Giugno 2014

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COPIA OMAGGIO

Mensile di attualità, pol

itica, cultura, gossip,

SPECIALE MONDALI spettacolo e sport

Anno IV - N. 50 - Giugno 2014 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

Dopo il “si” della Camera il Decreto Lavoro è legge

Il Ministro Poletti ha dichiarato “Ora le imprese assumano senza preoccupazioni”

Must Have primavera-estate 2014: i capi da non perdere

VELLETRI

“Tra le rovine di Velletri” Uno spettacolo corale in ricordo della guerra a 20 anni dalla rappresentazione ideata da Gian Maria Volonté

GENZANO

Intervista al sindaco di Genzano Flavio Gabbarini

Tasi: come e quando si paga

Matilde Brandi

“Il talento è innato ma lo studio è altrettanto importante”



SOMMARIO ATTUALITÀ 6

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Dopo il “si” della Camera il Decreto Lavoro è legge: il Ministro Poletti ha dichiarato “Ora le imprese assumano senza preoccupazioni” Tasi: come e quando si paga

VELLETRI 12 Marilena Ciarcia “Soddisfazione personale e onore di far parte di una grande squadra”

Il Pd deve ascoltare e gestire con umiltà il grande consenso ricevuto

VIAGGI 35

GENZANO 33 Intervista al sindaco di Genzano Flavio Gabbarini

Estate 2014: Abruzzo da scoprire

EVENTI E SPETTACOLO 4

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TERRITORIO

POLITICA 7

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Infiorata 2014 Genzano in un tripudio di fiori

Matilde Brandi “Il talento è innato ma lo studio è altrettanto importante”

RUBRICHE

“Tra le rovine di Velletri” Uno spettacolo corale in ricordo della guerra a 20 anni dalla rappresentazione ideata da Gian Maria Volonté

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Vengo via con te Adotta un cane

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FaceAbook John Niven

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Aurelio Picca presenta il suo ultimo lavoro “Un giorno di gioia”

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Novecento d’Amore Mimì e il “volatore” Fossati

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Mostre, Eventi, Concerti e Teatro

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Enogastronomia L’aragosta

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MODA 8

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Must Have primavera-estate 2014: i capi da non perdere

CALCIO 13

Aspettando Brasile 2014 Editore Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile Ottavia Lavino

Numero 50 - anno IV Giugno 2014 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010

Progetto grafico e impaginazione BLINK Stampa Eurografsud Via delle Grotte, 11 00040 Ariccia Roma - Tel. 069344741 Redazione NONSOLOROSA Vicolo Bellonzi, 30 00049 Velletri - RM - Tel. 06.961.55.428 redazione@nonsolorosa.it

Hanno collaborato: Servizi Daniele Ognibene Luca Masi Maria Rita Cappucci Silvia Bottacchiari Rubriche Daniele Ciani Daniele Ognibene Gabriele Santoni Maria Rita Cappucci Silvia Bottacchiari

Distribuzione gratuita

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. E vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


Matilde Brandi si racconta in Matilde Brandi si racconta in esclusiva a Nonsolorosa esclusiva a Nonsolorosa e ci racconta come concilia due mestieri e ci racconta come concilia due mestieri duri e affascinanti: duri e affascinanti: quello di ballerina e quello di mamma. quello di ballerina e quello di mamma.

“Il “Iltalento talentoèèinnato innato ma malolostudio studioèèaltrettanto altrettanto importante” importante”

Dal “Bagaglino” a “Torno Sabato” Dala “Bagaglino” a “Torno fino numerosi altri varietà Sabato” del fi no a numerosi altri varietà del piccolo schermo, Matilde Brandi piccolo schermo, Matilde Brandi ha cavalcato l’onda del successo ha cavalcato del successo esprimendo il l’onda suo talento di esprimendo il suo talento di ballerina davanti a milioni di ballerina davanti a milioni di telespettatori. Mai presuntuosa telespett atori. Mai presuntuosa e piena di sé, ha mantenuto quel e piena di sé, hae mantenuto sorriso semplice solare nel quel sorriso semplice e solare nel corso degli anni, lavorando con corso degli anni, lavorando con serietà e con la consapevolezza e con la dare consapevolezza diserietà dover sempre il meglio. di dover sempre dare il meglio. Certamente, come lei stessa ci ha Certamente, come lei stessa ci ha dichiarato, il talento è innato (e dichiarato, il talento è innato nel suo caso è proprio vero), ma(e suoprofessionista caso è proprionon vero), ma unnel vero deve un vero professionista non deve mai darsi per “arrivato”. mailadarsi perà“arrivato”. Ama sua citt e la Roma calcio Ama la sua citt à elelasue Roma calcio senza dimenticare origini senza dimenticare leera. sueMa origini romagnole di cui va fi al romagnole di cui va fi era. Macial primo posto nel suo cuore ora primo posto suo cuore ora ci sono i suoi duenel angiolett i biondi. sono i suoi due angiolett i biondi. Perché essere mamma è uno dei Perché più essere mamma è uno dei “lavori” belli del mondo. “lavori” più belli del mondo.

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Tutti ti conoscono come una delle ballerine più brave e sexy dello spettacolo ma molti non sanno che per arrivare a tali livelli è necessaria una gavetta non breve. Quanto contano, a tuo parere, il talento e la fortuna in questo lavoro? Il talento è innato e fa la differenza ma lo studio è altrettanto importante perché senza di quello non si va da nessuna parte. Sicuramente la fortuna ha un altro ruolo fondamentale. Magari trovarsi al posto giusto nel momento giusto può davvero cambiarti la vita.

La televisione ti ha incoronata regina della danza per molti anni. Qual è il ricordo più bello degli spettacoli e dei varietà televisivi? Il ricordo più bello è probabilmente “Torno Sabato” con Panariello, Tosca e Paolo Belli, un varietà del sabato sera dove ancora, a distanza di anni, vivo nel cuore di tutti. Mi sono divertita tanto perché abbiamo lavorato con amore e rispetto. Eravamo una vera famiglia e questo è arrivato a casa. Anche il “Bagaglino” con Pingitore è stata un’esperienza bellissima, completamente diversa dall’altra ma ricca di incontri e dove ho potuto esprimere la mia professionalità.

Eccellente ballerina e dolce mamma: in quale dei due ruoli ti identifichi maggiormente? Da quando sono diventata mamma sicuramente il lavoro è passato in secondo piano ma non l’ho mai abbandonato perché è la mia vita. Ora però la mia vita sono anche le mie due cucciole e loro verranno sempre prima di tutto. Sono una mamma dolce ma che diventa severa quando ce n’è bisogno. Quali sono i tuoi progetti futuri? Ora sono direttrice artistica nella mia scuola di danza “L’Accademia di Matilde Brandi” e il prossimo step è lo spettacolo di fine anno. Poi ho proposte sia per lo spettacolo che per la Tv e spero possano realizzarsi. Silvia Bottacchiari

Matilde Brandi

Il tuo profondo amore per Roma, la città eterna dove sei nata, è famoso ovunque. Lo scorso anno, inoltre, hai omaggiato la tua città con lo spettacolo “Arrivederci Roma”, in ricordo del grande Renato Rascel. Vuoi raccontarci un po’ di questa tua grande passione? Io sono nata a Roma anche se da genitori romagnoli e infatti amo molto anche la Romagna, terra solare e divertente, ma Roma è unica. Amo girare di notte per questa città che

diventa ancora più bella, silenziosa e piena di storia. Amo la Roma calcio di cui sono la più sfegatata tifosa. Vado allo stadio e mi diverto a cantare i cori dei tifosi. L’anno scorso, quando cantavo in teatro “Roma nun fa’ la stupida stasera” o “Roma capoccia”, bhè, lo facevo con quell’orgoglio di chi ama veramente questa città.

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Contratti a termine, apprendistato, tempo determinato, proroghe, ecco cosa cambia nei rapporti di lavoro con l’approvazione del nuovo DL

Dopo il “si” della Camera il Decreto Lavoro è legge: il Ministro Poletti ha dichiarato “Ora le imprese assumano senza preoccupazioni” Un decreto legge, che manda in soffitta alcune disposizioni della riforma Fornero. E’ il primo atto significativo sul lavoro, approvato dal governo Renzi, con la regia del ministro del welfare, Giuliano Poletti. Per rilanciare l’occupazione, il Premier ha annunciato da tempo dei progetti ambiziosi, contenuti in un “Jobs Act”, cioè in una riforma profonda delle assunzioni, dei rapporti di lavoro e degli ammortizzatori sociali. Dopo tutto l’iter legislativo e istituzionale, il nuovo decreto sul lavoro è stato approvato in via definitiva alla Camera e così convertito in legge con 333 voti a favore e 159 contrari. Il nuovo testo modifica profondamente l’attuale normativa in particolar modo sull’apprendistato e i contratti a termine. D’ora in poi, infatti, sarà possibile stipulare contratti fino a 36 mesi senza causale, vale a dire senza una ragione specifica, così come sarà possibile prorogare un contratto per cinque volte (non più otto come inizialmente previsto dal testo del governo). Il nuovo decreto ha fissato anche un tetto di precari pari al 20% dell’organico stabile: in caso di violazione, il datore di lavoro si troverà a dover pagare una multa, ma non è più obbligato - come concordato inizialmente durante l’esame del Dl alla Camera - a stabilizzare i lavoratori assunti fuori quota. Altra novità, il ripristino della formazione pubblica per 6

gli apprendisti seppure con alcuni paletti, sulla maternità e sui contratti di solidarietà. Ecco in sintesi i contenuti del testo. Le disposizioni si applicano ai rapporti di lavoro costituiti successivamente alla data di entrata in vigore del decreto.

Contratti a termine: ecco cosa cambia

Il contratto a termine non può avere una durata superiore a trentasei mesi, comprensiva di eventuali proroghe, per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a tempo determinato, sia nell’ambito di un contratto di somministrazione a tempo determinato. Il numero complessivo di contratti a tempo determinato stipulati da ciascun datore di lavoro non può eccedere il limite del 20 per cento del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al 1 gennaio dell’anno di assunzione. Per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti è sempre possibile stipulare un contratto di lavoro a tempo determinato. I lavoratori assunti a termine in violazione del limite percentuale sono considerati lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato sin dalla data di costituzione del rapporto di lavoro.

Il nuovo apprendistato

Fermo restando la possibilità per i contratti collettivi nazionali di lavoro di individuare limiti diversi, esclusivamente per i datori di lavoro che occupano almeno trenta dipendenti, l’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla pro-

secuzione, a tempo indeterminato, del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato, nei trentasei mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 20 %degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro. Le proroghe sono ammesse fino ad un massimo di cinque volte nell’arco dei complessivi trentasei mesi, indipendentemente dal numero dei rinnovi. Il contratto di apprendistato contiene, in forma sintetica, il piano formativo individuale definito anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali. Fatta salva l’autonomia della contrattazione collettiva, al lavoratore è riconosciuta una retribuzione che tenga conto delle ore di lavoro effettivamente prestate nonché delle ore di formazione almeno nella misura del 35% del relativo monte ore complessivo. Qualora la Regione non provveda a comunicare al datore di lavoro, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell’instaurazione del rapporto, le modalità per usufruire dell’offerta formativa pubblica il datore di lavoro non è tenuto ad integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere con quella finalizzata all’acquisizione di competenze di base e trasversali.

La maternità

Per le lavoratrici il congedo di maternità intervenuto nell’esecuzione di un contratto a termine presso la stessa azienda, concorre a determinare il periodo di attività lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza all’assunzione. A


queste lavoratrici è anche riconosciuto il diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi, con riferimento alle mansioni già espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine. Il datore di lavoro è tenuto a informare il lavoratore del diritto di precedenza mediante comunicazione scritta da consegnare al momento dell’assunzione.

Precedenza assunzione precari

CHI È GIULIANO POLETTI

Il diritto di precedenza all’assunzione del lavoratore che ha svolto attività a tempo determinato per almeno sei mesi con la stessa mansione, e per gli stagionali, deve essere espressamente richiamato dall’azienda nell’atto scritto che avvia il contratto di lavoro. Lo stesso decreto modificato dalla Camera estende il beneficio alle donne in maternità, stabilendo che coloro che restano incinta durante il periodo di un contratto a termine possono conteggiare anche la gravidanza nella durata del contratto.

Figlio di contadini ed esponente del mondo delle cooperative, il nuovo ministro del welfare Giuliano Poletti conosce bene i problemi del mercato del lavoro italiano. Ora, Poletti dovrà passare dalle parole ai fatti e cercare di tradurre in provvedimenti concreti molte delle sue idee e dei suoi progetti per cambiare e modernizzare lo stato sociale italiano. Bolognese, 53 anni, sposato e padre di due figli, dal 2002 guida Legacoop e dal 2013 Adc, l’alleanza nata tra cooperative rosse e bianche alla testa della quale ha preso il posto di Luigi Marino, sbarcato lo scorso anno al Senato con Scelta Civica. Di quel mondo, non c’è dubbio, Poletti porterà in dote nelle stanze chiave dell’esecutivo un approccio differente, perché differente è la sua formazione: molta economia reale e pochi salotti buoni. Maria Rita Cappucci

Inizia una stagione nuova per la politica italiana

Il Pd deve ascoltare e gestire con umiltà il grande consenso ricevuto Con i ballottaggi termina la stagione elettorale del 2014 che lascerà certamente il segno negli annali statistici e anche sui libri di storia. Parafrasando l’autorevole rubrica del prof. Ilvo Diamanti, politologo e sondaggista, pare proprio che la “bussola” sia stata smarrita, almeno da chi è chiamato a fare previsioni sul comportamento dell’elettorato. Lo strabordante risultato ottenuto dal Partito democratico era imprevedibile, ma ancora più difficile è analizzarne le cause che oltre alla spinta propulsiva impressa da Matteo Renzi, contiene elementi di indubbio interesse per cercare di comprendere l’evoluzione dell’elettorato e, con essa, quella del Paese. Un’apertura di credito verso la famiglia democratica che adesso deve essere gestita con impegno e serietà. In tutto lo stivale il partito di Renzi ha prevalso, si pensi all’ostico Nord-Est che ha deciso di puntare una fiche sul Pd come in passato aveva fatto con il variegato centro destra dell’era Berlusconi-Bossi. Lo stesso elettorato moderato che si riconosceva nella forza tranquilla rappresentata dalla Dc tanto da essere definito un territorio serbatoio di voti per la Balena bianca, oggi decide di votare per il Pd e lo fa con un ragionamento collettivo. Un ceto medio indebolito che chiede maggior rispetto per il lavoro e, soprattutto, chiede una revisione della pressione fiscale con la speranza di riattivare in consumi e dare vita a una nuova stagione di operosità e di profitto seppure con le regole nuove del mercato e della società che escono dalla crisi globale. Gli addetti ai lavori cercheranno di fasare gli strumenti previsionali anche se di strada per recuperare la credibilità ne dovranno fare molta visti gli errori, ormai reiterati, delle ultime campagne elettorali con flop

clamorosi e previsioni rivelatesi, poi, prime di fondamento. Altro discorso per le elezioni amministrative che pur confermando una tendenza favorevole per il Pd, hanno messo a nudo i problemi che hanno i sindaci a governare in questa complessa stagione. Tranne qualche eccezione, coloro che governano non hanno riscontrato i favori dei cittadini e fallito la rielezione in comuni piccolo e grandi. L’elettorato è maturato, i cittadini sanno scegliere autonomamente, osservano e non rispondono più alle chiamate oceaniche dei referenti politici come avveniva fino a pochi anni fa. Se il sindaco lavora bene, nonostante le enormi difficoltà, viene confermato, altrimenti si cambia e non tengono più le tradizioni o le roccaforti. Livorno è solo la punta di un iceberg che ha parte sommersa presenta una variegata pluralità di movimenti, liste civiche e altre aggregazioni che comunque attestano una voglia di partecipazione: nuova e interessante. Il Pd è l’interprete protagonista della nuova stagione incipiente della politica italiana ma deve avere il coraggio di cambiare ancora e più in profondità, mettere da parte i pregiudizi e le presunzioni che fino a oggi hanno costituito la zavorra per lo sviluppo delle forze progressiste e riformiste italiane. L’occasione è di quelle che non capitano spesso, adagiarsi sugli allori non serve a nessuno anche perché il Paese è in difficoltà e l’impegno di tutti è un dovere non solo una possibilità. Nelle discussioni post elettorali è utile confrontarsi favorendo l’ascolto dell’altro, pratica in disuso che sta alla base della disaffezione dei cittadini nella politica, che pure permane, come attestano le cifre dell’affluenza a tutti i livelli. Luca Masi

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Must Have primavera-estate 2014: i capi da non perdere

Elisabetta Franchi

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on c’è modo migliore per sconfiggere il freddo e la pioggia di pensare al nostro guardaroba primaverile! Quali sono dunque i 20 must-have che non possono mancare? Tra sfilate, trend on the street e online shops, abbiamo selezionato i nostri accessori e capi preferiti. Libero spazio alla creatività e ai colori che illuminano e alla texture che impreziosiscono. Questo in sostanza il “trade union” che ha caratterizzato tutte le passerelle del mondo. Gli stilisti hanno giocato a “fare gli artisti” per questa Primavera/Estate 2014. La parola d’ordine è “osare” coniugando i tratti distinguibili della cultura moda con i grafismi

Elisabetta Franchi

delle metropoli contemporanee. Il risultato sono collezioni di capi couture, che evocano di diritto una gallery di tendenze moda Primavera/Estate 2014, prossima al mondo dell’arte. Dalle new entry, come l’abito disegnato e i nuovi pois, ai grandi classici rivisitati, dalla camicia azzurra al reggiseno in vista, sandali flat e texture metal inclusi. Accogliamo quindi la nuova stagione anche nel nostro guardaroba, completandolo con gli ultimi trend di stagione. Dalla testa ai piedi, ecco i 6 pezzi irrinunciabili che ogni fashionista non potrà non avere. Da possedere tutti per essere cool dalla testa ai piedi per tutta l’estate. A voi la scelta!


I crop top di Balenciaga

ABITO FIGURATIVO

Che sia astratta o figurativa, l’arte è elemento di grande ispirazione per le nuove collezioni 2014. La prima a cogliere la sfida è ovviamente Miuccia Prada che stupisce il pubblico con una coloratissima collezione dipinta. Più grafico è invece Jean Charles De Castelbajac con i suoi volti stilizzati, mentre iper-realista e fotografico è Giles, che rende protagoniste delle sue creazioni Kate Moss e Amber Valletta scattate da Glen Luchford. Per Elisabetta Franchi invece suggestioni di opposti nelle forme e nelle texture. Trasparenze ed effetto lucido, bianco assoluto e rosso convivono in un unicum di raffinatezze e provocazione.

LIGHT BOMBER

Il bomber torna in versione primaverile, leggero come una piuma e coloratissimo quello di Angelo Marani, ricamato e dai colori nineties quello di Jonathan Saunders, pop e psichedelico quello di Just Cavalli.

