COPIA OMAGGIO
Mensile di attualità, poli
Tendenze moda autunno/inverno 2016
tica, cultura, gossip, spe
ttacolo e sport
Anno VI - N. 77 - Settembre 2016 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita
“Presto arriveremo a Roma” Tutte le volte che l’Isis ha minacciato l’Italia e perché Virginia, Chiara e Isabella Alla festa del Fatto l’intervista alle tre giovani sindache Omnia vincit amor Le prime unioni civili in Italia: Torino, Milano, Bologna
Catena Fiorello
Il valore della sensibilità e della generosità in “L’amore a due passi”
SOMMARIO
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ATTUALITA’ 8
“Presto arriveremo a Roma”. Tutte le volte che l’Isis ha minacciato l’Italia e perché
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Virginia, Chiara e Isabella. Alla festa del Fatto l’intervista alle tre giovani sindache
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Omnia vincit amor. Le prime unioni civili in Italia: Torino, Milano, Bologna
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Un nuovo anno scolastico sta per iniziare! Tutte le informazioni da sapere
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La XXXI Edizione dei Giochi Olimpici Estivi: le medaglie degli azzurri
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Si chiude la sesta edizione di Taobuk-Taormina International Book Festival
73ª edizione della Mostra del cinema di Venezia: i 20 film in gara
MODA 20
Tendenze moda autunno/inverno 2016: novità e ritorni di stile di una moda senza tempo per la prossima stagione
EVENTI & SPETTACOLO 4
Catena Fiorello: il valore della sensibilità e della generosità in “L’amore a due passi”
24
73ª edizione della Mostra del cinema di Venezia: i 20 film in gara
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Teatro, eventi e mostre
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Prossimamente in libreria
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TENDENZE MODA AUTUNNO/INVERNO 2016
RUBRICHE 10
Le grandi donne d’Italia Anna Marchesini
14 Viaggi Svezia: il gioiello del baltico 16
I mille volti di Maddalena
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Alimentazione e nutrizione
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Salute e benessere
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Vengo via con te
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In tutti i sensi, come la musica
Beauty care post-vacanze Adotta un cane
La musica al servizio del sociale: con “Restart”, Cesare canta l’anti bullissimo
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Arte Enogastronomica Cipolla
TERRITORIO VELLETRI 34
Il teatro è vita, passione, partecipazione. Velletri ospita la 3^ edizione del Festival Nazionale I.U.L.T.
ALBANO 35 Il poeta Aldo Onorati inserito all’interno
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Come tornare in forma dopo l’estate?
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L’Arte e i suoi infiniti mondi segreti
“Presto arriveremo a Roma”. Tutte le volte che l’Isis ha minacciato l’Italia e perché
dell’antologia poetica “Nell’Uomo”
Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. E vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.
LA XXXI EDIZIONE DEI GIOCHI OLIMPICI ESTIVI Numero 77 - anno VI Settembre 2016 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010
Distribuzione gratuita Editore: Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile: Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione: BLINK Stampa: Arti Grafiche Roma Srl via Antonio Meucci, 27 - 00012 Guidonia Montecelio (RM) - 0774 378090 Redazione NONSOLOROSA Via Guido Nati, 27- 00049 Velletri (RM) Tel. 06 96155428 - redazione@nonsolorosa.it Hanno collaborato: Betty Mammucari, Giulia Lenci, Maria Rita Cappucci Rubriche: Antonio Di Trento, Barbara Gazzabin, Claudia Cirulli, Daniele Ciani, Giulia Gambassi, Marco Rossetti, Maria Rita Cappucci.
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CATENA FIORELLO Il valore della sensibilità e della generosità in L’amore a due passi . “Due vicini di casa, un amore che esplode in piena estate nella splendida cornice del Salento. Una commedia divertente, commovente e romantica”
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È inutile nasconderlo: quando la sensibilità, la gentilezza e la profondità di una donna incontrano la potenza della parola, nasce un romanzo come “L’amore a due passi”. A parlarne nelle pagine di Nonsolorosa è proprio l’autrice del romanzo, colei che ha saputo con elegante semplicità tessere i fili di una storia d’amore fuori dal tempo e dallo spazio. Un amore puro, fuori dai riflettori che si bea semplicemente della ricerca dell’altro, del cammino insieme verso un nuovo giorno, una nuova luce, un nuovo inizio. L’ultimo romanzo uscito dalla penna e creatività dell’autrice Catena Fiorello, “L’amore a due passi” è divertente, riflessivo, romantico, un inno all’amore: insomma un vero toccasana contro il malessere del nostro tempo: la diffidenza. Il romanzo supera il tabù dell’età, raccontando una fase matura della vita in cui si può ancora ridere, emozionarsi e perché no, in cui può anche capitare di innamorarsi. Catena Fiorello ha raccontato la storia d’amore simbolo di rinascita, un amore senza tempo che si alimenta col prendersi cura dell’altro senza pretese e senza prepotenze. “L’amore a due passi” è un inno alla gioia, è un prendersi per mano ed accompagnarsi lungo il sentiero della vita sapendo che qualunque cosa succeda, in qualunque posto saremo, l’amore sarà sempre lì, a due passi da noi. E tutta la dolcezza, la passione, la tenerezza che accompagnano la lettura del romanzo, le abbiamo riscoperte nel corso dell’intervista a Catena Fiorello, che con eleganza, serenità e vivacità, ha risposto alle nostre domande.
I protagonisti del romanzo Orlando Giglio e Marilena Moretti ti sono stati ispirati da qualcuno che conosci oppure sono semplicemente frutto della tua fantasia e creatività? Entrambe le cose: in parte mi sono stati ispirati da qualcuno che conosco e in parte sono frutto della mia invenzione. Era l’estate di due anni fa, quando, guardando due vicini di casa, entrambi vedovi, ritirare la posta, sono stata colpita dal loro sguardo languido, triste. Ho immaginato una vita diversa per loro due, pensando a tutte quelle persone che si ritrovano sole. Mi piace l’idea che l’amore possa sorprendere in qualunque posto e momento della vita, anche dopo i cinquant’anni.
Nel romanzo scrivi che l’amore conta solo due passi che si ripetono allo stesso modo, uno a fianco all’altro. È una visione romantica e matura dell’amore. Quali sono secondo te gli ingredienti imprescindibili per un amore che non si consuma nel tempo ma che cresce? Esattamente quello che ho visto e imparato attraverso l’esempio concreto dei miei genitori, la loro vita insieme: camminare insieme uno a fianco all’altro. Non uno davanti e l’altro dietro, ma insieme; la donna con la sua sensibilità di donna e l’uomo con la sua sensibilità di uomo. Il segreto è solo questo.
L’amore che racconti nel tuo libro è un amore maturo, fuori tempo. Come definiresti questo tipo di amore, quali differenze ha con l’amore giovane? Nessuna. La differenza ce l’abbiamo noi nella testa. Le differenze non sono altro che barriere create dagli uomini perché non riescono ad accettare che dovremmo vederci tutti alla stessa maniera. Penso agli anziani, alle persone sulla sedia a rotella, a quelle con difficoltà mentali, penso ai ragazzi autistici, al loro dolore e a quello dei loro genitori, perché di fronte ad una società ostile e poco comprensiva, si trovano a combattere guerre quotidiane. Le differenze sono queste ottusità mentali che ancora non riusciamo a superare.
Il romanzo l’hai dedicato a tua madre. È stata lei ad insegnarti “L’amore a due passi?” Proprio così. Mia madre è stata l’unica persona a cui ho fatto leggere le bozze del romanzo. Quando finì di leggerlo mi disse una frase che mi colpì moltissimo: “Con questo libro viene davvero voglia di innamorarsi”. Eccetto lei, che da quando è morto mio padre non ha avuto necessità di riaccompagnarsi. Quando mi ha detto questa frase ho capito che il libro aveva un senso, un valore. E per me è stato un successo già questo, senza sapere ancora quante persone lo avrebbero letto.
Dicci tre buoni motivi per leggere il tuo romanzo “L’amore a due passi” Racconta un amore che va oltre, oltre le barriere mentali, oltre le convenzioni sociali, oltre l’ottusità dei nostri credo troppi distorti. Giulia Lenci
Amiamo concludere le nostre interviste con un vizio, virtù e un desiderio Vizio: prendermela per le cose banali, per i torti che non meriterebbero attenzione. Virtù: guardare sempre oltre le apparenze. Desiderio: che venga presto realizzato il film “Picciridda” su cui stiamo lavorando da molti anni.
Nasce a Catania il 10 agosto 1966 Professione scrittrice, autrice televisiva e conduttrice televisiva italiana Carriera lavorativa Ha collaborato all’elaborazione dei testi per numerosi programmi, come “Festivalbar” nelle edizioni 1997/1998, “Buona Domenica” e a diversi programmi radiofonici. Nel 2006 è autrice e conduttrice di “Blog - reazione a catena” su Rai 2 e collabora con giornali nazionali. Nel 2009 ha condotto il programma “L’isola del Gusto” andato in onda su Alice. Pubblicazioni “Nati senza camicia. Venti interviste a grandi imprenditori e personaggi famosi che hanno cambiato il loro destino con la sola forza di volontà”, 2003. “Picciridda”, 2006. “Casca il mondo, casca la terra”, 2012. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Ricordi, sogni e ricette di una famiglia come tante. La mia”, 2013. “Un padre è un padre”, 2014. “L’amore a due passi”, 2016.
“L’amore a due passi” di Catena Fiorello Giunti editore Da anni Orlando Giglio, il temuto “Gendarme” del condominio di via Mancini numero 8, studia le abitudini della sua dolce ossessione, Marilena Moretti, nota in gioventù come “la Brigantessa”. La segue nell’esiguo tragitto tra l’ascensore e il portone del palazzo, la osserva mentre sale le scale e chiacchiera con i vicini di casa, aspettando che arrivi il suo momento. Sono entrambi vedovi, entrambi sulla soglia dei settant’anni, entrambi abbandonati dai propri figli durante una delle estati più torride di tutti i tempi. Dovranno scattare due allarmi in piena notte e sbiadire i fantasmi del passato e del presente, perché Marilena accetti l’invito di Orlando a partire per un’avventurosa vacanza alla conquista del Salento. Ma cosa potrà offrire la punta estrema della Puglia a “due vecchie carampane” come loro? Riusciranno a superare incolumi la notte della Taranta, punti dall’entusiasmo di una giovinezza ritrovata?
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La Banca Popolare del Lazio si racconta
AVVOCATO CARLO PALLICCIA Dirigente Area Affari Legali e Societari Si definisce un uomo del “secolo scorso”. Grande appassionato di vela, crede ancora nel latino come lingua madre del diritto, pur essendo consapevole che, senza la perfetta conoscenza della lingua inglese, non si va da nessuna parte. Carlo Palliccia, responsabile dell’Area Affari Legali e Societari è uno dei capisaldi della Banca Popolare, nonché un vero professionista nel suo settore. Il suo lavoro si fonda su tre elementi irrinunciabili: equilibrio, ragionevolezza e tanta modestia. A questo si aggiunge la necessità di essere sempre aggiornati, di studiare continuamente, per stare al passo con le novità in campo legale e societario. Certo, il sovraffollamento di norme ha contribuito a rendere il suo compito ancora più arduo, ma questo non lo spaventa affatto. La legge è il suo mestiere, la banca il suo universo. Ed è stato un grande piacere farne parte, anche solo per il tempo di un’intervista. Come è iniziata la sua esperienza professionale in questo settore?
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Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, ho iniziato il praticantato in uno degli studi più prestigiosi di Latina, quello dell’avvocato Giorgio Zeppieri. In questo studio, molto votato al diritto penale, al quale ero molto interessato, c’era anche un settore bancario dedicato in particolar modo al recupero crediti e curato principalmente dall’avv. Carlo Alberto Melegari. È stato proprio in questo contesto che mi sono approcciato in modo più diretto a quello che poi sarebbe diventato il mio ambito professionale, occupandomi, in collaborazione con altri colleghi, di cause bancarie molto importanti. In seguito ho deciso di fare il concorso in banca. Nel contempo collaboravo come assistente volontario con la cattedra di diritto privato diretta prima
dal Prof. Natalino Irti e in seguito dal Prof. Antonio Masi, della facoltà di giurisprudenza, presso l’Università degli Studi di Roma “ La Sapienza”. Appena entrato in Banca Popolare del Lazio, sono stato assunto con la qualifica di impiegato e ho trascorso diverso tempo in giro per le filiali. E’ stata una esperienza sicuramente formativa. Successivamente sono stato chiamato a collaborare con l’ufficio legale allora sapientemente diretto dall’Avvocato Sandro Mastrostefano, che continuo a ricordare con stima ed affetto, esperto nel settore bancario che, sfortunatamente, ci ha lasciato prematuramente. Sono stati anni di cordiale e sinergica collaborazione che mi hanno consentito di accrescere la competenza necessaria e l’opportuna conoscenza, rendendo possibile successivamente l’assunzione della responsabilità del settore legale e societario della banca. Da lì è
iniziata la mia carriera che mi ha portato ad avere un rapporto veramente importante dal punto di vista formativo e professionale con il presidente Renato Mastrostefano, il quale mi ha dato importanti insegnamenti e grande fiducia, così da farmi diventare un punto di riferimento della consulenza legale all’interno della banca.
Di cosa si occupa attualmente? Il mio compito è quello di dirigere l’Area Affari Legali e Societari. Il mio ufficio è in staff al Consiglio di Amministrazione ed è collegato funzionalmente, per quanto concerne il settore legale, con la Direzione Generale. Il settore di cui sono responsabile si occupa della supervisione e revisione dei principali regolamenti e progetti societari, dei contratti bancari nonché della loro manutenzione; al contempo, altra parte fondamentale del mio lavoro, è quella relativa alla
verifica delle attività per il recupero crediti che fanno capo all’ufficio legale. Il mio compito è appunto quello di gestire i crediti, supervisionare una serie di attività di recupero che vengono studiate, relazionate e messe a punto dall’ufficio legale. Inoltre mi occupo personalmente tutti i concordati e le procedure fallimentari. E, quando necessario, difendo la banca in sede penale. Curo personalmente, coadiuvato dalla dott.ssa Silvia Anitori, gli aspetti societari, dalle revisioni del progetto di governance, dello Statuto e dei principali regolamenti societari. In sostanza opero con una attività di supporto e consulenza al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Esecutivo, alla Direzione Generale e al Presidente. La mia è un’attività complessa contraddistinta dalla necessaria sinergia e da una doverosa collaborazione con gli anzidetti organi e con chi li rappresenta. Ricade poi nella mia competenza la gestione dell’ufficio soci, con tutte le attività che riguardano i rapporti con il corpo sociale.
Con chi si relaziona il suo ufficio? Principalmente il mio ufficio si relaziona con il Consiglio d’Amministrazione, con il Comitato Esecutivo, con
la Direzione Generale e con il Presidente e anche per alcuni aspetti con il Collegio Sindacale. Oltre a queste figure fondamentali, il mio team ha di fatto a che fare con tutta la banca, poiché, un’altra grande attività che ci compete è proprio quella di consulenza alle filiali e agli uffici centrali. Per questa ragione io e io il mio staff siamo quotidianamente chiamati a risolvere i problemi tecnico-giuridici della rete periferica, oltre ad essere di supporto alla struttura interna alla banca. Permettetemi con l’occasione di ringraziare tutti i miei collaboratori, senza l’abnegazione dei quali sarebbe impossibile far fronte alle attività richieste.
Qual è la caratteristica fondamentale del suo lavoro? Mi verrebbe da dire l’abnegazione e la preoccupazione, ma non in senso del tutto negativo. (sorride). Essendoci tante cose da fare e tante scadenze da rispettare, bisogna stare sempre in allerta, non si può mai abbassare la guardia. Dobbiamo porre la massima attenzione su tutte le questioni che ci vengono poste. Fatta questa premessa, credo che tre siano le caratteristiche veramente irrinunciabili per svolgere bene il mio lavo-
ro: essere ragionevoli, equilibrati e modesti. Altro elemento fondamentale è il continuo aggiornamento. Non si può mai smettere di studiare.
