2014
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INDICE LA REDAZIONE BACKSTAGE EDITORIALE Natale TRADIZIONI - Il Natale nordico. Tradizioni e leggende Danesi RICETTE HANDMADE - Il calendario dell’avvento INTERIOR DESIGN - Come decorare un albero di Natale ARTE E LETTERATURA - E’ sempre tempo di intonare un Canto di Natale FOOD - Gingerbread house. Tradizioni di famiglia LIFESTYLE - Il cenone di Natale VIAGGI - Mercatini di Natale - Natale a New York - Vi porto a Temple Bar FASHION GLAM - Un outfit per le feste FASHION VINTAGE - Il corsetto. Rivoluzione e sacrificio LIFEGREEN - La renna Speciale film di Natale - I classici da non perdere - The Polar Express EVENTI COLLABORANDO CON P.L. LA POSTA DEI LETTORI PHOTO GALLERY
Layout: Cover © Photo Maria Antonietta Idini
Mensile illustrato sullo stile di vita nordico, vintage, country, shabby chic e provenzale. Una finestra sul mondo vista e interpretata da una redazione Italiana.
Claudia Fois Silvia Montis
Editing Italiano:
Emma Fenu
Editing Inglese:
Giuseppina Pisu Antonio Coni Simona Tocco Flavia di Luzio
Nordic Lifestyle Magazine è una pubblicazione visibile gratuitamente, sul portale ISSUU
Editing Spagnolo:
http://issuu.com/nordic_lifestyle
© Copyright Tutte le fotografie presenti nel magazine, di cui non verrà citato il nome dell’autore, sono immagini tratte dal web. Le foto realizzate dalla redazione e quelle date in con- cessione da terzi al nostro Magazine, sono coperte da Copyright, pertanto ogni utilizzo è vietato, se non con il consenso della redazione o del proprietario dello scatto.
Claudia Anatella
Collaboratori:
Claudia Zedda Donatella Bucci
Nordic Lifestyle Magazine - Novembre 2014
Foto sfondo: Silvia Montis 3
La redazione... Caporedattrice
Silvia Montis
“Il mio nome d’arte è Sylvié. Ho 39 anni, sposata, nata in Brianza e vissuta in diverse parti d’Italia. Sono cresciuta in Sardegna, dove ho trascorso tutta la mia infanzia e adolescenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cagliari, ho frequentato corsi specialistici a Firenze e Treviso, nel ramo della grafica pubblicitaria. Negli anni ho maturato diverse esperienze nel campo pubblicitario, nell’arte, nell’editoria e nel commercio. Da tempo mi occupo di Creative Solutions, idee e soluzioni creative per privati e per il business (http://facebook.com/sylviestagingcreativesolutions). Dedico il mio tempo libero a un progetto legato al vintage e al riciclo, in un laboratorio itinerante, Jana Old Style, dove nascono idee, cambio destinazione d’uso e collezionismo di antichi cimeli dallo stile Rétro, Country e Shabby (http:// facebook.com/janaoldstyle). Sono una persona sensibile, aperta, sognatrice e molto testarda ma fondamentalmente dolce. Amo i contrasti e spesso questi emergono nella mia dualità di “romanticismo fantasy” e “gothic mood”. Questo è ciò che sono: una creativa poliedrica, una che abbraccia la vita, pienamente, con tutte le sue infinite sfumature. Mi piace leggere, amo fotografare, dipingere, scrivere e cucinare. Sono appassionata di culture nordiche e celtiche, da anni studio tradizioni e culti che hanno legami con il paganesimo e cristianesimo, analizzando le numerose similitudini culturali tra il Nord Europa e la Sardegna. Su tali argomenti ho pubblicato un romanzo nel 2012 (http://facebook.com/laprofeziadellunistizio). Sono una ragazza con la “valigia in mano”, dai miei viaggi cerco sempre di trarre insegnamento, aprire la mente e farmi ispirare. Da qualche anno vivo a Copenhagen con mio marito. Una città che ho amato dal primo giorno. Da questa esperienza, e dopo l’incontro di persone splendide che hanno creduto nel mio grade sogno, è nato a Gennaio 2014 il progetto editoriale Nordic Lifestyle Magazine, l’attuale rivista online gratuita che dirigo, lavorando fianco a fianco con un meraviglioso staff.
Viceredattrice Emma Fenu
Ho 37 anni e non ho propensione verso le categorizzazioni. Chi sono io? Una sintesi di note contrastanti: dolce e polemica, sognatrice e ironica, idealista e consapevole, chiacchierona ed empatica, passionale ed introspettiva. Sono laureata in Lettere e Filosofia e ho conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Ho vissuto in Medio Oriente e ora abito a Copenhagen. Scrivo per lavoro e per passione, insegno Lingua Italiana agli stranieri, tengo un Corso di Scrittura creativa, recensisco libri e intervisto scrittori, mi occupo di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia. Amo le simbologie, le domande dalle infinite risposte, la moda, lo stile vintage e shabby chic, le favole, i gatti, le serate trascorse a leggere e sferruzzare accessori in lana e la magia del Natale. Ecco i miei blog ed alcuni dei siti per cui collaboro: http://www.libreriamo.it/.../pensieri-e-parole-in-valigia... http://emmaswoolcreations.blogspot.dk http://www.passionelettura.it/ http://www.iovo.it/ http://www.cosebellemagazine.it
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Nordic Lifestyle Magazine - Novembre 2014
Writers Barbara Piras
Giuseppina Pisu
“Ho 37 anni, vivo e lavoro in Sardegna, vicino Cagliari. Sono una persona solare, semplice e sensibile. Ho lavorato per anni nel settore immobiliare. Amo fare lunghe passeggiate immersa nella natura, mi dedico alla cucina, amo fare torte, mi piace godermi il mare e il sole della mia amata terra, adoro stare in compagnia degli amici e della famiglia. Mi piace aiutare gli altri, in questo sono molto portata e sto frequentando un tirocinio per assistente domiciliare. Il mio sogno nel cassetto? Fare il cammino di Santiago e andare in Messico. Amo la natura, gli animali, leggere e gustarmi le cose semplici della vita”.
“Sono nata a Cagliari per
caso e vivo a Copenhagen. Ho passato l'infanzia tra vecchi libri, stoffe variopinte e il profumo dei fiori d'arancio del giardino di famiglia. Ho vissuto in Germania ed Estonia e mi sono laureata a Cagliari. Dal 2012 mi occupo del progetto Ombraluna Vintage ( www.ombraluna.com e www.facebook.com/ OmbralunaVintage ) e dal 2013 collaboro con il regista italiano Giovanni Coda. Mi piacciono i vecchi cappelli, i foulard, il vintage, i gatti e i cappuccini. Adoro viaggiare e acquisto sempre un anello in ogni città che visito. Ho sempre con me ago e filo, e un quaderno per fermare i miei pensieri”.
Antonio Coni “Ho 27 anni e vengo dalla Sardegna. Attualmente vivo a Copenhagen. Studio economia e informatica all’Università SDU e mi ritengo abbastanza soddisfatto del corso di studi che sto seguendo, nonostante sia difficile e impegnativo. Lavoro come cameriere in un ristorante di Italiani. Non é il massimo della vita però ci si adatta alle esigenze. Le mie passioni più grandi sono: la pallavolo, la pesca, le lingue straniere (parlo e scrivo in inglese, tedesco, spagnolo e sto studiando il danese), viaggiare, uscire, cucinare e stare in buona compagnia. Ho la passione per lo stile nordico e in particolar modo Interior Design”.
Claudia Fois
“Ho 32 anni, vivo in Sardegna, mi piace tutto ciò che esprime creatività e spontaneità, la fotografia e la grafica. Appassionata di saponi naturali, con un’amica, porto avanti un laboratorio chiamato Art’&’Janas ( http://artejanas.blogspot.it/ ) e (https://www.facebook.com/ artejanas ).
Simona Lasi
“Ho 35 anni, vivo e lavoro in Sardegna. Niente a che fare con le mie passioni. Amo il vintage, gli anni 50, i pois, il pizzo, e tutto ciò che a che fare con ago, filo, bottoni e stoffe, e, soprattutto, adoro cucinare per chi amo. Sono lieta di poter collaborare, con le mie ricette, con Nordic Lifestyle Magazine”. Questo è il mio blog: conlefarfallenellostomaco.blogspot.com
Flavia Di Luzio
“Nata nel 1985 a Chieti e cresciu-
ta a Pescara, ho conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna, specializzandomi poi in lingua finlandese e nell’insegnamento della lingua e della cultura italiane a stranieri. Attualmente lavoro come traduttrice freelance, faccio parte della redazione del sito www.bifrost.it e collaboro con le case editrici www.vocifuoriscena.it e www.liberiter.it Nel tempo libero mi piace uscire con gli amici, ascoltare musica, andare al cinema, leggere e disegnare. Amo gli animali, la natura, credo molto nell’attivismo e nel volontariato”.
Simona Tocco
“Ho 38 anni, lavoro come Manager presso una Firm che si occupa di edifici storici, piccoli mu-
sei e appartamenti, dove alcuni artisti hanno vissuto. Attualmente mi occupo del funzionamento di Handel House, il compositore tedesco, dell’appartamento di Jimi Hendrix e della cura e la protezione delle opere d’arte che si trovano in questi posti. Sono una mamma single di due bambini. Nata e cresciuta in Sardegna, ho vissuto a Torino, Dublino e ora, da 11 anni, a Londra. Per passione pitturo mobili in legno, prediligendo lo stile Provenzale, Scandinavo e Shabby “. Lieta di collaborare con Nordic Lifestyle Magazine.
IL SITO WEB UFFICIALE Nordic Lifestyle Magazine http://nordiclifestyle.weebly.com/
A Novembre, in chiusura dell'anno che ha visto esordire e crescere il nostro magazine, è nato il sito ufficiale del Nordic Lifestyle Magazine, una vetrina pensata per voi lettori. Potrete così tenervi informati sulle novità in uscita, trovare tutti i contatti e link del giornale e, non ultima, troverete una sezione speciale, le Bloggerine, con dieci blog tutti al femminile per intrattenervi piacevolmente e staccare dalla routine Le Bloggerine di Nordic Lifestyle vi scalderanno il cuore, vi faranno sorridere, sognare, viaggiare, vi trasmetteranno idee, creatività, ricette, vi daranno consigli e vi faranno conoscere nuovi mondi.
