COPIA OMAGGIO
“La Buona Scuola” Istruzioni per l’uso Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “Sblocca Italia”
Mensile di attualità, pol
Anno IV - N. 53 - Settembre 2014 - Mensile - Registrazione Tribunale di Velletri 2-2010 del 22.01.2010 - Distribuzione gratuita
itica, cultura, gossip,
spettacolo e sport
Guida ai nuovi stili per un inverno super cool
Velletri dà il suo caldo benvenuto alle
Appassionante
TERRITORIO 8
10 ATTUALITÀ 6 “La Buona Scuola” Istruzioni per l’uso
POLITICA 14 Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “Sblocca Italia”
EVENTI E SPETTACOLO 4
Velletri dà il suo caldo benvenuto alle Appassionante
Intervista all’Assessore all’edilizia privata, all’urbanistica e all’agricoltura Orlando Pocci
15 Tari. La nuova tassa sui rifiuti cambia nome. Nuovo nome, nuove regole. Vi spieghiamo nel dettaglio di cosa si tratta
RUBRICHE 12 Vengo via con te Adotta un cane 16 Enogastronomia La pizza 20 Novecento d’Amore Sophia Loren e Carlo Ponti 22 FaceAbook Sandrone Dazieri
18 Speciale “Venezia 71”
MODA 10 Guida ai nuovi stili per un inverno super cool
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Numero 53 - anno IV - Settembre 2014 Registrazione tribunale di Velletri 2/2010 del 22.01.2010
Redazione NONSOLOROSA Vicolo Bellonzi, 30 00049 Velletri - RM - Tel. 06.961.55.428 redazione@nonsolorosa.it
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Servizi Maria Rita Cappucci Silvia Bottacchiari Rubriche Daniele Ciani Gabriele Santoni Maria Rita Cappucci
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foto di Emanuela Sambucci
SOMMARIO
Editoriale
Il Direttore Ottavia Lavino redazione@nonsolorosa.it
L’estate birichina, che sta per giungere al termine, è stata decisamente meno calda dell’autunno che verrà. Si prospetta infatti un ottobre caldissimo. L’antipasto è certamente la polemica legata all’abolizione dell’articolo 18. Renzi sembra non voler sentire le ragioni dei sindacati, forte del risultato elettorale appena conseguito e punta in maniera decisa sulla riforma del lavoro. I sindacati dal canto loro non possono, né vogliono mollare, perché l’articolo 18 rappresenta, prima ancora che una forma di garanzia dei lavoratori, un vero e proprio simbolo della tenacia e del potere contrattuale dei sindacati stessi. Tutti noi ci auguriamo che le riforme siano fatte e che siano fatte in tempi ragionevoli. La crisi sembra sempre più profonda, con l’assenza di lavoro e con una tassazione per le imprese che ormai raggiunge livelli non più sopportabili. La speranza per tutti noi è che, al di là delle polemiche sterili e inutili che la politica spesso antepone alla risoluzione dei problemi, si riesca a trovare una strada comune per far tornare a crescere la nostra amata Italia. Sono convinta che soltanto investendo nell’innovazione, nella cultura e nell’economia verde il “Bel Paese” riuscirà a farcela. Tutti noi siamo intrisi di due sentimenti contrapposti, la speranza e il timore. La speranza di uscire dalla crisi e il timore di non farcela. Ma come diceva François de La Rochefoucauld: “la speranza e il timore sono inseparabili, non c’è timore senza speranza, né speranza senza timore”. Ben ritrovati a tutti! Il Direttore
Velletri dà il suo caldo benvenuto alle Appassionansicteale
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Siete tre bellissime donne, nel mondo dello spettacolo qual è il giusto equilibrio tra talento e bellezza? Stefania: il giusto equilibrio tra talento e bellezza si raggiunge nel momento in cui dopo il primo forte impatto visivo l’attenzione si sposta poi sulla capacità di arrivare al pubblico attraverso la nostra musica (vero nostro obbiettivo), la passione e l’ardore che ci contraddistinguono. Mara: l’equilibro sta nel mantenere questi due pregi nella giusta considerazione, non farsene un vanto e far sì che non vengano esternati in modo enfatico e smodato. A mio parere, il perfetto equilibrio si raggiunge quando oltre a queste due qualità, hai anche il dono di coinvolgere gli altri empaticamente. Giorgia: io credo che le due cose non siano scisse. Quando si parla di bellezza e di talento si mettono in contrapposizione due universi assai distanti tra loro, ma forse neanche troppo. Dipende come si vuole intendere il concetto di bellezza. Io
Giorgia
Fascino, sensualità e un grande talento musicale. Questi sono i tre aggettivi che meglio descrivono Stefania Francabandiera, Giorgia Villa e Marta Tanchis, tre cantanti giovani, bellissime e italianissime che hanno deciso di unire la tecnica e la passione delle loro voci per dare vita ad un trio musicale tutto al femminile. Così è nato “Appassionante” un progetto ideato dalla Overlook Italia con l’obiettivo di creare un cross over di musica classicopop rappresentato da queste tre bellezze esotico-mediterranee, nonché grandi voci nel panorama lirico italiano. Questa contaminazione di lirica e musica leggera, ha suscitato subito notevole interesse; così le tre ragazze, forti del loro rispettivo bagaglio tecnico, hanno cominciato ad esibirsi in vari festival e manifestazioni in giro per l’Italia e non solo. Infatti è soprattutto all’estero che la fama e il talento delle “Appassionante” ha trovato piena conferma, quella consacrazione artistica che le ha portate a collaborare con grandi compagnie mediatiche, soprattutto tedesche, fino al lancio del loro primo album in Europa, nel dicembre del 2005. Protagoniste non sono di esibizioni dal vivo ma anche di molti programmi televisivi, le tre ragazze hanno riscosso subito ottimi consensi, apprezzate soprattutto per la loro grande capacità di coniugare la tradizione lirica italiana al genere pop. La bellezza e il fascino hanno fatto il resto: è anche grazie al loro aspetto da vere donne mediterranee che Stefania, Marta e Giorgia hanno saputo ammaliare il pubblico che le segue in giro per l’Italia. Il tour delle “Appassionante” è sempre in movimento e noi di Nonsolorosa abbiamo avuto la fortuna di incontrarle ed intervistarle in occasione dello spettacolo musicale del 18 settembre al Teatro Artemisio Gian Maria Volonté a Velletri.
