SOMMARIO Editore Pentaconsulting Srl Piazza Caiazzo, 2 20124 Milano Tel. 02 92958990 - Int. 02 92958992 Direttore Responsabile Massimo Fucci massimo.fucci@pentaconsulting.it Direttore Tecnico Valerio Alessandroni valerio@alessandroni.net Caporedattore Arianna Bertotto arianna.bertotto@pentaconsulting.it Art Director Ivan Roman ivanroman@ivanroman.it
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Editoriale
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Il punto analisi del mercato
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news dal mondo ict-elettronica-automazione
Autorizzazione del Tribunale di Milano n.493 del 7/10/2009
ICT - plm Il codice QR: leghiamo online e offline Un Codice QR (Quick Response Code) è un codice a barre a matrice bidimensionale, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici. Il codice QR è stato sviluppato nel 1994 dalla compagnia giapponese Denso Wave allo scopo di tracciare i pezzi di automobili nelle fabbriche di Toyota. Vista la capacità del codice di contenere più dati di un normale codice a barre, è stato in seguito utilizzato per la gestione delle scorte da diverse industrie. In pratica, utilizzando uno smarphone di ultima generazione (come uno degli ultimi Nokia o un iPhone, ad esempio) è possibile inquadrare nella fotocamera il codice QR e, dopo pochi attimi, navigare online all’indirizzo web che è stato inserito all’interno del codice. Per fare questo è sufficiente scaricare sul proprio device una delle applicazioni gratuite che possono essere trovate sui rispettivi store. Al momento, i codici QR sono una soluzione molto efficace per trasformare una comunicazione offline (un articolo o una pagina pubblicitaria, ad esempio) in un contenuto fruibile direttamente sul proprio telefonino dotato di accesso a Internet. Grazie ai codici QR che inseriremo, potrete quindi accedere online ad eventuali pagine di approfondimento dei temi trattati. La cosa più interessante è che oggi chiunque può generare gratuitamente i propri codici QR e, grazie alle numerose possibilità offerte dal web 2.0, può utilizzarli per effettuare azioni marketing-oriented perfettamente tracciabili e valutabili nel corso del tempo. Il sito a cui potete connettervi con il vostro dispositivo portatile per scaricare automaticamente il software di gestione dei QRcode è: http://i-nigma.mobi/
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AUTODESK intervista a stefano casazza Case History
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CADENAS intervista a r. de laurentis Case History
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dassault systemes intervista a gianluca gonella Case History
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ptc intervista a Carmelo g. cinardi Case History
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siemens intervista a gian luca sacco Case History
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beckhoff intervista a pierluigi olivari Case History
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intervista a marco villa Case History
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wonderware intervista a angelo raffaele cefalo Case History
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AUtomazione Di Valerio Alessandroni
Beckhoff automation avviciniamo il futuro dell’automazione industriale Chiunque utilizzi o intenda utilizzare sistemi di automazione avanzati e ad altissime prestazioni ma semplici da utilizzare perché PC based, oppure bus di campo estremamente veloci, conosce Beckhoff Automation. Per gli altri, ecco una presentazione dell’azienda
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eckhoff Automation realizza sistemi aperti per automazione con tecnologia di controllo basata su PC. La gamma di prodotti copre i principali settori dell’industria come PC industriali, componenti per bus di campo e EtherCAT, Motion Control e software di automazione. Per tutti i settori sono disponibili linee di prodotti, che possono essere impiegati sia come componenti singoli, sia come sistema di controllo completo. La ‘New Automation Technology’ di Beckhoff rappresenta soluzioni di controllo ed automazione, universali, indipendenti dal campo d’impiego, utilizzate in tutto il mondo, nelle applicazioni più svariate, dalle macchine utensili controllate da CNC fino ai sistemi intelligenti di controllo degli edifici. NewsImpresa ha incontrato Pierluigi Olivari, Managing Director della filiale italiana, che ha spiegato i punti di forza e i programmi dell’azienda.
Da 30 anni sul mercato D: “Chi è Beckhoff? Come nasce Beckhoff e quando l’azienda decide di entrare sul mercato italiano?” Olivari: “Beckhoff Automation nasce nel 1980 a Verl (Germania), grazie ad Hans Beckhoff che, in una piccola officina, decide di dedicarsi alla produzione di sistemi di automazione per i costruttori meccanici della zona. In due anni l’azienda ha 8 dipendenti, oggi più di 1.300, con un fatturato di 236 milioni di euro (2009). La storia di Beckhoff, comunque, ha origini più lontane, potremmo definirla una questione genetica. Infatti, è il padre di Hans Beckhoff che, nel 1953 sempre a Verl, dà vita a Elektro Beckhoff, sviluppando l’attività partendo da semplici istallazioni elettriche . Oggi, Beckhoff Automation è un’azienda di respiro internazionale, presente in oltre 60 Paesi nel mondo, tramite distributori e 25 filiali, destinate a salire a 30 per la fine del 2010, grazie
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Afferma Pierluigi Olivari, Managing Director della filiale italiana di Beckhoff Automation: “Il nostro obiettivo primario è rappresentato dagli OEM, ma anche la collaborazione con i system integrator è destinata a consolidarsi e a crescere“ all’apertura di uffici in Israele e Giappone. In Italia il marchio si è diffuso attraverso i canali della distribuzione, fino al 2002 quando è stata fondata la filiale italiana. Il passo è stato dettato dalla ricerca di una stretta vicinanza al mercato, necessaria per creare e sviluppare prodotti in linea con le aspettative degli utenti. In tal modo abbiamo continuato ad operare, prediligendo un rapporto di partnership con il cliente, per fornire soluzioni personalizzate, flessibili e competitive dal punto di vista economico, sempre attenti all’innovazione, come dimostrano gli investimenti continui in R&D, effettuati da casa madre. Una cultura imprenditoriale aperta, che dà molta importanza allo sviluppo tecnologico, spazio alle idee originali e al contributo di ciascuno, sono alcuni degli ingredienti alla base della nostra forza innovativa”. D: “Come è composta la rete commerciale/di distribuzione italiana?” Olivari: “La sede italiana si trova a Nova Milanese, alle porte di Milano. Disponiamo inoltre di una filiale in provincia di Bologna, una filiale su Padova ed un ufficio vendite in Piemonte. La parte commerciale viene curata direttamente da personale Beckhoff, dislocato nelle diverse aree di competenza. Il magazzino è centralizzato in casa madre, tutto il materiale viene spedito direttamente dalla nostra fabbrica alla clientela”.