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Vi aspettiamo numerosi e non scordate, se vi fa piacere, di compilare il format che si trova nella home page, su come siete venuti a conoscenza del nostro sito. Buona Lettura!
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Dedicato a‌ A chi insegue un sogno nella vita,
ai tenaci, ai
testardi,
agli ostinati, a chi cade e si rialza,
a chi ci prova sempre,
a chi non molla mai.
Perche loro sono
quelli che guardano avanti,
quelli che sperimentano sempre, quelli che credono nel futuro
e non smettono mai
di sognare.
Quelli che si sentiranno vecchi
solo quando i
rimpianti
saranno superiori ai sogni (Cit)
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Ogni libro
ha almeno
una frase che ci appartiene (cit)
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Spesso immaginato sotto una coltre di neve, il natale è atteso da grandi, piccini, romantici, sognatori e nostalgici, che percepiscono in questo periodo dell'anno una sottile vibrazione e melodia. C'è chi sostiene che debba essere natale tutto l'anno e che il sentimento di amore e altruismo lo si dovrebbe esternare sempre, sta di fatto che, a partire dai primi giorni di Dicembre, scatta qualcosa di incontrollabile, si apre un varco magico che avvolge gli animi delle persone, regalando nuova speranza. Il natale è considerato per questo un momento di rinascita, in cui tutto diventa possibile. L'energia umana esplode in miriadi di lucine che, come stelle nel firmamento, illuminano la terra creando una rete di solidarietà e calore che avvolge i più bisognosi. Ma il natale rievoca anche ricordi, alimenta la voglia di stare con le persone care. La magia del natale è un dono che va scartato e assaporato con calma, dal primo giorno di avvento. Godiamoci questo momento di festa e scopriamo assieme le tante idee per renderlo veramente speciale.
di Silvia Montis
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Often imagined under a blanket of snow, grownups, children, romantics, dreamers and nostalgics wait for Christmas, while perceiving a delicate vibration and melody. Some believe that it should be Christmas all year and that the feeling of love and generosity always should be shown. The fact is that, by the first days of December, a magic gate opens. Something uncontrollable caresses people's minds, giving them a new hope. Christmas is considered a time of rebirth, where everything becomes possible. A human energy explodes in myriads of lights like stars in the sky. A network of solidarity and warmth light up the earth, embracing the people who need it the most. But Christmas also recalls memories and feeds the desire to be with the loved ones. The magic of Christmas is a gift to be unwrapped and tasted slowly, from the first day of Advent. Let's enjoy this moment of celebration and discover together the many ideas to make it really special.
traduzione a cura di Giuseppina Pisu
Foto sfondo: Claudia Anatella
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TRADIZIONI
Natale
Il Natale Nordico Tradizioni e leggende Danesi di Silvia Montis
Un nuovo Natale è alle porte e io, assieme a mio marito, lo festeggerò in Danimarca, dove attualmente vivo. Terra nordica dalle tante tradizioni che, come tutti i Paesi Scandinavi, considera questa festa la più importante dell'anno. Da mediterranea e sognatrice, amante di fiabe e di luoghi incantati, potete immaginare cosa sia per me vivere tale atmosfera. Mi sento completamente avvolta, protagonista di un sogno ad occhi aperti. E questa magia comincia già dai primi giorni di Novembre. E si, dovete sapere che i Danesi considerano “prenatalizio” il periodo che va dal giorno dopo Halloween fino al 23. Le vetrine dei negozi si vestono di ogni tipo di leccornie e addobbi, nelle case si scorgono le prime lucine, appese su balconi e steccati, e nei davanzali delle finestre si accendono le prime candele. Ma è da metà Novembre, con l'apertura del Tivoli Garden e dei mercatini natalizi, che comincia ufficialmente l'atmosfera del Julefest. La città di Copenaghen diventa un teatro di gente e musica, colori e dolci fragranze. Per negozi le prime cose che si acquistano, in attesa del periodo dell'avvento, sono i tipici dolci del natale. Ce ne sono di tantissimi. Molti di questi sono legati a leggende e tradizioni che vorrei descrivervi. Leggenda vuole che in Danimarca vi siano dei piccoli folletti dal cappello rosso, chiamati Nisse. Associati anticamente ai festeggiamenti del solstizio d'inverno e poi al Natale, oggi altro non sono che gli aiutanti di Babbo Natale e il loro compito è quello di introdursi nelle case, durante il periodo prenatalizio, nascondersi nei posti
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più disparati e osservare grandi e piccini per poi riferire a Santa Claus i loro comportamenti. Sarà così che poi lui deciderà chi merita o no i suoi doni. Per questo motivo, a partire da Novembre, le persone cominciano a preparare il famoso risengrød o julegroole, il riso di natale, condito con la cannella, di cui i Nisse vanno ghiottissimi. Così distratti, i folletti non potranno fare dispetti agli umani e non potranno controllare ogni loro comportamento. I Danesi sono golosi di Ris a l'amande, sempre fatto con il riso ma con l'aggiunta di panna, mandorle e marmellata di ciliegie, che io stessa considero buonissimo, tanto che quest'anno l'ho mangiato già in diverse occasioni. Questo dolce viene servito soprattutto il giorno di Natale, con una tradizionale caccia alla mandorla, l'unica inserita intera e mischiata nell'impasto, che dovrà essere trovata dagli invitati. Unico inconveniente, non si smette di mangiare il dolce fin quando qualcuno non trova la mandorla. Il che, stremati e nauseati dopo un pranzo più che abbondante, non sempre può considerarsi piacevole. Ma la tortura viene ripagata al vincitore, che riceverà un dono extra da parte di tutti i partecipanti. Un altro dolce assolutamente da provare, tipico di questo periodo, è il Æbleskiver, delle frittelle a forma di polpette e cotte con una speciale padella. Si mangiano accompagnate da zucchero a velo e marmellata e ricordano tanto le palline di natale che decorano gli alberi in questo periodo. Ottimi gustati sorseggiando il "gløgg", la versione danese del vin brûlé.
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“Leggenda vuole che in Danimarca vi siano dei piccoli folletti dal cappello rosso, chiamati Nisse�.
Foto: Silvia Montis
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RICETTE
Natale
O
ltre alle tradizioni culinarie, la Danimarca è ricca di usi e costumi molto suggestivi, come il girotondo intorno all'albero, il 24, dopo il cenone: si accendono le candele riposte nell'arbusto addobbato e, assieme ai familiari e agli invitati, ci si prende per mano e si intonano canti, girando intorno all'albero. Poi si porta il natale in tutte le stanze, con una sorta di trenino a catena umana che trascina il lieto evento di stanza in stanza, benedicendo la dimora di chi ospita. Solo dopo è permesso aprire i doni, e che sia uno alla volta. La cena naturalmente è stata servita molto presto, dopo rientrati dalla messa natalizia, con il piatto tipico come tradizione vuole: oca o anatra arrosto, farcita di mele e prugne secche, accompagnata da patate dolci, patate bollite, cavolo rosso, barbabietole e marmellata di mirtilli. Alternativa al volatile è l'arrosto di maiale con la cotenna croccante. Scartati i regali prendono il via giochi e intrattenimenti, come la tombola con piccoli regalini in premio e la gara del Ris a l'amande. La serata si conclude con bevute e divertimento. Il giorno di Natale, il 25, i Danesi si godono appieno il relax, i bambini giocano con i doni ricevuti e si rimanda la visita parenti ai giorni successivi. introduzione di Silvia Montis
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Ricette di Barbara Piras
Risengrød Ingredienti:
Preparazione
55 gr riso (grødris o arborio) 1/2 l latte Cannella Zucchero q.b. Burro q.b.
Mettete a cuocere il riso in una pentola per circa due minuti. Aggiungete lo zucchero, il latte, la vaniglia e fate sobbollire a fuoco basso per circa 40-45 minuti finché il latte risulta quasi del tutto assorbito. Mescolate spesso per evitare che il riso si attacchi al fondo della pentola e questo, soprattutto negli ultimi 30 minuti. Togliete la pentola dal fuoco e aggiungete un pezzetto di burro. Servite tiepido il vostro Risengrød, spolverandolo di zucchero e cannella. Mettete al centro una cucchiaiata di burro lasciandolo fuso.
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FOOD
Ricette di Barbara Piras
Ris a l’amande Preparazione Foto: Silvia Montis
Ingredienti: 150 gr di riso ( grødris o arborio) 250 ml di acqua 1 l di latte intero 1 stecca di vaniglia 400/500 ml di panna da montare 100 gr di mandorle 4 cucchiai di zucchero 300 gr di ciliegie
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Mettete l’acqua in una pentola e portatela ad ebollizione. Versateci il riso e cuocetelo, per almeno un’ora, finché l’acqua non sarà assorbita. Rimestate ogni due minuti affinché il riso non si attacchi. Aggiungete il latte e la stecca di vaniglia continuando a cuocere a bassa temperatura. Mescolate di continuo finché il riso ed il latte diventano una crema. Mettete il tutto in un contenitore e lasciate raffreddare fino al giorno dopo, girando di tanto in tanto con un mestolo. Il giorno seguente togliete la stecca di vaniglia ed aggiungete le mandorle tritate e lo zucchero. Mescolate bene e unite, poco per volta, la panna ben solida precedentemente montata a neve. Inserite all'interno dell'impasto la mandorla intera. Mettete in frigo in modo che nel momento in cui verrà servita, la crema di riso sarà ben fredda, in contrasto con la salsa di ciliegie calda che disporrete sopra. Per la salsa di ciliegie: Fate bollire le ciliegie nell’acqua per poco tempo. Una volta cotte, aggiungete 3 cucchiai di fecola di patate sciolta in acqua fredda. Mescolate finché diventa densa e aggiungete lo zucchero a piacere. In alternativa potete trovare in commercio, in Danimarca, la salsa di ciliegie già pronta o altrimenti le gustosissime amarene della Fabbri.
