OTTOBRE 2013
FIGLI CONTESI PAS, LA MALATTIA INVENTATA LAMPEDUSA ISOLA IN TRANSIZIONE
LA LEADER CHE NON C’È prezzo sostenitore 3,00 euro Anno 68 - n.10 ISSN 0029-0920
Ottobre
DELFINA di Cristina Gentile
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www.noidonne.org
SOMMARIO
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OTTOBRE 2013 RUBRICHE
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07 Le idee di Catia Iori 09 Il ďŹ lo verde di Barbara Bruni 11 Salute BeneComune di Michele Grandolfo
01 / DELFINA di Cristina Gentile
13 LAIGA/TUTTA LA VERITĂ€ SULLA L. 194
03 / EDITORIALE di Tiziana Bartolini
14/19 FOCUS/ LA LEADER CHE NON Câ€™Ăˆ
4/7 ATTUALITĂ€
14 IL PENSIERO CORTO DELLA DEMOCRAZIA MALATA. INTERVISTA A LAURA PUPPATO di Emanuela Irace
04 DA NILDE IOTTI‌ A BURKA AVENGER di Giancarla Codrignani 05 LE LEGGI DELLE DONNE CHE HANNO CAMBIATO L’ITALIA /FONDAZIONE NILDE IOTTI di Tiziana Bartolini 06 QUANDO UN PAPA Ăˆ ‘PROGRESSISTA’ di Stefania Friggeri
8/9 BIOETICA L’ULTIMA CURA. ONCOLOGIA PEDIATRICA E ACCOMPAGNAMENTO ALLA MORTE di Paola Tavella
10/13 INTRECCI 10 I FIGLI CONTESI E LA PAS LA MALATTIA CHE NON ESISTE di Flavia LandolďŹ 12 GISEG / FARE SALUTE PARTENDO DAL GENERE INCONTRI SULLA MEDICINA DI GENERE
16 PRESENZA IN POLITICA. POLITICA DELLA PRESENZA. INTERVISTA A SUOR GIULIANA GALLI di Marina CalefďŹ 18 FATEVI AVANTI. QUESTO POTETE FARE PER VOI. LE LEADER NEL MONDO. UN CERTAIN REGARD INTERVISTA A PAOLO F. VALENTINO di Marina CalefďŹ
20/25 JOB&JOB 20 WELL_B_LAB*/CHI SPENDE IN FAMIGLIA? CONSUMATRICI PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA di Giovanna Badalassi 22 PERCORSI COOPERATIVI CAMST. PRIMO INGREDIENTE IL VALORE UMANO INTERVISTA A ANTONELLA PASQUARIELLO di Maria Fabbricatore
Mensile di politica, cultura e attualitĂ fondato nel 1944
DIRETTORA Tiziana Bartolini
Anno 68 - numero 10 Ottobre 2013
EDITORE Cooperativa Libera Stampa a.r.l. Via della Lungara, 19 - 00165 Roma
Autorizzazione Tribunale di Roma n°360 del Registro della Stampa 18/03/1949 Poste Italiane S.p.A. Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n°46) art.1 comma 1 DCB Roma prezzo sostenitore 3.00 euro Filiale di Roma
PRESIDENTE Isa Ferraguti
La testata fruisce dei contributi di cui alla legge n.250 del 7/8/90
STAMPA ADG PRINT S.R.L. Via dei Tulipani 26 bis 00041 Pavona di Albano Laziale (RM) tel. 06.9314578 fax 06.9315044 SUPERVISIONE Elisa Serra - terragaia.elisa@gmail.com ABBONAMENTI Rinaldo - mob. 338 9452935 redazione@noidonne.org
24 DONNE IN CAMPO/CIA FATTORIE DIDATTICHE. VIENI A VEDERE DOVE CRESCONO LE ZUCCHINE
35 UNIONE VALDERA/PASSEGGIATA PER LA LEGALITĂ€ RICORDANDO RITA ATRIA
26/27 EMILIA ROMAGNA
36 BIENNALE ARTE VENEZIA/LEONE D’ORO A MARISA MERZ E MARIA LASSNIG di Marta Mariani
28 /33 MONDI 28 ALBANIA/IL SACRIFICIO DELLE ‘VERGINI GIURATE’ di Cristina Carpinelli 30 LAMPEDUSA/L’ISOLA IN TRANSIZIONE TURISMO RESPONSABILE E CULTURA di Elisabetta Colla e Roberto Dati 32 LAMPEDUSA/SBARCANO I LIBRI di Silvia Vaccaro 32 TURCHIA/EURIM DENIZ KARATANA AVVOCATA DEL POPOLO di Emanuela Irace
37 CAMILLE CLAUDEL, SCULTORE. ANZI SCULTRICE di Bruna Baldassarre 38 PADOVA/EBRAICITÀ AL FEMMINILE OTTO ARTISTE DEL NOVECENTO 39 FERRARA/NOW! GIOVANI ARTISTE ITALIANE 40 VENERA BATTIATO, LA CONTEUSE IN TEATRO L’IMMIGRAZIONE SICILIANA di Mirella Mascellino 41 FIRENZE/VOLVER, CINEMA E DONNE XXXV EDIZIONE di Elisabetta Colla
34/47 APPRODI 34 LIBRI OTTOCENTO ROMANTICO E GENERI/FIORENZA TARICONE di Rossella Bufano
AMICHE E AMICI DEL PROGETTO NOIDONNE Laura Balbo Luisella Battaglia Francesca Brezzi Rita Capponi Giancarla Codrignani Maria Rosa Cutrufelli Giuliana Dal Pozzo Anna Finocchiaro Carlo Flamigni Umberto Galimberti Lilli Gruber Ela Mascia Elena Marinucci Luisa Morgantini Elena Paciotti Marina Piazza Marisa Rodano
Gianna Schelotto Clara Sereni Michele Serra Nicola Tranfaglia Ringraziamo chi ha giĂ aderito al nuovo progetto, continuiamo ad accogliere adesioni e lavoriamo per delineare una sua piĂš formale deďŹ nizione L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilitĂ di richiederne gratuitamente la rettiďŹ ca o cancellazione contattando la redazione di noidonne (redazione@noidonne.org). Le informazioni custodite nell’archivio non saranno nĂŠ comunicate nĂŠ diffuse e verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati il giornale ed eventuali vantaggiose proposte commerciali correlate. (L.196/03)
RINGRAZIAMO LE AMICHE E GLI AMICI CHE GENEROSAMENTE QUESTO MESE HANNO COLLABORATO
Daniela Angelucci Giovanna Badalassi Bruna Baldassarre Tiziana Bartolini Luca Benassi Barbara Bruni Rossella Bufano Marina CalefďŹ Cristina Carpinelli Giancarla Codrignani Elisabetta Colla
Viola Conti Roberto Dati Maria Fabbricatore Stefania Friggeri Cristina Gentile Michele Grandolfo Catia Iori Emanuela Irace Flavia LandolďŹ Paola Marani Marta Mariani Mirella Mascellino Cristina Melchiorri Simona Napolitani Paola Ortensi Anna Pariani
19 Con ago e ďŹ lo Fondazione Cerratelli 25 Strategie private di Cristina Melchiorri 44 Leggere l’albero di Bruna Baldassarre 44 Famiglia, sentiamo l’avvocata di Simona Napolitani 45 Spigolando di Paola Ortensi 46 Donne&Consumi di Viola Conti 47 L’OROSCOPO DI ZOE 48 POESIA Dalla parte del sogno Poesia e prosa in una nuova antologia della letteratura macedone contemporanea di Luca Benassi
Paola Tavella Silvia Vaccaro
‘noidonne’ è disponibile nelle librerie Feltrinelli !.#/.! #ORSO 'ARIBALDI s "!2) 6IA -ELO DA "ARI s "/,/'.! 0IAZZA 'ALVANI H s "/,/'.! 6IA $EI -ILLE A B C s "/,/'.! 0IAZZA 0ORTA 2AVEGNANA &)2%.:% 6IA DEI #ERRETANI R s -),!./ 6IA -ANZONI s -),!./ #ORSO "UENOS !IRES s -),!./ 6IA 5GO &OSCOLO s .!0/,) 6IA 3ANTA #ATERINA A #HIAIA 0!2-! 6IA DELLA 2EPUBBLICA s 0%25')! #ORSO 6ANNUCCI s 2/-! #ENTRO #OM LE 'ALLERIA #OLONNA s 2/-! 6IA 6ITTORIO % /RLANDO s 4/2)./ 0IAZZA #ASTELLO
Ottobre
LA LEADER CHE NON Câ€™Ăˆ E IL TABĂ™ DELLA POLITICA na leader nella politica in Italia oggi non c’è e neppure si scorge all’orizzonte. O almeno non nel breve periodo. Una crisi di governo o le elezioni anticipate sono sempre in agguato e non è SBHJPOFWPMNFOUF JQPUJ[[BCJMF DIF BE VOB EPOOB TJB BGmEBUP l’incarico di comporre un governo. Conviene non dimentiDBSMP mODIĂ? OPO TBSĂ‹ DBNCJBUB MB $PTUJUV[JPOF MB OPTUSB Ă’ una Repubblica parlamentare in cui ad elettori ed elettrici OPO Ă’ DIJFTUP EJ JOEJDBSF VO 1SFTJEFOUF EFM $POTJHMJP NB solo di scegliere un partito o una coalizione. Sinora nessun Presidente della Repubblica ha ritenuto che ci fosse una mHVSB GFNNJOJMF ABEFHVBUB BMM JNQPSUBO[B EFM SVPMP 1FS MF EPOOF TPMP WJCSBOUJ F GPSNBMJ QBSPMF EJ BQQSF[[BNFOUP TPprattutto intorno all’8 marzo. Evidentemente non ci ritengoOP BMM BMUF[[B & TJDDPNF QFS OPJ EPOOF HMJ FTBNJ OPO mOJTDPOP NBJ DPOUJOVJBNP B TUVEJBSF QVOUBOEP TVMMB RVBMJUĂ‹ 1FDDBUP DIF PHHJ QFS BTTVSHFSF BJ WFSUJDJ EFMMB QPMJUJDB non sono richieste competenze. Ben piĂš gettonate sono BMUSF DBSBUUFSJTUJDIF RVBMJ M PCCFEJFO[B M PNPMPHB[JPOF JM DPOGPSNJTNP $PTĂ– EPOOF F VPNJOJ JO UPUBMF QBSJUĂ‹ TPOP JODFOUJWBUJ B TUBSF OFJ SBOHIJ 1SJNB DIF J DPNQPSUBNFOUJ RVFTUP EJLUBU OPO TDSJUUP SJHVBSEB MF JEFF F JM DPSBHHJP EJ sperimentare. Il risultato è la comparsa sulla scena politica di nuove leadership che puntano sull’immagine piĂš DIF TVJ DPOUFOVUJ TVMMP TMPHBO QJĂĄ DIF TVM SBHJPOBNFOUP sullo scontro muscolare tra correnti piĂš che sul coinvolgimento reale di elettori e militanti. Intanto la crisi del nostro sistema-paese si fa sempre piĂš profonda e richiede interWFOUJ TUSVUUVSBMJ F VSHFOUJ DBNCJBNFOUJ EJ QSPTQFUUJWB F EJ PSEJOJ EJ QSJPSJUĂ‹ *OWFDF EJ BGGSPOUBSF RVFTUJPOJ CBTJMBSJ GBS GVO[JPOBSF MB NBDDIJOB CVSPDSBUJDB SFOEFSF QSPEVUUJWP M FMFGBOUJBDP BQQBSBUP EFMMP 4UBUP SJEVSSF HMJ TQSFDIJ F DPMpire duramente la grande corruzione e le minute ruberie) TJ QSPWB EJ OVPWP B DBNCJBSF MB $PTUJUV[JPOF F TJ EJTDFUUB sul semi-presidenzialismo. Il fallimento del bipolarismo ha ampiamente dimostrato che non è un sistema elettorale P QPMJUJDP DIF QVĂ› DBNCJBSF MB DVMUVSB SBEJDBUB JO *UBMJB BODPSBUB GFSNBNFOUF BM QBSBNFUSP AM BNJDP EFMM BNJDP BMMB
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GBDDJB EFJ GVMHJEJ BOHMPTBTTPOJ FTFNQJ 4BSĂ‹ DIF M JOHMFTF nVFOUF OFM OPTUSP 1BFTF Ă’ BQQBOOBHHJP EJ QPDIJ NB venti anni di Seconda Repubblica non sono bastati a farci DBNCJBSF BCJUVEJOJ QFS DVJ DPOUJOVJBNP BE BTTJTUFSF JNQPUFOUJ B DBNCJ EJ DBTBDDB OFMMF BTTJTF QVCCMJDIF P BMMF JOHFSFO[F OFMMB 1VCCMJDB "NNJOJTUSB[JPOF EFMMB DBUUJWB politica che continua indisturbata ad occupare tutto l’ocDVQBCJMFy UBOUP QFS GBSF RVBMDIF FTFNQJP EJ VO FMFODP che sarebbe troppo lungo e doloroso. Ăˆ lecito domandarsi DPNF F QFSDIĂ? MB NPEJmDB EFMMB $PTUJUV[JPOF GBSFCCF EB BSHJOF BM EJTGBDJNFOUP RVPUJEJBOP DVJ BTTJTUJBNP EJ RVFTUP meraviglioso ma stranissimo Paese. E si torna alla leaderTIJQ DIF OPO D Ă’ JOTJFNF BE VOB FWFOUVBMF MFBEFS QFSDIĂ? OPO D Ă’ VO JEFB QBFTF TV DVJ JOUFSSPHBSDJ DPMMFUUJWBNFOUF OPO D Ă’ MB QSPQPTUB EJ VO BTTF TV DVJ QVOUBSF *O RVFTUP EFTFSUP EJ WJTJPOJ QFSDIĂ? NBJ OPO TJ GB BWBOUJ VOB EPOOB DIF BUUSF[[BUB EJ CVPO TFOTP DBQBDJUĂ‹ HFTUJPOBMJ F DPSBHHJP TJ NFUUB JO UFTUB EJ GBS GVO[JPOBSF RVFTUP 1BFTF -BTDJBNP EB QBSUF J TPmTNJ TVM DBSJTNB "OHFMB .FLFM Ă’ QFS MB UFS[B WPMUB $BODFMMJFSB QFSDIĂ? IB DBSJTNB F QSFUFOEJBNP RVFTUP TĂ– JM HJVTUP EJ FTQFSJFO[B 1PJ DSFJBNP VOB MPCCZ WFSB F MFBMF DIF TPTUFOHB DPO BVUPSFWPMF[[B e convinzione donne determinate a cambiare una nazione DIF EBWWFSP IB CJTPHOP OPO EJ MJUJHJPTJ HPWFSOBOUJ NB EJ una governantey TĂ– QSPQSJP EJ VOB QSPGFTTJPOJTUB EFM SJordino e della pulizia profonda. Una capace di rimettere JO SJHB MF DPTF F EJ GBS GVO[JPOBSF MB CBOBMF RVPUJEJBOJUĂ‹ JO attesa che cresca una generazione di statisti/e. Di donne BJ WFSUJDJ DF OF TPOP JO UBOUJ DBNQJ NB MB DPORVJTUB EFMMB vetta della politica rimane un tabĂš. Se non è un problema MB GBUJDB P MP TUVEJP RVBOUP MBWPSP F RVBOUB QSFQBSB[JPOF occorre per gestire aziende o per raggiungere il top nel NBOBHFNFOU FQQVSF MF EPOOF MĂ– DJ TPOP QFSDIĂ? D Ă’ VO SJmVUP B TDBMBSF MB QPMJUJDB -B NBTTB DSJUJDB TJ EJDFWB VO UFNQPy NB OPO CBTUB JM EJ EPOOF JO 1BSMBNFOUP 3BTTFHOJBNPDJ MF DPOEJ[JPOJ AJEFBMJ QFS MF EPOOF OPO DJ saranno mai. E non c’è piĂš neppure il tempo per costruirle. Tiziana Bartolini
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DA NILDE IOTTI‌ A BURKA AVENGER di Giancarla Codrignani
Gli insulti alla ministra Kyenge prima ancora che razzisti sono sessisti
Dunque, una legge sul femminicidio, se deliberata da un Parlamento composto da uomini e donne, non riesce a rispondere alle aspettative del popolo delMF EPOOF /PO BWFWBNP CJTPHOP EJ VOB WFSJm DB TVMMP sguardo di genere incompreso; ma nessuno ci domandi poi perchĂŠ la politica neutra resta estranea alle donne. Ma le donne sono brave e - in assenza di qualche teoria o pratiche di una “politica femministaâ€? magari non unitaria ma davvero di genere - non resta loro che mediare, anche quando sanno che, se si scambiassero le parti, le case/rifugio contro il maltrattamento sarebbero giĂ da tanto un servizio dovuto in tutte le cittĂ . Tuttavia non è possibile che le donne si riducano a “subireâ€? per sempre. Forse ci basta ripensare al solo ritocco, portato “per far piacere a noi l’8 marzo del 2003â€?, alla prima parte della Costituzione: fa dire all’art.51 che la Repubblica “favorisce le pari opportunitĂ â€? nelle liste elettorali, come se non bastasse la paritĂ di sesso dell’art. 3. PerchĂŠ mai una Repubblica non dovrebbe “garantireâ€? i “pari dirittiâ€?? Ma i QBSMBNFOUBSJ NBTDIJ JO RVFTUJ DBTJ TJ TPOP TFNQSF TFOUJUJ m O troppo generosi....
“Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamato col vostro voto e con la vostra ďŹ ducia a questo compito cosĂŹ ricco di responsabilitĂ e di prestigio.... Ma in particolare comprenderete la mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle piĂš alte cariche dello Stato (vivissimi applausi). Io stessa - non ve lo nascondo - vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un signiďŹ cato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilitĂ sociale e umana, costituisce e costituirĂ sempre un motivo di orgoglio della mia vita.â€? Nilde Iotti
Sembra estraneo al nostro ragionamento, ma mi viene leggendo che, secondo il Journal of Experimental Biology, le femmine del pavone hanno una propria “differenzaâ€? che i maschi ignorano: sembra che la pavona non presti alcuna attenzione alle esibizioni di piume colorate. Si vede che solo tra noi troppe illuse credono segnali interesse per noi.... Intanto la ministra Idem si è dimessa per un problema erariale da 3.000 euro giĂ sanato. Dopo lo “scandaloâ€?, il Pd, il suo partito, è entrato in un silenzio abbastanza insensato invece di farne un esempio di dignitĂ istituzionale. Contestualmente un pluricondannaUP DPO DPOEBOOB EFm OJUJWB QFS GSPEF m TDBMF EJ NJMJPOJ ha riempito i media di querimonie vergognose per ottenere VOB HSB[JB DIF OPO QPUFWB DIJFEFSF OPOPTUBOUF QFSm OP JM suo compare Previti si fosse dimesso, e per contestare la legge Severino che aveva votato anche lui. E ci hanno spe-
LEGGI DI CIVILTĂ€
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UN LUNGO CAMMINO DA CONOSCERE E RICONOSCERE scritto a piĂš mani, voluto e coordinato dalla Fondazione Nilde Iotti, il volume “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italiaâ€? &E &EJFTTF QBHH FVSP DIF SBDDPOUB iJO NPEP SJHPSPTP F TFNQMJDF MF tappe ed i contenuti delle conquiste legislative dall’inizio della Repubblica alla conclusione dell’ultima legislatura, che hanno cambiato la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paeseâ€?. Accanto alla presentazione dei primi passi compiuti dalle donne nell’Italia liberata dal nazifascismo a partire dalle battaglie delle 21 deputate elette nell’Assemblea Costituente, c’è una dettagliata cronologia (1950/2012) delle leggi promulgate completata da sintetiche e utili schede tecniche delle norme piĂš importanti. Le volontarie EFMMB 'POEB[JPOF mSNBOP QPJ MF schede tematiche dedicate a vari ambiti tematici (istituzioni, scuola, immigrazione, cittadinanza, pari opportunitĂ , sistemi pensionistici, politiche di genere) anche con sguardi prolungati verso i paesi europei. Le studiose, o anche solo le curiose o le ‘smemorate’ o le ‘denigratrici di professione’, possono trovare in questo prezioso lavoro anche un dettagliato elenco EFHMJ JODBSJDIJ EJ HPWFSOP BGmEBUJ alle donne legislatura per legislatura. Elenco che si esaurisce, purtroppo, in poche pagine! E stride, in veritĂ , questa esiguitĂ numerica rispetto al grande contributo femminile alla crescita sociale del nostro Paese. “Se non ci fossero state le donne, in questa nostra Repubblica, se non ci fossero state le loro tenaci battaglie di emancipazione e liberazione - condotte attraverso un intreccio fecondo di iniziative delle associazioni, dei movimenti, dei partiti, delle istituzioni l’Italia sarebbe oggi un Paese molto piĂš arretrato e molti articoli della Costituzione non sarebbero stati applicatiâ€?. Ăˆ un “debito che l’Italia ha nei confronti delle donneâ€? e che il libro sottolinea attualizzandolo attraverso la odierna e necessaria connessione diretta con una rassegna delle tappe e dei provWFEJNFOUJ QJĂĄ TJHOJmDBUJWJ BEPUUBUJ EBMM 6OJPOF &VSPQFB
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Le autrici sono: Daniela CarlĂ , Tiziana Casareggio, Eleonora Cicconi, Marina Costa, Silvia Costa, Paola Gaiotti De Biase, Vanda Giuliano, Donata Gottardi, Rosa Jervolino Russo, Grazia Labate, Marisa Malagoli Togliatti, Claudia Mancina, Francesca Marinaro, Elena Marinucci, Vaifra Palanca, Rita Palanza, Daniela Piccione, Francesca Russo, Alessandra Tazza, Livia Turco T.B.
so parole anche quelli che semplicemente dovevano difendere la legalitĂ ! Gli insulti alla ministra Kyenge sono stati - prima ancora che razzisti - sessisti (basta la terminologia da trivio). Come mai Calderoli non si era mai accorto della presenza in Parlamento di Jean Leonard Touadi congolese, bello nero come CĂŠcile, o non aveva offerto banane al PdL Magdi Allam? Davvero l’essere donne disturba piĂš dell’essere avversari. Il sessismo non conosce limiti nĂŠ continenti: nelle primavere arabe le donne scese in piazza nella speranza di una rivoluzione che migliorasse la propria condizione hanno pagato un prezzo di stupri e molestie. Il sito African Manager SJGFSJTDF MB OBTDJUB EFJ QSJNJ mHMJ TJSJBOJ EFMMF SBHB[[F tunisine persuase dagli integralisti al jihad al nikah, a raggiungere i combattenti siriani per le loro esigenze sessuali. In Turchia le donne hanno manifestato in piazza Taksim con grossi cuscini sotto le magliette dopo che in tv era stato detto che la presenza di donne incinte nelle manifestazioni era “uno spettacolo ignobileâ€?. Per fortuna in Pakistan, per sensibilizzare la causa dell’istruzione delle bambine e della paritĂ , si sta producendo una serie tv con una Wonder Woman locale: con il burqa che svolazza e lascia vedere solo gli occhi. Ma è Burqa Avenger... davvero una speranza per le bambine? 1BVM ,SVHNBO DIF QFS GPSUVOB OPO TJ EFmOJTDF GFNNJOJsta, ha difeso a spada tratta Janet Yellen, vice presidente della Federal Reserve (la Banca Centrale Usa), rea di essere in gara per la presidenza: gli altri concorrenti contestavano l’ipotesi di un “dollaro a quota rosaâ€? e avevano esternato la loro rabbia “senza - dice Krugman una sola argomentazione razionaleâ€?. Succede anche quando una è “come un uomoâ€?. La pubblicazione del libro di Luisa Lama su Nilde Iotti (Donzelli editore) ha riportato l’attenzione sulla grande personalitĂ di una donna che il suo partito ha esaltato per essere stata grande, appunto, “come un uomoâ€? (NdR, leggi sul libro l’articolo di Livia Turco su noidonne di settembre 2013). Ma ancor oggi risulta scomoda la sua storia di donna, di una che, senza che mai apparisse, ha pagato alla morale bigotta EFM TVP QBSUJUP MB QFSEJUB EFM mHMJP EFMM VPNP DIF QVSF l’amava, un prezzo davvero troppo alto anche per la doppia morale di quei tempi. Ed è bene che se ne parli. Non sapevo di lei quel che so oggi. E quando rileggo il discorso che tenne alla Camera di cui era diventata Presidente e ricordo i “vivissimi, prolungati applausiâ€? che l’accolsero, oggi, mi commuovo. E
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QUANDO UN PAPA
È ‘PROGRESSISTA’ di Stefania Friggeri
Francesco vede la soluzione dei problemi sociali nella collaborazione e rifiuta il conflitto Non passa giorno che Papa Francesco non guadagni le pagine dei giornali con un gesto o una parola che testimoniano la sua volontà di cambiamento: paga il DPOUP BMM BMCFSHP F QPSUB EB TÏ MB WBMJHFUUB SJmVUB MB QPNQB degli abiti, dei gioielli e il fasto dell’appartamento papale, non si presenta al concerto in suo onore (“non sono un QSJODJQF SJOBTDJNFOUBMFw F mO EB TVCJUP EJDF DIJBSP DIF MB via tracciata da Cristo è quella della povertà. Sono parole che, accompagnate da un linguaggio diretto e da modi informali, hanno restituito ai fedeli la speranza nel rinnovamento della Chiesa dopo gli scandali e gli intrighi che ne hanno minato la credibilità e compromesso la missione pedagogica. Papa Francesco sembra promettere un miracolo non meno straordinario di quelli attribuiti ai suoi predecessori, cioè di guarire la Chiesa dai mali cronici che l’hanno sclerotizzata in un centro di potere secolare e mondano: non osiamo sperare nella cancellazione dei Patti Lateranensi, ma sarebbe già rivoluzionario se la Roma vaticana non fosse speculare alla Roma italiana e venisse OFVUSBMJ[[BUB M JOnVFO[B EFJ UBOUJ QFSTPOBHHJ DIF WJWPOP B metà fra il Vaticano e l’Italia, in un intreccio inconfessabile tra fra la sfera religiosa e quella politica (Letta zio, per il Cardinal Bertone, “è il nostro ambasciatore presso lo Stato italiano”). Ma se, caduta la DC, le istituzioni religiose erano riuscite prodigiosamente a separare la loro responsabilità da quella delle forze cattoliche impegnate in politica, oggi M JNQSFTB Ò QJá EJGmDJMF TJB QFSDIÏ MB DSJTJ FDPOPNJDB SFOEF inaccettabili certi scandali, sia perché i protagonisti di quegli scandali, vedi Formigoni, sono cattolici che ostentano la loro appartenenza alla Chiesa. Che ormai appare un’organizzazione ingessata, incapace di entrare in sintonia coi tempi nuovi “nel momento in cui il
peso delle nazioni sta declinando, svuotato dalla globalizzazione…(e) i veri processi decisionali avvengono altrove, su base sovranazionale”, così Massimo Franco che continua: “il disorientamento della Chiesa nasce da questo ritardo di analisi sul tema dei nuovi paradigmi e dei nuovi rapporti di forza mondiali”. Se insomma la Chiesa continua a iSJQPSSF MB mEVDJB OFMMB EJQMPNB[JB OFJ $PODPSEBUJ OFMMP scambio di ambasciatori, nelle indebite pressioni sui goverOJw DPTÖ QBESF 4PSHF JWJ DJUBUP MF EJGmDPMUË EFMMB $IJFTB trovano origine nella “debolezza culturale” di un organismo nato in altri tempi, in altri contesti geopolitici e georeligiosi, cioè nel mondo bipolare est-ovest quando la Chiesa trionfava con l’elezione del cattolico Kennedy a presidente degli USA, il paese leader mondiale. Potrà Papa Francesco riTQPOEFSF BMMB TmEB EFMMB NPEFSOJUË BMMB DSJTJ EFMMB TPWSBOJ-
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tĂ dello Stato all’interno di una logica policentrica del poteSF DIF OFJ QSPTTJNJ BOOJ OPO TBSĂ‹ QJĂĄ EFHMJ TUBUJ OB[JPOBMJ che vuol dire, ad esempio abbandonare la prassi di fare dell’Italia un paese cattolico attraverso la legge, non attraverso l’evangelizzazione; e inoltre delegando allo Stato la prescrizione di rispettare le norme religiose, non solo la $IJFTB UFTUJNPOJB MB Tm EVDJB EFMMB OFMMB TVB 1BSPMB NB BMMF andosi con un governo impresentabile, ha subito un grave danno d’immagine. E non solo per il bunga bunga ma per la politica criminale verso gli immigrati da parte di un partito razzista e apertamente pagano, anche se la Lega Nord difende per opportunismo i “valori non negoziabiliâ€?. Grandi speranze infatti ha sollevato il papato quando, con una cerimonia sobria e senza presenze istituzionali, è andato a Lampedusa a piangere i morti: un rito universale che ha TPUUSBUUP RVFHMJ JOGFMJDJ BMM JOTJHOJm DBO[B F BMM PCMJP SFTUJUVFO do loro dignitĂ . Un atto simbolico che dovrebbe risvegliare le coscienze di coloro che “nell’anonimato prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada a drammiâ€? che nascono dalla “globalizzazione dell’indifferenzaâ€?. Anche in Brasile il Papa ha dedicato la sua attenzione agli ultimi visitando una delle 760 favelas di Rio, dove ha cercato di infondere coraggio e speranza ai giovani. Del resto nella vita politica dell’Argentina (vedi il populismo peronista che aveva posto a suo fondamento l’emancipazione dalla povertĂ ) i poveri sono stati storicamente l’elemento sociale preminente anche nell’azione pastorale: dopo Medellin (1968) e Puebla (1979) ad Aparecida (2007) la Conferenza episcopale latino-americana, pur formulando la frattura dem OJUJWB EFMMB $IJFTB DPO MB 5FPMPHJB EFMMB -JCFSB[JPOF TJ Ă’ espressa all’insegna della scelta preferenziale per i poveri. E infatti Papa Francesco, in sintonia con le posizioni espresse ad Aparecida, ha chiamato le autoritĂ pubbliche alla “cultura della solidarietĂ â€?. Questo il valore invocato dal Papa che, ispirandosi alla dottrina sociale della Chiesa, vede la soluzione dei problemi sociali nella collaborazione e SJm VUB JM DPOn JUUP DPNF GSVUUP EFMM BOBMJTJ NBSYJTUB BODIF TF questo esame, promuovendo l’autoconsapevolezza negli ultimi, potrebbe sottrarli alla demagogia e al populismo. Oggi come oggi, insomma, il Papa, pur ancorato comprensibilmente alla dottrina sociale della Chiesa, appare progressista in campo sociale e, quanto al campo della dottrina, forse piĂš aperto dei predecessori. Infatti in Brasile oltre le manifestazioni di giubilo Francesco è stato accolto dalla protesta dei gay e delle “femministeâ€?, cui ha risposto senza MB SJHJEJUĂ‹ JOn FTTJCJMF EFM UFTUJNPOF EFMMB 7FSJUĂ‹ 7FESFNP E
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IDEE di Catia Iori
ESSERE
DONNE OGGI e sei una donna intelligente e sensibile, non puoi non BDDPSHFSUJ EFMM JOUPQQP 5J TJ EJDF DIF QVPJ GBSF PTBSF F avventurarti per il mondo ma poi, giorno dopo giorno, ti scontri con il limite delle tue energie e il pressapochismo del mondo intorno a te. Certo la consapevolezza oggi non manca e leggere di prima mattina che il marito infuriato e addolorato per aver perso il lavoro, spacca sul capo della moglie due segHJPMF EFMMB DVDJOB OPO GB DIF JOEVSDJ B SJn FUUFSF TVM CJTPHOP EJ sceglierci compagni sani ed equilibrati. Ma l’intoppo con cui aprivo il pezzo sta qui. Credo pure io che la famiglia sia la prima societĂ naturale e che i bambini abbiano bisogno di due riferimenti solidi e maturi per crescere con un minimo di affetto e sicurezza. Ma qui sta l’ intoppo. Dove sono le agenzie educative che crescevano ragazzini e fanciulle in erba verso un’ accurata gestione di sĂŠ e del proprio corpo, con un’attenzione mirata al riconoscimento dei propri senUJNFOUJ F EFMMF FNP[JPOJ DPOn JUUVBMJ DIF EBMM BEPMFTDFO[B JO QPJ FTQMPEPOP DPNF HFZTFS TDPOPTDJVUJ $PNF TJ GB B QFOTBSF fatta eccezione per alcuni fortunati casi, che i giovani di oggi al di lĂ delle performances sportive e scolastiche, crescano anche “dentroâ€? imparando il rispetto di sĂŠ, della bellezza dell’altro, e dandosi quelle tre o quattro norme di disciplina fondamentali per non essere comprati dalla fretta e dal consumismo DIF QFSWBEPOP PHOJ NPNFOUP EFMMB WJUB iGVPSJw Ma voi ve lo immaginate un mondo di pseudo famiglie fatte da genitori sempre confusi e distratti su tutto alle prese solo con i bisogni materiali della famiglia e alla bene-meglio sui propri QFSTPOBMJ JOHPSHIJ QTJDP QSPGFTTJPOBMJ Voglio dire che tutti, uomini e donne, siamo chiamati ad occuparci del nostro giardino interiore, di raccogliere amore dentro di noi, aggrovigliandolo su ideali, sogni, progetti e meraviglie della vita, prima di pensare di dare origine a una famiglia degna di questo nome. * OPTUSJ m HMJ DF OF TBSBOOP HSBUJ F OPJ TUBSFNP NFHMJP DPO OPJ TUFTTJ QFSDIĂ? EBSFNP MPSP VO NFTTBHHJP EJ m EVDJB OFMMB WJUB F nella sua costante benedizione. La gioia è contagiosa ma è un bene prezioso da far spuntare come una tenera piantina in una coppia consapevole del proprio valore e del grande disegno che è chiamata ad illustrare. Se l’uomo è attento e ben predisposto, la donna - ne sono certa - quando ha le idee chiare su come e su cosa è chiamata ad essere lo aiuterĂ sicuramente a dare il meglio di sĂŠ, custodendo con cura, come solo certe nonne sapevano fare, J NJTUFSJ QJĂĄ QSPGPOEJ EFMMB WJUB RVFMMJ EFMMB QB[JFO[B EFMMB m EVDJB BNPSPTB GPOEBUB TVMM BTDPMUPøEFM DVPSF QSPQSJP F EFMMB propria famiglia.
