NONSOLOROSA gennaio 2011

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MAURIZIO BATTISTA

INTERVISTA A

Anno II- N. 10 GENNAIO 2011- mensile - Registrazione tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010- Distribuzione gratuita

COPIA OMAGGIO

Mensile di attualità , politica, cultura, gossip, spettacolo e sport

SEDURRE

La musica prima di tutto

Luisa Corna

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E GUEPIERE

CON HUMOUR


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ommario

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Editoriale

SPETTACOLO, GOSSIP E NEWS

Anno 2010- N. 8 novembre 2010- mensile- Registrazione tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2

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“Sedurre con humour e guepiere” “Traffico di cicogne a Hollywood Boulevard”

24 “Donne sulle barricate” 25 “Donne dell'Arte” POLITICA Battisti, il terrorista scrittore che mette 14 “Cesare d'accordo la politica italiana” RUBRICHE 12

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“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”

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“Al via la stagione dei saldi invernali”

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“NONSOLOROSA Flash”

CULTURA

“Intervista a Maurizio Battista”

ATTUALITÀ

“Ieri la penna. Oggi cellulare e PC.”

SPORT 18 “I titoli più importanti salvati su pellicola”

Luisa Corna “La musica prima di tutto”

“Le 5W”

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Medicina naturale “Anno nuovo...digestione lenta?” Medicina estetica “...Un farmaco antisudore...” Imprese e Società “Scelta e gestione del modello societario”

olofon Editore:

Blink di Ottavia Lavino

Direttore Responsabile: Ottavia Lavino

Progetto grafico e impaginazione: Margherita Manarin

Numero 10- Anno II Gennaio 2011 Registrazione tribunale di Velletri 2/ 2010 del 22.01.2010

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Stampa:

GraficaDuemila Via Delle Valli, snc 04011, Aprilia (LT)

Distribuzione gratuita Hanno collaborato: Servizi Enrica Gasbarri Francesca Di Belardino

Sara Gemma Silvia Romani Paolo Maola Rita Elle

Rubriche

Augusto Mollo Claudia Manzato Enis Agolli

Redazione NONSOLOROSA: Vicolo Bellonzi 3 00049 Velletri (Rm) Tel. 06.961.55.428 redazione@nonsolorosa.it

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantise la restituzione dei materiali giunti in redazione. É vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


Ottavia Lavino redazione@nonsolorosa.it Foto di Margherita Manarin

ditoriale

Care lettrici, Cari lettori, rinnovo a tuttiVoi i miei migliori auguri per un felice 2011. Eccoci qui, con il primo numero del nuovo anno. Guardate che bella copertina! A proposito, lo sapevate che il rosa è ufficialmente il colore del 2011? E’ stato detto da giornali e telegiornali. Voglio pensare che sia benaugurante per NONSOLOROSA, visto che col “rosa” c’entriamo in qualche modo pure noi. Incrociamo le dita. NONSOLOROSA mi sta molto a cuore. Non è solo una questione di lavoro, ma molto di più. E’ una specie d’amore. Si può dire così? Difatti, uno degli obiettivi che mi prefiggo nell’immediato è quello di vederlo crescere, sì, ne parlo proprio come fosse un “amore” che non ha ancora compiuto il primo anno di vita. Spero, di conseguenza, di vedere voi sempre più affezionati, sempre più numerosi. Volontà, impegno e idee ai miei collaboratori ed a me non mancano. E sebbene il momento non sia dei migliori per fare progetti troppo impegnativi, i prossimi numeri presenteranno delle belle novità. La crisi è planetaria, ahimè, colpisce tutti, “grandi” e “piccoli”. I vari tiggì ce lo ricordano, non ci risparmiano nulla, ogni giorno. Le notizie non sono confortanti. A cominciare dalla politica, che rantola. A seguire: l’economia, i mercati finanziari. Sui vari Fronti di guerra si continua a morire; in nome della religione si continua ad ammazzare; le frodi alimentari sono all’ordine del giorno (vedi caso Germania). L’ecosistema sta come sta. Terrificanti le immagini di centinaia di falchi e merli morti in varie parti del mondo, quasi contemporaneamente, compreso nel nostro Paese. E chi più ne ha più ne metta. Non è poco, tanto per cominciare. Però niente scoramenti. Godiamoci gli affetti, gli amici. Andiamo in trattoria, ogni tanto. E al cinema. Qualcosa pur cambierà. Il Governo sta lavorando; i saldi sono iniziati. Qualcosa si compra sempre. L’importante è spendere tutto. Così si spinge il motore. Forza e coraggio ragazzi, domani si vedrà. Affettuosamente Il Direttore

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La musica prima di tutto

Luisa Corna

Bellissima, simpatica, intelligente. Amata da molti uomini, e invidiata da tante donne, Luisa Corna si racconta alla nostra rivista. Cantante, attrice e presentatrice, ha iniziato la sua carriera da giovanissima, facendo molta gavetta. Una gavetta che l’ha portata ad avere grandi successi e che le ha permesso di lavorare insieme a grandi artisti come Giorgio Albertazzi, Fabrizio Frizzi, Michele Guardì, Flavio Insinna, Alex Britti, Miguel Bosè, e molti altri ancora. Dopo il successo di “Ho sposato uno sbirro 2”, dove interpreta un’esigente e provocante PM, Luisa è ora impegnata a promuovere il suo nuovo album “Non si vive in silenzio”, di cui fa parte il singolo “2 Sillabe” scritto insieme ad Alex Britti. A lei abbiamo voluto fare qualche domanda per conoscerla meglio.


Musica, cinema, Tv: qual è la sua passione più grande? Direi la musica da sempre. Io ho iniziato a cantare da ragazzina. Quando avevo 16 anni con il mio gruppo cantavo nei locali e nei club. Poi all’improvviso è arrivata la televisione, con Domenica In, dove ho lavorato sempre come cantante. Da lì poi è iniziato il mio percorso televisivo. Corrado mi ha dato la possibilità di lavorare a “Tira e Molla”, insieme a Giampiero Ingrassia, dove cantavo e cominciavo a fare un minimo di conduzione. Da bambina, poi, ho studiato teatro ed ho avuto l’opportunità di lavorare con Albertazzi e di fare un film con Panariello. La musica però è sempre stata la mia passione ed il mio lavoro principale.

In foto: Luisa Corna

Lei ha iniziato a lavorare da giovanissima. Se potesse tornare indietro rifarebbe lo stesso percorso? Si sicuramente si. Come dicevo prima io ho studiato molto. Mi sono trasferita a Milano proprio per studiare canto e recitazione. Io sono convinta che studiare sia molto importante perché solo avendo delle solide basi si può riuscire nel proprio lavoro e migliorarsi continuamente.

Ad ottobre è uscito il suo singolo “ 2 Sillabe”, che ha scritto insieme ad Alex Britti. Come è stato lavorare con il suo ex fidanzato?

E’ stato molto emozionante. Io ho avuto il piacere di duettare con molti artisti, anche solo a Domenica In, e anche se qui non c’è un duetto vero e proprio, è stato molto emozionante. Ale poi ha la capacità di farla cantare la chitarra e questo ha creato un coinvolgimento emotivo ancora maggiore.

Quali sono i suoi prossimi impegni professionali? Adesso sto promuovendo l’album e a gennaio canterò nei club come si faceva una volta. Ci sono poi delle proposte che valuterò.

Lei è una donna bellissima: qual è il rapporto con il suo corpo? Bé non ci si accontenta mai! Quando uno è abituato a vedersi quotidianamente si vede anche i difetti. Ci sono dei giorni in cui mi sveglio e mi vedo distrutta e giorni in cui mi vedo un po’ meglio, come tutte le donne.

Se potesse cambiare qualcosa cosa cambierebbe? Non cambierei niente, perché credo che sia importante sapersi accettare sempre.

L’ultima volta che ha pianto? Fammi ricordare… io non piago spesso. Magari mi emoziono, anche guardando un film, ma non piango. Ora ricordo! Ho visto il film “Amabili resti” e ci sono state delle scene che mi hanno molto colpita.

Da uno a dieci quanti amici crede di avere? Dieci.

Luisa a chi racconta se stessa? Ai miei amici e alla mia famiglia.

Quanto conta per lei la famiglia? È tutto. È la cosa più importante.

Macho super palestrato o intellettuale e sensibile: come deve essere il suo uomo ideale? Deve essere un uomo che fonde in sé tutte queste qualità, quindi molto mascolino ma anche sensibile. Deve essere un uomo che mi sorprenda e del quale io, ogni giorno, possa scoprire mille sfaccettature.

