Anno VII n°36 - Luglio-Settembre 2017 - Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione gratuita
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Idee
n° 36 Luglio/Settembre 2017 Anno VII Supplemento a www.newsimpresa.it diffusione gratuita DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Fucci massimo.fucci@pentaconsulting.it
STAMPA C&M Print Via Sardegna, 13 20060 Vignate (MI) www.cmprint.it
EDITORE Pentaconsulting Srl Piazza Caiazzo, 2 20124 Milano pentaconsulting@pentaconsulting.it Tel. 02 92958990
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EDITT ORIALE a cura di Massimo Fucci
Innovazione e cambiamento propongo diventino una parola sola “comfort zone” faticosamente Da qualche tempo (20 anni e costruita nel tempo, magari più) mi occupo di innovazione ed anche quella di una o più ho ben conosciuto la resistenza posizioni di responsabilità. Ora delle persone dell’ufficio tecnico che innovazione e cambiamento ad applicare modalità diverse (per far capire quanto siano nella realizzazione dei nuovi legate dovrebbero essere prodotti. Due esempi su tutti: gli fuse in una parola singola) si straconvinti della progettazione stanno spostando (si sono già 2D che comunque partivano spostati) in termini di priorità, dalla messa in tavola verso il modello di business, la nonostante il sistema CAD resistenza che avverto è ancora consentisse un approccio maggiore. Ora sono implicate diretto; i contrari ai test CAE anche le figure di management in locale, perché è compito Massimo Fucci apicale e se queste coincidono dell’ufficio calcoli, nonostante con la famiglia proprietaria… le workstation ed il software allora la resistenza aumenta nuovamente. consentissero verifiche strutturali di tutto La lungimiranza ed il bene dell’azienda rispetto. Queste situazione unite ad altre che dovrebbero essere i fattori a cui appellarsi per non sto ad enunciare, mi hanno convinto che cambiare o fare un passo indietro. Questo la resistenza al cambiamento poco riguarda impone il mercato. Sfatiamo la leggenda la tecnologia e/o le applicazioni software a metropolitana secondo cui siamo tutti favorevoli supporto della propria attività. Il nemico vero è al cambiamento… almeno fino a che non ci il cambiamento delle modalità operative oppure, riguarda. in chiave più moderna: dei processi. Questo il più pericoloso perché può minare alla base la
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SOMMARIO 02
EDITTORIALE Innovazione e cambiamento propongo diventino una parola sola
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CAMOZZI AUTOMATION L’approccio multitecnologico di Camozzi per un’automazione più intelligente
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SELTA Storia dell’azienda
SELTA Intervista Gianluca Attura
SELTA Selta per il sociale
SELTA Portfolio prodotti
SELTA: 45 anni di spirito imprenditoriale nobile, di sviluppo prodotti e soluzioni dedicati alle infrastrutture critiche e alle reti aziendali
Il futuro di SELTA tra strategie, posizionamento e mercati di interesse
SELTA per il sociale: responsabilità e sensibilità dell’azienda e delle sue persone
SELTA, un nuovo corso, un nuovo portfolio: riduzione del TCO e continuità di servizio delle infrastrutture
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MOOG SMS Group GmbH potenzia l’efficienza e la produttività delle sue macchine grazie all’Attuazione Elettro-Idrostatica di Moog
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BECKHOFF AUTOMATION
HMS INDUSTRIAL NETWORKS
C6015: tutta la potenza e la massima flessibilità in un IPC ultracompatto
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Anybus CompactCom: gestione aperta dei profili di comunicazione drive/motion
SOMMARIO 32
SICK
Motion Control: elemento imprescindibile per Industry 4.0 e meccatronica
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GMDE
Dati di prodotto, e-commerce, supporto vendite: un solo hub di informazioni integrate
SCHNEIDER ELECTRIC
HMI e Augmented operator: le nuove interfacce operatore per incrementare la produttività
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Innovazione: dal prodotto al iness modello di bus
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SIEMENS PLM SOFTWARE
FORMAZIONE
Simcenter apre una nuova era dell’ingegneria e della simulazione
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Cambiare per competere: la formazione come metodologia abilitante
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I N D U S T R Y
BIG EVENT 16 Novembre 2017
POLIHUB Startup District & Incubator Via Giovanni Durando, 39 Milano, Italia
MATHWORKS
MATLAB e Big Data da sensori e dispositivi IoT
INDUSTRY BIG EVENT QUARTA EDIZIONE 15: Innovazione:BEFocus I 20VS Linear sul modello diential Expon volution E Business
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MESSEDecidere ne1ll’6 era del cam biamen FRANKFURT to SPS IPC DRIVES ITALIA: il bilancio di un anno di lavoro raccontato da Messe Frankfurt
PRECISION MANUFACTURING ENGINEERING Te.Si.: il laboratorio di ricerca scientifica e tecnologica che fa eccezione
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: 45 anni di spirito imprenditoriale
nobile, di sviluppo prodotti e soluzioni dedicati alle infrastrutture critiche e alle reti aziendali STORIA DELL’AZIENDA La storia di SELTA è quella di una realtà italiana nata dalla passione, dalla vision, dalla capacità di sviluppare apparecchiature tecnologiche all’avanguardia, dalla capacità di coniugare l’imprenditoria nobile con il sociale. Un percorso che si è svolto in un mercato in cui si sono cimentate multinazionali e l’economia nazionale. Un’esperienza che ha temprato la famiglia del fondatore e maggior azionista, tanto da stimolarne il ritorno in campo con l’inizio di un nuovo corso. La passione e l’impegno diretto sono tra le colonne su cui si fonda la capacità di competere. La sfida ora si chiama BRAVO, la prima piattaforma UCOE - Unified Communication of Everything. Il giusto contenitore del mondo “Smart”: industriale e domotico.
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ELTA, acronimo di Società ELettronica Trasmissione Automazione, nasce il 26 aprile 1972 per iniziativa di Domenico Carpani, con l’obiettivo di applicare nel campo delle telecomunicazioni i continui progressi dell’elettronica, in particolare nei sistemi di telecontrollo e nei sistemi di trasmissione sugli elettrodotti ad alta tensione.
Mio padre Domenico, ci racconta Maurizio Carpani, presidente del CdA, era solito raccontare così la genesi di SELTA: “Tornavo a Rieti con Bertolini, lungo la Salaria, dopo uno dei consueti incontri di lavoro all’Enel. Fermai l’auto ad una trattoria e, mentre pranzavamo, comunicai al mio compagno di viaggio di aver preso la decisione d’iniziare una nuova avventura, chiedendogli se volesse condividerla. Credo che Bertolini si attendesse una domanda di questo genere, tale fu il suo entusiasmo. Un mese dopo era nata SELTA”.
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S TO R I A D E L L’ A Z I E N D A
SELTA inizia la sua attività come laboratorio di progettazione. Non c’è quindi bisogno di capannoni industriali per cui la sede sta comodamente in un complesso nel pieno centro di Milano, in un seminterrato, (“piano giardino, come preferiva definirlo – più nobilmente - Domenico Carpani”) di 300 mq ai Giardini della Moscova. Fin dai primi mesi d’attività in SELTA si delinea la filosofia di vita illuminata della società. Domenico Carpani era convinto che la posizione di imprenditore comprendesse la possibilità di rimetterci di tasca propria, per il bene dell’azienda. Non solo, fare l’imprenditore doveva avere anche una funzione sociale sia per la generazione di posti di lavoro, sia per l’impegno rivolto verso chi ha bisogno dei beni primari. Caratteristica fondamentale di SELTA: l’estrazione marcatamente tecnica dei fondatori che influenza pesantemente il modo d’agire della società, dandole un’impronta di tipo tecnologico e poco commerciale: si doveva crescere sulle idee e sui buoni prodotti finalizzati alla soddisfazione di esigenze della clientela di riferimento. Viste le competenze dell’azienda, il primo mercato cui SELTA si rivolge è quello delle infrastrutture elettriche.
L’attività, quindi, prende avvio con la produzione di bobine di sbarramento, appoggiandosi per la produzione presso le Officine Meccaniche Bertani (OMB). E’ proprio nel segmento delle trasmissioni, a causa di una marcata visione tecnica, che la giovane società coglie il primo insuccesso. Alla prima gara importante, l’azienda perde con una notevole differenza di prezzo rispetto al vincitore. Maurizio Carpani, ricorda le parole del padre: “Tornammo a casa con le orecchie basse - e riprogettammo la macchina da cima a fondo poiché avevamo capito di aver sbagliato il progetto realizzando un’apparecchiatura troppo costosa”. Un insuccesso che fu la molla generatrice di tanti altri successi frutto dell’ingegno, della visione lungimirante dell’azienda e dei suoi clienti, con i quali SELTA ha da sempre instaurato un
Infatti, il primo progetto cui SELTA si dedica, riguarda un dispositivo d’accoppiamento alle linee elettriche ad alta tensione per sistemi di trasmissione ad onde convogliate. Da subito si comprese che la realizzazione di un’apparecchiatura ad onde convogliate di tipo tradizionale avrebbe richiesto un investimento di uomini e mezzi sicuramente superiore alle dimensioni iniziali dell’azienda neo costituita. Apparve subito chiaro come fosse più logico cominciare, in questo settore, sviluppando i complementi d’impianto e rimandando ad un prossimo futuro la messa in progetto dell’apparecchiatura completa per trasmissione su linee elettriche.
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I 4 5 A N N I D I S E LTA rapporto di vera partnership. Una situazione in cui si cresceva insieme, ognuno metteva a disposizione il proprio sapere: temi da affrontare da un lato, capacità progettuale e tecnologie dall’altro. Perché, alla fine, se si fosse realizzata la giusta apparecchiatura, i benefici ci sarebbero stati per entrambi. Un accordo (antesignano) tra aziende supportato da sintonia di intenti tra le persone con l’obiettivo di arrivare ad un risultato win-win.
Apparecchiature e dispositivi, generati da un’eccellenza tutta italiana Tra il 1973 e il 1974 vengono progettate e realizzate le apparecchiature di telecontrollo STO7 e STO15, piccoli strumenti in tecnologia TTL, dedicati ad impianti di ridotta capacità. Con queste apparecchiature SELTA si aggiudica alcune gare, in particolare presso le bonifiche Parmigiana Moglia e la Bentivoglio in provincia di Reggio Emilia, e realizza anche dei piccoli impianti in Enel. Nel 1975 SELTA avvia la progettazione di un sistema per teleoperazioni di piccola capacità puntando sulla tecnologia CMOS, che sfrutta i progressi ottenuti nei semiconduttori per integrare un superiore livello di funzioni su una sola piastra di silicio: nasce l’RTU STO-E, sviluppato per Enel. La macchina si rivela, tecnologicamente, un passo avanti rispetto alla concorrenza in termini di consumi, immunità dai disturbi e dimensioni, con un’affidabilità eccezionale. Enel, non solo decide di adottare lo STO–E per gli impianti di piccola capacità, ma inizia ad utilizzarlo anche per installazioni
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di maggiori dimensioni. Nel 1980 Enel chiede a SELTA di realizzare una centrale telefonica per reti private, PATX (Private Automatic Transit eXchange), Un campo assolutamente nuovo per l’azienda. Dopo una serie di studi e sperimentazioni, nel 1982 viene rilasciato il SAE 24 (Sistema d’Autocommutazione Elettronico) per traffico terminale e di transito con rete di connessione a divisione di tempo in tecnica PCM (Pulse Code Modulation). Un successo realizzato in tempi brevissimi (eravamo negli anni 80) che ha visto impegnata SELTA nel cambiamento non solo nel reparto di progettazione ma anche, e soprattutto, nel reparto di produzione con investimenti in nuovi processi produttivi, che hanno richiesto l’acquisizione e la messa in opera di macchinari industriali all’avanguardia. In seguito, a cau-
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S TO R I A D E L L’ A Z I E N D A sa della ben nota crisi energetica e del relativo piano nazionale, SELTA decide di trasformare i PATX in PABX (Private Automated Branch eXchange), centrali di commutazione per la comunicazione privata. Le linee di produzione devono fare fronte ad un’elevata domanda e ben presto la famiglia dei PABX SAE 2010 raggiunge la mezza dozzina di modelli. Un altro fiore all’occhiello è il sistema STE-N. Un dispositivo ad onde convogliate basato sulla tecnologia analogica, che permette di operare su di un canale singolo o doppio in una gamma di frequenza compresa tra i 40 e i 500 KHz, supportando velocità massima di trasmissione asincrona di 1200 baud. Nell’ambito della ricerca e sviluppo continua il potenziamento della struttura interna che porta SELTA ad inserirsi nel ristretto gruppo d’aziende ammesse alla realizzazione e fornitura all’ISPT (Istituto Superiore Poste e Telecomunicazioni) di un sistema di validazione dello standard DECT (Digital European Cordless Telecomunication). Altrettanto avviene in sede europea con la partecipazione ai comitati ETSI (European Telecomunication Standard Institute) per la stesura di alcune norme di standardizzazione europea.
Certificazione ISO 9001, nel 1994 I continui investimenti e la capacità di operare per processi hanno fatto si che SELTA fosse una delle primissime aziende italiane ad ottenere la certificazione ISO nel 1994. Un risultato che può essere definito con le parole di Domenico Carpani : “ La certificazione ISO testè raggiunta, rappresenta la naturale conclusione del processo d’ingegnerizzazione fatto di due rivoluzioni: la prima intesa come l’automa-
zione di un processo già esistente, la seconda come rinnovo completo del processo”.
Progetti sempre più rivolti alle infrastrutture critiche Tutto il percorso dei prodotti e della vita di SELTA ha visto una costante che si è rivelata tale nel tempo: la capacità di rispondere alle esigenze di chi doveva gestire infrastrutture critiche con apparecchiature che garantissero la massima continuità di servizio. I programmi d’innovazione tecnologica interessano soprattutto il comparto dell’automazione, con la messa in produzione d’apparati di grande capacità e il completamento di nuovi progetti di sviluppo, alcuni dei quali brevettati, per le reti ferroviarie. In campo ferroviario, SELTA
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I 4 5 A N N I D I S E LTA riesce infatti ad aggiudicarsi la realizzazione di applicazioni di assoluto rilievo a livello nazionale, come il recupero e l’utilizzo dei doppini di rame lungo linea per la comunicazione di servizio, coprendo migliaia di km della rete di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Da segnalare altresì il progetto per i dispositivi ASDE di asservimento delle protezioni della trazione elettrica e forniture importanti rivolte alla comunicazione dipartimentale e agli impianti di sicurezza ed automazione delle Ferrovie dello Stato. SELTA, grazie alla sua capacità realizzativa, riesce nell’obiettivo di qualificarsi come fornitore di sistemi “chiavi in mano” di trasmissione, nel mercato ferroviario, siglando un accordo con Ansaldo ferroviaria.