Stefania
Tre donne, unite dal talento mu in chiave pop e dalla bellezza, cantano la lirica
personalmente cerco di perseguirli entrambi, allenando il mio talento canoro, unendolo alla bellezza del gesto, della performance e dell’interazione col nostro pubblico. La vostra è una lirica pop, un genere musicale originale e nuovo. Cosa vi ha spinto a fare questa scelta? Stefania: questa scelta è scaturita dalla profonda voglia di dimostrare che due mondi apparentemente tanto distanti come il pop e l’opera in realtà possono tranquillamente convivere, fondersi e dare vita a grandi emozioni. Per noi è una sfida continua ed eccitante. Mara: c’è stato un momento difficile nella mia vita, quando ero adolescente, in cui mi sono rifugiata in maniera quasi ossessiva e liberatoria nella musica. Trascorrevo il mio tempo ad ascoltare le più grandi cantanti del panorama musicale lirico e moderno. Entrambi i generi erano per me stimolanti, quindi nel tempo ho continuato a coltivarli e approfondirli. In seguito, ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere il
Mara
la contemporaneità musicale, appassionandoci ad essa e ascoltando tanta musica di generi differenti, abbiamo trovato questo naturale compromesso, che ci ha permesso di unire entrambe le esperienze e fonderlo in quello che è il progetto “appassionante”. In fondo, né la musica né la sperimentazione di quest’ultima hanno confini... Guai ad averne! Siete insieme da più di dieci anni, raccontateci un episodio che ha segnato in modo particolare il vostro sodalizio artistico. Stefania: L’episodio che personalmente mi ha più segnata durante questi anni di vita “Appassionante” è stato quando in Germania ci hanno nominate ambasciatrice dell’Unicef. Avere l’opportunità di dare il nostro contributo a tutti i bambini del mondo che vivono in condizioni disagiate e privati dei più basilari bisogni e diritti umani è per noi un dovere fondamentale. Mara: Ricordo con particolare emozione uno dei primi concerti, quello tenuto a Kiel, in Germania. Come prima esperienza è stata molto intensa poiché, essendo alle prime
Giorgia: Tanti sono stati gli eventi che ci hanno arricchite professionalmente durante il nostro percorso. Sicuramente un momento per me importante è stato l’incontro e la successiva con la compagnia aerea tedesca Air Berlin: un sodalizio che ci ha aperto le frontiere artistiche oltre i confini che avevamo già sperimentato e ci ha permesso di viaggiare in tutto il mondo entrando in contatto con culture e modi di vivere lontani dalle nostre realtà. Sul palco siete le “Appassionante” ma nella vita Stefania, Mara e Giorgia come si definiscono? Stefania: Mi risulta sinceramente difficile scindere la mia vita sul palco da quella “con i piedi per terra”. Entrambe sono strettamente legate. Mara: Questa è una domanda molto complessa perché dovrebbero essere gli altri a descrivermi! Sono nata e cresciuta in Sardegna, quindi in me sono profondamente radicati tutti i vizi e le virtù dei sardi: sono testarda, a volte anche cocciuta, ma ho il grande pregio di essere estremamente generosa e altruista! La mia provenienza ha stimolato soprattutto l’ambizione ed anche un grande senso di evasione! Giorgia: sicuramente c’è una distinzione tra il palco e la vita: il pragmatismo dell’esecuzione, la disciplina all’esercizio talvolta possono celare un animo inquieto e sognante, che si nutre delle proprie debolezze e delle proprie virtù. Maria Rita Cappucci
mio manager che ha avuto l’idea di formare questo gruppo e di combinare pop e opera. Giorgia: Tutte e tre veniamo da studi accademici classici, ma il nostro background attinge dalla tradizione liriche italiana e non. Vivendo
armi, ho dovuto affrontare un pubblico di centinaia e centinaia di persone. In quell’occasione, per la prima volta, mi sono sentita in armonia con le mie colleghe e desiderosa di proseguire il mio percorso con loro! E fortunatamente così è stato.
>> VIZIO Stefania: essere passionale Mara: sono testarda come tutti i sardi Giorgia: i vizi sono il sale della vita, e svelarli sarebbe come tradire me stessa! >> VIRTÙ Stefania: fare tesoro della mia passionalità Mara: essere generosa e altruista ma anche molto ambiziosa Giorgia: darmi degli obiettivi e fare di tutto per raggiungerli >> DESIDERIO Stefania: desidero che questa mia vita non smetta mai di essere “appassionante” Mara: il mio più grande desiderio è riuscire a proseguire, naturalmente evolvendomi in quello che è stato il mio più grande sogno: cantare! Giorgia: il “desiderio” è stato sempre il propulsore che ha mosso le mie scelte, perciò lo seguo istintivamente sperando che non mi tradisca. 5
“La Buona Scuola”. Istruzioni per l’uso Il Duo Renzi-Giannini propone una riforma epocale per la scuola in Italia. E le proteste non mancano La aspettavamo ed è arrivata. Nuova, “buona”, ed ha pure un libretto informativo “per l’uso”. La Riforma della scuola proposta dal ministro Giannini e dal premier Renzi vuole sconvolgere, cambiare radicalmente e tirare su le sorti di uno dei settori più malandati e dimenticati di sempre: l’istruzione. Dopo una premessa che incita al rinnovamento e all’abbandonare l’idea del “si è sempre fatto così”, “la buona scuola” si esprime in 12 punti:
1 Eliminare le graduatorie ad esaurimento e dunque le lunghe file di aspiranti docenti precari;
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Introduzione del solo concorso per garantire l’abilitazione ai docenti e l’ingresso nelle scuole;
3 Garantire una squadra di docenti che sostituisca definitivamente i supplenti per mantenere la continuità didattica agli studenti; 4
Carriera nelle scuole per merito e non per anzianità. Ogni tre anni alcuni docenti avranno un aumento di 60 euro
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in busta paga per la qualità del lavoro svolto valutato in classe;
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Formazione e aggiornamento dei docenti obbligatorio per essere sempre al passo con i tempi e con le esigenze degli studenti;
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Trasparenza nelle scuole e pubblicazioni on line relative ai dati di ogni istituto (budget, progetti finanziati..);
7 Abolire, coinvolgendo presidi, insegnanti, studenti, le cento procedure burocratiche che portano indietro la scuola; 8 Banda larga e wi-fi per tutte le scuo-
le e pensare a percorsi di digitalizzazione ulteriore;
9 Musica e sport entreranno obbliga-
toriamente nella scuola primaria e la Storia dell’arte sarà rafforzata in quella secondaria;
10 Rafforzare nuove conoscenze-competenze: lo studio di più lingue straniere dai 6 anni di età e il potenziamento di materie informatiche ed economiche; 11 Tirocinii obbligatori di almeno 200 ore per gli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali;
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Incentivare finanziamenti privati per colmare le esigenze della scuola. In fine la nuova proposta si apre al confronto e incentiva studenti, docenti e genitori ad esprimere la loro opinione sul portale www.labuo-
nascuola.gov.it. Dal 15 Settembre al 15 Novembre tutti potranno dire la loro e contribuire alla formazione di una scuola migliore, cancellare ciò che non è più accettabile e proporre alternative moderne e funzionali. Nel frattempo, l’opuscolo mandato in rete dal governo, si arricchisce giorno per giorno di tasselli e il ministro Giannini parla ora anche di riforma dell’Esame di Stato. Non più commissione mista e presidenti che provengono da fuori Regione ma si tornerà alla commissione interamente interna. Stop anche alla tanto discussa e “scopiazzata” tesina: al suo posto arriveranno progetti, più o meno teorici, che riguarderanno l’intero anno scolastico. Un rinnovamento abbastanza epocale quello del Ministero dell’Istruzione, se non fosse per il fatto che sono ancora molti i punti salienti non toccati dalla riforma che fanno sollevare centinaia di precari. Molti docenti abilitati sono già tagliati fuori dalla proposta di legge e in tanti pensano che dopo le 150mila assunzioni previste per il 2015 non ci sarà posto per nuovi docenti negli anni a venire. Inoltre, eliminando le supplenze, scomparirà anche la possibilità di entrare nel mondo dell’insegnamento per molti docenti. Insomma, questa scuola così rinnovata sarà davvero “buona”? Silvia Bottacchiari