Qua’è il suo motto? Vivi e lascia vivere. DESIDERIO

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Se lo dico non si avvera!

Sara Gemma VIZIO

Sono un po’ manica dell’ordine

VIRTÚ Penso di essere una persona affidabile.


SALDI


Il 12 febbraio nelle farmacie di tutta Italia si raccolgono farmaci per beneficenza

“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” Anche a Velletri, grazie all’interessamento dell’AIV, sarà possibile partecipare all’iniziativa

Il 12 febbraio 2011 si svolgerà in tutta Italia l’XI Giornata di Raccolta del Farmaco: saranno coinvolte 85 province italiane per un totale di 3000 farmacie. La finalità di questa giornata è semplice: raccogliere farmaci da destinare ad enti assistenziali di vario tipo, che nel corso dell’anno fanno richiesta al Banco Farmaceutico di alcune categorie di farmaci. I clienti delle farmacie aderenti possono contribuire a questa iniziativa acquistando farmaci OTC e SOP (Over The Counter e Senza Obbligo Prescrizione, sono i farmaci che si possono acquistare senza ricetta) che verranno poi inviati ai più bisognosi. Nelle scorse edizioni dell’iniziativa, grazie alla solidarietà degli italiani, sono state aiutate oltre 420mila persone, che vengono assistite dai 1.250 enti caritatevoli convenzionati con il Banco Farmaceutico. Ma non solo: il Banco è stato anche protagonista di importanti aiuti in campo sanitario internazionale, intervenendo per aiutare le vittime di cataclismi come il terremoto di Haiti ma anche quello dell’Aquila, lavorando insieme alla Protezione Civile e rifornendo farmacie e ospedali da campo. Un piccolo gesto, l’acquisto di un farmaco che serve per un mal di testa, può dunque salvare la vita o migliorarla a chi è stato molto più sfortunato di noi.

A Velletri l’AIV, Associazione Imprenditori Veliterni, nella persona del presidente Pietro Sportelli, di Paolo Deserti e Iris Pontecorvi, si è impegnata per coordinare l’evento e fare in modo che anche la nostra città potesse versare il suo “obolo” alla solidarietà: tra le farmacie che saranno di turno il 12 febbraio hanno aderito all’iniziativa la Farmacia Donfrancesco (C.so della Repubblica 195) e la Farmacia Cesaroni (via del Comune 66) In 9 anni di attività sono stati raccolti dal Banco Farmaceutico 1.700.000 medicinali per un valore di circa 10,8 milioni di euro, e la speranza è che si possa sempre migliorare. “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” è lo slogan della Giornata Nazionale per la Raccolta del Farmaco 2011: siamo chiamati tutti, in prima persona, a un piccolo gesto di solidarietà che ci aiuti a tenere a mente quanto, anche in questi tempi di crisi, siamo ancora fortunati.

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Francesca Di Belardino


Intervista a Maurizio Battista: quando fare il Comico è uno stile di vita

L’arte di far divertire senza recitare, imitare ne dire parolacce

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Quando Maurizio Battista calca un palcoscenico riesce sempre a coinvolgere il pubblico e a divertirlo mettendo in scena vizi e difetti che quotidianamente uomini e donne “indossano”. La sua semplicità, la forte romanità, quella satira che non risparmia nessuno, unita ad una sensibilità molto delicata, fanno di lui uno dei comici più amati dal pubblico e apprezzati dalla critica. Senza mai ricorrere all’“aiuto” della parolaccia e dell’imitazione, nelle sue dissertazioni il cabarettista d’estrazione romana, sin dal 1989 quando ha esordito, ritrae i temi più gradevoli alle persone esaltandone il lato comico: l’essere italiani, la lingua romana, il rapporto di coppia, i riferimenti alle donne, le riflessioni sul gossip, sui giornali e sull’economia. La sua innata dote di riuscire a far divertire la gente trasformando in comicità ogni cosa, incluse cose “serie” e generalmente estranee alla risata che gli altri comici non riescono a vedere, lo contraddistingue da tutti gli altri. Uno dei suoi punti di forza sono per esempio le gag che scaturiscono spontaneamente ogni qual volta inizia a sfogliare giornali e ad ironizzare sui titoli e le notizie che trova. Un comico dunque che sorride e fa sorridere, e che lo fa non per professione ma perché è così nella vita, che non recita pezzi scritti ma scherza con il pubblico con battute fulminanti perché lui è così, senza cambiare atteggiamento una volta sceso dal palcoscenico. Negli anni il suo humor e i suoi sketch gli hanno permesso di avere grossi spazi in trasmissioni televisive come “Colorado Cafè” , “2 sul divano”, “Effetto sabato”,“Voglia d’aria fresca” e dal 2010 “Domenica in”, oltre che nei teatri ed in molti locali. La star di San Giovanni è però soprattutto un uomo sensibile ed educato, con il valore della famiglia e il desiderio di avere un terzo figlio, che ama far ridere le persone e si emoziona con piccole cose, sempre disponibile e solare con gli altri, così come si è mostrato a noi di NONSOLOROSA quando lo abbiamo intervistato. Fai il comico da più di vent’anni: com’è cambiato il modo di far ridere la gente e cos’é che fa ridere te? Secondo il mio modesto parere il modo di far ridere la gente non è cambiato affatto; forse è un po’ regredito, nel senso che è andato verso i sapori antichi, verso una comicità tradizionale più semplice e naturale. A me fanno ridere le piccole cose comuni, come può essere il modo di comminare di una persona. Non mi piacciono i cabarettisti che vogliono far ridere “con la matematica”, ossia quelli che lo fanno per mestiere. Per farmi ridere un comico deve sorprendermi, e tra i viventi l’unico che ci riesce è Gigi Proietti.

Le donne e l’universo femminile sono le protagoniste dei tuoi spettacoli. “Le donne sono belle finché non te le sposi” affermi in una delle tue battute più conosciute. Cosa ne pensa al riguardo la tua donna e cosa pensi tu del matrimonio? In effetti uso spesso lo stereotipo delle “donne-scocciatrici” ironizzando su alcuni loro comportamenti, ma questo è soltanto uno dei tanti volti dell’universo femminile. In realtà ho molta considerazione del gentil sesso, perché mamme e mogli sanno gestire un carico di lavoro dieci volte superiore a quello degli uomini. Dico sempre che “ogni donna è bella finché non te la sposi”, perché fino a quando non è tua moglie non diventa “normale”; le donne altrui

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sono sempre migliori soltanto perché sono degli altri! Pur essendo divorziato da 18 anni io “tifo” per il matrimonio, se funziona è bellissimo. La famiglia è un valore fondamentale e quando ti separi perdi una grande cosa.

Capita spesso che durante i tuoi show tiri fuori i giornali e inizi a leggere i titoli e a ironizzare su ciò che trovi. Che ne pensi dell’informazione in Italia e dei giornalisti? Nonostante ci sia chi creda che in Italia non c’è libertà di parola, a me sembra piuttosto che ognuno dica quello che pensa su tutto e tutti. Personalmente non ce l’ho con i giornalisti, al massimo con i titolisti! Come ogni categoria lavorativa ci sono giornalisti bravi, altri meno e alcuni troppo faziosi. Durante i miei spettacoli leggo i giornali perché “sono fortunato” o perché “trovo per magia” delle notizie bizzarre che qualche altro comico non riesce a trovare! Dico questo perché sono un po’ arrabbiato con la mia categoria che cerca di far ridere le persone troppo spesso con cose banali. Penso invece che un comico di talento dovrebbe riuscire a far divertire la gente con qualcosa di diverso!

Non parli mai di politica perché dici che fa ridere da sé, ma dato il momento storico in cui ci troviamo la domanda è d’obbligo: cosa della politica ti da fastidio? Non amo parlare di politica perché più che far ridere mi fa rabbia e di conseguenza cerco di evitare. Inoltre ci sono già abbastanza comici o pseudo tali che parlano di politica e di politici, forse perché prendere in giro tutti quanti è molto semplice! Ciò che più mi da fastidio di questo mondo è che mentre in passato c’era qualche politico capace e qualcuno incapace, oggi invece è palese come i nostri politici rientrino tutti nella seconda categoria.

Come consideri la tua esperienza a “Domenica in” e cosa c’è nel futuro di Maurizio Battista? Avere uno spazio a “Domenica in” e lavorare a fianco di Lorella Cuccarini, una vera signora, è molto gratificante. Oltre che professionalmente, da ogni esperienza cerco sempre un appagamento “umano”, perché sinceramente a 53 anni ho più bisogno di emozioni che di soldi. Nel mio futuro c’è il film “Una cella in due” che ho girato insieme ad Enzo Salvi che uscirà nelle sale il prossimo 4 marzo; lo spettacolo “Sempre più convinto... Anziii convintissimo” da febbraio al Teatro Olimpico; il percorso a “Domenica in” che andrà avanti per tutta la stagione, e soprattutto continuerò a stare insieme alle persone augurandomi di farle ridere con la mia genuinità senza dire cose troppo intelligenti, che cerco di evitare!