In sintesi, SELTA è stata la protagonista assoluta dell’ammodernamento delle reti italiane di trasporto in alta tensione e distribuzione in media tensione. Con oltre 100 mila sistemi in campo, oggi è l’azienda che ha fornito il maggior contributo ai progetti di telecontrollo delle cabine secondarie di Enel. SELTA è anche fornitore leader di Terna grazie ai sistemi di automazione delle sottostazioni elettriche in alta tensione basate sugli standard IEC 61850. Per quanto riguarda le reti di comunicazioni pubbliche e private è stata tra le prime in Italia ad introdurre sistemi basati sull’ISDN e sul protocollo IP, oltre che essere stata il primo fornitore in Telecom Italia per quanto riguarda gli apparati simmetrici xDSL. Oggi l’azienda è uno dei principali player di mercato con le nuove soluzioni di virtualizzazione e cloud, IoT e apparati FTTx per le reti di accesso degli operatori di telecomunicazioni di cui l’azienda è fornitore leader per TIM (Telecom Italia).
I successi internazionali Molteplici i risultati in campo internazionale che hanno visto protagonista SELTA come singolo vendor oppure in collaborazione con altre aziende di settore. In particolare sono da segnalare i successi nel mercato iraniano ed indonesiano per i sistemi ad onda convogliata e di automazione, le forniture in partnership con Siemens AG per la metropolitana di Bangkok e la rete di distribuzione elettrica di Abu Dhabi e Al Ain, oltre alla fornitura di sistemi di telecontrollo all’operatore elettrico francese RTE/EDF. A partire dai primi approcci sul mercato estero con Electricidade de Portugal, IVO Finlandia e EAGT Tailandia, arriviamo oggi alle più recenti realizzazioni, come quelle dei sistemi di telefonia di servizio per l’operatore ferroviario francese SNCF.
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Un rinnovato impegno : nuove strategie, nuovo portfolio d’offerta La sfida della globalizzazione , della convergenza tra domini e tecnologie ma anche l’accelerazione dell’innovazione e del cambiamento hanno imposto a SELTA, ancora una volta, di mettere in atto la sua quarta rivoluzione aziendale. “Un percorso difficile, ma necessario - spiega Maurizio Carpani - per continuare a rimanere da un
lato competitivi, dall’altro in linea con lo spirito imprenditoriale e occhi attenti anche al sociale. Motivo per cui ho deciso di mettermi in gioco in prima persona accettando la posizione di presidente del CdA. Parto da due considerazioni di fatto: la prima, grazie alla sua capacità di innovare, di comprendere e anticipare le necessità dei mercati, oggi SELTA è l’unica azienda tutta italiana leader nei settori dell’automazione e controllo e delle comunicazioni pubbliche e private; la seconda grazie a tanti successi ma anche a qualche insuccesso, siamo l’azienda che ha accumulato maggiore esperienza e know how di come dare continuità di esercizio ad infrastrutture critiche”. Per dare vigore alla quarta trasformazione dell’azienda, la ricerca e sviluppo è impegnata par dare, ancora una volta, la giusta risposta alle esigenze che derivano dalla digital trasformation e dalla convergenza di domini e tecnologie, tra informatica e telecomunicazioni, tra IT e OT, con estrema attenzione alle tematiche di cyber security. La prima risposta di SELTA è il progetto BRAVO. Una piattaforma ideata per una comunicazione aperta indipendentemente da chi deve comunicare, sia esso una persona, applicazione o un oggetto IoT, e ovunque questi si trovi, tramite rete fissa, mobile o cloud. Una piattaforma innovativa – ancora una volta antesignana- che ridefinisce il concetto di Unified Communications facendolo sublimare in UCOE (Unified Communication of Everything), a beneficio delle applicazioni Smart, dalle Smart Cities e Smart Grid, allo Smart Office e Building, fino alla Smart Home per utenti domestici. Tutto ciò sotto la protezione di uno strato dedicato alla Cyber Security.”
“1972 - 2017: UNA STORIA CHE CONTINUA...” NewSimpresa Magazine#36 | Luglio/Settembre 2017
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Il futuro di SELTA tra strategie, posizionamento e mercati di interesse INTERVISTA GIANLUCA ATTURA SELTA compie 45 anni di attività ed è pronta a riposizionarsi per cogliere ulteriori successi, in una prospettiva di crescita di un’azienda che ha fatto propri i concetti di innovazione e cambiamento. Una fase che è già partita utilizzando la notevole esperienza maturata nelle aree che afferiscono alla gestione delle infrastrutture critiche, alle esigenze riconosciute dal mercato e all’avvento di nuove tecnologie ed infrastrutture di riferimento. SELTA ha definito un percorso strutturato che, a partire dal suo posizionamento strategico, ha generato un nuovo portfolio d’offerta integrato, orientato ai diversi mercati di interesse a cui veicolare soluzioni SMART caratterizzate da un elevato livello di multifunzionalità, integrazione, possibilità di utilizzo on premise e CLOUD e, molto importante, con sicurezza embedded.
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opo quarantacinque sentieri da pioniere è uno dei anni di successo, l’eprincipali punti di forza. SELTA sperienza maturata e ha nel suo DNA la capacità di l’orientamento alle soluzioni anticipare e sviluppare le sohanno contribuito a costruire luzioni orientate alle esigenper SELTA da un lato una forze dei clienti, realizzandole in te reputazione, dall’altro una un’ottica smart con obiettivi solida base di conoscenza di efficienza e sicurezza. Del delle esigenze e delle solunuovo corso ne parla GianluGianluca Attura Amministratore zioni in grado di supportare la ca Attura - Amministratore Delegato di SELTA gestione e la continuità di serDelegato di SELTA, che in vizio delle infrastrutture. Nel azienda è l’artefice, nonchè il nuovo corso in essere, il focus rimane l’esigenza responsabile, di questa nuova missione che ha dei clienti e la loro dinamica evolutiva, che rap- come obiettivo una rinnovata e strutturale capapresentano lo stimolo per creare soluzioni tecno- cità di competere. logiche robuste, sicure e all’avanguardia. In un mondo in cui i concetti di convergenza e piat- Quali saranno gli sviluppi per l’azienda in taforma si sono sviluppati a ritmi sempre più in- termini di strategie e posizionamento? calzanti, tanto da far nascere - nell’uso comunetermini come disruption, che danno una visione Si tratta di sviluppi già in corso. L’azienda si è di crescita non più lineare ma esponenziale a infatti posizionata come fornitore di prodotti e dinamica elevata, non solo i domini tecnologici servizi per le infrastrutture critiche nazionali in sembrano aver rotto i propri confini ma sempre Italia e all’estero cambiando il proprio modello di di più assistiamo ad una loro sovrapposizione e business, rivolgendosi, nel suo ruolo di produttomutua influenza. In questo contesto altamente re, ad un nuovo canale di rivendita costituito da competitivo, la capacità di innovare e percorrere distributori e business partner. 12
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I N T E R V I S TA G I A N L U C A AT T U R A Attraverso questo riposizionamento strategico SELTA pensa di espandere il proprio mercato di riferimento e si stanno in effetti già registrando ottimi risultati sia in termini di espansione sui mercati esteri sia in termini di conquista di nuovi clienti. Quali sono i mercati a cui si rivolge l’azienda? L’azienda oggi ha un portfolio che spazia dall’automazione energetica, alle telecomunicazioni speciali e reti di accesso, alla comunicazione smart per enterprise, fino alla cyber security logica e fisica che sta entrando a pieno titolo in tutti i mercati di SELTA a partire dalla proposizione di Internet of Things che nasce dalla decennale esperienza dell’azienda. Ci interessa espandere la nostra offerta in tutti quei settori verticali che possono aiutare i clienti ad efficientare le proprie infrastrutture, migliorare i processi ed aumentare la sicurezza. Stiamo attivamente lavorando da anni perchè le infrastrutture critiche nazionali possano essere rese immuni dagli attacchi della criminalità informatica, recentemente causa di numerosi danni su scala internazionale.
Quali le trasformazioni previste? L’azienda si sta riposizionando secondo un concetto di “one company” in modo da poter erogare ai clienti un portfolio unico di prodotti e servizi che sono oramai strettamente interconnessi. Per questo ci stiamo muovendo attraverso una trasformazione organizzativa ed una transizione sempre più spinta della nostra offerta attuale dall’hardware verso il software e dai sistemi on-premise a quelli cloud, attraverso collaborazioni importanti con grandi player internazionali, permettendo ai nostri clienti di accedere al know how di SELTA in una modalità più semplice ed efficace e con una serie di vantaggi che derivano dalla dematerializzazione del prodotto che viene trasformato in logica di servizio. Un percorso impegnativo che vede tutta l’azienda orientata a gestire in modo sinergico il cambiamento ed a rafforzare le proprie capacità di comprensione, realizzazione e sviluppo di prodotti/servizi in grado di garantire, nel tempo e in modalità strutturata, innovazione, sicurezza, continuità e costi proporzionati all’utilizzo e alla continuità di servizio richiesta.
Il Presidente Carpani con il top management aziendale
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SELTA PER IL SOCIALE:
RESPONSABILITÀ E SENSIBILITÀ DELL’AZIENDA E DELLE SUE PERSONE SELTA PER IL SOCIALE L’attenzione per i temi sociali fa parte del DNA di SELTA. L’azienda ogni anno dedica risorse a supporto di progetti che vanno dal sostegno alle persone disagiate, ad iniziative nel settore della medicina, fino a quelle culturali, scolastiche e sportive. La cultura e l’arte rappresentano un arricchimento per tutta la società e SELTA cerca di coniugare il legame tra arte e tecnologia poiché entrambe sono intrise di creatività anche se espressa in modi diversi. SELTA vanta un’esperienza quarantennale e costanti investimenti in ricerca e sviluppo condividendo valori importanti come innovazione, globalità, fiducia e soprattutto responsabilità sociale.
alizzazione di diverse opere tra cui un pozzo per l’acqua potabile nella città di Tin Tan, nello stato del Mali.
“L’attenzione di SELTA verso i giovani avviene a tutti i livelli – continua Carpani In ambito scolastico l’azien“E’ questo uno dei nostri da è stata una delle prime punti di forza – afferma ad aderire e partecipare attiMaurizio Carpani, presivamente al progetto Sostiedente del CDA dell’azienni una classe, nato grazie Maurizio Carpani, presidente del CDA da - Noi partecipiamo ogni alla stretta collaborazione dell’azienda anno a programmi orientati tra scuole, aziende locali e al territorio, allo sviluppo sociale e culturale dal Confindustria con lo scopo di creare un collegasostegno alle persone bisognose, ad iniziative in mento stretto tra la scuola e il mondo del lavoro, diversi settori. La società supporta eventi cultu- con l’obiettivo di preparare i ragazzi ad entrare rali e sociali legati soprattutto alle aree territoriali in azienda in modo più consapevole e maturo.” che ospitano le sedi principali dell’azienda, oltre ad organizzare presso le proprie sedi direzionali In questo ambito, SELTA ha adottato una classe mostre di artisti aiutando anche giovani talenti a dell’Istituto tecnico Industriale locale, accompagnandola al completamento degli studi, attraverfar conoscere le proprie opere.” so visite aziendali orientate a capire come funInoltre, i dipendenti di SELTA, ogni anno, rac- ziona un’azienda manifatturiera, visite ai laboracolgono fondi per progetti speciali destinati alle tori di Ricerca e Sviluppo per vedere in concreto popolazioni africane, che hanno portato alla re- i progetti tecnologici in fase di realizzazione, 14
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S E LTA P E R I L S O C I A L E lezioni in classe tenute dagli esperti ingegneri di SELTA. Il progetto si è poi concretizzato in un vero e proprio “stage pilota” in ottica di alternanza scuola-lavoro come previsto anche dalla riforma denominata Buona scuola. Tra le tante attività promosse, anche la visita ad una delle più grandi ed antiche centrali idroelettriche di Enel a Nove, in provincia di Treviso.
rendimento (sede di Tortoreto, in provincia di Teramo) ed impianti geotermici, basati sullo sfruttamento delle falde acquifere sottostanti (sede di Tortoreto, in provincia di Teramo e sede di Cadeo, in provincia di Piacenza).”
Sempre in ambito di Social Responsibility, un progetto particolarmente innovativo, ha portato alla realizzazione, in collaborazione con Elis ed il Politecnico di Milano, di “SELTA è anche costanteNel villaggio di Tin Tan in Mali un Competence Center tomente impegnata nell’attentalmente dedicato alla Cyber zione e cura dell’ambiente a tutela delle generazioni future – evidenzia Car- Security all’interno dell’Innovation Hub. Il propani - Questa convinzione è diventata un vero e getto avviato nel 2017, rientra nel corso di Lauproprio valore che va oltre la direttiva 20/20/20 rea di Digital Engineering Program, ed ha come imposta dalla Comunità Europea circa le emis- obiettivo la formazione di esperti nelle tecnologie sioni energetiche e la loro riduzione. Abbiamo emergenti ovvero Intelligenza Artificiale e Data reso i nostri processi produttivi e di gestione con- Analytics, Cyber Security, Blockchain, IoT, Realformi ai migliori standard per la sostenibilità am- tà Aumentata e Realtà Virtuale. bientale (certificazione ISO 14001:2004). Inoltre, da sempre, siamo i protagonisti d’eccellenza “SELTA si occuperà di tutte le tematiche riguarnel campo delle tecnologie per l’ottimizzazione danti il mondo della Cyber Security – conclude dell’energia in cui, oltre alla partecipazione come Carpani - Il Competence Center consentirà ai fornitore nei principali progetti pilota a livello eu- giovani di fare un’esperienza lavorativa del tutto ropeo delle Smart Grid, è direttamente impegna- nuova, coniugando conoscenze teoriche sulla ta nell’utilizzare tecnologie per la produzione di Cyber Security con competenze pratiche su proenergia rinnovabile nelle proprie sedi, laddove getti di innovazione applicati al mercato.” vengono utilizzati impianti fotovoltaici ad alto
Visita in azienda nel progetto Sostieni una classe
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SELTA, UN NUOVO CORSO, UN NUOVO PORTFOLIO: RIDUZIONE DEL TCO E CONTINUITÀ DI SERVIZIO DELLE INFRASTRUTTURE PORTFOLIO PRODOTTI Il nuovo portfolio d’offerta è all’insegna dell’innovazione con l’ambizione della continuità per quanto riguarda l’avanguardia tecnologica, l’affidabilità delle soluzioni ed il livello dei servizi custom e di supporto. Il nuovo corso si sintetizza nella piattaforma SELTA BRAVO e in una serie di servizi orientati alla messa a regime dei prodotti e delle soluzioni proposte. Quattro le principali Aree di interesse: Smart Office, Smart Building, Smart Home; Automazione, Smart Grid, Cyber Security per Infrastrutture critiche (Telco, Utilities Energia e Trasporti, enti per la Difesa). Obiettivo riduzione del total cost of ownership e livelli e continuità del servizio.
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nnovazione e cambiamento rappresentano la vera sfida delle aziende che intendono continuare a competere con successo. Affrontare l’innovazione implica un cambiamento che deve interessare tutti gli aspetti della vita di un’azienda e quindi anche il proprio portfolio d’offerta. In questo ambito SELTA, società italiana che ha raggiunto notevoli successi - negli anni - con un portfolio d’offerta rivolto a in tre aree distinte: Automazione, Unified Communications e IoT, Cyber Security.
tenziali, ha dato vita al nuovo concetto di UCoE (Unified Communications of Everything) con la nuova service delivery platform SELTA BRAVO, che unisce la Unified Communications & Collaboration con il mondo IoT e la Cyber Security. La piattaforma è stata ideata e sviluppata per una comunicazione aperta indipendentemente da chi deve comunicare, sia esso una persona, un’applicazione o un dispositivo IoT, e ovunque questo si trovi, indipendentemente dal modello e tipo di connessione: rete fissa e mobile, on-premise e cloud.