Una giornata tipo del suo team La mia giornata tipo inizia leggendo le mail. Giorni fa sono stato a Milano per una riunione e ho trascorso tutto il tempo del viaggio di ritorno in treno fino a Roma, leggendo e rispondendo solo ad un parte delle mail che avevo ricevuto! Dopo aver letto le mail, consulto l’agenda per capire gli appuntamenti della giornata ma soprattutto quali sono gli impegni e le scadenze per i giorni a venire. Il mio è un lavoro in prospettiva, bisogna sempre programmare gli impegni e le scadenze giorno per giorno. Oltre a questo, è necessario dare, anche in tempo reale, o per lo meno il più tempestivamente possibile, delle consulenze a chi ce le richiede. Altro elemento importante che influenza fortemente lo svolgimento delle nostre giornate è il rapporto con le Autorità, che giornalmente ci inviano richieste di documentazione e di notizie. Compito del mio ufficio è rispondere a tali istanze in maniera corretta e precisa nell’ottica di attiva collaborazione con le stesse. Ufficio stampa Blink
Donne Isis
“PRESTO ARRIVEREMO A ROMA”
Tutte le volte che l’Isis ha minacciato l’Italia e perché L’ultimo avvertimento arriva da Sirte. Trovato il video di un jihadista tunisino che riconosce l’Italia come bersaglio dell’Isis. Nel mirino soprattutto la Capitale, in particolare il Colosseo e il Circo Massimo Giugno 2016
“Presto arriveremo a Roma. La città simbolo dell’Occidente infedele. E da lì prenderemo tutta l’Europa, dalla Libia è facile. Per i cristiani e gli infedeli resteranno solo tre alternative: convertirsi all’Islam, pagare la tassa prevista della nostra legge religiosa se non intendono farlo, oppure venire uccisi”. Lo ha sbandierato al Corriere della Sera lo scorso giugno Mahmud Ibrahim, kamikaze dell’Isis arrestato poco prima di farsi saltare in aria in Libia a Tripoli nel nome dello Stato islamico. I suoi obiettivi principali: il generale italiano Paolo Serra, l’inviato Onu Martin Kobler e il premier Fajez Serraj. Agosto 2016: Sirte è “il porto marittimo dello Stato islamico, il punto di partenza verso Roma... con il permesso di Dio”. È la frase minacciosa scritta dai jihadisti dell’Isis su un muro della città. La scritta è stata fotografata dalle stesse milizie che quotidianamente pubblicano sul loro sito Facebook le varie fasi dell’operazione militare per la liberazione dall’Isis. La scritta sta a testimoniare la crudezza dei messaggi, in questo caso mediatici, dei fondamentalisti legati ad al Baghdadi. Messaggi minacciosi per intimidire la popolazione libica di Sirte ed invogliare a nuove azioni terroriste.
Settembre 2016 “Da Sirte partiremo alla conquista di Roma”
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“Arriveremo dalla Libia e conquisteremo Roma”. La minaccia porta il marchio della bandiera nera dello Stato islamico che campeggia in alto a destra in un video mai pubblicato di circa sei minuti, dove un adepto di Abu Bakr al Baghdadi, un terrorista alle prime armi forse tunisino, minaccia espressamente la capitale italiana. È la conferma dei piani di sfondamento sulle sponde del Mediterraneo da parte dell’Isis in Libia che emergono
sempre più evidenti man mano che Sirte è liberata. Un risultato ottenuto grazie agli sforzi e al sacrificio delle «katibe» libiche alleate di Fayez al Sarraj che hanno appena ripreso il controllo del Quartiere 1 pagando con 12 morti e circa 60 feriti. Progressi compiuti grazie all’aiuto dei raid americani e delle forze speciali britanniche e Usa, a cui si aggiungono gli italiani nelle retrovie. Anche a loro si rivolgono gli anatemi contenuti nel video girato a Bengasi e ritrovato a Sirte, rara testimonianze audiovisiva di minaccia espressamente rivolta all’Italia. Il protagonista è molto giovane, probabilmente appartenente al vivaio della jihad tunisina che in Libia rappresenta la cupola dell’Isis. Si presenta come Abu Omar al-Magrebi, forse uno studente di medicina visto che in un tratto del filmato indossa un camice bianco e insegna a un gruppo di jihadisti sudanesi procedure di pronto soccorso e rianimazione. Dal minuto 3 e 45 iniziano le invettive contro i nemici del califfato libico. Poi l’Europa, l’Italia in primis. Abu Omar si fa riprendere con il kalashnikov mentre un veterano della jihad, dalla lunga e folta barba nera, gli spiega come colpire gli infedeli. “Dalla Libia, da qui (Bengasi) daremo fuoco alle polveri che avvolgeranno l’Andalusia e Roma, se lo vorrà Allah”. Le prime minacce all’Italia Non sono certo le prime volte che lo Stato islamico minaccia di conquistare la capitale dell’Italia. Il primo squillo di tromba è venuto dallo stesso “califfo” Abu Bakr alBahdadi in persona, nel luglio del 2014: “Il terrorismo significa credere in Allah, rivolgersi alla legge di Allah per essere giudicati. Terrorismo significa adorare Allah come Lui ha ordinato. (…) Solo insistendo su questa via, conquisteremo Roma e ci impadroniremo del mondo”. Si tratta dell’ultimo grande discorso fatto dal comandante dello Stato islamico prima di essere bersagliato da bombardamenti e rintanarsi chissà dove.
Intelligence e Antiterrorismo in allerta a San Pietro, per gli avvertimenti dei jihadisti
Islamici in Piazza del Duomo, Milano
La bandiera in San Pietro
Il secondo avvertimento un mese dopo. Il portavoce dell’Isis, Abu Muhammed al-Adnani al-Shami, ha diffuso un audio con queste parole: “Con il permesso di Allah, conquisteremo Roma, spaccheremo le vostre croci e renderemo schiave le vostre donne. Questa è la promessa che Lui ci ha fatto (…) e Lui mantiene le promesse”. A ottobre, la minaccia è arrivata su carta, con la pubblicazione del quarto numero della rivista jihadista Dabiq. La copertina del numero, dal titolo “La crociata fallita”, mostrava con un fotomontaggio una bandiera nera che sventola sull’Obelisco di Piazza San Pietro. Con il termine “crociati”, i terroristi si riferiscono ai cristiani ma soprattutto agli occidentali in generale, colpevoli secondo loro di aver colpito e umiliato più volte nella storia il popolo musulmano.
Jihadisti in guerra
“Conquisteremo Roma”
Dopo tre mesi di silenzio, a febbraio i jihadisti sono tornati alla carica. Nel filmato che riprende i terroristi mentre sgozzano 21 cristiani egiziani in Libia, già dichiarati martiri, uno di loro afferma guardando la telecamera: “Siamo qui, siamo a sud di Roma. Conquisteremo Roma con la volontà di Dio, questa è la promessa del nostro
Profeta”. La promessa è stata ribadita di nuovo ad aprile 2015, “Tra sette mesi arriverà l’anticristo e Roma sarà saccheggiata”, e a maggio 2016, quando in uno dei tanti filmati di propaganda un jihadista mascherato inneggia riferendosi agli attentaRivista jihadista Dabiq ti: “Se ieri è toccato a Parigi, oggi a Bruxelles, solo Allah sa dove accadrà domani. Forse a Londra, a Berlino o a Roma”.
Propaganda apocalittica
Al momento non ci sono indicazioni su un attacco imminente da parte dell’Isis e la propaganda jihadista su Roma ha un preciso significato religioso e quindi di marketing, che si basa su un famoso hadith, cioè una frase (o un episodio) tradizionalmente attribuita a Maometto: “Invaderete la Penisola arabica, e Allah vi darà la forza per conquistarla. Poi invaderete la Persia, e Allah vi darà la forza per conquistarla. Poi invaderete Roma, e Allah vi darà la forza per conquistarla. Quindi combatterete il Dajjal, e Allah vi darà la forza per sconfiggerlo”. Il Dajjal è una specie di ‘Anticristo’ che comparirà quando ci sarà la fine del mondo. Lo Stato islamico dunque, quando dà voce ai suoi altisonanti annunci, segue una precisa escatologia. La battaglia contro i “crociati”, identificati con i cristiani e ora più in generale con gli occidentali che hanno preso parte alla coalizione guidata dall’America per ‘annientare’ i jihadisti, è solo un passaggio intermedio. Seguendo l’escatologia fissata negli hadith, questa battaglia si combatterà a Dabiq, città nel nord della Siria, ma non sarà l’ultima. La battaglia finale prima del Giudizio universale, infatti, sarà contro gli ebrei. Dice un altro famoso hadith di Maometto: “La fine del mondo non arriverà fino a quando i musulmani non combatteranno e uccideranno gli ebrei; e gli ebrei si nasconderanno dietro ai sassi e agli alberi, e i sassi e gli alberi chiameranno: ‘O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me. Vieni e uccidilo’. Tranne l’albero di ghardaq, che è l’albero degli ebrei”. Ecco perché per gli uomini di Al-Baghdadi è così importante esclamare: “Siamo a sud di Roma”. Questo è un messaggio per tutti i suoi seguaci e non solo, un segnale che il califfo sta compiendo la storia scritta nella tradizione islamica. Secondo il percorso originale, in realtà, Roma dovrebbe aspettare ancora un po’. Prima viene la conquista dell’Arabia Saudita, con l’occupazione di La Mecca e Medina, e la deposizione della dinastia corrotta degli Al-Saud; poi l’occupazione dell’Iran; solo allora sarà la volta di Roma, e infine Gerusalemme. Maria Rita Cappucci
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Le grandi donne d’Italia di Maria Rita Cappucci
Anna Marchesini una vita fra luci e ombre Dal successo del trio al calvario della malattia, il burrascoso divorzio da Paki Valente e il grande amore del pubblico. Attrice comica, imitatrice e doppiatrice, ha scritto alcune delle pagine piĂš belle della tv italiana.
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Anna Marchesini insieme ai suoi eterni compagni d’avventura Massimo Lopez e Tullio Solenghi.
Samuel Beckett nonostante le difficoltà causate dalla sua malattia. Recentemente Anna Marchesini era stata colpita dall’artrite reumatoide deformante, una patologia molto invalidante, che rende progressivamente impossibili i movimenti colpendo soprattutto le articolazioni e causando deformazioni molto gravi nella persona che ne è affetta.
Anna e Paki Valente: quando l’amore finisce in tribunale la carriera solista. A questo periodo risalgono gli spettacoli a due, con Tullio Solenghi, “La Rossa del Roxy Bar” (in tv) e “Due di Noi” di Michael Frayn (a teatro). Poi arrivò la scelta di una serie di show da solista per l’attrice e regista che anche sola riempie il Teatro Olimpico. Dell’autore inglese Alan Bennett oltre a “Una patatina nello zucchero” portò in scena anche “L’occasione d’oro” e “La cerimonia del massaggio”, spettacoli che univano bene l’umorismo “british” dello scrittore con la sua ironia. Nel 2008 il ritorno del Trio in tv per la celebrazione dei 25 anni, con la conduzione a tre di “Non esiste più la mezza stagione”. Tra un impegno teatrale e uno televisivo Anna Marchesini si è dedicata molto anche al doppiaggio prestando la voce in una serie di cartoon: i francesi “La profezia delle ranocchie” e “Principi e principesse” e i film Disney “Le follie dell’imperatore” e “Hercules”, ma anche a Judy Garland nel nuovo doppiaggio de “Il mago di Oz” degli anni Ottanta e alcuni episodi di “Star Trek” e “La casa nella prateria”.
La passione per la scrittura e i suoi ultimi momenti sul palcoscenico Scrittrice per il teatro naturalmente ma anche per la narrativa, Anna Marchesini ha pubblicato una serie di libri: con Solenghi “Uno e trino” e “Che siccome che sono cecata” di matrice teatrale, mentre più recentemente invece si era dedicata alla narrativa pubblicando per Rizzoli “Il terrazzino dei gerani timidi” e “Di mercoledì”. Anche il suo ultimo lavoro teatrale, “Cirino e Marilda non si può fare in scena” al Piccolo Teatro di Milano nel 2014, era tratto dal suo libro “Moscerine”, una galleria di personaggi femminili dolorosi e comici come quelli che nella sua lunga carriera aveva portato a teatro. Prima di questo la sua ultima sfida era stata portare in scena “Giorni felici” di
Anna Marchesini nel 1991 ha conosciuto e sposato Paki Valente, attore tarantino di sei anni più giovane di lei e dalla loro unione è nata Virginia, oggi ventiquattrenne, che la Marchesini ha chiamato così in onore a Virginia Woolf. I due divorziarono nel 1995 a seguito delle lamentele di Paki che iniziò a sentirsi del tutto escluso dalla vita della moglie che, secondo lui, aveva iniziato a dedicarsi esclusivamente alla bambina. Il matrimonio tra i due si è concluso in tribunale, con Valente che fece richiesta all’ex moglie di un assegno di mantenimento, che ammontava a dieci milioni delle vecchie lire, e fu uno dei primi e pochissimi casi di divorzio in cui fu un uomo a percepire gli alimenti dall’ex moglie.
Da allieva ad insegnante Negli ultimi anni Anna Marchesini aveva insegnato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, una cosa di cui andava molto fiera perché entrare in Accademia era sempre stato il suo sogno fin da ragazza e per riuscire a realizzarlo aveva dovuto tentare l’ammissione tre volte, dal momento che le prime due l’avevano bocciata.
L’ironia anche nel suo “testamento” “Ho già adocchiato una vetrinetta in sala riunioni con un piccolo cofanetto verde di porcellana, credo. Ritengo sia ideale per contenere le mie ceneri - scriveva con la sua solita ironia sul suo sito - È una aspirazione che piano piano troverò il coraggio di far uscire alla luce. Che detto di un mucchietto di ceneri non è appropriato. Posso tentare.... e se mi ribocciano? E se poi l’Accademia trasloca? E se durante il trasloco il cofanetto verde si rompe? No eh! essere spazzata via dall’Accademia no mai più!”. Maria Rita Cappucci
VIRGINIA, CHIARA E ISABELLA
Alla festa del Fatto l’intervista alle tre giovani sindache
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Come ogni anno, si è svolta a Roma la Festa del Fatto Quotidiano, un imperdibile appuntamento con il mondo della libera informazione che ospita dibattiti e interviste ai personaggi politici più in vista del momento. Quest’anno il palco è stato montato nell’incantevole scenario degli antichi spazi del Campo Boario nei pressi del quartiere Testaccio, una bucolica ambientazione all’aria aperta investita dal caldo sole estivo nel weekend di sabato 27 e domenica 28 agosto. Tutti proventi del merchandising e dello spettacolo “Perché No” con Marco Travaglio e Giorgia Salari, sono stati donati al Comune di Amatrice per ricostruire una scuola e un asilo. La giornata di sabato è stata interamente dedicata alla Costituzione, dunque incentrata all’imminente referendum sulla Riforma Costituzionale voluta dal governo Renzi, e sui vantaggi o gli svantaggi che comporterà un’eventuale vittoria del sì o del no, con un acceso dibattito tra Salvatore Settis, ex Direttore della Normale di Pisa, schierato per il No, e Dario Nardella, Sindaco di Firenze e renziano di ferro, che invece ha difeso il Sì e l’operato del Governo. Alle 21:00 un altro argomento “caldo”, Il fondatore del Fatto, Antonio Padellaro, ha moderato il dibattito “Fuori i partiti dalla televisione?”, durante il quale Bianca Berlinguer, ex direttrice del tg3, Massimo Giannini ex conduttore di Ballarò, Carlo Freccero, consigliere di amministra-
zione Rai e il direttore del tg di La7 Enrico Mentana, hanno raccontato la propria esperienza nel settore del servizio pubblico, su cui i partiti, in particolare il PD, da troppo tempo hanno messo le mani, facendo il bello e il cattivo tempo. Infatti pare che Bianca Berlinguer sia stata revocata dalla direzione del tg3 perché contraria alla Riforma Costituzionale, e che il programma Ballarò sia stato cancellato dal palinsesto Rai perché sgradito al Governo. Gli ospiti hanno rinnovato il loro appello alla libertà d’informazione e alla qualità dell’offerta televisiva, perché solo una televisione pluralista e variegata può permettere ai cittadini di formarsi un’opinione completa e ragionata su ciò che accade in Italia e nel mondo. Si è parlato anche del recente tragico terremoto, e di come è stato raccontato dalla stampa italiana. Domenica 28, invece, sono stati affrontati diversi temi durante l’intervista multipla alle Sindache Virginia Raggi (38 anni) e Chiara Appendino (32 anni), in collegamento telefonico, del Movimento 5 Stelle, rispettivamente elette a Roma e a Torino, e a Isabella Conti (30 anni), Sindaca Pd di San Lazzaro di Savena (BO) che, opponendosi a una grande speculazione edilizia, ha fatto partire un’inchiesta della Magistratura nella quale sono stati coinvolti anche importanti esponenti del suo stesso partito. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Gianni Barbacetto.