Intervista all’Assessore all’edilizia privata, all’urbanistica e all’agricoltura Orlando Pocci
“Non bisogna mollare. Ora più che mai.” I problemi dell’edilizia e dell’agricoltura e le soluzioni possibili per trovare una via d’uscita. Questi i temi dell’intervista all’Assessore Orlando Pocci, che ci ha esposto il suo punto di vista spiegandoci tuttavia di voler cercare quotidianamente il confronto con il prossimo. Perché la verità nessuno ce l’ha in tasca. Iniziamo col parlare della politica nazionale. E’ stato da poco pubblicato il “Decreto Crescita Renzi” che riguarda più da vicino le imprese, l’ambiente, il settore energetico ma soprattutto l’agricoltura. Ritieni che le proposte avanzate siano adeguate ai reali e concreti bisogni della nazione in questo preciso momento storico? Come tutti i Decreti che tentano di salvare le sorti del Paese in un momento storico di crisi ha del buono e del meno buono. Il problema tuttavia risiede nel fatto che noi tutti pensiamo che i momenti difficili possano essere “illuminati” da forze esterne e spesso guardiamo alle proposte governative come delle “panacee di tutti i mali”. Non è così. E non lo è perché il governo può fare ben poco se il singolo individuo o la singola azienda tende a “rilassarsi” in attesa che qualcuno dall’alto risolvi la situazione. Non bisogna mollare, ora più che mai. Per ciò che riguarda l’agricoltura certamente è un settore in sofferenza così come molti altri. A mio parere servono delle manovre ben pensate e studiate a lungo termine per favorire i giovani ma soprattutto che non siano meri “spot pubblicitari” di propaganda. Ci chiediamo dunque se Renzi stia facendo bene? Bhè, è prematuro dare un giudizio, soprattutto in virtù del fatto che dobbiamo ancora aspettare lo sviluppo delle ultimissime proposte. Certamente si è ritrovato di fronte una situazione non facile da gestire ma credo lo stia facendo con grande impegno. 8
Dal punto di vista, invece, dell’amministrazione comunale, quali sono le prossime misure da mettere in atto per rilanciare l’agricoltura a Velletri, settore questo da sempre cardine dell’economia cittadina? Ciò che manca alla nostra città, paradossalmente, è la cultura contadina. Mi spiego meglio. Fino a non molti anni fa le nostre campagne erano coltivate al 100% mentre oggi si assiste all’abbandono di moltissimi appezzamenti di terreno un po’ per la sfiducia verso cooperative e aziende che hanno fatto fallire un settore cardine dell’economia cittadina, ma un po’ anche perché non si stanno più educando i giovani ai lavori agricoli. Per questo motivo, secondo me, il punto di “Ripartenza” dell’agricoltura siamo noi cinquantenni perché rappresentiamo l’anello di congiunzione tra la generazione passata e quella futura e solo noi possiamo trasmettere ai nostri figli ciò che i nostri padri e nonni hanno trasmesso a noi. L’agricoltura, soprattutto se praticata con nuove tecnologie , può ancora offrire tanto. Sono contento, comunque, che alcuni giovani abbiano creato nel nostro territorio delle belle realtà dal punto di vista della vinificazione, promuovendo un marchio e una filiera che emancipano dal solito vino comune. Ciò che manca loro è lo slancio finale verso la commercializzazione del prodotto e spero si possa lavorare in questo senso. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato recentemente di voler snellire la burocrazia, in particolare riguardante l’edilizia, che risulta la più ricca di lungaggini burocratiche e procedure complicate. Quali sono, a tuo parere, le esigenze maggiori di questo settore? Per quanto riguarda il settore edilizio credo che il governo si stia muovendo nella giusta direzione per diminuire i tempi di attesa ed eliminare procedure burocratiche ormai obsolete. Il Regolamento edilizio unico per tutta Italia proposto
da Renzi potrebbe velocizzare molte dinamiche e portare lavoro. Tuttavia penso che anche le amministrazioni comunali possano dare il loro contributo. Noi, ad esempio, siamo riusciti ad ottenere che la dichiarazione di agibilità per i locali commerciali sia concessa tramite l’autocertificazione da parte del tecnico competente anche in meno di 30 giorni, eliminando tempi di attesa anche di 3 o 4 mesi La seconda amministrazione Servadio ha ancora più di tre anni davanti a sé per poter gestire le difficoltà della città e proporre novità anti-crisi. Ci puoi elencare i progetti più importanti e imminenti proposti dalla giunta comunale? Insomma, cosa devono aspettarsi i cittadini da qui a pochi mesi? Forse, nei primi tre mesi di mandato, non siamo partiti con la carica con cui siamo partiti durante la prima amministrazione, ma oggi siamo più motivati e pieni di idee perché non si può in alcun modo abbassare la guardia. I progetti che verranno ultimati da qui a qualche tempo sono molti: la scala mobile che collega via dei Volsci al Centro storico di Velletri, il rifacimento e la chiusura completa del Corso cittadino, la riapertura del Convento del Carmine trasformato in una innovativa biblioteca comunale ricca di spazio, non vincolata agli orari del Comune e luogo di attività teatrali e culturali ed inoltre la realizzazione di via di Santa Anatolia che arriverà fino a Via Rioli e sarà così creata una circonvallazione ad ovest di Velletri. Il progetto è poi quello di collegare questo punto a Viale Oberdan per bypassare la città ed evitare il traffico, soprattutto pesante, su Viale Roma. Ultima, ma non per importanza, l’imminente Festa dell’uva e dei vini, giunta alla sua 84^ edizione. Colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini di Velletri e limitrofi e partecipare a questo grande evento. Silvia Bottacchiari
Guida ai nuovi stili per un inverno super cool Sei tendenze direttamente dalle grandi passerelle di tutto il mondo, per raccontare tutta la moda che verrà grandi novità zati e corretti. Tra le tunau o sim os pr il à” o il trionfo dr an “Che cosa certamente sottolineiam tutdi cca bo lla su è a piedi, ma nd ai no? La doma del knitwear dalla testa nsta si e ch e nz de ten ensione per te le donne. Le anche una certa prop o nn tu au o est qu in ti come per no sviluppando iti e capispalla compos ab sa co la ma , ne erse. Il desono tante ed eteroge emblaggio di parti div ass e ch è e iar nz ival che ci piace di più evide baciato dalla luce del rev nio cen e pr sem o on meraviglioso, i nuovi trend si impong è sicuramente quello, ette a rm pe o est Qu . lto ll’a to riguarda il di meno da dei Sessanta. Per quan cre di li, sti gli n co re ca ulta inequivoognuno di gio capitolo capispalla, ris e gin ma im ria op pr la grandi classici are liberamente cabile il ritorno di due da ata tip reo ste o ntone. Ispisenza essere tropp me il piumino e il mo co nha co po e ch tradiziodottrine “fashioniste” ioni colte arrivano dalla raz t, ee str da mo ptical no a che fare con la vera l folklore russo e dall’o de ne ten au e nn do per le nostre quella indossata dalle art. Ecco in esclusiva andi gr i un alc e ch ro ve è , st have, tutte tiche. Certo lettrici, 6 tendenze mu tra nti ide ev n be no so n zare per una temi evergree da copiare e personaliz la rel sse pa in ate nd le proposte ma stagione fredda al top! r, dal mood ne sig de di an gr più i da irazione maMaria Rita Cappucci militare a quello di isp liz ua att i, ist schile. Ma entrambi riv
>> Pronte a scaldare i ferri
Fino a ieri era un innocuo passatempo da nonnine (d’accordo, non solo). Oggi è un diktat della moda. Preparate i polsi, scaldate i ferri, perché si torna a lavorare a maglia. Ma non per realizzare coperte per il letto o berrette colorate: di maglia ci si dovrà vestire in total look assoluti, da maglie XXL a pantaloni, senza tralasciare maxi sciarpe e capienti shopping bag.
Sportmax
Stile modernista
Geometrie, stampe astratte ma anche vere e proprie opere d’arte. Questo stile ricorda i lavori dei grandi movimenti artistici del novecento come l’Op Art, il DeStijl, il Modernismo e la Pop Art. Cerchi che diventano quadrati e quadrati che sembrano cerchi. Righe che si inseguono senza sosta. Spirali come baratri nei quali percepire l’abisso dell’infinito. Gli assi cartesiani si prestano a distorsioni tridimensionali, su abiti e cappotti che diventano vere opere d’arte.