Intervista Carta d’identita’ Headquarter: Beckhoff Automation GmbH, Eiserstrasse nr. 5, 33415 Verl, Germania Fatturato internazionale: 236 mio € (anno 2009) Nr. dipendenti: 1.350 (anno 2009) Presenza internazionale: 60 Paesi nel mondo 25 filiali e 51 uffici di rappresentanza Filiale italiana: Beckhoff Automation Srl Via Majorana nr. 1, 20054 Nova Milanese (MB) Sito web: www.beckhoff.it Managing Director: Pierluigi Olivari Referente per la Stampa: Stefania Pero s.pero@beckhoff.it
Target precisi, raggiunti grazie a prodotti avanzati D: “Quali sono i principali target di Beckhoff in Italia, in termini di settori applicativi e tipologie di clienti (OEM, progettisti, system integrator, ecc.)?” Olivari:“Il nostro obiettivo primario è rappresentato dagli OEM, ma anche la collaborazione con i system integrator è destinata a consolidarsi e a crescere. Per loro natura le nostre soluzioni sono integrabili nei più diversi settori applicativi come packaging, lavorazione del legno, della gomma, automotive, robotica, eolico, foto voltaico, building automation e domotica”. D: “Volendo ‘fotografare’ l’attuale offerta Beckhoff, quali sono le principali linee di prodotto?” Olivari: “Nel nostro portafoglio prodotti troviamo alcune famiglie fondamentali: PC industriali, PC embedded, componenti per bus di campo ed EtherCAT, Motion Control e software di automazione. Vorrei sottolineare che l’offerta Beckhoff si caratterizza per una costante attenzione all’innovazione, che viene supportata da costanti investimenti nell’area di Ricerca e Sviluppo”. D: “In che modo Beckhoff si differenzia dai competitor, sempre più numerosi e agguerriti?” Olivari: “La proposta Beckhoff ha una caratteristica unica: è PC based al 100% con funzionalità PC, PLC, Motion fino al CNC complesso e interfaccia funzioni di sicurezza CAT4 SIL3, tutte integrate in un’unica elettronica. Questo approccio rende la nostra proposta molto avanzata sul mercato ed estremamente competitiva dal punto di vista economico. Oltre a questo, l’innovazione tecnologica nei termini di Scientific Automation (vedi articolo successivo, n.d.r.) permette di integrare ulteriori funzioni, in passato svolte da
elettroniche dedicate. E’ poi da sottolineare che praticamente tutta la gamma di prodotti è realizzata in Germania, rendendo l’investimento disponibile nel medio-lungo periodo. Infine, un approccio da consulenti e partner, ci offre prospettive più ampie di quelle di un fornitore classico”.
Il
futuro
D: “Concludiamo con una domanda che interesserà in modo particolare le aziende italiane più attente nella ricerca di un partner per l’automazione: quali sono le principali linee di sviluppo su cui Beckhoff è impegnata in termini di tecnologie, nuove famiglie di prodotto e nuove applicazioni?” Olivari: “Da tempo Beckhoff Automation dedica particolare attenzione anche a settori tecnologici che vanno oltre gli ambiti dell’automazione industriale in senso tradizionale, il riferimento va alla strumentazione di misura scientifica. La base di partenza è un prodotto/sistema con caratteristiche iniziali studiate per le macchine automatiche ma con sviluppo successivo di componenti per misurazioni industriali, eliminando così la necessità di strumentazione dedicata e onerosa economicamente. In breve, nuove funzioni di monitoraggio e sorveglianza, in passato, precluse a motivo del consistente impegno economico richiesto, ora possibili in un sistema integrato PC-Based. Beckhoff ha denominato Scientific Automation queste nuove capacità di misurazione. Ad esse si unisce la parte di condition / monitoring, che rappresenta l’anello di congiunzione tra misurazione in senso stretto e funzionamento della macchina: misurare una grandezza, confrontarla con quelle di riferimento, ottenendo informazioni sullo stato di salute della macchina. Beckhoff Automation intende concentrare nuove funzioni in un unico elemento di controllo, per similitudine, come accade nel corpo umano”.
Beckhoff Automation intende concentrare nuove funzioni in un unico elemento di controllo, per similitudine, come accade nel corpo umano
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AUtomazione Di Valerio Alessandroni
beckhoff e la scientific automation Nuovi prodotti ad altissima tecnologia concretizzano un concetto strategico per l’azienda di Verl, mettendo a disposizione, in modo integrato, funzioni finora disponibili solo su piattaforme distinte L’EL3632, terminale EtherCAT, semplifica l’integrazione delle funzioni di acquisizione dati nel controllo PC based. Acquisizione dati come componente integrale del controllo PC based
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on il termine ‘Scientific Automation’, Beckhoff Automation definisce l’integrazione di funzioni tecnico-scientifiche nel software di automazione, che va oltre le classiche tecnologie di PLC e Motion. Alla base, la costante crescita delle prestazioni della tecnologia di controllo basata su PC e un sistema di comunicazione rapido come EtherCAT. Un esempio di Scientific Automation è la tecnologia di misurazione, finora realizzata con dispositivi dedicati per applicazioni ad alte prestazioni. Vediamo qualche esempio.
EL3632: rilevare dati relativi allo stato con sensori di accelerazione Iepe. Con il modulo EtherCAT EL3632 le funzioni di acquisizione dati possono essere integrate nei terminali EtherCAT di Beckhoff. Per l’utente ciò significa nessun hardware supplemen-
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tare, integrazione ottimale del sistema di controllo e riduzione dei costi. L’analisi del segnale avviene nel PC, tramite il software di automazione TwinCAT o un applicativo dell’utente. Con EtherCAT, soluzione Ethernet real time, la comunicazione dei dati di misura al PC avviene con estrema rapidità. Il terminale EtherCAT EL3632 consente di collegare direttamente diversi sensori di accelerazione, tramite un’interfaccia Iepe (Integrated Electronics Piezo-Electric) o ICP (Integrated Circuit Piezoelectric). I sensori rilevano le oscillazioni di una macchina, di un cuscinetto o di un motore, e consentono, tramite l’analisi dei valori misurati, di riconoscere i danni prima di un arresto. Così si evitano guasti o onerose operazioni di manutenzione. Soprattutto quando si devono analizzare molti dati di diversi utenti o valutare frequenze di guasto in funzione del numero di giri, il controllo centralizzato basato su PC rappresenta un vantaggio. Con l’EL3632 l’acquisizione dati diventa parte integrante del controllo. Il sistema di terminali standard rileva i dati e li mette
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Scientific Automation: EL3602, terminale EtherCAT per tecnologia di misurazione ad alta precisione: tecnologia di misurazione e automazione in un unico sistema a disposizione del PC di controllo. L’analisi dei segnali di misura avviene a livello PC tramite librerie TwinCAT o un applicativo dell’utente; allarmi e funzioni di disinserimento vengono settate di conseguenza. I filtri e le correnti di alimentazione per il settaggio dei vari sensori consentono di adattare il terminale di acquisizione dati all’esigenze dell’applicazione. Dal lato software, l’EL3632 viene supportato da varie librerie TwinCAT, ad esempio con filtri come l’FFT (Fast Fourier Transformation), filtri digitali passa alto e passa basso o controllo dell’inviluppo. Anche il TwinCAT Scope viene ampliato delle funzioni per il monitoraggio. I classici sistemi di acquisizione dati sono onerosi economicamente, disponibili come moduli hardware separati e richiedono operazioni laboriose per essere accoppiati al sistema di automazione. Altre soluzioni segnalano semplicemente la rispettiva condizione di funzionamento, senza fornire informazioni dettagliate al controllo. Con EtherCAT i dati di stato vengono trasmessi al controllo PC rapidamente. Sul PC centrale trova applicazione il concetto di ‘Scientific Automation’: su una piattaforma software e hardware, TwinCAT integra controllo del processo, Motion Control e HMI ed altre funzioni, come l’acquisizione dati. Oltre alla perfetta interazione di tutti i componenti e alla riduzione dei costi hardware, viene semplificato fortemente anche l’engineering: con TwinCAT, configurazione, programmazione e diagnostica hanno luogo in un sistema.
