Anno 5 - Ottobre 2015 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita
Sm
New
nternational
Multimedia Business Communication
resa
SIEMENS COVER STORY La meccatronica e le sue applicazioni
Smart Grid ed energia alternativa
Virtual Commissioning: tecnologie, metodi e organizzazione I1
L’iniziativa NewSI NewSI SImpresa mpresa è ora interlocutore privilegiato di Google News Anno 4 - Maggio 2014 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita
I docenti
S mpresa
ARIA
magazine
New
Soluzion mpresa Dossier NewSimpresa • Speciale SPS
• ICT/CAD CAE e automazione, quale integrazione
RAZIA
IANI
“Il vetro nell’antichità”
S mpresa
New Soluzion mpresa Dossier Newsimpresa
M G D Funzionario della Direzione Cultura della Regione Lombardia, membro del Consiglio Direttivo del Comitato Nazionale Italiano dell’AIHV e del Board dell’AIHV. ADA GABUCCI Archeologa libera professionista, tutor per ICCD per le regioni del nord Italia. IRENA LAZAR Preside della Facoltà di Studi Umanistici dell'Università Primorska di Capodistria (SLO) e Direttrice del Dipartimento di Archeologia e Patrimonio, vice presidente dell'AIHV. SIMONE LERMA Lavora presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie, membro del Consiglio Direttivo del Comitato Nazionale Italiano dell’AIHV e dell’ISCUM di Genova. LUCIANA MANDRUZZATO Archeologa libera professionista, Honorary Fellow all'Università Macquarie di Sydney, membro del Consiglio Direttivo del Comitato Nazionale Italiano dell'AIHV. ALESSANDRA MARCANTE Dottore in Ricerca in archeologia, collabora con l'Università degli studi di Padova. MARINA UBOLDI Conservatore del Civico Museo Archeologico di Como, membro del Consiglio Direttivo del Comitato Nazionale Italiano dell'AIHV. MARCO VERITÀ Chimico presso il Laboratorio di Analisi dei Materiali Antichi (LAMA) dell’Università IUAV di Venezia.
Corso di formazione specialistica 20-21 giugno 2014
magazine
Con il sostegno di:
In linea con i propri scopi istituzionali di formazione e divulgazione delle conoscenze sul vetro il Comitato Nazionale italiano AIHV, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia e con l'appoggio della Fondazione Aquileia e dell’Associazione Nazionale per Aquileia, organizza per la prima volta un corso di formazione specialistica sul vetro antico. Il corso è aperto a studenti laureandi, laureati e specializzandi in archeologia e in discipline storico-artistiche e si avvale della collaborazione di studiosi specializzati in diversi settori della ricerca sul vetro antico. I partecipanti avranno occasione di analizzare direttamente materiali archeologici originali, inoltre, a completamento dell’offerta didattica, sarà possibile assistere a delle dimostrazioni dal vivo di lavorazione del vetro a cura di un maestro soffiatore muranese.
Paolo Longoni, Milen a Longoni e Marco Diani
• SportelloImpresa: a supporto della ripresa
1
• La Meccatronica
Prodotti e soluzioni per l’assemblaggio
• Industry 4.0,
• SportelloImpresa
1
13 Prodotti e soluzioni per il settore del packaging
Cosa aspetti? Solo 100 posti Fai sentire la tua voce al mercato! per Industry Big Event II
www.industrybigevent.com
redazione@newsimpresa.it
www.newsimpresa.it
3
SOMMARIO
PENTACONSULTING EDITORE
Anno 5 - Ottobre 2015 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita
Anno 5 – Supplemento a www.newsimpresa.it Diffusione Gratuita EDITORE Pentaconsulting Srl Piazza Caiazzo, 2 20124 Milano Tel. 02 92958990 - fax 02 700595960 REDAZIONE Direttore Responsabile Massimo Fucci massimo.fucci@pentaconsulting.it Direttore Tecnico Valerio Alessandroni valerio@alessandroni.net
Pag. 2
EdiTToriale
Pag. 4
VALUE4M Informazione e interazione à la carte
Pag. 6
SIEMENS COVER STORY Driving the Digital Enterprise
Pag. 8
Next Practices: concettualizzazione e progettazione digitale
Pag. 10
Siemens ad EMO MILANO 2015
Pag. 12
SPECIALE EMO MILANO 2015 EMO MILANO 2015: la “fabbrica” del futuro
Stampa C&M print s.a.s. Via Sardegna, 13 - 20060 Vignate (MI)
Pag. 14
AUTOMAZIONE La meccatronica e le sue applicazioni
Autorizzazione del Tribunale di Milano n.493 del 7/10/2009
Pag. 16
Bechoff Automation: la meccatronica e le sue applicazioni
Pag. 20
BECKHOFF TECHNOLOGY DAYS Il PC-based control in tre tappe
Pag. 22
ELETTRONICA Smart Grid ed energia alternativa
Segreteria di redazione Giovanna Di Nolfo contenutieditoriali@newsimpresa.it Art Director e Grafica Ivan Roman ivanroman@ivanroman.it
Pag. 26
CASE HISTORY HMS Industrial Networks: Ottimizzare il consumo di energia con Netbiter di HMS Industrial Networks
Pag. 28
PLM-ICT Virtual Commissioning: tecnologia, metodi, organizzazione
Pag. 30
EPLAN: Electrical Engeneering e Virtual Commissioning: il ruolo chiave di EPLAN
Pag. 33
Siemens PLM Software: soluzioni per il Virtual Commissioning
Pag. 38
SofTech: Fibertek e ProductCenter PLM di SofTech
Pag.41
PRODUCT TO WATCH Marposs presenta la rivoluzione Blù a EMO MILANO 2015
Pag.42
DOSSIER UTILITY Schneider Electric: automazione delle utility, impiantistica, ingegneria e Know How
Pag.46
SPECIALE IBE Industry BIG EVENT 2015 6 novembre 2015, Politecnico di Milano Disruption: Exponential Vs. Linear Evolution
1
EMO e... dint orni Edi
oriale
E
cco che ci apprestiamo a vivere un altro evento internazionale, in un settore che ha visto le aziende italiane prima come protagoniste, poi investite da luci e ombre. E, a onor del vero, le ombre sono state preponderanti rispetto alle luci. Ora si deve ripartire, è imperativo. Ma quante aziende negli anni bui hanno investito in ricerca & sviluppo, quante sono state capaci di salire sul carro dei progetti finalizzati, quante hanno risposto alle opportunità di finanziamento pubblico? E poi ancora, quante di queste hanno utilizzato le risorse economiche ricevute a favore della propria capacità di competere? Chi scrive non ha una risposta certa. Ma come siano andate le cose, lo dicono (parzialmente) i dati di mercato ed i conti economici (reali) delle aziende di settore. Certo, fossimo stati capaci di fare rete (tanti piccoli fanno un grande), oppure se fosse stato maggiormente diffuso uno stile imprenditoriale orientato almeno al medio periodo, quasi certamente la situazione potrebbe essere diversa. Tutto male quindi? Certamente no. Le aziende italiane in grado di continuare a competere in un contesto internazionale ci sono. Il rammarico è che sono delle eccellenze, non la media o la norma. Quante potenzialità e know how sono stati dispersi. Un patrimonio che, purtroppo, non siamo riusciti a capitalizzare. Un esempio è sotto gli occhi di tutti: la nostra capacità di fare truciolo non è mai stata seconda a nessuno. Ma lavorazioni note e in auge come le tecnologie additive, ci vedono giocare un ruolo a dir poco marginale. Speriamo di non perdere il treno dell’hybrid manufacturing avanzato (copia, additivo, sottrattivo). Un territorio in cui abbiamo tutti gli ingredienti, le idee e le capacità per ben figurare… tedeschi, giapponesi, cinesi, coreani e quant’altro non sono stati, né stanno fermi al palo. Massimo Fucci
2 2
3
Innovation - Change management - Business
Value4M:
informazione e interazione à la carte La comunicazione è in continua trasformazione. Cambiano ritmi e quantità. Di conseguenza debbono cambiare sia le modalità di comunicazione, sia quelle di fruizione ed interazione con le informazioni. Le tecnologie disponibili consentono a ciascuno di scegliere se essere passivo, riflessivo o attivo. In quest’ambito nasce l’iniziativa Value4M di Pentaconsulting.
N
informazione e interazione à la carte
N
52
Value4M:
otizie e informazioni viaggiano sempre più veloci e in quantità crescenti. Un tema serio, che mette a dura prova il tempo a disposizione del management che intende comunque rimanere informato. Non solo, alcuni canali di comunicazione ora consentono anche un’interattività i cui benefici e valenza sono ancora PentaconLa comunic azioneda è inesplorare. continua trasformazione. Cambiano ritmi e quantità. Di conseguenza debbono cambiare sulting per dare una rispostasia a questa esigenza ha sviluppatosia quelle di fruizione ed interazione con le informazioni. Le tecnologie le modalità di comunicazione, l’iniziativa Value4M (Valore disponibili per il Manager). Una serie di canali di consentono a ciascuno di scegliere se essere passivo, riflessivo o attivo. In quest’ambito nasce comunicazione integrati multimodali e multimediali (social, web, l’iniziativa Value4M di Pentaconsulting. magazine): V4M-Portal, informazioni da navigazione: news ed approfondimenti on line ; V4M - QMagazine , per comprendere otizie ee scoprire informazioni viaggiano dai mercati alla finanza senza escludere gli aspetti più temi, soluzioni adottate e benefici ottenuti metodi, sempre più veloci e in quantità ludici e d’intrattenimento quali gadget elettronici, cibo, soluzioni ed aziende; V4M – Eventi, temi riservati ad numero ricrescenti. UnV4M tema-serio, che mette bevande e luoghi di potenziale interesse. stretto di partecipanti per un’interazione vis à vis; Linkedin prova il tempo a disposizioIn particolare i temi trattati in modalità interattiva per un’informazione social interattiva ae dura mirata; V4M - TWITTER ne del management che intende (con una parte attiva da parte del management) nelle per un’informazione immediata e sintetica. comunque rimanere informato. Non aree Innovazione, PLM, Automazione industriale, solo, alcuni canali di comunicazione ora consentono potranno rappresentare un nucleo di base sul quale anche un’interattività i cui benefici e valenza sono ancocostruire un progetto da presentare ad enti finanziatori ra da esplorare. Pentaconsulting per dare una risposta in ragione delle misure a supporto delle aziende. Un a questa esigenza ha sviluppato l’iniziativa Value4M ambito tutto da esplorare ma che consente anche (Valore per il Manager). Una serie di canali di comunicauna capitalizzazione della capacità di interagire per zione integrati multimodali e multimediali (social, web, supportare la crescita. Value4M intende favorire: la comprensione, l’approfondimento, magazine): V4M-Portal, informazioni da navigazione: il dialogo e la capitalizzazione delle informazioni, delle novità, news ed approfondimenti on line ; V4M - QMagazine delle metodologie, delle esperienze e dei benefici ottenuti. , per comprendere temi, soluzioni adottate e benefici I contenuti sviluppati e distribuiti da Pentaconsulting sono ottenuti e scoprire metodi, soluzioni ed aziende; V4M – pensati appositamente in un formato fruibile dal management Eventi, temi riservati ad numero ristretto di partecipanti (concretezza e forma sintetica ed immediata). Le aree trattate per un’interazione vis à vis; V4M - Linkedin per un’inforspaziano dall’innovazione al PLM, dall’automazione industriale mazione social interattiva e mirata; V4M - TWITTER per allo sviluppo vendite, dai mercati alla finanza senza escludere un’informazione immediata e sintetica. gli aspetti più ludici e d’intrattenimento quali gadget elettronici, Value4M intende favorire: la comprensione, cibo, bevande e luoghi di potenziale interesse. l’approfondimento, il dialogo e la capitalizzazione In particolare i temi trattati in modalità interattiva (con una delle informazioni, delle novità, delle metodologie, parte attiva da parte del management) nelle aree Innovazione, delle esperienze e dei benefici ottenuti. I contenuti PLM, Automazione industriale, potranno rappresentare un sviluppati e distribuiti da Pentaconsulting sono pensati nucleo di base sul quale costruire un progetto da presentare ad appositamente in un formato fruibile dal management enti finanziatori in ragione delle misure a supporto delle aziende. (concretezza e forma sintetica ed immediata). Le Un ambito tutto da esplorare ma che consente anche una aree trattate spaziano dall’innovazione al PLM, capitalizzazione della capacità di interagire per supportare la dall’automazione industriale allo sviluppo vendite, crescita.
4 4
Innovation Change Management Business
4M VALUE
5
COVER STORY A cura della Redazione
Driving the Digital Enterprise Un portfolio d’offerta pensato per coloro che abbracciano sia il mondo dei prodotti sia quello delle soluzioni. Un percorso all’insegna dell’integrazione che vede la presenza di due architetture vincenti: il TIA Portal e Teamcenter. Una posizione in cui si sublimano due culture, quella progettuale (delle soluzioni) e quella dei prodotti (componenti e sottosistemi).
L
a Digital Enterprise è un punto d’arrivo alle cui fondamenta troviamo la convergenza di due culture: quella della domanda e quella dell’offerta. “Parliamo tanto di innovazione e cambiamento ai nostri clienti - spiega Andrea Maffioli General Manager della Business Unit Factory Automation di Siemens Italia - e per ricordarci di quanto sia importante applichiamo la stessa misura su noi stessi. Per proporre soluzioni e non solo prodotti è stato necessario incidere sulla cultura delle nostre persone. La capacità di agire (e proporre) nel mondo delle soluzioni, necessita di una conoscenza e di un approccio mentale in grado di
6 6
comprendere le esigenze di sistema del nostro interlocutore. In tutto ciò, l’importanza dei prodotti non viene sminuita ma è calata in un contesto sempre più ampio in grado di fornire benefici di lungo termine”. Il portfolio Siemens, lungo la catena del valore di ogni specifico settore, integra soluzioni industriali quali l’Engineering Framework Totally Integrated Automation (TIA), l’Integrated Drive System (IDS), l’Industry Software e i Plant Data Services. Questa varietà di soluzioni s’inserisce all’interno della Digital Enterprise Platform, e fornisce soluzioni a 360°, orientate alle future esigenze dell’industria 4.0. Ed è proprio per far fronte alle sfide poste dall’industria 4.0 che l’offerta di Siemens si fa portabandiera della digitalizzazione
Siemens
e della progettazione e produzione in chiave moderna. Aree in cui il software è fondamentale per il cambiamento, riducendo i tempi di progettazione, ottimizzando la produzione, semplificando la diagnostica e la manutenzione, il tutto in un’ottica di riduzione dei consumi e del time to market e di miglioramento della flessibilità e dell’efficienza. “Un portfolio ampio – continua Maffioli – che copre le fasi ed i processi che afferiscono allo sviluppo ed alla produzione dei prodotti rilevanti nei diversi business in cui siamo operativi. Per supportare adeguatamente tutte le nostre proposte stiamo agendo a diversi livelli a partire dalla formazione, con la quale intendiamo rafforzare le competenze dei tecnici ma anche dei quadri direttivi, perché il cambiamento possa essere meglio vissuto come un’opportunità”. L’innovazione parte dalla comprensione delle nuove dinamiche di mercato e dalla necessità di pensare ad ampio spettro. “Un cammino non semplice, nemmeno per noi – conclude Maffioli – ma necessario. Noi come azienda abbiamo già iniziato da tempo. Giovane è la collaborazione e la continua integrazione con le persone e le soluzioni di Siemens PLM. Le esperienze Maserati e Lavazza ne sono state prova tangibile”. La sfida oggi si vince sulle architetture integrate in tal senso: TIA Portal, Teamcenter ed NX, rappresentano un punto di riferimento per la Digital Enterprise.
