COPIA OMAGGIO
MODA
Make up d’autunno, voglia di osare 3 Trend autunnali per capelli al top
Mensile di attualità, pol
Anno IV - N. 54 - Ottobre 2014 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita
itica, cultura, gossip,
Expo: è caccia alle offerte di lavoro. 650 assunzioni, 4.000 posti nei padiglioni del 2015
spettacolo e sport
TASI Tutte le informazioni utili
L’asilo a misura di bimbo esiste davvero!
Basta solo impegnarsi a trovarlo e avere un po’ di fortuna
BiblioUP Festival
La cultura per tutti i sensi
Le migliori capitali europee da visitare in autunno
Intervista a Laura Soucek
Quando la qualità premia
SOMMARIO 18 ATTUALITÀ 4 Intervista a Laura Soucek Quando la qualità premia 6 Expo: è caccia alle offerte di lavoro. 650 assunzioni, 4.000 posti nei padiglioni del 2015 8 In poche parole… la crisi 9 TASI Tutte le informazioni utili 25 Cure dentistiche all’estero: conviene veramente e soprattutto come funziona?
EVENTI E SPETTACOLO 18 Escher-mania: grande successo per la mostra a Roma dell’artista olandese
14 Operativo e funzionale il nuovo centro cottura per i pasti delle scuole di Velletri
19 BiblioUP Festival La cultura per tutti i sensi
ALBANO 29 Albano: l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Biblioteche punta sulla lettura
MODA
RUBRICHE
16 Make up d’autunno, voglia di osare
12 Novecento d’Amore Claretta Petacci e Benito Mussolini
17 3 Trend autunnali per capelli al top
26 L’asilo a misura di bimbo esiste davvero! Basta solo impegnarsi a trovarlo e avere un po’ di fortuna
VIAGGI
POLITICA
TERRITORIO
23 Intervista all’assessore Luca Masi “Velletri tra sviluppo e sostenibilità”
VELLETRI 14 Il teatro Artemisio da il via alla nuova stagione tutta
10 Le migliori capitali europee da visitare in autunno
dedicata a Eduardo De Filippo
20 Non solo gusto Settembre in tavola 22 FaceAbook Andrea Camilleri 24 Vengo via con te Adotta un cane 28 Enogastronomia Il porco 30 Viaggi Algeria: le nostre origini... il nostro Sahara
Numero 54 - anno IV - Ottobre 2014 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010
Redazione NONSOLOROSA Vicolo Bellonzi, 30 00049 Velletri - RM - Tel. 06.961.55.428 redazione@nonsolorosa.it
Editore Blink di Ottavia Lavino
Hanno collaborato:
Direttore Responsabile Ottavia Lavino Progetto grafico e impaginazione BLINK Stampa Eurografsud Via delle Grotte, 11 00040 Ariccia Roma - Tel. 069344741
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Servizi Maria Rita Cappucci Silvia Bottacchiari Rubriche Daniele Ciani Gabriele Santoni Marco Rossetti Silvia Bottacchiari
Distribuzione gratuita
Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. E vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.
Intervista a Laura Soucek A proposito di cure eccellenti
Quando la qualità premia
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La dott.ssa Laura Soucek, biologa e genetista, sta portando avanti con successo una sua scoperta capace di sconfiggere per sempre il cancro. Attualmente nell’Istituto di Oncologia Vall D’Ebron a Barcellona, reduce da un triennio trascorso l’University of California di San Francisco. Una scoperta, la sua e del suo staff, quella della proteina OMOMYC destinata a fare il giro del mondo e a rivoluzionare tutte le pratiche esistenti. L’aveva già scoperta in Italia, quando era dottoranda alla Sapienza, ma non l’aveva brevettata e al dunque, essendo un progetto a lungo termine, per mancanza dei fondi necessari alla ricerca (in Italia si pensa solo ai tagli della spending revue), è stata costretta a trasferirsi in America, lasciando con dolore i suoi cari a Velletri. Ma Laura non ama definirsi un “cervello in fuga” perchè la sua è stata una libera scelta non dettata dal desiderio di maggiori guadagni, bensì solo dal desiderio di poter proseguire nei suoi studi. E ha fatto BENE! perché in Italia non si muove nulla, mentre invece la sua scoperta è davvero sensazionale, in grado di sovvertire il mondo della medicina. Si tratta di una proteina, a quel che mi sembra di aver capito, che agisce geneticamente su un’altra proteina, la MYC, presente nel nostro organismo e deputata alla proliferazione delle cellule, che però, in caso di cancro, impazzisce determinando la crescita esponenziale della malattia. Ecco che l’OMOMYC va a contrastare, inibendola, l’azione della MYC, tanto da impedirne il processo evolutivo. Le ricerche stanno dando ottimi risultati e ora attendiamo con fiducia e speranza la sperimentazione e divulgazione del farmaco corrispettivo. Quando si dice “essere donna” con troppo di tutto: fascino, intelligenza, educazione e soprattutto genialità scientifica! Sembra impossibile, tante doti in una stessa persona. Eppure Laura Soucek, “Velletranella doc”, le incarna proprio tutte. Da parte mia, ma non sono certo l’unica, so solo che quando si scrive di lei, bisogna intingere la penna nell’arcobaleno, tanta è la bellezza che sprigiona!
Esimia Prof. Dott. Mi consenta! Dovrei darle del LEI date le alte cariche che ricopre come Docente e Ricercatrice, ma posso darle del TU? La conosco da quando era una strepitosa e tenera fanciulla affacciata alla vita con tutta la gioia e l’entusiasmo dell’età. Il TU sicuramente si addice di piú sia a me che a te. Dai colloqui telefonici intercorsi, in cui mi dicevi di voler aspettare per l’intervista perché prevedevi un felice epilogo della tua “grande avventura scientifica”. È passato ormai un anno. Ora invece hai accettato, quindi presumo ci siano novità importanti che ci vuoi comunicare. Ti senti di parlarne? In realtá mi riferivo a molte novitá positive di quest’ultimo anno, a cominciare dallo straordinario Consolidator Grant (una prestigiosissima borsa di studio) del Consiglio di Ricerca Europeo (ERC) che finanzierá il mio laboratorio per i prossimi 5 anni, al brevetto europeo per l’uso del peptide Omomyc come farmaco, agli straordinari risultati ottenuti con l’inibizione di Myc in glioma, il cancro piú aggressivo e comune del sistema nervoso centrale. Insomma, le buone notizie di quest’anno sono tante e spero che a breve possano essere buone notizie anche per i pazienti affetti da cancro. In questi giorni le pagine dei quotidiani inneggiano trionfanti per la scoperta della molecola del sistema nervoso denominata L1, fatta dai Ricercatori italiani dell’Istituto Europeo di Oncologia, coordinati dal prof. U. Cavallaro, che, una volta disattivata, comporterebbe la recessione del cancro, facendolo praticamente “morire di fame”. Per ora le ricerche riguardano le cavie, quindi la strada è ancora lunga, mentre l’OMOMYC, la proteina che hai scoperto tu, è in dirittura d’arrivo. Cosa ne pensi? Parlare di dirittura di arrivo è un pò azzardato, ma è vero, finalmente abbiamo un primo potenziale farmaco o qualcosa che ci è molto vicino. Mi spiego: perché qualsiasi nuova terapia possa essere testata su pazienti, legalmente si deve passare per una fase detta “regolatoria”, in cui si stabilisce la sua efficacia, dose e poten-
ziale tossicitá. Quando si tratta di vite umane, non si possono correre rischi e bisogna essere certi di poter somministrare qualcosa senza il pericolo di poter peggiorare, anziché migliorare, lo stato di salute di un paziente. Mi rendo conto che questi tempi sembrino biblici per qualsiasi paziente affetto da cancro, ma è l’unica via possibile. Dalle “Alpi alle Piramidi”. Come Napoleone anche tu hai attraversato oceani e continenti cavalcando l’onda per raggiungere la tua meta rincorrendo un sogno, senza mai voltarti indietro, neppure là dove tutti si erano fermati. La costanza dà sempre buoni frutti recita l’adagio e tu ne hai da vendere. Cara Barbara, ti assicuro che la distanza dalla propria famiglia è una cosa a cui non ci si abitua mai. Andare all’estero è stata un scelta dura, ma è stata anche quella più giusta. Prima negli Stati Uniti ed ora in Spagna, a Barcellona, ho trovato i mezzi per lavorare bene ed ho ricevuto l’incoraggiamento ed i riconoscimenti migliori per la mia ricerca. Ho conosciuto davvero il significato della meritocrazia. Fortunatamente, nella mie decisioni ho sempre avuto il supporto totale della mia famiglia e mi ritengo davvero fortunata per questo. Specialmente per le donne, si gioca spesso il gioco della colpa: “una donna che segue la sua carriera non é una buona figlia, una buona madre, una buona moglie”. Io non sono assolutamente d’accordo. Una donna, semmai, cerca di essere tutto ció ed anche di piú. Sfogliando le pagine del tuo diario, se dovessi fare un bilancio della tua vita, torneresti indietro per vederti magari circondata da una bella prole come Francesca, la tua amica del cuore? Il bilancio della mia vita è una cosa che faccio spesso, forse perché la mia carriera mi ha fatto fare tanti cambiamenti radicali, di paese, di lingua, di amici ed affetti, ed i cambi ti spingono a fermarti e valutare dove sei e dove vorresti essere. La cosa meravigliosa è che il bilancio è sempre positivo. Una bella prole non ce l’ho e forse non l’avró mai. Chissá un giorno sará una cosa che rimpiangeró, ma per il momento non c´è molto che cambierei nelle
mie scelte. Adoro il mio lavoro e Barcellona è una cittá bellissima e piú vicina all’Italia di quanto possa sembrare. Alla fine i veri affetti rimangono sempre, anche se complicati dalla distanza. Narciso si innamora della sua immagine riflessa nell’acqua e tu? Se ti guardi dentro, cosa vedi? L’autocritica è una cosa che spero di non perdere mai. Certo, sono contenta dei successi ottenuti finora, ma c’è ancora troppa strada da fare. Ci sono giorni che mi sembra che i nostri progressi siano troppo lenti, che ci siano ancora troppe persone che non possiamo aiutare. Insomma, Narciso non mi assomiglia molto. Anche per te il”Cielo è sempre più blu”? Non sono sicura di cosa tu voglia chiedermi, ma se ti riferisci al fatto che nella canzone di Rino Gaetano ognuno ha un suo ruolo sotto questo cielo, sono d’accordo. L’importante è che quel ruolo ce lo scegliamo noi e che non ci venga assegnato arbitrariamente. Ognuno di noi ha passioni, abilitá e doti differenti. É nostro dovere sfruttarle tutte. Nel tempo libero, ammesso che tu ne abbia, ti lasci prendere da mondi paralleli con le ali di una farfalla impazzita, per realizzare quei sogni che tieni segretamente chiusi? Assolutamente sí. Sono una sognatrice, da sempre. Mi piace pensare positivamente e conoscere punti di vista diversi dal mio. Leggo molto, un pó di tutto, e non ho un genere letterario preferito. Il mio tempo libero lo divido tra amici, libri e sport all’aria aperta. Non si finisce mai di imparare. Hai mai dovuto scontare la “colpa” di essere bella e maledettamente brava in un mondo come quello della Ricerca in cui non mancano certo gli invidiosi e gli arrivisti a tutti i costi? Grazie dei complimenti, Barbara! La “colpa” puó forse essere un problema all’inizio, ma poi quello che fa davvero la differenza è quello che fai (purchè te lo lascino fare). Io ho la fortuna di fare quello che so fare bene e che mi piace. È su quella base che sono giudicata tutti i giorni. Non è uno sforzo, è un privilegio. Barbara Gazzabin
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Expo: è caccia alle offerte di lavoro. 650 assunzioni, 4.000 posti nei padiglioni del 2015 A gestire la selezione e poi la formazione sarà la Manpower, partner dell’organizzazione Messi tutti insieme formano una città come Rimini o Salerno: 140mila persone che finora hanno inviato il loro curriculum a Expo. Sperando di ottenere un posto, anche a termine, come per natura è il lavoro in un evento che dura sei mesi. Più donne che uomini, la maggior parte del Nord, il 5% cento vengono dall’estero, moltissimi giovani. Richieste che hanno iniziato a diventare una valanga dal luglio del 2013, quando la società ha siglato un accordo con i sindacati per i contratti “flessibili”. Tanto che ormai i curriculum inviati a Expo viaggiano su una media di 8.500 al mese. Numeri destinati ad aumentare, adesso che l’inaugurazione è sempre più vicina e soprattutto che è partita ufficialmente la caccia a chi dovrà muovere le fila della manifestazione. Perché è adesso che partiranno le assunzioni: 650 tra quanti saranno responsabili sul campo di uno dei “quartieri” in cui sarà diviso il sito e gli operatori della centrale operativa; 195 stagisti in vari settori. In tutto, 850 posizioni legate direttamente a Expo a cui si aggiungeranno almeno 4mila persone che lavoreranno nei padiglioni dei Paesi e altre 9mila impiegate dalle aziende che vinceranno gli appalti per le pulizie, la manutenzione, la sicurezza o la mobilità. È una cittadella che non si fermerà mai, quella di Expo. Per sei mesi, 24 ore su 24, lì si lavorerà divisi su tre turni.