EL3602: un terminale EtherCAT per misure ad alta precisione Massime prestazioni, massima precisione ed un ulteriore ampliamento di gamma: con l’EL3602, Beckhoff presenta una nuova generazione di tecnologia analogica di alta precisione. Valori di lettura rilevati con una risoluzione di 24 bit e precisione entro ±0,01% costituiscono una base ottimale per una tecnologia di misurazione ad alte prestazioni ed elevata precisione. L’integrazione di questo livello di tecnologia di misurazione nelle soluzioni di automazione rende superfluo l’impiego di moduli speciali. Con il terminale EtherCAT EL3602 è possibile campionare i segnali di misura direttamente nel sistema di I/O standard. L’EL3602, terminale d’ingresso analogico a 2 canali, elabora segnali tra -10 e +10 V; la tensione viene digitalizzata con una
risoluzione elevata di 24 bit. Il livello di precisione estremamente alto (pari a 0,01%) a 25 °C è tale da consentire l’impiego di questo terminale per una macchina o per l’automazione dei banchi di prova. Con i terminali XFC (eXtreme Fast Control Technology) per Oversampling e Time Stamp, Beckhoff offre già soluzioni che soddisfano le richieste di prestazioni più estreme. La nuova generazione di terminali offre inoltre la massima precisione per la tecnologia di misurazione. Il sistema di terminali EtherCAT è un sistema I/O modulare, formato da morsettiere elettroniche. Il protocollo EtherCAT raggiunge, completamente intatto, il singolo terminale. Una stazione I/O è composta da un accoppiatore EtherCAT e da un numero pressoché illimitato di terminali (fino a 65.535 dispositivi). Sono disponibili terminali EtherCAT praticamente per tutti i tipi di segnali digitali ed analogici che si presentano nel mondo dell’automazione. I dispositivi per altri bus di campo, come ad es. per Profibus, Profinet, CANopen, DeviceNet, Interbus o Lightbus, sono integrati attraverso terminali fieldbus master/slave decentralizzati. Qualsiasi dispositivo Ethernet può essere integrato in modo decentralizzato mediante terminali switch.
EL3201-0020: un terminale EtherCAT per misurare la temperatura ad alta precisione Con l’EL3201-0020, terminale di misura della temperatura, Beckhoff amplia ulteriormente la sua gamma di moduli analogici ad alta precisione: grazie all’elevata precisione di base, l’errore si riduce a ±0,1 K dell’intervallo di misura della temperatura. Come richiesto dal settore, la calibratura di fabbrica viene registrata su un certificato personalizzato. La conformità al sistema di questa tecnologia ne permette l’integrazione senza ausilio di moduli dedicati. Il modulo EtherCAT EL3201 consente di collegare direttamente una termoresistenza (Pt100) a 4 conduttori. Le curve caratteristiche dei sensori sono implementate nell’intero campo di misura e sono disponibili per il controllo in forma linearizzata. Per integrare la tecnologia di misura ad alta precisione, il sistema di terminali EtherCAT offre all’utente soluzioni semplici, che non richiedono una formazione complessa. La possibilità di riprodurre risultati in modo affidabile diventa sempre più importante in molte applicazioni di automazione, per ottimizzare i parametri e garantire verificabilità, come ad es. per monitorare online la qualità durante la fase di lavorazione Beckhoff soddisfa questi requisiti con un certificato di calibratura che garantisce all’utente l’accuratezza della misura effettuata dal terminale oltre a registrarne lo scarto esatto. La possibilità di scaricare il certificato indicando il numero di serie e di gestire i terminali come normali moduli analogici rendono estremamente semplice applicare la tecnologia di misura ad alta precisione. Per ulteriori informazioni: Beckhoff Automation S.r.l. Via Majorana, 1 20054 Nova Milanese (MB), Italia Telefono: +39 03 62 / 36 51 64, Fax: +39 03 62 / 4 09 90 www.beckhoff.it Referente per la Stampa: Stefania Pero s.pero@beckhoff.it
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AUtomazione Di Valerio Alessandroni
rittal - the system rapidita’, eccellenza e capillarita’
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ittal S.p.A. è la filiale italiana del Gruppo Italia Rittal è presente con la sede principale a Vignate (Milano) internazionale tedesco Friedhelm Loh Group, e con la filiale di Bologna, impiegando circa 100 collaboratori. leader mondiale nel settore degli armadi per quadri di comando, della Rittal - The System loro climatizzazione, dei sistemi di ‘Rittal - The System. Faster - Better - Worldwide’. Con allestimento per l’elettronica e dei questo motto Rittal ha recentemente introdotto un componenti per la distribuzione programma infinito di soluzioni a livello mondiale che di corrente elettrica. L’expertise si traduce in una perfetta sintesi di prodotti, service maturata nel settore dell’automazione industriale e tool di engineering. In particolare, l’azienda ha ha portato Rittal ad affermarsi con successo anche concretizzato la propria competenza in un sistema sul mercato della trasmissione dati e delle telecomucomposto da quadri di comando, sistemi per distriSecondo Marco Villa, nicazioni: dai rack per server e networking al power buzione di corrente,, soluzioni di climatizzazione e inmanagement, dal raffreddamento locale del rack e Amministratore Delegato frastrutture IT per garantire un’efficienza ottimale fin di Rittal S.p.A., Rittal - The dalla prima fase di progettazione. Questo concetto delle CPU al monitoraggio e alla sicurezza fisica. Rittal è presente nel mondo con 12 impianti produttivi System rappresenta un permette all’utente di ottenere notevoli vantaggi in nuovo modo di pensare termini di flessibilità, rapidità di montaggio, disponisituati in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, India, come Rittal debba proCina e può contare su circa 9.000collaboratori in bilità internazionale e qualità testata. Un’efficiente porsi sul mercato tutto il mondo, 63 filiali, 40 divisioni internazionali. In programma di software si affianca all’offerta di pro-
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Intervista dotti: per quasi tutti i prodotti sono infatti disponibili tool software di configurazione, per una rapida elaborazione dei dati meccanici, elettrici e di climatizzazione, con conseguente riduzione dei costi. Ma il valore aggiunto offerto da The System non si limita a questo. Rittal supporta infatti i propri clienti in tutte le fasi di vita dei loro progetti – dall’engineering allo sviluppo, fino alla messa in funzione e alla manutenzione. La rete mondiale Rittal consta infatti di oltre 60 aree service, 250 partner service globali e 1.000 tecnici service. Inoltre, l’azienda fornisce soluzioni idonee ai diversi mercati, in grado di sostenere i più elevati standard qualitativi e normativi in tutto il mondo. Ciò è garantito anche attraverso il programma mirato di certificazioni e conformità dei prodotti. Infine, l’azienda ha attuato nel tempo programmi commerciali in grado di canalizzare in modo adeguato le proprie soluzioni, sia attraverso un’organizzazione di vendita diretta che mediante la collaborazione con i propri partner distributivi. L’integrazione di tutti questi fattori costituisce Rittal - The System, dove rapidità, eccellenza e capillarità rappresentano il cuore del servizio.