CAMICIA AZZURRA

Androgina e chic, la camicia azzurra non perde il suo fascino e torna in versione abbottonata e a maniche corta da Vionnet o aperta e più rilassata da Tod’s, mentre Dsquared2 presenta un modello sagomato e Zara uno più ampio e comodo.

T-SHIRT PARLANTE

I messaggi questa stagione lasciateli sulle vostre magliette. Moschino riscopre le sue t-shirt provocatorie con la scritta “niente”, le ragazze ribelli di Jeremy Scott urlano “I’m a mess!”, LPD crea t-shirt con numeri e nomi di designer celebri e Alexander Wang mette addirittura l’avvertenza “Parental Advisory Explicit Content” alle sue felpe. Uomo avvisato...

Elisabetta Franchi

CROP TOP

Avete già smesso di allenare i vostri addominali? Sbagliato! Anche questa stagione il trend del crop top non accenna a perdere terreno e lo ritroviamo sulle passerelle di Balenciaga, Lacoste e Kenzo. Tutte in palestra!

PANTALONE SOPRA LA CAVIGLIA

Perfetto per un look edgy, dal taglio maschile ma che lascia ben in mostra le scarpe, che siano sandali vertiginosi o flat ultrapiatti. Gli abiti con i volti di Prada

Maria Rita Cappucci

Il bomber ricamato di Jonathan Saunders

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“Tra le rovine di Velletri” Uno spettacolo corale in ricordo della guerra a 20 anni dalla rappresentazione ideata da Gian Maria Volonté Un regalo alla cittadinanza di Velletri, un omaggio alle figure di Gian Maria Volonté e Padre Italo Laracca, così care ai veliterni, un’esortazione a non dimenticare il dramma della Seconda Guerra Mondiale e a ripudiare ogni tipo di guerra. Questo e tanto altro è lo spettacolo “Tra le rovine di Velletri”, tratto dal diario di Padre Laracca che racconta i giorni del bombardamento su Velletri, la città martoriata, la paura ed il coraggio dei suoi abitanti. Colpito da quelle pagine Gian Maria Volonté, insieme alla sua compagna Angelica Ippolito, ne riadattò i testi perché il diario di Padre Laracca divenisse una grande opera. Quella che, proprio con la regia di Volonté, venne messe in scena nel 1994, sulle scale del Comune di Velletri, uno spazio suggestivo, un teatro all’aperto che fece della città stessa teatro. Uno spettacolo dal grande valore artistico e dal fortissimo impatto emotivo, un’opera a cui Volonté si dedicò anima e corpo, riuscendo a coinvolgere in questo dramma corale quasi 300 persone fra attori, musicisti, coro, scenografi, tecnici, costumisti, organizzatori,…

“Tra le rovine di Velletri” fu l’ultimo lavoro compiuto dell’attore, che morì stroncato da un infarto pochi mesi dopo la rappresentazione. La Città di Velletri volle ricordarlo l’anno dopo, riproponendo lo spettacolo da lui ideato e che Gian Maria Volonté avrebbe voluto replicare tutti gli anni, non solo come ricordo di una storia che non va dimenticata, ma come messaggio di pace, contro tutte le guerre. Con questo spirito, a 20 dalla scomparsa di Volonté, l’Assessorato alla Cultura del comune di Velletri ha voluto riportare nella nostra città uno spettacolo che è oggi una novità assoluta, sconosciuto alle nuove generazioni che possono trarne insegnamento ed ispirazione, moderno ed attualissimo nella struttura. “Tra le rovine di Velletri” verrà rappresentato nelle serate del 2 e 3 luglio, di nuovo su Piazza Cesare Ottaviano Augusto, con il Palazzo del Comune e le sue scale a fare da palcoscenico, con i testi che furono adattati da Volonté e dalla Ippolito e con la regia di Renato Carpentieri, attore ed amico della coppia. Lo spettacolo è articolato

Gian Maria Volonté nella sua casa di Velletri

in 7 quadri, interpretati dagli attori delle Compagnie e dei gruppi teatrali del territorio, accompagnati dal coro Ruggero Giovannelli, diretto dal maestro Claudio Micheli, e dalla Banda Città di Velletri U. Cavola, diretta dal maestro Carlo Micheli. Le scenografie, caratterizzate da enormi teli dipinti che scenderanno dalla cima del Palazzo Comunale, sono affidate all’artista veliterno di fama nazionale, Claudio Marini. Due serate pensate come un omaggio ai cittadini di Velletri, per questo l’ingresso sarà gratuito, perché quante più persone possibili possano assistere a quest’opera unica nel suo genere, così fortemente legata alla nostra Città ed alla sua storia.

Per tutte le informazioni sullo spettacolo e sulla prenotazione dei biglietti sarà possibile consultare il sito dedicato www.velletriricorda.it e la pagina Facebook “Tra le rovine di Velletri”.

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Territorio Velletri

Intervista all’Assessore al Bilancio Marilena Ciarcia

“Soddisfazione personale e onore di far parte di una grande squadra” Marilena Ciarcia

L’Assessore al Bilancio Marilena Ciarcia ci racconta la sua soddisfazione per l’esperienza al Comune di Velletri e ci spiega alcuni aspetti tecnici e novità sulle imposte che riguardano da vicino i cittadini. Hai assunto da circa un anno il ruolo di Assessore al Bilancio del Comune di Velletri, sei la prima donna a ricoprire un così delicato ruolo nella nostra città. Possiamo, visto le deleghe, fare appunto un “bilancio” del tuo primo anno di Assessore? Sono sicuramente onorata di aver ricevuto questo incarico così importante e delicato nel Comune di Velletri. Probabilmente il sindaco mi ha dato fiducia proprio per le mie doti tecniche perché sì, sono la prima donna a ricoprire il ruolo di Assessore al Bilancio, ma sono anche il primo Dottore Commercialista a svolgere questo tipo di lavoro. Per me, inoltre, e’ anche una crescita personale. Imparo ogni giorno cose nuove e lo faccio con grande entusiasmo. Non finirò mai di ringraziare la Lista civica che mi ha appoggiato e che mi ha permesso di raggiungere un obiettivo così gratificante. Inizialmente ero un po’ titubante poiché, venendo da un’altra corrente politica, avevo paura che gli altri assessori mi considerassero un’estranea tra loro. In realtà ho trovato subito un bel clima e devo dire che si è creato un gruppo affiatato, che fa gioco di squadra e lavora in sinergia. A volte si pensa che il lavoro degli uffici del Comune sia statico e ingessato. Certamente non è così e io lo sto sperimentando in prima persona.

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Tu sei una donna, una moglie, una libera professionista e un politico. Come fai a conciliare tutte queste importanti attività? Mia figlia mi chiama “wonder woman”. Scherzi a parte, ho una famiglia alle spalle su cui contare e questo mi aiuta molto. Ora i miei figli sono adolescenti, quindi in un’età critica e a volte mi rendo conto che dovrei seguirli anche più di quanto già non faccia. Conto sui miei genitori e su mio marito e soprattutto non ho hobby: niente palestra o uscite con le amiche. Nonostante ciò sono spesso costretta a lavorare di notte. Però sono felice e fiera di tutte queste attività. Entriamo nel merito del tuo impegno amministrativo, come sono messi i conti del Comune di Velletri. Il dissesto finanziario è ormai un brutto ricordo? Sicuramente sono stati fatti grandi sacrifici perché, come Comune di Velletri, abbiamo dovuto applicare le aliquote massime sulle imposte per fronteggiare la situazione. In ogni caso il dissesto dovrebbe essere superato entro Dicembre 2014. C’è stato inoltre il lavoro della Commissione di Liquidazione, nominata dal Ministero, che ha pagato, facendo delle proposte transattive, gran parte dei creditori del Comune. La speranza era di poter vendere alcune aree edificabili per chiudere prima questa fase ma ciò non è stato possibile. Tuttavia c’è stata data la possibilità di chiedere un finanziamento a venti anni per sanare i debiti comunali. Questo ci permetterà di uscire dal dissesto che ci ha imposto la tassazione al massimo per i cittadini. Entro Gennaio 2015 la situazione economica dovrebbe tornare alla normalità. Visto che si sta imboccando una via che presto porterà una situazione economica più solida, si potrà pensare a maggiori investimenti nell’ambito della cultura, del turismo e dello sport? Questo non è tanto un problema di dissesto economico quanto di spending review e di finanziamenti da parte dello Stato ai Comuni che sono

sempre più ridotti. E’ chiaro che, con le poche risorse a nostra disposizione, dobbiamo dare la precedenza a servizi con maggiori priorità; mi riferisco alla scuola, alla manutenzione delle strade ecc … In ogni caso cercheremo di inserire nei programmi le attività culturali, coinvolgendo anche aziende esterne che potrebbero dare il loro contributo tramite la pubblicità. In questo modo la collaborazione sarebbe biunivoca: il Comune avrebbe risorse in più e le aziende potrebbero avere maggiori possibilità. IMU e TASI, ci puoi dare qualche notizia in merito a queste imposte. Cosa cambia per i cittadini? La TASI è un’imposta comunale che deve andare a coprire alcuni servizi generali, come la manutenzione delle strade o l’illuminazione pubblica ed è a discrezione dei Comuni definire i termini e le modalità di pagamento. Noi, a differenza di altri Comuni, abbiamo scelto di sfruttare la proroga dello Stato e abbiamo rinviato la scadenza al 16 Ottobre. Per quanto riguarda l’IMU le aliquote sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso proprio a causa del dissesto economico. Verrà applicato il 6 x 1000 per le abitazioni principali di lusso che rientrano nelle categorie A1, A8 e A9, dunque ville, castelli e palazzi. Per gli altri fabbricati l’aliquota è il 10,60. Ci sono comunque delle novità. Alcuni edifici sono esentati dal pagamento dell’IMU: parliamo dei fabbricati rurali, dei fabbricati rimasti invenduti dalle imprese di costruzione e delle case assegnate al coniuge in caso di separazione. La novità più importante è l’esenzione per le case date in uso gratuito dai genitori ad un figlio per la quota di rendita catastale entro i 500 euro (e’ pertanto tassata come seconda casa la parte eccedente i 500 euro). Per usufruire dell’esenzione basta un’autocertificazione, scaricabile dal sito del Comune, da presentare entro la scadenza della II rata dell’IMU, il 16 Dicembre. Silvia Bottacchiari


INSERTO

BRASILE 2014


STADI

A cura di Daniele Ognibene redazione@nonsolorosa.it

Il mondiale in Brasile mancava dal 1950, in un Maracanà colmo di “alegria” il popolo carioca visse la giornata più triste della propria storia. Oggi, il “Paese continente”, è cambiato molto, le contraddizioni non mancano ma il Brasile è in forte espansione economica e sociale. Le proteste feroci degli ultimi mesi sono la dimostrazione della crescente richiesta di maggiori diritti e tutele. Questo evidenzia come la democrazia Brasiliana, seppur ancora fragile, sia piuttosto avanzata rispetto alle altre consorelle del Sudamerica. In un contesto politico piuttosto agitato, viste le future elezioni Presidenziali fissate per Ottobre, il Mondiale diventa inevitabilmente una vetrina su cui esporre le proprie ricette per migliorare il Paese. Il calcio da sempre è la più grande metafora della vita, è il motivo per cui miliardi di persone saranno incollate davanti alla tv per guardare questa rassegna internazionale. Brasile, Spagna, Germania e Argentina partono un gradino avanti a tutte, sarebbe clamorosa una vittoria dell’albiceleste nella tana del nemico verdeoro, solo con un Messi ai suoi livelli il sogno potrebbe diventare realtà.. La Spagna è sempre

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la squadra da battere, così come la Germania difficilmente fallisce un appuntamento importante. Per quanto riguarda il Brasile, hanno un solo obiettivo possibile, la vittoria. Ogni altro risultato sarebbe un fallimento. In seconda fila, ma pronte a scattare al semaforo verde, ci sono l’Olanda e la nostra amata Italia, sempre pericolosa quando parte a fari spenti. Le sorprese? Neanche a dirlo le Sudamericane, nonostante siano inserite in gironi difficili, come il Cile, la Colombia e l’Uruguay che non ha dimenticato la gioia del mondiale del 1950. In Europa possibili sorprese potrebbero essere il Belgio, grazie ai suoi giovani talenti e la Russia di Don Fabio Capello. Per quanto riguarda le altre, in particolare le africane, Ghana, Nigeria e Costa d’Avorio hanno tanta voglia di stupire ma non sembra ancora giunto il loro tempo. Siamo pronti, i motori sono caldi, viste anche le proibitive temperature in cui si giocheranno le partite, ormai solo il campo potrà dare i suoi verdetti. Fortuna, coraggio, tenacia, tecnica, resistenza, solo chi riuscirà ad assemblare queste caratteristiche diventerà il nuovo CAMPIONE DEL MONDO.

Sono 12 gli stadi dove si giocheranno le partite di questo mondiale: Rio de Janeiro avrà il leggendario Maracanà, ridotto nella capienza, in passato ospitava 100 mila persone, oggi può contenere circa 77 mila spettatori ed è dedicato al grande Giornalista Mario Filho. Durante l’arco dell’anno è il “teatro” calcistico della Fluminense e del Flamengo. A Brasilia lo stadio sarà il Nacional Manè Gharrincha, ristrutturato da poco è la casa del Brasilia Futebol Clube. Nella stupenda Città di Belo Horizonte è situato lo stadio Mineirao, conosciuto con il nome di Estadio Governador Maghalanes Pinto, 62.547 la capienza ufficiale per l’impianto che ospita le squadre del Cruzeiro e dell’Atletico Mineiro. 67.037 saranno gli spettatori che potranno entrare nel Castelao di Foretaleza, dove principalmente giocano Il Cearà Sponting Club e il Fortaleza Esporte Club. Il Corinthians gioca nella sua Arena, appunto Corinthians, con 68.000 spettatori è lo stadio più importante di San Paolo. Porto Alegre non è una Città famosa solo per il bilancio partecipativo, è anche il luogo di nascita dello Sport Club Intenacional che gioca le sue partite nello Estadio Beira Rio. Nella Città di Cuiabà, nel Mato Grosso, sorge l’Arena Pantanal, con 42.968 posti a sedere ospita le partite casalinghe del Mixto Esporte Clube. Curitiba è il capoluogo dello Stato Federale di Paranà, dove ha sede lo Stadio Joaquin Americo Guimaraes, di proprietà del Club At-


letico Paranaense che può ospitare fino a 41.456 spettatori. Nella Città di Salvador, Bahia, nasce il Complexo Esportivo Cultural Professor Octávio Mangabeira, ovvero lo stadio Itaipava Arena Fonte Nova, con circa 48 mila posti è il primo impianto calcistico a prendere il nome di uno sponsor, appunto Itaipava, che produce birra. Volendo visitare la Foresta Amazzonica si deve scegliere come punto di partenza la Città di Manaus, sede dell’Arena Amazonia che può contenere 42.347 spettatori seduti, nato sulle ceneri del Vecchio Vivaldo Lima, più comunemente conosciuto come Vivaldao, casa storica del Nacional. Nell’Area Metropolitana di Recife, più precisamente nella Municipalità di San Lorenzo da Mata, nello Stato Federale di Pernambuco, sorge l’Arena Pernambuco, sono circa 45 mila i posti a sedere per l’impianto che ospiterà in futuro le partite del Club Nautico Capibaribe. L’ultimo stadio è l’Arena Das Dumas che sorge nella Città di Natal, capitale del Rio Grande do Norte, ed ha una capienza di oltre 42 mila spettatori.

1

I calciatori più pagati del mondiale 2

1) LIONEL MESSI 41 milioni di Euro 2) CRISTIANO RONALDO 39,5 milioni di Euro

3

3) NEYMAR 29 milioni di Euro

4

4) WAYNE ROONEY 24 milioni di Euro

5

5) SERGIO AGUERO 19,7 milioni di Euro

CLASSIFICA GOLEADOR GIOCATORE

RETI

SQUADRA

GIOCATORE

RETI

SQUADRA

1. RONALDO

15

Brasile

4. PELÈ

12

Brasile

I MIGLIORI CANNONIERI ITALIANI 2. GERD MÜLLER

14

Germania

1. ROBERTO BAGGIO

9

Italia

2. MIROSLAV KLOSE 14

Germania

2. PAOLO ROSSI

9

Italia

3. JUST FONTAINE

Francia

3. CHRISTIAN VIERI

9

Italia

13

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ALGERIA

ASPETTANDO BRASILE 2014 LE SQUADRE

Per le Volpi del Deserto è il quarto mondiale, il secondo consecutivo. Non avrà l’appeal delle altre africane, dopo le ultime deludenti partecipazioni alla Coppa d’Africa, ma la qualificazione mondiale ha dato nuovo entusiasmo agli algerini. Senza grandi stelle, l’Algeria, fonda la sua forza sul collettivo. Avrà in rosa un bel numero di calciatori che militano nel campionato Italiano, da Djamel Mesbah a Faouzi Ghoulam, da Hassen Yebda fino a Saphir Taider. Unico giocatore realmente sopra la media è Sofiane Feghouli del Valencia. Difficile se non impossibile vederla agli ottavi di finale, nonostante un girone, quello H, non tra i più difficili.

IV

ARGENTINA Il Ct Sabella ha un compito difficile quanto entusiasmante, vincere il mondiale in casa dei “nemici” storici del Brasile. Non è bastato un campionato da protagonista assoluto a Carlitos Tevez per strappare un pass per il mondiale. L’Argentina spera di essere trascinata dal fenomeno Messi che aspetta un mondiale da mattatore assoluto per scalzare nei cuori degli Argentini Diego Armando Maradona. In avanti i pezzi migliori con Aguero, Di Maria e Higuain. I problemi potrebbero arrivare dalla porta, nessuno degli estremi difensori sembra totalmente affidabile. Il gruppo F sembra composto per vederla primeggiare, dagli ottavi si vedrà di che pasta è fatta l’Albiceleste.

AUSTRALIA il 2006 rimane il picco più alto per questa nazionale che ai mondiali non ha mai brillato particolarmente. Una nazionale che vede una rosa composta da giocatori che provengono dai campionati più disparati del mondo. È così che in campo si vedranno ancora i veterani : Tim Cahill, una vita nell’Everton e oggi stella, a dir la verità un po’ cadente, dei New York Red Bull; Joshua Kennedy una vita a girare per i campi tedeschi e dal 2009 nel campionato Giapponese con il Nagoya Grampus; Mark Bresciano, vecchia conoscenza del calcio Italiano e oggi calciatore del Al Gharafa; Luke Wilkshire difensore della Dinamo Mosca. Insomma, se l’Australia superasse il primo turno sarebbe un’impresa eroica visto che il girone B è il più difficile di tutto il mondiale.