VIRGINIA RAGGI La domanda che è stata rivolta a Virginia riguardava le Olimpiadi. La Sindaca ha risposto sorridendo che non è un tema che interessa la cittadinanza ma solo i giornalisti, e che presto prenderà accordi con Malagò per discutere della questione, ma per ora il suo parere rimane contrario, perché Roma non è pronta ad accogliere un evento di tale portata. Ha poi aggiunto: “Roma è piena di impianti sportivi, ne abbiamo circa 160 e sono in condizioni disastrose. Un atleta per arrivare alle Olimpiadi deve crescere nello Sport … quindi lo Sport va praticato tutti i giorni. Nelle nostre scuole i bambini praticano sport una volta a settimana, per un’ora. Se vogliamo parlare di Sport, parliamone, perché lo Sport è qualcosa che deve essere sicuramente implementato, ma a partire dall’infanzia”. Ha poi raccontato un aneddoto per spiegare l’importanza dello Sport per i bambini: “Sono stata a un convegno di cardiologi, una conferenza internazionale che viene ospitata dalla Nuova Fiera di Roma, e l’organizzatrice mi ha spiegato come negli ultimi anni, in Italia, i problemi cardiaci stiano iniziando ad interessare in bambini. E sa perché? Perché hanno uno stile di vita sbagliato”. “Allora – ha concluso, – se vogliamo parlare di Sport, se vogliamo parlare di prevenzione, iniziamo a promuovere uno stile di vita sano, già dalle scuole, con un’a-
limentazione equilibrata e con una pratica sportiva quotidiana, magari offerta all’interno dei nostri impianti sportivi, e se qualcuno ci volesse dare una mano a ristrutturare questi impianti perché ama lo Sport, noi ne saremmo ben lieti”.
CHIARA APPENDINO A Chiara è stato chiesto se sapeva dell’esistenza di un’elite di 120 uomini e donne d’oro, provenienti da 4 centri di potere (Ex Pci, Banche torinesi, Fiat e mondo accademico), che hanno governato Torino negli ultimi decenni, e come ha potuto lei, da outsider, spezzare questa catena. La Sindaca ha risposto che c’era una forte richiesta di cambiamento nella città, rimasta inascoltata per troppi anni, perché il Centrosinistra che ha governato Torino per anni aveva abbandonato a loro stesse le periferie. Ed è proprio dalle periferie che è partito il Movimento 5 Stelle durante gli anni all’opposizione, cercando di dare una risposta concreta ai problemi e ai bisogni dei cittadini. “Nelle nostre linee programmatiche ci siamo impegnati a relazionarci pubblicamente e ad avere un dibattito continuo con i torinesi – ha affermato la Sindaca, – perché per noi è importante favorire la partecipazione e assicurare la trasparenza sul nostro operato”.
ISABELLA CONTI La prima domanda che il giornalista ha rivolto alla Sindaca, riguardava le vicende che hanno coinvolto il Comune da lei amministrato e che l’hanno vista schierarsi contro il suo partito e contro il cemento. “Abbiamo tenuto come unici pilastri di riferimento la legalità e il bene comune, questo ha comportato da parte di una serie di mondi economici interessati a quel progetto una serie di pressioni – ha risposto la giovane Sindaca, e ha aggiunto – decisioni del genere comportano una grande responsabilità, e la responsabilità ce la siamo assunta come Sindaco, come Giunta, e come Consiglio comunale. Il nostro voto ha visto la collaborazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, tranne Forza Italia. Si decide, si lotta e si combatte insieme”. “Le brave giunte – ha concluso – devono individuare, insieme, strade alternative che diano ricchezza, lavoro e prosperità alla città”. Ha poi illustrato alcune iniziative che ha adottato nel suo Comune per favorire la Green Economy: “Abbiamo messo a bando una porzione di capannoni di proprietà del Comune immaginando dei criteri molto precisi che favorissero la sostenibilità ambientare e l’occupazione giovanile. Ebbene, si sono presentate diverse realtà, e ha vinto Alce
Nero, un’azienda leader nel settore del biologico che è venuta a investire nel nostro territorio e in un’area cementificata per l’80% e verde per il 20%, ribalta le proporzioni, restituendo a verde l’80% del territorio e portando assunzioni per i nostri giovani”. Dopo la politica un altro dibattito, questa volta sul cinema, incentrato sul film rivelazione dell’anno “Lo chiamavano Jeeg Robot” con la proiezione di scene inedite e il dibattito tra gli attori principali e il regista del film Daniele Mainetti: Ilenia Pastorelli e Luca Marinelli. Alle 21:30 la Festa è terminata in grande stile con lo spettacolo “Perché No: tutte le bugie del Referenzum”, scritto e interpretato da Marco Travaglio, che ha recitato sul palco assieme all’attrice Giorgia Salari, che impersonava Maria Elena Boschi, rispondendo alle imbeccate di Travaglio con frammenti di dichiarazioni che la stessa Boschi ha rilasciato a vari giornali. Lo spettacolo è stato ideato al fine di mettere in luce paradossi della Riforma Costituzionale su cui gli italiani saranno chiamati a votare a novembre. Nel complesso l’evento ha riscosso un grande successo, e il pubblico ha premiato l’impegno degli organizzatori, e di tutti coloro che hanno partecipato con applausi scroscianti. Betty Mammucari
Viaggi Marco Rossetti info@gejservice.it www.gejservice.it
SVEZIA il gioiello del baltico Uno stato modello di efficienza, un popolo modello di disponibilità, una monarchia modello. Eppure non è questo ciò che il viaggiatore coglie al primo impatto, bensì il suo esatto opposto, un senso di magico, di fantastico, di irrazionale. E’ la magia della luce, mesi di lunghe notti e mesi di lunghi giorni, che fa parte del paesaggio svedese, al pari dei palazzi di Stoccolma, delle grandi foreste, dei laghi e delle piane innevate. Una nazione in cui lussi inestimabili come spazi aperti, aria pulita, acqua pura, pace, silenzio sono alla base della vita quotidiana. Stoccolma, rigenerante e meravigliosa città, plasmata da otto secoli di storia che si rispecchiano nei numerosi e splendidi edifici, si estende su 14 isole ed è proprio questa particolarità a renderla unica ed affascinante; Gamla Stan, la città vecchia, il nucleo medioevale più grande d’Europa; Djurgarden, dove si trova Skansen il più antico museo all’aperto al mondo. Potremo vivere la moderna cultura cosmopolita senza essere disturbati da caos, inquinamento, sovraffollamento, lunghe code, prevedendo anche spostamenti a piedi o con i mezzi pubblici per entrare in piena sintonia con una realtà in alcuni casi così diversa. Un’intera giornata sarà dedicata alla scoperta di due luoghi incredibili che, proprio in presenza della particolare luce della primavera e dell’autunno “scandinavo”, trasmettono immagini e suggestioni che rimangono impresse nella memoria e nell’anima: Millesgarden, una casa, un museo all’aperto, un giardino rilassante che regala una vista impareggiabile sulla città; Skogskyrkogarden, un parco, un luogo di design, un sito Unesco, un cimitero in cui natura e ingegno umano si sono fusi. Avremo poi l’opportunità di scoprire anche i sapori della cucina svedese che recentemente si è aperta agli influssi di altre culture gastronomiche, prendendo spunto dalle varie tradizioni degli immigrati provenienti da ogni parte del globo e aggiungendoci
Vista dall’ato di Stoccolma
un pizzico di curiosità. Con un breve volo interno ci sposteremo poi a sud di Stoccolma per raggiungere un’isola incantata, già abitata nel 5000 a.c. e di grande importanza storica in epoca medievale: Gotland, la più grande isola della Svezia e del Baltico. Soggiorneremo a Visby, antica città anseatica e la più grande dell’isola. E’ il borgo medievale meglio conservato di tutta la nazione, e per questo motivo nel 1995 è stata inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Visiteremo poi l’estremità nord di Gotland percorrendo il piatto altopiano calcareo che costituisce l’isola per raggiungere l’isola di Faro: natura incontaminata, foreste di conifere, mare color cobalto, e raukar, formazioni rocciose incredibili. Un luogo incantato dove lavorare, lasciarsi ispirare e contemplare; nota soprattutto ai cinefili in quanto residenza di Ingmar Bergman, che vi girò il film Come in uno specchio, e che vi morì il 30 luglio 2007. Visiteremo poi la regione sud per apprezzarne il paesaggio e l’atmosfera in un susseguirsi di spazi aperti, innumerevoli chiese e piccoli villaggi di pescatori
Millesgarden, Stoccolma
OMNIA VINCIT AMOR Le prime unioni civili in Italia: Torino, Milano, Bologna L’Amore vince su tutto. Non può che venirci in mente questa massima, coniata dal celebre poeta Publio Virgilio Marone secoli orsono, mentre assistiamo al coronamento del sogno d’amore di tante coppie omosessuali italiane, che finalmente vedranno riconosciuta la propria unione al livello giuridico, magari dopo anni di convivenza felice. IL CONTENUTO DELLA LEGGE Le differenze con il matrimonio ci sono, infatti questo è solo un primo passo verso la completa parità dei diritti. La legge Cirinnà ha introdotto l’obbligo di assistenza morale e materiale, il reciproco impegno nel contribuire ai bisogni comuni, la reversibilità della pensione e il diritto di eredità, lasciando indietro per il momento l’obbligo di fedeltà (che è invece previsto nel matrimonio tradizionale) e la tanto contestata stepchild adoption (adozione del figlio del partner). Nonostante ciò, la comunità arcobaleno può festeggiare e gioire per aver ottenuto finalmente quei diritti che da tempo gli erano preclusi, e che in altri paesi non occidentali purtroppo sono ancora un sogno. La legge sulle Unioni Civili, approvata dal Parlamento il 20 maggio 2016, è entrata ufficialmente in vigore il 5 giugno e il 23 luglio è stato firmato il decreto attuativo. Da questa data in poi è stato un susseguirsi di coppie dello stesso sesso che prima si sono iscritte al registro e poi hanno celebrato ufficialmente la propria unione in Comune.
LE LORO STORIE Il 27 luglio a Milano è stata celebrata la prima unione civile straordinaria. Non era ancora pronto il registro previsto dalla Cirinnà, ma non c’era più tempo. Infatti l’unione da celebrare era quella tra Margherita, una donna malata di cancro allo stadio terminale, e la sua compagna, con cui aveva una relazione da più di vent’anni. Margherita non poteva più aspettare e, facendo uno strappo alla
regola, il suo desiderio è stato esaudito. Quattro giorni dopo, purtroppo, il suo cuore ha cessato di battere. Lo stesso giorno, il primo di agosto, un’altra coppia, a Reggio Emilia, realizzava il suo sogno d’amore; due uomini, Marco e Piergiorgio, insieme da 37 anni, hanno celebrato ufficialmente la propria unione, e il giorno prima, in Piemonte, un’altra coppia di donne, Alice e Lilan, trent’anni entrambe, veniva festeggiata da amici e parenti. E poi Elena e Deborah in provincia di Bologna, Marco e Fabrizio a Forlì, Giuseppe e Stefano a Grosseto, Michele e Claudio nei pressi di Imperia, Riccardo e la giovane donna transessuale Nitta, Serena e Antonella a Terni, Cristina ed Elena a Milano, Carlo e Claudio a Palermo, Antonello e Danilo a Napoli … sono sempre di più le coppie che escono allo scoperto e celebrano ufficialmente il proprio amore, senza la paura del giudizio degli altri, hanno nomi e storie diverse, eppure sono tutti accomunati dallo stesso sogno: amarsi alla luce del sole.
IL CASO DI TORINO Una storia particolarmente bella, che vale la pena raccontare per intero, è quella che ha visto protagonisti due anziani innamorati di Torino. Franco e Gianni, 83 anni l’uno e 79 anni l’altro, dopo aver aspettato questo giorno per una vita intera, si sono detti «Sì» sabato 6 agosto, a Torino. I due uomini si erano conosciuti nel lontano 1964, quando l’omosessualità era un tabù, e vivevano insieme da cinquant’anni. La cerimonia è stata celebrata dalla neo Sindaca di Torino Chiara Appendino, che per
accelerare i tempi ha adottato una procedura d’urgenza. «Speriamo che questa testimonianza di amore sia un augurio a nuove generazione, a chi lotta per i diritti. Da domani la nostra vita riprende e sarà uguale a ieri, con la differenza che adesso il nostro amore è riconosciuto da tutti. Abbiamo atteso tanto, troppo, ma ora siamo felici». Queste sono state le dichiarazioni che Franco e Giovanni hanno rilasciato a La Stampa di Torino.
Il Sindano di Torino Chiara Appendino con Gianni e Franco sposi a 80 anni
CHI NEGA I DIRITTI Ma in un panorama così bello di tolleranza e gioia, c’è ancora chi, per le proprie convinzioni religiose o politiche, si ostina a negare diritti riconosciuti dalla legge. Stiamo parlando di un partito italiano, la Lega Nord, che nella persona del suo Segretario Matteo Salvini, ha esortato i suoi Sindaci a disobbedire e a non celebrare le unioni civili tra coppie dello stesso sesso, dunque a negare a queste persone il diritto di essere riconosciuti dalla legge e dallo Stato italiano come una coppia. Betty Mammucari
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L’Arte e i suoi infiniti mondi segreti Barbara Gazzabin
Scrivetemi sul blog www.nonsolorosa.com/blog La Maddelena dipinta da Carlo Crivelli nel Trittico di Montefiore dell’Aso
I MILLE VOLTI DI MADDALENA Maddalena piangente, Maddalena penitente, Maddalena che asciuga i piedi di Cristo con i suoi lunghi capelli, Maddalena “Apostola degli Apostoli”, immagine dell’amore, della sofferenza e della resurrezione. E’ il ruolo che le ha conferito Papa Francesco, istituendo ufficialmente la sua festa per onorare e riscattare con lei tutte le donne che patiscono mille ingiustizie e sopraffazioni. Una figura tra storia, mito e leggenda che ha affascinato da sempre l’immaginario collettivo e, in primis, una miriade di Artisti da Simone Martini a Canova, come si può ammirare nella Mostra appena inaugurata, a cura di Vittorio Sgarbi, nel Museo-Antico, tesoro della Santa Casa di Loreto (Ancona) fino a gennaio 20017 dal titolo emblematico “La Maddalena, tra peccato e penitenza”. Sì perché se da una parte viene descritta come la fedele sposa di Cristo che sceglie proprio lei come testimone della sua resurrezione, a dimostrazione di quanto stretto fosse il loro legame, anche se le dice “noli me tangere” perché ormai il suo corpo era puro spirito, dall’altra c’è una Maria di Magdala, forse confusa con una Maria Egiziaca, vissuta nel peccato prima della conversione, secondo le poche testimonianze dei Vangeli apocrifi, forse posseduta da Dioniso, il Dio dell’ebrezza, del confondersi dell’animo, il dio che si appropria delle vite altrui spezzando ogni legame, come afferma Elèmire Zolla in “Dioniso errante”, ma anche il dio della liberazione e soprattutto dell’affrancamento delle donne da ogni schiavitù, divenendo addirittura guide spirituali depositarie delle estasi più profonde. Sì, tutto fa pensare a lei, Maddalena, così come l’hanno dipinta Carlo Crivelli nel Trittico di Montefiore dell’Aso, Ercole De Roberti che la ritrae al culmine del dramma mentre urla disperata il suo dolore ai piedi della croce e calde lacrime le inondano il viso, nella Cappella dell’Assunzione in San Pietro a Bologna e ancora con le due versioni della resurrezione, una in chiave visionaria e l’altra idilliaca ad opera di Mattia Preti (1670) e di Gregorio De Ferrari e moltissimi altri che hanno visto in lei una icona della santità e della perdizione. “dell’amore tra peccato e penitenza”, ma soprattutto una figura che ci invita a riflettere più seriamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della Misericordia.
