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SOMMARIO
Speciale BIMEC
SPECIALE BIMEC Pag. 2
Meccanica, Meccatronica, Ambiente ed Energia
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Bimec, la biennale della meccatronica Il percorso NewsImpresa
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Intervista a Alessandro Torsoli
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TwinCAT 3 by Beckhoff: lo stato dell始arte del software per l始automazione
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Meccanica, Meccatronica, aMbiente ed energia Di Valerio Alessandroni
Meccanica, Meccatronica, aMbiente ed energia Tutti gli indicatori dimostrano che, anche in Italia, la meccatronica e la robotica sono settori in forte sviluppo e rapida espansione. Anche la scuola ha preso atto degli sviluppi del mercato e della conseguente necessità di nuove figure professionali, istituendo un corso di Meccanica, Meccatronica ed Energia.
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on il termine meccatronica oramai si intende la scienza che studia il modo di far interagire la meccanica, l’elettronica e l’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione semplificando il lavoro umano e favorendo un migliore utilizzo delle risorse energetiche disponibili. L’ingegnere meccatronico si occupa principalmente di progettare e realizzare sistemi di controllo automatico utilizzando come strumenti di lavoro sia software di sviluppo sia piattaforme hardware per
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l’implementazione del sistema reale e la verifica del funzionamento real-time. Il classico sistema di controllo meccatronico può essere raffigurato da un anello chiuso, quindi dotato di retroazione, ed è costituito da diversi blocchi principali: l’impianto da controllare, gli attuatori, l’unità di controllo e i sensori.
Il mercato, Intanto… Tutti gli indicatori dimostrano che, anche in Italia, la meccatronica e la robotica sono settori in forte sviluppo e rapida espansione. Esse riguardano l’ambito delle macchine e dei sistemi intelligenti, secondo varie modalità che comprendono dimen-
Speciale
Strettamente legato alla meccatronica è anche il mercato delle macchine utensili che, secondo Ucimu-Sistemi per Produrre, prosegue la fase positiva avviata a inizio 2010. Nel terzo trimestre di quest’anno, infatti, gli ordini sono cresciuti del 58,2% ed è ripartito il consumo interno. “Si allunga il trend positivo avviato a inizio 2010, consolidando la ripresa dell’industria italiana di comparto che, come emerge dalla rilevazione, raccoglie riscontri positivi sia sul mercato interno che estero - afferma Giancarlo Losma, presidente UCIMU - per la prima volta, infatti, dopo quattro trimestri consecutivi di calo, l’indice degli ordini raccolto sul mercato interno torna a crescere, segnando un incremento del 96,8%. Nonostante ciò il valore assoluto resta ancora basso fermandosi a quota 30,3”. Ottima la performance della domanda espressa dal mercato estero, ove la raccolta ordinativi marca un incremento del 32,3%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 114,3.
la Parola alle aZIenDe sioni dalle più grandi, tipiche di impianti industriali altamente strutturati, alle più piccole, al limite dei micro e dei nanosistemi. Le attività di modellazione, caratterizzazione, progettazione e costruzione di robot e sistemi meccatronici includono varie competenze e riguardano varie applicazioni, come Meccanica dei robot, automazione e robotica; Progettazione di sistemi meccatronici strutturali; Controllo dei sistemi meccanici e meccatronici; Controllo e regolazione delle macchine, dei veicoli e delle strutture; Sviluppo di materiali intelligenti e per la meccatronica; Microsistemi e microtecnologie; e così via. La nascita di AiDAM – Associazione italiana di automazione e meccatronica, è un opportunità che, se ben perseguita potrà diventare, per il mercato italiano, un chiaro punto di riferimento, in grado di fornire uno stato dell’arte aggregato sull’industria meccatronica. Intanto, due comparti strettamente legati a questo settore ci permettono di capirne lo stato di salute e i suoi sviluppi futuri: ci riferiamo al comparto delle tecnologie oleodinamiche e pneumatiche e al comparto delle macchine utensili. In particolare, il mercato delle tecnologie oleodinamiche e pneumatiche (rappresentato da Assofluid) fa registrare dati di consuntivo per l’anno 2010 e per i primi mesi del 2011, estremamente positivi, confermano l’Italia al quinto posto nel mondo e al secondo in Europa per importanza del mercato. La ripresa iniziata nel 2010 si è infatti consolidata nella prima metà del 2011 e il mercato della potenza fluida in Italia è tornato ai livelli del 2008. La ripresa di questi settori dimostra ancora una volta che a crescere di più sono i comparti e le aziende in grado di puntare sull’innovazione e capaci di cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali. I numeri presentati da Assofluid indicano che nel 2010 l’Oleodinamica ha fatturato complessivamente circa 2,145 miliardi di euro (+39,4% sul 2009), mentre la Pneumatica 838 milioni (+44,2% sull’anno precedente). Nel primo trimestre 2011 il trend di crescita si è confermato: per il settore Oleodinamico la crescita della produzione nazionale è stata del 34,1%, mentre gli ordinativi sono aumentati del 42,6%.
Al fine di fornire una ‘fotografia diretta del mercato’ abbiamo rivolto la seguente domanda ad alcuni protagonisti del settore: Quali sono le caratteristiche peculiari/differenzianti della Vostra offerta e quali le Vostre strategie e sviluppi? Risponde: Pierluigi Olivari - Managing Director di Beckhoff Automation (www.beckhoff.it) Consideriamo un prodotto emblematico dell’offerta Beckhoff: il servoterminale EL7201. Esso integra in un alloggiamento standard un servoamplificatore completo per motori fino a 200 W e, grazie all’integrazione nel sistema di I/O EtherCAT, cablaggio e messa in servizio sono notevolmente semplificati, con conseguente riduzione di costi e ingombri. Con il servoterminale EL7201 si amplia l’offerta di prodotti compatti per il Motion Control per la gamma di I/O di Beckhoff: oltre ai terminali per motori passo-passo, a corrente alternata e a corrente continua, Beckhoff lancia sul mercato una soluzione per task di posizionamento che richiedono un’elevata dinamicità. L’EL7201 con interfaccia resolver offre un design molto compatto ed elevate prestazioni servo. La tecnologia di controllo veloce ed integrata, insieme ad un controllo di corrente ad orientamento di campo e ad un controllo di velocità proporzionale-integrale supporta operazioni di posizionamento altamente dinamiche. Oltre al collegamento diretto di motore e resolver, è possibile collegare anche un freno di stazionamento. I servoterminali coprono un ampio spettro di applicazioni per task di posizionamento: dalle macchine per imballaggio, alle catene di montaggio automatiche, fino ai minirobot. Risponde: Lorenzo Zerbi - Responsabile Product Management Azionamenti e Controlli Elettrici di Bosch Rexroth (www.boschrexroth.it) Il grande vantaggio di Bosch Rexroth è quello di avere tutte le tecnologie di movimentazione presenti sul mercato, riuscendo ad offrire ai propri clienti non solo componenti efficienti dal punto di vista energetico ma vere e proprie soluzioni complete e ottimizzate. Attraverso il programma Rexroth 4EE ci affianchiamo