Enrica Gasbarri

VIZIO

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Stare troppo tempo al computer

VIRTÚ DESIDERIO Essere sempre allegro ed educato

Fare un altro figlio (il terzo)


Medicina Naturale

Dott.ssa Claudia Manzato clamanzato@alice.it

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Anno nuovo... digestione lenta?

Gentili lettrici e lettori di “NONSOLOROSA” bentrovati e I sintomi patognomici di Nux vomica si manifestano con difbuon anno nuovo! Quando inizia un nuovo anno periamo ficoltà digestive, sonnolenza post-prandiale, e soprattutto con sempre che questo possa portarci cose belle e buone e mi l’abuso di alcuni alimenti quali caffè, cibi piccanti, alcool. Spesso sono presenti emorroidi dolenti e pruriginose. La linauguro che sia effettivamente così per tutti. In questo numero vorrei parlare dei piccoli disturbi legati agli gua è patinata ma solo nella parte posteriore. eccessi alimentari , ai quali,chi più chi meno, abbiamo cedu- La posologia è di 3-4 granuli 3-4 volte alla 5-7 CH . Come to durante le festività natalizie.. Se abbiamo esagerato sia in coadiuvante tradizionale, per alleviare i fastidi digestivi in quequantità che in qualità (maiale , dolciumi, salse) possiamo stione, può essere utile ricorrere al finocchio (Foeniculum volgare). Sorseggiare un infuso ottenuto dai ricorrere ad Antimonium crudum tipico rimedio omeopatico utile per chi presenta Ricorrere al finocchio semi può aiutare a superare le difficoltà legate ad un pasto pesante. una sintomatologia legata agli abusi alimen(Foeniculum volgare) digestive Per alleggerire ulteriormente organi quatari: senso di pienezza post-prandiale, erutli fegato e pancres, fondamentali per una tazioni con il gusto degli alimenti ingeriti. La lingua presenta una spessa patina biancastra. Può essere corretta digestione, si può assumere per qualche tempo il presente diarrea, nausea, vomito. Solitamente la secrezione Cardo mariano in tintura madre, 50 gocce sciolte in poca acgastrica è scarsa quindi il paziente non manifesta bruciori qua due volte al dì. Si consiglia di bere molta acqua naturale di stomaco. Il rimedio si assume in granuli in bassa-media durante la giornata e lontano dai pasti. Inoltre integrare con lattobacilli la dieta, aiuta a ripristinare diluizione (5-7 CH) 3-4 volte al di’. Altro rimedio omeopatico importante è la Nux vomica la l’equilibrio intestinale fortemente provato dalle scorpacciate quale presenta tropismo per il sistema digerente, compresi natalizie ! Prosit fegato e pancreas.

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Il 31 dicembre l’ennesimo “no” del governo brasiliano all’estradizione

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La vicenda di Cesare Battisti, ex terrorista ora esule in Brasile, lo Stato che continua a proteggerlo ritenendolo un rifugiato politico, mette d’accordo per una volta destra e sinistra italiane. Nei sit-in che in queste settimane sono stati organizzati in tutta Italia per chiedere l’estradizione di Battisti hanno sfilato fianco a fianco esponenti del PDL e dell’Italia dei Valori, il movimento di Storace e quello di Daniela Santanchè, FLI e il PD insieme alla Lega Nord: tutti compatti per chiedere a Lula, il Presidente brasiliano uscente, di estradare Battisti affinchè possa essere giudicato per i suoi crimini nel suo paese, l’Italia. Battisti, originario della provincia di Latina e precisamente di Sermoneta, dopo una giovinezza da delinquente comune conobbe in carcere Arrigo Cavallina, ideologo dei PAC (Proletari Armati per il Comunismo) che lo accolse nell’organizzazione. In seguito, Battisti è accusato di aver commesso quattro omicidi per i quali in Italia è stato già condannato all’ergastolo: nel 1978 il Maresciallo della Polizia Penitenziaria Antonio Santoro, nel 1979 il gioielliere Pierluigi Torreggiani (durante l’omicidio del quale è stato ferito anche il figlio Alberto, rimasto invalido) , Lino Sabbadin, macellaio di Mestre e l’agente della DIGOS Andrea Campagna. Cesare Battisti venne arrestato per i suoi crimini ma riuscì ad evadere nel 1981 e passò alcuni anni da latitante in Francia, dove venne protetto dalla dottrina Mitterand (generale elasticità verso gli esuli italiani accusati di terrorismo di estrema sinistra): la Francia infatti, sin dagli anni ’30, aveva scelto di favorire l’antifascismo dando rifugio a personaggi più o meno legittimi che a esso si opponevano. Battisti venne arrestato di nuovo in Brasile nel 2007, ma il 13 gennaio del 2009 assunse lo status di rifugiato politico: il Brasile ha deciso, a distanza di decenni, di agire ancora sulla falsariga della Francia di un tempo, che proteggeva i criminali purchè fossero antifascisti. Dal 2009 l’Italia ha infatti chiesto più di una volta al Brasile l’estradizione dell’ex terrorista Battisti, che nel frattempo si era guadagnato la fama di scrittore ed intellettuale, ma

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senza risultato. Il Supremo Tribunal Federal, la massima istituzione di legge in Brasile, ha dichiarato illegittimo lo status di rifugiato politico di Battisti: la sua sentenza ha però bisogno della conferma della Presidenza della Repubblica per essere esecutiva, e questa conferma da parte di Luiz Inacio “Lula” da Silva non è mai arrivata. L’ultimo “no” all’estradizione di Battisti targato Lula è del 31 dicembre 2010: finito il mandato, adesso la “patata bollente” passa alla nuova Presidente, Dilma Roussef. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che pure si è impegnato in prima persona perché giustizia venisse fatta e ha incontrato personalmente Alberto Torreggiani, di fronte all’ennesima disfatta si è affrettato ad assicurare che nei rapporti bilaterali niente è cambiato. Troppi gli interessi che molte aziende italiane, a partire da Telecom e Fiat, hanno in Brasile. Ma l’”intellettuale” Cesare Battisti, fondatore di riviste ed autore di libri fra cui “Travestito da uomo” e “Orma Rossa”, ha raccolto intorno a sé negli anni anche movimenti di solidarietà: dall’Italia e dalla Francia sono state raccolte già nel 2007 1.500 firme sul sito carmillaonline.com come sostegno verso l’ex terrorista. Scrittori ed intellettuali, nel mondo, hanno parlato in suo favore: da Gabriel Garcia Marquez a Fred Vargas a Daniel Pennac. Anche Roberto Saviano, autore del celebre libro “Gomorra”, aveva firmato l’appello di Carmillaonline. com, poi ha rimosso il suo nome per “rispetto alle famiglie delle vittime”. Accusata di essersi schierata a favore della liberazione di Battisti anche la Premiere Dame Carla Bruni: la moglie di Sarkozy si è però affrettata a smentire di aver mai dichiarato nulla al riguardo. Al di là delle libere opinioni di ognuno, è assurdo pensare che ci sia ancora, nel 2011, chi giustifica un freddo assassino in virtù di una qualunque ideologia politica: il sangue innocente che è stato versato non ha colore, e chiede giustizia. Una giustizia che però sembra ben lungi dal giungere, considerando anche le parole del neo ministro della Giustizia brasiliano, Jose Cardozo, che appena insediato ha dichiarato di ritenere “assolutamente corretta” la decisione di non estradare Battisti. Ci chiediamo dunque in nome di quale giustizia, ideologia, schema o considerazione un volgare criminale continui a godere dell’immunità per i crimini che ha commesso: ci troviamo di fronte a una reminescenza dei tempi che furono, o realmente le autorità brasiliane temono che l’ex terrorista possa essere giudicato ingiustamente nel suo paese? Qualunque sia la motivazione del reiterato diniego all’estradizione, adesso a giudicare la questione interverrà la Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, che ha facoltà di giudicare anche i diritti dei singoli Stati. Vedremo se il ricorso dell’Italia verrà accolto e se le famiglie delle vittime dell’ex terrorista dei PAC potranno avere finalmente la giustizia che aspettano da anni.