Guido Reni, Maddalena in meditazione
Cena in casa di Simone il fariseo, Moretto 1544
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Maddalena penitente, Caravaggio 1594-1595
UN NUOVO ANNO SCOLASTICO STA PER INIZIARE! Tutto quello che c’è da sapere Le vacanze sono ormai un ricordo, e bambini e ragazzi di tutte le età si apprestato a tornare sui banchi di scuola: li aspettano ore interminabili, nozioni da imparare e tante prove da superare, ma anche gli amici di sempre e momenti che non scorderanno mai. CALENDARIO SCOLASTICO
Nella Regione Lazio il primo giorno di scuola sarà il 15 settembre e per le prime vacanze si dovrà aspettare il 24 dicembre. Le lezioni riprenderanno dopo le feste, il 7 gennaio 2017, fino alle vacanze pasquali che dureranno dal 13 al 18 aprile 2017. La prossima pausa estiva avrà inizio sabato 10 giugno 2017 per le scuole elementari, medie e superiori, mentre per la scuola dell’infanzia il termine delle attività educative è previsto il 30 giugno 2017. Per quanto riguarda l’Università invece, a Roma le prime a ripartire con le lezioni saranno le facoltà di Economia ed Economia e Finanze, che riapriranno lunedì 19 settembre, una settimana dopo toccherà ad Ingegneria, mentre per Lettere e Architettura, bisognerà aspettare fino al 3 ottobre.
GIORNI DI VACANZA E PONTI
1° novembre Festa di tutti i Santi l’8 dicembre Immacolata Concezione 25 dicembre Natale 26 dicembre 1° gennaio Capodanno 6 gennaio Epifania Lunedì dopo Pasqua (Pasquetta) 25 aprile Anniversario della Liberazione 1° maggio Festa del Lavoro 2 giugno Festa Nazionale della Repubblica
IL MATERIALE SCOLASTICO
Piccoli e grandi studenti si aggirano emozionati nei negozi di cancelleria e nelle librerie per acquistare penne, matite, quaderni, zaini, libri e diari … tutto il necessario per essere pronti per questo nuovo inizio e per esprimere la propria personalità attraverso la scelta dei colo-
ri e delle fantasie. Ma i prezzi di tutto questo materiale necessario e fondamentale per permettere ai bambini e ai ragazzi di apprendere tutte le conoscenze e le competenze di cui hanno bisogno sono sempre più alti. È stato infatti stimato che il costo medio di tutto il corredo scolastico di un singolo studente va da un minimo di 500 euro a un massimo di 1.100 euro. Questa sarà la cifra necessaria per acquistare zaini, quaderni, diari, astucci, materiale da cancelleria … ma soprattutto libri scolastici.
LA SPESA DELLE FAMIGLIE
Per gli studenti di medie e superiori la spesa minima è di 500 euro cada uno, ma questa cifra può arrivare a 1.100 euro per le famiglie che avendo un reddito più alto non usufruiscono delle agevolazioni come i libri gratis messi a disposizione degli studenti più bisognosi dalle scuole. Tuttavia, anche le famiglie ne fanno richiesta, devono comunque acquistare tutto il resto del materiale scolastico necessario all’educazione dei propri figli: penne, quaderni, matite, gomme da cancellare, squadre, righelli, dizionari … durante tutto il loro percorso formativo bambini e ragazzi hanno bisogno di molti strumenti diversi, che variano a seconda del grado e dell’indirizzo di studi, e che, se sommati costituiscono una spesa non indifferente per le famiglie, a cui dobbiamo aggiungere anche il costo di eventuali trasporti e delle attività pomeridiane. Questo incredibile salasso che si abbatterà sulle tasche delle famiglie italiane, già vessate dalla crisi economica e dal carico fiscale più alto d’Europa, è stato denunciato dal Codacons (Organizzazione Nazionale per la Difesa dei diritti dei Consumatori) e dall’ Associazione Federconsumatori, che invita chi di dovere ad adottare misure concrete che permettano alle famiglie di risparmiare, perché sia garantito a tutti il diritto allo studio. Betty Mammucari
Alimentazione e Nutrizione Giulia Gambassi
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Come tornare in forma dopo l’estate?
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Basta volerlo. Perdere i chili di troppo accumulati durante la stagione estiva non è difficile: ritornando a un’alimentazione equilibrata l’organismo recupererà il proprio equilibrio metabolico. Il segreto è iniziare subito senza rimandare e per questo cedere alla tentazione. Bisogna innanzitutto evitare le diete drastiche e non saltare i pasti, rispettando la loro distribuzione nella giornata: colazione, pranzo e cena. A questi si può aggiungere uno spuntino a metà mattinata e uno durante il pomeriggio. Frutta, verdura, carne, pasta, pane e pesce, bisogna consumare tutti gli alimenti ma le porzioni devono essere ridotte e i condimenti dimezzati. Un segreto può essere quello di fare una lista della spesa, andare al supermercato e rispettarla rigorosamente, senza comprare ciò di cui si è golosi. E ancora, per riconquistare la forma non ha senso mangiare poco se non si fa movimento. Il consiglio è di aumentare il dispendio energetico camminando almeno venti minuti al giorno, oppure facendo mattina e sera qualche minuto di esercizi a corpo libero a casa propria. Salire le scale a piedi, per esempio, è un ottimo allenamento. Insomma, perdere 3-4 chili accumulati nei giorni di vacanza non è difficile, anche perché è più semplice levare peso subito dopo averlo acquisito piuttosto che a distanza di mesi o anni. Prima regola fondamentale per depurare il vostro organismo e aiutare il vostro metabolismo è quella di bere molta acqua, possibilmente un’acqua oligominerale povera di sodio, quindi con basso residuo fisso. La quantità di acqua giornaliera consigliata va da 1.5 a 2 litri. Buona norma per accelerare il metabolismo basale è quella di mangiare in moderate quantità ma spesso. Ricordate di non esagerare con le quantità, soprattutto mano a mano che passano le ore del giorno. Una buona e ricca colazione può aiutare a darci la giusta energia e vitalità per affrontare la giornata, ma la cena deve essere il più possibile leggera e soprattutto sarebbe meglio che non includesse carboidrati o grassi. Mangiare tanta frutta e verdura di sta-
gione, sono un’incredibile riserva di vitamine, antiossidanti e fibre, ci saziano rapidamente senza appesantire e ci aiutano anche a regolarizzare il nostro intestino. Un trucco: cominciate sempre il pranzo e la cena proprio con un bel piatto di verdura, il senso di sazietà arriverà presto ed eviterete di mangiare tante altre pietanze. Non utilizzate troppo sale perché, come risaputo, crea ritenzione idrica e quindi non favorisce l’eliminazione di scorie e tossine. Quindi prediligete nella cottura l’utilizzo delle spezie che danno il giusto sapore ai cibi. Infine ricordatevi di prepararvi un thé verde o qualche ottima tisana. Sono un ottimo alleato della nostra linea perché aiutano la depurazione dell’organismo. Fondamentale è non correre ai ripari con diete fai da te o, peggio ancora, con vere e proprie giornate di digiuno. Questi rimedi fai da te sono altamente pericolosi, si rischia di abbandonare presto qualsiasi buon proposito e riprendere il peso perso molto rapidamente (per lo più liquidi) e con gli interessi, in base al classico fenomeno dello yo-yo. Inoltre digiunare o diminuire drasticamente le kcal immagazzinate nell’arco della giornata porta ad una importante diminuzione del metabolismo basale, con il nostro corpo che, di conseguenza, brucia poco ed è meno reattivo. Proprio per evitare di trovarsi in questa situazione è consigliabile l’intervento di uno specialista che possa dare delle giuste regole di educazione alimentare. Per finire, la tristezza, che tipicamente ci assale al rientro dalle vacanze, può essere contrastata da cibi che contengono triptofano, sostanza che aumenta la produzione di serotonina, neurotrasmettitore che induce alla calma e alla serenità. Ne sono ricchi i cereali, soprattutto integrali, i legumi, la polenta, i latticini, la frutta secca, le banane e i dolci in genere e in particolar modo il cioccolato, particolarmente efficace perché stimola la produzione di endorfine, sostanze che favoriscono una sensazione di benessere. Ma attenzione alle calorie!
risponde la nutrizionista Salve dott.ssa mi chiamo Donatella, volevo sapere perché dalle vacanze estive si torna appesantiti?
Per prima cosa sappiate che spesso può anche trattarsi di un semplice accumulo di liquidi, pertanto sarà opportuno “ depurarsi” bevendo molta acqua e magari sorseggiare durante il corso della giornata qualche tisana depurativa e drenante. Molto d’ aiuto vi sarà anche consumare alimenti ricchi d’ acqua e dalle proprietà diuretiche, come finocchi, cetrioli ed anguria. Cercate di mangiare in maniera sana e soprattutto di ridurre i quantitativi, in maniera graduale, infatti le pareti del vostro stomaco, che ormai si sono dilatate perché avete ingerito maggiori quantità di cibo, ne risentirebbero troppo e quindi soffrireste la fame, pertanto cercate di sostituire quanto meno gli alimenti, ad esempio se come spuntino siete soliti mangiare una bella fetta di dolce, adesso per perdere qualche chiletto, lo spuntino è preferibile che lo facciate con un salutare frutto. Infine non dimenticate di fare dell’ attività fisica.
Ciao Giulia, sono Daniele volevo chiederti se l’alimentazione ci può aiutare anche ad affrontare le malattie tipiche dell’autunno, visto che tra un po’ arriverà.
I cambi di stagione, specialmente in autunno-inverno, possono causare stanchezza, irritabilità, sbalzi d’umore e prime malattie da raffreddamento; l’organismo risponde all’attacco dei virus influenzali a seconda dei fattori genetici e delle difese immunitarie. In particolare, in questa stagione, non devono mancare sulla tavola gli agrumi, i kiwi, le crocifere (cavolfiori, verza, broccoli) ricchi di vitamina C; frutta e verdura ricche di vitamine A, C ed E che hanno anche un ottimo potere antiossidante, protettivo e anti invecchiamento; gli oligoelementi (cioè i sali minerali, in modo particolare manganese, rame, zinco, selenio) che stimolano anch’essi il sistema immunitario.
TENDENZE MODA AUTUNNO/INVERNO 2016
Novità e ritorni di stile di una moda senza tempo per la prossima stagione SOPRABITI E CAPPOTTI Il soprabito è proposto in diverse nuance, ma con stile e taglio sempre maschili. Ad andare per la maggiore sarà quello con trama a quadretti, ma per uno stile elegante e soft scegliete sfumature non troppo sgargianti. Abbinate al soprabito delle scarpe rasoterra o flat. Protagonista delle passarelle delle tendenze moda della prossima stagione è il giubbotto di jeans: corto, medio o molto lungo. Potrete scegliere il colore più o meno scuro, dal tessuto liscio o con inserti e pailettes: qualsiasi variante del denim andrà benissimo, purché non manchi nel vostro armadio. Il giubbotto lo ritroviamo in versione bomber, come giaccia o come supporto sotto i soprabiti più leggeri. Ricordate di abbinarlo ai colori degli abiti.
ABITI E TUTE Nuovo accostamento: abito e maglia dai colori e stampe coordinati o a contrasto. Proprio così: quest’inverno l’abito con spalline si indosserà con sotto un leggero pull. Ritroviamo la felpa, prezioso elemento del dress code anche per quest’inverno, da indossare in particolare con pantaloni a vita alta. Le tute invece le troviamo in lana o cashmere, super stretch e dallo stile sportivo. Si potrà scegliere tra una vasta gamma di colori, a tinta unita o multicolor.
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L’ETERNO RITORNO DEL DOLCEVITA, DELLO STILE WEST E DELLE SPALLINE Un must have della prossima stagione fredda saranno le maglie a collo alto: sia in versione di maxi maglioni che di sottili maglie da indossare sotto abiti leggeri o canotte. Un grande ritorno anche dello stile West: non possono mancare quest’inverno frange, stivaletti, giacchine ricamate e capi in pelle. Da riscoprire e riutilizzare saranno anche le spalline anni ’80 da mettere sotto giacche e cappotti. Non importa se sceglierete effetti più soft o più vistosi, l’importante è che mettiate sotto ai riflettori le spalle. tocco minimal.
MOOD ANNI ’90 ISPIRAZIONE E GRANDI RITORNI Se avete conservato nell’armadio, nell’attesa che riandassero di moda, giubbotti di jeans, il chiodo in pelle nero, il cappotto ampio e squadratissimo e gli abitini a spallina indossati sopra t-shirt o maglie leggere, è arrivato il momento di tirarli fuori! A fare capolino tra le tendenze di moda del prossimo autunno/inverno saranno i must have degli anni ’90. Tra questi il denim in tutte le sfumature, da indossare come giubbotto, camicia e nel classico jeans; il chiodo in pelle ma solo nero; i capispalla sono cappotti dal taglio maschile, anche a doppiopetto; gli abitini leggeri a spallina sottile si indossano sopra maglie di cotone o di lana. Siate pronte ad un vero ritorno al passato!
ACCESSORI Una delle grandi novità che ci arrivano dalle vetrine dell’ultima moda è la borsa, o per meglio dire le borse! Eleganti e trendy le double-bag sono da portare insieme a mano oppure una dentro l’altra. Una sola è la regola: abbinatele al colore, tessuto, trama dell’abito o del cappotto che indosserete. Gli anni’90 si impongono anche con gli accessori: torneranno gli occhiali da sole dalle particolari e stravaganti geometrie, le lenti più che mai colorate e rigorosamente a specchio. Originali e stravaganti dovranno essere anche i gioielli: da indossare spaiati e scoordinati in colore, stile o materiale. Insomma largo alla creatività e fantasia!
LE SCARPE Al primo posto delle scarpe più scelte dalle passarelle per presentare le prossime tendenza di moda troviamo le intramontabili sneakers, da abbinare a gonne lunghe, al ginocchio, pantaloni palazzo e ai jeans. Potrete scegliere tra una vastissima gamma di modelli: dalle super sportive alle più glamour con la suola alta. Ad impreziosire le sneakers saranno glitter, inserti in pelle e pailettes. Per quanto riguarda gli stivali, ad andare per la maggiore saranno quelli in pelle con sfumature metalliche dalle tonalità del bronzo, dell’argento scuro e del dorato tendente al marrone. Le eleganti decolleté saranno decorate con lacci che le legano alla caviglia e i tacchi saranno moderati. Elemento caratterizzante per le scarpe della stagione fredda saranno gli inserti di pelo, ovviamente eco, e le renderanno calde e di indiscusso stile. Gli unici a mancare dalle sfilate sono stati i tacchi: per quest’inverno solo scarpe comode, con leggera zeppa o con carrarmato. Giulia Lenci
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Salute e benessere
di Betty Mammucari
Beauty care post-vacanze Settembre è tornato, portando con sé dolcissimi frutti come mele, pere e uva, biscottini allo zenzero, variopinte foglie secche da fotografare o usare come segnalibro, bevande calde e maglioni larghi … ma anche pioggia, vento, freddo, umidità, smog cittadino, e una buona dose di stress. L’autunno bussa alle nostre porte e noi, al ritorno dalle vacanze, siamo pronte per un nuovo inizio, sicure che il riposo estivo abbia rigenerato la nostra mente e il nostro corpo. Ma la nostra pelle potrebbe non essere dello stesso avviso, così come i nostri capelli, sfibrati e seccati dal sole cocente e dall’acqua salata. Ecco qualche consiglio utile per nutrire le chiome, schiarire le macchie e idratare la pelle.
Idratare il viso
La pelle del viso è la parte del corpo più esposta ai raggi UV e più sensibile a tutti gli agenti che possono rovinarla e disidratarla. Se la pelle non è stata protetta adeguatamente durante la bella stagione potrebbero essersi formate antiestetiche macchie o alcune zone potrebbero apparire reattive o troppo secche. Occorre quindi prendersi cura dell’epidermide attraverso trattamenti idratanti e lenitivi. Per prima cosa, bisogna detergere la pelle con prodotti neutri a base oleosa, poi si andrà ad esfoliare il viso con uno scrub delicato per asportare le cellule morte e favorire il rinnovamento cellulare, infine spalmate una buona crema idratante su tutto il viso, massaggiando con movimenti circolari fino al completo assorbimento. Meglio scegliere una crema a base di aloe vera, o acido ialuronico e vitamina E, questi principi attivi contrastano l’insorgenza delle rughe e la perdita di elasticità. Una volta alla settimana ci si può coccolare con una maschera a base di miele e yogurt per nutrire in profondità o farina d’avena, yogurt e succo di limone per schiarire le macchie.
