COPIA OMAGGIO
MODA Una guida dettagliata per darsi allo shopping sfrenato con un occhio alla convenienza e soprattutto allo stile
Anno III - N. 39 - Luglio 2013 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita
MARGHERITA HACK: la signora delle stelle Mensile di attualità, pol
itica, cultura, gossip,
spettacolo e sport
Faccia a faccia post elezioni per Giorgio Fiocco e Paolo Trenta
Intervista a SALVATORE LADAGA Condomini: nuove regole
Maria Sole Tognazzi
“Sono una donna single e amo il mio lavoro. In questo il mio personaggio mi somiglia molto”
SOMMARIO
16
ATTUALITÀ 6
6
Intervista a Maria Sole Tognazzi: “Sono una donna single e amo il mio lavoro. In questo il mio personaggio mi somiglia molto”
MODA 16
Una guida dettagliata per darsi allo shopping sfrenato con un occhio alla convenienza e soprattutto allo stile
10
Inaugurato a Velletri il nuovo Centro Satellite Enel
11
Margherita Hack: la signora delle stelle
12
La Coop ripropone il suo progetto “Donne dentro e fuori” con il foulard disegnato dalle donne di Rebibbia
13
Rifiuti: tolleranza zero per chi non rispetta le regole!
RUBRICHE
18
Condomini: nuove regole
22
19
Weekend culturali 2013
Architettiamoci Le Serre Solari e l’Architettura Bioclimatica
30
Presentato l’8 luglio nella sala Tersicore il tanto atteso progetto “Camminiamo per Velletri”
24
L’Arte e i suoi infiniti mondi segreti Fiorinoro: gioielli... che passione!
26
Libri Walter Siti
28
Arte enogastronomica Fragola: la lacrima di Venere
SPETTACOLO E NEWS 25
POLITICA 8
Faccia a faccia post elezioni per Giorgio Fiocco e Paolo Trenta
14
Intervista a Salvatore Ladaga: “Rifarei tutto quello ho fatto, ma la vita è fatta di momenti e questo non era giusto per vincere”
21
M5s, Pdl e Pd tre storie diverse, un solo denominatore: l’assenza della politica
Cinema e eventi Da analogico a digitale: che la rivoluzione abbia inizio!
11 Editore Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile Ottavia Lavino
Numero 39 - anno III Luglio 2013 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010
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Hanno collaborato: Servizi Barbara Gazzabin Luca Masi Marcello Tosti Maria Rita Cappucci Rubriche Barbara Gazzabin Carlo Carones Daniele Ciani Gabriele Santoni
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Maria Sole Tognazzi, figlia d’arte e regista stimata, parla del suo nuovo film “Viaggio sola” apprezzato da pubblico e critica
“Sono una donna single e amo il mio lavoro. In questo il mio personaggio mi somiglia molto”
Una donna che non segue le convenzioni della società che la vorrebbe sposata con figli, che non ha nessun desiderio di stabilità, che gira il mondo di hotel in hotel. Questa è Irene, la protagonista del film “Viaggio sola”. A raccontarci il suo personaggio, a tratti autobiografico, una donna speciale, una figlia d’arte che a Velletri ha trascorso la sua infanzia, una donna che ha girato il mondo per il suo lavoro che definisce precario ma bellissimo e che appena può torna al suo paese per ritrovare quelle radici che mai l’hanno abbandonata. Stiamo parlando di Maria Sole Tognazzi, che tra le tante location ha scelto proprio il cinema di Velletri per presentare insieme a suo fratello Gianmarco, il suo film “Viaggio sola” che, dopo aver ricevuto grande successo di pubblico e critica, è stato consacrato sul palco dei David di Donatello con il premio come miglior attrice protagonista a Margherita Buy. Ora per Maria Sole ci sarà una lunga tournée per promuovere il film, ma tra un treno e l’altro, si è fermata e ha scelto la nostra rivista per confidare la vera anima del film e perché no anche la sua. Parliamo di “Viaggio sola”, come è nata questa trama così singolare? Il film è nato da un’idea mia, di Ivan Cotroneo e Francesca Marciano, gli altri due sceneggiatori, e nasce principalmente con l’obiettivo di raccontare questo lavoro dell’ispettore di viaggi in incognito, perché è una professione sconosciuta ai più e soprattutto non è stato mai raccontato al cinema. Ma l’idea di base del film è quella di mostrare una delle tante identità della donna single di oggi. Ci sono tante donne sole ma non per questo tristi e insoddisfatte. Il desiderio è quello di raccontare una figura femminile diversa che non sia una donna in carriera, egocentrica, concentrata solo sul lavoro, la mia protagonista 6
è semplicemente una donna serena e soddisfatta della sua vita, che senza dubbio può risultare insolita rispetto al ruolo che la società impone alle donne di essere madri e mogli per forza. Il personaggio di Irene non ha rinunciato alla famiglia e ai figli per il suo lavoro. Quello che io volevo far emergere è la determinazione e la consapevolezza di questa donna che superati i quarant’anni, decide di non avere dei figli e una famiglia per scelta. Non a caso sceglie un lavoro che non aiuta certo a mettere radici. La cosa che più mi
interessava raccontare è che ci sono femminilità diverse e di conseguenza destini diversi ma non per questo l’uno è migliore dell’altro. Nel film la protagonista è una donna indipendente che vive a pieno la sua libertà fuori da ogni schema, quanto c’è di autobiografico? Di autobiografico c’è per esempio l’essere una donna che non ha figli e una famiglia propria, anche se non escludo che possa capitare un giorno. Una delle tante domande che mi sono posta nello scrivere il film è se nella mia vita decidessi di
Nonostante la grande felicità e soddisfazioni per i risultati ottenuti, i festeggiamenti post elezioni sono solo un bellissimo ricordo ed è giunto il momento per l’amministrazione Servadio bis di rimboccarsi le maniche e portare avanti tutti i progetti, da quelli già avviati a quelli da mettere in campo. Già archiviato il primo consiglio, la macchina amministrativa in questa estate insolita sta lavorando a pieno ritmo e senza sosta. Per seguire i protagonisti di questa nuova e rinnovata giunta, Nonsolorosa vi propone ogni mese delle interviste doppie esclusive a due consiglieri assessori della giunta Servadio. Per questa prima intervista abbiamo scelto due giovani neo consiglieri entrambi al primo incarico: Giorgio Ficco rappresentante del Partito Democratico e Paolo Trenta, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. Qual è la priorità che intendi perseguire nei primi mesi del tuo incarico? Giorgio Fiocco: la priorità è una sola e si chiama Velletri. Parlare di priorità nei primi mesi di incarico mi sembra riduttivo, semplicemente perché vista la situazione economica e sociale che sta vivendo ogni singola realtà da un giorno all’altro, ci si trova in una situazione di precarietà, cominciando dalla sanità, passando per le politiche giovanili, per non tralasciare il commercio, che vede oggi a Velletri una non rosea situazione. Anche perché in qualità di consigliere devo essere informato su tutte le attività dell’amministrazione. Ad ogni modo le cose sono tante, ci sono i progetti messi in campo dalla scorsa legislatura Servadio e che adesso devono diventare concreti, tanto per citarne uno il Progetto Plus, con il quale si da un rilancio alla Città sotto ogni punto: dal commercio, alla nuova viabilità, agli spazi per i giovani e per la cultura, insomma si tratta di un progetto molto ambizioso che solo grazie all’amministrazione Servadio è giunto a Velletri, beneficiando dei finanziamenti europei. Inoltre tra le priorità c’è quella di proseguire con il risanamento economico, senza tuttavia tenere le attività bloccate per mancanza di fondi. Sarà mia cura, di tutto il gruppo del partito democratico e della Giunta, lavorare in sinergia con gli enti superiori 8
come la Regione Lazio, per partecipare a tutti quei progetti o bandi, per non farsi scappare nessuna opportunità che possa interessare il nostro Comune per far si che queste diventino occasione di sviluppo e di partecipazione per le realtà giovanili culturali ed economiche. Paolo Trenta: innanzitutto essendo nuovo e non avendo “tutor” é prioritario per me capire come muovermi e ricercare le informazioni. L’atteggiamento del movimento è propositivo e di controllo. Abbiamo già iniziato ad avanzare Giorgio Fiocco iniziative a costo zero che vanno nella direzione della collaborazione tra cittadini ed amministrazione. Il clima di anti-politica è generale, con il tuo nuovo ruolo ti senti di far parte della “casta”? Giorgio Fiocco: assolutamente no!! La “casta” non c’ entra niente con me né tantomeno con chi fa politica sul territorio. Il risultato elettorale e la fiducia che ci hanno dato i cittadini di I due consiglieri Velletri parla chiaro, inoltre la politica non appartiene soltanto agli eletti, si confrontano sulle bensì ai cittadini. Quando parliamo con un di anti-politica e come se andassimo contro l’organizzazione nel nostro lavorare in sinergia vivere insieme alla nostra collettività. Il Consigliere Comunale lo si fa per tica delle Comunità come la nostra. passione, per l’ amore del proprio terPaolo Trenta: ricordo che il Movimenritorio, anche perché il nostro lavoro to 5 Stelle nasce per restituire la poliè paragonabile al volontariato, dato tica ai cittadini e questo sarà il ruolo che non percepiamo ne stipendio ne principale. Se far parte di una casta è indennità, ma un semplice gettone di un privilegio, io ho il privilegio di far presenza (pari a 28€ lordi) a consiglio parte della casta dei cittadini comunale. Voglio portare un esemCi sono molte aspettative da un pio: la tanto citata spending review Consiglio comunale giovane, tu che ne ha limitato i processi di partecipaziosei interprete quali sono le novità che ne democratica di una comunità come dovranno attendersi i cittadini? la nostra dove abbiamo visto ridurre Giorgio Fiocco: è vero, in merito ai il numero di consiglieri, che ricordo giovani si hanno sempre molte aspetnon percepiscono alcun stipendio, tative, ma la macchina Amministramentre il numero di Parlamentarti e tiva e le regole non sempre sono al Senatori con stipendi alle stelle è ripasso coi tempi. Questo Consiglio masto sempre lo stesso, insomma ci secondo me dovrà avere la responhanno fatto credere di risparmiare sabilità di dimostrare ai cittadini di ma in realtà hanno limitato soltanto il saper arrivare alla gente, attraverso processo di partecipazione democrasoluzioni concrete: per esempio con
Faccia a faccia Giorgio Fiocco
