Ottobre 2013

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COPIA OMAGGIO

Mensile di attualità, pol

Anno III - N. 42 - Ottobre 2013 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita

itica, cultura, gossip,

spettacolo e sport

Festival dei Castelli Romani Cresce l’attesa per la finalissima sul palco del teatro Gian Maria Volonté

Il decreto sul femminicidio è legge Così il governo scende in campo contro la violenza sulle donne

Priebke non è stato il benvenuto ai Castelli romani

MODA Ma come porti i capelli questo autunno? Grande vittoria per il nostro Gabriele Santoni “Ora inizia la mia vera avventura: pubblicherò un romanzo con Rizzoli!”

Paola Perego

“Tutti i giorni entro nelle case degli italiani. Sono diventata una di famiglia”


VELLETRI

I NOSTRI PUNTI DI DISTRIBUZIONE

Benito al Bosco, via Morice, 96 Casale della Regina, via Vecchia Napoli, 9 Caffetteria Leda, c.so della Repubblica 11 Bar Jolly, c.so V. Emanuele, 78/80 Bar presso Clinica Madonna delle Grazie, v.le Salvo D’Acquisto, 67 Bar Caffetteria Ginnetti, piazza Cairoli, 33 Bibenda Cafè, via Appia Sud, 28 Km 42,900 Snack Bar Zi Checco, via Lata, 22/24 Bar Alterego, viale Salvo D’Acquisto, 10/a Torrefazione Caffè Vidili, c.so della Repubblica, 252 Caffè Leoni, c.so della Repubblica, 113 Bar Cairoli (Cafarotti), piazza Cairoli, 7 Il Caffettaio Matto, c.so della Repubblica, 101 Biblioteca Comunale, via del Comune, 34 Bar Filippi, via Camillo Meda, 2 Museo Civico, via G. Mameli, 4-6 (dietro al Comune) Il Gabbiano Bar-Spaghetteria, piazza XX Settembre,12 El Barrio Cafè, c.so della Repubblica, 249 Caffetteria Mastrostefano Sandro, Via dei Volsci, 35 Caffetteria La Dolce Vita, c.so della Repubblica, 167 Vini e Caffè, via Guido Nati, 39 Coffee Break, via Lata, 269 Tani Caffè, via Delle Mura, 3 Buffet Stazione, stazione F.S. Caffè del Bargello, viale Oberdan, 10 Green Bar, via Del Comune, 72 Circolo Colle degli Dei, via Colle Calcagno, 31/20 Comune di Velletri, piazza C.O. Augusto, 1 Tribunale, piazza Giovanni Falcone Clinica Madonna delle Grazie, v.le Salvo D’Acquisto, 67 Cinema Augustus, via Filippo Turati Libreria Candido, via Zauli Sajani, 14/16 Libreria Mondadori, via Pia, 9 Carrefour Market, via Lata, 169 Carrefour Market, via Appia, km 43 Carrefour Market, via Appia, km 40,400 CONAD, via delle Mura CONAD, via Fontana della Rosa COOP, via S. Giovanni Vecchio, 1 Banca Popolare del Lazio, via M. delle Fosse Ardeatine, 9 Banca Popolare di Aprilia, viale Oberdan, 33 Ok Acconciature, largo Mario Ciancia, 3 Istituto di bellezza Tropical Center, via XXIV maggio, 6 Beauty Center Graziano, via Colombo Romani Enzo Felici Hair Mode, c.so della repubblica, 123 Sabrina, via Luigi Novelli, 18 Federica Fashion Dream, via Lata, 37 Modacapelli, via Menotti Garibaldi, 94 Parrucchieri Tres Chic, via delle Mura, 10 Body 2000, piazza XX settembre, 10 Nicol, viale G. Oberdan Marita, c.so della Repubblica 3 Store, via Lata, 27 Farmacia Romani, piazza Cairoli, 2 Farmacia Oberdan, viale Salvo D’Acquisto, 16 Farmacia Artemisia, via Lata, 251 Studio medico 3R, piazza Cairoli, 30 Studio medico Minerva, piazza Metabo, 8 Sapa Dental, Studio Medico, v.le R. Margherita, 7 Medicars, Centro Medico Polispecialistico, p.zza Garibaldi, 9 Edicola Carini, piazza Cairoli

Edicola Manciocchi, via Cir. Di Ponente Edicola Gatta, via Lando Conti Edicola Carini, piazza Cairoli Edicola Stazione F.S. ACI, via Delle Mura, 5 PIT (Punto Informazioni Turistiche), piazza Garibaldi Il Biglietto, via Eduardo De Filippo, 99 Ristorante Paradiso, via Appia Nord, 154

LARIANO

Banca Popolare del Lazio, via Napoli, 6 Comune di Lariano, piazza Santa Eurosia Millennium, via delle Cerreta, Lariano Io e le donne, via Sausset les Pins, 41 Visual Express, via Napoli, 142/A Farmacia S. Eurosia, via Napoli, 19

GENZANO

Caffetteria del Centro, piazza IV Novembre Bar La Dolce Vita, piazza T. Frasconi, 19 Royal Cafè, via Italo Belardi, 38 Gran Caffè Nazionale, piazza T. Frasconi, 1 Bar Match, viale Lenia, 56/58 Comune di Genzano, via Italo Belardi, 1 COOP, via Emilia Romagna, 102 Carrefour Market, via Giorgio Amendola, 2/4 CONAD, via Appia Vecchia, 2 Dr Fabio Del Pidio, via E. Imbastari, 18 Edicola Mar.ca distribuzione, piazza Cina Expert, via Nenni, 1 Palestra Matrix, Via del Lavoro 3Store, via Garibaldi, 8 Capellimania, via XXV Aprile, 33 Farmacia Dr Carafa Emidio, via I. Belardi, 1 Pharmamedical, via Saragat, 1 Ecomed 2000 Poliambulatorio Specialistico, via Roma, 14 U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico), via Italo Belardi, 81

LANUVIO

Bar Centrale, piazza C. Fontana, 17 Bar Menelik, piazza C. Fontana, 9 Parrucchiere Stefania, via Gramsci, 153 Comune di Lanuvio, via Roma, 20 Banca Popolare del Lazio, via A. Gramsci, 2

NEMI

Bar dei Pini, piazza Roma, 3 Comune di Nemi, piazza del Municipio, 9 Incantesimo del Lago, c.so V. Emanuele, 24 Bar Locanda Specchio di Diana, corso Vittorio Emanuele P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche) Ass.ne Fortur, Piazza Roma

ALBANO

Comune di Albano, piazza della Costituente, 1 Cafè e dintorni, via Della Rotonda, 6 Bar Fortini, c.so Matteotti, 16 Caffè Carones, piazza Mazzini, 1 Pasticceria al Duomo, via A. De Gasperi, 7 Banca Popolare del Lazio, via G. Farina, 7 U.R.P (Ufficio Relazioni con il Pubblico), c.so G.Matteotti, 117

ARICCIA

Bar Centrale, piazza di Corte Comune di Ariccia, p.zza S. Nicola, snc CONAD, via Crocefisso (angolo via Rufelli) zona Comaschi P.I.T. (Punto Informazioni Turistiche), via Appia Nuova



SOMMARIO

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EDITORIALE 5

Papa Francesco apre a divorziati e omosessuali

EVENTI E SPETTACOLO

ATTUALITà 6

Paola Perego: “Tutti i giorni ‘entro’ nelle case degli italiani. Sono diventata una di famiglia”

9

Concluso a Bruxelles un seminario formativo per amministratori locali organizzato dall’Anci Lazio

10

Lo scrittore e giornalista Franco Di Mare diventa il nuovo volto pomeridiano di Rai1

11

Gabriele Santoni: “Ora inizia la mia vera avventura: pubblicherò un romanzo con Rizzoli!”

17

Priebke non è stato il benvenuto ai Castelli romani

19

Il decreto sul femminicidio è legge. Così il governo scende in campo contro la violenza sulle donne

30

“Settimana mondiale dell’Allattamento Materno. Sostenere l’allattamento: vicine alle madri”

Speciale 83a Festa dell’Uva e dei Vini, Velletri

21

Festival dei Castelli Romani: Cresce l’attesa per la finalissima sul palco del teatro Gian Maria Volonté

18

FaceAbook Silvia Avallone

20

L’Arte e i suoi infiniti mondi segreti Un viaggio lungo 600 anni

22

Viaggi Torino: il fascino del Natale tra Castelli e Regge sabaude

24

Arte enogastronomica Il riso

26

Architettiamoci Il “vecchio” ACE ora è sostituito dal “nuovo” APE

28

Aspettando Brasile 2014 Mondiali: il calcio tra guerra e pace

Salvatore Ladaga incontra Stefano Pennacchi. Rivoluzione e riformismo: due generazioni politiche a confronto

MODA 8

14

RUBRICHE

POLITICA 12

6 8

Ma come porti i capelli questo autunno?

19 Editore Blink di Ottavia Lavino Direttore Responsabile Ottavia Lavino

Numero 42 - anno III Ottobre 2013 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010

Progetto grafico e impaginazione BLINK Stampa Eurografsud Via delle Grotte, 11 00040 Ariccia Roma - Tel. 069344741 Redazione NONSOLOROSA Vicolo Bellonzi, 30 00049 Velletri - RM - Tel. 06.961.55.428 redazione@nonsolorosa.it

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Hanno collaborato: Servizi Luca Masi Maria Rita Cappucci Martina Tesei Ottavia Lavino Rubriche Barbara Gazzabin Carlo Carones Daniele Ciani Daniele Ognibene e Alessandro Lombardo Gabriele Santoni

Distribuzione gratuita

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico e da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In questo caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. E vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari realizzati da NONSOLOROSA. La redazione non risponde delle eventuali variazioni a dati/orari e prezzi degli eventi pubblicitari.


foto di Emanuela Sambucci

Editoriale

Il Direttore Ottavia Lavino redazione@nonsolorosa.it

Papa Francesco apre a divorziati e omosessuali Divorziati e omosessuali: siamo di fronte ad un cambio di rotta del Vaticano. Le affermazioni del Papa vanno lette con attenzione, e pur rimanendo ancora lontane dai diritti, rappresentano comunque un passo nuovo. “L’ingerenza spiriArchitettiamoci tuale nella vita personale non è possibile”; una dichiarazione che rappresenta una svolta storica poiché per la prima volta un Pontefice afferma che la Chiesa non ha il diritto di giudicare le scelte personali dei fedeli. Una posizione, quella assunta da Papa Francesco, destinata ad incidere profondamente sul futuro della Chiesa e che mette l’individuo nelle condizioni di dover rispondere soltanto a Dio del suo operato. “Se omosessuali e divorziati sono armati di buona volontà nella ricerca di una vita giusta e del buon Dio, il Papa non è nessuno per giudicarli”, ha dichiarato Papa Francesco. “La Chiesa è la casa di tutti e non una piccola cappella che può contenere soltanto un gruppetto di persone selezionate”. Questo, naturalmente, vale anche per tanti altri cristiani che vivono in situazioni complesse. “Il confessionale non è una sala di tortura, ma il luogo della misericordia”. Sono tanti i cristiani che da tanto attendevano parole come queste. Fino ad oggi la posizione della Chiesa non è stata chiara al riguardo, mostrandosi addirittura ostile in molti casi. La Chiesa sembra davvero essere arrivata ad un punto di svolta. Un punto che ha come fulcro e spinta la figura carismatica e moderna di Papa Francesco e che “bacchetta” tutti coloro che cercano soluzioni dottrinali e statiche per il ruolo che la Chiesa dovrebbe rappresentare. Il direttore


