Nonsolorosa novembre 2014

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Autunno 2014 stivali e borse

COPIA OMAGGIO

Mensile di attualità, pol

Anno IV - N. 55 - Novembre 2014 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

itica, cultura, gossip,

Ebola info e curiosità sul virus

spettacolo e sport

Lavoro su internet nuove possibilità della rete Sinodo straordinario sulla famiglia:

approvata la relazione finale, restano divisione su gay e divorziati

Accordo tra BPLazio e Università per sostenere gli studenti

Andrea Camilleri

Il Maestro senza regole Intervista al Sindaco di Genzano



SOMMARIO 18 ATTUALITÀ

MODA

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16 Stivali e borse

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Intervista a Camilleri

Il Maestro senza regole Lavoro su Internet

20 Novecento d’Amore

Autunno 2014: gli indispensabili!

Nuove possibilità della rete

TERRITORIO

Ebola

8

Info e curiosità sul virus

26 Sinodo straordinario sulla Famiglia

Approvata la relazione finale, restano divisione su gay e divorziati

28 Intervista a Gabriele Santoni

Ultimo volo per Caracas

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Sindaco di Genzano

Luchino Visconti ed Helmut Berger

24 Viaggi

Finlandia: nella terra di Santa Claus

Intervista

15 Sindaco di Lariano

La tangenziale “Cisterna Valmontone”

25 Accordo tra BPLazio e Università per sostenere gli studenti

RUBRICHE EVENTI E SPETTACOLO 22 Festival del cinema Roma

Edizione ancora in cerca di identità

30 Eventi/mostre/concerti/teatro

10 Enogastronomia

I Funghi

12 Vengo via con te

Adotta un cane

18 Face ABook

Jennifer Egan

Numero 55 - anno IV - Novembre 2014 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010

Redazione NONSOLOROSA Vicolo Bellonzi, 30 00049 Velletri - RM - Tel. 06.961.55.428 redazione@nonsolorosa.it

Editore Blink di Ottavia Lavino

Hanno collaborato:

Direttore Responsabile Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione BLINK Stampa Eurografsud Via delle Grotte, 11 00040 Ariccia Roma - Tel. 069344741

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Servizi Maria Rita Cappucci Silvia Bottacchiari Rubriche Daniele Ciani Gabriele Santoni Marco Rossetti Silvia Bottacchiari

Distribuzione gratuita

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. E vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


Lo scrittore Andrea Camilleri ha partecipato di recente al Biblioup, il festival del Consorzio delle biblioteche dei Castelli Romani che si è tenuto a Nemi nel mese di ottobre

� Camilleri, “Il maestro senza regole sa si racconta alle pagine di Nonsoloro


Dalla sua partecipazione al Biblioup come ospite d’eccezione, al suo rapporto con le nuove tecnologie e alle sue letture preferite, dopo l’uscita del suo romanzo “Donne”, una raccolta di racconti dedicati alle donne della propria vita, e soprattutto dopo aver spento il 6 settembre la sua ottantanovesima candelina, il maestro Andrea Camilleri, ha scelto di nuovo la pagine della nostra rivista per parlare di se stesso e della sua splendida carriera letteraria. Di recente è stato uno degli ospiti più attesi del Biblioup a Nemi. Parlando del rapporto tra nuove tecnologie e letteratura, quali potrebbero essere a suo avviso le nuove frontiere del libro cartaceo? Il libro cartaceo è quello che noi conosciamo ormai da secoli. La grandissima novità degli ultimi anni è che il libro cartaceo può essere immesso in rete e quindi trasformare la carta in emanazioni sempre nuove e diverse che comunque partono sempre dall’origine costituita dalla carta stampata. A mio avviso non si tratta di nuove frontiere del libro cartaceo ma di nuovi adattamenti e trasformazioni che, in queste nuove forme, possono raggiungere un pubblico più vasto ovvero chi non legge libri di carta.

Diffondere la cultura in modo capillare, creando una rete di biblioteche: il progetto dei Castelli romani potrebbe essere una soluzione per la crisi odierna della cultura e della lettura? In un momento nel quale lo stato italiano e il governo destina alla cultura cifre da prefissi telefonici, considerando la cultura più come un peso che come una necessità, è straordinario che la richiesta di cultura nasca dal basso, dai comuni, dai iniziative private. Allora in questo quadro desolante brilla come una stella l’iniziativa della grande biblioteca dei Castelli Romani. Per questa ragione un evento come il Biblioup potrebbe rappresentare senza dubbio un grandissimo contributo alla rivoluzione della crisi, ove l’esempio venisse propagato in varie regioni d’Italia e non rimanesse uno splendido esempio isolato. Nel suo romanzo “Inseguendo l’ombra”, il protagonista non è il commissario Montalbano, ma un personaggio storico molto complesso rimasto per molto tempo nell’ombra, cosa l’ha spinta verso il romanzo storico? Io scrivo sempre romanzi storici. La storia mi fornisce costantemente spunti per potermi inventare situazioni che, benché accadute nel passato, continuano a gettare la loro ombra sulla nostra realtà attuale. Nel caso specifico di “Inseguendo un’ombra”, per

esempio, mi pare evidente la denunzia dell’antisemitismo e del trasformismo, quest’ultimo un antichissimo vizio italiano. Il suo Montalbano è uno dei personaggi più amati dalla letteratura italiana, questo grande successo quanto ha condizionato le sue scelte letterarie? Nessun condizionamento. Infatti, parallelamente a quella che è stata la serie dedicata al commissario Montalbano, sono usciti molti romanzi che non avevano carattere poliziesco ma di indagine storica. Oppure libri scritti in lingua non vigatese su argomenti di attualità. Cosa leggeva quando era giovane e cosa preferisce leggere oggi? Dunque io appartengo a quelle generazione che non aveva visto i progressi della medicina, oggi ad esempio ti sparano i loro vaccini così adesso non si prendono quelle malattie come la varicella e la scarlattina che erano meravigliose e che ti facevano stare a casa 15 giorni, quindi, dato che non c’era altro da fare, si leggeva. Ho letto inizialmente molti fumetti come Topolino, L’avventuroso, L’audace , Il corriere dei piccoli. Parallelamente poi ho cominciato a leggere libri, leggevo quelli di mio padre che mi diceva che potevo leggere tutto quello che volevo. Il primo libro che ho letto era uno di Conrad e il Moby Dick di Melville. Ho letto di tutto e i romanzi per i ragazzi li ho letti in età matura per compensare un vuoto. Maria Rita Cappucci


Nuove possibilità dalla rete: il lavoro al tempo di Internet Proprio per questo motivo sempre più persone navigano in internet e si iscrivono su siti studiati appositamente per registrare diversi curricula e smistarli laddove ci sia una richiesta specifica con determinate caratteristiche. Altri, soprattutto donne e mamme, tentano di conciliare il lavoro domestico con un’occupazione che non sottragga troppo tempo alla famiglia e ai più piccoli. Ed ecco che salta fuori il “telelavoro” e si cercano occasioni per guadagnare pur restando a casa. Ma di cosa si tratta? Parliamo, nello specifico, di un lavoro “a distanza” che il diretto interessato può svolgere lontano dall’azienda di riferimento o individualmente. Ovviamente, anche in questo campo vi sono dei pro e dei contro che è bene sottolineare per non avere brutte sorprese. Innanzitutto, se si lavora come dipendente per un ente pubblico o privato, non si hanno meno diritti o doveri rispetto ad un lavoro svolto direttamente in sede. Tra l’altro, il telelavoro è regolato dall’accordo quadro europeo sul telelavoro del 16/07/2002 secondo il quale il lavoratore da casa va comunque tutelato, la manutenzione degli strumenti che utilizza è a carico del datore di lavoro e, in linea con lo Statuto dei lavoratori, sono illegali forme di controllo della produttività dell’occupato quali web cam o software specifichi. Bisogna comunque stare molto attenti e diffidare da proposte “allettanti”, che soprattutto prevedono un investimento iniziale il più delle volte ambiguo.

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Secondo delle statistiche le mansioni più richieste sono: •lavoro di inserimento dati •lavori di traduzione, revisione e pubblicazione di testi su internet •consulenze, lavori di progettazione, programmazione di software, grafica, assistenza tecnica •gestione clienti, servizi telematici di vendita •lavori di contabilità e segreteria •attività di insegnamento e formazione Ma le potenzialità che oggi offre internet sono molteplici e in netta espansione. Perciò, se volete avventurarvi in un’attività autonoma, dovete innanzitutto essere determinati ma con la testa sulle spalle. Non lasciate subito il vostro lavoro fisso/ stabile per la nuova occupazione, seppur entusiasmante, e andate avanti per gradi. Oggigiorno solo moltissimi i nuovi blog e canali Youtube in cui persone normalissime si mettono alla prova e mostrano le loro capacità e le loro passioni trasformandole in lavoro. Dal makeup alla cucina, dall’abbigliamento alla moda fai da te, per non parlare dei prodotti

Lavoro... lavoro... Quanto è difficile trovarne uno di questi tempi? E soprattutto, quanto è difficile trovare un’occupazione che oltre all’aspetto remunerativo soddisfi anche le nostre esigenze di vita quotidiana?

biologici e per la casa, i temi di cui parlare sono tanti, ma non basta! Bisogna avere l’idea in più, essere estrosi e creativi e spingersi avanti prima ancora che il mercato lo richieda. Del resto piattaforme di questo tipo riescono ad avere successo solo se i “followers”, ossia coloro che seguono il canale, si moltiplicano giorno dopo giorno. In questo modo gli sponsor iniziano ad interessarsi a voi e al vostro progetto e ad ogni click i guadagni aumentano. Il contro di questo ultimo tipo di occupazione? Il tempo! Paradossalmente, se si cerca di lavorare da casa per avere maggior tempo libero, con un lavoro autonomo, che sia fuori o dentro le mura domestiche, è quasi impossibile! Modificare, gestire, informarsi per rendere migliore il proprio spazio on line richiede tantissimo tempo e se cercate qualcosa di poco impegnativo siete fuori strada. Valutate dunque attentamente ogni progetto e soprattutto che tipo di vita avete in mente: il resto verrà da sé. Silvia Bottacchiari


EBOLA: info e curiosità sul virus più temuto degli ultimi mesi. La “Febbre emorragica da virus Ebola”, o meglio nota solo con il diminutivo “Ebola”, è una malattia virale piuttosto grave nota già fin dal 1976 ma che ora, con la sua diffusione in Guinea e in altri stati del mondo, ha iniziato a fare più paura. I primi focolai si sono sviluppati in Africa, precisamente nelle zone del fiume Ebola, nella Repubblica Democratica del Congo e in Sudan. Tuttavia, la vera origine di questo virus così letale non è ancora ben chiara, ma è verosimile che possa essere stato trasmesso dal pipistrello della frutta o da alcune specie di primati, nonostante il virus non provochi in loro alcun effetto. Proprio il contatto con questi animali infetti ha portato il contagio di numerose persone in villaggi e zone dell’Africa in cui è diffuso il consumo di carne cruda o la manipolazione di animali della foresta. Ma il contagio da persona a persona avviene per contatto con il sangue o altre secrezioni corporee (feci, urine, sperma, saliva,) di persone precedentemente contagiate. Inoltre, da non sottovalutare, si può contrarre la

malattia nel momento in cui si utilizzano oggetti non sterilizzati, dunque infetti dal virus, quali lenzuola sporche, aghi e vari utensili. Ma vediamo più da vicino quali sono le notizie effettivamente vere e quali meno vere su Ebola. No trasmissione casuale. Il virus non si trasmette in luoghi pubblici se non se ne ha un contatto diretto. Nuotando in mare o in piscina, toccando denaro o prodotti alimentari, viaggiando in aereo o essendo punti da una zanzara non vi è pericolo di trasmissione.

No trasmissione casuale.

Il virus non si trasmette in luoghi pubblici se non se ne ha un contatto diretto. Nuotando in mare o in piscina, toccando denaro o prodotti alimentari, viaggiando in aereo o essendo punti da una zanzara non vi è pericolo di trasmissione.

Non si trasmette per via aerea.