Dove trovare gli annunci e come candidarsi
Gli annunci sono pubblicati su un portale unico (www.manpowergroup4expo.it) che la società di gestione ha realizzato insieme con Manpower. Il gruppo diventato partner del 2015 per il 6
lavoro non solo selezionerà e sceglierà i profili, ma si occuperà anche della formazione e, dopo la chiusura dei cancelli il 31 ottobre del 2015, aiuterà chi ha lavorato all’Esposizione a ricollocarsi. È su questo sito che si troveranno le figure professionali richieste direttamente da Expo, ma anche quelli dei Paesi o delle aziende dell’indotto che decidessero di rivolgersi a Manpower. La selezione del personale tramite ManPower avviene esclusivamente previa candidatura e test on-line. In ogni caso se il candidato non risulta idoneo per una delle postazioni cercate, verrà tenuto in considerazione sia per altre posizioni legate al mondo Expo Milano 2015, sia per altre opportunità di ManpowerGroup. I contratti di lavoro saranno a tempo determinato o di apprendistato.
ranno 9mila persone. C’è la sicurezza (una gara da più di 23 milioni di euro), con circa 2mila addetti, c’è chi starà alle biglietterie, oltre mille lavoratori per le pulizie, chi guiderà le navette, chi gestirà i parcheggi, quanti penseranno agli accrediti e alla logistica. Una cittadella che, almeno per sei mesi, offrirà anche un po’ del lavoro che non c’è.
Le figure professionali ricercate
Il sito sarà diviso in 84 quartieri, ognuno controllato da un “capo” che dovrà occuparsi di tutto, dai rapporti con i padiglioni ai visitatori fino alla pulizia e ai rifornimenti. A sua volta, i leader avranno diversi collaboratori: in tutto, la spa ne assumerà 298 con la qualifica ufficiale di “operatore di grandi eventi” e con lo strumento dell’apprendistato breve sperimentato per la prima volta. Altri 195 saranno stagisti: riceveranno un compenso di 516 euro al mese, buoni pasto, e parteciperanno a un programma di formazione. Saranno divisi in sei settori: dalle relazioni internazionali agli eventi, dai social network ai rapporti con i media fino alla sicurezza sul lavoro. In gioco, poi, ci sono i posti dei Paesi che in molti casi “pescheranno” in Italia: il fabbisogno, secondo le stime, è di almeno 4mila persone, dai cuochi dei padiglioni agli interpreti, dalle hostess agli impiegati. Per girare, quella macchina, avrà bisogno anche di altro. Expo calcola che gli appaltatori dei servizi impieghe-
Che cos’è l’Expo
L’Expo 2015 (ufficialmente Esposizione Universale Milano 2015, Italia, in inglese World Exposition Milano 2015, Italy) avrà luogo a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015. L’esposizione è organizzata da Expo 2015 S.p.A., società costituita dal Governo Italiano, dalla Regione Lombardia, dalla provincia di Milano, dal comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano. Il tema proposto per questa edizione è “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, e vuole includere tutto ciò che riguarda l’alimentazione, dal problema della mancanza di cibo per alcune zone del mondo a quello dell’educazione alimentare, fino alle tematiche legate agli OGM. Milano è stata già sede dell’Esposizione Internazionale nel 1906 con il tema dei trasporti. Maria Rita Cappucci
In poche parole… la crisi
La gente li teme. I politici ne abusano. Ecco i termini più in voga della crisi “Ma cos’è questa crisi?” cantava Rodolfo De Angelis nel 1934. Bella domanda. Forse allora qualche possibile risposta c’era, reale o meno che fosse. Oggi le cose stanno diversamente. La crisi finanziaria, scoppiata nel 2008 e piombata sulla quotidianità di italiani e non solo negli anni successivi, ha mietuto le sue vittime in tutti i sensi: alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, fabbriche e industrie costret-
te a chiudere, licenziamenti e quel famoso spread che non accennava a diminuire. Eccola la crisi di oggi, forse uguale a quella di ieri, ma infarcita di paroloni, neologismi, prestiti lessicali per lo più anglofoni, spesso ignorati dai politici stessi e per giunta pronunciati maccheronicamente. Ma la tv li diffonde, internet ce li propina quotidianamente e le persone interiorizzano e sviluppano da un lato una pau-
ra inconscia, dall’altro la presunta padronanza dei suddetti termini. E al bar, nelle facoltà o per strada è un continuo chiacchiericcio su Pil, Spread (il più gettonato) o stagnazione, come se si parlasse del tempo meteorologico. Ma vediamole più da vicino queste famose parole e cerchiamo di capirne il significato. Silvia Bottacchiari
Eurozona
E’ l’insieme dei paesi che fanno parte dell’Unione Europea e che hanno adottato l’Euro come moneta nazionale. Oggi ne fanno parte 18 stati mentre nel 1999, quando la moneta unica entrò in vigore per la prima volta, gli stati erano solo 11.
Spread
Letteralmente significa “differenziale” ed indica la differenza di rendimento tra due titoli di stato. Attualmente, nello specifico, sono presi in considerazione i titoli tedeschi (Bund) e i titoli italiani (Bot, btp). L’aumento dello spread indica di fatto una situazione di svantaggio per l’Italia.
Deflazione
Spesso confusa con “inflazione” è il suo esatto opposto: indica infatti una netta diminuzione dei prezzi che deriva da acquisti, soprattutto per beni ritenuti non indispensabili, sempre meno frequenti. Le aziende, dal momento che il consumatore compra sempre meno, sono costrette ad abbassare i prezzi innescando così un sistema di profonda crisi.
Recessione
E’ il preludio stesso della crisi ed indica una flessione dello sviluppo interno del paese che può avere breve o lunga durata. Nel momento in cui la recessione non mostra segni di cedimento per un considerevole periodo di tempo si può parlare di vera e propria crisi.
Stagnazione
Depressione
E’ il sinonimo più calzante per la parola “crisi”. Indica infatti una serie di eventi (diminuzione dei prezzi, disoccupazione, fallimenti) che portano progressivamente il paese verso una fase discendente del ciclo economico. 8
Certamente più positiva in termini economici rispetto alla depressione ma indice in ogni caso di una condizione di disagio finanziario nel paese. Si tratta di periodo in cui il reddito nazionale e la crescita restano immobili, senza subire aumenti o diminuzioni.
Pil
Letteralmente “Prodotto interno lordo”, è l’insieme dei beni che un paese riesce a produrre in termini monetari in un anno. Indica dunque di fatto la ricchezza concreta di un paese. Se diviso, approssimativamente, per il numero dei cittadini si ottiene il reddito pro-capite.
TASI
Tutte le informazioni utili La Tasi è la nuova tassa sui servizi indivisibili dei comuni che rappresenta una parte della IUC, l’imposta unica comunale, alla quale vanno aggiunte anche la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, e l’Imu (che solo i proprietari di seconde case dovranno pagare).
Chi deve pagare la Tasi?
Sono soggetti passivi TASI i possessori a qualsiasi titolo di fabbricati, compresa l’abitazione principale ed, in parte, gli inquilini che si troveranno a pagare la parte compresa dal 10 al 30% del tributo, mentre il restante continuerà ad essere a carico del proprietario. Tuttavia, Nel Comune di Velletri, è stato deciso che la quota a carico dell’inquilino verrà corrisposta unicamente dal proprietario o usufruttuario dell’immobile.
Il calcolo dell’importo
Il calcolo della Tasi dovrà essere effettua-
to sulla base delle aliquote approvate con Delibera del Consiglio Comunale n.39 del 24 luglio 2014 e più specificatamente: 3,3 per mille per abitazione principale e relative pertinenze (escluse categorie A/1, A/8 e A/9); 1,0 per mille per fabbricati rurali strumentali; 2,5 per mille per fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita,fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. La base imponibile per il calcolo della TASI è la stessa dell’IMU: rendita catastale x 1,05 x moltiplicatore categoria catastale x aliquota: 1000 - detrazione. La detrazione per l’anno 2014 è pari a euro 70,00 per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, mentre per l’unità immobiliare concessa in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado (genitori-figli), viene riconosciuta una detrazione pari a euro 35,00. La sola detrazione di euro 70,00 è maggiorata di un ulteriore importo pari a 25 euro per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni fino al massimo di quattro, purché dimorante abitualmente e residente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Il versamento dell’acconto Tasi 2014, da effettuare entro il 16 Ottobre 2014, può essere eseguito mediante il modello F24 utilizzando i seguenti codici previsti dall’Agenzia delle Entrate: TASI-abitazione principale e relative pertinenze codice tributo 3958; TASI- fabbricati rurali ad uso strumentale codice tributo 3959; TASI-altri fabbricati codice tributo 3961; Il codice comune da indicare per il Comune di Velletri è L719. Il versamento dell’importo relativo all’intero anno può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 16 Dicembre 2014. PER MAGGIORI INFORMAZIONI E’ disponibile sul sito istituzionale del comune di Velletri www.comune.velletri.rm.it un applicativo “Calcolo IUC 2014” che riporta ogni utile informazione ed agevola il contribuente nel calcolo del tributo dovuto. Viene inoltre messo a disposizione il modello F24, con la compilazione automatica e stampa del modello per il versamento del tributo. Ci si può altresì rivolgere all’ufficio competente della Velletri Servizi SpA ubicato in V.le dei Volsci,57- tel. 069631533.
Silvia Bottacchiari
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Le migliori capitali europee da visitare in autunno Le città d’arte europee sono perfette da visitare in questa stagione. Basta un weekend, o poco più. Il clima è ancora mite, le giornate luminose e solo di rado bagnate da qualche spruzzo di pioggia. Un momento perfetto per scoprire o riscoprire, luoghi importanti, densi di storia e di cultura, ma anche di novità e di occasioni per divertirsi. Ecco alcuni suggerimenti per un city break, a passeggio lungo i docks londinesi, a tavola nei ristoranti di Copenaghen, o in carrozza a Vienna assaporando una fetta di sacher per un autunno all’insegna dei viaggi e del divertimento.