La parola ai protagonisti Abbiamo domandato a Marco Villa, Amministratore Delegato di Rittal S.p.A., qual è il significato di ‘Rittal - The System’ all’interno dell’azienda, considerando che i suoi componenti erano già esistenti. Villa: “Guardando Rittal - The System dall’interno dell’azienda, effettivamente non troviamo novità di prodotto rivoluzionarie, benché all’interno del nostro portafoglio prodotti ci siano novità
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tutti gli anni. Rittal - The System rappresenta tuttavia un nuovo modo di pensare come Rittal debba proporsi sul mercato. La nostra azienda nasce e cresce sostanzialmente come costruttore e fornitore di componenti di altissima qualità e altissima standardizzazione. L’idea è quella di traslare tutto il concetto aziendale, sulla scia di un’esperienza già fatta da una delle nostre Business Unit, trasformandoci da fornitori di componenti a fornitori di sistemi, quindi di soluzioni. Soluzioni che si basano su piattaforme assolutamente standard e di altissimo livello qualitativo , con caratteristiche tipiche di chi approccia il prodotto per averlo e per fornirlo a catalogo. La differenza di approccio sta esattamente in questo: passare da quello che siamo stati e per cui siamo conosciuti - ossia ottimi fornitori di un armadio, una cassetta o un componente in genere – a fornitori di sistemi, ossia di soluzioni. Soprattutto nel mondo delle macchine utensili e dell’automazione, vale a dire il mondo che ci ha visto nascere e crescere come fortissimi fornitori di armadi. Questa linea guida principale si ripercuote nel sistema-azienda impostando l’azienda stessa e orientandola nella direzione del sistema, cioè cominciando a creare una nuova cultura al nostro interno: dal know-how degli specialisti del Rittal Solution Center, che sono in grado di andare oltre al prodotto approcciando con il cliente una soluzione, allo sviluppo della figura del venditore, che deve avvicinarsi molto di più a quella del business man. Per quanto riguarda i fattori chiave del nostro voler essere sistema, quelli che ci distinguono da qualsiasi altro competitor di questo mercato, siamo gli unici che, per l’amplissimo portafoglio prodotti e per struttura – ovvero presenza sul territorio – possono
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AUtomazione davvero fare sistema. E possono farlo tanto nella soluzione tecnica quanto a livello strutturale: siamo presenti sia in Italia che in qualsiasi altra parte del mondo con il nostro service, con un messaggio comunicativo uguale ovunque e un brokeraggio di informazioni internazionale – che rappresenta un valore aggiunto non trascurabile nel sistema-azienda. The System significa quindi dare valore ai nostri plus rispetto alla concorrenza. Sia a livello di prodotti che a livello di struttura aziendale, non esiste un altro competitor paragonabile a Rittal, in grado di trovare una soluzione idonea per il cliente. Come non esiste un altro competitor in grado di fornire un condizionatore a un’azienda italiana che poi lo spedisce in Cina e che può venire quindi supportata a livello di ricambistica e di service direttamente in Cina. Queste peculiarità, che ci distinguono da un costruttore di carpenteria locale, sono messe in evidenza dal concetto di Rittal - The System.
Afferma Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rittal S.p.A.: “L’operazione Rittal - The System sembra semplice, ma in realtà ha le sue complessità, perché mette in atto un processo di comunicazione e di formazione sul mercato che cambia profondamente i piani preesistenti”
Rittal - The System
sotto la lente
Ora una domanda a Edgardo Porta, Direttore Marketing di Rittal S.p.A.: da che cosa è costituito Rittal - The System in termini di proposta commerciale? Porta: Sulla carta, l’operazione Rittal - The System sembra semplice, ma in realtà ha le sue complessità, perché mette in atto un processo di comunicazione e di formazione sul mercato che cambia profondamente i piani preesistenti. Questo sforzo è stato fatto soprattutto in due direzioni. La prima è stata quella della comunicazione marketing, per far conoscere ai nostri clienti e ai potenziali nuovi mercati quali sono i concetti basilari sui quali Rittal si muove come azienda produttrice di componenti e di sistemi. La seconda direzione è stata quella dell’adeguamento della nostra struttura commerciale (forza vendita e partner distributivi), per fare sì che potesse promuovere questo nuovo concetto sul mercato, in modo equo e corretto. E’ stato quindi avviato un articolato piano di formazione, in primis nei confronti della nostra forza vendita, attraverso l’ausilio dell’inserimento in campo della divisione tecnica Rittal Solution Center. La forza vendita Rittal ha quindi potuto informare correttamente i nostri partner commerciali sul mercato. In questo modo, i nostri Rittal Channel Partner sono stati educati a muoversi secondo nuove direttive precise. In particolare, è avvenuta una traslazione dal precedente sistema - che rimane comunque supportato completamente, con prodotti pronti
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a magazzino e consegna nelle 24 ore – ad un processo più finalizzato: il prodotto viene scelto per risolvere una specifica necessità, entra in gioco nell’organizzazione aziendale del cliente, può essere supportato da un sistema di tool di progettazione, gode di un’assistenza garantita in tutto il mondo con contratti programmati e l’insieme dei componenti e degli elementi accessori produce un ritorno dell’investimento. Questo nuovo approccio allontana in qualche modo Rittal dal mondo dell’automazione e delle macchine utensili? Villa: Assolutamente no. Nel mondo delle macchine utensili, la proposizione di una soluzione – e non di un singolo prodotto – ha una valenza estremamente elevata. Chiunque costruisca una macchina utensile non approccia Rittal sul componente armadio, ma come un’azienda che offre un supporto tecnico a livello di progettazione della macchina stessa: dall’armadio al software che configura i componenti all’interno dell’armadio, al software che calcola la dispersione termica necessaria per raffreddare gli oli di emulsione, al posizionamento delle cassette di derivazione, alla consulenza finalizzata alla progettazione dell’interfaccia uomo-macchina, ecc. Si tratta quindi di un rapporto che, a nostro modo di vedere, ha maggiore ragione per il costruttore di macchine utensili, offrendogli – e offrendo a Rittal - delle chance in più. Porta: Uno dei passi che stiamo cercando di fare seguire alla nostra forza vendita è questo: fate sì che i vostri clienti si concentrino esclusivamente sul loro core business, tutto il resto deve essere affidato al fornitore di componenti elettronici ed elettromeccanici. In sostanza, chi produce macchine utensili non deve preoccuparsi di fare buchi negli armadi, magari creando un’organizzazione interna a ciò dedicata: a quello pensiamo noi. Questo è il primo passo concettuale sul quale si muove tutta la catena dell’informazione e della divulgazione del concetto Rittal - The System.