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Æbleskiver Le Æbleskiver, letteralmente “mele a pezzetti”, sono dolci tipici natalizi fatti a forma di polpettine e fritti in una padella speciale fatta ad alveoli semisferici. Questo dolce è uno dei più antichi cibi consumato ancora oggi, anche se la ricetta tradizionale viene spesso omessa. Pare che il nome æbleskiver si riferisca ad un piatto del diciottesimo secolo dove le fette di mela inzuppate in una pastella venivano fritte nel lardo. Originariamente, infatti, si inserivano all’interno dell’ æbleskiver dei pezzi o della salsa di mela, prugne secche o uvette. Il suo impasto spesso a base di latte, lievito di birra, uova o lievito in polvere , fritto poi nel burro, può anche essere insaporito con del cardamomo o con della scorza di limone. Gli æbleskiver hanno una forma rotonda con la superficie croccante e all’interno hanno una consistenza simile al pane. Nella zona sud occidentale della Danimarca talvolta si usano le prugne secche al posto delle mele. L’æbleskiver si è diffuso fino alla zona nord della Germania, dove sono chiamate Förtchen o Ballbäuchen. In quelle zone sono spesso servite con salsa alle mele o alle prugne secche e poi glassate con zucchero e cannella. I danesi le gustano invece calde con zucchero a velo spolverato sopra o intingendole nella marmellata di frutta o bacche: spesso fragole, lamponi o ribes nero. Il tutto accompagnato con caffè o, se è sera, con il gløgg, vino speziato caldo. introduzione di Barbara Piras
Ingredienti (dosi per 40 pezzi): 4 uova mezzo litro di latte magro un bicchiere di yogurt bianco 3 cucchiaini di lievito buccia di limone grattugiata 2 mele tagliate a cubetti piccolissimi un pizzico di vaniglia 1 cucchiaino di cannella 2 cucchiaini di zucchero di canna mezzo cucchiaino di sale mezzo chilo di farina un cucchiaio d’olio extravergine
Preparazione Mischiate tutti gli ingredienti; impastate bene e a lungo. Dopodiché oliate bene gli alveoli della padella. Fatela scaldare ed aggiungete l’impasto preparato in precedenza. Ricordatevi di girarle spesso e volentieri durante la frittura. Servitele calde, con zucchero a velo e marmellata a parte. Nel caso ve ne avanzino, ma ho i miei dubbi, potete metterle in frigo o congelarle e riscaldarle in forno al momento opportuno.
Foto: Silvia Montis
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HANDMADE
Natale
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l 13 Dicembre i Danesi festeggiano il giorno di Santa Lucia. In tutto il Paese si svolge la tipica cerimonia, che vede un piccolo gruppo, per lo più ragazze, camminare al buio e cantando la canzone di Lucia. Le ragazze, vestite di bianco, assieme alla sposa Lucia, che guida il corteo, portano una corona di fiori con candele accese. L'usanza, di origine svedese, è stato introdotta in Danimarca nel 1944. Ma la tradizione che considero più magica è la ricerca e la preparazione dell'albero di Natale, scelto con cura e che sia rigorosamente vero, poiché questo rito è profondamente legato al nucleo familiare. I bambini vengono coinvolti a tutti i passaggi, dalla scelta dell'arbusto a quella delle decorazioni. Un'esperienza veramente unica e diversa ogni anno. Ed è così che io mi sono innamorata del Natale Danese. introduzione di Silvia Montis
Il calendario dell’avvento di Simona Lasi Armiamoci di fantasia, dobbiamo aspettare il Natale! E non c’è maniera più azzeccata di farlo se non preparando il nostro Calendario dell’Avvento. Non sapete cos’è? E’ semplicemente un conto alla rovescia: un calendario di 24 caselle che mostra i giorni rimanenti fino alla vigilia di Natale. Si tratta di un'usanza molto popolare nei paesi di lingua russa dedicata agli anziani per accompagnare il periodo di attesa della grande festa. Ormai diffuso in molti Paesi del Nord Europa è arrivato fin da noi, tanto che negli ultimi anni, per il mercatino di Natale di Bolzano, la società Alto Adige Marketing ha trasformato il palazzo della propria sede in un gigantesco calendario dell'avvento: ogni finestra rappresenta un giorno dal 1° al 24
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dicembre e ogni giorno si potrà scoprire cosa si cela dietro ogni finestra. Noi potremo, come sempre, far lavorare la nostra fantasia: io mi sono armata di scampoli, bottoni, soldini di cioccolato, cioccolatini al caramello e le classiche candy canes. Ho preparato 24 pacchettini di forme diverse e li ho numerati, ritagliando dei cuoricini e scrivendoci sopra il numero corrispondente con un pennarello grosso. Ho utilizzato i più classici colori del Natale, il bianco e il rosso, che sono pure i colori della bandiera nazionale danese: il risultato è stato un calendario dell’avvento country e molto molto dolce! Adesso non ci resta che aspettare il 1° giorno di dicembre ed iniziare a scoprire cosa ci riservano i misteriosi pacchetti.
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21 Foto: Simona Lasi
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Fotografie: Silvia Montis
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INTERIOR DESIGN
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How to decorate a Christmas tree by Antonio Coni
The Christmas season is definitely one of the best periods of the year. Walking around and smelling the burned wood coming out of the chimneys, admiring the houses dressed by thousands of lights and ornaments and looking at people´s happy faces makes me feel happy too. Moreover, I know I´m going to spend some time with my family unlike the rest of the year. Christmas is in fact a big moment I have been waiting all year long and therefore, as I always like to say, big moments need beautiful locations in order to make them even better. What a good excuse to transform our house into a fairy tale world full of Christmas decorations, garlands, a big Christmas tree in the middle of the living room, lights around the windows and outside in your garden around the bushes. Decorating the Christmas tree is for me the best part. I love decorating it together with my family on the 8th of December like we were used to do when I was younger but this is unfortunately not possible right now since I don’t live with my family anymore. When I visit my family, some days before Christmas Eve, my mother has already made everything and I can really see from what she has done that her style and the choice of the colours don´t really match mine. She likes having fun with the colours and her Christmas tree looks like the rainbow or a color pa-
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lette. Unlike my mother, I am more into the traditional colors with the classical fantasy in red and white and, one really important thing, I would never use fake plastic trees. Since I don´t like to spoil the nature, I would then choose a tree which has been already uprooted and was found lying on the ground. To me, the fact that it´s not an evergreen tree, doesn´t make it look bad at all. The choice of its ornaments is fundamental. Homemade ornaments are definitely the best ones and they make your tree look unique but they can be very expensive. If you have time you can create them by yourself and save a lot of money, otherwise you must buy them. There´s a huge choice on the market and you will definitely find the ones you like most. I personally love white and red bubbles, reindeers, crystal stalactites, flakes, and angels. Danish people love decorating their Xmas trees with red hearts and Danish flags. When talking about lights, I recommend to use LED lights which give better light and are fireproof. Remember that, installing lights is the first step when decorating a Xmas tree. There are no common rules to follow when decorating a Xmas tree as long as you are having fun with it, with your family and you created a beautiful, family and cosy atmosphere around you.
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INTERIOR DESIGN
Natale
Come decorare un albero di Natale di Antonio Coni
Il Natale, la festività più bella dell´anno, é ormai alle porte. Adoro perdermi per le vie della città e ammirare le case addobbate a festa e le vetrine dei negozi anch´esse luminose e nel frattempo sentire il profumo della legna bruciata che esce dai comignoli delle case. Vedere le facce delle persone felici, tutte unite a festa, gli amici e le amiche che escono a far shopping per comprare i doni e i bambini che osservano increduli i maestosi alberi di Natale situati nelle piazze delle città. Il pensiero di poter trascorrere un po´di tempo con la mia famiglia, visto che non succede durante l´arco dell´anno, mi rende ancora più felice. Siete d´accordo con me che ogni occasione speciale necessità di un luogo speciale? E quale buona occasione dunque per trasformare la nostra casa in un luogo incantato avvolto dalla magia del natale. Decorare casa é infatti una passione che porto dietro da anni e, nonostante gli anni passino, pare essere sempre più viva in me. Addobbare l´albero di Natale é ciò che più mi piace fare. Quand´ero bambino, ero solito addobbarlo il giorno 8 di Dicembre insieme alla mia famiglia ma adesso non é più possibile dato che non vivo più con loro. Quando arrivo a casa di mamma, qualche giorno prima della vigilia, l´albero e le decorazioni sono già tutte pronte e, per quanto mi riguarda, con dubbio gusto direi. Ebbene si, con il passare degli anni mi sono reso
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conto che, i gusti e le tonalità scelta dalla mamma non corrispondono con i miei. Lei adora giocare con i colori mentre io mi mantengo sul classico rosso e bianco e, una cosa che io non farei mai, é utilizzare un albero finto. So benissimo che non é bello sradicare gli alberi e infatti non troverei nulla di male nel scegliere un albero già sradicato per opera di madre natura che giace sul suolo nella foresta. Il mio albero non deve per forza essere un sempreverde. Gli addobbi sono molto importanti. I migliori, per quanto mi riguarda, sono quelli fatti a mano. Essi danno quel tocco di originalità al vostro albero che nessun altro addobbo comprato in un negozio sarebbe in grado di dare. Se avete tempo, dunque, date sfogo alla vostra creatività oppure chiedete a qualcun´altro di farlo per voi magari ad un prezzo amico. Se invece siete costretti a comprarli, valutate attentamente. La scelta é vastissima e troverete di sicuro ciò che fa per voi. I miei addobbi preferiti sono: le palline dipinte a mano, le renne, i fiocchi, le stalattiti, gli angeli, le pigne e le campane. Tutti rigorosamente in bianco e rosso. Una tradizione tutta danese é quella di addobbare l´albero con le bandierine danesi e i cuori. La scelta delle luci é anch´essa fondamentale. Io consiglierei le luci LED di nuova generazione dato che consumano meno, donano una luce migliore e sono a prova di
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Fotografie: Antonio Coni
Realizzato da Antonio Coni
fuoco. Ricordatevi infine che le luci saranno le prime ad essere installate. Non vigono regole fondamentali per addobbare l´albero e la vostra casa a patto che vi stiate divertendo, stiate trascorrendo dei bei momenti insieme ai vostri cari e abbiate creato attorno a voi quell´atmosfera che solo il Natale Ê capace di regalarci.