Andrea Maffioli
7 7
COVER STORY A cura della Redazione
Next Practices: concettualizzazione e progettazione digitale Nel mercato manifatturiero per rimanere competitivi l’obiettivo è la ricerca di soluzioni per rendere prodotti e processi migliori, più rapidi e più convenienti o, come dicono gli anglofoni, Faster, Better, Cheaper. Il concetto di Best Practices va in questa direzione anche se oggi, è necessario cominciare a ragionare in termini di Next Practices.
I
I prodotti presenti nel portfolio d’offerta delle aziende manifatturiere, e il modo in cui questi vengono progettati e realizzati, si sono significativamente evoluti nell’arco di pochi anni. Le aziende più competitive hanno compreso e, spesso, cavalcato i trend che hanno guidato lo scenario dell’innovazione di prodotto in questi anni: aumento della competitività globale, richiesta di prodotti sempre più personalizzati, big data, cicli d’innovazione tecnologica sempre più rapidi. Dal concetto di Best Practice, basato sull’elaborazione di tutto ciò che in passato ha funzionato nella maniera migliore, si deve passare alla Next Practice, ovvero lo studio di nuove soluzioni per migliorare processi e prodotti del futuro. “È in atto - esordisce Gian Luca Sacco, Marketing Director South & Central Europe di Siemens PLM Software - una confluenza di forze di trasformazione e di trend evolutivi, che, sfruttati dalle
8 8
aziende più moderne ed evolute, servono a realizzare prodotti più connessi e più intelligenti che mai”. Questi prodotti stanno modificando, talvolta anche stravolgendo, quasi tutti i settori industriali. Malgrado questi concetti possano non rappresentare una novità assoluta, occorre ragionare sull’impatto che potranno avere sia sui consumatori sia, anche sulle aziende. “In primo luogo - prosegue Sacco - ciascun nostro cliente, sia esso un consumatore o un’altra azienda, sta affrontando delle sfide per cogliere opportunità significative a causa di queste trasformazioni. Si tratta di creare modelli di business, utilizzo e realizzazione completamente nuovi, in grado di creare e attaccare mercati completamente nuovi”. Per competere in questo scenario di cambiamenti che generano discontinuità o disruption, è necessario trasformare il processo d’innovazione, dall’inizio alla fine, digitalizzandolo.
Siemens
I concetti chiave dello Smart Innovation Portfolio di Siemens Utenti Coinvolti, ovvero mettere a disposizione le informazioni giuste (in termini sia analitici sia di quantità) nel momento e nel contesto giusti. Se ciascun utente è in grado accedere alle informazioni nel contesto in cui è abituato a operare, queste non saranno più solo dei dati e il processo decisionale sarà notevolmente migliorato. Modelli intelligenti, cioè la creazione di modelli di simulazione, progettazione e produzione per prodotti e sottosistemi, interconnessi che offrono agli utenti la possibilità di comprendere tutte le implicazioni di ciò cha stanno facendo in ciascuna delle fasi del ciclo di vita. Sistemi adattivi, in grado di garantire l’implementabilità oggi e la manutenibilità nel tempo, sostenendo l’evoluzione tecnologica dei prodotti attraverso un’infrastruttura sempre adeguata. Prodotti realizzati, perché validare e verificare i prodotti e i relativi processi produttivi con largo anticipo rispetto alla messa in opera reale, beneficiando di questa conoscenza, consente di ridurre costi e tempi fin dalle fasi iniziali della produzione.
L’idea alla base è che, avendo a disposizione modelli digitali dei processi produttivi, dei prodotti e dei loro requisiti, delle risorse in produzione, degli aspetti finanziari e della base clienti, tutti in grado di dialogare tra loro (quasi a trasferire il concetto di Internet of Things all’interno dell’azienda) è possibile sfruttare le informazioni e le connessioni per adottare e metabolizzare queste tecnologie disruptive più rapidamente. Le aziende del settore manifatturiero stanno già tentando di beneficiare di queste opportunità comprendendo che i loro modelli di business non sono costanti e immutabili nel tempo, ma che devono evolvere e cambiare. Hanno ben presente che la capacità di realizzare le proprie innovazioni in maniera efficiente è un driver fondamentale e che Faster, Better Cheaper non è più l’unico mantra da seguire. “È in questo scenario - spiega Sacco - che le soluzioni di Siemens PLM, raccolte in quello che abbiamo definito Smart Innovation Portfolio, sono in grado di aiutare le aziende manifatturiere. L’obiettivo è quello di avere utenti coinvolti e processi aziendali guidati da modelli unitamente a operation reattive, pronte a realizzare (in maniera sostenibile) nuove idee e innovazioni in un ambiente univoco dove tutto ciò che è stato fatto in passato è utilizzabile oggi e nel futuro.” Siemens, con il suo vasto portfolio d’offerta, è in grado di mettere insieme i domini chiave di Product Lifecycle Management, Manufacturing Operations Management e Production Automation.
Gian Luca Sacco
9 9
COVER STORY STORY
Siemens ad EMO 2015 All’edizione 2015 di EMO Siemens si presenta con uno stand all’insegna della digitalizzazione nel mondo delle macchine utensili. Con il motto “On the way to Industry 4.0 – Digitalization in Machine Tool Manufacturing” la multinazionale presenta il proprio portfolio integrato di soluzioni per l’automazione e software industriale con cui le aziende possono incrementare la flessibilità e l’efficienza produttiva nonché ridurre i tempi di sviluppo e il time-to-market. Già oggi i produttori di macchine utensili e le aziende manifatturiere possono sfruttare le opportunità della digitalizzazione e migliorare considerevolmente la loro produttività grazie ai prodotti e alle soluzioni integrate Siemens.
A
lla digitalizzazione si accompagna una crescente sinergia tra processi e applicazioni nel mondo reale e virtuale. Ecco quindi che Siemens a EMO mostra come, con l’aiuto dell’Integrated Engineering, sia possibile abbattere i costi di sviluppo fino al 30%. Presso lo stand Siemens gli operatori di macchine utensili avranno modo di aggiornarsi su quelli che sono i vantaggi di una catena di processo CAD/CAM-CNC integrata. Con Sinumerik Integrate for Production, Siemens offre inoltre soluzioni per l’integrazione di macchine utensili e il loro collegamento a sistemi IT. Per le piccole e medie aziende che vogliono compiere
i primi passi verso la digitalizzazione, Siemens ha creato l’offerta Smart Operation. Le celle di produzione automatizzate ed i loro i robot collegati a macchine utensili costituiscono una componente importante dell’offerta Siemens. Insieme a Kuka, Siemens espone soluzioni per il collegamento di robot per la movimentazione e i processi produttivi. Il fulcro è costituito sempre dalla macchina utensile con il suo controllo numerico. In questo contesto Siemens presenta le ultime novità tecnologiche delle piattaforme Sinumerik 840D sl e Sinumerik 828D per un costante miglioramento della qualità di lavorazione e finitura. Sono sempre più numerose le aziende produttrici che ricorrono a robot per compiere mansioni di movimentazione, per caricare le macchine o per automatizzare il processo di lavorazione
Ambrogio Castiglioni, General Manager Motion Control Business Unit, Siemens Italia
10 10
Siemens
Nuove funzioni tecnologiche per Sinumerik A EMO 2015, Siemens presenta anche le nuove funzionalità tecnologiche del Sinumerik. Il ciclo di contornatura esempio ampliato per i CNC Sinumerik di Siemens consente ora una programmazione semplice per la tornitura a quattro assi. Due utensili di tornitura su due torrette lavorano contemporaneamente il pezzo, riducendo considerevolmente i tempi di lavorazione. Il loro posizionamento, uno di fronte all’altro, equilibra le forze di taglio applicate sul pezzo evitando deformazioni dello stesso. In tal modo si migliora sensibilmente l’accuratezza dimensionale, in particolare per pezzi lunghi e sottili. Un vantaggio unico, offerto dalle piattaforme CNC di Siemens, è il fatto che il nuovo procedimento di lavorazione è programmabile direttamente sui CNC Sinumerik, senza l’ausilio del sistema CAD/CAM, e sono sufficienti due soli parametri supplementari per impostare il taglio bilanciato. Le sequenze CNC sono generate automaticamente dal ciclo di contornatura. Nella fresatura, la funzione Top Surface di Siemens rappresenta un’evoluzione nel campo della qualità di finitura delle superfici per la lavorazione di stampi. Top Surface ottimizza di fatto i dati forniti dal sistema CAM per realizzare una geometria e superficie del pezzo eccellenti in tempi più rapidi.
dei pezzi. Proprio durante EMO 2015, Siemens presenterà una soluzione per celle di produzione automatizzate, dove il collegamento di robot alle macchine utensili è realizzato tramite il CNC Sinumerik. Con l’interfaccia Run MyRobot/ EasyConnect, robot di diversi produttori possono essere collegati alle macchine avvalendosi del CNC Sinumerik 828D. Anche l’innovativo tema dell’Additive Manufacturing trova spazio nello stand Siemens. In quest’ambito gioca un ruolo importante sia NX Hybrid Additive Manufacturing per la programmazione e simulazione della deposizione e dell’asportazione di materiale, sia la piattaforma Sinumerik per macchine ibride, in grado di combinare tecnologie additive e sottrattive. Siemens accompagna i produttori di macchine utensili e le aziende manifatturiere nelle sfide della digitalizzazione. Siamo gli unici fornitori a disporre di una catena di processo CAD/CAMCNC integrata, nonché di soluzioni per il collegamento in rete di macchine utensili e sistemi IT sovraordinati. Una integrazione orizzontale e verticale che si unisce a soluzioni innovative di lavorazione, per il collegamento di robot oppure per l’Additive Manufacturing.
INTEGRATED ENGINEERING E CATENA DI PROCESSO CAD/CAM-CNC DIGITALE Allo stand di EMO 2015 Siemens fornisce una panoramica dettagliata delle soluzioni e dei prodotti offerti. Tra le tematiche più rilevanti quella dell’Integrated Engineering, che consente ai costruttori di realizzare le loro macchine con maggiore efficacia e rapidità, rispondendo quindi con flessibilità alle esigenze individuali dei propri clienti. Con l’aiuto del software Siemens, i progettisti, possono realizzare rapidamente una macchina virtuale e, con estrema flessibilità, verificarne il funzionamento prima della sua produzione finale. Questo consente di evitare l’insorgere di problemi che possono rallentare il processo produttivo ottenendo rilevanti risparmi sul tempo di consegna della macchina. Per gli operatori macchina invece il punto focale è costituito dalla catena di processo integrata CAD/CAM-CNC. Qui la macchina virtuale può essere usata per la preparazione del lavoro. Il modello virtuale permette di verificare che i programmi del controllo numerico siano esenti da collisioni, che la sintassi dei programmi non presenti errori oltre che verificare quanto tempo durerà
la lavorazione sulla macchina. Per la produzione, la catena integrata CAD/CAM-CNC significa riduzione dei tempi morti e miglior sfruttamento della macchina.
INCREMENTARE LA PRODUTTIVITÀ DELLE OFFICINE Grazie alle tecnologie digitali, come per esempio macchine collegate in rete o sistemi operatore innovativi con display multitouch e smart devices, si possono ottimizzare i cicli di lavoro nella produzione. Qui Siemens con Smart Operation realizza un’offerta d’avanguardia per le officine, comprensiva di applicazioni per la preparazione del lavoro sul pannello operatore nonché per la produzione paperless. Gli utenti hanno la possibilità di visualizzare tali dati, per esempio sotto forma di file PDF o DXF, direttamente sulla macchina e gestire i dati di processo all’interno della rete aziendale. Semplicemente tramite smartphone o tablet il personale può verificare lo stato attuale di produzione della macchina attraverso un webserver protetto. Con Smart Operation offriamo alle piccole officine un semplice accesso alla digitalizzazione. Non è mai stato così semplice inserire una macchina nel ciclo di produzione, aumentando così la flessibilità e l’efficienza. EMO 2015 – Padiglione 3, Stand E06/F03
L’additive Manufacturing L’Additive Manufacturing assume maggiore rilevanza per la produzione di pezzi con nuove geometrie e forme altrimenti impossibili da realizzare con le tradizionali tecnologie, nonché per la lavorazione di leghe metalliche ad alta resistenza. Siemens approccia l’Additive Manufacturing da una prospettiva olistica: Con Sinumerik 840 D sl, Siemens mette a disposizione degli ingegneri un CNC di elevate prestazioni per realizzare macchine utensili ibride, mentre con NX Hybrid Additive Manufacturing si può realizzare un’applicazione per la programmazione dei processi di produzione che comprende la simulazione additivi e sottrattivi di materiale, prerogative per il successo della produzione con una sola macchina utensile di pezzi con geometrie complesse che richiedono con una combinazione di tali procedimenti di lavorazione.
11 11
SPECIALE EMO A cura della redazione
EMO Milano 2015: la “fabbrica” del futuro Alternativamente ospitata da Italia e Germania, EMO MILANO 2015 è il principale appuntamento espositivo per gli operatori internazionali dell’industria manifatturiera. Quest’anno, la fiera mondiale della macchina utensile, robotica e automazione si tiene a Milano, dal 5 al 10 ottobre. Nei padiglioni di Fieramilano Rho-Pero è allestita una grande “fabbrica mondiale” con esposte: macchine utensili, robot, automazione, additive manufacturing, soluzioni meccatroniche e tecnologie ausiliarie.