Un
motivo di forte innovazione
Quali sono quindi le innovazioni legate al concetto di Rittal - The System e perché è stato deciso di introdurlo proprio quest’anno? Villa: Rittal - The System è il risultato di un processo di sviluppo e di maturazione all’interno della nostra azienda. Dal nostro punto di vista, oggi viviamo con più intensità il forte sviluppo di nuovi mercati e l’esplosione delle esportazioni verso l’Asia e alcuni mercati europei. Proporci sul mercato come player globali ci ha portato a maturare anche l’idea di Rittal - The System. E’ una conseguenza logica di ciò che sentiamo ormai da qualche anno, in particolare della tendenza alla globalizzazione. Ma, a livello pratico, che cosa significa per noi globalizzarci? Per Rittal, globalizzarsi vuol dire anche fare sistema sia a livello di azienda che a livello di proposizione sul mercato. Lo sviluppo nasce proprio da questo filo logico che, sul piano strategico, ha l’obiettivo di aumentare la differenza con i competitor, rimettendo un accento più forte su quelli che sono i nostri ‘plus’ veri a confronto della nostra concorrenza. Noi viviamo oggi la contraddizione tipica di voler tagliare un
Soluzioni, Best Practice Interviste, Servizi speciali Case History, White paper, Quaderni
Intervista
www.newsimpresa.it Alta direzione 8%
Risorse Umane 3%
Direttori MKT e Vendite 14%
SImpresa
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Conoscere per decidere
prodotto ‘su misura’ per il nostro cliente con quella che è la soluzione del nostro catalogo. Rittal - The System è una piattaforma che cerca di valorizzare solo i lati positivi di entrambe le soluzioni. I ‘plus’ di un prodotto standard sono la qualità superiore rispetto a un prodotto singolo o speciale, le certificazioni, la reperibilità sul mercato, la garanzia, il service e tutte le caratteristiche tipiche di un prodotto inserito in un catalogo che gli danno contenuto. Abbiamo deciso di valorizzare tutto questo senza perdere i ‘plus’ che normalmente il cliente cerca quando vuole una soluzione su misura. Allarghiamo quindi la nostra proposizione di prodotti standard per riuscire a comporre all’interno di questo portafoglio la soluzione dedicata, eliminando le problematiche di una soluzione troppo standard o troppo speciale. E’ un po’ il concetto del Meccano: pezzi standard che permettono di ottenere una costruzione sempre diversa. Porta: In questo momento non esistono soluzioni analoghe della concorrenza in termini di approccio, qualità e completezza di prodotti. Ciò grazie a due importanti componenti. La prima è che Rittal esercita costantemente una forte attività di ricerca e sviluppo in questa direzione: non solo sul singolo prodotto, ma sulla soluzione per il mercato specifico. E questo è un altro elemento che ha trainato il Gruppo ad andare verso Rittal - The System: i mercati cambiano velocemente ed ogni mercato è performante alla sua maniera e ha le sue necessità tecniche, tecnologiche, meccaniche, impiantistiche, ecc. Rittal - The System ci permette di andare a 360 gradi su tutti i mercati. La seconda componente è l’elevata qualità, che ci permette di differenziarci dalla nostra concorrenza di riferimento. Attraverso la sua unità di Ricerca e Sviluppo, Rittal progetta tutti i prodotti al proprio interno. Circa 3000 brevetti tutelano i nostri sforzi e gli investimenti in ricerca e sviluppo. Inoltre, la certificazione internazionale è uno dei punti fondamentali nel nostro decalogo di vendita e consente alle imprese italiane di competere in modo affidabile anche sui mercati esteri. Infine, Rittal ha seguito molti mercati di volta in volta emergenti, sviluppando nuovi prodotti con caratteristiche ad hoc. E’ stato il caso, ad esempio, degli armadi per telecomunicazioni, in grado di resistere a frequenze elevate, o dei prodotti conformi alla Direttiva Macchine nel campo dell’automazione, oppure degli armadi T8 – oggi prodotti in circa 3000 pezzi al giorno – che sono stati adattati per resistere alle elevate sollecitazioni meccaniche presenti nel settore ferroviario. L’esperienza nel settore ferroviario, in particolare, ha permesso una riprogettazione e reingegnerizzazione degli armadi, che hanno ricevuto la certificazione Belcor per applicazioni antisismiche.
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Conclusione In conclusione, Rittal - The System è un nuovo concetto che deve essere visto non solo come soluzione di prodotto integrata e globale, ma anche come nuovo modo di concepire l’azienda. Un ‘Sistema’ azienda internazionale con una nuova visione strategica che parte dall’organizzazione generale e transita dal lavoro di squadra, per arrivare alla soddisfazione del cliente.