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ARTE E LETTERATURA
Natale
E’ sempre tempo di intonare un Canto di Natale di Emma Fenu
“Io onorerò sempre Natale nel cuore, io ne serberò il culto tutto l'anno. Vivrò nel passato, nel presente e nell'avvenire”. I romanzi di Charles Dickens sono magia letteraria. Incantano e rapiscono fin dai memorabili incipit, conducendo il lettore in un mondo talmente reale da apparire grottesco, come in una caricatura deformante, dove la denuncia sociale non è sterile acredine, ma invito alla riflessione. Ma non solo, le opere dello scrittore ottocentesco, divertono, nel senso etimologico del termine, ossia portano altrove, in una manciata di righe.
"Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico...".
Ed ecco qua, il libro è appena iniziato e io sono già proiettata ne "Il Canto di Natale"! Mi sdegno per la smorfia sprezzante dipinta sul volto di Scrooge, tendo la mano per accarezzare il faccino tenero di Tim, tremo al cospetto dei tre spettri e mi sciolgo in calde lacrime di commozione davanti ad una tavola imbandita a festa, dove c'è sempre posto per un ospite inatteso. Tuttavia, non vi racconterò la storia narrata da Dickens nella sua celebre opera. E’ un libro talmente intenso e coinvolgente, nella sua brevità e scorrevolezza, che merita di essere riletto, ancora e ancora, ogni Dicembre. Nessuna recensione, infatti, potrebbe rendergli il giusto tributo. Vi scriverò, invece, di destino, e della possibilità di cambiarlo, grazie alla volontà di sapersi mettere in discussione; di liberarsi di inutili zavorre, per riappropriarsi di inestimabili tesori sconsideratamente accantonati; di accogliere l’alba di un nuovo giorno con un sorriso che si riflette sui visi di chi ci è accanto, anche soltanto per pochi passi, lungo la strada che ci aspetta. A Natale siamo tutti più buoni, si suol dire. Ad essere onesti, si è più recettivi, poiché più propensi a fermarsi, rallentando il ritContinua… >>
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citazioni tratte da Charles Dickens, Il Canto di Natale.
Natale
mo convulso della quotidianità, per assaporare un ricordo che, talvolta, lascia un retrogusto amaro, o per pregustare una fetta di futuro, lungo la scia di un sogno. Non diventiamo altruisti nello spazio di pochi giorni, scanditi da neve e luci intermittenti, per poi spegnerci nell’indifferenza e nell’egoismo, a festa finita. Cerchiamo solo di placare il borbottio della coscienza, che pare trovare solenne udienza solo se di rosso vestita. Tuttavia, se le secche di Gennaio ci ritroveranno tali e quali eravamo al cadere delle prime foglie brunite, non avremo saputo ascoltare abbastanza il tintinnio delle slitte trainate da renne. Saremo rimasti sordi e il destino ci osserverà beffardo, nutrendo il nostro fallimento con briciole di panettone stantio. Eppure ci
ARTE E LETTERATURA
spetta l'onore della scelta: basta ritagliare il nostro tempo per i genitori anziani o per i figli piccini; indignarsi per le ingiustizie, senza esserne omertosi complici; difendere diritti, invece che sottrarli, combattendo una guerra fra poveri; concedere un sorriso, prima di pretenderlo. Sono le piccole cose, messe in fila come i vagoni di un trenino fiammante scartato ai piedi dell’albero, che cambiano il futuro del mondo, se siamo memori del passato e solerti allievi del presente. Questa è la mia favola, da scandire piano, con dolcezza, la notte della vigilia. E ogni favola è possibile, basta crederci.
“Risero alcuni di quel mutamento, ma egli li lasciava ridere e non vi badava; perché sapeva bene che molte cose buone, su questo mondo, cominciano sempre col muovere il riso in certa gente. Poiché ciechi aveano da essere, meglio valeva che stringessero gli occhi in una smorfia di ilarità, anzi che essere attaccati da qualche male meno attraente. Anch'egli, in fondo al cuore, rideva: e gli bastava questo, e non chiedeva altro”.
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ARTE E LETTERATURA
Natale
My Christmas Carol traduzione a cura di Antonio Coni
“I will honour Christmas in my heart, and try to keep it all the year. I will live in the Past, the Present, and the Future”. Charles Dickens´ novels have something really magic. They blow you away. “MARLEY was dead, to begin with. There is no doubt about that. The register of his burial was signed by the clergyman, the clerk…” As soon as I start reading them I enter their magic world. I have great disdain for Scrooge´s angry face, I would like to caress Tim´s sweet face, I shake in front of the three spectra and I weep with emotion when I see the table ready where there is always space for one more person. However, I will not tell you about Dickens´ novel. I will tell you about destiny and the possible ways that can change our destiny. During Christmas time we are all good people. To be honest, we are only more sensitive and receptive. But, if in January we will be exactly the same people we are used to be, well, maybe it is time to make a change; we only need to spend more time with our parents who are not that young any-
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more and with our kids; we should fight injustice; defend rights and smile, always smile to people. These small things could change the world and its future. We must always take them into consideration, not only on Christmas Eve.
“Some people laughed to see the alteration in him, but he let them laugh, and little heeded them; for he was wise enough to know that nothing ever happened on this globe, for good, at which some people did not have their fill of laughter in the outset; and knowing that such as these would be blind anyway, he thought it quite as well that they should wrinkle up their eyes in grins, as have the malady in less attractive forms. His own heart laughed: and that was quite enough for him”.
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FOOD
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Gingerbread house Tradizioni di famiglia di Claudia Zedda
Io ho un debole per le gingerbread house, una passione che mio marito dice maniacale. Ogni anno dalla fine di ottobre inizio a pensare alla casetta di Pan Pepato che realizzerò per il natale, prenoto qualche libro e riempio la mia cartella “GingerBread House” su Pinterest con un centinaio di immagini al secondo. La ricerca si conclude in un tripudio di spezie e glassa reale. Tutto è iniziato quattro anni fa, durante un bellissimo viaggio dicembrino a Colonia, in occasione dei Mercatini di Natale. C’erano casette di pan pepato ovunque. E’ stato amore a prima vista. Al mio rientro ho realizzato la mia prima gingerbread house. Ricordo d’aver pensato che quella sarebbe diventata una tradizione di famiglia. E’ un dolce tipico dei paesi nordici: lo confezionano in Germania ma anche in Svezia, in Norvegia, in Danimarca, in Russia, in Polonia, in Olanda e ha la preziosa capacità di farci tornare tutti un po’ bambini soffiando sul natale un non so che di ma-
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gico, profumato di cannella, zenzero e pepe bianco. Realizzare la tua prima casetta di pan pepato non sarà facile, ma te lo posso assicurare, sarà divertente di sicuro. Ecco cosa ti serve: tanta pazienza; una tisana al profumo di anice stellato e mandarino; canzoni di natale in sottofondo. Sei pronta. Tutto il resto è magia.
SITO WEB: http://www.bottegakreativa.it/
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Ingredienti: 850 g di farina 1 cucchiaino di bicarbonato 1 cucchiaino di lievito per dolci 225 g di zucchero di canna 225 g di burro 2 uova 170 g di melassa 4 cucchiaini di zenzero 1 cucchiaino di cannella 1 cucchiaino di chiodi di garofano 1 cucchiaino di sale fino 1 cucchiaino di pepe bianco 1 pizzico di noce moscata
Gingerbread house Preparazione Lascia ammorbidire il burro fuori dal frigo. Setaccia la farina, mescolala con il bicarbonato, il sale, il lievito e le spezie. Amalgama il tutto col burro, aggiungi la melassa e le uova. Lavora l’impasto e fallo riposare per una trentina di minuti. Ora non ti resta che stendere la pasta, tagliarla a piacere e mettere in forno per 15 minuti a 180 gradi. - Il trucchetto Per far aderire le pareti della tua casetta di pan pepato usa il cioccolato fondente: si scioglie in un attimo, si asciuga ancora prima e quando mangerai la casetta, l’aggiunta sarà da leccarsi i baffi. - Template Per tagliare le tue forme puoi optare per dei taglia pasta in alluminio che puoi comprare in qualsiasi negozio specializzato o scegliere di scaricare dei template. In questo caso devi stampare il template, ritagliarlo su cartoncino rigido e usarlo come formina. Per tagliare la pasta posa il cartoncino e aiutati con un coltello. Per template con effetto wow assicurato puoi acquistare il libro “The Gingerbread Architect”, di Susan Matheson e Lauren Chattman.
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Foto: Silvia Montis
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LIFESTYLE
Natale
Il cenone di Natale di Simona Lasi
E poi arriva il Natale, finalmente! La festa di grandi e piccoli, la festa della famiglia per eccellenza, la festa della gioia e dell’amore, la festa in cui la cosa più importante è stare insieme in compagnia dei propri cari. A dire il vero, il significato del Natale, è lo stesso in tutto il mondo, ma nei Paesi Nordici, in Danimarca soprattutto, forse per le temperature che scendono, forse per le atmosfere da favola che l’inverno nordico ci regala, il Natale assume un significato molto particolare. Le case in questo periodo diventano bellissime, con i loro addobbi, spesso handmade, in cartone o in materiali naturali come il legno e le pigne, sono caratteristiche le arance in cui vengono messi i chiodi di garofano, e poi abbellite con dei nastri, e non dimentichiamoci il vero must del Natale dansk: le candele! Ne vengono accese tantissime, che rendono molto suggestiva l’atmosfera, in casa, o sui davanzali delle finestre, anche perché non scordiamo che il 13 dicembre è la festa di Santa Lucia, che è anche detta la Festa della Luce, in cui è tradizione fare una processione in onore della Santa intonando la canzone di Lucia. I festeggiamenti cominciano presto,
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il pomeriggio del 24 dicembre, perché tutti insieme si va a messa, e al rientro si continuano festeggiamenti con un cenone luculliano, dove vengono serviti i grandi classici della cucina danese, è un’occasione in cui grandi e piccoli si impegnano affinché tutti possano sentirsi parte del Natale in famiglia. La tavola sarà ben apparecchiata, una bella tovaglia e il servizio buono delle feste renderanno l’atmosfera ancora più calda e familiare. Segnaposto e ferma tovagliolo saranno rigorosamente handmade: i classici biscotti di pan speziato saranno un delizioso segnaposto, e un nastro di organza o di pizzo, sarà un elegante ferma tovagliolo. E’ usanza durante i festeggiamenti, prendersi per mano e mettersi a mo’ di girotondo attorno all’albero luccicante, e intonare i canti di Natale, un momento molto suggestivo, che rende magica questa serata in famiglia. Finita la cena, ad uno ad uno, si aprono i doni, si mangia il dolce Natalizio danese, che è il budino di riso accompagnato dalla salsa alle ciliegie, si gioca e ci si diverte tutti insieme: ridenti e caotiche tombolate, i cui premi saranno portati da ciascuno degli invitati, accompagneranno la serata fino a notte fonda.