Esfoliare il corpo
Cerette, rasoio e creme depilatorie sono stati un vero inferno per noi, e hanno stressato la nostra pelle durante tutta l’estate, adesso è il momento di correre ai ripari per evitare che la cute sia soggetta a secchezza e desquamazioni. Gli esperti consigliano di preferire un bagno caldo alla classica doccia. Concedetevi dunque un momento di relax, accendete qualche candela profumata, impostate una playlist con la vostra musica preferita e rilassatevi. Dopo il bagno, esfoliate delicatamente la pelle delle gambe con uno scrub a base di olio di oliva, miele e zucchero per un effetto levigante, o a base di caffè macinato grosso e miele per un’azione energizzante. Risciacquate con acqua fredda per tonificare la pelle. Per un’azione ancora più nutriente, massaggiate sulle gambe una crema idratante a base di burro di karité o un olio naturale, ottimi quelli di Jojoba, Mandorle Dolci, Argan e Rosa Mosqueta. Per un effetto drenante e anticellulite massaggiate energicamente con movimenti circolari dal basso verso l’altro, quindi dai piedi verso il bacino.
Nutrire i capelli
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I raggi del sole, l’acqua di mare, il cloro e i lavaggi frequenti aggrediscono e indeboliscono i tuoi capelli. L’esposizione alla luce solare schiarisce i capelli creando un effetto sun-kissed bello a vedersi, che però alla lunga può desquamare il fusto del capello, dando origine ad antiestetiche doppie punte e fastidiosi pruriti. Il capello apparirà crespo, opaco, spento, secco, sbiadito, sfibrato e indebolito … insomma, un incubo. Per ripristinare l’equilibrio e il benessere del cuoio capelluto optate per trattamenti fortificanti e nutrienti specifici. Non ignorate il problema, perché dopo potreste pentirvene ed essere costrette a ricorrere a un taglio netto dal parrucchiere. Se non volete dire addio alle vostre lunghe chiome limitate l’uso di ferro e piastra, e se possibile anche del phon, o comunque non utilizzatelo con temperature troppo elevate. Preferite rimedi naturali ed efficaci come la maschera pre-shampoo illuminante e nutriente a base di miele e olio d’oliva o impacchi a base di henné neutro oppure, per le più temerarie, tuorlo d’uovo. Seguendo questi semplici accorgimenti avrete un viso luminoso, una pelle morbida e liscia e dei capelli sani e setosi.
La XXXI Edizione dei Giochi Olimpici Estivi Le medaglie degli azzurri I Giochi della XXXI Olimpiade si sono tenuti a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 5 al 21 agosto 2016. In realtà l’inizio effettivo dei Giochi risale al 3 agosto poiché alcune competizioni calcistiche sono state anticipate al 3 e 4 Agosto. La prima vittoria è del Brasile stesso che avendo ospitato le Olimpiadi diventa il primo stato sudamericano ad ospitare un’edizione dei Giochi olimpici estivi. Le nazioni partecipanti sono state 207 e sono state disputate gare di 28 sport per un totale di ben 42 discipline. In occasione di questa XXXI edizione sono tornati tra le discipline riconosciute il golf, assente da oltre un secolo, ed il rugby a 7, presente solo in alcune delle prime edizioni. Ai Giochi Olimpici di Rio 2016 gli atleti italiani si sono aggiudicati 28 medaglie: 8 medaglie d’oro, 12 d’argento ed 8 di bronzo facendo aggiudicare all’Italia la nona posizione nella classifica mondiale del medagliere. Il primo posto spetta agli Stati Uniti con ben 121 medaglie, di cui 46 d’oro. Niccolò Campriani Gregorio Paltrinieri
IL MEDAGLIERE AZZURRO 8 medaglie d’oro
Elia Viviani primo classificato ciclismo su pista Omnium. Niccolò Campriani oro nel tiro a segno, carabina 50 metri
3 posizioni. Oro anche nella specialità carabina da 10m. Gregorio Paltrinieri oro nel nuoto, 1500 m stile libero. Gabriele Rossetti oro nello skeet maschile (tiro al volo). Diana Bacosi oro nello skeet femminile. Daniele Garozzo oro nel fioretto maschile. Fabio Basile oro nel judo.
12 medaglie d’argento
Rachele Bruni argento nel nuoto, 10 km fondo. Enrico Garozzo, Paolo Pizzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli argento spada maschile a squadre. Chiara Cainero argento nello skeet femminile. Elisa Di Francisca argento nel fioretto femminile. Marco Innocenti argento nel Double trap. Giovanni Pellielo argento nel tiro al volo. Odette Giuffrida argento judo. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè argento nei tuffi. Rossella Fiamingo argento spada femminile. Daniele Lupo e Fabio Nicolai argento nel
Diana Bacosi
Tania Cagnotto e Francesca Dallapè
beach volley. Setterosa argento pallanuoto femminile. Argento nella pallavolo maschile.
8 medaglie di bronzo
Gabriele Detti
Tania Cagnotto bronzo ai tuffi da 3 m. Gabriele Detti bronzo nel nuoto, 1500m stile
libero. Bronzo nella specialità 400m stile libero.
Setterosa
Giuseppe Vicinio, Matteo Lodo, Matteo Castaldo e Domenico Montrone bronzo nel canottaggio, 4
senza.
Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo bronzo nel
canottaggio, 2 senza.
Giuseppe Vicinio, Matteo Lodo, Matteo Castaldo e Domenico Montrone
Elisa Longo Borghini bronzo nel ciclismo su strada. Settebello bronzo nella pallanuoto maschile. Frank Chamizo Marquez bronzo nella lotta libera categoria
65 kg.
Giulia Lenci
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73ª edizione della Mostra del cinema di Venezia: i 20 film in gara Dal 31 agosto al 10 settembre si è svolta la 73ª edizione della Mostra del cinema di Venezia. Il programma dell’edizione 2016 era stato presentato il 28 luglio dal presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta, insieme al direttore del festival, Alberto Barbera, che prese il posto di Marco Müller nel 2011. Durante le giornate del festival sono stati proiettati i 20 film in concorso, 18 fuori concorso e 19 della sezione Orizzonti, dedicata alle nuove correnti del cinema internazionale. Tre sono stati i film italiani in concorso: “Piuma” di Roan Johnson, il documentario “Spira mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, e “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni. Nella sezione dei film fuori concorso sono stati i primi due episodi della serie tv di Paolo Sorrentino “The young pope”, che racconta il pontificato immaginario di Pio XIII, il primo papa americano, interpretato da Jude Law. Fuori concorso anche “Tommaso”, diretto da Kim Rossi Stuart, con Camilla Diana, Jasmine Trinca e Cristiana Capotondi; “Monte”, il primo film girato in Italia dal regista iraniano Amir Naderi, e “One more time with feeling”, un documentario che racconta la registrazione dell’ultimo album di Nick Cave, Skeleton tree. Ad ottenere il Leone d’oro al miglior film è stato “The woman who left” di Lav Diaz. Vi presentiamo le schede dei 20 film in concorso e a seguire tutti i vincitori di quest’edizione della Mostra del cinema di Venezia
73ª edizione della Mostra del cinema di Venezia: i 20 film in gara e i vincitori Ang Babaeng Humayo (The woman who left) di Lav Diaz Con Charo Santos-Concio, John Lloyd Cruz, Shamaine Buencamino, Nonie Buencamino. Genere: Drammatico, Filippine 2016. Per Horacia Somorostro la vita è diventata una prigione: la sua esistenza ha subito tanti traumi e le vie di fuga si sono ridotte ulteriormente negli ultimi anni. Siamo nel 1997, il mondo è scosso dalla morte della principessa Diana in un incidente d’auto ed è rattristato dalla morte di Maria Teresa di Calcutta. Le Filippine sono in preda al panico e per Horacia, forse, è arrivato il momento del riscatto.
The Bad Batch
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di Ana Lily Amirpour Con Jason Momoa, Keanu Reeves, Jim Carrey, Suki Waterhouse, Diego Luna. Genere: Horror, USA 2016 Arlen viene espulsa dai confini del Texas, abbandonata a sé stessa in un deserto senza fine, che è solo l’anticamera del vero inferno: il lotto degli ultimi dell’umanità, gli esiliati, quelli che cercano soltanto di sopravvivere, dopo aver perso il diritto alla cittadinanza. Qui la ragazza incappa subito in un gruppo di persone che non si fa scrupolo di mangiare carne umana, un pezzo alla volta, e diventa lei stessa carne da macello. Ormai senza una gamba e un braccio, riesce a scappare e a raggiungere un altro assembramento, nell’area detta di Comfort, abitato da gente disperata che pende dalle labbra di un ricco guru che incarna e promette il raggiungimento del “sogno”.
Une vie - di Stéphane Brizé Con Judith Chemla, Jean-Pierre Darroussin, Yolande Moreau, Swann Arlaud, Nina Meurisse. Genere: Drammatico, Francia, Belgio 2016 Normandia, 1819. Jeanne è una giovane donna che sboccia alla vita. Figlia dei baroni Le Perthuis des Vauds, si innamora e sposa Julien de Lamare, un nobile locale decaduto che si rivela presto un adultero incorreggibile. Dopo aver sedotto e ingravidato Rosalie, la domestica al servizio dei baroni, Julien chiede perdono a Jeanne e lo ottiene, rientrando in seno alla famiglia e diventando padre di Paul. Ma all’orizzonte si prepara un’altra tempesta che travolgerà ogni bene, materiale e affettivo, affondando Jeanne nei ricordi di una vita.
La la Land - di Damien Chazelle Con Jason Momoa, Keanu Reeves, Jim Carrey, Suki Waterhouse, Diego Luna. Genere: Commedia, USA 2016. Los Angeles. Mia sogna di poter recitare ma intanto, mentre passa da un provino all’altro, serve caffè e cappuccini alle star. Sebastian è un musicista jazz che si guadagna da vivere suonando nei piano bar in cui nessuno si interessa a ciò che propone. I due si scontrano e si incontrano fino a quando nasce un rapporto che è alimentato anche dalla comune volontà di realizzare i propri sogni e quindi dal sostegno reciproco. Il successo arriverà ma, insieme ad esso, gli ostacoli che verranno posti sul percorso della loro relazione.
The light between Oceans di Derek Cianfrance Con Alicia Vikander, Michael Fassbender, Rachel Weisz, Caren Pistorius, Emily Barclay. Genere: Drammatico, USA, Nuova Zelanda 2016. Tom Sherbourne è un ex soldato britannico che anela alla quiete. Spezzato dagli orrori della Grande Guerra, chiede di essere assegnato come guardiano del faro a Janus Rock, battuto dal vento e a pochi chilometri dalla costa. Nel viaggio incontra Isabel, una giovane donna intrepida che gli chiede di sposarla. Travolto dalla sua bellezza e dalla sua energia, Tom ricomincia a vivere. Ma l’amore non basta ad affrontare la tempesta che minaccia all’orizzonte: due aborti spontanei e una bambina portata dal mare che la madre naturale torna a reclamare. El Ciudadano ilustre di Mariano Cohn e Gastón Duprat Con Oscar Martínez, Dady Brieva, Andrea Frigerio, Belén Chavanne, Nora Navas. Genere: Drammatico, Argentina, Spagna 2016. Daniel Mantovani, premio Nobel per la letteratura, l’ha profetizzato nel suo antiretorico discorso svedese: la massima onorificenza farà di lui un monumento, spedendolo anzitempo al museo. Da cinque anni, infatti, non scrive niente di nuovo, e sono più gli inviti che rifiuta di quelli che accetta. Quando però arriva via lettera una richiesta da Salas, minuscolo paese argentino, decide di andare. A Salas, Daniel Mantovani è nato e cresciuto, e da là è fuggito, senza mai tornare, quarant’anni or sono, costruendo la sua identità sul rifiuto di quel luogo e della sua mentalità. Una volta in Argentina, lo scrittore è oggetto di un’accoglienza trionfale, ma col passare dei giorni le cose peggiorano, le sue opinioni non piacciono, si solleva un malumore sempre più generalizzato, un’aria nientemeno che di violenza.
Spira mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti Con Marina Vlady, Leola One Feather, Felix Rohner, Sabina Scharer, Shin Kubota. Genere: Documentario, Italia, Svizzera 2016. La comunità del Cheyenne River Reservation Camp, in South Dakota, celebra il funerale di un anziano che ha lottato per l’indipendenza e il riconoscimento dei diritti civili dei nativi americani. Restauratori e tecnici addetti alla conservazione delle statue del Duomo si applicano costantemente a dare nuova vita a quel simbolo di spiritualità cristiana che permane intatto nei secoli. La coppia svizzera composta da Felix Rohner e Sabina Schafer crea da decenni particolari strumenti musicali con pazienza artigiana nel laboratorio di Berna. Shin Kubota, docente all’Università di Tokyo, si dedica a studiare la Turritopsis, “medusa immortale”, dal ciclo vitale potenzialmente infinito, capace di mutamento e rigenerazione.
La región salvaje di Amat Escalante Con Ruth Ramos, Simone Bucio, Jesús Meza, Edén Villavicencio Genere: Drammatico, Messico 2016. Angel è sposato con Ale, ma intanto ha una relazione con il fratello di lei Fabian. L’equilibrio del triangolo si rompe quando entra in gioco Veronica, una ragazza dagli appetiti sessuali insaziabili che deve inevitabilmente sedurre il prossimo. Il doloroso processo condurrà a rivelazioni sconcertanti.
Nocturnal Animals - di Tom Ford Con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Aaron TaylorJohnson, Armie Hammer, Isla Fisher. Genere: Thriller, USA 2015 Susan Morrow, proprietaria di una prestigiosa galleria d’arte, riceve un manoscritto dal marito da cui la separano diciannove anni e un rimorso che emerge prepotente dalle pagine del suo romanzo. Un thriller che avanza nell’orizzonte piatto del Texas e dentro una notte mai così nera e profonda. Una notte che cattura Susan e la inchioda al suo letto, dietro gli occhiali e una vita di apparenze. Perché Susan molti anni prima ha divorziato crudelmente da Edward per sposare Walker, che non sopporta i fallimenti e la tradisce sulla East Coast, perché Susan vive una vita che scivola abulica sulla superficie delle opere che espone. Ma niente ora è più reale di quelle pagine che consuma con gli occhi, svolge col cuore, riorganizza nella testa, risalendo il tempo e la storia del suo matrimonio.
Piuma - di Roan Johanson Con Luigi Fedele, Blu Yoshimi, Michela Cescon, Sergio Pierattini, Francesco Colella. Genere: Commedia, Italia 2016. Ferro e Cate sono due diciottenni che condividono un’attesa che è però un problema: lei è incinta. C’è anche l’esame di maturità che incombe e un viaggio in Spagna e Marocco da fare con gli amici. A casa poi ci sono i genitori di lui, con un padre che vorrebbe lasciare Roma e tornarsene in Toscana e una madre più disponibile a fare la nonna nonché il padre di lei che conduce una vita precaria. Di fatto non sembrano esserci le condizioni minime per portare avanti la gravidanza.
Rai (Paradiso) - di Andrei Konchalovsky Con Yuliya Vysotskaya Genere: Drammatico, Russia, Germania, 2016 Storie di vita quotidiana durante la Seconda guerra mondiale per ricordare “che questo è stato”. Rai (Paradise) è un lungometraggio sui destini incrociati di tre personaggi nel tempo triste di una guerra senza precedenti: Olga, un’aristocratica russa emigrata e ora parte della Resistenza francese; Jules, un collaborazionista francese; Helmut, un ufficiale di alto rango delle SS.
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Brimstone - di Martin Koolhoven Con Guy Pearce, Carice van Houten, Kit Harington, Dakota Fanning, Paul Anderson, Carla Juri, Jack Roth, Emilia Jones, Ivy George, Vera Vitali, William Houston, Jack Hollington, Justin Salinger. Genere: Thriller, Francia, Paesi Bassi, 2016. Seduta in chiesa con la sua famiglia, Liz sente la voce del nuovo reverendo, ode parole che parlano di inferno e punizione, e sa immediatamente che quell’uomo è lì per lei. La segue da quando è nata, la reputa di sua proprietà, e non vuole altro che punirla, seminandole la morte intorno, tra le persone che ama di più. Ha già costretto al suicidio sua madre e ora minaccia sua figlia, accecato da un delirio che chiama giustizia divina e che si ammanta delle metafore più crudeli del vecchio testamento. Na Mlijecnom Putu (sulla via lattea) di Emir Kusturica Con Monica Bellucci, Emir Kusturica, Sergej Trifunovic, Predrag Manojlovic, Maria Darkina, Bajram Severdzan, Zoran Cvijanovic, Sloboda Micalovic. Genere: Drammatico, Serbia, Messico, USA, Gran Bretagna 2016 Un uomo, scosso dal suo destino dopo la morte della moglie, decide di diventare monaco. La storia è ambientata durante la guerra nei Balcani e osserva da vicino l’amore tra due persone che non hanno più nulla da perdere.