UCC e IoT per la nuova Unified User experience e servizi evoluti Communications of Everything Indipendentemente dallo scenario di utilizzo, la SELTA, in molti casi ha assunto un ruolo da pioniere in termini di tecnologie ed applicazioni ed ha fatto leva su servizi custom accurati come elemento distintivo e di fidelizzazione del proprio parco clienti. Oggi, dopo aver valutato attentamente i trend di mercato e, soprattutto, le esigenze del proprio parco clienti e di quelli po16
piattaforma rende disponibili servizi convergenti e multimedia fruibili tramite un’interfaccia di classe UX elevata (User eXperience) e l’integrazione con dispositivi di rete standard, disponibili sia a portfolio SELTA, sia forniti da terze parti grazie all’architettura aperta di BRAVO, garantendo in questo modo la protezione degli investimenti dei
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PORTFOLIO PRODOTTI propri clienti. Installazione e utilizzo sono facilitati dall’adozione di standard aperti come il server Linux o come VMware per la realizzazione di una infrastruttura virtuale. SELTA BRAVO comprende in modo nativo moduli che supportano applicazioni di videoconferenza WebRTC e che forniscono servizi IoT per il monitoraggio e il controllo di dispositivi distribuiti in rete, basati sui più diffusi protocolli tra cui Zigbee, JSON, ModBUS e XMPP. La protezione è assicurata tramite un software embedded – sviluppato in house - in grado di aggiornarsi, che garantisce i massimi livelli di cyber security.
Comunicazione aperta e a tutto cloud La caratteristica fondamentale di BRAVO è di non porre vincoli a chi, persona o dispositivo, deve comunicare. Ciò è ottenuto mediante l’Application Server GEM che ne costituisce il nucleo centrale. Il server crea un ambiente unificato per il supporto di applicazioni di UCC e IoT
e permette di far operare i diversi moduli funzionali, con applicazioni che spaziano dall’Intelligent Building allo Smart Office, dal controllo accessi al videoconferencing WebRTC. In ambienti multi-tenant l’architettura di BRAVO permette di incrementare efficienza e scalabilità, di distribuire simultaneamente a tutti i client (tenant) gli aggiornamenti software e quindi, di ridurre di qualche ordine di grandezza i costi di esercizio. In un data center la multi-tenancy è uno degli elementi chiave per servizi cloud perché permette a più applicazioni e utenza business di condividere le medesime risorse fisiche IT, in modo economicamente ottimizzato. Per soddisfare le diverse esigenze di utilizzo, BRAVO è disponibile in configurazioni sia on-premise, adatte alle diverse tipologie di aziende con configurazioni da 1 a 20 utenti (allin), da 21 a 250 utenti (work), da 251 a 1000 utenti (enterprise) e per oltre 1000 utenti (performance), sia in versione BRAVO Cloud caratterizzata da modularità, multi-tenant e particolarmente adatta per implementazioni in data center o presso quell’utenza per cui il cloud è ritenuto strategico.
BRAVO HOME per un ambiente sicuro e controllato
La Service Delivery platform SELTA BRAVO
Sulla base dell’esperienza maturata nello sviluppo di BRAVO, Selta ha realizzato anche BRAVO HOME, una soluzione verticale ritagliata su misura per le esigenze dell’ambiente domestico e della domotica avanzata. La soluzione permette ai service provider di erogare un insieme di servizi che spaziano dalla videosorveglianza al controllo degli accessi, dalla sicurezza al controllo dell’ambiente e degli apparati che vi si trovano, dall’ottimizzazione energetica alla telefonia smart. Il set di servizi è accessibile mediante una app dedicata.
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INFRASTRUTTURE CRITICHE, NUOVI SERVIZI E RESILIENZA Soluzioni di accesso per Telco e Service Provider SELTA è uno dei principali protagonisti nello sviluppo di soluzioni a banda larga per le reti di telecomunicazioni ed ha realizzato – nel tempoun’ampia gamma di soluzioni per venire incontro all’esigenza dei carrier di fornire servizi innovativi come l’IPTV e altre applicazioni che necessitano di un utilizzo intensivo di banda. La linea di prodotti SAMBHA copre gli scenari FTTx (Fiber To The Cab/ Curb/ Building/ distribution Point). SAMBHA 48C è un apparato IP-DSLAM con livello di protezione IP68 dotato di 48 porte VDSL2 vectoring ready. Si tratta di una unità ottica ONU (Optical Network Unit) estremamente compatta, quindi particolarmente adatta ad installazioni a terra (manhole) utilizzata in scenari FTTB/Cab. SAMBHA 200 Multi Service Access Node fornisce servizi ultra-broadband per la rete di accesso, con capacità di espansione flessibile. SAMBHA 200 è un sistema modulare configurabile come apparato MSAN o come IP-DSLAM vectoring ready, concepito per portare connessioni a larghissima banda e servizi voce ai clienti sfruttando l’infrastruttura in rame già esistente o nuove connessioni in fibra ottica. SAMBHA G.fast FTTdP (Fiber to the distribution Point), è la soluzione pensata per prolungare la connessione in fibra negli ultimi 100 metri con un collegamento in rame, fino a velocità dell’ordine dei 500/1000 Mbit/s, in funzione della distanza effettiva e della qualità dei cavi. In altre parole, la fibra può portare un canale GBE/GPON (Gigabit Ethernet/Gigabit Passive Optical Network), tipi-
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camente a 2,5 Gigabit/s, mentre il segnale viene ripartito su un fascio di connessioni fino ad una velocità massima di 1 Gigabit/s per gruppi ridotti di utenti. SAMBHA G.fast consente di collegare fino a 8/16 utenti e, grazie alle sue dimensioni ridotte, i bassi consumi, le differenti possibilità di alimentazione da rete elettrica e via rete Ethernet, permette di supportare diversi scenari d’impiego, mantenendo la più elevata customer experience.
Soluzioni di automazione per Utility del settore Energia SELTA sviluppa soluzioni per migliorare la gestione e massimizzare l’efficienza delle reti elettriche; sono disponibili diverse linee di prodotto dedicate a varie applicazioni:
Automazione delle reti elettriche Automazione delle stazioni elettriche AT e AAT (Bay Control Unit SA-100, Substation Control Unit SCU, Bay Monitoring Unit SA-200, Station Computer eXPert): SELTA offre un sistema digitale integrato (SAS) per l’automazione delle stazioni elettriche ad alta ed altissima tensione, basato sulle tecnologie più evolute, che è in grado di garantire le complete funzionalità di controllo, automazione, protezione, monitoraggio e manutenzione. Tutti i sistemi SELTA sono nativamente conformi alle principali normative vigenti, in particolare agli standard IEC 61850, IEC 61131 ed IEC 60870. La soluzione, che prevede unità elettroniche (Bay Unit) installate presso gli stalli elettrici e specializzate per funzione, interconnesse tramite LAN ottica controllata da un computer di stazione, è il sistema ideale per i gestori delle reti elettriche ad alta e altissima tensione, che hanno
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PORTFOLIO PRODOTTI figurazione e diagnostica permettono interventi di manutenzione semplici, tempestivi ed efficaci. La linea di prodotti STCE include anche le versioni STCE/D, per il telecontrollo delle cabine secondarie della rete di distribuzione di media tensione, e la soluzione compatta STCE/K per il telecontrollo e il monitoraggio di impianti di produzione e distribuzione elettrica, oleodotti, reti acqua e gas, caratterizzati da dimensioni ridotte.
Smart Grid
SELTA per l’Automazione e le Smart Grid
la necessità di rinnovare i sistemi di controllo e di automazione delle stazioni per massimizzare l’efficienza e la qualità del servizio offerto. Unità di controllo remoto di piccola, media e grande capacità (STCE/RTU) è un sistema integrato per le funzioni di telecontrollo, monitoraggio avanzato di eventi e perturbazioni, e di automazione locale delle reti elettriche (stazioni di trasmissione AAT/AT e sottostazioni di distribuzione AT/MT). Gestisce le informazioni da e verso l’impianto in modo integrato con gli altri dispositivi elettronici di stazione e permette una comunicazione rapida, puntuale e flessibile con i centri di gestione della rete. L’architettura modulare e l’intelligenza distribuita ne ottimizzano l’impiego, peraltro facilitato dalle numerose soluzioni meccaniche previste. STCE garantisce una disponibilità pressoché assoluta grazie alla possibilità di ridondare tutte le parti centralizzate, oltre alla capacità di discriminazione cronologica e sincronizzazione. Sofisticati strumenti di con-
Le soluzioni Smart Grid di SELTA consentono l’automazione, il monitoraggio e controllo delle reti di media tensione MT. garantendo modularità, flessibilità, e piena compatibilità con varie tipologie di SCADA, assicurando il controllo esteso di eventi e funzioni dal centro alla periferia per qualsiasi numero di punti da gestire. Sistema di supervisione eXpert SCADA/ DMS: è in grado non solo di trasferire, elaborare e archiviare informazioni, ma di eseguire operazioni avanzate, tra cui generare procedure di intervento automatico, sviluppare funzioni applicative specifiche, integrarsi con altre reti informatiche aziendali ,Intranet e Internet. Tutte le parti del sistema possono essere ridondate in modo da ottenere una continuità di funzionamento praticamente assoluta. Telecontrollo per stazioni AT e MT (STCE/ RTU 61850): i prodotti della famiglia STCE effettuano la gestione delle informazioni da e verso l’impianto in modo integrato con gli altri dispositivi elettronici presenti in stazione; consentono la comunicazione con i centri di gestione della rete in modo rapido, puntuale e flessibile e gestiscono la raccolta di stati, allarmi e misure e l’imposizione di comandi, regolazioni e predisposizioni; permettono inoltre la registrazione cronologica degli eventi, la generazione automatica di sequenze di
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regolazione e comando, la lettura e la modifica dei parametri di funzionamento dei dispositivi esterni collegati. Supportano i protocolli IEC (61850, 60870-5-101, 103, 104) così come DNP3, Modbus, HNZ e protocolli legacy. Questa linea di prodotti comprende STCE-R, unità compatta di controllo a guida DIN, in grado di svolgere compiti locali di automazione d’impianti e di raccolta dati verso sistemi di comando centrali, che trova nuove aree di applicazione nell’ambito di sistemi urbani di servizio (es. telecontrollo illuminazione pubblica) Interfaccia di Regolazione dell’energia (S-IRE): consente la modulazione dinamica della potenza attiva e reattiva dei generatori, garantendo sia l’efficienza della rete di distribuzione MT, sia il miglioramento della qualità della tensione, sia la diminuzione del numero di distacchi totali. Dispositivo IEC 61850 di protezione integrata di trasformatore (SPT 7500): realizza, in un unico apparato, le funzioni di misura delle grandezze e di protezione contro guasti e sovraccarichi del singolo trasformatore AT/MT e delle sbarre MT di cabina primaria. Svolge inoltre la funzione di Regolatore Automatico di Tensione SELTA Network Node (Serie SNN): si tratta di uno switch/router di livello 2 e 3, la soluzione ideale per la realizzazione di reti private a pacchetto, su fibra ottica o rame, in ambito locale (LAN) e geografico (WAN). Un sistema che trova una ottimale applicazione nei seguenti ambiti: automazione delle sottostazioni elettriche AT (SAS - Substation Automation System) reti elettriche di distribuzione (MT) e gestione della generazione distribuita (Smart Grid) reti di comunicazione in ambito ferroviario (reti lineari lungolinea) 20
reti e infrastrutture tecnologiche di nuova generazione in ambiti stradali attrezzati per servire mezzi a guida assistita/autonoma (Smart Road)
Soluzioni di telecomunicazioni per gestori delle reti di trasporto SELTA sviluppa soluzioni per le telecomunicazioni di servizio che assicurano capillarità, performance eccellenti, affidabilità e sicurezza delle informazioni. Flexible Multiplexer (SAFN), è un sistema di accesso/trasporto specificamente progettato per reti di telecomunicazioni private, elemento chiave per la realizzazione di reti che integrano accesso e trasporto per la trasmissione di dati, fonia e video. Caratterizzato da un’architettura modulare e scalabile, è una soluzione estremamente affidabile Sistema di gestione della telefonia di servizio (STS) è la piattaforma hardware/software per la realizzazione di applicazioni di Telefonia di Servizio, Telefonia di Emergenza e Sistemi di Diffusione Sonora, ideale per le reti private delle Utility sia in ambito trasporti sia energia Commutatore telefonico di piccola capacità (CTFC) dotato di console di gestione, è operativo sulla rete ferroviaria nazionale francese e permette d’interconnettere gli apparati di telefonia ferroviaria tradizionale esistenti e gli utenti basati sullo standard VoIP, consentendo le chiamate telefoniche di servizio tra i gestori della rete ferroviaria. Sistemi ad onde convogliate per reti AT (Power Line Carrier), digitali e analogiche: SELTA offre una gamma completa di soluzioni per onde convogliate, come possibilità di customizzazione: bobine di sbarramento, dispositivi di
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PORTFOLIO PRODOTTI
SOLUZIONI DI CYBER SECURITY PER ENTI DELLA DIFESA E GESTORI DI INFRASTRUTTURE CRITICHE SELTA fornisce servizi professionali nella progettazione di reti sicure, assessment di sicurezza a supporto delle organizzazioni militari, dei gestori di infrastrutture critiche (energia, comunicazioni, trasporti), della PA e delle aziende private. Consulenza professionale nella sicurezza ICT: test di reti e applicazioni, analisi delle vulnerabilità, valutazione della sicurezza; sicurezza informatica; crittografia.
L’offerta di SELTA per la Cyber Security
accoppiamento, terminali PLC e apparati di teleprotezione. In particolare SELTA ha sviluppato un programma di verifica delle caratteristiche di frequenza delle linee AT per calcolare diversi parametri, tra cui l’attenuazione del collegamento, l’influenza dei guasti delle linee ad alta tensione sull’attenuazione dei segnali. Soluzione ad onda convogliata per la gestione di reti MT (SDLC) è un dispositivo di trasmissione per telecomunicazioni di servizio che, utilizzando le linee elettriche della distribuzione sia di media che di bassa tensione, consente di realizzare un sistema di comunicazione conforme ai requisiti di latenza, affidabilità e sicurezza necessari alla teleconduzione degli impianti di distribuzione.