In esclusiva a Nonsolorosa Paola Perego racconta la sua nuova esperienza alla guida della “Vita in diretta”

“Tutti i giorni entro nelle case degli italiani. Sono diventata una di famiglia”

Conduttrice di successo, mamma e moglie felice, Paola Perego sembra avere tutto, un lavoro interessante e stimolante e una vita privata piena. Ma per essere una donna così di successo non basta lottare, bisogna avere la pelle dura, lavorare e impegnarsi al massimo ogni giorno per dare il meglio di se stessi. Il nuovo volto del pomeriggio di Rai1, ha scelto le pagine di Nonsolorosa per raccontare la sua nuova avventura alla “Vita in diretta”, e anche in questo ambito Paola ci ha messo del suo: meno gossip, più attualità, approfondimenti e apertura al mondo dei giovani. Del resto, da una donna giovane e giovanile, impegnata e ironica, cosa altro ci si poteva aspettare? Maria Rita Cappucci

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L’INTERVISTA Come si trova a lavorare con Franco Di Mare? Benissimo, sono felice di affrontare quest’esperienza lavorativa con lui perchè oltre ad essere un grande professionista è anche un uomo intelligente e positivo, sempre col sorriso.

Quale rapporto ha Paola Perego con i social network Facebook e Twitter? Non riesco ad essere attiva quanto vorrei, per mancanza di tempo, ma nn rinuncio a qualche cinguettio su twitter, soprattutto per rendere partecipe di ciò che mi accade chi mi segue cn tanto affetto!

Anche le sue interviste hanno un approccio molto giornalistico, cosa le preme trasmettere al pubblico a casa e come si prepara a questo impegno che la vede in onda tutti i giorni in diretta per più di tre ore? La vita in diretta è un programma basato sull’attualità quindi conducendolo ed essendone anche autrice ‘mi nutro’ quotidianamente di notizie: giornali, siti internet, riviste… leggo, mi preparo, scrivo … quando hai un impegno come questo devi essere sempre preparata su tutto ciò che succede, non ti può sfuggire nulla. Inoltre, per tenere un certo allenamento fisico, mi alleno ogni mattina in palestra facendo degli esercizi con i pesi.

Lei è sposata cn Lucio Presta, uno dei manager più importanti della televisione italiana, cosa ci può dire di lui come professionista e come uomo? Come ho già detto in più occasioni Lucio è il migliore dei manager, lo stimo e trovo che abbia un intuito raro. Mi fido ciecamente di lui e delle sue scelte. Come marito nn posso che tesserne le lodi, è un uomo molto premuroso e protettivo, ci divertiamo e ridiamo molto insieme, stiamo insieme da diciassette anni e nn potrei immaginare la mia vita senza di lui.

Come si trova a condurre un programma che la impegna quotidianamente, instaurando un rapporto così stretto con il pubblico a casa? E come sono le sue giornate? È bellissimo perchè conducendo un programma quotidiano entri regolarmente nelle case degli italiani diventi ‘una di famiglia’. Quando mi fermano per strada mi trattano come una parente! Le mie giornate dal lunedì al ven erdi sono scandite da orari piuttosto serrati: la matt presto palestra, poi verso le 10.30 arrivo in redazione per l’incontro con gli autori, si inizia a tirar giù la scaletta, poi c’è la preparazione (trucco e parrucco, abito) e dalle 15.20 alle 18.40 la diretta. La sera cerco sempre di cenare con i mie figli. Il week-end è dedicato alla mia famiglia.

Un vizio: senz’altro il fumo ma sto cercando di smettere. Una virtù: credo il fatto di saper ascoltare gli altri. Un desiderio: che i nostri figli, e lo dico in senso allargato riferendomi alle nuove generazioni, siano felici!

La Scheda

foto copertina e servizio Claudio Porcarelli

Amiamo concludere le nostre interviste con un vizio, una virtù e un desiderio.

Paola Perego (Monza, 17 aprile 1966) è una conduttrice televisiva, attrice, imprenditrice ed ex indossatrice italiana. Ha debuttato nel mondo dello spettacolo negli anni ottanta: dopo alcune esperienze a Telemontecarlo e in RAI nei primi anni novanta, nel 1997 ha trovato una collocazione stabile e di successo conducendo su Rete 4 il longevo programma Mediaset Forum fino al 2003. Dopo una parentesi su Rai 2, dove ha riscosso successo con Al posto tuo e con la prima edizione del reality show La talpa, è tornata in Mediaset riproponendo quest’ultimo medesimo spettacolo su Italia 1 e conducendo, tra gli altri, due edizioni dello storico contenitore domenicale di Canale 5 Buona domenica (subentrando a Maurizio Costanzo) e altri programmi di prima serata di Canale 5, tra cui La fattoria e Lo show dei record. Nel 2010 passa a Rai 1 conducendo il talk-show pomeridiano Se... a casa di Paola e dal gennaio 2012 è una delle conduttrici di prima serata per i varietà di Rai 1: dal settembre 2013 conduce lo storico contenitore pomeridiano d’infotainment di Rai 1 La vita in diretta (subentrando a Mara Venier). 7


I CONSIGLI DEGLI ESPERTI

SPECIALE CAPELLI TAGLIATI PER IL SUCCESSO - Angelo

Per dire addio allo stress da ricrescita Angelo nel suo salone consiglia la nuova tecnica di colorazione Ruffle, la novità esclusiva di Tagliati X il successo, la quale permette di ottenere un colore sfumato e luminoso. Indicata per chi ama i colori sfaccettati e detesta i colori netti o con un effetto a strisce. Ruffle è una tecnica perfetta per le mezze misure che saranno tanto di moda quest’anno. Con questa nuova tecnica di colore, infatti, si possono creare effetti meravigliosi, per esprimere la propria creatività ma anche il proprio modo di essere donna. Da Tagliati X il successo vi aspetta un team composto da esperti che saprà trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.

Via dei Volsci, 69 - Velletri (Roma) - Tel. 06.96152029 www.tagliatixilsuccesso.com - angeloconti_1968@libero.it

First Lady - Sabrina

Steampod è un sistema di piega al vapore, ultra-potente, ultra rapido, ultra nutriente in esclusiva per Sabrina nel suo salone First Lady. Steampod è la prima piastra a vapore che liscia e protegge i capelli in modo rapido e veloce. Adatta ad ogni tipo di capello, anche sottile e colorato in quanto la potenza del vapore è associata alla riparazione a base di pro-cheratina. In questo modo durante la piega è possibile conseguire tre risultati immediatamente evidenti: sublime luminosità, cura del capello, e un liscio a lunga durata. Inoltre il vapore ad alta pressione continua protegge la fibra dallo shock termico e non altera la naturale percentuale di acqua di cui è composto il capello. Steampod vince anche la sfida afa e umidità permettendo ai capelli di restare perfettamente in piega anche dopo una giornata particolarmente umida e piovosa.

Via Luigi Novelli 18 - Velletri (Roma) - Tel. 06.9637225

Centro di Bellezza - I Mammucari

“Degradé”: sfumature che fanno la differenza. La tecnica di colorazione che viene eseguita dal Centro di Bellezza è un sistema innovativo basato sulla filosofia delle gradazioni, applicato sia al metodo della colorazione che al taglio. “Degradé” permette di colorare, schiarire, tonalizzare i capelli risolvendo i problemi legati al cambio di colore e alla copertura dei capelli bianchi. Questo tipo di colorazione consente di personalizzare il look di ogni cliente attraverso uno studio volto a creare per ogni donna uno stile unico e inconfondibile. Consigliata per avere dei capelli lunghi, forti e mai opachi, nutriti anche sulle punte per un effetto lucentezza garantito.

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Hair Mode Gallery Capelli Estetica Solarium - Enzo

Il salone Hair Mode Gallery di Enzo rappresenta l’universo della bellezza femminile in tutte le sue sfumature proponendo trattamenti innovativi e servizi sempre all’avanguardia per stile e benessere. Dai tagli particolari alle colorazioni effetto moda, il salone si distingue per le metodologie impiegate, per i prodotti scelti e per i servizi, che variano a seconda delle necessità delle clienti, così da garantire un trattamento davvero “su misura” ricco di cure e attenzioni. A completare il servizio, inoltre, un’ area del salone è dedicata all’estetica e alla cura dell’immagine, il tutto sempre svolto con passione e professionalità. Infine, il salone è anche Solarium per avere tutto l’anno un’abbronzatura perfetta e sicura. Cortesia, puntualità e professionalità, le caratteristiche vincenti del team Hair Mode Gallery di Enzo Felici.

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Corso della Repubblica, 133 - Velletri (Roma) Tel. 06.9641004

Ma come porti i capelli questo autunno?

Tutti i look vincenti della nuova stagione suggeriti dagli esperti, per uno stile unico e glam tutto da copiare! È tutta una questione di testa! Ebbene si, avere un’ottima acconciatura, curata ma non troppo, vintage ma al passo coi tempi, emancipata ma adatta alle linee del volto, è un requisito essenziale per far sentire una donna veramente a suo agio. Per questo care lettrici, occhio al nostro numero di ottobre, perché il look vincente per questa nuova stagione invernale ve lo suggeriscono gli “hair stylist” più trendy e ricercati della zona, che hanno riunito in questa pagina la loro esperienza e professionalità per darvi in esclusiva le dritte giuste su lunghezze, colore e quant’altro. Vero must della nuova stagione è il taglio corto alla garconne, declinato in mille modi, ma il carrè resta il faro per valorizzare qualsiasi tipo di viso, poiché si conferma come il giusto compromesso tra femminilità e praticità. Tuttavia è cosa risaputa che le donne amano i capelli lunghi, e allora per chi non sa rinunciare ad una chioma folta, perché non osare con qualche contrasto? Corti e ribelli sulla parte alta, lunghi e disciplinati da metà testa in giù che toccano le spalle. Riguardo allo stylist, in quel caso la lunghezza non ha molta importanza, corte o lunghe che siano le chiome devono essere assolutamente mosse e voluminose, a questo proposito vincono le onde piatte ispirate a look anni 20, disegnate con una mousse adatta e il pettine, da lasciare naturali o con un lieve effetto bagnato. Quanto alla colorazione, va il biondo in tutte la sue sfumature: dorato, cenere, grano, avorio, purché non si scelga una tinta monocromatica, che può appesantire i tratti. Per chi sceglie la chioma più lunga, può sbizzarrirsi anche con il raccolto: trecce, soprattutto se di lato e molto morbide, code, e chignon in qualsiasi forma e misura sono il must per questa nuova stagione. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta! Maria Rita Cappucci


Tra i partecipanti Luca Masi e Giorgio Fiocco dell’amministrazione di Velletri

Giorgio Fiocco e Luca Masi seduti nella sala della Commissione Europea

Un gruppo di amministratori comunali della Regione Lazio ha concluso a Bruxelles un percorso formativo promosso dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) del Lazio. Prima un seminario in cinque settimane svoltosi a Roma e poi una tre giorni d’incontri di formazione e approfondimento che si sono tenuti presso le istituzioni comunitarie a Bruxelles. L’assessore Luca Masi e il consigliere comunale Giorgio Fiocco, hanno rappresentato Velletri in questa esperienza formativa che ha consentito ai due amministratori veliterni di migliorare le loro competenze. I cinque incontri di Roma sono stati occasione per approfondire le conoscenze fondamentali per un amministratore pubblico, come il bilancio, le norme che regolano gli appalti fino alla comunicazioni istituzionale. Uno scambio anche di esperienze con colleghi di altre amministrazioni utile a creare una rete per favorire uno scambio virtuoso di esperienze positive.