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ai nostri clienti come partner tecnologici per ridurre al minimo le perdite di energia, massimizzando l’efficienza e la produttività. A seconda del tipo di settore nascono esigenze del tutto differenti. Per settori come: macchina utensile, presse e plastica - caratterizzati da macchine ad elevata richiesta energetica – il nostro focus è su soluzioni complete multi tecnologiche, in cui vi siano – in maniera integrata - idraulica, meccanica, pneumatica ed elettronica. Un esempio è la soluzione Sytronix, attraverso cui Rexroth fornisce componenti idraulici ed elettronici perfettamente combinati tra di loro per garantire la massima performance in termini di efficienza. Altri settori come automazione generale, food & packaging e printing hanno l’esigenza di avere componenti singoli ad elevata efficienza, perfettamente dimensionati e compatibili con le proprie necessità. Risponde: Giuseppe Testa - Direttore Commerciale di Lenze Italia (www.lenzeitalia.it) Lenze ha analizzato in uno studio gli aspetti energetici di tutti i componenti che formano la catena del moto. Statisticamente, valutando le possibilità di risparmio offerte dalle catene del moto di vari processi industriali, il risparmio ottenibile mediante l’utilizzo di apparecchiature ad alta efficienza arriva al 15% del risparmio totale ottenibile; il risparmio che si può avere riciclando l’energia sottratta al carico durante le frenature ammonta al 10% del totale. La parte importante è rappresentata dall’energia dissipata semplicemente per un uso improprio delle possibilità offerte dall’automazione e dalla tecnologia della regolazione, ad esempio facendo funzionare una pompa sempre alla massima velocità o progettando in modo non ottimizzato la catena del moto. Ed è proprio sulla base di questi risultati che è stata progettata l’ultima generazione di prodotti Lenze. I principali aspetti da tenere in considerazione durante la progettazione o il revamping di applicazioni di moto sono, in primo luogo, il dimensionamento corretto delle apparecchiature,
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tarato sull’effettiva necessità di potenza del carico. In secondo luogo, è necessaria una corretta gestione delle condizioni variabili del carico: quanto visto al punto precedente deve tenere conto anche della variabilità del carico, che dipende dalle diverse lavorazioni che la macchina o l’impianto sono chiamati a svolgere. Il terzo punto è la selezione dei corretti profili di moto: nelle applicazioni dinamiche la scelta delle accelerazioni e dei profili di moto ha un fortissimo impatto sui consumi. La scelta dei profili giusti permette di ridurre grandemente l’assorbimento. Infine, vi è la corretta progettazione della catena del moto: la scelta dei componenti della catena (azionamento, motore, riduttore, giunto, ecc.) impatta naturalmente sull’efficienza, a parità di prestazioni. Il corretto accoppiamento tra l’inerzia del carico e del motore, la scelta ottimale del rapporto di riduzione dei riduttori, la scelta della tipologia e della velocità ottimale del motore hanno un forte impatto, anche a parità di rendimento nominale dei componenti sull’efficienza energetica. Risponde: Marco Viganò - Product Marketing Manager Motion & Drives Omron Electronics (www.industrial.omron.it) Anzitutto occorre specificare che nel caso di Omron non si tratta di una mera proposizione di prodotti, gli inverter, ma di un approccio più complessivo al problema della gestione energetica in azienda. Siamo infatti convinti che solo prendendo in considerazione tutti gli aspetti energetici e cercando di indivuare le aree di miglioramento sia possibile non solo conseguire notevoli risparmi ambientali ed economici ma altresì ottimizzare il funzionamento della ‘macchina-azienda’, con ulteriori notevoli benefici: miglioramento dell’ambiente di lavoro, riduzione della manutenzione, allungamento della vita degli organi meccanici, primi tra tutti. Naturalmente, focalizzandosi sui motori elettrici (responsabili per una buona parte dei consumi elettrici industriali) il protagonista è l’inverter, un prodotto che in Omron conosciamo molto bene,
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sia per le centinaia di migliaia di pezzi installati, sia per la posizione di mercato che Omron detiene. Una posizione che testimonia l’affidabilità e la versatilità delle nostre soluzioni. Non abbiamo riscontrato una prevalenza di un settore rispetto ad un altro. Normalmente nelle aziende che consumano più energia c’è una maggiore coscienza del problema ma talvolta anche in questi ambiti può capitare che qualcosa sfugga, specie se si tratta di applicazioni al di fuori del processo produttivo. Tipicamente la ventilazione, l’aspirazione di polveri e fumi, la fornitura di aria compressa vengono date per scontate e come tali non sono oggetto di analisi. Per assurdo, è proprio dalla regolazione nella movimentazione di fluidi che scaturiscono i maggiori risparmi energetici. Risponde: Panasonic Electric Works (www.panasonic-electric-works.it) Panasonic Electric Works ha deciso di utilizzare ed aggiornare la propria gamma dei prodotti d’automazione con l’obiettivo di essere presente nel settore delle energie rinnovabili (eolica, fotovoltaica, biomasse, ecc.) e nel mondo del risparmio energetico in senso lato. Panasonic ha peraltro deciso di investire le proprie energie così come dichiarato nel proprio business plan triennale con una specifica proposta d’intenti chiamata ‘Panasonic Eco Ideas Declaration’. Le principali attività sono, in primo luogo, la realizzazione di prodotti efficienti sotto il profilo del consumo energetico unitamente all’adozione di tecnologie di processo che mirino all’ottimizzazione dell’iter produttivo. Saranno progressivamente dismessi tutti i prodotti con una bassa efficienza energetica. In secondo luogo, la riduzione delle emissioni di CO2 e di sostanze chimiche inquinanti . La riduzione non investirà solo la fase di produzione, ma tutte le diverse attività (comprese pianificazione, approvvigionamento, vendite, logistica e riciclaggio), grazie ad un miglioramento della produttività e dei sistemi di distribuzione dei prodotti. Si pensi ad esempio che tutti i nuovi stabilimenti in Cina sono stati realizzati o convertiti seguendo la strada del completo rispetto ambientale, con l’obiettivo di realizzare esclusivamente prodotti a basso impatto energetico (Green Produtc). Terzo, la promozione in tutto il mondo di attività a favore dell’ambiente, riunendo le competenze ed il buon senso di tutti coloro che interagiscono con il mondo dell’automazione dagli integratori, ai distributori ai clienti finali. Risponde: Sabina Cristini – Head della sub Business Unit General Motion Control, Divisione Drive Technologies, Settore Industry, Siemens (www.siemens.it) Siemens è in grado di fornire ai propri clienti, sia costruttori di macchina sia utilizzatori finali, una vasta gamma di soluzioni ottimizzate per i diversi settori tecnologici. Le necessità sempre più spinte da parte del mercato di aumento della produttività, flessibilità e nel contempo minimizzazione dei life cycle cost, richiedono sistemi con architetture scalabili e integrate, che permettano anche interventi di risparmio energetico in servizio. Siemens fornisce soluzioni che includono gli azionamenti, i motori, i controlli, i software e il service, prestando massima attenzione anche all’efficienza energetica, che inte-
ressa ogni aspetto dell’intero ciclo di vita della macchina, dal design e ingegnerizzazione fino all’operatività e al refurbishment parziale o totale. Ogni macchina allestita con questi componenti può operare per tutto il suo ciclo di vita ad un alto livello di efficienza energetica, mantenendo un elevato livello di produttività. Siemens ha l’obiettivo di supportare le performance e la produttività richiesta dal mercato grazie ad una costante innovazione ed eccellenza e con questi presupposti, oltre ad una completa gamma di prodotti per soluzioni complete di automazione, è in grado di offrire anche servizi, tra cui la possibilità di supporto meccatronico, con cui contribuire ad assicurare l’ottimizzazione meccatronica in tutti i sistemi di azionamento di una macchina utensile. Realizzando miglioramenti incrementali selettivi nella progettazione, è possibile apportare modifiche ad aspetti quali le masse in movimento, senza compromettere la produttività della macchina o il ciclo di vita. Ciò significa che viene spesa meno energia e può essere considerato l’uso di unità con una potenza nominale inferiore, per raggiungere lo stesso livello di prestazioni.