Infrastrutture: progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture di rete sicure, convergenti ed unificate; soluzioni per il trattamento dei dati in ambienti classificati (incluso il multilivello) e non; soluzioni di Disaster Recovery; sistemi Anti Interception per il trattamento delle informazioni classificate e non. L’offerta di SELTA in questo ambito include anche la fornitura e installazione di sistemi per il networking, i data center e le postazioni di lavoro; l’assistenza tecnica, sistemistica ed operativa; sviluppo software e personalizzazione di applicativi informatici. Questo è un settore in cui SELTA può vantare la massima competenza sviluppata per difendere ambienti “molto critici di sicurezza” in ambienti particolarmente sensibili. Non è certo un caso che SELTA sia una delle pochissime società Europee ad avere una propria area Tempest, in grado di rendere estremamente sicuri diversi dispositivi (Pc-Tablert-Smartphone, etc).
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C A M O Z Z I A U T O M AT I O N
L’APPROCCIO MULTITECNOLOGICO DI CAMOZZI PER UN’AUTOMAZIONE PIÙ INTELLIGENTE SOLUTION TO WATCH L’utilizzo di tecnologie pneumatiche, elettriche e proporzionali combinate alle competenze digitali permette a Camozzi di proporre ai propri clienti soluzioni “intelligenti” in linea con i paradigmi legati all’Industria 4.0.
L
’evoluzione dei mercati e lo sviluppo sempre più rapido di nuove tecnologie nell’ambito della quarta rivoluzione industriale stanno portando le aziende a rivedere il Sebastian Bicelli, proprio modello di buResponsabile siness. Questo signifiMarketing ca lavorare sia su orStrategico di Camozzi ganizzazione, processi e attività in modo da rendere l’azienda Smart, sia sull’offerta di prodotti e servizi che si integra in un contesto 4.0. In questo ambito Camozzi intende posizionarsi nel panorama dei fornitori di automazione industriale come Solution Provider multitecnologico. In termini strategici, Camozzi ha quindi sviluppato una famiglia di prodotti che viene implementata costantemente. La disponibilità delle diverse tecnologie (pneumatica, elettrica) consente di proporre per ogni applicazione la soluzione più performante e di combinarle in sistemi più complessi. Lo sviluppo di soluzioni customizzate implica la presenza di conoscenze specifiche in merito ad applicazioni, competenze meccaniche, elettroniche ed informatiche.
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Un ecosistema integrato sul quale l’azienda sta investendo molto. “Il primo risultato è l’ampliamento continuo della gamma dedicata all’attuazione elettrica di C_Electrics che comprende i cilindri Serie 6E e gli assi Serie 5E – spiega Sebastian Bicelli, Responsabile Marketing Strategico di Camozzi. I primi sono attuatori elettromeccanici con vite a ricircolo di sfere conformi alla normativa ISO15552, adatti anche all’utilizzo in situazioni polverose o in situazioni in cui sono presenti forti getti d’acqua; i secondi sono assi elettromeccanici a cinghia dentata realizzati in più varianti, con carrello disponibile in diverse lunghezze (per movimentare carichi più pesanti) e doppio carro (per movimentare carichi voluminosi).” L’offerta C_Electrics di Camozzi si completa con i motori brushless Serie MTS, la Serie MTB ed i rispettivi azionamenti nelle due versioni DRWS e DRWB oltre ad una gamma di accessori che comprende adattatori, organi di trasmissione e riduttori epicicloidali. Un altro fattore che contraddistingue la strategia dell’azienda è la scelta di limitare l’outsourcing dello sviluppo di componenti in modo da mantenere al proprio interno quelle competenze trasversali in grado di guidare il cliente nella scelta della tecnologia più appropriata.
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C A M O Z Z I A U T O M AT I O N
“Nel rispetto del nostro modus operandi, abbiamo sviluppato il software QSet - commenta Bicelli - che permette di configurare in modo semplice il sistema motore e attuatore elettromeccanico. Il software si interfaccia in modo naturale ai nostri azionamenti e permette di programmarli in modo semplificato, senza necessariamente conoscere opzioni e parametri complessi. La fase di sviluppo dell’interfaccia uomo macchina è stata oggetto di una ricerca dedicata: l’obiettivo era la realizzazione di un programma intuitivo e facilmente utilizzabile, così da ridurre notevolmente i tempi di configurazione attraverso scelte guidate semplici e veloci.” La novità più significativa presentata sul mercato da Camozzi riguarda l’azionamento DRCS: un prodotto che fa parte della nuova generazione di prodotti intelligenti, realizzati sfruttando le tecnologie digitali ed in linea con i paradigmi legati all’industria 4.0. I nuovi azionamenti Serie DRCS sono stati appositamente studiati per gestire tutti i motori Stepper a 2 fasi, con avanzamento a micro-stepping e in grado di calcolare la naturale frequenza di risonanza dei motori e di ottimizzarne il funzionamento.
L’attuatore meccanico Serie 6E con motore rinviato
L’azionamento Serie DRCS, appositamente studiato per i motori Stepper, è una delle novità del dipartimento C_Electrics.
“Oltre a ciò è possibile sfruttare la tecnologia NFC – conclude Bicelli - per estrarre dati di fabbrica e dati statistici relativi all’impiego dell’azionamento, parametri ormai fondamentali per potersi approcciare all’industria 4.0. Per la programmazione, la disponibilità di 8 input permette la realizzazione di una tabella di 256 comandi, per ognuno dei quali è possibile impostare posizione, velocità, accelerazione e decelerazione. Ogni comando può essere di tipo assoluto o relativo. Inoltre, è possibile controllare l’azionamento in frequenza utilizzando comandi di Step e Direzione. La frequenza definisce la velocità e il numero di step definisce la posizione. Gli azionamenti Serie DRCS sono stati muniti di protocollo seriale CANopen CiA301 e CiA402 per permettere l’esecuzione di comandi per il controllo del moto ed integrazione per il monitoraggio dello stato dell’azionamento”. C_Electrics rappresenta un altro passo in avanti per consentire scelte efficaci alla base delle soluzioni di automazione industriali. Una famiglia di prodotti in grado di garantire costi di gestione bassi ed un’elevata continuità d’esercizio.
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Camozzi. Fluid Power and Motion Control Solutions.
Pneumatic, Proportional, Electric technology.
INDUSTRIAL
FLUID CONTROL
MOBILE AUTOMATION
L’approccio Multitecnologico Camozzi permette di definire e realizzare la soluzione più performante per ogni applicazione, selezionando o combinando le tecnologie per il controllo dell’attuazione: pneumatica, proporzionale ed elettrica.
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Camozzi New Simpresa Magazine#36 | Luglio/Settembre 2017 All you need for automation
A Camozzi Group Company
www.camozzi.com
MOOG
SMS GROUP GMBH POTENZIA
L’EFFICIENZA E LA PRODUTTIVITÀ DELLE SUE MACCHINE GRAZIE ALL’ATTUAZIONE ELETTRO-IDROSTATICA DI MOOG CASE HISTORY L’aumento dei costi dell’energia sta spingendo ingegneri, progettisti e buyers a cercare alternative per rendere i macchinari più efficienti. Per rispondere a queste esigenze, Moog propone l’Attuazione Elettro-Idrostatica EAS, in grado di incrementare la produttività, ridurre i consumi e offrire vantaggi concorrenziali, grazie ad un’installazione semplificata e alla diminuzione delle relative spese. Tra i principali casi applicativi di successo, spicca la collaborazione con SMS Group GmbH in cui si è evidenziata la capacità di operare “come una vera squadra” per arrivare alla soluzione ottimale.
S
MS Group Gmbh, leader nella costruzione di macchine per la rullatura di anelli, si è affidato a Moog per lo sviluppo di un nuovo concept di motorizzazione per i suoi macchinari di ultima generazione. La proposta dell’azienda ha convinto il Gruppo che ha apprezzato il sistema di Attuazione Elettroidrostatica EAS per la sua resistenza alle alte forze (>1MN) e ai carichi elevati, oltre che per la sua compattezza e la notevole efficienza, in grado di favorire una diminuzione dei costi delle manutenzioni periodiche e del Total Cost of Ownership (TCO). L’Attuazione Elettro-Idrostatica EAS Moog è un sistema ibrido che unisce i vantaggi della tecnologia elettroidraulica ed elettromeccanica ed è composto dall’unità Motore-Pompa ElettroIdrostatica a cui è possibile collegare qualsiasi componente aggiuntivo di cui abbia bisogno il cliente come azionamenti, controllori, collettori o
Riccardo Prencipe, Account Manager di Moog
cilindri. E’ progettata per soddisfare le esigenze di OEM, integratori di sistemi e utilizzatori finali che sempre più ricercano prodotti puliti, energeticamente efficienti e adatti per le alte forze. Una delle caratteristiche principali risiede nella capacità di garantire l’implementazione di un sistema di trasmissione decentralizzato, eliminando la necessità di centraline idrauliche e tubazioni complesse e riducendo, così, il numero dei componenti ausiliari richiesti a garanzia di un ingombro ridotto degli impianti. Anche in virtù di queste caratteristiche, SMS Group GmbH ha fatto questa scelta vincente. “Gli ingegneri di SMS Group – spiega Riccardo Prencipe, Account Manager di Moog - hanno analizzato insieme a Moog quali dovessero essere i requisiti per la progettazione di un concept innovativo di motore. Il primo punto emerso è
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MOOG stato eliminare gradualmente il complesso sistema idraulico centralizzato con i suoi numerosi elementi di discontinuità (quali ad es. tubazioni rigide e tubi flessibili). Di cruciale importanza anche la garanzia di un’installazione presso il cliente finale semplice e veloce ed una fase di messa in attività più rapida per la macchina rullatrice. E infine l’eliminazione del sistema idraulico centralizzato, per ridurre in modo significativo il livello di rumore emesso ed ogni possibile rischio in termini di sicurezza per l’ambiente e per i lavoratori”. Al termine dello studio, il Team Moog ha proposto il sistema EAS, che riunisce i componenti elettrici ed idraulici in un unico sistema, includendo il servomotore con controllo servo assistito, la pompa a pistoni radiali a velocità controllata, ottimizzata per il funzionamento nei quattro quadranti, il blocco di controllo e il cilindro idraulico. Un ottimo lavoro di squadra che ha permesso l’implementazione di un sistema di attuazione elettro-idrostatico: un’assoluta novità per il campo della progettazione meccanica. Moog e SMS Group Gmbh hanno collaborato strettamente sull’integrazione della macchina, la sicurezza di funzionamento, la messa in attività e l’analisi delle performance. Il risultato è stato più che soddisfacente: il lavoro congiunto ha fatto sì che la prima macchina del settore per il rullaggio di anelli equipaggiata con unità EAS prendesse servizio nell’autunno dell’anno scorso.
Macchina per la rullatura di anelli con l’Attuazione Elettro-Idrostatica EAS per gli assi di traslazione di processo
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L’unità Motore-Pompa Elettro-Idrostatica Moog
“Uno degli obiettivi chiave era realizzare un sistema semplice e compatto. Per risparmiare spazio – conclude Riccardo Prencipe - i progettisti hanno flangiato l’unità pompa motore direttamente sul collettore contenente tutte le funzioni logiche e di gestione del sovraccarico e che è montato direttamente sul cilindro idraulico. Il servomotore, la pompa, il collettore e il cilindro formano quindi l’unità. In aggiunta, il team di progettazione ha integrato le unità funzionali EAS direttamente sugli assi della macchina. La possibilità di regolare la portata della pompa ha reso più semplice programmare sia movimenti rapidi ad alta velocità che spostamenti di lavoro a bassa velocità e ad alta forza applicata. Infine, un BUS DC connette elettricamente tutti i servomotori.” Le potenzialità di risparmio energetico sono considerevoli: gli assi modificati su questa macchina per rullatura di anelli utilizzano fino al 40% di energia in meno e il nuovo design della macchina non richiede tubazioni sul macchinario o nel basamento a terra, per cui l’installazione è più facile e rapida. L’attenzione all’ambiente è un altro elemento determinante: l’olio utilizzato è pari a soli 200 litri, rispetto ai 2.500 utilizzati generalmente nelle grosse unità idrauliche. Questo permette di limitare l’uso delle risorse e, contestualmente, di incrementare la produttività della macchina e rendere più silenzioso il suo funzionamento.
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IL MEGLIO DELLA TECNOLOGIA IDRAULICA ED ELETTROMECCANICA IN UN’UNICA SOLUZIONE S I E M E N S P L M S O F T WA R E
Unità motore-pompa elettro-idrostatica (EPU)
L’unità motore-pompa Moog costituisce il cuore dell’attuazione elettro-idrostatica e unisce i vantaggi delle tecnologie elettroidraulica ed elettromeccanica. L’unità è autonoma e assicura un elevato livello di efficienza energetica e pulizia ambientale. Il sistema di trasmissione decentralizzato elimina la necessità di centraline idrauliche e di tubazioni complesse. La particolare interfaccia permette la diretta connessione al cilindro idraulico, riducendo i costi di manutenzione periodica e del Total Cost of Ownership (TCO).
Maggiore efficienza energetica
Maggiore produttività
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Moog Italiana s.r.l. Via Pastore 4 21046 Malnate (VA) Italy Tel. +39 0332 421111 www.moog.it
Installazione a costi contenuti
B E C K H O F F A U T O M AT I O N
C6015: TUTTA LA POTENZA E LA MASSIMA FLESSIBILITÀ IN UN IPC ULTRACOMPATTO PRODUCT TO WATCH I dispositivi di controllo per le applicazioni di automazione industriale traggono beneficio dalla continua evoluzione delle tecnologie. Beckhoff, pioniera dell’automazione PC-based, aggiunge un nuovo modello alla famiglia IPC caratterizzato da elevata potenza di calcolo, ingombro ridotto e bassi consumi.