Nostalgia degli anni 60
Vuitton
Avete presente Twiggy? Ecco, la moda del prossimo autunno ritrova nella leggendaria modella una sua icona evergreen. O, meglio, nel suo stile così inconfondibilmente Sixties: abiti lineari sopra al ginocchio, stivali bassi, cappottini in colori pop. I particolari? Colletti inamidati da collegiale e dettagli gioiello per le occasioni più importanti. Noioso? Per nulla, perché dietro la patina neo-vintage spunta una carica sensuale tutta nuova.
>> Cappotti e capispalla
Per quanto riguarda il capitolo capispalla, risulta inequivocabile il ritorno di due grandi classici come il piumino e il montone. Sulle passerelle imperversano simil armature metalliche e pelli selvagge. Come il montone, che dopo stagioni di dimenticatoio torna protagonista degli outfit più cool della stagione invernale.
>> Peso piumino
Un tocco sporty, ma anche caldissimo. Se l’estate 2014 passerà alla storia come la più fredda degli ultimi decenni, c’è da aspettarsi un autunno/inverno glaciale. Da affrontare con il tepore ultralight delle piume d’oca (o di quelle sintetiche, perché no?). A rilanciarlo è Miu Miu, che lo propone coloratissimo e lo declina persino in minigonne matelassé ardite ma all’insegna 10 del comfort.
Stile mannish
Emporio Armani
Lo stile maschile ha sempre avuto le sue irriducibili affezionate, e non sono tra le star. Il prossimo autunno/inverno il guardaroba femminile tornerà a parlare al maschile, ma soprattutto grazie al ritorno alla grande del tailleur pantalone, con giacche (preferibilmente) a un bottone e rigorosi pantaloni con la piega. Grigi, meglio, ma anche nei colori del sottobosco o in sgargianti e inaspettate nuances accesissime.
CANILE COMUNALE DI VELLETRI Via di Carano
Vengo via con te
Orari apertura al pubblico: Lunedì, Mercoledì, Giovedì, e Venerdì 9,30 - 13,30 Martedì 12,00 - 16,00 Domenica 8,30 - 12,30 Chiuso Sabato e Festivi
Adotta un cane
Recapiti telefonici: Ufficio diritti animali 06.96158492 Canile Comunale 06.96453459 - 338.7034771
Canile Comunale di Velletri ass.veliterna.tutela.del.cane@gmail.com
Emergenza cuccioli!
Il Canile di Velletri rischia di nuovo la chiusura. Ci sono una ventina di cuccioli in cerca di casa, il canile è al collasso, rischia la chiusura degli ingressi e il trasferimento dei cani in esubero in altri canili!
4 CUCCIOLI ABBANDONATI
Siamo in piena emergenza, nonostante le adozioni ci siano, non sono sufficienti a causa dei continui ingressi! Altri 4 cuccioli piccoli, spaesati, strappati alla mamma... sono dolcissimi! Loro sono i cuccioli “americani”, le femminucce, Arizona e California, e i maschietti Texas e Colorado Meticci, futura taglia medio-piccola (10-15 kg). Chippati e sverminati, verranno vaccinati a breve Adottabili solo al centro Italia previa visita di preaffido
Arizona Texas
California
Colorado
ALTRI 9 CUCCIOLI ABBANDONATI...
Puccio
Dolcissimi e bellissimi cercano casa... Sono 5 femminucce (Belle, Lisa, Puntina, Spazzola, Tammy) e 4 maschietti (Baffo, Ciuffetto, Orma, Puccio) Hanno circa 2 mesi, meticci simil spinonicini o jack russel, futura taglia medio-piccola (10-15 kg). Chippati e sverminati, verranno vaccinati a breve. Adottabili solo al centro-nord Italia previa visita di preaffido
Baffo
Belle 12
Lisa
Ciuffetto
Orma
Puntina
Tammy
Spazzola
Se volete invece fare una donazione, anche piccola: ASSOCIAZIONE VELITERNA TUTELA DEL CANE - IBAN IT16 O051 0439 491C C001 0522 185 - Causale: PENSIONE CUCCIOLI
La Carrefour e il Gruppo Deserti uniti per i prodotti alimentari destinati ai celiaci La celiachia o soltanto un’intolleranza dovuta alla presenza di glutine in molti alimenti, sono disturbi che da sempre colpiscono le persone. Finalmente, anche a causa del loro aumento dovuto a molti fattori ambientali e fisici, hanno ottenuto attenzione e riconoscimento anche nella produzione industriale. Così moltissimi brand di generi alimentari si sono industriati per creare una filiera ad hoc per i prodotti no gluten. La Carrefour è stata fra i primi marchi della grande distribuzione a preoccuparsi di offrire alla propria clientela una vasta gamma di questo tipo di prodotti. Il Gruppo Deserti, che nella sua politica aziendale contempla soprattutto il soddisfacimento del cliente si è immediatamente attivato affinchè i suoi supermercati di Velletri, Roma, Cisterna di Latina, Artena e Valmontone, non solo offrissero prodotti no gluten ma che la stessa offerta fosse arricchita da un servizio di competenza riservato a chi soffre di celiachia e non solo. Per questo scopo si è svolto, il giorno 17 giugno scorso, un corso di formazione, al quale hanno partecipato 15 impiegati del Gruppo Deserti, durante il quale, il docente Luca Fabbri dell’Università dei Sapori di Perugia ha spiegato non solo cosa sono le intolleranze alimentari e quali problemi causino a chi ne soffre ma ha anche spiegato come e quanto si è ampliata l’offerta commerciale su questi prodotti e come la grande distribuzione debba rapportarsi alle farmacie e ai negozi specializzati. Per finire, ha anche spiegato le piccole e grandi difficoltà nel preparare pietanze stando attenti a non usare prodotti che contengano glutine, offrendo così consigli utili e anche sfiziosi. I partecipanti hanno ottenuto un attestato di partecipazione ma soprattutto un’opportunità doppia: quella di specializzarsi in un settore della vendita e quella di diventare un punto di riferimento (e la targhetta di riconoscimento ne faciliterà l’individuazione) per i clienti di celiachia e anche per chi è solo incuriosito da prodotti così “speciali”.
COS’E’ IL GLUTINE
Il glutine è una componente proteica dei cereali presente nel frumento e in alcune varietà di cereali quali farro, spelta, triticale, orzo e segale. E’ dunque presente in tutti gli alimenti che contengono questi tipi di cereali. Tra questi rientrano farina, pane, pasta, pizza, biscotti ed in genere in tutti i prodotti da forno. È necessario prestare sempre attenzione perché molti alimenti potrebbero essere contaminati dal glutine durante il processo di lavorazione o di cottura. Il regolamento italiano relativo all’etichettatura dei prodotti alimentari per gli allergeni prevede, oltre ad altri allergeni, anche l’indicazione del glutine e degli ingredienti contenenti glutine.
DISTURBI LEGATI AL GLUTINE
In base alle scoperte scientifiche, si distinguono tre forme di disturbi correlati al glutine: celiachia, allergia al frumento e sensibilità al glutine. In particolare, nel caso della celiachia e della sensibilità al glutine i sintomi sono molto simili, come ad esempio dolori e gonfiore addominale, stato di malessere generale ed emicranie. La celiachia è una patologia autoimmune che coinvolge prevalentemente l’intestino. La reazione del sistema immunitario al glutine danneggia la mucosa intestinale. Se la celiachia non viene diagnosticata e curata, possono verificarsi fenomeni di malassorbimento e quindi di carenza alimentare. Il medico è in grado di effettuare corrette diagnosi di celiachia grazie a specifici esami ematici, cui può seguire per la conferma finale una biopsia intestinale.