Nonostante il virus in sé sia soggetto a modificazioni genetiche, numerosi studi consultabili ufficialmente su internet hanno dimostrato che tali cambiamenti non potrebbero mai modificare le vie

di trasmissione. Per essere trasmesso tramite l’aria dovrebbe replicarsi nelle cellule delle vie respiratorie ma ciò è stato dimostrato inverosimile in quanto il virus va a colpire solo il fegato e i vasi sanguigni.

Esiste un vaccino/cura?

Attualmente non esiste un vaccino o una cura specifici per questa malattia che, peraltro, ha una mortalità circa del 50%. Tuttavia, come è accaduto per alcuni individui americani, se preso in tempo il virus può essere annientato con cure non specifiche quali forte idratazione e nutrizione del soggetto colpito e somministrazioni di farmaci antipiretici.

Perché il virus sarebbe devastante in zone industrializzate?

Per ora la maggior diffusione del virus c’è stata in zone scarsamente urbanizzate e industrializzate del mondo; dunque il contagio c’è stato ma non si è allargato a macchia d’olio. Tale grave situazione potrebbe verificarsi invece qualora il virus dovesse colpire una città densamente popolata. In quel caso, soprattutto poiché l’incubazione di Ebola dura anche alcuni giorni, il virus potrebbe diffondersi rapidamente e facilmente in diverse zone e creare una vera e propria epidemia.

Silvia Bottacchiari

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Costruiamo “Costruiamo un nuovo Umanesimo in cui l’uomo sappia interrogare la Natura”

Intervista all’Assessore ai Beni culturali, allo sviluppo e alle attività produttive Virginio Melaranci

Un’intervista all’insegna dello sviluppo e della valorizzazione del territorio quella con l’Assessore Melaranci. Dal restauro e riqualificazione del Palazzo Sforza Cesarini, al ciclo di conferenze sulle attività paesaggistiche, fino alle novità per il Natale 2014. Scopriamo insieme il punto di vista dell’assessore architetto sulla “città giardino”.

Iniziamo col parlare del Palazzo Sforza Cesarini. Con l’amministrazione Gabbarini il palazzo è tornato a nuova vita e si sono incentivate le iniziative aperte al pubblico, una su tutte la mostra dell’artista Paladino, inaugurata in concomitanza con la scorsa edizione dell’Infiorata. Ad oggi il riscontro auspicato per quanto riguarda la partecipazione del pubblico c’è effettivamente stato? C’è stato un boom di interventi e dunque per noi un importante riscontro economico. Questo ovviamente non ci consente di “adagiarci sugli allori” ma comunque siamo contenti di aver centrato la vocazione di questo splendido complesso monumentale composto dal palazzo e dal parco che lo circonda. Valorizzando quest’area abbiamo posto l’accento non solo sull’ importanza paesaggistica e architettonica del luogo ma sulle possibilità che offre ai visitatori, i quali trovano così un luogo di incontro ed identità culturale. 8

A proposito delle iniziative proposte, ci può illustrare in che cosa consiste il ciclo di conferenze su “Architettura e Natura” che si terranno fino al 27 Novembre e gli obiettivi che ci si propone di raggiungere? Fin da subito abbiamo fortemente voluto che il tema del “paesaggio” caratterizzasse le attività del Palazzo Sforza Cesarini. Di solito, quando si parla di territorio si tende a farlo puntando l’attenzione sulla conservazione e sulla difesa, ora dallo scempio ambientale, ora dall’inquinamento ecc.. Noi, ovviamente continuando a difendere il territorio, vogliamo tuttavia essere propositivi e ragionare secondo una logica di sviluppo, non solo di conservazione. Del resto, il paesaggio è il calco dell’anima dell’uomo, dunque se non siamo in grado di interrogare la nostra natura, non riusciremo a costruire nuovi paesaggi e a proiettarci nel futuro. Noi dobbiamo costruire un nuovo umanesimo in cui l’essere umano è al centro della natura ed è in grado di progettare, non solo di salvaguardare. Questi sono i temi del ciclo di conferenze al Palazzo Sforza, che vede la partecipazione di numerosi esperti e che, tre l’altro, si è aperto e sta proseguendo con un certo spirito di avventura. Tornando all’Infiorata, sappiamo che questo evento rappresenta una grande possibilità per la città di Genzano in termini economici ma, secondo lei, esistono altre possibilità che attirino il turismo per questo territorio? Insomma, dove si può intervenire per sfruttare le potenzialità che i Castelli Romani intrinsecamente offrono? Fin da subito abbiamo fortemente voluto che il tema del “paesaggio” caratterizzasse le attività del Palazzo Sforza Cesarini. Di solito, quando si parla di territorio si tende a farlo puntando l’attenzione sulla conservazione e sulla difesa, ora

dallo scempio ambientale, ora dall’inquinamento ecc.. Noi, ovviamente continuando a difendere il territorio, vogliamo tuttavia essere propositivi e ragionare secondo una logica di sviluppo, non solo di conservazione. Del resto, il paesaggio è il calco dell’anima dell’uomo, dunque se non siamo in grado di interrogare la nostra natura, non riusciremo a costruire nuovi paesaggi e a proiettarci nel futuro. Noi dobbiamo costruire un nuovo umanesimo in cui l’essere umano è al centro della natura ed è in grado di progettare, non solo di salvaguardare. Questi sono i temi del ciclo di conferenze al Palazzo Sforza, che vede la partecipazione di numerosi esperti e che, tre l’altro, si è aperto e sta proseguendo con un certo spirito di avventura. Forse un po’ in anticipo, ma parliamo della stagione invernale e in particolare del Natale 2014. Quali sono le iniziative, di modeste o grandi dimensioni, che l’amministrazione ha pensato di attuare per le prossime festività? Con molto piacere ci tengo a parlare di una novità assoluta per il periodo di Natale nella città di Genzano. Quest’anno abbiamo investito molto sulla costruzione di luminarie spettacolari presenti sulle strade principali del centro storico. Non si tratterà delle solite illuminazioni fisse ma di un gioco di luci che ricorderà le stelle e il firmamento in generale. Dunque assolutamente un’attrazione da vedere. Vi saranno poi attività promo commerciali per i negozi della zona e saranno organizzate numerose mostre e visite guidate al Palazzo Sforza. Da non dimenticare le attività di strada come mercatini, giochi e concerti per allietare le festività. Silvia Bottacchiari



Arte Enogastronomica

I funghi

Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

Selvatici o coltivati, alcuni semplici consigli per il consumo

sono oltre duecentomila specie20,00 saporito. Gli ovoli, chiamati nell’ane 06CiNovembre ore

di funghi selvatici ma i commestibitichità “cibo degli dei” sono funghi li , in proporzione, non sono tanti, che catturano anche alla vista con il per cui se non si è veramente espercolore giallo zolfo del cappello e il bo nel tempo ti è meglio non raccoglierli da soli, bianco candido delle lamelle e del te e intolleranze alimentari mentre i coltivati, anche se di minor gambo. Possono essere consumapregio,sono tutti commestibili e reti chiusi o aperti. Nel primo caso, arsi mangiando peribili tutt o l’anno. Quelli spontanei quando hanno ancora una forma a di Roberta Ferruti, cuoca per passione e professione di maggior pregio sono gli ovoli e i a uovo, perchè sono avvolti da un porcini mentre tra i coltivati la fanvelo bianco che racchiude il gambo no da padrone i cosi detti “Champie parte del cappello, sono più pregnon de Paris” ossia i prataioli. Per giati . Il modo migliore per gustarli far si che tutti i funghi sviluppino il è prepararli crudi in insalata ,tagliati più possibile il valore gastronomico io creativo di ortaggi, verdure e frutta.. a lamelle più o meno sottili nel senprincipale, cioè il profumo, dopo so dell’altezza conditi solo con olio l’acquisto la fase più delicata è la e limone senza l’aggiunta di rucola loro pulitura. Non si dovrebbero lae parmigiano, come spesso vengono a di Roberto Dominizi, Chef di “Ratatouille” vare ma pulire a secco grattando le serviti, che reputo un vero crimine parti terrose o se non si riesce, pugastronomico. Quelli aperti possolirli con un panno umido sfreganno essere cucinati come tutti gli altri doli con attenzione e delicatezza. funghi. I porcini differiscono dalla Nel caso di funghi particolarmente maggiorparte dei funghi in quanto sporchi si possono immergere in parte e fasi della degustazione del vino: analisilavisiva, siva, inferiore del cappello preacqua tiepida e velocemente strosenta, anziché lamelle, una struttuva, gustativa in tre lezioni. finarli senza fargli assorbire acqua, ra spugnosa con colore che varia a a di Roberto Bianchi, sommelier e docente metterli a scolare ed asciugarli bene. A questo er of Food di Slowpunto Foodalcuni tipi come gli ovoli , i porcini e i prataioli andrebbero privati della sottile buccia che ricopre il cappello senza gettarla ma utilizzarla ,insieme ad alcune parti del gambo meno integre, per preaggio nella culturacon la pararestoria salse. eSenella si cuociono con degustazioni, curiosità e approfondimenti. enti. sottile buccia, che è sempre un po’ viscida, aggiungere nella padella a del Prof. Marco Bertona di ADeMaThe un goccio d’aceto che porterà via ciazione Degustatori e Maestri del The) quella sensazione a volte non troppo piacevole. Questi funghi pregiati vanno cotti senza coperchio e a fuoco vivace perchè la veloce uscita dell’acqua ne valorizza il sapore ed il profumo lasciandogli la piacevole i, palline e … la tua giorni dedicati edicati alla consistenza. Gli fantasia! altri , menoDue pregiaione diti,addobbi personalizzati. vanno cott i a fuoco lento e a recipiente coperto per ottenere un a dello staff diammorbidimento Très Chic ed un sugo 10

salute vien mangiando …

5 Novembre ore 18,30

lture a tavola

vembre ore 20,00

pariamo a bere

e dalle ore 16,00

opriamo il mondo del Tè

e

a ghirlanda ed è … Natale!

zioni: Via Guido Nati, 14/16/18 Velletri Tel.: 06 9640603

seconda dell’albero presso cui crescono . Quello del castagno, di colore più scuro, è il più apprezzato perchè più gustoso. I porcini possono essere cucinati in tutti i modi ,i cappelli anche alla griglia conditi semplicemente con olio extravergine, mentre i piccoli quelli che hanno il cappello non più grande del gambo possono essere serviti crudi come gli ovoli. Ho parlato solo di questi due funghi perchè sono gli unici, tra i più consumati, che per il momento non possono essere coltivati in serra ma , se coltivati, lo vengono con il sistema della micorizzazione cioè l’inserimento di spore nel terreno adatto come si fa anche con i tartufi. Infine un consiglio per gustare al meglio gli “Champignon de Paris”, i pù comuni funghi coltivati, tagliati crudi a fettine come gli ovoli, conditi con olio extravergine ,pepe, sale, accompagnati a cuore di sedano e formaggio tipo Emmentaler.


La salute vien mangiando … - Il cibo nel tempo - Diete e intolleranze alimentari - Curarsi mangiando A cura di Roberta Ferruti, cuoca per passione e professione

Sculture a tavola Intaglio creativo di ortaggi, verdure e frutta.. A cura di Roberto Dominizi, Chef di “Ratatouille”

Impariamo a bere Le tre fasi della degustazione del vino: analisi visiva, siva, olfattiva, gustativa in tre lezioni. A cura di Roberto Bianchi, sommelier e docente Master of Food di Slow Food

Scopriamo il mondo del Tè Un viaggio nella storia e nella cultura del tè con degustazioni, curiosità e approfondimenti. enti. A cura del Prof. Marco Bertona di ADeMaThe (Associazione Degustatori e Maestri del The)

Una ghirlanda ed è … Natale! Nastri, palline e … la tua fantasia! Due giorni dedicati edicati alla creazione di addobbi personalizzati. A cura dello staff di Très Chic

I corsi partiranno al raggiungimento del numero minimo di partecipanti Per info e prenotazioni: Via Guido Nati, 14/16/18 Velletri Tel.: 06 9640603


CANILE COMUNALE DI VELLETRI Via di Carano

Vengo via con te

Adotta un cane Canile Comunale di Velletri ass.veliterna.tutela.del.cane@gmail.com

SARA

“...quante volte al giorno poggiando una zampa sulla porta imploro di uscire per sempre da questa gabbia ogni notte mi chiedo perchè sono qui solo ogni volta rivedo i volti della mia famiglia la stessa che mi ha abbandonato... ...portarmi a casa può essere un salto nel buio ma io saprò ridare luce alle tue giornate percorreremo i passi della vita insieme correremo veloce finchè sarò giovane ci appisoleremo insieme nel salotto quando sarò più anziano ma nei miei occhi finchè non si spegnerà il bagliore della mia coscienza ci sarai sempre tu fino all’ultimo respiro io ti sarò fedele come solo un amico vero sa fare... ...dammi una possibilità posa la tua mano sulla mia zampa portami a casa con te...” firmato: un Cane del canile Grazie a Dante per averci prestato la sua zampa, che ha dato voce alla storia dei suoi 100 compagni...