P
iù di 1.600 espositori, 150.000 visitatori in rappresentanza di oltre 100 paesi, 120.000 metri quadrati di superficie espositiva netta (furono 95.000 i metri quadri nel 2009) sono i numeri dell’edizione di EMO MILANO 2015. Dopo la crisi mondiale del 2009, nel 2014, il settore delle macchine utensili ha iniziato una nuova fase di sviluppo e, considerato il miglioramento dell’economia mondiale, Oxford Economics prevede nel periodo 2015-2017 un incremento del consumo di macchinari per Europa e Italia che sicura-
12 12
mente darà ulteriore spinta al successo di EMO MILANO 2015 e dei suoi espositori. In particolare Oxford Economics prevede una performance del mercato italiano decisamente positiva: +5% nel 2016, +7,4% nel 2017, il consumo globale dovrebbe raggiungere 60 miliardi di euro nel 2015, 63 miliardi nel 2016 (+5,2%), 66 miliardi nel 2017 (+4,8%). “Direttamente connesso al quartiere di fieramilano Rho - esordisce Luigi Galdabini, Presidente di UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE - il sito di Expo offre agli operatori di EMO numerosissime attrazioni per un dopo Fiera unico nel suo genere, rendendo l’esperienza di quanti partecipano alla mondiale della lavorazione
EMO MILANO 2015
Luigi Galdabini
dei metalli davvero indimenticabile, anche per tutte le iniziative che abbiamo organizzato a corollario. Il sito di Expo resta infatti aperto fino alle 23.00”. Per valorizzare al massimo la presenza degli operatori in mostra, la manifestazione propone un ricco programma di eventi collaterali che, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei visitatori, favoriscono lo sviluppo di nuove idee e l’apertura di nuovi scenari. È il caso del seminario dedicato all’Additive manufacturing e dell’appuntamento con Robfood 2015 - La robotica nell’industria alimentare, cui si aggiungono eventi speciali come la cerimonia di consegna dei premi UCIMU. Da segnalare inoltre la mostra a cura del maestro Fulvio Levati, dedicata all’artigianato del metallo che presenta microriproduzioni di macchine utensili realizzate in leghe ferrose ad evocare il genio e la capacità artigiana degli italiani, origine, tra l’altro, dell’industria costruttrice di macchine utensili. “Si parlerà anche di Industria 4.0 - prosegue Galdabini - del resto le nuove tecnologie sono sempre più integrate negli ambiti produttivi, meccanica, automazione industriale, meccatronica, tecnologie additive dialogano tra di loro attraverso lo scambio di dati che, se interpretati nel modo corretto, possono diventare una grande opportunità per le imprese”. A EMO MILANO 2015 è possibile scoprire come sistemi interconnessi evoluti possono influenzare la produzione del settore manifatturiero, in mostra
tutte le novità, macchinari e servizi in grado di adottare al meglio il concetto di “Fabbrica intelligente”. Del resto, lo slogan di questa edizione di EMO MILANO 2015 è Let’s build the future. “Le aspettative in merito al mercato di riferimento sono buone prosegue Galdabini - nel 2015 si è rafforzata la ripresa economica mondiale e anche il settore delle macchine utensili ha iniziato una nuova fase di sviluppo che è chiaramente rappresentata dal successo di EMO e dei suoi espositori”. L’aumento del consumo di macchine utensili nel mondo, in Europa e in Italia è confermato dai dati elaborati sulle stime Oxford Economics: l’istituto prevede un costante aumento del consumo mondiale di sistemi di produzione tra 2015 e 2017 e una performance del mercato italiano decisamente positiva che dovrebbe raggiungere un +7,4% nel 2017. “In Europa - conclude Galdabini - l’aumento della domanda sarà caratterizzato da un andamento costante. Stringendo sull’Italia, è interessante guardare i dati del secondo trimestre 2015, che vedono l’indice degli ordini di macchine utensili raccolti dai costruttori italiani, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, registrare un incremento, rispetto allo stesso periodo del 2014, del 30%, allungando così a sette trimestri consecutivi il trend positivo. Il risultato è stato determinato soprattutto dall’ottimo andamento delle performance sul mercato interno (+46,7%). Numeri che confermano l’avvio di un nuovo periodo di sviluppo del consumo di macchine utensili in Italia a tutto beneficio di EMO MILANO 2015”.
13
AUTOMAZIONE: LA MECCATRONICA E LE SUE APPLICAZIONI Di Valerio Alessandroni
La meccatronica e le sue applicazioni
N
ella moderna progettazione industriale è sempre più sentita l’esigenza di unire le competenze tipiche dell’ingegneria industriale con quelle fondamentali dell’ingegneria dell’informazione. Nasce così la meccatronica, branca dell’ingegneria che studia il modo di far interagire meccanica, elettronica e informatica al fine di automatizzare i sistemi semplificando il lavoro umano o migliorando i processi e favorendo un migliore utilizzo delle risorse energetiche disponibili. La meccatronica crea un know-how specifico nell’ambito della modellistica, simulazione e prototipazione dei sistemi di controllo, orientandosi prevalentemente ai sistemi di controllo del movimento e della robotica, sino ai sistemi di trasporto intelligenti. Dalla meccanica innovativa all’automazione industriale, la meccatronica può aiutare l’ingegneria industriale a realizzare prodotti migliori non solo intervenendo sul prodotto stesso, ma anche sul processo produttivo. Questa sinergia si traduce nella realizzazione di prodotti, anche tradizionali e low-tech a prezzi inferiori e qualità superiore, grazie all’impiego di macchinari di produzione intelligenti, con una più elevata precisione, velocità e produttività. Ma i nuovi orizzonti della meccatronica si estendono oggi anche a molti prodotti tradizionali che cambiano radicalmente funzionalità attraverso l’uso delle nuove tecnologie, di materiali innovativi, dell’automazione di sistemi intelligenti di produzione, gestione e controllo.
FATTORI ABILITANTI
Nonostante il termine ‘meccatronica’ sia nato ufficialmente nel ‘69, i primi sistemi meccanico-elettronici erano già in uso da qualche anno
14 14
(macchine a CN, Unimate 1961), ma fino alla fine degli anni ‘60 il loro ruolo nell’industria è stato limitato. La meccatronica è decollata nel decennio successivo, quando il prezzo dei computer industriali e dei CNC è sceso significativamente, le loro prestazioni sono aumentate in modo notevole e queste apparecchiature hanno cominciato a diffondersi in modo sempre più capillare. Oggi, la meccatronica ha un’importante ricaduta sulla competitività di un’azienda; infatti, progettare in un’ottica meccatronica significa integrazione di tecnologie e soluzioni ma anche nuove metodologie gestionali e di utilizzo della conoscenza. Nella fase di sviluppo il principale driver è costituito dalle esigenze specifiche del cliente che, grazie alla meccatronica, ottiene una macchina sempre più affidabile e in grado di implementare servizi sofisticati ed innovativi. Un impegno costante alla riduzione dei consumi energetici può rappresentare per il sistema industriale uno strumento per abbattere i costi del processo produttivo e un’occasione per sollevare il proprio standard competitivo sui mercati internazionali. In tale ambito, ai fini della realizzazione d’interventi di efficienza energetica, l’impiego di soluzioni meccatroniche consente un’ottimizzazione dell’utilizzo di energia.
UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
Come sottolinea il Gruppo Meccatronica di ANIE, l’approccio interdisciplinare della meccatronica all’interazione e integrazione tra meccanica, elettronica ed informatica risulta di fonda mentale aiuto e supporto non solo in fase di progettazione e sviluppo di una nuova macchina, ma anche in fase di analisi di problemi sulle macchine esistenti.La visione di sistema garantita dall’approccio meccatronico permette di far evolvere le macchine verso le esigenze attuali di mercato caratterizzate da qualità, flessibilità ed economicità.
“Il termine ‘meccatronica’ è stato utilizzato per la prima volta da Tetsuro Mori, un ingegnere della società giapponese Yaskawa, nel 1969” Uno degli aspetti tecnologici in evoluzione è quello della simulazione, che permette di ottimizzare fin dalla fase progettuale gli aspetti dinamici sia della costruzione della macchina sia delle funzionalità di motion control per il controllo degli assi. Il trend è quello di poter ottenere maggiori garanzie del risultato, testando ed apportando eventuali modifiche nella fase preliminare del progetto, riducendo così i costi di sviluppo e progettazione, arrivando direttamente alla realizzazione di un esemplare di macchina definitivo. Ne conseguono notevoli vantaggi per il costruttore in termini di riduzione dei tempi di sviluppo e di introduzione sul mercato, di verifica
a basso rischio di concetti nuovi e innovativi, di tempi di messa in servizio ridotti, di aumento di produttività e qualità. In parallelo, anche la crescente attenzione per la tematica energetica e per la riduzione di consumi ed emissioni ha portato ad un nuovo atteggiamento globale volto all’ottimizzazione dei flussi per ridurre i consumi fisici e l’impatto ambientale. Pertanto, le aziende sono sempre più sensibili e attente a nuove soluzioni che consentano di migliorare l’efficienza energetica delle macchine, fattore decisivo per la riduzione dei costi degli impianti di produzione e un incremento della competitività.
UNO SGUARDO AL MERCATO
Considerando l’elevato numero delle tipologie di componenti facenti parte dell’universo meccatronico, l’offerta in questo settore è molto ampia. Ci limiteremo quindi a pochi esempi, segnalando alcuni dei prodotti più recenti introdotti sul mercato. I riduttori planetari per applicazioni industriali Serie 300 Bonfiglioli Riduttori sono una soluzione robusta e versatile adatta per applicazioni impegnative dove carichi d’urto e impatti sono più la regola che l’eccezione. Dotate di solidi supporti per assicurare una lunga vita operativa, le nuove versioni FDK e FZP presentano un albero d’uscita cavo che rende la serie più efficace e adatta per l’assemblaggio con “montaggio sull’albero”. Le soluzioni ad albero cavo riducono il tempo e lo sforzo richiesti per lo smontaggio dell’azionamento dall’albero della macchina, grazie all’anello di bloccaggio assiale. Danfoss VLT Drives è stato il primo produttore di azionamenti ad >> continua a pagina 18
15 15
AUTOMAZIONE: LA MECCATRONICA E LE SUE APPLICAZIONI
La meccatronica e le sue applicazioni Per operare nel mercato in modo sempre più competitivo, servono tecnologie innovative e modulari in grado di garantire sia la sicurezza, sia il risparmio energetico. Da oltre 30 anni Beckhoff fornisce soluzioni di automazione sulla base della tecnologia di controllo PC-based. Si tratta di innovazioni applicate nei più diversi settori che sfruttano l’apertura del sistema e le sue prestazioni eccezionalmente elevate.
I
La soluzione motion altamente scalabile di Beckhoff
l costante sviluppo tecnologico, la forte crescita economica e le grandi capacità di produzione di Beckhoff (www.beckhoff.it) garantiscono disponibilità a lungo termine e fornitura affidabile. “La scalabilità dei nostri sistemi - esordisce Paolo Costi, Sales Team Manager di Beckhoff - consente di configurare la soluzione di controllo ottimale per ogni macchina anche grazie al vasto portafoglio di prodotti modulari e integrati. Diversi e molteplici gli ambiti che ci vedono sempre più
16 16
coinvolti. Beckhoff è da sempre accanto alla propria clientela sviluppando soluzioni competitive per controllare l’intero processo sia per le singole macchine sia per le linee complete. In ambito meccatronico, le soluzioni che contribuiscono alla flessibilità e all’efficienza degli impianti – spiega Costi – sono l’XTS (eXtended Transport System), i servomotori AM8000, equipaggiati con la tecnologia One Cable, e la linea di azionamenti modulari AX8000, che si distinguono nel mercato per prestazioni da primato e dimensioni molto contenute”.
BECKHOFF AUTOMATION
ciato. Ciascuno di loro può essere programmato con leggi di moto uniche, rampe di accelerazione/decelerazione e velocità autonome (fino a 4 m/s), in modalità indipendente, in moto accoppiato o in posizione assoluta. I suoi carrelli possono infatti eseguire in modo indipendente e simultaneo operazioni di movimentazione, incollaggio, assemblaggio, separazione, allineamento, perfino di presa di oggetti in modalità pinza mediante due carrelli programmati in modalità clamp-on, spostamento e adeguamento della distanza, riduzione o aumento della velocità, bloccaggio e movimento, trasporto ed estrazione dei prodotti, sollevamento, chiusura, rotazione, avvitamento del coperchio. Grazie a queste potenzialità l’XTS può diventare una linea flessibile e intelligente all’interno della fabbrica 4.0, in grado di rispondere senza necessità di riconfigurazione meccanica a qualsiasi esigenza produttiva.
XTS – eXtended Transport System: veloce flessibile e modulare
In particolare, con l’introduzione della tecnologia XTS, Beckhoff ha di fatto spalancato le porte verso soluzioni di motion che hanno rivoluzionato il concetto di macchina in molte aree dell’ingegneria meccanica. XTS è in sostanza un kit meccatronico componibile, che offre la più ampia libertà di configurazione per risolvere le limitazioni - sia meccaniche, sia di controllo della tecnologia di azionamento lineare tradizionale, nonché di quella dei classici motori rotativi. Alla flessibilità dei moduli XTS lineari e curvilinei attualmente disponibili (180°) si è aggiunta quella dei due nuovi moduli con raggio di curvatura (variante esterna e interna) di 22,5°. La loro introduzione dischiude nuove possibilità di configurazione, rendendo possibile per i progettisti configurare qualsiasi tipo di geometria, con percorsi che possono assumere qualsiasi forma. La grande innovazione introdotta da XTS è la possibilità di pilotare “n” carrelli in maniera indipendente sullo stesso trac-
Paolo Costi
“La nostra tecnologia di controllo aperta e universale – continua Costi – permette ai costruttori di macchine di integrare nuove funzioni e adattare le loro macchine alle diverse e mutevoli richieste senza affrontare elevati costi di implementazione. Un importante vantaggio della nostra apertura è proprio l’integrazione delle macchine tramite interfacce aperte o gateway nell’ambiente di produzione dell’utente finale. La richiesta di una maggiore flessibilità nel settore può essere soddisfatta in modo particolarmente innovativo proprio con il sistema XTS”. Beckhoff offre un vasto portfolio di prodotti che si caratterizza per la sua flessibilità, modularità e scalabilità. Fondamentale è la presenza, sempre, della componente estremamente innovativa, che si traduce nella capacità di offrire un’unica soluzione, realizzabile ad hoc, comunque sicura, aperta e quindi standard. “Tutto ciò – conclude Costi – comporta una riduzione dei costi sia di messa in funzione, sia di manutenzione. I prodotti sono tutti robusti, compatti e tecnologicamente avanzati. La gamma dei prodotti Beckhoff copre tutte le fasce e le tipologie di componenti per l’automazione, dagli I/O remoti ai Pc Industriali”.
L’eXtended Transport System viene completato con motori lineari da 22,5°. In questo modo le possibilità d’impiego vengono estese ad es. con traiettorie a gradini per la cernita di prodotti.
17 17
AUTOMAZIONE: LA MECCATRONICA E LE SUE APPLICAZIONI << segue da pagina 15
introdurre la produzione in serie di inverter. L’esperienza maturata in 45 anni ha permesso all’azienda di sviluppare azionamenti dedicati e specifici per i principali settori industriali. Infatti, la gamma prodotti VLT comprende la serie VLT FC HVAC Drive, VLT Refrigeration Drive, VLT AQUA Drive e VLT AutomationDrive, che rappresenta il top di gamma VLT e trova la sua principale applicazione nel settore del Food & Beverage. Con gamma di potenza da 0,18 a 1.400 kW i convertitori di frequenza VLT offrono un rendimento energetico del 98%. La soluzione di Motion Control PAC Delta di recente introduzione, comprende il controllore PAC Serie MH-1 che offre un’elevata flessibilità di programmazione con API, specifiche pronte all’uso come CNC e controllo di robot per semplificare il processo di implementazione. I processi di controllo multiasse a elevate prestazioni come interpolazioni lineari, ad arco, elicoidali e continue ad alta velocità sono supportati dall’eccellente sincronizzazione e dal controllo preciso offerto dalle interfacce di comunicazione incorporate EtherCAT e DMCNET. La soluzione è ideale per processesi industriali complessi dove la tecnologia basata su PLC mostra una portata limitata, come
18 18
taglio termico, taglio del vetro, lavorazione del legno e fresatura della roccia. Elmo Motion Control, fornitore di soluzioni motion control avanzate, ha recentemente introdotto il servoazionamento Gold Twitter NANO, un prodotto ideale per le macchine che richiedono un controllo preciso della forza, compattezza e avanzate capacità servo. Il servoazionamento Gold Twitter NANO è il più piccolo e più recente membro della linea Gold, con un peso di soli 0,77 grammi e un volume minore di 0,82 pollici3. Eroga una corrente ultraelevata di 50A/100Vc.c.. Con i servomotori brushless MCM, Lenze ha ampliato il proprio portafoglio includendo motori a prestazione dinamica di livello intermedio. La serie MCM è molto compatta, facile da controllare e dotata di caratteristiche di funzionamento uniformi per i più diversi compiti di posizionamento. Robotica, sistemi di confezionamento e sistemi di movimentazione sono le applicazioni tipiche dei motori MCM, facili da controllare grazie al rapporto coppia/massa inerziale particolarmente favorevole. Grazie alla loro uniformità di rotazione, essi assicurano risultati precisi e sono particolarmente adatti per applicazioni in
cui la linearità di rotazione è di fondamentale importanza. La serie dei nuovi motori è prodotta inizialmente in tre grandezze, definite 06, 09 e 12, con classi di potenza da 0,2 a 2,5 kW. È possibile ottenere soluzioni di azionamento nel range di coppia 0,6-26,4 Nm abbinando i motori MCM ai servo inverter Lenze i700, 9400 e 8400 Topline. Dotati di un PLC integrato, gli inverter di frequenza Nord Drivesystems combinati con motoriduttori diventano una soluzione di sistema intelligente. Tutti i controllori distribuiti SK 180E e SK 200E e gli inverter da armadio SK 520E e superiori offrono ora un PLC integrato che permette la programmazione delle funzioni relative all’azionamento secondo IEC 61131-3 in “Testo Strutturato” e “Lista Istruzioni” utilizzando il tool NORD CON. Gli inverter intelligenti possono quindi gestire compiti sofisticati come il monitoraggio di processo autonomo o il funzionamento dinamico senza controllore esterno. Inoltre, questi inverter di nuova generazione controllano una gamma di motori più ampia: il supporto per i motori sincroni IE4 è attualmente in fase di prova sul campo.