Finite le vacanze estive, prima che arrivi il freddo dell’inverno, è il momento giusto per concedersi una minifuga dalla routine. E per scoprire il fascino delle città. Da una a tre ore di volo dall’Italia
Maria Rita Cappucci
Londra: shopping e cultura
Un salto dalle parti di Londra non delude mai, non solo per fare shopping e per ammirare monumenti e opere d’arte, ma anche per trascorrere una giornata sulle rive del Tamigi nel giardino di Chelsea Physic Garden, aperto fino a fine ottobre, per ammirare le oltre 5000 piante presenti. Chi già conosce la città, forse scoprirà qualcosa di diverso nell’East End, tra i quartieri di Whitechapel e Spitalfields, dove vive una delle più grandi comunità bengalesi del Regno Unito. Una zona estesa, a ridosso della City e dei Docklands, che sta cambiando il suo volto divenendo sempre più trendy. Si possono acquistare cibi biologici al mercato di Spitalfields o fermarsi al William IV, gastropub con menu di piatti british rivisitati. Diverse le compagnie aeree che offrono voli low cost per raggiungere la capitale del Regno Unito. Se avete optato per Londra consultate il sito ufficiale di Lufthansa, British Airways, EasyJet e Ryanair e scegliete il volo che fa per voi.
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Copenaghen: tanto verde e buona cucina
Ci sono mille motivi per trascorrere un long weekend nella capitale della Danimarca anche prima che risplenda di luminarie natalizie. Con oltre 350 km di piste ciclabili e grazie alla vicinanza di foreste e spiagge, Copenaghen è la città più verde d’Europa ed anche per questa ragione è perfetta per gli appassionati della bicicletta. I luoghi di interesse si trovano in prossimità gli uni agli altri facilitando i percorsi, e dando così la possibilità di effettuare escursioni scegliendo la capitale come base. Un altro motivo per visitare Copenaghen è senza dubbio la passione per la buona cucina. La capitale della Danimarca offre infatti alcuni tra i migliori ristoranti al mondo come il rinomatissimo Noma (menu degustazione da 7 portate sui 150 euro), solo dodici tavoli in cui assaggiare ottimo cibo nordico, dagli scampi delle isole Fær Øer al bue muschiato della Groenlandia. Oppure l’AOC (menu degustazione da 4 portate circa 84 euro), uno tra gli ultimi locali di Copenaghen a essere premiati con la stella Michelin, dove si provano memorabili esperienze culinarie in una cantina del diciassettesimo secolo con il soffitto a volta.
Vienna: in carrozza con la Sacher
Il palazzo barocco di Schönbrunn, residenza estiva della principessa Sissi, la cattedrale gotica di Santo Stefano, la ruota gigante del Prater… Se non si è mai stati a Vienna, c’è da perdere la testa dietro alle attrattive che la città offre. Lasciandosi andare alle romantiche atmosfere d’antan, magari si finisce anche per osare un tour su uno dei tanti calessi che ancora percorrono la Ringstrasse. La torta Sacher si trova ovviamente in tutti i cafè, ma è più gustosa se assaggiata nella storica pasticceria omonima. Atmosfere tradizionali anche negli Heuriger, le taverne consacrate alla degustazione di vini, che si trovano nei borghi enologici appena fuori città, come Oberlaa e Hernals.
Novecento
d’Amore a cura di Silvia Bottacchiari
“Ben” e Claretta: passione, ammirazione e un amore clandestino travolgente. Fino alla fine. Ce l’aveva con tutti quella giovinetta romana dal carattere forte e battagliero. Con Ciano, il primo traditore, con Edda, più traditrice del marito, e perfino con il Papa, che non aveva saputo proteggere l’Italia cattolica schierandosi dalla parte del nemico, per giunta laico, protestante o di chissà quale fede religiosa. Doveva difendere il suo uomo Clara, più grande di lei di trent’anni, e contenderselo con la parte d’Italia che ancora lo amava, con chi lo odiava e con l’ombra sempre presente di quella Rachele, legittima sposa del duce. Erano anni tristi. Dalle parate militari e dagli speranzosi cortei fascisti che richiamavano gli italiani al coraggio, si era passati in pochi anni al sacrificio, alla miseria e alla guerra, mondiale e poi civile. Tristi anche per loro due che giorno dopo giorno vedevano la vita stessa come un bel film che volgeva all’epilogo. Mussolini era stato il protagonista di quella storia durata vent’anni. Ma non si arrese, fino all’ultimo, nonostante le gravi colpe. E con lui Clara, che lo difese fino alla morte. Insieme. 12
Aveva solo dieci anni Clarice Petacci (o Claretta, come la conosciamo noi), quando quell’uomo, designato in seguito come “l’uomo della Provvidenza”, prendeva Roma e, con lei, l’Italia. Era l’Ottobre del 1922 e da quel momento in poi la storia avrebbe avuto un altro volto. Benito – così lo aveva chiamato il padre Alessandro Mussolini in onore del leader rivoluzionario messicano Benito Juarez – aveva mostrato fin da giovane età un certo carattere “sopra le righe” in quell’Emilia dei primi anni del ‘900. Dalla fuga in Svizzera per sfuggire alla leva militare, all’arresto per aver alimentato sommosse politiche. Le sue idee socialiste rivoluzionarie vennero fuori immediatamente, soprattutto sui giornali di cui era collaboratore, “L’avvenire del lavoratore”, “Il proletario”, “L’avanguardia socialista” e poi sull’”Avanti!”, di cui in seguito divenne direttore. Poi un cambiamento di rotta: dall’appoggio al PSI e da posizioni neutraliste in merito all’ingresso della nazione nella Prima Guerra Mondiale, all’interventismo e alla rottura col Partito.
Da questo momento venne fuori il Mussolini che la storia conosce e che Claretta tanto amava. Era il 24 Aprile 1932 quando lei lo vide da vicino per la prima volta, a bordo di una Alfa 6C 1750 Gran Turismo Zagato, in viaggio verso il Lido di Ostia. Era il periodo del successo e del potere per Benito: dallo sconvolgimento delle istituzioni politiche regolari, alla bonifica dell’Agro Pontino, alla creazione dell’EIAR (Ente italiano audizioni radiofoniche), ormai tutto dipendeva dalle sue decisioni, persino l’acquisto della macchina personale che per migliaia di italiani non poteva che essere la “Balilla”. Quella ragazzetta di vent’anni lo avvicinò nel tepore di una giornata primaverile e non lo abbandonò più. Reverenziale e soggiogata dal fascino dell’uomo potente e maturo. Dal quel momento i due iniziarono a vedersi assiduamente, soprattutto a Palazzo Venezia, nonostante la giovane Clara fosse già sposata con il sottotenente dell’Aeronautica Militare Riccardo Federici, da cui si sarebbe comunque separata qualche anno dopo. “Io ti amo - gli diceva la donna in una delle numerose lettere al duce - ti amo come uomo e soprattutto come capo”.
foto web
Ma i loro incontri erano sempre al limite del possibile, nascosti e in piena clandestinità, suscitando pettegolezzi, dicerie, e l’attenzione di una moglie che vedeva ma preferiva non vedere. Eppure Clara non chiese mai nulla al suo “uomo-capo”: non pretendeva il distacco da donna Rachele in suo favore, le bastava guardarlo, trascorrere con lui qualche fugace momento e ammirarlo, senza sosta. «Vado a Villa Borghese, l’attendo al galoppatoio. Passa, non mi vede, va in fondo, vedo i cavalli. Sale in sella, entra nella pista. Ha il maglione
bianco, un berretto bleu a visiera e i pantaloni della milizia. È bellissimo, abbronzato, forte sul cavallo bianco. Passa prima a piccolo galoppo e non mi vede. Poi, continuando in una corsa ventre a terra, mi vede, mi sorride luminoso. E ripassando ancora al passo mi sorride, lo saluto, risponde guardandomi con immensa dolcezza. [...] È divino, grande come un Dio possente, splendido di forma. A volte si drizza sulle staffe con le briglie quasi lasciate sul collo del cavallo come un cow-boy. Va come un fulmine, fra l’ammirazione, l’ansia e l’entusiasmo di chi è accorso ad ammirarlo.» Lo seguì ovunque Clara, con il corpo e con l’anima, nel bene e nel male proprio come una sposa: nei suoi viaggi e a Roma, sulle pendici di Monte Mario, dove a casa Petacci c’era un “piccolo” ma lussuosissimo nido d’amore. Ma poi arrivarono i tempi più duri, per loro, per l’Italia, per tutti. Dapprima l’arresto per Clara, nell’ estate del ‘43, liberata pochi mesi dopo con l’Armistizio dell’8 settembre, e poi la fuga al nord, con la speranza di vedere di nuovo il suo uomo a capo di una nazione a lui devota come ad una divinità. “Cara, comincio col dirti: per la giovinezza che m’hai dato, per la fedeltà che mi hai portato, per le torture che hai coraggiosamente sopportato, durante il periodo più nero della storia italiana, io ti amo, come nel 1936-39, come nel 1940, come sempre.”, scriveva il duce alla sua donna il 10 ottobre dello stesso anno, con la volontà di gettare le fondamenta per una nuova re-
altà fascista, la Repubblica di Salò, ma nel contempo con la rabbia e la malinconia per gli avvenimenti appena passati: i tradimenti, gli arresti e l’inesorabile consapevolezza che qualcosa stava per finire. “Il destino dei grandi è forse quello di essere traditi. È triste. Cesare da suo figlio... Napoleone da tutti, dalla stessa moglie Maria Luisa e Giuseppina... Tu da tuo genero e dai tuoi ministri.Oggi è il sangue e solo il sangue che può lavare l’onta - gridava Clara in una delle numerose epistole alla fine della guerra al suo “Ben”, come amava chiamarlo - Oggi è la forza, e solo la tua forza, dura, violenta, crudele che potrà seppellire la vergogna.” Non le buttò quelle lettere Clara, nonostante Mussolini l’avesse invitata più volte a disfarsene. E neppure accettò, dopo essere stata intercettata dai partigiani, la possibilità offertale di scappare in Spagna e salvarsi. “Tuo sognatore naufragato”, si firmava Benito. “Ricordati, o oggi o mai più!” rincalzava la Petacci. Ma il 28 Aprile, a Bonzanigo di Mezzegra, sul lago di Como, incontrarono la morte, entrambi, per mano dei partigiani e con loro numerosi seguaci fascisti. Finì, così, una delle storie d’amore più intense e chiacchierate del periodo bellico e post bellico e, per gli italiani, fu la conclusione di una lunga battaglia. Vinta a caro prezzo. 13
Territorio Velletri
Il teatro Artemisio da il via alla nuova stagione tutta dedicata a Eduardo De Filippo Gennaro Duccilli, Graziano Cedroni, Maura Dani e Luigi Onorato
Comunicato stampa Pregevole intervento portato avanti dalla Bioristoro Italia in zona Tribunale
Operativo e funzionale il nuovo centro cottura per i pasti delle scuole di Velletri