Concluso a Bruxelles un seminario formativo per amministratori locali organizzato dall’Anci Lazio Gli incontri di Bruxelles hanno tuttavia rappresentato la parte più interessante del seminario, hanno offerto la possibilità agli amministratori di conoscere l’organizzazione dell’Unione Europea nelle sue diverse e complesse articolazioni. In particolare si è posta l’attenzione sulla nuova programmazione che è in fase di approvazione definitiva e che condizionerà i prossimi sette anni della vita delle amministrazioni locali. Arrivano novità e proposte che i comuni dovranno cogliere con spirito e competenze rinnovate poiché saranno le pratiche migliori a essere premiate con fondi e opportunità per lo sviluppo integrato e sostenibile.

Giorgio Fiocco e Luca Masi davanti al Parlamento Europeo

Tra gli incontri svolti a Bruxelles, molto interessante è stato lo scambio con i parlamentari europei della circoscrizione Centro Italia che hanno rinnovato la loro disponibilità a far conoscere sempre più e meglio il lavoro dell’Europa che talvolta non viene percepito nella giusta misura. Agli amministratori sono stati forniti strumenti per svolgere meglio il loro lavoro, adesso sta a loro trasformarsi in ambasciatori del messaggio raccolto e di attivare presso i loro territori nuove azioni che dovranno coinvolgere le scuole e le articolazioni sociali ed economiche. Molto soddisfatti Masi e Fiocco che stanno ordinando le idee per promuovere subito iniziative informative anche grazie al sostegno degli stessi parlamentari europei che si sono resi disponibili a venire a Velletri e rappresentare direttamente le opportunità che potranno essere colte nel prossimo futuro grazie alla nuova programmazione che prevede per l’Italia circa 80 miliardi per progetti che avranno come obiettivo quello di migliorare la vita e l’ambiente. Ottavia Lavino

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Lo scrittore e giornalista Franco Di Mare diventa il nuovo volto pomeridiano di Rai1

Cambia fascia oraria ma non cambia la sua professionalità e il suo indubbio fascino che colpisce il pubblico a casa. Stiamo parlando di Franco Di Mare, giornalista, inviato internazionale e scrittore che ha lasciato “Uno Mattina” per condurre, insieme a Paola Perego, “La vita in diretta”, il programma d’informazione e intrattenimento quotidiano di Rai1 condotto in passato da tanti volti noti, come Mara Venier, Marco Liorni, Lamberto Sposini e Michele Cucuzza. Rispetto ai suoi predecessori, alcuni suoi colleghi nel mondo dell’informazione, altri no, Franco Di Mare ha dato il suo contributo giornalistico al programma, riservandosi uno spazio tutto dedicato alla politica. Franco non è solo un giornalista ma anche un ottimo scrittore e per questo è sempre un piacere chiacchierare con lui, che ci ha raccontato la sua nuova avventura televisiva, svelandoci qualche piccolo segreto.

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La sveglia non suona più alle 4 del mattino. Cambio di orario e anche di trasmissione, come è stato questo nuovo inizio alla “Vita in diretta”? Folgorante. Il cambio di sveglia vuol dire anche cambio di vita. Posso andare a cena fuori, tornare a casa senza stramazzare a letto. Insomma un cambiamento epocale. Ma questo non significa meno lavoro. Alle undici del mattino sono a via Teulada, e alla fine della trasmissione segue una riunione di programmazione che non dura mai meno di un’ora e mezza. Questo vuol dire che non lavoro mai meno di dieci ore a giorno. Ma va bene così... Come si trova a gestire questa nuova co-conduzione con Paola Perego ? Benissimo. Non abbiamo mai lavorato insieme ma Paola è una professionista di grandissima esperienza che porta il valore aggiunto di una presenza scenica fuori dal comune e una capacità di autoironia davvero fantastica. Mi preoccupano solo le sue domande a trabocchetto, per nulla concordate... Nella “Vita in diretta” lei si occupa soprattutto di approfondire i temi politici, a suo avviso la politica oggi troverà finalmente il modo di avvicinarsi ai problemi reali del Paese e magari anche risolverli? Io mi auguro davvero che sia così. La politica è la sola forma di mediazione esistente tra i cittadini e la gestione della cosa pubblica. Chi nega il valore della politica nega il valore della rappresentanza e della democrazia. È evidente però che, soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo assistito a un forte scollamento tra la politica e il popolo degli elettori. Se i nostri politici non capiscono che questo scollamento sta raggiungendo livelli insostenibili esiste il rischio di una frattura insanabile tra il paese reale e il palazzo. Ma io resto un (moderato) ottimista.

Anche alla “Vita in diretta” come in tutti i programmi d’attualità, il protagonista indiscusso è Papa Francesco, cosa pensa delle sue parole tanto semplici quanto incisive, che arrivano dritte al cuore della gente? Credo che abbia ragione il critico televisivo Aldo Grasso, che di recente ha scritto che questo pontefice, con la sua formidabile capacità di comunicare, sorprende e spiazza ogni interpretazione critica. Insomma, mentre noi tentiamo di interpretarne parole e gesti, attraverso le immagini che lo mostrano tra la gente, lui è già più avanti a dire e fare cose che spiazzano i vaticanisti. Insomma non ci resta che continuare ad ascoltarlo e amarlo. Di recente si è svolta la terza edizione del Taobuk, “il festival delle belle lettere” di Taormina, di cui lei è il presidente. 60 mila titoli pubblicati in Italia e solo tre milioni e mezzo di lettori, come si riconoscono in questo mare magnum quelle che voi chiamate le belle lettere? Le belle lettere, a cui dedichiamo da tre anni un festival che sta riscuotendo sempre maggiore successo, sono quelle che ci incantano e ci costringono a girare una pagina dopo l’altra, sono i libri cha amiamo e quelli che ci hanno emozionato. È la letteratura, senza distinzione di genere e categoria. La risposta di pubblico è davvero confortante, vuol dire che l’amore che anima gli organizzatori del premio, è un amore condiviso Riguardo invece alle sue “belle lettere”, ha qualcosa in cantiere? Sto scrivendo un romanzo sulla forza delle donne, capaci di spezzare vincoli secolari, abitudini e tabù. È ambientato nella costiera sorrentina. È un romanzo diverso dai miei soliti, stavolta, sarà pieno di humour e di amore... Maria Rita Cappucci


Grande vittoria per il nostro Gabriele Santoni che si aggiudicato il podio al contest letterario You Crime, con il suo racconto giallo “Morire due volte”

“Ora inizia la mia vera avventura: pubblicherò un romanzo con Rizzoli!” Sapevamo che era bravo, sapevamo del suo talento, avevamo letto il suo primo romanzo “Aut aut”, ma in un certo qual modo ci ha comunque sorpreso e reso anche stavolta orgogliosi di sapere che Gabriele Santoni è uno scrittore a tutti gli effetti, e per giunta sa anche promuoversi e farsi conoscere al pubblico con grandi doti comunicative. Sembra assurdo come tutto sia nato per gioco: il suo editore gli propone di scrivere un breve racconto giallo per un concorso sperimentale targato Rizzoli e Corriere della Sera e Gabriele, dopo un piccolo tentennamento, si mette subito al lavoro. Vista la sua propensione naturale per la scrittura, pur non avendo mai scritto gialli, sforna un racconto ben congeniato, avvincente e pieno si suspance. Le classifiche lo premiano fin dall’inizio e alla fine arriva la meritata vittoria. Giovedì 17 ottobre a Milano, nella sala

Montanelli del Corriere della Sera, il nostro giovane scrittore è stato premiato da Rizzoli e Corriere per il suo racconto “Morire due volte”, inserito nell’e-book “Karima”, che ha vinto il concorso You Crime. Gabriele, insieme agli altri vincitori del primo contest digitale di co-publishing di racconti noir, è stato premiato da Marcello Vena (responsabile Business Digitale Libri Trade RCS ), Daniele Manca (vice direttore del Corriere della Sera) e Michele Rossi (responsabile della narrativa italiana Rizzoli). Grazie a questo concorso per Gabriele si è aperta una grandissima opportunità: quella di pubblicare un romanzo con la Rizzoli, la stessa casa editrice cha ha indetto il contest You Crime. Prima delle premiazioni sono intervenuti Simone Sarasso, Enrico Pandiani e Paolo Roversi, scrittori di romanzi gialli e noir già affermati, che hanno parlato del concorso e della loro esperienza,

a fianco degli autori emergenti, con il mondo digitale, svelando al pubblico tutti i loro segreti per scriver un buon racconto giallo. Per l’occasione la Rizzoli e il Corriere hanno creato anche l’e-book celebrativo “The best of YOU CRIME” che sarà distribuito gratuitamente su tutti gli store, e conterrà tutti i contenuti del sito (biografie, foto, interviste) più una parte dedicata alle iniziative portate avanti in questi mesi. Maria Rita Cappucci

Gabriele insieme a Enrico Pandiani e agli altri autori di Karima

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Salvatore Ladaga incontra Stefano Pennacchi per

Rivoluzione e riformismo: due In esclusiva sulle pagine di Nonsolorosa il candidato a sindaco del Pdl, capogruppo all’opposizione Salvatore Ladaga incontra Stefano Pennacchi, una delle nuove leve del consiglio comunale, appartenente alla lista Sinistra per Velletri. Tradizione e rinnovamento, rivoluzione e riformismo, esperienza trentennale e entusiasmo di chi è alle prime armi,

Come valuti la qualità complessiva Prima di rispondere vorrei fare una piccola premessa sul mio interlocutore. Stefano mi ricorda un po’ i mie vent’anni, quando c’erano tanto entusiasmo e passione ad animare le mie battaglie politiche ed ideologiche. Poi inevitabilmente gli anni passano e subentra un atteggiamento più critico, riflessivo e spesso anche meno disilluso. Per questo i nostri sono scontri del tutto generazionali e prescindono dai rapporti personali che devo dire sono molto buoni. Detto ciò penso che la conformazione del Consiglio Comunale sia ottima, ci sono tante novità di grande qualità, c’è stato un rinnovamento necessario. Sono convinto che questa sarà una Giunta molto critica e consapevole perché fatta di persone in gamba e dotate di grande intelligenza.