I
requisiti che i moderni sistemi tato per offrire la massima flessisono oggi chiamati a soddisfabilità proponendo diverse opzioni re non riguardano solamente gli d’installazione: il suo montaggio aspetti tecnici, come la potenza può essere eseguito sia a paredella CPU o la capacità di comute che su guida DIN, scegliendo nicare ad alta velocità. Secondo indifferentemente tra la posizioi concetti di Industria 4.0 sono da ne orizzontale o verticale. Quetenere in debita considerazione ansta caratteristica e le dimensioni che una serie di altri elementi, tra estremamente compatte consenC6015: IPC cui gli ingombri, la flessibilità e la tono di installarlo negli spazi più ultracompatto di convenienza economica. angusti. Beckhoff Ebbene, questi sono tutti fattori a La versatilità di montaggio si dicui Beckhoff da sempre guarda con estrema mostra un fattore decisivo nel caso in cui l’intera attenzione: ne è un esempio l’IPC ultracompatto installazione a bordo macchina debba risultaC6015, l’unità più recente che va ad ampliare il re la più compatta possibile. Ciò richiede infatti portfolio d’offerta Beckhoff. che il controllore, a cui i cavi si devono collegaIl nuovo PC Industriale C6015 riassume in sé le re, risulti perfettamente allineato alla traiettoria caratteristiche che stanno facendo della miniatu- di ingresso degli stessi, che di norma è dettata rizzazione e della potenza di calcolo le principa- dallo specifico layout della macchina. Le interli linee di tendenza. Espressamente progettato facce standard e le opzioni disponibili rendono per applicazioni di tipo general purpose, è un di fatto il C6015 un PC Industriale ad uso unidispositivo estremamente compatto (82 x 82 x versale. Oltre al processore Intel Atom che lo 40 mm), con un prezzo contenuto, che si pone equipaggia, sul dispositivo sono montati una come valida alternativa alle tradizionali architet- memoria di massa SSD da 30 GB e il sistema ture PLC soprattutto nei sistemi di automazione operativo Windows Embedded Compact 7; sono di taglia piccola e media. Il C6015 è stato proget- disponibili le opzioni Windows 7 e Windows 10,
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B E C K H O F F A U T O M AT I O N a cui si affianca la possibilità di espandere la memoria RAM DDR3L da 2 GB standard fino a 4 GB. Sul C6015 si trovano inoltre una porta per il collegamento video, un adattatore dual-Ethernet dotato di connessione 2 x 100/1000Base-T e porte USB 2.0 e 3.0. Ben si comprende come tali caratteristiche di fatto rendano il C6015 un dispositivo completo per molte applicazioni già nella sua configurazione base. Grazie al supporto della tecnologia multi-core, può essere impiegato per eseguire contemporaneamente tutte le tipiche attività di controllo e automazione: dalle sequenze alle regolazioni, dalla comunicazione fino alla visualizzazione e supervisione. In configurazione 2 e 4 core il C6015 può sfruttare appieno gli strumenti di sviluppo di TwinCAT 3 ottimizzati per le applicazioni multi-core. In versione single-core, può invece essere programmato anche con la precedente versione 2 di TwinCAT. Oltre al loro impiego nell’automazione, i PC Industriali Beckhoff sono la soluzione ideale in tutti quei settori nei quali è richiesta una tecnologia affidabile. “I nostri PC - afferma Duilio Perna, Sales Manager di Beckhoff Italia - sono il frutto di un forte know-how tecnologico e, in combinazione con il software di automazione Twin-
CAT, realizzano un sistema di controllo ad alte prestazioni che integra nella stessa piattaforma molteplici funzionalità, quali logica, interfaccia uomo-macchina, controllo numerico, motion control, safety, condition monitoring, tecnologia di misurazione e connettività IoT.” Una caratteristica importante della filosofia di prodotto di Beckhoff è l’uso di componenti avanzati e di processori di ultima generazione per lo sviluppo e la progettazione di PC Industriali. “Essi integrano i recenti sviluppi offerti dal mercato - conclude Duilio Perna - e sono utilizzati con successo in tutto il mondo. Oltre alla pluriennale esperienza, un fattore che guida l’espansione del nostro portafoglio prodotti è proprio l’orientamento al cliente, dove le opzioni includono l’adattamento al design aziendale o l’applicazione del logo, lay-out personalizzati, una vasta gamma di speciali tasti meccanici, interruttori di arresto d’emergenza e lettori RFID”. Grande attenzione e cura viene dunque riposta nella scelta dei componenti utilizzati per gli IPC e nella disponibilità di lungo termine. Beckhoff soddisfa gli elevati requisiti della clientela al fine di garantire la continuità ed il funzionamento affidabile nel tempo.
L’IPC dimostra ancora una volta la scalabilità della tecnologia di controllo PC-based
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HMS INDUSTRIAL NETWORKS
ANYBUS COMPACTCOM:
GESTIONE APERTA DEI PROFILI DI COMUNICAZIONE DRIVE/MOTION PRODUCT TO WATCH HMS Industrial Networks, con la serie 40 di Anybus CompactCom, consente ai produttori di drive di rispettare le specifiche di conformità dei common profile come PROFIdrive, EtherCAT DS402 e transparent DS402 su altre reti, con un notevole risparmio di tempo e costi.
I
n un mercato di applicazioni rivolte alle soluzioni di connettività per l’automazione industriale, i componenti giocano un ruolo fondamentale. Le aziende orientate al mercato investono in ricerca e sviluppo per generare componenti sempre più smart come Anybus CompactCom. Integrato in un drive, i costruttori di dispositivi sono in grado di offrire connettività verso le reti fieldbus ed Ethernet industriali ai propri clienti, supportando anche i profili di comunicazione, tramite un unico progetto di sviluppo.
Come è noto, le diverse reti adottano differenti modalità per comunicare con un drive, in quest’ottica “drive profile” o “motion profile” sono supportati dal concetto Anybus tramite il “Profile Driver Package”. Uno stack di protocollo software che è integrato nel drive, durante la fase di sviluppo. Il codice sorgente di HMS, pronto all’uso, può essere integrato in una qualsiasi unità drive. I reali benefici sono dovuti al fatto che i dati del profilo specifico non sono tradotti all’interno di Anybus CompactCom ma passano invariati tramite il canale trasparente del modulo e la conversione si compie nel drive. In questo modo il Driver Profile basato su DS402 può essere utilizzato nella gestione di un qualsiasi profilo basato sul protocollo CAN.
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La serie 40 di Anybus CompactCom consente ai costruttori di drive di rispondere anche agli standard di rete più esigenti e con elevate prestazioni, come EtherCAT o PROFINET 2.31. La serie 40 è stata progettata per applicazioni che richiedono una bassa latenza (inferiore a 15μs) e un veloce trasferimento dati (1500 byte). CompactCom è disponibile in tre diversi formati, “chip”, “brick” e “module”, permettendo così al cliente di scegliere il livello d’integrazione desiderato. I moduli della serie 40 sono soluzioni certificate e conformi. HMS, come pacchetto di servizi, offre anche assistenza ai costruttori di drive per l’implementazione.
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Anybus® Compact Com
Comunicazione senza limiti! Connettività multi-rete per fieldbus e reti Ethernet industriali
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SICK
MOTION CONTROL: ELEMENTO
IMPRESCINDIBILE PER INDUSTRY 4.0 E MECCATRONICA PRODUCT TO WATCH L’accuratezza nel controllo del movimento rappresenta un fattore determinante che incide sulle prestazioni delle macchine. E’ quindi essenziale progettare un controllo del movimento che permetta di raggiungere risultati sempre migliori. Le soluzioni tecnologiche in ambito motion di SICK sono la giusta risposta a queste specifiche esigenze.
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e imprese devono sviluppare nuove soluzioni per rimanere competitive nel mondo dell’automazione che evolve rapidamente. SICK ha un portfolio d’offerta che annovera i più attuali sensori in ambito motion legati al condition monitoring. Questi nuovi componenti raccolgono informazioni in tempo reale rendendoli fruibili all’architettura in uso. “Il Gruppo SICK investe il 10,5% del fatturato in Ricerca e Sviluppo - afferma Mirko Dibenedetto, Product Manager Motion Control Sensors di SICK S.p.A. - e questo ci permette di proporre soluzioni innovative come HIPERFACE DSL, la tecnologia che abbiamo introdotto più di quattro anni fa e che è diventata lo standard nei sistemi di feedback digitali per la tecnologia servo drive. L’adozione di un unico cavo per la comunicazione tra motore e drive ha davvero rivoluzionato il mercato: in ambito harIng. Mirko Dibenedetto, Product Manager Motion Control Sensors di SICK S.p.A.
HIPERFACE DSL: SICK ha da poco aperto la nota interfaccia HIPERFACE DSL® a tutti gli utenti.
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SICK
dware la tecnologia DSL semplifica il cablaggio e consente la costruzione di sistemi più leggeri. Dal punto di vista software, invece, l’interfaccia completamente digitale registra, analizza e trasmette dati di posizione e informazioni ausiliarie, come ad esempio temperatura, velocità e stato di funzionamento per un condition monitoring in tempo reale, che permette di intervenire in qualsiasi momento sul motor feedback e di attuare degli interventi di manutenzione solo quando è realmente necessario.”
protocollo digitale HIPERFACE DSL, sfrutta tutti i benefici del collegamento one-cable per una comunicazione diretta col drive. Basandosi sulla tecnologia capacitiva, EEx37 non necessita di alcun cuscinetto, andando così ad aumentare ulteriormente la longevità del dispositivo. La certificazione SIL3 relativa al protocollo DSL è enfatizzata da una variante Safety, sia per lo speed che per il positioning, certificata SIL2. La gestione sicura degli assi, garantisce al drive un controllo costante mediante i sistemi di feedback motore evoluti.
Nel mercato dell’automa“SICK è particolarmenzione industriale, OEM e te attenta alla sicurezza, System Integrator sono anche per applicazioni roalla continua ricerca di sobotiche - conclude Mirko luzioni per rinnovare gli imDibenedetto -. La nuova pianti dei propri clienti con serie Direct Drive, basata strumenti sempre più persu tecnologia capacitiva, formanti, flessibili ed a coè in continua espansione sti contenuti. Industry 4.0 per fornire feedback su richiede anche l’adozione assi con diametri elevati, di tecnologie comunicative. EEx37: Con il capacitive motor feedback EEx37, SICK è in grado di pur garantendo sempre “Per questo siamo sempre fornire sempre di più un sistema di elevate performance. Le alla ricerca di nuove soluretroazione completo e, soprattutto, soluzioni SEK90/160/260, zioni e migliorie - continua sicuro. ad esempio, possono esMirko Dibenedetto - e sere impiegate su alberi abbiamo da poco aperto il protocollo HIPERFACE DSL, conforme allo motore da 25 a 210 mm e sviluppano da 1.024 standard RS485, di modo che gli utenti possano a 8.192 posizioni assolute al giro, a cui vanno utilizzarlo anche su dispositivi di altri produttori. poi sommati da 32 a 256 periodi Sin/Cos, a seQuesto perché riteniamo che sia necessaria la conda del modello. Nessun tool di montaggio, massima condivisione di informazioni per rende- tolleranze assiali/radiali fino a 0,5 mm, assenza re OEM e system integrator sempre più liberi di di cuscinetti, elevata resistenze a shock e vibrazioni, nonché temperature di utilizzo da –30°C a personalizzare i singoli componenti.” +115°C, portano numerosi vantaggi ai costruttoInoltre, la gamma DSL di SICK si sta espanden- ri, senza contare l’immediato beneficio economido nel campo del safety in applicazioni motion. co derivante dalla possibilità di evitare riduttori, Nel corso dell’ultima edizione di SPS Italia, l’a- pulegge e cinghie di rinvio (spesso accoppiate zienda ha presentato in anteprima mondiale a soluzioni di feedback con diametri inferiore).” EEx37, un motor feedback robusto, intelligente Un portfolio d’offerta aggiornato a supporto delle ed economico. Disponibile in versione mono o performance e della sicurezza delle soluzioni in multigiro, con una risoluzione di 15 o 17 bit e ambito automazione industriale.
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Ti aspettiamo! Forum Meccatronica 26 settembre 2017 Mole Vanvitelliana, Ancona
IL MOVIMENTO SENZA CONTROLLO È NULLO.
Un movimento errato può costare caro. Ma chi ti garantisce che i movimenti nei tuoi processi siano realmente precisi ed effi cienti? Gli encoder di SICK. I nostri encoder rilevano la velocità esatta, la rotazione, la corsa o l’angolo di movimento e trasmettono il dato già elaborato al controllo o al cloud. Inoltre, si adattano perfettamente a qualsiasi esigenza applicativa in modo semplice e rapido. Mentre loro lavorano, tu puoi rilassarti! Noi la troviamo una scelta intelligente. www.sick.com/encoders
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GMDE
Dati di prodotto, e-commerce, supporto vendite: un solo hub di informazioni integrate SOLUTION TO WATCH Un solo centro di raccolta e gestione delle informazioni in un’azienda. Nel settore dell’E-Commerce e della Logistica viene gestita in un’unica soluzione la promozione, la comunicazione aziendale e la consegna del prodotto. Il cliente è a centro di tutto: viene chiamato per nome nella comunicazione di GMDE e viene ascoltato per il raggiungimento di obiettivi aziendali.
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ccuparsi di gestione multimediale/multimodale delle informazioni in maniera tale che risulti possibile una gestione integrata a supporto di Carlo Caporizzi, business Communicaamministratore tion, Marketing, sviluppo delegato di GMDE Vendite ed e-Commerce, è un fatto oramai consolidato per GMDE - System Integrator e Solution Provider che opera dal ’93. Un’azienda che ha interpretato il cambiamento ed ha messo a fattor comune l’esperienza maturata nella comprensione e soluzione delle problematiche legate al buon andamento delle aziende. “Da qualche tempo il nostro portfolio d’offerta si è arricchito con soluzioni rivolte all’industria - afferma Carlo Caporizzi, amministratore delegato di GMDE - In particolare, piattaforme e servizi in area comunicazione, marketing, e-commerce per semplificare il supporto alle vendite, grazie ad un unico centro di raccolta e gestione delle informazioni e di distribuzione all’interno dei sin-
goli processi aziendali. Abbiamo infatti compreso che nelle aziende manifatturiere coesistono due grandi piattaforme applicative (ERP, PLM) implementate nel tempo, con tecnologie ed applicazioni nate per risolvere temi puntuali per cui ci si trova a gestire un sistema un po’ complicato. Le operazioni, vista la dinamica dei prodotti e del modello di business necessitano di supporti più semplici ed adattabili con continuità alla dinamica delle esigenze che nascono nelle singole aziende. In questo nuovo spazio la nostra esperienza può essere di grande aiuto per semplificare i processi, ridurre i costi nascosti e migliorare il time to market” In risposta alle esigenze di gestione completa dei processi di marketing, vendita e logistica, la soluzione GMDE propone percorsi e moduli che spaziano dalla preparazione di una comunicazione promozionale creata ad hoc sull’utente target, alle attività Marketing di supporto alle vendite, fino alla gestione ordine di un prodotto e alla consegna dello stesso, con tutta la docu-
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GMDE
mentazione transazionale completamente digitale. Inoltre è possibile la digitalizzazione completa dei documenti contabili, siano bolle di accompagnamento e/o fatture di vendita, anche per la rete di vendita di riferimento (concessionari, agenti, rivenditori). Sia le comunicazioni, sia la documentazione prodotte con le soluzioni di GMDE utilizzano linguaggi attuali che permettono un flusso di azioni bilaterali tra mittente e destinatario. Non hanno bisogno di conoscenze informatiche particolari per il loro utilizzo e quindi risultano alla portata di tutte le persone coinvolte nei processi produttivi.
no formate e affiancate fino al raggiungimento di un livello sicuro di autonomia. “Noi forniamo dalla comunicazione promozionale all’avvenuto acquisto del prodotto, senza dimenticare tutta la comunicazione transazionale che c’è nel mezzo - conclude Caporizzi - Mantenere i dati aggiornati per la contabilità e la logistica non è mai stato così semplice grazie ad una gestione completa dei processi di business e automazione della comunicazione basata sui dati e su interfacce ad hoc con i sistemi ERP/PLM già presenti in azienda”.