Rockwell Automation offre soluzioni altamente innovative per il motion control, tra cui iTRAK (Intelligent Transportation System), una soluzione motion control a carrelli indipendenti. Si tratta di un sistema ad altissimo contenuto meccatronico che, grazie alla sua modularità e scalabilità, semplifica e rende molto più efficiente l’approccio a soluzioni di moto dove più carrelli si possono muovere in modo indipendente lungo un circuito chiuso. Una tecnologia che introduce vantaggi sulla semplicità d’implementazione e ottimizzazione dell’efficienza di produzione e che, in combinazione con l’architettura integrata di Rockwell Automation, rappresenta una svolta nella concezione delle macchine automatiche del futuro. Attraverso una piattaforma software in grado di integrare dati da database di componenti di automazione, la soluzione di Virtual Commissioning Siemens riduce le fasi di progettazione meccanica ed elettronica, di simulazione e test. Mechatronic Concept Designer di Siemens PLM Software consente una rapida e ottimale progettazione delle macchine e rende possibile una collaborazione ottimale tra meccanica, elettronica e automazione, per ottenere progetti in tempi più rapidi e con minori problemi di integrazione. Grazie a questo approccio inoltre, è possibile ridurre il time-to-market e riutilizzare le conoscenze pregresse, per un miglio-
19
BECKHOFF TECHNOLOGY DAYS A cura della redazione
Il PC-based control in tre tappe Questo autunno tornano i Beckhoff Technology Days. Con una novità: oltre che a Bologna e Milano, quest’anno il roadshow farà sosta anche a Padova
S
arà la tecnologia di controllo PC-based l’assoluta protagonista dei Beckhoff Technology Days 2015, che si terranno il 20, 21 e 22 ottobre rispettivamente a Bologna, Padova e Milano: tre giornate di aggiornamento e confronto in cui End User, OEM, System Integrator e, in generale, tutte le realtà industriali operanti in ambito di automazione e controllo potranno incontrare i tecnici della casa madre tedesca e della filiale italiana per approfondire le novità e le tendenze che stanno caratterizzando il mondo dell’automazione e del controllo. L’obiettivo è quello di discutere, apprendere e confrontare le soluzioni tecniche che Beckhoff (www.beckhoff. it) ha messo a punto per rendere sempre più flessibili, efficienti e intelligenti macchine, linee e impianti tecnologici. «Il successo registrato nelle due precedenti edizioni ci ha indotto ad estendere l’evento a una terza location, aggiungendo la nuova tappa di Padova: questo interesse nei confronti di Beckhoff sta senz’altro a significare la validità delle soluzioni tecniche che proponiamo», afferma Pierluigi Olivari, Managing
XTS – eXtend Transport System – il sistema meccatronico lineare ora disponibile anche con raggio di curvatura di 22,5°
20 20
Director di Beckhoff Automation Italia. «Lo scopo di questi incontri è principalmente quello di diffondere la cultura della PCbased automation, quale tecnologia abilitante per realizzare soluzioni di controllo e automazione intelligenti secondo i concetti chiave di Industry 4.0. E ciò indipendentemente che si tratti di un impianto produttivo, di una infrastruttura di building o di un parco di energia rinnovabile», prosegue Olivari. Tra i temi caldi della giornata vi saranno le nuove architetture many-core IPC ed embedded PC basate sui microprocessori scalabili di ultima generazione, come ad esempio Atom o Intel Core i3-i5-i7; TwinCAT 3, il software di sviluppo Windows-based mediante il quale è possibile configurare il PC per trasformarlo in un’architettura di controllo logico e numerico (PLC+NC) capace di svolgere funzioni deterministiche e multi-tasking ed EtherCAT, tra i più affermati e robusti protocolli di comunicazione industriali standard su base Ethernet. Non si mancherà inoltre di porre attenzione alle ultime novità riguardanti il motion. Durante la giornata vi saranno dei focus specifici su XTS (eXtended Transport System), l’innovativo sistema di movimentazione lineare a cui sono stati recentemente aggiunti nuovi moduli con raggio di curvatura di 22,5°, e AX8000, il nuovo azionamento modulare multiasse utilizzabile in collegamento OCT (One Cable Technology) con i servomotori AM8000 che, alle prestazioni top di gamma, abbinano dimensioni estremamente compatte. «I Beckhoff Technology Days rappresentano una concreta opportunità per valutare i nuovi prodotti e rendersi conto di come essi possono essere utilizzati nello sviluppo di nuove applicazioni e/o integrati in soluzioni di controllo pre-esistenti», prosegue Olivari. «Grazie al supporto dei tecnici presenti, nonché dei responsabili di prodotto provenienti direttamente da casa madre, per i partecipanti sarà possibile valutare cosa meglio si adatti alle loro specifiche esigenze applicative, magari scoprendo come una soluzione basata su PC, oltre che efficace, sia anche la più semplice da implementare e gestire». Rivolto a tutti i professionisti operanti in ambito di sistemi di controllo e automazione (responsabili di progetto, direttori di produzione, professionisti della manutenzione, sviluppatori, installatori ecc.) i Beckhoff Technology Days rappresentano un appuntamento irrinunciabile non solo per
Beckhoff Automation Il sistema PC-based di Beckhoff scalabile e flessibile
chi opera nei classici contesti industriali (packaging, macchine utensili, legno, tessile, vetro ecc.) ma anche per tutti coloro che lavorano in ambito di automazione di infrastrutture (edifici residenziali, building industriali, centri servizi, impianti aeroportuali, strade e autostrade ecc.) e di produzione e distribuzione di energia (idroelettrico, fotovoltaico, eolico, geotermico, sistemi di accumulo ecc.). «Il mondo dell’automazione è uno dei settori industriali a più alto tasso di innovazione e la sua continua evoluzione fa da traino per lo sviluppo di tutti gli altri settori in cui l’automazione trova impiego», spiega Olivari. «L’obiettivo dei Beckhoff Technology Days è quello di rendere consapevoli i nostri clienti dei potenziali ulteriori margini di miglioramento che i sistemi di automazione PC-based oggi offrono, fornendo loro tutti gli strumenti per poter valutare e scegliere la migliore soluzione».
Beckhoff Technology Day 2015
Programma
Innovazioni per la produzione interconnessa. Nuove strategie e prodotti per un’automazione a prova di futuro 08:45 – 09:15 09:15 – 09:30
Registrazione Benvenuto
09:30 – 10:00
EtherCAT-plug-in Modules Plug & Work – bus terminals for the PCB Torsten Budde | Product Manager I/O-Systems
10:00 – 10:45
I/O-Produkt-Update & Best Practice: Analog value processing Torsten Budde | Product Manager I/O-Systems Josef Papenfort | Product Manager TwinCAT
10:45 – 11:15 11:15 – 11:35
Domande, coffee break, showroom Many-core machine control C6670: One IPC, two CPUs, 24 Cores, 52.8 GHz, 256 GB RAM, … and now? Heiko Wilke | Product Manager Embedded PC Josef Papenfort | Product Manager TwinCAT
11:35 – 12:30
TwinCAT 3: scalable Automation platform from Single-Core up to Many-Core
12:30 – 13:30 13:30 – 14:00
Pranzo, domande, showroom XTS, the new drive technology changes the machine building industry: Advantages for the end user, sample applications and current level of development Henrik Ohlmer | Product Manager XTS
14:00 – 14:50
Extended Portfolio of Beckhoff IPCs and Embedded PCs: Atom™ multi-core, multi-touch – Feature Complete, Best Practice: Flash-based storage media Heiko Wilke | Product Manager Embedded PC
14:50 – 15:00
Windows 7 + 1 = Windows 10 Operating System Update Heiko Wilke | Product Manager Embedded PC Domande, coffee break, showroom Update Beckhoff „Drives and Motor Technology”: AX5000, AM8000, OCT Mirco Strotmann | Product Manager Drives
15:00 – 15:30 15:30 – 16:00
16:00 – 16:30
New features and best practice Josef Papenfort | Product Manager TwinCAT
AX8000: the modular multi-axis servo system by Beckhoff Automation New safety functions, minimal installation space and a new current control
Mirco Strotmann | Product Manager Drives
21 21
ELETTRONICA: SMARTGRID ED ENERGIA ALTERNATIVA Di Valerio Alessandroni
Smart Grid ed energia alternativa Sarà la ‘smart grid’– una rete che consente di soddisfare la domanda gestendo con intelligenza una pluralità di fonti energetiche distribuite – a ridisegnare il futuro prossimo dell’energia.
U
Una ‘smart grid’ non è altro che un sistema informatico sofisticato e potente in grado di far affluire l’energia elettrica laddove serve in un’area vasta a piacere: per esempio l’intera Europa, o l’Europa e il bacino del Mediterraneo e l’Africa (progetto Desertec). Una ‘grid’ è davvero ‘smart’ se riesce utilizzare le fonti più diverse, in particolare le fonti rinnovabili, scegliendo di volta in volta la migliore senza determinare mai alcuna caduta dell’offerta.
22 22
In pratica, una ‘rete intelligente’ è tale non solo se riesce a integrare le reti elettriche nazionali in una grande rete internazionale, ma anche le fonti più diverse. E una ‘smart grid’ è sostenibile se, in particolare, integra le fonti di energia rinnovabile. Alcune di esse sono disponibili in continuo, altre in discontinuo: per esempio, solo quando soffia il vento o c’è il sole. La ‘rete intelligente’ deve saper trasformare tante discontinuità in un continuo affidabile. In più, una ‘grid’ è davvero ‘smart’ se riesce a ribaltare il sistema di produzione e distribuzione dell’energia: passando da poche grandi centrali che soddisfano la domanda di una pluralità di consumatori a
una molteplicità di produttori che soddisfano la domanda energetica di un numero altrettanto grande di consumatori. Nella ‘smart grid’ del futuro tutti potranno essere allo stesso tempo produttori e consumatori.
IL PROBLEMA DI MONGE
Le smart grid stanno trasformando il panorama del settore elettrico nazionale ed europeo. Il motivo principale di questo mutamento è proprio l’incremento dello sfruttamento delle fonti rinnovabili, in particolare attraverso l’uso della Generazione Distribuita (GD). Su scala più grande c’è chi pensa a integrare l’offerta e la domanda di energia dell’intera Europa, dell’Africa a nord e a sud del Sahara e del Medio Oriente. Basterebbe, si calcola, solo lo 0,6% dell’energia solare che raggiunge il Sahara per soddisfare la domanda energetica dell’intera Europa. Le tecnologie materiali per realizzare la grande rete intelligente sono disponibili: sappiamo già produrre energia dal sole o dal vento in maniera importante, integrarla in rete con quella prodotta da altre fonti e trasportarla. Sono invece ancora da affinare le tecnologie immateriali per rendere ‘intelligente’ questa rete e poter scegliere, istante per
istante, la migliore fonte. Manca, in pratica, la capacità di risolvere al meglio quello che i matematici chiamano il ‘problema di Monge’, noto anche come problema ‘del trasporto ottimale’: ovvero trovare il sistema più efficiente ed economico per portare una risorsa dai vari punti in cui viene prodotta ai vari punti dove deve essere consumata. Ma i tecnici sono ottimisti: con opportuni investimenti, si può riuscire a costruire una rete informatica abbastanza integrata e abbastanza potente per gestire in maniera soddisfacente i flussi di energia da un capo all’altro dell’Europa.
L’EDIFICIO: UN CONSUMATORE ED EROGATORE
DI ENERGIA In campo edile, per affrontare la sfida energetica, ci si è inizialmente preoccupati soprattutto di ottimizzare i consumi all’interno dell’edificio. Le piattaforme di Building Automation sono diventate sempre più sofisticate, permettendoci oggi di selezionare liberamente la tecnologia in base alle nostre preferenze, con la garanzia di una comunicazione senza problemi fra tecnologie diverse. Questo scenario sta cambiando. Grazie alla crescente diffusione delle fonti di energia rinnovabile (fotovoltaica, eolica, geotermica, ecc.)
23 23
ELETTRONICA: ELETTRONICA: SMARTGRID SMARTGRID ED ED ENERGIA ENERGIA ALTERNATIVA ALTERNATIVA
all’interno degli edifici e alla possibilità di connessione alla Smart Grid, l’edificio non è più isolato, ma è diventato parte di un sistema più ampio con il quale può interagire a livello energetico. Ed è interessante notare che il bilancio energetico finale non è più necessariamente negativo, ma può risultare positivo se l’edificio è in grado di generare una quantità di energia maggiore di quanta ne occorre alla sua vita interna. D’altra parte, così come la Building Automation tradizionale richiede una misura accurata dei consumi e un adattamento tempestivo ai cambiamenti esterni (temperatura, ora, giorno della settimana, stagione, ecc.) per un’efficiente gestione della domanda di energia, il Connected Building, in quanto potenziale erogatore, richiede azioni altrettanto accurate di monitoraggio, supervisione e contabilizzazione dell’energia resa disponibile alla rete. Cambia quindi il ruolo dell’edificio, che da nodo passivo della rete diventa nodo attivo o interattivo. E cambiano di conseguenza i sistemi di controllo dell’energia utilizzata e generata, in un’ottica di ottimizzazione. Bisognerà tuttavia lavorare su più fronti. In particolare, considerando che gli edifici commerciali incidono per il 30% circa sui consumi elettrici nazionali complessivi, i sistemi di automazione che migliorano, misurano e verificano l’efficienza degli edifici diventano una parte critica della gestione energetica. Ma diamo uno sguardo alle mosse recenti di alcuni dei protagonisti del mercato.
