Anno VII n°34 - Gennaio-Febbraio 2017 - Supplemento a www.newsimpresa.it - Diffusione gratuita
COVER
STORY
Digital Twin, innovazione e integrazione: le strategie chiave di Siemens PLM Software pc del fut uro
s p e c i a l e i be
d o s s i e r o i l & ga s
CORSO: MAPPE MENTALI
Organizzare e sviluppare contenuti, esporre idee, prendere decisioni, preparare e condurre riunioni, strutturare e gestire presentazioni di lavoro, comunicare e comprendere
MIND UP
www.pentaconsulting.it PENTACONSULTING tel: 02.92958990 VALORE PER COMPETERE
Per informazioni: Pentaconsulting Srl - Piazza Caiazzo 2, Milano - Tel. 0292958990 - pentaconsulting@pentaconsulting.it - www.pentaconsulting.it
Gennaio/Febbraio 2017
PACKAGING Anno VI Supplemento a www.newsimpresa.it diffusione gratuita EDITORE Pentaconsulting Srl Piazza Caiazzo, 2 20124 Milano pentaconsulting@pentaconsulting.it Tel. 02 92958990
DIRETTORE RESPONSABILE Massimo Fucci massimo.fucci@pentaconsulting.it
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Studio.IoG STAMPA C&M Print Via Sardegna, 13 20060 Vignate (MI) www.cmprint.it
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PENTACONSULTING VALORE PER COMPETERE
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EDITT ORIALE di Massimo Fucci
Industy 4.0 chimera, bubbola o cosa seria Sono rimasto colpito dalla domanda della badante di mia suocera: “Lei opera nell’Industry 4.0?” In realtà la signora era da un po’ di tempo che cercava di comprendere quale fosse la mia attività. Questo episodio sta a sottolineare quanto sia invasiva e persuasiva la comunicazione mediatica in merito al grande tema (meglio sarebbe i grandi temi) che ruota intorno all’Industria 4.0. alla tedesca, dove il programma è nato, laddove la classe politica ha una lungimiranza diversa, le aziende operano in modalità strutturata anche se, forse, troppo conservatrice. Cosa significhi in termini tecnologici essere 4.0 compatibili non è oggetto di questo edittoriale, poiché ancora una volta di tecnologie, di applicazioni, dispositivi più o meno buoni ce ne sono in sovrabbondanza. Massimo Fucci Sono più interessato, da persona cresciuta nell’ambito industriale, a più aspetti, quali premesse, quale impatto, quali molle e quali opportunità di questa ex novità, che galleggiano nell’etere della comunicazione. Mi spiego meglio. Siamo un po’ alla resa dei conti. Tutte quelle “parole” come globalizzazione, costo del lavoro, ottimizzazione dei processi, alimentazione dei costi nascosti, collegati alla meritocra-
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zia e al vivere del cambiamento, oggi definiscono in maniera oggettiva la capacità di competere. Ora, possiamo anche disseminare di sensori la Fabbrica, possiamo rilevare ed inviare dati in tempo reale tra i vari dispositivi, ma come vengono utilizzati? E soprattutto abbiamo le capacità/ volontà per prendere le decisioni del caso? Ed ecco che si arriva al nocciolo della questione, quante aziende hanno messo in atto un’opera di “RinnovaMenti” rivolta al management? Ora, grazie al Piano Calenda, le Aziende che vanno bene hanno la possibilità di gestire meglio gli investimenti grazie al super ammortamento. Cosa che non vale per le aziende che non sono in grado di investire. Industry 4.0 non è il toccasana delle situazioni pericolose. Rimane, come in altri casi già occorsi nel Pianeta, un percorso e un’opportunità per un cambiamento strutturale di approcci e comportamento aziendale nei confronti del mercato e del business. Altrimenti da cosa seria… si trasforma in bubbola o chimera.
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SOMMARIO EDITTORIALE INDUSTRY 4.0 CHIMERA, BUBBOLA O COSA SERIA
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COVER STORY DIGITAL TWIN INNOVAZIONE E INTEGRAZIONE: LE STRATEGIE CHIAVE DI SIEMENS PLM SOFTWARE 08
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INDUSTRY BIG EVENT TERZA EDIZIONE: COME E PERCHè VIVERE DEL CAMBIAMENTO
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Beckhoff automation i pc del futuro: QUALI CARATTERISTICHE E FUNZIONALITà
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schneider electric FLESSIBILITà, SICUREZZA E PRESTAZIONI PER IMPIANTI DI PRESTAZIONE COMPETITIVI
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MATHWORKS 21
INGEGNERI E TEAM IT SCELGONO MATLAB PER COSTRUIRE SISTEMI DI BIG DATA E ANALYTICS 21
EPLAN 22
Il portfolio Eplan per ridurre i costi ed il time to market 22
HMS INDUSTRIAL NETWORKS 25
ANYBUS WIRELESS BOLT PERMETTE AI DISPOSITIVI DI COMUNICARE VIA WIRELESS 25
SPS IPC DRIVES ITALIA LA FIERA DI AUTOMAZIONE PIù IMPORTANTE IN ITALIA 26 26
GMDE DAM: IL CENTRO DI GESTIONE E DISTRIBUZIONE INTEGRATA E SICURA DI CONTENUTI DIGITALI 29 29
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Digital Twin, innovazione e integrazione: LE STRATEGIE CHIAVE DI SIEMENS PLM SOFTWARE
Le sfide che il mondo produttivo si trova a fronteggiare sono sempre più complesse. Ogni azienda per vincere deve necessariamente operare su piattaforme tecnologiche avanzate e collaborative. Questa è la strategia che trova una risposta, immediata e di lungo periodo, nel portfolio e nella cultura d’impresa di Siemens PLM Software, azienda leader nelle soluzioni rivolte alla gestione del ciclo di sviluppo prodotto.
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Franco Megali Vice President e Managing Director Italy and MEA di Siemens Industry Software
SIEMENS PLM SOFTWARE
I
l sistema manifatturiero italiano si trova ad operare in mercati sempre più competitivi, laddove gusto e stile hanno ancora un discreto fascino, ma per continuare a competere con successo rischiano di diventare sempre più una condizione necessaria, ma non più sufficiente. In un contesto globalizzato, è fondamentale riuscire a generare nuovi prodotti in linea con le aspettative del mercato, con italian style e, soprattutto, nel rispetto dei margini necessari alle aziende produttrici. Un tema serio che va affrontato operando su diversi fronti: dalla finanza, al modello di business, all’organizzazione, alle tecnologie abilitanti. Se orientiamo il nostro focus sul processo di sviluppo prodotto, allora assumono importanza rilevante gli applicativi e le soluzioni software.
alla messa in esercizio fino all’eventuale smaltimento del prodotto stesso. Al fine di comprendere il posizionamento, le strategie e gli elementi differenziatori nel mercato italiano di Siemens PLM Software, abbiamo incontrato Franco Megali, Vice President e Managing Director Italy and MEA di Siemens Industry Software, un manager che ha maturato una notevole esperienza in questo settore e che è stato l’artefice dell’adozione di soluzioni 3D da parte di importanti aziende del settore manifatturiero italiano. “Nel mercato italiano Siemens PLM Software - spiega Franco Megali- continua ad operare con successo sia grazie al consolidamento dei mercati storici quali Automotive & Transportation, Aerospace & Defense, Industrial Machinery & Heavy Equipment, sia grazie ad importanti investimenti anche su altri settori quali il Consumer Products & Retail e l’Energy”.
Le aziende per continuare a competere devono adottare soluzioni software in grado di abbattere i costi nascosti (quelli non contabilizzati), dovuti -a volte- ad errori o a ripetizioni che, sempre più, allungano i tempi di realizzazione ed aumentano i costi.
Il posizionamento dell’azienda a leader di mercato, evidenziato anche dallo studio annuale del mercato italiano PLM sviluppato da Pentaconsulting, è dovuto essenzialmente a due fattori: il primo riguarda la mentalità e la cultura d’azienda che Siemens PLM Software ha nel proprio DNA, ovvero la propensione a fornire un prodotto/servizio in linea con le esigenze del singolo cliente supportandolo nel processo di innovazione. Il secondo risiede nella capacità dell’azienda di trovare risposte immediate alle diverse esigenze di differenti mercati grazie a una foundation software che opera in un ambiente integrato, sicuro e aperto.
In questo specifico mercato opera da anni Siemens PLM Software (www.siemens.it/plm), azienda leader mondiale nella fornitura di software per la gestione del ciclo di vita del prodotto e la gestione delle operazioni di produzione (PLM e MOM).
Un risultato, quest’ultimo, frutto sia di una capacità di ascolto del mercato, sia di una campagna di acquisizioni oculata e mirata, che ha generato un portfolio d’offerta di riferimento che copre l’intera serie di processi che interessano il ciclo di vita dei prodotti.
Siemens PLM Software si distingue per la capacità di supportare il business delle aziende dall’ideazione alla realizzazione,
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COVER STORY
Franco Megali e il Direttore Responsabile della Testata NewSimpresa Massimo Fucci presso gli uffici della redazione di Milano
Diverse sono state le aziende acquisite nel tempo e i cui prodotti ora sono stati integrati nella foundation: dalle soluzioni per la simulazione e il test dei prodotti - grazie all’acquisizione di LMS e CD-Adapco, due aziende leader di settore - che consentono di ridurre sia i costi di prototipazione fisica sia il time to market. Yamaha Motor Racing è uno dei clienti più illustri per quanto riguarda le soluzioni LMS.
La digitalizzazione sta giocando un ruolo sempre più importante nel mercato manifatturiero. Questo processo genera un enorme volume di dati che hanno bisogno di essere tracciati e analizzati. Per questo Siemens mette a disposizione la piattaforma MindSphere, che si propone sul mercato come “Cloud Industriale”, fornita di un’architettura aperta e con possibilità di interconnettere device di fornitori diversi.