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Foto: Simona Lasi
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Natale
VIAGGI
Mercatini di Natale di Silvia Montis
Passeggio per le stradine del centro, estasiata, proprio come lo sarebbe una bimba. Le luci sono sospese, in un cielo denso di fiocchi, che cadono danzando tra i passi della gente che si sofferma a comprare impensabili gingilli. Le casette in legno, adibite come bancarelle e decorate con festoni di abete, sono ricche di ogni tipo di oggetto in legno, latta, stoffa, dagli stili retrò e dalle linee nordiche, giochi in legno, carillon vintage, ornamenti a forma di slittini, renne, cuori e stelle, cioccolata, bastoncini di zucchero caramellato e tantissimi dolci tipici, tra cui i famosi biscotti allo zenzero. Tra le fragranze che aleggiano nell'aria si distinguono quelle di spezie e frutta secca. In qualche postazione infatti, viene servita la tipica bevanda calda, chiamata Vin Brulé, fatta con vino cotto, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, arance e mele. I mercatini di Natale sono una tappa obbligata per chi, come me, è amate dell'atmosfera che precede questa festività. Se non volete rinunciare alla sensazione di meraviglia, tipica dell'essere protagonisti di una fiaba nordica, munitevi di mappa e preparatevi a scegliere il vostro itinerario, tra i tanti sparsi in Europa, patria di Santa Claus.
I mercatini più suggestivi che conosco: - In Italia, a Bolzano, uno dei più belli che abbia visto, nasce 24 anni fa, nella grande piazza centrale e si estende lungo tutto il centro storico, contando circa un'ottantina di espositori. http:// www.mercatinodinatalebz.it/ - In Svizzera, a Basilea, sulla Munsterplatz, accanto alla Cattedrale, vi è un'imponente albero che domina l'intera esposizione di oltre 190 casette in legno, con dentro ogni ben di dio, tra melodie e spettacoli di piazza che intrattengono il pubblico sempre più numeroso. http://www.basel.com/it/portrait/ natale-basilea Continua… >>
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Foto: Silvia Montis
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Natale
VIAGGI
Mercatini di Natale
- In Austria, a Innsbruch, il Natale si tinge di tradizione e folklore, con un mercatino in stile tirolese e bancarelle sparse ovunque in più punti della città. Anche qui, a scaldare l'atmosfera, musica, dolci tipici e un albero di natale alto 14 metri, unico nel suo genere, realizzato con cristalli Swarovski. http://www.tirolo.tl/…/mercatino-dinatale-di-innsbruck.html - In Svezia, a Malmö, quello di Södertull è caratterizzato da bancarelle con decorazioni e prodotti fatti a mano tra cui il glögg (vin brulè), pepparkakor (biscotti allo zenzero) e lussekatter (panini allo zafferano). - In Danimarca, a Copenaghen, la città prende vita, a partire da novembre, in ogni viuzza del centro, con artisti di stra42
da, luci e decorazioni. I mercatini si estendono in diversi punti della città, vicino allo Strøget, l'isola pedonale fulcro del borgo storico, a Nyhavn, vicino al famosissimo canale dei caseggiati colorati, nella piazza di Nørreport, la cui grande fontana tonda, ospita una vecchia giostra di cavallini e, tutt'intorno ad essa, si snodano casette in legno che ospitano prodotti di ogni tipo. Ma è nel Tivoli Garden l'attrazione più suggestiva, che vede, oltre ai numerosi negozietti adibiti a festa, un numero di attrazioni e spettacoli adatti a grandi e piccini. In questo luogo sarà facile perdere ogni rigidità tipica del nostro tempo e ritrovarsi sognanti ed emozionati, tra risate e fotografie che ne conservino il piacevole ricordo.
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Ingredienti: 1 litro e mezzo di vino rosso 3 stecche di cannella 250 grammi di zucchero 10 chiodi di garofano 2 arance biologiche e non trattate 1 limone 1 mela 1 pizzico di noce moscata
Foto: Silvia Montis
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Natale
VIAGGI
Natale a New York di Donatella Bucci
I Love NY... scritto in grande sul mio mug... colazione del mattino, cioccolata calda e muffin e la mente vola alla cioccolata del Rockfeller Center, vola a New York, che anche lei si sta preparando, non per andare al lavoro come me, ma per quello che sarà il suo momento migliore dell'anno, il Natale. Deve essere in forma, scintillante, seducente e ammaliatrice, come solo una bella donna sa fare. Sono passati tanti anni dal mio viaggio natalizio a NY ma lo ricordo ancora come se fosse ieri, e come potrebbe essere diversamente? Il coronamento di un sogno è sempre indimenticabile, come le luci, gli sfavillii, le persone estasiate davanti alle vetrine dei negozi, i pattinatori del Rockefeller Center e di Central Park che, felici e imbacuccati, piroettano sul ghiaccio, i Babbo Natale scampanellanti che distribuiscono caramelle ai più piccoli e non solo. Mi sentivo come Carrie Bradshaw a spasso con le sue amiche, ero nella grande mela e tutti i timori che ti possono accompagnare la tua prima volta all'arrivo in una megalopoli erano svaniti tra le meraviglie della città più fotografata e forse più famosa al mondo. La grande mela mi era venuta incontro e mi aveva presa sottobraccio, mi faceva sentire a casa. Come dimenticare l'emozione dei canti Gospel ad Harlem, dove la
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magia della musica ti lascia senza fiato e ti fa sprofondare in un modo parallelo fatto di ritmo e di sogni. Si New York è il sogno, il sogno di molti che lasciarono l'Europa verso una nuova vita, verso il nuovo continente, il sogno di molti uomini e donne che abbandonarono il certo per l'incerto e che al loro arrivo trovarono ad accoglierli un'immensa signora, simboleggiante la libertà. Tutto è affascinante, stupefacente, ma anche qua non mancano i contrasti a volte drammatici. È una tristezza immane, tra tanto sfarzo di luci e colori, vedere quanti sono i senzatetto che vagano per la città alla ricerca di qualcosa da mangiare o di un rifugio sufficientemente caldo per la notte. Innalzano piccole barriere fatte di cartone rubato ai supermercati o si abbandonano sulle griglie di areazione della metropolitana, dalle quali esce calore. Quante storie di piccoli fiammiferai dell'era moderna si intrecciano con il lusso dei costosi appartamenti di Manhattan. New York è anche questo, e anche queste tristi storie quotidiane arricchiscono il mio cassetto della memoria, un cassetto custodito gelosamente nel più profondo del cuore, dove i ricordi più dolci si fondono con quelli più amari, ma che lo rendono ancora più prezioso.
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Vi porto a Temple Bar di Claudia Fois
Se la vostra meta Natalizia è proprio Dublino, passare per Tample Bar è d'obbligo. Siamo in Irlanda, a Dublino, città della musica Celtica. E’ qui che si trova Temple Bar. Dublino è una città molto viva, è conosciuta soprattutto per la sua vita notturna, di pub, birra e musica. Ma nel quartiere di Temple Bar, la musica è presente tutto il giorno. Sono stata a Dublino due volte. Si sa, quando un posto ci colpisce non si può fare a meno di tornarci, e non si sa per quante altre volte… Camminando per Temple Bar ci si immerge in un'atmosfera tipica Irlandese. Il modo migliore per farsi una cultura di musica celtica è sicuramente qui. Ogni pub del quartiere propone gruppi tipicamente folk. Il miglior gruppo che ho potuto ascoltare sono i The Dubliners, genere: musica celtica folk. Visto che vi trovate in zona, andate ad ascoltarli al Carrolls Irish Gift, lo trovate esattamente a O'Connell Street, si tratta di una catena di negozi dove troverete qualsiasi oggetto Irlandese, anche il
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più improbabile. Di sicuro anche una vasta scelta di musica Irlandese, che ovviamente viene riprodotta nello Store. Torniamo a Temple Bar e camminiamo verso Meeting House square, una piccola piazzetta dove si esibiscono gli artisti di strada. Che sia un gruppo che suona i propri strumenti o un esibizione di break dance o meglio ancora, un personaggio singolare con abiti eleganti in compagnia di una bambola dagli abiti spagnoli che improvvisano un tango, di sicuro il pubblico non manca. Si creano folle immense intorno a questi artisti, l’Irlandese è un pubblico che si fa trascinare. Così vedi gente che balla e canta e all’improvviso sono tutti artisti ed è così che si svolge il vero spettacolo di Temple Bar. E se vi sentite fortemente turisti, terminiamo la nostra passeggiata davanti a The Wall of Fame, un enorme parete con 12 grandi foto, che rappresentano i grandi della musica rock irlandese. U2, Sinéad O'Connor, Van Morrison e molti altri.