Nonostante la grande felicità e soddisfazioni per i risultati ottenuti, i festeggiamenti post elezioni sono solo un bellissimo ricordo ed è giunto il momento per l’amministrazione Servadio bis di rimboccarsi le maniche e portare avanti tutti i progetti, da quelli già avviati a quelli da mettere in campo. Già archiviato il primo consiglio, la macchina amministrativa in questa estate insolita sta lavorando a pieno ritmo e senza sosta. Per seguire i protagonisti di questa nuova e rinnovata giunta, Nonsolorosa vi propone ogni mese delle interviste doppie esclusive a due consiglieri assessori della giunta Servadio. Per questa prima intervista abbiamo scelto due giovani neo consiglieri entrambi al primo incarico: Giorgio Ficco rappresentante del Partito Democratico e Paolo Trenta, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle. Qual è la priorità che intendi perseguire nei primi mesi del tuo incarico? Giorgio Fiocco: la priorità è una sola e si chiama Velletri. Parlare di priorità nei primi mesi di incarico mi sembra riduttivo, semplicemente perché vista la situazione economica e sociale che sta vivendo ogni singola realtà da un giorno all’altro, ci si trova in una situazione di precarietà, cominciando dalla sanità, passando per le politiche giovanili, per non tralasciare il commercio, che vede oggi a Velletri una non rosea situazione. Anche perché in qualità di consigliere devo essere informato su tutte le attività dell’amministrazione. Ad ogni modo le cose sono tante, ci sono i progetti messi in campo dalla scorsa legislatura Servadio e che adesso devono diventare concreti, tanto per citarne uno il Progetto Plus, con il quale si da un rilancio alla Città sotto ogni punto: dal commercio, alla nuova viabilità, agli spazi per i giovani e per la cultura, insomma si tratta di un progetto molto ambizioso che solo grazie all’amministrazione Servadio è giunto a Velletri, beneficiando dei finanziamenti europei. Inoltre tra le priorità c’è quella di proseguire con il risanamento economico, senza tuttavia tenere le attività bloccate per mancanza di fondi. Sarà mia cura, di tutto il gruppo del partito democratico e della Giunta, lavorare in sinergia con gli enti superiori 8
come la Regione Lazio, per partecipare a tutti quei progetti o bandi, per non farsi scappare nessuna opportunità che possa interessare il nostro Comune per far si che queste diventino occasione di sviluppo e di partecipazione per le realtà giovanili culturali ed economiche. Paolo Trenta: innanzitutto essendo nuovo e non avendo “tutor” é prioritario per me capire come muovermi e ricercare le informazioni. L’atteggiamento del movimento è propositivo e di controllo. Abbiamo già iniziato ad avanzare Giorgio Fiocco iniziative a costo zero che vanno nella direzione della collaborazione tra cittadini ed amministrazione. Il clima di anti-politica è generale, con il tuo nuovo ruolo ti senti di far parte della “casta”? Giorgio Fiocco: assolutamente no!! La “casta” non c’ entra niente con me né tantomeno con chi fa politica sul territorio. Il risultato elettorale e la fiducia che ci hanno dato i cittadini di I due consiglieri Velletri parla chiaro, inoltre la politica non appartiene soltanto agli eletti, si confrontano sulle bensì ai cittadini. Quando parliamo con un di anti-politica e come se andassimo contro l’organizzazione nel nostro lavorare in sinergia vivere insieme alla nostra collettività. Il Consigliere Comunale lo si fa per tica delle Comunità come la nostra. passione, per l’ amore del proprio terPaolo Trenta: ricordo che il Movimenritorio, anche perché il nostro lavoro to 5 Stelle nasce per restituire la poliè paragonabile al volontariato, dato tica ai cittadini e questo sarà il ruolo che non percepiamo ne stipendio ne principale. Se far parte di una casta è indennità, ma un semplice gettone di un privilegio, io ho il privilegio di far presenza (pari a 28€ lordi) a consiglio parte della casta dei cittadini comunale. Voglio portare un esemCi sono molte aspettative da un pio: la tanto citata spending review Consiglio comunale giovane, tu che ne ha limitato i processi di partecipaziosei interprete quali sono le novità che ne democratica di una comunità come dovranno attendersi i cittadini? la nostra dove abbiamo visto ridurre Giorgio Fiocco: è vero, in merito ai il numero di consiglieri, che ricordo giovani si hanno sempre molte aspetnon percepiscono alcun stipendio, tative, ma la macchina Amministramentre il numero di Parlamentarti e tiva e le regole non sempre sono al Senatori con stipendi alle stelle è ripasso coi tempi. Questo Consiglio masto sempre lo stesso, insomma ci secondo me dovrà avere la responhanno fatto credere di risparmiare sabilità di dimostrare ai cittadini di ma in realtà hanno limitato soltanto il saper arrivare alla gente, attraverso processo di partecipazione democrasoluzioni concrete: per esempio con
Faccia a faccia Giorgio Fiocco
Paolo Trenta
a post elezioni per o e Paolo Trenta
i entrambi neo eletti, rosa, e pagine di Nonsolo n obiettivo comune: per il bene della città
la semplificazione della macchina amministrativa. A tal proposito, sulla scia di quanto già avviato in questi cinque anni, propongo una revisione dell’organizzazione generale e una serie di azioni volte a migliorare l’efficienza dei servizi. E’ importante promuovere la cultura del pubblico impiego nell’ottica del servizio, sostenendo le iniziative volte a facilitare il confronto con i cittadini, ad esempio con l’eliminazione delle procedure obsolete e la semplificazione amministrativa dei processi di competenza comunale, aumentare e migliorare l’erogazione di servizi tramite lo sviluppo di una nuova piattaforma web, utilizzando gli apparecchi tecnologici di ultima generazione e creando spazi web per la
democrazia partecipata, grazie alla diffusione streaming delle sedute del Consiglio Comunale. Con queste poche ma non facili accortezze da attuare potremmo essere più vicini ai cittadini, diminuendo così la forbice tra cittadini e pubblica amministrazione e per far si che il concetto di comunità di gestione della cosa pubblica venga considerato un bene collettivo di tutti e per tutti. Paolo Trenta: spero che i giovani del consiglio lo siano davvero e sappiano contribuire con idee personali. La città ha necessità di uscire da un ristagno che dura da decenni e può farlo solo attraverso una progettazione che guardi al futuro con idee nuove e coraggio. Conciliare lavoro, vita privata e politica è un esercizio semplice oppure qualcosa sarà trascurata? Giorgio Fiocco: come dicevo già prima, l’attività di Consigliere la si fa per pure passione, per amore del proprio territorio. Conciliare le tre cose non sempre risulta facile, ma di una cosa sono convinto ed è lo stimolo del mio impegno: che fare politica significa interessarsi del vivere quotidiano, dei tanti problemi che ognuno di noi da cittadino incontra. “Politica” è un termine che comprende tutte queste cose perché sia nella vita privata come nel lavoro si incontrano tutti quegli interrogativi a cui la politica deve dare risposte, così soltanto si riescono ad interpretare veramente le esigenze di una collettività senza nulla togliere al lavoro, alla vita privata e soprattutto alla famiglia. Lavorando sodo ed interpretando come ho detto il mio impegno, ogni cosa trova il suo spazio, cercando di non trascurare niente. Il lavoro, la famiglia, l’impegno sociale sono le parole più ripetute nella politica e per non farle rimanere soltanto uno slogan basterebbe trovare la giusta sinergia tra queste realtà, senza tralasciare la singola importanza che
ognuna ha nella mia vita. Paolo Trenta: sarebbe impossibile pensare di occuparsi da soli della città, infatti faccio parte di un bel gruppo di supporto con cui lavoriamo in maniera coordinata. Certamente sarà necessario sacrificare qualcosa trascurerò lo shopping ed il barbiere probabilmente. Che consiglio dai all’opposizione/maggioranza per migliorare il rapporto reciproco? Giorgio Fiocco: il consiglio che do è quello di lavorare reciprocamente, per il bene della nostra Città. Ognuno secondo i ruoli stabiliti: la maggioranza avrà il dovere di presentare proposte, l’ opposizione dovrà essere l’ occhio vigile del Consiglio. Come già ho detto la composizione del nuovo Consiglio si vede rinnovata dalle persone che ne fanno parte. Il mio auspicio è quello di sentire proposte da parte di tutti, che siano funzionali a migliorare la vivibilità di Velletri e non invece utilizzate per tatticismi o giochi politici che appartengono ad una politica d’altri tempi. Paolo Trenta: i rapporti ad oggi ritengo siano buoni. Affinché restino tali è banale rispondere che l’importante è che vi siano rispetto e correttezza. Queste sono le cose fondamentali a mio parere, da queste basi si può ottenere tutto il meglio che c’è. Mettiti nei panni di un cittadino e fai una critica al Consigliere, capo gruppo Giorgio/Paolo? Giorgio Fiocco: se mi metto nei panni di un cittadino avrei ben poco da criticare, ciò non vuol dire che sono perfetto, di consigli comunali ne ho visti tanti dalla parte del pubblico, per ora sono alla prima esperienza e a poco più di un mese dalla mia elezione, sono convinto che soltanto chi lavora può sbagliare e può essere criticato e che ben vengano le critiche che sono sinonimo di ascolto e di stimolo nel migliorare l’attività amministrativa perché siamo esseri umani e nessuno è perfetto. Paolo Trenta: i consiglieri in questione sono nuovi in questo ruolo, ci saranno sicuramente tempo e luogo per criticarli entrambi quando inizieranno ad operare, al momento mi sembra davvero prematuro. Maria Rita Cappucci
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Inaugurato a Velletri in via Fontana delle Rose il nuovo Centro Satellite Enel per garantire:
un miglior servizio per oltre 15.000 famiglie a zero impatto ambientale ed estetico L’intervento del sindaco Fausto Servadio
L’intervento di Fabio Manni responsabile Enel zona Albano
Velletri risplenderà di nuova luce. Stavolta non stiamo parlando di illuminazione pubblica, bensì di un progetto firmato Enel Energia che contribuirà a rendere più efficiente e con minor guasti possibili, la distribuzione di energia elettrica in vari punti della cittadina veliterna. A presentare ed inaugurare ufficialmente il nuovo Centro Satellite, il responsabile Enel nella zona Albano Fabio Manni all’interno di una conferenza svoltasi in Sala Consiglio, venerdì 28 giugno in presenza della stampa e del sindaco Fausto Servadio. Il funzionamento dell’impianto, sito in via Fontana delle Rose, nella zona dove era situata la vecchia stazione Enel, è stato spiegato nel dettaglio da Fabio Manni, con l’ausilio di slide su supporto magnetico. Prima di entrare nel dettaglio del progetto, ha preso la parola il sindaco per un intervento lampo causato dalle agitazioni che quella stessa mattina lo tenevano occupato con vertici e lavoratori Acea. “È interesse di tutta l’amministrazione lavorare a stretto contatto con aziende come l’Enel che operano per garantire un servizio sempre efficiente per il bene dei cittadini”. Dopo aver ribadito l’importanza di un simile impianto volto a migliorare la qualità di distribuzione dell’energia elettrica, riducendo notevolmente il numero e 10
