digitali in quanto può essere facilmente integrata con i sistemi di automazione, e nello specifico Beckhoff, offrendo molti vantaggi: massima sicurezza, sistema d’accesso proprietario ma integrabile con altri sistemi, in questo caso attraverso Beckhoff; sistema di controllo accessi per impianti, edifici impianti in genere; possibilità di utilizzo della struttura e attuatori Beckhoff già esistenti; e infine attivazione di scenari personalizzati. Beckhoff, grazie alle sue interfacce seriali di tipo industriale KL6041 e EL6021, permette di gestire in modo nativo questa speciale gamma di lettori con firmware pro-Beckhoff mediante la messa a disposizione di librerie PLC. Questa combinazione porta a creare un’architettura distribuita di PLC Beckhoff che consente di interconnettere in modo diffuso i vari lettori LTI.

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L’architettura di base di VBacs è costituita da un PLC centrale con sistema operativo Windows 7 embedded e da una serie di moduli EtherCAT che interagiscono con uno o più LIT di zona. Nel PLC centrale è installata l’applicazione web per la con-

figurazione del sistema e viene implementata la logica di acquisizione delle impronte degli utenti e la logica di distribuzione delle regole di autorizzazione verso i vari PLC di zona. Il ruolo del PLC di Beckhoff è soprattutto quello di mettere in relazione, in base alla configurazione prevista, l’autenticazione avvenuta mediante il lettore di impronta comandi di uscita verso elettroserrature e altri dispositivi e con segnali d’ingresso provenienti da sensoristica. VBacs inoltre si distingue per caratteristiche e funzionalità come modularità, dove l’architettura è completamente scalabile e si adatta a seconda dell’ambiente in cui sarà integrato; integrabilità, ovvero consente l’integrazione con sistemi di terze parti, l’esportazione dei dati acquisiti e l’acquisizione di eventi esterni e interfaccia web, costituita da un alto livello HMI con tecnologie web di ultima generazione realizzata in HTML5 e CSS3 con “responsive design”. Il layout si adatta automaticamente in funzione dell’ambiente in cui viene utilizzata l’applicazione (smarphone, tablet e pc-desktop), consentendo così una visualizzazione ottimale. La collaborazione con Beckhoff ed ekey non è solamente a livello tecnologico, ma soprattutto di soluzione e supporto all’integrazione e prende vita proprio dai loro prodotti. Sembra proprio questo il caso di Vitrociset che, con VBacs e grazie al suo alto profilo tecnologico si proietta oltre il traguardo che si è prefissata e con lo sguardo già al futuro per sistemi di sicurezza.


Innovation Change Management Business

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