BELGIO Da molti è considerata la possibile sorpresa dei mondiali. Ha vinto il girone Europeo di qualificazione a mani basse, grazie a una generazione di fenomeni che ricorda molto quella del 1986. In porta due talenti di indubbia affidabilità: Courtois campione di Spagna con l’Atletico Madrid dei miracoli e Mignolet del Liverpool. In difesa spiccano i nomi di Vincent Kompany, capitano del Manchester City e fresco campione d’Inghilterra e Jan Vertonghen colonna del Tottenham. I migliori talenti però sono nel centrocampo e nell’attacco: Marouane Fellaini, passato un anno fa dall’Everton al Manchester United, è sempre un pericolo costante per le difese avversarie, insieme al fenomeno Eden Hazard saranno di grande supporto per il bomber Romelu Lukaku. I talenti saranno anche altri come Januzaj, Mertens e Mirallas .L’esperienza maturata da questi ragazzi nei più importanti campionati europei potrebbe essere l’arma in più per un mondiale da protagonisti partendo dal girone H che li vede come super favoriti.

Gruppo al Mondiale: H Precedenti partecip. ai mondiali: 3 Palmares: 1 Coppa D’Africa (1990) Miglior Piazzamento mondiale: primo turno (1982, 1986, 2010) Cammino verso Brasile 2014: vincitrice nello spareggio contro il Burkina Faso LA ROSA Ct Vahid Halilhodzic Portieri: Mohamed Lamine Zemmamouche (USM Alger), Rais Mbolhi (CSKA Sofia), Cedric Si Mohamed (CS Constantine). Difensori: Carl Medjani (Valenciennes), Aissa Mandi (Reims), Madjid Bougherra (Lekhwiya), Faouzi Ghoulam (Napoli), Rafik Halliche (Academica), Essaid Belkalem (Watford), Liassine Cadamuro (Real Mallorca), Djamel Mesbah (Livorno), Mehdi Mostefa (Ajaccio). Centrocampisti: Sofiane Feghouli (Valencia), Saphir Taider (Inter Milan), Medhi Lacen (Getafe), Abdelmoumen Djabou (Club Africain), Yacine Brahimi (Grenada), Nabil Bentaleb (Tottenham), Hassan Yebda (Udinese), Riyad Mahrez (Leicester). Attaccanti: Islam Slimani (Sporting Lisbon), Hilal Soudani (Dinamo Zagabria), Nabil Ghilas (Porto).

Gruppo al Mondiale: F Precedenti partecipazioni ai mondiali: 15 Palmares: 2 titoli mondiali: Argentina 1978 e Messico 1986. 14 edizioni della Coppa America: Argentina 1921, Argentina 1925, Perù 1927, Argentina 1929, Argentina 1937, Cile 1941, Cile 1945, Argentina 1946, Ecuador 1947, Cile 1955, Perù 1957, Argentina 1959, Cile 1991, Ecuador 1993. 1 Confederations Cup, Arabia Saudita 1992. Miglior Piazzamento mondiale: primo posto ( 1978, 1986) Cammino verso Brasile 2014: Vincitrice del gruppo Sud America LA ROSA Ct Alejandro Sabella Portieri: Mariano Andujar (Catania), Sergio Romero (Monaco), Agustin Orion (Boca Juniors) Difensori: Hugo Campagnaro (Inter), Federico Fernandez (Napoli), Pablo Zabaleta (Manchester City), Ezequiel Garay (Benfica), Marcos Rojo (Sporting Lisbon), Jose Basanta (Monterrey/), Martin Demichelis (Manchester City/). Centrocampisti: Javier Mascherano (Barcelona, Augusto Fernandez (Celta Vigo), Ricky Alvarez (Inter Milan), Lucas Biglia (Lazio), Fernando Gago (Boca Juniors), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys), Enzo Perez (Benfica), Angel Di Maria (Real Madrid). Attaccanti: Lionel Messi (Barcelona), Rodrigo Palacio (Inter), Gonzalo Higuaín (Napoli), Sergio Agüero (Manchester City), Ezequiel Lavezzi (Paris Saint Germain) Gruppo al Mondiale: B Precedenti partecipazioni ai mondiali: 3 Palmares: 4 Coppe di Oceania: Nuova Caledonia 1980, nessun paese ospitante 1996, Polinesia Francese 1998, Australia 2004. Miglior Piazzamento mondiale: ottavi di finale (2006) Cammino verso Brasile 2014: Seconda nel gruppo B della zona Asiatica LA ROSA Ct Ange Postecoglou Portieri: Mat Ryan (Club Brugge), Mitch Langerak (Borussia Dortmund), Eugene Galekovic (Adelaide United) Difensori: Ivan Franjic (Brisbane Roar), Matthew Spiranovic (Western Sydney Wanderers), Curtis Good (Newcastle United), Bailey Wright (Preston North End), Jason Davidson (Heracles Almelo), Luke Wilkshire (Dynamo Moscow), Alex Wilkinson (Jeonbuk Motors), Ryan McGowan (Shandong Luneng) Centrocampisti: Mile Jedinak (Crystal Palace), Mark Milligan (Melbourne Victory), James Holland (Austria Vienna), Massimo Luongo (Swindon Town), Adam Sarota (FC Utrecht), Oliver Bozanic (Lucerna), Matt McKay (Brisbane Roar), Mark Bresciano (Al Gharafa), Josh Brillante (Newcastle Jets) Attaccanti: Tim Cahill (New York Red Bulls), Josh Kennedy (Nagoya Grampus), Tom Rogic (Melbourne Victory), Dario Vidosic (Sion/), Tommy Oar (FC Utrecht), James Troisi (Melbourne Victory), Ben Halloran (Fortuna Dusseldorf/), Adam Taggart (Newcastle Jets), Matthew Leckie (FSV Frankfurt) Gruppo Mondiale: Gruppo H Precedenti partecipazione ai mondiale: 12 Palmares: 1 Torneo Olimpico, Anversa 1920 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Quarto posto (1986) Cammino Verso Brasile 2014: Primo nel gruppo A Europeo LA ROSA Ct Marc Wilmots Portieri: Thibaut Courtois (Chelsea), Simon Mignolet (Liverpool), Koen Casteels (Hoffenheim), Silvio Proto (Anderlecht) Difensori: Toby Alderweireld (Atletico Madrid), Anthony Vanden Borre (Anderlecht), Laurent Ciman (Standard Liege), Jan Vertonghen (Tottenham), Vincent Kompany (Manchester City), Daniel Van Buyten (Bayern Munich), Thomas Vermaelen (Arsenal), Nicolas Lombaerts (Zenit) Centrocampisti: Axel Witsel (Zenit), Steven Defour (Porto), Marouane Fellaini (Manchester United), Nacer Chadli (Tottenham), Moussa Dembele (Tottenham), Kevin De Bruyne (Wolfsburg), Adnan Januzaj (Manchester United), Eden Hazard (Chelsea) Attaccanti: Dries Mertens (Napoli), Kevin Mirallas (Everton), Romelu Lukaku (Chelsea), Divock Origi (Lille)


BOSNIA Nata dalle ceneri dell’ex Jugoslavia la Bosnia porta con se il classico talento balcanico fatto di genio e sregolatezza. È la cenerentola del mondiale, prima partecipazione assoluta a una grande manifestazione per nazioni, può contare sull’estro del romanista Miralem Pjanic, sulla corsa del laziale Senad Lulic, sulla concretezza degli attaccanti Vedad Ibisevic dello Stoccarda e Edin Dzeko del Manchester City. Il Ct Safet Susic dovrà metterci del suo per far superare il gruppo F alla sua squadra, contro l’esperienza dell’Argentina e della Nigeria non sarà proprio una passeggiata di salute.

Prima di tutto, cancellare lo spettro del Maracanazo,la sconfitta del 1950 in casa contro l’Uruguay è ancora il fantasma che aleggia in tutto il Brasile. Un paese dilaniato dalle rivolte sociali sembra non trovare la pacificazione attraverso il calcio, anzi questi mondiali sembrano la miccia per ulteriori focolai di scontri. Il paese del calcio, anzi del Fotbal, spera però che i costi economici e sociali per questo mondiale siano ripagati dai risultati in termini sportivi. Felipao Scolari ha una sola e unica missione, vincere. Lo farà puntando sul blocco che da circa un biennio è l’ossatura della nazionale. I veterani Julio Cesar, Thiago Silva, Hernanes, Hulk saranno accompagnati dal talento di Neymar, Oscar e Fernandinho. Il peso da sopportare sono le attese del paese continente e le aspre divisioni sociali. Calcio e democrazia in Brasile hanno trovato spesso un cammino comune, come per esempio nel caso della squadra del Corinthians che all’inizio degli anni ’80, durante la dittatura, fece nascere, grazie al più illuminato calciatore brasilaiano, Socrates, l’esperienza della Democrazia Corinthiana. Il mondiale avrà quindi anche il compito di far cambiare questo paese che ancora oggi è pieno di contraddizioni.

CAMERUN I Leoni indomabili punteranno ancora una volta sulla classe cristallina di Samuel Eto’o cannoniere assoluto con 55 gol della sua nazionale. Non sembra neanche lontanamente la nazionale che nel 1990 impressionò il mondo battendo addirittura l’Argentina di Maradona. Un tempo questa nazionale aveva giocatori del calibro di Roger Milla e Tomas N’Kono oggi si affiderà, insieme al già citato Eto’o, a Webo del Fenerbahce e a Choupo Moting del Mainz. Difficile, se non impossibile, che gli africani possano ancora una volta essere la sorpresa dei mondiali, inserita nel girone con Brasile, Croazia e Messico sembra difficile anche la missione di superare il primo turno.

LA ROSA Ct Safet Susic Portieri: Jasmin Fejzic (Aalen), Asmir Begovic (Stoke City), Asmir Avdukic (Borac Banja Luka) Difensori: Sead Kolasinac (Schalke), Ervin Zukanovic (Gent), Avdija Vrsajevic (Hajduk Split), Ermin Bicakcic (Braunschweig) Toni Sunjic (Zorya Lugansk) Ognjen Vranjes (Elazigspor) Mensur Mujdza (Friburgo), Emir Spahic (Leverkusen) Centrocampisti: Izet Hajrovic (Galatasaray), Sejad Salihovic (Hoffenheim), Haris Medunjanin (Maccabi Tel-Aviv), Senad Lulic (Lazio), Miralem Pjanic (Roma), Zvjezdan Misimovic (Dynamo Mosca), Edin Višca (Istanbul BB), Tino-Sven Susic (Hajduk Spalato), Muhamed Besic (Ferencvaros), Senijad Ibricic (Erciyesspor), Anel Hadzic (Sturm Graz) Attaccanti: Edin Dzeko (Manchester City), Vedad Ibisevic (Stoccarda)

Gruppo Mondiale: A Precedenti partecipazione ai mondiale: 19 Palmares: Cinque Mondiali: Svezia 1958, Cile 1962, Messico 1970, Stati Uniti 1994, CoreaGiappone 2002. Otto Coppa America: Brasile 1919, Brasile 1922, Brasile 1949, Brasile 1989, Bolivia 1997, Paraguay 1999, Perù 2004, Venezuela 2007. Quattro Confederations Cup: Arabia Saudita 1997, Germania 2005, Sudafrica 2009, Brasile 2013. 4 Confederations Cup: Arabia Saudita 1997, Germania 2005, Sud Africa 2009, Brasile 2013. Miglior Piazzamento ai Mondiali: primo posto ( 1958, 1962, 1970, 1994, 2002) Cammino Verso Brasile 2014: LA ROSA Ct Luiz Felipe Scolari Portieri: Júlio César (Toronto Fc), Victor (Atlético Mineiro), Jefferson (Botafogo) Difensori: Daniel Alves (Barcelona), Maicon (Roma), Thiago Silva (Paris Saint-Germain), David Luiz (Chelsea), Marcelo (Real Madrid), Dante (Bayern Munich), Maxwell (Paris Saint-Germain), Henrique (Napoli) Centrocampisti: Ramires (Chelsea), Oscar (Chelsea), Paulinho (Tottenham Hotspur), Hernanes (Inter), Luiz Gustavo (VfL Wolfsburg), Fernandinho (Manchester City), Willian (Chelsea) Attaccanti: Fred (Fluminense), Neymar (Barcelona), Hulk (FC Zenit), Jô (Atlético Mineiro), Bernard (Shaktar Donetsk) Gruppo Mondiale: A Precedenti partecipazione ai mondiale: 6 Palmares: 4 Coppe d’Africa: Costa d’Avorio 1984, Marocco 1988, Ghana-Nigeria 2000, Mali 2002. Miglior Piazzamento ai Mondiali: quarti di finale (1990) Cammino Verso Brasile 2014: Prima nel girone I Africano, vincitrice dello spareggio contro la Tunisia LA ROSA Ct Volker Finke Portieri: Charles Itandje (Konyaspor), Sammy N’Djock (Fethiyespor), Loïc Feudjou (Coton sport) Difensori: Allan Nyom (Granada CF), Cedric Djeugou (Coton sport), Dany Nounkeu (Besiktas), Aurelien Chedjou (Galatasaray), Nicolas Nkoulou (Marseille), Henri Bedimo (Lyon/), Benoît Assou Ekotto (Queens Park Rangers/) Centrocampisti: Enoh Eyong (Antalyaspor), Jean II Makoun (Rennes), Joel Matip (Schalke), Stephane Mbia (Sevilla), Landry N’Guemo (Bordeaux/), Alexandre Song (Barcelona), Edgar Salli (Lens) Attaccanti: Samuel Eto’o (Chelsea), Eric Choupo Moting (Mainz 05), Benjamin Moukandjo (Nancy), Vincent Aboubakar (Lorient), Pierre AchilleWebo (Fenerbahce), Fabrice Olinga (Zulte-Waregem)

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ASPETTANDO BRASILE 2014 LE SQUADRE

BRASILE

Gruppo Mondiale: F Precedenti partecipazione ai mondiale: 0 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali:0 Cammino Verso Brasile 2014: prima nel gruppo G Europeo

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ASPETTANDO BRASILE 2014 LE SQUADRE

CILE Se non fosse inserito nel giorne con Olanda e Spagna, si parlerebbe fin da subito del Cile come protagonista del Mondiale. Un girone difficile, di ferro si potrebbe dire, vedrà il Cile come il gusta feste per le ultime due finaliste mondiali. Era dai tempi di Salas e Zamorano che non si vedeva la Roja così forte. Arturo Vidal, non al 100% della forma e Alexis Sanchez saranno le stelle assolute dalla nazionale sudamericana. La difesa sarà affidata a Gary Medel pilastro del Cardiff City, in porta Claudio Bravo della Real Sociedad sarà il titolare inamovibile. A centrocampo oltre a Vidal ci saranno una schiera di buoni giocatori come Jean Beausejour del Wigan, Marcelo Alfonso Diaz del Basilea e Francisco “el gato” Silva in forza all’Osasuna di Pamplona. Insomma se il Cile superasse il primo turno sarebbe una sorpresa ma non troppo vista la tenacia con cui hanno conquistato il pass mondiale.

COLOMBIA Può dire fortemente la sua in questo mondiale anche se l’assenza di Radamel Falcao peserà e non poco nell’economia generale della squadra sudamericana. Carlos Bacca, fresco vincitore dell’Europa League, avrà il peso di non far rimpiangere il centravanti del Monaco, accompagnato da due conoscenze del calcio Italiano come Victor Ibarbo e Guillermo Cudrado. La schiera degli “italiani” non si esaurisce con le due frecce offensive, a fargli compagnia ci saranno i difensori di Milan, Atalanta e Napoli Zapata, Yepes e Zuniga e il centrocampista dell’Inter Fredy Guarin. Jackoson Martinez del Porto e James Rodriguez del Monaco saranno i due talenti su cui puntare gli occhi per vedere un grande calcio. La speranza di molti è di vedere il nuovo Carlos Valderrama,speranza che potrebbe non essere vana.

COREA DEL SUD Il girone in cui è inserita la Corea non è tra i più difficile ma Russia e Belgio sembrano avere qualcosa in più della compagine asiaitica. L’esperienza internazionale è cresciuta molto per questa nazionale che nel 2002 arrivò al quarto posto mondiale, dopo, a onor del vero, una serie sconfinata di aiuti arbitrali. I calciatori più rappresentativi giocano, a ottimi livelli, nei maggiori campionati Europei. Park Chu-Young è il talentino dell’Arsenal, ma in forza al Watford, che ancora non riesce a confermare le grandi aspettative su di lui. Son Heung-Min classe 1992, di proprietà del Bayer Leverkusen sono anni che calca i campi internazionali, nonostante la sua giovanissima età è il giocatore di punta di questa nazionale. Affianco a lui ci sono diversi buoni giocatori, tra cui, Chung-Yong Lee del Bolton e Ki Sung-Yueng del Sunderland. Una Corea del Sud agli ottavi sarebbe una grande sorpresa, significherebbe che una, tra Belgio e Russia, avrebbe fallito l’appuntamento decisivo.

COSTA D’AVORIO Sarà l’ultima chiamata per la generazione d’oro degli Elefanti. Hanno spesso fallito nel momento decisivo, non riuscendo a conquistare tanti trofei quanti la propria classe avrebbe permesso. I “Brasile d’Africa” è chiamato a fare un mondiale da protagonista, schierando tra le proprie fila talenti incredibili come il centrocampista più decisivo degli ultimi anni, Yaya Tourè che con i suoi gol e le sue giocate ha fatto diventare grande il Manchester City. A centrocampo e attacco i pezzi migliori, con Ya Konan dell’ Hannover 96, Tiotè del Newcastle United, Gervinho della Roma, Kalou del Lille. Ma la stella più preziosa sarà ancora una volta Didier Drogba che farà di tutto per brillare e far brillare la più tecnica delle nazionali africane.

VI

Gruppo Mondiale: B Precedenti partecipazione ai mondiale: 8 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali: terzo (1962) Cammino Verso Brasile 2014: Terzo nel girone Sudamericano LA ROSA Ct Jorge Luis Sampaoli Portieri: Claudio Bravo (Real Sociedad), Johnny Herrera (Universidad de Chile), Cristopher Toselli (Universidad Catolica); Difensori: Gary Medel (Cardiff), Gonzalo Jara (Nottingham Forest), Mauricio Isla (Juventus), Miiko Albornoz (Malmoe), Eugenio Mena (Santos), José Rojas (Universidad de Chile); Centrocampisti: Arturo Vidal (Juventus), Marcelo Diaz (Basilea), Francisco Silva (Osasuna), Felipe Gutierrez (Twente), Carlos Carmona (Atalanta), Jean Beausejour (Wigan), Charles Aranguiz (Internacional), Jorge Valdivia (Palmeiras), José Pedro Fuenzalida (Colo Colo); Attaccanti: Alexis Sanchez (Barcellona), Eduardo Vargas (Valencia), Fabian Orellana (Celta Vigo) Mauricio Pinilla (Cagliari), Esteban Paredes (Colo Colo).