Da non trascurare che GMDE fornisce servizi di formazione e assistenza sulle soluzioni proposte. I tecnici dell’azienda lavorano a stretto contatto con i clienti. Ne analizzano i processi attuali e adattano le nuove soluzioni affinché per il cliente il passaggio avvenga con il minor impatto possibile sulle attività quotidiane. Le figure aziendali preposte all’utilizzo delle nuove soluzioni vengo-
Planet Press Connect. La soluzione GMDE dedicata ai processi di business e automazione della comunicazione basati sui dati, è integrabile in qualsiasi sistema di produzione. Automatizzare i processi, spostare i dati, diventano operazioni alla portata di tutti grazie alla facilità di utilizzo della soluzione. Inoltre si ha una riduzione dei costi di gestione e una maggiore flessibilità operativa. Print Shop Mail. Si tratta di comunicazioni promozionali basate su dati variabili. La proposta di GMDE mette a disposizione dell’azienda uno strumento autonomo di composizione di comunicazioni le cui variabili sono determinate dai dati riportati nei sistemi interni di gestione utenti e prodotti. L’ottimizzazione della produzione delle comunicazioni basata sui dati, riduce al minimo il tempo di creazione dei contenuti e massimizza la velocità di produzione e di condivisione. Capture on the go. Una App dedicata ai processi logistici. GMDE offre una soluzione intelligente per la gestione - on-line o off-line - dei documenti, dei moduli e dei servizi disponibile per ogni tipologia di device mobile. Le funzionalità dell’App sono determinate dalla configurazione dei processi di automazione impostati nel sistema centrale.
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SCHNEIDER ELECTRIC
HMI E AUGMENTED OPERATOR: LE NUOVE INTERFACCE OPERATORE PER INCREMENTARE LA PRODUTTIVITÀ PRODUCT TO WATCH L’HMI di Schneider Electric per la “fabbrica 4.0” apre ad un approccio ispirato alla “situational awareness”: una metodologia che consente agli operatori in campo di svolgere il loro lavoro riducendo al minimo i possibili errori, migliorando l’operatività.
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a digitalizzazione in amemergenti come la realtà aubito industriale è un fenomentata. Elementi cruciali per meno che incide su tutti gli le aziende che vogliono coaspetti del settore: operatività, gliere al massimo i vantaggi processi, modelli di business indotti dall’Industrial Internet e approccio al mercato. Macof Things. “Il risultato è una chine e linee intelligenti e con“fabbrica aumentata” - spiega Giuseppe Palazzolo, nesse trasformano l’ambiente Giuseppe Palazzolo, Group Group Product Manager HMI, di fabbrica in un ambiente che Product Manager HMI di Schneider Electric SpA comunica, con un flusso coSchneider Electric – in cui stante di dati, a sostegno di sistemi e servizi: le opportunità di ottimizzare le performance di dal controllo degli asset alla manutenzione, dal asset e processi e l’efficienza energetica sono monitoraggio di parametri operativi, energetici senza precedenti, grazie a nuove modalità e e ambientali alla gestione dei processi. E’ così livelli di controllo di macchine e processi propossibile integrare le informazioni salienti che duttivi”. provengono dal campo con altri sistemi aziendali digitalizzati, come ad esempio l’ERP (En- La digitalizzazione non rappresenta per forza terprise Resource Planning), e rendere queste un ridimensionamento dell’intervento umano, stesse informazioni disponibili con un livello di come si può pensare: al contrario, in questo flessibilità e personalizzazione unico tramite contesto gli operatori di macchina sono investiti di un ruolo ancor più importante che in passaapplicativi, servizi e piattaforme in cloud. to. “Un esempio molto chiaro di come un nuovo Schneider Electric definisce questo scena- concetto di HMI pienamente inserito nella logirio con il termine “Augmented operator”: nella ca dell’integrazione fra IT e OT possa fare la sua offerta troviamo tutti gli strumenti in grado differenza - continua Palazzolo - è il tema del di incrementare la produttività attraverso il mi- controllo e gestione delle informazioni proveglioramento dell’operatività in campo, grazie nienti dal campo, che in un contesto digitaliza device mobili, collaborazione e tecnologie zato sono numerose e ricche come non mai”.
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L’offerta HMI di Schneider Electric, nell’ottica dell’Industria 4.0, punta su soluzioni che aprono ad un approccio in logica di situational awareness (SA): una metodologia che consente agli operatori in campo, anche se poco esperti, di svolgere il loro lavoro riducendo al minimo i possibili errori. Semplificare e aggiornare i template, scegliere stili grafici, colori, caratteri omogenei, creare una visualizzazione standard delle informazioni specie se associate a situazioni di allarme, sono cose solo in apparenza banali, che in realtà fanno una differenza drastica nella capacità di usare al massimo tutte le potenzialità dell’HMI. Si può poi fare un passo in più. “La capacità di identificare e risolvere più rapidamente situazioni anomale, prima che influenzino la produzione (in ottica di manutenzione preventiva) - conclude Palazzolo - è stata spesso sfruttata male a causa di interfacce uomo macchina scarsamente intuitive e troppo complesse. Schneider Electric con le sue soluzioni, vuole dare all’operatore la possibilità di accedere al patrimonio informativo come guide, specifiche tecniche, documentazione e strumenti collaborativi, così da avere sotto mano tutto ciò che serve per comprendere e risolvere un problema, in loco o da remoto”.
Vijeo 360: software HMI innovativo basato sulla realtà aumentata
Vijeo 360 è un’innovativa soluzione software che, grazie all’apporto della Realtà Aumentata, consente nuove modalità di interazione tra l’uomo, i dati relativi alle macchine e la documentazione necessaria, ad esempio in fase di manutenzione. Con Vijeo 360 i dati real time, lo stato degli allarmi, manualistica, schemi e documentazione sono accessibili là dove effettivamente servono, ossia direttamente sui componenti di macchina e sugli impianti. L’obiettivo è quello di disporre delle informazioni essenziali nel momento e nel contesto appropriato, in una logica di “situational awareness”. Grazie all’app di Vijeo 360, il tablet visualizza i diversi Punti di Interesse (POI) direttamente sulla vista reale della macchina e da questi passa alla visualizzazione dettagliata di informazioni testuali, dati di processo e informazioni correlate. Molteplici sono i campi applicativi, quali: visualizzazione di dati di processo e/o produzione senza la necessità di doversi recare presso la control room o il pulpito di macchina; accesso diretto a istruzioni e procedure riducendo i tempi di reazione in caso di fermo macchina; anticipazione e programmazione delle attività di manutenzione sui diversi componenti, mostrando direttamente il tempo vita o lo stato d’usura accesso visivo a parti di impianto altrimenti inaccessibili (es: “apertura virtuale” delle porte di un armadio elettrico).
Con le soluzioni per l’augmented operator proposte da Schneider Electric si ottimizza la produttività e l’efficacia del personale
Vijeo 360 funziona su tablet iOS (presto disponibili anche su Android e Windows) e permette di accedere ai più diffusi PLC e controller di mercato nonché a database SQL
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S I E M E N S P L M S O F T WA R E
Simcenter apre una nuova era dell’ingegneria e della simulazione
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FOCUS
a suite avanzata di software di simulazione e soluzioni test di Siemens PLM Software che aiuta le aziende ad affrontare le sfide dell’ingegneria relativa alla realizzazione di prodotti sempre più complessi, comprende anche Simcenter 3D. Una soluzione CAE 3D di nuova generazione basata sulla piattaforma software NX che integra funzionalità di diverse soluzioni per coprire un’ampia gamma di attività di simulazione e applicativi per l’industria. Simcenter è un ambiente unificato, scalabile, aperto ed espandibile per CAE 3D con collegamenti a funzioni di design, simulazione 1D, test e gestione dei dati. Il processo di simulazione è accelerato combinando funzionalità di modifica della geometria, modellazione con simulazione associativa e soluzioni multidisciplinari integrate con una grande conoscenza del settore. Simcenter 3D sfrutta infatti le funzionalità di modifica diretta della geometria permesse dalla tecnologia sincrona, per modificare in modo rapido e intuitivo la geometria stessa, da qualsiasi sorgente. Si può automaticamente convertire un file CAD in un meccanismo per l’analisi del movimento e avere accesso a funzioni aggiuntive per la generazione delle mesh, per l’assemblaggio e per la preparazione dei modelli. Simcenter 3D propone soluzioni per migliorare le performance vibroacustiche dei prodotti
Analisi strutturale dell’assemblaggio di un’ala d’aereo eseguita con Simcenter 3D
Simcenter 3D include funzionalità dedicate alla modellazione efficiente di strutture composite laminari che consente di creare assemblaggi agli elementi finiti (FE), collegando i diversi modelli dei singoli componenti. Se si effettuano le modifiche ai componenti, il modello FE si aggiorna automaticamente. I modelli possono essere completati includendo anche i risultati dei test per migliorare precisione e velocità di calcolo. Simcenter 3D è una piattaforma, che connette con facilità fonti di dati esterne con i diversi solutori e si integra perfettamente in qualsiasi processo di sviluppo. Il sistema di data management che sta alla base di Simcenter 3D, è stato inoltre specificamente progettato per la collaborazione e la condivisione di dati tra i diversi analisti CAE. In sintesi, Simcenter permette di affrontare problematiche complesse fornendo rapidamente informazioni dettagliate. Consente inoltre di migliorare il flusso di lavoro nelle fasi di progettazione, sviluppo di prodotto e manufacturing grazie all’efficienza della modellazione e all’automazione dei processi.
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FORMAZIONE
CAMBIARE PER COMPETERE: LA FORMAZIONE COME METODOLOGIA ABILITANTE FOCUS I cambiamenti in ogni settore industriale sono sempre più veloci. Manager e collaboratori devono comprendere che il cambiamento è un’opportunità e non una perdita delle posizioni acquisite. In questo frangente, la formazione personalizzata multimodale è l’unica via per supportare le risorse umane a fare bene, in modo diverso.
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e strategie guidano il posizionamento di un’azienda: da questo fondamentale di mercato scaturisce il business model e quindi l’organizzazione a supporto. Questo ciclo, in situazione di margini consistenti, è stato talvolta trascurato. Oggi è mandatorio applicarlo, visto che i margini si sono ridotti e, soprattutto, il cambiamento ha raggiunto una dinamica molto veloce per cui le organizzazioni debbano cambiare in maniera sincrona. Il cambiamento non ha un impatto solo sulla struttura organizzativa ma anche sul livello di efficacia ed efficienza dell’intero sistema azienda che deve tendere ad operare come un Ambiente Collaborativo Integrato. In questo ambito, la Formazione Personalizzata Multimodale (FPM) gioca un ruolo fondamentale. Il cambiamento riguarda le persone. Queste, al contrario delle tecnologie, hanno una capacità implementativa che richiede del tempo. L’abilità sta nel ridurre i tempi di messa a regime del cambiamento, operando in contemporanea Mind up e MANAGEMENT
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sia in modalità TOP DOWN, sia BOTTOM UP. Questa è la modalità operativa messa in atto da Formandoplus, che ha sviluppato una serie di best practice per facilitare il cambiamento facendo leva - in contemporanea - sul management e loro collaboratori, affinché il cambiamento della cultura aziendale avvenga più rapidamente e consapevolmente. Corsi e Percorsi di Formazione sono al centro dell’attenzione del progetto di Formandoplus, che si prefigge l’obiettivo di raggiungere risultati tangibili e misurabili nel tempo attraverso lo sviluppo delle competenze professionali, il potenziamento in efficacia e in efficienza dell’organizzazione e il valore percepito dal mercato. Agevolare la crescita personale e professionale significa poter fare affidamento su persone motivate e competenti alle quali assegnare responsabilità e sfide, e ciò rappresenta la strada maestra che porta le organizzazioni al successo.
Mind up e COMUNICAZIONE EFFICACE
Mind up e MAPPE MENTALI
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Questo risultato si ottiene, da un lato attraverso percorsi strutturati che concretizzano la formazione per sviluppare l’operatività in team e favorire il cambiamento organizzativo. Nel percorso formativo si agevola la crescita personale e professionale, si potenzia la capacità di Management, si consolidano le competenze, si migliorano le capacità relazionali e comunicative per aumentare il benessere organizzativo. L’elemento conduttore del processo formativo è legato ad un coinvolgimento e ad una responsabilizzazione di tutto il gruppo sul proprio sviluppo ed apprendimento. L’apprendimento collettivo, invece che solo individuale, comporta la produzione di risultati concreti per tutta l’organizzazione. La metodologia prevede una parte di Formazione Sul Campo (FSC) che vede i partecipanti protagonisti nel definire e strutturare praticamente i progetti che potranno diventare operativi nella realtà organizzativa. Dall’altro, la condivisione di obiettivi è facilitata dall’utilizzo della metodologia proprietaria Mind up, basata sull’utilizzo smart delle Mappe Mentali, con la quale non solo definisce la struttura dei Corsi e dei Percorsi di Formazione ma si introducono metodi - come ad esempio GOAL (Gestione Ottimizzata delle Attività Lavorative) - che ben si adattano alle specifiche esigenze delle diverse aziende durante la fase di cambiamento. Ogni progetto Formando plus vede la presenza di tre componenti fondamentali: Consulenza organizzativa, formazione e Coaching diretto.
E’ quindi necessaria una fase di assesment che vede coinvolto il management apicale, durante la quale è possibile misurare e posizionare processi e competenze, strutturare l’intervento e definire i risultati attesi. Il cambiamento deve essere affrontato - visto il comune senso di ritrosia a cambiare - con un percorso di crescita personale per la conquista della consapevolezza di sé e del proprio valore attraverso coaching individuale, team coaching e counseling. Particolare importanza viene data al tempo; le persone si relazionano in maniera diversa con il tempo: come lo usiamo, quali i nemici? La pianificazione è fondamentale, impariamo dove e come agire prima, durante e dopo affinché la funzione direzionale sia esercitata in modo efficace. Un’attività che consente di rendere l’organizzazione e le sue attività misurabili. In sintesi, la gestione efficace deI tempo, le regole, i modelli operativi ed i documenti standard (standard = personalizzati e condivisi per ogni singola azienda) rappresentano l’architrave per la messa a regime di ambienti collaborativi. Questi ultimi rappresentano la chiave di volta per imparare a vivere del cambiamento, riallineando e rendendo congruo, in tempi brevi, il percorso: nuovo modello di business, nuove modalità operative. Ecco la sfida. Per aspera ad astra! [cit. Cicerone]
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M AT H W O R K S
MATLAB e Big Data da sensori e dispositivi IoT
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’Internet of Things (IoT) rappresenta un trend emergente dove un gran numero di dispositivi sono connessi a Internet. MATLAB e Simulink supportano i sistemi IoT aiutando a sviluppare e testare dispositivi intelligenti, ad accedere e collezionare dati nel cloud, e ad analizzare dati IoT. Scarica questa guida che ti mostrerà come accedere a grandi set di dati memorizzati in molteplici tipi di file e database; come esplorare e processare i dati con tecniche di visualizzazione, pre-processamento e riduzione; ed infine come utilizzare le tecniche di machine learning per creare modelli e algoritmi.