Con l’inizio del nuovo anno scolastico ha ufficialmente aperto i battenti il nuovo centro cottura per la preparazione dei pasti delle scuole materne ed elementari di Velletri. L’importante intervento è stato portato avanti dalla società Bioristoro Italia, affidabile e stimata azienda che da circa trenta anni opera del settore della ristorazione collettiva e che gestisce con soddisfazione il servizio mensa scolastica in molteplici Comuni della Regione Lazio oltre poi a case di cura, caserme ed altre diverse attività sempre legate nell’ambito della ristorazione. Il centro cottura di Velletri è stato realizzato in un ampio stabile tutto in un piano nel quartiere San Giovanni Battista, di circa 400 mq, che ha ora al suo interno tutti gli spazi, le aree, le caratteristiche e le attrezzature necessarie per svolgere al meglio il delicato servizio con un elevato standard qualitativo, il tutto poi nel rispetto delle varie procedure previste dalle normative vigenti. Il luogo baricentrico individuato dalla società Bioristoro Italia garantisce inoltre di raggiungere in tempi assolutamente contenuti le varie scuole di Velletri dove mangiano i bambini, aspetto questo che rende il servizio ancora più apprezzato e di qualità. Personale continuamente formato si occupa quindi ogni giorno della totalità del servizio mensa, dalla preparazione alla distribuzione dei pasti per i circa 1500 iscritti per le scuole del Comune di Velletri. Un bella notizia per i tanti bambini che mangiano a mensa, per i loro insegnanti e ovviamente per le famiglie. 14
“Abbiamo bisogno del supporto della città tutta”. Questo è stato l’appello lanciato, più volte, durante la conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2014-2015, tenutasi lunedì 29 settembre E’ partita già da qualche settimana la prima serie di spettacoli e iniziative promosse dalla direzione artistica del teatro Artemisio Gianmaria Volonté. La prima parte della stagione 2014-2015 è stata presentata all’interno di una conferenza stampa presso il comune di Velletri in presenza di tutta l’ATS (il Direttore Artistico Luigi Onorato, il presidente del CDA Vera Dani, i membri del comitato direttivo Graziano Cedroni e Gennaro Duccilli, il direttore ammnistrativo Gianfranco Cestrilli) del Presidente del Consiglio Daniele Ognibene e del sindaco Fausto Servadio. “Nonostante un anno per niente facile - ha esordito Ognibene - l’ATS in collaborazione sta cercando di fare il meglio di se per proporre una stagione più ricca sia al livello qualitativo che quantitativo”. Questa prima parte di programmazione, che durerà da ottobre fino a Natale, sarà principalmente concentrata sulla figura di Eduardo De Filippo, il grande artista partenopeo di cui proprio quest’anno ricorre il trentennale della scomparsa. Ad aprire la stagione il 4 ottobre lo spettacolo di Pino Ingrosso, “Napoli ed Eduardo, canzoni e parole”, un omaggio al grande Eduardo fatto di musica, parole e poesia. Sabato 11 e domenica 12 è stata invece la volta del teatro Instabile di Aosta, unica compagnia della Valle d’Aosta riconosciuta da Mibact, diretta da Marco Chenevier, talentuosissimo danzatore. La compagnia ha presentato due spettacoli: “Quintetto”, sabato 11 e “La scelta”, domenica 12. Domenica 19 ottobre alle 18 si è ritornati alla scena contemporanea recitata con lo spettacolo “Le notti bianche” tratto dall’omonimo racconto di Dostoevskij scritto nel 1848, un anno prima di essere condannato all’esilio. Oltre a quelli citati, tanti altri sono gli appuntamenti assolutamente da non perdere per questa nuova stagione dell’Artemisio. Oltre
agli spettacoli serali e pomeridiani il teatro nel mese di ottobre proporrà al suo pubblico degli incontri e delle letture proprio sulla figura di Eduardo. A dicembre poi la stagione culminerà con la presenza di Isa Danieli e Danilo Rea, due grandi interpreti di fama internazionale. Parallelamente al cartellone della stagione teatrale, l’ATS nella persona di Sabina Barzilai, membro della direzione organizzativa, ha presentato anche il “Premio Ribalta” il festival internazionale di teatro per le nuove generazione che partirà il 23 ottobre e si concluderà ad aprile 2015. Con questa iniziativa il teatro Artemisio Gian Maria Volonté vuole confermare una delle sue priorità: creare un legame attivo con le giovani generazioni passando attraverso il mondo della scuola. “Vogliamo portare aventi tutto questo - come ha sottolineato il direttore artistico Luigi Onorato – per fare in modo che il teatro venga concepito come parte integrante della città”. Anche il settore musicale quest’anno avrà molto da offrire come si è compreso dalle parole del responsabile Graziano Cedroni. “Il teatro Artemisio è un bene della città, quindi valorizzarlo significa fare del bene a tutta la comunità”. Con queste parole il sindaco Servadio ha inteso sottolineare come tutta l’amministrazione si trovi in sintonia con l’ intenzione dell’ATS, ovvero di riportare il teatro in auge, di trasformare l’Artemisio in un punto di riferimento irrinunciabile per tutta la città di Velletri. Per questo l’Associazione Teatro Artemisio ha bisogno della partecipazione e del sostegno della cittadinanza tutta, elemento imprescindibile affinché si possa sperare in un continuo miglioramento della proposta teatrale, perseguendo l’obbiettivo di garantire al nostro teatro un futuro certo e una posizione di rilievo all’interno del panorama artistico e culturale locale e nazionale. Ad oggi, le cose non vanno come dovrebbero: il teatro va avanti esclusivamente grazie al lavoro gratuito e volontario degli organizzatori e del personale adibito alle esigenze tecniche. La Regione fino ad adesso non ha contribuito di un solo euro nonostante le reiterate promesse. In queste condizioni, l’aiuto della cittadinanza è più che determinante affinché il teatro continui a vivere nella città, contribuendo a formare una coscienza artistica più consapevole, creando spirito di partecipazione e coinvolgendo tutti perché ognuno deve comprendere il vero significato del teatro ovvero puro e semplice nutrimento per la mente e per lo spirito. Per info sui costi di biglietti e abbonamenti potete visitare il sito www.teatroartemisio.it. Maria Rita Cappucci
Eventi
Eventi
BiblioUP Festival. La cultura per tutti i sensi Nemi 24-26 ottobre 2014
Escher-mania: grande successo per la mostra a Roma dell’artista olandese “Sono andato nei boschi di Baarn, ho attraversato un ponticello e davanti a me avevo questa scena. Dovevo assolutamente ricavarne un quadro!” Con queste parole, Maurits Cornelis Escher allude alla litografia dal titolo “Tre mondi”, in cui superficie, profondità e riflesso, sono poste su un unico piano, quello dell’acqua, che accavalla mondi reali e mondi riflessi fra sogno e geometria, invenzione e percezione visiva, fantasia e rigore. Con oltre 150 opere, tra cui i suoi capolavori più noti come Mano con sfera riflettente (M.C. Escher Foundation), Giorno e notte (Collezione Giudiceandrea), Altro mondo II (Collezione Giudiceandrea), Casa di scale (relatività) (Collezione Giudiceandrea) è stata inaugurata a Roma, al Chiostro del Bramante, una grande mostra antologica interamente dedicata all’artista, incisore e grafico olandese, che ne contestualizza il linguaggio artistico e racconta l’annodarsi di universi culturali apparentemente inconciliabili i quali, grazie alla sua arte e alla sua spinta creativa, si armonizzano, invece, in una dimensione visiva decisamente unica. La mostra Escher vuole sottolineare l’attitudine di questo grande artista a osservare la natura in un altro modo, con un punto di vista diverso, tale da far emergere quanto la sua regolarità geometrica sia capace di diventare magia e gioco. Proprio per questo, all’interno del percorso espositivo, seguendo letteralmente lo sguardo di Escher, il visitatore è invitato a vivere un’esperienza giocosa, che fa capire l’origine e il perchè 18 della sua arte, permettendo di
sperimentare in prima persona e di comprendere le illusioni e gli inganni visivi a cui inducono le opere. Attraverso alcuni pannelli, la mostra fa vivere le illusioni ottiche insite nei lavori del grande artista, dando la possibilità di capirne l’origine e i meccanismi. Oltre ai pannelli, è possibile vivere tre diverse esperienze percettive: una parete colma di sfere concave e convesse, dove il visitatore potrà fotografarsi, intuendo così l’effetto distorsivo della legge di riflessione tanto cara ad Escher; la stanza degli specchi che, attraverso una riproduzione infinita dello stesso elemento, spiega l’illusione tridimensionale dell’opera intitolata Profondità e la parete “optical” che darà al visitatore, un incredibile senso di profondità illusoria. Sono tante le chiavi di lettura per comprendere l’universo di questo mito della grafica contemporanea un genio complesso che attinse a piene mani da vari linguaggi artistici e li fuse in un nuovo e originalissimo percorso che ancora ci emoziona. E costituisce senza dubbio un unicum nel panorama della storia dell’arte. Maria Rita Cappucci
ESCHER
a cura di Marco Bussagli dal 20 Settembre 2014 al 22 Febbraio 2015 Roma, Chiostro del Bramante www.chiostrodelbramante.it
Si inaugura a Nemi la prima edizione di Biblioup, il festival dal basso organizzato dalla Bibilioteca dei Castelli Romani. Concerti, reading e laboratori. Tra gli ospiti spiccano Paolo Di Paolo e Simone Cristicchi. Si può innovare con la cultura? Questa è la sfida che il Consorzio della Biblioteca dei Castelli Romani si è posto organizzando tre giorni di festival trasversale che si svolgerà in varie aree della città di Nemi. A inaugurare il festival il 24 ottobre sarà una tavola rotonda che avrà come tema proprio quello di innovare con la cultura: ne parleranno, tra gli altri, il Professor Luciano Hinna, il Presidente della Commissione Cultura al Parlamento Europeo Silvia Costa, il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Dario Franceschini, l’Assessore alla Cultura della Regione Lazio Lidia Ravera. Successivamente il festival occuperà l’intera città per tre giorni invadendo il borgo, i suoi palazzi e suoi negozi, le sue scuole, i suoi istituti religiosi, i suoi centri sportivi, i bar, le vie e le piazze. Nemi sarà in grado di rappresentare tutto ciò che le biblioteche possono oggi offrire al pubblico e sarà al tempo stesso teatro di un caledoscopio di eventi. Il festival proporrà una diversificata offerta culturale: laboratori, musica, corsi di cucina, di ricamo, di yoga eventi teatrali. A testimonianza dell’amore per la lettura saranno presenti, tra i vari, gli autori Fabio Stassi che presenterà L’ultimo ballo di Charlot sabato 25, Paolo Di Paolo che domenica 26 al mattino presenterà il suo libro Mandami tanta vita e nel pomeriggio guiderà un percorso tra le opere del grande scrittore Andrea Camilleri, che interverrà in video. Grande protagonista anche la musica con una serie di incontri dedicati alla musica classica - con il coro polifonico diretto da Giovanna Marini-, al jazz - con la band Ipocontrio sabato 24 -, e anche al rap: la cantante calabrese Loop Loona farà una tappa del suo Senza Fine Live Tour sabato 25. E come evento conclusivo del festival voce e chitarra di Simone Cristicchi per raccontare il suo progetto Magazzino18. Qui di seguito una selezione dal programma suddivisa per percorsi.