Gruppo Mondiale: C Precedenti partecipazione ai mondiale: 4 Palmares: 1 Coppa America, Colombia 2001 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Ottavi di finale (1990) Cammino Verso Brasile 2014: seconda nel gruppo Sudamerica LA ROSA Ct Josè Perkmann Portieri: David Ospina (Nizza), Faryd Mondragon (Deportivo Cali), Camilo Vargas (Santa Fe). Difensori: Santiago Arias (Psv Eindhoven), Pablo Armero (West Ham), Eder Alvarez Balanta (River Plate), Carlos Valdes (San Lorenzo), Mario Yepes (Atalanta), Cristian Zapata (Milan), Camilo Zuniga (Napoli). Centrocampisti: Abel Aguilar (Tolosa), Juan Guillermo Cuadrado (Fiorentina), Fredy Guarin (Inter), Alexander Mejia (Atletico Nacional), Fernando Quintero (Porto), James Rodriguez (Monaco), Carlos Sanchez (Elche). Attaccanti: Carlos Bacca (Sevilla), Teofilo Gutierrez (River Plate), Victor Ibarbo (Cagliari), Jackson Martinez (Porto), Adrian Ramos (Borussia Dortmund).

Gruppo Mondiale: H Precedenti partecipazione ai mondiale: 8 Palmares: 2 Coppe d’Asia: Hong Kong 1956, Corea del Sud 1960 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Quarto posto (2002) Cammino Verso Brasile 2014: Seconda nel gruppo A Asiatico LA ROSA Ct Hong Myung Bo Portieri: Jung Sungryong (Suwon Bluewings), Kim Seunggyu (Ulsan Hyundai), Lee Bumyoung (Busan IPark) Difensori: Hong Jeongho (Augsburg), Hwang Seoho (Sanfrecce Hiroshima), Kim Changsoo (Kashiwa Reysol), Kim Jinsoo (Albirex Niigata), Kim Younggwon (Guangzhou Evergrande/), Kwak Taehwi (Al Hilal), Lee Yong (Ulsan Hyundai), Yun Sukyoung (Queens Park Rangers) Centrocampisti: Ha Daesung (Beijing Guoan), Han Kookyoung (Kashiwa Reysol), Ji Dongwon (Augsburg), Ki Sungyueng (Sunderland), Kim Bokyung (Cardiff City), Lee Chungyong (Bolton Wanderers), Park Jongwoo (Guangzhou R&F), Son Heungmin (Bayer Leverkusen) Attaccanti: Kim Shinwook (Ulsan Hyundai), Koo Jacheol (Mainz), Lee Keunho (Sangju Sangmu), Park Chuyoung (Watford)

Gruppo Mondiale: C Precedenti partecipazione ai mondiale: 2 Palmares: 1 Coppa d’Africa Senegal 1992 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo turno (2006 e 2010) Cammino Verso Brasile 2014: prima del gruppo C Africano, vincitrice dello spareggio contro il Senegal LA ROSA Ct Sabri Lamouchi. Portieri: Copa Barry (Lokeren/Bel), Gbohouo Sylvain (Sewe San Pedro), Sayouba Mandè (Stabaek/Nor); Difensori: Kolo Tourè (Liverpool/Ing), Bamba Souleyman e Didier Zokora (Trabzonspor), Jean Daniel Akpa Akpro e Serge Aurier (Tolosa), Arthur Boka (Stoccarda), Ousman Vieira (Rizespor), Constant Djakpa (Eintracht Francoforte/); Centrocampisti: Cheick Tiotè (Newcastle/), Yaya Tourè (Manchester City/), Max-Alain Gradel e Ismael Diomandè (St.Etienne), Didier Ya Konan (Hannover), Serge Diè (Basilea); Attaccanti: Wilfried Bony (Swansea), Didier Drogba (Galatarasay), Gervinho (Roma/), Giovanni Sio (Basilea), Salomon Kalou (Lilla), Mathis Bolly (Fortuna Dusseldorf).


COSTARICA

CROAZIA Nel 1998 grazie a Suker, Stanic, Jarni, Prosinecki, Boban, Asanovic, Soldo, riuscirono a fare un mondiale incredibile, terzo posto, fermati solo dallo forza e dalla fortuna dei “galletti” Francesi e in particolare dalla doppietta di Lilian Thuram. Sembra lontanissima quella nazionale, carica di talenti che solo qualche anno prima formava la temibile Jugoslavia, ma in Brasile il Ct Niko Kovac, subentrato in corsa al dimissionario Stimac, punterà su almeno tre talenti di grande livello. Luka Modric è il fenomeno che circa un mese fa ha alzato la decima Coppa dei Campioni con il Real, talento purissimo, centrocampista moderno che sa fare entrambe le fasi, visione di gioco e colpi geniali. Più discontinuo ma certamente non meno talentuoso è Ivan Rakitic fresco vincitore dell’Europa League con il Siviglia e nuovo acquisto del Barcellona. In attacco i gol li dovrà garantire Mario Mandzukic del Bayern Monaco affiancato dai veterani Ivica Olic ancora in forma mondiale dopo il campionato con il Wolfsburg e Eduardo Da Silva dello Shakhtar Donetsk. Attenzione alla Croazia, l’orgoglio è lo stesso del 1998.

ECUADOR La prima assoluta in un mondiale fu nel 2002 contro l’Italia di Trapattoni, sconfitta due a zero con la doppietta di Bobo Vieri. Nel girono girone E con Francia, Svizzera e Honduras potrebbe anche giocarsi un posto per gli ottavi ma sembrano pochi i talenti in grado di sovvertire il pronostico. La stella non può che essere il “velocista” Antonio Valencia del Manchester United. Tanta tecnica e velocità che lo pone ai livelli di Garet Bale e Cristiano Ronaldo, almeno su questo importante requisito. In attacco ci sono i pezzi migliori. Felipe Caicedo che da gennaio milita nel Al-Jazira ma l’esperienza più importante è stata quella alla Lokomotiv Mosca, può essere l’attaccante più pericoloso; insieme a lui in avanti ci sarà Jefferson Montero, qualche stagione in chiaroscuro con il Valencia, il Betis e il Levante lo hanno fatto propendere per il ritorno in Sudamerica, più precisamente nel Monarcas Morelia squadra Messicana, i sui dribbling e i suoi movimenti potrebbero essere un’arma importante. A centrocampo punterà sull’esperienza di Christian Noboa della Dinamo Mosca e Edison Mendez dell’Indipendiente Santa Fe.

LA ROSA Ct Jorge Luis Pinto Portieri: Keylor Navas (Levante), Patrick Pemberton (Alajuelense) E Daniel Cambronero (Herediano). Difensori: Giancarlo Gonzalez (Columbus Crew), Johnny Acosta (Alajuelense), Michael Umana (Saprissa), Roy Miller (Red Bulls), Junior Diaz (Main 05), Christian Gamboa (Rosenborg), Oscar Duarte (Bruges-Belgio), Waylon Francis (Columbus Crew-), Heiner Mora (Saprissa). Centrocampisti: Michael Barrantes (Aalesunds), Josè Miguel Cubero (Herediano), Yeltsin Tejeda (Saprissa), Celso Borges (Aik), Esteban Granados (HerEdiano), Christian Bolanos (Copenhagen). Attaccanti: Joel Campbell (Olympiakos), Bryan Ruiz (Psv), Randall Brenes (Cartagine’s), Diego Calvo (Valerenga), Marco Urena (Kuban Krasnodar).

Gruppo Mondiale: A Precedenti partecipazione ai mondiale: 3 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Terzo posto (1998) Cammino Verso Brasile 2014: Seconda nel gruppo A Europeo, vincitrice dello spareggio contro l’Islanda LA ROSA Ct Niko Kovac Portieri: Stipe Pletikosa (Rostov), Danijel Subašic (Monaco), Oliver Zelenika (Lokomotiva) Difensori: Darijo Srna (Šahtar), Dejan Lovren (Southampton), Vedran Corluka (Lokomotiv), Gordon Schildenfeld (Panathinaikos), Danijel Pranjic’ (Panathinaikos), Ivan Strinic (Dnipro), Domagoj Vida (Dinamo Kiev), Šime Vrsaljko (Genoa). Centrocampisti: Luka Modric’ (Real Madrid), Ivan Rakitic’ (Siviglia), Ognjen Vukojevic’ (Dinamo Kiev), Ivan Perišic (Wolfsburg), Mateo Kovacic (Inter), Marcelo Brozovic (Dinamo Zagabria), Ivan Mocinic (Rijeka), Sammir (Getafe). Attaccanti: Mario Mandžukic (Bayern Monaco), Ivica Olic (Wolfsburg), Eduardo Alves da Silva (Šahtar), Nikica Jelavic (Hull City), Ante Rebic (Fiorentina).

Gruppo Mondiale: E Precedenti partecipazione ai mondiale: 2 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Ottavi di finale (2006) Cammino Verso Brasile 2014: quarto nel girone Sudamericano LA ROSA Ct Reinaldo Rueda Portieri: Maximo Banguera (Barcelona), Adrian Bone (El Nacional), Alexander Dominguez (LDU) Difensori: Gabriel Achilier (Emelec), Walter Ayovi (Pachuca), Oscar Bagui (Emelec), Frickson Erazo (Flamengo), Jorge Guagua (Emelec), Juan Carlos Paredes (Barcelona) Centrocampisti: Segundo Castillo (Al Hilal), Carlos Gruezo (Stoccarda), Renato Ibarra (Vitesse Arnhem), Fidel Martinez (Tijuana), Cristian Noboa (Dynamo Mosca), Pedro Quinonez (Emelec), Luis Saritama (Barcelona), Antonio Valencia (Manchester United) Attaccanti: Jaime Ayovi (Tijuana), Felipe Caicedo (Al-Jazeera), Jefferson Montero (Morelia), Joao Rojas (Cruz Azul), Enner Valencia (Pachuca), Armando Wila (Universidad Catolica).

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Designata come la cenerentola del gruppo D, contro Italia, Uruguay e Inghilterra, non deve essere presa troppo con superficialità. Siamo lontani dalla sorpresa che fu nei mondiali Italiani. Nel 1990 arrivò agli Ottavi di Finale eliminata poi dalla Cecoslovacchia, ma alla guida di quei ragazzi terribili c’era il “santone giramondo” di Bora Milutinovic sempre alla ricerca di sfide impossibili. I Ticos puntano su un collettivo ben organizzato e alcuni ottimi giocatori. Joel Campbell dell’Olympiacos, ma di proprietà dell’Arsenal, si è messo in luce nell’ultima stagione con gol decisivi; Brayan Ruiz del Fulham ha giocate importanti al pari del decano Alvaro Saborio. In porta avrà l’estremo difensore del Levante Navas e in difesa Duarte del Club Bruges e Gamboa del Rosemborg e a centrocampo il veloce Bolanos del Copenaghen Fc. Le temperature Brasiliane potrebbero essere l’arma in più per i costaricani.

Gruppo Mondiale: D Precedenti partecipazione ai mondiale: 3 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Ottavi di finale (1990) Cammino Verso Brasile 2014: seconda nel girone Nord e Centro Americano

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FRANCIA

X

Con la fine della generazione dei fenomeni la Francia non sembra più riuscire a tornare ad altissimi livelli. Didier Deschamps non è riuscito, almeno fino all’inizio dei mondiali, a creare un gruppo che possa puntare alla vittoria finale. Con tanti ottimi giocatori, alcuni prezzi pregiati e qualche perla rara, la squadra transalpina, tra quelle che almeno una volta hanno vinto il mondiale, sembra la meno organizzata. Senza Ribery, il peso ricadrà sulle spalle di Pogba, Benzema e Matuidi, colonne dei “galletti”. In difesa non sembrano dare molte garanzie. Varane ha fatto parecchia esperienza con il Real Madrid e sembra destinato a guidare la traballante difesa insieme all’esperto Evrà e al poco attento Laurent Koscielny. Le giocate più pericolose potrebbero arrivare dalle fascie con Valbuena e con il poliedrico Mathieu Debuchy. Quando la fida diventa impossibile la Francia però sembra esaltarsi.

GERMANIA L’attaccante Inglese Gary Lineker disse che il calcio era uno sport semplicissimo, si giocava 11 contro 11 e alla fine vinceva sempre la Germania. Anche quest’anno non la si può escludere dalle favorite. Joachim Low guiderà l’assalto alla Coppa che manca ormai dal 1990, puntando sul blocco che ormai sembra essersi fortificato dall’esperienza Sud Africana. In porta la garanzia Neuer, in difesa Hummels, Boateng e Lahm rappresentano la solidità che ogni nazionale vorrebbe. Il centrocampo è un mix di forza e fantasia, da Ozil a Schurle, da Draxler a Kroos, da Gotze a Schweinsteiger, solo per citarne alcuni. In attacco l’eterno Klose punterà tutte le sue energie al superamento del record di Ronaldo, dista solo due gol, impresa possibile per il Panzer biancoceleste. Nessuno si stupirebbe se la finale fosse “il mito della forza” ( Germania) contro “ la forza del mito” (Brasile).

GHANA Fisicità, corsa ed esperienza per le “stelle nere” che puntano a confermarsi come una delle nazionali africane più forti. Nel girone G, con Usa, Germania e Portogallo, punterà decisamente al superamento del girone. La stella della squadra è Jordan Ayew, figlio di Abedì Pelè che negli anni ’90 vestì la maglia del Torino. Insieme al lui molti veterani, noti nel calcio Europeo. Kevin Prince Boateng, convinto dal Ct Kwesi Appiah a tornare in nazionale, potrebbe ritrovare nuove energie per tornare ad altissimi livelli. In campo si vedrà anche il “vecchio” Asamoah Gyan, che nel mondiale sudafricano fallì il rigore della storia. All’approssimativa fase difensiva, risponde con un centrocampo muscoloso e dinamico con gli “italiani” Badu, Essien e Muntari. L’Africa aspetta da sempre il suo momento, ma viste le premesse, dovrà ancora attendere prima di raggiungere la gloria.

GIAPPONE Alberto Zaccheroni, con il suo calcio molto offensivo, non ha creduto neanche un minuto di allenare Holly e Benji, ma la Coppa d’Asia del 2011 e l’ottima Olimpiade a Londra ha dato molte conferme in senso positivo. I Samurai blu fondano il proprio punto di forza sulla disciplina e l’organizzazione tattica. La scarsa fisicità è da sempre il punto debole di una nazionale cresciuta, non in altezza, in maniera esponenziale. L’esperienza nei maggiori campionati Europei di molti giapponesi ha permesso di acquisire maggiori certezze. Shinji Kagawa è chiamato alla conferma dopo una stagione tutt’altro che esaltante con il Manchester United. Honda sembra ancora non avere il motore che lo spinse ad essere la stella della Cska di Mosca. Shinji Okazaki ha avuto importanti stagioni in Bundesliga, l’ultima con il Mainz è stata estremamente positiva, al punto da diventare una certezza negli 11 nipponico. Gli elementi di maggiore esperienza sono: l’estremo difensore Eiji Kawashima in forza allo Standard Liegi, i difensori Komano e Konno e l’interista Yuto Nagatomo. Il Giappone è una mina vagante, anche se non avrà le giocate funamboliche della Muppet o della New Team.

Gruppo Mondiale: E Precedenti partecipazione ai mondiale: 13 Palmares: 1 Mondiale, Francia 1998. 2 Campionati Europei, Francia 1984, Belgio-Olanda 2000. 2 Confederations Cup, Corea del Sud- Giappone 2002 e Francia 2003. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo posto (1998) Cammino Verso Brasile 2014: Seconda nel giorne I Europeo, vincitrice dello spareggio contro l’Ucraina. LA ROSA Ct Didier Deschamps Portieri: Hugo Lloris (Tottenham), Stéphane Ruffier (Saint-Etienne), Mickaël Landreau (Bastia). Difensori: Mathieu Debuchy (Newcastle), Lucas Digne (Paris SG), Patrice Evra (Manchester United), Laurent Koscielny (Arsenal), Eliaquim Mangala (Porto), Bacary Sagna (Arsenal), Mamadou Sakho (Liverpool), Raphaël Varane (Real Madrid). Centrocampisti: Yohan Cabaye (Paris SG), Remy Cabella (Montpellier), Blaise Matuidi (Paris SG), Paul Pogba (Juventus), Rio Mavuba (Lille), Moussa Sissoko (Newcastle), Mathieu Valbuena (Marsiglia). Attaccanti: Karim Benzema (Real Madrid), Olivier Giroud (Arsenal), Antoine Griezmann (Real Sociedad), Morgan Schneiderlin (Southampton), Loïc Rémy (Newcastle). Gruppo Mondiale: G Precedenti partecipazione ai mondiali: 17 Palmares:3 Mondiali: Svizzera 1954, Germania Ovest 1974, Italia 1990. 3 Campionati Europei: Belgio 1972, Italia 1980, Inghilterra 1996. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo posto (1954, 1974, 1990) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel gruppo C Europeo LA ROSA Ct Joachim Loew Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover 96) Difensori: Jerome Boateng (Bayern), Skhodran Mustafi (Sampdoria), Erik Durm (Dortmund), Kevin Grosskreutz (Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke 04), Mats Hummels (Dortmund), Philipp Lahm (Bayern), Per Mertesacker (Arsenal). Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Gotze (Bayern), Sami Khedira (Real Madrid), Toni Kroos (Bayern), Max Meyer (Schalke), Mesut Ozil (Arsenal), Lukas Andre Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern) Attaccanti: Thomas Muller (Bayern), Podolsky (Arsenal), Miroslav Klose (Lazio).

Gruppo Mondiale: C Precedenti partecipazione ai mondiali: 2 Palmares: 4 Coppe d’Africa: Ghana 1963, Tunisia 1965, Ghana 1978, Libia 1982. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Quarti di Finale (2010) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel gruppo D Africano, vincitrice dello spareggio contro l’Egitto. LA ROSA Ct James Kwesi Appiah Portieri: Adam Kwarasey (Stroemsgodset); Steven Adams (Aduana stars); Richard Kingson (Balikesirspor). Difensori: Samuel Inkoom (Platania); Harrison Afful (Espérance); John Boye (Rennes); Jonathan Mensah (Evian); Daniel Opare (Standard Liegil); Jerry Akaminko (Eskisehirspor); David Addy (Vitória Guimaraes). Centrocampisti: Sulley Muntari (Milan); Kwadwo Asamoah (Juventus); Michael Essien (Milan); Emmanuel Agyemang-Badu (Udinese); André Ayew (Marsiglia); Christian Atsu (Vitesse/); Wakaso Mubarak (Rubin Kazan); Albert Adomah (Middlesbrough); Kevin-Prince Boateng (Schalke 04). Attaccanti: Asamoah Gyan (Al-Ain); Majeed Waris (Valenciennes); Prince Tagoe (Kelantan); Jordan Ayew (Sochaux). Gruppo Mondiale: C Precedenti partecipazione ai mondiali: 4 Palmares: 4 Coppe d’Asia: Giappone 1992, Libano 2000, Cina 2004, Quatar 2011 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Ottavi di finale (2002, 2010) Cammino verso Brasile 2014: Primo nel girone B Asiatico LA ROSA Ct Alberto Zaccheroni Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Urawa Reds), Shuichi Gonda (FC Tokyo) Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda) Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka) Attaccanti: Keisuke Honda (AC Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Mainz), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860)


GRECIA

HONDURAS Seconda partecipazione consecutiva ai mondiali, terza in assoluto considerando la prima nei mondiali che videro trionfare l’Italia nel 1982, dove pareggiarono con la Spagna nella partita inaugurale. Nei mondiali Sudafricani ebbero il primato di avere in rosa tre fratelli contemporaneamente, Jerry, Johnny e Wilson Palacio. L’ultimo è ancora la stella della squadra, centrocampista di proprietà dello Stoke City. L’attacco sarà affidato al capocannoniere delle qualificazioni Jerry Bengtson, che gioca negli Usa con la maglia dei New England Revolution e a Carlo Costly, che in patria veste la maglia giallonera del Real Espana. In difesa, sicuro di un posto, ci sarà Maynor Figueroa, roccioso difensore Hull City. Nonostante il fascino esotico, anche in questo mondiale, salvo clamorose sorprese, saranno tre le partite che giocherannogli Honduregni.