Di Francesca Di Belardino

Cesare Battisti

Cesare Battisti, il terrorista scrittore che mette d’accordo la politica italiana


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Medicina Estetica

Dott. Enis Agolli enis.agolli@fastwebnet.it

Tossina Botulinica

“… Un farmaco antisudore…”

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Della tossina botulinica oramai se ne sente parlare quasi quotidianamente. Inizialmente è stata utilizzata in oculistica (per la correzione dello strabismo) e in neurologia (per la correzione delle paresi del nervo facciale) e successivamente in dermatologia ed estetica. La sua efficacia è dovuta all’azione di una piccola porzione che interrompe la trasmissione dell’impulso nervoso dal nervo al muscolo (riducendo le rughe del volto) oppure dell’impulso dal nervo alla ghiandola sudoripara (blocca/riduce la sudorazione eccessiva). L’ipersudorazione, tranne che in certe malattie, è spesso una condizione fisiologica ma secondaria a stimoli emotivi; presente in adolescenza, ma si protrae anche nell’età adulta. Interessa prevalentemente le zone con elevata concentrazione di ghiandole del sudore come le ascelle, le mani, i piedi, il volto (circa 350-400 ghiandole per cm²). Le persone che ne soffrono spesso riferiscono che si vergognano di stringere la mano per la sensazione

spiacevole che può provare l’interlocutore che avverte l’umidiccio della mano, che non possono mettere le camice o le maglie chiare per gli aloni giallognoli che si formano sotto le ascelle, e così via… I giovani vivono spesso una condizione di forte insicurezza che genera ansia e poiché l’ansia è uno stimolo della sudorazione, allora la situazione peggiora ulteriormente diventando quindi un circolo vizioso. Già il fatto di ridurre se non addirittura bloccare quasi completamente questa eccessiva sudorazione rende migliore la vita alle persone che ne soffrono. Vi è certamente anche un impatto psicologico positivo poiché sanno già che esiste la soluzione al problema. Il trattamento consiste in una serie di microiniezioni distanziate di 1-2 cm da effettuare nell’area interessata, di durata di alcuni minuti. L’effetto inizia dopo circa 3-4 giorni e si completa entro 7-10 giorni per una durata media di 5-6 mesi. Andrebbero osservate alcune regole comportamentali che il medico normalmente consiglia e dopo circa 15 giorni andrebbe controllato il risultato finale.


Al via la stagione dei saldi invernali

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Un’occasione per risparmiare e riuscire a comprare l’oggetto dei desideri, ma occhio alle “fregature”

A quante di voi è capitato di passare più e più volte davanti ad una vetrina e guardare sempre la stessa borsa, quelle scarpe o quella giacca da sogno, desiderare di comprarla, ma vedere un prezzo non adatto alle vostre tasche? Ebbene, tra anticipi e posticipi, polemiche e critiche, dal giorno dell’Epifania sono iniziati i saldi invernali nel Lazio, anche se il Codacons ha denunciato le svendite mascherate anticipate in molti negozi. Queste sei settimane saranno così una reale occasione per risparmiare e riuscire a comprare l’oggetto dei desideri. Complice la crisi economica, sempre più italiani li attendono per affrontare piccole o grandi spese, magari necessarie ma economicamente gravose. Dopo un Natale di vendite non brillanti, come ha annunciato Federconsumatori lo scorso 30 dicembre, ecco la stagione dei ribassi che potrebbe dare un po’ di respiro a commercianti e consumatori. Sembra infatti che fra regali per sé e per gli altri si sia speso davvero poco. La soluzione? Aprire ai ribassi già nel periodo di Natale come avviene in molte capitali europee e negli Stati Uniti: questa la proposta avanzata nei mesi scorsi da Mauro Leoni, presidente della Confesercenti di Velletri, anche se bisognerebbe riuscire a restituire alle persone il potere d’acquisto. Rispetto allo scorso anno le famiglie avranno la possibilità di acquistare scarpe, accessori e capi di abbigliamento con degli sconti più consistenti: rispetto al 20% medio del passato, i prezzi ribassati si sono spostati al 30% con punte di sconti del 40-50%. Molto gettonate sono anche le bancarelle, con mamme e papà con portafogli sempre più leggeri alla ricerca dell’occasione. Comprare nel periodo dei saldi può essere però anche pericoloso. I prezzi relativamente bassi ci inducono facilmente a comprare cose che forse non utilizzeremo mai e che spariranno velocemente nell’angolo più lontano dell’armadio, spesso

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con il cartellino del prezzo ancora attaccato. Occorre, indipendentemente dalla voglia di comperare, agire con cautela e non farsi incantare. La Federazione Italiana Settore Moda consiglia di acquistare cose mirate presso nei negozi conosciuti per non correre rischi. In questi primi giorni di saldi si è registrato un maggiore movimento nei negozi rispetto al solito: la maggioranza dei consumatori si è concentrata come sempre sui capi di abbigliamento, ma la Coldiretti invita a non sottovalutare che sarà possibile risparmiare pure sui cibi natalizi, buoni anche a feste concluse, sui quali scattano sconti di oltre il 30 per cento. Cosa compreremo? Abiti a parte, le donne sono delle vere appassionate di scarpe e sicuramente stanno già programmando di acquistare nei negozi di calzature, magari di marca. Non possono certo mancare le borse, tra gli accessori preferiti dalle donne. I saldi possono permetterci di arrivare alla borsa dei nostri sogni, ma ricordatevi che non tutti i grandi marchi faranno sconti! Nel periodo dei saldi spesso si acquista un capo straordinario, un capriccio, qualcosa che non avremmo mai comprato a prezzo pieno ma che ravviva il guardaroba. Attenzione però: l’esperienza insegna che i cosiddetti capricci stufano facilmente. C’è poi chi nonostante i saldi non comprerà nulla, un po’ a causa della crisi o forse perché ha già comperato tutto quelle che occorre! Considerando che la percentuale di saldo aumenta con il passare dei giorni, sarebbe più conveniente non “buttarsi subito”, anche se temporeggiare è assai rischioso, poiché’ i grandi numeri in termini di sconto arrivano quando le taglie si sono quasi del tutto esaurite e i capi rimasti disponibili si contano sulla punta delle dita. Ricordate poi che un buon saldo ha uno “sconto certificato”, ovvero riporta il cartellino originale con il prezzo pieno ed in più il cartellino del saldo, ossia quello con l’indicazione della percentuale di sconto. Controllate poi lo stato dei capi. Spesso la merce in saldo è lasciata su ripiani a cui il pubblico ha facile accesso e non sempre i capi sono trattati con riguardo da chi intende acquistare.

Enrica Gasbarri


Rewind Sport 2010: anno

I titoli più importanti GENNAIO

Il Capitano dell’Egitto Ahmed Hassan alza la coppa d’Africa In Angola si è disputata la 27°edizione della Coppa d’Africa, segnata da una tragedia: alla vigilia della manifestazione alcuni ignoti hanno attaccato a colpi di mitra il pullman della Nazionale del Togo uccidendo due persone e ferendo gravemente due giocatori. In finale l’Egitto ha battuto il Ghana entrando nella storia: i faraoni sono la prima nazionale a vincere la competizione per tre edizioni consecutive.

I titoli, gli ori, gli eventi, le vittorie e le sconfitte più belle e sofferte legate alla passione sportiva che hanno caratterizzato il 2010, anno olimpico e mondiale, resteranno per sempre salvate su una pellicola. Le immagini fermano le emozioni, e così questa galleria fotografica vuole fermare i momenti d’oro dell’anno appena trascorso per lo sport azzurro e mondiale, ma vuole

APRILE

MARZO

La Nazionale francese di rugby Si apre la stagione del grande ciclismo e la MilanoSanremo va allo spagnolo Oscar Freire. A Vancouver si disputano le Paralimpiadi, con un bilancio azzurro di 1 oro, 3 argenti e 3 bronzi. La Francia vince il Sei Nazioni di rugby.

Francesca Piccinini, capitano della Foppapedretti La Foppapedretti Bergamo vince la Champions League femminile di volley strapazzando in finale la formazione turca del Fenerbahce Istanbul. Le azzurre portano a casa il loro 25° trofeo e la seconda Champions di fila con Francesca Piccinini nominata miglior giocatrice della manifestazione.

SETTEMBRE

AGOSTO

Cagnotto-Dallapè oro europeo

Le Farfalle azzurre trionfanti a Mosca

Agli Europei di nuoto l’Italia conquista ben 6 ori: quello di Federica Pellegrini nei 200 stile libero, quello di Fabio Scozzoli nei 50 m rana, con Luca Ferretti nella 5km, Valerio Cleri nella 25km, Tania Cagnotto dal trampolino di 1m, e ancora Tania Cagnotto e Francesca Dallapè nel sincro 3m.