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Paola Tavella Istituto Italiano di Bioetica www.istitutobioetica.org
L’ULTIMA CURA L’ACCOMPAGNAMENTO ALLA MORTE NEI REPARTI DI ONCOLOGIA PEDIATRICA
a malattia oncologica diagnosticata in età evolutiva è universalmente riconosciuta come una grande fonte di disagio emozionale per il bambino, la famiglia e l’equipe curante. Molti genitori trovano EJGm DJMF QBSMBSF BJ QSPQSJ m HMJ EFMMB MPSP NBMBUUJB MB NBHHJPS EJGm DPMUË nel comunicare non è tanto nel cosa dire ma nel come dirlo; il mistero però attiva nel bambino le fantasie piÚ negative; il genitore traduce le fantasie negative del bambino in stress e il bambino, pur realizzando che qualcosa non va, non dice nulla per non fare del male al genitore. Pertanto diventa indispensabile l’intervento del medico. Il malato prima di essere un caso clinico è una per-
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bensĂŹ di cambiarne il segno: la cura sona e quindi è molto importante OPO m OJTDF NBJ EB DVSBUJWB B QBM che il medico abbia una carica di liativa, seguendo l’evoluzione della umanitĂ nell’approccio con la permalattia, sollevando dai sintomi se sona che soffre, tanto piĂš se è un non si può far nulla sulle cause. bambino ed è altrettanto importante Numerose ricerche mostrano che la che tale approccio sia un insieme di maggioranza dei bambini terminali comunicativitĂ e di cuore. sono consapevoli della loro morte. Niente è piĂš doloroso per i genitori Non di rado si osservano che venire a conoscenfenomeni di iperattivitĂ , [B DIF JM m HMJP IB VOB lacrimazione involontamalattia grave; la loro NIENTE Ăˆ PIĂ™ ria e paura di addorindescrivibile soffeDOLOROSO mentarsi negli ultimi renza li rende estrePER I GENITORI giorni di vita. Il mamente vulneDEL VENIRE A bambino in querabili e impone sta situazione non una particolare CONOSCENZA CHE deve solo affrontare attenzione alla coIL FIGLIO HA UNA i propri sentimenti e municazione della MALATTIA GRAVE le proprie reazioni, ma diagnosi; i genitori inanche quelle degli altri, centrati nell’ottica di far in particolare dei genitori. DSFTDFSF JM QSPQSJP m HMJP Le cure palliative includono il consono improvvisamente costretti ad trollo del dolore e di altri sintomi in assistere alla sua morte, ad acfase terminale di malattia. L’OMS compagnarlo in questa fase e sono EFm OJTDF DVSF QBMMJBUJWF QF obbligati a prendere decisioni su diatriche l’attiva presa in carico glocome gestire la situazione. Curare bale del cuore, della mente e dello VO CBNCJOP BMMB m OF EFMMB WJUB TJ HOJm DB DIF M BUUFO[JPOF EFMM Ă?RVJQF spirito del bambino e comprende il supporto attivo alla famiglia. L’agcurante non deve essere rivolta al HFUUJWP AQBMMJBUJWP CFO EFm OJTDF prolungamento della vita ma all’otquesto tipo di approccio; il termine timizzazione della sua qualitĂ . Non deriva dal latino ‘pallium’ che signisi tratta quindi di limitare le terapie,
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Il ďŹ lo verde m DB NBOUFMMP F SJDIJBNB JOGBUUJ M JEFB Il problema si pone quando è un dell’avvolgere, del contenere, del bambino a dover morire, la morte riscaldare con riferimento ai bisogni di un bambino rappresenta la morte e alla fragilitĂ dell’essere umano. dell’innocenza. Alla luce di un’etica - BMMFBO[B UFSBQFVUJDB BMMB m OF EFMMB della speranza, considerando anvita impone ancora piĂš attenzione che che oggi le terapie per i tumori alla persona che soffre: il team aspediatrici hanno consentito di passistenziale deve lavorare insieme e sare da una prospettiva di morte con il paziente per raggiungere la inevitabile ad una percentuale di cura della persona, l’accoguarigione dell’80%, la riglienza, l’humanitas e la sposta vera a quale procompassione. cedura o metodologia CURARE Quando il dolore diTJB QSFGFSJCJMF BGm EBS UN BAMBINO venta incontrollasi, si ha solo se si è ALLA FINE DELLA VITA bile è necessario SIGNIFICA CHE L’ATTENZIONE realmente capaci ricorrere ad una di ascoltare il DELL’ÉQUIPE CURANTE terapia sedativa, bambino. DEVE ESSERE RIVOLTA la quale nei reparti Il mio auspicio è ALL’OTTIMIZZAZIONE di oncologia pediache un bambino e la DELLA QUALITĂ€ trica viene denominata sua famiglia possano DELLA SUA VITA “sospensione dello stato sempre trovare operadi coscienzaâ€? o “sedaziotori sanitari in grado di neâ€?. Si deve capire quando prendersi cura di loro nel il bambino comincia a non avere piĂš migliore dei modi e nel caso in cui il contatto con il genitore. Se cessa si arrivasse a dovere accompagnaquesto rapporto prevale l’angoscia, re il piccolo alla morte, che questo il bambino si lamenta, e non riesce avvenga con dignitĂ e dolcezza. D piĂš a interagire allora è il momento in cui sedarlo. Sospendendo lo stato di coscienza, si elimina il dolore ma contemporaneamente si annulla ogni possibilitĂ di scambio, di relazione tra il OGGI LE TERAPIE HFOJUPSF F JM QSPQSJP m PER I TUMORI glio: è un anticipazioPEDIATRICI HANNO ne del lutto. Ma nel CONSENTITO DI PASSARE momento in cui i DA UNA PROSPETTIVA genitori lo vedono soffrire troppo, è DI MORTE INEVITABILE corretto addormenAD UNA POSSIBILITĂ€ UBSMP BGm ODIĂ? J HFOJUP DI GUARIGIONE ri lo vedano avvicinarsi DELL’80% alla morte nella maniera piĂš dolce possibile. La morte fa parte della vita, nel senso che ne è un aspetto fondamentale e imprescindibile. Essa dĂ adEJSJUUVSB TJHOJm DBUP BMMB WJUB QPJDIĂ? una vita senza morte non sarebbe umana o terrestre, non apparterrebbe neppure all’universo.
di Barbara Bruni
PIEMONTE CICLABILE Il Piemonte punta a trasformare in piste ciclabili le reti ferroviarie dismesse da almeno dieci anni. Il progetto prevede di utilizzare pannelli di gomma adagiati sulle rotaie, di dimensioni tali da rendere la pista percorribile in entrambi i sensi di marcia. Il progetto presenta tre punti di forza: è economico, non impatta sull’ambiente ed è reversibile, nel caso in cui si decidesse di riattivare il tratto ferroviario.
LONDRA INTASATA Una montagna di riďŹ uti delle dimensioni di un autobus a due piani è stata rinvenuta nelle fogne di Londra, nell’area di kingston. Si tratta di un unico e gigantesco ammasso informe e pastoso del peso di 15 tonnellate, composto da grassi, oli, salviette e riďŹ uti vari buttati negli scarichi dai londinesi, e solidiďŹ cati nel tempo. Secondo il sito internet della bbc, l’ammasso di riďŹ uti ha rischiato d’intasare il sistema fognario della capitale, e il danno è tale che per le riparazioni saranno necessarie ďŹ no a sei settimane.
FORESTE E CO2 Da uno studio pubblicato su Nature Climate Change emerge che le foreste europee sono vicine al punto di saturazione per l’assorbimento del carbonio. La quantitĂ di CO2 assorbita dalle foreste è andata progressivamente diminuendo a causa della deforestazione e dell’invecchiamento degli alberi del Vecchio Continente. Una percentuale signiďŹ cativa delle nostre foreste ha infatti raggiunto i 70-80 anni di vita, e gli alberi di quell’etĂ tendono a rallentare la loro crescita. Occorre, quindi, concentrarsi sul ringiovanimento delle foreste.
PANNELLI FOTOVOLTAICI Oltre duemila pannelli fotovoltaici- pari a oltre 4.000 mq di superďŹ cie - con un valore commerciale di circa un milione di euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Livorno. La merce rubata in Italia è stata trovata all’interno di due furgoni che erano su una motonave diretta in Nord Africa. La refurtiva era destinata ad essere rivenduta tra Marocco e Tunisia. Sedici le persone denunciate per ricettazione.
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FIGLI CONTESI
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LA MALATTIA INVENTATA
LA SINDROME DI ALIENAZIONE PARENTALE SAREBBE UNA FORMA DI MOBBING ESERCITATA SUI BAMBINI SOPRATTUTTO DALLE MADRI. IN REALTĂ€ Ăˆ UN’INVENZIONE DI CHI VUOLE PROTEGGERE I PADRI VIOLENTI di Flavia LandolďŹ *
Abbreviando si dice Pas. O Sap, all’americana. Acronimo, cioè, di sindrome di alienazione parentale: secondo gli avventori vero e proprio mobbing di un genitore (soprattutto la madre) nei confronti dell’altro. Snobbata anche dall’ultima edizione del Dsm-V, la contestata “bibbiaâ€? delle malattie pischiatriche, la Sap ultimamente non gode di buona salute. Teorizzata dall’americaOP 3JDIBSE (BSEOFS TPTUFOJUPSF EFMMB QFEPmMJB F NPSUP TVJDJEB MB iTJOESPNFw Ă’ BOEBUB EJ NPEB OFHMJ 6TB mOP B RVBMDIF BOOP GB RVBOEP Ă’ TUBUB SJUFOVUB VOB UFPSJB TFO[B TVGmDJFOUJ CBTJ TDJFOUJmDIF F RVJOEJ EB BCCBOEPOBSF 4UFTTB DPTB JO Spagna e in altri Stati europei. Tranne in Italia, dove, nonostante una pronuncia della Cassazione, è ancora utilizzata nei tribunali in materia di diritto di famiglia. Il caso che l’ha QPSUBUB BMMB SJCBMUB Ă’ RVFMMP EFM CBNCJOP EJ $JUUBEFMMB 1BEPva), conteso dai genitori e trascinato a forza dalla scuola per essere traferito in una casa famiglia. Della vicenda si sono occupati giornali e tv (con il video choc del bambino strattoOBUP NBOEBUP JO POEB EB i$IJ M IB WJTUP w F MB 1BT Ă’ VTDJUB dai tecnicismi degli addetti ai lavori. In realtĂ c’è poco di FMJUBSJP JO RVFTUB QSFTVOUB NBMBUUJB OPO Ă’ VO GFOPNFOP EJ nicchia nella prassi giudiziaria. E non è nemmeno l’extrema
SBUJP EJ QSPDFEJNFOUJ HJVEJ[JBSJ OFJ DBTJ DPTJEEFUUJ iEJGmDJMJw Ma invece una strategia diffusa che spesso si conclude con VO DFSUJmDBUP EJ NBMBUUJB B DBSJDP EFM CBNCJOP F EFMMB NBESF Il rimedio? “Resettare il minoreâ€?, come ha decretato la Corte EJ "QQFMMP EJ 7FOF[JB OFM DBTP EFM CBNCJOP EJ 1BEPWB 0Wvero, portarlo via alla madre e consegnarlo all’altro genitore P BMMB DBTB GBNJHMJB 1SPQSJP TV RVFM DBTP TJ Ă’ QSPOVODJBUB MB Corte di Cassazione in una sentenza che sta facendo scuola. E che ha avuto il merito di fare un po’ di chiarezza nell’oTDVSP QJBOFUB EJ RVFTUB QSFTVOUB NBMBUUJB /FMMB EFDJTJPOF O 7041 del 20 marzo scorso gli ermellini hanno bacchettato i colleghi di Venezia perchĂŠ nel decretare l’allontanamento del piccolo dalla propria casa e dalla madre hanno preso “in considerazione una teoria non ancora consolidata sul piano TDJFOUJmDP FE BO[J NPMUP DPOUSPWFSTBw /PO TPMP 4FDPOEP MB Cassazione è necessario “che il giudice del merito, ricorrenEP BMMF QSPQSJF DPHOJ[JPOJ TDJFOUJmDIF PWWFSP BWWBMFOEPTJ EJ JEPOFJ FTQFSUJ WFSJmDIJ JM GPOEBNFOUP TVM QJBOP TDJFOUJmDP EJ una consulenza che presenti devianze dalla scienza medica VGmDJBMFw 1BSPMF DPNF QJFUSF .B BOEJBNP BWBOUJ i*M SJMJFWP secondo cui – prosegue piazza Cavour – in materia psicologica il processo di validazione delle teorie, in senso poppe-
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VIOLENZA DI GENERE E PROGETTO OBIETTIVO MATERNO a violenza di genere è l’espressione piĂš oscena del controllo dei corpi, come forma di biopotere, contro il principio universale dei diritti della persona umana, a QBSUJSF EBMMB MJCFSUĂ‹ F EBMM VHVBHMJBO[B /FM CJPQPUFSF MB DBtena della subordinazione vede gli uomini in posizione intermedia come subordinati e oppressori. L’ideologia paterOBMJTUJDB QSPEVDF MP TUFSFPUJQP EFM NBTDIJTNP F DIJ SJmVUB di aderirvi subisce forme di derisione ed emarginazione. La TVCPSEJOB[JPOF EFHMJ VPNJOJ OPO BQQBSF RVPUJEJBOBNFOUF grazie all’accettazione dello stereotipo, vissuto come normaMJUĂ‹ JM DVJ SJmVUP SJDIJFEF SJQFOTBNFOUJ QSPGPOEJ EB FGGFUUVBSF JOEJWJEVBMNFOUF F DPMMFUUJWBNFOUF /PO D Ă’ DPOTBQFWPMF[[B che l’autonomia nella gestione delle “piccole coseâ€? della vita RVPUJEJBOB Ă’ JM GPOEBNFOUP QFS M BVUPEFUFSNJOB[JPOF DPNF individui e come comunitĂ . L’illusione di essere forti perchĂŠ si domina maschera la realtĂ dell’essere dominati. Tanto che i corpi degli uomini vengono asserviti all’esercizio della guerra, a cui si va baldanzosi, per farsi massacrare oltre che massacrare e stuprare, per l’interesse di poteri sovra determinati. Quando le istituzioni religiose benedicono vessilli, armi e corpi testimoniano la loro distanza dalla spiritualitĂ . La differenza dei generi rispetto all’esercizio del potere per conto di poteri altri, dalla sottomissione alla ribellione, dipende EBMMF FTQFSJFO[F EJ DBNCJBNFOUP DIF TJ WJWPOP OFMMB WJUB RVPUJEJBOB F BMMB EJWFSTB QFSDF[JPOF EFJ CJTPHOJ EJ RVBMJUĂ‹ DPNF la possibilitĂ di mettere al mondo nuove vite, se si vuole (non come destino ma piuttosto come potenza) che espone alla rinFTTJPOF TVMMB RVBMJUĂ‹ OFMMF SFTQPOTBCJMJUĂ‹ EJ DVSB 0HHJ TJ Ă’ DPOTBQFWPMJ DIF M B[JPOF EJ SJnFTTJPOF F EFM SJQFOTBmento deve essere stimolata e promossa nell’infanzia e nell’aEPMFTDFO[B /FMM BNCJUP EFMMB GPSNB[JPOF DIF QVĂ› FTTFSF WJsto come recupero della memoria storica dell’umanitĂ , si posTPOP DPHMJFSF JOmOJUF PDDBTJPOJ EB DVJ QBSUJSF *O VO DPOWFHOP PSHBOJ[[BUP OFM TVJ DPOTVMUPSJ TFDPOEP JM 1SPHFUUP 0CJFUUJWP .BUFSOP *OGBOUJMF 10.* WFOOF SJQPSUBUB M FTQFSJFO[B promossa da una professionista consultoriale in una scuola di 1BMFSNP - JOWJUP B USBEVSSF JM SJQFOTBNFOUP TVJ WJTTVUJ F TVMMB memoria storica della comunitĂ di appartenenza riguardo la violenza di genere in forme di drammatizzazione ha prodotto l’allestimento e la messa in scena di uno “spettacoloâ€? sul UFNB -B RVBMJUĂ‹ DBUBSUJDB EJ UBMF FTQFSJFO[B GV UFTUJNPOJBUB EBM SJmVUP EFM QSPUBHPOJTUB NBTDIJMF EJ SBQQSFTFOUBSF OFMMB TFconda replica il ruolo del protagonista violento, provandone vergogna. Spesso si sente reclamare l’assenza di una speDJmDB MFHJTMB[JPOF TVMM FEVDB[JPOF TFTTVBMF OFMMF TDVPMF EJNFOUJDBOEP DIF JM 10.* MFHJGFSBUP OFM OF SBDDPNBOEB l’offerta attiva da parte dei consultori, con gli indicatori per la WBMVUB[JPOF EFMMB RVBMJUĂ‹ EFMM JOUFSWFOUP %BMMF JOEBHJOJ DIF IP DPOEPUUP BMMB mOF EFHMJ BOOJ OPWBOUB F JO RVFTUJ VMUJNJ BOOJ SJTVMUB DIF UBMF SJDIJFTUB WJFOF FTQSFTTB EBM 95% degli/lle adolescenti, a partire dalle scuole medie inferiori. Vale la pena ricordare che la sessualità è l’ambito in cui entra in HJPDP MB MJCFSUĂ‹ EFMMB TDFMUB F RVJOEJ Ă’ JM GPOEBNFOUP EFMM FUJDB
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SJBOP QVĂ› OPO SJTVMUBSF BHFWPMF OPO EFWF JOEVSSF B VOB rassegnata rinuncia, potendosi ben ricorrere alla comparazione statistica dei casi cliniciâ€?. Ricapitolando per la SupreNB $PSUF MB 1BT P 4BQ DIF EJS TJ WPHMJB Ă’ VOB TJOESPNF DIF EFWJB EBMMB TDJFO[B VGmDJBMF F BOEBSHMJ EJFUSP QFEJTTFRVBmente rappresenta una rassegnata rinuncia da parte delle BVUPSJUĂ‹ %FM SFTUP Ă’ RVFMMP DIF WBOOP EJDFOEP EB BOOJ mPS mPSF EJ TUVEJPTJ F DIF MP TUFTTP NJOJTUFSP EFMMB 4BMVUF IB DPOsegnato alle parole dell’allora sottosegretario Elio Cardinale nel corso di un’interrogazione parlamentare proprio sul caso EJ $JWJUFMMB i4FCCFOF MB 1BT o IB UVPOBUP JM (PWFSOP o TJB stata denominata arbitrariamente dai suoi proponenti con il UFSNJOF EJTUVSCP JO MJOFB DPO MB DPNVOJUĂ‹ TDJFOUJmDB JOUFSOBzionale l’Istituto Superiore di SanitĂ non ritiene che tale coTUSVUUP BCCJB OĂ? TVGmDJFOUF TPTUFHOP FNQJSJDP EBJ EBUJ EJ SJcerca, nĂŠ rilevanza clinica tali da poter essere considerata una patologiaâ€?. Ma allora, come mai in Italia si continua nei USJCVOBMJ B EJBHOPTUJDBSF MB 1BT BMMF NBESJ F BJ CBNCJOJ i1FSDIĂ? OPO Ă’ GBDJMF TDBSEJOBSF RVFTUP NFDDBOJTNP DIF PSNBJ si è insinuato come gas nervino nel nostro ordinamentoâ€?. .BSJB 4FSFOFMMB 1JHOPUUJ Ă’ VO NFEJDP MFHBMF QFEJBUSB F MBWPSB BMM 0TQFEBMF .FZFS EJ 'JSFO[F EB QJĂĄ EJ BOOJ 1FS MB TVB competenza sulla Sindrome di alienazione parentale viene spesso chiamata a elaborare consulenze tecniche su mamNF F CBNCJOJ & DPNCBUUF DPOUSP MB 1BT EB QBSFDDIJ BOOJ BODIF JO RVBMJUĂ‹ EJ QSFTJEFOUF EFMMB $PNNJTTJPOF 1BT CBNbini della SocietĂ italiana di pediatria. “La verità è che la sindrome di alienazione parentale - dice - è uno scudo probatorio usato dai padri abusanti per spostare l’attenzione proDFTTVBMF EBMMF WJPMFO[F GBNJMJBSJ BE BMUSP TFDPOEP MB NJB FTQFSJFO[B RVFTUP BMUSP Ă’ UPUBMNFOUF GBMTP NFOUSF MF CPUUF QVSUSPQQP TPOP WFSFw $ Ă’ BODIF RVFTUP DIF SVPUB BUUPSOP BMMB 1BT DJ TPOP MF WJPMFO[F TVMMF EPOOF DIF NBJ DPNF PHHJ fanno notizia. “Eppure dentro il Tribunale, anche per via delMF QSPDFEVSF EJTHJVOUF USB QFOBMF F DJWJMF QSPTFHVF 1JHOPUUJ EJ GSPOUF B VO CBNCJOP DIF SJmVUB VOP EFJ HFOJUPSJ TJ BWWJBno indagini e si pagano consulenti per stabilire se la madre Ă’ QMBHJBOUF RVBOEP JOWFDF CBTUFSFCCF BDDFSUBSF TF DJ TPOP TUBUJ FQJTPEJ EJ WJPMFO[B USB J HFOJUPSJ NJ QBSF EFM UVUUP OBUVSBMF DIF VO NJOPSF SJmVUJ JM HFOJUPSF BCVTBOUF BMUSP DIF CBNCJOP NBMBUPw Âľ RVFTUB M BMUSB GBDDJB EFMMB 1BT $IF QPJ GB TDPQB DPO MB MFHHF TVMM BGmEBNFOUP DPOEJWJTP DIF JO OPNF di una bigenitorialitĂ esasperata non ha contemplato la fattispecie della violenza familiare come causa di esclusione EBMM BGmEBNFOUP EFJ mHMJ 4F MB WJPMFO[B DPOUSP MF EPOOF TJ DPNCBUUFTTF UPVU DPVSU MB 1BT TQBSJSFCCF TVCJUP BODIF QFS decreto se necessario. E la legge 54 del 2006 sarebbe profondamente rivista. E * Giornalista del Sole 24 ore