Un altro tassello importante per la completezza del portfolio è stata l’acquisizione di Polarion, azienda che fornisce soluzioni per la gestione del ciclo di vita delle applicazioni (ALM). Con Polarion, Siemens PLM Software mette a disposizione dei suoi clienti un ambiente operativo e collaborativo che consente alle aziende di creare prodotti intelligenti e connessi in ambienti software congrui.
“Siemens è l’unica azienda al mondo capace di supportare a 360° il business model di un cliente in termini strategici - sottolinea Franco Megali - Negli ultimi anni ha investito circa 10 miliardi di euro in un piano organico di acquisizioni che hanno permesso, da un lato di consolidare la posizione di leadership di settore e dall’altro, di fornire alle aziende un portfolio unico in grado di coprire tutta la fase dei processi di ingegneria, dei processi virtuali e fisici del manufacturing”.
Tra le novità di prodotto di Siemens PLM Software possiamo invece segnalare Omneo, soluzione cloud Software as a serve (Saas), capace di offrire un alto livello di product performance intelligence, supportando decisioni importanti lungo tutta la value chain globale. Si tratta di una tecnologia che consente un’elevatissima velocità di elaborazione di dati non strutturati, e anche geograficamente distribuiti, che permette di produrre in pochi secondi delle analisi sui dati che tipicamente potrebbero richiedere ore per l’elaborazione.
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Uno degli aspetti che contraddistingue la mentalità ed il portfolio di offerta di Siemens PLM Software è l’apertura delle proprie soluzioni. In particolare l’interoperabilità dei dati CAD, da sempre croce e delizia del rapporto tra fornitori e utenti di soluzioni software dedicate al ciclo di sviluppo dei prodotti.
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SIEMENS PLM SOFTWARE
In quest’ottica di apertura fa parte del portfolio d’offerta - ormai dal lontano 2000 - il formato JT, oggi Standard ISO - che consente a tutte le risorse coinvolte in un processo di sviluppo di un prodotto di poter visualizzare e condividere dati tridimensionali. “Il formato JT è un sistema che funge da trait d’union per tutte le varie fasi di progettazione - spiega Franco Megali - e permette a tutti, anche a chi non ha a disposizione una postazione grafica di lavoro, di operare su rappresentazioni tridimensionali del prodotto. Possiamo fare due esempi. Il primo concerne il management aziendale che utilizzando un dispositivo qualsiasi (tablet, smartphone, computer), grazie al JT, può presentare il prodotto o lo stato di avanzamento dei lavori; il secondo riguarda gli uffici acquisti che possono interloquire con i subfornitori mostrando direttamente in digitale le specifiche e il prodotto oggetto della richiesta senza fornire dati sensibili”. In breve, il formato JT elimina la dipendenza dal singolo formato p r o p r i e t a r i o . L’ i m p o r t a n z a strategica del formato JT è confermata dall’utilizzo diffuso da oltre 10 anni - anche da parte di General Motors. “Prerogativa di Siemens PLM Software - continua Franco Megali - è l’aver compreso, oltre 10 anni fa, che l’automazione da sola non avrebbe potuto soddisfare tutte le sfaccettature che si porta in dote un modello di business dinamico, ma era indispensabile l’integrazione anche con i software industriali e l’infrastruttura più estesa dell’Information Technology. Da qui è nato il nostro concetto Digital Twin, ossia la possibilità di creare un ‘gemello digitale’ non solo del prodotto, ma anche di tutti
processi legati alla produzione, quindi dall’idea, alla progettazione, pianificazione e ingegnerizzazione dei processi produttivi, fino alla produzione e alla connessione dei servizi”. Siemens PLM Software è in grado di coprire ‘end to end’, tutte le singole fasi del ciclo di vita del prodotto dalla concezione (gestione dei requisiti) alla progettazione, simulazione e test, al processo produttivo, alla messa in esercizio fino alla manutenzione, alla dismissione e al riutilizzo a fine vita del prodotto. Tutte le informazioni generate sono gestite in Teamcenter, soluzione software per la gestione dei dati e delle informazioni di prodotto, più diffusa a livello mondiale. Tutti i dati sono fruibili da coloro che ne hanno specifici permessi, in un ambiente sicuro ed integrato. Tutte le fasi ed i processi sono, quindi, definibili e testabili in modalità digitale, ovvero senza che il prodotto o le linee di produzione vengano realizzate fisicamente. Solo una volta testato il tutto in virtuale, si procede alla reale generazione del prodotto e dei processi produttivi. “In tutti questi anni – conclude Franco Megali – ci siamo resi conto che per avere successo bisogna non solo investire in sistemi che si adattino ai business model dei clienti, ma soprattutto investire nella formazione delle proprie risorse umane. Questo è il messaggio che voglio lanciare al management delle aziende italiane. Realize Innovation è un concetto che passa necessariamente anche attraverso l’evoluzione delle persone coinvolte; la tecnologia deve esserci d’aiuto, ma la modalità e la capacità di implementazione rimangono una prerogativa delle persone”.
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INDUSTRY BIG EVENT TERZA EDIZIONE: COME E PERCHĂˆ VIVERE DEL CAMBIAMENTO Di Massimo Fucci
Industry Big Event, la terza edizione si guadagna i gradi e cambia sede, dal Campus della Bovisa alla sede storica del Politecnico di Milano in Piazza Leonardo da Vinci. Un appuntamento reso possibile grazie al contributo della Fondazione del Politecnico di Milano e al centro di Innovazione sistematica. Un evento a numero chiuso, riservato a 100 iscritti che ha tracciato come saranno‌
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SPECIALE INDUSTRY BIG EVENT
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omunicare al management delle aziende come innovazione e disruption viaggino oramai di pari passo, con una dinamica caratterizzata da una continua accelerazione è il leitmotiv alla base delI’Industry Big Event, una sorta di mantra per il management. L’incontro ha dimostrato perché la competizione si vince se un’azienda riesce a mettere in atto un percorso continuo di ‘rinnovamenti’, solo in questo modo il board, il management e le maestranze possono costruire un team integrato in grado di utilizzare i nuovi modelli di business e le tecnologie ed infrastrutture abilitanti in maniera tale da operare accontentando le esigenze del mercato e, nel contempo, salvaguardando la giusta marginalità. Un percorso continuo in cui obiettivi e metri li ridefiniscono il mercato. Una condizione al contorno che da sola dovrebbe risultare sufficiente per implementare una gestione sistematica del cambiamento. Facile? No, per nulla! Ma possibile, come hanno evidenziato i diversi interventi contenuti nell’agenda progettata ad hoc. In particolare le tendenze evidenziate da Francesco Iervolino di Deloitte che ha ben introdotto il contesto in cui le aziende si trovano e si troveranno ad operare. Una serie di linee guida e aspetti al contorno che hanno trovato una forte declinazione orientata al settore manifatturiero nell’intervento di Umberto Cugini, Presidente del Centro di Competenza per l’innovazione
Sistematica della Fondazione del Politecnico di Milano. Un excursus semplice e diretto di come è cambiato e deve cambiare sia l’approccio, sia l’intero ecosistema di metodi e tecnologie a supporto dell’intero processo di sviluppo prodotto. Anche quest’anno la sezione Enabling Technology Panel ha mantenuto un livello di attenzione decisamente elevato. Non avrebbe potuto essere altrimenti, visti i temi e le aziende presenti: a partire da Michele Dalmazzoni di CISCO, che ha ben evidenziato quali siano le opportunità della digitalizzazione per l’industria italiana, nonché l’impatto sul Business Model e sulla relativa gestione delle operations. Estremamente concreto l’intervento di Leonardo Cipollini di Siemens PLM Software che ha indicato chiaramente un percorso per affrontare ed introdurre con successo una modalità operativa basata sulle informazioni digitali relative all’intero processo di sviluppo prodotto. Non poteva non essere presente un intervento che sottolineasse come l’automazione di fabbrica giochi un ruolo estremamente rilevante. In tal senso Duilio Perna di Beckhoff ha sottolineato l’importanza e la concretezza del programma Industrie 4.0 (alla tedesca) e quale debba essere il giusto approccio ed il percorso per meglio sfruttare l’integrazione tra i due mondi: IT e OT. Il continuo cambiamento genera dinamiche elevate nella comunicazione di prodotto; all’interno e all’esterno delle aziende.
Partecipanti per per area area aziendale aziendale Partecipanti
MANAGEMENT 45% PROFESSIONALS 4%
PROFESSIONALS 4% TOP MANAGEMENT 33% TOP MENAGEMENT 33% ALTRO 18%
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ALTRO 18% MENAGEMENT 45%
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Ragion per cui Carlo Caporizzi di GMDE ha mostrato quali siano le premesse, i percorsi ed i risultati attesi di una gestione integrata e multicanale delle informazioni (testi, immagini, video) relative allo sviluppo, alla produzione ed alla distribuzione dei prodotti. In sostanza l’importanza strategica di sviluppare e gestire una soluzione DAM. In tutte le edizioni del Big Event è stato dato ampio risalto ai Business Case al fine di mostrare risultati concreti da parte di aziende che hanno coniugato innovazione, disruption, metodi, processi e tecnologie. I casi presentati: Cefriel, Eurotech, Mind Mercatis, con la dovuta discrezione a salvaguardia di know-how ed esperienze specifiche degli speaker e delle aziende loro clienti, hanno dimostrato come sia possibile ben operare per continuare a competere con successo. Un notevole apporto è stato dato da Stefano Mainetti, Direttore Responsabile del PoliHub, lo Startup & District Incubator del Politecnico di Milano, che ha ben argomentato con esempi, ma anche con una numerica dirompente come la Fondazione del Politecnico di Milano sia in grado di supportare il processo di Innovazione. Dulcis in fundo…..lo spettacolare intervento di Marco Maiocchi dell’Opificio di Disegno Industriale Potenziale che da professore ed imprenditore di successo ora appartiene alla categoria dei pensatori applicati. Una sorta di intellighenzia illuminata che osserva le dinamiche generazionali, i grandi temi, lo sviluppo industriale e quale
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possa essere la strategia vincente. Quest’anno nel suo intervento: Singolare la Singolarità sono stati evidenziati i tratti salienti e le peculiarità della nostra italianità che - ormai è certo - ci salveranno! In definitiva, come è andata? In tal senso la parola è stata data ai partecipanti che si sono espressi compilando il questionario di valutazione e suggerimenti. Il risultato è espresso nella sequenza dei grafici di sintesi dell’analisi dei questionari. Al di là del risultato che parla da solo… preme sottolineare due dati: il primo la concretezza: il 91% dei partecipanti ha dichiarato Alta/Medio Alta l’utilità di quanto ascoltato nell’attività quotidiana; il secondo la competenza percepita. Un risultato frutto di due fattori: un attenta progettazione e conduzione dell’evento (tema, programma, relatori) e la preparazione e capacità di comunicare dei relatori. Non ci resta che rimanere in attesa della data del prossimo Industry Big event previsto nel 2017, come sempre a numero chiuso: 100 iscritti!