C’è l’esordio ufficiale di Cesare Prandelli sulla panchina azzurra con la prima partita di qualificazione agli Europei 2012 (Estonia-Italia 1-2). Le farfalle azzurre di ginnastica ritmica conquistano la medaglia d’oro al 30° Campionato del Mondo disputatosi a Mosca bissando il titolo conquistato nel 2009 a Miè (Giappone).

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MAGGIO

Ivan Basso trionfa E’ il mese dell’Inter che centra la prima storica tripletta per una formazione italiana: la squadra di Mourinho conquista

OTTOBRE

Jorge Jorge Lorenzo si laurea per la prima volta campione del mondo nella classe regina del Motomondiale detronizzando il Dottore, che pure trionfa nell’ultimo Gp di Malesia.


olimpico e mondiale

salvati su pellicola essere anche un augurio per questo 2011, dove ci saranno altre sfide, altre vittorie, altre sconfitte, altre storie da scrivere e raccontare. Dalle Olimpiadi invernali di Vancouver nei primi mesi dell’anno ai trionfi dell’Inter in primavera, dai Mondiali di calcio in estate al Mondiale di Formula 1 con la delusione per i tifosi ferraristi, ma anche tanti altri eventi di grande rilevanza: riviviamoli insieme.

FEBBRAIO

Giuliano Razzoli oro nello slalom apeciale Dopo 15 giorni di delusioni, il 27 febbraio Giuliano Razzoli riabilita lo sci alpino italiano alle Olimpiadi di Vancouver regalando uno degli ori più emozionanti nello slalom speciale. L’ultimo successo italiano nello sci alpino alle Olimpiadi era stato quello di Alberto Tomba ad Albertville nel 1992.

GIUGNO

LUGLIO

Francesca Schiavone vince il Roland Garros al giro d’Italia prima la Coppa Italia, poi lo scudetto e la Champions League. Ivan Basso conquista il Giro d’Italia di ciclismo.

Nella finale del campionato del mondo di tennis su terra battuta Francesca Schiavone vince il Roland Garros battendo in due set l’australiana Samantha Stosur e diventando la prima tennista azzurra a vincere un torneo del Grande Slam. Inizia il Mondiale di calcio in Sudafrica e l’Italia di Marcello Lippi esce clamorosamente al primo turno. Nel basket Siena si conferma campione d’Italia per il quarto anno consecutivo.

NOVEMBRE

Iniesta dopo il gol-mondiali Dal sorriso di Fabio Grosso, dopo il rigore decisivo alla Francia, all’urlo di Andres Iniesta: a quattro minuti dalla fine dei supplementari nella finale contro l’Olanda il castigliano del Barcellona segna un gol di destro facendo conquistare alla Spagna il suo primo mondiale di calcio.

DICEMBRE

Lorenzo Matteo Manassero vince il torneo di golf Castello Masters in Spagna diventando a soli 17 anni il più giovane vincitore di una prova dell’European Tour.

Sebastian Vettel Sebastian Vettel a 23 anni diventa il più giovane campione di sempre della Formula 1 vincendo a sorpresa ad Abu Dhabi, nell’ultimo Gp della stagione, dove supera e lascia l’amaro in bocca ai 3 piloti candidati al successo finale.

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Bearzot dopo Italia Germania del 1982 Il 21 dicembre l’Italia intera piange la scomparsa di Enzo Bearzot. Ad 83 anni si è spento così il “Vecio”, colui che creò e guidò il gruppo che conquistò il terzo titolo mondiale del calcio italiano nel 1982 in Spagna.


C

Ieri la penna. Oggi cellulare e PC.

C’era una volta il postino: sguardo sorridente e tracolla piena di lettere da recapitare. perlopiù Lettere del cuore, testimonianze d’amore, e disamore, d’ affetto e nostalgia, di partecipazione emotiva. Parole pensate, scritte con cura. corrispondenze epistolari narranti l’intimità della vita. E c’è invece oggi il postino: sguardo frettoloso e tracolla piena di Lettere perlopiù Raccomandate. Mittente: istituti di Credito, Studi Legali. Manca quasi mai l’Agenzia delle entrate, notificanti, puro lessico giuridico, infrazioni al Codice della strada. O altri oneri ancora. Che dire? La posta del cuore vecchia maniera è ormai solo un ricordo. Sopravvive giusto in qualche programma televisivo alla moda. Inutili sterili nostalgie. Così è se vi pare. E se non vi pare. Ieri la penna. Il francobollo. Gli introduttivi: Caro amore mio…, Caro amico ti scrivo… Oggi cellulare e PC. Bombe d’efficienza: bruciano spazio e tempo in meno di niente. Posta incorporea, immediata. In linea con un mondo che corre e si trasforma più veloce di noi. Complicato e complesso. Così il Pensiero si adegua, cerca scorciatoie. Le parole pure. Va tutto compresso. Non c’è tempo. I giovani, più di tutti, vogliono vivere l’attimo. Il domani pare lontano. Tutto è adesso, hic et nunc. Sms, Msn, Mail e Chat paiono adatti allo scopo. Purchè sia tutto rigorosamente abbreviato. Ad esempio, così: msidt( mi sono innamorato di te),Fli ?( flirtiamo?), fdv (felice di vederti), fs1f (fammi solo un fischio),TVB (Ti voglio bene), basubo (bacio sulla bocca), 6scemo?(sei scemo’), xxx (tanti baci), tdp (togliti dai piedi), soc8a (sono cotto a puntino), bladt (parlami di te), mmie( mi mandi in estasi), e così via, freneticamente col t9. Frasi smozzicate, depauperate, che snaturerebbero la bella lingua italiana, sostengono in molti. E che abbasserebbero il livello del linguaggio medio culturale, già critico di suo. Per i più intransigenti: un linguaggio da infermi mentali. Per altri: una risorsa immensa a basso costo economico, altresì di tempo. Comunque la si pensi: un fenomeno culturale dilagante e complesso, non si può non prenderne atto. Perché l’utilizzo della tecnologia della comunicazione, inutile negarlo, aiuta: assolvendo a funzioni sociali e psicologiche. In primis, il cellulare (così il blackbarry) aiuta a gestire al meglio lavoro, famiglia, svago, ossia i vari momenti della giornata. Permettendo, in molti casi, il controllo dell’ansia e dello stress della vita moderna, che, non di rado, attanagliano. Non solo: aumenta le possibilità di incontro. Moltiplica le relazioni sociali. Non fa sentire soli. Permette ad adolescenti, e presunti adulti , di mascherare le proprie insicurezze, messe a nudo dalla comunicazione diretta. Difende dalla

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paura del rifiuto. Aiuta a chiedere aiuto. Ai genitori consente di essere presenti nella vita dei figli pure a distanza. E tanto altro ancora. Perché nel caotico andare delle cose sguardi e parole fanno fatica ad incontrarsi. Nell’era di Internet e della telefonia mobile, le parole scorrono in solitudine sul display o sul desktop. Talvolta, però, si ha l’impressione di non riuscire ad afferrare appieno le cose. Di non poter entrare significativamente in relazione con gli altri, nonostante le migliaia di contatti su facebook. Riflessioni inutili. L’imperativo categorico è: velocità e funzionalità . Nella rete virtuale si viaggia senza muovere un passo. Si fa amicizia senza conoscersi. Ci si da il primo appuntamento al buio, senza sentire l’odore della pelle dell’altro. Ci si manda a quel paese senza guardarsi negli occhi. Ci si dice, talvolta, ti amo, senza sentire il battito del cuore dell’altro ad un passo dal tuo. Tutto è già oltre. Le emozioni corrono in rete e su cavi telefonici. Con un click si spedisce di tutto dall’altra parte del mondo. Parole fredde, impersonali. A chi non è mai capitato di rimanere àttonito davanti un arido sms? Che tutto avresti voluto, tranne che un sms per sentirti dire quello che ti è stato detto. Sarebbe stata meglio una lettera, se proprio non si voleva guardare negli occhi . Una lettera consola, alla sera. Una lettera è per sempre. Ingiallisce, invecchia con te. Prende l’odore della tua vita. E’ un’emozione che resta. Tra le pieghe delle parole è possibile intravedere l’anima di chi scrive. Una volta, si spruzzava sull’inchiostro del profumo. Voleva dire tanto. No, niente nostalgia. I nuovi mezzi di comunicazione sono la risposta alla complessità del vivere quotidiano. Sì, purchè non diventino unico mezzo di contatto. Che non sostituiscano il faccia a faccia. Che non ci rimetta l’equilibrio, il buon senso, la buona educazione, la sensibilità. Che non se ne abusi, insomma. Stupidamente e superficialmente. Il rischio è quello di un impoverimento umano. Ci si conosce con facilità. Ci si dimentica con altrettanta facilità. Magari con un messaggino: Stop. Alla fine ci sta. Fa niente se,a volte, pare un pugno. Se lascia il vuoto. Ma una cosa bisognerebbe fare, se proprio si vuol vuotare il cuore scrivendo: si prenda carta e penna. No, niente mail o sms. Si scrivano lettere. Si provi. Si sa, non è cosa facile. Manca l’esercizio alla parola scritta e alla riflessione, lamentano gli Esperti. Finanche le regoli grammaticali paiono essere un optional persino per i giovani laureati. Che si debba ricominciare dalla scuola dell’infanzia? Indire corsi di psicologia delle “relazioni vere”? oltreché di buone maniere per adolescenti e “adulti” presunti tali? Varrebbe la pena di provare. Sono in tanti a suggerirlo. O non ci resta che piangere?