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UNA DIFFERENTE IDEA DI SALUTE Un ciclo di incontri di GISeG per approfondire il valore delle differenze tra uomo e donna nella Medicina di Genere “Fare salute partendo dal genereâ€? è il titolo del ciclo di eventi organizzati dal Gruppo Italiano Salute e Genere (www.giseg.org) con appuntamenti a Reggio Emilia (13 settembre), ForlĂŹ (14 settembre) e Piacenza (25 settembre), tutti seguiti da un attento pubblico. Il Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG) è da tempo impegnato nella diffusione della cultura di genere, con particolare riguardo alla salute e alla medicina, nell’ambito di un ampio programma di disseminazione e sensibilizzazione (anche attraverso video virali www.youtube. com/watch?v=s_fJ45JUzjg), reso possibile grazie al contributo di Novartis. Questa nuova campagna si è resa necessaria perchĂŠ ancora oggi la medicina di genere viene confusa con la medicina delle donne, limitando DPTĂ– JO NBOJFSB OPUFWPMF JM TJHOJmDBUP JM DBNpo di applicazione e l’innovativitĂ di questa EJNFOTJPOF DIF BMMB mOF EFM TVP QFSDPSTP porterĂ a una medicina personalizzata ed equa. In effetti, la medicina di genere studia la donna e l’uomo, compresi i bambine e le bambine, mettendo in evidenza le differenze H OH VRPLJOLDQ]H GHO ORUR FRUSR H OH LQĂ XHQ]H della societĂ , della cultura sullo sviluppo dello stato di salute e della malattia BM mOF EJ FWJUBSF le diseguaglianze nella salute che - secondo Martin Luther King - sono le piĂš inique. Nel nostro Paese le campagne di sensibilizzazioOF GBUUF EBMMF TPDJFUĂ‹ TDJFOUJmDIF EB (*4F( in particolare, hanno portato la medicina di genere all’attenzione delle istituzioni, come dimostra la partecipazione a questi eventi della Consigliera Regionale Roberta Mori, dell’Assessora Maria Maltoni del Comune dĂŹ ForlĂŹ, di Natalia Maramotti del Comune di Reggio &NJMJB F EFM 4JOEBDP EJ 1JBDFO[B Paolo Dosi, che hanno illustrato quanto fatto sinora a livello locale, impegnandosi anche BE JNQMFNFOUBSF MF QPMJUJDIF EJ HFOFSF OPOPTUBOUF MF EJGmDPMUĂ‹
del momento. La Consigliera Regionale Roberta Mori, che è anche Presidente Commissione Regionale Pari OpportunitĂ della Regione Emilia Romagna e Coordinatrice della Conferenza Nazionale Organismi di Pari OpportunitĂ Regionali, ha confermato l’attenzione della Regione verso le tematiche di genere, illustrando con entusiasmo e competenza i contenuti della Legge-Quadro regionale, in via di approvazione, nella quale la medicina di genere trova uno spazio politico-operativo che potrĂ fungere da esempio per altre regioni e realtĂ , anche europee. I lavori a Reggio Emilia sono stati introdotti da Flavia Franconi, dell’UniversitĂ di 4BTTBSJ F 1SFTJEFOUF EJ (*4F( DIF IB TQJFHBUP JM TJHOJmDBUP EFMM JOJ[JBUJWB F JMMVTUSBUP MF principali differenze biologiche tra uomo e EPOOB F DPNF RVFTUF TJBOP JOnVFO[BUF EBMMB societĂ . Mentre a Piacenza è stata Fulvia Signani QTJDPMPHB QSFTTP M "[JFOEB 4BOJUBSJB Locale di Ferrara e l’UniversitĂ di Ferrara, DPNQPOFOUF DPOTJHMJP EJSFUUJWP EFM (*4F( F autrice del libro “La salute su Misura, MediciOB EJ (FOFSF OPO Ă’ NFEJDJOB EFMMF EPOOFw BE aprire il convegno. Negli eventi di ForlĂŹ e RegHJP &NJMJB 4JHOBOJ IB BGGSPOUBUP JOWFDF JM tema della cosiddetta violenza di genere. A Reggio Emilia, il Prof. Marco Ingrosso, sociologo all’UniversitĂ di Ferrara, ha evidenziato lo svantaggio delle donne nell’uso dei nuovi mezzi informatici e di come ciò le penalizzi. A ForlĂŹ il dott. Franco Rusticali, Presidente FonEB[JPOF $BSEJPMPHJB .ZSJBN ;JUP 4BDDP 0Olus e Associazione Cardiologia Forlivese Onlus, ha parlato del cuore delle donne e degli uomini sottolineando come la scarsa consapevolezza che le donne hanno di ammalarsi di malattie cardiovascolari non permette loro di fare una prevenzioOF FGmDBDF 4FNQSF B 'PSMJ (JPSHJP /PFSB 1SFTJEFOUF )FBMUI 3 4 TQJO PVU "DDBEFNJDP EFMM 6OJWFSTJUĂ‹ EJ #PMPHOB F $POmO-
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dustria Emilia Romagna, ha evidenziato che le moderne neuroscienze mostrano come gli uomini e le donne siano in grado di svolgere gli stessi compiti di cura e pertanto non vi è piÚ nessun motivo di discriminarle per esempio nelle specializzazioni DIJSVSHJDIF *OmOF B 1JBDFO[B Franco Pugliese, Direttore DipartiNFOUP EFMMB 4JDVSF[[B "64- IB FWJEFO[JBUP DIF Ò PSB EJ DPnoscere le differenze tra uomo e donna verso i rischi che si incontrano nell’ambiente lavorativo e di come approntare una TQFDJmDB TUSBUFHJB QSFWFOUJWB TFTTP TQFDJmDB - FDPOPNJTUB "OJUB $IJBSPMBO[B NFNCSP (FOEFS $BQQ $FOUSP EJ "OBMJTJ della Politiche Pubbliche Università di Modena e Reggio Emi-
lia, ha esaminato il ruolo che le differenze socio economiche tra i due sessi hanno sulla salute delle cittadine e dei cittadini, mentre Marco Deriu, ricercatore di sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Parma, ha affrontato il tema delle differenze tra maschile e femminile, nella consapevolezza di T� " DPODMVTJPOF EFMM JOUFSP DJDMP "OESFB #JBODIJ %JSFUUPSF (FOFSBMF EFMM "64- EJ 1JBDFO[B IB EJTDVTTP TVMMB OFDFTTJUË EJ BEFHVBSF J TFSWJ[J TBOJUBSJ BMMF TQFDJmDIF FTJHFO[F EFMM VPmo e della donna. Nel suo insieme, questo ciclo di eventi ha voluto evidenziare che la salute è un elemento centrale non solo per l’individuo ma per la società nel suo complesso. E
LAIGA ALLA MINISTRA:
OPO TJHOJmDBUJWP JM EBUP SJQPSUBUP TV TDBMB OB[JPOBMF $POmEJBNP allora che il tavolo tecnico possa riportare notizie e dati sulle reali condizioni di lavoro dei pochi ginecologi che ancora permettono che una legge dello stato venga applicata, nonchÊ sugli ostacoli che incontra il diritto alla salute delle donne nella stragrande NBHHJPSBO[B EFMMF SFHJPOJ EFM OPTUSP QBFTF $POmEJBNP JOPMUSF che il tavolo tecnico possa riportare alla ministra notizie sulle tante donne costrette a migrare in altre provincie o regioni per interrompere una gravidanza indesiderata, nonchÊ sulle tante donne costrette a migrare all’estero per l’aborto terapeutico. I media IBOOP BDDFTP J SJnFUUPSJ TVM QPTTJCJMF SJUPSOP OFM OPTUSP QBFTF dell’aborto clandestino, soprattutto tra le cittadine straniere, ma non solo. Vi accenna anche la relazione della Ministra, riportando una stima che fa riferimento ad una rilevazione del 2005; si ripete qui la stessa ammissione di assoluta ignoranza dei dati, che hanno già fatto i ministri precedenti, purtroppo senza dire cosa si vuol fare per valutare l’entità del problema e per limitarne MB EJGGVTJPOFw "MUSP BGGPOEP -"*(" MP SJTFSWB BJ EBUJ SJQPSUBUJ OFMMB SFMB[JPOF TVMM *7( GBSNBDPMPHJDB F DIF iDPOGFSNBOP DIF TJ USBUUB di una procedura sicura a cui ogni donna dovrebbe poter avere accesso. Purtroppo dalla relazione della ministra non si sottolinea come nel nostro paese scegliere l’aborto farmacologico è ancora, per tantissime donne, un diritto negato. Nella quasi totaMJUË EFMMF SFHJPOJ JUBMJBOF JOGBUUJ QFS M *7( NFEJDB Ò QSFWJTUP JM SJDPWFSP PSEJOBSJP DPO NBHHJPSJ DPTUJ TBOJUBSJ F EJGmDPMUË CVSPDSBUJDIF B WPMUF JOTPSNPOUBCJMJ 6O NBHHJPSF SJDPSTP BMM *7( NFEJDB JO SFHJNF EJ %BZ )PTQJUBM DPNF TVHHFSJUP EBM SFQPSU EJ FQJDFOUSP JM portale dell’Istituto superiore di sanità , permetterebbe una ridu[JPOF EFJ UFNQJ EJ BUUFTB DIF TJHOJmDB EBM QVOUP EJ WJTUB NFEJco, una minore incidenza di complicazioni, e dunque un’azione B TBMWBHVBSEJB EFMMB TBMVUF EFMMF EPOOFw
TUTTA LA VERITĂ€ SULLA LEGGE 194 pprendiamo con favore la notizia della attivazione di un tavolo tecnico con le regioni, per avviare un monitoraggio riguardante le singole strutture ospedaliere e i consultori e per individuare le criticitĂ giĂ da piĂš parti e piĂš volte EFOVODJBUF 4FO[B EVCCJP MB NBHHJPSF DSJUJDJUĂ‹ Ă’ SBQQSFTFOUBUB EBMM VTP TUSVNFOUBMF EFM AEJSJUUP BMM PCJF[JPOF EJ DPTDJFO[Bw -B L.A.I.G.A. (Libera Associazione Italiana Ginecologi per Applicazione legge 194) commenta la relazione della Ministra della 4BMVUF #FBUSJDF -PSFO[JO TVMMP TUBUP EJ BQQMJDB[JPOF EFMMB MFHHF 194 ma sottolinea che dietro alla conferma della netta riduzione dei tassi di abortivitĂ nel nostro Paese si cela una realtĂ non piĂš accettabile. “Come da noi piĂš volte denunciato, i dati reali si discostano notevolmente da quelli VGmDJBMJ SJQPSUBUJ EBMMB .JOJTUSB che non tengono conto dell’esistenza di una ‘obiezione di struttura’: in molti ospedali del nostro paese, infatti, i servizi per le interruzioni volontarie di gravidan[B *7( TFNQMJDFNFOUF OPO esistono, per cui i medici che lavorano in queste strutture, obiettori di fatto, non hanno alcun motivo di sollevare obiezione di coscienza, e vengono spesso conteggiati fra i non obiettori. In proposito, colpiscono le conclusioni della Ministra: anche se un numero altissimo di ginecologi è obiettore di coscienza, poichĂŠ il OVNFSP EJ *7( BOOP Ă’ QJĂĄ DIF EJNF[[BUP JM OVNFSP EJ OPO PCJFUUPSJ TBSFCCF DPOHSVP BM OVNFSP DPNQMFTTJWP EJ *7( Âľ FWJEFOUF invece, che le differenze abissali esistenti tra le varie regioni, riportate peraltro nella relazione stessa, rendono assolutamente
“A
La versione integrale del comunicato di LAIGA e il comunicato della Ministra sono su: http://www.noidonne.org/blog.php?ID=04719
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LA LEADER CHE NON Cโ ร | 1
IL PENSIERO CORTO DELLA DEMOCRAZIA MALATA di Emanuela Irace
UNA POLITICA PIร VICINA ALLE DONNE? ASCOLTO, CONDIVISIONE E CAPACITร DI VEDERE OLTRE IL PROPRIO PERSONALE ORIZZONTE. PAROLA DI LAURA PUPPATO
rasile. Cile. Argentina e Costa Rica. Dal 2006 il Continente Latino americaOP ร JO DJNB BMMF DMBTTJmDIF EFMMB MFBEFSTIJQ GFNNJOJMF -F DIJBNBOP i1SFTJEFOUBw OFMMB OPSNBMJUร EJ VOB EFDMJOB[JPOF MJOHVJTUJDB EJ HFOFSF JNQSBUJDBCJMF JO *UBMJB -F QBSPMF TPOP UFSNPNFUSP EJ DVMUVSB DPOOPUBOP F TWFMBOP 3BQQSFTFOUBOP JM NVUBNFOUP TUPSJDP DIF SFHPMB VOB DPNVOJUร 4F D ร JM SVPMP DJ EFWF FTTFSF BODIF VO OPNF DIF MP FTQSJNF -P TBOOP CFOF OFJ QBFTJ MBUJOP BNFSJDBOJ EPWF MF EPOOF BM WFSUJDF SBQQSFTFOUBOP MB OPSNB F OPO M FDDF[JPOF %POOF i1SFTJEFOUBw DPNF -BVSB $IJODIJMMB .JSBOEB $PTUB 3JDB $SJTUJOB ,JSDIOFS "SHFOUJOB %JMNB 3PVTTFGG #SBTJMF & DIF EJSF EFMMF EVF TmEBOUJ DJMFOF BMMF QSFTJEFO[JBMJ EJ OPWFNCSF .JDIFMMF #BDIFMFU F &WFMZO .BUUIFJ 1FS MB QSJNB WPMUB OFMMB TUPSJB EVF EPOOF B DPOUFOEFSTJ MB Moneda TJNCPMP EFM QPUFSF JO VOB SFQVCCMJDB JO DVJ JM $BQP EFMMP 4UBUP ร BODIF DBQP EFM (PWFSOP & JO *UBMJB TPMUBOUP EB QPDIJ NFTJ PDDIJFHHJB JM UFSNJOF .JOJTUSB 2VBTJ NBJ RVFMMP EJ 4JOEBDB 3BSJTTJNP "TTFTTPSB 2VBOEP TJ USBUUB EJ EFmOJSF MB SBQQSFTFOUBO[B QPMJUJDB JO UFSNJOJ EJ QSFTUJHJP QPUFSF F JOnVFO[B JM OPNF ร RVBTJ TFNQSF NBTDIJP &NCMFNB EJ VO TJTUFNB DVMUVSBMNFOUF DSJTUBMMJ[[BUP BMM JOUFSOP EFM RVBMF JM QFTP FTFSDJUBUP EBMMF TFHSFUFSJF EJ QBSUJUP DIF QFSQFUVBOP TF TUFTTF SFTUB DVMUVSBMNFOUF FHFNPOF -F DBOEJEBUVSF TFHVPOP HFSBSDIJF EJ BQQBSBUP *M OVPWP OPO QJBDF Oร BJ RVBESJ Oร BHMJ JTDSJUUJ ยต JM MFOUP DVSTVT IPOPSVN DIF DBSBUUFSJ[[B M *UBMJB EFJ DMBO F EFMMF DBNBSJMMF %FM GBNJMJTNP PMJHBSDIJDP DIF JNQFEJTDF SJHFOFSB[JPOF B VO TJTUFNB DIF TF SFDMVUB OPO GB BWBO[BSF /FJ QBSUJUJ QSPNP[JPOJ F DBOEJEBUVSF TJ BDRVJTUBOP QFS DPHOP-
B
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SONDAGGIO DI SETTEMBRE DFOUSJ TVHMJ PCJFUUJWJ DIF JM 1% EFWF SBHHJVOHFSF QFS FTTFSF VUJMF BM QBFTFw .B OPO MP GB OFTTVOP i"MMPSB TJBNP TVJDJ EJ F SJVTDJBNP NBHBSJ B FTTFSF WBMPSJ[[BUJ DPNF QFSTPOF NB NJOJNJ[[BUJ DPNF BSFB QPMJUJDB 7JWJBNP JO VOB TPDJFUĂ‹ NBMBUB 4POP USPQQJ RVFMMJ DIF TJ BTQFUUBOP DIF RVBMDVO BMUSP GBDDJB JM MBWPSP EJ QFOTBSF $J TPOP QPMJUJDJ DIF TJ DBO EJEBOP BMMB TFHSFUFSJB NB DIF JO SFBMUĂ‹ TPOP EB XIĂ€ FLR VWX di & DJ TPOP MFBEFS JOWFDF EJ TQFTTPSF JO HSBEP EJ DBN CJBSF MB 4UPSJBw *M 1% QFS USF NFTJ Ă’ TUBUP PTUBHHJP EJ #FS MVTDPOJ i-FUUB BWSFCCF EPWVUP DIJFEFSF TVCJUP MF EJNJT TJPOJ EJ #FSMVTDPOJ $PNF BWWJFOF JO UVUUF MF EFNPDSB[JF PDDJEFOUBMJ TFNQMJDFNFOUF TFO[B NFUUFSF JO EJGm DPMUĂ‹ JM QBSUJUP OĂ? DPJOWPMHFSF JM 4FOBUP DPO UVUUP RVFM DIF OF Ă’ DPOTFHVJUPw 2VBMJ TPOP J WBMPSJ DIF EJTUJOHVPOP VOB QPMJUJ DB QJĂĄ WJDJOB BMMF EPOOF i"TDPMUP F DPOEJWJTJPOF .B BO DIF DBQBDJUĂ‹ EJ WFEFSF PMUSF JM QSPQSJP QFSTPOBMF PSJ[[POUF & QPJ MB MVDJEJUĂ‹ EJ SJDPOPTDFSF J QSPQSJ FSSPSJ -B DSJTJ DIF BUUSBWFSTB MB TJOJTUSB TJ GPOEB BODIF TV RVFTUP $ Ă’ VO EF m DJU EJ MFUUVSB EFMMB TPDJFUĂ‹ *O GPOEP #FSMJOHVFS MP BWFWB DBQJUP F BMMB m OF TJ FSB SJBWWJDJOBUP BHMJ PQFSBJ 4F SFTUB TPMP JM NBSDIJP EFMMB TJOJTUSB F OPO WFOHPOP DBSBUUFSJ[[BUJ HMJ FMFNFOUJ EJTUJOUJWJ F JM QSPHFUUP QPMJUJDP OPO TJ QVĂ› GBSF MP TDBUUP QFS DBNCJBSF EBWWFSP MF DPTF 4POP DPOWJOUB DIF VOB SJGPSNB EFMMB TPDJFUĂ‹ QBTTJ BODIF BUUSBWFSTP VO DBNCJBNFOUP EJ MJOHVBHHJPw 4DSJWF 4JNPOF 8FJM i2VBO EP TJ FOUSB JO VO QBSUJUP TJ EFWF SFDJUBSF MB QSPQSJB QBSUFw TFNCSB DIF JM 1% BCCJB QFSTP JM DPQJPOF P DPNF TJ EJDF PHHJ DIF MB TJOJTUSB TJB EJWFOUBUB EJ EFTUSB i*M QSPCMFNB Ă’ MB EJGm DPMUĂ‹ B GBS FNFSHFSF VO QSPHFUUP QPMJUJDP F VOB JEFB EJ TPDJFUĂ‹ DIF BCCJB JM UJNCSP EFMMB TJOJTUSB #JTPHOB BWFSF JM DPSBHHJP EJ FWJEFO[JBSF J QSPQSJ MJNJUJ 4F OPO TJ QBSUF EBJ QSPQSJ FSSPSJ F QBVSF TJ BQQSPEB BMMB QPMJUJDB WBHB F JOEF UFSNJOBUB EFM QFOTJFSP B CSFWF UFSNJOF Âľ VO BSSFUSBNFOUP TQBWFOUPTP 4F DPOUJOVJBNP B QFOTBSF DIF MB QPMJUJDB EFWF EBSDJ VOB SJTQPTUB JNNFEJBUB F OPO DPMMFUUJWB OFM TFOTP EJ DPTUSV[JPOF EJ VO QFSDPSTP EFm OJUP UVUUP EJWFOUB JOUFSDBNCJBCJMF 4FO[B JEFBMJ EJWFOUB JOEJGGFSFOUF BODIF MB TDFMUB EJ DBNQP F TJ m OJTDF DPM QPUFS TUBSF DPO DIJVORVFw 4JHOJm DB VTDJSF EBMM JP QFS FOUSBSF OFM OPJ DPNF TPTUJFOF JM QFOTJFSP EFMMF EPOOFy i4JHOJm DB TNFUUFSF DPO JM QFOTJFSP B CSFWF UFSNJOF 4JHOJm DB SJUSPWBSF MB DBQBDJUĂ‹ EJ DPNVOJ DBSF F EJ USBTNFUUFSF MB QSPQSJB JEFB TVM NPOEP DIF TJ WVP MF DPTUSVJSF -B NBODBO[B EJ TQFTTPSF QPMJUJDP Ă’ NBODBO [B EJ WJTJPOF 4F QFSDPSSJBNP RVFTUB TUSBEB SJTDIJBNP EJ HJVTUJm DBSF UVUUP BODIF JM WPUP EJ TDBNCJP JM QJDDPMP P JM HSBOEF GBWPSF -B QPMJUJDB EJWFOUB VOB DPNQSBWFOEJUB $JORVBOUB FVSP QFS VO WPUP 4VCJUP 0 VO DPOEPOP QFS MB DBTB 4F MB QPMJUJDB Ă’ RVFTUP QFSDIĂ? OPO EPWSFJ BDDPOUFO UBSNJ .B TF MB QPMJUJDB WVPMF RVFTUP F DPOUJOVB B GPOEBSTJ TVM QFOTJFSP B CSFWF UFSNJOF WVPM EJSF DIF BCCJBNP QFSTP F EJTUSVUUP MB EFNPDSB[JBw Y
LA PREMIER CHE NON Câ€™Ăˆ PERCHÉ NELLA POLITICA ITALIANA NON EMERGONO LEADERSHIP FEMMINILI? SONO TROPPO POCHE LE DONNE IMPEGNATE IN POLITICA
38%
LE DONNE RIFIUTANO LE LOGICHE E LE MODALITĂ€ DELLA POLITICA
33%
LE DONNE NON HANNO LE COMPETENZE NECESSARIE
0%
LE DONNE PENSANO DI NON AVERE LE COMPETENZE NECESSARIE
19%
LE DONNE PENSANO CHE LA POLITICA NON SIA COSĂŒ IMPORTANTE
10%
LE VOSTRE RISPOSTE LA POLITICA Ăˆ INEVITABILMENTE COMPETIZIONE, COMPROMESSO E POTERE? Comprende anche questi aspetti. SĂŹ. (Sara) (Mariangela) In politica serve una competizione di idee per affermare i principi piĂš utili alla gestione della cosa pubblica, può essere necessario un compromesso tra idee contrapposte, il potere serve per la loro realizzazione. La politica è compromesso e potere. Gli uomini che giĂ hanno il potere lo usano per tenere bloccate le poche donne che entrano in politica. (Mirca) Ăˆ questo l›assurdo: niente è inevitabile quando si tratta di lavoro onesto, le donne sono demotivate dalla troppa corruzione e arroganza dei colleghi maschi e del potere che non vogliono mollare. (Carmen) Purtroppo nella realtĂ attuale è cosĂŹ, salvo che ognuna/o di noi può impegnarsi in prima persona per cambiare le cose: ogni singola goccia d›acqua contribuisce a formare il mare. (Maura) La politica è competizione sicuramente, compromesso a volte con esigenze particolari, potere solo legislativo in favore dei cittadini tutti. (Carmen) Ieri sera Lucia Annunziata sul La7ha affermato che la politica è roba per “gladiatoriâ€?!! Non sempre le donne hanno questa forza. La Politica esige oltre a preparazione e competenza, Spirito di Servizio e la competizione purtroppo‌ (Silvia) La competizione è normale, il potere non è in sĂŠ negativo, ma dipende da come lo si usa, il compromesso è negativo a prescindere. La politica ha in sĂŠ i primi due, non il terzo che non è inevitabile. (Stefania) Non dovrebbe essere cosĂŹ, la politica dovrebbe essere un servizio rivolto ai cittadini, ma ultimamente è diventata competizione, compromesso e potere. (Renata) Penso che possa essere collaborazione, interazione e messa in comune di idee: ma ci deve essere una complicitĂ costruita e ricercata, la voglia di fare cose buone. (Silvia) Si, ma se la competizione, i compromessi ed il potere vengono usati per il bene del popolo e non per il tornaconto personale vanno bene. (Giacinta) Finora sĂŹ, è si vede dove ci ha portato questa modalitĂ di fare politica. (Flavia) No, può essere competizione, ma non necessariamente compromesso e attaccamento al potere. (Antonia) (SEGUE A PAG. 19)
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LA LEADER CHE NON Câ€™Ăˆ | 2
PRESENZA IN POLITICA. POLITICA DELLA PRESENZA di Marina CalefďŹ
DIAMO ALLE DONNE UN PERCHÉ REALE E LORO ANDRANNO PER OGNI DOVE. SECONDO SUOR GIULIANA GALLI “SE LE DONNE SONO FOTOCOPIE SBIADITE DI VIRTĂ™ MASCHILI...â€? OBMJTJ F JOEJDBUPSJ JOUFSOB[JPOBMJ DJ SBDDPOUBOP DIF JM SVPMP EFMMB EPOOB OFM NPOEP EFM MBWPSP F EFMMB QPMJUJDB Ă’ JO SBQJEB USBTGPSNB[JPOF NB SFTUBOP BQFSUF NPMUF RVFTUJPOJ OPO MJNJOBMJ 4BSFNP JO HSBEP EJ SFDVQFSBSF UVUUP RVFM DBQJUBMF GFNNJOJMF PHHJ JOBUUJWP F TQSFDBUP -F PSHBOJ[[B[JPOJ TPQSBUUVUUP QPMJUJDIF TBSBOOP DBQBDJ EJ WBMPSJ[[BSOF J UBMFOUJ %B BOOJ TJ QBSMB EJ NJTVSF RVBMJ JODFOUJWJ BMMB OBUBMJUĂ‹ UBTTB[JPOF QSFGFSFO[JBMF TFSWJ[J QFS M JOGBO[JB FKLOG EHQHĂ€WV DSFEJUJ EJ JNQPTUB JODFOUJWJ mTDBMJy F XFMGBSF QFS MF EPOOF -F B[JFOEF IBOOP GBUUP HSBO DPNVOJDB[JPOF EJ JOUFO[JPOJ GBWPSFWPMJ UJQP Ă H[L WLPH, settiNBOB DPSUB UFMFMBWPSP BTJMJ OJEP JOUFSOJ QFS GBWPSJSF MF MBWPSBUSJDJy .B B QBSUF TQPSBEJDJ FTFNQJ EJ CVPOB WPMPOUĂ‹ OPO TJ BQQSF[[BOP SJWPMV[JPOJ DPQFSOJDBOF *M OVNFSP EJ EPOOF NBOBHFS EJSJHFOUJ F JNQSFOEJUSJDJ Ă’ MFHHFSNFOUF BVNFOUBUP QPDIJOP FIĂž OES NB OPO QPTTJBNP DPNVORVF EJSF DIF RVFTUP BCCJB JODSFNFOUBUP MB MFBEFSTIJQ GFNNJOJMF F MB DPOWJO[JPOF DIF MB TUFTTB TJB QJĂĄ DSFBUJWB F HJVTUB EJ RVFMMB FTFSDJUBUB EB VO VPNP 1FS FTFNQJP OPO SJVTDJBNP BODPSB BE FTQSJNFSF FE BVUPQSPNVPWFSF DPO FGmDBDJB FE FGmDJFO[B MB MFBEFSTIJQ JO QPMJUJDB EPWF QJĂĄ DIF NBJ TBSFCCF OFDFTTBSJP JM OPTUSP DBQJUBMF VNLOOV QFS DPOJVHBSF VHVBHMJBO[B NFSJUP FRVJUĂ‹ SFTQPOTBCJMJUĂ‹ F BUUFO[JPOF BMMF QFSTPOF & JM HFOFSF OPO BQSF BM HFOFSF /F QBSMJBNP B NBSHJOF EFMMB QSJNB DPOGFSFO[B JUBMJBOB EJ 8PNFO JO #VTJOFTT BOE 4PDJFUZ DPO Suor Giuliana Galli, TPDJPMPHB EJ GPSNB[JPOF JOUFSOB[JPOBMF NFNCSP EFM $POTJHMJP HFOFSBMF EFMMB $PNQBHOJB EJ 4BO 1BPMP F DP GPVOEFS JOTJFNF B 'SBODFTDB 7BMMBSJOP (BODJB EJ .BNSF 0OMVT XXX NBNSFPOMVT PSH BTTPDJB[JPOF NPMUP JNQFgnata nel lavoro e nella coesione sociale.