Orari apertura al pubblico: Lunedì, Mercoledì, Giovedì, e Venerdì 9,30 - 13,30 Martedì 12,00 - 16,00 Domenica 8,30 - 12,30 Chiuso Sabato e Festivi Recapiti telefonici: Ufficio diritti animali 06.96158492 Canile Comunale 06.96453459 - 338.7034771

Novembre 2014 - Canile Comunale di Velletri (Roma) Non sappiamo in che modo è stato ferito, probabilmente investito da una macchina, Bimbo ha una zampetta quasi certamente rotta, domani gli verrà fatta la lastra per accertare le sue condizioni e se potrà recuperare l’uso della zampa, al momento è sotto terapia antibiotica e antidolorifica. Dicono le volontarie di lui: “...è un Bimbo bellissimo, la prima volta che sono entrata nel suo box ha poggiato la testa sul mio petto e piangeva, la zampetta alzata per il dolore...” - “...ha gli occhietti impauriti ma basta una vocina per far diventare la sua codina tutta scodinzolante...” Bimbo è un simil bracco di circa un anno, è ancora un cucciolotto, taglia medio contenuta, pesa 15 kg. Siamo in attesa dei vari accertamenti comprese le analisi della leishmania. LE FOTO NON RENDONO GIUSTIZIA ALLA SUA BELLEZZA, VENITE A CONOSCERLO DI PERSONA E VI RENDERETE CONTO DI QUANTO E’ MERAVIGLIOSO! Adottabile solo al centro-nord Italia previ a visita di preaffido. Non ci contattate su Facebook ma ai seguenti numeri di telefono o indirizzi mail: Ufficio Adozioni: 06.96453459 lun-ven orario 10-13 Claudia: 338.7034771 adozionicanilevelletri@gmail.com Silvia: 339.2208552 canile.velletri.silvia@gmail.com Caterina: 333.9726087 Ufficio Diritti Animali: 06.96158492

zione

Lettera alla Reda

azio all’interno gratuitamente uno sp to fer of to sta è ci la realtà del Canile Qualche mese fa conoscere ai cittadini far di a, ne fi al a ist bblicati sulla rivist di questa riv lora dei 30 cani pu al eDa . qu tri r lle Pe . Ve ne di to adozio Comunale metà di loro ha trova la r , pe te la sa io ro cc olo cu e ns ti tra adul ione di No ne ringrazia la redaz ti zio era cia ov so ric as a ati str on no nd sto la i cani abba trata nei confronti de a molti la sensibilità dimos ione che ha regalato raz bo lla co a cu ofi pr la r pe presso il canile e a famiglia. iore, all’interno di un di loro una vita migl Claudia Cirulli

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ne Veliterna Tutela

zio Presidente Associa

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BIMBO Se volete invece fare una donazione, anche piccola: ASSOCIAZIONE VELITERNA TUTELA DEL CANE IBAN IT16 O051 0439 491C C001 0522 185 - Causale: PENSIONE CUCCIOLI


ALTA FORMAZIONE DEL PERSONALE, ORGOGLIO E IMPEGNO DEL GRUPPO DESERTI Il gruppo Deserti punta da sempre alla costante formazione dei dipendenti per rimarcare uno dei suoi obiettivi primari: l’attenta conoscenza di ogni prodotto in vendita. Per far si che questo si realizzi, il CdA del Gruppo Deserti ha incaricato l’efficiente Ufficio Risorse Umane che ha attivato tavoli di lavoro durante i quali sono stati individuati i reparti per i quali l’alta formazione dovesse essere messa in campo. Si è così attivata una collaborazione con la “Carrefour Funzione formazione” quindi con l’università dei Sapori di Perugia per la formazione dei manager dei punti vendita e degli “specialist” dei settori cosiddetti “Freschi” ovvero i reparti di gastronomia, macelleria e pescheria, mentre per quello di ortofrutta è già previsto un corso ad hoc nel 2015. Il primo ciclo di formazione ha coinvolto quattordici dipendenti dei reparti macelleria. I manager dei reparti assieme ai cosiddetti specialist (per intenderci, i capireparto, ndr) hanno seguito 32 ore di lezione tra teoria e pratica durante le quali il docente, il dott. Lucio Tabarrini, ha insegnato loro le principali tecniche di lavorazione dei vari tipi di carni, i metodi di conservazione, le tecniche di preparazione dei “pronti a cuocere”, fino al miglioramento dei resi nei reparti. Senza mai mettere in secondo piano l’importanza di seguire il cliente dando anche

l’opportunità di fare richiesta al reparto di ordinazioni particolari con un opportuno tempo di preavviso. A seguire si è svolto il corso di alta formazione per gli addetti alla gastronomia. Tredici dipendenti, manager e specialist, che hanno seguito 32 ore di lezione tenute

è stato tenuto dal dott. Marco Pedol per il reparto pescheria. I quattordici partecipanti hanno seguito lezioni sulla grande varietà di pesce e molluschi,

I manager dei reparti insieme agli specialist

dal dott. Renzo Fantucci, sulle tecniche espositive e di merchandising, sulle tecniche di lavorazione e conservazione di salumi, latticini e prodotti di gastronomia vari, sulle tecniche di taglio dei salumi e dei formaggi, confezionamento, oltre ad acquisire importanti elementi di sicurezza e igiene degli alimenti. I reparti di gastronomia dei punti vendita Carrefour – Gruppo Deserti sono da sempre un fiore all’occhiello per la varietà e l’alta qualità dei prodotti. L’ultimo corso dell’anno 2014

sull’igiene e la freschezza, sui vari metodi di lavorazione e pulizia del prodotto. Chi entra in uno dei sette punti vendita del Gruppo Deserti è sempre accolto con un sorriso e da oggi può essere ancora più sicuro di poter contare su un personale selezionato, formato e costantemente aggiornato che può guidarlo, dall’acquisto di un prodotto fino alla sua migliore preparazione fornendo consigli e gustosissime ricette. 13


Territorio Velletri

Il teatro Artemisio da il via alla nuova stagione tutta dedicata a Eduardo De Filippo Gennaro Duccilli, Graziano Cedroni, Maura Dani e Luigi Onorato

Comunicato stampa Pregevole intervento portato avanti dalla Bioristoro Italia in zona Tribunale

Operativo e funzionale il nuovo centro cottura per i pasti delle scuole di Velletri

Con l’inizio del nuovo anno scolastico ha ufficialmente aperto i battenti il nuovo centro cottura per la preparazione dei pasti delle scuole materne ed elementari di Velletri. L’importante intervento è stato portato avanti dalla società Bioristoro Italia, affidabile e stimata azienda che da circa trenta anni opera del settore della ristorazione collettiva e che gestisce con soddisfazione il servizio mensa scolastica in molteplici Comuni della Regione Lazio oltre poi a case di cura, caserme ed altre diverse attività sempre legate nell’ambito della ristorazione. Il centro cottura di Velletri è stato realizzato in un ampio stabile tutto in un piano nel quartiere San Giovanni Battista, di circa 400 mq, che ha ora al suo interno tutti gli spazi, le aree, le caratteristiche e le attrezzature necessarie per svolgere al meglio il delicato servizio con un elevato standard qualitativo, il tutto poi nel rispetto delle varie procedure previste dalle normative vigenti. Il luogo baricentrico individuato dalla società Bioristoro Italia garantisce inoltre di raggiungere in tempi assolutamente contenuti le varie scuole di Velletri dove mangiano i bambini, aspetto questo che rende il servizio ancora più apprezzato e di qualità. Personale continuamente formato si occupa quindi ogni giorno della totalità del servizio mensa, dalla preparazione alla distribuzione dei pasti per i circa 1500 iscritti per le scuole del Comune di Velletri. Un bella notizia per i tanti bambini che mangiano a mensa, per i loro insegnanti e ovviamente per le famiglie. 14

“Abbiamo bisogno del supporto della città tutta”. Questo è stato l’appello lanciato, più volte, durante la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2014-2015, tenutasi lunedì 29 settembre E’ partita già da qualche settimana la prima serie di spettacoli e iniziative promosse dalla direzione artistica del teatro Artemisio Gianmaria Volonté. La prima parte della stagione 2014-2015 è stata presentata all’interno di una conferenza stampa presso il comune di Velletri in presenza di tutta l’ATS (il Direttore Artistico Luigi Onorato, il presidente del CDA Vera Dani, i membri del comitato direttivo Graziano Cedroni e Gennaro Duccilli, il direttore ammnistrativo Gianfranco Cestrilli) del Presidente del Consiglio Daniele Ognibene e del sindaco Fausto Servadio. “Nonostante un anno per niente facile - ha esordito Ognibene - l’ATS in collaborazione sta cercando di fare il meglio di se per proporre una stagione più ricca sia al livello qualitativo che quantitativo”. Questa prima parte di programmazione, che durerà da ottobre fino a Natale, sarà principalmente concentrata sulla figura di Eduardo De Filippo, il grande artista partenopeo di cui proprio quest’anno ricorre il trentennale della scomparsa. Ad aprire la stagione il 4 ottobre lo spettacolo di Pino Ingrosso, “Napoli ed Eduardo, canzoni e parole”, un omaggio al grande Eduardo fatto di musica, parole e poesia. Sabato 11 e domenica 12 è stata invece la volta del teatro Instabile di Aosta, unica compagnia della Valle d’Aosta riconosciuta da Mibact, diretta da Marco Chenevier, talentuosissimo danzatore. La compagnia ha presentato due spettacoli: “Quintetto”, sabato 11 e “La scelta”, domenica 12. Domenica 19 ottobre alle 18 si è ritornati alla scena contemporanea recitata con lo spettacolo “Le notti bianche” tratto dall’omonimo racconto di Dostoevskij scritto nel 1848, un anno prima di essere condannato all’esilio. Oltre a quelli citati, tanti altri sono gli appuntamenti assolutamente da non perdere per questa nuova stagione dell’Artemisio. Oltre

agli spettacoli serali e pomeridiani il teatro nel mese di ottobre proporrà al suo pubblico degli incontri e delle letture proprio sulla figura di Eduardo. A dicembre poi la stagione culminerà con la presenza di Isa Danieli e Danilo Rea, due grandi interpreti di fama internazionale. Parallelamente al cartellone della stagione teatrale, l’ATS nella persona di Sabina Barzilai, membro della direzione organizzativa, ha presentato anche il “Premio Ribalta” il festival internazionale di teatro per le nuove generazione che partirà il 23 ottobre e si concluderà ad aprile 2015. Con questa iniziativa il teatro Artemisio Gian Maria Volonté vuole confermare una delle sue priorità: creare un legame attivo con le giovani generazioni passando attraverso il mondo della scuola. “Vogliamo portare aventi tutto questo - come ha sottolineato il direttore artistico Luigi Onorato – per fare in modo che il teatro venga concepito come parte integrante della città”. Anche il settore musicale quest’anno avrà molto da offrire come si è compreso dalle parole del responsabile Graziano Cedroni. “Il teatro Artemisio è un bene della città, quindi valorizzarlo significa fare del bene a tutta la comunità”. Con queste parole il sindaco Servadio ha inteso sottolineare come tutta l’amministrazione si trovi in sintonia con l’ intenzione dell’ATS, ovvero di riportare il teatro in auge, di trasformare l’Artemisio in un punto di riferimento irrinunciabile per tutta la città di Velletri. Per questo l’Associazione Teatro Artemisio ha bisogno della partecipazione e del sostegno della cittadinanza tutta, elemento imprescindibile affinché si possa sperare in un continuo miglioramento della proposta teatrale, perseguendo l’obbiettivo di garantire al nostro teatro un futuro certo e una posizione di rilievo all’interno del panorama artistico e culturale locale e nazionale. Ad oggi, le cose non vanno come dovrebbero: il teatro va avanti esclusivamente grazie al lavoro gratuito e volontario degli organizzatori e del personale adibito alle esigenze tecniche. La Regione fino ad adesso non ha contribuito di un solo euro nonostante le reiterate promesse. In queste condizioni, l’aiuto della cittadinanza è più che determinante affinché il teatro continui a vivere nella città, contribuendo a formare una coscienza artistica più consapevole, creando spirito di partecipazione e coinvolgendo tutti perché ognuno deve comprendere il vero significato del teatro ovvero puro e semplice nutrimento per la mente e per lo spirito. Per info sui costi di biglietti e abbonamenti potete visitare il sito www.teatroartemisio.it. Maria Rita Cappucci