La stagione delle grandi intese e dell’accordo Pd-Pdl La colpa di questa situazione instabile in cui Pdl e Pd si trovano a governare insieme appartiene in gran parte al Movimento Cinque Stelle. Dopo il grande consenso ricevuto alle ultime elezioni politiche, Grillo voleva andare avanti da solo, senza collaborare con le altre forze politiche, ma questo è assolutamente impensabile in un paese come il nostro. Dal canto suo il Centro Sinistra ha le sue responsabilità, perché aveva il dovere di far governare Bersani e di portare a casa il massimo del risultato. Quando la politica si è resa conto di questa situazione instabile, dove non c’era una vera e propria maggioranza e incombeva la minaccia di Grillo, ha dovuto dare delle risposte all’Europa; per fare questo l’unica proposta politica accettabile era la grande coalizione, sistema che è destinato a governare anche il futuro del paese, almeno fino a quando non verrà cambiata la legge elettorale.

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SALVATORE LADAGA

L’uomo politico al quale Io sono nato e cresciuto in una famiglia Cattolica e Cristiana anche se poco praticante. Anche per questa ragione un grandissimo uomo a cui mi ispiro è De Gasperi, il quale ha condotto l’Italia verso momenti di grande stabilità e benessere. Lui rappresenta un po’ le mie radici. Riguardo alla mia gioventù, questa è stata la parte più laica e riformista, caratterizzata dalla mia appartenenza alla Social-Democrazia e al partito Socialista di Bettino Craxi, per questo rivedo proprio in lui una figura d’esempio che ha cambiato radicalmente le sorti della nostra nazione.

Quale sarà l’attività per la quale t’impegnerai Manterrò gli elementi fondamentali che ho delineato nel mio programma elettorale, anche se dovrò sicuramente rivederne alcuni punti essenziali. Ovviamente, facendo parte di una coalizione che sta all’opposizione, cercherò di impegnarmi al massimo per portare avanti gli obiettivi della mia parte politica e amministrativa, con l’auspicio che il sindaco venga incontro anche alle esigenze dell’opposizione, nell’interesse della città. Al centro del mio progetto, come qualcuno ricorderà, c’era e c’è innanzitutto l’occupazione e la ripresa economica, senza clientelismi, creando opportunità di lavoro per tutti e non solo per pochi “eletti”.

La prima Repubblica si è chiusa dopo l’esperienza di Bettino Craxi, la seconda si sta Nella Prima Repubblica c’erano più uomini di stato, la classe dirigente era più convinta delle sue potenzialità e soprattutto l’economia era in forte crescita. L’unico vero grande errore di quel periodo è stata l’impossibilità della classe politica di riformarsi e rinnovarsi. Riguardo alla situazione attuale, sono sempre più convinto che il futuro della nostra nazione è l’Europa. Tuttavia la collaborazione con il governo europeo non deve far dimenticare ai nostri governanti, il rispetto per le nostre radici. Sfortunatamente in Italia è ancora assente un figura politica efficiente e di responsabilità che ci possa riportare verso un periodo di crescita economica e sociale.

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un’intervista doppia da leggere tutta di un fiato!

generazioni politiche a confronto queste le espressioni dicotomiche che hanno caratterizzato il dialogo, e spesse volte lo scontro, sempre pacifico, tra salvatore e Stefano che anche in queste pagine hanno dimostrato grande personalità e passione sviscerata per la politica, quella con la “P” maiuscola! Maria Rita Cappucci

di questo Consiglio Comunale? Inizio col dire che è la mia prima volta in un Consiglio Comunale e come del resto si sa, la prima volta non si scorda mai! Ad ogni modo credo che l’iniziazione alle stanze istituzionali è senza dubbio un’esperienza formativa, perché ti consente di conoscere il sistema dall’interno, di avere un contatto diretto con gli amministratori gli uffici e gli atti, cosa fondamentale per fare politica. Il Consiglio rinnovato è un fattore positivo anche se c’è ancora qualche figura vecchio stampo, qualche “Leviatano”. Tuttavia l’obiettivo di questo Consiglio Comunale resta comunque quello di non deludere, perché quando si sceglie la via nuova non si deve rimpiangere quella vecchia, ben venga il rinnovamento ma deve essere strutturato.

era l’unica soluzione possibile con questo Parlamento? Direi proprio di no. Per me si poteva fare sicuramente altro. L’attuale esecutivo guidato da Letta non è nient’altro che un Monti bis, pertanto la grande intesa di cui si parla tiene le redini di questo paese dal 2011 fino ad oggi senza nessuna interruzione. Per come la vedo io affidare il governo del paese a queste larghe intese, creando queste fasi trasversali è solo un modo per non assumersi la giusta responsabilità politica da parte di chi ci governa. Altro nodo essenziale da sciogliere è la legge elettorale, che deve essere assolutamente cambiata. Quando finalmente si potrà pronunciare la parola fine all’era del “Porcellum” la politica tornerà a governare questo paese e i cittadini potranno sentirsi di nuovo rappresentati da ideali più autentici e non da grandi coalizioni povere di slancio politico.

t’ispiri più frequentemente? Tre sono le persone che mi hanno ispirato e accompagnato nel mio percorso. Marx e Gramsci sono stati il punto di riferimento culturale filosofico e intellettuale. Riguardo alla politica in senso più stretto, senza dubbio Berlinguer nel caso italiano e Che Guevara al livello internazionale, rimangono i veri idealisti che hanno lottato per difendere il loro ideale fino alla fine. Inoltre a Berlinguer si deve la creazione di un clima di distensione politica in Italia nei confronti del Comunismo, che ha fatto si che questa parola non creasse più paura all’occidente. Sfortunatamente non trovo punti di riferimento nella politica attuale.

più di ogni altra in questa consigliatura? Il mio grande obiettivo in generale è ridare dignità a questa città. Nello specifico, porterò avanti diversi impegni, su vari settori, in primo luogo il mondo della scuola, creando una rete tra tutti gli istituti di Velletri. La nostra deve diventare una città più accogliente, capace di dare cultura e offrire servizi efficienti. A questo proposito, anche la biblioteca deve offrire un servizio maggiore e più integrato. La riqualificazione della nostra città deve partire innanzitutto dalla cultura. Oltre alla scuola, la questione sociale rimane sempre tra le prime da affrontare. Combattere i finti poveri e aiutare le persone che stanno veramente male, questa è la vera sfida del Welfare, che è un diritto e non un regalo!

chiudendo con Silvio Berlusconi, chi dei due ha fatto più danni all’Italia e perché? Attualmente stiamo attraversando il secondo round della prima Repubblica, iniziata con il “Craxismo” e che continua tutt’ora con un altro fenomeno ben più preoccupante, il “Berlusconismo”. Dagli anni ottanta nascono tutti i mali che adesso ci stanno tormentando, soprattutto nasce l’arte della raccomandazione, che ha dominato per anni il sistema occupazionale in Italia. Riguardo a Berlusconi, sono convinto che la sua influenza non finirà con il suo eventuale ritiro dalle scene della politica; il “Berlusconismo” è destinato a continuare al di là del suo stesso creatore, perché è diventato un fenomeno sociale, che ha plagiato intere generazioni di persone con un sistema di diseducazione puntato tutto sulla cultura dell’apparenza.

STEFANO PENNACCHI

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I gruppi Velester Folk e Velletri Sbandieratori e Musici di ta Fes alla ti presen

Il taglio del nastro da parte del sindaco Fausto Servadio e del Vescovo Apicella

foto Anna Zandanel

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Uno degli stand delle Cantine sta presenti alla Fe

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SPECIALE

L’assessore Pocci inaugura la Festa

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L’assessore O rl presenta la M ando Pocci os presso la Can tra Ampelografica tina Sperimen tale “Risate a grappolo”, vignette dal vivo di Roberto Mangosi con Pietro Gorini e Gianfranco Tartaglia in arte Passepartout

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SPECIALE

Un pranzo in allegria a

foto Anna Zandanel

VIGNA FANTOZZI

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Priebke non è stato il benvenuto ai Castelli romani

Un contatto tangibile con la storia in un coacervo di emozione e rabbia Toccare la storia così da vicino è stata un’esperienza dura e toccante. Cresciuto in una famiglia profondamente antifascista, ho sempre avuto nel ricordo e nella memoria un momento di confronto con un tempo non tanto lontano, basti pensare che mio padre era un adolescente e mia madre una bambina, quando Erich Priebke “ubbidiva” agli ordini in via Ardeatina. Una memoria fatta di racconti, di simboli e di libri, ma mai l’avevo toccata con mano come martedì scorso ad Albano. Un misto di emozione, rabbia, tristezza e stupore hanno albergato in me in quelle intense ore di presenza civile davanti a un cancello chiuso sapendo che dentro c’erano i resti mortali di un uomo che, ancora prima delle responsabilità personali (ingenti), rappresentava, forse, l’ultimo collegamento tangibile con la tragedia della seconda guerra mondiale e dell’odio razziale. La commozione è ascesa nel vedere tanti capelli bianchi in prima linea, incuranti dei rischi, vigorosi a difendere il loro territorio. Un dovere verso i loro padri che quella guerra l’avevano combattuta, un dovere verso la memoria dei Castelli Romani che ha pagato un tributo elevatissimo alla follia nazista. Lo stupore nel percepire la confusione generata da una decisione incomprensibile, quella di autoriz-

zare un funerale in un luogo così simbolico e di farlo accompagnare dal circo mediatico che è arrivato contemporaneamente alla comunicazione del Prefetto al sindaco di Albano che non ha potuto fare altro che “obbedire”. Lo Stato che gioca a nascondino con una comunità; l’orgoglio di Nicola Marini di indossare la fascia tricolore e di parlare a nome della sua città, della sua gente, della memoria con lo spirito antifascista, figlio di questa terra. La rabbia nel vedere tanti imbecilli inneggiare a simboli di morte e discriminazione senza (ne sono convinto) conoscere nemmeno la storia. Parole vuote e ritmate alle quali hanno fatto eco quelle di altri imbecilli che in nome dei valori della resistenza inveivano contro le forze dell’ordine. Cori da stadio, ritornelli banali figli di un tempo grave che vede in queste rappresentazioni la sua massima decadenza. La tristezza nel vedere lo sguardo degli anziani che riflettevano l’orrore della guerra, la disperazione di aver perduto un parente, un amico, un compagno caduto sotto i colpi dei nazisti dei quali Erich Priebke era membro, fiero e mai pentito; tutto a pochi chilometri dalle Fosse Ardeatine. Resta l’interrogativo se proprio non si poteva evitare, trovare una soluzione alternativa nel rispetto anche della salma di Priebke. Nes-

suno avrà pensato “ma cosa stiamo facendo?”, vedendo i carabinieri schierati “a difesa” del funerale di un boia nazista. Nessuno avrà pensato a Salvo D’Acquisto, possibile? Eppure il tributo si sangue e dolore che l’Arma ha pagato è stato enorme, più grande della nostra capacità di elaborarlo, anche a distanza di anni. Tutto questo non si poteva evitare? Un interrogativo non solo mio che sarà riflessione per molti, anche se, di questi tempi, spenti i riflettori, poco resterà nell’immaginario collettivo di un’opinione pubblica già pronta ad appassionarsi a un’altra diretta fiume di Sky Tg 24. Ecco ancora la tristezza che l’inesorabile oblio della memoria, rischia di alimentare nuovamente quegli imbecilli (di qua è di là) che troveranno terreno fertile per giustificare le loro gesta che sembrano più figlie della play station che della storia del tempo che stanno vivendo. Concludo con la proposta di dare un senso a questa assurda vicenda: organizzare una visita collettiva di tutti i cittadini dei Castelli Romani, sindaci in testa, alle Fosse Ardeatine, per dire con il silenzio, la più assordante delle proteste, che non dimentichiamo e che Erich Priebke non è stato il benvenuto tra noi. Luca Masi

17 Erich Priebke


Libri

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face book

Richieste di amicizia Elsa MORANTE

Gabriele Santoni info@blinkpubblicita.com

Antonio PENNACCHI

Silvia Avallone Data di nascita Biella, 11 aprile 1984 Studi Laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Bologna Lavoro Scrittrice e poetessa Precedenti esperienze lavorative • Il Libro dei Vent’anni, edizioni della meridiana - 2007 • Acciao, Rizzoli - 2010 • Ha pubblicato poesie, articoli e racconti su il Corriere della Sera, il Sole 24ore, Nuovi argomenti e Granta Italia Vive a Bologna

Silvia Avallone ha condiviso lo stato di Gabriele Santoni

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Silvia Avallone

Citazioni preferite L’unico compito dello scrittore è restare in disparte e provare a raccontare i suoi personaggi.