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Secondo il World Economic Forum l’Italia è il Paese con il piÚ forte divario uomo-donna in Europa ed è all’84esimo posto nel mondo. Per ciò che attiene la
partecipazione delle donne alla vita economica, siamo al 97esimo posto. Ancora oggi, il 30% interrompe il lavoro per motivi familiari, contro il 3% degli uomini. Dati che fotografano buona parte della popolazione femminile nella condizione descritta dall’enciclica Rerum Novarum. Sono queste le ragioni del gender diversity in politica? - FODJDMJDB 5HUXP QRYDUXP DIJFEFWB RVBTJ QJFUË QFSDI� BMMB EPOOB OPO GPTTFSP JNQPTUJ MBWPSJ USPQQP HSBWPTJ JO WJTUB EFMMB TVB EFCPMF[[B DPTUJUV[JPOBMF F EFMMF GBNJHMJF OVNFSPTF TPQSBUUVUUP OFJ DFUJ TPDJBMJ CBTTJ
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Manca un “sistema di navigazione” o la capacità di essere autentiche e capaci al tempo stesso di affrontare VLWXD]LRQL FKH SRVVRQR HVVHUH LQ FRQÁLWWR FRQ L SURSUL valori per connettersi con gli altri in nome di un bene superiore? 1FOTP B mHVSF NJUJDIF QSFUUBNFOUF GFNNJOJMJ BHFOUJ OFMMB SROLV "OUJHPOF OFMMB EFDJTJPOF EJ TFQQFMMJSF JM GSBUFMMP OFNJDP DPOUSBEEJDF M PSEJOF EFM UJSBOOP F SJWFMB DPO DJÛ MB TVB JOEPMF MJCFSB MFBMF BE VOB MFHHF QJá SBEJDBMF EJ RVFMMB EFMMP TUBUP µ MB MFHHF EFMMB DPTDJFO[B EFMMB GSBUFSOJUË %FMM wBNB JM UVP QSPTTJNP DPNF UF TUFTTPw /PO TJ TPUUPNFUUF BMMB MFHHF EJ DIJ EPNJOB TJ TFOUF QBSJ B MVJ JO EJHOJUË -B TPSFMMB *TNFOF BDDFUUB JM EFTUJOP SJUFOVUP iEJ OBUVSBw i%POOF OPJ TJBN QVS OBUF OPO B MPUUF EJ VPNJOJ EB QJá GPSUJ DPTUSFUUF B PCCFEJSFyTBSÛ EPDJMF DPO DIJ SFHOB EBMM BMUPw 5SPQQF EPOOF EBOOP QFS TDPOUBUP DIF JM iEFTUJOP EJ EPOOBw EFCCB FTTFSF RVFMMP EFMMB TPUUPNJTTJPOF /P JM EFTUJOP EFMMB EPOOB Ò RVFMMP CJCMJDP i" JNNBHJOF EJ %JP MJ DSFÛ NBTDIJP F GFNNJOB MJ DSFÛw
Nonostante questo sia il Parlamento più rosa della nostra storia, perchè il 52% della popolazione non riesce ad esprimere nemmeno una o due leaders che si facciano avanti con determinazione per vincere? " QBSUF JM MFTTJDP iRVPUF SPTBw DPOJBUP OPO TB EB DIJ SJnFUUFOUF JM iHFOUJM TFTTPw F JM iTFTTP EFCPMFw DSFEP TJB OFDFTTBSJP DBQJSF JO RVBMJ BNCJUJ EFWF FTQSJNFSTJ VO MFBEFS EPOOB *OUBOUP NFUUFSFJ EB QBSUF M wBHPOF QPMJUJDPw M VUJMJ[[P EJ DFSUF QBSPMF TVHHFSJTDF MB TUPGGB EFMM B[JPOF "HPOF Ò WJDJOP DPNF TJHOJmDBUP B BHHSFTTJWJUË B MPUUB DPMPSJUVSF NPMUP NBTDIJMJ -B EPOOB EFWF QSFTFOUBSTJ TJB JO QPMJUJDB TJB OFJ DJSDPMJ TPDJBMJ WBSJ F NPMUFQMJDJ DPO MF TVF SJTPSTF BM GFNNJOJMF DIF TPOP MB TFSJFUË OFM MBWPSP MB DPNQMFUF[[B EFM DPNQJUP MB MVOHJNJSBO[B 2VFTU VMUJNB RVBMJUË Ò OFDFTTBSJB B GBS QSFWFEFSF VO GVUVSP EFM RVBMF PHHJ D Ò BTTPMVUP CJTPHOP -F RVBMJUË QFS VOB CVPOB MFBEFSTIJQ OPO TPOP TDPOUBUF "MMF SJTPSTF QFSTPOBMJ DBQBDJ EJ JODJEFSF TVMMB BGGFSNB[JPOF JO RVFTUP DBTP EFMMB EPOOB TJ EFWPOP BHHJVOHFSF MF RVBMJUË EJ HFOFSF "MMF EPOOF GPSTF Ò QJá DPOTPOP TFHVJSF VO MFBEFS DIF VOB MFBEFS .B RVFTUB SBHHJVOUP DIF TJB VO BQJDF EJ QPUFSF UFOHB QPSUF F mOFTUSF BQFSUF QFS DPOUSJCVJSF BE BQQJBOBSF MF EJTVHVBHMJBO[F DIF DPMQJTDPOP BM SJCBTTP EPOOF NFOP GPSUVOBUF
Alla luce della sua esperienza internazionale di studio e lavoro, come dovrebbe comunicare “la leader che non c’è” per ispirare l’azione ed affrontare un cambiamento dirompente come farsi sostenere e votare? .J WFSSFCCF EB SJTQPOEFSF DPO M BGGFSNB[JPOF EJ (JPWBOOB E "SDP i%JP MP WVPMFw .B USPQQF WPMUF %JP Ò TUBUP JOWPDBUP DPNF JTQJSBUPSF EJ B[JPOJ DPOUSBSJF BM TVP FTTFSF VO %JP DIF BNB MF TVF $SFBUVSF
Coraggio, resilienza, energia, persistenza, gran forza di volontà, sono qualità che mancano, non bastano nel nostro Paese? /PO CBTUBOPþ $BEJBNP TFNQSF JO FOFSHJF WJSUá NBTDIJMJþ 5FOUBUJWJ EJ SJNBOFSF OFMM PNPMPHB[JPOFþ $PO RVFTUP QSPHSBNNB MF EPOOF TPOP GPUPDPQJF TCJBEJUF EJ WJSUá NBTDIJMJ
Non crede che manchi la capacità di ispirare, al partito prima e all’elettorato poi, l’energia di sentirsi impegnati e coinvolti in una visione potente, per perseguire obiettivi comuni? "M QBSUJUP 2VBMF & TF OPO D Ò VO QBSUJUP DIF TBQQJB QBSMBSF DPO J TVPJ QSJODJQJ JTQJSBUPSJ B EPOOF GPSUJ MFBMJ F EJ DPTDJFO[B JM TJMFO[JP DIF OF TFHVF OPO JTQJSB Ò NVUP Costruire ponti e adattarsi a nuove situazioni per navigare il cambiamento, come cittadine e elettrici, ci appartiene? $PTUSVJSF QPOUJ JOUFTTFSF SFUJ DSFBSF TPMJEBSJFUË JNQBTUBSF JM UVUUP DPO HFOUJMF EFDJTJPOF 'BS SJOBTDFSF MB QJFUBT GPSUF F TBOB QSPNVPWFSF M BNPSF QFS MB WJUB VNBOB TFOUJSTJ iFDPMPHBw QFS OBUVSBMF QSPQFOTJPOF $IF JM GVUVSP QPTTB FTTFSF BODPSB MVNJOPTP F BQQFUJCJMF Ò DPNQJUP EFMMB EPOOB No pain no gain: alla prima voce le donne hanno dato, e non poco. Quando e come dunque la leadership? 1FS DIJ QFSDIÏ QFS DPTB QFS EPWF %JBNP BMMF EPOOF VO QFSDIÏ SFBMF F MPSP BOESBOOP QFS PHOJ EPWFþ ä 5XJUUFS!NBSJOBDBMFGm
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Ottobre
LA LEADER CHE NON C’È | 3
FATEVI AVANTI. QUESTO POTETE FARE PER VOI di Marina Caleffi
DONNE AL E DI POTERE: UN CERTAIN REGARD, QUELLO INTERNAZIONALE DI PAOLO F. VALENTINO B DPOEJ[JPOF GFNNJOJMF JO *UBMJB Ò VO mMP NJHMJPSBUB SJTQFUUP BMMF HFOFSB[JPOJ QSFDFEFOUJ PHHJ MF EPOOF IBOOP NJHMJPSJ PQQPSUVOJUË EJ MBWPSP F MB QPTTJCJMJUË EJ EFDJEFSF EFMMB QSPQSJB WJUB /POPTUBOUF RVFTUJ QSPHSFTTJ TJBNP BODPSB MJNJOBMJ QFS DJÛ DIF BUUJFOF JM QPUFSF JO BGGBSJ F QPMJUJDB F EFDJTBNFOUF QPDP BTDPMUBUF MË EPWF TJ EFWPOP BTTVNFSF QPTJ[JPOJ DIF JODJEBOP OFMMB WJUB EFMMB DPMMFUUJWJUË /PO USPWJBNP VO "OUJHPOF DIF JOEPTTJ J QBOOJ EJ UVUUF J MF EJTTJEFOUJ VOB iEJTPCCFEJFOUFw DJWJMF DIF TmEJ MF MFHHJ OPO TDSJUUF EFMMB SROLV. $PNF GBWPSJSF MB iSJODPSTBw EJ DVJ BCCJBNP CJTPHOP QFS PUUFOFSF NBHHJPSF QPUFSF QPMJUJDP TVMMB TDJB EFMM H[HPSOXP esteSP SFTUB VO QSPCMFNB BQFSUP *M HJPSOP EPQP MB OFUUB DPOGFSNB EFMM JNQFSJVN EJ "OHFMB .FSLFM OF QBSMJBNP DPO Paolo F. Valentino UXJUUFS!QGWBMFOUJOP VHQLRU IRUHLJQ SROLF\ FROXPQLVW BM $PSSJFSF EFMMB 4FSB HJË DPSSJTQPOEFOUF EB 8BTIJOHIUPO #FSMJOP F .PTDB DIF IB DPOPTDJVUP EB WJDJOP MB $BODFMMJFSB F MF OHDGHUV DIF M BHFOEB BMMB 4UPSJB IBOOP EFUUBUB & DPO VO FHUWDLQ UHJDUG ci osserva.
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È il Paese che ci condanna alla retroattività o siamo noi, a dirsi il 52% della popolazione, che non apriamo le porte al genere? Manca un ‘educazione ad esprimere leadership e skills politiche? - VOP F M BMUSP /PO D Ò EVCCJP DIF QFS NFOUBMJUË DVMUVSB QPMJUJDB DPTUVNF BTTFUUJ MFHJTMBUJWJ TUSVUUVSF FEVDBUJWF M *UBMJB OPO TJB VO 1BFTF QFS EPOOF .B DSFEP BODIF DIF BMMF EPOOF JUBMJBOF NBO-
DIJ MB DBQBDJUË EJ GBS TJTUFNB EJ BHJSF JOTJFNF PMUSF MF EJWJTJPOJ JEFPMPHJDIF EJ JNQPSSF QSPQSJF BHFOEF BMMB QPMJUJDB 1BSBGSBTBOEP ,FOOFEZ OPO DIJFEFUFWJ DPTB JM 1BFTF F JM (PWFSOP QPTTBOP GBSF QFS MF EPOOF DIJFEFUFWJ DPTB WPJ QPTTJBUF GBSF QFS WPJ TUFTTF Non è che la questione si riduce essenzialmente al fatto che l’Italia è un paese fondamentalmente maschile/ ista? /PO Ò QJá NBTDIJMJTUB EJ BMUSJ .B JO QJá Ò VO 1BFTF BSSFUSBUP GBNJMJTUB JNQFSNFBCJMF BMMB NPEFSOJUË BDDPODJBUP BE VOB DPODF[JPOF NBMBUB EFMMB WJUB QVCCMJDB Parrebbe che Thatcher e Merkel abbiano tratti comuni. Donne decise e pronte al patricidio. La Thatcher lo fece con il suo “tutor” e la Merkel lo ha fatto con Khol che la portò nel governo… 5IBUDIFS F .FSLFM TPOP EVF TUPSJF B QBSUF -B -BEZ EJ GFSSP OPO EJGFTF NBJ VOB QPTJ[JPOF GFNNJOJTUB OÏ EJGFTF JO NPEP TQFDJmDP M BWBO[BNFOUP EFMMF EPOOF OFMMB TPDJFUË CSJUBOOJDB QFS MFJ iMB TPDJFUË OPO FTJTUFw *M TVP TFHSFUP GV EJ UFOFSF UFTUB B VO QBSUJUP F B VO NPOEP OFM RVBMF BODPSB BJ TVJ UFNQJ HMJ VPNJOJ EPQP DFOB TJ SJUJSBWBOP QFS EJTDVUFSF GSB EJ MPSP EJ DPTF TFSJF CFWFOEP XIJTLZ 5IBUDIFS MJ TFHVJWB F MJ TUFOEFWB BM MPSP HJPDP &SB VOB EPOOB EJ QPUFSF DBSJTNBUJDB DPO DPOWJO[JPOJ GPSUJTTJNF DIF EJGFOEFWB mOP BMMB NPSUF DPO VO BMUJTTJNP TFOTP EFM TFSWJ[JP QVCCMJDP *M DIF OPO TJHOJmDB DIF OPO VTBTTF JM TVP GBTDJOP DPNF BWWFOOF DPO 3POBME 3FBHBO DIF OF FSB MFUUFSBMNFOUF JOWBHIJUP .FSLFM Ò VO BMUSB TUPSJB OFTTVO DBSJTNB TFNQSF TPUUP USBDDJB OFTTVOB DPOWJO[JPOF GPSUF TUSBPSEJOBSJB nFTTJCJMJUË F QSBHNBUJTNP HSBOEF DBQBDJUË BOBMJUJDB "ODIF TF OPO TJ QVÛ DPOTJEFSBSF GFNNJOJTUB .FSLFM Ò TFNQSF NPMUP TPMJEBMF DPO MF EPOOF F OF QSPNVPWF JM SVPMP OFMMB TPDJFUË UFEFTDB $SFEF OFM SVPMP EFM HPWFSOP $PNF 5IBUDIFS QFSÛ IB VO HSBOEF JTUJOUP BTTBTTJOP GPSTF Ò M VOJDP USBUUP DPNVOF USB MPSP EVF FOUSBNCF IBOOP TFNQSF FMJNJOBUP TFO[B QFOTBSDJ TV PHOJ MPSP BWWFSTBSJP QPMJUJDP 2VBOUP BM QBSSJDJEJP .FSLFM Ò NPMUP QJá TFSJBM LJMMFS EJ 5IBUDIFS OF IB GBUUJ GVPSJ
Ottobre
BMNFOP USF -PUIBS EF .BJ[JĂ’SF VMUJNP QSFNJFS EFMMB %ES )FMNVU ,PIM F 8PMGHBOH 4DIBFVCMF /H GRQQH OHDGHU FKH DEELDPR FLWDWR VRQR XQ Ă€OR GL GHVWUD Con forte personalitĂ , carattere di ferro e vision‌. 5IBUDIFS FSB EJ EFTUSB F BWFWB VOB WJTJPOF .FSLFM OP OPO IB BMDVOB WJTJPOF .FSLFM Ă’ NPMUP MJCFSBMF OFM TFOTP DIF MB WJUB OFMMB %ES MF IB JOTFHOBUP JM WBMPSF EFMMB MJCFSUĂ‹ .B QFS JM SFTUP BCCSBDDFSFCCF RVBMTJBTJ QPTJ[JPOF EJ TJOJTUSB TF MF TFSWJTTF B NBOUFOFSF JM QPUFSF -P IB HJĂ‹ GBUUP IB EFDJTP M VTDJUB EBM OVDMFBSF EPQP 'VLVTIJNB JO VOB OPUUF IB GBUUP TVP JM TBMBSJP NJOJNP OB[JPOBMF QSPQPTUP EBMMB 4QE FUD A determinare il successo pare servano qualitĂ come coraggio, resilienza, pervasivitĂ , e capacitĂ di coniugare posizioni differenti dalla propria in nome di un bene superiore. Parlo della Clinton, che è da anni in “campagna elettoraleâ€?e ha comitati di sostegno per le Presidenziali, giĂ scalpitanti alle gabbie di partenza da tempo. Io sono #readyforHillary, ma secondo alcuni editorialisti la Clinton non ha chances di diventare The President. La sensazione è che non piaccia davvero agli americani. Non perchĂŠ sia donna ma perchĂŠ è Clinton. In realtĂ anche i conservatori erano pronti a sostenere una presidenta e infatti Sarah Palin era nel ticket. Insomma forse l›America è pronta per un presidente donna ma l›Italia, direi, non lo è... )JMMBSZ $MJOUPO TBSĂ‹ DBOEJEBUB BMMB $BTB #JBODB F QSPCBCJMNFOUF WJODFSĂ‹ Âľ WFSP DIF Ă’ NPMUP EJWJTJWB NB MP Ă’ NPMUP NFOP EJ QSJNB DIF GBDFTTF JM 4FHSFUBSJP EJ 4UBUP & QPJ MB EFNPHSBmB 64" DBNCJB B SJUNP WFMPDJTTJNP MB OVPWB DPBMJ[JPOF WJODFOUF RVFMMB DIF IB SJFMFUUP 0CBNB Ă’ DPTUJUVJUB EB EPOOF JTQBOJDJ BGSPBNFSJDBOJ HJPWBOJ NFUSPQPMJUBOJ F TBSĂ‹ BODPSB QJĂĄ GPSUF OFM QFS MPSP )JMMBSZ Ă’ QFSGFUUB Il panorama italiano cosa offre? &NNB #POJOP -VDSF[JB 3FJDIMJO F QPDIF BMUSF .B JM QVOUP Ă’ DIF TF OPO TJ DBNCJB BQQSPDDJP TF OPO DBNCJBUF BQQSPDDJP OPO OF WFSSBOOP GVPSJ BMUSF Pare che le donne nel nostro Paese non riescano a fare con convinzione self promotion nemmeno per candidarsi DOOD JXLGD GL XQ 3DUWLWR Ă€JXULDPRFL SHU LO SUHPLHUDWR R SHU la Presidenza. Nessuna cosĂŹ determinata da crederci per scardinare la pratica della cooptazione e il boys club? /PO TP .J TFNCSB QJVUUPTUP VOB JODBQBDJUĂ‹ EJ GBSF TRVBESB EJ TmEBSF MF WFDDIJF HVBSEJF EFJ QBSUJUJ USBEJ[JPOBMJ 4J EJDF DIF JO *UBMJB J CMPDDIJ FMFUUPSBMJ OPO DBNCJOP NBJ 'PSTF QPUSFCCFSP EPWSFCCFSP FTTFSF QSPQSJP MF EPOOF B DPNJODJBSF B EJOBNJUBSMJ y*OUBOUP OPO TJBNP VO QBFTF QFS HJPWBOJ & OFBODIF QFS EPOOFy ä 5XJUUFS!NBSJOBDBMFGm SFBEZGPSXPNFO
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(SEGUE DA PAG. 15) La politica è tutta da ri-pensare, quella che si fa oggi non è politica ma semplicemente mantenere il potere. La maggior parte delle persone impegnate nei partiti si dedicano a mantenere le proprie personali posizioni. (Carmen) Non sono d›accordo. Si dovrebbe fare politica quando si spera di non fare compromessi nascosti, non desiderare il Potere e non perdersi nella competizione ma seguire la propria ÂŤreligione socialeÂť con il partito che si rappresenta senza fare eccezioni. (Elena) Âľ TFNQSF NFEJB[JPOF TQFTTP EJGmDJMF Lo è oggi. Non lo dovrebbe essere. La politica dovrebbe essere dialogo e accordo per il bene del cittadino, ma oggi l›accordo è per il suo stesso bene e per la propria sopravvivenza. (Elena) No, non credo: i Paesi del Nord Europa hanno ottime politiche e molte donne nei posti chiave. (Eva) La politica certo è inevitabilmente competizione ma sono poche le donne che accettano compromessi e in parte anche potere come richiede la politica italiana attuale e RVJOEJ QFS MPSP Ă’ EJGmDJMF FNFSHFSF La competizione, il compromesso e il potere sono esclusivamente ‘maschili’? No, sono anche delle donne (ma gli uomini sono piĂš avvezzi e ci navigano meglio). L’importante è come competizione, compromesso e potere vengono gestiti, e se alla mOF TFSWPOP QFS PUUFOFSF DBNCJBNFOUJ F NBHHJPS HJVTUJ[JB OFMMB TPDJFUĂ‹ No, ma le donne (non tutte) potrebbero gestirli con maggiore sensibilitĂ e attenzione a temi di comune utilitĂ . Assolutamente no, ma si giocano in aree differenti da secoli. Le donne sulla maternitĂ . 1FSUBOUP EJWFOUBOP J mHMJ BIJNÒÞÞ UFSSFOP EJ DPNQFUJ[JPOF DPNQSPNFTTP F QPUFSF (Mariangela) No, ma loro non se ne fanno minimamente un problema. Anzi piĂš sono determinati piĂš si sentono “valorosiâ€?. Le donne hanno un’altra concezione del valore. (Sara) Il compromesso è molto femminile, nella gestione familiare si arriva continuamente a dei compromessi per andare incontro alle esigenze di tutti. (Mirca) Assolutamente no, ma la donna fatica a farsi strada. (Carmen) Se una donna decide di far Politica, iniziando dalla militanza in un partito, percorrendo tutto il cursus honorum, si trova nella stessa condizione dei “Maschiâ€?, in quanto è la funzione che determina certi comportamenti. (Silvia) Assolutamente no: il presupposto che le donne siano a priori migliori credo sia stato ampiamente smentito dai fatti. (Stefania) No, non sono esclusivamente maschili, anche le donne sanno essere competitive (Renata) Sono da maschi, che a questo vengono educati sin da piccoli e che lo portano in tutti i loro compiti. Esclusivamente però non direi, ci sono parecchie donne competitive. Molte donne non danno importanza alla politica, mentre questa permette di agire. (Silvia) No sono degli esseri umani, forse noi donne invece di farci spaventare dalle parole dovremmo chiarire come e per cosa usare la competizione, il compromesso ed il potere, se per se stesse e per le persone che amministriamo. (Giacinta) No (Carmen) (Flavia) Assolutamente no: basta vedere le donne in politica, al Governo e in Parlamento, e le schifezze che dicono e fanno: donna non è equazione di “meglioâ€? (Antonia) Non credo, ma sicuramente sono utilizzati da chi tende a primeggiare, ed a ricercare il potere per propri interessi. Credo che la quantitĂ degli opportunisti sia circa la stessa nei due generi dell’umanitĂ . (Elena) No, ma l’approccio di una donna è diverso. PerchĂŠ mai maschile/femminile? Competizione, compromesso e potere sono umani, personali, non sono di ogni cittadino/a sono caratteristiche di alcuni/e. (Elena) Sono tipicamente maschili, soprattutto in una societĂ sessista che costringe spesso le donne ad utilizzare “mezzucciâ€? ed intrighi. (Eva) Non esclusivamente ma quasi sempre
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CHI SPENDE IN FAMIGLIA? IL RUOLO CENTRALE DELLE CONSUMATRICI PER LA RIPRESA DELL’ECONOMIA
I consumi delle famiglie nel 2012 sono stati in Italia di 950 miliardi di euro1, in calo vistoso rispetto al 2011 (965 miliardi di euro). È evidente quindi una criticità nei consumi interni che sta effettivamente impedendo di superare la crisi. Questo comportamento depressivo delle famiglie risente certamente di una dimensione oggettiva (il calo sostanziale dei redditi e la crisi del lavoro è innegabile), ma anche soggettiva (il diffuso sentimento di UJNPSF QFS JM GVUVSP F EJ TmEVDJB DIF CMPDDB HMJ BDRVJTUJ anche delle famiglie senza problemi economici). È però fuorviante parlare di “famiglie” in termini neutri. Occorre infatti valutare che i responsabili di acquisto non sono le famiglie ma i suoi componenti, donne e uomini, madri, QBESJ mHMJ PHOVOP EFJ RVBMJ TJ SBQQPSUB BMMF EFDJTJPOJ EJ spesa con gusti e potere di decisione diversi. Considerata la struttura-tipo della famiglia italiana, va da sé che le donne hanno un potere di decisione sulle scelte di consumo preponderante. L’ultimo rapporto Censis sulla Situazione economica del paese del 20122 ha rivelato che in Italia le donne sono le principali responsabili degli acquisti familiari per il 66,5% contro il 33,5% degli uomini. Rapportiamolo ai 950 miliardi di spesa delle famiglie e arriviamo ad un potere decisionale delle donne del valore economico di 631 miliardi di euro. Un aggregato equivalente a tutta la spesa dell’amministrazione pubblica in Italia (628 miliardi di euro nel 2012)3. È dunque un potere
Il crollo dei consumi interni in Italia è dovuto in misura preponderante all’elevato grado di sfiducia registrato tra le donne, che sono i principali responsabili dei consumi delle famiglie. Le numerose proposte avanzate per superare la crisi ignorano questo aspetto importante. Noi riteniamo che per riavviare il meccanismo inceppato dei consumi interni sia essenziale che vengano proposte politiche di genere specifiche mirate a migliorare la condizione femminile. Alcuni dati e i risultati di diverse ricerche provano in modo chiaro questa dinamica. Vediamoli. economico del quale le donne non sono consapevoli collettivamente, ma che può decretare il successo o la crisi di aziende ed interi comparti economici, ma, soprattutto, ha il potere di indirizzare i trend di consumo del paese. Come si stanno dunque comportando le consumatrici in questi tempi di crisi? Una ricerca della Bocconi4 ha dato una risposta molto esauriente: l’89% delle donne italiane a seguito della crisi ha tagliato le spese o ha ripensato ai consumi. Ha tagliato i consumi alimentari il 27% delle donne intervistate (il 36% nelle fasce deboli), il 72% le vacanze, il 67% le serate con parenti e amici, il 66% l’abbigliamento, il 62% la cura del corpo, il 47% il consumo culturale. Tali rinunce hanno inoltre coinvolto anche le donne abbienti le quali pur non avendo subito l’impatto di effetti recessivi, hanno rivisto al ribasso le personali politiche di acquisto. Un altro indicatore interessante è quello che ha visto aumentare gli acquisti alimentari di beni primari quali farina (+8,3%) e uova (+5,3%)5 e diminuire il ricorso al lavoro domestico retribu-
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ito6 (da 721mila lavoratori domestici iscritti all’Inps nel 2010 a 686mila nel 2012). Una prova che le donne, oltre a ridurre gli acquisti, hanno avviato un processo di riconversione da economia retribuita a economia familiare e non retribuita non solo di alcuni prodotti (da alimentari confezionati ad alimentari fatti in casa) ma anche di numerosi servizi (dai pranzi al ristorante a quelli a casa, dalla baby sitter o badante all’accudimento diretto etc). Questo processo di riconversione si aggiunge alle scelte di riduzione degli acquisti e produce un’ulteriore distruzione di valore aggiunto. Si vive quindi nel paradosso per cui quello che è un comportamento virtuoso nella dimensione privata diventa invece un comportamento dannoso nella dimensione pubblica e macroeconomica. Dietro a questo comportamento delle donne si cela non solo la determinazione a rimboccarsi le maniche, ma anche un BUUFHHJBNFOUP EJ UJNPSF QFS JM GVUVSP F EJ TmEVDJB DIF Ò stato ben fotografato dalla ULFHUFD 1LHOVHQ OҋLQGLFH GL Àducia su base 100 del 2005 è stato in Italia del 41% nel II trimestre 2012, contro una media Europea del 71% (terz’ultima posizione dell’Italia in Europa). 4JHOJmDBUJvo il dato di genere: gli uomini in Italia risultano piÚ ottimisti, collocandosi a 6 punti sopra l’indice medio italiano, a differenza delle donne, 7 punti sotto la media.7 Ma perchÊ OH GRQQH KDQQR FRVu SRFD ÀGXFLD" ( VRSUDWWXWWR FKL si deve impegnarsi per fargliela tornare? A guardare la condizione femminile in Italia, non vi è da stupirsi dei maggiori timori delle donne. Ogni aspetto economico e sociale della loro vita è ad uno stadio critico: hanno una insoddisfacente condizione lavorativa (sono occupate per il 46,5% contro il 67,5% degli uomini), un basso livello di empowerment (sono l’11,6% tra i componenti dei Cda nelle imprese quotate8, il 13,8% dei dirigenti iscritti all’Inps nel 2011), pochi aiuti, (11,8% l’indice di copertura degli asili per i bambini tra 0 e 2 anni)9, e sono TmBODBUF EBM MBWPSP GBNJliare (hanno un carico di lavoro di cura10 del 45% nel 2011, era del 36,9% nel 1971, per 5h e 09 min ore lavorate in famiglia al giorno nel 200811 contro le 2h 22 min ore degli uomini). Tutte variabili che GHÀQLVFRQR XQD FRQGL]LRQH FKH D EHQ UDJLRQH KD UHOHgato l’Italia alla 80a posizione nel Global Gender Gap12 (2012) del World Economic Forum su 135 nazioni. Ecco quindi che un miglioramento della condizione femminile diventa un prerequisito fondamentale per ritornare a far crescere i consumi e a riprodurre una
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spirale virtuosa di crescita che oramai manca da troppo tempo in Italia. La responsabilità di questa svolta è certamente da attribuirsi alla società tutta, dalla quale occorre augurarsi un salto nella modernità che sappia riconoscere il ruolo economico e sociale delle donne loro dovuto, ma un ruolo di guida, appunto nel senso letterale, di governo, è inevitabile debba essere assunto dalle politiche pubbliche. Ad esse la responsabilità di innescare attraverso politiche innovative e gender sensitive un percorso di crescita per le donne a vantaggio di tutti. Giovanna Badalassi, Well_B_Lab* giovanna.badalassi@wellblab.it
1 Fonte: Istat, “Rapporto annuale 2013 – La situazione del Paese� – del 22 maggio 2013 http://www.istat.it/it/ archivio/89629 2 Fonte: http://www.censis. it/7?shadow_comunicato_ stampa=118935 ; http://www. NJMBOPmOBO[B JU OFXT dettaglio_news.asp?id=20121 2071048001939&chkAgenzie= PMFNW&sez=news&testo=do nne&titolo=Censis:%20 66,5%25%20donne%20 responsabili%20acquisti%20 familiari 3 http://dati.istat.it/Index. aspx?DataSetCode=DCCN_ AGGRPIL&Lang= 4 Fonte:Cermes - Bocconi, curata da Stefania Borghini e Francesca Valsesia: “Donne che combattono la crisi� - 9 aprile 2013 http://www.
viasarfatti25.unibocconi.it/ notizia.php?idArt=11905 5 Aumento registrato nei primi 9 mesi del 2012 secondo una indagine della Coldiretti per CoopItaliahttp://www. leggoerisparmio.it/news/117/ aumenta-il-consumo-difarinacaffe-e-uova-diminuisceil-consumo-di-carne.html 6 Fonte: Rapporto sulla Coesione sociale del Paese 7 Fonte: http://www.gdonews. it/2013/08/nielsen-gli-italianiOPO IBOOP mEVDJB OFMMB ripresa-deboli-i-consumi.html http://nielsen.com/it/it/newsinsights/comunicatistampa/2013/nel-secondotrimestre-2013-l-indice-dimEVDJB EFHMJ JUBMJBOJ TJ IUNM
cda 9 Fonte: Istat, Rapporto sulla Coesione sociale 10 Fonte: Ns. Elaborazione su dati Istat. L’indicatore del carico del lavoro di cura è il rapporto tra la somma di bambini 0-4 anni e over 75 rispetto alle donne in etĂ 15-64 anni 11 Fonte: Istat, “Uso del Tempoâ€? – del 1 febbraio 2012 http://www.istat.it/it/ archivio/52079 12 Fonte: World Economic Forum: “The Global Gender Gap Report 2012â€? http:// www3.weforum.org/docs/ WEF_GenderGap_ Report_2012.pdf
8 Fonte: Dati Consob da: http://www.linkiesta.it/donne-
Well_B_Lab*. Il valore del ben-essere Soc. Coop. è uno spin off dell’UniversitĂ degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ăˆ un laboratorio che promuove l’innovazione sociale guardando al modello e alle teorie economiche del Nobel Amartya Sen e trasformando i risultati della ricerca accademica in prodotti e servizi per il mercato. L’obiettivo è conseguire maggiori livelli di benessere della persona, donne e uomini, negli enti pubblici e nelle aziende private attraverso l’analisi, la ricerca, lo sviluppo di strumenti tecnicamente avanzati e la costruzione di strategie. Il team è composto da 9 soci (90% donne) tra docenti, ricercatori e professionisti provenienti dall’UniversitĂ di Modena e Reggio Emilia, che partecipa in qualitĂ di socio sovventore. http://www.wellblab.it
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PERCORSI COOPERATIVI
PRIMO INGREDIENTE IL VALORE UMANO di Maria Fabbricatore
Una grande impresa della ristorazione che viene da lontano e che guarda al futuro. Intervista alla Presidente Antonella Pasquariello Antonella Pasquariello è stata eletta Presidente nell’aprile scorso, dopo una lunga carriera in una delle piÚ importanti cooperative di ristorazione italiane, la CAMST, che nasce settanta anni fa nell’immediato dopoguerra e che vanta 11mila dipendenti ed un fatturato di un miliardo di euro. La prima Presidente donna di CAMST, dopo una carriera trentennale come Direttore immagine e relazioni esterne. Come sta affrontando questi primi mesi? L’esperienza che ho maturato in questi anni di lavoro in $".45 NJ Ò TUBUB VUJMF QFS EBSF JM NJP DPOUSJCVUP BGmOchÊ CAMST continui ad operare con determinazione in un contesto di mercato fortemente segnato dalla crisi; una crisi, del resto, che ci pone di fronte a nuove F NPMUFQMJDJ TmEF &TTFSF eletta Presidente in queTUB EJGmDJMF TJUVB[JPOF Ò EVORVF VOB TmEB OFMMB TmEB $SFEP DIF M B[JFOda mi abbia scelto, oltre che per il mio percorso professionale, per la mia determinazione, qualità piÚ che mai necessaria in questo contesto. Il fatto di essere donna, inoltre, mi spinge ad avere una sensibilità particolare nei confronti delle donne; non considero le quote rosa uno strumento, quanto piuttosto un obiettivo da raggiungere. Voglio dare il mio DPOUSJCVUP BGmODI� MF EPOOF QPTTBOP BWFSF MF TUFTTF opportunità di crescita professionale dei colleghi uomini. Come, del resto, è successo a me in CAMST.