Per chi ama ascoltare (musica, reading, lectio magistralis ….)
s Rock Band Live. Un grande concerto durante il quale si alternano tre gruppi musicali Lo Spinoso, Piano for airport, Wrongonyou! Sabato 25 ore 18.00
s Radio3. Dei delitti e delle pene. 150 anni dopo Beccaria. Intervengono: Laura Zanacchi, Antonio Turco, Alessandro Portelli. Domenica 26 ore 15.00 s Aurelio Picca presenta Mandami Tanta Gioia. Dialogo con l’autore Aurelio Picca. Interviene Marco Nocca. Domenica 26 ore 17.00 s Andrea Camilleri parla al pubblico di Biblioup. Paolo Di Paolo ci guida in un percorso tra le opere del grande scrittore che interverrà in video. Tutti i lettori sono invitati a portare il libro di Andrea Camilleri che più hanno amato. Domenica 26 ore 18.30 s Musica sacra: quella colta e quella del popolo. Con il coro polifonico diretto da Paola Ghico e il Coro Popolare diretto da Giovanna Marini. Domenica 26 ore 20.00
Per chi ama guardare (pittura, design, teatro, danza, cinema...)
s I Castelli del RE. Design artigianale dei rifiuti. Mostra, installazioni, laboratori di famosi designer sul tema del riciclo. Venerdì, Sabato e Domenica s Osserviamo il cielo dai telescopi dalla terrazza di Nemi. Sabato 25, dalle 19.00 in poi s Senso di Roccia. L’uomo e la sua passione di andare oltre il limite. Performance di parole, immagini e musica. Sabato 25, ore 19.00 s Alma Flamenca. L’intensità e la sincerità espressiva del Flamenco nel lo spettacolo della compagnia Visual Arts Department. Regia a cura di Antonio Di Vaio. Domenica 26, ore 18.00
Per chi ama fare e saper fare (laboratori di cucina, ricamo, ceramica, design, sport...)
lievito madre con e senza glutine. Venerdì 24 ore 15.00 s Mastro Birraio. Corso di produzione di birra in proprio. Sabato 25 dalle ore 16.00 s Aghi, ferri, uncinetti. Laboratorio di ricamo e artigianato femminile. Sabato e domenica ore 10.00 s Lo sport ...quello che si conosce di meno. Rugby, hockey, floorball, scherma, ginnastica artistica. Domenica dalle 10.00 alle 13.00 - dalle 15.00 alle 19.00 Palestra della scuola. Info e prenotazioni Cell: 392 95 45 964 Email: info@biblioup.it Il programma completo è disponibile sul sito www.biblioup.it
s Mettere le mani in pasta. Laboratorio di
Concerti
Palalottomatica: 6 novembre DEEP PURPLE, Teatro Brancaccio: 20 novembre ALESSANDRO MANNARINO
Teatro e cinema
Teatro Artemisio Gianmaria Volonté: 23 ottobre e 24 ottobre “L’ARTE DELLA COMMEDIA” compagnia Artemisia 28 ottobre ore 17.30 presentazione del libro EDUARDO DE FILIPPO Scavalcamontagne, cattivo, genio consapevole di ITALO MOSCATI Roma Auditorium della Conciliazione, dal 16 al 25 ottobre FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI ROMA.
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Nonsolo...
gusto!
a cura di Silvia Bottacchiari
Melanzane sott’olio. L’estate si conserva in barattolo Sono un classico della cucina italiana e non possono mancare nella dispensa domestica. Perfette come antipasto o come spezza fame accompagnate da pane fresco, le melanzane sono gustosissime in estate ma si trovano ancora anche in questo periodo. Che aspettate, preparate questa facile conserva per gustarle tutto l’anno. Per ottenere due barattoli da 500 g l’uno pulite 2 kg di melanzane e tagliatele a listarelle. Ponetele in un contenitore aggiungendovi un po’ di sale e ripetete l’operazione più volte. Schiacciate gli strati ottenuti con un peso per eliminare l’acqua in eccesso e lasciate riposare per una notte. Scolate le melanzane e sciacquatele sotto l’acqua corrente. Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola con un litro abbondante di aceto bianco e fate cuocere le melanzane per circa 5 minuti fino al bollore. Scolatele e ponetele in un barattolo con qualche spicchio d’aglio, prezzemolo q.b. e peperoncino a piacere. Ricoprite con olio extravergine di oliva.
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a l o v a t n i e r Settemb zane.
i e melan h c fi i, rint in più h p s g n o u n F u n o r ripartire c 3 ricette pe
Abbandonate insalate di riso, freschi appetizer e pasta fredda! A Settembre si torna in cucina e lo si fa alla grande. Tra ortaggi estivi ancora vigorosi e nuove primizie autunnali, stare ai fornelli non è mai stato così piacevole. Le giornate lunghe e soleggiate e il venticello fresco dall’odor di mosto risvegliano i sensi, soprattutto l’olfatto e il gusto. E così ci ritroviamo, senza nemmeno accorgercene, ricchi di funghi, ora più buoni che mai, fichi, uva, per non parlare di melanzane, zucca e zucchine, speciali ora come in estate. Noi vi proponiamo tre ricette di stagione per ripartire alla grande e allietare il palato. Ora sta a voi cimentarvi e buon appetito!
Fettuccine autunnali con funghi porcini, speck e provola I funghi porcini sono un alimento davvero squisito, ottimo per numerosissime ricette, ma solo se cucinato fresco e di stagione. Abbinatelo con speck e provola e assaporerete l’autunno in un solo piatto. Utilizzate fettuccine fresche, meglio se fatte in casa. In alternativa potete acquistare quelle secche reperibili in tutti i supermercati. Per 4 porzioni pulite 500g di funghi e poneteli in una padella dove avrete fatto soffriggere una testa d’aglio in abbondante olio extravergine di oliva. A parte soffriggete uno spicchio di cipolla tagliata finissima e aggiungetevi 6-7 fette di speck tagliato sottilmente. Scolate la pasta e saltatela nel preparato di funghi, aggiungendovi lo speck rosolato. Impiattate e cospargete con una bella manciata di provola grattugiata.
Crostata di fichi I fichi sono un frutto tipicamente preautunnale e si prestano benissimo per preparazioni dolci o salate. Noi vi consigliamo una crostata semplice e gustosa da assaporare in compagnia. Per la frolla: Impastate a fontana 400g di farina con 2 uova, 200g di zucchero e 200g di burro su una spianatoia. Lasciate riposare in frigo il panetto ottenuto per mezz’ora, poi ponetelo su una teglia e infornatelo per circa 15 minuti a 200°C con dei fagioli secchi sopra per evitare rigonfiamenti. A parte preparare una crema con 300g di fichi sbucciati, 1dl di latte, 100g di zucchero, 40g di farina (meglio se di riso o di mais) e la scorza grattugiata di un limone girando in continuazione con una frusta per almeno 5 minuti. Quando la crema sarà fredda adagiatela sulla base della crostata e guarnite con fichi freschi a piacere.
Tutti attenti durante la lezione
Il Forno Santa Eurosia,il laboratorio dove si sono formati i Bread Specialist
Il momento della panificazione
Il Bread Specialist: la Carrefour-Gruppo Deserti presenta la nuova figura professionale dei propri punti vendita C’è qualcosa di più buono del pane? Se molti sono pronti a rispondere che tanti altri cibi possono piacere più del pane, questo alimento rimane il Re della tavola e l’unico capace di accompagnare ogni pietanza senza confondere il gusto del piatto. Per questi motivi spetta al pane un trattamento speciale e particolare ma anche una presentazione degna del protagonista che ha sfamato, nella storia dell’uomo, interi popoli. Può assumere le forme più variegate e della sua fragranza, gusto e profumo ne sono innamorati praticamente tutti. E allora perché non conoscere il processo di produzione e di vendita del Re della tavola? Una domanda alla quale il Gruppo Deserti ha risposto nel migliore dei modi, organizzando un corso per Bread Specialist che potesse insegnare e trasmettere, ai quindici fortunati partecipanti, tutti i segreti per ottenere e vendere un pane buonissimo. Negli accoglienti locali del Forno Santa Eurosia di Lariano, si è così svolto, il giorno 23 giugno di quest’anno, il corso formativo per Bread Specialist. I quindici partecipanti hanno seguito lezioni orali sulla gestione del processo di produzione del pane, sui diversi tipi di impasto, sulla corretta conservazione dei prodotti, sulle principali norme in materia di sicurezza sul lavoro e di igiene, oltre ad un’integrazione sulle tecniche di vendita, svoltasi nell’aula della formazione
aziendale. Poi sono passati alle prove pratiche che sono state, in realtà, il fil rouge di un unico processo per l’affascinante produzione del pane, con molte incredibili varianti. Hanno imparato vari impasti (quello del pane di Lariano, quello per il pane sciapo, quello per il pane low carb, quello per l’impasto a lievitazione naturale, ecc), come infornare e a quale temperatura i vari tipi di pane, come dosare gli allergeni che si possono aggiungere (sesamo, noci, soia) e come comportarsi nei riguardi dei soggetti allergici, come spezzettarlo. Insomma, nei supermercati Carrefour del Gruppo Deserti sappiamo quanto amore si spenda nel mettere in bella mostra il variegato mondo del pane che giornalmente viene venduto alla clientela (pane di Lariano, di Velletri, pane all’olio, ciabattine, cacchiatelle, ecc). Da oggi in poi dietro il bancone più amato possiamo trovare non solo un venditore qualificato ma anche uno specialista che conosce esattamente ciò che sta vendendo, in grado dunque di dare i migliori consigli. Al termine del corso di formazione, i Bread Specialist hanno ottenuto una spilla che identificherà l’addetto per facilitare il contatto del cliente e hanno partecipato, inoltre, ad una divertente gara aziendale per eleggere la migliore esposizione e il miglior venditore, quello che è stato in grado di aumentare i profitti proprio in quel settore.
Un meraviglioso stand di pane appena sfornato
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Libri
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face book
Richieste di amicizia Rosario FIORELLO
Gabriele Santoni info@blinkpubblicita.com
Daniele SILVESTRI
Andrea Camilleri Nato a: Porto Empedocle (ag) il 4 settembre 1925 Sito Web: www.andreacamilleri.net Lavoro: scrittore, sceneggiatore e regista Precedenti esperienze lavorative: Regista teatrale. È il primo a portare Beckett in Italia, di cui mette in scena Finale di partita nel 1958 al Teatro dei Satiri di Roma e poi ne cura una versione televisiva con Adolfo Celi eRenato Rascel. Dal la metà degli anni ’50 funzionario RAI, Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970; è titolare della cattedra di regia all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ dal 1977 al 1997 Intraprende la carriera di scrittore, ma solo nel 1994 esce La Forma dell’Acqua, primo romanzo poliziesco con protagonista il commissario Montalbano. Fino ad oggi Andrea Camilleri ha venduto più di dieci milioni di copie.
Il Tempo Un intimo, giocoso catalogo delle donne che nel corso dei secoli gli uomini hanno di volta in volta amato e odiato. Un viaggio di scoperta della seduzione, del sesso e di quel formidabile, irrisolvibile enigma che è l’universo femminile.
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Camilleri è un valentissimo narratore anche in questo scritto, dove dalla memoria trasferisce alla pagina “un fatto, un incontro, una storia, l’impressione di una lettura”
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Andrea Camilleri ha condiviso lo stato di Gabriele Santoni Camilleri sfodera in questa sua ultima fatica e all’età di ottantanove anni, comicità irriverente e spirito satirico, in un miscuglio di riferimenti storici, elementi fantastici e gusto per la beffa, per confezionare una farsa divertente. Con l’occasione critica un regime ipocrita, violento e aggressivo che fece della guerra uno strumento di affermazione, firmando in questo modo anche la propria condanna. Merita di essee letto seppur senza Montalbano? Sì.
Citazioni preferite Le mie opere sono uova fresche di giornata e i miei cassetti sono pieni di cose che riguardano i miei nipoti. Dirò di più. Mi disfo di tutto quanto ha a che fare con un libro non appena l’ho pubblicato. Distruggo le prove del reato, insomma.
La Stampa È un catalogo di 39 figure femminili, storiche o letterarie o personalmente conosciute, tutte per qualche ragione importanti per lui, quello che compila Camilleri nel suo libro di microracconti. Con un’avvertenza: anche gli incontri personali «non potrei giurare che siano realmente accaduti, può darsi che me li sia inventati e poi, col trascorrere del tempo, li abbia creduti veri».