Make up d’autunno, voglia di osare Nero grintoso

Betty Blue

Rosa lucente: make up nude

Punta tutto sulla luminosità il make up del prossimo autunno che si tinge di rosa. Questa tonalità molto tenute, capace di creare giochi di velature sono su tono, regala al viso un’aria fresca e radiosa. Il segreto sta nel fondotinta che non va scelto troppo scuro e coprente. Meglio una CC creme tra il rosa tenue e il dorato per mettere in evidenza la trasparenza della pelle. Per avere un aspetto ancora più luminoso e radioso, sfuma un fard in tinta sugli zigomi. Anche l’ombretto rosa risveglia il colorito stendilo su tutta la palpebra senza dimenticare un gloss in pendant sulle labbra a concludere l’effetto acqua e sapone. A questo make up abbiamo abbinato un vestito della collezione autunno inverno di Betty Blue.

cipriati, Incarnati in etti rossi, s s o r , a s o r guance e sguardi e t a r lo o c e r palpeb l fil rouge I . ll o r d n a rock 2014-15? o n r e v in / o dell’autunn e voglia o t n e im t r e Tanto div cchi per u r t e m o c , e di osar affrontare la dda. stagione fre

Se ti piace puntare su uno sguardo forte e irresistibile, affidati allo smokey-eye: matita, mascara eyeliner e ombretto rigorosamente neri, sono le uniche armi vincenti per creare un make up irresistibile e senza rivali. Il primo passo fondamentale è dare una definizione agli occhi. Con la punta della matita correggi eventuali imperfezioni, mentre sfumando l’ombretto lungo i bordi verso la parte esterna dell’occhio, potrai avere un effetto molto più sexy. Per avere uno sguardo ancora più intenso basta applicare l’ombretto sopra la piega della palpebra mobile, trucchetto molto utile per ingrandire gli occhi piccoli. Per uno sguardo veramente grintoso mai uscire senza mascara: apre lo sguardo e conferisce un’aria intrigante da vera donna che non deve chiedere mai. Per un make up così grintoso non poteva mancare un completo con giaccone, gonna e t-shirt firmati Denny Rose.

In esclusiva per le nostre lettrici alcune proposte di make up abbinate alle nuove co llezioni autunno-inverno di De nny Rose, Elisabetta Franch i, Betty Blue e Cèline. Perciò aguzzate gli occhi e...

Make up a tinte forti: viola, fucsia e blu elettrico

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Denny Rose

Non solo grigi e neri per i maquillage della prossima stagione. Sulle passerelle delle sfilate, gli occhi sono stati truccati anche con toni accesi e vibranti tra cui il viola e il fucsia. L’ombretto viola dona sem-


3 Elisabetta Franchi

pre fascino e sta bene a tutte perché esalta gli occhi di ogni colore. Vere protagoniste sono però tutte le sfumature del blu e dell’azzurro. Da sfatare che il blu elettrico sia un colore adatto agli occhi cerulei, al contrario dona moltissimo a quelli marroni e neri, mentre sbiadisce i più chiari. L’importante è scegliere la tonalità giusta per creare il contrasto cromatico. Una per tutte è senza dubbio il blu notte. Se scegli questo tipo di make up fai attenzione a non esagerare con il resto del maquillage: lascia la bocca in secondo piano utilizzando gloss luminosi o rossetti dalle sfumature naturali. Per un make up dalle tinte forti vi proponiamo due abbinamenti: uno firmato Elisabetta Franchi e l’altro Cèline. Maria Rita Cappucci Cèline

Trend autunnali per capelli al top

Ora sono baciati dal sole, corposi e dai riflessi luminosi eppure ci hanno già stancate. Stiamo parlando proprio di loro, i nostri amati capelli, un po’ maltrattati da sabbia e salsedine ma forse per questo più naturali e sbarazzini. Così, armate di maschere super nutrienti e oli miracolosi, cerchiamo di ridare corpo alle nostre chiome ribelli e ci ostiniamo a “darci un taglio”, in tutti i sensi, correndo dal parrucchiere dopo l’ultimo tuffo estivo. Del resto le proposte dei migliori hair stylists per l’autunno 2014 girano già da tempo sul web e noi non possiamo che prendere spunto dal loro estro. In esclusiva per le lettrici di Nonsolorosa abbiamo scelto le tre tendenze più glamour per i prossimi mesi. Siete pronte?

1. Più onde per tutte!

Il liscio perfetto da brava ragazza sembra arrancare sempre di più nel mondo delle acconciature e le onde prendono inevitabilmente il suo posto. Stop con piastre e spazzole tutti i giorni, lasciamo spazio alle asciugature naturali, aiutandoci solo con un po’ di styling modellante. Il mosso dell’autunno 2014 ricorderà le famose “beach waves” estive: un effetto questo da ottenere con un leggero taglio scalato sulle punte che regalerà ancora più movimento.

2. Bob, lob e chi più ne ha più ne metta

Caschetto, carré, o bob (come si dice ultimamente): chiamatelo come volete ma non vi libererete di lui nemmeno quest’anno.

Il famoso taglio corto, un po’ vintage e un po’ “donna dinamica”, si reinterpreta ma mantiene il suo fascino. No ai tagli pari e netti, sì alle asimmetrie e ai giochi di lunghezze. Che sia pixie bob, cortissimo e sbarazzino, o long - bob, all’altezza delle spalle, l’importante è sfoggiarlo! E per chi non vuole rinunciare a chiome lunghissime arriva il faux - bob, un taglio corto finto, ottenuto nascondendo parte dei capelli dietro la nuca. Di gran moda tra le star di Hollywood!

3. Sfumature? No grazie!

Fino ad agosto ne abbiamo visti “di tutti i colori”: degradé, ruffle, shatush, balayage… No, non sono strani piatti dai nomi orientali, ma tecniche di colorazione dei capelli che garantivano (o quasi) effetti schiarenti naturali donando lucenti riflessi. Nonostante ora si trovino in commercio sempre più prodotti per queste tecniche fai da te, il diktat autunnale in fatto di colore è ferreo: stop ai colpi di luce e via al colore pieno. Che sia rosso, nero o biondo, l’importante è che sia compatto. Niente chioma “bicromatica” o strani effetti “ricrescita”. Puntate tutto sulla brillantezza e sulla qualità della tintura e l’effetto sarà davvero sorprendente!

Silvia Bottacchiari

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Eventi

Eventi

BiblioUP Festival. La cultura per tutti i sensi Nemi 24-26 ottobre 2014

Escher-mania: grande successo per la mostra a Roma dell’artista olandese “Sono andato nei boschi di Baarn, ho attraversato un ponticello e davanti a me avevo questa scena. Dovevo assolutamente ricavarne un quadro!” Con queste parole, Maurits Cornelis Escher allude alla litografia dal titolo “Tre mondi”, in cui superficie, profondità e riflesso, sono poste su un unico piano, quello dell’acqua, che accavalla mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore. Con oltre 150 opere, tra cui i suoi capolavori più noti come Mano con sfera riflettente (M.C. Escher Foundation), Giorno e notte (Collezione Giudiceandrea), Altro mondo II (Collezione Giudiceandrea), Casa di scale (relatività) (Collezione Giudiceandrea) è stata inaugurata a Roma, al Chiostro del Bramante, una grande mostra antologica interamente dedicata all’artista, incisore e grafico olandese, che ne contestualizza il linguaggio artistico e racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili i quali, grazie alla sua arte e alla sua spinta creativa, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica. La mostra Escher vuole sottolineare l’attitudine di questo grande artista a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere quanto la sua regolarità geometrica sia capace di diventare magia e gioco. Proprio per questo, all’interno del percorso espositivo, seguendo letteralmente lo sguardo di Escher, il visitatore è invitato a vivere un’esperienza giocosa, che fa capire l’origine e il perchè 18 della sua arte, permettendo di

sperimentare in prima persona e di comprendere le illusioni e gli inganni visivi a cui inducono le opere. Attraverso alcuni pannelli, la mostra fa vivere le illusioni ottiche insite nei lavori del grande artista, dando la possibilità di capirne l’origine e i meccanismi. Oltre ai pannelli, è possibile vivere tre diverse esperienze percettive: una parete colma di sfere concave e convesse, dove il visitatore potrà fotografarsi, intuendo così l’effetto distorsivo della legge di riflessione tanto cara ad Escher; la stanza degli specchi che, attraverso una riproduzione infinita dello stesso elemento, spiega l’illusione tridimensionale dell’opera intitolata Profondità e la parete “optical” che darà al visitatore, un incredibile senso di profondità illusoria. Sono tante le chiavi di lettura per comprendere l’universo di questo mito della grafica contemporanea un genio complesso che attinse a piene mani da vari linguaggi artistici e li fuse in un nuovo e originalissimo percorso che ancora ci emoziona. E costituisce senza dubbio un unicum nel panorama della storia dell’arte. Maria Rita Cappucci

ESCHER

a cura di Marco Bussagli dal 20 Settembre 2014 al 22 Febbraio 2015 Roma, Chiostro del Bramante www.chiostrodelbramante.it

Si inaugura a Nemi la prima edizione di Biblioup, il festival dal basso organizzato dalla Bibilioteca dei Castelli Romani. Concerti, reading e laboratori. Tra gli ospiti spiccano Paolo Di Paolo e Simone Cristicchi. Si può innovare con la cultura? Questa è la sfida che il Consorzio della Biblioteca dei Castelli Romani si è posto organizzando tre giorni di festival trasversale che si svolgerà in varie aree della città di Nemi. A inaugurare il festival il 24 ottobre sarà una tavola rotonda che avrà come tema proprio quello di innovare con la cultura: ne parleranno, tra gli altri, il Professor Luciano Hinna, il Presidente della Commissione Cultura al Parlamento Europeo Silvia Costa, il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Dario Franceschini, l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera. Successivamente il festival occuperà l’intera città per tre giorni invadendo il borgo, i suoi palazzi e suoi negozi, le sue scuole, i suoi istituti religiosi, i suoi centri sportivi, i bar, le vie e le piazze. Nemi sarà in grado di rappresentare tutto ciò che le biblioteche possono oggi offrire al pubblico e sarà al tempo stesso teatro di un caledoscopio di eventi. Il festival proporrà una diversificata offerta culturale: laboratori, musica, corsi di cucina, di ricamo, di yoga eventi teatrali. A testimonianza dell’amore per la lettura saranno presenti, tra i vari, gli autori Fabio Stassi che presenterà L’ultimo ballo di Charlot sabato 25, Paolo Di Paolo che domenica 26 al mattino presenterà il suo libro Mandami tanta vita e nel pomeriggio guiderà un percorso tra le opere del grande scrittore Andrea Camilleri, che interverrà in video. Grande protagonista anche la musica con una serie di incontri dedicati alla musica classica - con il coro polifonico diretto da Giovanna Marini-, al jazz - con la band Ipocontrio sabato 24 -, e anche al rap: la cantante calabrese Loop Loona farà una tappa del suo Senza Fine Live Tour sabato 25. E come evento conclusivo del festival voce e chitarra di Simone Cristicchi per raccontare il suo progetto Magazzino18. Qui di seguito una selezione dal programma suddivisa per percorsi.