I partecipanti al corso No Gluten
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Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto “Sblocca Italia”
L’ultima risposta del governo Renzi alla crisi, un decreto legge che prevede lo sblocco di grandi opere e alcuni snellimenti burocratici per agevolare la ripresa economica del Paese Infrastrutture, appalti, banda larga e risposte ai sindaci. Sono questi i cardini del decreto legge “Sblocca-Italia” presentato dal premier, Matteo Renzi, al termine del Consiglio dei Ministri. “Lo Sblocca-Italia” nasce per risolvere i problemi burocratici”, ha esordito il premier, ricordando che al vertice dell’Unione Europea del 6 ottobre il tema sul tavolo sarà la crescita. Che cos’è e cosa comporterà fuori dai palazzi della politica, nella vita reale di tutti i giorni il decreto “Sblocca Italia”? Il premier Renzi ha spiegato i dettagli di questo provvedimento in una lettera indirizzata direttamente ai sindaci, dove ha sottolineato l’obiettivo fondamentale del decreto: aiutare le amministrazioni a liberarsi dagli ostacoli che bloccano progetti, cantieri ed investimenti. Pertanto il decreto avrà il compito di “sbloccare” nel senso più letterale del termine,interventi fermi da mesi o anni presso le singole amministrazioni territoriali. Ma lo “Sblocca Italia” non è solo un pacchetto di riforme, bensì uno stile di vita da adottare anche per i cittadini che possono, anzi devono contribuirealla nuova ripresa del paese. Per questo, a chiunque capiti di imbattersi in una caserma bloccata, un immobile abbandonato, un cantiere fermo, un procedimento amministrativo da accelerare, il premier invita a scrivere la propria segnalazione ufficiale all’indirizzo email matteo@governo.it. Tornando ai dettagli tecnici,lo sbloccaItaliaprevede l’investimento di circa 3,9 miliardi per lo sblocco di grandi opere soprattutto nel campo dell’edilizia, e lo snellimento dialcuni procedimenti burocratici per agevolare la ripresa economica. Un provvedimento calderone nel quale confluiranno misure dalle materie più disparate: dalla giustizia alla scuola, dalla pubblica amministrazione all’economia. Ecco in sintesi alcuni tra i contenuti principali elencati dal premier, insieme al Ministro per le infrastrutture Lupi e il ministro dell’economia Padoan, inseriti in 50 articoli. 14
>> Sblocco e finanziamento delle grandi
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opere: alta velocità e aeroporti Per quanto riguarda le opere infrastrutturali si dovranno seguire quattro criteri: semplificazione burocratica, cantierabilità delle opere, aumento degli investimenti privati in infrastrutture autostradali e semplificazione edilizia. Il decreto Sblocca Italia mette a disposizione 4,6 miliardi per 5 investimenti aeroportuali (su Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno) e per gli investimenti previsti nel contratto di programma con Rfi per la manutenzione straordinaria degli impianti (220 milioni). Rientra anche la defiscalizzazione degli investimenti privati per l’autostrada OrteMestre (10 miliardi 400 milioni). Le nuove norme sbloccano opere già finanziate per far aprire prima i cantieri: l’alta velocità Napoli-Bari (valore 6 miliardi e 700 milioni) che aprirà i cantieri nel novembre 2015 invece che nel gennaio 2018, il collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina (5,2 miliardi, apertura cantieri dicembre 2015). Cantierabilità Renzi ha poi aggiunto 3,9 miliardi per le opere pubbliche cantierabili “a strettissimo giro”, di cui 841 milioni dal fondo revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 3 miliardi 48 milioni dal Fondo di coesione e sviluppo. Il criterio è stato quello della “priorità dei grandi nodi metropolitani e logistici”, ha spiegato Lupi. I fondi sono condizionati: i cantieri dovranno aprire entro date certe a dieci mesi dall’approvazione del decreto (le opere sono divise in lotti che devono partire entro il 31 dicembre 2014, il 30 giugno 2015 o il 31 agosto 2015).Tra le opere cantierabili entro 31 dicembre 2014 ci sono il completamento della copertura del Passante ferroviario di Torino, completamento sistema idrico Basento-Bradano, l’asse autostradale TriesteVenezia, la tratta Colosseo-Piazza Venezia della Linea C di Roma. Investimenti privati Previsto l’aumento degli investimenti privati in infrastrutture autostradali attraverso la revisione e quindi l’eventuale allungamento delle concessioni con la contestuale moderazione degli incrementi tariffari dei pedaggi autostradali.
>> Risorse per la cassa integrazione
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in deroga Vengono rifinanziati con 728 milioni gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Un rifinanziamento che porta la dotazione complessiva di risorse a più di 1 miliardo e 720 milioni di Euro: 320 in più rispetto all’ammontare previsto nella legge di stabilità 2014. La copertura è assicurata liberando risorse da interventi non decollati, e facendo ricorso alle risorse ministeriali per la formazione continua e solo in misura limitata alle risorse da destinare ai fondi interprofessionali. Gasdotto Tap e idrocarburi Approvato definitivamente il progetto di gasdotto Tap che dovrebbe portare il gas dall’Azerbajan all’Italia, in Puglia. Il decreto prevede anche «nuovi investimenti per l’estrazione di idrocarburi sul territorio nazionale». Edilizia ed ecobonus La norma sulle progettazioni tecniche si adegua alle prescrizioni dell’Europa. Il provvedimento che tocca tutte le famiglieè semplicissimo: le ristrutturazioni in casa propria non avverranno più con un’autorizzazione edilizia, ma con una semplice comunicazione al Comune. Approvato anche l’impregno a confermare l’ecobonus, in previsione di nuove misure di sostegno, con facilitazioni per gli impianti di riscaldamento. Appalti più semplici Le nuove norme sugli appalti avranno un disegno di legge delega ad hoc, varato dal consiglio dei ministri. L’obiettivo è avere norme più semplici, «le stese regole in Italia come nel resto d’Europa. Ambiente e banda larga Per la parte ambientale, come ha spiegato il ministro Galletti, “il decreto è ricco” e comprende la sistemazione delle norme sul dissesto idrogeologico e le terre e rocce da scavo.Sulla banda larga, il premier ha parlato di “incentivi per estendere la rete”, mostrando una slide che indica un “credito d’imposta del 50%”. Maria Rita Cappucci
TARI
La nuova tassa sui rifiuti cambia nome. Nuovo nome, nuove regole. Vi spieghiamo nel dettaglio di cosa si tratta La tassa sui rifiuti (TARI), istituita dalla Legge n. 147 del 27 dicembre 2013, sostituisce di fatto la vecchia TARES ed è destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a carico dell’utilizzatore. Il presupposto della TARI è il possesso o la detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla TARI le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva. Con delibere emanate alla metà di Luglio sono stati definiti i criteri di pagamento della nuova tassa e le tariffe in base alle utenze domestiche e non domestiche. Le tabelle esplicative di riferimento sono consultabili sul sito
istituzionale del Comune di Velletri. Agevolazioni e riduzioni sull’intero importo sono state definite per una serie di contribuenti che vanno dai coltivatori diretti, alle famiglie numerose o con presenza di disabili, agli anziani over 65. Inoltre è stata prevista una riduzione del 50% del tributo per le attività commerciali cat. 22 e 24 che provvedono alla dismissione delle slot machine presenti nei propri locali. Il pagamento dell’importo dovuto potrà essere effettuato mediante versamento della somma in unica soluzione entro la data di scadenza 30/09/2014 ovvero mediante il pagamento dilazionato in quattro rate le cui scadenze sono di seguito indicate: 1) Rata 30/09/2014 2) Rata 16/11/2014 3) Rata 16/01/2015 4) Rata 16/03/2015