Europa Marina Bellezza è un libro di molta sostanza, che induce a molta riflessione, e che bene o male riesce a testimoniare con efficacia aspetti di rilievo del tempo presente.

Ho letto Marina Bellezza. E’ un romanzo che ti mette difronte a una grande domanda: è più importante dove si vuole andare, o da dove si è partiti? 18

Linkiesta è un libro ben scritto, ben strutturato, con delle parti descrittive notevoli.


Il decreto sul femminicidio è legge. Così il governo scende in campo contro la violenza sulle donne

Prevenzione, certezza della pena e maggior sostegno alle vittime di violenza, queste le nuove norme antiviolenza espresse nel decreto legge approvato anche al Senato “Perugia, uccide l’ex e poi si toglie la vita”, 15 ottobre 2013; “Borgehtto, un solo sparo e Stefania è morta sul colpo” 12 ottobre 2013 ; “Uccide a coltellate la convivente, fermato 65enne nel viterbese” 12 ottobre 2013 Questi sono solo alcuni dei titoli riguardanti gli atti di violenza e femminicidio che si consumano quotidianamente contro donne, conviventi, fidanzate, mogli e figlie soprattutto tra le mura domestiche. La piaga del femminicidio continua a tormentare l’Italia, a dimostrarlo sono i numeri: nei primi sei mesi del 2013 sono state uccise 81 donne, di cui il 75% nel contesto familiare o affettivo. Tra il 2000 e il 2012 si contano complessivamente in Italia 2.200 donne vittime di omicidio, pari a una media di 171 all’anno, una ogni due giorni. Non solo: ogni giorno in Italia viene colpita da atti di violenza di genere (fisica, verbale e psicologica), una donna ogni 12 secondi. Con l’obiettivo di prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime e assicurare maggiore certezza e severità della pena per gli aggressori, il governo è sceso in campo con il decreto legge 93 del 14 agosto 2013 che contiene le nuove norme di contrasto al femminicidio. «C’era bisogno nel nostro Paese di dare un segno fortissimo, ma anche un cambiamento radicale sul tema». Queste le parole del Presidente del Consiglio

Enrico Letta. Un provvedimento, ha sottolineato ancora il Premier, che «deve dare un chiarissimo segnale di contrasto e di lotta senza quartiere» al triste fenomeno del femminicidio». Il decreto, dopo l’approvazione della Camera, è passato al vaglio del Senato, che ha dato il via libera in tempi record l’11 ottobre, consentendo al decreto di diventare legge a tutti gli effetti. A Palazzo Madama sono stati 143 i sì, 3 i voti contrari e nessun astenuto. Su 11 articoli, 5 sono sul contrasto al femminicidio, mentre i restanti, riguardano norme in materia di Protezione Civile, vigili del fuoco e soppressione delle provincie.

I contenuti del decreto

Tra le misure più drastiche che emergono all’interno del nuovo decreto ne sottolineeremo alcune degne di nota: l’aumento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore, la cosiddetta violenza assistita; l’inasprimento della pena è previsto anche se il delitto di violenza sessuale è consumato ai danni di donne in stato di gravidanza o se il fatto è consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o del partner. Ma soprattutto l’arresto obbligatorio in flagranza per delitti di maltrattamento familiare e stalking. Ciò significa che le forze dell’ordine saranno obbligate al fermo di colui che viene sorpreso in un atto di violenza domestica o di stalking. Altro cardine del decreto è la querela irrevocabile, ossia una volta che è stata presentata

denuncia, questa diventa irrevocabile in modo da sottrarre la vittima dal rischio di una nuova intimidazione allo scopo di farla desistere. Infine, a completare il pacchetto, si è provveduto a varare un nuovo piano straordinario di protezione delle vittime di violenza sessuale e di genere, che prevede azioni di intervento multidisciplinari per prevenire il fenomeno, potenziare i centri antiviolenza e i servizi di assistenza. Provvedimenti vengono presi anche per quanto riguarda l’iter processuale: con questo decreto, i tribunali potranno adottare delle corsie preferenziali per i processi per femminicidio e per maltrattamenti, inoltre per chi è vittima di stalking o maltrattamenti e non si può permettere un avvocato, è ora previsto il patrocinio legale gratuito. Lasciando da parte le polemiche ci auguriamo che questo decreto sia veramente una legge efficace, pronta a dare un contributo incisivo riguardo ad un fenomeno, quello del femminicidio e della violenza sulle donne, che si sta espandendo a macchia d’olio, facendo emergere una società malata e distorta, vittima di tanta ignoranza e frustrazione, dove la donna continua ad essere trattata come un oggetto di proprietà, invece di una persona da rispettare, amare e stimare. Maria Rita Cappucci

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L’Arte e i suoi infiniti mondi segreti

Un viaggio lungo 600 anni Barbara Gazzabin bgazzabin@tiscali.it

Sul filo del traguardo finale l’ultimo colossal dell’Avv. Renato Mammucari, finalmente di nuovo in trincea come l’abbiamo sempre conosciuto. Chiusa la parentesi (almeno speriamo) degli “ozi di Capua”, eccolo dunque tornare a noi con una nuova Opera somma sullo stile delle tante che l’hanno preceduta e che riempiono gli scaffali delle più importanti librerie d’Italia e d’Europa. “Roma incisa. Piante prospettiche, vedute panoramiche, scorci caratteristici, costumi pittoreschi“. Il titolo è già tutto un programma che ci invita a calzare comodi mocassini per avviarci in questa fantastica avventura e vedere così una Città di “pagina in pagina”come forse non l’abbiamo mai vissuta, con gli occhi di un amatore, missionario delle bellezze perdute, che sa trasmettere le giuste emozioni per spronare “a volare da soli”. Un collezionista, un amante delle belle arti, un estimatore quasi maniacali di tutto ciò che rischia la damnatio memoriae per incuria e superficialità in un mondo mordi e fuggi come quello che ci circonda. Un momento – dice l’Avvocato- fermiamoci un momento e regaliamoci un “ Viaggio lungo 600 anni” per godere delle iconografie più suggestive ed accattivanti di una Città dai mille volti tra leggenda, fantasia e realtà storica che spesso si confondono per poi fondersi in un magico unicum. E se per Virginia Woolf Roma, che pur amava tanto, era una “ realtà sfuggevole come una sensazione, cangiante come un colore, inafferrabile come il suono dell’acqua” per l’Avv. Mammucari non ha segreti, animato com’è da “quell’istinto del bracconiere 20 e dall’intuito dell’investigatore”

che gli fa percorrere con instancabile lena ogni via, ogni percorso possibile e impossibile alla ricerca dell’Arca perduta e delle mille rarità che la Città spesso nasconde. Sfogliando le pagine di questo volume, eccole sotto i nostri occhi con le “ marcate xilografie, le dure acqueforti, le delicate litografie e i semplici scatti sulla carta emulsionata dalla luce” dei tanti incisori che hanno immortalato ogni angolo della Città Eterna. Un’opera impegnativa per quanto affascinante, frutto di “sudate carte” e d’immenso

amore, con l’unico obiettivo di suscitare “stupore”, ossia l’entusiasmo che entra d’impeto nei cuori, al di là di ogni filtro razionale e di ogni preconcetto.

Biografia L’Avv. Renato Mammucari, veliterno doc, vive e svolge da sempre la sua attività forense a Velletri, ma ama spesso ricordare i suoi anni goliardici a Camerino quando, da assistente universitario, si scontrò con un “Barone” ma incontrò una “Principessa” per cui perse il lavoro, ma trovò moglie. Appassionato collezionista dell’800, da anni si dedica alla riscoperta dei pittori che in quell’arco di tempo hanno dipinto Roma e la sua Campagna, riproponendone le opere in innumerevoli pubblicazioni e Mostre che gli hanno valso il Premio per la Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Premio Simpatia conferitogli in Campidoglio dall’indimenticabile Domenico Pertica. Dopo una parentesi dedicata al suo primo e ultimo romanzo dal titolo “Sogni Romani”, è tornato al suo vecchio amore di critico d’Arte, con una prestigiosa Guida “ Roma: viaggio dentro la Città con la mente e con gli occhi degli scrittori e dei pittori del passato” ed ora ci propone l’ultima fatica letteraria dedicata a “ Roma incisa” che vedrà la luce con solenne cerimonia il 19 Novembre a Villa Celimontana Palazzetto Mattei con una Mostra che durerà l’intero mese. Naturalmente siete tutti invitati. Vi aspettiamo!


Grande successo per la seconda edizione del Festival dei Castelli Romani, la competizione canora per band emergenti che ha eletto venerdì 6 settembre gli otto finalisti.