Il nuovo corso DI stuDI mme In estrema sintesi è evidente un forte interesse del mercato per la meccatronica, una disciplina relativamente nuova che punta a coniugare più competenze. Ne ha preso atto anche la Pubblica Istruzione, che ha istituito il nuovo corso di Meccanica, Meccatronica ed Energia. Il diplomato in MME ‘ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali’. Il diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia è in grado di integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi. Può inoltre intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente. E’ in grado di agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale. Infine, può pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.
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meccanica, meccatronica, ambiente ed energia Di Valerio Alessandroni
bimec,
la biennale della meccatronica In un contesto internazionale caratterizzato da luci (poche) ed ombre (tante) si tiene a Milano, presso il nuovissimo complesso di Rho Fiera, la manifestazione Bimec. Una biennale carica di speranze, accompagnata da una trasformazione della maggior associazione patrocinatrice che non solo cambia nome, ma grazie ad una rinnovata Presidenza, si pone obiettivi ambiziosi, una direzione di internazionalizzazione delle aziende ed una maggior rappresentatività di un comparto che annovera eccellenze italiane, ma non solo, riconosciute in tutto il mondo.
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opo il successo raccolto dall’edizione precedente, Bimec, biennale della meccatronica e dell’automazione rinnova l’appuntamento con il meglio della produzione internazionale di settore dal 16 al 19 novembre 2011. Il menù è ghiotto: linee e macchine per l’assemblaggio, robot industriali, sistemi di visione, misura e controllo, software e hardware per lo sviluppo di sistemi e prodotti (PLM), logistica, impiantistica, dispositivi di sicurezza, subfornitura. Sulla scorta del positivo riscontro raccolto nel 2007, la terza edizione di Bimec si ripresenta al pubblico in un nuovo palcoscenico: da fieramilanocity, la mostra trasloca infatti nel complesso espositivo di Rho Fiera, le cui strutture assicurano maggiore efficienza e condizioni operative adeguate all’importanza dell’evento e delle imprese che ne sono protagoniste. Incentrata su assemblaggio, manipolazione, movimentazione, robotica e visione industriale, Bimec è organizzata da Efim-Ente Fiere Italiane Macchine, società specializzata nella gestione di manifestazioni espositive del calibro di BI-MU, biennale della macchina utensile. Per la prima volta, inoltre, Bimec propone un articolato programma di seminari tecnici a cura delle imprese espositrici. I seminari, specificatamente indirizzati agli utilizzatori, sono dedicati principalmente all’approfondimento della conoscenza di prodotti e soluzioni di ultima generazione. La sessione convegnistica di Bimec 2011 propone invece un fitto programma di seminari e incontri di attualità tecnica ed economica, utili agli operatori del settore per aggiornarsi su temi quali meccatronica, PDM, PLM, sistemi di visione, robotica e assemblaggio. I convegni sono stati organizzati da Ucimu-Sistemi per Produrre (www.ucimu.it), in collaborazione con AiDAM (www.aidam.it), associazione italiana di automazione e meccatronica, SoluzionImpresa-EventImpresa (www.eventimpresa.it), Imvg, Italian Machine Vision Group, CIS, Comitato Interassociativo Subfornitura e Siri, associazione italiana di robotica e automazione. Bimec 2011 si svolgerà quindi nel Padiglione 7 del quartiere fieristico di Rho-Pero, su una superficie complessiva di 5.000 metri quadrati. Le Case rappresentate saranno ben 150, mentre si stima un
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flusso di almeno 10.000 visitatori, grazie anche alla possibilità di interscambio con le altre manifestazioni previste in contemporanea. In particolare: E.TECH Experience, biennale internazionale dell’energia, dell’impiantistica elettrica e dell’illuminazione; HI.TECH Expo 2011, evento sulle tecnologie innovative; Enersolar 2011, evento sulle energie rinnovabili; Greenenergy Expo, dedicata alla produzione di energia risparmiando il Pianeta.
Il percorso NewsImpresa ars: prodottI e soluzIoNI per l’automazIoNe dI fabbrIca l’azIeNda
ARS è stata costituita nel 2002 ad Arezzo, a seguito del conferimento delle attività svolte in precedenza da Adept Italia. Distributore esclusivo dei sistemi Adept e FlexFactory, ARS fornisce prodotti, tecnologie e soluzioni avanzate per l’automazione di fabbrica e, più in particolare, per il packaging e la manipolazione di prodotti alimentari, cosmetici, farmaceutici e paramedicali. L’azienda dispone di un’ampia gamma di robot ad altissime prestazioni ed elevata affidabilità, sistemi di visione artificiale per guida robot e controlli di qualità, unità di governo per la gestione di meccanismi complessi (gestione di servomotori, encoder assoluti, interpolazione assi per cinematiche complesse). Inoltre, mette a disposizione soluzioni flessibili ed efficienti per l’alimentazione di pezzi: esiste oggi un’alternativa conveniente ai classici sistemi di alimentazione basati sulla vibrazione.
l’offerta Tra le soluzioni offerte da ARS, il nuovo sistema brevettato FlexiBowl, in grado di alimentare intere famiglie di prodotti. Massima flessibilità ed eliminazione di attrezzature dedicate, nessun inceppamento ed elevata efficienza, e soprattutto costi equiparabili ai sistemi tradizionali. Il robot Adept Cobra i600, poi, è l’unico robot Scara con ‘intelligenza a bordo’, ovvero con elettronica di controllo e di potenza all’interno del braccio stesso. E’ una soluzione ad alte prestazioni ma dal costo assai contenuto per molteplici utilizzi di pick and place e pallettizzazione. L’Adept Quattro è invece ideale per qualsiasi applicazione dove si richiede il massimo di flessibilità e velocità di manipolazione. Esso utilizza un’esclusiva soluzione cinematica dotata di
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di collocarsi ai vertici del settore, grazie anche alla sua politica commerciale che privilegia la selezione di fornitori in grado di offrire tecnologie innovative e di elevata affidabilità. L’esperienza maturata nel tempo al fianco di centinaia di clienti ha stimolato l’investimento in ricerca e sviluppo e, ad oggi, oltre 1400 aziende di settori quali la robotica, l’automazione, il medical imaging, la sicurezza e il controllo traffico hanno scelto Advanced Technologies come partner esclusivo nei propri progetti. Il business di Advanced Technologies è rappresentato soprattutto da una proposta articolata di tecnologia a system integrator o produttori, che a loro volta la trasformano in prodotto, sistema o soluzione. Una piccola parte del business si rivolge invece a quel target (normalmente grandi Enti o Amministrazioni in sede di gare d’appalto) che richiede prodotti più strutturati e personalizzati.
l’offerta
quattro bracci motorizzati paralleli. Sotto i riflettori allo Stand B03 – Pad. 7: Cella con robot Adept FlexiBowl in un ambiente per alimentazione flessibile brevettata.
at advaNced techNologIes: tecNologIe per la vIsIoNe artIfIcIale l’azIeNda Advanced Technologies nasce nel 1998 come distributore di tecnologie per la visione artificiale. Le solide competenze nel mondo della visione industriale e dell’imaging scientifico, riconosciute a livello internazionale, hanno permesso all’azienda
Tra le novità nel campo delle telecamere industriali proposte da Advancved Technologies, la famiglia Aviator-Basler è una serie di telecamere ad alta velocità mainstream CCD con collegamento della telecamera tramite Gigabit Ethernet. Le telecamere sono dotate di avanzati sensori CCD Kodak con tecnologia a quattro ‘tap’ di lettura, che sono fino a quattro volte più veloci dei sensori CCD standard. La serie Ace Basler comprende invece 18 modelli di CCD e CMOS con le risoluzioni più utilizzate da VGA a 5 megapixel con un veloce throughput fino a 340 fps in bianco e nero e colore. Alte prestazioni in un piccolo formato, di soli 42 x 29 x 29 mm. Infine, Matrox Imaging Library (MIL) è una raccolta completa di strumenti software per lo sviluppo di applicazioni di imaging industriale. MIL include strumenti per ogni fase del processo: dallo studio di fattibilità dell’applicazione, alla prototipazione, fino allo sviluppo e alla distribuzione. Sotto i riflettori allo Stand D05-E06 – Pad. 7: Nuovi modelli delle telecamere Basler serie scout - scA1600-28. Sono la versione più veloce del modello scA1600-14 a 14 fps. Il modello scA160028 raddoppia il frame rate pur mantenendo la stessa qualità d’immagine.