La CAMST opera in tutto il centro-nord e, come abbiamo accennato, ha 11mila dipendenti e un fatturato di un miliardo di euro che sono numeri importanti. Come si è arrivati a tutto questo e qual è la formula del vostro successo? SĂŹ, sono numeri molto importanti. La chiave del successo della nostra cooperativa ruota attorno ad una precisa scelta di posizionamento sul mercato. CAMST QFSTFHVF EB BOOJ VOB TUSBUFHJB EJ GPSUF EJWFSTJmDB[JPne nell’ambito del mercato della ristorazione collettiva e commerciale. Operiamo sia in segmenti tradizionali, come la ristorazione scolastica (che rappresenta il 31% del fatturato), la ristorazione ospedaliera, aziendale, caserme, self service e bar in zone industriali e centri commerciali, nel banqueting, ma anche in settori come il vending (distributori di bevande e snack, in forte espansione) e i prodotti di gastronomia per la (%0 2VFTUB TUSBUFHJB EJ EJWFSTJmDB[JPOF F DPOUJOVB innovazione ci ha permesso di reggere meglio di altre realtĂ della ristorazione all’urto della crisi. La soliditĂ di CAMST, inoltre, è ben rappresentata anche dal patrimonio netto, che ammonta a oltre 177 milioni di &VSP DIF TVQFSB EJ HSBO MVOHB RVFMMP EFJ OPTUSJ QSJOcipali competitor. La persona che lavora in cooperativa si sente di farne parte e di partecipare alla stessa? Il primo punto della nostra missione recita: “Difendere e VYLOXSSDUH OŇ‹RFFXSD]LRQH GHL VRFL 0LJOLRUDUH OD ORUR TXDOLĂ€cazione professionale e la loro condizione sociale e lavorativa. Garantire il rispetto della loro salute, della loro integritĂ morale, delle loro aspirazioni culturali, civili e di parte-
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cipazione all’impresa cooperativaâ€?. Se dal punto di vista contrattuale i nostri lavoratori hanno le stesse condizioni contrattuali di quelli dei nostri competitor, tra cui diverse NVMUJOB[JPOBMJ MB HSBOEF BUUFO[JPOF F J CFOFmDJ TPDJBMJ DIF riserviamo ai nostri soci lavoratori, oltre che essere un elemento distintivo del nostro fare impresa, rafforzano il senTP EJ BQQBSUFOFO[B EFMMB OPTUSB CBTF TPDJBMF F JOnVJTDPno positivamente sulla qualitĂ del lavoro. Grazie a questo forte senso di appartenenza - il sentirsi “uomini e donne di CAMSTâ€? - riusciamo a condividere con i soci lavoratori le TDFMUF JNQPSUBOUJ UBMWPMUB EJGmDJMJ DPNF nFTTJCJMJUĂ‹ OFHMJ orari e spostamenti. Se CAMST sta riuscendo, meglio di altre imprese, a reggere l’urto della crisi, è anche grazie a questo spirito di collaborazione, creato negli anni da un’oculata gestione aziendale con obiettivi di tipo cooperativo che tutelano il lavoro dei soci. Come funziona il modello cooperativo nel resto d’Europa? La cooperazione esiste a livello internazionale in varie forme e con diverse connotazioni rispetto a quelle a cui siamo abituati in Italia. Qui, ad esempio, è molto forte M JEFB EJ DPPQFSBUJWB EJ MBWPSP DIF IB DPNF mOF JM CFnessere del socio-lavoratore. Questo è il modello a cui si ispira CAMST, nata nel 1945 da un piccolo gruppo di cuochi e camerieri che volevano crearsi delle opportunitĂ di impiego. Altro esempio di cooperazione molto diffuso nel nostro Paese, inoltre, è quello per l’acquisto di beni di consumo. In Inghilterra, realtĂ di cui ho una approfondita conoscenza, la cooperazione viene invece incentivata e promossa dallo Stato - anche attraverso contributi diretti - come strumento di salvataggio di B[JFOEF JO EJGmDPMUĂ‹ /FM DPODSFUP J MBWPSBUPSJ JOHMFTJ che fanno parte di un’azienda in fallimento possono formare, con l’aiuto di sovvenzioni, per cercare di rifondare l’azienda con presupposti sociali diversi. Se guardiamo oltreoceano, ad esempio in Canada, vediamo che è NPMUP BUUJWB JOWFDF MB mOBO[B DPPQFSBUJWB DJPĂ’ VO TJTUFNB EJ NJDSPDSFEJUP DIF WB B mOBO[JBSF QSPHFUUJ JNprenditoriali a livello locale. Tante forme, diverse connotazioni, ma un’unica base ideale: l’idea di solidarietĂ .
L’86% della vostra forza lavoro è composta da donne la cui importanza è fondamentale. Che tipo di aiuto date alle donne e che cosa le donne danno a voi? Le donne, nel mondo del lavoro, sono in grado di offrire un valore aggiunto ad un’impresa. Hanno sicuraNFOUF VO NPEP EJWFSTP EJ BGGSPOUBSF MF EJGmDPMUĂ‹ EJ relazionarsi e di risolvere i problemi. La grande presenza femminile, all’interno della nostra azienda, è peculiare al nostro settore, in cui prevalgono i contratti part time rispetto ai contratti full time. La formula del part time è evidentemente preferita dalle colleghe, in quanto - come ben sappiamo - devono spesso conciliare la cura della famiglia con l’impegno lavorativo. CAMST ha attivato un progetto sulla violenza contro le donne dal titolo. â€œĂˆ ora di cambiare tonoâ€?. Ce ne vuole parlare? Ăˆ un progetto sulla violenza contro le donne, pensato per tutte le donne, lanciato lo scorso dicembre. Con â€œĂˆ ora di cambiare tonoâ€? abbiamo il duplice obiettivo di informare su questa piaga che colpisce il nostro Paese e dare un aiuto concreto alle donne che fuggono da situazioni di violenza domestica. Dal punto di vista dell’informazione, lavoriamo con l’obiettivo di far conoscere e sostenere le attivitĂ dei Centri Antiviolenza e di aiutare le vittime a denunciare. La nostra è una cooperativa che è formata dall’86% di donne: ci siamo posti nell’ottica di chi non aveva la possibilitĂ o l’opportunitĂ di denunciare per paura o altre ragioni. L’obiettivo era quello di far capire che esistono degli strumenti di aiuto nel caso ce ne fosse bisogno. Per quanto riguarda l’aiuto concreto, sempre attraverso la collaborazione con i Centri Antiviolenza, abbiamo attivato dei percorsi di inserimento lavorativo nella nostra azienda: vogliamo dare un’opportunitĂ alle donne che cercano di uscire dalle situazioni di violenza, aiutandole concretamente ad uscire dalla condizione psicologica e economica di sudditanza in cui sono costrette. Ad oggi sono otto gli inserimenti lavorativi effettuati, in tutta Italia, e contiamo di farne altri. Siamo la prima azienda, in Italia, che ha attivato un progetto di questo genere. Seguite anche dei progetti sulla legalitĂ con Libera? La legalità è uno dei valori trainanti del nostro essere impresa. Sosteniamo i progetti di Libera sin dall’inizio, sia attraverso l’aiuto diretto, sia attraverso l’utilizzo dei loro prodotti all’interno di alcuni nostri locali e in alcuni appalti scolastici. In diverse realtĂ , la collaborazione con le pubbliche amministrazioni sulle tematiche connesse alla legalitĂ ha fatto sĂŹ che vedessero la luce JOJ[JBUJWF F QSPHFUUJ TVM DPOUSBTUP BMMF NBmF E
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VIENI A VEDERE DOVE CRESCONO LE ZUCCHINE I bambini nelle fattorie didattiche: quando le aziende “rosa” diventano aule a cielo aperto dove si insegna educazione alimentare
Usano smartphone e tablet alla perfezione ma spesso credono che le zucchine crescano sugli alberi. I bambini di città oggi il più delle volte non si sono mai sporcati le mani di terra, sanno ben poco del mondo agricolo e tanto meno dell’origine del cibo che trovano in tavola. Eppure da tutto questo dipende la salubrità del loro regime alimentare, troppo spesso disequilibrato e eccessivamente carico di grassi. È per questo che sostituire la campagna con i banchi di scuola spesso diventa molto formativo e sono sempre di più le donne che hanno deciso di trasformare le loro aziende in fattorie didattiche, un risvolto dell’agricoltura sempre più diffuso che non a caso è prerogativa quasi esclusivamente femminile. “In campagna i bambini scoprono un mondo nuovo e scono-
sciuto. Imparano a riconoscere gli animali e ad interagire con loro. Fanno esperienza della stagionalità dei prodotti e apprendono i segreti della vita contadina e delle tradizioni del proprio territorio”, ha detto Mara Longhin, presidente nazionale di Donne in Campo e imprenditrice agricola veneta che da 11 anni ha trasformato la sua azienda zootecnica in una fattoria didattica, con un progetto pilota della Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha poi aperto la strada alle tante altre aziende di questo tipo, che solo in Veneto sono 240. Soltanto quest’anno la sua azienda ha ospitato 70 classi per un totale di 1.480 bambini dalla materna alle medie. “All’inizio è partita come un’attività episodica che prevedeva l’accoglienza di gite scolastiche. Oggi invece è diventato un aspetto interno alla programmazione didattica delle scuole, che quindi frequentano in modo regolare l’azienda, portando avanti corsi e laboratori complessi e articolati”. “In un’ipotetica giornata-tipo, i bambini della scuola materna vengono accolti all’interno di una struttura in legno, studiata appositamente per loro, e poi cominciano a imparare giocando. Si può partire dalla stalla e dal riconoscimento dei vari cereali e delle leguminose per poi dar mangiare alle vacche e imparare a fare il formaggio insieme al personale dell’azienda”, ha spiegato la presidente di Donne in Campo. “Oppure si parte dalla spiga di grano, si macina il cereale e si impara a
STRATEGIE
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PRIVATE di Cristina Melchiorri
METTI CHARME NEL CV Sono Eleonora, ho ventinove anni, da cinque mi occupo dell’ufďŹ cio vendite estero di una media azienda metalmeccanica. La mia societĂ sta riducendo gli organici e mi trovo per la prima volta a mandare un curriculum ai vari siti e portali di ricerca di lavoro, ed anche ad aziende della zona. Ma non so come presentare le mie esperienze, se devo spiegare nel dettaglio le mie mansioni, o devo fare afďŹ damento soprattutto sul colloquio. Eleonora Palombelli, Modena
Cara Eleonora, il cv va preparato con cura, perchĂŠ è il primo passo nella ricerca di un nuovo lavoro. Se usi il format predisposto dai portali di job search, ricorda di compilare tutti i campi con precisione. Se invece lo scrivi rispondendo ad un annuncio o lo invii alla Direzione del Personale di un’azienda, magari concorrenti della tua, devi essere sintetica, chiara e accattivante. Cioè non piĂš di una pagina e mezzo, in cui sottolinei i requisiti tecnici e le competenze acquisite, completo di una foto adeguata al lavoro per cui ti stai candidando. Non dimenticare data, ďŹ rma e numero di cellulare. Ho visto aziende cestinare cv perchĂŠ non sapevano come rintracciare la persona. Il cv inviato non deve essere “standardâ€?, nel senso che chi lo legge deve pensare che lo hai scritto per l’occasione. Per cui‌ occhio alla data! Inoltre il cv va accompagnato da una lettera, in cui puoi presentare i tuoi punti di forza, essibilitĂ , determinazione, interesse per il lavoro di cui si tratta. Il tuo obiettivo, nel dare informazioni, è farti convocare a colloquio. Sii accattivante. Fai emergere ciò che hai fatto, ma soprattutto le tue potenzialitĂ e la tua personalitĂ . Non ti scoraggiare se non ti chiamano subito. Persisti ... in bocca al lupo!
fare il pane. Tutte operazioni che portano a conoscere da vicino gli alimenti di tutti i giorni, imparando a distinguere anche tra un cibo sano e un altro meno sanoâ€?. 6OP EFHMJ BTQFUUJ QJĂĄ TJHOJm DBUJWJ EFMMB EJEBUUJDB JO B[JFOEB JO fatti, è costituito dalle potenzialitĂ educative insite nelle attivitĂ agricole, che sono spesso la migliore occasione per ‘fare’ educazione alimentare a soggetti che appartengono a fasce d’etĂ piuttosto delicate da questo punto di vista. Basti pensare che in Italia il 23,3% dei bambini dai 3 ai 6 anni è in sovrappeso o obeso. Percentuale che sale al 32,3 per cento nei bambini tra gli 8 e i 9 anni. E sono i numeri piĂš alti d’Europa. â€œĂˆ per questo che uno dei nostri obiettivi è proprio quello di avvicinare i bambini al consumo di frutta e verdura, gli alimenti normalmente piĂš carenti nella loro dietaâ€?, ha speDJm DBUP MB QSFTJEFOUF EFMM BTTPDJB[JPOF GFNNJOJMF EFMMB Cia. “E abbiamo constatato che dopo che hanno imparato a riconoscere, a piantare e a raccogliere nell’orto le zucchine e le melanzane sono molto piĂš disposti ad assaggiarle e a superare quel pregiudizio diffusissimo tra i ragazzi contro gli alimenti sani della nostra terraâ€?. Quindi soprattutto educazione alimentare, ma non solo. In azienda si impara anche a rispettare l’ambiente, la natura e gli animali. “E piĂš in generale si fa esperienza del rispetto per le persone e le cose. Sapere che dietro il formaggio che troviamo sulle nostre tavole c’è un lavoro quotidiano DIF WB EBMMB NVOHJUVSB NBUUVUJOB BM QBTDPMP m OP BM QSPDFT so di trasformazione educa al rispetto del cibo e del lavoro di chi lo produce. Ăˆ per questo che l’esperienza della fattoria didattica è in grado di offrire un insegnamento completo, non settoriale, capace di coinvolgere a 360° gli studenti, che dimostrano sempre una grande partecipazione emotiva nei confronti di queste esperienzeâ€?. E
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SEMPLIFICAZIONE E RIORDINO AMMINISTRATIVO
PASSI IN AVANTI VERSO LA BUONA BUROCRAZIA IN EMILIA-ROMAGNA di Anna Pariani, vicepresidente Gruppo PD
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REDAZIONALE
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i parlo di un percorso che ha inizio nel 2011, quando vengo nominata relatrice del progetto di legge sulla semplificazione del sistema amministrativo regionale. Una sorta di punto di non ritorno per la nostra Regione, che ha deciso di passare dalle parole ai fatti su uno dei problemi storici e apparentemente insolubili del sistema-Paese: l’eccesso di burocrazia. La questione, si sa, investe almeno due aspetti. Da una parte la riduzione dei costi della pubblica amministrazione per contribuire al pareggio di bilancio,
dall’altra la maggiore efficienza e trasparenza di una macchina farraginosa che non risponde alle esigenze di cittadini ed imprese ed è percepita come ostile. La legge sulla semplificazione – così come altre normative che sono seguite e ancora seguiranno – ha esatta-
mente questi obiettivi, dal momento che elimina sovrapposizioni e ridondanze, vuole garantire la certezza dei tempi amministrativi e delle relative decisioni, riduce oneri a cittadini e imprese, favorisce la competitività, impedisce illeciti e corruzione. Si tratta di una bella sfida, che ho raccolto con entusiasmo perché ritengo che qui si giochi la credibilità futura delle istituzioni e dunque il rapporto tra noi rappresentanti e i cittadini. La seconda tappa l’abbiamo percorsa con la legge regionale sul riordino territoriale di fine 2012 che, ancora sul solco della semplificazione, rafforza l’associazionismo tra Comuni, regola le gestioni associate obbligatorie e il superamento delle Comunità montane. Lo fa attraverso incentivi economici per le Unioni dei Comuni e la riorganizzazione dei territori in “ambiti ottimali” per la gestione associata delle funzioni. Questa Regione sta perseguendo da tempo obiettivi di aggregazione e cooperazione istituzionali, che sono dunque antecedenti alle attuali leggi nazionali di riordino. Tanto che già oggi siamo passati da 14 parchi a 5 macroaree, abbiamo dimezzato i consorzi di bonifica, si è realizzata una fitta rete di forme associative: su un totale di 348 comuni, ben 300 risultano associati. Le forme associative sono complessivamente 51, che gestisco-
UNA SFIDA, CHE HO RACCOLTO CON ENTUSIASMO PERCHÉ RITENGO CHE QUI SI GIOCHI LA CREDIBILITÀ DELLE ISTITUZIONI E DUNQUE IL RAPPORTO TRA NOI RAPPRESENTANTI E I CITTADINI no insieme quasi 600 funzioni o servizi. Il sistema locale, i Sindaci prima degli altri, hanno risposto positivamente, cogliendo appieno l’opportunità di mantenere i servizi per i loro cittadini senza aumentare le tasse nel periodo più duro per la finanza pubblica. Nel 2013, nel periodo più difficile per l’economia e l’occupazione, abbiamo deciso di dare priorità alla semplificazione della disciplina edilizia, riducendo in maniera essenziale il ricorso al permesso di costruire e procedendo con l’asseverazione (SCIA) per la gran parte dei casi e con controlli in fase finale per tutta l’attività edilizia. Il ruolo di relatrice mi ha permesso
ancora una volta di condividere con categorie e rappresentanze del settore l’utilità di una riduzione degli adempimenti, sia per le imprese che per i cittadini. Se dunque è vero che la “rivoluzione” della burocrazia pubblica resta nelle mani dello Stato, è altrettanto certo che una Regione può e deve fare la sua parte, ad esempio appunto allargando l’ambito dell’edilizia libera e riducendo gli atti dovuti a due soli momenti: il deposito del progetto all’avvio dei lavori e, al termine, il deposito delle eventuali varianti e della pratica per l’abitabilità. L’amministrazione ha eliminato i pareri preventivi sugli immobili produttivi, mentre ha facilitato il recupero del patrimonio edilizio esistente, per la sua riqualificazione energetica e per rendere gratuito il frazionamento con opere minime, per favorire il riutilizzo da attività dismesse in questa fase di crisi. Il ruolo del pubblico viene limitato a quello di consulente e controllore finale sul costruito, con una completa informatizzazione di tutti gli atti relativi all’edilizia, introducendo così anche maggior trasparenza.
RIFORMARE I SERVIZI SOCIO-SANITARI PER NON ARRETRARE SUL TERRENO DEI DIRITTI di Paola Marani, consigliera regionale PD
Crescono di giorno in giorno le difficoltà degli Enti Locali nel fronteggiare il grave disagio di fasce sempre più larghe di popolazione. Non solo la crisi occupazionale colpisce duramente i lavoratori in condizione di precarietà, ma le persone, le famiglie e gli stessi Servizi pubblici vivono una sempre maggiore difficoltà nel rispondere alle esigenze di cura e di assistenza della popolazione anziana più fragile e, più in generale, di chi
necessita di sostegno. La riduzione del 90% delle risorse destinate al sociale e la contrazione dei fondi destinati al Servizio Sanitario Nazionale impongono in tutto il Paese una riorganizzazione dei servizi socio-sanitari, considerata la loro grande disomogeneità e la colpevole mancanza, ancora oggi, di una normativa nazionale che definisca i livelli essenziali delle
prestazioni sociali. Pur in questo quadro non confortante, il sistema di welfare emiliano-romagnolo, costruito negli anni attraverso una forte collaborazione ed integrazione istituzionale, con un impegno straordinario della Regione nel mantenere le risorse destinate al fondo per la non autosufficienza e con una partecipazione sempre più determinante del mondo dell’impresa sociale, profit e no profit, rappresenta il perno di un valido modello di coesione. Questo modello di welfare mix è costituito da una consistente presenza di gestori pubblici accanto alla presenza in taluni settori, soprattutto nei servizi per disabili e nell’assistenza domiciliare, della cooperazione sociale. Del resto, come dicevo, i servizi sociali sono stati i primi a risentire dei tagli alla finanza locale e della inadeguatezza dell’ambito di riferimento comunale sia nella pianificazione che nella gestione; tanto che i Comuni, ancora prima delle normative nazionali e regionali sulle forme associative, hanno avviato collaborazioni in ambito distrettuale e gestioni associate in particolare per i servizi rivolti a minori, disabili ed anziani. Di conseguenza le IPAB prima e le ASP (Aziende pubbliche di servizi alle persone) successivamente, proprio per la loro valenza sovra comunale, sono già da tempo e in diversi territori lo
strumento operativo dei Comuni per la gestione dei servizi. Perché la Regione Emilia-Romagna ha voluto con una legge riordinare le forme pubbliche di gestione dei servizi sociali e socio-sanitari? L’obiettivo è chiaramente garantire il futuro di questi servizi e la rispondenza ai diritti di cura delle persone. Le ASP possono diventare uno strumento davvero importante ed efficace per realizzarlo, in virtù di una riforma che individua per tutti i territori gestori pubblici a scala sovra comunale e supera i vincoli sull’assunzione di personale a cui sono sottoposti i Comuni. La nuova normativa affronta fino in fondo il tema della frammentazione che si è prodotta nel tempo con la presenza di diversi gestori nello stesso distretto, con inevitabili conseguenze di diseconomie e
IL SISTEMA DI WELFARE EMILIANO-ROMAGNOLO, COSTRUITO ATTRAVERSO UNA FORTE COLLABORAZIONE ED INTEGRAZIONE ISTITUZIONALE RAPPRESENTA IL PERNO DI UN VALIDO MODELLO DI COESIONE difficoltà nell’integrazione fra i servizi e nella continuità assistenziale. La nostra legge di riordino delle forme pubbliche di gestione dei servizi rafforza dunque e stabilizza le gestioni pubbliche, le rende più efficienti portandole ad un unico soggetto per distretto che, per scelta dei Comuni, può anche essere diverso dall’ASP. Rafforzare le gestioni pubbliche non vuol dire internalizzare i servizi oggi gestiti dal privato, ma significa al contrario garantire maggiore stabilità, rendere più forte il sistema di governance che consente di valorizzare la funzione pubblica dei soggetti privati che erogano servizi attraverso il sistema dell’accreditamento.