Intervista all’assessore Luca
“Velletri tra sviluppo e sostenibilità” Dai buoni risultati della raccolta differenziata, al “no” alla mega discarica in zona Cinque Archi, fino alla completa realizzazione della “smart city”: così l’assessore Luca Masi ci ha spiegato i progetti in fase di realizzazione da parte dell’Amministrazione comunale e si è soffermato sull’importanza di concepire i lavori in corso con un approccio olistico. In fondo il risultato finale conta più della riuscita delle singole parti. La raccolta differenziata porta a porta prosegue nella nostra città e sembra avere buoni riscontri tra i cittadini. Tuttavia molte zone non sono ancora coperte dal servizio e non mancano episodi di inadempimento alle regole. In quale direzione si muoverà l’amministrazione da qui ai prossimi mesi per migliorare il servizio? La raccolta differenziata interessa a tutt’oggi circa 30mila persone nella città di Velletri. Ciò rappresenta già di per sé un ottimo traguardo perché siamo di fronte alla comunità più grande nella provincia di Roma. Rendere il servizio obbligatorio per i cittadini in modo graduale contribuisce a modificare gradualmente il comportamento delle famiglie e le aiuta ad abituarsi al nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, in modo che il servizio sia efficiente. Certo, l’inadempimento ancora c’è e ci sarà fino a che sarà presente anche solo uno dei vecchi cassonetti per l’immondizia. Stiamo comunque tenendo sotto controllo la situazione e a breve saranno mobilitati 40 volontari esperti nel settore che monitoreranno il territorio. Inoltre abbiamo pensato ad un “sistema gioco” per i bambini delle scuole elementari e medie per far comprendere loro l’importanza della differenziazione dei rifiuti ed abituarli ad essere dei futuri cittadini con un forte senso civico. Alla fine di Agosto si è diffusa la notizia
della costruzione di una discarica nella Zona Cinque Archi, di fatto molto più grande rispetto alle esigenze della sola città di Velletri. Sappiamo che l’amministrazione è stata da subito fortemente contraria al progetto e la situazione è stata discussa in consiglio comunale. Quali sono state le decisioni definitive in merito alla questione? L’amministrazione comunale ha da subito considerato il progetto della discarica come “irricevibile”. Per questo motivo si è mossa tempestivamente su tre fronti: innanzitutto il sindaco ha inviato una lettera agli enti nazionali in cui manifestava la sua contrarietà; la discussione è stata poi portata avanti in consiglio comunale ed in fine si è tenuta un’audizione della Commissione Ambiente in cui sono emersi i pareri contrari della Regione Lazio. Riteniamo dunque inutile e dannosa per ambiente e cittadini la costruzione della discarica, mentre è in progetto la costruzione di un sistema ben diverso di compostaggio dei rifiuti umidi che permetterà, tra l’altro, di produrre energia. Sto parlando di un Impianto di digestione anaerobico (e non “biogas” come erroneamente spesso è definito) che è vòlto a trasformare i rifiuti in assenza di ossigeno a bassissimo impatto ambientale. Velletri: dal progetto plus a “smart city”. Puoi elencarci quali sono state le misure attuate dall’amministrazione e quelle in via di realizzazione che permetteranno la completa conversione della città? Il progetto Plus, al quale ha aderito la città di Velletri, è un’iniziativa sovvenzionata grazie a fondi europei per la realizzazione di una “smart city”. Ciò significherà creare una mobilità sostenibile, il potenziamento di nuove tecnologie e la riqualificazione di aree esistenti. L’amministrazione si sta muovendo su tre fronti principali. 1.Grazie alla costruzione di Via Santa Anatolia verrà collegata la parte ovest della città a quella est e si eviterà il transito pesante sulle vie del centro città. Inoltre è appena partito il servizio di bike sharing che prevede la possibilità di utilizzare biciclette elettriche a pedalata assistita presenti in diverse stazioni per il parcheggio e la ricarica delle stesse.
Masi
Proseguirà e verrà potenziato inoltre il servizio di navette gratuite. 2. L’ex Convento del Carmine è in fase di restauro e riqualificazione e verrà trasformato nella casa della cultura e della musica, un luogo adatto ai giovani, ricco di spazi per numerose attività e accessibile proprio a tutti, in quanto privo di barriere architettoniche. 3. Riduzione del divario digitale. Sarà potenziato il servizio di videosorveglianza con l’installazione di 24 nuove video camere i cui filmati arriveranno direttamente a delle video room fruibili da diverse postazioni. Per i cittadini dotati di uno smartphone sarà poi disponibile un’applicazione che, oltre alla possibilità di segnalare in tempo reale disservizi e situazioni di emergenza o atti non civici, permetterà di ottenere numerose informazioni utili sulla città. Saranno poi installati 5 video wall in tutta la città per rendere suddette informazioni visibili a tutti, anche a chi non possiede uno smart phone. In fine verrà potenziata la rete wi fi, la quale, oltre a rappresentare un importante servizio aggiuntivo, avrà lo scopo di scoraggiare l’installazione di nuove antenne per la telefonia mobile. Parliamo ora dei giovani. In qualità di assessore alle politiche giovanili conosci certamente più da vicino le problematiche di questa fascia sociale. Qual è il progetto che vorresti portare avanti e che pensi possa essere utile per aumentare l’occupazione giovanile, in particolare a Velletri? Credo che l’occupazione giovanile possa aumentare soprattutto se i giovani hanno la possibilità di trovare di fronte a sé una rete di formazione e informazione valida. Spesso infatti, oltre ad un’occupazione vera e propria, mancano loro le informazioni necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro e avviene di frequente che il rapporto tra “formante” e “formatore” sia intermediato da figure accessorie. A questo proposito stiamo lavorando per creare degli sportelli di supporto per i giovani ed inoltre abbiamo aderito all’Euro desk e all’Erasmus plus, due progetti della Comunità europea per l’informazione, la promozione e l’orientamento dei futuri nuovi lavoratori. Silvia Bottacchiari
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Adotta un cane Canile Comunale di Velletri ass.veliterna.tutela.del.cane@gmail.com
SARA
Orari apertura al pubblico: Lunedì, Mercoledì, Giovedì, e Venerdì 9,30 - 13,30 Martedì 12,00 - 16,00 Domenica 8,30 - 12,30 Chiuso Sabato e Festivi Recapiti telefonici: Ufficio diritti animali 06.96158492 Canile Comunale 06.96453459 - 338.7034771
SPANK, passa il tempo sopra la cuccia del suo compagno morto... Da quando Billy, il suo compagno di box è morto, Spank passa il suo tempo sopra alla cuccia del suo amico. Mangiavano sempre insieme e da quando Billy non c’è più, il piccolo Spank vuole mangiare da solo, lontano dagli altri...
SARA aspetta una famiglia Abbandonata, sola, senza cibo né protezione, ormai ridotta pelle e ossa, Sara si è rifugiata in un terreno per dare alla luce i suoi 5 cuccioli... E’ stata una brava mamma per loro: nonostante la vita in gabbia, lei è riuscita a trasmettergli la sua dolcezza, gli ha insegnato a giocare, a vivere. i suoi cuccioli sono stati tutti adottati, ma per Sara nessuna richiesta...
Questa cagnolina è di una bontà estrema, socievole con gli altri cani e con le persone, aspetta solo di trovare una famiglia che la tratti con rispetto e le dia l’amore che non ha mai avuto... Sara è una meticcetta, un po’ labradorina, un po’ lupetta, con qualche parente della famiglia dei cani da caccia... è unica! Ha 3 anni, taglia media circa 18 kg. Oltre ad essere tenerissima con le persone, va d’accordo anche con gli altri cani, ora convive con Fiocco e Romeo. Chippata, vaccinata, sterilizzata, leishmania negativa. Adottabile solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido.
Spank è un cane speciale, buono, tranquillo, amato dai suoi simili e dai bambini, si accontenta di una carezza sul muso. Spank, a volte nei suoi silenzi rivela un po’ di timidezza, di delicatezza, un cane che soffre ma non si lamenta per non disturbare nessuno. L’anno scorso fu abbandonato, la prima vittima dell’estate...
Spank è giovane, è bravo, sa andare al guinzaglio con la pettorina e spesso è uscito a spasso in città, superando anche la prova macchina! A luglio ha partecipato insieme a Billy alla sfilata dei cani del canile in un parco cittadino, dove erano presenti anche cani di privati cittadini che hanno partecipato numerosi, ma lui non si è fatto assolutamente intimidire dalla folla ed è stato bravissimo...
Per favore aiutateci a salvarlo da una vita di sofferenza... Spank ha 2 anni, simil spinoncino taglia media, pesa 19 kg. Chippato, vaccinato, sterilizzato, negativo alla leishmania. Adottabile solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido.
zione
Lettera alla Reda
azio all’interno gratuitamente uno sp to fer of to sta è ci la realtà del Canile Qualche mese fa conoscere ai cittadini far di a, e fin al a ist bblicati sulla rivist di questa riv lora dei 30 cani pu al eDa . qu tri r lle Pe . Ve ne di to adozio Comunale metà di loro ha trova la r , pe te la sa io ro cc olo cu e ns ti tra adul ione di No ne ringrazia la redaz ti zio era cia ov so ric as a ati str on no nd sto la i cani abba trata nei confronti de a molti la sensibilità dimos ione che ha regalato raz bo lla co a cu ofi pr la r pe presso il canile e a famiglia. iore, all’interno di un di loro una vita migl Claudia Cirulli
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tela del Cane
zione Veliterna Tu
Presidente Associa
SPANK Se volete invece fare una donazione, anche piccola: ASSOCIAZIONE VELITERNA TUTELA DEL CANE IBAN IT16 O051 0439 491C C001 0522 185 - Causale: PENSIONE CUCCIOLI
Cure dentistiche all’estero: conviene veramente e soprattutto come funziona? Dalla Romania, Croazia e Ungheria: le nuove frontiere del turismo dentale. Ecco tutti e i pro i contro. Sempre più pazienti vanno all’estero per le cure dentali. Perché? Le motivazioni sono varie ma al primo posto spicca senza dubbio una questione di risparmio. Secondo alcuni siti specializzati che si occupano di turismo dentale, conviene andare all’estro solo per trattamenti importanti. Ecco alcuni esempi: conviene fare la valigia quando si devono effettuare trattamenti di riabilitazione funzionale ed estetica del cavo orale con protesi fissa mediante implantologia dentale nei casi come questi: la mancanza di uno o più denti, la mancanza di tutti i denti, nel caso di malattia paradontale (paradentosi – piorrea) che porta alla perdita dei denti. In questi casi andare all’estro potrebbe comportare un risparmio notevole. Al contrario, non è conveniente andare all’estero nei seguenti casi: per curare una o anche più carie, per correggere i denti storti (trattamenti ortodontici estetici) o per farsi protesi mobile (dentiera). In questi casi conviene affidarsi ad un dentista locale, perché i costi di viag-
gio e soggiorno incidono significantemente sul valore del risparmio. Anche nel caso delle cure di ortodonzia è preferibile scegliere di restare in Italia perché sono trattamenti lunghi e necessitano quindi di tanti controlli periodici che sarebbe scomodo e soprattutto poco conveniente effettuare all’estero.