PROTAGONISTI DEL MERCATO
La focalizzazione di ABB sul tema dell’efficienza energetica si applica, in prima battuta, ai processi e alle attività interne e si sviluppa quindi sul fronte delle soluzioni rivolte all’intera catena del valore dell’ener-
24 24
gia: dall’estrazione delle risorse e dalla loro trasformazione in elettricità, fino al loro utilizzo efficiente nell’industria, nei trasporti e nel terziario/residenziale. L’ampia offerta di ABB nel campo dell’efficienza energetica, comprende oltre ad azionamenti, tecnologie di trasmissione dell’energia e sistemi di controllo industriali, anche il servizio di Auditing Energetico, in cui si mette a disposizione del cliente l’esperienza maturata nel settore. Il processo di efficienza energetica inizia con la fase di auditing e definizione della soluzione e si conclude con la verifica dei valori definiti e l’identificazione delle metodologie per il loro mantenimento. Il risultato finale è l’individuazione delle aree di miglioramento di un edificio, un impianto o un processo sulle quali intervenire con soluzioni ad hoc per ottenere risparmi concreti economici e dei consumi. Una volta eseguito l’audit, e in supporto a un processo di miglioramento continuo, un team di esperti ABB è a disposizione per supportare le imprese nell’implementazione di un Sistema di Gestione per l’Energia (EnMS) BS EN 16001:2009. Maree, correnti marine, onde, energie talassotermiche, osmosi – l’energia marina può fornire in tante forme diverse un contributo importante al mix energetico del futuro. La maggior parte degli impianti è però ancora allo stadio sperimentale. Oggi, le fonti di energia più promettenti sono le maree, le correnti e le onde. Bosch Rexroth aiuta a sfruttare in maniera efficace tali fonti. Il ricorso al mare pone delle grandi sfide a chi lavora nel settore dell’energia marina, come la corrosione causata dall’acqua salata e le imponenti forze derivanti dalle onde e dalle correnti. Allo stesso tempo, un utilizzo economi-
camente conveniente implica un’elevata disponibilità e lunghi cicli di manutenzione. In collaborazione con i costruttori di impianti, gli specialisti di Bosch Rexroth progettano e forniscono unità pronte all’uso e con manutenzione ridotta, in grado di resistere alle condizioni più estreme. Tra queste, le soluzioni per i sistemi PTO (Power-Take-Off) e gli azionamenti per la regolazione del passo delle pale per gli impianti per onde e correnti. La missione aziendale di Delta è fornire soluzioni innovative, pulite ed efficienti sul piano energetico per un futuro migliore. In particolare, l’azienda è impegnata a sviluppare tecnologie capaci di aiutare a mitigare il riscaldamento globale. Dal 2010 al 2014, i prodotti e le soluzioni a risparmio energetico di Delta hanno aiutato clienti in tutto il mondo a risparmiare 14,8 miliardi di kWh di elettricità e a ridurre le emissioni di CO2 di 7,9 milioni di tonnellate. Inoltre, gli 11 edifici verdi di Delta hanno risparmiato fino a 13,0 milioni di kWh di elettricità nel solo 2014. Come promotore e fornitore di datacenter verdi, Delta è determinata ad aiutare le imprese a ottimizzare l’efficacia di utilizzo della potenza (PUE) e risparmiare del 25% o più sui costi operativi. Gli UPS a elevate prestazioni serie DPH e HPH offrono un’efficienza AC-AC migliore della categoria fino al 96%, il RowCool con elevata temperatura d’ingresso dell’acqua e altre soluzioni di power management. Con il diffondersi dell’energia rinnovabile nasce l’esigenza di immagazzinare l’energia raccolta. Una soluzione arriva da Panasonic: si tratta di batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni. Pensate appositamente per il mercato europeo, le batterie Panasonic sono di lunga tenuta e in grado di supportare almeno 5.000 cicli di ricarica con una capacità di 1,35 kWh. Lo ‘Smart Energy Storage’, o stoccaggio intelligente dell’energia
elettrica, apre nuove frontiere nel settore delle energie rinnovabili. L’opportunità di immagazzinare energia pulita potrebbe rendere l’energia solare più accessibile perché disponibile in tutte le ore del giorno e lungo tutto l’anno. Panasonic ha anche annunciato lo sviluppo di un ‘Sistema di alimentazione a container’ in grado di operare autonomamente, dedicato alle aree non raggiunte da reti elettriche convenzionali. Il container di alimentazione è composto da moduli solari, batterie al piombo e da un’unità di controllo dell’alimentazione che funge da sistema di gestione dell’energia. Di fronte all’incremento della domanda di energia a livello mondiale dobbiamo collaborare tutti per riuscire a realizzare di più con meno. La risposta di Schneider Electric è EcoStruxure for the Smart Grid, per raggiungere il punto di equilibrio critico tra l’efficienza energetica attiva e gli impianti intelligenti per i consumatori e una distribuzione efficiente ed ecompatibile dal lato dell’offerta. EcoStruxure non è tanto un prodotto, quanto un approccio verso la creazione di sistemi per la gestione dell’energia. Questi sistemi sono semplificati, permettono di risparmiare denaro e, cosa più importante, di ridurre gli sprechi garantendo la compatibilità tra gestione dell’energia, dei data centre, dei processi e delle macchine, il controllo e sicurezza degli edifici. L’architettura di EcoStruxure porta sistemi ottimizzati verso un pubblico più ampio di utilizzatori, grazie alla progettazione compatibile dei suoi prodotti e ai software basati su sistemi aperti. Inoltre, fornisce alle aziende gli strumenti chiave per ridurre i tempi di progettazione, gli investimenti in conto capitale e le spese operative di gestione e manutenzione.
25 25
ELETTRONICA: STORIE DI
SMARTGRID ED ENERGIA ALTERNATIVA SUCCESSO
Beckhoff
HMS INDUSTRIAL NETWORK
A cura della Redazione
Ottimizzare il consumo di energia con Netbiter di HMS Industrial Networks Con una lunga esperienza nella Gestione delle Facility, Uniq Solutions, azienda Britannica che si occupa di sistemi di monitoraggio e di controllo remoto, offre, in collaborazione con HMS Industrial Networks, servizi e soluzioni per la gestione del riscaldamento, dell’illuminazione, della ventilazione e del consumo energetico. Ciò consente ai clienti di ottimizzare l’utilizzo dell’energia e del consumo dei materiali, ottenendo notevoli risparmi.
P
er ottenere questi risultati è nepossibile individuare i bassi livelli di carburante o le ha ai trovato in Femap uno strumento CAE in grado cessarioNoesim accedere dati delle temperature elevate, prima che questi problemi di interfacciarsi con e i diversi pacchetti CAD utilizzati dai propri clienti un arresto della macchina. apparecchiature in campo provochino monitorare i valori in tempo re“Siamo anche in grado di trasmettere le ale. Uniq Solutions ha deciso di informazioni corrette al personale d’assistenza utilizzare la soluzione Netbiter per garantire loro i pezzi di ricambio necessari, per la Gestione da Remoto di quando escono per laspiega riparazione delle appaanalisi, calcolo e gestione dei dati,” Belloni. produzione di un report di calcolo finale, che può andare da HMS Industrial Networks. recchiature. Ciò consente un notevole rispar“Risulta molto comodo sviluppare programmi per l’estrazione una semplice nota a una relazione dettagliata da sottoporre a “Il obiettivo era di offrire una soluzione in tempo e denaro”, afferma Tony Verral. e la gestionemio dei di dati, anche per una realtà piccola come la unnostro ente certificatore. grado fornireattività le informazioni converifica un unico Uniq standardizzata Solutions assistesui i clienti nel collegare nostra e quindi pacchetti Microsoft.i moduli Femap Oltre adiquesta di semplice delsistema comportamento a clienti che utilizzassero sensori o sistemi con segnali sia Netbiter alle apparecchiature ed a connettersi onliè nativo Windows e genera documenti in forma di tabella di funzionale di un prodotto sviluppato dal cliente, Noesim fornisce Tony Verral analogici sia digitali” spiega Tony Verral, Direttore Generale ne. Offre inoltre il supporto e l’assistenza per i gateway sul Excel, già strutturati, senza alcuna importazione o formattazioanche due tipologie di servizi di supporto più avanzati, come di Uniq Solutions. i primi incontri HMS, eragià evidente campo, sgravando finale da ogni tipo di problema. ne. Questo significal’utente riduzione dei tempi, ma anche certezza spiega Belloni. “Il “Dopo nostro intervento puòcon cominciare nella che poteva offrire ciòCon chel’acquisizione cercavamo indelle maniera “Ho un del po’ dato, di tempo convengono il team dieliminati HMS nei iprimi sullatrascorso correttezza perché passaggi faseNetbiter di sviluppo del prodotto. geomeaffi e conveniente.” mesi, apprendendo come Ilinstallare e Femap utilizzaresia i moduli manuali soggetti a errore. fatto che nativo con Windows triedabile CAD che il cliente ha realizzato in fase di progettazione Quando un proprietario di impianto si rivolge Uniq Solule diverse soluzioni. Non siamo entrati le in risorse questohardware, ambito come consente infine di sfruttare al meglio senza preliminare, realizziamo un modello FEM che a permette di fare le tions per diminuire i costi di manutenzione, bisognaun valutare specialisti siamo specializzati Ge- mobisogno dicontrollori, macchinegiacché estremamente potenti per nella analizzare valutazioni ingegneristiche utili a fornire al cliente feedback cosa monitorare. umidità, luce (Lux), energia, stione delle Infrastrutture e conosciamo delli complessi con centinaia di parti.” bene i problemi dei accurato circa leTemperatura, modifiche necessarie. L’iterazione fra il vibrazioni, o qualsiasi altra cosa. Fatte le specifi che valutazioclienti. Quando incontriamo un nuovo cliente, cerchiamo di modello FEM e la nuova geometria CAD richiede necessariani, Uniq Solutions installa i gateway Netbiter in ogni rispettivo capire di cosa ha bisogno e gli forniamo la Software giusta soluzione Per le stesse ragioni, il CAE di Siemens PLM risulta facile mente uno strumento efficiente come Femap, che consente di impianto. I gateway inviano ialcune dati dell’apparecchiatura sia di gateway di cui necessita”. da apprendere e intuitivo nell’uso, grazie a un’interfaccia famiaggiornare anziché ripetere operazioni, e un solutore tramite Ethernet che via wireless (usando una SIM fornita qualità rete come NX Nastran, che permette di minimizzare il gap fra liare, organizzabile e gestibile. “I comandi si trovano rapidamenda Uniq Solutions). I dati vengono visualizzati tramite un’interDopo aver utilizzato Netbiter, TonyèVerral ritiene unaanche valida per simulazione e comportamento reale delle strutture, abbattendo te,” conferma Barbiani. “Femap semplice dasia usare faccia web intuitiva dove gli utenti possono controllare online soluzione di business: “Ora reputiamo HMS il nostro partner i costi di prototipazione per il cliente.” chi non ha mai utilizzato uno strumento CAE. Questo aspetto è gli termometri, livelli ed anche visualizzare isoprattutto grafici per le soluzioni Si tratta di unache, soluzione collaudata La indicatori, terza attività riguarda lo sviluppo di metodologie, apprezzato daigateway. neofiti e dagli studenti tramite una convendelle performance. ezione funzionante. Inoltre, il vantaggio di avere ilpresso personale al di fuori del settore aerospaziale, dove le aziende vogliono con il Politecnico di Milano, svolgono di noidiperiodi Una caratteristica molto della soluzione HMS nel Regno di poter icollaborare con loro è stato sulle capire come utilizzare gliapprezzata strumenti CAE per risolvereNetbiin modo di tirocinio di 2-3Unito mesi,e durante quali possono concentrarsi ter è la funzione relativa agli allarmi che consentono agli di grande aiuto. Senza il loro sostegno non avremmo potuto più standardizzato le problematiche relative ai loro prodotti. problematiche ingegneristiche piuttosto che imparare sempliceutenti di identifi le criticità, prima che diventino dei gravi offrire clienti il servizio Normalmente che svolgiamo.” “Un esempio è care lo studio che abbiamo svolto su un coperchio menteaianostri utilizzare il software. restano stupiti dalla problemi, risparmiando in terminiracconta economici. Ad esempio, è ha per un recipiente in pressione,” Barbiani. “Il cliente potenza e dalla versatilità di Femap rispetto ad altri strumenti imparato ad applicare il metodo per ottenere la riduzione dei pesi a parità di resistenza, oltre a inserire le analisi nel processo di sviluppo del prodotto. Così facendo, le risorse dedicate alla progettazione del prodotto possono applicare e utilizzare direttamente le metodologie di analisi, pur non avendo esperienze specifiche e competenze avanzate. Si tratta quindi di un servizio di consulenza finalizzato a rendere autonomo il cliente.”
BenefIcI ad ampIo spettro È proprio nello sviluppo di metodologie che Femap si è dimostrato più utile ed efficace, grazie alle ampie possibilità di configurazione e personalizzazione. “Femap può essere personalizzato e arricchito con strumenti per automatizzare tutto il processo di generazione del modello,
26 26
che hanno in università.”
da clIente a partner Noesim può contare sul supporto tecnico e commerciale di Team3D, il Partner di Siemens PLM Software che segue l’azienda di Cesate fin dalla prima implementazione di Femap. “Nel corso degli anni, il nostro rapporto si è evoluto e Noesim è diventato un vero e proprio partner,” racconta Antonio Martinelli, Sales Director di Team3D, “perché il loro know-how ci permette di offrire una consulenza avanzata ad altri clienti. Citando ad esempio un cliente con problemi di rottura su uno stampo: grazie alle competenze di Noesim e ai nostri strumenti FEM, abbiamo subito capito le problematiche a livello di raffreddamento e abbiamo individuato una soluzione adeguata.”
Collana SoluzionImpresa Dossier Non perderti anche:
Soluzion mpresa Dossier Newsimpresa Newsimpresa Newsimpresa Whatâ&#x20AC;&#x2122;s next?
Prodotti soluzioni e componenti Prodotti e soluzioni per la tecnologia additivaProdotti e Soluzioni
per il settore dei trasporti cope_somm_edit.indd 7
per la sicurezza 24/02/15 11:17
27
PLM-ICT VIRTUAL VIRTUAL COMMISSIONING: COMMISSIONING: IL IL PONTE PONTE TRA TRA LA LA PRODUZIONE PRODUZIONE VIRTUALE VIRTUALE EE REALE REALE Di Massimo Fucci
Virtual Commissioning il ponte tra produzione virtuale e reale Il Virtual Commissioning può essere, oltre che un moderno strumento di validazione e prova di un prodotto in ambiente virtuale, anche un potente motore di sviluppo dell’azienda. Perché sia efficace, oltre all’infrastruttura software e hardware, richiede un management ed un team orientato all’innovazione e deve evolvere ad ecosistema in grado di generare processi manifatturieri “error free” orientati alla qualità del prodotto ed alla salvaguardia dei margini aziendali.
28 28
L
a competizione e la salvaguardia dei margini devono spingere le aziende ad innovare, utilizzare ed integrare l’intero processo relativo al ciclo di vita di un prodotto: ideazione, progettazione, produzione, messa in esercizio e dismissione. In realtà le aziende hanno già iniziato il percorso, molto è stato fatto nell’ambito della progettazione e simulazione dei prodotti. Oggi è possibile ottenere un modello virtuale con caratteristiche funzionali e materiali sostanzialmente identiche al prodotto reale. Per questo concetto, il passo successivo, la produzione, la situazione cambia e si ha solo una parziale capacità di virtualizzare e simulare certa produzione fisica. Non è un tema tecnologico, infatti le soluzioni software consentono di progettare il layout della fabbrica, di progettare e posizionare i macchinari, di simulare le lavorazioni meccaniche, di simulare le operazioni di packaging e di posizionamento su pallet (o altro) per la logistica. Ragionevolmente, ora tutte le operazioni possono essere simulate e
testate prima della loro messa in opera. Ma non solo, possono essere monitorate (acquisite 3D) durante l’esecuzione fisica della fasi di produzione, assemblaggio ed imballaggio e confrontate con quanto simulato per comprendere quali variazioni sia possibile apportare (risimulando) per effincientare i sottoprocessi e quindi l’intero processo di realizzazione di un prodotto. Le simulazioni e i test della fase di progettazione e di produzione, in un ambiente integrato possono (devono) essere gestite come un tutt’uno, in maniera tale che nella sessione virtuale si possano introdurre variazioni sia in ambito progettazione sia produzione al fine di ottenere il miglior risultato in termini di realizzazione e gestione logistica e nel tempo del prodotto. Una soluzione in grado di fornire questi risultati è la naturale evoluzione delle singole applicazioni di Virtual Commissioning che nel tempo si sono sviluppate per i singoli sottoprocessi, in cui riprodurre il comportamento fisico di un macchinario o impianto in maniera virtuale attraverso una simulazione software. >> continua a pagina 32
29 29
PLM-ICT VIRTUAL COMMISSIONING: IL PONTE TRA LA PRODUZIONE VIRTUALE E REALE
Electrical Engeneering e Virtual Commissioning: il ruolo chiave di Eplan Cosa hanno in comune i produttori di componentistica di automazione e gli ingegneri che progettano macchine ed impianti? A tutti loro è chiesto di “essere integrati”. Entrambi sono produttori di tecnologia e hanno come obiettivo la produzione di componenti, macchine e impianti affidabili, di qualità, altamente performanti, versatili e di facile integrazione. Un obiettivo raggiungibile grazie alla simulazione virtuale dei processi.