Cresce l’attesa per la finalissima sul palco del teatro Gian Maria Volonté Un’altra estate all’insegna della musica grazie al Festival dei Castelli Romani, che anche quest’anno ha allietato il pubblico con tante band provenienti da tutta Italia che hanno presentato altrettanti brani inediti di qualità da ascoltare nella stupenda cornice delle piazze nostrane. Quattro le fasi del concorso di musica d’autore che, giunto alla seconda edizione, è nato per scoprire e premiare giovani talenti e autori promettenti del panorama musicale nazionale. La kermesse, dopo una prima selezione condotta a cura di una commissione di musicisti ed esperti del settore, partendo da Castel Gandolfo, ha toccato le piazze più belle dei Castelli Romani chiamando complessivamente sul palco 22 band provenienti da ogni parte d’Italia scelte in una rosa di 40 gruppi. La manifestazione, ideata e promossa dalla Guaranà Eventi di Francesca Cedroni, patrocinata dalla Provincia di Roma e dai Comuni di Velletri, Genzano, Albano Laziale, Ariccia, Marino, Rocca Priora, Rocca di Papa, Frascati, Castel Gandolfo e Lanuvio, è nata sulle orme del «Festival di Velletri», che fece storia negli anni ’50 grazie alla partecipazione dei più grandi musicisti dell’epoca. Al ritmo di note e votazioni il contest canoro, dopo l’inaugurazione a Castel Gandolfo, è proseguito con varie tappe che hanno attraversato tutta l’estate dei Castelli Romani: il 27 luglio a Nemi in piazza Umberto I, il 3 agosto a Velletri in piazza Ottaviano Augusto, il 10 a Genzano in piazzale Sforza Cesarini e a Lanuvio il 1° settembre in piazza Mazzini – Belvedere, e il 6 settembre ad Ariccia con la semifinale che ha decretato gli otto gruppi semifinalisti che si contenderanno il primo premio sul palco

del teatro Artemisio per l’attesissima finale a dicembre. Un incontro all’insegna della musica di qualità per la penultima tappa del concorso che, immerso nella spettacolare cornice di Ariccia e sullo sfondo della piazza monumentale del Bernini, ha visto alternarsi sul palco ben undici gruppi, tutti dotati di grande passione, talento e preparazione. I gruppi che rivedremo al teatro Artemisio sono: Q-Artet, Riccardo Bonino & Low Side Band, Spazio Libero, Radicasicula, DistillaStorie, scelti dalla giuria tecnica; passano invece per giudizio popolare i Neuma, Ipotesi e Litterio. Con dispiacere, espresso dall’organizzazione Guaranà Eventi, non passano, purtroppo, il turno Shany Martin, Reesistenze e Luna di Traverso , il primo vincitore della prima di apertura, a Castel Gandolfo. “E’ un vero dispiacere – ha dichiarato Francesca Cedroni della Guaranà Eventi – non portare in finale artisti di tanto valore. Mi sento comunque di complimentarmi con i concorrenti rimasti fuori dalla gara sia per la correttezza dimostrata sia per la competenza musicale e artistica, doti per le quali, si distingueranno nel panorama musicale”. Dopo la semifinale di Ariccia, condita dalla presenza speciale di Simone Presciutti, l’attenzione è tutta concentrata sul gran finale che si terrà a settembre sul palco del teatro Gian Maria Volonté dove verrà finalmente decretato il vincitore dell’intero festival. Gli otto vincitori della semifinale questa volta saranno giudicati esclusivamente dalla giuria tecnica, presieduta da Cesareo musicista del gruppo di “Elio e le Storie Tese”. Come sempre la giuria sarà chiamata ad esprimersi non solo sulla qualità del brano in gara, ma anche sulla presenza sce-

nica e la competenza musicale degli artisti. “È un onore per noi avere per il secondo anno consecutivo quale presidente della giuria un musicista del calibro di Cesareo - ha dichiarato Francesca Cedroni - la sua presenza è una garanzia per il nostro Festival e per chi decide di partecipare”. Nel frattempo, in attesa della finale, prosegue sul sito www.festivaldeicastelli.it la campagna di iscrizione per la terza edizione come sempre aperta a tutti i cantautori purché in possesso di un inedito, la cui qualità sarà giudicata e valutata da una commissione di esperti che provvederà ad una prima selezione dei brani proposti. Anche per questa seconda edizione il Festival dei Castelli Romani ha attirato su di se l’attenzione di migliaia di appassionati, che hanno apprezzato i gruppi e gli inediti e soprattutto le serate all’insegna della buona musica, trascorse in luoghi così familiari e proprio per questo ancora più belli e ricchi di fascino tutto da scoprire. Maria Rita Cappucci Singoli e gruppi finalisti “Parigi Brucia” firmata Q Artet, “U pazzu” Radicasicula, “Tempi duri” di Riccardo Bonino e Low Side Band, “Dalla tua parte” scritta e interpretata da Spazio Libero, “Non Rassegna Azione” Distillastorie, “Cuore di Plastica” firmata Neuma, “Domande nel buio” Ipotesi, “Sei come me” scritta e interpretata da Litterio 21


Viaggi

Torino: il fascino del Natale tra Castelli e Regge sabaude Marco Rossetti info@gejservice.it gamejobservice@gmail.com Reggia di Venario

Torino ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia italiana ed europea, fortunatamente negli ultimi anni ha saputo ritrovare anche a causa della crisi dell’industria meccanica, la sua vera identità storico culturale. Qui si sono sviluppate l’industria automobilistica ed elettrica, le telecomunicazioni, l’aeronautica, il cinema, la radio e la televisione. Dedicarci una visita è sempre tempo ben speso ma, durante il periodo Natalizio, sarà possibile trovare dei valori aggiunti che contribuiscono a rendere il viaggio ancor più interessante. Il centro storico è ricco di monumenti che ne ricordano gli oltre duemila anni di storia: le Porte Palatine della romana Augusta Taurinorum, il quattrocentesco Duomo di San Giovanni che custodisce la Sindone, la barocca Chiesa di San Lorenzo, il Palazzo Reale dei Savoia, la Basilica di Superga, la Mole Antonelliana (uno dei più alti edifici in muratura d’Europa), il Museo Egizio, secondo solo a quello del Cairo in Egitto. Mantenetevi del tempo per la visita dei mercatini di natale allestiti nell’affascinante Borgo Dora, allestito per l’occasione con botteghine di antiquariato, di mercanzie tipiche del Natale ed enogastronomiche, renderanno la passeggiata estremamente piacevole. A poca distanza dal centro cittadino la Reggia di Venaria, uno dei più importanti esempi di architettura dell’arte barocca internazionale del XVII e XVIII secolo, realizzato dai più grandi architetti dell’epoca come Amedeo di Castellamonte, Michelangelo Garove, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri. La 22 Reggia è parte integrante del

complesso della Venaria Reale, un palcoscenico di storia, natura e cultura, in cui l’imponente architettura barocca della Reggia, i vasti giardini, l’immenso Parco La Mandria e il suggestivo borgo cittadino, si integrano in una cornice di spazi di quasi un milione di metri quadrati, di cui la Reggia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ne è il cuore. Sempre nelle immediate vicinanze del Capoluogo, immerso in un immenso parco romantico, il Castello di Masino, residenza del primo re d’Italia, domina la pianura del Canavese, offrendo ai visitatori un panorama mozzafiato. Abitato dai conti Valperga per dieci secoli, narra la storia piemontese e italiana attraverso le sue numerose stanze monumentali, come i saloni affrescati e riccamente arredati tra seicento e settecento, le camere per gli ambasciatori, gli appartati salotti e gli appartamenti di Madama Reale. Tra le sale più affascinanti vi è il salone da ballo, con le ampie finestre che creano una perfetta armonia tra il panorama esterno e gli interni affrescati sovrastati nella cupola da sfondati architettonici. Non meno interessante è la ricca collezione delle carrozze del XVIII e XIX secolo, per la maggior parte di proprietà della famiglia Valperga, conservata nel palazzo delle car-

Il Palazzo del Valentino

Il Castello di Masino

rozze. Sempre nel canavese, un’altra tappa da non perdere, la Città del Natale, Mercenasco, con il suo castello, chiamato Castello Benso: ha l’aspetto di una ricca villa a tre piani con torre belvedere ed è posto al sommo di un parco secolare che digrada sulla statale 26 Chivasso - Aosta. Le facciate presentano eleganti decorazioni con stemmi araldici. Gli attuali proprietari sono i conti Benso di Villamirana, che ne mantengono viva l’antica atmosfera. Un paese in festa con le vie del piccolo borgo affrescate da murales a tema natalizio; si potrà assistere ad eventi musicali e spettacoli itineranti passeggiando tra mercatini natalizi e enogastronomici con specialità tipiche del territorio canavesano.


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Arte Enogastronomica

Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it

Il riso

Il riso è una delle principali risorse alimentari dell’umanità grazie alla sua enorme capacità nutrizionale ed alla capacità di adattamento nella coltivazione a condizioni ambientali differenti. Appartiene alla famiglia delle graminacee, come il grano, l’orzo, l’avena, ma alla specie oryza e le sottospecie più coltivate sono l’indica, che ha un chicco allungato spesso quasi aghiforme, e la Japonica con il chicco rotondeggiante tipico dei nostri risi da primo piatto. Piantato in primavera giunge a maturazione in 140-180 giorni e raccolto tra il mese di settembre e ottobre con moderne mietitrebbiatrici, il riso, a cui in questa fase è dato il nome di “grezzo” o “risone”, viene messo ad essiccare in ambienti con ventilazione a caldo per ridurre l’umidità al 24

14% e consentire al prodotto un lungo mantenimento. A questo punto inizia la complessa lavorazione che va dalla “sbramatura”, che è la prima sgusciatura, alla selezione dei chicchi sani ed interi, alla” brillantatura”, ulteriore pulizia del chicco con macchine dotate di rulli abrasivi ,che, infine,ci dà quel riso raffinato bianco e brillante ideale per cucinare gli insuperabili risotti italiani. Il riso ideale e la qualità dipendono da molteplici fattori che variano da popolazioni a popolazioni, a seconda che, se per consumarlo si usino le dita, i bastoncini, il cucchiaio o la forchetta. Il comportamento in cottura dipende dalle caratteristiche delle varietà ed è in relazione al gusto del consumatore. L’importante è, in ogni caso, che i chicchi non siano rotti, non siano farinosi e non abbiano striature di colori diversi da quello della massa. Un fattore importante dal punto di vista gastronomico è la presenza nel chicco della “perla”, il granello può apparire completamente cristallino oppure avere nella zona centrale una opacità più o meno estesa, detta perla, dove si trova la maggiore concentrazione di amido che può portare ad un diverso comportamentno durante la cottura. A noi piace un riso che in cottura aumenta di volume con molto amido

ma che rimane ”al dente”, e più è al “dente”, più è digeribile. E’ ovvio che con la raffinazione perde una parte del potere nutrizionale ed ecco perchè nei paesi dove sostituisce il pane normalmente viene cucinato mantenendolo il più integrale possibile, anche se ha un sapore più accentuato e una minore digeribilità. Il “riso parboiled”, risone cotto a vapore ad una temperatura oltre i 100° e poi essiccato, è sicuramente quello che in cottura,assorbendo meno acqua, mantiene a lungo il contenuto di vitamine, di sali minerali, rimane più consistente senza sfarinarsi e viene usato nelle grandi mense perchè una volta cotto può essere riscaldato in pochissimi minuti senza perdere la sensazione “al dente”. Il solo difetto è che ha un colore ambrato e che non assorbe i condimenti e gli aromi aggiunti. Tutti in Italia sanno fare un ottimo risotto sia con la carne che con il pesce e le verdure, ma permettetemi di darvi alcuni consigli che forse vi saranno utili: -la pentola deve essere con una base molto larga e possibilmente d’alluminio pesante o di rame stagnato -la cipolla deve essere stufata nel burro e non rosolata -il brodo non deve essere troppo grasso né corposo e deve essere appropriato al tipo di pietanza: vegetale, di pesce, di carne -il liquido aggiunto durante la cottura deve essere sempre bollente -la fiamma deve far sempre sobbollire, ”borbottare“ il riso in cottura. Ultima raccomandazione: il riso crudo ha la prerogativa di assorbire gli adori per cui non è consigliabile conservarlo vicino a prodotti che esalano odori.