Rita Elle

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Sedurre con humour e guepiere

Impazza il burlesque: lo spogliarello diventa un’arte

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Spogliarello vintage? Trasformismo? Fenomeno di costume o semplice tendenza? Parodia o allegoria? La verità è che il burlesque si è nobilitato. Da arte povera che era, a vero e proprio movimento di pensiero capace di incuriosire il grande pubblico e scomodare gli intellettuali. Innumerevoli in tutte le grandi città le serate con esibizioni dal vivo, per non parlare delle scuole di strip tease che ogni tanto appaiono da un capo all’altro dello Stivale. Ricorderete sicuramente quando nella prima serata del Festival di Sanremo “Dita Von Teese”, l’ex moglie del bizzarro rocker Marilyn Manson, è salita sul palco dell’Ariston, si è sfilata le calze di seta sulle note di un’ammaliante melodia jazzata tuffandosi poi quasi nuda in un’enorme coppa di Martini. Qualcuno ha gridato allo scandalo, altri hanno apprezzato: il fatto è che Dita Von Teese è soltanto la punta di un diamante, la rappresentante di un ballo artistico con la sua storia e le sue tecniche di seduzione. Preso in prestito dal francese, alla lettera «scherzoso», la parola burlesque evoca il corpo femminile, alludendo a dolci spogliarelli, seducenti teriomorfismi, e va inteso come l’arte di sedurre con un pizzico d’ironia, meglio se su un palcoscenico con un boa di piume di struzzo intorno al collo, una strettissima guepiere e un bel paio

di calze di seta. Spesso le ballerine si coprono di palloncini che in un ballo divertente scoppiano uno alla volta fino a rimanere completamente nude. Un’arte antica, le cui origini vanno cercate alla fine dell’Ottocento in Gran Bretagna, quando nasce come danza di varietà per divertire le classi meno abbienti. Nella seconda metà del Diciannovesimo secolo in Europa impera la Belle Epoque, con gli spettacoli scosciati del Moulin Rouge e delle Folies Bergère, mentre negli Usa ne arriva una versione parodiata a uso e consumo del popolo: scoppia così il fenomeno del burlesque. Le prime dive sono l’inglese Lydia Thompson e la siriana Little Egypt: loro non si spogliano affatto, perché mostrare un ginocchio o l’ombelico all’epoca, è già sufficiente a far trattenere il respiro alla platea. Perché i canoni del genere si codifichino bisogna attendere il 1917: siamo a New York, allo show dei fratelli Minsky, e sul palco c’è la ballerina Mae Dix. Un evento fortuito fa sì che il suo abito cada al suolo, scoprendone le grazie: il numero ha un tale successo che verrà replicato ed esportato ben oltre i confini della Grande Mela. Il genere si evolve e attraversa la storia contemporanea degli Usa tra alti e bassi: negli anni del proibizionismo vive in clandestinità , negli anni Quaranta approda sui giornali per soli uomini, nei Cinquanta è materia di filmini spinti per le sale cinematografiche di provincia. Per la definitiva riemersione c’è da attendere gli anni Novanta, quando negli States si fa strada una nuova generazione di artiste dotate di personalità prorompenti: tra queste, ovviamente, c’è Dita. Il costume di scena è fondamentale in questo spettacolo: le ballerine indossano abiti aderenti che creano un malizioso gioco “vedo non vedo”, veli coperti da strass, lustrini, cappelli dalla forma vintage, le immancabili “pasties”, cerchi di stoffa rigida decorati da paillettes che coprono parte del seno. E ancora reggicalze, bustini, scarpe con tacchi a stiletto, mascherine che coprono gli occhi, vezzosi ombrellini in stoffa, culotte e reggiseni a balconcino in pizzo ….qui la fantasia non ha limite e tutto è concesso per divertirsi con il sorriso, l’ironia e la malizia. Enrica Gasbarri


NONSOLOROSA FLASH Partite le Celebrazioni ufficiali per i 150 anni dell’Unità d’Italia Sono partite da Reggio Emilia le Celebrazioni ufficiali per i 150 anni dell’Unità d’Italia che nel corso del 2011 vedranno coinvolto tutto il Paese. Lo scorso 7 gennaio, 214° anniversario della nascita del primo vessillo tricolore, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha aperto l’anno di festeggiamenti con la tradizionale cerimonia di omaggio alla bandiera, rivolgendo “un vivo incitamento a tutti i gruppi politici e tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni nazionali, regionali e locali perché nei prossimi mesi si impegnino a fondo nelle iniziative così da renderne davvero ampia e profonda la proiezione tra i cittadini e la loro partecipazione”. Napolitano ha poi lanciato anche un messaggio alla Lega: “Ritrarsi dall’impegno di celebrare il 150° anniversario può solo indebolirle le legittime istanze di riforma federalistica e di generale rinnovamento dello Stato democratico”.

Follia a Genova: uccide moglie e due vicini prima di suicidarsi Lo scorso 9 gennaio a Genova Carlo Trabona, pensionato di 70 anni, ha prima ucciso in un bar due vicini, fratelli, Angelo e Loreto Cavarretta, poi a casa ha ammazzato la moglie, Antonina Scinta, e infine si è suicidato. Il pensionato avrebbe avuto in passato problemi psichiatrici e nei giorni scorsi avrebbe confidato alla figlia di temere che la moglie lo tradisse col vicino di casa.

Capodanno di sangue ad Alessandria d’Egitto: attacco kamikaze contro i cristiani Capodanno di sangue ad Alessandria d’Egitto, dove un attentato con esplosivo davanti alla Chiesa dei Santi cristiano-copta, nel quartiere alessandrino di Sidi Bishr, alla fine della messa di mezzanotte, quando dentro la chiesa c’erano un migliaio di fedeli per la tradizionale cerimonia per il nuovo anno, ha fatto 21 morti e 8 feriti. Le tensioni tra i musulmani e i copti - tra il 6 e il 10% dei quasi 80 milioni di abitanti in Egitto - non sono una novità. Lo scorso novembre erano arrivate via web esplicite minacce ai copti egiziani da parte del ramo iracheno di al-Quaeda dove

Omicidio Via Poma, il pm chiede l’ergastolo per Raniero Busco A vent’anni dalla morte di Simonetta Cesaroni si avvia a conclusione il processo per il delitto di via Poma. Per la pubblica accusa ad uccidere Simonetta con 29 coltellate negli uffici degli Ostelli della gioventù di via Poma è stato, senza ombra di dubbio, il suo ex fidanzato

Riapre lo stabilimento Fiat di Termini Imerese Riapre lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, dopo tre settimane di cassa integrazione: tornano in fabbrica 2.200 lavoratori dell’azienda e dell’indotto. Nei prossimi giorni è atteso l’incontro tra il ministro dello Sviluppo

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NONSOLOROSA FLASH si minacciavano nuovi attacchi se non fossero state liberate due donne, mogli di due preti copti, “imprigionate in un monastero” in Egitto per essersi convertite all’Islam. Questa strage di capodanno contro i cristiani copti ad Alessandria d’Egitto riporta in primo piano non soltanto la questione delle minoranze cristiane in Medio Oriente, ma anche l’assetto interno dell’Egitto in circostanze già delicate per il regime di Mubarak. E le ricadute di quella tragedia tornano a infiammare la politica in Italia, dove la Lega Nord, da Torino, propone la ritorsione: stop alla costruzione di moschee nel nostro Paese.

Raniero Busco, incastrato, secondo l’accusa, dall’esito degli esami tecnici compiuti dal Ris di Parma. Busco, che si è sempre proclamato innocente, secondo il pubblico ministero è responsabile di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.