automatIsmI brazzale: progettare rIsposte precIse, realIzzare soluzIoNI effIcacI
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meccanica, meccatronica, ambiente ed energia
l’azIeNda Automatismi Brazzale di Creazzo (VI) nasce nel 1970 dalla passione e dall’idea del suo fondatore Giorgio Brazzale, offrendo presto sul mercato valide proposte nel settore dell’automazione industriale che con il tempo hanno caratterizzato la sua immagine. Da oltre 40 anni opera nel settore dell’assemblaggio e del controllo, progettando e realizzando macchine e linee automatiche innovative. ‘Guardare avanti, cercare il nuovo, progredire sempre’, è questa, in sintesi, la filosofia dell’azienda, nota per la sua capacità di ideare e proporre sistemi avanzati. L’ultima evoluzione vede, grazie all’avvento alla direzione generale del figlio Daniele, un’importante fase di sviluppo e di crescita aziendale, fortemente proiettata alla ricerca e all’innovazione tecnologica e dei processi interni.
l’offerta Con i suoi impianti per collaudi-test, assemblaggi, tarature, controlli per visione artificiale e deformazione con autoapprendimento, Automatismi Brazzale dimostra continuamente una spiccata sensibilità nell’interpretare le richieste dei clienti e un’elevata capacità nel rispondere con competenza all’esigenza di soluzioni competitive del mercato. Ad esempio, i Robotics 6 assi sono macchine progettate attorno all’impiego di robot antropomorfi a 6 assi, studiate per operazioni di manipolazione tridimensionale. Si tratta di isole o cellule automatizzate adatte alle più disparate applicazioni e personalizzate tramite l’applicazione di organi di presa speciali, polsi di manipolazione, utensili, gruppi di suzione a vuoto, ecc. di precisa e robusta costruzione, fortemente orientati al prodotto da manipolare e al processo da rendere automatico. Naturale e logico l’abbinamento ai sistemi di visione di Automatismi Brazzale con lo scopo di estendere la gamma di operazioni demandate al robot stesso, aumentare in maniera sensibile il rendimento economico dell’impianto e diminuire la possibilità di errore umano. Sotto i riflettori allo Stand D09 – Pad.7: Demo riservata per l’ottimizzazione degli spazi in un concetto innovativo rivolto al risparmio.
camozzI: arIa che muove Il moNdo l’azIeNda Era il 1964 quando, a Lumezzane (BS), i tre fratelli Attilio, Luigi e Geromino Camozzi, partirono insieme per un’avventura che li avrebbe portati molto lontano con una mission precisa: fare della loro azienda una realtà riconosciuta tra i leader nella pro-
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gettazione, produzione e distribuzione di componenti pneumatici, capace di fornire soluzioni elaborate basate su tecnologie avanzate. Oggi, i fondatori continuano a percorrere le strade di tutto il mondo mantenendo sempre forti le loro radici. La famiglia Camozzi rimane ai vertici del Gruppo, creando una solida base di certezze sulla quale fondare le innovazioni e lo slancio verso il futuro.
l’offerta Le isole di valvole della nuova Serie H Camozzi, disponibili nelle taglie 10,5 e 21mm, rappresentano una soluzione per ogni esigenza, dal multipolare alla comunicazione seriale, grazie alla vasta gamma di componenti e di combinazioni possibili. Il peso ridotto e la portata elevata delle isole fanno della Serie H un prodotto molto avanzato nel settore dell’automazione pneumatica. Con l’introduzione della nuova gamma di servovalvole Serie LR, Camozzi ha invece esteso la sua gamma di prodotti in un campo altamente innovativo, quello del controllo meccatronico per sistemi pneumatici. Le applicazioni più diffuse vanno cercate nella regolazione di pressione ad alta precisione e nel dosaggio di gas industriali. I prodotti della Serie LR sono servovalvole per regolazioni con alta dinamicità e precisione a circuito chiuso. Il cuore delle servovalvole è costituito dalla spola rotante con una tenuta metallo su metallo con la cartuccia senza guarnizioni che permette un controllo preciso. Le funzioni principali realizzabili sono il controllo di pressione, portata, movimentazione (accelerazione e velocità) e posizionamento di attuatori lineari. Sotto i riflettori allo Stand B01-C02 – Pad 7: Micro elettropiloti Serie K8, Micro regolatore proporzionale K8P, FRL Serie MX, valvole Serie F.
cosberg: progettare e costruIre l’automazIoNe l’azIeNda Dal 1983 Cosberg studia, progetta e costruisce macchine e moduli per l’automazione dei processi di montaggio. La capacità di innovazione ingegneristica, l’utilizzo di tecnologie avanzate e il continuo investimento nella ricerca e nello sviluppo hanno reso Cosberg una realtà di respiro internazionale: oltre il 25% del fatturato proviene dall’esportazione di prodotti in tutto il mondo. I sistemi realizzati dall’azienda di Terno d’Isola (BG) sono oggi
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presenti in tutti i principali ambiti industriali. L’azienda investe ogni anno oltre l’8% del suo fatturato nella ricerca e nello studio di nuove soluzioni per l’automazione industriale. La politica di investimento nell’innovazione adottata da Cosberg ha permesso la realizzazione di macchine e di impianti sempre più efficienti ed ergonomici. I frutti più evidenti sono rappresentati da oltre 15 brevetti depositati, tra cui spiccano gli autodistributori elettrorisonanti Piezo.
l’offerta Oggi, gli autodistributori elettrorisonanti Ader-Aderaf sono motivo di particolare vanto per Cosberg. Le prestazioni che gli apparati possono raggiungere sono dovute alla configurazione di Piezo, il sistema utilizzato da Cosberg con l’obiettivo di migliorare le performance e aumentare il risparmio energetico. I sistemi Piezo, infatti, non necessitano di alcuna regolazione delle molle, offrono una velocità di alimentazione stabile e costante e non producono effetti magnetici sui pezzi. Rispetto a un normale autodistributore, gli Ader Cosberg possono consentire un risparmio almeno in ragione di 1 a 20, fino ad un massimo di 1 a 30. Sotto i riflettori allo Stand F01 – Pad. 7: Nuova tavola rotante con braccio operativo in grado di fornire operatività all’interno ed all’esterno. I vantaggi: maggiore ergonomia ed accessibilità.
e combinazione meccanica ed elettrica a tutti i livelli. Tutti gli attuatori pneumatici ed elettrici della piattaforma sono equipaggiati con attacchi meccanici e di alimentazione e interfacce per la comunicazione dati, garantendo così la possibilità di combinare diverse tecnologie in un unico sistema. È possibile in questo modo approntare in modo semplice e sicuro sistemi di manipolazione e posizionamento complessi. Per il Motion è disponibile una gamma completa e multidimensionale di attuatori lineari e rotativi e una grande varietà di pinze meccaniche e ventose di aspirazione: prodotti che offrono vantaggi generici e specifici, quali elevata velocità, precisione, ecc. Infine, soluzioni che sono il frutto dell’esperienza decennale di Festo nel campo della manipolazione, in tutti i settori e in ogni angolo del mondo. Eccellente competenza nello sviluppo di componenti e approfondita esperienza nei sistemi. Dai componenti e sottosistemi preconfigurati e calcolati fino ai sistemi completi: la risposta logica alla richiesta di soluzioni e sistemi preinstallati e personalizzati. Sotto i riflettori allo Stand E01-F02 – Pad. 7: Soluzioni meccatroniche e portali per la gestione di soluzioni di assemblaggio.