Architettiamoci

Arch. Carlo Carones car.arch@libero.it

Il “vecchio” ACE ora è sostituito dal “nuovo” APE

Il legislatore, recependo la direttiva della Comunità Europea (2002/91/ CE), introdusse il documento della Certificazione Energetica ( Attestato di Certificazione Energetica-ACE e Attestato di Qualificazione Energetica degli edifici-AQE) e la figura del Certificatore Energetico. Con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto 63/2013 l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) sarà sostituito dall’Attestato di Prestazione Energetica (APE). La Certificazione Energetica degli edifici indica sostanzialmente il rendimento energetico di un edificio per quanto attiene al consumo di energia necessaria a realizzare e mantenere nell’edificio le stesse condizioni di confort ambientale standard ed ottimale (20°con Umidità Relativa del 50% per la climatizzazione invernale e 26°con Umidità Relativa del 50% per la climatizzazione estiva). Tale certificato (APE o AQE) ha inoltre il fine rendere edotti e consapevoli gli utenti dei valori di consumo del proprio immobile, così da sensibilizzare gli stessi ad un minor consumo di energia sia per il riscaldamento che per il condizionamento degli edifici e quindi di conseguenza anche di emissioni di gas inquinanti La Certificazione energetica, secondo la normativa vigente, è obbligatoria: - in caso di nuove costruzioni; - in caso di interventi importanti sull’esistente; - nelle compravendita e nelle locazioni, il proprietario di un edificio o di un’unità immobiliare dovrà mettere 26 a disposizione dell’acquirente o del

locatario l’Ape già in sede di trattativa e poi consegnarlo al termine della stessa; - gli annunci immobiliari di vendita e di locazione devono riportare l’indice di prestazione energetica dell’involucro edilizio e globale dell’edificio o dell’unità immobiliare. Devono anche indicare la classe energetica corrispondente. Se già c’è un Ace in corso di validità, l’obbligo di redigere un Ape viene meno quando è già disponibile un attesto in corso di validità, rilasciato conformemente alla direttiva 2002/91/Ce. Il decreto stabilisce per l’Ape una durata massima di 10 anni e l’obbligo di aggiornarlo in caso di interventi di ristrutturazione e di riqualificazione che modifichino la classe energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare. Se, però, non saranno rispettati gli obblighi di controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici, comprese le necessità di adeguamento previste dal decreto 16 aprile 2013, l’attestato decadrà il 31 dicembre dell’anno successivo rispetto alla data della scadenza non rispettata. Il Certificatore Energetico è un tecnico abilitato (architetto, ingegnere ecc.) che abbia frequentato uno specifico corso presso l’organismo di competenza con il superamento del relativo esame di abilitazione, il quale, attraverso una procedura di calcolo, classifica gli edifici in classi di rendimento energetico (come per gli elettrodomestici, i condizionatori, ecc.) che vanno dalla classe A+ (edificio ad alto contenimento dei consumi e basso impatto ambientale) alla classe G (edificio ad alto consumo energetico, ciò riguarda la maggior parte degli edifici esistenti).

Il tecnico, nella diagnosi energetica, individuerà sia le criticità e le inefficienze dell’involucro edilizio e sia quali potrebbero essere gli interventi da effettuare sull’immobile tali da mantenere o migliorare la classe energetica, permettendo così una riduzione dei consumi di energia. Il decreto prevede dure sanzioni per i proprietari degli immobili, che se non rispettano l’obbligo di redazione dell’Ape in caso di vendita, di nuova locazione o di ristrutturazioni importanti, dovranno pagare un’ammenda da 3mila a 18mila euro. Non meno severe le sanzioni per il professionista, tenuto a pagare una somma compresa tra 700 e 4200 euro nel caso in cui l’attestato di prestazione energetica non rispetterà i criteri che saranno stabiliti dalla legge. La raccomandazione che mi sento di fare è quella di diffidare dalle Certificazioni a bassissimo costo, a volte anche con reperimento telefonico di informazioni sull’involucro da parte del tecnico. Sta nella professionalità del tecnico ad adempiere a quelle che sono le normali prestazioni da compiere come ad esempio fare i dovuti sopralluoghi per verificare l’involucro edilizio, reperire il libretto della caldaia e tutte le altre procedure per produrre un Attestato di Prestazione Energetica esatto e serio.



Aspettando Brasile 2014

Daniele Ognibene e Alessandro Lombardo redazione@nonsolorosa.it

Gol fantasma, vittorie al cardiopalma, sconfitte che fanno piombare paesi nel caos, la mano di Dio, il tacco di Allah, dittatori spietati, il calcio totale, metodo contro sistema, il mito della forza contro la forza del mito, Pablito nazionale, la pipa fu-

Aspettando

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Mondiali: il calcio tra guerra e pace mante e la partita a scopone, gli occhi spiritati, Mané alegria do povo, O’ Rey, la parata del secolo, la partita del secolo, il bacio sul palo, la sdraio tra i pali, autogol mortale, le lacrime del Maracanà, la gioia del Monumental, il sole cocente di Pasadena,

la neve di Montevideo, il golden gol, ItaliaGermania4a3, le Isole Falkland, il tea avvelenato, l’arbitro corrotto. Parleremo della storia dei mondiali di calcio, dello sport più bello del mondo e come diceva Osvaldo Soriano, lo faremo “pensando con i piedi”.

Uruguay 1930 Il “Centenario”, uno stadio di calcio per festeggiare 100 anni di democrazia. Il primo mondiale di calcio è molto di più di un semplice evento sportivo, è l’inizio della più importante manifestazione per nazioni dopo le olimpiadi. L’uruguay è il paese ospitante, un modo originale per festeggiare i 100 anni della costituzione, e fu così che 13 squadre, Stati Uniti, Brasile, Uruguay, Bolivia, Romania, Belgio, Argentina, Francia, Cile, Jugoslavia, Messico, Paraguay e Perù diedero vita al primo mondiale della storia. Un inverno tra i più freddi mai ricordati in Uruguay, con pioggia e neve, in campi a limite del praticabile, sono la cornice di questo pezzo di storia sportiva. Un calcio in cui non erano previste sostituzioni, duro, aspro e carico di tensione. Fu così che Francia Messico si affrontarono per la prima partita della storia. Il primo gol, nello stadio del Penarol, fu del Francese Lucien Laurent, ma la palma del capocannoniere fu del centrvanti Argentino Gulliermo Stabile con 8 reti totali.

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Allenatori chiamati ad arbitrare partite, come Ulises Saucedo selezionatore della Bolivia, temperature sotto i 10 gradi e anche lo stadio con il minor numero di spettatori paganti, 300 in Romania Perù, sono solo alcuni degli aneddoti più pittoreschi della manifestazione. Il mondiale della delusione Brasiliana, della sorpresa Statunitense e dell’affermazione del calcio tecnico e grintoso della Jugoslavia. Ma fu soprattutto il mondiale dell’Uruguay. 93 mila spettatori riempirono lo stadio Centenario di Montevideo, oltre 15 mila argentini arrivarono per sostenere la propria nazionale, al punto da minacciare i calciatori Uruguagi. Dorado, Cea, Iriarte, Castro furono gli eroi della Celeste, che piegarono, sotto un tifo assordante, la nazionale argentina, a cui non bastarono i gol di Peucelle e Stabile. Il mondiale voluto da Jules Rimet si concluse tra violente polemiche, il consolato Uruguaiano a Buenos Aires fu preso d’assalto dai tifosi argentini, ma la coppa, che poi portò il suo nome, vide la prima assegnazione.

Jules Rimet

curiosità: Molte furono le assenze delle nazionali più rappresentative, tra cui Italia, Scozia e Inghilterra. La nazionale Italiana si rifiutò per meri motivi economici, come altre nazionali europee, vista la distanza da percorrere in nave. Infatti le squadre che decisero di affrontare il viaggio si allenarono sul ponte della nave per ben 15 giorni, disperdendo in mare decine e decine di palloni. Diversa fu la motivazione delle squadre britanniche, che si consideravano talmente superiori alle altre da non partecipare ai mondiali. Un attesa che durò 20 anni, infatti la prima partecipazione Inglese fu al mondiale Brasiliano del 1950.


Italia 1934 Nell’Italia fascista la prima squadra africana, l’Egitto. E poi le grandi di allora Brasile, Germania, Austria, Cecoslovacchia, Ungheria. L’Italia del selezionatore Pozzo, a braccio teso davanti al duce, consegna la coppa Rimet al bel paese. Vittoria controversa e carica di dubbi, frutto della maestria dell’undici italiano in campo e della poco elegante pressione politica esterna. Il primo mondiale Italiano fu quello di Peppin Meazza, degli oriundi Monti, Orsi e Guaita e delle 20 mila lire a testa che ricevettero i calciatori azzurri. Le semifinali furono vere e proprie battaglie, i maestri Cecoslovacchi imposero la legge “Danubiana” e schiantarono con un secco 3 a 1 la Germania di Hitler, anticipando di due anni lo “sgarbo” di Jesse

Owens nelle Olimpiadi di Berlino. I gol li mise a segno tutti il capocannoniere Nejedly. L’Italia si impose per 1 a 0 contro l’Austria, in una partita di calci più che di calcio e di polemiche più che di gesti tecnici. La finale a Roma è solo per cuori forti, al 75° Puc sembra condannare l’Italia alla sconfitta di un regime più che di una partita di calcio, ma l’undici Italiano, forte e fiero, come il suo capitano Combi, tiene duro e non affonda. Al minuto 80 Orsi ristabilisce la parità e lo stadio è un catino fascista che trasuda emozione. Si va ai supplementari e la classe infinita di Angelo Schiavio, fatti di dribbling, di scatti repentini e tiri secchi e precisi, ci consegna la storica vittoria del mondiale del 1934.