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IL SACRIFICIO DELLE “VERGINI GIURATE” di Cristina Carpinelli
Fanno voto di verginità e decidono di vivere come uomini. Sono donne costrette a negare la loro identità da un’usanza antica e che non muore Chi sono le “vergini giurate”? iCVSOFTIBwøPøiWJSHKJOFTIBwøJO
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CODICE ‘KANUN’ PATRILINEARE E PATRILOCALE
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ESPERIENZE E PROGETTI DI TURISMO RESPONSABILE ED INTERSEZIONI CULTURALI NELLE GIORNATE AITR. IL NUOVO VOLTO DI UN’ISOLA IMPEGNATA A PROMUOVERE INTEGRAZIONE, NATURA E DIGNITÀ
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ISOLA
IN TRANSIZIONE di Elisabetta Colla e Roberto Dati Quando si dice ‘Lampedusa’, in Italia e non solo, si pensa subito a due cose: gli sbarchi di massa e la spiaggia dei Conigli. Due elementi che, nell’immaginario collettivo, non collimano affatto, in altre parole come si conciliano il turismo e le vacanze nel mare cristallino dell’isola con le drammatiche esperienze migratorie di coloro che, pur di sfuggire ad un destino di povertĂ e disperazione, accettano il rischio consapevole di morire in quello stesso mare? Non DFSUP DPO MB QBVSB EJ USPWBSTJ AJO NF[[P B TJUVB[JPOJ EJGm DJMJ perchĂŠ una tale ipotesi, ci confermano gli isolani, appare lontanissima: è proprio questa apparente contraddizione con la quale si misura Lampedusa quotidianamente, da secoli, che ne esalta la capacitĂ rigenerativa e la vocazione all’ospitalitĂ , e mette a fuoco, sempre piĂš nel corso del tempo, un’identitĂ fondata sulla convivenza fra culture, sull’equi-prossimitĂ e la profonda accettazione ed elaborazione - non solo dunque sul sacrosanto rispetto - delle differenze, dalle quali si è fatta e continua a farsi permeare, modellare, trasformare: un’isola in transizione perenne, QFS RVFTUP DPTĂ– WJUBMF 2VFTUF SJn FTTJPOJ F NPMUF BMUSF TPOP
state oggetto delle giornate ‘Lampedusa, piacere di conoscerci: festa del turismo responsabile e dei diritti umani’, organizzate dall’Associazione Italiana del Turismo Responsabile (AITR) e da Amnesty International, in collaborazione con le istituzioni ed altre associazioni del territorio, per rimarcare sia l’importanza e la sicurezza del fare turismo a Lampedusa (voli permettendo, si sta lavoSBOEP QFS BCCBTTBSOF J DPTUJ TJB JM TJHOJm DBUP QSPGPOEP dell’accoglienza e della responsabilitĂ , spesso incarnato dalle donne: “Mi piacerebbe - afferma la Sindaca, Giusi Nicolini, un raro esempio di disponibilitĂ e presenza - che insieme alla promozione di Lampedusa come isola di accoglienza a 360°, nello spirito del turismo responsabile, ci fosse insieme la componente umanitaria, qui molto forte. Si può venire sull’isola anche per conoscere meglio le ragioni di chi affronta questo viaggio incredibile, per molti incomprensibile, e per sapere cosa fa questo paese per salvarli, accoglierli e spingerli verso il loro futuro. Ăˆ tutta una pagina di cui l’Italia dovrebbe essere orgogliosa, non solo i lampedusani, ma spesso si preferisce rappresentare l’idea che l’isola ‘subisce’ la situazione, vorrebbe liberarsi
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do lapidi in cui si narra una breve storia delle vittime. La visita è stata condotta con grande sensibilità da Paola La Rosa, attivista lampedusana del circolo locale di Legambiente, che si è dato il nome di Esther Ada, una giovane donna che, dalla Nigeria, è morta nel viaggio della speranza e riposa nel piccolo Cimitero. E
‘LAMPEDUSA, PIACERE DI CONOSCERCI’: Grande successo della “Festa del turismo Responsabile e dei diritti Umani tenutasi sull’isolaâ€? idea di “Lampedusa, piacere di conoscerci - Festa del turismo responsabile e dei diritti umaniâ€? è scaturita dal grido di dolore lanciato dalla Sindaca, Giusi Nicolini, la quale appena eletta, nel 2012, ha voluto segnalare, con una lettera aperta che ha destato scalpore per la forza delle idee ed il coraggio di esprimerle, il dramma dei migranti stranieri che rischiano - e, purtroppo, spesso perdono - la vita per fuggire da persecuzioni e repressioni, alla ricerca di protezione e lavoro. Alcune organizzazioni attive nel campo della solidarietĂ , dei diritti e della cultura (AITR - Associazione Italiana Turismo Responsabile, Amnesty International, Legambiente, ARCI, Fondazione Anna Lindh e Associazione Ibby) hanno cosĂŹ deciso di raccogliere l’appello a non lasciare soli Lampedusa e i suoi abitanti - quelli permanenti e quelli provvisori - dimostrando che quest’isola, nota destinazione turistica estiva che si trova ad affrontare i problemi EFSJWBOUJ EBJ n VTTJ NJHSBUPSJ EVSBOUF UVUUP M BOOP IB NPMUP QJĂĄ EB offrire di quanto non si immagini. Il programma della Festa, curato dalle organizzazioni promotrici in stretta collaborazione con i referenti locali, è stato molto ricco ed articolato, unendo incontri con esponenti di rilievo della comunitĂ lampedusana - a cominciare proprio dalla Sindaca di Lampedusa e Linosa ed altri rappresentanti dell’amministrazione - ed iniziative ludiche e culturali di grande interesse, come la visita ai locali della futura Biblioteca multiculturale per ragazzi di Lampedusa (non ne esisteva nessuna) per costruire la quale sono giuntida tutto il mondolibri ‘senza parole’, con sole immagini. Notevole anche l’attivitĂ di ricerca svolta con grande passione dallo storico locale Nino Taranto e dai suoi collaboratori dell’Archivio Storico Lampedusa, cosĂŹ come l’ammirevole lavoro svolto dagli ambientalisti delle isole pelagiche (imperdibile l’escursione a Linosa) nei due centri di salvaguardia delle tartarughe marine gestiti da WWF, CTS e Hydrosphera. Sempre dal punto di vista ambientale, è stato possibile apprezzare non solo la celeberrima Spiaggia dei Conigli, consacrata a livello mondiale da entusiasti visitatori e da noti siti internet, ma anche la splendida Cala Pulcino, raggiungibile con una passeggiata lungo il Vallone Forbice: entrambi i lidi sono oggetto di vigorose ed incisive misure di tutela, recupero e valorizzazione, essendo inseriti nella riserva naturale dell’isola, ben gestita da Legambiente. Le indimenticabili esperienze vissute saranno la base per future attivitĂ solidali verso Lampedusa: in particolare, AITR, guidata dal Presidente nazionale Maurizio Davolio, ha giĂ creato un tavolo di lavoro per progettare e realizzare circuiti di turismo responsabile sull’isola, anche al di fuori dell’alta stagione. Quello della “stagionalitĂ â€? è infatti uno dei principali problemi segnalati dagli operatori locali nel corso della tavola rotonda sulle politiche turistiche per Lampedusa, che si è svolta alla presenza dell’assessore al turismo della Regione Sicilia: occorre elaborare strategie e mettere in campo risorse per attrarre visitatori al di lĂ del periodo canonico (luglioBHPTUP JO DVJ TJ DPODFOUSB MB NBHHJPS QBSUF EFJ n VTTJ UVSJTUJDJ % BM tronde Lampedusa è bellissima anche in altri mesi‌
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del problema, magari respingendo queste persone (come purtroppo accaduto nel 2009). Qui invece si fa un lavoro importante e utile, un biglietto da visita dell’Europa verso questi popoli in camminoâ€?. Oltre agli incontri con i rappresentanti della Guardia Costiera, del Centro di Soccorso e Prima Accoglienza, e delle associazioni umanitarie (OIM, Save the Children e Croce Rossa) che hanno raccontato il lavoro quotidiano con i migranti - il cui sentimento di smarrimento iniziale, si trasforma a poco a poco in anelito di libertĂ e speranza - molto interessanti sono risultate le testimonianze legate al tema dell’ambiente: “Pur essendo un piccolo frammento di terra nel Mediterraneo – afferma Elena Prazzi di Legambiente - Lampedusa è un serbatoio di biodiversitĂ e dal 1996 è stata istituita la Riserva Naturale Isola di Lampedusa, che protegge e promuove i luoghi piĂš suggestivi, come la spiaggia dell’Isola dei Conigli, dove è possibile vedere i nidi della Caretta caretta, la tartaruga marina che nelle notti d’estate risale la spiaggia per deporre le uovaâ€?. Anche Daniela Freggi, ricercatrice, biologa e professoressa, contagia i visitatori con la sua passione e determinazione: è lei che ha fortemente voluto a Lampedusa un centro medico e di ricerca, realizzato dal WWF Italia, per salvare le tartarughe ferite in mare, curarle e riportarle in acqua. Il Centro è aperto al pubblico dalle 17.00 alle 20.00 ed è possibile vedere le ‘pazienti’ ed ascoltare le spiegazioni ed i racconti dei ricercatori. Tra i momenti piĂš suggestivi e commoventi va segnalata senz’altro la visita del Cimitero comunale dove riposano tanti migranti deceduti durante la traversata; qui l’amminiTUSB[JPOF MPDBMF IB WPMVUP EBSF JM QSPQSJP DPOUSJCVUP BGm O chĂŠ le vite umane perdute non siano dimenticate, ponen-
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PROSSIMI SBARCHI A LAMPEDUSA: QUESTA VOLTA SI TRATTA DI LIBRI! n grande romanzo acuisce le vostre percezioni, vi fa sentire la complessità della vita e degli individui”, così scrive Azar Nafisi nel suo celebre “Leggere Lolita a Teheran”. Lo sa bene quanto sia importante la letteratura Giusi Nicolini, sindaca di Linosa e Lampedusa, che lo scorso luglio ha lanciato un appello sui social network per la raccolta di volumi finalizzata all’apertura di una biblioteca. Nel suo messaggio su Facebook scriveva: “Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove potere acquistare libri. Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare libri? Io non ci credo!”. La valenza simbolica, oltre che materiale del progetto, denominato “Libri senza parole. Dal mondo a Lampedusa” ha avuto riscontro immediato, diffondendosi in rete attraverso l’hashtag #Lampedusalegge. In poche ore sono state centinaia le adesioni e tantissime le mail di persone che chiedevano come potere inviare i libri. Oltre 400 le scatole già arrivate sull’isola, tra libri nuovi e usati, e numerose le donazioni dei turisti giunti sull’isola durante la stagione estiva. Obiettivo della Sindaca è la creazione di due biblioteche, una per tutti e una specifica per ragazzi: un progetto che coinvolge sia i residenti lampedusani che i numerosi migranti, che ogni anno giungono a migliaia sull’isola. Oltre alla prima accoglienza e alle cure mediche, questo progetto intende garantire a questi nuovi residenti la possibilità di iniziare ad imparare l’italiano e a conoscere la cultura del paese che li ospita, considerando i lunghi periodi di permanenza che molti di loro si trovano a dover trascorrere nel Centro di primo soccorso. La Biblioteca per ragazzi, che dovrebbe essere inaugurata a novembre, ha già trovato la sua collocazione: sorgerà all’interno del Municipio, in due sale che la Sindaca e i suoi collaboratori stanno attrezzando con alcuni fondi arrivati sull’isola da parte dell’”Autorità dell’infanzia e adolescenza”. All’arredo sta pensando un falegname isolano, che sta costruendo gli scaffali utilizzando i legni delle barche dei migranti, abbandonate dopo gli sbarchi. Per la creazione della seconda Biblioteca la Sindaca Nicolini confida nell’arrivo di altri fondi, regionali e statali, ma anche nel contributo di Banche e Aziende per l’acquisto delle stanze che dovranno ospitare i libri. Un’iniziativa, quella di Giusi Nicolini, destinata a lasciare un segno nella memoria di chi parla di integrazione dei migranti, perché è proprio nei luoghi di frontiera, in cui uomini e donne provenienti da contesti geo-socio-economici differenti si incontrano, che la letteratura può fare da ponte tra le culture, creando uno spazio immaginario nel quale scoprirsi tutti quanti accomunati dalle passioni umane più profonde. E
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Silvia Vaccaro
L’AVVOCATA DEL POPOLO DOVE È VIETATO CRITICARE IL POTERE di Emanuela Irace
Da Istanbul intervista a Eurim Deniz Karatana dell’associazione di avvocati che garantisce tutela giuridica ai cittadini turchi arrestati per reati di opinione Se sfidi il potere rischi: la legge in Turchia viene calpestata. Non basta l’immaginazione per calarsi nella realtà delle carceri turche. Né serve ricordare “Fuga di mezzanotte” cult-movie degli anni ’70 - diretto da Alan Parker e sceneggiato da Oliver Stone - per rompere il silenzio su un sistema carcerario tra i più duri del mondo. Numeri spaventosi: sovraffollamento e violazione dei diritti umani. Terreno di disperazione e rivolte, sedate con manganelli e gas tossici. Incendi che diventano roghi per troppi morti. Unica arma non violenta per reagire: lo sciopero. L’ultimo, iniziato nel settembre del 2012, ha coinvolto più di 10mila detenuti. Sciopero della fame e della sete. Sostenuto da intellettuali e scrittori oltre che da decine di associazione umanitarie. Pezzi della politica e della società civile e tanti giovani. Gli stessi scesi in piazza durante le giornate di ‘Occupy Taksim’ per chiedere al Primo Ministro turco Erdogan democrazia e riforme. “Il Governo ha negato tutto. Eppure dello sciopero si sapeva anche in Europa. Ma proprio la Merkel ha dichiarato che non esisteva. Questo sciopero è durato 78 giorni ma è passato sotto silenzio. Come le torture, le prigioni incendiate e gli abusi su donne e ragazzi. La deten-
della UE è timida. Ci sono troppi intezione nelle carceri turche è a un passo ressi economici con l’Europa. Lo stato dall’inferno. Se la dovessi descrivere ti LA POLITICA di diritto in Turchia non esiste. E la cridirei che è piĂš vicina all’esperienza del DELLA UE Ăˆ tica politica è impraticabile. Pena l’arGulag che a quella di una istituzione TIMIDA. CI SONO resto. La gente continua a chiedere licarceraria, almeno come è concepita TROPPI INTERESSI bertĂ e democrazia ma il Governo di da voi in Occidenteâ€?. Eurim Deniz KaErdogan non ne vuole sapere, e nessuratana è di etnia kurda. Ha 28 anni e ECONOMICI CON no dall’estero fa nulla. Sono passati vive ad Ankara. Ăˆ una avvocata del poL’EUROPA. LO quattro mesi dall’inizio delle proteste di polo. Conosce le carceri turche ed è STATO DI DIRITTO ‘Occupy Taksim’ ma le riforme non membro di una associazione di avvoIN TURCHIA NON sono state attuate. E ancora oggi noi DBUJ DIF EBMMB mOF EFHMJ BOOJ HBSBOESISTE. E LA avvocati rischiamo il carcereâ€?. Deniz è tisce tutela giuridica ai cittadini turchi CRITICA POLITICA determinata. La sua è una lotta collettiarrestati per reati di opinione. La inva per la giustizia. “La nostra associaĂˆ IMPRATICABILE. DPOUSP B *TUBOCVM /FMMB TVB DBTB VGmzione non esisterebbe se la Turchia cio a pochi passi dal tribunale. Il quarPENA L’ARRESTO fosse un paese democratico. Il probletiere è un dedalo di viuzze e scalinate ma è che qui non è permesso il dissenche si inerpicano sulla collina antistante al palazzo di giustizia. Siamo nella zona ovest della so nĂŠ manifestare per i propri diritti. Gli avvocati sono cittĂ . Teatro a metĂ giugno di un abuso giuridico che ha considerati come i loro clienti ossia dei terroristi. tutela dell’incredibile: l’arresto di 50 avvocati proprio all’interno giuridica ai cittadini turchi arrestati per reati di opinione del Tribunale. Nel Tempio della giustizia e in spregio alle cosĂŹ che il Governo chiama i manifestanti, qualunque piĂš elementari guarentigie della Professione. Un para- essi siano. Figurati nelle carceri. Non interessa a nessudosso per qualsiasi Stato democratico che ha scatenato no quel che succedeâ€?. Alludi alle proteste di Piazza solidarietĂ e denuncia da parte delle Avvocature di mez- Taksim? “Non solo. Qualsiasi azione che va oltre la sudza Europa, prima tra tutte quella di Roma: “La politica ditanza pretesa dallo Stato diventa una forma di eversione. Ti faccio un esempio, tempo fa sono stata spintonata in Tribunale da un procuratore dell’anti-terrorismo. Avevo chiesto che togliessero le manette a un mio cliente. Uno studente arrestato con l’accusa di essere membro di una organizzazione illegale. E lo sai perchĂŠ? PerchĂŠ aveva manifestato davanti all’UniversitĂ contro l’innalzamento delle tasse. Sul cartello c’era scritto: ‘lo studio è un diritto per tutti’. Ma evidentemente per la Polizia era USPQQP 4F VOB EJNPTUSB[JPOF QBDJmDB QFS PUUFOFSF VO EJSJUUP TFNQMJDF Ă’ TVGmDJFOUF QFS FTTFSF BDDVTBUJ EJ UFSrorismo puoi immaginare cosa rischiano gli avvocati che difendono i manifestanti di Piazza Taksimâ€?. Sembra una accusa di lesa maestĂ : “Si. Il potere non può ricevere DSJUJDIF 4F MP TmEJ SJTDIJ Ăˆ cosĂŹ in Turchia. La legge viene calpestata. Noi come associazione abbiamo ricevuto diverse perquisizioni. Nell’ultima la Polizia ha distrutto tutto. Abbiamo dovuto DPNQSBSF OVPWJ NPCJMJ F SJNCJBODBSF UVUUP M VGmDJP Âľ TUBto terribile. Per questo abbiamo deciso di vivere qui. Io mi sono trasferita da Ankara per stare vicino ai miei colMFHIJ "M QSJNP QJBOP D Ă’ M VGmDJP F RVJ MB OPTUSB DBTB Viviamo tutti insieme e non ci arrendiamoâ€?. E
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LIBRI a cura di Tiziana Bartolini
6OB HVJEB JNQFSEJCJMF QFS DIJ WVPMF DPOPTDF MB 7FSTJMJB .B QSF[JPTB BODIF QFS DIJ QFOTB EJ DPOPTDFSMB Maria Grazia Anatra VERSILIA. PERCORSI DI GENERE FEMMINILE Passeggiata turistico culturale alla scoperta di una Versilia delle donne Ed Iacobelli, pagg 155, euro 16,00
LE AFFASCINANTI DONNE DELLA VERSILIA Un coro di voci, sguardi e prospettive femminili che Maria Grazia Anatra dirige con maestrìa facendo intonare un inno armonioso che suscita la curiosità in chi poco o solo supermDJBMNFOUF MB DPOPTDF µ MB 7FSTJMJB OBSSBUB EBMMF WPDJ EFMMF tante donne - del passato e del presente, note o sconosciute - che prendono la parola per raccontare aneddoti, esperienze, SJDPSEJ 'SBNNFOUJ QSF[JPTJ FE VOJDJ DIF OFMM JOTJFNF DPNQPOgono un mosaico multiforme e suggeriscono, come recita il TPUUPUJUPMP A1FSDPSTJ EJ HFOFSF GFNNJOJMF QFS BDDPNQBHOBSci in una ‘Passeggiata turistico culturale alla scoperta di una 7FSTJMJB EFMMF EPOOF 4QBWBMEF GPSUJ QSPWPDBtrice, coraggiose: sono le donne viareggine, DIF RVFTUP JOFEJUP WJBHHJP DJ QSFTFOUB %BMMB QJUUSJDF $BTBSPMJ BMMF DVPDIF EFMMB 'VDJOB EBMMB TDVMUSJDF +BZB 4DIVFSDI BMMB HBMMFSJTUB 0SMBOEP mOP BMMB EJSJHFOUF EFJ $BOUJFSJ $PEFDBTB mHVSF WJWF DIF BOJNBOP JM UFTTVUP sociale ed economico di questa bella terra e DIF DPOUSJCVJTDPOP B SFOEFSMB DPTÖ TQFDJBMF 5FTUJNPOJBO[F EFMM PHHJ DIF TJ JODSPDJBOP DPO le descrizioni di paesaggi e monumenti e si NFTDPMBOP DPO JMMVTUSJ mHVSF EFMMB BOUJDB OPCJMUË P EFMMB DVMUVSB OPWFDFOUFTDB *OFWJUBCJMF RVJOEJ F PQQPSUVOP M FMFODP EFMMF DJSDB TFTTBOUB EPOOF DIF IBOOP PUUFOVUP SJDPOPTDJNFOUJ EFM 1SFNJP 7JBSFHHJP QFS MF MPSP PQFSF MFUUFSBSJF P EJ QPFTJB &DDP QFSDIÏ OPO Ò TPMP VOB HVJEB RVFMMB DIF IB TDSJUUP .BSJB (SB[JB "OBUSB QPJDIÏ DJÛ DIF racconta va ben oltre la dimensione turistica: ci sono i saperi EFMMF EPOOF JM MPSP TBQFS GBSF F JM MPSP TBQFS GBSF SFUF JO VO JEFB di coalizione forte da cui tutte possono trarre (e hanno tratto) WBOUBHHJ F CFOFmDJ "GGBTDJOBOUJ J RVBUUSP QFSDPSTJ DIF TDBOEJTDPOP JM WPMVNF - JUJOFSBSJP B[[VSSP i4VMMF PSNF EJ 0OEJOBw TJ TOPEB BMM JOUFSOP EJ 7JBSFHHJP F EFM TVP DBSOFWBMF *M TFDPOEP SPTTP i"TQFUUBOEP .BEBNB #VUUFSnZw NFUUF JO SJTBMUP MF bellezze naturali di questa terra e parla delle tante donne che JO 7FSTJMJB IBOOP GBUUP JNQSFTB i5SB MF QJOFUF DPO &SNJPOFw WFSEF Ò M JUJOFSBSJP EFEJDBUP BMMF BSUJ BHMJ TQFUUBDPMJ BMMF WBDBO[F F UPDDB UVUUF MF MPDBMJUË QJá OPUF - VMUJNP WJPMB i%FNFUSB PWWFSP QSPGVNJ EJ NBSF F EJ UFSSBw BUUSBWFSTP M JODPOUSP DPO -F EPOOF EFMMB 'VDJOB DJ BWWJDJOB BM HVTUP F BJ TBQPSJ EFMMB DVDJOB WFSTJMJFTF BODIF SFHBMBOEPDJ BMDVOF QBSUJDPMBSJ SJDFUUF
L’OTTOCENTO POCO ‘ROMANTICO’ DELLA VIOLENZA DI GENERE E SUI MINORI $PO MB TVB TPMJUB QFSJ[JB TUPSJDB F BCJMJUË OBSSBUJWB 'JPSFO[B 5Bricone ci regala ancora una volta uno straordinario ritratto della donna e delle relazioni umane, tra Ottocento e Novecento e tra Occidente e Oriente nel suo ultimo libro ‘Ottocento romanUJDP F HFOFSJ %PNJOB[JPOF DPNQMJDJUË BCVTJ NPMFTUJF FEJUP EB "SBDOF *O VO WPMVNF BHFWPMF F EJ GBDJMF MFUUVSB EB TFNCSBSF VO SPNBO[P TJ EFMJOFB M BGGSFTDP EJ VOB SFBMUË drammatica: la violenza di genere e sui minori, che vede nella donna, sin dalla tenere età, la vittima privilegiaUB NB TQFTTP BODIF MB DBSOFmDF "UUSBWFSTP MB testimonianza di molte protagoniste, da quelle che direttamente hanno subito violenze sessuali EB CBNCJOF B RVFMMF DIF IBOOP QSBUJDBUP M BCPSUP P M JOGBOUJDJEJP B RVFMMF DIF IBOOP MPUUBUP QFS VOB NJHMJPSF DPOEJ[JPOF GFNNJOJMF F EFMM JOGBO[JB sembra di fare un bagno di umanità che genera B USBUUJ THPNFOUP B USBUUJ JODSFEVMJUË &QQVSF UVUUP RVFMMP DIF WJFOF EFTDSJUUP Ò OPSNBMJUË RVPUJEJBOB *OGBUUJ DPNF MB TUFTTB BVUSJDF FWJEFO[JB JM MBWPSP QJá EJGmDJMF Ò TUBUP SJOUSBDDJBSF MF GPSNF EJ VOB WJPMFO[B DIF OFMM 0UUPDFOUP F CVPOB QBSUF EFM /PWFDFOUP OPO IB OPNF QFSDIÏ TQFTTP OPO Ò QFSDFQJUB OFNNFOP DPNF UBMF 'JPSFO[B 5BSJDPOF SJFTDF BM TPMJUP B EFTDSJWFSF VOB HBMMFSJB EJ personaggi e vicende, a condensare i molteplici aspetti della RVFTUJPOF SBQQSFTFOUBUB 0MUSF BMMF EJWFSTF GPSNF EJ WJPMFO[B mOP B RVFMMF TVCJUF FE FTFSDJUBUF EB EPOOF F NJOPSJ JO 0SJFOUF DIF DPOPTDJBNP HSB[JF BMMB OBSSB[JPOF EJ $SJTUJOB EJ #FMHJPKPTP M BVUSJDF USBUUFHHJB MF B[JPOJ EJ EPOOF F VPNJOJ WPMUF B NJHMJPSBSF MF DPOEJ[JPOJ EJ MBWPSP F QFSTPOBMJ EJ EPOOF F NJOPSJ Al centro di questa lettura emergono il ruolo della maternità (voluta, subita, inconsapevole, da difendere) e della sessualità delle donne che pur essendo dati privati, come sempre nella TUPSJB EFMMF EPOOF IBOOP VO SJnFTTP QVCCMJDP F QPMJUJDP 3PTTFMMB #VGBOP Fiorenza Taricone OTTOCENTO ROMANTICO E GENERI. Dominazione, complicità, abusi, molestie Ed Aracne, pagg 192, euro 15,00
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AUDACI E CREATIVE, RAGAZZE PER SEMPRE $POPTDFSF MB TUPSJB EJ 'SBODB 7JPMB F DBQJSF JM TVP A/0 PQQVSF TDPQSJSF M PSHPHMJP EJ 0MZNQF EF (PVHFT OFMMB 'SBODJB EFMMB Rivoluzione borghese che escluse le donne o, ancora, inconUSBSF MB MPUUB QBSUJHJBOB EJ 0OPSJOB #SBNCJMMB 4POP MF mHVSF femminili raccontate attraverso i fumetti nel bel MJCSP FEJUP EB 4JOOPT TDSJUUP EB "TTJB 1FUSJDFMMJ F JMMVTUSBUP EB 4FSHJP 3JDDBSEJ 4POP EPOOF DPraggiose, intelligenti, conosciute o dimenticate, BDDPNVOBUF EBMM JNQFHOP DJWJMF DIF IB DBSBUUFSJ[[BUP MF MPSP TDFMUF EJ WJUB %POOF B DVJ UVUUF OPJ F M JOUFSB TPDJFUĂ‹ EPCCJBNP NPMUP &QQVSF TPOP A$BUUJWF SBHB[[F QFSDIĂ? QFS GBSTJ TUSBEB IBOOP EPWVUP DPNCBUUFSF NPMUJTTJNP Âľ VO MJCSP QFOTBUP QFS J HJPWBOJ NB QJBDFWPMF QFS UVUUJ QFSDIĂ? presenta anche nomi e storie poco note ma non QFS RVFTUP NFOP TJHOJmDBUJWF 6OB CFMMB JEFB quella di utilizzare la graphic novel, stile narrativo accattivante DIF SJFTDF B OPO TBDSJmDBSF OĂ? CBOBMJ[[BSF J DPOUFOVUJ Assia Petricelli e Sergio Riccardi CATTIVE RAGAZZE 15 storie di donne audaci e creative Ed Sinnos, pagg 94, euro 12,00
L’OMOFOBIA IN AFRICA E LE RESPONSABILITÀ DELL’OCCIDENTE * %JSJUUJ 6NBOJ TPOP JM QVOUP DFOUSBMF JOUPSOP B DVJ SVPUB MB TVB vita e questo libro intende essere una sorta di emblema del QFSDPSTP VNBOP F QSPGFTTJPOBMF EJ 4BCSJOB "WBLJBO BVUSJDF EJ A4UPSJF OBTDPTUF DIF Ò VO JODIJFTUB TVMM PNPTFTTVBMJUË JO "GSJDB "DDBOUP BMMF UBOUF TUPSJF SBDDPOUBUF EB EPOOF F VPNJOJ perseguitati in Africa per la loro omosessualità , ci sono dati e informazioni storiche e di costume che aiutano a comprendere il contesto culturale in cui i corpi, le menti e la dignità sono WJPMBUJ TFO[B QJFUË *M MJCSP iBGGSPOUB J SBQQPSUJ QFSFOOFNFOUF UPSNFOUBUJ EFMM *TMBN EFM $SJTUJBOFTJNP EFMMB QPMJUJDB JO SFMB[JPOF BMM PNPTFTTVBMJUË TDSJWF .BSJB 3JUB 1BSTJ OFMMB QSFGB[JPOF F M BVUSJDF JOUSPEVDFOEP JM TVP TBHHJP JODIJFTUB EFOVODJB iM JODVCP EFMMB QFSTFDV[JPOFw DIF BDDPNQBHOB MF QFSTPOF PNPTFTTVBMJ JO &HJUUP DPNF JO ,FOJB JO #VSVOEJ DPNF JO 3VBOEB P JO 5BO[BOJB F BHHJVOHF DIF iM PEJP WFSTP HMJ PNPTFTTVBMJ OFM DPOUJOFOUF BGSJDBOP OFMMB NBHHJPS QBSUF EFJ DBTJ Ò VO FSFEJUË EFM $PEJDF 1FOBMF DPMPOJBMF CSJUBOOJDPw Sabrina Avakian STORIE NASCOSTE Inchiesta sull’omosessualità in Africa Ed Croce, pagg 116, euro 15,00
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RESISTERE A MAFIOPOLI NEL NOME DI RITA ATRIA BSMBSF F DBNNJOBSF QFS SFTJTUFSF B .BmPQPMJw Ò TUBUP JM NPUUP DIF TBCBUP TFUUFNCSF IB HVJEBUP EPOOF F VPNJOJ EFMM 6OJPOF 7BMdera - che comprende 14 comuni della provincia di Pisa - in una lunga Passeggiata per la legalità BUUSBWFSTP MF TUSBEF EFM DPNVOF DBQPmMB 1POUFEFSB EB WJB 1FQQJOP *NQBTUBUP EJ DVJ FSB QSFTFOUF JM GSBUFMMP (JPWBOOJ B 1JB[[B 1JOP 1VHMJTJ *O VOB EFMMF UBQQF MB Commissione Pari Opportunità dell’Unione Valdera ha ricordato la testimonianza di Rita Atria, la giovane trapanese che si era opposta alla sua propria famiglia NBmPTB QFS TDIJFSBSTJ EBMMB QBSUF EFMMB HJVstizia diventando collaboratrice del giudice #PSTFMMJOP F B EJDJPUUP BOOJ BWFWB TDFMUP EJ morire come disperata forma di protesta DPOUSP J TPQSVTJ NBmPTJ -F QBSPMF EFM TVP diario ´3ULPD GL FRPEDWWHUH OD PDÀD GHYL IDUWL XQ HVDPH GL FRVFLHQ]D H SRL GRSR DYHU VFRQÀWWR OD PDÀD GHQWUR GL WH SXRL FRPEDWWHUOD QHO JLUR GHL WXRL DPLFL /D PDÀD VLDPR QRL H LO QRVWUR PRGR VEDJOLDWR GL comportarci� hanno accompagnato la piantumazione di un giovane albero OFM QBSDP nVWJBMF DIF EB PHHJ JO QPJ SJDPSEFSË 3JUB imNNJOB MJOHVB MPOHB F BNJDB EFHMJ TCJSSJw QFS J TVPJ EFUSBUUPSJ coraggiosa e appassionata testimone di giustizia QFS OPJ
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Per la Commissione P.O. dell’Unione Valdera: Giampaola Cortopassi, Monica Doni, Magda Ristori, Alessandra Nardini, Cecilia Robustelli, Chiara Bini, Federica Barabotti
PREMIO BARBARA FABIANI PER LA STORIA SOCIALE cade il 18 ottobre il termini ultimo per la consegna dei lavori per partecipare alla seconda edizione del Premio Barbara Fabiani per la Storia Sociale JOEFUUP EB *OmOJUP FEJ[JPOJ JO NFNPSJB EFMMB TDSJUUSJDF giornalista e studiosa di scienze sociali scomparsa il 14 dicembre 2011 BMM FUĂ‹ EJ BOOJ 0CJFUUJWP EFM 1SFNJP Ă’ JOEBHBSF F SBDDPOUBSF M FWPMV[JPOF delle questioni di genere e, piĂš in generale, dei rapporti affettivi e familiari OFMM FTQFSJFO[B EFMMF QFSTPOF F OFM DPSTP EFMMB TUPSJB F WBMPSJ[[BSF PHOJ BOOP VO PQFSB EJWVMHBUJWB TVMMB NBUFSJB DPTĂ– EB NBOUFOFSF BMUB M BUUFO[JPOF TVHMJ TUVEJ TPDJBMJ F DPTUJUVJSF VOB CJCMJPUFDB EJ BMUP TQFTTPSF MFUUFSBSJP F TPDJBMF *M 1SFNJP SJTFSWBUP B PQFSF JOFEJUF TJ DPNQPOF EJ EVF sezioni: “paroleâ€?, BMM JOUFSOP EFMMB RVBMF QPUSBOOP USPWBSF TQB[JP MBWPSJ EJ TBHHJTUJDB JODIJFTUF reportage, opere teatrali; la seconda “immaginiâ€? SJTFSWBUB B GPUPHSBmF P JMMVTUSB[JPOJ $JBTDVOB EFMMF EVF PQFSF WJODJUSJDJ TBSĂ‹ QSFNJBUB DPO MB QVCCMJDB[JPOF *M QSFNJP Ă’ JOEFUUP DPO JM QBUSPDJOJP EJ #JCMJPUFDIF EJ 3PNB 4PDJFUĂ‹ JUBMJBOB EFMMF 4UPSJDIF "TTPDJB[JPOF *UBMJBOB EJ 4UPSJB 0SBMF 'POEB[JPOF -FMJP F -JTMJ #BTTP *TTPDP "TTPDJB[JPOF DVMUVSBMF 7JUB 3PNBOB GPOEBUB EB #BSCBSB 'BCJBOJ /PJEPOOF (PMFN *OGPSNB[JPOF *M $BTTFUUP $JSDPMP DVMUVSBMF i*M OPNF EFMMB 3PTBw .VTFP EJ "MBUSJ " /PSE &TU EJ $IF &JEPT *TSJ $JTM 1SPHFUUBSUF "TTPDJB[JPOF QFS MB DPNVOJDB[JPOF F M JODPOUSP EFJ QPQPMJ .BDPOEP
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ARTE
MARISA MERZ E MARIA LASSNIG: DUE LEONI D’ORO AI GIARDINI DELLA BIENNALE Marisa Merz
di Marta Mariani
ue donne, Marisa Merz e Maria Lassnig, sono le assegnatarie dei Leoni d’Oro di Venezia; per meglio dire, sono le artiste premiate alla carriera dal CDA della Biennale, presieduto da Paolo Baratta. La Merz (che esordì nel 1966 esponendo nel suo atelier torinese delle sculture spiraliformi in alluminio), valida esponente dell’arte povera, ha consacrato la sua ricerca alla rappresentazione di spazi domestici legati all’elemento femminile arcaico e archetipico. L’artista ha meritato la sua lode per aver approfondito il tema dell’interiorità della donna attraverso pitture, sculture e istallazioni. Maria Lassnig, invece, assai longeva (nacque a Kappel am Krappfeld, in Austria, nel 1919), è stata scelta per il fatto di aver portato avanti, per tutta la vita, una lunga e fruttuosa indagine sull’”auto-consapevolezza corporea”. Al centro della sua poetica è, quindi, il corpo, da intendersi come strumento di espressività psico-emotiva, oltre che come medium paradossale tra il soggettivo e l’oggettivo. L’incisività dei percorsi delle due artiste è stata dunque valorizzata in occasione della 55esima Esposizione Internazionale d’Arte. L’Expo lagunare, peraltro, in ossequio alla volontà del curatore Massimiliano Gioni, è stata intitolata e votata all’enciclopedismo. L’intento di Gioni è stato quello di omaggiare un artista autodidatta italo-americano: Ma-
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CAMILLE CLAUDEL scultore. Anzi scultrice n libro avvincente che evidenzia la lotta psicosociale di Camille $MBVEFM VO BSUJTUB DIF WJWF Tm EBOEP MF BCJUVEJOJ CPSHIFTJ EJ m OF ‘800, tra le quali l’istruzione artistica per le donne. Leggendo si comprende come mai la Storia dell’Arte sia DBSBUUFSJ[[BUB EB m HVSF NBTDIJMJĂž -F MPUUF EFM Movimento di Liberazione della Donna sono TFHOBUF BODIF EBJ TBDSJm DJ EJ NPMUF EPOOF come Camille, purtroppo slegate dalla forza di un Movimento e che, precorrendo i temQJ TPOP TUBUF SFQSFTTF -B Tm EB DPOUSP MB morale borgheTF BMM FQPDB m niva in Convento o in Manicomio. Il libro ‘CAMILLE CLAUDEL, scultore’ scritto a piĂš mani (M.Mosco, L. Trabucco, L.Maccioni, M.T. Morasso, M.Ercolani, L. Frisa) non racconta soltanto la vita di una grande artista, allieva, collaboratrice - e amante - di Rodin, ma offre una panoramica delle lotte per la dignitĂ umana nella trasformazione dei manicomi e una lettura psicoBOBMJUJDB EFMMB WJUB EJ VOB EPOOB SJm VUBUB dalla madre. Tra le opere che precorrono l’Art Nouveau c’è “Valzerâ€?, scolpita per Debussy, idillio a metĂ con il musicista, per la sfortunata TUPSJB DPO 3PEJO 3Jm VUBUB EB UVUUJ QFS MB TVB DPOEPUUB MB HJPWBOF TJ JTPMB m OP BMMB QFSEJUB EFMM BVUPTUJNB F EPQP MB NPSUF EJ TVP QBESF QFS WPMFSF EFMMB NBESF m OJTDF QFS USFOUB BOOJ MB TVB WJUB JO NBOJDP mio - dove si moriva di fame e di freddo -, anche nel freddo del non amore e del non riconoscimento al suo valore, alla dignitĂ di persona e di artista. Da una lettera al fratello Paul, diplomatico, complice della TVB m OF $BNJMMF SJFWPDBOEP MB TVB DPOn JUUVBMJUĂ‹ DPO 3PEJO TDSJWF â€œâ€ŚL’immaginazione, il sentimento, il nuovo, l’imprevisto che nasce da uno spirito evoluto, tutto questo era loro precluso, a quelle teste murate, a quei cervelli ottusi, eternamente chiusi alla luce, per cui avevano bisogno che qualcuno gliela donasse: ‘Ci serviamo di una pazza per trovare i nostri soggetti’‌. Ăˆ lo sfruttamento della donna, l’annientamento dell’artista a cui si vuol fare sudar sangueâ€?.