Per chi ama ascoltare (musica, reading, lectio magistralis ….)

• Rock Band Live. Un grande concerto durante il quale si alternano tre gruppi musicali Lo Spinoso, Piano for airport, Wrongonyou! Sabato 25 ore 18.00


• Radio3. Dei delitti e delle pene. 150 anni dopo Beccaria. Intervengono: Laura Zanacchi, Antonio Turco, Alessandro Portelli. Domenica 26 ore 15.00 • Aurelio Picca presenta Mandami Tanta Gioia. Dialogo con l’autore Aurelio Picca. Interviene Marco Nocca. Domenica 26 ore 17.00 • Andrea Camilleri parla al pubblico di Biblioup. Paolo Di Paolo ci guida in un percorso tra le opere del grande scrittore che interverrà in video. Tutti i lettori sono invitati a portare il libro di Andrea Camilleri che più hanno amato. Domenica 26 ore 18.30 • Musica sacra: quella colta e quella del popolo. Con il coro polifonico diretto da Paola Ghico e il Coro Popolare diretto da Giovanna Marini. Domenica 26 ore 20.00

Per chi ama guardare (pittura, design, teatro, danza, cinema...)

• I Castelli del RE. Design artigianale dei rifiuti. Mostra, installazioni, laboratori di famosi designer sul tema del riciclo. Venerdì, Sabato e Domenica • Osserviamo il cielo dai telescopi dalla terrazza di Nemi. Sabato 25, dalle 19.00 in poi • Senso di Roccia. L’uomo e la sua passione di andare oltre il limite. Performance di parole, immagini e musica. Sabato 25, ore 19.00 • Alma Flamenca. L’intensità e la sincerità espressiva del Flamenco nel lo spettacolo della compagnia Visual Arts Department. Regia a cura di Antonio Di Vaio. Domenica 26, ore 18.00

Per chi ama fare e saper fare (laboratori di cucina, ricamo, ceramica, design, sport...)

lievito madre con e senza glutine. Venerdì 24 ore 15.00 • Mastro Birraio. Corso di produzione di birra in proprio. Sabato 25 dalle ore 16.00 • Aghi, ferri, uncinetti. Laboratorio di ricamo e artigianato femminile. Sabato e domenica ore 10.00 • Lo sport ...quello che si conosce di meno. Rugby, hockey, floorball, scherma, ginnastica artistica. Domenica dalle 10.00 alle 13.00 - dalle 15.00 alle 19.00 Palestra della scuola. Info e prenotazioni Cell: 392 95 45 964 Email: info@biblioup.it Il programma completo è disponibile sul sito www.biblioup.it

• Mettere le mani in pasta. Laboratorio di

Concerti

Palalottomatica: 6 novembre DEEP PURPLE, Teatro Brancaccio: 20 novembre ALESSANDRO MANNARINO

Teatro e cinema

Teatro Artemisio Gianmaria Volonté: 23 ottobre e 24 ottobre “L’ARTE DELLA COMMEDIA” compagnia Artemisia 28 ottobre ore 17.30 presentazione del libro EDUARDO DE FILIPPO Scavalcamontagne, cattivo, genio consapevole di ITALO MOSCATI Roma Auditorium della Conciliazione, dal 16 al 25 ottobre FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ROMA.

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Nonsolo...

gusto!

a cura di Silvia Bottacchiari

Melanzane sott’olio. L’estate si conserva in barattolo Sono un classico della cucina italiana e non possono mancare nella dispensa domestica. Perfette come antipasto o come spezza fame accompagnate da pane fresco, le melanzane sono gustosissime in estate ma si trovano ancora anche in questo periodo. Che aspettate, preparate questa facile conserva per gustarle tutto l’anno. Per ottenere due barattoli da 500 g l’uno pulite 2 kg di melanzane e tagliatele a listarelle. Ponetele in un contenitore aggiungendovi un po’ di sale e ripetete l’operazione più volte. Schiacciate gli strati ottenuti con un peso per eliminare l’acqua in eccesso e lasciate riposare per una notte. Scolate le melanzane e sciacquatele sotto l’acqua corrente. Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola con un litro abbondante di aceto bianco e fate cuocere le melanzane per circa 5 minuti fino al bollore. Scolatele e ponetele in un barattolo con qualche spicchio d’aglio, prezzemolo q.b. e peperoncino a piacere. Ricoprite con olio extravergine di oliva.

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a l o v a t n i e r Settemb zane.

i e melan h c fi i, rint in più h p s g n o u n F u n o r ripartire c 3 ricette pe

Abbandonate insalate di riso, freschi appetizer e pasta fredda! A Settembre si torna in cucina e lo si fa alla grande. Tra ortaggi estivi ancora vigorosi e nuove primizie autunnali, stare ai fornelli non è mai stato così piacevole. Le giornate lunghe e soleggiate e il venticello fresco dall’odor di mosto risvegliano i sensi, soprattutto l’olfatto e il gusto. E così ci ritroviamo, senza nemmeno accorgercene, ricchi di funghi, ora più buoni che mai, fichi, uva, per non parlare di melanzane, zucca e zucchine, speciali ora come in estate. Noi vi proponiamo tre ricette di stagione per ripartire alla grande e allietare il palato. Ora sta a voi cimentarvi e buon appetito!

Fettuccine autunnali con funghi porcini, speck e provola I funghi porcini sono un alimento davvero squisito, ottimo per numerosissime ricette, ma solo se cucinato fresco e di stagione. Abbinatelo con speck e provola e assaporerete l’autunno in un solo piatto. Utilizzate fettuccine fresche, meglio se fatte in casa. In alternativa potete acquistare quelle secche reperibili in tutti i supermercati. Per 4 porzioni pulite 500g di funghi e poneteli in una padella dove avrete fatto soffriggere una testa d’aglio in abbondante olio extravergine di oliva. A parte soffriggete uno spicchio di cipolla tagliata finissima e aggiungetevi 6-7 fette di speck tagliato sottilmente. Scolate la pasta e saltatela nel preparato di funghi, aggiungendovi lo speck rosolato. Impiattate e cospargete con una bella manciata di provola grattugiata.

Crostata di fichi I fichi sono un frutto tipicamente preautunnale e si prestano benissimo per preparazioni dolci o salate. Noi vi consigliamo una crostata semplice e gustosa da assaporare in compagnia. Per la frolla: Impastate a fontana 400g di farina con 2 uova, 200g di zucchero e 200g di burro su una spianatoia. Lasciate riposare in frigo il panetto ottenuto per mezz’ora, poi ponetelo su una teglia e infornatelo per circa 15 minuti a 200°C con dei fagioli secchi sopra per evitare rigonfiamenti. A parte preparare una crema con 300g di fichi sbucciati, 1dl di latte, 100g di zucchero, 40g di farina (meglio se di riso o di mais) e la scorza grattugiata di un limone girando in continuazione con una frusta per almeno 5 minuti. Quando la crema sarà fredda adagiatela sulla base della crostata e guarnite con fichi freschi a piacere.


Tutti attenti durante la lezione

Il Forno Santa Eurosia,il laboratorio dove si sono formati i Bread Specialist

Il momento della panificazione

Il Bread Specialist: la Carrefour-Gruppo Deserti presenta la nuova figura professionale dei propri punti vendita C’è qualcosa di più buono del pane? Se molti sono pronti a rispondere che tanti altri cibi possono piacere più del pane, questo alimento rimane il Re della tavola e l’unico capace di accompagnare ogni pietanza senza confondere il gusto del piatto. Per questi motivi spetta al pane un trattamento speciale e particolare ma anche una presentazione degna del protagonista che ha sfamato, nella storia dell’uomo, interi popoli. Può assumere le forme più variegate e della sua fragranza, gusto e profumo ne sono innamorati praticamente tutti. E allora perché non conoscere il processo di produzione e di vendita del Re della tavola? Una domanda alla quale il Gruppo Deserti ha risposto nel migliore dei modi, organizzando un corso per Bread Specialist che potesse insegnare e trasmettere, ai quindici fortunati partecipanti, tutti i segreti per ottenere e vendere un pane buonissimo. Negli accoglienti locali del Forno Santa Eurosia di Lariano, si è così svolto, il giorno 23 giugno di quest’anno, il corso formativo per Bread Specialist. I quindici partecipanti hanno seguito lezioni orali sulla gestione del processo di produzione del pane, sui diversi tipi di impasto, sulla corretta conservazione dei prodotti, sulle principali norme in materia di sicurezza sul lavoro e di igiene, oltre ad un’integrazione sulle tecniche di vendita, svoltasi nell’aula della formazione

aziendale. Poi sono passati alle prove pratiche che sono state, in realtà, il fil rouge di un unico processo per l’affascinante produzione del pane, con molte incredibili varianti. Hanno imparato vari impasti (quello del pane di Lariano, quello per il pane sciapo, quello per il pane low carb, quello per l’impasto a lievitazione naturale, ecc), come infornare e a quale temperatura i vari tipi di pane, come dosare gli allergeni che si possono aggiungere (sesamo, noci, soia) e come comportarsi nei riguardi dei soggetti allergici, come spezzettarlo. Insomma, nei supermercati Carrefour del Gruppo Deserti sappiamo quanto amore si spenda nel mettere in bella mostra il variegato mondo del pane che giornalmente viene venduto alla clientela (pane di Lariano, di Velletri, pane all’olio, ciabattine, cacchiatelle, ecc). Da oggi in poi dietro il bancone più amato possiamo trovare non solo un venditore qualificato ma anche uno specialista che conosce esattamente ciò che sta vendendo, in grado dunque di dare i migliori consigli. Al termine del corso di formazione, i Bread Specialist hanno ottenuto una spilla che identificherà l’addetto per facilitare il contatto del cliente e hanno partecipato, inoltre, ad una divertente gara aziendale per eleggere la migliore esposizione e il miglior venditore, quello che è stato in grado di aumentare i profitti proprio in quel settore.

Un meraviglioso stand di pane appena sfornato

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Libri

a

face book

Richieste di amicizia Rosario FIORELLO

Gabriele Santoni info@blinkpubblicita.com

Daniele SILVESTRI

Andrea Camilleri Nato a: Porto Empedocle (ag) il 4 settembre 1925 Sito Web: www.andreacamilleri.net Lavoro: scrittore, sceneggiatore e regista Precedenti esperienze lavorative: Regista teatrale. È il primo a portare Beckett in Italia, di cui mette in scena Finale di partita nel 1958 al Teatro dei Satiri di Roma e poi ne cura una versione televisiva con Adolfo Celi eRenato Rascel. Dal la metà degli anni ’50 funzionario RAI, Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970; è titolare della cattedra di regia all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ dal 1977 al 1997 Intraprende la carriera di scrittore, ma solo nel 1994 esce La Forma dell’Acqua, primo romanzo poliziesco con protagonista il commissario Montalbano. Fino ad oggi Andrea Camilleri ha venduto più di dieci milioni di copie.

Il Tempo Un intimo, giocoso catalogo delle donne che nel corso dei secoli gli uomini hanno di volta in volta amato e odiato. Un viaggio di scoperta della seduzione, del sesso e di quel formidabile, irrisolvibile enigma che è l’universo femminile.

Sololibri.net 22

Camilleri è un valentissimo narratore anche in questo scritto, dove dalla memoria trasferisce alla pagina “un fatto, un incontro, una storia, l’impressione di una lettura”

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Andrea Camilleri ha condiviso lo stato di Gabriele Santoni Camilleri sfodera in questa sua ultima fatica e all’età di ottantanove anni, comicità irriverente e spirito satirico, in un miscuglio di riferimenti storici, elementi fantastici e gusto per la beffa, per confezionare una farsa divertente. Con l’occasione critica un regime ipocrita, violento e aggressivo che fece della guerra uno strumento di affermazione, firmando in questo modo anche la propria condanna. Merita di essee letto seppur senza Montalbano? Sì.

Citazioni preferite Le mie opere sono uova fresche di giornata e i miei cassetti sono pieni di cose che riguardano i miei nipoti. Dirò di più. Mi disfo di tutto quanto ha a che fare con un libro non appena l’ho pubblicato. Distruggo le prove del reato, insomma.