Addio buste di plastica: al loro posto shopper non inquinanti Vengono utilizzate in media per 20 minuti, ma l’ambiente ci mette 200 anni per smaltirle; se finiscono in mare poi, soffocano delfini, tartarughe e uccelli marini: per questo dal 1°gennaio 2011 sono state messe al bando le buste di plastica a tutto vantaggio dell’ambiente, in quanto è scattato il divieto di commercializzare sacchi non biodegradabili non rispondenti ai criteri fissati da una norma comunitaria. Negozi, supermarket e mercatini di strada non possono più consegnare ai clienti la merce in sacchetti di plastica: al loro posto alla cassa si trovano invece scatole di cartone e sacchetti di carta, mentre in vendita ci sono borse riutilizzabili in polipropilene intrecciato, cotone, amido di mais e juta. In questo modo in tutta la Penisola si risparmieranno 300 tonnellate di plastica ogni anno; si pensi che nella poco ecologica Italia il consumo medio annuale a persona è di 350 buste.

Maggioranza, Casini pronto ad allearsi con Berlusconi “Proponiamo, non a Berlusconi ma al Paese, una scelta di responsabilità. E di pacificazione”: è l’offerta fatta nei giorni scorsi dal leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. Il centrodestra incassa con gran sollievo l’apertura di Pier Ferdinando Casini; a masticare amaro, invece, sono il Pd e Fini.

economico Paolo Romani e i sindacati sui dettagli dell’accordo di programma quadro e del piano di investimenti per il rilancio dello stabilimento siciliano, che la Fiat ha deciso di chiudere dal 1 gennaio 2012.

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Certo, c’è una figura femminile bella, “corposa”, importante del nostro Risorgimento: è quella di Anita Garibaldi. E sicuramente non mancheranno, in questo anno del 150° anniversario, ricordi e celebrazioni per la donna del Generale. Qui, invece, si vuole ricordare qualcuna, fra la miriade di donne, quasi sempre “donne comuni” senza nome ma talvolta autentiche “eroine”, che popolano una Storia meno raccontata: figure quasi sempre considerate nemmeno di secondo piano, relegate al ruolo di comparsa se non addirittura ignorate. La prima, fra esse, è Colomba Antonietti.

Colomba Antonietti

1849 Morte di Colomba Antonietti

C Il busto al Gianicolo

Colomba, nata a Bastia Umbra da Michele e Diana Trabalza, si trasferì giovanissima a Foligno. Il 3 dicembre 1844 sposò, contro il parere delle rispettive famiglie, il conte Luigi Porzi, tenente delle truppe pontificie in quella città. Matrimonio segreto, perché il Porzi, per contrarlo regolarmente, avrebbe dovuto chiedere il permesso alle autorità militari competenti. Scoperto, fu condannato ad un periodo di arresti a Roma, nel carcere di Castel San’Angelo. La moglie lo seguì e rese la detenzione meno dolorosa poiché agli sposi era concesso di vedersi per alcune ore al giorno. Allo scoppio della prima guerra d’Indipendenza, il giovane tenente fu inviato al Nord con le truppe volontarie del generale Durando e la moglie “tagliati i bellissimi capelli neri, se ne venne vestita da volontario, per combattere in Lombardia ed in Veneto a fianco del marito”. Con il precipitare degli eventi e la fuga di Pio IX a Gaeta, la colonna Durando si sfasciò e Porzi, dopo l’armistizio di Salasco, si trovò in una formazione

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di bersaglieri inquadrata nelle truppe dell’esercito Sardo- Piemontese, inviata subito a Roma, al comando di Manara: Colomba, sempre al suo fianco, in uniforme da bersagliere, seguì il marito in tutte le convulse fasi di quei mesi ed era con lui quando il Porzi, inquadrato nelle truppe che con Garibaldi uscirono da Roma per affrontare i Borbonici che salivano verso Roma, partecipò alla battaglia di Palestrina e poi a quella di Velletri (18-19 maggio 1849), dimostrando coraggio, valore ed intelligenza, tanto da meritarsi l’elogio dello stesso Garibaldi. Successivamente, nell’ultima disperata difesa della Repubblica Romana, combatté a Porta San Pancrazio in Roma, dove morì sotto il fuoco dell’artiglieria francese; la tradizione vuole che morendo tra le braccia del marito avesse mormorato: “Viva l’Italia”. Così lo stesso

Un ritratto di Colomba

Garibaldi, nelle sue Memorie, ne racconta la morte: “La palla di cannone era andata a battere contro il muro e ricacciata indietro aveva spezzato le reni di un giovane soldato. Il giovane soldato posto nella barella aveva incrociato le mani, alzato gli occhi al cielo e reso l’ultimo respiro. Stavano per recarlo all’ambulanza quando un ufficiale si era gettato sul cadavere e l’aveva coperto di baci. Quell’ufficiale era Porzi. Il giovane soldato era Colomba Antonietti, sua moglie, che lo aveva seguito a Velletri e combattuto al suo fianco.” La sua morte eroica (non era usuale che una donna combattesse all’epoca) venne celebrata non solo dal Generale, ma anche da grandi poeti e scrittori, tra i quali Giosuè Carducci e Alexandre Dumas (padre). Fu sepolta dapprima nella Chiesa di San Carlo ai Catinari; nel 1941 le sue spoglie furono traslate presso il Mausoleo Ossario Garibaldino sul Gianicolo, che accoglie i caduti nelle battaglie per Roma Capitale e per l’Unità d’Italia (1849 – 1870).

Paolo Maola

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Madrid, Spain. Vallecas 51, Social Housing, 2010

Anna di Prospero

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Fotografia under 25

Cappuccetto rosso è immobile, ha in testa solo l’avvertimento della mamma:“Non passare per il bosco”. E’ il momento della scelta: cosa farà? Con quest’opera ha inizio il mio rapporto con ANNA DI PROSPERO, classe 1987, singolare quanto giovane artista, prestata momentaneamente a NewYork, il tempo di qualche scatto tra Manhattan ed i suoi grattacieli. Ma sono sicura che presto tornerà a fotografare la ‘sua’ casa, quella di Sermoneta dove Non passare per il bosco 2007

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tutto, perfino gli ulivi, sono immersi in una luce soprannaturale. Casa e grattacieli però non sono che uno sfondo ad un’unica immagine, la sua, di cui ANNA ha fatto l’interfaccia tra la realtà e se stessa. Nella fotografia finale, ovvero post-elaborata, l’interiorità di chi guarda, in una difficile ma ben riuscita operazione di transfert, arriva a coincidere con quella dell’artista, non chiedetemi né come né perché. A guardarla, sembra la versione italiana di Amélie - che personalmente mi stava tanto antipatica: ma ANNA no, lei è simpaticissima, autenticamente deliziosa ma così fuori dal tempo e dallo spazio da sembrare finta. Invece esiste, è lì, con la sua testa pensante, pronta a smentire qualsivoglia luogo comune sui giovani, considerati troppe volte ignoranti e inetti. ANNA è una bravissima fotografa, che osa confrontarsi con un maestro dell’immagine come Edward Hopper; che ama procedere, cautamente, sul filo dell’ambiguità - come una Rosemarie Trockel o unaYoko Ono; che prova a muoversi, serenamente, tra realtà e finzione, antico e contemporaneo, presenza ed apparizione, sfidando la trappola voyeristica nella quale, per ora, non è caduta I just moved to New York..., 2010

Silvia Sfrecola Romani la CASA del CRITICO home gallery www.lacasadelcritico.it



Traffico di cicogne a Hollywood Boulevard

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Le cicogne non smettono di visitare i tetti delle case Vip di tutto il mondo, nonostante questo inverno si siano sfiorate temperature polari. Così, mentre in Italia c’è ancora chi si meraviglia per la maternità da 50enne della cantante Gianna Nannini, nel resto del mondo la specie si riproduce anche nei modi più impensati: dell’ultima ora la notizia che Elton John e il suo compagno storico, David Furnish, sono diventati papà di un bambino, al quale hanno imposto il nome di Zachary Jackson Levon Furnish-John. Il piccolo è venuto alla luce il 25 dicembre in California, grazie all’aiuto di una mamma in affitto.

A

C

Chissà come deciderà di chiamare la sua creatura Natalie Portman: la bella attrice di ‘The black swan’ e il compagno coreografo Benjamin Millepied diventer a nno g e n itori nell’estate del 201 1 , h a n no quindi ancora un bel po’ di tempo per pensarci.

E

Anche la cantante Alanis Morissette è diventata mamma proprio il 25 dicembre: il suo piccolo si chiama Ever Imre, e come se non bastasse i genitori hanno deciso che porterà entrambe i loro cognomi, Morissette e Treadway.