soprattutto la durata dei guasti, il sindaco ha rinnovato la sua soddisfazione e pieno sostegno nei confronti del nuovo Centro Satellite: “Ho seguito i lavori personalmente e non ho ricevuto nessuna lamentela dai cittadini per eventuali disservizi, quindi posso ritenermi più che soddisfatto”. “Ringrazio il sindaco per la sua collaborazione. Appena gli ho mostrato il progetto nonostante i lavori invasivi per la viabilità, l’amministrazione ci ha dato tutto il suo sostegno”. Queste la parole che hanno aperto l’intervento del dottor Manni che con l’ausilio di qualche cifra ha spiegato l’importanza del nuovo centro satellitare, parte integrante di un progetto più ampio che Enel sta portando avanti a favore di tutto il territorio dei Castelli Romani. “L’dea di realizzare questo centro nasce dalla valutazione di alcuni disservizi che ci hanno fatto riflettere sull’esigenza di costruire impianti più efficaci e moderni. “Con questo centro - ha aggiunto Manni - abbiamo alleggerito alcune linee che erano in notevole sovraccarico”. Il nuovo Centro Satellite, poco invasivo al livello ambientale ed estetico, lavora come una diretta continuazione di quello già costruito nella zona di Paganico. Il costo dell’investimento è stato intorno ad un milione di euro e i lavori sono durati per un totale di 100 giorni lavo-
La distribuzione dell’eneregia elettrica su Velletri e zone limitrofe
rativi, cercando di diminuire il più possibile, in questo arco di tempo, eventuali disservizi. I benefici, legati alla costruzione del nuovo Centro Satellite, sono ravvisabili in alcune cifre essenziali: riduzione del 50% tanto del numero di interruzioni per cliente, quanto della durata dei guasti, che si abbrevieranno da 40 minuti a circa 28 minuti. In conclusione, l’impianto permetterà di migliorare il servizio per oltre 15.000 famiglie che vedranno ridursi notevolmente numero e durata delle interruzioni. Miglioramento della qualità del servizio, contenimento dell’impianto ambientale ed estetico, insomma in termini di risultati questo progetto è paragonabile alla messa in servizio di una nuova stazione elettrica di trasformazione da alta a media tensione, senza tuttavia realizzare ulteriori linee di alta tensione, ricorrendo a spazi contenuti e riducendo così notevolmente l’impatto estetico e ambientale. Maria Rita Cappucci
Margherita Hack:
la signora delle stelle “Lui era un extraterrestre” diceva Margherita Hack di suo marito conosciuto ai giardini pubblici tra i giochi dell’infanzia; chissà che non sia stato quell’alieno a farla innamorare del firmamento e delle sue mille vite possibili. “Nell’Universo ci sono più di cento miliardi di galassie: pensare di essere unici è davvero molto improbabile”. Sono le parole di una grande scienziata purtroppo scomparsa di recente, che ha dedicato una vita a raccontare le meraviglie delle stelle. E lo ha fatto andando spesso controcorrente ed affrontando battaglie epocali in difesa delle invenzioni scientifiche e dei diritti civili contro le superstizioni e i mille veti non solo delle baronie retrograde e malpen-
santi, ma anche delle lobby curiali che ancora oggi più che mai ostacolano e frenano la Ricerca. Forse per questo era Alto Membro dell’Accademia dei Lincei dedicata ad un altro grande incompreso: Galileo Galilei, ma al contrario di lui aveva ottenuto i più importanti riconoscimenti in campo scientifico, tanto da collaborare con la NASA statunitense e con l’Ente Spaziale Europeo, oltre ad essere stata la prima donna a dirigere, fin dal lontanissimo 1964, l’Osservatorio Astronomico di Trieste. Se ci pensiamo, siamo proprio alla preistoria per le donne in carriera, ma la sua bravura come Ricercatrice e divulgatrice scientifica non aveva limiti. Le sue lezioni e le sue conferenze erano affollate
come in un concerto Rock e ascoltarla era un vero diletto per il cuore e per la mente, tanto era il fascino che emanava. Eppure da laica, vegetariana, animalista e femminista ante litteram, qualcuno la trovava troppo severa ed estrema nelle sue posizioni contro tutti gli “steccati” culturali. In verità il suo guardare al mondo con gli occhi futuribili era ed è un grande esempio ed un monito per tutti noi e per i giovani in particolare ad aprirsi al mondo che cambia guardando con il telescopio senza paura né preconcetti, ma con un cosciente ed autonomo senso critico nella più completa libertà di pensiero, parola ed opera. Barbara Gazzabin
I foulard realizzati dalle detenute Le donne della giunta con i foulard Coop
La Coop ripropone il suo progetto “Donne dentro e fuori” con il foulard disegnato dalle donne di Rebibbia
Un pubblico tutto al femminile per un progetto che è sintesi perfetta tra rispetto delle donne e dei diritti umani Quale miglior platea se non quella composta da tutte le donne della giunta per presentare un progetto di grande interesse sociale tutto al femminile? In questo clima di festa, giovedì 4 luglio nella sala del Consiglio a partire dalle 16.30, i soci della Unicoop Tirreno hanno presentato il loro progetto di solidarietà “Donne dentro e fuori”, avvalorandosi della presenza di tutti i membri di sesso femminile della nuova amministrazione, proprio per dare più valore a questa iniziativa di ampio spessore sociale. Ad introdurre la presentazione, le parole dell’assessore Alessandria Modio che, riconfermato il suo ruolo all’interno del settore dei servizi sociale, ha espresso il suo ringraziamento alla Coop e ai suoi soci, che da anni ormai collaborano con il comune di Velletri per portare avanti iniziative di solidarietà come questa. La Modio, prima di lasciare la parola ai diretti interessati, i soci coop del comitato di Velletri, ha ricordato la nuova formazione tutta al femminile della giunta Servadio, che ha visto aumentare il numero di assessori donne da uno a tre, senza dimenticare le donne in consiglio, alcune già presenti, altre nuove leve, comunque sempre impegnate nella vita sociale della città di Velletri. Dopo le parole della Modio la presentazione è entrata nel vivo con la spiegazione del progetto ad opera 12 di Silvia Galante, membro dei soci
Coop del comitato di Velletri. “Donne dentro fuori è un progetto attivo già da diversi anni a favore delle detenute di Rebibbia, per aiutarle a reinserirsi nella società stimolando la loro creatività e voglia di fare”. Così ha esordito Silvia Galante che ha spiegato l’obiettivo di questa iniziativa: la realizzazione di foulard decorati con i disegni realizzati dalle detenute della casa circondariale di Rebibbia, che durante l’anno hanno seguito un corso di formazione all’interno del carcere, seguite dal liceo artistico di Roma Enzo Rossi. Il corso di formazione ha avuto un duplice obiettivo: da un lato rendere la permeanza all’interno del carcere per le detenute un’esperienza più vivibile, di non alienazione completa, nel contempo portarle ad individuare una prospettiva di reinserimento sociale attraverso la trasmissione di competenze e di conoscenze di tipo artistico culturale, che possano sviluppare la loro creatività e voglia di rimettersi in gioco. Negli anni passati questo progetto aveva visto come prodotto finale la realizzazione di borse per la spesa con ritratti i disegni delle detenute, quest’anno per diversificare l’iniziativa si è pensato a dei foulard. Anche per questa edizione la Coop e tutti i suoi soci si sono impegnati attivamente per vendere questi foulard all’interno dei punti vendita a marchio Coop. Durante la presentazione i fou-
lard sono stati donati a tutte le donne dell’amministrazione presenti alla conferenza. “Questo omaggio - hanno ribadito i soci Coop - ci sembrava il modo più giusto per rinnovare la sinergia e la collaborazione tra le nostre iniziative e l’amministrazione veliterna. Obiettivo di questa conferenza - hanno continuato non è solo la presentazione dell’iniziativa ma anche la sensibilizzazione e la diffusione del progetto all’opinione pubblica, che spesso dimentica l’importanza di tali gesti”. Il ricavato della vendita dei foulard andrà alla detenute sotto forma di borse di studio e non di denaro vero e proprio viste le difficoltà di introdurre soldi nei penitenziari. A concludere la presentazione, dopo le parole di Silvia Galante e Fabio Brai, responsabile delle politiche territoriali, coordinati dal presidente del Comitato Soci Coop di Velletri Spartaco Mancini, alcuni assessori e consiglieri hanno espresso il loro plauso per l’iniziativa. Ricordando l’istituzione della Commissione Pari Opportunità, l’assessore Emanuela Treggiari ha ribadito come simili progetti non sono solo un atto di gentilezza bensì una dimostrazione efficace dell’impegno e della determinazioni che le forme associative locali come la Coop investono nel promuovere sempre di più una cultura della solidarietà e del rispetto dei diritti. Maria Rita Cappucci
L’amministrazione intensifica i controlli sul territorio per ridurre il fenomeno delle discariche
Rifiuti: tolleranza zero per chi non rispetta le regole!
Emblematico il caso di via Paganico dove in 24 ore si è accumulata una montagna di rifiuti con i cassonetti vuoti Sabato 6 luglio la Volsca ha eseguito alcuni interventi di bonifica di aree sofferenti; nella zona del supermercato Carrefour in via Lata dove sono stati spostati i cassonetti e le campane nella parte sottostante del parcheggio. Una sistemazione concordata con gli esercenti e gli abitanti che ha prodotto un risultato positivo. Un secondo intervento è stato eseguito nell’are di via Paganico, a ridosso della centrale Enel, zona molto difficile da gestire poiché alcuni la scambiano per una discarica visto che arrivano e gettano a terra decine di sacchi d’immondizia. Sono amareggiato, non credevo che fossimo arrivati a questo punto, in via Paganico ho seguito personalmente i lavori di bonifica dell’area, il personale della Volsca ha raccolto i quintali d’immondizia accumulati. Poi ha sistemato meglio le campane e i cassonetti nel tentativo di evitare un comportamento incivile di chi arriva e scarica a terra l’immondizia. Dopo un paio d’ore di lavoro, l’area aveva assunto un aspetto più dignitoso e abbiamo anche valutato di apportare alcune migliorie per evitare problemi e per facilitare le manovre delle macchine.