INGHILTERRA Insieme alla Scozia è chiaramente la nazionale più antica al mondo, il 30 novembre 1872 si svolse la prima partita tra squadre nazionali, era appunto ScoziaInghilterra e finì 0 a 0. Da allora, un solo mondiale, nel 1966, quello casalingo vinto con il gol-nol gol Geoff Hurst contro la Germania. L’ultimo piazzamento importante risale invece al mondiale italiano del 1990, quanto persero la “finalina” per il terzo posto proprio contro l’Italia. Dopo il lungo periodo della panchina di Bobby Robson per i britannici sono state solo cocenti amarezze. Nonostante il campionato più spettacolare al mondo, la nazionale arriva sempre spompata all’appuntamento decisivo. Roy Hodgson ha il difficile, se non impossibile, compito di invertite la tendenza. Wayne Rooney è la stella più luminosa, ma in attacco avrà molti possibili compagni di reparto. Lambert, fresco di firma con il Liverpool è la punta più pericolosa, esplosa a tarda età sta dimostrando di meritare il posto da titolare. Sturridge, Welbeck e la “stellina” Sterling completano un grande reparto offensivo. A centrocampo spazio ancora ai veterani Lampard e capitan Gerrard e al talento di Jack Wilshere. La squadra c’è, le motivazioni non mancano, il carattere è indomito, ma i risultati rischiano ancora di non arrivare.

LA ROSA Ct Fernando Santos Manuel Costa Portieri: Orestis Karnezis (Granada), Panagiotis Glykos (PAOK), Stefanos Kapino (Panathinaikos). Difensori: Kostas Manolas, Giannis Maniatis, Jose Holebas (all Olympiakos), Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund), Giorgios Tzavellas (PAOK), Loukas Vyntra (Levante), Vasilis Torosidis (Roma), Vangelis Moras (Verona). Centrocampisti: Alexandros Tziolis (Kayserispor), Andreas Samaris (Olympiakos), Kostas Katsouranis (PAOK), Giorgos Karagounis (Fulham), Panagiotis Tachtsidis (Torino), Ioannis Fetfatzidis (Genoa), Lazaros Christodoulopoulos (Bologna), Panagiotis Kone (Bologna). Attaccanti: Dimitris Salpingidis (PAOK), Giorgios Samaras (Celtic), Konstantinos Mitroglou (Fulham), Theofanis Gekas (Konyaspor). Gruppo Mondiale: E Precedenti partecipazione ai mondiali: 2 Palmares: 1 Concacaf Coppa d’Oro, Honduras 1981. Miglior Piazzamento ai Mondiali: primo turno (1982, 2010) Cammino verso Brasile 2014: Terzo nel guirone Centro Nord Americano LA ROSA Ct Luis Fernando Suarez Portieri: Noel Valladares (Olimpia), Donis Escober (Olimpia), Luis Lopez Fernandez (RCD Espana) Difensori: Brayan Beckeles (Olimpia), Arnold Peralta (Rangers), Emilio Izaguirre (Celtic), Oscar Garcia (Houston Dinamo), Maynor Figueroa (Hull City), Victor Bernardez (San Jose Earthquakes), Sergio Mendoza (Usac) Centrocampisti: Osman Chavez (Qingdao Jonoon), Juan Montes (Motagua), Luis Garrido (Olimpia), Roger Espinoza (Wigan), Jorge Claros (Motagua), Wilson Palacios (Stoke City), Oscard Boniek (Houston Dinamo), Andy Najar (Anderlecht), Marvin Chavez (Colorado Rapids) Attaccanti: Jerry Bengtson (New England Revolution), Jonny Palacios (Olimpia), Carlo Costly (Veria), Mario Martinez (RCA Espana)

Gruppo Mondiale: D Precedenti partecipazione ai mondiali: 13 Palmares: 1 Mondiale, Inghilterra 1966 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo posto (1966) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel gruppo H Europeo LA ROSA Ct Roy Hodgson Portieri: Joe Hart (Manchester City), Ben Foster (West Bromwich), Fraser Forster (Celtic); Difensori: Leighton Baines (Everton), Gary Cahill (Chelsea), Phil Jagielka (Everton), Glen Johnson (Liverpool), Phil Jones (Manchester United), Luke Shaw (Southampton), Chris Smalling (Manchester United); Centrocampisti: Ross Barkley (Everton), Steven Gerrard (Liverpool), Jordan Henderson (Liverpool), Adam Lallana (Southampton), Frank Lampard (Chelsea), James Milner (Manchester City), Alex Oxlade-Chamberlain (Arsenal), Raheem Sterling (Liverpool), Jack Wilshere (Arsenal); Attaccanti: Rickie Lambert (Southampton), Wayne Rooney (Manchester United), Daniel Sturridge (Liverpool), Danny Welbeck (Manchester United).

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Scarsa tradizione ai mondiali, con sole tre partecipazioni, non sembra poter ripetere l’epopea dell’Europeo 2004. La difesa, nelle qualificazioni mondiali, è stata tra le migliori di tutte le nazionali Europee. Il merito è certamente dell’allenatore portoghese Fernando Santos che sceglie sempre moduli molto difensivi. I nomi più altisonanti, sono anche i più controversi. È il caso di Kostas Mitroglou, metà stagione con l’Olympiacos da incorniciare, poi il passaggio al Fulham con il finale di stagione da incubo. L’esperienza di Giorgos Samaras ha sempre prodotti scarsi risultati fuori dai confini Scozzesi, dove con la maglia del Celtic, ha spesso trionfato in campionato. Panagiotis Kone è appena retrocesso con il Bologna e Ioannis Fetfatzidis ha faticato a trovare spazio con la maglia del Genoa. L’eterno Georgios Karagounis è l’unico superstite dell’Europeo vinto in Portogallo. Ma di esperti ci saranno anche Gekas e Salpingidis. Difficile, anzi impossibile, che sia la sorpresa dei mondiali.

Gruppo Mondiale: C Precedenti partecipazione ai mondiali: 2 Palmares: 1 Campionato Europeo, Portogallo 2004 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo turno Cammino verso Brasile 2014: Seconda nel girone G Europeo, vincitrice dello spareggio contro la Romania.

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IRAN

XII

Carlos Queiroz, che nel passato ha allenato il Real Madrid e il Portogallo ed è stato vice di Ferguson al Machester United, è la garanzia per un mondiale che non sia solo da semplice comprimario. Nella sua storia, quattro partecipazioni e la prima nel mondiale Argentino del 1978, non ha mai superato il primo turno. In questo mondiale si giocherà il passaggio contro la Bosnia e la Nigeria, ma l’impresa sembra proibitiva. Trovare una vera e propria stella è affare assi difficile, i calciatori di maggiore esperienza sono Javad Nekounam, sei stagioni con la maglia dell’Osasuna di Pamplona e oggi in forza alla squadra Kuwaitiana del Al Kuwait Kaifan e il centrocampista Ashkan Dejagah, attualmente al Fulham ma un passato in Bundesliga con le maglie dell’Hertha di Berlino e del Woflsburg. L’Iran nel ranking Fifa è posizionata al 49° posto, tra le peggiori nazionali di tutto il mondiale. A Queiroz il compito di sovvertire il pronostico.

ITALIA Cassano e Balotelli sono la croce e la delizia della nostra nazionale, orfana dell’infortunato Montolivo e dalla mancata convocazione di Pepito Rossi. Se “la strana coppia” saprà limitare gli eccessi di sregolatezza a vantaggio del solo genio, gli azzurri potrebbero diventare la sorpresa dei mondiali. La difesa è in mano al blocco Juventus, reduce da un campionato strabiliante. Il centrocampo, se prandelli saprà far convivere Pirlo e Verratti, potrebbe diventare l’arma in più dell’Italia. A Candreva, Cerci e Insigne il ruolo di spina nel fianco delle difese avversarie. Immobile partirà, almeno per ora, come riserva di lusso dopo un campionato che lo ha visto protagonista assoluto. Il girone in cui siamo inseriti è uno dei più difficili, considerando anche la storica partenza a rilento della nostra nazionale alle competizioni mondiali, Prandelli avrà l’immediato compito di motivare i ragazzi ad una partenza sprint. Dal 1990 l’Italia non incontrava l’Inghilterra nella competizione mondiale, sarà uno stimolo in più per iniziare alla grande un mondiale che tutti ci auguriamo di vivere da tifosi per l’intero mese.

MESSICO La qualificazione faticosa del Messico lo pone in seconda o forse addirittura terza linea in questo mondiale. Miguel Ernesto Herrera Aguirre ha di nuovo affidato la difesa a Rafa Marquez, 35 anni, ex bandiera del Barcellona oggi al Club America. Questo la dice lunga sulle nuove leve dietro di lui. In attacco si spera che il Chicharito Hernandez possa rilanciarsi dopo una stagione a dir poco deludente con la maglia del Manchester United e Giovanni Dos Santos possa confermare la buona stagione con il Villareal. La porta sembra sguarnita, il più affidabile ma non sicuro del posto è Guillermo “Memo” Ochoa, ultima stagione con l’Ajaccio. A centrocampo spazio a Hector Herrera del Porto, velocità e tecnica potrebbero essere l’arma su cui puntare. Nella storia dei mondiali ha sempre superato la fase a gironi, se riuscisse anche questa volta sarebbe una bella imprese per l’undici “tricolor”.

NIGERIA I calciatori nigeriani ormai sono una certezza su cui puntare, non è un caso che gran parte della delegazione a questi mondiali gioca stabilmente nei maggiori campionati Europei. Le Super Aquile sono tornate prepotentemente alla ribalta internazionale dopo la vittoria dell’ultima Coppa d’Africa. Centrocampo e attacco sono i punti forza con Obi Mikel a guidare la squadra nel reparto più importante. Il laziale Onazi sarà il suo vice e talvolta lo affiancherà nel compito di interdire la manovra avversaria. Occhi puntati anche sul gioiello del Cska di Mosca Ahmed Musa, veloce e tecnico sarà, insieme a Moses del Liverpool, l’attaccante esterno più pericoloso. I gol però li dovranno garantire Shola Ameobi del Newcastle ed Emmanuel Emenike goleador del Fenerbahçe. Tutti si aspettano grandi cose dalla Nigeria che dovrà migliorare sull’aspetto tattico, vero limiti di qusta nazionale.

Gruppo Mondiale: F Precedenti partecipazione ai mondiali: 3 Palmares: 3 Coppe d’Asia: Iran 1968, Thailandia 1972, Iran 1976. 4 Campionati dell’Asia Occidentale: Giordania 2000, Iran 2004, Giordania 2007, Iran 2008. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo turno (1978, 1998, 2006) Cammino verso Brasile 2014: Primo nel girone A Asiatico LA ROSA Ct Carlos Queiroz Portieri: Daniel Davari (Eintracht Braunschweig), Alireza Haghighi (Sporting Covilha), Rahman Ahmadi (Sepahan Esfahan). Difensori: Hossein Mahini (Persepolis Teheran), Steven Beitashour (Vancouver Whitecaps), Pejman Montazeri (Umm Salal), Jalal Hosseini (Persepolis Teheran), Amir-Hossein Sadeghi (Esteghlal Teheran), Ahmad Alenemeh (Naft Teheran), Hashem Beikzadeh (Esteghlal Teheran), Mehrdad Pouladi (Persepolis Teheran). Centrocampisti: Javad Nekounam (Kuwait SC), Andranik Teymourian (Esteghlal Teheran), Reza Haghighi (Persepolis Teheran), Ghasem Hadadifar ( Zob Ahan Esfahan), Bakhtiar Rahmani (Foolad Khuzestan), Ehsan Hajsafi (Sepahan Esfahan). Attaccanti: Ashkan Dejagah (Fulham), Masoud Shojaei (Las Palmas), Alireza Jahanbakhsh (NEC Nijmegen), Reza Ghoochannejhad (Charlton), Karim Ansarifard (Tractor Sazi Tabriz), Khosro Heydari (Esteghlal Teheran). Gruppo Mondiale: D Precedenti partecipazione ai mondiali: 17 Palmares: 4 Mondiali: Italia 1934, Francia 1938, Spagna 1982, Germania 2006. 1 campionato Europeo, Italia 1968. 1 torneo Olimpico, Berlino 1936. 2 Coppe Internazioanli 1927-1930 e 19331935. Miglior Piazzamento ai Mondiali: primo posto ( 1994, 1938, 1982, 2006) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel gruppo B Europeo LA ROSA Ct Cesare Prandelli Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain); Difensori: Ignazio Abate (Milan), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus),Giorgio Chiellini (Juventus), Matteo Darmian (Torino), Mattia De Sciglio (Milan), Gabriel Paletta (Parma); Centrocampisti: Alberto Aquilani (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Marco Parolo (Parma), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain); Attaccanti: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli). Gruppo Mondiale: A Precedenti partecipazione ai mondiali: 14 Palmares: 6 Concacaf Coppa d’Ora: Stati Uniti- Messico 1933, Stati Uniti 1996, Stati Uniti 1998, Messico 2003, Stati Uniti 2009, Stati Uniti 2011. 1 Confederations Cup, Messico 1999. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Quarti di finale ( 1970, 1986) Cammino verso Brasile 2014: quarto nel girone centro e nord amreciano, vincitore dello spareggio cotnro Nuova Zelanda. LA ROSA Ct Miguel Herrera Portieri: Jesus Corona (Cruz Azul), Guillermo Ochoa (Ajaccio), Alfredo Talavera (Toluca). Difensori: Paul Aguilar (Club America), Andres Guardado (Bayer Leverkusen), Miguel Layun (Club America), Rafael Marquez (Leon), Hector Moreno (Espayol), Diego Reyes (Porto), Francisco Javier Rodriguez (Club America), Carlos Salcido (Tigres). Centrocampisti: Isaac Brizuela (Toluca), Marco Fabian (Cruz Azul), Hector Herrera (Porto), Juan Carlos Medina (Club America), Luis Montes (Leon), Carlos Pena (Leon), Jose Juan Vazquez (Leon). Attaccanti: Giovani Dos Santos (Villarreal), Javier Hernandez (Manchester United), Raul Jimenez (Club America), Oribe Peralta (Santos), Alan Pulido (Tigres). Gruppo Mondiale: F Precedenti partecipazione ai mondiali: 4 Palmares: 3 Coppe d’Africa: Nigeria 1980, Tunisia 1994, Sudafrica 2013. 1 Torneo Olimpico, Atlanta 1996. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Ottavi di finale (1994, 1998) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel girone F, vincitrice dello spareggio contro l’Etiopia LA ROSA Ct Stephen Keshi Portieri: Vincent Enyeama (Lille), Austin Ejide (Hapoel Beer Sheva), Chigozie Agbim (Gombe United) Difensori: Elderson Echiejile (Monaco), Efe Ambrose (Celtic), Godfrey Oboabona (Rizespor), Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves), Juwon Oshaniwa (FC Ashdod) Joseph Yobo (Norwich City), Kenneth Omeruo (Middlesbrough), Kunle Odunlami (Sunshine Stars). Centrocampisti: Mikel Obi (Chelsea), Ogenyi Onazi (Lazio), Gabriel Reuben (Beveren), Michael Uchebo (Cercle Brugge), Ramon Azeez (Almeria) Attaccanti: Shola Ameobi (Newcastle), Victor Moses (Liverpool), Emmanuel Emenike (Fenerbahçe), Osaze Odemwingie (Stoke City), Ahmed Musa (Cska Mosca), Babatunde Michael (Kryvbas), Nwofor Uche (Heerenveen)


OLANDA

PORTOGALLO Delle grandi d’Europa è la squadra che ha sempre deluso maggiormente, fallendo, addirittura, per tredici volte la qualificazione ai mondiali. Soltanto il grande Eusebio, la pantera nera, riuscì a trascinare il Portogallo al terzo posto, era il mondiale Inglese del 1966, e lui si laureò capocannoniere della manifestazione. Da allora il miglior piazzamento rimane il quarto posto nel 2006. Nonostante una squadra estremamente competitiva per strappare il pass mondiale c’è voluto lo spareggio contro la Svezia di Ibrahimovic. In quell’occasione, neanche a dirlo, Cristiano Ronaldo è stato il fenomeno assoluto. Parlare del Pallone D’oro Cristiano Ronaldo è veramente superfluo, ma in avanti oltre a lui sembra ben poca cosa. Il Ct Paulo Bento ha dovuto convocare Helder Postiga, dopo aver svernato a Roma senza praticamente scendere mai in campo con la Lazio e Hugo Halmeida del Besiktas che sembra il lontano parente di quello visto, qualche anno fa, con la maglia del Werder Brema. Pepe, Bruno Alves e Fabio Coentrao guideranno il reparto arretrato come Joao Moutinho, Nani e Raul Meireles quello di centrocampo. Girone difficile ma non impossibile, gli ottavi di finale sono l’obiettivo minimo.

RUSSIA Fabio Capello ha il compito di far tornare il movimento calcistico Russo ai livelli della vecchia Unione Sovietica. Un compito difficile, ma necessario in vista del prossimo Mondiale del 2018 che ospiterà il paese di Vladimir Putin. Il primo step è fare bene a questa rassegna, da cui mancava dal 2002. Da quando non esiste più l’Urss non hai mai superato il primo turno, ma un girone facile può far sperare nell’inversione di tendenza. I calciatori convocati militano tutti nel campionato Russo, a partire da Dzagoev, trequartista talentuoso che può, all’occorrenza, giocare anche da esterno come spesso gli accade nel Cska di Mosca. Il padrone del centrocampo dovrebbe essere il capitano Igor Denisov, classe 1984 di proprietà della Dinamo Mosca, ma senza dimenticare i polmoni inesauribili di Jurij Zirkov, anche lui alla Dinamo Mosca, dopo la sfortunata parentesi al Chelsea. La difesa sarà affidata agli esperti Ignasevic e Berezuckj. In attacco l’obiettivo di Kerzakov è quello di diventare il cannoniere più prolifico della nazionale Russa, impresa possibile visto che Bescastnych è solo a un gol di distanza. La punta di peso dovrebbe essere Kokorin, ma inizialmente Don Fabio affiancherà a Kerzakov il suo compagno di club Faizulin. Occhio quindi alla Russia, che vuole fare esperienza per puntare al bersaglio grosso nel 2018.