N o 2016 7 N ee w wS S II m m pp rr ee ss aa M M aa gg aa zz ii nn ee || G O et tnonbar ieo/ /DFiec be bmr ba ri e
SoddisfazioneGenerale Generale Soddisfazione
ALTA 59% MOLTO ALTA 41%
ALTAMOLTO 59% ALTA 41%
CompetenzaPercepita Percepita Competenza
ALTA 43%
MEDIA 9%
MOLTO ALTA 48%
Qualità Qualitàstruttura strutturaeetemi temitrattati trattati
MOLTO ALTA 36% MOLTO ALTA 36%
ALTA 64% ALTA 64%
ALTA 43%
MOLTO ALTA 48%
MEDIA 9%
Utilità Utilità nell’attività nell’attività quotidiana quotidiana
MEDIA 9%
MOLTO ALTA 30%
N N ee w wS S ii m m pp rr ee ss aa M M aa gg aa zz ii nn ee
MEDIO ALTA 30%
ALTA 61%
ALTA 61%
MEDIA 9%
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I PC DEL FUTURO: QUALI CARATTERISTICHE E FUNZIONALITÀ. PRODUCT TO WATCH Beckhoff, grazie ad un forte know-how tecnologico, progetta e realizza PC Industriali all’avanguardia e specifici per molteplici applicazioni. Una piattaforma che trova impiego, oltre che nell’automazione, anche in tutti quei settori in cui è richiesta un prodotto ad elevata affidabilità. Caratteristiche concentrate nel nuovissimo prodotto C6015.
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PC industriali (IPC) sono stati sviluppati per garantire un’elevata affidabilità negli ambienti operativi di produzione, sono caratterizzati da un ambiente operativo standard, dimensioni ridotte e soprattutto dalla possibilità di garantire una continuità di servizio non ottenibile altrimenti. “I nostri PC - esordisce Duilio Perna, Sales Manager di Beckhoff Italia - (www.beckhoff.it) realizzano un sistema di controllo ad alte prestazioni che integra nella stessa piattaforma molteplici funzionalità, quali logica, interfaccia uomo-macchina, controllo numerico, motion control, safety, condition monitoring e tecnologia di misurazione. La nostra prerogativa è l’uso di componenti avanzati e di processori ad alte prestazioni di ultima generazione. Inoltre ci distinguiamo per la capacità di personalizzazioni ad hoc per i nostri clienti, come ad esempio l’adattamento ad uno specifico design aziendale oppure l’applicazione del logo del cliente sul dispositivo, ma anche la realizzazione di layout personalizzati e
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Duilio Perna
Sales Manager, Beckhoff Automation
la possibilità di inserire una vasta gamma di speciali tasti meccanici, interruttori di emergenza e lettori RFID.” Gli IPC rappresentano la punta di diamante della filosofia aziendale per cui grande attenzione e cura viene riposta nella scelta dei componenti utilizzati, che debbono soddisfare i più elevati standard qualitativi atti a garantire buone prestazioni e il funzionamento affidabile nel tempo. “Il nuovo PC Industriale C6015 riassume in sé le caratteristiche principali delle attuali linee di tendenza: miniaturizzazione e potenza di calcolo - sintetizza Duilio Perna - un dispositivo espressamente progettato per applicazioni di tipo general purpose (dalla gestione della intelligenza di macchina alla comunicazione, dal controllo stand alone ad applicazioni distribuite basate su EtherCAT), il C6015 è un’ unità estremamente compatta che si pone come interessante alternativa alle tradizionali architetture PLC soprattutto nei sistemi di automazione di taglia piccola e media”.
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Il C6015, di appena 82x82x40 mm, è stato progettato per offrire la massima flessibilità in diverse opzioni di installazione. Il suo montaggio può essere eseguito sia a parete che su guida DIN, scegliendo indifferentemente tra la posizione orizzontale o verticale. Questa caratteristica, unitamente alle dimensioni estremamente compatte, consentono al C6015 di essere inserito negli spazi più angusti, addirittura sfruttando gli spazi residuali dei cabinet più piccoli. La versatilità di montaggio si dimostra un fattore molto importante, a volte addirittura decisivo nel caso in cui l’intera installazione a bordo macchina debba risultare la più compatta possibile. Ciò richiede infatti che il controllore, a cui i cavi si devono collegare, risulti perfettamente allineato alla loro traiettoria di ingresso, che di norma è dettata dallo specifico layout della macchina. “Ben si comprende - conclude Duilio Perna - come tali caratteristiche di fatto rendano il C6015 un dispositivo completo per molte applicazioni già nella sua configurazione base”.
C6015 Le interfacce standard e le opzioni disponibili rendono il C6015 un IPC ad uso universale. Sul dispositivo sono montati, oltre al processore Intel Atom, anche una memoria di massa SSD da 30 GB e il sistema operativo Windows Embedded Compact 7. Sono disponibili le opzioni Windows 7 e Windows 10 a cui si affianca la possibilità di espandere la memoria RAM DDR3L dai 2 GB standard fino a 4 GB. Sul C6015 si trovano inoltre una porta per il collegamento video, un adattatore dual-Ethernet dotato di connessione 2 x 100/1000BaseT e porte USB 2.0 e 3.0.
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SCHNEIDER ELECTRIC
Flessibilità, sicurezza e prestazioni per impianti di produzione competitivi PRODUCT TO WATCH
Stefano Camatti, titolare e fondatore di Phema
Gli impianti produttivi debbono rispondere a condizioni di utilizzo in grado di consentire marginalità e sicurezza. Lo sviluppo delle singole macchine d’impianto deve essere pensato in un’ ottica di architettura flessibile ad alte prestazioni in grado di garantire massima sicurezza di esercizio. Una sfida raccolta da Phema che nei propri progetti innovativi di meccatronica utilizza la gamma Preventa XPSMCM di Schneider Electric.
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e aziende manifatturiere sono chiamate a rispondere a continui cambiamenti delle esigenze dei propri mercati di riferimento. Per rimanere competitivi devono mettere a regime un sistema produttivo - basato su linee flessibili - in grado di seguire le dinamiche imposte dal mercato e, nel contempo, di mantenere la marginalità d’impianto e la sua sicurezza di esercizio. In quest’ottica, Phema ( www.phema.it ) società di ingegneria di progettazione di impianti elettrici, pneumatici e oleodinamici
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per macchine automatiche ed impianti industriali, ha focalizzato la propria attenzione progettuale sulla gamma Preventa XPS MCM di Schneider Electric (www.schneider-electric.it) in cui si trovano componenti che coniugano grande semplicità di implementazione con funzionalità estremamente avanzate rivolte alla sicurezza e alla diagnostica. “Proprio il controllo di sicurezza realizzabile con Preventa XPS MCM - afferma Stefano Camatti, titolare e fondatore di Phema (www.phema.it) - è ciò che ci ha convinto ad adottare questa
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E ITDREI R S C H N E I D E RS CEH LN EC C
soluzione. Abbiamo la possibilità di proporre macchine progettate con concetti innovativi di ingegneria meccatronica e di avere una visione integrata della progettazione finalizzata alla flessibilità ed alle prestazioni della specifica macchina industriale”. Preventa XPSMCM è un dispositivo configurabile di sicurezza modulare, che protegge i macchinari industriali e gli operatori da incidenti che potrebbero essere causati da parti in movimento. Il prodotto è in grado di monitorare contemporaneamente più funzioni di sicurezza, quali l’arresto di emergenza, il controllo accessi nelle zone pericolose, il monitoraggio della velocità dei movimenti pericolosi. Questa soluzione flessibile e scalabile consente di standardizzare i dispositivi di monitoraggio della sicurezza sia per macchine stand alone, sia per intere linee di macchine. Inoltre, consente al progettista di ottenere le specifiche di targa predefinite, riducendo il numero di componenti da utilizzare e, di conseguenza, anche l’ingombro ed i relativi cablaggi, il tutto con un rapporto costi-benefici elevato che non è scontato quando si parla di applicazioni flessibili e programmabili. In questo ambito, un noto operatore del settore packaging, con la consulenza ingegneristica di Phema e l’utilizzo dei moduli Preventa, ha realizzato macchine dedicate al confezionamento, che permettono di realizzare un cambio formato di linea in un tempo di 3/5 giorni invece che di 8/10 settimane. Un grande successo a vantaggio di un approccio produttivo in grado di fornire una risposta - in tempi molto più brevi - alle richieste del mercato. Un altro vantaggio per la gamma Preventa XPS MCM è la totale integrazione con le soluzioni di controllo e drive di Schneider
Electric. “Un asset importante, sia quando si progetta ex-novo, sia quando si agisce su macchine esistenti in operazioni di revamping, sottolinea Stefano Camatti - che costituiscono una parte importante del nostro business, è l’utilizzo di soluzioni Preventa XPS MCM che ci consente di modificare macchine progettate con vecchie soluzioni e di ottenere livelli di sicurezza elevati, sostanzialmente confrontabili con quelli ottenuti in macchine di nuova generazione ”. Phema, forte del Know how acquisito in ormai tanti anni di attività nel settore delle macchine automatiche aderisce al programma di partnership dedicato MIPP – Machine Integrator Partner Program di Schneider, che comprende la collaborazione nelle attività marketing e nelle proposte tecniche da presentare ai clienti. “La certificazione come partner MIPP - conclude Stefano Camatti - permette di presentarci ai clienti avendo un riconoscimento oggettivo che conferma le nostre competenze e la nostra buona capacità di progettare e sviluppare macchine rivolte al futuro, in termini di sicurezza e di prestazioni”. In sintesi, diversi i punti di forza associati a questa soluzione a partire dalla possibilità di un approccio standardizzato e modulare, quindi facilmente adattabile ad una vasta gamma di applicazioni; la totale integrazione con componenti di controllo e motori del portfolio d’offerta di Schneider Electric che consente di operare in un’architettura di sistema integrato; la presenza di funzioni avanzate di safety che consentono all’operatore interventi anche a carter aperto.