festo: compoNeNtI, modulI, sIstemI e software per l’automazIoNe
Image s: prodottI per Image processINg l’azIeNda
l’azIeNda Festo è uno dei principali fornitori di tecnologia di automazione a livello mondiale. Nel 1956, sceglie Milano come Sede della prima Società estera. Da quella data, Festo in Italia contribuisce all’affermarsi dello sviluppo industriale, grazie all’introduzione della tecnologia pneumatica e alla sua costante e continua innovazione in questo settore. La piattaforma Mechatronic Motion Solutions Festo combina tutti i tipi di movimento pneumatico, servopneumatico ed (elettro) meccanico nell’automazione. E, indipendentemente dall’ambiente del sistema di comando specificato, fornisce le interfacce appropriate. Le soluzioni di movimento meccatroniche consentono di realizzare soluzioni di manipolazione economiche per i propri compiti di automazione in modo rapido, semplice e sicuro - e in linea con le proprie esigenze.
l’offerta Le soluzioni meccatroniche Festo garantiscono compatibilità
Nata nel 1994, Image S opera esclusivamente nel mercato della visione artificiale e si pone come punto di riferimento per gli sviluppatori di sistemi di visione. Personale tecnico qualificato ed esperto in machine vision garantisce una consulenza di altissima professionalità. Seminari, workshop, corsi di formazione e assistenza tecnica sono solo alcuni dei servizi offerti dall’azienda di Mariano Comense (CO).
l’offerta Recentemente, Image S ha presentato due nuove telecamere JAI ad alta risoluzione. Si tratta di telecamere industriali con CCD a 8 megapixel che uniscono alta risoluzione, alta fedeltà e alta velocità (frame rate). I due prodotti, denominati AM-800CL (versione monocromatica) e AB-800CL (versione a colori), montano entrambi il sensore quad-tap KAI-08050 di Kodak, capace di risoluzioni piene da 3296 x 2472 pixel a 17 fps nei formati monocromatici o a colori con matrice Bayer. L’interfaccia digitale standard Camera Link supporta immagini a 8 bit, 10 bit o 12 bit. Il modello AB-800CL può inoltre effettuare l’interpolazione interna del colore, producendo un’uscita RGB 24 bit a 8,5 fps.
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meccanica, meccatronica, ambiente ed energia
Le telecamere AM-800CL e AB-800CL sfruttano l’architettura quad-tap del CCD di Kodak per acquisire velocemente le immagini, quindi combinano i quattro ‘tap’ di lettura in due canali per l’uscita monocromatica o Bayer, oppure in un unico canale se viene utilizzata l’interpolazione all’interno della telecamera stessa. Come tutta la gamma di telecamere ad alta risoluzione di JAI, che ora comprende 24 modelli da 2 a 16 megapixel, i nuovi modelli a 2 megapixel offrono funzionalità specifiche per prestazioni ottimali in impieghi di visione industriale: allineamento preciso del sensore, gestione termica avanzata, sensore di temperatura integrato, costruzione robusta con test accurati di resistenza a urti e vibrazioni. Sotto i riflettori allo Stand B05 – Pad. 7: Sistema robotizzato per presa a cassetta. Soluzione BOA per il controllo qualità e Shapedrive con telecamera 3D.
K.l.a.I.N. robotIcs: soluzIoNI robotIche avaNzate l’azIeNda K.L.A.IN. robotics, con sede a Brescia, distribuisce dal 1999 i robot della gamma Denso (2 famiglie di robot Scara a 4 assi e 3 famiglie di robot antropomorfi). La sua attività si articola principalmente su due fronti. Il primo è la fornitura di prodotti per l’automazione a System Integrator specializzati che operano prevalentemente nella realizzazione di linee di assemblaggio, ma anche nei diversi settori applicativi della manipolazione e dell’asservimento di macchine operatrici in generale. I settori applicativi sono l’assemblaggio, la cosmesi, l’elettronica, l’alimentare, la farmaceutica (robot per cleanroom classe 10), la leak-detection, la saldatura elettrica, il fashion, l’occhialeria,
l’oreficeria, i controlli di qualità con e senza video ispezione e il costampaggio plastica. Il secondo fronte di attività è l’assistenza e la formazione in staff alla clientela durante l’installazione e la fase di start-up di queste automazioni nell’ambito degli impianti realizzati, formazione volta all’ottimizzazione sia della programmazione che del ciclo e prestazione del robot.
l’offerta La gamma di robot compatti Denso consente di realizzare asservimenti, manipolazioni e operazioni di processo alle loro macchine nelle applicazioni più diversificate come l’alimentare, la farmaceutica, il medicale, la cosmesi, l’occhialeria, l’oreficeria, il fashion, l’assemblaggio, la saldatura, ecc. Recentemente, l’azienda ha introdotto l’Academic Robot Denso, un robot innovativo che consente agli studenti di Università, Istituti Tecnici e Centri di Formazione Professionale di imparare in modo semplice e sicuro come programmare e operare con un robot, utilizzando una tecnologia reale. Si tratta di un piccolo robot antropomorfo con 7 gradi di libertà, progettato per avvicinare gli studenti alla factory automation. Il suo vantaggio più importante è certamente il prezzo accessibile. Inoltre, esso è semplicissimo da trasportare, facilissimo da programmare e da integrare in ambienti diversi. Non c’è un controller esterno come nei robot industriali, ma all’interno dello stesso è installato un microcomputer. L’operatività del robot è ottenuta per mezzo di un normale PC o laptop e questo è un aspetto abbastanza conveniente trattandosi di ambiti accademici o scuole. Per l’operatività del robot non sono necessarie strutture di protezione perimetrale speciali. Sotto i riflettori allo Stand D01 E02 – Pad. 7: Gamma Denso con nuovi robot antropomorfi e 2 celle: una con integrazione tra robotica e imaging, l’altra analisi intelligente delle caratteristiche di qualità con doppia telecamera.