Jackie – di Pablo Larrain Con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Max Casella, Beth Grant, Billy Crudup, Sunnie Pelant, Corey Johnson, Caspar Phillipson. Genere: Biografico, USA, Cile, 2026 Natalie Portman è “Jackie” Kennedy. Un ritratto della First Lady elegante e profondo, descritto attraverso i gesti contenuti e fini, la voce sussurrante e leggera. Il tempo torna indietro agli Stati Uniti degli anni Sessanta, includendo anche filmati originari del 1963, che confondono realtà e finzione, sulle tracce di una donna che è diventata un’icona. Il lungometraggio si distende su periodo di quattro giorni, a partire da poco prima dell’assassinio del marito e presidente americano John F. Kennedy, lungo i primi dolorosi e concitati giorni che seguirono alla tragedia.
Voyage of time - di Terrence Malick Con Cate Blanchett, Brad Pitt. Genere: Documentario, USA, Francia, Germania, 2016 Primo documentario di Terrence Malick, è stato descritto dal regista stesso come “uno dei miei più grandi sogni”. Un film di montaggio che intende mostrare la nascita e la morte dell’universo sconosciuto. Un film che si annuncia fortemente sperimentale e forse il più ambizioso di Malick. La storia dell’universo stesso, con immagini potenti, dal Big Ben all’era Mesozoica fino al giorno d’oggi e oltre ancora, a partire da un progetto ideato decenni fa. Il film ha due versioni, lunga per le sale con voce narrante di Cate Blanchett, e di 40’ per l’Imax con voce narrante di Brad Pitt.
El Cristo ciego – di Christopher Murray Con Michael Silva, Bastian Inostroza, Ana Maria Henriquez, Mauricio Pinto. Genere: Drammatico, Cile, Francia, 2016. Michael, da bambino, si è fatto inchiodare le mani ad un albero dal suo più caro amico, poi, dolorante ma fiducioso, nei pressi di un fuoco, ha ricevuto una rivelazione. Da allora parla da profeta al suo paese, che gli risponde prendendolo in giro. Quando viene a sapere che l’amico di un tempo ha subito un grave incidente, decide che lo guarirà con il miracolo dell’imposizione delle mani e attraversa il deserto a piedi scalzi per raggiungerlo. Nel tragitto, incontra chi lo segue e chi lo rifiuta, si dimostra caritatevole con chi lo cerca e gli chiede aiuto, fa da compagno ad un ragazzino e a sua madre, fuggita da un uomo violento, battezza i figli di una piccola comunità rimasta da anni senza prete. Frantz – di Francois Ozon Con Pierre Niney, Paula Beer, Ernst Stötzner, Marie Gruber, Johann von Bülow, Anton von Lucke, Cyrielle Clair, Alice de Lencquesaing. Genere: Drammatco, Francia, 2016. Germania 1919. Una giovane donna si raccoglie ogni giorno sulla tomba del fidanzato caduto al fronte. La sua routine è rotta dall’incontro con Adrien, soldato francese sopravvissuto all’orrore delle trincee. La presenza silenziosa e commossa del ragazzo colpisce Anna che lo accoglie e solleva di nuovo il suo sguardo sul mondo. Adrien si rivela vecchio amico di
Frantz, conosciuto a Parigi e frequentato tra musei e Café. Entrato in seno alla famiglia dell’uomo, diventa proiezione e conforto per i suoi genitori che assecondano la simpatia di Anna per Adrien. Ma il mondo fuori non ha guarito le ferite e si oppone a quel sentimento insorgente. Adrien, schiacciato dal rancore collettivo e da un rimorso che cova nel profondo, si confessa con Anna e rientra in Francia. Spetta a lei decidere cosa fare di quella rivelazione.
Questi giorni – di Giuseppe Piccioni Con Margherita Buy, Maria Roveran, Marta Gastini, Caterina Le Caselle, Laura Adriani, Filippo Timi, Alessandro Averone, Mina Djukic, Sergio Rubini. Genere: Drammatico, Italia, 2016. Una città di provincia. Tra le vecchie mura, nelle scorribande notturne sul lungomare, nell’incanto di un temporaneo sconfinamento nella natura, si consumano i riti quotidiani e le aspettative di quattro ragazze la cui amicizia non nasce da passioni travolgenti, interessi comuni o grandi ideali. Ad unirle non sono le affinità ma le abitudini, gli entusiasmi occasionali, i contrasti inoffensivi, i sentimenti coltivati in segreto. Il loro legame è tuttavia unico e irripetibile come possono essere unici e irripetibili i pochi giorni del viaggio che compiono insieme per accompagnare una di loro a Belgrado, dove l’attendono una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro.
Arrival - di Denim Villeneuve Con Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Tzi Ma, Mark O’Brien, Nathaly Thibault, Joe Cobden, Russell Yuen, Julian Casey. Genere: Fantascienza, USA, 2016. Louise Banks, linguista di fama mondiale, è madre inconsolabile di una figlia morta prematuramente. Ma
quello che crede la fine è invece un inizio. L’inizio di una storia straordinaria. Nel mondo galleggiano dodici navi aliene in attesa di contatto. Eccellenza in materia, Louise è reclutata dall’esercito degli Stati Uniti insieme al fisico teorico Ian Donnelly. La missione è quella di penetrare il monumentale monolite e ‘interrogare’ gli extraterrestri sulle loro intenzioni. Ma l’incarico si rivela molto presto complesso e Louise dovrà trovare un alfabeto comune per costruire un dialogo con l’altro. Il mondo fuori intanto impazzisce e le potenze mondiali dichiarano guerra all’indecifrabile alieno.
Le beaux jours d’aranjuez di
Wim Wenderz Con Sophie Semin, Reda Kateb, Nick Cave, Peter Handke, Jens Harzer. Genere: Documentario, USA, Francia, Germania, 2016 I un’abitazione con ampio giardino uno scrittore procede nell’estensione di un dialogo tra due personaggi: un uomo e una donna. Costoro prendono vita davanti a lui dicendo le battute che scrive. I due hanno stabilito un patto: a ogni domanda non si potrà rispondere con un semplice si o no ma con ampie argomentazioni e non sarà possibile alcuna azione oltre a quella del parlare. I ricordi, le esperienze nella sfera sessuale, le considerazioni sul senso dell’amore occupano la loro conversazione. Giulia Lenci
Vincitori e premi Leone d’oro “The woman who left” di Lav Diaz Gran Premio della giuria “Animali notturni” di Tom Ford Leone d’Oro alla carriera: Jean-Paul Belmondo Leone d’Oro alla carriera: Jerzy Skolimowski Green Drop Award: Martina Parenti in “Spira Mirabilis” Green Drop Award: Terrence Malick in “Voyage of Time” Green Drop Award: Massimo D’Anolfi in “Spira Mirabilis” Coppa Volpi alla migliore attrice: Emma Stone in “La La Land” Premio Marcello Mastroianni: Paula Beer in “Frantz” Coppa Volpi al migliore attore: Oscar Martínez in “El ciudadano ilustre” Migliore sceneggiatura: “Jackie” Premio L’Oréal Paris per il cinema: Matilde Gioli Leone d’Argento: Amat Escalante “La región salvaje” Leone d’Argento: Andrej Končalovskij “Rai” Leone del Futuro: Akher Wahed Fina “Ala Eddine Slim” Premio speciale della giuria: “The Bad Batch” Orizzonti – Miglior film: “Liberami” di Federica Di Giacomo
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CANILE COMUNALE DI
Vengo via con te
VELLETRI Via di Carano
Canile Comunale di Velletri adozionicanilevelletri@gmail.com
Orari di apertura: Lunedì, Giovedì, Ve nerdì: 08:30 - 13:3 0 Martedì: 11:00 - 15 :00; Mercoledì: 12:0 0 13 :00 Sabato: 09:00 - 13 :00 CHIUSO DOMENIC A E FESTIVI Info: Associazione Veliterna Tutela de l Cane 06.96453459 - 338. 7034771 - 333.9726 087 Ufficio Diritti Anim ali: 06.96158490 91 - 92
Adotta un cane I GEMELLI DIVERSI
Noce o
Martin
Double Martina
Data e luogo di abbandono: 9 luglio, Comando dei Vigili Urbani. Sono una femminuccia e 5 maschietti. Li abbiamo chiamati “gemelli diversi” perchè, pur essendo fratelli, sono tutti differenti tra loro. Abbiamo Cicciobau (non serve spiegazione per il suo nome) che è nero e pacioccone, tipo labrador; Double, che ha il musetto per metà nero e per metà bianco, con un disegno a forma di picche, come quelle delle carte da gioco, simil bulletto. Martina e Martino sono gli unici due che si assomigliano di più, salvo per la lunghezza del pelo, hanno qualcosa del segugio; poi c’è Noce, una specie di pinscherino dallo sguardo curioso; infine c’è Tender, che dolcissimo si accoccola sul petto dell’operatrice alla ricerca di protezione ed ha i tratti del rott o del pastore tedesco. Hanno circa 3 mesi, futura taglia media contenuta, circa 15 kg.
Tender
I CUCCIOLI “OMONIMI”
Cicciobau Chippati, verranno affidati previa firma del modulo per la sterilizzazione obbligatoria, se effettuata presso il nostro canile è gratis
Data e luogo di abbandono: 22/07/16 via dei Cinque Archi - via S.Maria dell’orto, proprio di fronte al bar. Hanno circa 3 mesi, futura taglia media contenuta, circa 15 kg. I ragazzi che svolgono servizio di volontariato presso il canile si sono offerti di fare da “padrini” e “madrine” a questi cuccioli, dando a ciascuno il proprio nome di battesimo. Avendo due ragazzi che si chiamano Gabriele abbiamo dovuto accorciarne uno, ma il cucciolo non si è lamentato. Sono dolci, simpatici, affettuosi e fotogenici!
CONTATTI
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Alessan
Aurora
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Gabriel
Gabry
NON CI CONTATTATE SU FACEBOOK MA AI SEGUENTI NUMERI DI TELEFONO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ ORE 9.00-15.00 OPPURE AI SEGUENTI INDIRIZZI MAIL ORARIO NO STOP: CLAUDIA: 338.7034771 adozionicanilevelletri@gmail.com; CATERINA: 333.9726087 UFFICIO ADOZIONI: 06.96453459 UFFICIO DIRITTI ANIMALI COMUNE DI VELLETRI: 06.96158492
In tutti i sensi, come la musica Antonio Di Trento
Scrivetemi sul blog www.nonsolorosa.com/blog
LA MUSICA AL SERVIZIO DEL SOCIALE Con “Restart”, Cesare canta l’anti bullissimo Ad un anno di distanza dalla pubblicazione del suo EP “Cesare”, disco d’esordio, il giovane cantautore, in questi giorni, ha rilasciato il suo nuovo singolo “Restart”. Il brano, frutto della collaborazione con Francesco Mancarella, si presenta inizialmente come una ballad, caratterizzata da sonorità evocative, in cui voce e pianoforte, da protagonisti assoluti, tessono le fila della storia, per poi approdare ad uno stile pop-elettronico ed a un beat che richiama, in maniera non evidente, la musica dance. «Una volta concluso e riletto il testo afferma Cesare -, ho percepito, sin dal primo verso, un legame profondo con questo brano. Ogni singola parola mi riportava a tutti quei momenti bui della mia vita, ma anche a tutte le volte in cui ho trovato la forza per combattere per quello in cui credevo. Il mio obiettivo è diffondere, attraverso la musica, un messaggio di grande importanza come la lotta al bullismo. Per il titolo – spiega l’artista - ho scelto una parola che ha per me un significato importante: ‘Ricominciare’ (in inglese restart). Credo che chiunque abbia fermato la propria vita a causa di altri, debba avere il coraggio di prendere in mano la situazione e ricominciare a vivere. Sono onorato dalla scelta dell’Arca del Blues di produrre il brano, da “DiTUTTO” per aver firmato il progetto discografico e da “SBAM” e “MaBasta” per aver deciso di supportare il progetto». Cesare Montinaro, in arte Cesare, è nato nel 1995. A 12 anni intraprende gli studi di chitarra classica e pianoforte classico. Nel 2013 si presenta ai casting di X FACTOR 7, superando le prime audizioni che lo hanno portato a cantare al 105 Stadium di Genova. Nel 2015 l’etichetta discografica L’Arca Del Blues, apprezza il timbro molto particolare, quasi femminile, del ragazzo e decide di produrlo attraverso la realizzazione di un EP, dal titolo “Cesare”. Restart è un progetto discografico firmato da DiTUTTO e prodotto dall’Arca del Blues, ed è acquistabile su tutti i Musical Store.
Comunicato stampa
Si chiude la sesta edizione di Taobuk-Taormina International Book Festival Taormina, 17 settembre 2016. Dopo 9 giornate di programmazione e 70 appuntamenti accolti da grande affluenza di pubblico, si chiude la sesta edizione di Taobuk - Taormina International Book Festival, che annuncia le sue prossime date: l’edizione 2017 anticiperà la sua programmazione al mese di giugno. Ideato da Antonella Ferrara, presidente del festival, con la direzione artistica di Franco Di Mare, Taobuk pone al centro la letteratura, in dialogo con le altre espressioni della cultura: cinema, musica, teatro, arti visive, giornalismo, enogastronomia. Più di 3.000 le presenze alla cerimonia di apertura del festival, sabato 10 settembre, che ha visto alternarsi sul palco del Teatro Antico di Taormina personalità di rilievo internazionale in ambito letterario e artistico: Michael Cunningham, Claudio Magris, Giuseppe Tornatore, Leo Gullotta, Lina Sastri e Giacomo Campiotti. Presente il ministro Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. La cerimonia di apertura sarà trasmessa in differita su Rai1 domenica 25 settembre 2016, in seconda serata. Scenario eccezionale di Taobuk è stata tutta la città di Taormina, a partire dai luoghi turistici più amati, come il Teatro Antico, l’Archivio Storico e Piazza IX aprile, affacciata sulla baia di Naxos e a ridosso dell’Etna. Diciannove le sedi che sono state coinvolte: luoghi pubblici e strutture private si sono aperti alla letteratura e hanno svelato ai cittadini e ai visitatori ogni angolo noto e meno noto della città, definita La Perla dello Jonio, meta prediletta di grandi scrittori, da Tennessee Williams a Truman Capote, da André Gide a Jean Cocteau, da David Herbert Lawrence a Luigi Pirandello. Costruita sul concept Gli Altri, la manifestazione ha chiamato al confronto scrittori, giornalisti, filosofi, studiosi, artisti, esponenti della società civile e politica, sia italiani sia internazionali, per sollecitare riflessioni su un tema fortemente attuale. Tra gli ospiti: Simonetta Agnello Hornby, Edoardo Albinati, Alberto Angela, Marc Augé, Pupi Avati, Camilla Baresani, Giacomo
Campiotti, Eva Cantarella, Massimo Carlotto, Giancarlo Caselli, Cristina Chiperi, Benedetta Craveri, Michael Cunningham, Leo Gullotta, Giuseppe Leone, Marc Levy, Claudio Magris, Antonio Manzini, Maurizio Molinari, Moni Ovadia, Domenico Quirico, Dorit Rabinyan, Isabella Ragonese, Clara Sánchez, Lina Sastri, Ilaria Soragni, Giuseppe Tornatore, Giulio Tremonti, Clara Usón, Roberto Vecchioni, Gianfranco Vissani. La VI edizione si è avvalsa del sostegno di più di 80 realtà tra istituzioni, sponsor, partner privati e media partner e del prezioso aiuto di giovani volontari. Taobuk - Taormina International Book Festival ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica ed è patrocinato dal Mibact-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. È sostenuto e promosso da Comune di Taormina, Regione Siciliana - Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Dipartimento Turismo Sport e Spettacolo e Ufficio Speciale per il Cinema e l’audiovisivo, nell’ambito del programma Sensi Contemporanei, Sicilia Film Commission, Assessorato Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Agenzia Nazionale per i Giovani; e con il contributo di: Parco Archeologico di Naxos; Università degli Studi di Messina; Teatro Massimo Bellini di Catania; Taormina Arte, Fondazione Bonino Pulejo, Consiglio Nazionale Forense, Ordine degli Avvocati di Messina. È realizzato in collaborazione con partner privati e mediapartner: Jaguar Land Rover, Mondadori Retail, Associazione Albergatori di Taormina, Gais Hotels Group, Expo Food and Wine, Rotary Club Taormina, Radicepura, Marella Ferrera, Lineamme, Atelier Le Colonne-Alvaro Correnti, Msc Crociere, Caffè Moak, NonsoloCibus, La Truccheria Cherie, Compagnia della Bellezza, RAI e Rai1, IBS.it, La Gazzetta del Sud, RadioLibri, Taormina Today, Tele90, @Stoleggendo. “Il livello raggiunto dalla sesta edizione di Taobuk - sottolinea l’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Anthony Barbagallo - è motivo di orgoglio e soddisfazione per l’Assessorato che lo ha sostenuto scommettendo
sull’eccezionale qualità della manifestazione, da ascrivere senz’altro tra le eccellenze siciliane su cui puntare per rilanciare il turismo culturale”. “Il festival fondato e diretto da Antonella Ferrara - evidenzia il Sindaco di Taormina Eligio Giardina - si conferma il fiore all’occhiello della programmazione culturale offerta dalla Città ai residenti e soprattutto ai turisti, coinvolti in una grande festa della letteratura e delle arti, animata da protagonisti della scena culturale internazionale”. “La Perla dello Jonio - osserva l’Assessore comunale alla Cultura Mario D’Agostino - è stata la vera protagonista di Taobuk, che ha esaltato l’immagine di Taormina programmando la serrata e ampia sequenza degli eventi del festival in tutti i luoghi storici e nelle location en plein air che fanno di Taormina una città di incomparabile fascino”. “Le rinomate strutture ricettive della Città - afferma il Presidente degli Albergatori di Taormina Italo Mennella - hanno riposto in Taobuk meritata fiducia, sostenendo il festival e garantendo ospitalità di prim’ordine alle personalità internazionali invitate. Non riesco ad immaginare migliore partnership e migliore promozione turistica per l’intero hinterland’. “Siamo orgogliosi sottolinea Antonella Ferrara, ideatrice e presidente di Taobuk - di avere condotto in porto un’edizione del festival che ha tenuto alta la qualità dell’offerta artistica e culturale che portiamo avanti dal 2011, registrando un ulteriore crescita sul piano del volume delle attività e dell’adesione del pubblico. Una risposta che è andata oltre ogni previsione. Abbiamo inoltre incrementato i progetti rivolti ai giovani, e siamo approdati, primo e unico festival letterario, alla trasmissione della serata inaugurale su Raiuno. Ma più ancora mi preme sottolineare la piena condivisione di intenti e obiettivi tra i vari attori chiamati a vario titolo alla realizzazione di un programma ampio e ambizioso. Desidero ringraziare le istituzioni pubbliche e private che hanno contribuito al raggiungimento di un risultato che ci incoraggia 31 a fare ancora meglio e di più”.