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Natale
VIAGGI
Os llevo a Temple Bar traduzione a cura di Claudia Anatella
Si vuestra meta navideña es Dublin es imposible no visitar Temple Bar. Estamos en Irlanda en Dublín, ciudad de la música Celta es aquí que se encuentra Temple bar. Dublín es una ciudad muy animada conocida en general por su movida, bares, cervezas y música. Pero en el barrio de Temple bar la música esta presenté durante todo el día. He estado en Dublín dos veces, se sabe cuando un sitio te cautiva no puedes no volver a visitarle, y no sabes cuanta otras veces... Caminando por temple bar estas rodeado por una atmósfera típica irlandesa. La mejor manera para tener una cultura en música celta es pasar por aquí. Cada bar del barrio propone músicas típicamente folk. El mejor grupo que pudes escuchar es The dubliners, género: música céltica folk. Ya que estáis hay id a escúcharles al Carrolls Irish Gift, se encuentra exactamente en O'Connell Street, es una cadena de tiendas donde encontrarais cualquier tipología de objeto irlandés, hasta los más improbables. Seguro también una variedad de
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música irlandesa que claramente suena en el store. Volvemos a Temple bar y caminamos hacia Meeting House square, una pequeña plaza donde se exhiben los artistas de calle, que sea un grupo que toca sus instrumentos, o una exhibición de break dance, o mejor todavía un personaje del aire singular vestido elegante en compañía de una muñeca con vestidos españoles que improvisan un tango, esta claro que el público no falta. Se crean montones fe gente enormes alrededor de esos artistas. El público irlandés es un público que se deja llevar. Y así de repente ves gente que baila y que canta y todos devienen artistas y es así que se desarrolla el verdadero espectáculo de Temple Bar. Y si os sentís fuertemente turistas terminamos nuestro paseo delante de The Wall of Fame, una enrome pared con 12 grandes fotos que representan los famosos de la música rock irlandés. U2, Sinéad O'Connor, Van Morrison y muchos otros mas.
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V
figlio, quello propon io da s dmade stione alla mi Nordico nenger la mia che è s ferisco, stata la comun sperim la vers Ho una che ric lini e fi re un u esperie tement de, com possa feliciss figli.
CONTATTI 42
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anillè nasce circa un anno fa, quando decido di accettare una sfida che mio col quale condivido una passione per tutto che è creatività, decide di lanciarmi! Lui si ne come aiuto per le grafiche e la fotografia, sempre appassionata di home decor e hane, mi occupo di tutta la parte creativa e la gedei social. Incomincio così a dar libero sfogo ia creatività. Affascinata da sempre dallo stile o, mi avvicino al mondo Tilda (di Tone Finr) e creo così le mie prime bambole, dandone personale interpretazione. Tra le varie tecnisicuramente il cucito creativo quella che pre, anche perché legato a quella che per anni è a mia esperienza lavorativa. Sono anche altre nque le tecniche con cui amo cimentarmi e mentare, fra queste sicuramente il crochet nelsione classica e granny, il felting e tanto altro! a particolare attenzione per i tessuti e i filati cerco assolutamente naturali; prediligo quindi ilati di origine naturale che danno a mio pareulteriore valore a questi oggetti! Vivo questa enza animata da grande passione e credo forte nel valore della creatività e dell' handmame antidoto alla superficialità e perché credo migliorare la qualità della vita. Sono quindi sima di trasmetterlo e condividerlo con i mie
Di Vanillè
51 Fotografie: Luca Gasperoni
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FASHION GLAM
Un outfit per le feste di Emma Fenu
Tutti abbiamo presente la somma regola: “lessi is more”, enunciata dal celebre designer tedesco Ludwig Mies van der Rohe. Il grande maestro del Movimento Moderno, impegnato, negli anni venti e trenta dello scorso secolo, a coniugare il concetto di bellezza con quello di funzionalità, non doveva, tuttavia, essere un assiduo frequentatore di feste dicembrine. E’ innegabile che, se desideriamo essere impeccabili ed eleganti, il tubino nero indossato dalla mitica Audrey è un classico intramontabile, un sacro dogma del buon gusto. Ma, concediamoci il divertente lusso di essere molto “more”, almeno per una sera all’anno, e liberiamo la nostra parte più stravagante, assecondando un'irrefrenabile voglia di rosso, di paillettes e di lustrini. Vi propongo una soluzione esplosiva, ma dal costo contenuto, affinché abbia il sapore di un cioccolatino sfizioso, non l’effetto debilitante di un salasso! Iniziamo con un vestito in stile vintage, con scollo a cuore, gonna a ruota e vezzoso fiocco in vita, in una tonalità di rosso scura ed intensa, che dona a tutte un’aria sofisticata, senza rubare la scena allo scarlatto che contraddistingue la sagoma di Babbo Natale. Urgono, ora, le scarpe: croce e delizia di
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ogni donna, soprattutto se dotate di tacco vertiginoso.Vi suggerisco una peep-toe con motivo a intreccio, in satin color nero. Per completare l’outfit, vi invito a frugare con perizia nell’armadio e nei cassetti. Vi basterà rispolverare una mini borsetta a mano, meglio ancora se non dello stesso colore delle scarpe, ma in armonia con la nuance del vestito; e una parure scintillante, illuminata da cristalli Swarovski, o presunti tali. In caso ne siate sprovviste, le catene di accessori low cost vi attendono! Finalmente, è giunto il momento di osare con il make-up: smalto e rossetto color porpora non potranno essere assenti giustificati. Consigliare il punto di colore per laccare le labbra, è arduo compito; a discapito di quanto si pensi, infatti, il rossetto rosso sta bene a tutte, basta trovare la sfumatura perfetta che si armonizzi con l’incarnato, lo smalto dei denti e la forma della bocca. In questo periodo prediligo "Color Elixir" di Maybelline, una lacca per labbra che regala un effetto morbido e setoso. E, infine, per le più eccentriche, un fascinator, provvisto di veletta, è la mossa vincente per essere indimenticabili, al contempo vintage lady e ironica vamp. Io non vi rinuncerò di certo! Buon divertimento.
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“Perche le donne devono diventare cosĂŹ stupide per accaparrarsi un marito?â€? Rossella O'Hara, Via col vento, 1939
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"Why does a girl have to be so silly to catch a husband?" Scarlett O'Hara, Gone with the
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Natale
FASHION VINTAGE
Il corsetto Rivoluzione e sacrificio di Giuseppina Pisu
Esaltazione e mortificazione. Svenimenti e proposte di matrimonio scanditi da affannosi respiri e languidi sguardi. Strumento di ricerca esasperata della femminilità e continuo vagheggiamento di perduta fanciullezza. Dietro la storia del corsetto ci sono piccole rivoluzioni e grandi storie di sacrifici in nome della bellezza. Sarà solo a partire dal XVIII secolo che la pesante impalcatura di metallo usata nei secoli precedenti, verrà sostituita da un'altra considerata più ergonomica. La struttura era fatta di materiali relativamente più leggeri come le stecche di balena, l'avorio e il legno, ma era ancora molto rigida, impediva i movimenti e rendeva difficile la respirazione. Abbandonato intorno ai primi del '900 grazie alle influenze bohémien di Caresse Crosby e in corrispondenza della sempre più crescente entrata della donna nel mondo del lavoro, subì una incredibile impennata di popolarità tra la fine degli anni 80 e gli inizi degli anni 90, divenendo accessorio di trasgressione e strumento di seduzione. Ideale da indossare nelle feste di Capodanno, è un piccolo feticcio anacronistico, memento di epoche passate, in continua trasformazione e accettazione di nuovi concetti di femminilità.
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The corset Revolution and sacrifice by Giuseppina Pisu
Praise and disgrace. Faints and marriage proposals distinct by labored breaths and languid looks. Tool of an exaggerated search for femininity and a continuous craving of distant youth. Behind the history of the corset there are small revolutions and great stories of sacrifice in the name of beauty. It was only in the eighteenth century that the heavy metal structure used in the previous centuries was replaced by another type, that was considered more ergonomic. It was made of materials such as whalebone, ivory and wood, but it was still very stiff and it blocked the movements while making breathing difficult. It was abandoned in the early 1900 due to the bohemian influence of Caresse Crosby and the growing amount of women in the labor market. Nevertheless, the corset experienced an incredible increase of popularity in the late' 80s and early '90s, where it became an accessory of transgression and a tool of seduction. Perfect to wear on New Year's Eve, it's more than ever a small fetish, an anachronistic reminder of past times, in a continuous transformation and acceptance of new concepts of femininity.
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“…a volte basta v credere; altre vol le cose più reali d mondo sono le c non si vedono…”
- The Polar Expr
60 Foto: Silvia Montis
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vedere per lte invece di questo cose che �
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61 Foto: Claudia Anatella
LIFEGREEN
Natale
La renna di Barbara Pisu
Qual è il più grande amico ed aiutante di Babbo Natale? Sono certa che lo sapete … Immaginate che i bambini in questo periodo pensano tanto a Babbo Natale ed i suoi doni, ma come può questo nonno grande, dalla barba bianca, arrivare sui camini delle case a consegnare i suoi regali? Ed ecco qui che è lecito pensare ad una sua preziosa assistente: la renna. Perlomeno così le riconosciamo la fatica che fa a trainare la slitta carica di doni. La renna appartenente alla famiglia dei cervidi, vive in luoghi in cui le temperature sono talmente basse da essere quasi insopportabili per noi umani. La sua difesa dal gelo è possedere uno spesso mantello per isolare il corpo; zampe larghe per permetterle di mantenere un buon equilibrio sulla neve; e infine corna ampie e ramificate che utilizza anche per scavare nella neve in cerca di cibo. Si nutre di erbe, muschi, licheni, cortecce di betulla e di salici. Le corna sono, soprattutto per i maschi, strumento di difesa. Anche se in realtà essi sono molto pacifici e davanti al pericolo preferiscono scappare, piuttosto che lottare. Un tempo la renna era presente in svariati paesi nordici come l'Irlanda, Scozia, Germania, Polonia, Russia del Nord, Mongolia, Cina del nord, Alaska, Canada e Groenlandia. Oggi la specie si è ridotta ad una piccola popolazione che vive in Scandinavia. Questo popolo, i Sami, dipendono quasi esclusivamente dalle renne: le utilizzano come mezzo di trasporto, bevono il loro latte, mangiano la loro carne, usano la pelle per
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fabbricare abiti e scarpe, e i tendini per cucire. Altra caratteristica di questo magnifico animale è il fatto che si lascia addomesticare facilmente anche se per i Sami non è propriamente così: essi lasciano vagare libere, le renne, nei territori da pascolo, seguendo i loro spostamenti e allestendo, di volta in volta, le loro tende tradizionali fatte di legno e riscaldate all’interno con i falò. La renna è anche protagonista di un famoso cartone animato… Chi ricorda "Rudolph naso rosso"? Inventato, molti anni fa, dal Signor Robert May, racconta la storia di una renna derisa dai suoi amici per via di un grosso naso rosso e lucido. La renna di nome Rudolph sogna di diventare una delle renne di Babbo Natale, ma i suoi compagni di giochi pensano che lui si vergognerebbe di prendere con sé una sorta di "semaforo". Ma è proprio per quella caratteristica ingombrante che Babbo Natale lo sceglie per guidare la mandria in una notte colma di nebbia. "Soltanto il suo naso rosso può illuminare la strada che porta ai bambini" pensa Babbo Natale. Per Rudolph è una fortuna e grazie a lui, i bimbi possono ricevere i loro regali. Quindi, che aspettate? Raccontatela ai vostri bimbi e se volete trascorrere una vacanza a bordo di una slitta trainati dalle renne o a trovare Babbo Natale per far sognare ancora i vostri piccoli.. non posso che consigliarvi di visitare la casa di Babbo Natale al circolo polare di Rovaniemi in Lapponia.