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AUtomazione Di Valerio Alessandroni
tutto sotto controllo alenia-aermacchi sceglie Breton per le sue linee di produzione
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reton è stata fondata nel 1963 come azienda del settore metalmeccanico. Negli anni ‘90 è entrata di prepotenza nel settore dei centri di lavoro a controllo numerico ad alta velocità, diventando in pochi anni uno degli importanti attori mondiali. I centri di lavoro Breton si contraddistinguono e sono riconosciuti per l’elevato livello tecnologico, le superiori performance produttive, le soluzioni innovative e l’indiscussa qualità del sistema prodotto/servizio offerto ai clienti. Nel corso degli anni Breton ha sviluppato una gamma completa di centri di lavoro, in grado di soddisfare tutte le richieste nei seguenti settori industriali: Aerospaziale, Difesa, Aeronautico, Automobilistico, Navale, Corse, Ingranaggi, Energia, Stampi, Modellazione e Prototipazione automobilistica e navale, Industria manifatturiera in genere. Rittal e Breton collaborano da più di 15 anni per realizzare sistemi e impianti di ultima generazione. Essere all’avanguardia non
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significa solo investire in ricerca e innovazione dei prodotti, ma anche scegliere fornitori che legano il loro prodotto alla qualità e non al prezzo, per offrire ai clienti soluzioni tecnologicamente avanzate. Per questo motivo Alenia-Aermacchi ha scelto una nuova macchina della gamma Flymill di Breton per le sue linee di produzione. L’azienda di Venegono Superiore è da sempre un nome che conta nel campo aeronautico ed è oggi partner di numerosi programmi destinati allo sviluppo di progetti sia in campo civile che militare. Tre le principali aree di attività: progettazione, produzione e supporto di aerei per l ‘addestramento di piloti militari; collaborazione a numerosi programmi internazionali militari in campo aeronautico; fornitura di componenti e parti di velivoli per l ‘aviazione civile. L’acquisto di una Breton Flymill è stato deciso da Alenia-Aermacchi per il proprio reparto di lavorazione parti in lamiera, per la contornatura e foratura in cinque assi nell’ottica di aumentare la capacità produttiva e di realizzare un complessivo ammodernamento della linea. L’esigenza era quella di lavorare materiali diversi e realizzare particolari seguendo superfici con una doppia curvatura per i quali è necessaria una macchina molto precisa, con ampia capacità di carico che permetta ritmi di produzione più intensi. Flymill è la nuova gamma di centri di lavoro a portale con trave mobile progettata e realizzata da Breton per soddisfare particolarmente le nuove esigenze di lavorazioni ad alta velocità nel settore aerospaziale. Le peculiari caratteristiche di rigidezza e dinamica consentono di affrontare le varie tipologie di particolari con la massima velocità di lavorazione e capacità di asportazione. Flymill infatti, grazie alla velocità degli assi lineari che arrivano fino a 60m/min e alla testa Direct Drive con velocità di rotazione fino a 100rpm e rotazione continua dell’asse C mostra capacità di lavorazione non comuni proprio nell’esecuzione di profili complessi a 5 assi continui con la massima precisione e dinamica. La testa rotativa continua ad azionamento diretto DIRECT DRIVE, posizionabile in qualsiasi angolazione del suo campo operativo grazie a potenti freni idraulici, permette di utilizzare mandrini fino a 40kW di potenza continuativa e 28.000rpm conferendo alla macchina una notevole capacità di asportazione e la possibilità di affrontare egregiamente la lavorazione sia di leghe leggere sia di altre leghe speciali che sono particolarmente utilizzate nel settore dell’aeronautica. La possibilità della macchina di operare in pendolare, permette ad Alenia-Aermacchi di lavorare da una parte tubi particolari in
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inconel destinati al sistema anti-ghiaccio del motore e dall’altra i profili esterni della zona d’ingresso dell’aria ai reattori, i lip delle gondole motore che devono essere lavorati di contornatura. La lavorazione dei tubi per il sistema di de-iceing del motore è quanto mai particolare e necessita di estrema precisione nell’esecuzione delle lavorazioni previste. La difficoltà sta sia nella pulizia con cui deve essere svolto il lavoro sia nella precisione dei fori che devono essere nell’esatta posizione prevista e devono rispettare una precisione dimensionale assoluta. Questo perché proprio dai fori è destinata a passare l’aria calda che ha il compito di evitare il formarsi del ghiaccio nel motore. Per Rittal, è estremamente importante immettere sul mercato nuovi prodotti avvalendosi di partner all’avanguardia come Breton. Per poter realizzare il sistema di automazione del centro di lavoro Flymill di Breton, sono stati impiegati sistemi dal contenuto tecnologico estremamente evoluto quali gli armadi TS 8, i contenitori VIP 6000 e i sistemi di climatizzazione . L’impiego dei componenti TS 8 ha permesso di raggiungere elevati standard di sicurezza per le apparecchiature elettriche installate, nel pieno rispetto di quelle che sono le specifiche richieste dai mercati internazionali. La particolare conformazione
della struttura dell’armadio, realizzata con sistema di profilatura a 16 pieghe, grazie all’estrema modularità si integra in modo armonico con la struttura generale del centro di lavoro. Il cuore operativo della macchina viene posizionato all’interno del contenitore VIP 6000, in grado di conferire alla postazione di lavoro il massimo della flessibilità e sicurezza, senza far perdere di vista l’aspetto estetico ed ergonomico. La postazione di lavoro, dotata di ruote di scorrimento, risulta facilmente posizionabile in ogni punto adiacente la macchina, consentendo cosi all’operatore di operare in sicurezza. Il corretto funzionamento delle apparecchiature elettriche e meccaniche è garantito dall’impiego di sistemi di condizionamento e impianti chiller progettati appositamente per soddisfare gli elevati standard produttivi richiesti dalla macchina Flymill di Breton. Breton da più di 45 anni è attiva nel settore della tecnologia degli impianti di fabbricazione della pietra tradizionale e composita e negli anni ’90 entra anche nel settore della costruzione dei centri di lavoro a controllo numerico per l’industria meccanica. La sede, a Castello di Godevo in provincia di Treviso, conta circa 500 addetti di cui 100 tecnici e ingegneri e dispone di un moderno e avanzato centro di ricerca.
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AUtomazione Di Valerio Alessandroni
wonderware
leader nelle soluzioni software per la gestione delle operazioni industriali in tempo reale Wonderware è un brand di Invensys Operations Management, una delle quattro divisioni in cui si articola il gruppo Invensys plc
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ewSImpresa ha avuto la possibilità di intervistare Angelo Raffaele Cefalo, Sales Director di Wonderware, che ha illustrato le origini, lo stato attuale e gli obiettivi dell’azienda specializzata nelle soluzioni software per la gestione delle operazioni industriali in tempo reale.
Le origini
Come nasce Wonderware e quando l’azienda decide di entrare sul mercato italiano? Wonderware è stata fondata nell’aprile 1987, per sviluppare soluzioni software human-machine interface (HMI) utilizzate nelle applicazioni industriali e di automazione di processo. L’obiettivo era quello di creare strumenti di programmazione object-oriented, basati su standard Microsoft. Oggi Wonderware è un brand di Invensys Operations Management, la divisione di Invensys leader globale nella fornitura di tecnologia, software e consulenza nelle aree di process manufacturing, ottimizzazione d’impianto, attività industriali e performance aziendali. Quali sono i principali target di Wonderware in Italia, in termini di settori applicativi e tipologie di clienti (OEM, progettisti, system integrator, ecc.)? Wonderware si rivolge a diverse tipologie di clienti. In italia, abbiamo un focus particolare sui costruttori di macchine (OEM, Original Equipment Manufacturer) nei settori industriali più disparati, dall’industria metallurgica, all’alimentare al chimicofarmaceutico. Collaborando con un’ampia rete di costruttori di macchine e impianti presenti in diversi settori industriali. Le soluzioni software di Wonderware permettono alle aziende OEM di ridurre i tempi di sviluppo e manutenzione delle loro forniture, ampliando contemporaneamente la loro offerta con funzioni software più efficienti. Un’altra tipologia di utenti, per noi molto importante, è costituita dai System Integrator. Con oltre 3.500 aziende indipendenti su scala mondiale, Wonderware può infatti contare su uno degli ecosistemi più estesi nel settore dell’automazione industriale. Anche in Italia abbiamo costruito un network di partner con elevate competenze tecnologiche: i system integrator possono ottenere diversi livelli di certificazione Wonderware, dimostrando la conoscenza di prodotti e soluzioni proposte e comprovando la loro competenza attraverso instal-
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lazioni presso aziende finali basate sulle nostre soluzioni. Per Wonderware l’utente finale è costituito dalle aziende manufatturiere, sia nell’industria di processo sia discreta, oltre che dalle realtà che operano nel settore delle infrastrutture. Ci rivolgiamo a loro con soluzioni software per l’ automazione e la gestione delle informazioni in tempo reale con l’obiettivo di favorire l’ottimizzazione dei processi produttivi attraverso strumenti di monitoraggio, analisi e controllo delle operazioni d’impianto.