Per evitare disagi e lunghe attese all’utenza, il ricevimento del pubblico alla Velletri Servizi Spa sarà gestito mediante l’utilizzo del numeratore elimina code. Pertanto l’Ufficio TARI metterà a disposizione 50 numeri nei giorni di lun. – merc. e giov. mattina dalle ore 8.30 alle ore 11.30; 20 numeri il giov. pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.00. I contribuenti possono altresì accedere tramite il sito della Velletri Servizi spa www.velletriservizi.it al portale del cittadino. Dopo aver proceduto con la registrazione, l’utente potrà verificare la propria posizione tributaria e lì dove consentito procedere al pagamento on line dei tributi dovuti. Silvia Bottacchiari
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Arte Enogastronomica
La pizza Curiosità
Daniele Ciani cianidaniele@tiscali.it
La pizza piace perchè già da sola ti dà una sensazione di festa. Fragrante, colorata, sempre diversa, profumata, mette d’accordo il palato di ogni età e di ogni estrazione sociale. Basti ricordare che a Napoli, nell’ottocento, era il piatto più popolare per il basso costo e anche quello di cui, i regnanti Borbonici, andavano così ghiotti da farla cuocere persino nei forni di Capodimonte, gli stessi che cuocevano le famose ceramiche. La più celebrepizza, la Margherita, fu creata in onore della Regina Margherita di Savoia dal pizzaiolo Raf-
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faele Esposito nel 1889. E’ diventata rapidamente un cibo apprezzato in tutto il mondo, mantenendo, come anche per gli spaghetti, il nome inalterato non tradotto nelle varie lingue, simbolo del miracolo gastronomico italiano. L’origine del nome è oggetto di studio e diverse supposizioni sono state fatte: dai termini greci “ pitta e plax” che significano schiacciata il primo e superficie piana il secondo, dall’antico tedesco “bizzo-pizzo” traducibile in boccone, pezzo, dal verbo latino “pinsere”, che vuol
dire pestare schiacciare da cui “pinsa”. Ora va molto di moda la “Pinsa Romana” moderna che ha solo il nome in comune con quella degli antichi romani, fatta con un misto di farine di orzo, miglio e farro mescolato ad acqua, sale ed erbe aromatiche. Quella moderna è più alta, perchè molto lievitata, con uso di farine ad alto contenuto di glutine e sicuramente, se cotta bene, molto più digeribile. Comunque, sono del parere, che la pizza sia nata come supporto di alimenti vari al posto del piatto, quando si mangiava con
le mani ed era difficile prendere cibi non troppo solidi. E’ stata trovata sulla sponda del lago di Garda una pizzetta fossilizzata risalente a 2000 anni fa con ancora visibile il frumento semi schiacciato e le impronte delle dita del “pizzaiolo”. Comunque è a Napoli che la pizza ha avuto l’evoluzione e la capacità di diventare la portabandiera della gastronomia italiana in tutto il mondo, anche se in molti paesi è solo il nome che accomuna questo cibo con quella vera pizza napoletana. Provate a mangiare la pizza della pizzeria di Kaly Gandaky valle del Nepal a oltre 3500 mt di altezza, forse a qualche americano potrebbe sembrare commestibile. Si, dico americano, perchè sono stati proprio gli americani che hanno fatto diventare questo piatto un “cult”
mondiale a tal punto da credere che sia stata inventata negli USA. In effetti la prima pizzeria fu aperta da un italiano a New York nel 1895. Ebbe immediatamente un tale successo, prima tra gli immigrati italiani poi in tutta la città e in tutta la nazione, da fare della Pizza
uno dei piatti tipici di quel popolo. Nel 1978 una pizzeria di New York entrò nel Guinness dei primati preparandone una con un diametro di circa 25 metri, ricavandone oltre 90.000 porzioni.
Europeo disciplinare l e d to n u ss ria lità TraSTG (Specia vo un breve ri io h sc a rc a tr m vi l e d editare uò fregiarsi Per farvi m letana che p o p a bile, N za iz P naturale pota a u q dell’unica ac , le sa rantita). ella di bufala vito di birra, dizionale Ga esco,mozzar no tenero, lie fr ra co g i ili d as a b n i, ri n fa i o pomodori Ingredienti: d’oliva, pelat e in rg origano. ve a tr olio ex STG, aglio e la el ar zz o m i secondi. Po campana DO 450°per poch a o rn . to o in an ra 35 cm, am eratu superiore ai n legna a temp Stesura: solo o n a o ro rn et fo m el ia d piano te, con un d Cottura: sul cotta, fragran en b dorato. n ina, id rb o ccia cosi e co , soffice e ben fa to Aspetto: m al si e n za io iz ic P un corn l mondo La racchiusa da nel resto de e ch o ri p ro Non penso p tà. questa quali gredienti di
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Speciale “Venezia 71” Un tripudio di stelle ha illuminato la laguna: tra vincitori e vinti il cinema italiano ha tenuto alta la sua bandiera
Luisa Ranieri, madrina della manifestazione
La gioia composta di Alba Rohrwacher e le capriole scomposte di Carlo Verdone hanno segnato in modo del tutto originale la conclusione della 71^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si è svolta al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2014, ed è stata diretta da Alberto Barbera e presieduta da Paolo Baratta. Tanti gli attori, i registi, le star della tv e del mondo dello spettacolo, i politici e i personaggi famosi che sono sbarcati sul lido osservati, ripresi e seguiti dai media di tutto il mondo. Presidente di giuria, una raggiante Lusia Ranieri, che ha adempiuto in modo egregio a tutti i suoi doveri da brava padrona di casa. Tra Red Carpet, proiezioni, conferenze stampa, eventi modani, mostre e film fuori concorso Nonsolorosa ha deciso di raccontarvi tutta questa 71^ edizione della mostra a modo suo, sempre con il giusto equilibrio tra spirito critico, ironia e leggerezza. Ecco a voi il “nostro” festival in pillole!
Una madrina d’eccezione
Protagonista indiscussa della mostra è stata senza dubbio Luisa Ranieri. L’attrice, vista recentemente sul grande schermo nei film Maldamore e Allacciate le cinture, ha aperto la 71^ edizione della Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 27 agosto 2014, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), in occasione della cerimonia di inaugurazione, e il 6 settembre ha condotto la cerimonia di chiusura, durante la quale sono stati annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della kermesse. Durante tutta la mostra la bella attrice italiana è stata accompagnata dal suo inseparabile compagno di vita, l’attore Luca Zingaretti.
Salvatores si fa in 44 mila
Il film più insolito è stato senza dubbio “Italy in a day” che il regista Gabriele Salvdores ha montato cucendo 18 un’insolita tela di “finzione” costitu-
ita da ben 44 mila filmati girati dagli italiani in un solo, giorno il 26 ottobre 2013. Le istantanee che seguono il flusso della giornata, dalla mezzanotte fino alla mezzanotte successiva, mostrano le persone nelle loro case intente a dormire, svegliarsi, fare colazione, andare a scuola, al lavoro, in preghiera, storie di persone comuni. E poi ci sono personaggi esemplari, il medico che cura i bambini in Iraq, l’imprenditore che vive asserragliato nella sua azienda perché ha denunciato il pizzo, la dottoressa che a domicilio assiste i malati terminali. “Abbiamo cercato di maneggiare queste immagini con il massimo del rispetto; nessun video è stato modificato” ha detto il regista. Dopo l’anteprima veneziana fuori concorso, il film uscirà nelle sale cinematografiche il 23 settembre, solo per un giorno, e poi andrà in onda su Rai3 il 27 settembre.