L
a produzione di un impianto o di una macchina coinvolge almeno quattro discipline ingegneristiche diverse: meccanica, fluidica, elettrica ed elettronica. Non solo una non può fare a meno dell’altra, ma devono essere integrate tra di loro in un unico elemento di tipo meccatronico. Per poter ottemperare efficacemente a tutto il processo di Virtual Commissioning è fondamentale possedere un sistema di progettazione elettrica potente, integrato e performante come quello presente nel portfolio d’offerta di Eplan (www. Eplan.it). “L’importanza dell’integrazione tra le discipline - afferma Stefano Casazza, Country Manager EPLAN Italia - diventa ancora più evidente attraverso il Virtual Comissioning. L’utilizzo di un CAD Elettrico che si integra sia con la progettazione meccanica che con i PLC è il differenziatore che permette ad una azienda di
30 30
avere sotto controllo ed integrare veramente tutte le discipline ingegneristiche necessarie a produrre una macchina o un impianto”. Attraverso il CAD Meccanico vengono disegnati e assemblati i componenti meccanici. Vengono effettuate le prime simulazioni cinematiche per verificare le interferenze, le collisioni, le immagini e le traiettorie. Vengono definiti e documentati, sempre da un punto di vista meccanico, tutti i particolari di ogni singola cella. I risultati della pianificazione dei particolari meccanici sono utilizzati come ingresso per la successiva pianificazione dei particolari elettrici. A questo punto è possibile definire l’alimentazione di energia elettrica, nonché il controllo dei segnali per le macchine e la loro interconnessione. L’ultima fase del dettaglio della pianificazione è la programmazione del PLC. Completato il ciclo di progettazione e il Virtual Commissioning
EPLAN
si può procedere alla messa in servizio che può essere intesa anche come una fase di pre-produzione. In questa fase la funzionalità di ogni singolo componente e di ogni singola cella vengono esaminati singolarmente e poi in sincronia con tutti gli altri fino alla verifica di tutto l’impianto. “Eplan - spiega Casazza - non è un semplice CAD, è un ambiente di progettazione multidisciplinare (elettrico, fluidico), che aiuta le aziende a migliorare i processi di sviluppo prodotto e ad abbattere i costi di progettazione. Il cuore della piattaforma tecnologica è il database che consente, da un’unica fonte, di poter gestire tutte le informazioni grafiche e gestionali di un singolo progetto. Questo consente ai progettisti una flessibilità e una velocità di esecuzione incomparabile. Il progettista non si deve concentrare sul come uno schema è disegnato ma su quale funzione deve svolgere”. Con EPLAN sono gli utenti a decidere quale metodo di lavoro sia più efficiente, grazie all’esecuzione di controlli automatici complessivi e individualmente configurabili, è il progettista a definire il grado di rigorosità con cui il software esegue i controlli di qualità della documentazione. Le informazioni vengono fornite durante tutto il ciclo: produzione, installazione, messa in servizio e manutenzione.
Poter disporre di uno scambio automatizzato con la sincronizzazione delle configurazioni hardware, i mapping di I/O, significa eliminare l’immissione di dati ridondanti. Le funzioni avanzate consentono gli aggiornamenti automatici in EPLAN garantendo che gli schemi elettrici siano perfettamente sincronizzati alle assegnazioni di I/O sia nella fase di Virtual Commissioning che in quella reale (pensate le modifiche in corso d’opera). “Negli ultimi anni - conclude Casazza - ci siamo sempre più strutturati per supportare il cliente non tanto nell’implementazione di un CAD elettrico quanto di un sistema di progettazione integrata per l’automazione. La capacità di approfondire i processi di sviluppo prodotto di ogni singolo cliente, la capacità e l’esperienza di ridefinire i workflow aziendali sono conoscenze fondamentali per supportare i clienti nella loro crescita e sono uno di nostri punti di forza”.
Stefano Casazza
“La Piattaforma EPLAN - spiega Casazza - permette di scambiare dati con i principali fornitori di automazione, tra cui Rockwell Automation, Schneider Electric, Siemens, Beckhoff, B&R, Phoenix Contact, Mitsubishi Electric, Omron. I vantaggi sono notevoli: scambio di dati bidirezionale semplice e rapido tra i programmatori HW e i progettisti elettrici”.
Your Gateway to Greater Efficiency EPLAN Software & Service srl - Via A. Grandi, 21 - 20090 Vimodrone (MI) Tel. +39.022504812 - www.eplan.it - www.eplanexperience.it - info@eplan.it
31
PLM-ICT VIRTUAL COMMISSIONING: IL PONTE TRA LA PRODUZIONE VIRTUALE E REALE
<< segue da pagina 29 Un vero e proprio ecosistema esteso che introduce il concetto di Enterprise Virtual Commissioning. L’indagine nel Mercato PLM, condotta nel primo semestre 2015, da Pentaconsulting (www.pentaconsulting.it) su di un campione di 1000 aziende ha messo in luce una serie di benefici ottenibili ma anche la situazione in merito alle difficoltà di utilizzo del Virtual Commissioning. Tra questi si segnalano: la riduzione dei tempi di attraversamento della Commessa dovuto alla riduzione notevole dei malfunzionamenti e della messa a punto delle isole di lavorazione, assemblaggio e consegna alla logistica. Infatti, gli attuali sistemi di produzione nella maggior parte dei casi si basano su impianti costituiti da componenti (macchinari, transfer, robot, ecc.) il cui funzionamento viene controllato agendo sui PLC/ motion control/CNC di bordo. Il Virtual Commissioning permette di iterare sulle condizioni software del PLC in un contesto virtuale e determina le migliori condizioni di funzionamento. Ma non solo, si evidenzia un miglior sfruttamento dello spazio fisico sia in termini di volumi/superfici sia in termini ergonomici per gli operatori in stabilimento. E, non ultimo, un notevole miglioramento
della flessibilità degli impianti e delle capacità di personalizzazione dei prodotti da realizzare. La ricerca evidenzia altresì che il Virtual Commissioning è un’area ancora allo stato pionieristico in Italia. Infatti solo il 22% delle aziende contattate ha affermato di aver adottato questa modalità operativa. Diverse le motivazioni che stanno dietro a questo ritardo, in particolare, fanno riferimento a tre ambiti: culturale, manageriale e tecnico. La cultura all’innovazione sistematica non è mai stata molto diffusa nelle aziende. Un fenomeno strano che non riesce ad essere virale anche perché, laddove è successo, ecco che le aziende assurgono, quasi sempre, al ruolo di eccellenze o comunque rimangono competitive sul mercato. In questo contesto il management ha portato avanti programmi di miglioramento solo del proprio dipartimento e la supervisione aziendale - spesso - non è stata in grado di ragionare in un ottica di sistema e di integrazione. Gli investimenti in hardware, software e persone specializzate sono mediamente avvenute in una situazione di opportunità del momento e non ci si è preoccupati di un discorso di più ampio respiro, con il risultato di ritrovarsi ora in ambienti poco compatibili (a tutti i livelli) che non favoriscono nè l’integrazione di processi e perso>> continua a pagina 36
32 32
SIEMENS PLM SOFTWARE
Siemens PLM Software Soluzioni per il virtual commissioning Come affrontare la complessità e le criticità delle parti di macchina costituite da hardware (parte meccanica) e software (parte elettronica)? Come gestire lo sviluppo software che inevitabilmente arriva alla fine del processo di sviluppo di un dispositivo meccatronico? Come fare a controllare i vincoli dei costi, riduzione del time-to-market e abbreviazione del ciclo di vita dei prodotti? La progettazione e l’avvio dei sistemi produttivi deve avvenire in tempi sempre più brevi, senza rinunciare agli elevati standard di efficienza e di qualità.
P
er rispondere a queste domande, Siemens PLM Software (www.siemens.it/plm) propone diversi di livelli di soluzioni con le quali affronta il tema del Virtual Commissioning che tratta la messa in servizio in modalità virtuale di un qualsiasi dispositivo meccatronico o impianto di fabbrica. “Nel vasto portfolio d’offerta di Siemens -
esordisce Leonardo Cipollini, Business Development Director di Siemens Industry Software – spicca la soluzione Mechatronic Concept Design (disponibile nella suite NX), ma anche Process Simulate (all’interno della suite Tecnomatix) che affronta problematiche correlate principalmente alle celle di lavoro robotizzate, macchine automatiche e sistemi di controllo dove sono previsti i controllori logici programmabili (PLC), motori, sensori e unità correlati all’intera unità produttiva”.
33 33
PLM-ICT VIRTUAL COMMISSIONING: IL PONTE TRA LA PRODUZIONE VIRTUALE E REALE
Leonardo Cipollini
Siemens affronta infine il massimo livello di complessità legato alle problematiche di messa in servizio virtuale grazie a Plant Simulation che permette di riprodurre il funzionamento e il comportamento di un’intera fabbrica, e che è l’espressione vera della digitalizzazione di fabbrica con tutti i dati relativi agli impieghi delle macchine che la compongono, alla produttività delle singole unità, ecc. “Il reale vantaggio del Digital Manufacturing - spiega Cipollini – si trova nella modellazione in digitale delle unità produttive al fine di simulare quello che poi avverrà nella realtà. In questo modo si prevengono colli di bottiglia, errori di produzione e si migliora l’intera logica di funzionamento del processo. In altre parole, l’emulazione fedele del sistema reale prende in considerazione non soltanto gli aspetti meccanici e fisici, ma anche la cinematica, il flusso del materiale e soprattutto gli aspetti di controllo e di automazione dell’impianto”. La disponibilità di un modello di simulazione permette il test e il debug approfondito delle componenti di controllo. I test potranno, quindi, riguardare sia il normale funzionamento della mac-
34 34
china/impianto, sia le condizioni di anomalia/guasto. “I benefici del Virtual Commissioning sono diversi - conclude Cipollini. Una forte riduzione dei tempi di realizzazione della macchina o dell’impianto e dell’avvio della produzione, la diminuzione delle modifiche da eseguire in produzione e la disponibilità di un ambiente completo per la formazione degli operatori e per la collaborazione tra gli enti coinvolti nelle attività di commissioning. Ma il maggior beneficio di una soluzione Siemens per la fabbrica digitale probabilmente risiede nell’integrazione che offre tra software e hardware che consente di eseguire una precisa taratura delle proprie macchine e/o dei propri impianti prima della consegna al cliente finale e secondo le specifiche iniziali”.
SIEMENS PLM SOFTWARE
Focus Offerta Siemens PLM Software NX10 è la suite di applicazioni software CAD/CAM/CAE che copre l’intero processo digitale di sviluppo prodotto. NX rende possibile la collaborazione tra progettisti, ingegneri e personale dell›intera azienda, tramite la gestione integrata dei dati, l›automazione dei processi, il supporto decisionale e altri strumenti intesi a perfezionare i processi di sviluppo. La release numero 10 del software, rilasciata recentemente, offre funzionalità che permettono maggiore flessibilità nello sviluppo dei prodotti fino a tre volte superiore.
TECNOMATIX è la soluzione più diffusa al mondo nel campo del manufacturing digitale. La versione 12 di Tecnomatix porta sul mercato una tecnologia avanzata di manufacturing nei settori di progettazione, simulazione e produzione per aiutare le aziende a costruire prodotti di qualità superiore a costi inferiori, attraverso una produzione più efficiente e flessibile. L’ultima release di Tecnomatix offre una nuova applicazione web-based per la programmazione della produzione degli impianti, una maggiore simulazione logistica e ottimizzazione per i processi discreti e continui, una nuova tecnologia avanzata per la simulazione dei sistemi robotici per robot a doppio braccio e cooperativi, una soluzione avanzata per legare l’idea progettuale alle operazioni di produzione e una soluzione di big data avanzata per qualità dimensionale, visualizzazione dati e analisi. TEAMCENTER 9 è il sistema PLM più diffuso al mondo che aiuta le aziende a realizzare prodotti sempre più complessi e, al tempo stesso, ad aumentare la produttività e ottimizzare le attività su scala globale. Teamcenter 9 introduce una nuova soluzione integrata per l’ingegneria dei sistemi e aumenta l’integrazione dell’intera architettura, in modo che le aziende possano prendere decisioni più intelligenti avendo una migliore visibilità sulle conseguenze di tali decisioni. Le migliorie apportate all’intero portafoglio di Teamcenter aumentano la produttività, mettendo le aziende in condizione di arrivare più velocemente sul mercato, riducendo nel frattempo i costi di gestione totali. LMS VIRTUAL LAB: LMS Virtual.Lab è una suite integrata di software di simulazione 3D per la modellazione FE e multibody che consente di simulare e ottimizzare le prestazioni dei sistemi meccanici in relazione a integrità strutturale, rumorosità e vibrazioni, dinamica e vita a fatica. Con la suite LMS Virtual.Lab, i team di progettisti possono costruire accurati modelli di simulazione, simulare il comportamento del sistema meccanico, valutare rapidamente eventuali alternative di progettazione, ottimizzare i progetti prima della costruzione dei prototipi, rilevare con precisione i punti deboli del progetto e analizzare in modo efficiente diverse alternative di progettazione.