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63 Foto: Silvia Montis
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Speciale FILM DI NATALE
I classici da non perdere di Silvia Montis
Quante volte vi sarà capitato di cominciare a immergervi nella magica atmosfera del Natale grazie a un film, mandato in onda appositamente per rapire il cuore di grandi e piccini, per farci sognare e rendere quel giorno, tanto atteso, speciale e unico. A partire da Dicembre le pellicole cinematografiche si tingono di bianco, rosso e verde, di fiocchi di neve e di luci, di speranza, di amore e di rinascita. Ogni anno ci si prepara per il rituale prenatalizio: copertina, tisana fumante o cioccolata calda, fazzolettini e un bel film strappalacrime firmato Walt Disney oppure un classico e un fantasy mentre ci accingiamo a preparare l'albero e gli addobbi. Io e mio marito ogni anno, a partire da fine Novembre, cominciamo a canticchiare jingle bells e a scegliere il nostro repertorio di film per la sera, tramite streaming. Per noi non può esistere Natale perfetto senza Mary Poppins, Miracolo nella 34° strada, e altri classici, purché ci sia come sottofondo un omone con la barba bianca, luci e pacchetti o ancora un amore da salvare. Ma vediamo assieme cosa ci propone il cinema, o meglio, a cosa non possiamo rinunciare per emozionarci, scaldarci, e sentire nel profondo quella dolce melodia che sa di festa.
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A Christmas Carol All I want for Christmas Babbo bastardo Blizzard. Una renna per amico Bufera in paradiso Christmas Child Conciati per le feste Elf Ernest Saves Christmas Fantaghirò Fuga dal Natale Grinch Il bianco natale Il sergente e la signora La Bella e La Bestia: Un Magico Natale La marcia dei soldatini di legno La neve nel cuore La Storia di Babbo Natale La taverna dell’allegria La vita è meravigliosa Lo schiavo dell’oro Mamma ho perso l’aereo Mamma ho riperso l’aereo Meet Me in St. Louis Natale in affitto Natale nella 34a strada Ricorda quella notte Rudolph la renna dal naso rosso Santa Clause SOS fantasmi The Charlie Brown Christmas The Family Man The Nightmare Before Christmas The Polar Express Topolino e la magia del natale Topolino strepitoso natale Una lista di Natale Una poltrona per due Una promessa è una promessa Una Storia di natale Un magico Natale Uno sguardo dal cielo Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato
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Speciale FILM DI NATALE
Mary Poppins: 1964 In casa Banks regna grande confusione perché la governante dei due vivaci fratellini si è licenziata. Il padre si assume il compito di trovare una soluzione e fa pubblicare un annuncio sul "Times". Mentre una lunga fila di aspiranti attende di venir esaminata dal signor Banks, scende dal cielo una giovane donna, richiamata da una bizzarra richiesta dei due piccoli, che si presenta nella casa, sottopone la famiglia a varie domande e decide di metterli alla prova per una settimana, dopo di che deciderà se accettare o no il posto. Durante il periodo di prova, ai Banks capita ogni sorta di disavventura: il signor Banks viene persino licenziato. E ben presto la famiglia impara quale sia il giusto tono della quiete e della serenità: tutto si sistemerà nel migliore dei modi e Mary Poppins, con la sua incredibile magia, tornerà da dove è venuta. Il Piccolo Lord: 1980. Tratto dal classico romanzo per ragazzi di F. H. Burnett. Chi non conosce Cedric Errol, il bambino rimasto orfano di padre che vive con la madre! Un giorno, suo nonno, il Conte di Dorincourt, un burbero nobile che non ha mai conosciuto il nipote per via del cattivo rapporto con la nuora, invita Cedric a trasferirsi nel suo palazzo, cercando di dargli un’educazione adeguata per diventare, un giorno, il suo successore. Durante il suo soggiorno in Inghilterra, Cedric saprà trasformare l’animo freddo del nonno, facendolo diventare più altruista e buono con il prossimo. Miracolo nella 34esima strada: 1994. Il protagonista, che interpreta il ruolo di Babbo Natale ai magazzini Cole, ha una missione: riportare la fiducia e la gioia nel cuore della piccola Susan, la figlia della direttrice dei grandi magazzini, che non crede più a Babbo Natale e alla magia del Natale.
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C'è posta per te: 1998 Joe Fox e Kathleen Kelly vivono e lavorano a pochi isolati l'uno dall'altro, nell'Upper West Side di New York. Sotto gli pseudonimi rispettivamente di NY152 e Shopgirl, Joe e Kathleen entrano in corrispondenza tramite postale elettronica e si confidano umori e sensazioni, senza svelare la propria identità. Finché, ormai innamorati, Joe e Kathleen riescono finalmente ad incontrarsi. A Christmas Carol: 2009. Il Natale si avvicina e il vecchio Scrooge si ritrova ancora una volta ad inveire contro il suo sfortunato impiegato e l'affabile nipote. Ma quando i Fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro lo accompagnano nel viaggio attraverso i momenti piú importanti della sua vita, Scrooge dovrà aprire il suo cuore per rimediare agli anni in cui si è comportato male. Prima che sia troppo tardi. Lo schiaccianoci: 2011 Un classico senza tempo basato sulla favola scritta da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, divenuta poi un classico del balletto con le musiche di Čajkovskij. Il Natale di una bambina di nove anni, Mary si vivacizza con l'arrivo dello zio Albert che ha un regalo per lei: uno schiaccianoci magico, che prende vita e l'accompagna in un viaggio nel suo mondo fantastico fatto di fate, confetti e tanti giocattoli che si animano. Mary si accorge che questo regno è minacciato dal tirannico Re Topo e dalla perfida madre. Quando lo Schiaccianoci viene preso in ostaggio, Mary e i suoi nuovi amici giocattolo devono svelare il segreto del Re Topo per salvare lo Schiaccianoci e il suo regno.
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Speciale FILM DI NATALE
The Polar Express di Claudia Fois
“Allora, andiamo?” “Dove?” “Capperi, al Polo Nord, naturalmente! Questo è il Polar Express! In carrozzaaaaaaaa”. Dopo il lunghissimo pranzo Natalizio, quando ci si stabilisce nel divano a fianco al camino acceso, le castagne che iniziano a scoppiettare, è lì che inizia la vera magia del Natale. Pronti o non pronti, si parte! Andremo in viaggio verso Babbo Natale.
“Se fossi in te, salirei senza indugio a bordo”. Siamo sul treno magico che ci porterà al Polo Nord. Tranquillo non sarai solo, c’è già qualcuno sui vagoni. Non è meraviglioso? Arriva il controllore, tutti ai propri posti. Lo so, stai già pensando, “ma io non ho nessun biglietto”. Ne sei proprio sicuro?
“Guarda in
tasca. Guarda nell’altra tasca”. Eccolo!
Questo sarà un lungo viaggio, le sorprese non mancheranno.
“Attenzione prego, c’è qualche passeggero del Polar Express che ha bisogno di un rinfresco?” La musica parte, mentre una squadra di 8 camerieri da inizio ad una danza dall’atmosfera golosa, nel vagone principale. Tovaglie bianche sul tavolino di ogni passeggero, grandi tazze e cucchiaini svolazzanti. Ecco che arriva
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lo chef, un tipino snello e alto, che spinge al centro vagone un carrello con sopra una macchina che distribuisce cioccolata calda. Ed in meno di un minuto, siete tutti serviti. Ovviamente è previsto il bis. C’è una tabella di marcia molto rigida da rispettare e non possiamo arrivare in ritardo. Gli imprevisti non mancano, ecco in lontananza un gregge di un milione di renne fermo proprio sulle rotaie. Niente paura, il capotreno troverà una soluzione.
“Problema risolto. Sempre avanti lentooo”. Siamo sul ponte che ci condurrà a destinazione, si vedono già le prime luci della città in lontananza. Il capotreno annuncia che questa sarà l’ultima fermata. Cinque minuti in anticipo. E' fatta! Il paese è ricoperto dalla neve e le case sono tutte illuminate. Sembrano tutti svegli, ma non si vede nessuno, nemmeno un
“ A radunarsi al centro della città. Dove Babbo Natale consegnerà il primo dono di Natale. Egli sceglierà uno di voi”. elfo. Ma dove sono?
Il Polar Express termina la sua corsa nella piazza stracolma di elfi, saranno milioni. Dinnanzi ad un maestoso albero natalizio. Tutti in fila, si scende! E’ quasi mezzanotte. La magia si sta per compiere. Accompagnate da una danza, avanzano le renne e Babbo Natale. Sentite quel suono? Quel tintinnio. E’ il suono delle campanelline, è il suono dello spirito del Natale. Ma solo se ci credi, solo così potrai sentirlo.