E mentre la bandiera juventina Alessandro Del Piero annuncia al mondo la nascita del suo terzo figlio Sasha (che arriva dopo Dorotea e Tobias) , un altro grande campione dello sport fa sapere invece che la sua progenie è terminata. Ronaldo, l’indimenticabile bomber brasiliano, ha dichiarato in un’intervista di essersi sottoposto ad una vasectomia e di aver dunque chiuso la “fabbrica dei figli”, dopo aver contribuito a metterne alla luce 4.

C

Chiudiamo con una gravidanza made in Italy ma per ora solo presunta. Il presentatore Franecsco Facchinetti, compagno della collega Alessia Marcuzzi, ha dichiarato rispondendo alle domande delle sue fan sul sito di Vanity Fair: “Preso avrò un figlio”. Si tratta di una burla o dobbiamo tenere d’occhio il punto vita della bella romana?


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La prossima volta che viaggerete in Ryanair, non avrete tempo per lamentarvi per la mancanza di stuzzichini o cuffiette per la musica: la vostra attenzione sarà infatti catalizzata dal calendario di beneficenza che le hostess della compagnia hanno realizzato e che viene venduto a bordo degli aerei alla cifra di 10 euro. Le bellezze della porta accanto che siete abituati a guardare mentre vi mostrano le uscite di sicurezza si sono messe in bikini per una buona causa: raccogliere 100.000 euro a favore di “Tafel”, un’associazione tedesca che si occupa della malnutrizione infantile. Brave!

WHY

A Durbuy, in Belgio, nota per essere la città più piccola del mondo, potrete passare la notte in uno dei B&B più ‘favolosi’ e visionari del mondo. Nato dalla mente dell’albergatore e architetto Mr.Noel, è un gigantesco cavallo di Troia all’interno del quale ci sono 10 camere da letto, ognuna delle quali con la sua brava particolarità. In una c’è un ponte levatoio, ad esempio, mentre in altra dormirete sotto un cielo stellato. Vale la pena farci un salto!

WHERE

Tarda mattinata, proprio all’ora dell’aperitivo: è il momento giusto per gustare un concerto al Teatro dell’Opera di Roma. Si chiamano proprio concerti-aperitivo e dopo averli gustati: la buona digestione è garantita. Il 6 febbraio, ad esempio, al Teatro Nazionale si può sorseggiare l’analcolico ascoltando “Franz List piano duo”, diretto da Roberto Gabbiani. Per il calendario completo dei concerti, basta consultare il sito www.operaroma.it

WHEN

W

LE5

La gelateria per cani: Fido apprezza il gelato anche fuori stagione, e invece di fargli “lappare” il nostro, potremmo portarlo in gita in queste particolari gelaterie che producono gelati “Icebau” (in Italia le troviamo in Liguria, in Emilia Romagna ma anche a Roma). Cioè, che non contengono zucchero ma fruttosio, sono arricchiti di fibre naturali prebiotiche, hanno un bassissimo contenuto di grassi, sono ricchi di proteine delattosate ed hanno una cremosità ed un sapore che lo posizionano tra i migliori gelati della tradizione artigianale italiana. Infatti IceBau è ottimo per i nostri amici a quattro zampe ma va benissimo anche per noi, soprattutto per chi soffre di intolleranze al glutine e al lattosio.

WHAT

Giornalista, programmatore e attivista australiano, negli ultimi mesi abbiamo sentito decisamente parlare di lui: Julian Assange, vivace fondatore di Wikileaks, dopo aver contribuito a far sudare freddo i diplomatici di tutto il mondo è scomparso, inseguito da un mandato di arresto per stupro che lo perseguita in tutto il mondo. Che cos’è Wikileaks? Per chi non lo avesse mai capito, si tratta di un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve, in modo anonimo e grazie a un sistema di cifratura molto potente, documenti coperti da segreto, che sia militare, industriale o bancario. I cittadini di tutto il mondo vengono invitati da Assange, vero personaggio del 2010, a inviare al sito materiale che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende tenuti nascosti. Una sorta di Robin Hood digitale, che cerca di ristabilire una bizzarra forma di giustizia sfruttando l’immensità della rete Internet e donando ai “poveri”quello che oggi è più prezioso: la verità (almeno, quella secondo Assange).

WHO

eventi-eventi-eventi-eventi-eventi-eventi Roma

Eugenio Finardi, 27 febbraio Alpheus Tour teatrale di Ligabue, Roma 01 febbraio, Gran Teatro 02 febbraio, Auditorium Parco della Musica 03 febbbraio 2011, Auditorium della Conciliazione Roma. La Storia dell’Arte dal 6 gennaio al 10 aprile Auditorium Parco della Musica Chagall. Il mondo sottosopra.

29

Dal 22 Dicembre 2010 al 27 Marzo 2011 Labirinto Fellini . Dal 30 Ottobre 2010 al 30 Gennaio MACRO Testaccio, Roma Max Gazzè, 21 Gennaio Auditorium della Conciliazione

Velletri

06 Novembre 2010 - 27 Febbraio A pranzo con il Neanderthal Mostra didattica sull’alimentazione nella preistoria

Museo Civico di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani - Via G. Mameli 4/6 (Palazzo Comunale)

Frascati

08 Dicembre 2010 / 23 Gennaio Animazione, Christmas Cartoon e Pista da pattinaggio sul ghiaccio Centro Storico

Marino

Da settembre 2010 a Luglio 2011 Cine&Pizza 2010/11 Sede operativa ‘Punto a Capo’ Via Cavour 91a / Corso Trieste 82

Albano

20 Gennaio ore 18 Palazzo Savelli, concerto “Songs, quartetto Saramago”

30 Gennaio ore 18 Teatro Alba Radians “Flamenco” con la compagnia “Flamenco vivo in vente conmigo” 6 Febbraio ore 18, Palazzo Savelli “Orchestra Notte sinfonica veneziana” nelle “Otto stagioni” TEATRO Teatro Alba Radians: 23 Gennaio ore 18 Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti in “Niente progetti per il futuro” 1 Febbraio ore 21 Rodolfo Laganà e Francesca Reggiani in “Ladro di razza” 12 Febbraio ore 21 Sebastiano Lo Monaco in “Non si sa come”

Cori

Morgan in concerto, 22 Gennaio Palazzetto dello Sport


Imprese e Società

Avv. Augusto Mollo redazione@nonsolorosa.it

Scelta e gestione del modello societario

L

L’esercizio in forma societaria dell’attività imprenditoriale costituisce l’espressione più diffusa del principio della libertà dell’iniziativa economica privata sancito dall’art.41 della nostra Costituzione. Il buon esito di qualunque iniziativa economica richiede non solo l’elaborazione di una strategia imprenditoriale, bensì la scelta di un modello societario adeguato alla compagine sociale ed all’attività esercitata. Infatti, considerati anche gli inevitabili fattori di rischio insiti in qualunque attività imprenditoriale, nonché i fisiologici mutamenti delle persone dei soci, la corretta individuazione del modello societario prescelto potrà consentire di prevenire e/o attenuare, nonché risolvere, eventuali situazioni conflittuali che, altrimenti, potrebbero compromettere irreversibilmente la prosecuzione dell’attività aziendale. Pertanto, nasce da questo numero di gennaio della rivista NONSOLOROSA un’iniziativa di analisi e di approfondimenti delle opportunità e problematiche sottostanti alla scelta ed alla gestione del modello societario (società di persone /

società di capitali) per l’esercizio dell’attività imprenditoriale. A tal fine, traendo anche spunto dalla recente riforma della disciplina delle società di capitali e delle società cooperative, introdotta dal decreto legislativo 17 gennaio 2003 n.6 ed entrata in vigore il successivo 01 gennaio 2004, seguirà la pubblicazione bimestrale di alcuni articoli che si proporranno di trattare le principali questioni, generalmente affrontate dagli operatori, nel tentativo di fornire spunti di riflessione sugli strumenti che il legislatore attualmente mette a disposizione dei soggetti che esercitano un’attività imprenditoriale. Nei prossimi numeri, pertanto, verranno esaminate le varie tipologie di società, partendo dalle società di persone (società semplice, società in nome collettivo, società in accomandita semplice) e fino alle società di capitali (società a responsabilità limitata, società per azioni e società in accomandita per azioni); queste ultime, come visto, significativamente rinnovate dalla recente riforma del diritto societario. Tale rubrica è aperta ad eventuali domande e riflessioni dei lettori.

Mensile di attualità, cultura, politica, sport e spettacolo

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