KIstler: seNsorI pIezoelettrIcI e pIezoresIstIvI
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il percorso di newsimpresa PDM, GESTIONE DATI E DOCUMENTAZIONE TECNICA DI PRODOTTO: COME RISPONDERE AGLI OBBLIGHI DI LEGGE E ALLE ESIGENZE DEL MERCATO RIDUCENDO I COSTI E MIGLIORANDO LA CAPACITÀ DI COMPETERE H. 14.00 APERTURA LAVoRI
VEnERDì 18 noVEMBRE 2011 SALA SCoRPIo C/o BIMEC FIERAMILAno RHo-PERo
Ucimu-Sistemi Per Produrre SoluzionImpresa® AIdAM, Associazione Italiana di Automazione Meccatronica Sviluppo prodotti e soluzioni PDM, dove siamo e che fare Umberto Cugini, Politecnico di Milano PDM, PLM, strumento per competere Massimo Fucci, SoluzionImpresa®
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a competizione nel mercato impone un’ottimizzazione dei costi e un continuo rinnovo dei prodotti. In questo contesto, le aziende manifatturiere e le aziende ad esse collegate necessitano
della presenza di un’efficace processo di sviluppo dei prodotti in cui i dati e la documentazione di prodotto giocano un ruolo fondamentale in due direzioni: l’eliminazione dei costi nascosti e l’incremento della capacità di competere. In particolare il tema della documentazione tecnica e della manualistica d’istruzione e di uso e manutenzione delle macchine risulta essere un fattore critico di successo a tre dimensioni: il Contesto Regolamentare e responsabilità correlate relative al manuale d’istruzione; il fascicolo tecnico come strumento per la
Condividere le informazioni e i dati di progetto in modo efficace Massimo Fucci - Associati Clubimprese® La documentazione tecnica tra obblighi e esigenze del mercato: - gli obblighi di legge; - il fascicolo tecnico e il manuale di istruzione Bruno Maiocchi, Ucimu-Sistemi Per Produrre Giuseppe Baudo, Cobest Coordina Franco Perico, AIdAM H. 17.30 CHIUSURA LAVoRI
Gestione delle informazioni tecniche; i Contenuti e articolazione delle informazioni da inserire nel manuale di istruzioni, partendo dai requisiti della direttiva, in un’ottica di fruibilità, leggibilità e facilità di consultazione. UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, AIdAM e SoluzionImpresa®, la Community CAD-PDM-PLM Italiana, organizzano un incontro di approfondimento in merito a temi legati ai processi di progettazione e gestione dei dati di prodotto. L’utilizzo di modelli e contenuti in formato digitale consente l’adozione di metodologie che favoriscono la messa in opera di un processo integrato per lo sviluppo della documentazione dei prodotti, in grado di facilitare qualità, costi e tempi nonché la riduzione dei cosiddetti costi nascosti. Trattasi di un evento unico per comprendere benefici e limiti delle diverse soluzioni disponibili, una buona opportunità per confrontarsi ed apprendere se esistono soluzioni alle proprie esigenze, se la scelta aziendale effettuata è in linea con i risultati ottenibili. Un’occasione di incontro per cogliere come l’Università è attiva su questi temi, rappresentando un veicolo di innovazione nella risoluzione dei problemi legati al processo di sviluppo prodotto anche per le PMI.
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meccanica, meccatronica, ambiente ed energia
l’azIeNda Presente in Italia dal 1963, Kistler è specializzata nella produzione e nello sviluppo di sensori piezoelettrici e piezoresistivi per misure di forza, coppia, pressione, accelerazione, relative elettroniche di condizionamento segnali e software di analisi dati. Le principali aree di applicazione sono motori, veicoli, processi manifatturieri, plastica e biomedicale.
l’offerta Recentemente, Kistler ha introdotto il monitor XY maXYmos BL tipo 5867A con funzionalità avanzate e software PC. Come monitor XY, monitor per il monitoraggio di processo e il collaudo prodotti, il maXYmos BL si rivolge in particolare ai clienti del montaggio e dell’assemblaggio industriale e del collaudo prodotti. Il maXYmos BL registra l’interrelazione di tutte le grandezze misurabili con sensori piezoelettrici o estensimetrici sul canale Y e con sensori potenziometrici sul canale X. Può monitorare e valutare la qualità di un prodotto o una fase di produzione in base alla curva ottenuta e ai diversi oggetti di valutazione. Ad esempio, l’oggetto di valutazione Envelope Curve, durante l’impostazione della banda, si appoggia automaticamente al contorno esterno di un gruppo di curve misurate in precedenza e valutate come buono. Il tracciamento automatico del trend, attivabile per la banda della curva d’inviluppo, traccia i limiti di setpoint, ad esempio con l’usura progressiva dell’utensile, e regola la funzione di valutazione per adattarla all’effettiva situazione del processo. Sotto i riflettori allo Stand C06 - Pad. 7: Nuovo torsiometro a flangia Type 4550A Kistler caratterizzato dalla completa assenza di statore. Base e rotore sono entità completamente separate che non necessitano di essere collegate fisicamente.
maIr: macchINe specIalI dI assemblaggIo l’azIeNda
Tecnicamente chiamati ‘braccetti pick and place’, i manipolatori Mair presa e posa e i relativi dispositivi di carico/scarico sono uno dei principali componenti nella costruzione di macchine automatiche. Progettati con la massima attenzione ai problemi relativi alla costruzione di macchine per montaggio automatiche, i manipolatori Mini completano la gamma di braccetti pick and place. Sotto i riflettori allo Stand B9 – Pad.7: Dimostrazioni pratiche delle esperienze già realizzate su tutta la gamma in offerta.
procma: lINee dI moNtaggIo
Nata nel 1987 per progettare macchine e attrezzature speciali, Mair opera nel settore delle macchine speciali di assemblaggio, di collaudo e dell’automazione industriale in genere. L’azienda progetta, costruisce e assembla le proprie macchine integralmente al suo interno, utilizzando competenze e know-out acquisiti in oltre quindici anni di esperienza nel settore. In particolare, Mair realizza macchine automatiche (tavole rotanti, linee a pallet liberi) di assemblaggio e collaudo, robot e integrazione degli stessi, gruppi di alimentazione, unità di avvitatura e inserimento, sistemi per la manipolazione e la movimentazione, unità di governo e di gestione logistica, nonché pacchetti specifici di software e relativi elaboratori.
automatIco o semIautomatIco l’azIeNda Procma nasce nel 2001 a Modugno (BA) dall’esperienza ventennale nel settore dell’automazione industriale dei suoi soci fondatori, Raffaele Barile e Cosimo Delzotto. L’azienda è specializzata nello studio e messa a punto di impianti automatici e semiautomatici efficienti, proponendo sistemi evoluti di automazione e soluzioni produttive personalizzate innovative. La mission è migliorare i sistemi di automazione industriale attraverso l’applicazione di soluzioni innovative e personalizzate di meccatronica, continuando ad offrire ai clienti la massima trasparenza e affidabilità, rispettando ogni loro specifica esigenza.
l’offerta
l’offerta
Oggi, Mair progetta e produce macchine speciali e sistemi robotizzati dotati di intelligenza hardware e software PLC e PC industriali sempre più efficienti, in grado di offrire soluzioni personalizzate e innovative. Ad esempio, attrezzature essenziali per l’automazione industriale, gli avvitatori Mair sono efficienti e precisi, consentendo il corretto montaggio di diversi tipi di viti in diverse tipologie di prodotto, adattandosi alle diverse esigenze.
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I prodotti Procma sono essenzialmente riconducibili a: linee di montaggio automatico e semiautomatico, banchi automatici e semiautomatici, complessi circolari a tavola rotante, impianti robotizzati di saldatura e sistemi di prova, tenuta e collaudo. Le attività di progettazione, messa a punto e pre-collaudo sono espletate nella sede di Modugno. Presso il Cliente sono previsti invece l’installazione, l’istruzione del personale utilizzatore, il collaudo finale, l’assistenza tecnica e la manutenzione. Nella
il percorso di newsimpresa
in Italia dal 1977, hanno acquisito fama mondiale, ottenendo in termini di performance, qualità, prezzo e tempi di risposta un ottimo livello di customer satisfaction. Il catalogo prodotti è cresciuto in linea con l’aumento della domanda e raggiunge ora 11.000 prodotti base con più di 600.000 varianti.
l’offerta
progettazione e realizzazione degli impianti, Procma si ispira ai principi del Wcm (World Class Manufacturing), un sistema integrato di produzione che si basa sulla riduzione sistematica degli sprechi, garantendo massima flessibilità produttiva, massima qualità, zero difetti, zero guasti, zero sprechi, zero infortuni, in un’ottica di miglioramento continuo. Sotto i riflettori allo Stand E03-F04 – Pad, 7: Banco per l’assemblaggio in ambiente Automotive per il montaggio automatico del filtro su elettrovalvola.