Prodotti al top della tecnologia Volendo ‘fotografare’ l’attuale offerta Wonderware, quali sono le principali linee di prodotto? L’offerta di Wonderware si può suddividere in due aree principali. La prima è costituita dalle soluzioni HMI (Human-Machine Interface) e Scada (Supervisor Control and Data Acquisition). I software di supervisione sono nati per garantire agli operatori la massima visibilità sulle macchine e sugli impianti automatizzati e per consentire l’interazione con gli stessi. Oggi, tuttavia, al software di supervisione viene chiesto di favorire l’integrazione con gli altri sistemi aziendali, trasformando l’interfaccia operatore in un elemento importante a supporto della strategia dell’azienda. Da qui deriva la nostra offerta di strumenti per gestire l’HMI come parte integrante di un sistema completo che consente la collaborazione e l’adozione di nuove funzionalità, come ad esempio sistemi MES (Manufacturing Execution Systems) per l’esecuzione della produzione, indicatori di prestazioni, reportistica, ecc. La seconda area di soluzioni è costituita dai sistemi MES (Manufaturing Execution Systems) ed EMI (Enterprise Manufacturing Intelligence) Le soluzioni MES aiutano i clienti a collegare la produzione con il resto dell’azienda e con le richieste del mercato, favorendo efficienza operativa, qualità dei prodotti e allineamento con le atre funzioni di business. Le funzionalità comprendono l’integrazione dei sistemi aziendali, execution tool in ambito produttivo, gestione dei lotti, archivio dei dati storici, analisi statistiche, analisi dei downtime e dell’efficienza degli impianti, analisi e reporting della performance web based. Estendendo ulteriormente funzioni e ambiti di attività, le soluzioni di Intelligence permettono alle aziende di analizzare le performance di produzione attraverso l’uso di semplici, ma efficaci, strumenti di analisi, reportistica e visualizzazione dei dati.
Intervista Angelo Raffaele Cefalo, Sales Director di Wonderware
Grazie alle soluzioni software EMI di Wonderware è possibile raccogliere, aggregare e visualizzare dati su produzione, costi, capacità di processo, downtime degli asset produttivi, qualità, scostamento rispetto ai valori ottimali ed altri Key Performance Indicator (KPI).
Elementi di distinzione In che modo Wonderware si differenzia dai competitor, sempre più numerosi e agguerriti? I fattori chiave di successo delle soluzioni Wonderware sono essenzialmente tre: semplicità d’uso, scalabilità e connettività, oltre ad una costante innovazione di prodotti e tecnologie. Quando parliamo di semplicità d’uso non possiamo non parlare di InTouch, il software HMI di Wonderware che da sempre è sinonimo di straordinarie capacità grafiche e, allo stesso tempo, facilità di utilizzo. Grazie alla tecnologia ad oggetti, infatti, è possibile creare con semplicità applicazioni che poi possono essere replicate su uno o più impianti, risparmiando tempo e attività di sviluppo. Inoltre, le schermate intuitive e user-friendly sono adatte per visualizzare e condividere informazioni a tutti i livelli aziendali. Tuttavia, le soluzioni di automazioni devono anche sapersi adat-
tare alle esigenze e ai ritmi di crescita dell’azienda. La necessità di aumentare il flusso di dati operativi importanti verso figure decisionali strategiche all’interno dell’azienda e l’allineamento delle attività produttive con le strategie e gli obiettivi di business sono fattori chiave per raggiungere livelli elevati di efficienza e redditività. Per questo, le soluzioni software Wonderware sono concepite per essere espandibili, sia da un punto di vista dimensionale sia funzionale, da applicazioni di piccole dimensioni a sistemi estesi all’intera organizzazione. Le aziende possono così proteggere i propri investimenti aggiungendo utenti, linee di produzione e interi impianti secondo necessità, senza sostituire o ristrutturare i sistemi esistenti. Le soluzioni software di Wonderware, infatti, sono basate su un’unica architettura software, denominata Archestra, aperta e scalabile, che permette di adottare un’unica piattaforma per l’intero impianto e di estenderla come standard in tutti i siti operativi di produzione o infrastrutture. A questo concetto si lega il tema della connettività: le soluzioni Wonderware sono compatibili praticamente con tutti i dispositivi, PLC, i sistemi informatici e di automazione industriale, garantendo ai nostri clienti la massima flessibilità e la protezione degli investimenti precedenti.
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AUtomazione Di Valerio Alessandroni
pasta sotto controllo grazie alla tecnologia wonderware Due linee di produzione fornite dall’azienda veneta Pavan alla tedesca Tress utilizzano l’HMI InTouch per tenere tutto sotto controllo
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Con oltre 300mila tonnellate di pasta prodotta, la Germania è il 7° produttore mondiale e Tress, con 80 formati di pasta differenti, è un marchio tedesco di riferimento. Un successo basato sulla capacità di realizzare derrate di qualità paragonabile a quella dei principali brand italiani e frutto dell’impiego di linee produttive realizzate proprio dai costruttori del Belpaese. In particolare, Tress ha scelto le soluzioni firmate dall’azienda veneta Pavan, specializzata nella costruzione di macchine e impianti per la pasta secca, sia corta che lunga, nidi, formati speciali e cous cous.
Le normative diventano un’opportunità A fronte della crescente domanda interna, Tress si è rivolta a Pavan per la fornitura di due nuove linee produttive dotate delle più moderne tecnologie d’automazione. Volendo utilizzare le stesse macchine per prodotti differenti, Tress si è posto l’obiettivo di monitorare e intervenire in tempo reale sulle proprie linee, prevenendo qualunque riduzione di efficienza e anticipando le fermate improvvise. La stessa piattaforma di supervisione, inoltre, doveva soddisfare le stringenti direttive comunitarie in termini di tracciabilità, che impongono ai produttori di generi alimentari di risalire alla provenienza dei prodotti utilizzati ed alla destinazione di ogni singolo lotto. Coniugare le esigenze normative con quelle di gestione produttiva rappresenta un’opportunità che le aziende più lungimiranti
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stanno sfruttando al meglio, utilizzando moderni sistemi di Information Technology anche nell’ambito dell’automazione industriale. Gli stessi responsabili di Tress hanno così chiesto ai tecnici di Pavan di implementare le soluzioni firmate da Wonderware. Quello della multinazionale americana, infatti, è un marchio di riferimento nel settore, noto per l’elevata stabilità, oltre che per la facilità di configurazione e upgrade. Il tutto arricchito dal fatto che le informazioni sull’efficienza, produttiva ed energetica, vengono elaborate attingendo dai dati raccolti da un’unica piattaforma, evitando anche la proliferazione di prodotti stand alone difficili da gestire ed integrare. “La richiesta di implementare la tecnologia Wonderware spiega il Software Engineering Project Manager di Pavan, Luca Ongarato - ci ha trovati pienamente concordi: da sempre utilizziamo le soluzioni Wonderware per la loro affidabilità e semplicità di utilizzo” Per tale ragione, dopo un confronto con i tecnici di Wonderware, sulle linee produttive realizzate per Tress è stata implementata l’ultima versione di Wonderware InTouch HMI, integrata con Historian e con il database proprietario del produttore tedesco. In questo modo, senza la necessità di nessun intervento manuale, il personale di linea può disporre di tutte le informazioni necessarie alla propria attività, mentre gli stessi dati possono essere esportati in ambiente Office, rendendoli così facilmente utilizzabili anche a livello gestionale.