Daniele Ciani
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CIPOLLA
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Pianta erbacea originaria del continente asiatico, di cui si usa prevalentemente il bulbo, ha avuto grande importanza nell’alimentazione dei popoli antichi. Assiri, Egiziani, Greci e poi i Romani, ne facevano grande uso anche per le proprietà medicamentose, antisettiche ad essa attribuite. Era il cibo militare per antonomasia e tritata, mescolata al miele e lasciata fermentare sembra che producesse una bevanda simile alla birra. Anche se ora gli Stati Uniti, insieme alla Russia e alla Cina, ne sono i maggiori produttori, è una della poche piante commestibili portate al di là dell’Atlantico, dopo la scoperta dell’America, e sembra che fu proprio Cristoforo Colombo ad introdurla ad Haiti nel secondo viaggio. Questo ortaggio dall’odore pungente ma dal piacevole sapore è stato considerato cibo da poveri fino al 1800, fino a quando il declino dell’uso delle spezie non ha riportato in auge anche nella cucina blasonata tutti gli aromi nostrani. Si può affermare che oggi , la gran parte dei piatti cucinati, della gastronomia bassa, alta, borghese ,familiare europea hanno come base la cipolla. In abbinamento a piatti di carne , di pesce come aroma per preparazioni di basi, fondi di cottura, battuti, cruda per insalate o cotta fritta , al tegame ,al forno o sott’aceto è un po’ come si dice del prezzemolo” sta ovunque”. Le varietà sono molteplici ma generalmente vengono classificate per il colore e la forma del bulbo tenendo presente che quelle dorate e rosa sono le più piccanti mentre le bianche e le rosse , famosa quella di Tropea, hanno un sapore meno forte, più dolce e quindi più adatte ad essere consumate crude. Le cipolle germogliate non vanno consumate e quelle tagliate che avanzano vanno conservate in frigo per un massimo di tre quattro giorni.
Poichè come tutte le verdure si ossidano facilmente, se si vogliono preservare intatte tutte le proprietà anche organolettiche, non conviene tagliarle con coltelli d’acciaio ma con attrezzi fatti di altri materiali come la ceramica. Per pulirle , prima di consumarle crude o cotte, tagliare il ciuffetto insieme ad una parte della calottina e nella stessa maniera la parte opposta con le radici, togliere la buccia esterna e anche un paio delle pellicine, dette tuniche, che proteggono il bulbo. Un problema fastidioso è che quando viene tagliata cruda libera delle sostanze volatili che fanno lacrimare gli occhi, cosa che non succede con la cottura. Per evitare o ridurre questo fastidio si possono usare diversi espedienti; quello più semplice è di bagnare spesso il coltello oppure metterla prima in freezer per 10 minuti . Se si vuole mangiarla cruda e si è infastiditi dall’odore acre , basta tagliarla in quattro spicchi e metterla a bagno in acqua fredda corrente per 10 minuti prima di adoperarla come si vuole. Le cipolle da conservare, una volta estratte dal terreno, con la buccia intatta e ben asciugate al sole , si mantengono a lungo sistemate in ambiente buio, asciutto e aerato( non in frigo perché ammuffiscono facilmente) mentre le cipolline o i cipollotti freschi si mantengono solo qualche giorno. Per concludere come al solito alcuni consigli per l’acquisto; bisogna avere l’accortezza di sceglierle ben sode, senza macchie, ammaccature e tagli esterni, le bianche devono mostrare un bel colore lucido mentre le dorate, le rosa e le rosse devono avere la buccia ben secca.
Territorio
Velletri
Da sn. l’assessore alla cultura Ilaria Usai, il sindaco Fausto Servadio, il presidente Uilt Antonio Perelli e la presidente Uilt Lazio Stefania Zuccari
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Mercoledì 31 agosto, alle ore 11:30, presso la Sala Tersicore del Comune di Velletri, ha avuto luogo la Conferenza Stampa di presentazione della Terza Edizione del Festival Nazionale organizzato dall’Unione Italiana Libero Teatro, che si svolgerà dal 10 settembre al 19 novembre 2016 e sarà ospitato dal Teatro Artemisio di Velletri. Gli spettacoli in concorso, nel numero di dieci, andranno in scena tutti i sabati e una domenica (18 ottobre), e rappresentano un campione delle migliori Compagnie di Teatro non professionistiche iscritte alla U.I.L.T, provenienti da tutta Italia e arrivate in finale dopo aver superato brillantemente una scrupolosa selezione, che ha coinvolto 16 regioni con 34 spettacoli in gara. La presentazione, si è svolto alla presenza del Sindaco di Velletri Fausto Servadio e dell’Assessora alla Cultura Ilaria Usai, che, entusiasti dell’iniziativa e orgogliosi che sia proprio la Città di Velletri a mantenere viva la tradizione del teatro, si auspicano una partecipazione attiva della cittadinanza. Il primo a prendere la parola è stato il Presidente della U.I.L.T. Antonio Perelli, che ha ringraziato il Comune di Velletri per l’ospitalità: “Non è facile di questi tempi amare la cultura, la cultura è la prima cosa che molti Comuni tagliano, quando non riescono a far quadrare il bilancio. Invece non dovrebbe essere così, perché l’Italia è un paese che vive di cultura, e la presenza di molte Compagnie iscritte nel Teatro non professionistico come il nostro, testimonia un amore profondo e diffuso per il teatro in tutta Italia”. “Io girando l’Italia per lavoro ho visto degli spettacoli teatrali fantastici, realizzati da attori per passione che nella vita quotidiana praticano un altro mestiere. C’è proprio un’esigenza, un bisogno che spinge verso quest’arte particolarissima”. Ha poi illustrato il programma del Festival, che interesserà 10 sabati e una domenica. L’ultima sera del 19 novembre andrà in scena, fuori
Il teatro è vita, passione, partecipazione Velletri ospita la 3^ edizione del Festival Nazionale I.U.L.T. concorso, il nuovo spettacolo della Compagnia vincitrice della scorsa edizione “La Costellazione” di Formia. La seconda a intervenire è stata l’Assessora alla Cultura Ilaria Usai: “La situazione culturale è sicuramente difficile considerando il momenro che stiamo vivendo, però penso che tutti insieme, con le proposte e con la collaborazione collettiva, si riuscirà a trovare una soluzione per dare il giusto spazio alla cultura e a tutti gli altri ambiti”. Il Sindaco di Velletri, Fausto Servadio, ha aggiunto: “Io non sono d’accordo con quelli che dicono di mettere la cultura in secondo piano, noi sulla cultura abbiamo investito molto, e offriamo la fruibilità di questi spettacoli a un pubblico molto ampio, proveniente da tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale. Per fare questo abbiamo istituito una fondazione che gestirà tutti gli immobili che fanno parte del patrimonio culturale: il Teatro Artemisio e il Convento del Carmine, luoghi che le associazioni culturali locali, ed eventualmente nazionali, potranno utilizzare per le proprie iniziative”. La parola passa a Stefania Zuccari, Presidente della IULT Lazio, che fa una panoramica dei diversi stili e dei diversi generi con cui si cimenteranno gli attori in concorso: “Quest’anno abbiamo degli spettacoli di assoluto interesse, con cartelloni che vanno dal Teatro di Tradizione alla Comicità, passando per il Teatro Moderno, verranno accostate forme di teatro completamente diverse. Saranno portati in scena lavori di autori importanti nazionali e internazionali. Gli organizzatori ci tengono a sottolineare la partecipazione dei giovani, infatti anche quest’anno sarà presente una Giuria Giovani che darà il proprio giudizio sugli spettacoli finalisti. Infine Antonio Perelli ha affidato le ultime considerazione ad Enrico Cappelli, nostro conterraneo e segretario IULT, che ha parlato del suo inesauribile amore per la recitazione e dell’importanza del teatro: “Il teatro è
una magia. Lo conosciamo tutti, scatta qualcosa, durante uno spettacolo, che non succede al cinema. Anche al cinema ci si può emozionare, ma mai come a teatro, che è uno spettacolo in diretta e ti coinvolge molto di più. La UILT organizza dei corsi che permettono agli attori per passione di tenersi sempre aggiornati e di avere sempre qualcosa in più da imparare. Corsi anche di livello internazionale, che permettono di sperimentare tecniche meno conosciute come ad esempio il mimo, in particolare la pantomima polacca. Il teatro è una cosa viva, che si nutre e si alimenta dell’impegno e della passione di coloro che lo amano e lo praticano. Noi porteremo tutto questo a Velletri, al Teatro Artemisio, e vedremo come questi attori di livello amatoriale cercheranno di coinvolgerci ed emozionarci, portando in scena sia autori celebri del passato che autori contemporanei”. In chiusura è intervenuta Elisa, che si è fatta portavoce dei pensieri della Giuria Giovani della passata edizione: “L’opportunità che è stata offerta a noi giovani che abbiamo fatto parte della Giuria, è stata quella non soltanto di poter apprezzare e ammirare la bravura degli attori provenienti dalle parti più disparate d’Italia, bensì anche di esternare la nostra passione per il teatro attraverso la Critica”. “Perché non deve esserci per forza un giudizio, o una connotazione negativa, la Critica è anche apprezzare fino in fondo tutti quelli che sono gli ambiti di applicazione del teatro. Quindi non solo la recitazione, ma anche la regia, la sceneggiatura, e tutti quegli aspetti – ha concluso – che delle volte sono sottovalutati, come le luci o la scenografia. La passione per il teatro traspare anche nei piccoli dettagli, e poter dare attenzione a queste cose, attraverso il ruolo di Giuria, è un’opportunità rara che ci fa crescere molto”. Betty Mammucari
Territorio
Albano
Comunicato stampa
Il poeta Aldo Onorati inserito all’interno dell’antologia poetica “Nell’Uomo”
Aldo Onorati, noto poeta di Albano Laziale, è stato inserito all’interno dell’antologia poetica “Nell’Uomo”, recentemente pubblicata da “Controluce”. Si tratta di un percorso lirico che comprende tre generazioni di artisti. Gli autori che sono stati scelti e a cui è dedicato ampio spazio di rilievo critico e realtà lirica (nove poesie per ciascuno dei poeti conclamati e due per le nuove “leve”, Di Iulio e Gigante) sono i seguenti: Aldo Onorati, noto per i suoi romanzi, tradotto in 22 lingue nel mondo, ma riscoperto da poco nella sua originalità di poeta; Giorgio Bàrberi Squarotti, critico letterario e storico della letteratura di fama mondiale, a cui forse si è dato – da parte degli esegeti – minor risalto come autore di versi, ma che, come scrive Fabio Pierangeli nell’illuminante prefazione: “Nel gioco dei dadi paradossale delle esistenze, il fatto di essere tra i critici sommi del nostro Novecento e dei primi anni del Duemila, in qualche modo relega in secondo piano la lunga pregevolissima attività poetica di Barberi Squarotti… Si devono leggere invece autonomamente le sue raccolte, dimenticando l’interprete dei testi…”; Elena Clementelli, considerata ormai la maggiore poetessa italiana vivente; Bruno Fabi, caposcuola del Movimento filosofico “Irrazionalismo Sistematico”, anch’egli insigne in quando filosofo a cui Ugo Spirito ha dato fiducia ai tempi del suo capolavoro “Il Tutto e il Nulla”, ma riscoperto poeta di prima grandezza verso la fine della sua lunga vita; Armando Guidoni, autore di importanti studi scientifici (ha svolto per anni attività di ricerca all’interno dei laboratori del CNEN), e poeta di efficace sintesi lirico-scientifica; Pasquale Maffeo, uno dei maestri del secondo Novecento, tenace ricostruttore della tecnica e del metro classico, oltre che critico letterario, scrittore e anglista di larga fama; Marco Onofrio, della generazione di mezzo, indicativo nella poliedricità della sua scrittura, ove poesia, saggistica e narrativa si intersecano in un dettato nuovo; Ugo Maria Palanza, segnacolo coraggioso d’indipendenza di giudizio nella letteratura, maestro lungimirante e scomodo: anch’egli ha contribuito sostanzialmente con la sua produzione nel campo della lirica, come d’altronde Giulio Panzani, giornalista polemico, instancabile operatore culturale, raffinato lirico che lega la generazione dei Maestri a quella più vicina alle poetesse Ivana Uras (affermata nel campo didattico-pedagogico), Fulvia di Iulio, Mariangela Gigante e Lia Lafronte (la prima donna avvocato della Rota Romana). Una lettura consigliabile specie ai giovani interessati a immettersi nel difficile, infido ma altissimo campo della poesia.