smc: compoNeNtI pNeumatIcI per l’automazIoNe l’azIeNda I componenti pneumatici per automazione di SMC, presente
Tra le novità più recenti di SMC, un’elettrovalvola multiuso con maggiori vantaggi funzionali. Le applicazioni industriali in cui è richiesta un’elettrovalvola a 2 vie ora hanno a disposizione una migliore soluzione con il lancio della nuova serie VX2. Adatta per aria, vuoto medio, acqua e olio, la nuova serie VX2 offre notevoli vantaggi in termini di prestazioni rispetto al precedente modello VX21, rispetto al quale è circa il 10% più piccola e il 30% più leggera grazie anche alla costruzione del corpo in resina e alluminio, e fornisce circa il 20% in più di portata. Grazie all’introduzione di paracolpi elastici per ridurre il rumore della valvola durante il funzionamento e al raccordo istantaneo per semplificare l’installazione, la serie VX2 offre una vita utile maggiore e una potenza apparente ridotta. Da segnalare anche un nuovo cilindro d’arresto ‘heavy duty’ compatto e leggero, che offre prestazioni di decelerazione uniforme. Il cilindro d’arresto serie RS2H mantiene le migliori caratteristiche operative del modello RS1H precedente, con alcuni miglioramenti strutturali per creare una gamma che sia il 22% più leggera e con un corpo di 9 mm più corto senza diminuire le prestazioni per carichi gravosi. Grazie alla possibilità di impostare individualmente il livello di assorbimento di energia della serie RS2H per ogni applicazione mediante una ghiera di regolazione rotante, questi cilindri possono anche essere selezionati con il rullo in resina o in acciaio al carbonio rendendoli così particolarmente adatti per le applicazioni con pallet leggeri o pesanti. Con una migliore visibilità dello stato del bloccaggio, offrendo così maggiore sicurezza operativa, la leva del rullo può essere posizionata in ciascuna delle quattro diverse direzioni, a intervalli di 90º attorno allo stelo e con le due opzioni di connessione; oltre ai deceleratori idraulici facili da sostituire, è assicurata la facilità delle operazioni di installazione e manutenzione. Sotto i riflettori allo Stand G04 – Pad. 7: Nuove applicazioni con attuatori elettrici della serie VXE.
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mEccANIcA, mEccATRoNIcA, AmbIENTE Ed ENERgIA Di Valerio Alessandroni
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INTERVISTA A AlESSANdRo ToRSolI
asce AIDAM, l’Associazione Italiana di Automazione Meccatronica, di cui lei è neopresidente. Quali le strategie ed i programmi della neonata entità?
Stiamo attraversando un periodo non facile per il settore industriale italiano per cui dovremo operare sempre più in contesti internazionali con idee e prodotti innovativi ad un costo rapportato alle mutate condizioni al contorno. Per raggiungere questo obiettivo, ci aspetta un cammino pieno di sfide che saremo in grado di vincere se si affronteranno con dovizia due aspetti che ritengo fondamentali: il primo riguarda la cultura d’azienda sia verso il mercato, sia verso l’interno delle aziende stesse. Uno sforzo ormai indispensabile per chi intende operare con profitto anche in mercati a 10.000 chilometri di distanza. Un cambiamento nella cultura d’impresa in cui l’Associazione deve necessariamente giocare un ruolo fondamentale di aiuto, di guida e di riferimento. Mediante l’ascolto del mercato, l’avvio di programmi di formazione strutturata, la comprensione e la distribuzione di best practice rivolte, in primis, alle posizioni apicali. Un obiettivo ambizioso che passa dalla definizione e conduzione di tavoli tematici periodici in cui elaborare proposte e soluzioni condivise, anche se da calarsi nella maniera più opportuna nelle singole realtà aziendali. Il tutto nel pieno rispetto dell’imprinting di ogni azienda perché le aziende, pur essendo simili, non sono certo uguali. Se si riuscisse nell’intento di creare e sviluppare la community degli imprenditori del settore, si potrebbero inquadrare e comprendere alcuni temi in anticipo e quindi a risolvere meglio eventuali problematiche legate al mercato. Inoltre, a massa critica raggiunta, si andrebbe a guadagnare in rappresentatività, un altro tema fondamentale con cui cimentarci se vogliamo esprimere le istanze necessarie al settore in cui operiamo, facendo muovere le corrette leve, perché migliorino le condizioni oggettive ed ambientali in cui poter operare.
Come ente patrocinatore di Bimec, Aidam è in una posizione privilegiata per valutare il mercato. Quali sono le tematiche per il 2012? Anche una manifestazione come Bimec concorre ad evidenziare l’importanza delle tematiche di internazionalizzazione ed aggregazione per il nostro comparto industriale. Per affrontare i mercati esteri a maggiore potenzialità quali Brasile, India, Cina (BRIC) e Canada, le aziende necessitano di una struttura organizzativa e commerciale adeguata che, nella maggior parte dei casi, significa un irrobustimento rispetto alla
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situazione attuale che porti ad entità dotate della necessaria massa critica per poter operare con successo. A tal proposito vanno facilitati processi di collaborazione stretta tra le aziende: consorzi di fornitura, fusione affinché la massa critica (numerica e finanziaria) possa reggere agli standard richiesti a livello internazionale. Un percorso non facile ma che necessita di una profonda riflessione da parte delle aziende del nostro comparto. Dal lato del prodotto, i costruttori di macchine debbono
Intervista AIdAm
puntare alla flessibilità produttiva, dotando le macchine di soluzioni meccatroniche sempre più intelligenti in grado di favorire attrezzaggi rapidi, alimentazioni flessibili, coadiuvati da sistemi di visione integrati e dalla robotica. Quali sono i comparti che mostrano maggiore vivacità e quali, al contrario, sono più sofferenti? Il mercato si presenta a macchia di leopardo, da un lato le aziende produttrici di componenti continuano a crescere anche se ad un ritmo diverso - più rallentato - rispetto a quello fatto registrare nel secondo semestre 2010 e nel primo trimestre 2011. I produttori di sistemi di assemblaggio che hanno, per tempo, sviluppato commesse in ambito internazionale si trovano in una situazione sufficientemente stabile con una discreta visibilità temporale. Diversa è la situazione di quelle aziende che sono rimaste operative sul solo mercato italiano, queste risentono ap-
pieno della crisi del mercato interno, per cui hanno una visibilità decisamente ridotta. Quali sono le iniziative che potrebbero rilanciare il mercato (scenario economico permettendo) e qual’è, in questo contesto, il ruolo che può svolgere una fiera come Bimec? La manifestazione è in fase continua di evoluzione, questa è un edizione importante, ma, nello stesso tempo di transizione. Non dimentichiamoci che AIDAM è appena nata e molto deve essere fatto per costruire un’Associazione sempre più forte e rappresentativa. Nel prossimo futuro Bimec dovrà diventare la manifestazione di riferimento per il mercato della meccatronica. Una vetrina delle tecnologie per l’automazione, i componenti, i sottosistemi e le soluzioni integrate. Un evento di riferimento per i mercati esteri e per i Paesi in via di sviluppo che intendono utilizzare tecnologie e le idee made in Italy.
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meCCAniCA, meCCATroniCA, AmbienTe ed energiA Di Valerio Alessandroni
TwinCAT 3 by beCkhoff: lo sTATo dell’ArTe del sofTwAre per l’AuTomAzione Il sistema software TwinCAT di Beckhoff arriva alla terza generazione e trasforma qualsiasi PC compatibile in un controller real-time completo di sistema multi-PLC, controllo assi NC, ambiente di programmazione e stazione operativa. Una soluzione che facilita e semplifica le funzioni di automazione e controllo delle macchine e dei sistemi.