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M AT H W O R K S
INGEGNERI E TEAM IT SCELGONO MATLAB PER COSTRUIRE SISTEMI DI BIG DATA ANALYTICS
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ggi i sistemi evoluti di Big Data Analytics spaziano dalla manutenzione predittiva e dalla telematica ai sistemi di guida assistita e all’analisi dei sensori.
I team ingegneristici scelgono MATLAB perché offre funzionalità essenziali non disponibili nei sistemi di business intelligence o nei linguaggi open source, quali: un supporto nativo per dati da sensore, formati immagine, video, di telemetria, binari e altri formati in real time; fornisce, oltre ad una serie completa di funzionalità per la statistica e l’apprendimento automatico anche le routine numeriche che passano direttamente all’elaborazione parallela su cluster e cloud; infine, MATLAB, si integra nei sistemi enterprise, nei cluster e nei cloud, e può essere utilizzato per hardware embedded in real time. Vuole saperne di più? Scarichi questo eBook gratuito e scopra le tecniche di Machine Learning disponibili in MATLAB, per individuare la tecnica che meglio si adatta al problema da analizzare. https://it.mathworks.com/solutions/data-analytics.html
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EPLAN
IL PORTFOLIO EPLAN PER RIDURRE I COSTI ED IL TIME TO MARKET PRODUCT TO WATCH L’evoluzione del portfolio d’offerta di Eplan conferma che l’azienda si posiziona come uno dei principali referenti al mondo per l’implementazione di soluzioni di ingegneria per automazione, in grado di supportare le aziende nell’ottimizzazione del processo di sviluppo prodotto in ambito elettrico, fluidico e meccatronico per migliorare il time to market.
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n un mercato in forte e continua evoluzione i cosiddetti ‘Software Editors’, che operano nel campo del software a supporto dello sviluppo dei prodotti, devono necessariamente evolvere verso soluzioni integrate di sistema in grado di garantire, da un lato, un’ espansione dei domini trattati e, dall’altro, un’ integrazione con i sistemi informativi tecnici e gestionali.
Il portfolio d’offerta è un ambiente di progettazione multidisciplinare (elettrica, fluidica, impiantistica, armadi e quadri 3D e Harness design) che si basa su un unico database comune che consente di sviluppare schemi e circuiti in modo semplice veloce e sicuro.
la gestione dei sistemi di cablaggio bordo macchina. Le soluzioni proposte da Eplan conferiscono il massimo beneficio al cliente quando vengono utilizzate come strumenti di semplificazione del processo di sviluppo del prodotto e per automatizzare i processi mediante un configuratore che consenta di gestire facilmente tutte le opzioni e le varianti di ogni macchina. Per i clienti che hanno questa necessità e desiderano essere guidati in questo percorso, EPLAN ha sviluppato una metodologia suddivisa in quattro fasi (standardizzare, strutturare, classificare, configurare) che garantisce il buon esito dell’implementazione di progetto. Questo approccio progressivo è già stato testato da molti clienti e in diversi mercati, dimostrando ripetutamente la propria validità.
La gestione univoca dei dati, attraverso le varie discipline di sviluppo prodotto, permette la Stefano Casazza Country generazione della documentaManager della filiale italiana zione di progetto e le distinte di EPLAN sempre aggiornate e integrabili con i differenti sistemi gestionali che possono essere presenti all’interno delle singole aziende. L’evoluzione continua delle soluzioni in ambito meccatronico ha permesso ad Eplan di standardizzare anche la formazione Molte le soluzioni verticali presenti nel porfolio: Eplan Electric, dei progettisti. il modulo dedicato alla progettazione di schemi e circuiti unifilari; Eplan Fluid, dedicato alla progettazione pneumatica e fluidica; Eplan Preplanning dedicato alla pre pianificazione di progetto; Eplan Pro-panel dedicato alla progettazione 3D dell’armadio elettrico ed infine, Eplan Harness ProD, il modulo per
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Grazie ad Eplan Academy, gli ingegneri di tutto il mondo possono accedere ad un programma formativo strutturato e dedicato sia alla formazione di base che a quella avanzata sia di prodotto che di processo.
A questo si aggiunge il supporto on the job per la standardizzazione della progettazione, la gestione di varianti e delle configurazioni di prodotto, nonché l’implementazione di soluzioni su misura per l’integrazione dei dati di progettazione con i sistemi PDM, PLM e ERP.
grafiche c h e descrittive. Eplan Dataportal è utilizzabile anche con Ipad e Iphone, grazie all’apposita APP, attraverso i quali è possibile visualizzare non solo il catalogo dei produttori ma l’intero schema elettrico del progetto
L’azienda, a supporto dell’efficacia del processo di sviluppo prodotto dei propri clienti, mette a disposizione EPLAN Data Portal: un servizio web incorporato nella piattaforma EPLAN, che consente sia un accesso immediato, sia l’importazione diretta di tutte le informazioni dei componenti inseriti nei cataloghi dei maggiori produttori, sia
In sintesi i benefici ottenibili sono concreti: riduzione della complessità, maggiore riutilizzo e massima flessibilità, costi di processo ottimizzati e maggiore efficienza nell’ingegneria. Un risultato tale da consentire di lavorare in modo più efficiente e di ridurre i costi ed il time-to-market.
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mmt-italia.it
Motion Systems / Mechatronics / Industry 4.0 / Automation / IoT / Embedded electronics / Hydraulics and pneumatics / Robotics / Controls
4 - 6 / 10 / 2017
I N N O V AT I O N
FEELS AT HOME
M&MT, il primo business-event dedicato a Motion e Mechatronics, si presenta con un format completamente inedito: gli stand sono standard con metrature a scelta tra cinque “taglie” (S, M, L, XL, XXL) e le formule di adesione sono tutte “all-inclusive”. Scopri i costi di partecipazione:
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE
SEDE: fieramilano Rho, ingresso dalle porte Est, Ovest e Sud PERIODO DI SVOLGIMENTO: da mercoledì 4 a venerdì 6 ottobre 2017 ORARIO: dalle 10.00 alle 18.00
INGRESSO: gratuito con preregistrazione CATALOGO M&MT: disponibile in fiera PER INFORMAZIONI: tel. +39 02 70633292; info@mmt-italia.it
HMS INDUSTRIAL NETWORKS ANYBUS WIRELESS BOLT PERMETTE AI DISPOSITIVI DI COMUNICARE VIA WIRELESS HMS Industrial Networks presenta Anybus Wireless Bolt, un access point wireless progettato per essere montato su una macchina o su un quadro elettrico, in grado di fornire un collegamento wireless tramite rete WLAN, Bluetooth o Bluetooth Low Energy. Tale collegamento permette di eseguire la configurazione mediante un normale tablet o smartphone o di collegarsi ai servizi cloud, realizzando per davvero l’Industrial IoT.
A
nybus Wireless Bolt viene montato su una macchina o su un quadro elettrico ed è in grado di fornire una solida interfaccia wireless, appartenente alla Classe IP67. Molto utile per accedere alla configurazione di dispositivi, ad esempio, il Bolt rende possibile il “Bring Your Own Device (BYOD)” ovvero il collegamento da tablet o smartphone con la macchina e permette di utilizzarli come un HMI. Un altro tipico ambito applicativo è quello di collegare una macchina ai servizi cloud. Il Wireless Bolt può connettersi via wireless fino a 100 metri di distanza tramite rete WLAN e supporta anche Bluetooth o Bluetooth Low Energy. Sul lato connesso, Anybus Wireless Bolt è in grado di comunicare con i dispositivi basati su seriale (RS232/485), CAN o Ethernet. Indipendentemente dal metodo di comunicazione, il Bolt presenta il medesimo connettore (2x9p Plug Connector) sia per la connettività che per la potenza. “Abbiamo notato un crescente interesse nella connettività wireless, con il nostro Anybus Wireless Bridge”, afferma Martin Falkman, Product Manager in HMS Industrial Networks.