LA ROSA Ct Louis Van Gaal Portieri: Jasper Cillessen (Ajax), Tim Krul (Newcastle), Michel Vorm (Swansea) Difensori: Daley Blind (Ajax), Daryl Janmaat (Feyenoord), Terence Kongolo (Feyenoord), Bruno Martins Indi (Feyenoord), Joel Veltman (Ajax), Paul Verhaegh (Augsburg), Ron Vlaar (Aston Villa), Stefan De Vrij (Feyenoord) Centrocampisti: Jordy Clasie (Feyenoord), Leroy Fer (Norwich), Jonathan De Guzman (Swansea), Nigel De Jong (Ac Milan), Wesley Sneijder (Galatasaray), Georginio Wijnaldum (Psv Eindhoven) Attaccanti: Memphis Depay (PsV), Klaas-Jan Huntelaar (Schalke 04), Dirk Kuijt (Fenerbahce), Jeremain Lens (Dynamo Kiev), Robin Van Persie (Manchester United), Arjen Robben (Bayern Munich).

Gruppo Mondiale: G Precedenti partecipazione ai mondiali: 5 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali: terzo posto (1966) Cammino verso Brasile 2014: secondo nel girone F Europeo, vincitore dello spreggio contro la Svezia LA ROSA Ct Paulo Bento Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting) Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia). Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga). Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

Gruppo Mondiale: H Precedenti partecipazione ai mondiali: 2 Palmares: 0 Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo turno( 1994, 2002) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel girone F Europeo LA ROSA Ct Fabio Capello Portieri: Igor Akinfeev (CSKA Moscow), Yury Lodygin (Zenit St Petersburg), Sergei Ryzhikov (Rubin Kazan); Difensori: Vasily Berezutsky, Sergei Ignashevich, Georgy Shchennikov (all CSKA Moscow), Vladimir Granat (Dynamo Mosca), Alexei Kozlov (Dynamo Mosca), Andrei Yeshchenko (Anzhi Makhachkala), Dmitry Kombarov (Spartak Moscow), Andrei Semenov (Terek Grozny); Centrocampisti: Igor Denisov (Dynamo Mosca), Yury Zhirkov (Dynamo Mosca), Alan Dzagoev (CSKA Moscow), Roman Shirokov (FC Krasnodar), Denis Glushakov (Spartak Moscow), Viktor Faizulin (Zenit St. Pietroburgo), Oleg Shatov (Zenit St Petersburg); Attaccanti: Alexander Kerzhakov (Zenit St Petersburg), Alexei Ionov (Dinamo Mosca), Alexander Kokorin (Dinamo Mosca), Maxim Kanunnikov (Amkar Perm), Alexander Samedov (Lokomotiv Moscow)

ASPETTANDO BRASILE 2014 LE SQUADRE

Nel girone di ferro l’Olanda incontrerà di nuovo la Spagna come nella finale persa quattro anni fa. Di finali perse gli Orange ne possono contare altre due, nei mondiali del ’74 e del ’78, all’epoca era chiamata l’Arancia Meccanica, come il famoso film di Stanley Kubrick. Una squadra che faceva del calcio totale il proprio mantra. I risultati però non arrivarono, nonostante una generazione di calciatori sublimi. Louis Van Gaal, santone del calcio moderno e fresco di firma con il Manchester United, punterà su le giocate di Van Persie e Robben, sempre imprevedibili e determinanti. Nella rosa dei convocati c’è un bel mix di esperienza e freschezza. I “vecchi” Huntelaar, Kuijt, Snejider e De Jong saranno accompagnati dai “baby” De Vrij, Veltman, Kongolo, Depay. Le alchimie di Van Gaal sono sempre inaspettate, è un generale di ferro che riesce sempre a sorprendere con le sue scelte anticonformiste. Lo scudetto con l’Az nel 2008 resta una delle imprese più belle e difficili della sua carriera. L’impresa che lo renderebbe immortale sarebbe il mondiale in Brasile, opera al quanto improbabile anche per un santone come lui.

Gruppo Mondiale: B Precedenti partecipazione ai mondiali: 9 Palmares: 1 campionato Europeo, Germania Ovest 1988. Miglior Piazzamento ai Mondiali: secondo posto ( 1974, 1978, 2010) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel gruppo D Europeo

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ASPETTANDO BRASILE 2014 LE SQUADRE

SPAGNA

XIV

Si parla del Brasile come favorito numero uno di questo mondiale, ma le furie rosse restano la squadra da battere. Le scelte di Vicente Del Bosque hanno destato qualche perplessità lascinado fuori Jesus Navas e Fernando Llorente freschi vincitori dei rispettivi campionati nazionali con Manchester City e Juventus. Ci sarà invece Diego Costa, la rivelazione dell’Atletico di Simeone che nell’ultimo periodo è stato falcidiato dagli infortuni. In difesa i soliti Piquè, Ramos e Albiol avranno il compito di non far rimpiangere l’immenso Puyol. Il centrocampo è sempre il vero punto di forza della Spagna, Xavi, Iniesta, Fabregas, Xavi Alonso saranno affiancati da Koke, splendido interprete del rabbioso stile di gioco dell’Atletico Madrid. In attacco, il già citato Diego Costa sarà supportato da Fernando Torres e David Villa che quest’anno ha dimostrato di poter essere ancora utile alla causa. Due finaliste della Champion Leaugue e la vincitrice dell’Europa Leauge la dice lunga sul livello altissimo del calcio spagnolo. Tutte le nazionali dovranno preoccuparsi delle furie rosse.

STATI UNITI Gli Stati Uniti furono la sorpresa del primo mondiale della storia, era il 1930 e arrivò un clamoroso terzo posto, nell’anno del trionfo Uruguaiano. Da allora il miglior risultato rimangono i quarti di finale nel controverso mondiale del 2002. Klinsmann potrà contare su una rosa che negli ultimi anni è cresciuta molto dopo le esperienze nei campionati europei. L’ex bandiera del Fulham Clint Dempsey è la stella che può garantire qualità e gol. In avanti il Ct tedesco potrà contare anche su Jozy Altidore, oggi al Sunderland ma esploso qualche anno fa con la maglia del Az Alkmaar. Superata l’epoca di Cherundolo e Bocanegra, la difesa vedrà il lancio di Cameron dello Stoke City e Besler dello Sporting Kansas City. Il più esperto nel pacchetto arretrato sarà invece DeMarcus Beasley dal 2011 alla formazione Messicana Puebla Futbol Club. La mediana sarà affidata a una vecchia conoscenza del calcio Italiano, Michael Bradley, figlio dell’ex Ct della nazionale Bob. Una maglia da titolare la cercheranno sicuramente Jermaine Jones del Besiktas ma con grande esperienza nel calcio tedesco, Kyle Beckerman capigliatura rasta e dinamismo per il calciatore del Real Salt Lake, Alejandro Bedoya del Nantes e il giovane Mikkel “mix” Diskerud Norvegese ma con doppio passaporto Americano.

SVIZZERA Dal mondiale casalingo nel lontano 1954 la Svizzera non raggiunge i quarti di finale. Inserita nel girone E con Francia, Honduras ed Ecuador può puntare almeno a superare il primo ostacolo. In panchina potrà contare sull’esperienza del tedesco Ottmar Hitzfeld da allenatore ha vinto sette volte il titolo tedesco e 2 quello svizzero, oltre a 2 Coppe Campioni e una Intercontinentale. La porta sarà difesa dall’esperto Diego Benaglio del Wolfsburg. In difesa ci sarà ancora il “vecchio” Senderos, nonostante le ultime poco brillanti stagioni, perché Von Bergen, ex di Cesena e Palermo, non dimostra affidabilità totale. Discorso diverso per il motirino Lichtsteiner vero punto di forza della retroguardia Elvetica. Il centrocampo sarà affidato al blocco Napoli, Inler, Dzemaili e Berhami che saranno accompagnati dalla tecnica dell’esperto Tranquillo Barnetta dell’ Eintracht Frankfurt, ma idolo dei tifosi del Bayer Leverkusen. Non si può dimenticare però la velocità e i dribbling di Shaqiri del Bayrn Monaco o il mancino, con enorme senso del gioco, di Granit Xhaka. L’attacco sembra il punto debole della Svizzera. Mehmedi del Friburgo e Seferovic, ex Fiorentina e Lecce e oggi al Real Sociedad, dovrebbero essere i terminali offensivi titolari. Non avrà talenti al di sopra della media ma la Svizzera rimane comunque un’ottima squadra.

URUGUAY Il mondiale in Brasile non può non evocare ricordi stupendi per la Celeste che nel 1950, grazie ai gol di Schiaffino e Ghiggia, trionfò contro i padroni di casa in quella partita che sarà per sempre ricordata come il disastro del Maracanà. A centrocampo non potrà contare, come nel ’50, sul carisma di Obdulio Varela ma avrà una schiera di lottatori come Arevalo Rios, ex Palermo oggi ai Messicani del Club Tijuana, Diego Perez del Bologna, Alavaro “Tata” Gonzalez della Lazio e Nicolas Lodeiro fresco di passaggio al Corinthians. In difesa, Oscar Tabarez, potrà contare sulla forma stratosferica di Diego Godin, colonna inamovibile dell’Atlertico Madrid targato Simeone e sul’esperienza di Lugano e Fucile. Il reparto più temibile resta l’attacco. Edison Cavani è garanzia di gol e sacrifici. Luis Surarez, El Pistolero di Liverpool, esce da un infortunio al ginocchio, ma dovrebbe essere pronto per l’inizio dei mondiali; se saprà contenere i suoi eccessi potrebbe diventare l’uomo mondiale. In avanti Tabarez potrebbe schierare Cristian Rodriguez, poco utilizzato da Simeone nell’Atletico, esterno di fascia, che fa dell’agonismo il suo punto di forza e il “vecchietto” Diego Forlan, a corto di fiato ma dai piedi sempre deliziosi. Vedendo la storia, è sempre una squadra pericolosa, prenderla sotto gamba può risultare letale per chiunque. l’Uruguay potrebbe essere la sorpresa dei mondiali.

Gruppo Mondiale: B Precedenti partecipazione ai mondiali: 13 Palmares: 1 mondiale, Sudafrica 2010. 3 Campionati Europei: Spagna 1964, Austria-Svizzera 2004, Polonia-Ucraina 2012. Miglior Piazzamento ai Mondiali: Primo posto ( 2010) Cammino verso Brasile 2014: Prima classificata girone I LA ROSA Ct Vicente Del Bosque Portieri: Pepe Reina (Napoli), David De Gea (Manchester United), Iker Casillas (Real Madrid) Difensori: Raúl Albiol (Napoli), César Azpilicueta (Chelsea), Gerard Piqué (Barcelona, Jordi Alba (Barcelona), Juanfran (Atlético Madrid), Javi Martínez (Bayern de Múnich), Sergio Ramos (Real Madrid) Centrocampisti: Koke (Atlético Madrid), Juan Mata (Manchester United), Santi Cazorla (Arsenal), David Silva (Manchester City), Xavi Hernández (Barcelona), Cesc Fabregas (Barcelona), Sergio Busquets (Barcelona), Andrés Iniesta (Barcelona), Xabi Alonso (Real Madrid) Attaccanti: Pedro Rodríguez (Barcelona), Fernando Torres (Chelsea), Diego Costa (Atlético Madrid), David Villa (Atlético Madrid)

Gruppo Mondiale: G Precedenti partecipazione ai mondiali: 9 Palmares: 5 Concacaf: Stati Uniti 1991, 2002, 2005, 2007, 2013 Miglior Piazzamento ai Mondiali: terzo posto ( 1930) Cammino verso Brasile 2014: Prima nel girone Centro Nord Americano LA ROSA Ct Jurgen Klinsmann Portieri: Brad Guzan (Aston Villa), Tim Howard (Everton), Nick Rimando (Real Salt Lake) Difensori: DaMarcus Beasley (Puebla), Matt Besler (Sporting Kansas City), John Brooks (Hertha Berlin), Geoff Cameron (Stoke City), Timmy Chandler (Nuremberg), Omar Gonzalez (LA Galaxy), Fabian Johnson (Borussia Monchengladbach), DeAndre Yedlin (Seattle Sounders FC) Centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (Nantes), Michael Bradley (Toronto FC), Brad Davis (Houston Dynamo), Mix Diskerud (Rosenborg), Julian Green (Bayern Munich), Jermaine Jones (Besiktas), Graham Zusi (Sporting Kansas City) Attaccanti: Jozy Altidore (Sunderland), Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Aron Johannsson (AZ Alkmaar), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes)

Gruppo Mondiale: E Precedenti Partecipazione ai mondiali: 9 Palmares: 0 Miglior piazzamento ai Moandiali: Quarti di finale ( 1934, 1938, 1954) Cammino verso Brasile 2014: Prima del girone E Europeo LA ROSA Ct Ottmar Hitzfeld Portieri: Diego Benaglio (Wolfsburg), Roman Bürki (Grasshopper), Yann Sommer (Basilea) Difensori: Johan Djourou (Amburgo), Michael Lang (Grasshopper), Stephan Lichtsteiner (Juventus), Ricardo Rodriguez (Wolfsburg), Fabian Schär (Basilea), Philippe Senderos (Valencia), Steve von Bergen (Young Boys), Reto Ziegler (Sassuolo) Centrocampisti: Tranquillo Barnetta (Eintracht Francoforte), Valon Behrami (Napoli), Josip Drmic (Norimberga), Blerim Dzemaili (Napoli), Gelson Fernandes (Friburgo), Mario Gavranovic (Zurigo), Gökhan Inler (Napoli), Admir Mehmedi (Friburgo) Attaccanti: Haris Seferovic (Real Sociedad San Sebastian), Xherdan Shaqiri (Bayern Monaco), Valentin Stocker (Basilea), Granit Xhaka (Borussia Mönchengladbach)

Gruppo Mondiale: D Precedenti Partecipazione ai mondiali: 11 Palmares: 2 mondiali: Uruguay 1930, Brasile 1950. 15 Coppe America: Argentina 1916, Uruguay 1917, Cile 1920, Uruguay 1923, Uruguay 1924, Cile 1926, Argentina 1935, Uruguay 1942, Uruguay 1956, Ecuador 1959, Uruguay 1967, Senza sede fissa, partite di andata e ritorno 1983, Argentina 1987, Uruguay 1995, Argenitna 2011. 2 Tornei Olimpici: Parigi 1924, Amsterdam 1928. Miglior piazzamento ai Moandiali: Primo Posto ( 1930, 1950) Cammino verso Brasile 2014: quinto nel girone Sudamericano, vincitore dello spareggio contro la Giordania. LA ROSA Ct Oscar Washington Tabarez Portieri: Fernando Muslera (Galatasaray), Martin Silva (Vasco Da Gama), Rodrigo Munoz (Libertad). Difensori: Diego Lugano (West Bromwich Albion), Diego Godin (Atletico Madrid), José Maria Gimenez (Atletico Madrid), Martin Caceres (Juventus), Maximiliano Pereira (Benfica), Jorge Fucile (Porto), Sebastian Coates (Nacional). Centrocampisti: Egidio Arevalo Rios (Morelia), Walter Gargano (Parma), Diego Perez (Bologna), Alvaro Gonzalez (Lazio), Alvaro Pereira (San Paolo), Cristian Rodriguez (Atletico Madrid), GAston Ramirez (Southampton), Nicolas Lodeiro (Botafogo). Attaccanti: Luis Suarez (Liverpool), Edinson Cavani (Psg), Diego Forlan (Cerezo Osaka), Cristian Stuani (Espanyol), Abel Hernandez (Palermo).


Mondiali 2014: la top 5 dei giocatori più sexy Olivier Giroud

Cristiano Ronaldo

Si sa, la febbre dei Mondiali colpisce proprio tutti e improvvisamente dal 12 Giugno ci ritroviamo ad essere di colpo più patrioti. Specialmente, poi, se la Nazionale vince qualche partita: guardare o ascoltare le dirette diventa necessario, nonostante gli esami di maturità, il lavoro o i bimbi che piagnucolano per casa. Ma oggi vogliamo mostrarvi un lato alternativo di questo evento e, visto che ci sta molto a cuore il punto di vista al femminile, ci concentriamo su un aspetto non proprio tecnico del gioco. Insomma, per farla breve, chi è il giocatore più sexy di questo Mondiale 2014? Divertiamoci insieme a scoprire qualcosa in più su questi eccellenti ma soprattutto aitanti calciatori. Buona visione!

5. Olivier Giroud

Con lui la Francia, se non altro, è campionessa di fascino. Il bell’attaccante dell’Arsenal, nonché della Nazionale, ha 27 anni, è alto 1,92m e, a dirla tutta, non ha proprio il nasino alla francese. Gli occhi di ghiaccio e il fisico statuario hanno comunque stregato molte donne.

4. Cristiano Ronaldo Daniele De Rossi

Secondo alcuni giornali avrebbe perso il primato di giocatore più sexy vantato negli ultimi anni. Sarà anche vero ma noi gli dedichiamo lo stesso uno spazio nella nostra top 5. E’ il più famoso tra le donne ed osannato su moltissime riviste gay. Come non annoverarlo tra i più belli del 2014? Godiamoci dunque non solo il fascino ma anche la bravura del giocatore portoghese.

3. Daniele De Rossi Sergio Leon Aguero

I campi del Brasile sono pieni di bellezze nostrane quest’anno: dall’ormai veterano Gigi Buffon, al principino Marchisio, senza dimenticare l’italo-argentino Pablo Daniel Osvaldo. Eppure la palma del più sexy se l’è meritata il romano Daniele de Rossi. Sguardo intenso e tenebroso, capigliatura dorata, sembra ruggire come un leone ad ogni azione. Gli auguriamo di essere di nuovo campione del mondo insieme alla sua squadra: la nostra!

2. Sergio Leon Aguero

Ha 25 anni e gioca nel Manchester City ma lo vedremo in Brasile con la Sua Nazionale, l’Argentina. Ama giocare con i capelli e sfoggia spesso vari look e tagli stravaganti, ora però li tiene corti e naturali e decisamente ci piace così, con la sua carnagione olivastra da macho latino con cui ha fatto innamorare la figlia del Pibe de Oro Diego Armando Maradona. Sì, proprio un bel tipo!