La Stampa È un catalogo di 39 figure femminili, storiche o letterarie o personalmente conosciute, tutte per qualche ragione importanti per lui, quello che compila Camilleri nel suo libro di microracconti. Con un’avvertenza: anche gli incontri personali «non potrei giurare che siano realmente accaduti, può darsi che me li sia inventati e poi, col trascorrere del tempo, li abbia creduti veri».


Intervista all’assessore Luca

“Velletri tra sviluppo e sostenibilità” Dai buoni risultati della raccolta differenziata, al “no” alla mega discarica in zona Cinque Archi, fino alla completa realizzazione della “smart city”: così l’assessore Luca Masi ci ha spiegato i progetti in fase di realizzazione da parte dell’Amministrazione comunale e si è soffermato sull’importanza di concepire i lavori in corso con un approccio olistico. In fondo il risultato finale conta più della riuscita delle singole parti. La raccolta differenziata porta a porta prosegue nella nostra città e sembra avere buoni riscontri tra i cittadini. Tuttavia molte zone non sono ancora coperte dal servizio e non mancano episodi di inadempimento alle regole. In quale direzione si muoverà l’amministrazione da qui ai prossimi mesi per migliorare il servizio? La raccolta differenziata interessa a tutt’oggi circa 30mila persone nella città di Velletri. Ciò rappresenta già di per sé un ottimo traguardo perché siamo di fronte alla comunità più grande nella provincia di Roma. Rendere il servizio obbligatorio per i cittadini in modo graduale contribuisce a modificare gradualmente il comportamento delle famiglie e le aiuta ad abituarsi al nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, in modo che il servizio sia efficiente. Certo, l’inadempimento ancora c’è e ci sarà fino a che sarà presente anche solo uno dei vecchi cassonetti per l’immondizia. Stiamo comunque tenendo sotto controllo la situazione e a breve saranno mobilitati 40 volontari esperti nel settore che monitoreranno il territorio. Inoltre abbiamo pensato ad un “sistema gioco” per i bambini delle scuole elementari e medie per far comprendere loro l’importanza della differenziazione dei rifiuti ed abituarli ad essere dei futuri cittadini con un forte senso civico. Alla fine di Agosto si è diffusa la notizia

della costruzione di una discarica nella Zona Cinque Archi, di fatto molto più grande rispetto alle esigenze della sola città di Velletri. Sappiamo che l’amministrazione è stata da subito fortemente contraria al progetto e la situazione è stata discussa in consiglio comunale. Quali sono state le decisioni definitive in merito alla questione? L’amministrazione comunale ha da subito considerato il progetto della discarica come “irricevibile”. Per questo motivo si è mossa tempestivamente su tre fronti: innanzitutto il sindaco ha inviato una lettera agli enti nazionali in cui manifestava la sua contrarietà; la discussione è stata poi portata avanti in consiglio comunale ed in fine si è tenuta un’audizione della Commissione Ambiente in cui sono emersi i pareri contrari della Regione Lazio. Riteniamo dunque inutile e dannosa per ambiente e cittadini la costruzione della discarica, mentre è in progetto la costruzione di un sistema ben diverso di compostaggio dei rifiuti umidi che permetterà, tra l’altro, di produrre energia. Sto parlando di un Impianto di digestione anaerobico (e non “biogas” come erroneamente spesso è definito) che è vòlto a trasformare i rifiuti in assenza di ossigeno a bassissimo impatto ambientale. Velletri: dal progetto plus a “smart city”. Puoi elencarci quali sono state le misure attuate dall’amministrazione e quelle in via di realizzazione che permetteranno la completa conversione della città? Il progetto Plus, al quale ha aderito la città di Velletri, è un’iniziativa sovvenzionata grazie a fondi europei per la realizzazione di una “smart city”. Ciò significherà creare una mobilità sostenibile, il potenziamento di nuove tecnologie e la riqualificazione di aree esistenti. L’amministrazione si sta muovendo su tre fronti principali. 1.Grazie alla costruzione di Via Santa Anatolia verrà collegata la parte ovest della città a quella est e si eviterà il transito pesante sulle vie del centro città. Inoltre è appena partito il servizio di bike sharing che prevede la possibilità di utilizzare biciclette elettriche a pedalata assistita presenti in diverse stazioni per il parcheggio e la ricarica delle stesse.

Masi

Proseguirà e verrà potenziato inoltre il servizio di navette gratuite. 2. L’ex Convento del Carmine è in fase di restauro e riqualificazione e verrà trasformato nella casa della cultura e della musica, un luogo adatto ai giovani, ricco di spazi per numerose attività e accessibile proprio a tutti, in quanto privo di barriere architettoniche. 3. Riduzione del divario digitale. Sarà potenziato il servizio di videosorveglianza con l’installazione di 24 nuove video camere i cui filmati arriveranno direttamente a delle video room fruibili da diverse postazioni. Per i cittadini dotati di uno smartphone sarà poi disponibile un’applicazione che, oltre alla possibilità di segnalare in tempo reale disservizi e situazioni di emergenza o atti non civici, permetterà di ottenere numerose informazioni utili sulla città. Saranno poi installati 5 video wall in tutta la città per rendere suddette informazioni visibili a tutti, anche a chi non possiede uno smart phone. In fine verrà potenziata la rete wi fi, la quale, oltre a rappresentare un importante servizio aggiuntivo, avrà lo scopo di scoraggiare l’installazione di nuove antenne per la telefonia mobile. Parliamo ora dei giovani. In qualità di assessore alle politiche giovanili conosci certamente più da vicino le problematiche di questa fascia sociale. Qual è il progetto che vorresti portare avanti e che pensi possa essere utile per aumentare l’occupazione giovanile, in particolare a Velletri? Credo che l’occupazione giovanile possa aumentare soprattutto se i giovani hanno la possibilità di trovare di fronte a sé una rete di formazione e informazione valida. Spesso infatti, oltre ad un’occupazione vera e propria, mancano loro le informazioni necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro e avviene di frequente che il rapporto tra “formante” e “formatore” sia intermediato da figure accessorie. A questo proposito stiamo lavorando per creare degli sportelli di supporto per i giovani ed inoltre abbiamo aderito all’Euro desk e all’Erasmus plus, due progetti della Comunità europea per l’informazione, la promozione e l’orientamento dei futuri nuovi lavoratori. Silvia Bottacchiari

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CANILE COMUNALE DI VELLETRI Via di Carano

Vengo via con te

Adotta un cane Canile Comunale di Velletri ass.veliterna.tutela.del.cane@gmail.com

SARA

Orari apertura al pubblico: Lunedì, Mercoledì, Giovedì, e Venerdì 9,30 - 13,30 Martedì 12,00 - 16,00 Domenica 8,30 - 12,30 Chiuso Sabato e Festivi Recapiti telefonici: Ufficio diritti animali 06.96158492 Canile Comunale 06.96453459 - 338.7034771

SPANK, passa il tempo sopra la cuccia del suo compagno morto... Da quando Billy, il suo compagno di box è morto, Spank passa il suo tempo sopra alla cuccia del suo amico. Mangiavano sempre insieme e da quando Billy non c’è più, il piccolo Spank vuole mangiare da solo, lontano dagli altri...

SARA aspetta una famiglia Abbandonata, sola, senza cibo né protezione, ormai ridotta pelle e ossa, Sara si è rifugiata in un terreno per dare alla luce i suoi 5 cuccioli... E’ stata una brava mamma per loro: nonostante la vita in gabbia, lei è riuscita a trasmettergli la sua dolcezza, gli ha insegnato a giocare, a vivere. i suoi cuccioli sono stati tutti adottati, ma per Sara nessuna richiesta...

Questa cagnolina è di una bontà estrema, socievole con gli altri cani e con le persone, aspetta solo di trovare una famiglia che la tratti con rispetto e le dia l’amore che non ha mai avuto... Sara è una meticcetta, un po’ labradorina, un po’ lupetta, con qualche parente della famiglia dei cani da caccia... è unica! Ha 3 anni, taglia media circa 18 kg. Oltre ad essere tenerissima con le persone, va d’accordo anche con gli altri cani, ora convive con Fiocco e Romeo. Chippata, vaccinata, sterilizzata, leishmania negativa. Adottabile solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido.

Spank è un cane speciale, buono, tranquillo, amato dai suoi simili e dai bambini, si accontenta di una carezza sul muso. Spank, a volte nei suoi silenzi rivela un po’ di timidezza, di delicatezza, un cane che soffre ma non si lamenta per non disturbare nessuno. L’anno scorso fu abbandonato, la prima vittima dell’estate...

Spank è giovane, è bravo, sa andare al guinzaglio con la pettorina e spesso è uscito a spasso in città, superando anche la prova macchina! A luglio ha partecipato insieme a Billy alla sfilata dei cani del canile in un parco cittadino, dove erano presenti anche cani di privati cittadini che hanno partecipato numerosi, ma lui non si è fatto assolutamente intimidire dalla folla ed è stato bravissimo...

Per favore aiutateci a salvarlo da una vita di sofferenza... Spank ha 2 anni, simil spinoncino taglia media, pesa 19 kg. Chippato, vaccinato, sterilizzato, negativo alla leishmania. Adottabile solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido.

zione

Lettera alla Reda

azio all’interno gratuitamente uno sp to fer of to sta è ci la realtà del Canile Qualche mese fa conoscere ai cittadini far di a, ne fi al a ist bblicati sulla rivist di questa riv lora dei 30 cani pu al eDa . qu tri r lle Pe . Ve ne di to adozio Comunale metà di loro ha trova la r , pe te la sa io ro cc olo cu e ns ti tra adul ione di No ne ringrazia la redaz ti zio era cia ov so ric as a ati str on no nd sto la i cani abba trata nei confronti de a molti la sensibilità dimos ione che ha regalato raz bo lla co a cu ofi pr la r pe presso il canile e a famiglia. iore, all’interno di un di loro una vita migl Claudia Cirulli

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ne Veliterna Tutela

zio Presidente Associa

del Cane

SPANK Se volete invece fare una donazione, anche piccola: ASSOCIAZIONE VELITERNA TUTELA DEL CANE IBAN IT16 O051 0439 491C C001 0522 185 - Causale: PENSIONE CUCCIOLI


Cure dentistiche all’estero: conviene veramente e soprattutto come funziona? Dalla Romania, Croazia e Ungheria: le nuove frontiere del turismo dentale. Ecco tutti e i pro i contro. Sempre più pazienti vanno all’estero per le cure dentali. Perché? Le motivazioni sono varie ma al primo posto spicca senza dubbio una questione di risparmio. Secondo alcuni siti specializzati che si occupano di turismo dentale, conviene andare all’estro solo per trattamenti importanti. Ecco alcuni esempi: conviene fare la valigia quando si devono effettuare trattamenti di riabilitazione funzionale ed estetica del cavo orale con protesi fissa mediante implantologia dentale nei casi come questi: la mancanza di uno o più denti, la mancanza di tutti i denti, nel caso di malattia paradontale (paradentosi – piorrea) che porta alla perdita dei denti. In questi casi andare all’estro potrebbe comportare un risparmio notevole. Al contrario, non è conveniente andare all’estero nei seguenti casi: per curare una o anche più carie, per correggere i denti storti (trattamenti ortodontici estetici) o per farsi protesi mobile (dentiera). In questi casi conviene affidarsi ad un dentista locale, perché i costi di viag-

gio e soggiorno incidono significantemente sul valore del risparmio. Anche nel caso delle cure di ortodonzia è preferibile scegliere di restare in Italia perché sono trattamenti lunghi e necessitano quindi di tanti controlli periodici che sarebbe scomodo e soprattutto poco conveniente effettuare all’estero.