Marisa Lassnig
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rino Auriti. Questi, nel novembre del 1955, depositò QSFTTP M 6Gm DJP #SFWFUUJ TUBUVOJUFOTF VO QSPHFUUP QFS la realizzazione di un “Palazzo Enciclopedicoâ€?. Auriti aveva in mente un museo che raccogliesse lo scibile dell’umanitĂ e lo esponesse ai posteri entro un sistema generale. Il progetto di Auriti rimase incompiuto, è vero; tuttavia, le sue ambizioni illuministiche sono state ad oggi proseguite proprio da Marisa Merz e da Maria Lassnig. In RVFTUP TFOTP MF EPOOF IBOOP BGm BODBUP J MPSP OPNJ BJ nomina di uomini illustri come: Plutarco, Quintiliano, Plinio il Vecchio, Diderot. Esse ci hanno lasciato intendere un nuovo concetto di onniscienza universale - che passa stavolta per l’idea di VOB iQJUUVSB JOm OJUBw QFSTPOBMJTUJDB F JOEJWJEVBMF (SB[JF ai contributi artistici di Marisa Merz e di Maria Lassnig, infatti, possiamo oggi pensare al concetto di sintesi enciclopedica in modo nuovo. Se dall’antichitĂ sappiamo che un’enciclopedia ambisce ad una istruzione “circolareâ€? ed universale, è solo dalla contemporaneitĂ che QPTTJBNP m OBMNFOUF BQQSFOEFSF DIF OPO DJ QVĂ› FTTF re universalitĂ senza una preliminare rivalutazione delle esperienze intimistiche piĂš strettamente personali. E
Bruna Baldassarre M.Mosco, L. Trabucco, L.Maccioni, M.T. Morasso, M.Ercolani, L. Frisa CAMILLE CLAUDEL: scultore. Un’identità problematica, tra arte e follia Edizioni NICOMP L.E., euro 16,00
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QUANDO L’ARTE È (STATA) SEGREGATA LA DOPPIA DISCRIMINAZIONE DELLE ARTISTE EBREE. UNA MOSTRA A PADOVA PER CONOSCERLE ED APPREZZARLE
JnFUUFSF TVMM JEFOUJUË EJ HFOFSF TVMMP TQB[JP F SVPMP EFMMB EPOOB OFMMB USBEJ[JPOF FCSBJDB F GBWPSJSF MB DPOPTDFO[B F MB DPNQSFOTJPOF EJ VOB SFBMUË DPNF RVFMMB EFMMB $PNVOJUË &CSBJDB B 1BEPWB 2VFTUJ HMJ PCJFUUJWJ EJ Ebraicità al femminile. Otto artiste del Novecento NPTUSB BMMFTUJUB B 3DGRYD H YLVLWDELOH ÀQR DO RWWREUH - JOJ[JBUJWB JOUFOEF EBSF iJM HJVTUP SJTBMUP B RVFMMF FTQFSJFO[F GFNNJOJMJ DIF TPOP TUBUF JO HSBEP EJ USBTGPSNBSF VOB DPOEJ[JPOF EJ NJOPSJUË TPDJBMF JO VOB SBHJPOF EJ BGGFSNB[JPOF EJ JOEJQFOEFO[B DSFBUJWB UBMJ EB WBMPSJ[[BSF TJB MF MPSP FTJTUFO[F DIF MB WJUB DVMUVSBMF EFM OPTUSP QBFTF 4F BSUJTUJ RVBMJ .PEJHMJBOJ $BWBHMJFSJ P $BHMJ TPOP TUBUJ BNQJBNFOUF TUVEJBUJ F SBQQSFTFOUBUJ BODIF BM HSBOEF QVCCMJDP BSUJTUF DPNF "OUPOJFUUB 3BQIBÑM P "ESJBOB 1JODIFSMF TPOP mHVSF EJ TFDPOEP QJBOP OFM NPOEP BSUJTUJDP DPOUFNQPSBOFP P QFS MP NFOP OPO BODPSB BC-
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LA PAROLA È ADESSO!!! Dal 4 al 27 ottobre a Ferrara in mostra l’arte secondo quattro giovani donne
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TEATRO
VENERA BATTIATO LA CONTEUSE
DALLA DANZA AL TEATRO PER RACCONTARE Lโ IMMIGRAZIONE SICILIANA
di Mirella Mascellino
enera Battiato รจ una conteuse, una narratrice. Porta in scena, assieme al marito, Marc, NVTJDJTUB MB TVB TUPSJB EJ mHMJB EJ JNNJHSBUJ siciliani, partiti da Misterbianco, sotto lโ Etna, e trapiantati nella Francia industriale, alla mOF EFHMJ BOOJ A *M TVP SBDDPOUP QFSTPOBMF EJWFOUB TUPSJB F NFNPSJB DPMMFUUJWB %B CBMMFSJOB DPSFPHSBGB TFOUF M FTJHFO[B EJ SJDPNJODJBSF VOB OVPWB BWWFOUVSB FTJTUFO[JBMF FE BSUJTUJDB SBDDPOUBOEP OF Lโ ultima bumma OPNF DPM RVBMF MB DIJBNBWB JM QBESF M VMUJNB mHMJB JM SBDDPOUP EFMMB QBSUFO[B EFMMB TVB GBNJHMJB dalla Sicilia alla ricca Lorena.
V
Come diventi conteuse, narratrice? 'JOP BM JP EBO[BWP MB NJB FTQSFTTJPOF BSUJTUJDB FSB MB EBO[B /PO BWSFJ NBJ JNNBHJOBUP DIF QPUFTTJ GBSF BMUSP #BMMBWP mO EB QJDDPMB DPO MB NVTJDB GBUUB DPO MF NBOJ EB NJP QBESF F QFOTBWP EJ CBMMBSF QFS UVUUB MB WJUB "WFWP BODIF VOP TUVEJP EJ EBO[B )P VOB GPSNB[JPOF VNBOJTUJDB )P GBUUP M VOJWFSTJUร ed anche ricerca dopo la laurea, per due anni. Mi
TPOP PDDVQBUB EF i-B TJDJMJBOJUร EJ 1JSBOEFMMPw OFMMF TVF OPWFMMF )P JOTFHOBUP MFUUFSF QFS RVJOEJDJ BOOJ BMMB TDVPMB NFEJB 5VUUP DJร JO GPOEP NJ QSFQBSBWB BMM PSBMJUร 1PJ BOEBJ B TUVEJBSF B 1BSJHJ EB )FOSJ (PVHBVE VO HSBOEF NBFTUSP EFM DVOUP EFMMB OBSSB[JPOF -VJ NJ EJTTF DIF JP OPO BWFWP CJTPHOP EJ DFSDBSF OVMMB QFSDIร BWFWP HJร UVUUP .JP QBESF NJ BWFWB EBUP UVUUP RVFMMP EJ DVJ JP BWFWP CJTPHOP FSB MVJ JM OBSSBUPSF $PTร JP IP BWVUP VOB DPOWFSTJPOF VOB FWPMV[JPOF )P TFOUJUP DIF MB EBO[B OPO NJ OVUSJWB QJรก DIF BWFWP CJTPHOP EJ BMUSP DJPร EJ QBSMBSF )P BWVUP JM DPSBHHJP EJ DIJVEFSF JM NJP TUVEJP OFM QFS TFHVJSF JM NJP DVPSF 4FOUJWP DIF EPWFWP QBTTBSF BE BMUSP /FMMB NJB WJUB IP TFNQSF BWVUP JM DPSBHHJP EJ DIJVEFSF RVBMDPTB QFS BQSJSNJ BM OVPWP 4FOUJWP EJ GBSMP 4POP TFOTJUJWB %PQP VO BOOP ร WFOVUB GVPSJ MB NJB TUPSJB )P SBDDPOUBUP MB QBSUFO[B DPO i- VMUJNB CVNNBw NFTTB JO TDFOB HJร QJรก EJ DFOUP WPMUF JO 'SBODJB JO *UBMJB F JO #FMHJP VO TVDDFTTP TUSFQJUPTP F BODIF TF GBDDJP BMUSF TUPSJF JM QVCCMJDP NJ DIJFEF sempre questa.
Ottobre 2013
XXXV EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE di CINEMA E DONNE โ VOLVERโ 25-30 OTTOBRE 2013, ODEON FIRENZE JVOHF BMMB 9997 FEJ[JPOF JM Festival Internazionale di Cinema e Donne PSHBOJ[[BUP EB Laboratorio Immagine Donna, DIF TJ TWPMHFSร RVFTU BOOP BMM 0EFPO EJ 'JSFO[F EBM BM 0UUPCSF DPO JM UJUPMP Volver VOP EFJ QJรก CFJ mMN EJ 1FESP "MNPEPWBS SFDJUBUP EB HSBOEJ BUUSJDJ DIF FWPDB JM SJUPSOP BM SBDDPOUP EFMMB SFMB[JPOF USB DJOFNB F EPOOF DSFTDJVUP OFM 'FTUJWBM JO RVFsti ultimi trentacinque anni. 1FS GFTUFHHJBSF M BOOJWFSTBSJP Volver BQSJSร MB โ 50 Giorni di Cinemaโ MB NBSBUPOB EJ DJOFNB QJรก MVOHB E &VSPQB DIF SJVOJTDF CFO OPWF GFTUJWBM JOUFSOB[JPOBMJ SBTTFHOF DJOFNBUPHSBmDIF QSFNJ FVSPQFJ F OPO TPMP "SUJDPMBUP TV TFJ HJPSOBUF DPO DJORVBOUB QSPJF[JPOJ mMN NFEJ F MVOHPNFUSBHHJ DPSUJ F BOJNB[JPOF RVBUUSP QSFNJ JM 'FTUJWBM IB TDFMUP EVF GPDVT i6O GFTUJWBM EJGGFSFOUF JFSJ PHHJ F EPNBOJ USB DJOFNB F EPOOFw F i$POmOJ JOWJTJCJMJ 1PMPOJB F 3FQVCCMJDB $FDBw 2VFTU BOOP JM 'FTUJWBM UPSOFSร B SJMBODJBSF JM QSPQSJP JNQFHOP contro la violenza alle donne QPJDIร MB DSPOBDB EJ PHHJ DJ JNQPOF VOB SJnFTTJPOF GPSUF F VSHFOUF TVJ UFNJ EFMMB violenza e del femminicidio QSPQSJP JO SFMB[JPOF BMMB OVPWB WJTJPOF EFM NPOEP F RVJOEJ BMMB DVMUVSB DIF WJFOF FTQSFTTB JO NPMUF TFEJ F JO NPEP QJรก WJTJCJMF F DPNVOJDBUJWP EBM DJOFNB EFMMF SFHJTUF /PO ร VO DBTP DIF VOP EFJ RVBUUSP 1SFNJ JM 1SFNJP 4JHJMMP EFMMB 1BDF QFOTBUP DPO JM $PNVOF EJ 'JSFO[F TJB OBUP EBMMB WPMPOUร EJ TFHOBMBSF BM HSBOEF QVCCMJDP MF PQFSF NJHMJPSJ QFS MB MPUUB BHMJ TUFSFPUJQJ EJ TFTTJTNP F SB[[JTNP JM QSFNJP ร TUBUP BTTFHOBUP GSB MF BMUSF BMMB TFOFHBMFTF 4Bm 'BZF BMMB GSBODFTF Agnรจs Varda, BMM JOHMFTF Kim Longinotto BMM BMHFSJOB %KBNJMB 4BIBSPVJ BMMB QBMFTUJOFTF -JBOB #BES FE BMM JUBMJBOB Alina Marazzi. /BUP BMMB mOF EFHMJ BOOJ 4FUUBOUB BTTJFNF BM OVPWP GFNNJOJTNP F DPOWJOUP BTTFSUPSF EFM DJOFNB GFTUB DIF TVQFSB HMJ TUFDDBUJ USB DJOFDMVC F DJOFNB DPNNFSDJBMF JM 'FTUJWBM EJ $JOFNB F %POOF EJ 'JSFO[F mO EBHMJ JOJ[J IB JOUFTP BWWJDJOBSF TFNQSF QJรก QFSTPOF BM DJOFNB EJ RVBMJUร DPNF BDDBEFWB OFMMF NPMUF JOJ[JBUJWF EJ mOF 4FUUBOUB DPNF RVFMMB EFM ANJUJDP 'JMNTUVEJP EJ 3PNB -F QSPUBHPOJTUF EJ RVFTUP JOJ[JP EJ 4UPSJB TPOP EPOOF BUUJWF OFMMB QPMJUJDB OFM NPOEP DVMUVSBMF F TPDJBMF PSHBOJ[[BOP EJCBUUJUJ F DPOWFHOJ F DFSDBOP EJ SJDPTUSVJSF MF USBDDF EFMMB WJUB F EFMMB DVMUVSB GFNNJOJMF DBODFMMBUF EBMMB TUPSJB VGmDJBMF *M QSPHSBNNB DPNF EJ DPOTVFUP DJ GBSร TDPQSJSF BVUSJDJ FNFSHFOUJ OFM QBOPSBNB JOUFSOB[JPOBMF UVUUF EJ HSBOEF GPS[B F PSJHJOBMJUร DPNF MB TWJ[[FSB Sรฉverine Cornamousaz, cui รจ dedicata M BQFSUVSB EFM GFTUJWBM F MB GSBODP UVOJTJOB Nadia El Fani DVJ TBSร DPOTFHOBUP JM 4JHJMMP EFMMB 1BDF QFS J TVPJ TUSBPSEJOBSJ MBWPSJ TVMMB NFNPSJB F TVMM BUUVBMJUร EFMMB QPMJUJDB *M TFDPOEP 4JHJMMP EFMMB 1BDF TBSร BUUSJCVJUP BMMB SFHJTUB CFMHB NBSPDDIJOB Kadija Leclere per il TVP PUUJNP mMN E FTPSEJP -F TBD EF GBSJOF $J TBSร NPMUB BUUFO[JPOF QFS M BOJNB[JPOF DPO MB HSBOEF QSPUBHPOJTUB QPSUPHIFTF Regina Pessoa F MF OVPWF BVUSJDJ EB 1PMPOJB F #JFMPSVTTJB *O DIJVTVSB MB NBFTUSB EFMMB DPNNFEJB QSBHIFTF Maria Polednakova preTFOUFSร JM TVP VMUJNP MBWPSP You Kiss Like Devil. E.C.
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Come nasce il racconto dellโ emigrazione della tua famiglia? *P BWFWP UBOUJ BQQVOUJ TVMM FNJHSB[JPOF 1FOTBWP BMMB NJB GBNJHMJB BMMB MPSP QBSUFO[B BJ NJFJ OPOOJ QBSUJUJ BTsieme a noi, allโ epoca, ad ottantโ anni. Partire per una UFSSB EPWF OPO TJ DPOPTDF OFBODIF MB MJOHVB ร VOB DPTB NPMUP EJGmDJMF F QFOTBWP BMMB GBUJDB EFJ NJFJ OPOOJ *P QPSUBWP TFNQSF DPO NF RVFTUJ BQQVOUJ QFS NF FSB VOB RVFTUJPOF -J QPSUBJ BODIF BM NBFTUSP (PVHBVE QFOTBOEP JO GPOEP DIF GPTTF VOB DPTB DIF SJHVBSEBWB TPMP NF F OPO HMJ BMUSJ .B VO HJPSOP JM NJP .BFTUSP NJ EJTTF DIF JP BWFWP HJร UVUUP %PWFWP SBDDPOUBSF RVFTUB storia. Lui mi ha dato la spinta. Di cosa parla il tuo cunto, Lโ ultima bumma? - VMUJNB CVNNB M IP TDSJUUP JO OPWF NFTJ DPNF GPTTF VO QBSUP &SB VOB OFDFTTJUร VO CJTPHOP FE VOB HJPJB 3BDDPOUP MB QBSUFO[B EFMMB NJB GBNJHMJB F SBDDPOUP NJP QBESF JM QFSTPOBHHJP DFOUSBMF DIF NJ IB USBTNFTTP M BNPSF QFS MB 4JDJMJB MB HJPJB ยต DPNF TF MVJ QBSMBTTF BUUSBWFSTP NF &SB VO VPNP QPTJUJWP NPMUP HJPJPTP SBDDPOUBWB MF DPTF CFMMF F GFMJDJ EFMMB TVB UFSSB CFODIร BWFTTF TPGGFSUP OFMMB TVB WJUB NB OPO NFUUFWB NBJ JO MVDF JM OFHBUJWP /F - VMUJNB CVNNB TJ SJEF F TJ QJBOHF F MB HFOUF BMMB mOF NJ BTQFUUB QFS EJSNJ DIF RVFMMP DIF
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A TUTTO SCHERMO
VENEZIA E CINEMA: 70 ANNI IN MOSTRA di Elisabetta Colla
MOLTE LE OPERE IN CONCORSO DEDICATE A TEMI DI GENERE. E ELENA COTTA VINCE LA COPPA VOLPI
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ur essendo ormai un’anziana signora, la Settantesima Mostra Internazionale d’ArUF $JOFNBUPHSBm DB EJ 7FOF[JB VOP EFJ QJá BOUJDIJ 'FTUJWBM EJ $JOFNB EFM NPOEP porta splendidamente i suoi anni e, proQSJP OFMM FEJ[JPOF IB EJNPTUSBUP UVUUB MB TVB WJ UBMJUË /FM DPSTP EFM ¡ BOOJWFSTBSJP JOGBUUJ IBOOP USPWBUP TQB[JP F SJDPOPTDJNFOUP OVNFSPTF QFMMJDPMF EFEJDBUF BM UFNB EFMMF EPOOF F EFMMB WJPMFO[B F BE BMUSF TUPSJF AGPSUJ EJ FNBODJQB[JPOF F EFUFSNJOB[JPOF DBQBSCJFUË GFNNJOJMF 1SJNP GSB UVUUJ WB DJUBUP JM m MN Miss Violence WJODJUPSF EFM -FPOF E "SHFOUP BM DPODPSTP EJSFUUP EBM SFHJTUB HSFDP Alexandros Avranas DIF JOJ[JB DPO JM TVJDJ EJP EJ VOB CBNCJOB OFM HJPSOP EFM TVP EFDJNP DPN QMFBOOP JO VOB GBNJHMJB BQQBSFOUFNFOUF OPSNBMF F OFQQVSF MF SJDFSDIF EFJ 4FSWJ[J TPDJBMJ BQQSPEFSBO OP BMMB TQBWFOUPTB TDPQFSUB EJ VO OVDMFP GBNJMJBSF QSPGPOEBNFOUF NBMBUP EPWF m HMJF F OJQPUJ WFOHPOP GBUUF QSPTUJUVJSF FE BCVTBUF EBMM FUË EJ BOOJ EB VO OPOOP QBESPOF DIF NBOUJFOF DPTÖ M JOUFSB GBNJHMJB F JO VO BUNPTGFSB DMBVTUSPGPCJDB F RVBTJ BTFUUJDB EJ GBMTB OPSNBMJUË DPOUSPMMB PHOJ MPSP NPTTB DPO MB TJ MFOUF DPOOJWFO[B EFMMB OPOOB "MUSB TUPSJB EVSJTTJNB F TFO[B BQQBSFOUF WJB EJ TDBNQP RVFMMB SBDDPOUBUB OFM MVOHIJTTJNP m MN La moglie del poliziotto EJWJTJ JO CSFWJ DBQJUPMJ EFM SFHJTUB UFEFTDP 1IJ MJQ (SPOJOH DIF EJQJOHF MFUUFSBMNFOUF NPMUF TDFOF
TPOP DPNF RVBESJ MB ACBOBMJUË EFM NBMF OFMMB USBHJ DB DBUBCBTJ EJ 6XF VO BHFOUF EJ QPMJ[JB %BWJE ;JN NFSTDIJFE EFMM BEPSBUB NPHMJF $ISJTUJOF "MFYBOESB 'JOEFS F EFMMB MPSP CBNCJOB EJ USF BOOJ %BMMB GFMJDJUË EFJ QJD OJD TVMM FSCB TJ QBTTB BJ MJWJEJ FE BMMF QFSDPTTF MB DJOFQSFTB JOEVHJB B MVOHP TVM DPSQP EJ MFJ DPQFSUP EJ FNBUPNJ BMMF TQJOUF BMMF BHHSFTTJPOJ JNNPUJWBUF AQFS USPQQP BNPSF TJ HJVTUJm DB MVJ F MFJ MP BTTFDPO EB OPO MF UPHMJF JM TVP m OP B QFSEFSF PHOJ SJTQFUUP EJ TÏ TUFTTB "MUSB GPSNB EJ WJPMFO[B QJá TPUUJMF NB OPO QFS RVFTUP NFOP EFWBTUBOUF RVFMMB FWJEFO[JBUB OFM m MN UVSDP Koksuz-Nobody’s Home EFMMB HJPWBOF SFHJTUB %FOJ[ "LÎBZ QSFTFOUBUP BMMF (JPSOBUF EFHMJ "VUPSJ PWWFSP J 7FOJDF %BZT VOB EFMMF TF[JPOJ QB SBMMFMF EFM 'FTUJWBM EJ 7FOF[JB EPWF Ò QPTTJCJMF USPWBSF QJDDPMJ HJPJFMMJ JOEJQFOEFOUJ GSB DVJ RVFTUP m MN DIF SBDDPOUB EJ DPNF VOB GBNJHMJB EJ *[NJS DJUUË OB UBMF EFMMB SFHJTUB EPQP MB NPSUF EFM QBESF NBSJUP EJWFOHB EJTGVO[JPOBMF OPO SJVTDFOEP B SJDPTUSVJSF la propria identità né a mantenersi unita: la madre, /VSDBO OPO FTDF QJá EJ DBTB QBTTB MF TVF HJPSOBUF EBWBOUJ BMMB 57 QVMFOEP PTTFTTJWBNFOUF MB DBTB VS MBOEP DPOUSP J m HMJ F DIJFEFOEP MPSP EJ SJTPMWFSF PHOJ tipo di situazione di emergenza, in un misto di deQSFTTJPOF F HJHBOUFTDP FHPJTNP *M m HMJP TFEJDFOOF MLFS TGPHB MB TVB SBCCJB DPO BUUJ EJ CVMMJTNP TFTTP F TQJOFMMJ MB QSFBEPMFTDFOUF ½[HF DFSDB JOWBOP EJ BUUJSBSF M BUUFO[JPOF EFMMB NBESF NB Ò TV 'FSJEF MB
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EFMMB $PQQB 7PMQJ QFS MB NJHMJPS JOUFSQSFUB[JPOF GFNNJOJMF "ODIF "MCB 3PISXBDIFS SFDJUB OFM mMN EFMMB %BOUF OFJ QBOOJ EJ VOB iQVOLBCCFTUJBw JO SFBMUË VO BOJNB HFOUJMF DIF USBEVDF DJÛ DIF WFEF JOUPSOP B TÏ JO CFMMJTTJNJ EJTFHOJ B DBSCPODJOP - BUUSJDF EVF WPMUF QSFTFOUF B 7FOF[JB Ò JOGBUUJ BODIF QSPUBHPOJTUB EFMMB QFMMJDPMB &RQ LO ÀDWR VRVSHVR QSFTFOUBUB GVPSJ DPODPSTP F EJSFUUB EB $PTUBO[B 2VBUSJHMJP EPDVNFOUBSJTUB F SFHJTUB EJ HSBOEF UBMFOUP WJODJUSJDFEFM /BTUSP E "SHFOUP QFS JM NJHMJPS EPDVNFOUBSJP DPO Terramatta VO PQFSB CSFWF FE JOUFOTB CBTBUB TV VO GBUUP EJ DSPOBDB WFSB TV DVJ TPOP JO DPSTP JOEBHJOJ DJPÒ MB DIJVTVSB QFS JOTBMVCSJUË EJ BMDVOJ MBCPSBUPSJ EFMMB 'BDPMUË EJ 'BSNBDJB EFMM 6OJWFSTJUË EJ $BUBOJB F MF TUPSJF EFMMF UBOUF QFSTPOF DPJOWPMUF JOUPTTJDBUF F EJTJMMVTF E
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LEGGERE L’ALBERO
FAMIGLIA
DI BRUNA BALDASSARRE
Sentiamo l’Avvocata
VERSO UNA NUOVA CREATIVITĂ€
L’INOSSERVANZA DELL’OBBLIGO DI FARE INCONTRARE I FIGLI CON IL GENITORE NON CONVIVENTE di Simona Napolitani mail: simonanapolitani@libero.it
Cara Bruna, sono un’avvocata 46enne sposaUB EPQP BOOJ EJ m EBO[BNFOUP DPO m HMJ VO NBTDIJFUUP EJ anni e una femminuccia di circa QJĂĄ HBUUJÞø Sono nata in una famiglia in cui lavorava solo il papĂ e, fortunatamente per me e mio fratello di 41 anni, la nostra mamma era DBTBMJOHB FY QBSSVDDIJFSB ø "MUSJ UFNQJ $IJTTĂ‹ DPNF J OPTUSJ m HMJ vivranno invece gli impegni professionali? Che cosa vedi dal mio BMCFSP ø Elisa Cara Elisa, è vero, erano altri tempi, soprattutto per i giovani, facilitati nei modelli da introiettare. Gli impegni professionali saranno duri per tutti, perchĂŠ c’è un profondo abisso tra l’idealitĂ e la conquista della realtĂ . Per troppi anni tutto è sembrato lecito, anestetizzati tra l’indifferenza e l’onnipotenza di chi avrebbe dovuto invece rappresentarci con un minimo di coerenza e decoro, tali da potersi riconoscere come appartenenti a una societĂ â€œcivileâ€?. Per i tuoi impegni, invece, le lotte delle donne hanno portato a un’autenUJDB FNBODJQB[JPOF F J UVPJ m HMJ comprenderanno con amore i tuoi TBDSJm DJ 1FS J UVPJ HBUUJ BOESĂ‹ DFS
l Giudice della separazione, per l’elevato conn JUUP USB J HFOJUPSJ IB QSFWJTUP DIF JM QBESF OPO poteva frequentare l’abitazione materna, dalMB RVBMF BWSFCCF EPWVUP TPMP QSFMFWBSF J m HMJ J RVBMJ QFS MB TJUVB[JPOF DPOn JUUVBMF EFUFSNJOBUB si, sarebbero stati accompagnati fuori dal cortile di casa, e nello stesso luogo il padre li avrebbe riaccompagnati la sera. SennonchÊ, la madre viene denunciata per elusione del provvedimento del giudice, perchÊ in occasione di una malattia dei minori non avrebbe consentito al padre EJ WFEFSF J m HMJ QSFTTP MB TVB BCJUB[JPOF %PQP alterne vicende processuali, la Corte di Cassazione assolve la moglie perchÊ il fatto non sussiste ed afferma il seguente importante principio: ´LO ULÀ XWR GL GDUH HVHFX]LRQH D XQ SURYYHGLPHQWR GHO JLXGLFH FKH FRQFHUQD OҋDIÀ GDPHQWR GL À JOL PLQRUL H OH PRGDOLWj GL UHOD]LRQH GHO JHQLWRUH QRQ DIÀ GDWDULR SXz FRQVLGHUDUVL VFULPLQDWR H LQ RJQL FDVR HVFOXGHUH OD VXVVLVWHQ]D GHO UHDWR TXDQGR OҋDGHPSLPHQWR LPSOLFKHUHEEH XQ SUHJLXGL]LR GH JOL LQWHUHVVL GHO PLQRUH¾ I Giudici di legittimità hanno escluso una condotta elusiva dell’obbligo JNQPTUP BM HFOJUPSF BGm EBUBSJP EJ GBSF FTFSDJUBSF JM EJSJUUP EJ WJTJUB QFSDI� EBM DFSUJm DBUP NFEJDP risulta che i bambini erano ammalati, e che la TJUVB[JPOF DPOn JUUVBMF FSB UBMF EB OPO DPOTFOUJSF l’incontro nell’abitazione materna. Si tratta, purtroppo, di situazioni assai frequenti. In particolare accade che le madri, collocatarie P BGm EBUBSJF EJ m HMJ WFOHPOP DPJOWPMUF F SJUFOV te responsabili della mancata frequentazione dei minori con il padre. Oggi è diventata una afferma[JPOF SJDPSSFOUF TF J m HMJ OPO WPHMJPOP P OPO QPT sono incontrare il padre, ne risponde la madre. Bisogna prestare attenzione a tale preoccupanUF GFOPNFOP F WFSJm DBSF DIF DJÛ OPO EJWFOUJ VO atteggiamento culturale. Per fortuna, nel caso su esposto la Cassazione ha ben inquadrato la fattispecie ed escluso, pertanto, qualsiasi coinvolgimento della donna.