Domenica all’ora di pranzo mi arriva un messaggio che m’invita ad andare a vedere nuovamente l’area e quando sono arrivato non potevo credere ai miei occhi. Una nuova montagna d’immondizia a terra, i cassonetti vuoti e vanificato completamente il lavoro svolto. Pensavo che il fenomeno fosse limitato a poche persone e invece se il risultato è tanta immondizia in solo 24 ore significa che le persone che si comportano in questo modo sono tante, troppe e che la pazienza è terminata. Adesso l’amministrazione passa alla fase repressiva e non ci sarà più alcuna tolleranza, rinforzeremo i controlli e chi non rispetterà le regole pagherà le sanzioni previste dal regolamento. Fino a oggi si è cercato di avviare un processo collaborativo e il personale ha tentato di educare i cittadini, molti hanno risposto positivamente, come dimostra il buon funzionamento anche dell’isola ecologica, ma tanti altri continuano a trattare il territorio peggio di una pattumiera e questo non si può tollerare più. Mi permetto anche di aggiungere che questi comportamenti li paghiamo tutti poiché la ta-
Area di via Paganico ore 8,00 di sabato mattina, prima della pulizia eseguita dalla Volsca
riffa della tassa dei rifiuti (ieri Tarsu e oggi Tares) si calcola sulla base del costo di raccolta dei rifiuti e riparare i danni prodotti da questi sciagurati cittadini è un costo per tutta la collettività. Basta così! Porterò il problema in Giunta e in Consiglio per chiedere la collaborazione di tutte le forze politiche affinché non ci sia distinguo su un’azione forte di sensibilizzazione e di collaborazione con i cittadini ai quali faccio appello per aiutarci a controllare il territorio e quando vedono qualcuno che non rispetta le regole devono sporgere denuncia e darcene tempestiva comunicazione. Solo facendo crescere la sensibilità verso l’ambiente potremmo riuscire a isolare definitivamente questi cittadini che non hanno a cuore il bene e il decoro della città. Naturalmente il caso di via Paganico è solo la goccia che colma la misura poiché ovunque assistiamo, ogni giorno, a piccole e grandi discariche abusive, materassi, elettrodomestici e ogni genere di rifiuto buttato ovunque capiti. Luca Masi Assessore ambiente e igiene urbana
Area di via Paganico ore 14 di domenica, montagna di rifuiti e cassonetti vuoti
Salvatore Ladaga, il candidato sindaco del centro destra si racconta sulle pagine di Nonsolorosa e dichiara:
“Rifarei tutto quello ho fatto, ma la vita è fatta di momenti e questo non era giusto per vincere” Salvatore Ladaga durante un intervento in Consiglio comunale
Ha riunito con grande forza e determinazione un Centro Destra lacerato da interessi politici diametralmente opposti, ha realizzato una campagna elettorale intensa all’insegna, come garantisce lui stesso, della trasparenza, senza false promesse. Nonostante questo non ha ottenuto il risultato tanto atteso. Delusione, sconforto, rimpianto? Niente di tutto questo per Salvatore Ladaga, candidato sindaco del centro destra che avendo ottenuto più di 9 mila voti, ha incassato in modo maturo e consapevole la sconfitta da uomo politico di grande esperienza. La sua intenzione è ripartire come primo partito dell’opposizione, impegnandosi al massimo in sinergia con la maggioranza per il bene della città. Insomma un uomo fiducioso e sicuro di aver fatto tutto il possibile, che tuttavia qualche sassolino dalla scarpa ha deciso di toglierselo, soprattutto nei confronti di chi lo avrebbe accusato di rappresentare “la vecchia politica”: a quel punto Salvatore Ladaga proprio non ci sta! Alla luce dei risultati elettorali cosa cambierebbe e cosa conserverebbe della sua campagna elettorale? In verità rifarei tutto quello che ho fatto, e questo mio pensiero non vale solo per questa campagna elettorale ma per tutta la mia esperienza personale. Non sono un tipo istintivo, prima di fare una cosa rifletto molto e sono sempre molto consapevole. È chiaro che con il senno di poi qualche cosa andrebbe corretta ma più nella forma che nella sostanza, dove ti garantisco che non cambiare nulla, nonostante le tante illusioni incontrate. Ma del resto anche le sconfitte se così si possono definire rap14
presentano un momento di crescita personale. Riguardo al risultato elettorale che ha visto uscire vittorioso il centro sinistra, io sono sempre stato un grande fautore della democrazia e senza dubbio le elezioni sono la più alta espressione dello stato democratico e pertanto sono da rispettare in modo insindacabile. A mio modesto avviso ci sono state una serie di condizioni che hanno permesso a Fausto Servadio di vincere: innanzitutto il drastico calo di affluenza alle urne. Il centro sinistra va tutto compatto a votare, hanno uno spirito di appartenenza diverso dal nostro, loro prima vincono la guerra e poi portano avanti le battaglie interne. Sono solo un po’ amareggiato perché qualcuno del centro destra ha detto che la mia è stata una candidatura sbagliata, anche se tengo a ribadire che solo grazie alla mia discesa in campo siamo riusciti a riunire tutto il Pdl in a coalizione compatta pronta a guidare questa città. Poi ovviamente ha pesato anche la situazione nazionale, sfortunatamente il centro destra non ha azzeccato un solo candidato, abbiamo perso in città dove avevamo preferenze che superavano il 70%. Concludo dicendo che ritengo di aver fatto tuto quello che era in mio potere e soprattutto mi sono comportato in modo corretto dal primo all’ultimo giorno di campagna elettorale. Qualcuno in consiglio riferendosi a lei ha parlato di “sconfitta della vecchia politica”, come risponde a queste parole? Io rispondo solo ricordando che il centro sinistra ha vinto queste elezioni con il sistema della vecchia
politica, asfaltando le strade, facendo riunioni alla Volsca in cui hanno detto, in caso avesse vinto il centro destra, ci sarebbero stati drastici tagli del personale, e per ultimo sono andati all’Azienda Speciale affermando che se avesse vinto Salvatore Ladaga avrebbe venduto le farmacie comunali, insomma hanno utilizzato degli strumenti che non hanno nulla a che fare con la politica di sinistra. Il centro sinistra si è decisamente imborghesito e di sinistra loro non hanno più nulla. L’attuale maggioranza è piena di rappresentanti di destra, di “fascisti” veri. Anche per questa ragione mi mancano tanto alcuni vecchi rappresentanti della politica di sinistra, primo fra tutti Gianfranco Cestrilli, soprattutto come capogruppo. Per tornare a Pennacchi che ha parlato nei mie riguardi di “vecchia politica”, vorrei dire solo questo: io sono contento che ci sia gente giovane come lui, però il mio consiglio da esperto e da uomo politico di una discreta levatura, è di non denigrare chi ha più esperienza, perché la vita è fatta di cicli e i giudizi negativi ricadono sempre, prima o poi su chi li ha espressi impunemente. Il centro sinistra ha vinto e noi abbiamo perso, rispettiamo la volontà dei cittadini. Cosa ha spinto, secondo il Pdl i cittadini di Velletri a riconfermare Servadio, rifiutando l’alternativa di centro destra? C’è un paradosso che vorrei sottolineare: dal giorno dopo le elezioni tra tutte le persone che ho incontrato non ho trovato neanche un cittadino che abbia ammesso di aver votato Servadio. A parte questo piccolo
aneddoto, c’è da dire che sicuramente all’interno del centro destra è prevalsa qualche esigenza di partito che ha notevolmente contribuito a frenare le nostre possibilità di vittoria. Senza dubbio la spaccatura nazionale ha contribuito a favorire una lesione anche al livello locale. D’altra parte c’era un sindaco uscente che ha lavorato bene e molto, anche se a mio parere poteva fare di più. Per quanto mi riguarda probabilmente se avessi lasciato fuori alcuni partiti dalla colazione e avessi fatto la lista solo con ragazzi giovani, nuovi volti della politica, questo avrebbe giovato più alla mia candidatura. Ad ogni modo Io sono convinto che non ci sono state le condizioni giuste per vincere, la vita è fatta di momenti, vent’anni fa il centro destra, qualsiasi candidato avesse proposto avrebbe avuto comunque la vittoria in mano, ora non è più così. Anche nella coalizione del PDL ci sono tante giovani leve, come intende conciliare le presenze storiche e le nuove energie politiche? Quando al centro c’è la politica e
non ci sono né interessi né diatribe personali, tutto verrà naturale. Unire il vecchio e il nuovo in un clima di politica serena e produttiva sarà un processo del tutto naturale. Devo dire che a mio parere, voler rinnovare a tutti i costi la classe politica solo per un fattore anagrafico è sbagliato perché non è un problema di età bensì di idee e di testa. Quali saranno le prime proposte dell’opposizione in consiglio comunale? Ho sempre cercato di unire i temi nazionali con quelli locali, anche se questa via intrapresa è stata molto criticata dall’opposizione che mi ha accusato di sentirmi più il Presidente del Consiglio che il futuro primo cittadino. Ad ogni modo, al livello locale la nostra campagna elettorale è stata sempre declinata sul sociale. Sicuramente punteremo a fare in modo che ritornino a Velletri dei servizi essenziali come il centro diurno per i portatori di handicap e soprattutto spingeremo molto in consiglio perché venga realizzata velocissimamente la scuola
nella zona 167. Al di là di questi argomenti, ci sono altre questioni da affrontare e per questo auspico una sorta di coordinamento con l’opposizione per parlare la stessa lingua fin dove è possibile, fin quando le ideologie politiche ci consentono di venirci incontro per il bene comune della città. A tal proposito volevo concludere l’intervista rispondendo alla battuta che giorni fa ha fatto Morassut. Riferendosi a me ha parlato di dichiarazioni stucchevoli che io avrei espresso riguardo al rapporto tra la nostra coalizione e la maggioranza. Lui forse non ricorda bene che il sottoscritto è rimasto fino alla fine del consiglio quando c’era la necessità di raggiungere il numero legale per approvare la realizzazione dell’impianto di compostaggio, che in campagna elettorale è stato oggetto all’interno dell’attuale maggioranza di pozioni diametralmente opposte. Per quanto mi riguarda, là dove ci sono cose intelligenti da fare io sono a disposizione, come sta a disposizione tutta l’opposizione. Maria Rita Cappucci
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Sette consigli per vivere i saldi in modo sereno e consapevole 1 Verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza. 2 Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, girare più negozi, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente. 3 Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%. 4 I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione ma non di quelle passate. La merce di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo ma dovrà essere venduta separatamente. 5 Occhio al cartellino: su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto. 6 Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato. 7 Le truffe devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.