Addio ai tempi morti La semplice conformità alle norme comunitarie, seppur arricchita dalla disponibilità delle informazioni per gli utilizzi di tipo gestionale, rappresenta una necessità che non offre nessun reale valore aggiunto a livello produttivo. Un’azienda innovativa come Tress, scegliendo le soluzioni Wonderware, ha invece approfittato di un’imposizione normativa per ottimizzare l’impiego delle linee e, di conseguenza, l’efficienza dei propri impianti. “Lo stretto rapporto di collaborazione con il cliente finale – spiega Ongarato – ci ha permesso di identificare le tecnologie più adatte a soddisfare un’esigenza fondamentale per un produttore, come Tress, che realizza decine di formati di pasta differenti: mantenere un’efficienza elevata su linee che funzionano in modo continuo”. L’enorme varietà produttiva impone infatti un’elevata flessibilità alle macchine utilizzate che devono essere in grado di passare da un formato all’altro con tempi di attrezzaggio e configurazione sempre più rapidi. Ogni intervento, così come la manutenzione, i possibili guasti e il raggiungimento delle condizioni di regime, gravano quindi sull’efficienza globale.
case history Il sistema di supervisione che utilizza il software Wonderware, invece, è in grado di prevenire i ‘tempi morti’, fornendo ad operatori e responsabili di linea le informazioni di cui hanno bisogno. Un’esigenza, quest’ultima, particolarmente sentita dall’azienda tedesca, che ha scelto di sfruttare al massimo l’automazione degli impianti e le tecnologie informatiche applicate alla produzione. Il personale, altamente qualificato, necessita di conoscere, nel dettaglio, i valori e tutti i parametri di funzionamento. Lo sforzo degli sviluppatori di Pavan si è così concentrato sulla necessità di raccogliere, elaborare e visualizzare in modo chiaro un’elevata serie di informazioni, garantendo agli operatori piena visibilità sull’intera linea produttiva. In un simile contesto si è rivelata vincente, oltre alla capacità di elaborazione propria di Wonderware Historian, anche la disponibilità di una ricca libreria grafica, grazie alla quale realizzare sinottici a forte impatto visivo. Partendo dalle informazioni visualizzate sullo schermo, il personale può scendere nel dettaglio, in funzione della propria abilitazione, per analizzare anche gli aspetti più particolari di ogni singola macchina. Una simile caratteristica, come noto, consente di ottimizzare il rendimento quando una linea opera a regime. Considerando l’elevato numero di cambi formato, si è rivelato altrettanto importante creare un sistema in grado di supportare il personale anche nella configurazione di ogni nuovo lotto produttivo. L’operatore viene così guidato nella definizione dei parametri di funzionamento e, in caso di scelte diverse da quelle standardizzate, riceve una segnalazione da parte del sistema stesso. La piattaforma utilizzata, infatti, è in grado di memorizzare tutti gli allarmi raccolti nel tempo e, correlandoli con gli eventi registrati, permette di individuare la parametrizzazione ottimale.
Manutenzione vincente Per una linea produttiva in grado di produrre sino a 100 tonnellate di pasta al giorno, anche la manutenzione riveste un ruolo fondamentale. Alcuni componenti meccanici, come le lame di taglio, sono necessariamente soggetti ad usura. Ma è altrettanto essenziale verificare, periodicamente, il corretto funzionamento delle sonde di temperatura, così come l’assorbimento elettrico o l’aumento degli scarti. Per questa ragione,
sulle linee utilizzate da Tress, sono previsti ben 250 messaggi di richiesta manutenzione che, in base alle ore di funzionamento effettivamente rilevate, informano i responsabili della necessità di specifici interventi. A questo si aggiunge, ovviamente, la messaggistica generata dai sistemi di rilevazione automatica, in grado di individuare eventuali parametri al di fuori del corretto range di funzionamento. Dedurre tutte queste informazioni partendo da semplici tabelle numeriche rappresenterebbe un notevole sforzo. Per tale ragione si sono rivelate vincenti le funzionalità grafiche che permettono, nel tempo, di visualizzare l’andamento di specifici parametri tecnologici di un impianto. Una funzionalità che consente al personale di individuare eventuali andamenti negativi, anticipando così l’allarmistica e prevenendo improvvise interruzioni di produzione. Partendo dalla rilevazione dei valori di efficienza globali e di ogni singolo lotto produttivo, il personale di Tress può incrociare gli indicatori con le variabili tecnologiche e gli allarmi riscontrati nel corso del funzionamento, risalendo immediatamente alle ragioni di un’eventuale riduzione delle prestazioni.
Meglio essere i primi Le opportunità offerta dal sistema di supervisione di Wonderware, caratterizzato da un’elevata versatilità e dalla possibilità di fornire informazioni in modo chiaro, rappresenta un ulteriore elemento di differenziazione per Pavan. In un mercato competitivo dove, molto spesso, le innovazioni vengono copiate da produttori senza scrupoli, essere tra i primi a sfruttare soluzioni innovative garantisce un notevole vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Ad esempio, una costante analisi integrata di tutti i valori significativi consente di minimizzare i consumi energetici. Nella produzione di pasta, infatti, il ciclo di essiccazione comporta un notevole assorbimento di energia elettrica. L’ottimizzazione del ciclo di ventilazione, resa possibile dal sistema di supervisione stesso, consente di eliminare qualunque spreco ma, soprattutto, di garantire il miglior livello qualitativo del prodotto finito. Il tutto nella certezza che anche un alimento ‘semplice’, come la pasta, per affermarsi sui mercati internazionali deve coniugare la qualità e un costo reso conveniente anche dalla capacità di sfruttare al meglio gli impianti produttivi.
INFO Questo documento è stato realizzato grazie a: Pavan s.r.l. Via Monte Grappa, 8 35015 Galliera Veneta (PD) Per ulteriori informazioni relative a Wonderware: Wonderware Italia S.p.A. Viale Milano, 177 21013 Gallarate (VA) Tel. +39 0331 709 411 Fax +39 0331 709 499 www.wonderware.it info.wonderware@invensys.com
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