Il parere dell’ANDI
In merito al turismo odontoiatrico, l’Associazione Nazionale dei Dentisti Italiani ha voluto far presente la sua opinione, per invitare i pazienti a valutare bene i tanti aspetti anche negativi che le cure odontoiatriche all’estero possono comportare. Scarse garanzie di successo dell’intervento, problemi relativi al rispetto delle norme igienicosanitarie, materiali di lavoro scadenti e tecniche di intervento non sempre qualificate, a questo si riferiscono i dentisti italiani dell’ANDI quando invitano i pazienti italiani a diffidare delle cure dentali all’estero: “Dopo alcuni anni in cui, favorito dall’interesse mediatico che il turismo odontoiatrico aveva creato, un certo numero di cittadini, oggi il turismo odontoiatrico sta cominciando ad essere visto con diffidenza dagli italiani. Un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Ispo, per conto di ANDI, ha evidenziato che solo il 4% degli italiani si è rivolto all’estero per effettuare cure odontoiatriche e tra questi la metà di loro non lo rifarebbe. La gente ha capito che non solo non si risparmia –
considerando gli spostamenti necessari per questi viaggi della speranza, i soggiorni, il disagio – ma soprattutto non ha senso affrontare queste cure per via degli insuccessi ottenuti. Prevalentemente ci si reca all’estero per interventi di implantologia il cui successo è legato al rispetto dei tempi clinici e ai materiali utilizzati. La necessità di curare i pazienti in tempi molto brevi e di contenere i costi ha prodotto, a distanza di anni, gravi problemi di salute odontoiatrica, tra i quali il rigetto degli impianti con la conseguente perdita di tutto il lavoro protesico. E inoltre in questi casi i pazienti, di fatto, non possono rivalersi sul dentista straniero in quanto dovrebbero attivare una causa per ottenere il risarcimento nel Paese dove si sono recati per le cure. Poi ci sono i problemi rispetto alle norme igienico-sanitarie: quelle a cui i dentisti italiani devono sottostare sono tra le più garantiste per il paziente degli Stati europei. Ma il problema non riguarda solo le norme igieniche: spesso infatti per il paziente italiano è difficile capire sia il tipo di cura che il dentista straniero gli propone, sia se quello che lo cura è un vero dentista abilitato. Ci si fida sempre del tour operator che sarà probabilmente bravo a scegliere il viaggio ed il soggiorno migliore, ma difficilmente ha le competenze necessarie per indicare il dentista più competente a curare le disfunzioni del singolo”. Maria Rita Cappucci
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L’asilo a misura di bimbo esiste davvero! Basta solo impegnarsi a trovarlo e avere un po’ di fortuna Scegliere l’asilo è un’impresa ardua per ogni genitore. Tra liste d’attesa, costi e scartoffie da compilare, ecco una guida per orientarsi nel mondo della scuola dell’infanzia, con un occhio alle nuove offerte dei nidi famiglia
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Arriva il mese di settembre, si torna prepotentemente ai ritmi quotidiani e per tante famiglie italiane inizia la ricerca dell’asilo perfetto, il luogo più confortevole, sicuro e di questi tempi anche economico, in grado di prendersi cura dei propri figli, stimolandone le abilità ma soprattutto facendoli sentire a casa. Proprio parlando di asili, secondo una classifica pubblicata sul settimanale americano Newsweek, al primo posto tra le strutture di accoglienza per i più piccoli meglio organizzate al mondo, c’è il Diana, un asilo di Reggio Emilia, un immenso “open space” senza pareti, fatto solo di grandi vetrate e stanze aperte dove ogni giorno il bambino può scegliere lui stesso l’esperienza con cui confrontarsi. Un luogo così perfetto da diventare oggetto di studio per i pedagogisti di tutto il mondo. Sfortunatamente l’esempio del Diana è una mosca bianca nel nostro Paese, che si trova in piena crisi demografica. Reggio Emilia a parte, i nostri asili sono il fanalino di coda delle classifiche europee e soddisfano solo il 18 per cento della domanda delle mamme. È per questo che moltiplicare e migliorare gli asili per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di chi ha una famiglia è da tempo, una delle raccomandazioni che l’Europa fa all’Italia per imboccare finalmente la via dell’equilibrio dei conti pubblici e tornare a crescere dopo anni di debolezza. Lo stesso premier Matteo Renzi, presentando il nuovo sito del governo, ha promesso la creazione di mille asili nido in mille giorni. Progetti e statistiche a parte, come se la cavano i genitori nella scelta dell’asilo perfetto, destreggiandosi tra rette, iscrizioni, scadenze e agevolazioni fiscali? Nonsolorosa vi propone una piccola guida per affrontare questo importante momento con qualche consiglio e soprattutto con un occhio rivolto a nuove tipologie di asilo come i nidi famiglia.
Struttura pubblica o privata: scadenze e moduli da compilare
Se hai deciso di optare per una struttura pubblica nido o materna, la prima cosa da fare è tenere d’occhio le date, controllare quando si aprono le iscrizioni che variano da comune a comune. Una volta individuate le date, altro passo fondamentale è reperire tutta la documentazione necessaria per fare la domanda. Per le neo mamme in procinto di scegliere l’asilo giusto un evento assolutamente da non perdere è l’open day, ovvero la giornata in cui gli asili aprono le porte alle famiglie per visitare la struttura, vedere dove i bambini mangiano, giocano, dormono e fanno ogni tipo di attività ricreativa. Una volta scelta la struttura si compila la domanda d’iscrizione e si aspetta la pubblicazione della graduatoria di ammissione. Ad ogni bambino verrà assegnato un punteggio che tiene conto di vari fattori. Se il bambino rientra nella lista degli ammessi si paga la tassa d’iscrizione e poi la retta mensile. Di solito l’orario base va dalle 9 alle 16, ma si può chiedere di anticipare l’entrata o posticipare l’uscita secondo le esigenze. Nel caso in cui il bambino non venisse ammesso, bisogna optare per una struttura privata. Per questa opzione la procedura è molto più semplice. Perché non ci sono scadenze e il servizio è garantito sempre in ogni momento dell’anno.
Le strutture private: la formula dei nidi famiglia
Ed è proprio nell’universo delle strutture private che i genitori possono trovare le
soluzioni più disparate, pronte a soddisfare ogni tipo di esigenza. Partendo dalla didattica, nei nidi e negli asili privati, molto spesso i bambini hanno a disposizione molte attività extra come laboratori artistici e manuali di vario genere. Molte strutture nascono in ampie ville che hanno a disposizione un giardino, e magari anche un orto per insegnare ai piccoli ad avere un rapporto stretto con la natura. Anche dal punto di vista didattico alcune strutture offrono dei corsi di lingua e storia dell’arte tutti a misura di bambino. Molti asili forniscono anche un servizio notturno dalle 18 alle 9.30 del mattino, un’ idea concepita soprattutto per i genitori che hanno un’occupazione che implica turni di notte. Tra le varie formule alternative all’asilo tradizionale in questi ultimi anni si è diffusa con grande successo l’idea del nido famiglia, un nido domiciliare che offre un servizio nuovo rispetto agli asili nido pubblici e privati. Durante il giorno le mamme accolgono altri bambini nella propria casa (fino a un massimo di sei di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni), per accudirli mentre i loro genitori sono al lavoro. I costi vanno da 3 a 6 euro l’ora, secondo la Regione. Non esiste una quota d’iscrizione e si pagano solo le ore di presenza effettiva. Il servizio è nato nell’Europa settentrionale, dove è chiamato “Tagesmutter” mamme di giorno - e negli ultimi anni si sta diffondendo anche nel nostro Paese, principalmente nelle Regioni del Nord. La mamma-educatrice che apre un asilo nido in famiglia nella propria abitazione sta diventando una figura professionale di rilievo, in grado di sopperire alle croniche mancanze dell’assistenza infantile pubblica. L’asilo in famiglia garantisce un’elevata personalizzazione del servizio e la massima flessibilità negli orari, caratteristiche che rispondono alle esigenze dei genitori moderni e non sempre
sono soddisfatte in un asilo classico, che ha generalmente orari rigidi e chiude anche per lunghi periodi durante le festività. Il nido famigliare trova quindi un favore crescente, in modo particolare tra le mamme che lavorano e quelle che cercano un’occupazione alternativa, che permette anche di passare molto tempo con il proprio figlio.
Costi e bonus infanzia
Per quanto riguarda i costi, la spesa del nido è senza dubbio una voce importante nel bilancio familiare. In media il prezzo della retta di un asilo comunale si aggira intorno ai 300 euro al mese. Ma la cifra in questione varia molto in base alla città e al reddito familiare. Al momento dell’iscrizione i genitori infatti devono presentare il modello ISEE in base al quale poi verrà calcolata la retta. Nel caso in cui il bambino non venisse inserito nelle graduatorie, si deve ricorrere alla struttura privata e in questo caso i costi sono decisamente più elevati. Si va dai 500 ai 600 euro per un orario ridotto fino anche a 1000 euro al mese se ci sono richieste particolari. Le tariffe dipendono molto dai servizi che la struttura offre e dalle ore che il bambino trascorre. Ma non temete care mamme e papà, esiste comunque un modo per ridurre i costi: stiamo parlando del bonus infanzia, il contributo per il servizio baby sitting o asilo messo a diposizione dall’INPS (sul sito www.inps.it trovate la domanda che va presentata entro il 31 dicembre). Il bonus consiste in 300 euro al mese, anche se dal ministero arrivano voci di un aumento a 600 per un massimo di sei mesi. Di questo bonus ne possono usufruire le mamme che tornano al lavoro dopo il congedo di maternità obbligatorio e affidano i loro bambini a un nido o ad una baby sitter. Maria Rita Cappucci
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Arte Enogastronomica
Il porco
La millenaria importanza
Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it
Si! Bisognerebbe chiamarlo cosi perchè il nome maiale è soltanto del suino castrato destinato all’ingrasso ma visto che nell’uso comune questo termine è diventato il più usato, con maiale si intende tutta la categoria. Comunque quest’animale accompagna l’evoluzione e la storia dell’uomo da tantissimo tempo. Da selvatico, che viveva in branchi e grufolava per i boschi, l’antenato del nostro maiale, onnivoro nel vero senso della parola, si è avvicinato all’uomo proprio per necessità di cibo, mangiando tutti gli scarti che questo produceva, diventando facilmente gestibile e a bassissimo costo. Nell’antica Grecia, ad Atene, è stato la principale fonte di carne visto che a quell’epoca le campagne circostanti erano brulle e non avevano quantità sufficienti di foraggio per altri animali come i bovini. Anche nell’antica Roma è stato il principale fornitore di carne per la popolazione in quanto i bovini servivano per i lavori pesanti e gli ovini come produttori di latte e lana. Inoltre grazie alle semplici tecniche di conservazione, la salatura, l’essiccazione e l’affumicamento, la carne di maiale si conservava meglio delle altre per parecchio tempo e poteva essere trasportata ovunque.Non dimentichiamoci del grasso e del lardo che per parecchi secoli è stato il condimento insaporitore più economico al posto di burro e olio che erano più costosi. Per dimostrare quanto, in passato fosse necessario l’allevamento del maiale, basti pensare che sino al 1700 all’interno di tutte le città del mondo, vivevano in libertà branchi di maiali che avevano anche la funzione di spazzini in quan28 to si nutrivano di tutti gli scarti
umani che a quei tempi venivano semplicemente gettati in strada. La religione Islamica ed Ebraica vieta il consumo di carne suina anche proprio perchè l’animale è impuro nutrendosi d’immondizia. Nel 1500 a Roma, la maleodorante presenza era diventata cosi forte che il Papa Clemente VII fu costretto, per limitare questa usanza, ad emanare un bando con cui si autorizzava chi avesse trovato un porco per strada dopo il tramonto, a tenerselo per uso proprio. Del maiale si consuma tutto, non si butta via niente, dalla carne al grasso dalle zampette al muso, dalla cotenna alle orecchie, dalla setola alle interiora e al sangue, dalle mammelle alla vulva di scrofa. Apicio, il maestro dei cuochi romani, nel “De coquinaria”, dà cinque ricette per cucinare la vulva e due per le tettine, non ve le dico, mi “astengo”... Nel passato la carne di questo animale era una
enorme fonte di apporto calorico al fabbisogno del fisico dell’uomo del tempo, oggi, soprattutto nei paesi industrializzati, non ne abbiamo più bisogno. Abbiamo bisogno di carne con basso apporto calorico e basso contenuto di colesterolo ed il maiale dei nostri giorni, ottenuto con una sperimentata selezione delle razze, un allevamento in cui la scienza interviene in maniera forte, fornisce carni adattissime alle nostre necessità alimentari. Chi ancora crede che la carne sia grassa e ricca di colesterolo si sbaglia perchè la massa muscolare del maiale moderno è ben distinta dal grasso .La percentuale di grasso contenuta nel filetto arriva appena al 2%, lo stinco, che tanto piace ai grandi cuochi stellati, ha un contenuto in colesterolo pari a 70 mg per 100g, tanto quanto ne contiene un etto di carne di vitello. Fidatevi! Oltretutto costa meno della metà!