Dal 6 luglio parti
Una guida dettagl allo shopping sfr a lla convenienza e
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Tutto pronto per l’inizio della stagione dei saldi estivi 2013. Sabato 6 luglio a Roma e nelle principali città italiane i commercianti, speranzosi di non eguagliare il flop dei saldi invernali, accoglieranno i clienti con sconti del 50% sin dal primo giorno per incentivare le vendite in ribasso causate dalla devastante crisi economica e dal clima ancora instabile. A detta di Confesercenti il budget medio fissato dagli italiani per questi saldi sarà intorno ai 165 euro a famiglia, circa il 10% in meno rispetto all’estate 2012 quando la spesa media è stata di 184 euro. Un ulteriore dato che conferma come il 2013 sia stato un anno davvero nero per il settore dell’abbigliamento, solo nei primi quattro mesi dell’anno le vendite sono diminuite del 4,6% e oltre 4.000 esercizi hanno abbassato la serranda sopraffatti dalla pressione fiscale e dalla concorrenza spietata dei grandi centri
Calendario con le date di inizio e fine dei SALDI ESTIVI 2013 regione per regione Abruzzo 6 luglio - 3 settembre Basilicata 2 luglio - 2 settembre Calabria 6 luglio - 31 agosto Campania dal 6 luglio - 29 settembre Emilia Romagna 6 luglio - 3 settembre Friuli Venezia Giulia 6 luglio - 30 settembre Lazio dal 6 luglio, per 6 settimane Liguria dal 6 luglio, per 45 giorni Lombardia 6 luglio - 3 settembre Marche 6 luglio - 6 settembre Molise 6 luglio - 6 settembre Piemonte 6 luglio - 31 agosto Puglia 6 luglio - 15 settembre Sardegna 6 luglio - 6 settembre Sicilia 6 luglio - 15 settembre Toscana 6 luglio - 6 settembre Umbria 6 luglio - 6 settembre Valle d’Aosta 6 luglio - 30 settembre Veneto 6 luglio - 31 agosto
iranno i saldi estivi
liata per darsi renato con un occhio e soprattutto allo stile commerciali. Ma dimentichiamoci per un attimo della parte economica e pensiamo a come approfittare dei saldi estivi per rinnovare il nostro armadio, seguendo le tendenze estive, senza però svuotare completamente il portafogli. Ovviamente una volta cerchiate per bene con tanto di pennarello rosso le date clou per darsi agli acquisti pazzi, resta solo una domanda a cui rispondere: cosa compro? La stagione degli sconti falcerà pure cartellini e renderà abbordabili diversi oggetti del desiderio, tuttavia il nostro portafogli non può contare su riserve illimitate. Ecco allora sei must-have di questa stagione che devono necessariamente sopravvivere anche alla più strenue politica di tagli alla spesa. Non si tratta infatti di inutili sprechi ma di veri e propri investimenti: loro non andranno mai fuori moda! Maria Rita Cappucci
TUTTI IN RIGA Ormai sono parte integrante delle tendenze per la calda stagione. Pantaloni, leggins, giacche, maglie, trench... non esiste un capo che non possa essere trovato nella variante a righe. PANCIA SCOPERTA E GONNE A RUOTA, TORNA LO STILE ANNI 50! Per la stagione estiva è di nuovo permesso mostrare un filo di pancia. L’importante è che non sia l’ombelico a fare capolino dagli indumenti. Per questo si punta molto su gonne e pantaloni a vita alta, abbinati a crop top, cioè top corti. Lo stile anni ‘50 ritorna di gran moda anche con la leggerezza delle gonne a ruota. Che siano corte o a longuette, le gonne a ruota tornano a far volare le gambe di tutta Italia e non solo. Particolare impostante... la vita alta che non deve mancare mai! ABITI LUNGHI E LEGGERI Mai passato di moda, il lungo torna ad essere un must have per questa stagione estiva. Abiti che sfiorano il suolo e che passano da modelli impegnativi a look easy e di tendenza ideali per un aperitivo in spiaggia o a bordo piscina. IL GOLF DI FILO E I JEANS DELAVEE Bruno Lauzi canta la rabbia di un ritorno che verrà e una giovane Isabella Ferrari si stringe in un lungo golf di filo blu. I vecchi film sanno essere una grande fonte di ispirazione per il look. Ebbene,il golf di filo è un altro acquisto obbligato. Lungo, misura maxi-pull. Punterei sul nero o sul bianco. Nelle sere di fine estate, e in quelle di inizio autunno, potrà essere un sexy mini-dress. Potete abbinarlo a jeans delavee in tela chiara - anche loro acquistati sotto la scritta Sale. DÉCOLLETÉ RIGOROSAMENTE A PUNTA Per tutte le amanti del plateau e della punta arrotondata... è ora di cambiare strada perché inizia l’era delle décolleté a punta e a raso terra! È L’ORA DELLE POCHETTE Che sia di sera, o anche di giorno, ormai le pochette o le clutch sono tra i must della stagione ed ogni occasione è buona per tenerne una tra le mani. 17
Condomini: nuove regole
Attesa da settantanni, finalmente ha visto la luce ed è entrata in vigore la nuova Legge sui condomini. Dopo sei mesi dalla sua approvazione, il 18 giugno, la Gazzetta Ufficiale l’ha pubblicata illustrandone i contenuti. Molti i lati positivi se non altro per la regolamentazione di una materia oggetto di infinite liti e contenziosi che hanno letteralmente riempito i tribunali, rallentandone spesso i lavori. Tutti contenti? Neanche per sogno! Come al solito si è sollevato il gran polverone degli scontenti. In effetti non sono poche le novità controverse che danno adito ad un malcontento diffuso e generalizzato. Vediamo dunque di che si tratta: in primis troviamo la novità sull’obbligo da parte dei condomini di pagare in anticipo tutti i lavori straordinari e per far ciò corre l’obbligo di istituire un fondo per tali lavori a copertura totale dell’intero finanziamento, pena l’impossibilità di firmare il contratto con l’impresa esecutrice. Commento: con la crisi di oggi dove li trovi tanti soldi da tenere fermi in attesa di....e poi chi e come dovrebbero essere custoditi e da chi? Chi è disposto a prendersi
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la responsabilità a rischio e pericolo che questi soldi spariscano nel nulla per i motivi più disparati, tenendo conto anche delle significative modifiche, pari ad una vera e propria rivoluzione, sulla figura dell’Amministratore e sulle maggioranze da raggiungere per l’approvazione delle delibere nelle assemblee. E’ un bel rompicapo, non c’è che dire. Ma non finisce qui perché anche la novità sugli inquilini morosi non è da meno. Contro il vecchio principio della “solidarietà” infatti è nuova norma che la responsabilità ricada unicamente sul moroso stesso e non più su tutti i condomini. Giusto e legittimo, ma poco pratico perchè in mancanza di soldi non c’é alternativa se non l’ipoteca sull’immobile con relative problematiche legate sia alla paralisi del mercato immobiliare, sia alle lungaggini burocratiche. Dulcis in fundo: le caldaie. Secondo la legge è consentito staccarsi dal riscaldamento centralizzato per attivarne uno proprio, ma solo se non danneggia gli altri. Ammettiamo dunque che si stacchino 20 su 50 inquilini e che la caldaia centrale sia tarata per 70. Avete idea del consumo? Dati i precedenti, forse sarà necessario qualche ritocco per non dover assistere ad un’altra ondata di cause in tribunale. Barbara Gazzabin
Weekend culturali 2013
Visite guidate gratuite, nuovi giochi e attività didattiche presso i Musei Civici di Velletri
Visto il successo dello scorso anno, anche questa estate i Musei Civici di Velletri, in collaborazione con la Soc. Coop. Sistema Museo, propongono una serie di iniziative mirate a una più emozionante e insolita fruizione del loro patrimonio storico-artistico. Da luglio a settembre, nel fine settimana, si
susseguiranno nuovi giochi e visite animate per i bambini e itinerari a tema per gli adulti, talvolta integrati in una proposta unica per tutta la famiglia. Un’offerta culturale da vivere piacevolmente insieme, grandi e piccoli, approfittando del tempo libero e delle vacanze estive.
PROGRAMMA VISITE TEMATICHE
“GIOCHI ANTICHI E MODERNI”
Ogni Sabato e Domenica ore 9,00 e ore 16,00 Museo Civico Archeologico “O. Nardini” ore 10,00 e ore 17,00 Museo Civico di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani Le visite guidate sono GRATUITE Il biglietto d’ingresso ai Musei è a carico dei partecipanti
Per i bambini dai 6 ai 10 anni Ogni sabato dal 13 luglio al 31 agosto dalle ore 09,30-12,30 Attività GRATUITA max 12 partecipanti. Prenotazione obbligatoria 13 luglio Giochiamo all’Astragalo (antica Grecia) 20 luglio Gioco delle pulci (Inghilterra)
ATTIVITÀ DIDATTICA
Domenica 21 luglio ore 17,00 Famiglie al Museo: attività didattica per tutta la famiglia al Museo Civico di Geopaleontologia e Preistoria dei Colli Albani Attività GRATUITA max 25 partecipanti tra adulti e bambini. Prenotazione obbligatoria Biglietto d’ingresso ai Musei a carico dei partecipanti
27 luglio Giochiamo a Patolli (America centrale, civiltà precolombiane) 3 agosto Gioco delle XII tavole (antica Roma) 10 agosto Giochiamo con le Tabulae lusoriae (antica Roma) 17 agosto Gioco reale di Ur (Mesopotamia) 24 agosto Gioco del Delta (antica Roma) 31 agosto Giochiamo a Senet (antico Egitto)
Informazioni e prenotazioni: Sistema Museo Call Center 199.151.123* dal lunedì al venerdì, dalle 9,00 alle 17,00 www.sistemamuseo.it *Costo della chiamata variabile secondo l’operatore utilizzato
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La farmacia Artemisia si trasforma Trasformare una sede farmaceutica oggi è una sfida ancora più grande che nel passato. Siamo in un periodo di grandi cambiamenti dove il vento delle liberalizzazioni, oltre all’avvento dei nuovi servizi, rafforzano la necessità di un’accurata strategia e di scelte mirate. La prima domanda da porsi è: di quanto spazio ho bisogno per creare una farmacia Completa? Come fare di questa occasione il migliore investimento per il futuro? La Farmacia di ieri era caratterizzata da certezze consolidate: un territorio protetto, una clientela fedele, una concorrenza ridotta e controllata, un fatturato concentrato solo sul farmaco. Oggi lo scenario è profondamente mutato e la Farmacia moderna sarà un centro strategico per la salute ed il benessere, dovrà operare in un ambiente grande e funzionale per coprire tutti i bisogni di salute richiesti dalla collettivita’. In questa ottica la Farmacia Artemi-
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sia raddoppia la superficie espositiva e implementa nuovi servizi. Ora con minima attesa è possibile effettuare diversi esami diagnostici sul sangue capillare. Conoscere il proprio valore di colesterolo, trigliceridi, emoglobina e altri valori ematici sara’ veloce ed economico. Su richiesta medica è ora possibile effettuare holter cardiaci e pressori con refertazione del Cardiologo, oltre al noleggio di presidi medici. Il nuovo laboratorio ci permette di incrementare le preparazioni Galeniche, l’anima della Farmacia del passato, che oggi con tecniche e macchinari moderni possono essere personalizzate ed adattate alle singole esigenze, in concerto con il Medico, così da ottenere una formulazione mirata,personale e sempre meno costosa per il paziente. Spazi piu’ confortevoli ed eleganti consentono un approccio diverso con il mondo della Farmacia che deve essere sempre piu’ conside-
rata un luogo di benessere totale, dove non si vendono solo farmaci perchè la salute passa anche attraverso la bellezza, la prevenzione e l’integrazione. Oggi non basta essere sani ma si tende a raggiungere uno stato di supersalute. Le Farmacie e i Farmacisti esistono da secoli, siamo stati testimoni e a volte protagonisti di tanti cambiamenti storici restando sempre il primo punto di contatto sanitario, sempre disponibili e con orari comodi, una Farmacia aperta si trova sempre di notte e di giorno ,inverno e estate con un professionista preparato pronto a consigliarvi o dirottarvi su strutture idonee. Scusandoci per i disagi vissuti nei giorni di spostamento vi ringraziamo per l’affetto che ci dimostrate ogni giorno. Questo ci ripaga di tutto e ci entusiasma per il futuro. Dott. Angelo Montecuollo