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Scarica il white paper gratuito
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I N D U S T RY B I G E V E N T Q U A R TA E D I Z I O N E
I N D U S T R Y
BIG EVENT 16 Novembre 2017
POLIHUB Startup District & Incubator Via Giovanni Durando, 39 Milano, Italia
INNOVAZIONE : FOCUS SUL MODELLO DI BUSINESS IBE - 16 Novembre 2017, la quarta edizione si presenta. Un opportunità unica di comprendere, condividere, verificare e riflettere. Un evento rivolto a chi vuole avere la governance dell’Innovazione. Una sede unica il POLIHUB Sturtup District & Incubator della Fondazione del Politecnico di Milano
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e Aziende che intendono competere con successo in un contesto fortemente concorrenziale hanno un unica strada da percorrere: innovare con continuità. Ma Innovare come? Su quali elementi appoggiarsi per attivare il processo? Con quale logica? Quali impatti prevedere? L’Industry Big Event (IBE), si è sempre focalizzato su questi temi. In questa quarta edizione intende definire gli scenari e le relative condizioni al contorno, ed indicare percorsi che possano portare a delineare una strategia di successo. Nata dalla collaborazione tra il Centro di comptenza sulla Innovazione Sistematica della Fondazione del Politecnico di Milano e Pentaconsulting, l’iniziativa IBE, ha come obiettivo dichiarato la diffusione della cultura del cambiamento a tutti i livelli aziendali, indipendentemente dallo specifico mercato di riferimento per
ogni azienda. L’obiettivo è fornire ai partecipanti elementi di riflessione e presupposti per giungere ad un’azione concreta nel proprio ambito operativo. Il Format, supportato dal riconoscimento dei partecipanti (circa 300) delle passate edizioni, non cambia: un percorso espositivo che affronta I problemi orientato a completezza e congruità, con contributi coordinati di relatori eterogenei per backgroud, competenze ed esperienze. L’edizione IBE di quest’anno prosegue un percorso logico (un filo conduttore) iniziato nel 2014 con la trattazione di “Continuity vs Disruption”, continuato con “Exponential vs Linear Evolution (2015), e “Decidere nell’era del cambiamento” (2016). L’edizione IBE 2017 si focalizzerà su “INNOVAZIONE : FOCUS SUL MODELLO DI BUSINESS “.
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I N D U S T RY B I G E V E N T Q U A R TA E D I Z I O N E
IL PORTFOLIO EPLAN PER RIDURRE I COSTI ED IL TIME TO MARKET PRODUCT TO WATCH L’evoluzione del portfolio d’offerta di Eplan conferma che l’azienda si posiziona come uno dei principali referenti al mondo per l’implementazione di soluzioni di ingegneria per automazione, in grado di supportare le aziende nell’ottimizzazione del processo di sviluppo prodotto in ambito elettrico, fluidico e meccatronico per migliorare il time to market.
L’ elemento di continuità rimane sempre il cambiamento nei suoi aspetti culturali e strutturali assolutamente essenziali ed operativi, per continuare a competere con successo. Il Cambiamento è uno stato strutturale in cui operare. E’ la concretezza che deve guidare strategie ed implementazione. Una volta si pensava che dovesse rappresentare i prodotti, poi i processi, poi le persone. L’edizione IBE di quest’anno si focalizza sul modello di business in relazione a cambiamenti epocali (esempio l’uso verso il possesso, l’integrazione delle tecnologie) che sono una tendenza acclarata che necessita di continuare a comprendere ma sopratutto una continua opera nel quotidiano della vita lavorativa delle aziende. In questo percorso siamo aiutati dai relatori che non a caso afferiscono a diverse Aree di compe-
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tenza e di Business (Università, Centri di Innovazione, Osservatori Internazionali, Operatori di Business, Aziende). Quest’anno la sede è il POLIHUB Sturtup District & Incubator della Fondazione del Politecnico di Milano che grazie all’accordo con l’università di Shangai è diventato il Centro di Innovazione più grande al mondo. In sintesi, IBE si propone di sfatare l’atteggiamento culturale in cui tutti si dichiarano ( a parole) favorevoli al cambiamento in generale, ma poi quando ci si accorge che il cambiamento interessa anche NOI stessi e la nostra azienda... con tutte le difficoltà del caso (personali ed aziendali) allora la velocità di implementazione (sigh!) decelera improvvisamente. IBE- 2017 16 Novembre – Save the date
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PERCHÈ PARTECIPARE ALLA QUARTA EDIZIONE DELL’INDUSTRY BIG EVENT PENTACONSULTING Il modello di business come elemento pivot del cambiamento La capacità di competere esige la capacità di gestire efficacemente il cambiamento continuo. L’osservazione del cambiamento ci ha portato a comprenMassimo Fucci dere che sempre più CEO,Pentaconsulting soluzioni, metodi, architetture e tecnologie abilitanti evolvono esponenzialmente e che per essere efficaci, debbono essere figli dell’evoluzione del modello di business e devono impattare sulla cultura di azienda. In quest’ottica, Pentaconsulting - da oltre 25 anni - sviluppa incontri tra e per le aziende con l’obbiettivo di analizzare tendenze, soluzioni, metodi ed esperienze per comprendere la giusta direzione da perseguire e favorire l’adozione consapevole di strumenti e tecnologie nonchè la nascita di ambienti collaborativi (organizzazione, applicazioni, architetture) in grado di migliorare la capacità operativa delle aziende. La tappa di quest’anno del percorso IBE (Industry Big Event) si focalizza sul business model e sulla cultura del cambiamento come elementi cardine che debbono sovraintendere a tutte le logiche organizzative e di prodotto. Un’opportunità unica per comprendere, condividere e riflettere su come affrontare la sfida dell’integrazione tra cultura, vision, business model e tecnologie abilitanti.
POLITECNICO DI MILANO OPDIPO, Opificio di Disegno Industriale Potenziale Evoluzione e Rinascimento Nei primi cinquant’anni del ‘900 gli economisti hanno definito l’imprenditore, esasperandone capacità organizzativa Marco Maiocchi (Walras, 1900), asDocente di Disegno sunzione di rischio Industriale, Politecnico (Knight, 1921), di Milano creatività (Schumpeter, 1911), capitale (Kalecki, 1954). In quei cinquant’anni le tecnologie e il loro uso nelle imprese hanno fatto passi da gigante. Nulla rispetto a quello che è successo nei cinquant’anni successivi, che, con la convergenza digitale, internet e la smaterializzazione di numerosi e rilevanti beni e servizi, hanno visto concentrazioni, e la nascita di dominanti colossi leader di mercato. Non illudiamoci di poter reggere con marketing, economie di scala, miglioramento di modelli organizzativi, innovazioni disponibili. Tra cinque anni ci saranno computer capaci di pensare come un uomo, e non sarà per renderlo libero, ma per arricchire l’impresa dominante. Non ci sono alternative: avere una visione chiara di scenari e cambiamenti, e puntare su un’impresa coraggiosamente “rinascimentale”. Per questo sono importanti il confronto e il dialogo: competenti e diversificati. Per questo è importante IBE 2017.
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BECKHOFF AUTOMATION
Industria 4.0: strategie e infrastrutture in sinergia Le influenze che le tecnologie Internet hanno sugli attuali modelli organizzativi sono tali da modificare addirittura il modo di concepire la fabbrica. Industria 4.0 è diventato un fatto strategico oltre che strutturale: le ricadute che i paradigmi di Industria 4.0 stanno generando sono infatti Duilio Perna così vaste da non riguardare solamente gli aspetti di natura tecnica, ma Sales Manager anche questioni di economia, società e cultura a livello globale. Da semdi Beckhoff Italia pre protagonista dell’innovazione tecnologica, Beckhoff contribuisce con una serie di opportunità dall’elevato contenuto innovativo e che oggi rappresentano un punto di riferimento per la realizzazione di sistemi di automazione 4.0. Presenti anche quest’anno a Industry Big Event, porremo attenzione sul cambiamento in atto suggerendo modalità di proposizione e acquisizione di soluzioni strategiche e di successo.
ELETTROTECNICA ROLD Rold, l’innovazione SMART “Innovazione: prodotto e business. Ma con quale logica? Come attivare il processo? Per consolidare il proPaolo Barbatelli prio successo in un Chief Innovation contesto fortemenOfficer di Rold te competitivo, le aziende devono innovare grazie alle opportunità che l’Industria 4.0 offre. Come ha fatto una tipica PMI italiana, a conduzione familiare, con oltre 50 anni di storia, a trasformarsi in un’avanguardia digitale? Come può una società che ha sempre fabbricato componenti per elettrodomestici, iniziare a proporre soluzioni software? Rold, azienda manifatturiera del Milanese, produce in Italia ed esporta i suoi componenti in tutto il mondo, Cina compresa. Ecco la sua avventura di innovazione grazie alla collaborazione con Samsung, di cui è partner industriale in Europa, per lo sviluppo di applicazioni industriali di dispositivi “consumer”, a partire dagli smartwatch. Un programma congiunto che ha portato alla nascita di SmartFab, la soluzione per la fabbrica 4.0, oggi visitabile a Cerro Maggiore.” 48
MICROSOFT
Dal sensore al Cloud Industry 4.0, Manufacturing 4.0 e Smart Products: come affrontare opportunità e sfide ispirandosi ad aziende che hanno già intrapreso con successo questo perRoberto Filipelli corso portando più efficenza Cloud & all’interno del loro processo Enterprise Partner produttivo o implementando Development innovazione di prodotto, auDirector Microsoft Alps (IT-CH-AT) mentandone il valore percepito dal mercato ed aprendo nuovi modelli di busienss a servizio. Microsoft, con l’aiuto dei suoi partner, offre per questi scenari una piattaforma completa, dal sensore al cloud, in grado di valorizzare i prodotti e gli asset, integrando device esistenti con soluzioni che possono essere personalizzate in base alle esigenze specifiche, favorendo l’individuazione di dati e informazioni che trasformano il business e portano alla luce nuove opportunità. Per i progetti Manufacturing 4.0, Microsoft offre Azure IoT Suite, una piattaforma aperta che grazie ad una serie di soluzioni preconfigurate è in grado ad esempio di migliorare la produttività e la redditività degli impianti, acquisire consapevolezza dei potenziali problemi prima che si verifichino, ottenere maggiore visibilità su device, raccogliendo e analizzando i dati in tempo reale.
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POLITECNICO DI MILANO
ALASCOM SERVICES
Mercati globali e interconnessi, spostano le priorità del prodotto al suo business model
I nuovi modelli di business: nuove forme di integrazione
Non molti anni fa era certamente tutto più semplice e meno stressante nel mondo della progettazione industriale. Negli uffici tecnici che si occupavano di progettazione di macchine e poi di sistemi, specie se il merUmberto Cugini cato era quello che oggi viene Politecnico definito come B2B, “bastava” di Milano monitorare l’evoluzione delle tecnologie di base relative a materiali, processi e tecnologie di produzione e procedure di calcolo e di sperimentazione e migliorare incrementalmente quanto già a catalogo, esaminando, quando del caso, eventuali prodotti concorrenti “nuovi” che apparivano a Fiere e Mostre di settore e reagire di conseguenza. Poi tutto è cambiato, e a velocità sempre crescente, costringendo a rincorse affannate per aggiornare metodi di calcolo, strumenti di simulazione e sperimentazione, per utilizzare nuovi materiali e nuovi processi produttivi, per aggiornare e/o recuperare nuove competenze e nuove skills. Tutto questo spostando l’obiettivo e quindi la responsabilità del “progetto”.
Il fenomeno della “digitalizzazione” rappresenta uno dei maggiori trend in corso e viene spesso associato alla Marco Scuri trasformazioAmministratore ne del modello unico di Alascom di business ed Services Srl alla creazione di nuove opportunità di generazione di valore. Pertanto, sebbene l’applicazione di tecnologie digitali rappresenti il substrato tecnico di questo fenomeno, la sua essenza si manifesta principalmente negli effetti prodotti a supporto del modello di business e, in particolare, nell’espansione del perimetro di offerta delle aziende e nella potenziata capacità di generare profitti. Da un lato, la digitalizzazione di prodotti tradizionali permette di creare servizi a valore aggiunto, abilitati dai sensori e attuatori digitali e dai dati da essi prodotti; dall’altro lato, le attuali tecnologie digitali permettono la “prodottizzazione” di una ampia gamma di servizi, tramite il trasferimento del know how degli operatori umani in algoritmi automatici e modelli di data analytics. Pertanto, la portata di questo trend è pervasiva rispetto alla quasi totalità dei settori economici, i cui assetti competitivi e i cui confini industriali vengono costantemente erosi e rimodellati dalla digitalizzazione. Un percorso su cui confrontarci nel convegno IBE e comprendere quali siano i benefici per ogni singola azienda.
L’evoluzione ha portato la concezione e progettazione di macchine via via a sistemi, e poi a servizi. Quindi oggi e soprattutto domani, in un mercato globale sempre più interconnesso, multidisciplinare e orientato ad una continua innovazione, cosa si deve o si dovrà progettare? E chi ha la responsabilità globale del progetto? Il nuovo paradigma, evidenziato dagli esempi di successo più eclatanti, ci indica che quello che si deve progettare prima di tutto o essenzialmente è il business model. Ma come si può o si deve cambiare, in termini di organizzazione, metodi, strumenti e competenze, per arrivare a questa meta? IBE 2017 vuole affrontare ed approfondire questo tema dal punto di vista di tutti gli attori coinvolti ed alla luce di esperienze di successo.
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I N D U S T RY B I G E V E N T Q U A R TA E D I Z I O N E
MR&D
SIEMENS PLM SOFTWARE
IoT: evoluzione e correzioni di rotta dopo 15 anni di applicazioni sul campo Da sempre, parlando di innovazione globale e continuativa, si è partiti con schemi ma anche con obbiettivi che poi, nel tempo, si sono velocemente evoluti e fortemente modificati. Semplicemente perché “lavorandoci si capisce”.
Alberto Federico Giua Amministratore e Socio Fondatore di MR&D SpA
IoT, dopo le prime, a volte inconsapevoli, implementazioni sui mercati (già dai primi anni del nuovo secolo), si stà diffondendo ad una velocità impressionante, grazie, più che alle evoluzioni delle tecnologie, alle potenzialità offerte dalla diffusione degli smartphone. Infatti sarà proprio lo smartphone, visto come global human interface, la vera ragione della diffusione di IoT. Questi ultimi anni ci hanno fatto capire che in un progetto IoT sta assumendo sempre più importanza la profonda conoscenza di due elementi: il Business Model ed il Service Design, entrambi da svilupparsi nella fase iniziale di progetto IoT. MR&D, entrata per caso nel mondo IoT alla fine del 1999 con il progetto del Contatore Elettronico Enel (progetto totalmente italiano, oggi più di 45mil. di apparecchi installati) dedica oltre l’80% delle proprie risorse a progetti IoT, progettando, sviluppando, portando in produzione e gestendo soluzioni IoT complete, dal sensore alla data analisys.
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Conoscenze digitali proattive per la promozione del business In un mondo di prodotti intelligenti e connessi, in cui interi mercati possono svanire a causa di una singola innovazione, le azienGian Luca de produttrici devono Sacco Marketing adottare un nuovo Director EMEA approccio al proprio di Siemens PLM Software business. Alcune cercano di anticipare le tendenze raccogliendo dati sull’utilizzo dei prodotti e riutilizzandoli per la concezione di altri prodotti. Tuttavia, anche se l’obiettivo è chiaro, non è sempre facile da raggiungere. Proprio per questo non solo la progettazione, ma anche la produzione, la fase di realizzazione dell’innovazione, costituisce un aspetto vitale in questa nuova era. I produttori devono “intrecciare” digitalmente le fasi di concezione, realizzazione e utilizzo. Informatizzare non basta, poiché l’informatizzazione si limita a riprodurre i processi in forma digitale per consentire un miglioramento incrementale. E’ necessario digitalizzare. Con la digitalizzazione, il tessuto di conoscenze digitali si trasforma in un agente proattivo per la promozione del business. Con un’impresa digitale completamente automatizzata, le aziende dispongono di tutto ciò che serve per avviare o rispondere a un’innovazione rivoluzionaria.