Territorio Albano Comunicato stampa
Albano: l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Biblioteche punta sulla lettura
L’assessore Alessandra Zeppieri
Lunedì 13 ottobre si è tenuto il primo appuntamento del Corso di Lettura Animata ed Espressiva organizzato dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione in collaborazione con l’attrice, autrice e regista Francesca Guercio. Il corso a cadenza settimanale, si svolgerà ogni lunedì dalle 15 alle 16.30 presso la Sala Vespignani in Via Risorgimento 1 ad Albano Laziale ed è destinato agli studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado.
Durante il corso, gli studenti si dedicheranno alla lettura delle pagine più note degli scrittori italiani e stranieri presenti nel loro piano di studi, unendo a questa giochi di sperimentazione vocale e verbale, coordinati con l’acquisizione di solide tecniche di articolazione, di modulazione vocale, di dizione e di ortoepia. “Credo fortemente che il corso possa incrementare il bagaglio culturale delle nostre studentesse e dei nostri studenti”- afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Zeppieri –“inoltre, credo che questo sia un modo innovativo per apprendere, che permetterà ai nostri studenti di imparare divertendosi e di socializzare in maniera creativa. Non posso che ringraziare la docente che con grande entusiasmo mi ha proposto questo corso, Francesca Guercio, per aver messo a disposizione degli studenti, in maniera del tutto gratuita, tutto il suo sapere, la sua professionalità e la sua competenza. Sarà senza dubbio una bellissima esperienza per le nostre scuole”. Mercoledì 15 ottobre alle ore 17, la decima edizione del Circolo Letterario, dal titolo “Le vite celebri di ieri ed oggi” a cura di Aldo Onorati, con la lettura del testo di Antonio Spinosa “Augusto il grande baro”. Gli appuntamenti con cadenza ogni mercoledì del mese fino a maggio, si terranno presso la Sala Conferenza del Museo Archeologico di Villa Ferrajoli. “Attraverso queste due iniziative – afferma sempre l’Asses-
sore Alessandra Zeppieri – sarà possibile coinvolgere sia le scuole (lunedì pomeriggio), che la cittadinanza tutta (mercoledì pomeriggio), in due percorsi diversi che pongono, però, al centro di entrambi la letteratura e la lettura. D’altronde anche il Salotto degli Scrittori, il cui primo appuntamento si è tenuto il 24 settembre, è un progetto che va in questa direzione; mira, infatti, ad accrescere la conoscenza letteraria della cittadinanza e l’amore per la cultura. Attraverso i vari incontri i partecipanti hanno la possibilità di incontrare importanti autori e autrici, conoscere i loro romanzi, le loro poesie e i loro saggi, e focalizzarsi su diversi generi letterari”. I prossimi appuntamenti del Salotto di Scrittori si svolgeranno il 16 ottobre nella Sala conferenze della Biblioteca di Pavona e il 22 ottobre nella Sala conferenze della sede del CNA Castelli Romani. “La lettura - conclude l’Assessore Zeppieri – ci permette non solamente di perfezionare la conoscenza della lingua italiana, ma apre di fronte a noi nuovi orizzonti, ci permette di conoscere realtà altrimenti a noi precluse, apre la nostra mente e arricchisce il nostro bagaglio culturale, ma anche emozionale. Per questo ho ritenuto importante dare avvio a questi percorsi culturali, formativi e di incontro, che si contraddistinguono per la grande qualità delle proposte. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri bibliotecari che ogni giorno lavorano con impegno e dedizione nelle biblioteche comunali.”
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Viaggi
Algeria: le nostre origini... il nostro Sahara
Marco Rossetti redazione@nonsolorosa.it
Alidemma
Pitture neolitiche
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Un luogo da vivere e non solo da vedere, uno spazio da usare, una palestra per il corpo e per la mente… La palestra più grande del mondo, il deserto: per “essere”, per stare, per pensare, per capire; per essere avvinto e non dimenticare. Per provare le emozioni più pure, per sentire il vento ma anche il silenzio Per trovare forse se stessi, certamente la libertà assoluta della propria mente. Per incontrare una cultura “altra”, per provare cosa è il nomadismo, per non conoscere frontiere. Viaggio spettacolare, a partire dall’oasi di Djanet, la “perla del Tassili”, nel Tadrart Akakus, un mondo di guglie e torrioni, fungaie
di pietra, arcate, corridoi dalle forme strane, sabbia... sabbia, tantissima ed infinita sabbia. Un viaggio in 4x4 per esplorare pitture ed incisioni del neolitico; conche, faraglioni, castelli di roccia e sabbia contro un cielo di un azzurro abbagliante, là, circondata da un grandioso anfiteatro, si svela improvvisa una sequenze di dune che si perdono all’infinito con i loro sinuosi profili evidenziati dalla luce radente del sole in contrasto con le rocce emergenti dell’Acacus. Le sabbie rosse a Tin-Merzouga, un unicum che colpisce e affascina. Il deserto, pennellate di colore intenso sulla sabbia, un impasto di colori e contrasti, il labirinto di guglie di Alidemma, immerse in fine sabbia: se esistono veramente le fate, esse non possono che dimorare qui! I faraglioni di Tegheghart e le splendide incisioni, pregevole esempio dell’arte rupestre “la vache qui pleure”, toccante scena pastorale a memoria del tempo: un capolavoro, qui, era una infinita distesa di erbe e foreste e l’acqua abbondava, i buoi e le giraffe, in questo angolo di deserto, andavano all’abbeverata. Quì ora, ovunque, si fa sentire il fascino sottile e grandioso del Sahara, il deserto dei deserti: una presenza seducente ed armoniosa, di una bellezza così perfetta da incutere rispetto ed ammirazione infinita.
I NOSTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE VELLETRI Benito al Bosco, via Morice, 96 Casale della Regina, via Vecchia Napoli, 9 Ristorante Paradiso, via Appia Nord, 154 Caffè Art, c.so della Repubblica 11 Caffè del Corso, c.so V. Emanuele, 78/80 Bar Caffetteria Ginnetti, piazza Cairoli, 33 Gran Caffè, piazza Cairoli 56 (ex bar Cantrale) Snack Bar Zi Checco, via Lata Bar Alterego, viale Salvo D’Acquisto, 10/a Torrefazione Caffè Vidili, c.so della Repubblica, 252 Caffè Leoni, c.so della Repubblica, 113 Bar Cairoli (Cafarotti), piazza Cairoli, 7 Il Caffettaio Matto, c.so della Repubblica, 101 Palma Caffè, c.so della Repubblica, 230 Bar Filippi, via Camillo Meda, 2 Il Gabbiano Bar-Spaghetteria, piazza XX Settembre,12 El Barrio Cafè, c.so della Repubblica, 249 Caffetteria Mastrostefano Sandro, Via dei Volsci, 35 Caffetteria La Dolce Vita, c.so della Repubblica, 167 Vino e Caffè, via Guido Nati, 39 Coffee Break, via Lata, 269 Tani Caffè, via Delle Mura, 3 Buffet Stazione, stazione F.S. Caffè del Bargello, viale Oberdan, 10 Green Bar, via Del Comune, 72 Circolo Colle degli Dei, via Colle Calcagno, 31/20 Comune di Velletri, piazza C.O. Augusto, 1 Museo Civico, via G. Mameli, 4-6 (dietro al Comune) Biblioteca Comunale, via del Comune, 34 Tribunale, piazza Giovanni Falcone Cinema Augustus, via Filippo Turati Libreria Mondadori, via Pia, 9 Carrefour Market, via Lata, 169 Carrefour Market, via Appia, km 43 Carrefour Market, via Appia, km 40,400 CONAD, via delle Mura CONAD, via Fontana della Rosa COOP, via S. Giovanni Vecchio, 1 Banca Popolare del Lazio, via M. delle Fosse Ardeatine, 9 Banca Popolare di Aprilia, viale Oberdan, 33 Ok Acconciature, largo Mario Ciancia, 3 Istituto di bellezza Tropical Center, via XXIV maggio, 6 Beauty Center Graziano, via Colombo Romani Sabrina, via Luigi Novelli, 18 Federica Fashion Dream, via Lata, 37 Parrucchieri Tres Chic, via delle Mura, 10 Body 2000, piazza XX settembre, 10 Nicol, viale G. Oberdan Marita, c.so della Repubblica Keira, c.so della Repubblica 125 3 Store, via Lata, 27 Farmacia Comunale 1, corso Della Repubblica 1 Farmacia Comunale 2, via Filippo Turati Farmacia Comunale 3, via Della Caranella 81 Farmacia Comunale 4, contrada Colle Caldara 17 Farmacia Romani, piazza Cairoli, 2 Farmacia Oberdan, viale Salvo D’Acquisto, 16 Farmacia Artemisia, via Lata, 251 Studio medico 3R, piazza Cairoli, 30 Studio medico Minerva, piazza Metabo, 8 Sapa Dental, Studio Medico, v.le R. Margherita, 7 Medicars, Centro Medico Polispecialistico, p.zza Garibaldi, 9
Edicola Carini, piazza Cairoli Edicola De Nitto Gabriele, P.zza Garibaldi nuovo Edicola Rosati Franco, P.zza Mazzini, 30 nuovo Edicola Manciocchi, via Cir. Di Ponente Edicola Gatta, via Lando Conti Edicola Carini, piazza Cairoli Edicola Stazione F.S. ACI, via Delle Mura, 5 PIT (Punto Informazioni Turistiche), piazza Garibaldi Il Biglietto, via Eduardo De Filippo, 99
LARIANO
Banca Popolare del Lazio, via Napoli, 6 Comune di Lariano, piazza Santa Eurosia Millennium, via delle Cerreta, Lariano Io e le donne, via Sausset les Pins, 41 Visual Express, via Napoli, 142/A Farmacia S. Eurosia, via Napoli, 19
GENZANO
Bar La Dolce Vita, piazza T. Frasconi, 19 Royal Cafè, via Italo Belardi, 38 Gran Caffè Nazionale, piazza T. Frasconi, 1 Comune di Genzano, via Italo Belardi, 1 U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico), via Italo Belardi, 81 COOP, via Emilia Romagna, 102 Carrefour Market, via Giorgio Amendola, 2/4 CONAD, via Appia Vecchia, 2 Edicola Mar.ca distribuzione, piazza Cina Expert, via Nenni, 1 Palestra Matrix, Via del Lavoro 3Store, via Garibaldi, 8 Capellimania, via XXV Aprile, 33 Farmacia Dr Carafa Emidio, via I. Belardi, 1 Pharmamedical, via Saragat, 1 Ecomed 2000 Poliambulatorio Specialistico, via Roma, 14 Dr Fabio Del Pidio, via E. Imbastari, 18
LANUVIO
Bar Centrale, piazza C. Fontana, 17 Bar Menelik, piazza C. Fontana, 9 Comune di Lanuvio, via Roma, 20 Banca Popolare del Lazio, via A. Gramsci, 2
NEMI
Bar dei Pini, piazza Roma, 3 Comune di Nemi, uff. Relazioni col pubblico, piazza del Municipio, 9 Incantesimo del Lago, c.so V. Emanuele, 24 Bar Locanda Specchio di Diana, corso Vittorio Emanuele Bar dei Pini, corso Vittorio Emanuele P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche) Ass.ne Fortur, Piazza Roma
ALBANO
Comune di Albano, piazza della Costituente, 1 Cafè e dintorni, via Della Rotonda, 6 Caffetteria, c.so Matteotti, 106 Bar Fortini, c.so Matteotti, 16 Caffè Carones, piazza Mazzini, 1 Pasticceria al Duomo, via A. De Gasperi, 7 Banca Popolare del Lazio, via G. Farina, 7 U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico), c.so G.Matteotti, 117
ARICCIA
Bar Centrale, piazza di Corte Comune di Ariccia, p.zza S. Nicola, snc CONAD, via Crocefisso (angolo via Rufelli) zona Comaschi P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche), via Appia Nuova