Elio Germano presenta il “suo” Leopardi
Grandi applausi di pubblico e critica anche per il rischioso film di Mario Martone “Il giovane favoloso”, ritratto inedito di Giacomo Leopardi che alla modernità delle parole del poeta e allo studio “matto e disperatissimo” affianca altre sfaccettature: la ribellione, l’ironia, il sentimento, la collera, la golosità fino a renderlo “umano” e in questo il suo interprete, Elio Germano, con il suo lavoro sul corpo, sulla voce e sugli sguardi. Il film di Martone, terzo e ultimo italiano in concorso, prosegue così la scia positiva del nostro cinema che ha raccolto per lo più giudizi positivi anche all’estero e si sta vendendo nel mondo.
I premi più ambiti e discussi di questa 71^ edizione
Si è conclusa con la vittoria «a due» di Alba Rohrwacher e Adam Driver la 71^ Mostra del cinema di Venezia. L’attrice italiana e la star americana di Girls, protagonisti del film di Saverio Costanzo “Hungry Hearts” (in cui interpretano una coppia di genitori vegani e folli) si sono aggiudicati infatti la Coppa Volpi per le migliori interpretazioni, maschile e femminile. Il Leone d’oro 2014
è andato invece all’irresistibile pellicola - già dal titolo - “A Pigeon Sat On A Branch Reflecting On Existence” (“Un piccione seduto su un ramo a meditare sull’esistenza”) dello svedese Roy Andersson. Con il suo «glorioso» piccione Andersson ha messo in scena l’assurdità dell’esistenza umana in una escalation di sequenze tutte da (sor)ridere. Il primo titolo lo ha annunciato un’emozionatissima Ambra Angiolini, che ha assegnato il premio Opera Prima - Luigi De Laurentis a Court di Chaitanya Tamhane (Orizzonti). Sempre nella categoria Orizzonti, con Belluscone - Una storia siciliana l’italiano Franco Maresco si è aggiudicato il premio speciale della giuria, mentre la miglior regia è andata a Theeb e Court ha vinto anche il titolo di miglior film. Il Leone d’argento per la migliore regia è andato ad Andrej Koncalovskij per il film “Belye nochi pochtalona Alekseya Tryapitsyna” (“The Postman’s White Nights”) mentre il Gran Premio della Giuria è stato assegnato al documentario “The Look of Silence” di Joshua Oppenheimer. Il Premio Marcello Mastroianni, dedicato a un giovane attore o attrice emergente, è andato a Romain Paul per l’interpretazione nel film “Le Dernier Coup de Marteau” di Alix Delaporte.
Belen e Stefano: l’amore accende il Red Carpet
Che ci piaccia o no, Belén è una che sa fare notizia anche quando non si vede. Al Lido, per esempio, la showgirl è arrivata mercoledì, ma nessuno l’ha vista in giro fino giovedì. Causa influenza, infatti, la bella testimonial di Cotril (il brand di hairbeauty partner della 71esima Mostra del cinema) è rimasta bloccata nella sua camera d’albergo tutto il giorno. Interviste annullate, paparazzi delusi, nessuna foto della quasi 30enne argentina insieme al marito De Martino e al piccolo Santiago. Nonostante questo, però, è di lei che si è parlato al festival tutto il giorno!
Maria Rita Cappucci
Novecento
d’Amore a cura di Maria Rita Cappucci
: i t n o P o l r a C e n Sophia Lore i. n a m o d e i g g o , i r ie . e m e i s n i a t i v nde a n U onosciuta, lui gra ce allora sc ri tt a e n a , v io g i, e L sembra un cliché , iù p i d i n n a 2 2 produttore con o Ponti è stato rl a C e n re o L ia h eppure tra Sop tutta la vita. to ra u d , re o m a vero
Il primo incontro: lei bella e giovanissima e lui affascinante e potente Quando si incontrarano per la prima volta, Sophia ha solo 15 anni, vive ancora a Pozzuoli con la madre, Romilda, e con la sorella Maria. Nata nel 1943, è figlia della guerra e di un padre che non conoscerà mai. Carlo Ponti ha 37 anni, è sposato con la figlia di un generale, 20 Giuliana Fiastri e ha due figli.
Dopo un laurea in legge a Milano e la pratica presso lo studio legale del padre, Ponti ha deciso di fare il produttore cinematografico. Sarà lui, insieme a Dino De Laurentis, a scoprire e lanciare Gina Lollobrigida. Sophia la vede al concorso di Miss Eleganza: lei giovane concorrente, lui giudice abbagliato da quella bellezza irregolare anche per i canoni dell’epoca. La invita in ufficio per un provino, Sophia accetta, ma non succede nulla.
Il suo compleanno è alle porte, il 20 settembre la nostra Sophia nazionale, che tutto il mondo ci invidia è pronta a spegnere ben 80 candeline, sempre più bella e raggiante che mai. Una data importante che la Loren ha voluto rendere ancora più speciale e indimenticabile raccontando la sua storia in un libro edito da Rizzoli, già disponibile nelle librerie. “Ieri, oggi, domani. La mia vita”, questo è il titolo del romanzo autobiografico che la Loren ha deciso di scrivere mettendosi finalmente a nudo: “Arrivata a questo importante compleanno ho pensato che potesse valere la pena fare il punto, e raccontarmi al pubblico direttamente, senza filtri’’. Per celebrare degnamente questo importante traguardo Nonsolorosa ha deciso di dedicarle “Novecento D’amore” raccontando una delle storie più romantiche e durature del secolo scorso, quella tra lei e Carlo Ponti, una passione che ha scosso i cuori e le coscienze, un amore durato più di quarant’anni che ancora oggi fa sognare.
Auguri Sofia!
Sul set dell’Aida diventarono amanti
Si incontrano quattro anni dopo, quando lei è non solo maggiorenne, ma anche un’attrice che, dopo varie parti minori in cui ancora usa il nome di Sofia Lazzaro, è finalmente alle prese con il primo ruolo importante, quello di Aida nell’omonimo film musicale. Una parte pensata per Gina Lollobrigida, che però rifiuta. La bella Sophia entusiasta per questa grande opportunità accetta la parte. A 19 anni, forte del primo ruolo da protagonista, lei e Ponti diventano amanti. Ma è l’Italia degli anni Cinquanta, cattolica e anche bigotta: diventare l’amane del proprio produttore non è certo una mossa che facilita la carriera, eppure Sophia, incurante di tutti e di tutto, compresi i consigli della madre Romilda, che teme per la figlia un futuro troppo simile al suo, non se ne cura e si butta in questo amore con tutta se stessa. Parlando della loro sfortunata prima unione, Sophia ha dichiarato: “Sono stata minacciata di scomunica, e per quale motivo? Mi sono innamorata di un uomo il cui primo matrimonio era già finito da tempo… ed io volevo essere sua moglie ed avere dei figli da lui”.
foto web
Il primo matrimonio lontano da tutti in Messico
Quella tra la bella attrice e il produttore era fin dall’inizio destinata ad essere una storia difficile da gestire in un’Italia degli anni 50 dove il matrimonio era sacro e intoccabile e il divorzio ancora un’utopia. Carlo era già sposato con due figli. Conosciuta Sofia si innamorò così pazzamente di questa donna bellissima, di quell’attrice così intensa e passionale che decise di fare tutto il possibile per stare con lei, era la donna della sua vita, per nulla al mondo l’avrebbe lasciata andare via. Carlo intraprese le vie legali chiedendo alla Sacra Rota l’annullamento del suo primo matrimonio (il divorzio allora non esisteva, fu introdotto in Italia solo nel 1970). Ma L´impresa risultò subito più ardua del previsto, e Carlo decise di ovviare all’annullamento religioso con un divorzio ottenuto in Messico. Il 17 settembre del 1957 Carlo e Sofia poterono quindi sposarsi per procura in Messico, a Ciudad Juarez.