“Quindi, volevamo offrire ai costruttori di macchine una robusta soluzione wireless, di tipo industriale, per il montaggio a bordo macchina. Anybus Wireless Bolt è un modo ulteriore che HMS offre ai propri clienti per realizzare l’IIoT, tramite soluzioni wireless robuste e sicure, pronte a soddisfare le esigenze di connettività del futuro. Oggigiorno ci sono molte soluzioni wireless sul mercato, ma poche sono in grado di offrire collegamenti affidabili e robusti, come richiede il mercato industriale. Con Anybus Wireless Bolt abbiamo ampliato la nostra offerta wireless perché il mercato industriale sta diventando sempre più ricettivo alle soluzioni wireless. L’offerta Anybus Wireless Bolt, assieme ad Anybus Wireless Bridge, appartiene alla terza famiglia delle nostre soluzioni gateway, che va a completamento della gamma già esistente, composta dai moduli Anybus X-gateway e Anybus Communicator”. Per saperne di più su Anybus Wireless Bolt: h t t p : / / w w w. a n y b u s . c o m / p r o d u c t s / w i r e l e s s - i n d e x / anybus-wireless-bolt
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SPS IPC Drives Italia LA FIERA DI AUTOMAZIONE PIÙ IMPORTANTE IN ITALIA EVENTI
SPS IPC Drives Italia,(www.spsitalia.it) organizzata da Messe Frankfurt Italia, in linea con il trend di crescita del comparto dell’automazione e dell’interesse da parte dell’industria manifatturiera per l’evento, si presenta con un nuovo layout espositivo che ha permesso di soddisfare le richieste di ampliamento e di offrire una collocazione alle aziende in lista d’attesa. La manifestazione nasce con l’obiettivo di proporre al mercato italiano, uno strumento efficace di rinnovamento tecnologico, dove il fil rouge, tra la parte espositiva e quella congressuale possa offrire risposte certe ad esigenze concrete di automazione industriale. “La fiera - spiega Francesca Selva, Vice Presidente Marketing & Events di SPS IPC Drives Italia - in programma a Parma, dal 23 al 25 Maggio 2017, si svilupperà su ben 4 padiglioni, non solo per un notevole incremento delle adesioni rispetto all’anno precedente ma anche per l’avere inserito nuove categorie
merceologiche legate alle tecnologie disruptive - Meccatronica, Industrial IoT, Big Data, Cybersecurity, applicazioni robotiche, software di progettazione e simulazione – volte a completare l’offerta per la fabbrica intelligente dando completezza e visibilità all’intera filiera dell’automazione industriale.” L’evento offrirà al visitatore una panoramica completa su soluzioni tecnologiche innovative volte ad implementare una produzione manifatturiera moderna ed eccellente, partendo dal concept di un prodotto fino alla sua completa realizzazione e commercializzazione. La manifestazione rappresenta, inoltre, una grossa opportunità di matching tra aziende, tecnici ed operatori che cercano, e trovano, soluzioni applicative concrete. E proprio le tavole rotonde su automotive, meccatronica, digitale e Industria 4.0, oltre alle soluzioni tecnologiche e alla divulgazione delle applicazioni realizzate nei vari settori industriali, animeranno le tre giornate di SPS IPC Drives Italia.
Moltissimi gli eventi in programma durante le tre giornate di fiera in cui non mancheranno approfondimenti tecnici ed incontri ‘one to one’ con esperti del settore. Confermato, anche quest’anno il Progetto ‘Know how 4.0’ dedicato ai temi tecnologici volti allo sviluppo di soluzioni innovatrici nel settore dell’industria digitale, robotica e IoT. Nella medesima area saranno presenti anche i Digital Innovation Hub (DIH) che potranno fare mentoring e coaching gratuito alle aziende desiderose di conoscere le ultime novità in campo tecnologico e digitale, ed uno sportello informativo realizzato insieme a ANIE Automazione e PwC (nuovo partner per l’edizione 2017), dove trovare risposte alle domande su Industria 4.0 sia dal punto di vista tecnico che fiscale in merito al Piano Governativo Industria 4.0. “Un progetto speciale, denominato ‘FARM 4.0’ - continua Francesca Selva - sarà realizzato per sottolineare quanto il tema dell’automazione non sia inerente al solo mondo produttivo, ma coinvolga l’intera società impattando in tutti i suoi ambiti. In questo contesto viene sottolineato quanto il settore
agricolo sia caratterizzato da un elevato contenuto di automazione, evolvendo verso nuove soluzioni in grado di ottimizzare processi, performance, analisi dati, Tale settore costituisce un mercato molto importante per i produttori di componenti di automazione.”
Francesca Selva Vice Presidente Marketing & Events di SPS IPC Drives Italia
Le aspettative sono molte e lo dimostrano i numerosi progetti rivolti agli espositori e visitatori della fiera che è nota per essere attenta ai trend e alle esigenze del settore ponendosi come un evento “solution to users” “L’automazione industriale - conclude Francesca Selva - guarda a tutto il settore manifatturiero in modo trasversale. Certamente ci sono settori che sono più dinamici ed altri meno, ma ci aspettiamo un anno in cui l’automazione beneficerà di un nuovo incremento, anche grazie all’impatto positivo che avranno gli investimenti in tecnologia con il Piano Calenda Industria 4.0. Guardiamo quindi con positività all’evoluzione del mercato dell’automazione industriale che confermerà nuovamente l’Italia al secondo posto in Europa.”
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SPS IPC Drives Italia, la manifestazione dedicata all’automazione industriale, capace di coinvolgere i maggiori player nazionali ed internazionali del settore, si prepara alla settima edizione con un nuovo layout espositivo e progetti innovativi in campo tecnologico ed industriale, volti a rafforzare la competitività e la leadership a livello globale.
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GMDE
DAM: il centro di gestione e distribuzione integrata e sicura di contenuti digitali Nelle aziende la gestione del materiale digitale a corredo di ogni singolo prodotto è diventato un tema da affrontare e risolvere con una metodologia strutturata in grado di garantire fruibilità e sicurezza. GMDE, grazie all’esperienza acquisita e al costante aggiornamento sulle nuove tecnologie, è in grado di creare soluzioni ad hoc per la gestione e la pubblicazione dei contenuti digitali su ogni canale aziendale rivolto sia all’ interno, sia all’esterno
M
olto spesso capita che nelle aziende la gestione del materiale digitale a corredo di ogni singolo prodotto diventi un vero e proprio incubo. Se prendiamo come esempio di prodotto un tavolo da giardino, possiamo immaginare che di esso esista una scheda tecnica creata dall’ufficio di progettazione completa di misure, elenco dei materiali utilizzabili per la sua realizzazione, disegni tecnici, varianti del prodotto base con le loro specifiche a parte. Possiamo anche immaginare che il tavolo sia già stato realizzato (in tutte le sue varianti) e quindi fotografato. Fotografato in giardino, sotto un portico, su di una terrazza, completo di sedie, sedie con copricuscini, ospiti seduti durante una cena o a colazione, circondato da vasi di fiori… Sono tante le ambientazioni di un prodotto, tanti i contributi fotografici. Le foto possono arrivare via mail dallo studio fotografico o caricate in una cartella FTP da un consulente esterno che sta seguendo quello specifico prodotto. E poi ci sono i vari nomi del prodotto spesso usati per facilitarne il riconoscimento nel catalogo in base al materiale utilizzato, i testi descrittivi, le precauzioni di uso, le indicazioni di montaggio. E una volta pronto tutto il materiale digitale è la volta di passare alla produzione di tutto ciò che serve per la sua pubblicizzazione: e quindi scheda prodotto per il catalogo del rivenditore, brochure di presentazione della novità, banner pubblicitario per il sito web, versione della scheda per la App aziendale. Senza dimenticare poi di pubblicare tutte le novità su ogni canale aziendale disponibile per raggiungere una tipologia di clientela.
In questo specifico mercato GMDE ( www.gmde.it), azienda con sede ad Agrate, forte della sua esperienza maturata nel mercato editoriale è in grado di configurare una soluzione specifica custom - per ogni singola azienda al fine di gestire al meglio l’intero processo di archiviazione e distribuzione delle informazioni digitali di prodotto. Dalla raccolta del materiale digitale (foto, video, schemi, descrizioni, report test analisi e simulazioni) alla produzione di tutto ciò che serve per la sua pubblicizzazione: scheda prodotto per il catalogo, brochure di presentazione, al manuale tecnico di uso manutenzione sia digitale, sia cartaceo; ma anche il banner pubblicitario e i contenuti per il sito web, e la versione per la App aziendale.
Non è quindi inusuale che ci si trovi in difficoltà nella gestione e distribuzione del materiale digitale, anche perché in genere si è applicata la tecnica del fai da te - frutto della
DAM (Digital Asset Management) è l’infrastruttura applicativa sviluppata - di volta in volta da GMDE - in grado di supportare le diverse Direzioni Aziendali (marketing, vendite, comunicazione,
Carlo Caporizzi, Amministratore Delegato di GMDE buona volontà delle persone- ma per gestire tutto questo ed i continui cambiamenti serve una struttura studiata ad hoc.
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GMDE
ufficio tecnico, installatori e manutentori, rivenditori). Un infrastruttura avanzata che sovraintende all’archiviazione, elaborazione e distribuzione dei dati, quali testi, immagini, audio, video capace di mantenere le relazioni fra i vari elementi per semplificarne la ricerca e ricavarne informazioni circa il loro utilizzo nei vari canali di comunicazione. E’ uno strumento che permette l’accesso anche a diverse figure professionali interne e/o esterne all’azienda stessa, cui vengono assegnati i corretti permessi di accesso, elaborazione e fruibilità di ogni singolo dato. L’utilizzo di un’infrastruttura DAM consente di ottenere molti benefici sia nell’ottimizzazione dei tempi di ricerca e produzione che nella distribuzione multicanale delle informazioni. Il DAM può essere alimentato/può alimentare anche fonti di dati già presenti in azienda, come ad esempio le informazioni dei sistemi informativi gestionali (ERP) e dei sistemi informativi tecnici (PDM/PLM). Ad esempio, l’integrazione con ERP può anche essere fonte di per la produzione di listini prezzo oltre che per un archiviazione intelligente del catalogo prodotto con tutti i riferimenti, per agevolare la ricerca di ogni elemento contenuto. L’integrazione con il sistema PDM/PLM, ad esempio vede il DAM come la fonte/il repository in cui inserire grafiche, filmati, testi per i manuali di installazione e di manutenzione ed uso.