M5s, Pdl e Pd tre storie diverse, un solo denominatore: l’assenza della politica
La situazione politica italiana naviga in brutte acque, non riesce a determinarsi in un combinato disposto che vede le tre parti del parlamento impegnate a risolvere problemi si sopravvivenza interna. Manca un comune denominatore poiché il Movimento a 5 stelle è alle prese con il suo futuro e deve decidere se rimanere movimento di protesta o trasformarsi in sistema; il Pdl deve risolvere la sua dipendenza da Berlusconi e il Pd deve superare una crisi culturale aggravata da forti personalismi. Il Governo di Enrico Letta campa alla giornata anche se sta cercando di dare prospettiva con provvedimenti sensati e condivisibili, il problema sta nella sostenibilità di una proposta che risente, a giorni alterni, dei tiramenti di questo o quell’altro esponente dei due partiti di maggioranza. L’esperienza Monti è ormai al crepuscolo. Si assiste a un continuo rinvio di provvedimenti in attesa di trovare una direzione condivisa da tutti sotto lo sguardo vigile del presidente della Repubblica che cerca di spronare una classe politica recalcitrante ad affrontare il futuro con impegno e convinzione. Negli ultimi giorni stiamo assistendo anche alla conclusione della parabola berlusconiana che commi-
stiona politica, affari e giustizia e che determinerà comunque un passaggio a una nuova fase. Resta da capire se il vecchio leader farà un passo indietro o se resisterà come i giapponesi al termine della seconda guerra mondiale con un esercito spuntato o, per dirlo con le parole di Crozza, da Billionaire, ovvero attento più al suo ego che alla sorte dell’uomo Berlusconi che ha da tempo abbandonato. Di Grillo non c’è molto da aggiungere al l’analisi sopra sintetizzata, il Movimento è su un crinale, o decide di mantenersi nel terreno della proposta e tira a campare con iniziative stucchevoli come quello dello scontrino o decide di diventare grande e si trasforma in un oggetto politico che si assume responsabilità. La rete come mezzo e non come fine dovrebbe essere la musa ispiratrice del movimento che dalla rete ha preso moltissimo e che sulla rete sta capitolando nell’indicazione di molti cittadini che li hanno votati. Last but not least, il Partito democratico che è entrato nella fase critica della sua storia, costretto a diventare un partito di calibro europeo e deve fare una scelta, andare verso il suo naturale destino che è il progressismo o fare macchina indietro verso un partito di sinistra fuori dalla storia e dagli schemi di
riferimento di quella modernità alla quale si guarda con impreparazione e con sospetto. La stagione del congresso sarà catartica, e gli attori protagonisti debbono rendersi conto della loro responsabilità e anche dei propri limiti. Fare il segretario del Pd non è mestiere per tutti e chi si candida, legittimamente, deve sapere a cosa va incontro. Rettifico l’espressione suddetta e trovo un denominatore comune che è la mancanza della politica in una stagione che invece ne dovrebbe essere dominata. Intendo la politica vera, quella che ha guidato i padri fondatori della Repubblica, senza retorica e senza rimpianti ma con l’oggettiva evidenza che la classe dirigente che oggi governa le sorti del Paese non pare, mediamente, adeguata al ruolo al quale l’ha chiamata la storia. Un giovane ragazzo di manco trent’anni disse queste parole nel 1947: “La democrazia non è solo espressione della libertà, ma anche approfondimento della dignità umana nel suo pieno significato”, era Aldo Moro durante un intervento all’Assemblea costituente. Tempi lontani al confronto di chi oggi vorrebbe ostacolare i lavori della Corte Costituzionale! Luca Masi 21
Architettiamoci
Le Serre Solari e l’Architettura Bioclimatica Arch. Carlo Carones car.arch@libero.it
La serra bioclimatica rappresenta una delle migliori soluzioni nell’ambito dell’edilizia sostenibile ed utilizzando la sola radiazione solare, contribuisce al risparmio energetico di un edificio con conseguente riduzione dei consumi e dei costi.
Si tratta infatti di un luogo non riscaldato, delimitato da superfici vetrate ad alta efficienza che hanno la funzione di captare il calore dell’irraggiamento solare in modo tale che questo venga immagazzinato e poi ritrasmesso all’interno dell’abitazione, e nello stesso tempo in estate favorire la ventilazione. La serra deve essere collocata in modo che i raggi solari la raggiungano anche d’inverno ed essere priva di ombreggiamenti. L’orientamento migliore è quello verso sud, anche se recenti studi hanno dimostrato che una serra esposta a nord può dare comunque degli apporti energetici. In genere la realizzazione delle serre solari è incentivata e stimolata attraverso benefici di carattere urbanistico e non costituiscono un volume in aggiunta a quello esistente perché vengono assimilate a locali tecnici. Dal punto di vista termico la serra è considerata come un cuscinetto di accumulo delle radiazioni solari che fa da filtro tra la differenza di temperatura interna e quella esterna. La normativa nazionale ed 22 in particolare il regolamento
edilizio del Comune di Roma consentono la realizzazione di serre solari ai fini del risparmio di energia primaria. Quindi chiunque abbia a disposizione un balcone, un terrazzo o un giardino con orientamento favorevole, potrà realizzare una veranda con funzione di serra solare captante, non computabile come aumento di superficie utile. Per ottenere il permesso di realizzazione della “serra solare” è necessario dimostrare, attraverso calcoli specifici, la riduzione del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale, la Serra Bioclimatica solare potrà essere al massimo il 10/15% della superficie abitabile.
Le caratteristiche tecniche che la contraddistinguono, oltre a quelle sopracitate, sono: - non deve essere riscaldata dall’impianto di climatizzazione dell’edificio cui si appoggia; - la superficie vetrata deve essere prevalente, dove la prevalenza significa che il rapporto tra superficie vetrata e superficie totale (verticali, orizzontali e inclinate) sia almeno il 70%; in alcuni casi le amministrazioni esigono il 100%; - deve prevedere dei sistemi di schermatura estiva dei raggi solari e superfici vetrate apribili per consentire una ventilazione naturale senza pregiudicare la climatizzazione invernale; - la destinazione funzionale non deve determinare la nascita di un nuovo locale per la presenza continuativa delle persone; in pratica non deve configurasi legalmente come locale di abitazione e/o luogo di lavoro; - deve rispettare il Regolamento Urbanistico per quanto riguarda le altezze, le distanze dai confini e dai fabbricati, etc. È fondamentale la consulenza di un Termotecnico competente in collaborazione con un altrettanto progettista che traduca in soluzioni formali accettabili e di buon gusto architettonico i fabbisogni energetici ottimali e necessari.
Ecol Flero: azienda leader nella rimozione, bonifica e smaltimento dell’amianto Da anni azienda leader nel settore dei servizi tecnologici per l’ambiente, la bonifica e il trattamento dei rifiuti speciali, la Ecol Flero, sita a Cisterna di Latina, vanta oggi un’attrezzatura efficace e di nuova generazione a garanzia di serietà e puntualità per i clienti e per i fornitori. L’azienda ha mirato nel tempo ad offrire servizi professionali in tempi sempre più brevi, svolti da personale altamente qualificato in servizio da anni presso la Società. La Ecol Flero, nella persona di Alberto Pontecorvi, figlio del fondatore dell’azienda ha scelto le pagine di Nonsolorosa per parlare di un servizio molto importante che offre ai propri clienti: la bonifica e lo smaltimento dei siti in cui è presente l’amianto. La società nasce più di vent’anni fà con Flero Pontecorvi e continua di generazione in generazione. Oltre a fare servizi di ecologia come spurghi, bonifiche, lavaggi industriali, da tre anni a questa parte si occupa della bonifica di siti contaminati da amianto. L’azienda è composta soprattutto da lavoratori molto giovani, la maggior parte di Velletri. Prima di occuparsi della bonifica e dello smaltimento di siti contaminati da amianto, l’azienda ha formato ed istruito adeguatamente tutti i dipendenti. Ma cos’è esattamente l’amianto e qual è il suo valore in natura e soprattutto, perché è così cancerogeno? L’asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Fondamentale per i lavoratori, ancora oggi esposti alle fibre di amianto, è l’osservanza delle norme in materia di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Per l’utilizzo di un DPI è prevista: l’in-
formazione del personale sui rischi dai quali protegge il DPI, l’addestramento previsto per l’uso di DPI di terza categoria, la verifica sulle modalità di impiego dei DPI e sul loro stato e la manutenzione periodica per mantenere i dispositivi efficienti. I DPI per esposizioni all’amianto sono: tuta di protezione, copri scarpe o stivali di gomma, guanti da lavoro, protettori delle vie respiratorie. La bonifica dell’amianto può avvenire utilizzando tre metodiche: rimozione (eliminando materialmente la fonte di rischio); incapsulamento (impregnando il materiale con l’uso di prodotti isolanti e ricoprenti) e confinamento (installando delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente). In natura è un materiale molto comune. La sua resistenza al calore e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materiale per indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, ma la sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vietarne l’uso in molti Paesi. Le polveri contenenti fibre d’amianto se respirate, possono causare gravi patologie quali l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura e il carcinoma polmonare. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa. L’amianto è stato utilizzato fino agli anni ottanta sia per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni come materiale per da costruzione per l’edilizia, sia sotto forma di un composito fibro-cementizio (il cui nome commerciale era Eternit) utilizzato per fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, can-
ne fumarie, tute dei vigili del fuoco, nelle auto (vernici, parti meccaniche, materiali d’attrito per i freni di veicoli, guarnizioni), ma anche per la fabbricazione di corde, plastica e cartoni. La produzione e lavorazione dell’amianto è fuori legge in Italia dal 1992, ma non la vendita. La legge n. 257 del 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti all’estrazione e la lavorazione dell’asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all’amianto. Per concludere la Ecol Flero e il suo titolare raccomandano di affidarsi sempre a personale altamente qualificato soprattutto nello smaltimento e la bonifica di un materiale come l’amianto, altamente cancerogeno. Ciarlatani o lavoratori non autorizzati che garantiscono di fare un lavoro efficace a costi molto bassi, spesso contribuiscono a rendere ancora più grave la situazione compromettendo per sempre la salute e l’incolumità del cliente che l’ha contattati. Per qualsiasi tipo di consulenza in merito allo smaltimento dell’amianto ed a tutti gli innumerevoli servizi che l’azienda garantisce, la Ecol Flero vi aspetta in via Pesco n 8 a Cisterna di Latina. Riguardo ai contatti potete chiamare il numero 06.9680934 oppure anche il numero verde 800.89.1198. Se preferite potete mandare un fax al numero 06.96891198 oppure una mail all’indirizzo info@ecolflero.it. È inoltre attivo anche il numero per le emergenze 335.6211958. Se volete avere a portata di mano tutti i contatti dell’azienda e conoscere nel dettaglio, comodamente e da casa, i servizi che offre, visitate il sito internet www.ecolflero.it.