35 35
PLM-ICT VIRTUAL COMMISSIONING: IL PONTE TRA LA PRODUZIONE VIRTUALE E REALE
<< segue da pagina 32 ne né, tantomeno l’adozione di nuova tecnologia. La cosiddetta Digitalizzazione delle imprese e la presenza di una piattaforma digitale integrata purtroppo espongono ancora il cartello “lavori in corso”, con grave nocumento alla capacità di delle aziende di rispondere alle mutate condizioni di mercato. Ci sono voluti 20 anni per far capire che il passaggio dalla progettazione 2D a quella 3D si portava appresso un modello virtuale molto simile al prodotto fisico da realizzare e che quindi al di là del numero di ore di progettazione necessarie inizialmente (blind ROI) i vantaggi erano costituiti dalla simulazione (dimensioni, materiali etc), dal riuso del modello per un’intera o più famiglie dei prodotti attuali e futuri etc, etc. Ora il Virtual Commissioning rappresenta un vero e proprio quantum leap (salto quantico = l’innovazione) poiché si ha la possibilità di simulare e testare come può essere realizzato un prodotto ed immesso nel cicli di utilizzo e dismissione. Una simulazione e test sintetizzabile nella sigla 3P: Prodotto, Processi, Plant. Un obiettivo ottenibile in funzione del processo culturale e di digitalizzazione posto in essere nelle singole aziende. In questo ambito sono favorite le aziende che hanno adottato e messo a regime soluzioni PLM. In questo caso l’attitudine a generare, distribuire e riutilizzare dati è già mediamente diffusa. Non solo, nel tempo, ciascun reparto, ciascuna risorsa ha avuto modo di apprezzare l’integrazione e l’integrità dei dati (spesso è avvenuta passo passo con iperboli di disturbo da ogni parte) e quanto questa abbia evitato errori grossolani (ma anche lievi) che avrebbero avuto un impatto
36 36
negativo su: tempi di realizzazione, qualità del prodotto finale e costi di assistenza nel tempo. Certo alle aziende ed alle persone è costato molto di più che implementare la singola applicazione, ma alla fine si è creato quel substrato digitale e culturale che può essere continuamente capitalizzato poiché solo se si hanno fondamenta solide si può crescere. Oggi la disponibilità di Cloud, BIGDATA, IoT ha cambiato in modo irreversibile ed irrinunciabile la capacità - per le aziende - di continuare ad essere completive. Il percorso è oramai codificato: Progetto, Simulo il comportamento del prodotto, Simulo la produzione del prodotto, produco, acquisisco dati, confronto, ri-simulo e così via. Questa è la modalità che consente di realizzare prodotti di successo secondo uno schema predefinito, atto a garantire sia il Valore atteso del consumatore, sia i margini del produttore. Le aziende manifatturiere che non hanno generato la mentalità al cambiamento non hanno - di certo - ancora implementato un ponte tra il mondo virtuale a quello fisico, purtroppo hanno accumulato svantaggi competitivi rispetto alle loro dirette concorrenti. Solo una seria politica industriale accompagnata da investimenti coerenti in tecnologie e - di pari passo - in risorse umane e cultura aziendale possono fornire un altra opportunità. L’offerta è variegata e ciascuna azienda può scegliere un ambiente già integrato (Siemens PLM, Dassault Systemès, etc) oppure da integrare (PTC, Autodesk, Beckhoff, etc). Ma bisogna correre, il mercato non ci aspetta.
速
速
37
PLM-ICT VIRTUAL COMMISSIONING: IL PONTE TRA LA PRODUZIONE VIRTUALE E REALE
Fibertek e ProductCenter PLM di Softech ProductCenter PLM di SofTech integra sviluppo e attività di produzione e automatizza i processi aziendali
LE SFIDE DI UN BUSINESS IN ESPANSIONE Il settore “ricerca e sviluppo” (R&S) è sempre stata un’area di business chiave per Fibertek. Nel 2005, l’azienda ha ampliato il suo modello di business fino ad una produzione personalizzata a basso volume dei suoi sensori. In passato, Fibertek gestiva i propri dati di prodotto attraverso processi cartacei e file elettronici. Il team di ingegneri gestiva i file CAD di progettazione mediante l’utilizzo di un sistema di cartelle di files o su un’unità di rete condivisa (con autorizzazioni di accesso) o, a volte, salvando i dati su dischi rigidi locali. Il controllo e l’organizzazione dei dati erano assai limitati. Il passaggio non solo dalla progettazione e sviluppo del prodotto, ma anche alla produzione a basso volume, ha spinto Fibertek a identificare una serie di sfide che una soluzione PLM (Product Lifecycle Management), avrebbe potuto risolvere, tra cui: • Controllo centralizzato dei dati di prodotto • Automazione dei processi di progettazione e sviluppo prodotto • Integrazione con gli strumenti MCAD ed ECAD • Operazioni di produzione più strettamente integrate e sviluppate Poiché il passaggio da azienda legata prevalentemente alla ricerca e sviluppo ad azienda produttrice avrebbe dovuto avvenire entro un anno, Fibertek aveva bisogno di una soluzione PLM che si potesse implementare in modo rapido e che diventasse la base per risolvere le eventuali sfide future.
UNA TRANSIZIONE GRADUALE: L’INTEGRAZIONE DI OPERAZIONI DI SVILUPPO E PRODUZIONE Fibertek ha perciò ricercato una soluzione PLM che avrebbe fornito tutte le funzionalità PLM necessarie per soddisfare le esigenze del proprio business in continua evoluzione. Dopo aver assistito a diverse dimostrazioni di prodotti provenienti da vari fornitori di PLM, l’azienda ha scelto la soluzione PLM di SofTech ProductCenter. Oltre al costo relativamente basso, Pro-
38 38
ductCenter possiede una serie di caratteristiche appetibili, tra cui un’integrazione diretta al suo prodotto CAD, l’automazione dei processi del flusso di lavoro, e funzionalità di gestione delle distinte di prodotto o BOM (Bill Of Materials). ProductCenter ha contribuito in modo rapido a semplificare l’integrazione tra le attività di sviluppo e la produzione. Grazie alla rapida implementazione e all’assistenza del Customer Support di SofTech, Fibertek è riuscita ad utilizzare ProductCenter nel giro di poche settimane. “Un prodotto è fine a se stesso, se non c’è un team di assistenza clienti competente e reattivo. Il team di ProductCenter ha fatto un lavoro egregio e ha contribuito al nostro successo attuale e a quello futuro”, afferma Bridget Koloseus, CM/QA Manager di Fibertek.
AUMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ E PROCESSI SEMPLIFICATI ProductCenter è utilizzato in tutta l’azienda e fornisce l’accesso a informazioni critiche in maniera tempestiva. I dipartimenti di Ingegneria, Controllo Qualità, Finanza e anche il team di Management di Fibertek utilizzano tutti ProductCenter per fornire le giuste informazioni quando è necessario. Anche la sezione Acquisti utilizza ProductCenter per estrarre i file PDF dei progetti generati dal team di Configuration Management e, a sua volta, invia i progetti a fornitori per l’evasione dell’ordine. “Grazie alla sua capacità di controllare e fornire in modo rapido l’accesso ai dati di prodotto, ProductCenter ha notevolmente migliorato i nostri processi di gestione dei dati. Abbiamo raggiunto una maggiore produttività, una migliore integrità dei dati e semplificato il processo di progettazione e sviluppo prodotti utilizzando ProductCenter “, aggiunge Bridget Koloseus.
CONTROLLO DI CONFIGURAZIONE & GESTIONE DISTINTE DI PRODOTTO (BOM) ProductCenter gestisce i dati prodotto di Fibertek compresi i file
SOFTECH progettando di utilizzare ProductCenter in una serie di progetti, per migliorare ulteriormente le sue pratiche commerciali. “SofTech è in fase di costante miglioramento di ProductCenter con l’aggiunta di nuove funzionalità da cui possiamo trarre beneficio sia oggi che nel prossimo futuro, per aumentare ulteriormente la nostra efficienza”, afferma Bridget Koloseus.
IL FUTURO DI PRODUCTCENTER E FIBERTEK
CAD meccanici, elettrici (quali circuiti stampati - PCB) e i dati per i propri sistemi laser. ProductCenter viene utilizzato come deposito centralizzato per memorizzare tutti i documenti relativi alla qualità, le valutazioni dei fornitori e tutta la documentazione di costruzione, che comprende assemblaggio e sub-assemblaggio, scansionate come record. Inoltre, ProductCenter ha automatizzato il processo di Engineering Change Notification (ECN) e gestisce anche il Bill of Materials (BOM). Ad oggi, ci sono circa 35.000 parti e 2.500 BOMs gestite da ProductCenter. “L’integrazione diretta del CAD di ProductCenter e la sua capacità di eseguire operazioni di esportazione e importazione delle distinte ha portato un beneficio significativo per i nostri processi di business. Il software viene utilizzato per modificare il processo di progettazione e controlla tutte le nostre ‘informazioni reali’ in modo tale che tutto abbia una corrispondenza in ProductCenter, specialmente le nostre distinte di progettazione”, spiega Bridget Koloseus. “Quando i clienti hanno bisogno di rivedere i dati di produzione o controllare i processi implementati, rimangono spesso impressionati dal nostro controllo di configurazione e dalla gestione delle distinte.”
VISIBILITÀ ANTICIPATA NEL PROCESSO DI SVILUPPO PRODOTTO: MENO RE-DESIGN, MENO MODIFICHE AGLI ORDINI, PIÙ RIUTILIZZO Nel confrontare il “prima e dopo” l’implementazione di ProductCenter, Bridget Koloseus spiega: “Con ogni nuovo contratto, prima di utilizzare ProductCenter poteva capitare di utilizzare componenti simili, ma non identici. Se si riscontrava un problema con una parte specifica era difficile valutare se altri programmi o prodotti avrebbero potuto essere interessati. Da quando abbiamo implementato ProductCenter, ci sono meno riprogettazioni e meno cambi di ordini. Siamo in grado di essere più proattivi nella ricerca e risoluzione di problemi già nelle prime fasi del processo di sviluppo prodotto.” Fibertek prevede di espandere le funzionalità di automazione dei processi di ProductCenter. “Ci rendiamo conto che se implementato correttamente, il software si può utilizzare in altri settori. La possibilità di riutilizzo gioca un ruolo significativo nel risparmio di tempo e denaro”, aggiunge Bridget Koloseus.
Nel 2011 Fibertek è stata selezionata dalla NASA per progettare e realizzare quattro spaceflight laser per l’Advanced Topographic Laser Altimeter System (ATLAS). I laser sviluppati da Fibertek verranno utilizzati sul ghiaccio, tra le nuvole e sul satellite Land Elevation Satellite-2 (ICESat-2). Il lancio della missione di studio è previsto nel 2016. ICESat-2 è la seconda generazione dell’Earth Observing System che ha seguito il lancio di ICESat nel 2003. “Controllando tutta la documentazione di progettazione e sviluppo prodotto, ProductCenter sarà determinante per il successo di Fibertek nel programma della NASA ICESat-2”, afferma Bridget Koloseus. ProductCenter svolge anche un ruolo importante nel mantenere la conformità della documentazione di Fibertek, amplierà infatti le sue iniziative di automazione dei processi includendo corsi di formazione dei dipendenti, sulla certificazione ISO 9000, sul lavoro con i polimeri e sulla saldatura attraverso ProductCenter workflow. In futuro, con molte più restrizioni e ulteriori test necessari sulle parti certificate e in particolare, sulle parti elettroniche, ProductCenter verrà utilizzato per automatizzare le operazioni che oggi gli ingegneri eseguono manualmente. Inoltre, ProductCenter migliorerà la gestione attuale dei processi di test del prodotto. Per ogni programma o progetto di sviluppo di Fibertek, viene eseguito un test di collaudo per assicurare che tutte le specifiche siano soddisfatte. Il test di accettazione gestito da ProductCenter farà in modo che il materiale utilizzato sia calibrato e completato entro un certo periodo di tempo. Se c’è un problema e l’attrezzatura deve essere ricalibrata o riparata, grazie ai report precoci di ProductCenter, Fibertek potrà segnalare per quali altri programmi l’apparecchiatura è stata o sarà utilizzata al fine di eliminare ritardi o errori nel processo di sviluppo del prodotto. “Per restare competitivi, Fibertek si è evoluta e deve continuare ad evolversi per essere più creativa ed efficiente. Sappiamo che ProductCenter continuerà ad essere a nostra disposizone per sostenere le nuove sfide che ci troveremo ad affrontare”, aggiunge Bridget Koloseus.
FIBERTEK, INC. Fondata nel 1983, Fibertek, è azienda leader nello sviluppo e produzione di laser e sistemi di sensori elettro-ottici altamente sofisticati per applicazioni militari e aerospaziali. L’impegno pionieristico nel campo dei sistemi di elettro-ottica ha permesso a Fibertek di diventare un leader di settore riconosciuto a livello mondiale.
VOLONTÀ DI MIGLIORARE ULTERIORMENTE LE BUSINESS PRACTICES Con l’assistenza del team ProductCenter di SofTech, Fibertek sta
39 39
Sm
New
resa
è ora INTERNATIONAL Anno 5 - Maggio 2015 – Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione Gratuita
Sm
New
nternational
Multimedia Business Communication
resa
N. 3 / Supplemento a www.NewsImpresa.it
Soluzion mpresa Dossier Newsimpresa
Soluzion mpresa Dossier Newsimpresa
Soluzion mpresa Dossier Newsimpresa
What’s next?
13 • Speciale SPS IPC DRIVES ITALIA Soluzioni Software e infrastrutture per l’Industria totale per web.indd 1
23/03/15 13:05
cope_somm_edit.indd 7
• Automazione: Fieldbus e reti
Macchine, software e componenti per il Food & Beverage
Prodotti e soluzioni per il settore dei trasporti 23/03/15 12:24
food_cop_som_edi.indd 7
27/04/15 16:52
cope.indd 1
• Elettronica: Power management
• PLM - ICT:
Platformization: Integrare CAD/CAE 1 e Automazione 01/05/15 12:19
Cosa aspetti? Fai sentire la tua voce al mercato! 40
newsimpresa@newsimpresa.it
www.newsimpresa.it/.eu/.ru
PRODUCT TO WATCH
Marposs
Di Xxxxxxxx
Marposs presenta la rivoluzione Blù a EMO 2015
La crescente richiesta di compattezza, modularità, remotabilità e condivisione di parametri di controllo processo, ha ispirato Marposs - azienda specializzata nella produzione di strumenti di misura di alta precisione - nello sviluppo di BLÙ il primo sistema di controllo integrato basato sul single-cable–connection.
I
l background di Marposs (www.marposs.com) è estremamente ampio e i suoi sistemi di misura di alta precisione si applicano negli ambienti d’officina, lungo le linee di produzione e sulle macchine utensili. I clienti dell’azienda sono i più disparati: produttori di macchine utensili, industria automobilistica, aerospaziale, ferroviaria, consumer, hi-tech, biomedica, produzione di energia. Ad EMO 2015, l’azienda si concentra sulla gamma di prodotti specifici per le macchine utensili e, in particolare, sulla nuova soluzione BLÙ.
Il nome scelto non è casuale, ma si ispira all’identità e ai colori aziendali. L’obiettivo è quello di portare avanti un progetto nuovo e innovativo, tenendo sempre vivi i valori e il know-how che hanno reso il Gruppo Marposs leader di mercato. BLÙ non è un semplice prodotto ma un nuovo approccio al concetto di network localizzato su macchina utensile: altamente performante ed innovativa, l’architettura BLÙ è in grado di mettere in comunicazione in tempo reale i diversi nodi funzione alloggiati dentro e fuori macchina. Ciascun nodo funzione adotta soluzioni tecniche idonee all’utilizzo su macchina utensile e consente il collegamento degli attuali dispositivi Marposs di misura, dei sensori acustici per controlli gap-crash, dei sistemi di bilanciatura, e molto altro ancora. Il singolo cavo di collegamento tra i diversi nodi funzione non solo riduce i tempi di installazione e manutenzione, ma semplifica la posa in opera e rende semplice l’espansione della rete. Macchine utensili e linee produttive ad alte prestazioni non possono prescindere dall’utilizzo del sistema BLÙ per raggiungere i target qualitativi di processo imposti dai moderni standard. Marposs è ad EMO Milano al PAD.7-STAND E05
41 41
DOSSIER AUTOMAZIONE DELLE UTILITY: IMPIANTISTICA, INGEGNERIA E KNOW HOW Di Xxxxxxxx
Schneider Electric
automazione delle utility, impiantistica, ingegneria e know how Efficienza energetica, sostenibilità, semplificazione della gestione dei processi, sicurezza operativa, affidabilità ai fini di una erogazione efficace di servizi vitali per i cittadini e per le imprese, sono le caratteristiche che non possono mancare ad un’azienda moderna. Schneider Electric offre alle utility dei vari settori, soluzioni in linea con tutte queste esigenze.