I tamente meglio, in quanto la loro umanizzazione sta andando alla grande contrapposta all’animalizzazione degli umani‌ Il tuo albero non è frequente e ricorda qualcosa di raccolto nella sua maestosa umiltĂ . Ăˆ il simbolo della riservatezza, della solitudine SJDFSDBUB DPNF SJGVHJP EBMMF EJGm coltĂ . Nel tronco si riscontrano i traumi o le esperienze particolari vissute negli anni: 3, 31, 43. L’albero rivela un temperamento introverso, legato alla malinconia, ma anche a una sacralitĂ simbolica. Qualcosa di simile alla fase CJPHSBm DB DIF TUBJ BUUSBWFSTBOEP la quale richiede un cammino verso una nuova armonia interiore, in sostituzione della bellezza esteriore che si avvia al compimento del suo corso. Ăˆ la fase della nuova creativitĂ , caratterizzata da qualitĂ spirituali, proprio come la cima del tuo cipresso protesa a svettare verso il cielo!
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SPIGOLANDO tra terra, tavola e tradizioni DI PAOLA ORTENSI
NOSTRA SIGNORA LA CASTAGNA “La castagna di fuori è bella, di dentro ha la magagna!” Così un antico proverbio, su cui c’è molto da discutere ed imparare. Confermato che le castagne piccole o grandi sono belle con il loro marrone luminoso, è vero: quando marciscono mostrano sempre un guscio che nasconde e inganna, mantenendo integra la propria forma che può raggrinzirsi solo dopo tanto tempo quando il marcio ha svuotato il frutto. Il detto in questione ne richiama un altro che non ha nulla a che fare con le castagne ma ha a che fare con l’idea che non ci si possa fermare all’apparenza e quindi che “L’abito non fa il monaco”, continuando con un altro modo di dire .”Togliere le castagne dal fuoco” ci riporta alla capacità di cogliere il momento giusto per valutare che la castagna è ben arrostita sul braciere e che qualche momento in più la rovinerebbe e per traslato il proverbio ci dice che diventerebbe un problema se non ci fosse qualcuno tempestivo nel risolvere la situazione. Quando l’autunno incalza le caldarroste (che bella definizione!) trasmettono allegria, appoggiate ordinatamente sul braciere all’angolo della strada o alla rinfusa nelle tipiche padelle bucate su fornelli o caminetti nelle case. I fori sul fondo delle padelle sono indispensabili per permettere al calore di penetrare bene nel cuore del frutto e cuocerlo mostrando quello spettacolo di marrone e giallo che si intravede dal
taglio - in gergo ‘castrazione’- operato sul guscio per evitare che le castagne scoppino, compiendo piccoli voli in aria. Per continuare coi modi dire quel “ti ho preso in castagna” inteso come’ti ho scoperto mentre fai una cosa di nascosto’ può essere riportato al prendere e gustare una buona caldarrosta o comunque un frutto lontano da occhi indiscreti. Note anche come marroni quando sono, pare, figli di alberi “coltivati” migliorati con innesti, le castagne nascono da alberi che forniscono un legno fra i più pregiati; alberi che crescono per centinaia di anni continuando imperterriti a regalare frutti preziosi per la loro capacità nutritiva. Nel Parco Regionale dell’Etna si trova il Castagno dei cento Cavalli dall’età stimata di oltre 3000 anni. Il castagno non a caso fu chiamato nel tempo ‘albero del pane’ e le castagne ‘pane dei poveri’ in quanto crude, cotte o trasformate in farina hanno nei secoli fornito nutrimento sicuro, sfamando i più poveri soprattutto in montagna. La loro importanza motiva l’incredibile numero di feste e sagre che le vedono protagoniste. Belle a vedersi escono dai ricci, che le proteggono dove sono cresciute abbracciate mediamente in
tre, negli alberi dei boschi, e iniziano il loro percorso alimentare. Grandi, piccole, senza buccia una volta cotte o lessate, seccate, depositate nei cartoccetti di carta gialla come caldarroste, o mitiche mosciarelle, sono amiche fidate dell’autunno, dell’inverno. Arrostite dal fuoco, lessate nell’acqua o nel vino, macinate come farina: castagnaccio, pastella per frittelle, mont blanc o marron glacé possono fornirci un completo menù. Senza dimenticare il miele che dal castagno ha preso l’essenza e di ogni formaggio diviene condimento ammaliatore.
RICETTE
GNOCCHETTI DI CASTAGNA Passare al setaccio o al mixer 1/2kg di castagne lessate e sbucciate, impastate la purea con 80 gr farina bianca, 40gr farina grano saraceno, sale, pepe, noce moscata, un po’ d’acqua e latte per amalgamare. Preparare piccoli gnocchi. Cuocere e scolare man mano che vengono a galla. Ripassare in padella con burro e gherigli di noce. Servirli con abbondante grana. Ottimi anche col pesto stemperato da panna da cucina
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www.fondazionecerratelli.it diegoarte@libero.it
DONNE E CONSUMI di Viola Conti
LE DONNE.... DI VERDI EJTUBO[B EJ EVFDFOUP BOOJ EBMMB OBTDJUB EJ (JVTFQQF 7FS EJ MB 'POEB[JPOF $FSSBUFMMJ SFOEF PNBHHJP BM DJHOP EJ Busseto esponendo costumi di scena delle sue piÚ celebri eroine. Un’esposizione tutta al femminile, però non le donne di Rossini, di Donizetti, di Bellini, languide, appassioOBUF NBMBUF QVSF WPUBUF BM TBDSJm DJP /FJ ESBNNJ EJ 7FSEJ EB Nabucco in poi, cambia tutto: Abigaille, Elvira, Odabella, Lady .BDCFUI F QPJ (JMEB -FPOPSB "[VDFOB 7JPMFUUB F BODPSB Elisabetta, Aida, Amneris, Desdemona sono donne di carne e di sangue, di testa e di cuore, che abitano in palcoscenico ma che assomigliano sempre di piÚ a quelle che si incontrano nelle case, nelle strade. Donne che portano in scena sentimenti nei quali tutti si riconoscono. Attraverso le sue donne 7FSEJ DPNVOJDB VO OVPWP NPOEP DIF DPO JM TVP OPNF EJWJFOF QSJNP QSPUBHPOJTUB "UUSBWFSTP M PQFSB MJSJDB EJ 7FSEJ TJ TUBOOP GPSNBOEP HMJ JUBMJBOJ "MMPSB MF m HVSF di Giovanna D’arco, eroina che saDSJm DB MB TVB WJUB DPNCBUUFOEP QFS MB QBUSJB F 0EBCFMMB DIF Tm EB F VD cide Attila, rendono onore a tutte le donne italiche e diventano il simbolo di una vera e propria rivoluzione che muove i suoi primi passi sulle tavole dei palcoscenici di tutta Italia. L’allestimento della mostra - pensato da Floridia Benedettini e Diego Fiorini - ci conduDF B 7JMMB 3PODJPOJ 1JTB ‌ sembra che i suoi celebri abitanti l’abbiamo appena lasciata e che subito i costumi delMB DPMMF[JPOF $FSSBUFMMJ abbiano scelto le sale abbandonate a propria dimora. Ed oggi si mettono in mostra per celeCSBSF JM HFOJP EJ 7FSEJ MF UBOUF EPOOF DIF IBOOP EBUP WPDF BMMF sue eroine, il magistero creativo di grandi maestri costumisti che hanno disegnato i costumi e le preziose mani che hanno con maestria artigiana senza pari realizzato i costumi oggi esposti. La mostra è aperta dal martedÏ alla domenica dalle 15.00 BMMF FE Ò WJTJUBCJMF m OP BM GFCCSBJP * UFTUJ le musiche e il video sono curati da Augusto Lombardini, studioso e profondo conoscitore del mondo operistico. (VBSEBOEP BM GVUVSP -B GPOEB[JPOF $FSSBUFMMJ DPNF PHOJ anno organizza corsi di Alta Formazione per sarti di scena, con l›obiettivo di formare giovani che possano diventare eccellenti operatori del settore come coloro che hanno realizzato con tanUB NBFTUSJ J DPTUVNJ EFMM "SDIJWJP $FSSBUFMMJ
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BELLEZZA FAI DA TE: ATTENZIONE AGLI EFFETTI COLLATERALI Adusbef e Federconsumatori hanno segnalato all’Antitrust e, denunciato al ministero della Salute, l’imponente campagna pubblicitaria della LABO COSPROPHAR SUISSE, nota ditta produttrice di cosmetici, che reclamizza con intere pagine sui maggiori quotidiani, il prodotto “FILLERINAâ€?, un composto a base di acido ialuronico che WJFOF QSFTFOUBUP DPNF im MMFSw QFS MF SVHIF øJ DVJ SJTVMUBUJ NJSBCPMBOUJ riuscirebbero a dare turgore ai tessuti cutanei, come seno, viso e labbra, riuscendo a risolvere le “esigenze di riempimento di zone del viso e del collo come zigomi, rughe e di aumento del seno o delle labbraâ€?. Il messaggio pubblicitario propone FILLERINA come “Filler da fare a casaâ€? e la esibisce come frutto di una “lunga ricercaâ€? che ha portato ad una “certezzaâ€?; ne decanta le virtĂš illustrando le qualitĂ di 6 tipologie di acido ialuronico che sarebbero capaci di penetrare negli strati piĂš profondi della pelle riempiendo le rughe e aumentandone i volumi. Gli effetti ed i risultati mirabolanti che LABO attribuisce a FILLERINA vengono propinati dall’azienda come frutto di una lunga ricerca TDJFOUJm DB DPOEPUUB B EFUUB EFMMB EJUUB iDPO UFTU FY WJWP DPO VOB TUSV NFOUB[JPOF EJ MBCPSBUPSJP TQFDJm DB DIJBNBUB $FMMF EJ 'SBO[w 7JFOF FWJEFO[JBUP DIF JM QSPEPUUP Ă’ TUBUP TPUUPQPTUP B CSFWFUUP TWJ[[FSP $) 705713B1. Segue anche una dettagliata spiegazione in termini tecOJDP TDJFOUJm DJ EFMM B[JPOF EFMMF EJWFSTF NPMFDPMF EJ BDJEP JBMVSPOJDP sulla cute che dovrebbe, stando a quanto sostiene LABO, riempirsi e acquisire turgore. Il tutto viene arricchito da foto molto accattivanti che ritraggono il viso, il seno e le labbra di una giovane donna allo scopo di evidenziare i campi d’azione dei vari tipi di FILLERINA che sono, appunto, il viso, il seno e le labbra. Le foto in questione evidenziano come, sotto l’azione di FILLERINA, le parti del corpo femminile siano “perfetteâ€? e senza ombra di ruga. Solo a fondo pagina e, con caratteri piccolissimi, è recata la locuzione: “le immagini non sono rappresenUBUJWF EFM SJTVMUBUPw 7FOHPOP QPJ JMMVTUSBUJ HMJ TUSVNFOUJ BUUSBWFSTP J RVBMJ applicare il prodotto, sia mediante foto sia, attraverso descrizioni e spiegazioni. Nella denuncia inviata all’Antitrust ed al Ministero della 4BMVUF "EVTCFG F 'FEFSDPOTVNBUPSJ SJUFOHPOP DIFøJM NFTTBHHJP TJB ingannevole e gravemente pericoloso, in quanto induce molte donOF TJB HJPWBOJøDIF NFOP HJPWBOJ BE BDRVJTUBSF VO QSPEPUUP DIF QSP NFUUF NJSBCPMBOUJ SJTVMUBUJ TVM DPSQPøEB VUJMJ[[BSF iGBDJMNFOUFwøB DBTB BUUSBWFSTP NJDSP JOJF[JPOJ DIF BOESFCCFSP GBUUF JOWFDF øTPMP EB NBOJ FTQFSUF /VMMB TJ EJDF TVJ QPTTJCJMJ FGGFUUJ DPMMBUFSBMJ FøOPO DJ TPOP TQJF gazioni su ciò che occorre fare in caso di uso errato del prodotto. Per tutti questi motivi, Adusbef-Federconsumatori chiedono all’Antitrust di aprire una istruttoria sul caso.
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L’OROSCOPO DI
ZOE Ottobre
PREDIZIONI SEMI-SERIE E PRONOSTICI POSSIBILI
concetti più difficili e sfuggenti su cui riflettere. Però, quando ne facciamo esperienza, sappiamo benissimo di che si tratta. Grazie a un fulgido Mercurio, la tua attenzione nel corso del mese sarà catturata dalla bellezza, dell’arte e della natura.
CARA ARIETE, “I create myself”, diceva a se stessa Susan Sontag nei suoi diari, che non considerava un semplice strumento di espressione, bensì un mezzo per costruire la consapevolezza di sé. Può sembrare una frase totalmente presuntuosa, e in effetti in un certo senso lo è! Eppure, potrebbe esserlo in modo concreto e positivo per te, specialmente nel corso del mese di ottobre, in cui la potenza di Saturno ti sosterrà dal punto di vista razionale ma anche pratico. Se vuoi creare te stessa, ebbene, questo è il momento giusto! CARA TORO, così dice Calibano nella Tempesta di Shakespeare: “Ricordati però di prendergli prima i libri incantati, ché senza quelli non è che un povero sciocco, come me”. Ammetto che fuori contesto questa citazione potrà sembrarti un po’ enigmatica, ma il punto è: qual è l’oggetto o la qualità depositaria del tuo personale incanto? La caratteristica che ti distingue dagli altri? Una volta che avrai individuato il tuo “libro incantato”, tienigli fede, poiché nel corso del prossimo mese tutto il resto potrebbe cambiare... CARA GEMELLI, la scrittrice americana Rebecca Solnit ha coniato la (geniale) categoria dei “men-explain-things-tome”, ridicolizzando l’arroganza e il paternalismo di alcuni uomini. Tra questi, il protagonista dell’episodio esilarante che l’ha “ispirata”: non potendo accettare l’idea che proprio lei, una giovane donna, fosse l’autrice di un importante libro, discusso su importanti riviste, l’uomo in questione la intrattiene a lungo durante una festa raccontandogliene i contenuti, sordo ai suoi richiami: “l’ho scritto io!”. Insomma: mi appello alla tua ironia per superare la difficoltà di qualche incontro faticoso, soprattutto in ambito lavorativo. CARA CANCRO, annotava la filosofa Simone Weil nel 1942, poco prima di morire: “Tutte le volte che si riflette sul bello, si è arrestati da un muro. Tutto ciò che è stato scritto al riguardo è miserabilmente ed evidentemente insufficiente”. È proprio così: il bello è uno dei
CARA LEONE, “Io sono ancora grande, è il cinema che è diventato piccolo!”, afferma la grande Gloria Swanson in Viale del tramonto, straordinario film del 1950 di Billy Wilder. Ti sentirai così nel corso del prossimo mese, e - cosa devo dirti? - hai ragione: sarà difficile imbatterti in interlocutori con la tua stessa grandeur e generosità. Ma, proprio per questo motivo, non lasciarti tentare da un dorato isolamento, e se ti capiterà di incontrare qualcuno “all’altezza”, fatti trovare attenta e disponibile. CARA VERGINE, per il mese di ottobre ti dedico questi versi del poeta Thomas S. Eliot, tratti da Little Gidding, l’ultimo dei Quattro Quartetti: “Noi non cesseremo mai di esplorare/e la fine di tutto il nostro esplorare/sarà giungere dove siamo partiti/e conoscere il posto per la prima volta”. Marte e Mercurio in posizione favorevole acuiscono la tua intelligenza, che potrai utilizzare per congiungere la fine della tua ricerca con un nuovo, inedito inizio. CARA BILANCIA, la Femen Inna Shevchenko, scelta in Francia come modello per la nuova Marianne da stampare sui francobolli, ha commentato: “Bene, così tutti i fascisti e gli omofobi dovranno leccarmi il culo quando vogliono spedire una lettera!”. Lo so che questa risposta stona con la tua innata eleganza e il tuo celebre equilibrio, però dai! Non è divertente, ogni tanto, spiazzare tutti con una rispostaccia? Basta pacatezza, sfogati un po’ anche tu! Per questo mese ti autorizzo io. CARA SCORPIONE, nel momento in cui Rosemary, personaggio di Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald, si sentiva tradita e triste, “un oggetto in moto venne in vista. Era un enorme castagno d’India fiorito [...] legato ad un lungo carro e che sembrava squassato dalle risa: come una bella persona costretta a un atteggiamento indecoroso, ma fiduciosa nondimeno di essere bella”. Nonostante un po’ di fatica a causa di Marte fino alla metà di ottobre, avrai un periodo colmo di visioni di questo tipo, oniriche e ottimiste come un albero che ride...
CARA SAGITTARIO, per descriverti il senso di attesa e quasi di sospensione che ti coglierà questo mese, durante il quale Mercurio e gli altri pianeti ti sollecitano a molti ripensamenti, ti dedico questi bellissimi versi di Vittorio Sereni, dalla poesia Terrazza: “Improvvisa ci coglie la sera./Più non sai/dove il lago finisca;/ un murmure soltanto/sfiora la nostra vita/sotto una pensile terrazza./Siamo tutti sospesi/a un tacito evento questa sera/entro quel raggio di torpediniera/ che ci scruta poi gira se ne va”. CARA CAPRICORNO, l’estate scorsa, più o meno verso Ferragosto, mi è capitato di passare in macchina sulla strada statale Bradanica, che si snoda per circa cento chilometri tra la Puglia e la Basilicata. Il paesaggio è davvero suggestivo, ma dopo mezz’ora ho cominciato a provare una certa inquietudine. Qual era il problema? Non avevamo incontrato nemmeno un’altra auto: deserto assoluto! La Bradanica mi fa pensare a te: bella e solitaria. Ma per questo mese ti suggerisco di non esagerare con l’isolamento, poiché le opinioni di chi ti sta intorno potrebbero essere per te molto importanti! CARA ACQUARIO, Luc Dardenne, autore insieme al fratello JeanPierre di molti film davvero belli, descrive in questo modo il compito del regista: “Missione infinita per il cineasta: far sì che il mondo sia, far sì che l’uomo sia, vedendolo e facendolo vedere”. Nel corso di un mese in cui avrai voglia di isolarti un po’, in cui maturerai una certa diffidenza verso il mondo e la vita, ti suggerisco allora di sfruttare questa attitudine contemplativa per guardarti intorno, e imparare a vedere davvero. CARA PESCI, così W.G. Sebald, nel bellissimo romanzo Austerlitz, descrive l’indimenticabile fascino di Adela: “ella sollevò allora la mano libera e mi ravviò i capelli sulla fronte, quasi sapesse che quell’unico gesto le dava il privilegio di essere ricordata”. Nel corso di questo mese, e sempre di più verso la fine dell’anno, avrai il favore di Venere, sarai creativa, seducente, consapevolmente affascinante e capace di piccoli gesti memorabili.
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DALLA PARTE DEL SOGNO Poesia e prosa in una nuova antologia della letteratura macedone contemporanea di Luca Benassi
a book Salento edizioni controluce pubblica “Macedonia: la letteratura del sognoâ€? a cura di Anastasija Gjurcinova. Il testo presenta al pubblico italiano un’ampia selezione della prosa e della poesia della Macedonia, SFOEFOEP DPOUP EFMMF TQFDJmDJUĂ‹ dei movimenti e delle tendenze che si agitano nella letteratura della repubblica balcanica. Il testo colma un vuoto, infatti, se si esclude qualche limitata ricognizione in rivista, le ultime pubblicazioni sull’argomento risalgono agli anni Sessanta (“Antologia della poesia macedoneâ€? a cura di G. Scotti, edizioni Maia, Siena 1965 e “Narratori macedoniâ€?, scelta di M. Gjurcinov e traduzione di G. Scotti, edizioni Maia, Siena 1967): in questi anni la storia ha DPNQMFUBNFOUF DBNCJBUP MB mTJPOP-
L
mia geopolitica e sociale della Macedonia, e sono cresciute, a partire dagli anni Novanta su entrambe le sponde dell’Adriatico, gli interessi e le collaborazioni non solo letterarie, rendendo ormai indispensabile un lavoro critico di ampio respiro. Il pregio di questo volume è di presentare la ‘nuova’ letteratura macedone, intesa non solo come la proposizione di voci appartenenti alle ultime generazioni, ma anche come letteratura che si è costituita come ‘nuova’ e ‘nazionale’ a partire dagli anni Novanta del secolo scorso (dopo l’indipendenza dalla Jugoslavia nel 1991). -B EFmOJ[JPOF EJ OVPWB MFUUFSBUVSB NBDFEPOF OPO Ă’ BGGBUUP QBDJmDB JO ambito accademico: da una parte la si riferisce alla letteratura che si TWJMVQQB EPQP MB mOF EFMM 0UUPDFOUP a seguito della rinascita culturale e BMMB EFmOJ[JPOF EFMM JEFOUJUĂ‹ OB[JPOBle della maggior parte dei paesi balcanici, mentre la critica dominante la riporta alla letteratura contemporanea sviluppatasi dopo il secondo DPOnJUUP NPOEJBMF B TFHVJUP EFMMB DPEJmDB[JPOF EFMMB MJOHVB NBDFEPne. Questa antologia preferisce, invece, indagare lo sviluppo letterario degli ultimi due decenni, nei quali la Macedonia si costituisce nazione in un rapporto paritario con le altre nazioni balcaniche. Ecco allora autori e autrici che affrontano le turbolenze sociali, etniche, politiche, QFS EJBMPHBSF DPO M BUUVBMJUĂ‹ EJ VOB TUPSJB GBUUB EJ JEFOUJUĂ‹ OB[JPOBMF F NVMUJFUOJDJUĂ‹ BMMB SJDFSDB EJ SFMB[JPni con i propri vicini europei e della penisola balcanica, per superare MF GSBHJMJUĂ‹ EJ VO QBTTBUP SFDFOUF ancora segnato dal cambiamento e della transizione non sempre paDJmDJ Âľ RVFTUB VOB MFUUFSBUVSB OFMMB quale si percepiscono una tensioOF F VOB WJUBMJUĂ‹ TUSBPSEJOBSJF VOB DBQBDJUĂ‹ EJ SJWPMHFSF MP THVBSEP BM sogno del futuro. Colpisce anche la notevole presenza di voci femminili capaci di portare “nuove tematiche e nuove prospettiveâ€? nella scrittura della Macedonia. Questo libro vede
la collaborazione di 9 traduttrici, la revisione dei testi a cura di Alessandra Ksenija Jelen e le note sugli autori a cura di Katerina Milenova-Zahariev e Anastasija Gjurcinova, che mSNB BODIF MB QSFGB[JPOF BM WPMVNF Anastasija Gjurcinova, saggista e traduttrice, è docente di letteratura JUBMJBOB BMM 6OJWFSTJUË i4BOUJ $JSJMMP F Metodio� di Skopje, Macedonia. Si occupa delle relazioni interletterarie italo-macedoni. UNA CASA Lindita Ahmeti Sull’infanzia dolente galleggiano due colori il bianco e il nero c’è una pianura di sogno con l’erba riarsa dove si vede solo un enorme gelso la mia casa il mio strazio e tante chincaglierie proseguono i ricordi attraverso gli anni l’orologio batte e il pericolo le fa cadere implacabile butta nell’olio le chincaglierie una per una rimane a galla dell’immortalità la vecchia casa come un battello di dolore nell’eremo di mare del mio sogno col grande ritratto di mio padre sopra l’uscio e la soglia sfavilla (traduzione di M. G. Cvetkovska)