Inoltre, grazie ad un potente sistema di ricerca interno, nel DAM è possibile trovare un elemento utilizzando una parola chiave o il nome del prodotto. In questo modo, si avrà anche la certezza che l’immagini disponibile sia già stata approvata e possa essere utilizzata senza problemi. Fra le varie soluzioni proposte da GMDE, è possibile trovare una risposta anche a problemi quotidiani che pesano sull’economia del tempo delle persone. Quali, ad esempio, l’automazione dell’impaginazione di dati da fogli di calcolo, xml o database. Infatti, secondo regole e librerie, anche impaginare righe e righe di cifre e descrizioni di prodotto diventa molto più facile e con un rischio di errore ridotto al minimo, rendendo così semplice e sicura la creazione di report ma anche aggiornamenti in automatico del sito web e della sezione di e-commerce interessata. In sintesi l’adozione di un’architettura DAM consente di generare diverse situazioni win-win in cui le aziende si trovano ad utilizzare le funzionalità dei singoli sistemi ERP, DAM,PDM/ PLM in modalità singolo ma integrata a grande vantaggio di sicurezza, flessibilità di formato e canale distributivo e non ultimo di riduzione dei tempi di risposta e dei cosiddetti costi nascosti.
Come aggiornare in modo unificato tutti i canali di interazione con i clienti, la rete commerciale e di assistenza senza dimenticare la carta stampata, il web e il mobile?
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PRODOTTI, SOLUZIONI E COMPONENTI PER
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OIL&GAS, ENERGY&WATER
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SOMMARIO SIEMENS PLM E SOFTWARE DIGITALIZZARE IL SETTORE DELL’ENERGIA E DELLE UTILITIES
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BECKHOFF AUTOMATION L’ENERGIA SI GENERA, SI ACCUMULA, SI USA E SI CONTROLLA VIA SOFTPLC
SCHNEIDER ELECTRIC SOLUZIONI “SMART” PER IL SETTORE IDRICO
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EPLAN EFFICiENT ENGINEERING
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Dossier | prodotti, soluzioni e componenti per Oil&Gas, Energy&Water
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SIEMENS PLM SOFTWARE:
DIGITALIZZARE IL SETTORE DELL’ENERGIA E DELLE UTILITIES A causa dell’aumento del fabbisogno energetico a livello mondiale, le aziende, per non perdere competitività, devono ripensare le proprie modalità di lavoro nella supply chain energetica. In quest’ambito, Siemens PLM Software è in grado di offrire un set completo di soluzioni specifiche per ciascuna esigenza.
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ei prossimi 20 anni, a fronte di un fabbisogno energetico che raddoppierà, si prevede un corrispondente aumento degli investimenti. Per questo, le aziende dovranno essere pronte ad adattarsi a dinamiche di mercato in continuo mutamento e a controllare i costi in ambienti operativi sempre più complessi. La mission di Siemens PLM Software (www.plm.automation.siemens.com/it_it/) è di aiutare le aziende a considerare la digitalizzazione come la base per i processi di gestione dei progetti più importanti e a creare una filiera digitale in grado di connettere lo sviluppo del prodotto, l’esecuzione, la consegna del progetto, le operazioni e la manutenzione.
Il primo campo di applicazione è quello petrolifero e riguarda sia gli operatori di società petrolifere sia coloro che si occupano dei servizi. In entrambi i casi, Siemens PLM Software supporta l’innovazione che prevede il passaggio da una cultura aziendale incentrata sul prodotto e sul servizio a una cultura incentrata sulle informazioni. In questo modo è possibile sfruttare al meglio la tecnologia informatica e il know-how per ridurre i costi, ottimizzare le operazioni e generare valore aggiunto nell’esecuzione dei progetti. Il secondo campo riguarda il settore energetico in generale, dove le aziende hanno bisogno di diventare sempre più efficienti nel realizzare attrezzature, sistemi e asset
“Grazie alle nostre soluzioni, spiega Leonardo Cipollini, Business Development Director di Siemens Industry Software, le aziende che operano nel settore dell’energia e che hanno l’esigenza di ottimizzare costi ed efficienza, hanno la possibilità di usare un approccio che noi chiamiamo ‘Engineered Energy’ capace di trasformare l’organizzazione in un’azienda digitale e di acquisire maggiore fiducia, visibilità e agilità in un settore in rapido cambiamento”. Acquisire questa flessibilità, però, richiede la capacità di definire e applicare regole particolarmente severe per l’esecuzione dei progetti. Standardizzare i processi è il presupposto fondamentale per prepararsi a un futuro dove solo i più aggiornati potranno sopravvivere. “Noi - prosegue Cipollini - chiamiamo questa prospettiva Engineered Energy perché fornisce un approccio strutturato all’esecuzione dei progetti e alla gestione del rischio. È necessario che le società operanti nel mercato energetico adottino un approccio completamente nuovo per quanto riguarda l’uso di applicazioni e strumenti di progettazione di tipo enterprise”. Siemens PLM propone soluzioni specifiche per ciascun segmento di mercato. Questo sistema consente alle aziende di applicare l’approccio Engineered Energy tramite la visualizzazione, standardizzazione dei processi e il ricorso a procedure consigliate ripetibili.
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SIEMENS PLM SOFTWARE
di ultima generazione per soddisfare il fabbisogno globale. Il terzo campo è costituito dall’AEC (Architecture/Engineering/Construction) e dalle infrastrutture che richiedono un approccio basato su una maggiore collaborazione e un linguaggio comune per tutto il settore. “La nostra soluzione PLM - conclude Cipollini - consente, infatti, alle aziende di organizzare la gestione delle informazioni in modo da consolidare i dati provenienti da tutti gli strumenti enterprise in un unico sistema di gestione dei rischi e dei costi dei progetti. Siamo in grado di offrire per ciascuno dei campi applicativi citati sopra una soluzione PLM ad hoc. Per esempio la nostra soluzione PLM per le società petrolifere consente di migliorare l’esecuzione e l’erogazione dei progetti, grazie a un insieme di strumenti di gestione dei processi e di interoperabilità delle informazioni, che consentono di ottimizzare la pianificazione, l’esecuzione e la gestione dei progetti”. La soluzione PLM per la produzione di energia include applicativi che supportano l’approccio Engineered Energy per la creazione, la distribuzione degli asset e la gestione dei progetti. Infine, la soluzione PLM per il settore AEC e le infrastrutture contiene strumenti per la collaborazione della progettazione, l’esecuzione di operazioni di costruzione, l’interoperabilità della progettazione ingegneristica e dei processi e dei dati di costruzione.
Leonardo Cipollini, Business Development Director di Siemens Industry Software
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Focus prodotti Siemens plm software
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iemens ha lanciato una nuova soluzione di software e servizi per la gestione del ciclo di vita dei prodotti, mirata ad aumentare l’efficienza nel settore mondiale dell’energia e delle utilities. La soluzione si basa su Teamcenter ed è concepita in modo specifico per i processi operativi critici dell’industria dell’energia e delle utilities. La nuova soluzione, parte integrante dell’offerta Industry Catalyst Series di Siemens, comprende un acceleratore di implementazione e ha consentito alla business unit Oil, Gas & Marine della divisione Siemens Process Industries & Drives di ridurre drasticamente il costo e la durata dei processi di vendita. La soluzione presentata da Siemens aiuta le aziende del settore energetico a migliorare le efficienze operative, creando una piattaforma tecnologica che abbraccia tutta l’impresa per supportare l’acquisizione, la condivisione e la digitalizzazione dei processi di gestione dei progetti. La soluzione, costituita da un pacchetto composto da software e acceleratore Catalyst, accelera notevolmente l’implementazione del software PLM e il ritorno sull’investimento. Siemens PLM Software collaborerà con partner come Accenture per le implementazioni presso clienti primari come
Siemens Process Industries & Drives, Oil, Gas & Marine. Le aziende del settore energetico potranno così trasformarsi in imprese digitali, implementando in maniera efficiente un sistema per la gestione digitalizzata delle informazioni sul ciclo di vita. Questa digitalizzazione favorisce una collaborazione trasversale a tutte le discipline su scala globale, in tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto, relativamente ad attrezzature, sistemi e risorse. In questo modo si evitano i problemi tipici del settore, come eventuali non-conformità dovute a ritardi nelle modifiche ai documenti e nelle approvazioni, alla mancanza di tracciabilità dei requisiti di progetto e a disegni e dati errati od obsoleti: tutti questi fattori possono causare ritardi significativi nei progetti e superamento dei costi preventivati.
Stefano Casazza
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L’energia si genera, si accumula, si usa.
E si controlla via softPLC Loccioni ha recentemente realizzato uno storage da 1MW/1MWh per Enel Distribuzione, grazie a una soluzione di controllo capace di garantire affidabilità, espandibilità e flessibilità, oltre naturalmente la piena conformità agli standard internazionali tanto in ambito IT, quanto in ambito di automazione di sistemi elettrici, in conformità alle specifiche IEC 61850. L’architettura Beckhoff basata su CPU CX2030 è stata la risposta vincente a queste esigenze.
Fondata nel 1968 come impresa di impiantistica elettrica, Loccioni compie ben presto il salto verso il mondo imprenditoriale, collezionando una serie di successi grazie all’elevato contenuto innovativo delle sue soluzioni e alla visione, spesso pionieristica, proiettata verso il futuro. Oggi, a quasi 50 anni di distanza dalla sua nascita, Loccioni è sinonimo di un brand che opera, anche grazie alla presenza in 45 Paesi nel mondo e tre sedi estere in USA, Cina e Germania, con colossi mondiali come Eni, Volkswagen o Samsung.
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C
omprendere quali sono i processi più energivori, identificarne i punti deboli, gli sprechi, le inefficienze, razionalizzando l’utilizzo della risorsa energetica, è proprio l’ottica in cui in Loccioni si inizia a pensare alle potenzialità dei sistemi di storage quale mezzo per concorrere al raggiungimento di questi obiettivi, sia in ambito industriale, ad esempio aiutando le singole aziende manifatturiere ad autoprodurre, che infrastrutturale, in questo caso pensando alla rete distributiva e alle problematiche ad essa connesse.