Francia 1938 L’Europa è sull’orlo della guerra e il mondiale del 1938 in Francia diventa un luogo di scontro pre-bellico. La Spagna rinuncia dilaniata dalla guerra civile, L’Austria non è più una nazione dopo “l’Anschluss” alla Germania e l’Argentina, per protesta contro l’assegnazione Francese a proprio discapito, rinuncia a partecipare. Lo sport è solo un pretesto per affermare le proprie idee politiche, e l’Italia venne sonoramente fischiata a Marsiglia quando l’intera squadra azzurra salutò romanamente lo stadio. La selezione italiana nel mondiale francese però, dimostrò che la vittoria del 1934 non fu un caso. L’immenso Piola, recordman di reti segnate in serie A e nella nazionale italiana, è il vero trascinatore dello squadrone italiano, capitanato dall’ormai veterano Meazza. Il primo mondiale di Cuba e di una squadra Asiatica, le Indie Olandesi( odierna Indonesia) coincise con la prima storica Italia Brasile a un mondiale. I Verdeoro, in una semifinale densa di emozioni, sottovalutano la forza degli azzurri. L’allenatore brasiliano Ademar Pimenta, che già aveva preso i biglietti aerei per la finale di

Parigi, decise di rinunciare al giocatore più forte che aveva in rosa, quel Leonidas che con i suoi gesti tecnici e atletici aveva trascinato il Brasile fino a quel punto. Credendo di poter risparmiare i suoi talenti migliori per la finale di Parigi si consegnò nelle mani di Colaussi e Meazza che trascinarono l’Italia alla seconda finale della propria storia. Nella finale parigina, di fronte agli azzurri, una vera e propria corazzata, l’Ungheria di Sarosi e Zsengeller. Ma la squadra azzurra sembra non volerne sapere del clima ostile sugli spalti e dell’atteggiamento spregiudicato dei maestri magiari. La legge di Piola è una sentenza senza appello, una doppietta che vale un mondiale per il centrattacco italiano che proprio quest’anno avrebbe compiuto 100 anni. Una storia che porta il nome anche di Gino Colaussi, Friulano doc e calzolaio di professione. Non bastano all’Ungheria le reti di Sarosi e Titkos, l’Italia tra polemiche e politica e un calcio armonioso e concreto vince il secondo titolo mondiale consecutivo e forse regala l’ultima grande gioia al proprio popolo prima della seconda guerra mondiale.

Curiosità: La Spagna che si presentò al mondiale italiano, schierava in porta il più forte portiere dell’epoca, forse uno dei tre migliori portieri di tutti i tempi, Ricardo Zamora. Nelle 46 partite che disputò con la maglia Iberica, per ben 21 volte rimase imbattuto, dimostrando la sua straordinaria classe e il suo indiscusso senso della posizione. Ai quarti di finale, l’Italia affrontò la forte nazionale spagnola. La partita finì 1 a 1 con Zamora che risultò il migliore in campo, salvando la Spagna dalla capitolazione. A quei tempi non erano previsti i calci di rigore in caso di pareggio, ma la ripetizione. Nella Partita seguente Zamora non prese parte al match, che l’Italia vinse per 1 a 0. La sua assenza avvolta nel mistero, resta ancora oggi uno dei casi più controversi del mondo del calcio. Secondo alcune fonti la polizia fascista lo minacciò impedendogli di scendere in campo. Altre fonti invece parlano di un fantomatico infortunio e altre ancora di un caso di corruzione. Sta di fatto che il più grande portiere spagnolo di tutti i tempi non disputò la storica partita dei mondiali del 1934, rendendo più agevole la vittoria italiana.

Piola e Pozzo

Curiosità: Era una delle squadre più forte del mondo, l’Austria di Matthias Sindelar, il Wunderteam che entusiasmò le platee di tutta europa scomparì di colpo dopo l’annessione (Anschluss) dell’Austria alla Germania. Hitler, oltre a creare un paese che dominasse l’Europa, voleva una squadra che dominasse anche nel calcio. Voleva infatti a tutti i costi che nella nazionale di calcio tedesca prendesse parte Matthias Sindelar, il Mozart del Pallone, “cartavelina” per i palati più fini, il giocatore che il papà di Prohaska diceva insuperabile al figlio, che circa 50 anni dopo impressionò tutta l’Austria. Rifiutò il mondiale, rifiutò la Germania, ma rifiutò soprattutto il Nazismo. Presente sugli spalti ai mondiali francesi, come semplice spettatore, venne osannato dal pubblico intero. Diventò il simbolo sportivo del rifiuto alla guerra e alla barbarie del nazismo, lo stadio intonò per lui la Marsigliese e in lacrime salutò il pubblico che non lo vedrà mai più scendere in campo. Venne ucciso insieme alla moglie, anche a causa della sua popolarità nei mondiali del ‘38, mondiali che non giocò mai. 29


1-7 ottobre 2013 “Settimana mondiale dell’Allattamento Materno. Sostenere l’allattamento: vicine alle madri” L’azienda ospedaliera veliterna avanguardia del sostegno post-partum

Si è svolto lo scorso 4 ottobre presso la sala Tersicore l’interessante convegno “Sostenere l’allattamento: vicine alle madri” in occasione della settimana mondiale dell’allattamento al seno, edizione 2013. Presenti al tavolo dei relatori tutte le rappresentanze associative e amministrative-sanitarie locali che da tempo si impegnano sul nostro territorio a sostegno di una pratica, quella del sostegno neonatale, per cui l’ospedale “P. Colombo” di Velletri rappresenta un’eccellenza sanitaria per le azioni e le scelte portate avanti nei reparti interessati in questi anni, meritando il riconoscimento Unicef. Da anni pediatri, ostetriche, personale sanitario del consultorio e associazioni intercomunali, come “La Goccia Magica”, sono coinvolti in prima persona nella costruzione di una rete di supporto alle madri, e di cui le madri stesse fanno parte, con lo scopo di informarle, formarle, sostenerle ed accompagnarle nell’esperienza più intima, dopo la gestazione e la nascita. I partecipanti hanno analizzato la tematica portando all’evidenza non solo gli aspetti che interessano prettamente la salute del bambino e della mamma, ma anche i risvolti culturali e sociologici della questione. L’allattamento non può e non deve ostacolare la vita personale delle madri (carriera, interessi personali, formazione) ma va tutelato, particolarmente nell’ambiente lavorativo, nei confronti del quale la normativa nazionale, di recepimento delle direttive comunitarie, sembra 30 miratamente attenta.

Il messaggio principale è che l’allattamento riguarda l’intera comunità. Bambini allattati al seno significa generazione futura più sana. Gli organi di controllo internazionali hanno infatti osservato e constatato le evidenze del deficit d’allattamento dagli anni sessanta ad oggi e si adoperano per un traguardo minimo cioè il latte materno come alimento esclusivo del bambino fino ai sei mesi di età. La Dott.ssa Mucchino ha a questo proposito illustrato come l’industrializzazione, la pubblicizzazione del latte artificiale, cosiddetto “umanizzato” e i ritmi delle donne lavoratrici abbiano contribuito alla perdita della cultura dell’allattamento e di come abbia questo influito sulla generazione attuale. Francesca Santoni, ostetrica del consultorio di Velletri, ha descritto i servizi a disposizione delle puerpere a cominciare dai corsi di accompagnamento alla nascita che, oltre a porre particolare attenzione sui benefici dell’allattamento al seno, hanno come obbiettivo anche quello di rendere le mamme autonome nelle scelte davanti alle quali si troveranno di fronte nei primi mesi di vita del bambino e di sostenere le fragilità di coloro le quali torneranno a lavoro, laddove il sostegno della struttura sanitaria non arriva. Quest’anno, infatti, il tema della Settimana mondiale dell’Allattamento Materno (SAM), ‘Sostenere l’allattamento: Vicine alle madri’, mette in evidenza il ruolo delle peer counsellors (consulenti alla pari) presenti anche a Velletri (in totale undici) e coordinate dal consultorio

familiare. Anche quando le madri riescono ad avviare bene l’allattamento al seno, troppo spesso nelle settimane o mesi dopo il parto vi è un forte calo dei tassi di allattamento, in particolare di quello esclusivo. I momenti in cui le madri non si rivolgono al sistema sanitario sono quelli in cui per loro diventa essenziale il sostegno all’interno della comunità. Si può fornire un sostegno costante per l’allattamento in tanti modi. Tradizionalmente, sono sempre state le famiglie a svolgere questa funzione. I cambiamenti socio-culturali, in particolare l’urbanizzazione, richiedono oggi che il sostegno provenga da una cerchia più ampia, che sia da operatori sanitari qualificati, da consulenti professionali per l’allattamento, da leader della comunità, o da amiche che sono a loro volta madri, e/o da padri/compagni. Un Programma di Peer Counselling è un modo altamente efficace ed efficiente, anche dal punto di vista dei costi, per raggiungere un gran numero di madri con una maggiore frequenza. Tutte le donne della comunità possono essere formate come peer counsellor per sostenere le madri. Le peer counsellor formate, undici nello scorso anno nel consultorio veliterno, facilmente reperibili nella comunità, diventano un punto di riferimento per le madri che allattano che hanno domande e problemi. “La chiave per garantire le migliori pratiche di allattamento al seno è il sostegno continuativo e quotidiano per la madre che allatta da parte della sua famiglia e della sua comunità”. Martina Tesei


TURNI 2013 - Velletri FARMACIE ARTEMISIA Via Lata, 251 CESARONI Via del Comune, 66 CALDERAZZO Corso della Repubblica, 84 COMUNALE 1 Corso della Repubblica, 15 COMUNALE 2 Via Filippo Turati (Ciambellone) COMUNALE 3 Via della Caranella, 80 A/B COMUNALE 4 Via Colle Caldara, 17 CORE Viale S. D’Acquisto, 16 DONFRANCESCO Corso della Repubblica, 196 MOLINARI Piazza Mazzini, 34 MORRONE Via di Ponente, 231/215 ROMANI Piazza Cairoli, 8 SANTA LUCIA Via Appia, 52/53

EDICOLE TURNO A PISTOLESI Via Lata CARINI Piazza Cairoli BARLETTA M. P.le Donatori del Sangue ROSATI M. Viale Oberdan MANCIOCCHI C.ne di Ponente ARGENTINO Via Appia, km 35.500 NADIA-VANESSA Incrocio dei Cinque Archi PADULA Via della Caranella, 84 TURNO B LENZINI Via delle Mura DE NITTO Piazza Garibaldi ROSATI F. Piazza Mazzini, 30 PENNACCHI Viale Salvo D’Acquisto FAZI Via Appia, km 39.600 DI TULLIO Via Fontana della Rosa LUCCI MARA Via Appia Nord, 134 NADIA-VANESSA Incrocio dei Cinque Archi

DISTRIBUTORI TURNO A TOTAL ERG Viale Roma I.P. Via Ariana, 108 TOTAL ERG Via dei Volsci, 100 I.P. Via dei Cinque Archi, 158 TURNO B AGIP Via Guido Nati, 54 AGIP Via Ariana, 10 SHELL Via Appia Sud, 120 I.P. Via Appia Nord, 241 TURNO C TOTAL ERG Via Appia Vecchia, 94 TOTAL ERG Via Appi Nord, 94 API Via Appia Sud, 228 TOTAL ERG Piazza XX Settembre TURNO D API Via Campoleone, 98 API Via Vecchia di Napoli, 1 I.P. Viale Oberdan, 114 Q8 Via dei Volsci, 4 ESSO Via Appia Sud, 42

TURNI OTTOBRE DISTRIBUTORI Domenica 27 TURNO D EDICOLE Domenica 27 TURNO B FARMACIE Diurna: CALDERAZZO Notturna: S. LUCIA

TURNI NOVEMBRE DISTRIBUTORI Venerdi 1 TURNO A Domenica 3 TURNO B Domenica 10 TURNO C Domenica 17 TURNO D EDICOLE Domenica 3 TURNO A Domenica 10 TURNO B Domenica 17 TURNO A FARMACIE Domenica 3 Diurna: ROMANI Notturna: S. LUCIA Domenica 10 Diurna: DONFRANCESCO Notturna: S. LUCIA Domenica 17 Diurna: MOLINARI Notturna: S. LUCIA



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