1. Maxwell Scherrer Cabellino Andrade

Si merita lui il premio di giocatore più sexy del mondiale 2014. Del resto come non attribuirlo proprio ad un brasiliano? Più maturo degli altri (33 anni) è una vecchia conoscenza italiana: ha giocato infatti nell’Empoli e nell’Inter ed ora è difensore del Paris Saint-Germain. Non ci resta che vedere cosa combinerà in casa propria. Maxwell Scherrer Cabellino Andrade

Silvia Bottacchiari

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La riscossa delle “wags”

Melissa Satta con il compagno Boateng

Sono belle, spesso famose ed hanno tutte qualcosa in comune tra loro: avere accanto un calciatore che parteciperà ai mondiali di calcio 2014. Stiamo parlando delle “wags”, ossia le wives (mogli) e le girlfriends (fidanzate) dei giocatori, identificate con un acronimo piuttosto british che le renderà ancora più popolari in terra brasiliana. Non hanno certo bisogno di presentazioni: dall’eccentrica Shakira, già regina del “waka waka”, alla sensuale modella russa Irina Shayk, passando per la Pochaontas argentina Antonella Roccuzzo, fino ad arrivare alla gior-

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nalista spagnola Sara Carbonero. Ovviamente non dimentichiamo di inserire nella nostra top 5 tutta al femminile una bellezza “made in Italy”, Melissa Satta. In attesa di scoprire come si comporteranno le nostre signorine sugli spalti giallo verdi, tra ultras e cori da stadio, non ci resta che sbirciare alcune loro foto, così da copiarne i look e sentirci, nel nostro piccolo, un po’ dive. Silvia Bottacchiari

Sara Carbonero e Iker Casillas

Shakira e Gerard Piqué

Irina Shayk e Cristiano Ronaldo

Lionel Messi e Antonella Rocuzzo


Tasi: come e quando si paga Prima rata il 16 giugno in 2000 comuni. Gli altri, tra cui Roma, slitteranno a ottobre Fra giugno e luglio ci sono la maggior parte delle scadenze fiscali dell’anno. In molti comuni però slitterà la Tasi. La nuova tassa per il finanziamento dei servizi indivisibili, infatti prenderà un doppio binario: si pagherà regolarmente il 16 giugno nei Comuni italiani che hanno già deliberato le aliquote per l’anno in corso, mentre per i ritardatari che al 23 maggio non hanno ancora stabilito nulla, il pagamento slitterà a settembre. Vediamo nel dettaglio, come funziona, chi riguarderà e soprattutto cosa comporterà nelle tasche degli italiani il pagamento di questa nuovo imposta.

COS’È LA TASI

Tasi è l’acronimo di Tassa sui Servizi Indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014. Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla colle ività come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale la polizia municipale l anagrafe l’arredo urbano e la manutenzione dei giardini La grande novità della Tasi è che il sogge o passivo non è solo il proprietario a qualsiasi titolo dei fabbricati ivi compresa l abitazione principale le aree scoperte e le aree edi cabili a qualsiasi uso adibiti ma anche l a uario La legge infa i stabilisce che nel caso in cui l unità immobiliare è occupata da un sogge o diverso dal titolare del diri o reale sull unità immobiliare quest ultimo e l occupante sono titolari di un’autonoma obbligazione tributaria. L’occupante però verserà solo una parte del totale compresa fra il ed il secondo quanto stabilito dal Comune nel regolamento della Tasi.

QUANTO SI PAGA?

Ovviamente dipende dalle aliquote scelte dai comuni. Secondo le stime fa e da Federconsumatori per un appartamento di cento metri quadri per una famiglia di tre persone e senza detrazioni la Tasi costerà euro a Torino euro a Roma euro a Venezia euro a Milano e euro a Ravenna Le aliquote Tasi sono ssate al per mille per la prima casa e al per mille per la seconda somma di Tasi e Imu ma i Comuni possono decidere un aumento no allo distribuendolo tra prima e seconda casa: i rispettivi te i dunque sono del e dell per mille L incremento deve però essere vincolato alla concessione delle detrazioni scomparse a livello nazionale rispe o all Imu Si pagano sia l’Imu sia la Tasi anche su u ci negozi e capannoni Per le circa mila case accatastate come immobili di pregio è dovuta anche l Imu con l aliquota massima del per mille e con la sola detrazione di euro senza i euro extra per ogni glio si tra a delle categorie A dimore signorili A ville e A castelli che scontano anche la Tasi con aliquota massima del per mille ma il totale di Imu e Tasi non potrà superare il per mille

QUANDO SI PAGA?

I comuni che hanno ssato l aliquota nei termini stabiliti faranno pagare i ci adini la prima rata entro il giugno Fra i più grandi ci sono Genova Napoli Venezia Bologna Torino Bari I comuni che non hanno emanato il regolamento su aliquote detrazioni ed esenzioni entro

il maggio vedono sli are il primo pagamento al o obre Sono quasi seimila A Roma la Tasi per la prima casa si pagherà soltanto dopo l estate. Il versamento della prima rata resta invece ssato al giugno in sessantanove Comuni del Lazio fra i quali Frosinone e Latina che hanno pubblicato prima del maggio le delibere ad hoc sul sito web del dipartimento delle Finanze cfr la tabella con l’elenco completo). Altrove il pagamento sca erà il o obre se le delibere arriveranno entro il luglio diversamente il dicembre in un unica soluzione sarà un decreto del Governo a ssare le date La giunta capitolina ha già ssato l aliquota al per mille il minimo di legge con detrazioni decrescenti con il crescere della rendita catastale.

COME CALCOLARE LA TASI IN BASE ALLE ALIQUOTE IMPOSTE DAI SINGOLI COMUNI

Veniamo al metodo di calcolo con la base imponibile che è la stessa dell’Imu: si parte dunque dalla rendita catastale che deve essere rivalutata del per cento si moltiplica poi il risultato per il coe ciente che varia in base al tipo di immobile è per le abitazioni sul valore o enuto si applica l aliquota comunale con le eventuali detrazioni su Internet si trovano siti che o rono strumenti per il calcolo oppure è possibile rivolgersi a Caf e Confedilizia Per le seconde case nel caso in cui non sia stata deliberata l’aliquota Tasi dal Comune si dovrà versare il per cento dell aliquota base dell per mille togliendo però una quota forfe aria che secondo alcune indicazioni delle Finanze ammonta a per cento quindi il per cento per la prima rata Per saldare il tributo si potrà utilizzare il modello F o il bolle ino di conto corrente postale Maria Rita Cappucci

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Vengo via con te

CANILE COMUNALE DI VELLETRI Via di Carano

Adotta un cane Canile Comunale di Velletri ass.veliterna.tutela.del.cane@gmail.com

Io sono Cleopatra, una cagnetta molto tranquilla, coccolona, mi basterebbe davvero poco per essere felice...

Orari apertura al pubblico: Lunedì - Giovedì 9,30 - 13,30 Domenica 8,30 - 12,30 Recapiti telefonici: Ufficio diritti animali 06.96158492 Canile Comunale 06.96453459 - 338.7034771

SPARTACO

Io sono Spartaco, sono un cane affettuosissimo! Aspetto una famiglia per donargli il mio cuore...

CLEOPATRA Il mio nome è Cleopatra e la mia storia inizia come quella di quasi tutti i cani che finiscono nei canili... Sono stata abbandonata, legata al cancello del canile, insieme a mio fratello Spartaco. La mia mamma ha lasciato una lettera attaccata al cancello: “Si chiamano Cleopatra e Spartaco, sono fratelli, non posso più tenerli. Mio marito ha un tumore, siamo senza lavoro e con due bambini piccoli”

Io e Spartaco eravamo molto spaventati, denutriti, la mamma non riusciva più a darci nemmeno da mangiare. Mi hanno dato un nome importante, come la famosa regina, ora la mia reggia è il box numero 15 di questo canile. Da ottobre 2012 mi trovo qui... 2 primavere, 1 estate, 2 autunni e 2 inverni. Le giornate sono sempre uguali, oggi è nuvoloso e il vento mi sferza il viso. L’unica consolazione è quella di avere mio fratello accanto a me, gli voglio molto bene, a volte giochiamo per passare il tempo, a volte facciamo finta di dormire nelle nostre cucce Cleopatra ha 3 anni, è un incrocio labrador-maremmano di taglia medio-grande, quando è stata abbandonata a causa della denutrizione pesava 24 kg, ora ne pesa 29 ed è una bella cicciottona! Sa andare al guinzaglio con la pettorina ed è molto affettuosa con le persone 30

E’ chippata, vaccinata, sverminata, sterilizzata, leishmania negativa Adottabile solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido

E’ stato di notte, tutti dormivano, il rumore della campagna, i cavalli che sbuffavano per il rumore di quell’unica macchina nel silenzio... giù dalla macchina, insieme a mia sorella Clepatra, e poi la corda legata al cancello, la macchina che va via... l’abbaio dei cani da più sù ma non troppo distante e poi pratica chiusa... un biglietto attaccato al cancello.

Così Spartaco, insieme a Cleopatra, è finito in canile ed ogni volta che esce in passeggiata con la pettorina vuole andare con la sorella davanti a quel cancello ad annusare, a vedere se da lì potrebbe rivedere quella persona di cui sicuramente ricorda molto bene l’odore e la figura, qualcuno che lui vorrebbe rivedere... I cani abbandonati, tutti, dal primo all’ultimo, vogliono ricordare cose migliori della realtà, per cancellarne il dolore e non smettono di sperare, la loro vita si riassume nella continua attesa di ripristinare il rapporto affettivo venuto a mancare. Quella stessa persona che non gli dava da mangiare a sufficienza, quella persona che lo ha lasciato forse non guardando negli specchietti retrovisori, quella persona di cui sente la mancanza, era la sua divinità. MA C’E’ UN SOLO MODO PER RISCATTARE TUTTO QUESTO: UN NUOVO AMORE, UNA NUOVA CASA SOLO COSI’ QUEL CANCELLO MALEDETTO NON AVRA’ PIU’ MODO DI ESISTERE NEL SUO RICORDO Spartaco è un incrocio border collie-pastore belga di taglia media (24 kg), è nato ad aprile 2011 e vive in canile da ottobre 2012. Microchippato, sterilizzato, vaccinato, negativo alla leishmania LA SUA ADOZIONE E’URGENTE, ANCHE SEPARATAMENTE ALLA SORELLA MA CON LEI SAREBBE L’IDEALE, SPARTACO SOFFRE MOLTISSIMO DI QUESTO TRADIMENTO E PER LA DETENZIONE Adottabile solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido



Aurelio Picca presenta il suo ultimo lavoro “Un giorno di gioia” Ci è sembrato giusto e bello costruire un incontro con Aurelio Picca e la sua città. Aurelio ha voluto che questo incontro avvenisse nel Teatro Artemisio oggi anche Volonté che è stato ed è tornato ad essere il simbolo della vita culturale di Velletri. Quasi un abbraccio. Non è facile presentare Aurelio, comporta un impegno notevole perché con Aurelio le presentazioni di rito poco funzionano perché egli stesso è personaggio tanto quanto i suoi personaggi. Del suo ultimo lavoro si è parlato molto ed in senso ampiamente positivo. Eravamo noi attenti suoi lettori abituati ad un linguaggio particolare, ad una ambientazione che ci parlava più di quanto non potesse fare con altri lettori perché con il suo stile duro netto, dall’eco pasoliniana ci ritraeva e ci ritrovavamo. Penso a “

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Se la fortuna è nostra” a Sacro cuore” e infine “Addio”. Aurelio ci ha consegnato le parti profonde della sua esperienza di vita e di scrittura e noi come in uno specchio vecchio ritrovavamo immagine vaghe ma presenti del nostro essere nati in questa terra. Oggi con il suo ultimo lavoro “Un giorno di gioia” ci offre una un altro momento della sua vita di scrittore. Nelle molte recensioni e critiche è stato mirabilmente tratteggiato il suo profilo di artista con ottiche diverse eppure convergenti. Voglio solo citare quelle che mi aiutano a descrivere l’autore che oggi abbiamo davanti. E’ stato definito “Artista solitario antimoralista straordinario maestro di stile e di eccentricità”. Ancora la bella e mi sembra calzante definizione che ne ha dato il Sole 24

Aurelio Picca

ore “Uno scrittore inattuale e antico un narratore che rifugge il contemporaneo”. Aurelio parla in una intervista della passione e della generosità nell’avvicinarsi alla letteratura e in lui li ritroviamo tutti questi elementi nella sua voglia di spendersi nella sua ricerca che si fa arte. E se i percorsi della sua anima sono ancora fermi alle figure che abbiamo già incontrato , donne sole e amate fino al tormento, padri assenti , oro che è elemento di complicità tra madre e figlio più che luccichio o lusso, il tono è diverso la parola è diversa. Considero questo lavoro di Aurelio un altro regalo al suo pubblico che lo segue con attenzione ed affetto e l’incontro di questa sera una grande abbraccio tra lo scrittore e la sua città. Emanuela Treggiari


Territorio Genzano

Intervista al sindaco di Genzano Flavio Gabbarini

“Fare di Genzano la città giardino” Flavio Gabbarini

Una città accogliente, vivibile e vivace, piena di aree verdi e che garantisca uno sviluppo sostenibile. Questi gli obiettivi, in parte raggiunti, che il Sindaco di Genzano auspica per la sua città. Noi di Nonsolorosa lo abbiamo intervistato per conoscere il suo punto di vista sulle iniziative messe in atto dall’Amministrazione e, in particolare, sull’Infiorata 2014. E’ stato da poco approvato l’”Alert System”, il sistema di sicurezza utile ai cittadini per le situazioni di emergenza quali maltempo, disagi ai trasporti ecc.. E’ un progetto che lei ha promosso fortemente. Quale altro progetto le piacerebbe realizzare da qui a poco tempo? Il progetto “Alert System” favorisce la comunicazione tra Amministrazione comunale e cittadini, importantissima affinché la cittadinanza tutta possa vivere in serenità anche nei momenti di difficoltà o, perché no, in quelli di festa. Un altro progetto simile, “Decoro Urbano”, è già stato realizzato da circa un anno e si basa sempre sulla comunicazione. I cittadini possono segnalare tramite il sito internet del Comune qualsiasi tipo di disagio (manto stradale dissestato, siepi che intralciano la viabilità ecc..) affinché si possa intervenire in modo tempestivo.

Infiorata 2014

Genzano in un tripudio di fiori

Siamo ormai a metà del suo mandato da sindaco di Genzano. Ci può fare un bilancio di questo primo periodo? Quali sono stati gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da raggiungere? Certamente l’obiettivo principale prefissato dell’Amministrazione era la realizzazione della raccolta differenziata porta a porta. Siamo partiti da due settimane su 5700 utenze e ad Ottobre si arriverà sull’intero territorio comunale. Il fine è quello di evitare la costruzione di inceneritori sul territorio, diminuire la presenza di discariche ed educare la cittadinanza a ridurre la produzione di immondizia. In questo modo si aumenta la qualità della vita all’interno della città e si farà del bene ai posteri. E’ una crescita civile. In più abbiamo favorito la manutenzione del verde e la pulizia della città ed inoltre abbiamo migliorato l’approvvigionamento idrico. Intendiamo, comunque, completare la raccolta differenziata e concludere i lavori al teatro comunale, ormai iniziati da venti anni ma mai terminati. A breve ci sarà il grande evento che rende Genzano famosa in tutta Italia. Quali aspettative ha su quest’Infiorata 2014 e come crede sia cambiata negli anni? L’aspettativa maggiore è sempre che questo evento faccia accorrere a Genzano tanti visitatori ma soprattutto che intorno ad esso si produ-

cano una serie di iniziative culturali che valorizzino la città. Ci sarà, ad esempio, la mostra del pittore Mimmo Paladino, aperta da fine Giugno a Settembre presso il Palazzo Sforza Cesarini. Dal punto di vista dei valori l’Infiorata non è cambiata negli anni. I cittadini hanno sempre espresso nelle loro opere la fede religiosa, la ricerca della pace e il senso civico. Quest’anno le ricorrenze che verranno celebrate sono molte, dal 70esimo anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine al ricordo di Michelangelo. A cambiare, probabilmente, sono state le tecniche utilizzate per la realizzazione dei bozzetti, sempre al passo con i tempi per offrire degli spettacoli suggestivi e tridimensionali. Siamo appena usciti da un risultato elettorale schiacciante per il PD. Come commenta questi risultati? Sicuramente positivamente. A Genzano il PD ha sfiorato il 48% e questo è il segnale che i cittadini hanno dato fiducia al cosiddetto “partito della speranza”. Noi, dal canto nostro, abbiamo contribuito in parte all’esito di questa elezione nel Comune di Genzano. I cittadini hanno evidentemente compreso le difficoltà dei sindaci in generale e delle priorità a cui devono dare importanza per il bene comune. Silvia Bottacchiari

Anche quest’anno Genzano si veste a festa. Al via l’annuale decorazione floreale su una delle vie più importanti della città, Via Italo Belardi (un tempo Via Livia) che sarà visibile al pubblico Domenica 22 e Lunedì 23 Giugno. La scelta dei maestri infioratori partecipanti alla manifestazione e dei temi da rappresentare è stata come sempre ardua: quest’anno verranno ricordati numerosi anniversari e personaggi illustri: dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, al ricordo di Michelangelo e di Nelson Mandela, scomparso da poco. Non mancheranno i bozzetti religiosi dedicati a vari santi (San Francesco, San Pietro) a dimostrazione della grande fede che accompagna l’evento, ormai giunto alla 236esima edizione. Ospite d’onore il maestro Mimmo Paladino, esponente della Transavanguardia, che oltre ad esporre un suo lavoro all’interno dell’Infiorata, sarà presente con una mostra a Palazzo Sforza Cesarini fino a metà Settembre. Il fine di questa grande iniziativa, famosa in tutta Italia, è quello di rilanciare la cultura e l’economia di Genzano. Il Sindaco Gabbarini ci tiene a ricordare inoltre che l’Infiorata sarà solo l’inizio e il centro su cui faranno perno numerosissime attività che caratterizzeranno l’estate genzanese. Ci sarà da divertirsi! Silvia Bottacchiari 33


Libri

a

face book

Richieste di amicizia Steve TESICH

Gabriele Santoni info@blinkpubblicita.com

Christopher MOORE

John Niven Nato a: CONTEA DI AYRSHIRE, Scozia, nel 1972 Studi: Laurea in letteratura Inglese presso la Glasgow University nel 1991 Lavoro: Impiegato presso la London Records, etichetta discografica Eventi: BookCity, Milano 2013 Precedenti esperienze lavorative: Music from Big Pink (2005) Kill your Friends (2008) The Amateurs (2009) A Volte Ritorno (2011) Cold Hands (2012)

Foto

Mappa

Mi piace

John Niven ha condiviso lo stato di Gabriele Santoni John Niven non è solo uno scrittore sarcastico e spassoso all’inverosimile. E’ uno che con la penna in mano riesce a far riflettere il lettore mentre divora le sue pagine indossando gli occhiali da sole e con la mano ghiacciata da una pinta di chiara.