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L’Arte e i suoi infiniti mondi segreti
Fiorinoro Barbara Gazzabin bgazzabin@tiscali.it
Gioielli... che passione! Il taglio del nastro con il Sindaco di Genzano
Non c’è donna che non li desideri, né oggetto più antico, se pensiamo che proprio dallo studio dei monili si è potuta ricostruire la Storia. Non siamo ancora all’età della pietra e già la donna inanellava il suo corpo con collane, ciondoli e orecchini. Tutto per ornarsi e farsi più bella, preziosa e desiderabile. Per questo l’arte orafa è una delle più antiche e comuni in ogni epoca e in ogni civiltà. Non fa eccezione la nostra che, pur in piena crisi economica, non accenna a cedimenti. Ne è la dimostrazione lampante la recente Mostra dal titolo “Fiorinoro” allestita nelle Sale del restaurato Palazzo Sforza Cesarini di Genzano, in occasione della tradizionale “Infiorata” su iniziativa dell’Associazione “Ramo d’oro” e del suo presidente Pivari alla sua 3a edizione. Hanno aderito molti tra i più quotati artigiani orafi dei Castelli Romani ma non solo, offrendo prova di originalità, impegno e buona qualità, tra cui spiccavano la parure di quadrifogli in diamanti del M° orafo Ciro Del Ferraro e le creazioni sempre particolari della M° Reseda Orru. La Mostra inoltre era articolata anche su altre tematiche tra cui il settore dedicato alle creazioni con materiali poveri o riciclati da cui è emersa una vasta potenzialità di fantastica inventiva, un settore per i giovani aspiranti orafi dei 5 Licei Artistici del territorio che hanno avuto la possibilità di esporre i loro grafici sul tema dei fiori con relative realizzazioni messe a Concorso dal Comune di Genzano artefice e sponsor del tutto e un ultimo settore dedicato ai laboratori per apprendere dal vivo le singole fasi della lavorazione. Un elegante percorso espositivo tra gioielli 24 sfavillanti incorniciati da una
I gioielli realizzati dai maestri orafi per le eccellenze dei licei artistici
raffinata quadreria che abbracciava tutta una scrittura assolutamente policentrica in cui le nuove creazioni in cartone pressato del M° Sergio Gotti, che ha curato anche tutto l’allestimento della mostra, accompagnavano e al contempo erano accompagnate in un unicum di effetto prorompente con un tocco di eleganza sui generis che ha dato una marcia in più a tutta la manifestazione. Nel contesto, già di per sé originalissimo, spiccava una sala in particolare, la più bella e luminosa forse, con le sue grandi finestre affacciate sul Lago di Nemi, con al centro l’uomo robot “Mec man” letteralmente circondato da sontuosi abiti di gran galà realizzati con sacchi di plastica nera dalla stilista Mavi Santarelli, alternati dagli strumenti musicali del “Concerto d’Autunno” del M° Gotti. Un vero “colpo d’occhio” da restare a bocca aperta!. D’altronde cosa ci si può aspettare da quel fantasmagorico “inventore di sogni”che ogni volta e sempre a sorpresa si lascia trasportare dai mondi paralleli buttando giù uno schizzo che diventa un Kolossal. Un incalzante crescendo incantevol-
I gioielli dello sperimentale e riciclo
mente vorticoso che sa cogliere con l’occhio visionario tutte le possibili connessioni e gli ipotetici intrecci di un’Arte che si rinnova brandendo un pennello e uno scalpello al vento come vessilli di libertà creativa. Sergio Gotti è un galattico “distributore di emozioni” e immagini archetipe in contatto con l’oltre e come uno sciamano assiste ai mutamenti dell’universo cogliendone le implicazioni e lanciando nuovi flussi quantistici con la forza vulcanica di chi sa spingersi verso il futuribile.
Cinema
La Regione Lazio stanzia più di 3 milioni di euro per il passaggio dalla pellicola analogica al cinema digitale
Da analogico a digitale: che la rivoluzione abbia inizio! Per la nostra consueta rubrica di cinema, abbiamo deciso di lasciare da parte i film del mese, per dedicarci ad un argomento ben più importante, che proprio in questo periodo estivo sta interessando molte sale del Lazio e dei Castelli Romani. Grazie ad un contributo economico notevole, ben 3.4 milioni di euro stanziati dalla regione Lazio, le sale cinematografiche sparse su tutto il territorio, potranno finalmente compiere il tanto atteso passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale, iter diventato obbligatorio, proprio a partire dal primo luglio, quando i film non saranno più distribuiti sui vecchi formati ma solo sulle nuove pellicole digitali. A tal proposito, sono due gli interventi presentati dal governatore della regione Lazio Nicola Zingaretti all’interno di una conferenza stampa promossa dall’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) per sostenere economicamente il settore cinematografico durante questo passaggio epocale: un bando da 3 milioni (finanziato con i fondi europei 2007-2013) con contributo a fondo perduto pari al 70% e un ulteriore stanziamento di 400 mila euro destinato ad associazioni senza scopo di lucro e sale cinematografiche del-
la comunità, attraverso il fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo del 2011. Interventi necessari per un settore che sta attraversando, come del resto tutti gli ambiti delle cultura e dell’intrattenimento, un periodo di profonda crisi. Nel Lazio sono operativi 123 cinema per un totale di 437 schermi, di cui 245 digitalizzati. “Questi finanziamenti rappresentano un contributo fondamentale non solo ai cinema che ci sono e sono a tutt’oggi operativi, ma allo sviluppo delle innovazioni tecnologiche, che porterà più qualità e più scelta”. Queste la parole di estrema soddisfazione del governatore, che ha sottolineato come le imprese potranno migliorare la qualità del servizio, e al contempo evitare la chiusura. Anche il cinema Multiplex Augustus di Velletri, in via Filippo Turati, ha avviato il processo di digitalizzazione. Il cinema, già dotato dal 3 marzo 2013 di una sala in 3D, ha iniziato già da tempo il processo di digitalizzazione di tutte le sale, sostituendo tutti i proiettori a pellicola con quelli digitali. Insomma, la rivoluzione del digitale sta prendendo possesso anche delle sale nostrane, perciò non ci resta, anche con la bella stagione, di andare al cinema e goderci lo spettacolo! Maria Rita Cappucci
Eventi
Teatro
Dal 18 luglio al 18 agosto torna il
MARCONI VILLAGE
in via di Cori a Velletri nei pressi del Giardino di Archimede
Concerti CESARE CREMONINI
18 luglio - il Centrale Live/Foro Italico Roma
ALESSANDRO SIANI
19 luglio - il Centrale Live/Foro Italico Roma
VINICIO CAPOSSELA
22 luglio - villa Adriana Tivoli
ALEX BRITTI
25 luglio - il Centrale Live/Foro Italico Roma
FRANCO BATTIATO E ALICE
30 luglio - Arena Grandi Eventi, Expo Latina
MAX GAZZÈ
2 agosto - Arena Grandi Eventi, Expo Latina
ALESSANDRO MANNARINO
7 agosto - Arena Grandi Eventi, Expo Latina
Teatro ROMEO E GIULIETTA
dal 9 al 28 luglio - Globe Theatre Roma
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
dal 13 al 25 agosto - Globe Theatre Roma
Mostre
EMPIRE STATE. ARTE A NEW YORK OGGI
a cura di Norman Rosenthal e Alex Gartenfeld 23 aprile 2013 - 21 luglio 2013 Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale - Roma
ARTISTI IN RESIDENZA #3. STUDIO SHOWS
Arti contemporanee del XX e XXI sec. 16 maggio 2013 - 21 luglio 2013 Macro Via Nizza - Roma
Libri
a
face book
Richieste di amicizia Alessandro PERISSINOTTO
Gabriele Santoni info@blinkpubblicita.com
Paolo DI PAOLO
Walter Siti Data di nascita Nato a Modena il 20 mggio 1974 Studi Scuola Normale Superiore di Pisa Lavoro Docente universitario a Pisa, Cosenza e L’Aquila Precedenti esperienze lavorative s Scuola di nudo, Einaudi, 1994 s Un dolore normale, Einaudi, 1999 s La magnifica merce, Einaudi, Torino, 2004 s Troppi paradisi, Einaudi, Torino, 2006 s Il contagio, A. Mondadori Editore, Milano, 2008 s Autopsia dell’ossessione, A. Mondadori Editore, Milano, 2010 Vive a Roma
Walter Siti ha condiviso lo stato di Gabriele Santoni Ho letto il romanzo di Walter Siti. Il primo istinto, finito il libro, è stato quello di andare in banca e ritirare tutti i miei soldi, pochi per la verità, cancellare le mie firme, tagliare ogni rapporto tra me e loro. Un romanzo schizofrenico che mette a nudo l’etica malata del sistema finanziario mondiale.
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Eventi Nel 2007 finalista del premio letterario Premio Bergamo. Nel 2009 ha vinto il premio letterario Dedalus. Vincitore Premio Strega 2013.
Christian Raimo Ho sempre trovato Siti esemplare, la sua fluidità sulla pagina invidiabile nella sua naturalezza.
Huffington Post
Citazioni preferite Per me, quello che voi chiamate stare in sintonia con i tempi, è sempre stata una necessità, ma non per ambizioni di storico contemporaneo, piuttosto per capire me stesso. 26
Aldo Busi, anche lui in semifinale con El especialista de Barcelona, ha polemizzato sul Premio Strega e sul suo libro in particolare, definendolo “illeggibile”. Walter Siti Ho letto le opinioni che ha espresso sul mio libro, ma non erano domande quindi mi riesce difficile rispondere. Io ho letto il suo libro e mi è piaciuto, per il resto non ho molto da aggiungere.
Riparte il cineforum estivo di Giù la barriera/A.L.F.A.D. Quest’anno…
foto Federico Alviti
A tutta cucina!
Lo chef spiega ai ragazzi
Giunto alla sua quarta edizione riparte anche quest’anno il cineforum estivo di Giù la barriera/ALFAD, le due associazioni di Velletri che operano nel settore dell’assistenza ai disabili, che oramai da diversi anni hanno unito le forze per dare vita ai loro piccoli sogni. Il tema delle proiezioni di quest’anno è quanto mai bizzarro: cinema e cucina! La scelta dell’argomento è legata all’attività svolta dai ragazzi nel corso di questo inizio d’estate. Un vero e proprio corso di cucina tenuto dal mitico chef Fabio Buonomo, che ha guidato con dolcezza e simpatia i ragazzi in questa nuova ed entusiasmante esperienza, che li ha visti cimentarsi nella creazione di ricette tradizionali, arricchite dal solito elemento mai segreto che contraddistingue tutte le nostre iniziative: il sorriso. Ad ogni incontro si sono ripetute tre tappe obbligate: preparazione, degustazione e a seguire cantata finale al pianoforte! Nonostante la foga canora non si sono registrate vittime tra le ugole. Una nuova scommessa che ha regalato a tutti i partecipanti nuove soddisfazioni e consapevolezze, come sempre accade d’altronde quando i nostri ragazzi si cimentano in qualcosa di nuovo. Tutto ciò è confluito nella scelta artistica di questa edizione, che quest’anno prende il nome di CINEMISSIMO.