Il parere dell’ANDI

In merito al turismo odontoiatrico, l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani ha voluto far presente la sua opinione, per invitare i pazienti a valutare bene i tanti aspetti anche negativi che le cure odontoiatriche all’estero possono comportare. Scarse garanzie di successo dell’intervento, problemi relativi al rispetto delle norme igienicosanitarie, materiali di lavoro scadenti e tecniche di intervento non sempre qualificate, a questo si riferiscono i dentisti italiani dell’ANDI quando invitano i pazienti italiani a diffidare delle cure dentali all’estero: “Dopo alcuni anni in cui, favorito dall’interesse mediatico che il turismo odontoiatrico aveva creato, un certo numero di cittadini, oggi il turismo odontoiatrico sta cominciando ad essere visto con diffidenza dagli italiani. Un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Ispo, per conto di ANDI, ha evidenziato che solo il 4% degli italiani si è rivolto all’estero per effettuare cure odontoiatriche e tra questi la metà di loro non lo rifarebbe. La gente ha capito che non solo non si risparmia –

considerando gli spostamenti necessari per questi viaggi della speranza, i soggiorni, il disagio – ma soprattutto non ha senso affrontare queste cure per via degli insuccessi ottenuti. Prevalentemente ci si reca all’estero per interventi di implantologia il cui successo è legato al rispetto dei tempi clinici e ai materiali utilizzati. La necessità di curare i pazienti in tempi molto brevi e di contenere i costi ha prodotto, a distanza di anni, gravi problemi di salute odontoiatrica, tra i quali il rigetto degli impianti con la conseguente perdita di tutto il lavoro protesico. E inoltre in questi casi i pazienti, di fatto, non possono rivalersi sul dentista straniero in quanto dovrebbero attivare una causa per ottenere il risarcimento nel Paese dove si sono recati per le cure. Poi ci sono i problemi rispetto alle norme igienico-sanitarie: quelle a cui i dentisti italiani devono sottostare sono tra le più garantiste per il paziente degli Stati europei. Ma il problema non riguarda solo le norme igieniche: spesso infatti per il paziente italiano è difficile capire sia il tipo di cura che il dentista straniero gli propone, sia se quello che lo cura è un vero dentista abilitato. Ci si fida sempre del tour operator che sarà probabilmente bravo a scegliere il viaggio ed il soggiorno migliore, ma difficilmente ha le competenze necessarie per indicare il dentista più competente a curare le disfunzioni del singolo”. Maria Rita Cappucci

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L’asilo a misura di bimbo esiste davvero! Basta solo impegnarsi a trovarlo e avere un po’ di fortuna Scegliere l’asilo è un’impresa ardua per ogni genitore. Tra liste d’attesa, costi e scartoffie da compilare, ecco una guida per orientarsi nel mondo della scuola dell’infanzia, con un occhio alle nuove offerte dei nidi famiglia

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Arriva il mese di settembre, si torna prepotentemente ai ritmi quotidiani e per tante famiglie italiane inizia la ricerca dell’asilo perfetto, il luogo più confortevole, sicuro e di questi tempi anche economico, in grado di prendersi cura dei propri figli, stimolandone le abilità ma soprattutto facendoli sentire a casa. Proprio parlando di asili, secondo una classifica pubblicata sul settimanale americano Newsweek, al primo posto tra le strutture di accoglienza per i più piccoli meglio organizzate al mondo, c’è il Diana, un asilo di Reggio Emilia, un immenso “open space” senza pareti, fatto solo di grandi vetrate e stanze aperte dove ogni giorno il bambino può scegliere lui stesso l’esperienza con cui confrontarsi. Un luogo così perfetto da diventare oggetto di studio per i pedagogisti di tutto il mondo. Sfortunatamente l’esempio del Diana è una mosca bianca nel nostro Paese, che si trova in piena crisi demografica. Reggio Emilia a parte, i nostri asili sono il fanalino di coda delle classifiche europee e soddisfano solo il 18 per cento della domanda delle mamme. È per questo che moltiplicare e migliorare gli asili per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di chi ha una famiglia è da tempo, una delle raccomandazioni che l’Europa fa all’Italia per imboccare finalmente la via dell’equilibrio dei conti pubblici e tornare a crescere dopo anni di debolezza. Lo stesso premier Matteo Renzi, presentando il nuovo sito del governo, ha promesso la creazione di mille asili nido in mille giorni. Progetti e statistiche a parte, come se la cavano i genitori nella scelta dell’asilo perfetto, destreggiandosi tra rette, iscrizioni, scadenze e agevolazioni fiscali? Nonsolorosa vi propone una piccola guida per affrontare questo importante momento con qualche consiglio e soprattutto con un occhio rivolto a nuove tipologie di asilo come i nidi famiglia.


Struttura pubblica o privata: scadenze e moduli da compilare

Se hai deciso di optare per una struttura pubblica nido o materna, la prima cosa da fare è tenere d’occhio le date, controllare quando si aprono le iscrizioni che variano da comune a comune. Una volta individuate le date, altro passo fondamentale è reperire tutta la documentazione necessaria per fare la domanda. Per le neo mamme in procinto di scegliere l’asilo giusto un evento assolutamente da non perdere è l’open day, ovvero la giornata in cui gli asili aprono le porte alle famiglie per visitare la struttura, vedere dove i bambini mangiano, giocano, dormono e fanno ogni tipo di attività ricreativa. Una volta scelta la struttura si compila la domanda d’iscrizione e si aspetta la pubblicazione della graduatoria di ammissione. Ad ogni bambino verrà assegnato un punteggio che tiene conto di vari fattori. Se il bambino rientra nella lista degli ammessi si paga la tassa d’iscrizione e poi la retta mensile. Di solito l’orario base va dalle 9 alle 16, ma si può chiedere di anticipare l’entrata o posticipare l’uscita secondo le esigenze. Nel caso in cui il bambino non venisse ammesso, bisogna optare per una struttura privata. Per questa opzione la procedura è molto più semplice. Perché non ci sono scadenze e il servizio è garantito sempre in ogni momento dell’anno.

Le strutture private: la formula dei nidi famiglia

Ed è proprio nell’universo delle strutture private che i genitori possono trovare le

soluzioni più disparate, pronte a soddisfare ogni tipo di esigenza. Partendo dalla didattica, nei nidi e negli asili privati, molto spesso i bambini hanno a disposizione molte attività extra come laboratori artistici e manuali di vario genere. Molte strutture nascono in ampie ville che hanno a disposizione un giardino, e magari anche un orto per insegnare ai piccoli ad avere un rapporto stretto con la natura. Anche dal punto di vista didattico alcune strutture offrono dei corsi di lingua e storia dell’arte tutti a misura di bambino. Molti asili forniscono anche un servizio notturno dalle 18 alle 9.30 del mattino, un’ idea concepita soprattutto per i genitori che hanno un’occupazione che implica turni di notte. Tra le varie formule alternative all’asilo tradizionale in questi ultimi anni si è diffusa con grande successo l’idea del nido famiglia, un nido domiciliare che offre un servizio nuovo rispetto agli asili nido pubblici e privati. Durante il giorno le mamme accolgono altri bambini nella propria casa (fino a un massimo di sei di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni), per accudirli mentre i loro genitori sono al lavoro. I costi vanno da 3 a 6 euro l’ora, secondo la Regione. Non esiste una quota d’iscrizione e si pagano solo le ore di presenza effettiva. Il servizio è nato nell’Europa settentrionale, dove è chiamato “Tagesmutter” mamme di giorno - e negli ultimi anni si sta diffondendo anche nel nostro Paese, principalmente nelle Regioni del Nord. La mamma-educatrice che apre un asilo nido in famiglia nella propria abitazione sta diventando una figura professionale di rilievo, in grado di sopperire alle croniche mancanze dell’assistenza infantile pubblica. L’asilo in famiglia garantisce un’elevata personalizzazione del servizio e la massima flessibilità negli orari, caratteristiche che rispondono alle esigenze dei genitori moderni e non sempre

sono soddisfatte in un asilo classico, che ha generalmente orari rigidi e chiude anche per lunghi periodi durante le festività. Il nido famigliare trova quindi un favore crescente, in modo particolare tra le mamme che lavorano e quelle che cercano un’occupazione alternativa, che permette anche di passare molto tempo con il proprio figlio.

Costi e bonus infanzia

Per quanto riguarda i costi, la spesa del nido è senza dubbio una voce importante nel bilancio familiare. In media il prezzo della retta di un asilo comunale si aggira intorno ai 300 euro al mese. Ma la cifra in questione varia molto in base alla città e al reddito familiare. Al momento dell’iscrizione i genitori infatti devono presentare il modello ISEE in base al quale poi verrà calcolata la retta. Nel caso in cui il bambino non venisse inserito nelle graduatorie, si deve ricorrere alla struttura privata e in questo caso i costi sono decisamente più elevati. Si va dai 500 ai 600 euro per un orario ridotto fino anche a 1000 euro al mese se ci sono richieste particolari. Le tariffe dipendono molto dai servizi che la struttura offre e dalle ore che il bambino trascorre. Ma non temete care mamme e papà, esiste comunque un modo per ridurre i costi: stiamo parlando del bonus infanzia, il contributo per il servizio baby sitting o asilo messo a diposizione dall’INPS (sul sito www.inps.it trovate la domanda che va presentata entro il 31 dicembre). Il bonus consiste in 300 euro al mese, anche se dal ministero arrivano voci di un aumento a 600 per un massimo di sei mesi. Di questo bonus ne possono usufruire le mamme che tornano al lavoro dopo il congedo di maternità obbligatorio e affidano i loro bambini a un nido o ad una baby sitter. Maria Rita Cappucci

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Arte Enogastronomica

Il porco

La millenaria importanza

Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

Si! Bisognerebbe chiamarlo cosi perchè il nome maiale è soltanto del suino castrato destinato all’ingrasso ma visto che nell’uso comune questo termine è diventato il più usato, con maiale si intende tutta la categoria. Comunque quest’animale accompagna l’evoluzione e la storia dell’uomo da tantissimo tempo. Da selvatico, che viveva in branchi e grufolava per i boschi, l’antenato del nostro maiale, onnivoro nel vero senso della parola, si è avvicinato all’uomo proprio per necessità di cibo, mangiando tutti gli scarti che questo produceva, diventando facilmente gestibile e a bassissimo costo. Nell’antica Grecia, ad Atene, è stato la principale fonte di carne visto che a quell’epoca le campagne circostanti erano brulle e non avevano quantità sufficienti di foraggio per altri animali come i bovini. Anche nell’antica Roma è stato il principale fornitore di carne per la popolazione in quanto i bovini servivano per i lavori pesanti e gli ovini come produttori di latte e lana. Inoltre grazie alle semplici tecniche di conservazione, la salatura, l’essiccazione e l’affumicamento, la carne di maiale si conservava meglio delle altre per parecchio tempo e poteva essere trasportata ovunque.Non dimentichiamoci del grasso e del lardo che per parecchi secoli è stato il condimento insaporitore più economico al posto di burro e olio che erano più costosi. Per dimostrare quanto, in passato fosse necessario l’allevamento del maiale, basti pensare che sino al 1700 all’interno di tutte le città del mondo, vivevano in libertà branchi di maiali che avevano anche la funzione di spazzini in quan28 to si nutrivano di tutti gli scarti

umani che a quei tempi venivano semplicemente gettati in strada. La religione Islamica ed Ebraica vieta il consumo di carne suina anche proprio perchè l’animale è impuro nutrendosi d’immondizia. Nel 1500 a Roma, la maleodorante presenza era diventata cosi forte che il Papa Clemente VII fu costretto, per limitare questa usanza, ad emanare un bando con cui si autorizzava chi avesse trovato un porco per strada dopo il tramonto, a tenerselo per uso proprio. Del maiale si consuma tutto, non si butta via niente, dalla carne al grasso dalle zampette al muso, dalla cotenna alle orecchie, dalla setola alle interiora e al sangue, dalle mammelle alla vulva di scrofa. Apicio, il maestro dei cuochi romani, nel “De coquinaria”, dà cinque ricette per cucinare la vulva e due per le tettine, non ve le dico, mi “astengo”... Nel passato la carne di questo animale era una

enorme fonte di apporto calorico al fabbisogno del fisico dell’uomo del tempo, oggi, soprattutto nei paesi industrializzati, non ne abbiamo più bisogno. Abbiamo bisogno di carne con basso apporto calorico e basso contenuto di colesterolo ed il maiale dei nostri giorni, ottenuto con una sperimentata selezione delle razze, un allevamento in cui la scienza interviene in maniera forte, fornisce carni adattissime alle nostre necessità alimentari. Chi ancora crede che la carne sia grassa e ricca di colesterolo si sbaglia perchè la massa muscolare del maiale moderno è ben distinta dal grasso .La percentuale di grasso contenuta nel filetto arriva appena al 2%, lo stinco, che tanto piace ai grandi cuochi stellati, ha un contenuto in colesterolo pari a 70 mg per 100g, tanto quanto ne contiene un etto di carne di vitello. Fidatevi! Oltretutto costa meno della metà!