Confessioni librarie (Blog)

La Lettrice Rampante (Blog) Lo stile di Niven, da solo, basterebbe a fare del romanzo un grande romanzo. Non sono tanti gli autori in grado di rendere simpatici personaggi sbruffoni come Kennedy Marr. Certo, c’è una buona dose di volgarità che potrebbe risultare spiazzante e forse un pochino fastidiosa (soprattutto se uno non se l’aspetta), ma che aiuta a caratterizzare 34 2 meglio la storia e il personaggio.

Il lettore non giudica, ride, accompagna Kennedy nei gironi della lussuria, chiede giustificazioni forse, vuole capire i perché e i quando della personalità del protagonista. E Niven ti conduce nell’inferno dei rapporti mancati, degli addii spezzati e dei sensi di colpa mai affrontati.

Citazioni preferite «La volete sapere una cosa? Ogni volta che sganci un reggiseno e senti quel paio di tette sconosciute che ti cascano tiepide addosso, ti senti immortale. È come scrivere un libro. È come dare un bacio in fronte al padreterno, cazzo».


Estate 2014: Abruzzo da scoprire

Vacanza prenotata? Le ferie d’Agosto già vi aspettano? Oppure siete ancora indecisi e navigate su internet in cerca di spiagge esotiche, possibilmente low cost? Per l’estate 2014 il consiglio di Nonsolorosa è questo: ricordate che l’Italia è ricchissima di posti meravigliosi, paesaggi mozzafiato, spiagge bianche e parchi naturalistici ricchissimi. Catapultate la vostra fantasia sulle località nostrane, scegliete una regione della penisola e iniziate la vostra ricerca. Ognuna di queste offre una quantità esagerata di bellezza e divertimento. Per questo numero abbiamo scelto l’Abruzzo, luogo a volte non contemplato dalle nostre scelte eppure ricco di mare, montagna e zone dell’entroterra all’insegna della natura. Da Chieti e le sue provincie sulla riviera adriatica, al Lago di Scanno fino al Gran Sasso la vacanza è assicurata!

IL LAGO DI SCANNO

LA PROVINCIA DI CHIETI

Da Francavilla al mare a Ortona fino ad arrivare a Vasto, il mare del versante Adriatico è di un azzurro splendente e le bandiere blu che certificano la pulizia delle acque sono sempre più numerose. Ideali per il relax e per chi ama la natura, le città costiere abruzzesi offrono numerosi servizi balneari e stabilimenti attrezzati per ogni esigenza. Non dimenticate gli antichi centri storici. Suggestiva la medievale Cattedrale di San Giustino (Chieti) o il Castello Caldoresco (vedi foto) che domina la costa (Vasto).

Ci sono dei luoghi nascosti nel cuore dell’Italia che proprio per il loro mistero risultano più affascinanti. Parliamo del Lago di Scanno, dalla forma “a cuore”, incastonato tra le montagne abruzzesi proprio come un gioiello da scoprire. Suggestivo il percorso per raggiungerlo: si cammina tra costoni di roccia altissimi da un lato e acqua turchese dall’altro che va a formare la diga di San Domenico. Da visitare almeno una volta nella vita per godere dello spettacolo eccezionale che la natura, con la sua straordinaria forza, riesce a creare.

GRAN SASSO

Il Parco Nazionale del Gran Sasso è uno dei parchi più famosi d’Italia ed offre numerosissimi itinerari per tutte le esigenze. Dalla varietà di specie di piante e animali, alle cascate naturali fino ai luoghi di interesse culturale, ricchi di monumenti, castelli e abbazie. Da non dimenticare l’aspetto enogastronomico della zona: pasta “alla chitarra”, arrosticini di pecora e zuppe di ogni genere fino ad arrivare ai pregiati confetti. Silvia Bottacchiari


Novecento

d’Amore a cura di Silvia Bottacchiari

Nomi diversi, personalità multiformi e in continuo fermento, eppure un unico, solo e grande talento: la sua voce. Mimì, così tutti amano chiamarla, forse con maggior affetto proprio ora che non c’è più, è stata una delle più grandi interpreti della canzone italiana e l’eco dei suoi struggenti capolavori risuona oggi più vivo che mai. Una vita intensa, ricca di successi e di momenti difficili e un amore turbolento, quello con il “volatore”, Ivano Fossati, inevitabilmente finito tra affetto e amarezza. “Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui”. E forse aveva ragione Fossati: Mia (o Domenica se preferite), era forse troppo perché fosse accettata in toto. C’era bisogno di creare il mistero intorno a quella figura straordinaria. C’era davvero bisogno che quegli “idioti”, come li chiama lui, fomentassero insulse coincidenze e si scagliassero contro quella voce unica. “Porta sfiga”, dicevano e quasi si dimenticavano del suo talento. Rifiutata in alcune trasmissioni in tv e poi in manifestazioni ed eventi. “La mia vita era diventata impossibile. Qualsiasi cosa facessi era destinata a non avere alcun riscontro e tutte le porte mi si chiudevano in faccia.”, dichiarò la Martini. 36

Mimì e il “volatore” Fossati Una vita tra successi, passioni e malinconia L’ESORDIO E I SUCCESSI

Era nata nel 1947 a Bagnara Calabra Domenica Rita Adriana Berté (in Arte Mia Martini) ma aveva trascorso la sua infanzia a Porto Recanati. Già da subito, da quando era poco più che una ragazzina, il suo cuore le diceva che doveva cantare e così iniziò una serie di esibizioni in feste di paese e balere. Ma solo nel 1963 fu lanciata nel mondo dello spettacolo come ragazza yèyè dal discografico Carlo Alberto Rossi. Incise un disco e il successo arrivò immediatamente. Allora si chiamava Mimì Berté. Aveva scelto di mantenere il suo cognome, lo stesso di quella sorella minore, anch’essa diventata famosa, con cui curiosamente condivideva il giorno di nascita, Loredana. Poi, dopo la fama iniziale, il buio per qualche anno. Probabilmente quella veste di ragazza immagine più che di cantante non le calzava a pennello. Lei era di più.

E lo dimostrò. Negli anni ’70 successi come “Minuetto” o “Piccolo uomo”, la consacrarono una delle voci più belle del panorama musicale italiano. Ottenne un’enorme popolarità anche in Europa e riscosse l’attenzione di Lucio Battisti e di numerosi cantautori che volevano scrivere per lei. Da Califano, a Bruno Lauzi, fino a Claudio Baglioni. Ora era diventata Mia Martini, con quel cognome insolito ma scelto perché in America, dopo spaghetti e pizza, “Martini” era la parola italiana più conosciuta.

IL SODALIZIO CON FOSSATI E LA GELOSIA

Poi l’incontro con Ivano Fossati. Prima artistico, poi sentimentale. Con lui cambia tutto. Cambia il suo approccio con il grande pubblico, non più snobbato come se non fosse all’altezza di capire la sua musica, ma apprezzato per l’affetto che le stava regalando, giorno dopo gior-


no. Mimì era innamorata e lo diceva ai qua ro venti Fossati forse lo era più di lei, ma si nascondeva. Quasi negava i suoi sentimenti. Faceva complimenti alle altre, lui, ma era geloso. Probabilmente fu proprio questa estrema gelosia e possessività a rovinare il loro legame. Dopo l album a qua ro mani Danza il successo per la cantante calabrese cresceva esponenzialmente e le proposte di lavoro si concretizzavano una dopo l’altra. C’era l’occasione di lavorare con Pino Daniele, amato fortemente da Mia, ma Fossati no, si oppose violentemente era geloso, dei dirigenti, dei

musicisti di tu i Ma sopra u o era geloso di me come cantante. Diceva che mi voleva come donna, ma non era vero perché infa i non ha voluto nemmeno un glio da me e la prova d’amore era abbandonare del tu o anche la sola idea di cantare e distruggere completamente Mia Martini

LA FINE DELLA STORIA E LE DIFFICOLTÀ

Quindi la ro ura Uno stravolgimento personale più che solo sentimentale. Iniziarono una serie di problemi, prima l’operazione alle corde vocali, poi i debiti e quella malinconia che sembrava non abbandonarla. Intanto il pubblico continuava a tributarle onori e le partecipazioni a Sanremo furono sublimi. Per lei anche il premio della critica, istituito su misura per quella voce e che oggi porta ancora il suo nome. “E non nisce mica il cielo Almeno tu nell universo capolavori Ma nel fra empo si erano di use voci sul suo conto e una serie di coincidenze be arde non faceva che alimentare le ca ive dicerie sulla presunta sfortuna che portasse con sé Mia. Così il successo e le maldicenze viaggiavano di pari passo, come se dietro quelle parole buone o ca ive sul suo conto, non ci fosse una persona, per giunta debole. “Un caso tipico di ca iveria umana che si sviluppa contro altre persone. La teoria del branco tu i contro uno dirà poi Fossati, che glissava sulla storia d’amore ma esprimeva il suo disappunto sulla storia della jella Il 12 Maggio 1995 Mia si arrese. Un eccesso di overdose le provocò un arresto cardiaco. Era tornata dal padre a Cardano al Campo, forse per trovare una riconciliazione dopo una vita di dissapori. Il corpo fu subito cremato e, anche dopo la morte, i misteri proseguirono. E come succede solo per i grandi, arrivò un successo straordinario solo dopo la ne Il pubblico anche quello più giovane, le regala oggi uno straordinario a e o Quello che non era riuscito a darle a pieno quando era in vita.

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Arte Enogastronomica

Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

L’aragosta

Il crostaceo più lussuoso L’aragosta è senza dubbio il crostaceo per eccellenza , il più nobile e il più desiderato dal buongustaio. Ce ne sono di varie specie e variano nel colore, nelle misure e nel sapore, a seconda del mare dove vivono e crescono. Normalmente l’aragosta vive in fondali, soprattutto rocciosi, a profondità che variano dai 15 ai 150 metri ed è praticamente immortale perchè i suoi organi non degenerano ed è in continua crescita se non interviene l’uomo o altri pesci a interromperne la vita. Ne sono state pescate alcune fino a 10 kg di peso e con oltre 70 anni di età. La Nostrana che vive nel mediterraneo occidentale è senza dubbio la più saporita con carni delicatissime e non stoppose, si riconosce dal colore bruno rossastro con macchioline regolari bianco -gialle sulla coda. La Portoghese, di colore rosa, vive nelle coste atlantiche dall’Africa al Canale della Manica, caratterizzata da macchie bianche irregolari su tutto il corpo ha un sapore più insipido. La Mauritania vive nelle coste africane e nei mari tropicali, di colore blu-verdastro anche essa ha sapore meno intenso e fine. La Cubana che vive sempre nelle zone tropicali degli oceani, ha

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colore bruno con macchie chiare solo in due parti della coda ed è abbastanza saporita. Poi c’è quella del Maine che ora forse è la più conosciuta al mondo visto che è la più commercializzata grazie alla grande produzione dovuta al surriscaldamento globale, che vive nelle coste atlantiche del nord degli Stati Uniti dal sapore che non ha niente in comune con la nostrana e soprattutto con quella pescata in Sardegna o Sicilia. Fate attenzione anche al fatto che negli States e in Canada vengono spesso chiamate aragoste, gli astici, che sono crostacei muniti di due portentose chele mentre le vere aragoste hanno solamente lunghe antenne che poi sono gli organi sensoriali dell’animale. Anche in Australia attualmente c’è una grande produzione con allevamenti di milioni di esemplari che vengono esportate in tutto il mondo per lo più surgelate. Durante il periodo Natalizio è facile trovarle nei nostri supermercati. Dal punto di vista gastronomico per poter avere un risultato eccellente senza che la carne perda sapore e non diventi asciutta , stopposa, è importante acquistarla viva e cuocerla in maniera adeguata.

L’aragosta deve essere cucinata viva e per coloro che pensano al dolore dell’animale voglio assicurare che il fischio che si sente quando si immerge nell’acqua bollente non è altro che il vapore acqueo che esce dalla corazza dell’animale. L’aragosta non possiede cervello ne corde vocali quindi è impossibile che senta dolore e tantomeno si lamenti. In cucina ha molto scarto solo il 30 % del peso da viva è commestibile quindi per due persone è necessario acquistare almeno un esemplare da 800gr. Non solo la coda è buona ma anche la polpa giollognola all’interno della testa e le uova che alle volte si trovano attaccate al ventaglio della coda delle femmine sono un ottimo ingrediente da unire alla maionese per comporre una salsa da accompagnare alla aragosta lessata. Nel mio girovagare per il mondo le ho mangiate in mille modi, anche perchè fuori dall’Europa costano decisamente meno, con tante salse improponibili che non lasciano più sentire il sapore del crostaceo ma l’unica maniera per apprezzarne in pieno il gusto è mangiarla bollita accompagnata eventualmente da salse delicate.


>>>>>>> Mostre/Eventi

ANTONIO PASCHETTO. ARTISTA, GRAFICO E >>“PAOLO DECORATORE TRA LIBERTY E DÉCÒ” (vedi box) fino al 28 Settembre - Villa Torlonia, Roma MICHELANGELO. >>“1564-2014. INCONTRARE UN ARTISTA UNIVERSALE” (vedi box)

Antonio Paschetto: una mostra tra >> Paolo decorazioni, artigianato e arte decò a

dal 28 Maggio al 14 Settembre - Musei Capitolini, Roma ”ANDY WARHOL. DALLA COLLEZIONE DI PETER BRANT” dal 18 Aprile al 28 Settembre - Museo del Corso, Roma “GLI ETRUSCHI E IL MEDITERRANEO. LA CITTÀ DI CERVETERI” dal 15 Aprile al 20 Luglio - Palazzo delle Esposizioni, Roma “I NOSTRI ANNI ’70. LIBRI PER RAGAZZI IN ITALIA” fino al 20 Luglio - Palazzo delle Esposizioni, Roma “PASOLINI” fino al 20 Luglio - Palazzo delle Esposizioni, Roma SAGRA DELLA LUMACA dal 26 al 29 Giugno - Valmontone INFIORATA DI GENZANO 22 e 23 Giugno - Genzano di Roma ”CENCELLE LA PRIMA CITTÀ D’ITALIA DI FONDAZIONE PAPALE” fino al 27 Luglio - Mercati Traianei, Roma “FORO DI AUGUSTO. 2000 ANNI DOPO” dal 22 Aprile al 18 Ottobre - Foro di Augusto e Nerva Piazza del Grillo, Roma “VINÒFORUM” fino al 21 Giugno - Lungotevere Maresciallo Diaz, Roma

Concerti LA NOTTE DELLA TARANTA 27 Giugno - Auditorium, Roma BAUSTELLE 7 Luglio - Città dell’Altra Economia al Campo Boario, Testaccio, Roma GORAN BREGOVIC 15 Luglio - Città dell’Altra Economia al Campo Boario, Testaccio, Roma VINICIO CAPOSSELA 26 Luglio - Città dell’Altra Economia al Campo Boario, Testaccio, Roma VASCO ROSSI 25/26/30 Giugno - Stadio Olimpico, Roma GIORGIA 19 Luglio - Auditorium, Roma TOM ODELL 30 Giugno - Auditorium, Roma DAVID GUETTA 28 Giugno - Postepay Rock, Capannelle, Roma ROLLING STONES 22 Giugno - Circo Massimo, Roma

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Teatro “BELLISSIMA. OMAGGIO AD ANNA MAGNANI” dal 23 al 26 Giugno - Villa Mercede, Roma THE TOKYO BALLET 27-28 Giugno - Teatro delle Terme di Caracalla, Roma RASSEGNA CINEMATOGRAFICA “FILM D’AUTORE” fino al 29 Luglio - Multisala Cynthianum Genzano di Roma, consultabile sul sito http://www.cinemagenzano.it/rassegna.htm “GARRINCHA. L’ANGELO DALLE GAMBE STORTE” 21 Giugno - Teatro Villa Pamphilij Scuderie Villino Corsini, Roma CARMEN - ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO 24 Giugno - Teatro delle Terme di Caracalla, Roma “LA GABBIA DI CARNE” dal 23 al 26 Giugno - Piccolo Teatro Campo d’arte, Roma

cinquant’anni dalla sua scomparsa

Non tutti lo conoscono ma certamente tutti conosciamo il simbolo ufficiale della Repubblica Italiana, ideato proprio da lui. La sua attività artistica si è espressa su una grande varietà di campi, dalle decorazioni murali, alla scultura e alla grafica, nonché alla decorazione di interni e alla pubblicità. Un artista dunque poliedrico, la cui produzione si è svolta principalmente tra la cittadella valdese di Torre Pellice, in provincia di Torino (dove è nato e morto) e Roma, dove per un periodo risedette per insegnare all’Accademia delle Belle Arti. In occasione del cinquantennale dalla sua morte sono state inaugurate molte mostre a partire dallo scorso anno. A Villa Torlonia si chiuderà questo ciclo di celebrazioni in suo ricordo con un evento del tutto inedito. Verranno presentate, tra gli oltre 200 pezzi esposti, anche opere di artigianato mai viste prima, concesse dalla famiglia di Torre Pellice che le ha ereditate. L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, dalla Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali e dall’Assessorato alla Cultura, è stata curata da Alberta Campitelli e Daniela Fonti. Un’occasione insomma da non perdere per visitare una mostra innovativa e suggestiva, che proseguirà fino a Settembre 2014 e che è nata con la volontà di celebrare un personaggio che ha dato tanto all’Italia culturale e a Roma stessa. Silvia Bottacchiari

1564-2014. Michelangelo. Incontrare un artista universale

Arriva ai Musei Capitolini, in occasione del 450° anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti avvenuta proprio nella Capitale il 18 febbraio 1564, la mostra “Michelangelo. Incontrare un artista universale” che intende ripercorrere la vita e l’opera di questo titano di tutti i tempi. Nel cuore della città, proprio in quella piazza del Campidoglio che il genio michelangiolesco seppe rendere unica al mondo, oltre centocinquanta opere di cui una settantina del maestro toscano, arrivate da molte tra le più importanti istituzioni culturali italiane e straniere, celebreranno i 450 anni dalla scomparsa di un artista così magnifico da influenzare in maniera indelebile non solo la cultura italiana, ma tutta la cultura universalmente nota. Una mostra che supera l’oggettiva impossibilità di esporre i capolavori “intrasportabili” realizzati da Michelangelo (gli affreschi della Sistina, fra tutti) con l’esposizione di opere che per la prima volta potranno essere ammirate le une accanto alle altre. Questi capolavori, infatti, potranno essere osservati, in molti casi per la prima volta, affiancati e contrapposti in uno straordinario compendio di una produzione artistica inarrivabile, dalla pittura alla scultura, dalla poesia all’architettura, le quattro arti in cui si espresse Michelangelo, che saranno raccontate in nove sezioni espositive, focalizzando così i temi cruciali della sua poetica. Un esempio su tutti è la presenza straordinaria del grande capolavoro del Michelangelo politico, il Bruto, che potrà essere ammirato accanto a precedenti busti classici, il Bruto in bronzo dai Musei Capitolini e il Caracalla dei Musei Vaticani, finalmente esposto in un diretto confronto con due opere che, in modi e circostanze diverse, ne ispirarono la realizzazione. 39



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