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E così, insieme ad Enel Distribuzione, prende forma un nuovo progetto, che vede Loccioni impegnata nella realizzazione di uno storage da 1 MW di potenza e 1 MWh di accumulo, che ora si trova installato presso il centro servizi di Forlì-Cesena di Enel Distribuzione. Non solo accumulo, ma servizi di rete Proprio la crescente quota energetica prodotta da fonti rinnovabili sta portando Enel a sperimentare soluzioni basate su storage di grande capacità, per far fronte alle criticità a cui la rete potrebbe essere soggetta al verificarsi di sovrapproduzioni o picchi di richiesta. «Quando abbiamo preso in carico lo sviluppo dello storage Enel da 1 MW, il nostro primo obiettivo, anche in vista degli sviluppi futuri, è stato quello di creare una piattaforma quanto più possibile standard ed efficiente, sulla base del modello che con successo abbiamo applicato per lo sviluppo dell’architettura di livello superiore, realizzata in standard .net», afferma Gianni Foresi, Project Engineer.
Il quadro di controllo con la soluzione Beckhoff
Il team ingegneristico di Loccioni si è dunque concentrato sulla ricerca di un partner che fosse in grado di fornire un sistema aperto, scalabile, altamente affidabile e, cosa molto importante, in grado di supportare in maniera nativa gli standard richiesti dall’applicazione: non solo .net ma anche IEC 61850, le cui norme rappresentano il punto di riferimento per lo sviluppo di sistemi di automazione in ambito elettrico.La scelta è caduta s u B e c k h o ff (www.beckhoff.it) e, più esattamente, sul modulo CPU CX2030, un PC
industriale estremamente versatile dotato di processore Intel i7 dual-core da 1.5 GHz, con cui è possibile gestire tanto la logica PLC quanto le operazioni di supervisione. Il primo evidente vantaggio del CX2030 è l’apertura, ovvero la conformità agli standard internazionalmente riconosciuti del mondo IT: ciò ha consentito la sua integrazione nella piattaforma .net di Loccioni, che non è stata quindi costretta ad utilizzare software proprietari o vincolati all’hardware. La soluzione Beckhoff ha consentito a Loccioni di gestire in maniera nativa la totalità degli I/O. Uno storage è infatti un sistema complesso il cui funzionamento prevede la gestione integrata non solo del sistema di controllo generale, ma anche di inverter, batterie, interruttori, antincendio, antintrusione, temperatura, umidità e molte altre variabili. Oltre ad eseguire i compiti primari di logica e supervisione, il sistema di controllo deve anche tenere sotto stretto monitoraggio i parametri ambientali, poiché da essi vengono a dipendere le prestazioni ottimali di esercizio. Ecco dunque spiegato il motivo della continua misura a cui sono sottoposti, sia internamente che esternamente, i parametri ambientali. La capacità di Beckhoff di gestire tutti i tipi di I/O sia analogici che digitali, così come comunicazioni seriali RS-232/422/485, Modbus TCP, Modbus RTU, Ethernet, EtherCAT, Profibus, Profinet, CANopen ecc. senza dover ricorrere a interfacce convertitori o condizionatori di segnale si è rivelato un fattore di non poca importanza.
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Grazie a questa opportunità è stato infatti possibile eliminare dispositivi ed elementi di cablaggio intermedi, evitando aggravi di costi e probabilità di guasti indipendenti dal sistema di controllo, nonché recuperando del prezioso spazio all’interno dei due container che ospitano il sistema di accumulo.
Una soluzione, standard, affidabile e IEC 61850 nativa L’applicazione in questione vede il CX2030 di Beckhoff impegnato a gestire l’intero sistema via softPLC, monitorando, attraverso il software di supervisione, alcune migliaia di punti tra loro interconnessi via EtherCAT. Il software di supervisione, come l’EMS (Energy Management System) che implementa tutte le logiche di più alto livello, è stato sviluppato da Loccioni e comunica con il softPLC – TwinCAT – mediante l’utilizzo di protocolli ADS. La disponibilità di hardware basato su piattaforma PC standard consente al softPLC di disporre in modo nativo di tutte le funzioni realtime tipiche di TwniCAT, con la possibilità di integrare programmi proprietari che, per esempio, possono essere sviluppati in vari linguaggi (.net, C++, JAVA, LabVIEW, ecc.). Oltre ai client remoti, installati nei centri servizio di Enel Distribuzione, il sistema dispone anche di un client locale, attraverso il quale Loccioni può intervenire per far fronte, ad esempio, ad eventuali esigenze di pronto intervento in accordo con i tecnici Enel.
Lo storage realizzato per Enel Distribuzione con zoom all’interno
Al fine di garantire la massima affidabilità anche in caso di gravi
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anomalie, il sistema è stato idealmente suddiviso in cinque sottosistemi, ciascuno dei quali è in grado di eseguire le identiche operazioni di comando e controllo. Se così quattro sistemi andassero contemporaneamente in fault, il rimanente quinto sarebbe in grado di controllare lo storage senza ripercussioni sulla sua operatività. L’efficienza del sistema è inoltre garantita da procedure di manutenzione ordinaria, ciascuna con temporizzazioni e regole diverse, che vengono monitorate ed eseguite sempre attraverso il CX2030. La capacità da parte della CPU CX2030 di gestire le cosiddette variabili ritentive aumenta il grado di affidabilità totale: in caso di fault totale, lo stato del sistema, così come tutti i parametri di riferimento, rimangono in memoria, riuscendo così a garantire il rispetto delle procedure in qualsiasi condizione. L’adozione della soluzione Beckhoff basata su CX2030 ha consentito a Loccioni di disporre di un’unica piattaforma mediante la quale gestire sia le logiche PLC che le operazioni di supervisione PC. La presenza di una architettura di calcolo standard, scalabile e potente ha permesso agli ingegneri di poterla facilmente integrare con l’EMS e il controllo di più alto livello precedentemente sviluppato in .net. Inoltre la capacità di gestire tutti gli I/O senza fare ricorso a condizionatori, convertitori o interfacce particolari, ha consentito di portare tutte le migliaia di I/O direttamente a barra DIN, con evidenti vantaggi in termini di spazi, costi, manodopera e tempi di realizzazione.
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D O S S I E R O I L & G A S , E N E R G Y & W AT E R
SCHNEIDER ELECTRIC: SOLUZIONI “SMART” PER IL SETTORE IDRICO
Le sfide del settore idrico sono tantissime: come modernizzare in modo efficiente infrastrutture che stanno invecchiando? Come gestire al meglio le normative che regolano il settore? Come essere più resilienti in caso di emergenza, come assicurare un servizio vitale che deve essere sempre disponibile preservando la salute pubblica, la sicurezza delle persone e la protezione delle infrastrutture stesse? Schneider Electric veicola una gamma di soluzioni e di prodotti completa per le esigenze del settore idrico che si compone sia dei dispositivi di campo sia di specifiche soluzioni software che consentono di ottimizzare a livello gestionale, manutentivo e operativo le attività dei suoi clienti.
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SCHNEIDER ELECTRIC
La proposta Schneider Electric (www.schneider-electric.it) parte dal livello “di campo” per includere i componenti di controllo e automazione di processo, fino al livello della supervisione con una suite completa dedicata al mondo Water con strumenti che consentono di gestire tutti gli aspetti: dalle perdite all’efficienza operativa ed energetica, al controllo della pressione all’attività di manutenzione fino ad arrivare a tool che sono particolarmente distintivi per la modellizzazione idraulica per l’ottimizzazione delle reti di distribuzione. Il tutto, con la capacità di interfacciarsi ad alto livello con i software enterprise, come l’ERP. Tutto questo viene sviluppato in un’ottica smart e con modalità che consentono di sfruttare al meglio le opportunità di integrazione fra tecnologie operative e digitali.
settore hanno scelto Schneider Electric, a testimonianza della capacità di soddisfare anche le esigenze più complesse: per il trattamento di acque potabili, per la desalinizzazione, per le acque reflue, per la gestione delle reti idriche. “I vantaggi che riusciamo ad offrire ai nostri clienti sono numerosi - prosegue Pasquale - a partire dalla garanzia di efficienza energetica, tanto che con le nostre soluzioni si può raggiungere fino al 30% di risparmio energetico, per andare poi ad ottenere una migliore gestione del ciclo di vita di infrastrutture complesse e con una grande dispersione sul territorio, una maggiore efficacia di manutenzione, una migliore capacità di prevedere e affrontare i cambiamenti”.
Questo lo si ottiene sia ad alto livello, attraverso le piattaforme “Con la connettività e l’integraDonato Pasquale, dedicate come PlantStruxure zione fra le tecnologie digitali e Responsabile dell’offerta PES (Process Expert System) operative - commenta Donato WWW per Schneider Electric applicate al settore water, sia a Pasquale, responsabile dell’ofun livello più ‘granulare’ di comferta WWW per Schneider ponenti di campo e di automazione. Esistono soluzioni come i Electric - si possono applicare anche nel settore idrico l’autovariatori di velocità della serie Altivar Process che oltre a mazione, la gestione software, le analytics, i modelli innovativi di svolgere il loro compito primario sono soluzioni service oriengestione e manutenzione, le misure delle performance e dell’efted che raccolgono e trasmettono dati che possono essere traficienza sofisticate e molto altro”. sformati in preziose informazioni, analizzati a livello storico, resi disponibili ovunque in un’ottica di asset management. È per questo che molte delle più grandi utility al mondo del
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“Ad esempio - conclude Pasquale - un’alterazione nei consumi energetici di una pompa, può essere la spia di un guasto in arrivo e con Altivar Process chi gestisce l’infrastruttura potrà ricevere anche questa preziosa informazione e farne tesoro per le sue azioni di manutenzione preventiva”. Egualmente efficaci sono soluzioni come l’ePAC M580, il primo PAC dotato di backplane ethernet che consente una connessione nativa e performance di altissimo livello - oltre che particolarmente sicuro, in quanto dotato di certificazioni di cybersecurity quali Achilles Level 2: una scelta che consente di sfruttare al 100% i vantaggi dell’Internet of Things e della connettività nel settore water.