teatro eventi e mostre FORO DI AUGUSTO FINO AL 30 0TTOBRE
“2000 anni dopo di Piero Angela e Paco Lanciano”
TEATRO ROMA GLOBE THEATRE VILLA BORGHESE DAL 16 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE
“Romeo e Giulietta”, regia di Gigi Proietti
MUSEO DELL’ARTE CONTEMPORANEA-MACRO FINO AD OTTOBRE William Kentridge
FINO AL 2 OTTOBRE
“Dall’oggi al domani, 24 ore nell’arte contemporanea”
“Un viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare”
PALAZZO DEL QUIRINALE FINO AL 9 OTTOBRE
VELLETRI
ACCADEMIA DI FRANCIA A VILLA MEDICI FINO A GENNAIO
26 SETTEMBRE
TEATRO ARTEMISIO 24 SETTEMBRE
“Ladro di razza” di Gianni Clementi
1 OTTOBRE
“I 39 scalini” di Patrick Barlow
1 OTTOBRE
“Ho fatto qualcosa di buono” di Vallerotti
8 OTTOBRE
“Under” di Loretta Giovannetti
16 OTTOBRE
“Guttuso. Inquietudine di un realismo”
“350 anni di Creatività”
CHIOSTRO DEL BRAMANTE DAL 29 SETTEMBRE AL 19 FEBBRAIO
“LOVE. L’arte contemporanea incontro l’amore”
ARA PACIS FINO AL 19 FEBBRAIO “Picasso en Images”
“Il padre” di August Stridberg
VELLETRI
“L’uomo senza nome” di Camerini
TRES CHIC CONCEPT, VIA GUIDO NATI 14/16/18 DAL 30 SETTEMBRE ORE 17,30
22 OTTOBRE
TEATRO TOGNAZZI DAL 13 AL 15 OTTOBRE Festival dei Castelli Romani 3 giorni di Musica inedita e d’Autore Con Irene Grandi, Johnny DalBasso, Aku e Davide Borri, Wolfer, Banda musicale Umberto Cavola
“Le donne in Raku” di Daniela caporro
CONCERTI ROMA DAL 5 AL 7 OTTOBRE Ennio Morricone PALALOTTOMATICA DAL 23 AL 24 SETTEMBRE Emma Marrone 15 OTTOBRE Alessandra Amoroso 22 OTTOBRE Francesco Renga
CIAMPINO
ORION 25 OTTOBRE Francesca Michielin
VELLETRI
MOSTRE ROMA FINO AL 2017 PALAZZO DELLA CANCELLERIA
“Leonardo Da Vinci. Il genio e le macchine 36
BENITO AL BOSCO, VIA DI MORICE, 96 22 OTTOBRE ORE 9.30
Evento formativo “Eccellenza nella performance” Per prenotazioni chiamare lo 0805461545 oppure scrivi a segreteria@ziomike.it
PROSSIMAMENTE CON IL CUORE TRA LE NUVOLE di Marco Filadelfia Mondadori, dal 30 agosto in libreria
in libreria
Marco, il protagonista di questa storia, ha due urgenze: riconquistare l’amore di Crystal e superare l’esame di maturità al liceo artistico. Con lei era iniziata come iniziano tutte le storie d’amore: un giorno ti accorgi che nell’altro c’è una scintilla che ti illumina dentro. Poi anche i “per sempre finiscono sempre”. Crystal sa che un giorno lontano diventerà qualcuno nel mondo dello spettacolo. E per raggiungere quell’obiettivo è pronta ad accettare diversi compromessi. Marco Filadelfia è uno storyteller di grande successo. Attraverso i social network si è costruito una solidissima fanbase che intrattiene con monologhi, canzoni, foto e frasi tumblr. In questo suo esordio narrativo racconta una storia in cui migliaia di ragazzi e ragazze possono riconoscersi: il primo, vero amore ai tempi del liceo. In una stagione, quella degli smartphone, piena di parole e immagini che spesso finiscono nelle mani sbagliate.
NON DEVI DIRLO A NESSUNO di Riccardo Gazzaniga Einaudi, dal 30 agosto in libreria
Estate 1989. Luca, adolescente genovese, trascorre l’estate a Lamon, un piccolo centro sulle montagne del Veneto. Il suo migliore amico è Alessio, villeggiante e un po’ sfigato come lui. Il suo amore è Chiara, ma a lei piace Samuele, che ha già lo scooter e pure l’orecchino. Una sera Luca e il fratellino Giorgio si addentrano nel bosco alla ricerca di un tasso. Lì si accorgono che due occhi li fissano dal buio. Scappano, convinti di essere seguiti, ma, arrivati alla porta di casa, si voltano e non vedono nessuno. C’era davvero una presenza che li spiava nascosta tra gli alberi? E chi guida la macchina nera che compare in paese qualche sera dopo e sembra pedinare Luca?
IL VENTO NON LO PUOI FERMARE di Elvira Serra Rizzoli, dal 1 settembre in libreria
È la sera giusta per Elias. Dopo la partita a calcetto e le lezioni all’università di Cagliari è impaziente di partecipare alle prove del coro, dare un passaggio verso casa a Violetta e, vincendo la timidezza, confessarle il proprio amore. È la sera sbagliata invece. Perché dopo averla lasciata davanti al portone, incapace di parlare, lui risale in macchina e va incontro a un destino buio. Quella notte, infatti, investe una giovane donna che muore sul colpo. E anche il suo futuro si spezza. Dopo l’incidente il senso di colpa è troppo grande: si chiude in camera, non vede più nessuno. Non parlare, non muoversi, sperando di sentire il meno possibile, sono gli imperativi del suo giudice interiore. Elias si infligge un percorso ascetico in fondo al proprio dolore, che pare senza uscita. Due anni. Finché, un passo alla volta, decide di abbandonare la Sardegna e cercare una sua strada, altrove. Ed è così che succede: il vento soffia di nuovo inarrestabile, e porta con sé un presente da reinventare e il coraggio di affrontare tutto ciò che verrà.
STORIA UMANA DELLA MATEMATICA di Chiara Valerio Einaudi, dal 6 settembre in libreria
Se la letteratura nasce quando qualcuno urla al lupo e il lupo non c’è, e la fisica comincia quando qualcuno capisce come accendere il fuoco strofinando le pietre, la matematica quando nasce? La matematica nasce perché gli esseri umani sono impazienti. Torneranno i lupi, saranno più di noi? Quanto ci vuole per accendere il fuoco con i sassi? Gli esseri umani hanno bisogno di segnare il tempo, un prima e un dopo. E per segnare il tempo si sono inventati i numeri: allineare sassolini uno dietro l’altro, annodare un filo, stabilire una successione. È questa la storia avvincente e vertiginosa che ci racconta Chiara Valerio, attraverso le vite di sette matematici - sei veri e uno finto. Perché la matematica è una forma di immaginazione che educa all’invisibile, e allora ripercorrere le vite di chi ha così esercitato la fantasia ci permette di capire quella grammatica che descrive e costruisce il mondo ricordandoci costantemente che siamo umani.
IL TURISTA di Massimo Carlotto Rizzoli, dal 1 settembre in libreria
Il Turista è un serial killer perfetto, diverso da ogni altro. Tanto per cominciare non “firma” i suoi omicidi e non lancia sfide ai detective perché farsi catturare è l’ultimo dei suoi desideri. È un mago del camuffamento, non uccide secondo uno schema fisso e mai due volte nella stessa città o nello stesso Paese: per questo lo chiamano il Turista. In più, non prova empatia né rimorso o paura: esercita un controllo totale sulla propria psicopatia. In altre parole, è imprendibile, l’incubo delle polizie di tutta Europa. Anche il più glaciale degli assassini, però, prima o poi commette un passo falso che lo fa finire in gabbia. Succede a Venezia – il territorio di caccia ideale per qualunque assassino – e la gabbia non è un carcere: è una trappola ben più pericolosa, tesa da qualcuno che in lui ha scorto la più letale delle opportunità. Anche Pietro Sambo ha fatto un errore, uno solo ma pagato carissimo. Adesso, ex capo della Omicidi, vive ai margini, con il cuore a pezzi. Poi arriva l’occasione giusta, quella per riconquistare onore e dignità. Ma per prendere il Turista dovrà violare di nuovo le regole, tutte, rischiando molto più della propria reputazione.
LA NATURA ESPOSTA di Erri De Luca Feltrinelli, dal 1 settembre in libreria
Lui abita in una “terra di transiti”, sotto le montagne vicine al confine. Aiuta gli stranieri a passare oltre, chiedendo per la tratta lo stesso denaro che prendono altri - il fabbro, il fornaio - ma restituendolo alla meta, perché a lui “piace essere utile all’età che da queste parti va a finire al macero, al delirio alcolico, all’ospizio”. Ma la cosa attira l’attenzione, arriva ai giornali, lo chiamano “il santo dei monti, il contrabbandiere gentiluomo”. Al fabbro e al fornaio, amici d’infanzia a cui una volta ha salvato anche la vita, la cosa non piace e lui si vede costretto ad allontanarsi dal paese per un po’, a svernare in una città sul mare. Lui sa lavorare con le mani, plasma il marmo, e grazie alla fiducia di un parroco sudamericano trova un impiego per guadagnarsi da vivere lontano da casa: riparare un grande crocifisso marmoreo, opera di un artista del secolo scorso. La nudità del Cristo, la sua “natura esposta”, è stata coperta in passato da un panno che ora la chiesa vuole rimuovere per restituire alla statua il suo primo messaggio, ma lui scopre che sotto a quel panno c’è - ultimo spasimo di una vita che si spegne - un principio di erezione. È soltanto la prima delle scoperte che, nel corpo a corpo con la statua, si rivelano alle sue mani che scalpellano, 37 che indagano, che cercano il significato di qualcosa che lo riguarda da molto vicino.
VELLETRI
LARIANO
AVIS, Viale B. Buozzi, 2 Banca Popolare del Lazio, via Napoli, 6 Palma Caffè, c.so della Repubblica, 230 Edicola Tevere, via Colle Fiorentino, 94 Il Gabbiano Bar-Spaghetteria, piazza XX Settembre,12 Millennium, via delle Cerreta, Lariano Caffè Art, c.so della Repubblica 11 Io e le donne, via Sausset les Pins, 41 Vino e Caffè, via Guido Nati, 39 Comune di Lariano, piazza Santa Eurosia Snack Bar Zi Checco, via Lata Centro Sociale Anziani Tiberio Bartoli, piazza Anfiteatro, 3 Bar La Piazzetta, piazza Trento e Trieste (angolo Via Paolina) Visual Express, via Napoli, 142/A Caffetteria Mastrostefano Sandro, Via dei Volsci, 35 Farmacia S. Eurosia, via Napoli, 19 El Barrio Cafè, c.so della Repubblica, 249 GENZANO Caffè del Bargello, viale Oberdan, 10 Royal Cafè, via Italo Belardi, 38 Bar Caffetteria Ginnetti, piazza Cairoli, 33 Bar La Dolce Vita, piazza T. Frasconi, 19 Bar Alterego, viale Salvo D’Acquisto, 10/a Gran Caffè Nazionale, piazza T. Frasconi, 1 Torrefazione Caffè Vidili, c.so della Repubblica, 252 SISTERS BAR, piazza Lotte Contadine, 10 (LANDI) Bar Cairoli (Cafarotti), piazza Cairoli, 7 Bar MIO, Corso Gramsci, 73 Bar Filippi, via Camillo Meda, 2 ROXI Bar, via Sebastiano Silvestri, 133 Coffee Break, via Lata, 269 Bar Pippotto, corso Antonio Gramsci, 96 Tani Caffè, via Delle Mura, 3 Comune di Genzano, via Italo Belardi, 1 Buffet Stazione, stazione F.S. U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico), via Italo Belardi, 81 Caffè Leoni, c.so della Repubblica, 113 COOP, via Emilia Romagna, 102 Caffè del Corso, c.so della Repubblica 78/80n Carrefour Market, via Giorgio Amendola, 2/4 Il Caffettaio Matto, c.so della Repubblica, 101 Expert, via Nenni, 1 Bar Colle Ottone, via Colle Ottone, 1 Palestra Matrix, Via del Lavoro Gran Caffè, piazza Cairoli 56 (ex bar Cantrale) Farmacia Dr Carafa Emidio, via Italo Belardi, 1 Giochi e Caffè, via Orti Ginnetti, 1/3 Pharmamedical, via Saragat, 1 Comune di Velletri, piazza C.O. Augusto, 1 Ecomed 2000 Poliambulatorio Specialistico, via Roma, 14 Biblioteca Comunale, piazza Cairoli Dr Fabio Del Pidio, via E. Imbastari, 18 Museo Civico, via G. Mameli, 4-6 (dietro al Comune) Edicola Mar.ca distribuzione, piazza Cina Centro Anziani “Rodolfo Tosti” via dei Volsci, 8 Edicola Martini, via Sebastiano Silvestri Tribunale, piazza Giovanni Falcone LANUVIO Cinema Augustus, via Filippo Turati Bar Centrale, piazza C. Fontana, 17 Teatro Tognazzi, via Filippo Turati Bar Menelik, piazza C. Fontana, 9 Studio medico Minerva, piazza Metabo, 8 Comune di Lanuvio, via Roma, 20 Medicars, Centro Medico Polispecialistico, piazza Garibaldi, 9 Banca Popolare del Lazio, via A. Gramsci, 2 Centro Odontoiatrico Italia, Studio Medico, via A. Mammucari, 32 Clinica Madonna delle Grazie, viale S. D’Acquisto, 16 ALBANO Libreria Mondadori, via Pia, 9 Comune di Albano, piazza della Costituente, 1 Carrefour Market, via Lata, 169 U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico), c.so G.Matteotti, 117 Carrefour Market, via Appia, km 43 Cafè e dintorni, via Della Rotonda, 6 Carrefour Market, via Appia, km 40,400 Pasticceria al Duomo, via A. De Gasperi, 7 COOP, via S. Giovanni Vecchio, 1 Bar Fortini, c.so Matteotti, 16 Banca Popolare del Lazio, via M. delle Fosse Ardeatine, 9 Caffetteria, c.so Matteotti, 106 Banca Popolare di Aprilia, viale Oberdan, 33 Caffè Carones, piazza Mazzini, 1 Ok Acconciature, largo Mario Ciancia, 3 Caffè del Borgo, borgo Garibaldi, 35 Dibi Center, via Ragazzi del’99, 6 ARICCIA Beauty Center Graziano, via Colombo Romani Bar Centrale, piazza di Corte Federica Fashion Dream, via Lata, 37 Comune di Ariccia, piazza S. Nicola, snc Sabrina, via Luigi Novelli, 18 P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche), via Appia Nuova Istituto di bellezza Tropical Center, via XXIV maggio, 6 Parrucchieri Tres Chic, via delle Mura, 10 NEMI PIT (Punto Informazioni Turistiche), piazza Garibaldi Comune di Nemi, piazza del Municipio, 9 3 Store, via Lata, 27 U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico) Body 2000, piazza XX settembre, 10 Bar dei Pini, via V. Emanuele Elià, via di Cori, 12 A/F Incantesimo del Lago, c.so Vittorio Emanuele, 24 Jump, via di Ponente, 189 Locanda Specchio di Diana, c.so Vittorio Emanuel Marita, c.so della Repubblica CASTEL GANDOLFO Keira, c.so della Repubblica 125 Castelgandolfo Golf Club, Via Santo Spirito, 13 Farmacia Romani, piazza Cairoli, 2 Farmacia Oberdan, viale Salvo D’Acquisto, 16 Farmacia Artemisia, via Lata, 251 PROVINCIA DI ROMA LATINA Farmacia Comunale 1, corso della Repubblica 1 Velletri n° 3 Agenzie, Albano Laziale, Anzio, N° 4 Agenzie Farmacia Comunale 2, via Filippo Turati Artena, Carchitti, Cecchina, Ciampino, Farmacia Comunale 3, via della Caranella 81 PROVINCIA DI FROSINONE Colleferro, Fiano Romano, Fiumicino, Frascati, Anagni, Cassino, Sora Farmacia Comunale 4, contrada Colle Caldara, 17 Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Lanuvio, Edicola Manciocchi, via Cir. di Ponente Lariano, Monterotondo, Pavona, Pomezia, FROSINONE Edicola Gatta, via Lando Conti S. Cesareo, S. Maria delle Mole, S. Palomba, N° 1 Agenzia Edicola Stazione F.S. Tivoli, Valmontone, Villanova di Guidonia PROVINCIA DI VITERBO Edicola Rosati Franco, piazza Mazzini, 30 ROMA Civita Castellana Circolo Colle degli Dei, via Colle Calcagno, 31/20 N° 14 Agenzie Il Biglietto, via Eduardo De Filippo, 99 VITERBO ACI, via delle Mura, 5 PROVINCIA DI LATINA N° 1 Agenzia Benito al Bosco, via Morice, 96 Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Giulianello, Casale della Regina, via Vecchia Napoli, 9 Priverno, San Felice Circeo, Sezze Scalo, Pizzeria Imperio, via Lata, 125 Terracina n° 2 Agenzie
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Anche in tutte le filiali della Banca Popolare del Lazio