A
nche nel settore delle utility, la grande opportunità è rappresentata dall’integrazione fra tecnologie digitali e tecnologie operative, mediata in particolare da ciò che si definisce Internet of Things, che consente di trasformare le reti in reti intelligenti e di raccogliere una quantità di informazioni senza precedenti da utilizzare per operare in modo più efficiente e migliorare le proprie perfor-
Modicon M580 il primo ePAC – Ethernet inside
42 42
mance. Il portfolio d’offerta di Schneider Electric (www.schneider-electric.it), prevede prodotti e suite di soluzioni software, come ad esempio StruxureWare for Water, dedicata alla gestione del ciclo idrico integrato, e una gamma di prodotti costantemente ampliata ed rinnovata, dedicata all’automazione di impianti e reti. L’obiettivo è da sempre offrire ai clienti soluzioni che siano già pronte ad affrontare il futuro, che possano crescere e modificarsi in funzione dell’evoluzione delle loro esigenze.
Schneider Electric
“I benefici di tale integrazione - esordisce Massimo Daniele, Marketing Manager Plant Solutions, Schneider Electric - sono estremamente tangibili. Ad esempio con StruxureWare for Water, la suite software che offre piena visibilità sul ciclo idrico integrato, si può ottimizzare la gestione dei processi, migliorare notevolmente le attività di manutenzione in ottica predittiva e fare in modo che ogni elemento della rete operi al meglio in ottica di efficienza energetica. Abbiamo calcolato che con soluzioni di questo tipo le utility del settore idrico possono ottenere fino al 25% in più di efficienza operativa, ridurre i consumi energetici fino al 30% e ridurre fino del 20% il TCO”. L’acqua è una risorsa sempre più scarsa, non è un caso che sia definita “l’oro del ventunesimo secolo”: gli operatori del settore sono sotto pressione per la necessità di aumentare la sostenibilità, ad esempio incidendo sul fenomeno delle perdite – che in Italia ad esempio ammontano, si stima, fino al 30% del totale delle acque immesse nella rete, e devono farlo lavorando con infrastrutture che invecchiano. Il portfolio d’offerta Schneider Electric si distingue perché consente di rispondere in modo
Massimo Daniele equilibrato a esigenze difficili: coniugare il rinnovamento delle infrastrutture, l’adattamento alle normative e alle evoluzioni del sistema, l’offerta di un servizio sempre migliore con un quadro in cui gli investimenti si riducono e i costi dell’energia necessari ad operare le infrastrutture salgono. “La migliore testimonianza della nostra capacità - afferma Daniele - sono i progetti di ogni dimensione sviluppati in tutto il mondo, e se dovessimo indicare tre aree in cui scegliere Schneider Electric come partner risulta una mossa particolarmente vincente, parlerei di progettazione degli impianti, ottimizzazione del controllo quindi produttività, e della gestione degli stessi. In particolare, indicherei nella nostra capacità di offrire soluzioni in grado di ottimizzare il controllo e la manutenzione di reti ampie e disperse sul territorio, attraverso strumenti di monitoraggio centralizzato che consentono di operare in modo predittivo/preventivo su guasti o perdite, il contributo principale alla necessità di aumentare la produttività del settore. Meno costi di manutenzione con più risultati portano a più durata delle infrastrutture, più continuità e affidabilità del servizio offerto ai clienti e anche più efficienza energetica, perché componenti malfunzionanti spesso sono anche componenti che consumano di più e inutilmente – penso ad esempio a pompe gestite da inverter. Si tratta di vantaggi che offriamo e che si moltiplicano anche in ottica di controllo e gestione dell’impianto grazie ad una scelta precisa che abbiamo fatto: prendere la via dell’utilizzo di infrastrutture Ethernet con protocolli aperti e standard che consente di avere una lingua comune con cui tutti i sistemi interessati dalla gestione del ciclo idrico integrato possano dialogare fra loro e che consente comunque di integrare nell’insieme i componenti del sistema/soluzione come SCADA o RTU, PLC ed Inverter”. Quando si tratta poi di creare nuovi impianti, Schneider Electric offre la chiave per semplificare la realizzazione di strutture che sono composte da una grande quantità e varietà di elementi: ha infatti sviluppato nel tempo architetture ad hoc per le reti, che si tratti di reti idriche o di reti di distribuzione e controllo dell’energia, e una gamma estremamente ampia di software dedicati e tool di progettazione specializzati. Anche tutto l’hardware facente parte dell’offerta, ha le caratteristiche necessarie per semplificare l’installazione, il cablaggio e ottimizzare spazi e sforzi.
43 43
DOSSIER AUTOMAZIONE DELLE UTILITY: IMPIANTISTICA, INGEGNERIA E KNOW HOW Di Xxxxxxxx
Focus Offerta Schneider: Modicon M580 MODICON M580 è una soluzione di processo innovativa: il primo ePAC, per una automazione di processo integrata pienamente nelle logiche di comunicazione industriale, grazie al backplane con connessione Ethernet diretta e nativa: ciò consente di utilizzare design architetturali secondo standard ODVA e di integrare in un’unica infrastruttura dispositivi con protocolli di comunicazione diversi, senza necessità di gateway. In più, adottando la tecnologia FDT/DTM, diventa unico strumento ed un unico scanner per configurare e controllare dispositivi di campo, trasformando la piattaforma di sviluppo PLC “Unity Pro” di Schneider Electric in un asset manager tool. Il bus Ethernet funge da “switch integrato” per una connessione diretta anche verso moduli master posti sullo stesso rack, che adottano comunicazione fieldbus con standard proprietari (CanOpen, Profibus Hart, Asl…). Completano le principali caratteristiche del prodotto la CPU con processori Dual core di ultima generazione ad elevate prestazioni e funzionalità di sicurezza integrate nativamente nel rispetto degli standard IEC622443, con certificazione Achille Level 2.
ALTIVAR PROCESS Altivar Process è una nuova gamma di inverter dedicata alle applicazioni di processo da 0,75 kW a 1,5MW, che integra oltre alle tradizionali funzioni di controllo motore e applicazione, anche servizi a valore aggiunto per ottimizzare i processi ed il business, migliorando la gestione del ciclo di vita degli asset e la gestione dei consumi energetici. Funzioni evolute controllano le condizioni del sistema e dei componenti interni del prodotto, garantendo che le applicazioni operino sempre al livello ottimale di efficienza; questo consente una ulteriore ottimizzazione dei costi di gestione, pari a circa l’8%; le variazioni di efficienza sono individuate istantaneamente e l’alimentazione motore è monitorata con un’accuratezza molto elevata (<5%). Altivar Process può anche ridurre del 20% le interruzioni di servizio, grazie a funzioni di manutenzione predittiva e diagnostica avanzate. Inoltre le funzionalità “Ethernet e Web Server inside” rendono efficace e sicuro l’accesso a tutte le informazioni, in ogni momento e da qualsiasi punto dell’infrastruttura di rete, sia a livello di impianto, sia da PC di asset management, sia da remoto; il webserver integrato consente la visualizzazione di dasboard di monitoraggio, stati di funzionamento dell’inverter e del processo, con elevata personalizzazione. Compatto, modulare e flessibile, è disponibile nelle versioni disponibile nelle versioni IP21 o IP55 “Wall Mounted” e in quadro accessoriato IP23 o IP54.
44 44
Altivar Process: il primo inverter service oriented
schneider-electric.com
45
SPECIALE IBE A cura della redazione
Industry BIG Event 2015: 6 novembre 2015, Politecnico di Milano
Disruption:
Exponential vs. Linear evolution Disruptive è ormai un aggettivo che si applica a quasi tutto: innovation, technology, business model, product, per indicare e sottolineare che il cambiamento di qualsiasi cosa non è più “smooth” passando gradualmente da uno stato all’altro ma che il nuovo impatta sulla situazione attuale in modo repentino e totalizzante e, vista la rapidità crescente dei fenomeni, distrugge non il vecchio ma l’esistente creando una situazione nuova attraverso una discontinuità. Obiettivo di questa giornata è presentare e discutere il come e possibilmente il perché di questa evoluzione.
46 46
IBE 2015
Perché ParteciPare? Massimo v.a. Manzari, CEO e Fondatore di Mind-Mercatis Il termine distruzione è sempre più diffuso, perché da un uso riferito a eventi naturali e fisici, oppure guerreschi, oggi assume un nuovo, importante significato: enfatizzare ciò che sta accadendo anche su piani socio economici e tecnologici. Ecco dunque che sono nati casi in cui il termine distruzione assume un’accezione positiva, perché usato per rendere consapevoli le persone di un mondo che cambia con una rapidità tale da distruggere ciò che esiste per creare qualcosa di nuovo. Qualcosa di -appunto - positivo. L’innovazione così dovrebbe agire e quindi, partecipare a IBE 2015, uno degli ambiti dove si affronta l’argomento distruzione nel suo significato positivo, è un’occasione interessante per capire come sopravvivere alle “distruzioni” in corso. Il tema di questa edizione dell’Industry Big Event: “Disruption: Exponential vs. Linear Evolution”, evidenzia tracce che, oltre a darci la possibilità di evitare la distruzione, indicano possibili percorsi evolutivi. Siamo lieti di quest’occasione di incontro che, solo per il fatto di essere una seconda edizione, dimostra come sia utile ed interessante dedicare una giornata ad incontrare e scambiare visioni e pratiche di sopravvivenza nel nuovo mondo che cambia.
Franco Megali, VP e MD Italia EMEA di Siemens Industry Software Siamo in un’epoca in cui l’innovazione sta apportando modifiche radicali alla nostra società. I prodotti in uscita oggi, il modo in cui sono progettati e realizzati, l’impatto che hanno nei mercati, sono drammaticamente diversi da quello che abbiamo vissuto anche solo cinque anni fa. Molte delle tendenze che guidano questa nuova era di innovazione hanno intensificato la concorrenza globale, la domanda per prodotti più personalizzati, l’importanza dei Big Data. Ma c’è qualcosa di ancora più profondo in corso: c’è una confluenza di tecnologie dirompenti come l’Internet of Things, il Cloud, il 3D Printing, la Knowledge Automation e l’Advanced Robotics, che le aziende stanno sfruttando per realizzare prodotti che siano più intelligenti e più collegati che mai, e questi prodotti stanno cambiando radicalmente i mercati e ne stanno creando di nuovi. Quindi, è oggi più che mai utile confrontarsi con altre organizzazioni che stanno affrontando la stessa situazione in un contesto, come quello offerto dall’Industry Big Event, nel quale è possibile incontrare i vendor, gli accademici e le aziende.
Gerard Litjens, Director European Operation - CIMdata With product complexity continuously increasing, active life of products decreasing, competition being global, and care for the environment on every political agenda, business conditions have dramatically changed, and will continue to change. The pressure on any Company’s innovation capabilities is high. From a technology perspective the developments and opportunities that go along with that are significant as well, and add to the innovation pressures for many companies. Not just the product innovations, but certainly also the processes along which products are defined, developed, manufactured, maintained, etc. This requires a solid PLM enabled product and business strategy.
Marco Maiocchi, Docente presso il Politecnico di Milano - Disegno Industriale e presso il Conservatorio G. Verdi di Milano Per far fonte alla costante evoluzione tecnologica e ai continui cambiamenti del nostro ecosistema antropologico che vede amplificarsi le concentrazioni di ricchezza e le distribuzioni di povertà, servono cambiamenti radicali e su larga scala. Per paesi come l’Italia, l’unica competizione possibile è quella basata su ciò che il denaro non può comperare: l’emozione. L’Industry Big Event, offre la possibilità di parlare di queste tematiche scambiando idee su possibili esperienze e soluzioni. Bisogna comprendere come si presenti realmente oggi il mercato e quali saranno i trend futuri, per poter intraprendere la strada giusta che consenta di affrontare con successo le sfide di oggi, implementando nel contempo le soluzioni di domani.
47 47
FOCUS EVENTI Stefano Casazza, Country Manager Eplan Software & Service Siamo all’inizio della quarta rivoluzione industriale. Sta cambiando il mercato, stanno cambiando le fabbriche, stanno cambiando i sistemi produttivi, internet è presente ovunque e in tutte le cose. Questi cambiamenti stanno avvenendo, spesso inconsapevolmente, tutti i giorni sotto i nostri occhi e alla velocità della luce…o quasi. Ritengo questo incontro di respiro internazionale, una importante occasione per incontrare e dialogare con i vendor, con l’Università e con altri clienti e fornitori che già si sono mossi o si stanno muovendo per indirizzare le scelte del loro futuro.
Marco Spada, Training Specialist Beckhoff Automation Per Beckhoff Automation i concetti che stanno alla base della prossima rivoluzione industriale, leggasi “Industry 4.0”, costituiscono la logica conseguenza della convergenza di tecnologie dei settori dell’informatica e della comunicazione con l’automazione dei processi manifatturieri che hanno costruito il successo dell’azienda negli ultimi 30 anni. La produzione e la logistica industriale subiranno nell’immediato futuro cambiamenti radicali, che da un lato ne incrementeranno enormemente la complessità, e dall’altro renderanno le Smart Factories più flessibili, sicure ed efficienti, e quindi più competitive; tali cambiamenti muteranno profondamente anche l’interazione tra uomo e macchina, in virtù della comunicazione integrata tra tutti i componenti ed i livelli del processo produttivo. Beckhoff è entrata a far parte del consorzio tecnologico “it’s OWL” composto da imprese, università, istituti di ricerca ed organizzazioni che collaborano per accelerare il processo di innovazione, assumendo un ruolo guida in progetti di ricerca correlati come “Scientific Automation” ed “Extreme Fast Automation”. Per queste ragioni, Beckhoff ritiene fondamentale dare il proprio contributo all’Industry Big Event.
48 48
IBE 2015 Umberto Cugini, Politecnico di Milano Gli psicologi ci dicono che normalmente abbiamo un approccio mentale di previsione di tipo proporzionale. Ossia: se sappiamo che una grandezza, fisica o non, produce un dato effetto, siamo normalmente portati ad assumere che ci sia una relazione lineare tra questi due dati. Su questa base solitamente basiamo le nostre previsioni intuitive. Ray Kurzweil, nel suo libro “The singularity is near”, basato sulla sistematica osservazione della “exponential growth” ci mostra come i processi evolutivi che più impattano e caratterizzano il nostro presente, ed ancor più il nostro prossimo futuro, evolvono in modo almeno esponenziale poiché hanno superato il punto di Singolarità in cui vige la sua “Law of Accelerating Return”. Questo cambia totalmente il contesto e quindi il modo di guardare ai processi di innovazione e per affrontare le previsioni in modo più affidabile. Prendiamo coscienza di questo fatto; l’incontro IBE può essere l’occasione.
Mauro Faccin, Euromed Director, Services Business Partner Dassault Systemes Il confronto tra operatori del mercato, accademia e aziende è sempre un momento di crescita culturale e di confronto professionale. Perchè un evento come questo che vede coinvolti i principali attori (aziende, vendor di tecnologia e accademia) può essere di stimolo a intraprendere iniziative di evoluzione del nostro modo di pensare per affrontare con meno paura il cambiamento necessario.
Lâ&#x20AC;&#x2122;innovazione
...è aperta
Tre community dedicate al mondo dellâ&#x20AC;&#x2122;innovazione digitale Iscriviti gratuitamente e partecipa anche tu.
Open Innovation ti aspetta sul portale www.openinnovation.regione.lombardia.it
III
IV