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FOCUS PRODOTTI SCHNEIDER ELECTRIC
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lantStruxure PES è una nuova generazione di Sistemi di Controllo Distribuito (DCS) pensato per impianti che sfruttano le potenzialità della digitalizzazione e sono energy aware. Combina la facilità e le caratteristiche aperte dei sistemi PLC/SCADA con l’integrazione, la disponibilità di un singolo database e potenti funzionalità di diagnostica di un DCS tradizionale. Offre architetture software pienamente integrate e architetture Ethernet aperte per offrire funzionalità complete: dalla tracciabilità totale di processo all’energy management.
Le informazioni integrate così ottenute diventano, inoltre, uno strumento decisionale e operativo prezioso. Per fare un esempio, le pompe che non funzionano bene, consumano più energia del solito: un sistema che colga questo segnale di aumentato consumo, trasmesso al sistema in modo nativo dal device intelligente Altivar Process, può servire a individuare in anticipo il problema e porvi rimedio; allo stesso modo, analizzare i consumi energetici nel tempo consente di individuare cause di spreco - spesso riconducibili ad errore umano - ed intervenire.
Utilizzare un sistema di controllo dei processi con tecnologie DCS consente di creare una infrastruttura intelligente, in grado di rilevare e analizzare i consumi energetici, integrata PlantStruxure PES è una nuova generazione di Sistemi di Controllo Distribuito (DCS) pensato per impianti che sfruttano le potenzialità della digitalizzazione e sono energy aware. Combina la facilità e le caratteristiche aperte dei sistemi PLC/SCADA con l’integrazione, la disponibilità di un singolo database e potenti funzionalità di diagnostica di un DCS tradizionale. Offre architetture software pienamente integrate e architetture Ethernet aperte per offrire funzionalità complete: dalla tracciabilità totale di processo all’energy management.
Infine, l’utilizzo di un sistema DCS crea efficienze anche dal punto di vista ingegneristico e manutentivo: ad esempio, la fase di programmazione di impianti dotati di numerosi controller (come possono essere impianti di trattamento o desalinizzazione) si riduce di molto e si semplifica perché nei sistemi DCS tutti i dati sono raccolti in modo centralizzato. Le librerie degli oggetti di controllo e di processo (device, strumentazione, loop, energy management etc.) sono utilizzabili, replicabili e personalizzabili in quanto aperte (smart object). Per quanto riguarda la manutenzione, i servizi evoluti di diagnostica nei sistemi DCS consentono agli operatori di navigare direttamente nell’applicazione di controllo, mentre l’impianto è in funzione, senza utilizzare altri terminali o software specifici: possono consultare via web la libreria degli oggetti per ognuno dei device, condividere immagini o video con colleghi di altri siti per ottenere assistenza e molto altro ancora.
Utilizzare un sistema di controllo dei processi con tecnologie DCS consente di creare una infrastruttura intelligente, in grado di rilevare e analizzare i consumi energetici, integrata perfettamente nel sistema di automazione. Ciò è possibile perché PlantStruxure PES adotta tecnologie di comunicazione standardizzate e aperte basate su Ethernet, per abbattere i vari “silo informativi” connettendo i dati di processo e i dati energetici.
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EPLAN: efficient engineering Stefano Casazza Country Manager della filiale Italiana
Rispettare le norme, assicurare le forniture, ottimizzare la distribuzione dei carichi: il settore energetico deve affrontare una serie di sfide. Allo stesso tempo, gli obiettivi di protezione del clima e l’evoluzione delle politiche energetiche richiedono soluzioni innovative tese a sostenere l’”energia verde” e a realizzare una maggiore efficienza energetica. È in questo contesto che Eplan offre servizi di consulenza software e applicativi per ridurre i tempi e costi di progettazione.
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EPLAN Pro Panel
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EPLAN
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essun mercato eguaglia quello dell’energia in fatto di regolamentazione. Vi sono leggi, norme, linee guida di ogni tipo da osservare, nazionali e internazionali. Le aziende di questo settore sono spesso grandi multinazionali che hanno bisogno di forniture energetiche non passibili di interruzione – anche per la manutenzione, la riparazione e l’assistenza di configurazione e documentazione conformi alle norme, per l’adeguamento alle disposizioni in materia di sicurezza, ambiente e compatibilità e di miglioramento delle prestazioni e dell’efficacia dei sistemi. Inoltre, gli investimenti nelle energie rinnovabili e l’ampliamento delle infrastrutture di rete impongono costi ridotti e maggiore produttività. “È i n q u e s t o c o n t e s t o c h e E p l a n ( www.eplan.it) propone per questo settore delle soluzioni specifiche ed articolate – spiega Stefano Casazza, Country Manager della filiale Italiana. Eplan non è un semplice CAD Elettrico, ma un ambiente di progettazione integrato che comprende la progettazione elettrica, la progettazione dei quadri, la progettazione fluidica, la progettazione dei cablaggi e la progettazione degli impianti”. Si tratta di un’unica tecnologia, un unico database un’unica fonte per la gestione della documentazione costruttiva e di manutenzione. “Il focus delle nostre soluzioni - prosegue Casazza - è orientato ad assicurare un vantaggio sul piano della produttività del cliente, ottimizzando la catena di processo: dalle fasi di pianificazione e configurazione fino a quelle di manutenzione e riparazione degli impianti.
sviluppando soluzioni basate su software di ingegneria per la meccatronica ed implementando su misura interfacce verso CAD, PDM, PLM e ERP. “Sviluppiamo soluzioni di ingegneria da più di 30 anni - sottolinea Casazza - e come società affiliata di Rittal all’interno del gruppo Friedhelm Loh, siamo sinonimo di continuo sviluppo, innovazione e longevità. Inoltre una presenza in oltre 50 paesi e più di 45.000 clienti di tutte le dimensioni che utilizzano le nostre soluzioni ogni giorno esplorando nuove dimensioni in ingegneria, sono una garanzia dell’efficacia delle soluzioni Eplan.” I benefici derivanti dall’utilizzo delle soluzioni Eplan sono molteplici: le guide alla configurazione e l’assistenza standard riducono al minimo i tempi di lavorazione e abbreviano quelli di commercializzazione, e la rappresentazione coerente e conforme agli standard dei dispositivi primari e secondari in tutti i formati di documenti assicura gestibilità e trasparenza. Inoltre, una documentazione chiara e intelligente semplifica gli interventi di manutenzione e riparazione e riduce al minimo i tempi di inattività e la tecnologia dei dispositivi standardizzata garantisce un elevato livello di riutilizzabilità dei componenti e offre potenzialità in termini di razionalizzazione. “Fedele allo slogan Efficient Engineering - conclude Casazza - Eplan Software & Service propone soluzioni di gestione energetica pratiche e orientate al futuro. I sistemi offrono una base dati coerente per tutte le informazioni e consentono di lavorare in modo efficace, multidisciplinare e nel rispetto delle norme. Gli interfacciamenti con sistemi ERP e PDM permettono di integrare la soluzione nel vostro attuale ambiente informatico e di generare flussi di lavoro omogenei in tutta l’azienda”.
L’obiettivo di Eplan è quello di supportare le aziende nell’ottimizzazione dei processi e ridurre i costi di progettazione,
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D O S S I E R O I L & G A S , E N E R G Y & W AT E R
Focus offerta
EPLAN
EPLAN Electric P8 offre possibilità illimitate per la pianificazione del progetto, la stesura della documentazione e la gestione dei progetti di automazione. La produzione automatica di rapporti dettagliati basati sugli schemi elettrici è parte integrante di un completo sistema di documentazione e fornisce a ciascuna fase del progetto – dalla produzione all’assemblaggio, fino al commissioning e all’assistenza – i dati pertinenti. È possibile inoltre scambiare dati ingegneristici estrapolati da altre aree progettuali tramite l’interfacciamento con il software CAE, garantendo così la coerenza e l’integrazione lungo tutto il processo di sviluppo del prodotto. Tramite processi di verifica completi e configurabili individualmente, si può determinare il grado di rigorosità del controllo di qualità eseguito da EPLAN sulla documentazione. In questo modo, le fasi a valle del processo potranno beneficiare di tutte le necessarie informazioni direttamente dallo stadio progettuale – creazione di documentazione coerente attraverso le varie fasi: fabbricazione, installazione, commissioning, assistenza e manutenzione. Riuso e standardizzazione sono le parole chiave per risparmiare tempo sul lungo periodo. Macro circuitali per facilitare la produzione di circuiti parziali standardizzati accelerano il processo di progettazione. Il software Eplan Electric P8 si spinge ancora un passo più avanti: i circuiti parziali (macro) possono contenere varianti grafiche ed opzioni predefinite facilitando il lavoro del progettista.
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Eplan Electric P8 supporta standard globali come IEC, NFPA, la normativa GOST e la cinese GB, con appositi master dati e progetti d’esempio. La conversione opzionale degli standard migliora la competitività in un contesto di crescente globalizzazione. Grazie alle funzioni di coerenza interna dell’Unicode, Eplan Electric P8 produce gli schemi in qualsiasi lingua, sulla base del database di traduzione: dagli schemi elettrici in cinese alle distinte materiali in russo, tutto viene tradotto online o non appena l’impianto è completo. Il progettista si può concentrare sulla pura progettazione, mentre Eplan si occuperà della gestione coerente dei dati relativi al progetto, mettendolo in condizione di creare rapidamente documentazione di alta qualità riguardante i macchinari o gli impianti.
Stefano Casazza
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