L’appuntamento è per tutti i giovedì di luglio e il primo giovedì di agosto in via del Monastero n. 4, presso il cortile dell’ALFAD (nei pressi della Chiesa di Santa Lucia). Il programma completo prevede: il 4 luglio Lezioni di cioccolato, con Luca Argentero e Violante Placido; l’11 luglio la brillante commedia Julie e Julia, con Maryl Streep; il 18 luglio Sapori e dissapori, una storia d’amore tra i fornelli; il 25 luglio il cartone animato Ratatouille; e per finire il primo agosto La fabbrica di cioccolato, con un vulcanico
Mani in pasta
Johnny Depp. Come dire… Risate ed allegria assicurate! All’interno servizio bar. In caso di maltempo le proiezioni verranno annullate. Per tutte le informazioni del caso seguiteci sulla nostra pagina facebook. Venite a prenderci gusto con noi! Marcello Tosti
Arte Enogastronomica
Fragola Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it
Conosciuto fin dai tempi dei Romani con il nome “fragaria” ovvero profumata, questo frutto che nasceva spontaneamente nei boschi dall’inizio della primavera all’autunno, si dice sia nato dalle lacrime versate da Venere per la morte dell’amato Adone. Di piccola misura appunto come la nostra “Fragolina di Bosco” è stata tale fino al 1700 quando furono introdotte in Europa, da un ufficiale francese di nome Frezier (da cui Fraise fragola in francese), le varietà giganti del Cile e del Nord America che opportunamente incrociate con le nostre hanno dato origine alle attuali varietà in commercio. In realtà la fragola, appartenente alla famiglia delle rosacee, produce un frutto che, se lo osservate attentamente, e si vede bene nelle varietà giganti, è un insieme di piccoli frutti uniti assieme come l’ananas, da cui il nome scentifico “fragaria x ananassa”. È prodotta in grande quantità sin dalla fine di marzo e oggi ,grazie alle coltivazioni in serra, è reperibile al consumo ben oltre il periodo primaverile. Non si riproduce con semi ma dalle piantine che nascono su quei rami chiamati stoloni che si allungano sul terreno partendo dalla pianta madre. Tantissime sono le
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La lacrima di Venere
varietà, suddivise in rifiorenti e non: nel primo gruppo si includono le fragole coltivate negli orti familiari e quelle selvatiche, a frutto piccolo e con produzione continua dalla primavera all’autunno, mentre nel secondo sono comprese le varietà provenienti da culture specializzate a frutto grosso e unica produzione. Le specie più diffuse sono: “Gorella” di forma conico allungata, colore rosso intenso e polpa compatta, che matura in maggio e ha un ottimo profumo e delicato sapore; “Pocahontas” di forma conica, grossa pezzatura e polpa consistente; “Aliso” la principale specie coltivata all’aperto al sud; “Belrubi” di forma allungata e ottima qualità, dall’abbondante fruttificazione. Le fragole sono molto delicate e facilmente deteriorabili, vanno impiegate in cucina rapidamente e manipolate il meno possibile. Devono essere lavate con molta attenzione una a una, capovolte all’ingiù, conservando il loro picciolo. Una volta scolate, quest’ultimo va eliminato torcendolo e non strappandolo, per evitare di rovinare la compattezza del frutto. Da quando la “Nouvelle Cuisine” si è diffusa in Italia, oltre ad essere utilizzate in pasticceria , come dessert e per la preparazione
di confetture e gelatine, la fragola, trasgredendo a tutti i concetti tradizionali degli abbinamenti aromatici, ha avuto una certa fortuna anche come componente di piatti non dolci come il risotto e come componente di salse in accompagnamento a piatti di carne, pesce e soprattutto a grandi arrosti anche di selvaggina. Provatele a pezzettini e in minima quantità, nell’insalata condita con aceto! Ci sono delle città che devono la loro popolarità proprio alla fragola: Plougastel in Bretagna è la patria incontrastata della fragola originata dall’incrocio con la cilena; Nemi nel Lazio è per antonomasia la produttrice più importante della fragolina. Ma ogni regione ha la sua Sagra delle Fragole a dimostrazione dell’importanza che questo frutto ha nell’alimentazione e nel piacere che produce nel guardarlo e nell’assaporarlo.
Libera Castelli Romani al Mercato Contadino di Castel Gandolfo Dopo le giornate di pulizia del “Castelletto” di Castel Gandolfo, villa confiscata al tesoriere della Banda della Magliana, e dopo la sua straordinaria apertura alla cittadinanza domenica 9 Giugno, il presidio di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie dei Castelli Romani non va in vacanza. Tanti ancora gli appuntamenti durante l’estate, a cominciare dalla presenza del banchetto di Libera al Mercato Contadino Castelli Romani, che inaugura
la sua attività a Castel Gandolfo, sabato 13 Luglio. Sul lungolago, nell’area accanto al porticciolo, dalle 8:30 del mattino si potrà infatti visitare lo stand dove si troveranno, oltre ai vari gadgets dell’Associazione, anche i prodotti dal marchio Libera Terra, dalle cooperative che lavorano sui beni e con gli impianti confiscati alle mafie. Sarà anche l’occasione per conoscere l’importante lavoro che il presidio svolge sul territorio. Non mancate!
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Presentato l’8 luglio nella sala Tersicore il tanto atteso progetto “Camminiamo per Velletri”
Quale migliore occasione della bella stagione per riscoprire i luoghi più belli e suggestivi della propria città all’insegna del benessere e della buona compagnia. Questo in sostanza l’obiettivo principe del progetto “Camminiamo per Velletri”, presentato lunedì 8 luglio presso la sala Tersicore. L’iniziativa organizzata e realizzata dalla Confesercenti di Velletri in collaborazione con varie associazioni, (il Comitato per i Diritti della Sanità, il Centro Commerciale Naturale, Vell’art, Croce Rossa Italiana, Protezione Civile, Cngei, l’ Atletica Roma Sud, BABYCAMPUS edutainment, Pro Loco Velitrae, Centro Integrato Nutrizionale e Psicologico, CAI), intende organizzare nei mesi estivi tra luglio e agosto 4 itinerari non competitivi, delle passeggiate all’insegna del benessere, alla scoperta della propria città con l’ausilio di interventi di tipo storico scientifico curato da vari esperti veliterni del settore come il prof. Marco Nocca, il dott. Demetrio Mauro, il dott. Natale di Belardino, la dott.ssa Silvia Sfrecola Romani e tanti altri professionisti del benessere e della cultura. Gli itinerari si svolgeranno per quattro giovedì, a cominciare dall’11 luglio, per seguire con il 18 e il 25, per continuare con un altro incontro il primo agosto, sempre con partenza alle 19 dai siti previsti dal programma. Questa iniziativa è dedi30 cata non solo agli adulti ma
anche ai più piccoli grazie a delle passeggiate alla scoperta della città organizzate dalle educatrici di Baby Campus. A introdurre tutte le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, le parole del presidente della Confesercenti di Velletri Mauro Leoni che ha espresso piena fiducia riguardo a questa iniziativa: “Noi ci crediamo e ci abbiamo creduto dal primo momento sempre. Voglio ringraziare tutte le associazioni e l’amministrazione, rappresentata dall’assessore Luca Masi, che ha visto nell’iniziativa un modo diverso di fare associazionismo”. Per chiudere il suo intervento Mauro Leoni ha espresso l’auspicio di vedere questo progetto proiettato nel tempo, arricchito con un solido e forte obiettivo, quello di lavorare insieme. A seguire ogni associazione, attraverso un suo rappresentante, ha spiegato nel dettaglio gli scopi e lo svolgimento di questo progetto. La proposta nasce dalla constatazione del benessere che una camminata di almeno 30 minuti, due volte a settimana può portare alla salute del corpo e dello spirito. Una sana passeggiata aiuta a prevenire l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari, l’osteoporosi e perfino alcune forme di tumore. Camminare in compagnia poi godendosi le bellezze del territorio aiuta anche a migliorare l’umore e il benessere psicofisico. Proporre degli itinerari nella città da scoprire insieme rappresenta da un lato un modo più piacevole per intraprendere un’attività salutare e benefica e al contempo un’opportunità per valorizzare e godere delle caratteristiche ambientali del territorio veliterno, contesto particolarmente favorevole per la presenza di verde e di infrastrutture che consentono di vivere la città a piedi e in sicurezza. Al progetto “Camminiamo per Velletri” è giunto anche il plauso
dell’amministrazione, rappresentata dall’assessore all’ambiente Luca Masi che ha dichiarato: “Sono certo che questa iniziativa rappresenterà un momento importante per la nostra città anche per questa ragione non mi sorprende la grande partecipazione di persone a questa conferenza. Le associazioni che hanno promosso l’iniziativa sono molto conosciute sul territorio e questa è sicuramente già di per sé una garanzia della validità dell’intero progetto”. Maria Rita Cappucci
Gli itinerari nel dettaglio 1. Partenza piazza Garibaldi - via Fontana della Rosa, via San Francesco - Casemaccia - via Furio - via Croce - via A. Mariani - v.le Regina Margherita - piazza Donatori del sangue via Bruno Buozzi - rientro piazza Garibaldi. 2. Partenza via U. Mattoccia- porta Napoletana - piazza Mazzini piazza Cairoli - via del Comune - via C- Cardinali - via della Neve piazza Santa Valle - Scale di via S. Francesco - via di Ponente - rientro via U. Mattoccia. 3. Partenza parco Muratori - via Lata - piazza Garibaldi - via Z. Sajani -Galleria Ginnetti -piazza Cairoli - san Salvatore - piazza Pagnoncelli - piazza Trento e Trieste -) via Pia - piazza Garibaldi - via Atlantici - attraversamento Appia - rientro Parco Muratori. 4. Partenza piazza XX settembre viale R. Margherita - piazza Metabo - corso della Repubblica - via del Comune - Comune piazza I .Galli via del Paradiso - Teatro Artemisio - via A. Velletrano - Via Nicoletti P-za Panoti - vicolo dell’arco - via Santa Lucia - piazza Cesare Battisti - vicolo Viola - via Ettore Novelli via B. Buozzi - via XX Settembre.
! Maggiori informazioni su tassi, condizioni, coperture assicurative sono evidenziate nei contratti dei singoli prodotti e servizi
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