Territorio Albano Comunicato stampa

Albano: l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Biblioteche punta sulla lettura

L’assessore Alessandra Zeppieri

Lunedì 13 ottobre si è tenuto il primo appuntamento del Corso di Lettura Animata ed Espressiva organizzato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione in collaborazione con l’attrice, autrice e regista Francesca Guercio. Il corso a cadenza settimanale, si svolgerà ogni lunedì dalle 15 alle 16.30 presso la Sala Vespignani in Via Risorgimento 1 ad Albano Laziale ed è destinato agli studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado.

Durante il corso, gli studenti si dedicheranno alla lettura delle pagine più note degli scrittori italiani e stranieri presenti nel loro piano di studi, unendo a questa giochi di sperimentazione vocale e verbale, coordinati con l’acquisizione di solide tecniche di articolazione, di modulazione vocale, di dizione e di ortoepia. “Credo fortemente che il corso possa incrementare il bagaglio culturale delle nostre studentesse e dei nostri studenti”- afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri –“inoltre, credo che questo sia un modo innovativo per apprendere, che permetterà ai nostri studenti di imparare divertendosi e di socializzare in maniera creativa. Non posso che ringraziare la docente che con grande entusiasmo mi ha proposto questo corso, Francesca Guercio, per aver messo a disposizione degli studenti, in maniera del tutto gratuita, tutto il suo sapere, la sua professionalità e la sua competenza. Sarà senza dubbio una bellissima esperienza per le nostre scuole”. Mercoledì 15 ottobre alle ore 17, la decima edizione del Circolo Letterario, dal titolo “Le vite celebri di ieri ed oggi” a cura di Aldo Onorati, con la lettura del testo di Antonio Spinosa “Augusto il grande baro”. Gli appuntamenti con cadenza ogni mercoledì del mese fino a maggio, si terranno presso la Sala Conferenza del Museo Archeologico di Villa Ferrajoli. “Attraverso queste due iniziative – afferma sempre l’Asses-

sore Alessandra Zeppieri – sarà possibile coinvolgere sia le scuole (lunedì pomeriggio), che la cittadinanza tutta (mercoledì pomeriggio), in due percorsi diversi che pongono, però, al centro di entrambi la letteratura e la lettura. D’altronde anche il Salotto degli Scrittori, il cui primo appuntamento si è tenuto il 24 settembre, è un progetto che va in questa direzione; mira, infatti, ad accrescere la conoscenza letteraria della cittadinanza e l’amore per la cultura. Attraverso i vari incontri i partecipanti hanno la possibilità di incontrare importanti autori e autrici, conoscere i loro romanzi, le loro poesie e i loro saggi, e focalizzarsi su diversi generi letterari”. I prossimi appuntamenti del Salotto di Scrittori si svolgeranno il 16 ottobre nella Sala conferenze della Biblioteca di Pavona e il 22 ottobre nella Sala conferenze della sede del CNA Castelli Romani. “La lettura - conclude l’Assessore Zeppieri – ci permette non solamente di perfezionare la conoscenza della lingua italiana, ma apre di fronte a noi nuovi orizzonti, ci permette di conoscere realtà altrimenti a noi precluse, apre la nostra mente e arricchisce il nostro bagaglio culturale, ma anche emozionale. Per questo ho ritenuto importante dare avvio a questi percorsi culturali, formativi e di incontro, che si contraddistinguono per la grande qualità delle proposte. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri bibliotecari che ogni giorno lavorano con impegno e dedizione nelle biblioteche comunali.”

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Viaggi

Algeria: le nostre origini... il nostro Sahara

Marco Rossetti redazione@nonsolorosa.it

Alidemma

Pitture neolitiche

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Un luogo da vivere e non solo da vedere, uno spazio da usare, una palestra per il corpo e per la mente… La palestra più grande del mondo, il deserto: per “essere”, per stare, per pensare, per capire; per essere avvinto e non dimenticare. Per provare le emozioni più pure, per sentire il vento ma anche il silenzio Per trovare forse se stessi, certamente la libertà assoluta della propria mente. Per incontrare una cultura “altra”, per provare cosa è il nomadismo, per non conoscere frontiere. Viaggio spettacolare, a partire dall’oasi di Djanet, la “perla del Tassili”, nel Tadrart Akakus, un mondo di guglie e torrioni, fungaie

di pietra, arcate, corridoi dalle forme strane, sabbia... sabbia, tantissima ed infinita sabbia. Un viaggio in 4x4 per esplorare pitture ed incisioni del neolitico; conche, faraglioni, castelli di roccia e sabbia contro un cielo di un azzurro abbagliante, là, circondata da un grandioso anfiteatro, si svela improvvisa una sequenze di dune che si perdono all’infinito con i loro sinuosi profili evidenziati dalla luce radente del sole in contrasto con le rocce emergenti dell’Acacus. Le sabbie rosse a Tin-Merzouga, un unicum che colpisce e affascina. Il deserto, pennellate di colore intenso sulla sabbia, un impasto di colori e contrasti, il labirinto di guglie di Alidemma, immerse in fine sabbia: se esistono veramente le fate, esse non possono che dimorare qui! I faraglioni di Tegheghart e le splendide incisioni, pregevole esempio dell’arte rupestre “la vache qui pleure”, toccante scena pastorale a memoria del tempo: un capolavoro, qui, era una infinita distesa di erbe e foreste e l’acqua abbondava, i buoi e le giraffe, in questo angolo di deserto, andavano all’abbeverata. Quì ora, ovunque, si fa sentire il fascino sottile e grandioso del Sahara, il deserto dei deserti: una presenza seducente ed armoniosa, di una bellezza così perfetta da incutere rispetto ed ammirazione infinita.


I NOSTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE VELLETRI Benito al Bosco, via Morice, 96 Casale della Regina, via Vecchia Napoli, 9 Ristorante Paradiso, via Appia Nord, 154 Caffè Art, c.so della Repubblica 11 Caffè del Corso, c.so V. Emanuele, 78/80 Bar Caffetteria Ginnetti, piazza Cairoli, 33 Gran Caffè, piazza Cairoli 56 (ex bar Cantrale) Snack Bar Zi Checco, via Lata Bar Alterego, viale Salvo D’Acquisto, 10/a Torrefazione Caffè Vidili, c.so della Repubblica, 252 Caffè Leoni, c.so della Repubblica, 113 Bar Cairoli (Cafarotti), piazza Cairoli, 7 Il Caffettaio Matto, c.so della Repubblica, 101 Palma Caffè, c.so della Repubblica, 230 Bar Filippi, via Camillo Meda, 2 Il Gabbiano Bar-Spaghetteria, piazza XX Settembre,12 El Barrio Cafè, c.so della Repubblica, 249 Caffetteria Mastrostefano Sandro, Via dei Volsci, 35 Caffetteria La Dolce Vita, c.so della Repubblica, 167 Vino e Caffè, via Guido Nati, 39 Coffee Break, via Lata, 269 Tani Caffè, via Delle Mura, 3 Buffet Stazione, stazione F.S. Caffè del Bargello, viale Oberdan, 10 Green Bar, via Del Comune, 72 Circolo Colle degli Dei, via Colle Calcagno, 31/20 Comune di Velletri, piazza C.O. Augusto, 1 Museo Civico, via G. Mameli, 4-6 (dietro al Comune) Biblioteca Comunale, via del Comune, 34 Tribunale, piazza Giovanni Falcone Cinema Augustus, via Filippo Turati Libreria Mondadori, via Pia, 9 Carrefour Market, via Lata, 169 Carrefour Market, via Appia, km 43 Carrefour Market, via Appia, km 40,400 CONAD, via delle Mura CONAD, via Fontana della Rosa COOP, via S. Giovanni Vecchio, 1 Banca Popolare del Lazio, via M. delle Fosse Ardeatine, 9 Banca Popolare di Aprilia, viale Oberdan, 33 Ok Acconciature, largo Mario Ciancia, 3 Istituto di bellezza Tropical Center, via XXIV maggio, 6 Beauty Center Graziano, via Colombo Romani Sabrina, via Luigi Novelli, 18 Federica Fashion Dream, via Lata, 37 Parrucchieri Tres Chic, via delle Mura, 10 Body 2000, piazza XX settembre, 10 Nicol, viale G. Oberdan Marita, c.so della Repubblica Keira, c.so della Repubblica 125 3 Store, via Lata, 27 Farmacia Comunale 1, corso Della Repubblica 1 Farmacia Comunale 2, via Filippo Turati Farmacia Comunale 3, via Della Caranella 81 Farmacia Comunale 4, contrada Colle Caldara 17 Farmacia Romani, piazza Cairoli, 2 Farmacia Oberdan, viale Salvo D’Acquisto, 16 Farmacia Artemisia, via Lata, 251 Studio medico 3R, piazza Cairoli, 30 Studio medico Minerva, piazza Metabo, 8 Sapa Dental, Studio Medico, v.le R. Margherita, 7 Medicars, Centro Medico Polispecialistico, p.zza Garibaldi, 9

Edicola Carini, piazza Cairoli Edicola De Nitto Gabriele, P.zza Garibaldi nuovo Edicola Rosati Franco, P.zza Mazzini, 30 nuovo Edicola Manciocchi, via Cir. Di Ponente Edicola Gatta, via Lando Conti Edicola Carini, piazza Cairoli Edicola Stazione F.S. ACI, via Delle Mura, 5 PIT (Punto Informazioni Turistiche), piazza Garibaldi Il Biglietto, via Eduardo De Filippo, 99

LARIANO

Banca Popolare del Lazio, via Napoli, 6 Comune di Lariano, piazza Santa Eurosia Millennium, via delle Cerreta, Lariano Io e le donne, via Sausset les Pins, 41 Visual Express, via Napoli, 142/A Farmacia S. Eurosia, via Napoli, 19

GENZANO

Bar La Dolce Vita, piazza T. Frasconi, 19 Royal Cafè, via Italo Belardi, 38 Gran Caffè Nazionale, piazza T. Frasconi, 1 Comune di Genzano, via Italo Belardi, 1 U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico), via Italo Belardi, 81 COOP, via Emilia Romagna, 102 Carrefour Market, via Giorgio Amendola, 2/4 CONAD, via Appia Vecchia, 2 Edicola Mar.ca distribuzione, piazza Cina Expert, via Nenni, 1 Palestra Matrix, Via del Lavoro 3Store, via Garibaldi, 8 Capellimania, via XXV Aprile, 33 Farmacia Dr Carafa Emidio, via I. Belardi, 1 Pharmamedical, via Saragat, 1 Ecomed 2000 Poliambulatorio Specialistico, via Roma, 14 Dr Fabio Del Pidio, via E. Imbastari, 18

LANUVIO

Bar Centrale, piazza C. Fontana, 17 Bar Menelik, piazza C. Fontana, 9 Comune di Lanuvio, via Roma, 20 Banca Popolare del Lazio, via A. Gramsci, 2

NEMI

Bar dei Pini, piazza Roma, 3 Comune di Nemi, uff. Relazioni col pubblico, piazza del Municipio, 9 Incantesimo del Lago, c.so V. Emanuele, 24 Bar Locanda Specchio di Diana, corso Vittorio Emanuele Bar dei Pini, corso Vittorio Emanuele P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche) Ass.ne Fortur, Piazza Roma

ALBANO

Comune di Albano, piazza della Costituente, 1 Cafè e dintorni, via Della Rotonda, 6 Caffetteria, c.so Matteotti, 106 Bar Fortini, c.so Matteotti, 16 Caffè Carones, piazza Mazzini, 1 Pasticceria al Duomo, via A. De Gasperi, 7 Banca Popolare del Lazio, via G. Farina, 7 U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico), c.so G.Matteotti, 117

ARICCIA

Bar Centrale, piazza di Corte Comune di Ariccia, p.zza S. Nicola, snc CONAD, via Crocefisso (angolo via Rufelli) zona Comaschi P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche), via Appia Nuova



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