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GMDE
POLIHUB
Content Strategy efficace: l’uso di Visuals per l’innovazione
PoliHub: incubatore d’impresa per il potenziale delle start up
Partecipare ad IBE per non essere spettatori del cambiamento in atto. Perchè ciò che sta cambiando non è solo il panoMauro Toselli, rama che ci circonda CTO di GMDE ma anche l’ambiente interno alle aziende: quantità di dati sempre più voluminose, avanzamento tecnologico delle soluzioni, livello di astrazione della competizione sempre più alto. Non più uomo verso uomo ma sistemi verso sistemi e piattaforme verso piattaforme nella conquista di fette di mercato sempre più specifiche, con aspettative sempre più alte a costi sempre più bassi. Questi sono tutti aspetti del cambiamento, più o meno complessi e integrati fra loro, che vanno presi in considerazione. Che strumento utilizzare per riuscire a mantenere il controllo? L’uso di Visuals nel processo per la creazione di consapevolezza e innovazione in un mercato in costante evoluzione diventa quindi fondamentale per dare concretezza ai concetti e alle idee visibili, in modo da rendere possibile e semplice anche l’analisi di quei problemi e di quelle criticità che risulterebbero difficili da gestire in astratto. Un esempio fra tutti: identificare, adottare e usare al meglio la piattaforma giusta per una Content Strategy efficace. Questo ed altri casi d’uso verranno mostrati ad IBE per spiegare il vero potenziale della tecnica visual.
Il declino di grandi player del settore tecnologico, come Kodak e BlackBerry, è uno dei tanti stimoli per porre più attenzione ed arricchire i Stefano Mainetti Amministratore tradizionali approcci Delegato di all’innovazione. Oggi PoliHub i costi interni di ricerca e sviluppo, la complessità del mercato e la ricchezza delle nuove tecnologie rendono anacronistico affrontare l’innovazione con un approccio chiuso e non sperimentale. Ed è così che l’Open Innovation nasce dall’esigenza di superare gli evidenti limiti del modello d’innovazione interna. In questo contesto, la Fondazione Politecnico di Milano gioca un ruolo chiave attivando da tempo programmi di ricerca applicata in collaborazione con le imprese creando sinergie i centri di ricerca dell’Ateneo. In questi ultimi anni i processi d’innovazione aperta delle imprese stanno prendendo sempre più in considerazione il potenziale proposto dalle startup e, proprio in questi processi, PoliHub partecipa attivamente in qualità d’incubatore d’impresa. L’edizione 2017 dell’Industry Big Event mette a disposizione un ambiente positivo e adatto all’incontro di una massa critica di aziende e stakeholder aperte ad essere coinvolte in processi mirati all’evoluzione tecnologica aziendale ed industriale.
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AGENDA PRELIMINARE 09.00
Registrazione partecipanti e welcome coffee
09.30 PoliHUB
Benvenuto e apertura lavori: Il più grande Hub d’innovazione al mondo
10.00 Politecnico di Milano
Business Model e Platform: quale impatto
10.30 Deloitte
Risultati studio mercato manifatturiero italiano
11.00 Elettrotecnica Rold
SmartFab: oltre il meccatronico
11.30 MR&D
IoT: evoluzione e correzioni di rotta dopo 15 anni di applicazioni sul campo
12.00
OPDIPO
Cosa c’è dietro l’angolo...
12.30 BUSINESS LUNCH - GMDE Gourmet 13.30 13.30 Siemens PLM Software
Integrazione Dati processi prodotti
14.00 Beckhoff Automation
Impatto del modello di business sulle modalità d’acquisto parte I - OT
14.30 Alascom Services
Impatto del modello di business sulle modalità d’acquisto parte II - IT
15.00 GMDE
Visual a supporto della gestione dei contenuti
15.30
Microsoft Digital Transformation: the ecosystem for Manufacturing 4.0 and IoT solutions
Microsoft
16.00 Pentaconsulting
Innovazione e Cambiamento in 5 mosse
16.30 FOCUS - Q&A 17.00 Chiusura lavori Media partner
In collaborazione con
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Sponsor
MESSE FRANKFURT
SPS IPC DRIVES ITALIA:
IL BILANCIO DI UN ANNO DI LAVORO RACCONTATO DA MESSE FRANKFURT EVENTI La collaborazione tra automazione e digitale ha accompagnato i rappresentanti del mercato manifatturiero alla fiera di riferimento del settore. Giunta alla sua settima edizione, SPS Italia organizzata da Messe Frankfurt Italia, risponde alla crescita dei volumi espositivi con un nuovo record di visitatori: 33.134 (+16%). E’ tempo di fare un bilancio del lavoro svolto: come è andato quest’ anno? Cosa aspettarsi per il futuro? Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia
A
SPS Italia si è parlato di Smart Factory, di rivoluzione digitale e di automazione avanzata per i processi produttivi all’avanguardia. Numerosi gli operatori che hanno scelto i tre giorni di fiera come momento per informarsi e fare business. La settima edizione è cresciuta complessivamente del 20% segnando un +16% di visitatori in fiera. SPS Italia 2017 ha permesso agli imprenditori di raccontare come i loro fornitori di tecnologia hanno cambiato il loro modo di fare business. “SPS Italia – commenta Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia - con la settima edizione, ha dato prova della sua piena maturità e completezza rispondendo alla crescita dei volumi espositivi con un nuovo record di visitatori ed il nuovo assetto con 4 padiglioni espositivi ha funzionato bene: i due ingressi hanno facilitato gli accessi e i flussi sono stati ottimizzati per la visita di tutto il quartiere”.
Chi ha scelto di visitare SPS Italia ha potuto trovare risposte alle proprie richieste d’innovazione, grazie alle diverse iniziative che hanno arricchito i contenuti di questa edizione. Lo hanno dimostrato il successo dell’area Digital, dove sono stati presenti i protagonisti del mondo IT, l’interesse suscitato dalle tavole rotonde e dai convegni, i quesiti risolti allo sportello informativo Pronto 4.0 organizzato in collaborazione con ANIE e PwC, la curiosità per l’area esterna dedicata al Farm 4.0 e, non ultima, l’affluenza registrata al padiglione 4 per le innovative applicazioni dell’area Know how 4.0. “La nostra manifestazione – spiega Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia - non è solo una vetrina di tecnologie ma un laboratorio di soluzioni apprezzato dalle aziende manifatturiere e in particolare dalle PMI. I dati di chiusura confermano questo interesse”. In particolare si è dimostrato notevole lo sforzo che gli esposito-
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MESSE FRANKFURT ri hanno profuso nell’abbinare scelte espositive improntate a un’elegante qualità con contenuti tecnici e comunicativi di grande spessore con demo applicative concrete, in qualche caso collegate via cloud con l’area Know how 4.0 o con siti produttivi reali. “L’interesse è stato vivo per tutte le tecnologie in mostra in fiera – commenta Wich - dai motori alle interfacce operatore, dai componenti per quadri elettrici ai sensori di visione, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che l’elemento caratterizzante di questa edizione sia stato il focus sulla digital transformation e sul binomio tra Automazione e IT.” La prossima edizione di SPS Italia si terrà dal 22 al 24 maggio 2018, ma l’appuntamento con l’automazione sarà già per il prossimo autunno. “Il 26 settembre 2017, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, torna il Forum Meccatronica. Le più importanti aziende fornitrici di prodotti e soluzioni per l’automazione industriale - spiega Francesca Selva - presenteranno degli approfondimenti tecnologici con particolare attenzione alla progettazione meccatronica e a tutte quelle soluzioni che concorrono alla digitalizzazione 4.0 dell’industria. E’ più che mai viva la collaborazione con gli enti del territorio e le università, come Marchet-Camera di Commercio di Ancona e l’Università Politecnica delle Marche con la quale è nata l’iniziativa di un convegno dal titolo “Industria marchigiana e 4.0:
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condivisione di Know How”, il giorno prima del Forum (25 settembre), in occasione del quale saranno presentate testimonianze e soluzioni di imprese del territorio”. A fine ottobre a Verona si terrà la due giorni del Forum Telecontrollo, mostra convegno itinerante che il Gruppo Telecontrollo Automazione e Supervisione delle Reti di ANIE Automazione realizza da oltre vent’anni con cadenza biennale. L’evento, organizzato da Messe Frankfurt Italia, punterà i fari sul tema della digitalizzazione e dell’IoT, il 24 e 25 ottobre, al Palazzo della Gran Guardia di Verona. Si parlerà di tecnologie per il monitoraggio e il controllo delle reti di pubblica utilità delle città e dell’industria, con particolare riguardo al tema della digitalizzazione e dell’IoT. Il 30 gennaio 2018 prenderà forma a Milano un evento organizzato da Messe Frankfurt dedicato al tema della cyber security industriale: ICS Forum. “Si partirà – spiega Francesca Selva – dalla Cyber-Smart Manufacturing, fattore fondamentale per una produzione che sia realmente intelligente. Si proporrà quindi un approccio che fonde cultura e tecnologie come fattori abilitanti di un’industria connessa e protetta.” Un calendario già ricco quindi ma ancora in divenire perché per il 2018 ci saranno nuove partnership e approfondimenti.
S I E M E N S P L M S O F T WA R E
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P R E C I S I O N M A N U FA C T U R I N G E N G I N E E R I N G
TE.SI.: IL LABORATORIO DI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA CHE FA ECCEZIONE FOCUS TE.SI. Il laboratorio svolge un ruolo primario nel rafforzare la capacità di innovazione dell’industria manifatturiera nazionale ed europea e nel promuovere la crescita e l’occupazione creando nuove conoscenze di ingegneria di produzione e educando gli ingegneri per le carriere dinamiche e globali. Paolo Francesco Bariani, Professore ordinario di Tecnologie e sistemi di lavorazione presso l’Università degli Studi di Padova
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sualmente per qualificare un laboratorio di ricerca avanzata si dice che è un laboratorio d’eccellenza. Per il laboratorio Te.Si. del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova si tratta di una vera eccezione tra le eccellenze nella ricerca manifatturiera italiana e internazionale. E’ in un edificio di archeologia industriale alla porte di Rovigo e sembra in tutto e per tutto una bellissima fabbrica: si estende su una superficie di più di mille metri quadrati e ospita le apparecchiature più avanzate per la ricerca scientifica e tecnologica nel campo del precision manufacturing engineering. Al Te.Si. operano una quarantina di ricercatori - un quarto dei quali provenienti dall’estero - che fanno la spola tra il laboratorio ed imprese e laboratori di mezza Europa con i quali Te.Si. collabora. All’ingresso campeggiano i loghi di un centinaio tra le più belle imprese manifatturiere italiane e non mancano quelli di colossi d’oltralpe quali Ford, Volkswagen, Jaguar, Lego, Nikon. Ciò di cui si occupa
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il laboratorio Te.Si. è principalmente lo sviluppo, la masterizzazione e lo sfruttamento delle tecnologie abilitanti per la produzione del futuro, con particolare attenzione al settore dell’ingegneria di precisione e micro-produzione. Attraverso le sue attività di ricerca, di istruzione e di trasferimento tecnologico, il laboratorio ha la missione di fornire all’industria manifatturiera una nuova generazione di ingegneri e tecnologie fondamentali per garantire la competitività e per gestire la transizione verso un’economia basata sulla conoscenza e su risorse a basso tenore di carbonio. Nel laboratorio, l’industria e il mondo accademico trovano l’ambiente giusto per progetti di collaborazione e progetti emozionanti. Nello specifico, i domini tecnologici nei quali si inquadrano le attività del laboratorio che sono finalizzate alla ricerca e alla formazione, comprendono le lavorazioni più avanzate per la formatura di precisione dei materiali metallici e polimerici,
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P R E C I S I O N M A N U FA C T U R I N G E N G I N E E R I N G la metrologia geometrica e la tomografia industriale, le micro-tecnologie di lavorazione, le lavorazioni criogeniche di materiali metallici e la fabbricazione additiva. Non sono linee di ricerca separate tra loro, ma sono portate avanti in modo sinergico dal gruppo di ricerca grazie alla forte integrazione delle competenze, che rappresenta uno dei principali punti di forza del laboratorio e di successo nella collaborazione con le imprese. A questa integrazione di competenze su domini che sono particolarmente significativi del precision manufacturing, corrisponde una dotazione di apparecchiature e impianti presenti nel laboratorio che sono allo stato dell’arte e che, nel loro insieme, rappresentano un unicum nel panorama dei laboratori di ricerca nazionali ed europei. Di particolare rilevanza sono le apparecchiature dedicate allo studio dello stampaggio per iniezione dei materiali polimerici, alle micro-tecnologie (che comprendono la micro-elettroerosione, la micro-fresatura, la micro-fabbricazione additiva e il micro-stampaggio per iniezione) e alla qualificazione metrologica - dimensionale e superficiale - dei componenti (microscopia a scansione, profilometria confocale, metrologia ottica e a contatto, microscopia a forza atomica e tomografia metrologica). Colpisce la dotazione di impianti dedicati allo studio e alle applicazioni
Tomografia metrologica
della fabbricazione additiva (stampa 3D), sia per la numerosità delle installazioni che, soprattutto, per l’ampio spettro delle tecnologie disponibili per la fabbricazione di componenti in materiale sia polimerico sia metallico. Le prime comprendono la tecnologia di deposizione a letto di polvere (SLM-Selective Laser Melting) e la tecnologia di deposizione diretta (DLMD- Direct Laser Metal Deposition). Quest’ultima rappresenta una delle principali sfide tecnologiche della fabbricazione additiva. Per la fabbricazione additiva di prodotti in materiale polimerico, spiccano gli impianti basati sulla tecnologia FDM (Fused Deposition Modelling) e Polyjet, in grado di produrre componenti che constano di diversi materiali, e soprattutto, l’impianto Nanoscribe che consente la fabbricazione di componenti di dimensioni nano e micro-metriche di elevata accuratezza. Alcuni costruttori hanno iniziato a cedere macchinari e impianti in comodato d’uso e, così il laboratorio Te.Si. non solo fa ricerca e sperimentazione su questi beni, ma di fatto diventa uno show-room delle imprese. Il portafoglio di progetti di ricerca del laboratorio comprende numerose e significative collaborazioni internazionali e nazionali che sono riconducibili a diversi settori del manifatturiero, quali la produzione di beni strumentali, l’automotive, l’aerospaziale, il medicale e il biomedicale.
Vista sull’area del laboratorio dedicata al polymer processing
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PENTACONSULTING VALORE PER COMPETERE
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VALORE VALORE Un vantaggio competitivo pi ta liz z a r e nello sviluppo del business & dell’organizzazione
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