Nella vita professionale di un avvocato accadono fatti che andrebbero condensati in un diario perché degli stessi resti la memoria per chi li ha vissuti poiché il tempo ne scolorisce il ricordo. Purtroppo io non ho mai avuto il tempo di annotarli, ma alcuni episodi sono indelebili. Sofia Loren ha compiuto ottantanni. Il tempo per Lei non sembra trascorrere e tutti la ricordiamo tra l’altro giovane e bella come nei film da Lei interpretati. Io ho un ricordo personale ed ho avuto il piacere e l’onore di difenderLa in un processo penale. Fu imputata nel 1985 di ricettazione insieme al marito Carlo Ponti avanti al Tribunale di Velletri. Era accusata di aver acquistato reperti archeologici che poi avrebbe posizionato all’interno della magnifica villa che aveva a Marino per impreziosire il giardino. In realtà tali oggetti facevano già parte della villa quando l’acquistarono molti anni prima. Di ciò avevamo la prova certa, perché alcuni settimanali (Oggi e Gente), appena acquistata la villa, avevano effettuato ampi servizi fotografici ritraendo Sofia vicino a questi reperti. Il processo si presentava semplice, ma la sua notorietà convinse il Giudice che fosse necessario interrogarla, secondo me solo per incontraLa. Stabilimmo un orario pomeridiano (le ore 16,30) per l’interrogatorio al fine di evitare che la sua presenza in Tribunale a Velletri scatenasse la curiosità dei cittadini. Detta notizia che Sofia sarebbe venuta in Tribunale di pomeriggio scatenò la curiosità dei magistrati e del personale di cancelleria. Solitamente a quell’ora il Tribunale è deserto, invece quel giorno nella stanza del Giudice si concentrarono tutti i magistrati compresi il Presidente del Tribunale ed il Procuratore della Repubblica, mentre tutto il personale riempiva i corridoi. Quando arrivò da Roma l’avvertimmo di tale assembramento e ciò la fece sorridere. Dispensò a tutti saluti e strette di mano nei corridoi e quando entrò nella stanza del Giudice, vedendo tutti quei magistrati, disse sorridendo: “non pensavo di averla fatta così grossa!” Tutti risero, la rassicurarono e si sviluppò una allegra chiacchierata. L’interrogatorio vero e proprio durò pochi minuti. Al termine la riaccompagnammo all’auto e mi regalò un libro scritto da Lei di ricette napoletane imparate dalla madre. Ricorderò sempre il Suo sorriso. Avv. Marco Fagiolo
La polemica bigotta: Carlo, accusato di bigamia dovette annullare le nozze messicane
La notizia delle nozze fece subito scandalo in tutta la Penisola. Carlo Ponti fu accusato di bigamia e l’indignazione popolare arrivò a spingere una casalinga cattolica milanese, Luisa Brambilla, a denunciare ufficialmente la coppia alla magistratura perché a suo dire stavano infangando la santità dell’unione matrimoniale. Per i due si parlava addirittura di scomunica ma la splendida Sophia, che continuava la sua brillante carriera, dichiarava ai media di tutto il mondo: “È mio marito! Non mi importa se il matrimonio in Messico sia valido o no: mi considero sposata!”. La situazione comunque era pesante e non restava ai due che cancellare le nozze messicane (1962), pena il carcere per bigamia per Carlo.
L’amore non conosce ostacoli: il matrimonio a Parigi, il vero inizio di un amore durato cinquant’anni
L’amore tra Carlo e Sophia non conosce limiti e dopo aver ottenuto per entrambi la cittadinanza francese, Carlo chiede il divorzio dalla prima
moglie e finalmente, nell’aprile del 1966, può risposare la sua amata. Le nozze non erano certo ciò che ogni donna sogna: semplici e senza alcun tipo di abbellimenti ma Sofia fu la donna più felice al mondo, quando, in quel fatidico giorno, al municipio di Sevres, Parigi, divenne la signora Ponti. Un rito civile, con pochissimi invitati. Mancava, tra gli altri, anche la madre di Sofia, Romilda, rimasta in Italia per la sua paura di volare. C’erano invece la sorella e pochi amici intimi, tra cui Basilio Franchina. Nel 1968, dopo due aborti, nasce Carlo Jr Ponti e nel 1973 Edoardo. La gioia di Sofia e Carlo non poteva certo essere maggiore! Non solo Carlo Ponti è riuscito a conquistare il cuore della bellissima diva italiana (lottando anche con una spietata concorrenza come quella dell’innamoratissimo Cary Grant) ma ha mantenuto ben accesa la sua passione per ben 50 anni. Tanto è infatti durato il felice matrimonio. Solo la morte di Carlo, all’età di 94 anni, ha potuto nel 2007 separare i due. Due anni dopo la morte del suo amato marito, a Sofia fu chiesto se lei si sarebbe risposata: “No, mai più,” – ha risposto – “Sarebbe impossibile qualsiasi altro amore”. 21
Libri
a
face book
Richieste di amicizia Paolo ROVERSI
Gabriele Santoni info@blinkpubblicita.com
Simone SARASSO
Sandrone Dazieri Nato a : CREMONA il 4 novembre 1964 Sito Web: www.sandronedazieri.it Lavoro: Scrittore presso Mondadori e sceneggiatore TV BookCity, Milano 2013 Precedenti esperienze lavorative: Cuoco, facchino, correttore di bozze. Autore della fortunata serie del Gorilla: Attenti al gorilla, Milano, Mondadori, 1999. La Cura del Gorilla, Torino, Einaudi, 2001. Gorilla blues, Milano, Mondadori, 2002. Il Karma del gorilla, Milano, Mondadori, 2005.
Libreriamo.it Dopo il grande successo della saga noir con il detective Gorilla, Sandrone Dazieri torna nelle librerie con un thriller che è già stato segnalato come nuovo caso editoriale. I diritti di ‘’Uccidi il padre’’ sono già stati venduti in tutta Europa e, pare, che l’editore abbia già fatto richiesta a Dazieri di scrivere il sequel.
Contorni di Noir Sandrone Dazieri ha la capacità di attirare i lettori nel suo stile versatile, offrendo una ventata di novità rispetto al genere finora proposto – quello del noir metropolitano – addentrandosi in un genere che gli calza a pennello, lasciando 22 2 molti spunti di riflessione e un finale ambiguo
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Sandrone Dazieri ha condiviso lo stato di Gabriele Santoni
Dazieri abbandona il noir metropolitano e costruisce un thriller magnifico, che tiene il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina in un crescendo costante di tensione e colpi di scena. Credo che per un po’ non sentiremo la mancanza del Gorilla
ANSA In un crescendo di tensioni e colpi di scena, Dazieri entra nelle pieghe dell’animo umano con tutti i suoi drammi ma anche con tutta la sua forza.
Citazioni preferite Eccola lì la morte paziente. Sono abituato a quella feroce, che ti prende di colpo con un coltello o un proiettile. O a quella crudele, che ti lascia sanguinare sul pavimento. So come trattarla, a cosa pensare quando mi chino su un cadavere. Quella lenta, che ti scava dall’interno, mi incute timore. Non è un incidente di percorso che si possa scansare stando attenti. È il destino inevitabile, il saldo del conto. (da La Cura del Gorilla)