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in dalla fondazione avvenuta nel 1980, Beckhoff Automation si è specializzata nella realizzazione di sistemi aperti per l’automazione con tecnologia di controllo basata su PC. Il portafoglio di offerta – a oggi – vede la presenza di una vasta gamma di prodotti che comprende: PC industriali, componenti per bus di campo e I/O, motion control e software di automazione. Per tutti i settori applicativi sono disponibili linee di prodotti utilizzabili sia come componenti singoli sia come sistemi di controllo completi. La New Automation Technology di Beckhoff si caratterizza per soluzioni di controllo e automazione universali e indipendenti dal campo d’impiego, che vengono utilizzate in tutto il mondo nelle applicazioni più svariate. Numerose funzionalità della tecnologia di automazione, immesse sul mercato proprio da Beckhoff, non solo sono di uso comune, ma sono diventate uno ‘standard de facto’. Innovazione tecnologica, sviluppo coerente della gamma di prodotti e ampliamento della presenza a livello mondiale sono i tre pilastri sui quali si basa tuttora il successo dell’azienda.
Il PC è Il Controllo I sistemi di automazione con PC vengono al momento impiegati in due modalità. La prima vede PLC, calcolatore di processo o controllo NC, combinato con PC; la seconda vede il PC industriale con scheda coprocessore per operazioni PLC/NC. Nella seconda ipotesi i PC non svolgono direttamente operazioni di controllo, poiché queste vengono demandate ai processori supplementari. L’innovazione proposta da Beckhoff è costituita da una soluzione basata esclusivamente sul software, nella quale un PC elabora tutte le operazioni di automazione in modalità processore singolo. Con il TwinCAT, infatti, uno speciale sistema processore PLC/NC dedicato viene rimpiazzato dal processore PC per l’elaborazione di operazioni PLC e NC mediante funzionalità software. In tal modo, un sistema di automazione risulta composto da soli 4 componenti: il PC industriale, un sistema di bus di campo aperto per interfacciamenti I/O, un sistema operativo standard (Windows NT/2000/XP) per l’interfaccia utente (HMI) e il software di controllo TwinCAT: PLC IEC 61131-3 e NC sul PC. I vantaggi di questa soluzione sono molteplici. Innanzitutto, uno spazio in memoria praticamente illimitato per programmi
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e dati; quindi, il continuo sviluppo di potenza per l’operazione di automazione; la piena integrazione nel sistema operativo; la ridotta quantità di componenti; e infine, l’elevata affidabilità del sistema. La potenza delle soluzioni basate su software PLC è decisamente superiore a quella del PLC hardware, e le prestazioni continuano a crescere con l’evoluzione dei processori PC, che nel tempo sono sempre più potenti, anche i limiti del sistema non rappresentano più un’area di preoccupazione. I limiti pratici della tecnologia basata su PC nel mondo a 32 bit sono molto meno restrittivi di quelli degli apparecchi PLC finora in uso. Non solo, le possibilità sono in continua espansione sia per incremento delle funzionalità presenti sia per l’aggiunta di ulteriori funzionalità.
teCnologIa dI Controllo PC: PlC e nC sul PC In particolare, il software per l’automazione TwinCAT di Beckhoff trasforma ogni PC compatibile in un controllo Real Time con sistema Multi-PLC, controllo assi NC, ambiente di programmazione e stazione operativa. TwinCAT sostituisce i comuni controlli PLC e NC, nonché i dispositivi di comando, grazie a un hardware PC aperto e compatibile; a un ambiente di programmazione del software PLC e NC IEC 61131-3 in Windows NT/2000/XP, NT/ XP Embedded, CE; al sistema di programmazione e tempo di esecuzione a scelta su un PC o separati; al collegamento a tutti i più comuni bus di campo e interfacce PC per segnali I/O; alla comunicazione dati con interfacce utente e con altri programmi grazie a standard aperti (OPC, OCX, DLL, ecc.). TwinCAT, giunto alla versione 3, rappresenta un passaggio davvero epocale: mentre TwinCAT 2 era in un certo senso l’automazione messa di fianco all’Information Technology, con TwinCAT 3 l’automazione è inserita nella suite di Visual Studio 2010 di Microsoft. Ciò consente una più facile integrazione in un’unica soluzione dei software esterni già disponibili o che verranno sviluppati dai costruttori OEM e dai system integrator, così come delle diverse componenti hardware, a partire dalle nuove piattaforme multicore. In particolare, è da sottolineare che la suite TwinCAT 3 rimane totalmente compatibile verso il basso. Quindi, tutti i progetti sviluppati in TwinCAT 2 mantengono la propria operatività senza problemi in TwinCAT 3. Con TwinCAT 3 diventa possibile implementare applicazioni
beckhoff
software scritte ad esempio in C++ o altri linguaggi orientati all’automazione. Inoltre, va ricordato che il bus industriale EtherCAT aveva già risolto diverse problematiche degli OEM che, avendo bisogno di prestazioni molto elevate, in relazione alle loro tecnologie, erano stati costretti a sviluppare controlli proprietari. Questo in quanto le apparecchiature commerciali e la comunicazione basata su bus di campo tradizionali non consentivano sistemi sufficientemente veloci. Con TwinCAT 3 si amplifica tale concetto, raccogliendo ed integrando in un unico ambiente anche l’intelligenza sviluppata dal cliente. Se sono stati usati linguaggi come il C++ non occorre riscrivere nulla, ma è sufficiente un lavoro di integrazione e riassemblaggio. Il vantaggio è enorme: si ottiene infatti un’intelligenza integrata, che comunica con le prestazioni di TwinCAT 3 verso il mondo dei bus industriali, sia esso basato su EtherCAT che sugli eventuali altri sistemi fieldbus che si sono sviluppati negli anni.
eXtended automatIon teChnology TwinCAT 3 ci introduce nel mondo dell’eXtended Automation Technology (XAT), dove con l’IEC 61131-3 aumentano le estensioni orientate agli oggetti, con C e C++ sono disponibili anche i linguaggi del mondo IT; e, con l’integrazione di Matlab/Simulink, entriamo nel mondo scientifico. I diversi moduli possono sfruttare diversi linguaggi ma l’eseguibile è unico; il vantaggio è l’aumento del riutilizzo di moduli software già scritti e testati. L’eseguibile opera in condizioni real-time, sfruttando tecnologia multicore e il
supporto di sistemi operativi a 32 o 64 bit. L’eXtended Automation Architecture (XAA) utilizza tutte le funzioni di TwinCAT, supporta i bus di campo più diffusi e, a livello di Motion Control, può spaziare dal point-to-point al CNC. Come motore, l’eXtended Automation Engineering (XAE) utilizza Microsoft Visual Studio. Oltre ai linguaggi C/C++, Beckhoff ha integrato anche la possibilità di programmare in IEC 61131-3, per cui al mondo dell’automazione vengono resi disponibili i vantaggi del framework IT. Anche i sistemi operativi a 64 bit sono supportati da TwinCAT 3 con interfacce TcCOM adattate per la tecnologia di automazione. I moduli vengono richiamati tramite interfacce e possono a loro volta richiamarsi a vicenda, indipendentemente dal linguaggio di programmazione. Al livello più basso con questa definizione di modulo possono essere realizzati anche Automation Device Driver (ADD), come ad esempio driver per nuovi bus di campo che, una volta sviluppati, sono disponibili per tutto l’ambiente applicativo sviluppato. Anche il TwinCAT System Manager, strumento di configurazione per I/O e Motion, è stato integrato nello stesso ambiente di sviluppo. Il vantaggio è dato dalla possibilità di integrare in modo semplice ulteriori linguaggi di programmazione o di sfruttare altri strumenti, ad esempio per la gestione del codice sorgente. Un altro ‘quantum leap’ che rafforza la leadership di Beckhoff Automation.
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