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“Ma ricorda, il vero spirito del Natale, alberga nel tuo cuore”. - Polar Express è un film del 2004 diretto da Robert Zemeckis -
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Šhttp://www.ireland.com/campaign/normal-campaign/2014/nyf
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Natale MERCATINI
Un Natale magico
Desiderate trascorrere un Natale indimenticabile? Il Santa Claus Village è il posto che fa per voi! Situato a circa 8 km da Rovaniemi (Finlandia), questo parco tematico è noto in tutto il mondo come la residenza ufficiale di Babbo Natale, il quale vi trascorre tutto l'anno prendendosi cura del benessere dei bambini e diffondendo un messaggio di amore e buona volontà, tipico dello spirito natalizio. Il Santa Claus Village offre attività davvero per tutti i gusti: potete scegliere tra escursioni in slitte trainate da husky, safari in motoslitta, escursioni con le renne, visite al mondo fatato sotterraneo di Santa Park, visite allo Snowman World (“Terra del pupazzo di neve”) e molto altro ancora. È inoltre possibile assaggiare i buonissimi piatti tradizionali e fare shopping presso i numerosi negozi di articoli da regalo e i punti vendita dei laboratori locali. Un'esperienza da non perdere! Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.santaclausvillage.info/it http:// www.santaclausvillage.info/.../ attivita-organizzate
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EVENTI
a cura di Flavia Di Luzio
A magical Christmas
Do you want to spend an unforgettable Christmas? The Santa Claus Village is the right place for you! Located about 8 km from Rovaniemi (Finland), this theme park is known worldwide as the official residence of Santa Claus, who spends here the whole year taking care of the well-being of children and spreading a message of love and good will in the real spirit of Christmas. The Santa Claus Village offers activities for all tastes: you can choose among husky dog and reindeer sleigh rides, snowmobile safaris, visits to the fairy underground world of Santa Park, visits to the Snowman World and much more. In addition, you can taste delicious typical dishes and go shopping at the many gift shops and local factory outlets. An experience not to be missed! For further information, http://www.santaclausvillage.info http://www.santaclausvillage.info/ services/activity-services
visit:
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Natale MERCATINI
The Christmas market at the Norsk Folkemuseum (Norwegian Folk Museum), that will be held in Oslo on December 6, 7, 13 and 14, is an unmissable event both for tourists and locals. Here you'll have the opportunity to visit more than 100 stalls and buy knick knacks, fabrics and typical products; furthermore, the interior spaces of the museum, specially adorned with Christmas decorations, will show how Norwegians from every part of the country have celebrated Christmas through the years. Finally don't forget to stop by Gamlebyen (Old Town) and the workshop situated therein, well-known for ceramics and silverware, and the café, where you can enjoy a great coffee and tasty gingerbread cookies. For further information, visit: http://www.visitnorway.com/uk/ product/?pid=211125 http://www.norskfolkemuseum.no/ en
Il mercato di Natale del Norsk Folkemuseum (Museo del Folklore Norvegese), che si terrà a Oslo nei giorni 6, 7, 13 e 14 dicembre, è un appuntamento imperdibile sia per i turisti che per gli abitanti del posto. Qui potrete visitare più di 100 bancarelle e acquistare oggettistica, stoffe e prodotti tipici; inoltre i salotti del museo, appositamente decorati con motivi natalizi, raffigureranno come si festeggiava tradizionalmente il Natale nelle diverse regioni della Norvegia. Infine non dimenticate di fare un salto alla bottega della Gamlebyen (Città Vecchia), rinomata per ceramiche e argenteria, e alla caffetteria, dove avrete modo di gustare un ottimo caffè e deliziosi biscotti pepati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.visitnorway.com/it/ prodotto/?pid=211125 http://www.norskfolkemuseum.no/ en
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EVENTI
a cura di Flavia Di Luzio
Are you up for Holland and Christmas traditions? Maastricht is waiting for you! In the context of the "Magical Maastricht" initiative, that will be held until December 30, the streets and squares of this lively and friendly city will be interconnected by a spectacular lighting that will help to create the special Christmas atmosphere. In the central Vrijthof square you'll find not only many stalls, but also a great ice rink. Don't forget to taste the excellent "glühwein" ("mulled wine") and visit the picturesque Jekerkwartier district! For further information, visit: http://www.holland.com/.../ maastricht-christmasmarket.htm
Voglia di Olanda e tradizioni natalizie? Maastricht vi aspetta! Nell'ambito dell'iniziativa “Magica Maastricht”, in programma fino al 30 dicembre, le strade e le piazze di questa città vivace e accogliente verranno collegate tra loro mediante un'illuminazione spettacolare che contribuirà a creare la speciale atmosfera del Natale. Nella centralissima piazza Vrijthof troverete non solo numerose bancarelle ma anche una bella pista di pattinaggio sul ghiaccio. Non dimenticate di assaggiare il buonissimo “glühwein” (“vin brulé”) e di visitare il pittoresco quartiere di Jekerkwartier! Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.holland.com/.../ mercato-di-natale-di...
If you want to enjoy a wonderful experience, you must absolutely visit Sweden by December 13, when the popular feast of St. Lucy, also known as the "queen of light", is celebrated. In every city and town thousands of little girls and young women, all dressed in white, take part in the celebrations wearing a wreath of glowing candles in their hair, while little boys, dressed as gingerbread men and elves, solemnly walk in procession giving out saffron buns and singing traditional melodies. So what are you waiting for? Immerse yourselves in a magical atmosphere! You won't regret it! For further information, visit: http://www.visitsweden.com/.../ A-traditional-Swedish...
Se desiderate vivere un'esperienza fantastica dovete assolutamente recarvi in Svezia entro il 13 dicembre, quando ricorre la famosa festa di Santa Lucia, nota anche come “regina della luce”. In tutte le città e i paesi migliaia di bambine e ragazze vestite di bianco prendono parte alle celebrazioni indossando una corona di candele scintillanti, mentre i bambini, mascherati come omini di marzapane e folletti, sfilano in una solenne processione offrendo dolci allo zafferano e intonando canti tradizionali. Cosa aspettate a immergervi in un'atmosfera magica? Non ve ne pentirete! Per ulteriori informazioni, visitare: http:// www.visitsweden.com/.../natalee-santa-lucia-in...
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Three days of music, performances, art and fine food: this is NYF Festival, that will be held in Dublin from December 30 to January 1! The event includes DJ sets and pop -up sessions not only in cafés and restaurants scattered all over the city, but also in spectacular locations, such as College Green, Christ Church Cathedral and Meeting House Square in Temple Bar; furthermore, remember to visit the unmissable Food Village, located in the old castle. On New Year's Eve you'll have the opportunity to enjoy the wonderful colours of the "People's Procession of Light" and see Dublin's iconic landmarks come alive with 3D activations during the "Luminosity" event . Highly recommended!
Are you planning to spend the Christmas season in Estonia? Don't miss the Tallinna Jõuluturg (Tallinn Christmas market), that will be held in the capital until January 10! The market, thanks to the fantastic location (Raekoja plats, one of the most beautiful squares in the Old Town), the white snow and the presence of a huge Christmas tree that dominates the numerous stalls, will make you feel like you're in a fairy tale! For further information, visit: http://www.visitestonia.com/ en/tallinn-christmas-market http:// www.christmasmarket.ee/eng
For further information, visit: http://www.ireland.com/campaign/ normal-campaign/2014/nyf
Tre giorni di musica, spettacoli, arte e gastronomia: ecco a voi l'NYF Festival, che si terrà a Dublino dal 30 dicembre al 1° gennaio! Saranno presenti DJ set e session improvvisate non solo in caffè e ristoranti sparsi per la città ma anche in luoghi suggestivi come il College Green, la Christ Church Cathedral e la Meeting House Square nel Temple Bar; inoltre, presso l'antico castello, sarà presente l'imperdibile Food Village. A Capodanno potrete ammirare gli splendidi colori della parata “People's Procession of Light” e vedere i simboli iconici di Dublino prender vita con attivazioni 3D nel corso dell'evento “Luminosity”. Consigliatissimo! Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.ireland.com/.../ campaign/normal-campaign/2014/ nyf
State progettando una vacanza natalizia in Estonia? Non perdete il Tallinna Jõuluturg (Mercatino di Natale di Tallinn), che si terrà nella capitale fino al 10 gennaio! Il mercatino, grazie alla fantastica ubicazione (Raekoja plats, una delle più belle piazze della Città Vecchia), al candore della neve e alla presenza di un albero di Natale imponente che domina sulle numerosissime bancarelle, vi farà sentire come in una fiaba! Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.natalemercatini.it/mercatino-dinatale-di... http:// www.christmasmarket.ee/eng
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Collaborando con Passione Lettura
LIBRI
La Montagna dell’Affido Recensione
Cari lettori, questo mese vi proponiamo un libro che si candida come perfetto regalo di Natale: "La Montagna dell’Affido", scritto da Riccardo Ripoli, i cui proventi della vendita saranno devoluti alla di lui associazione, “Amici della Zizzi”. Calzare scarponcini ben stretti alla caviglia. Con lo sguardo rivolto verso l’alto, quando i piedi poggiano ancora sulla base, già pregustare l’aria rarefatta che riempirà i polmoni, una volta giunti sulla vetta. Prepararsi ad affrontare un percorso difficile: bisogna essere avvezzi alle mani scalfite, alla stanchezza delle membra, al peso dello zaino che grava sulle spalle ricurve. E, infine, ritrovarsi a compiere gli ultimi tratti in salita quasi in volo, con l’euforia della vittoria e solo il ricordo della fatica della scalata. La montagna è metafora di ogni vita, an-
di Emma Fenu che di quella di chi la percorre per tendere una mano, per salvare o essere salvato. “La Montagna dell'Affido” è un libro intenso, che raccoglie le storie vere di alcuni bambini e ragazzi di cui Riccardo Ripoli, l'autore, si è preso cura. Anche la lettura può essere impervia come una scalata, e queste pagine vi gettano il guanto della sfida. Accettatelo. Sentirete le voci dei più piccoli, anche quando non saranno loro a raccontare in prima persona, ma, in loro vece, coloro che li amano e che ne detergono le ferite ancora sanguinanti. Sentirete le loro voci che narrano una vita segnata dall’assenza di amore e dall’oscura presenza della violenza, della fame, della povertà e di un dolore senza nome, perché neppure si è in grado di definirlo, il dolore, da bambini. Sentirete il suono della parola affido, e lo assocerete al pianto e all’ira incontenibile di una madre e di un padre biologico, all’attenzione di un assistente sociale, al calore di camere luminose e pulite, di tavole imbandite, di corridoi in cui non si cammina, ma si corre e si salta. Non sentirete accuse senza appello verso genitori che non sanno essere tali, se non nel cuore dei propri figli. Figli che, se pur ancora ragazzi, sanno perdonare, sanno coltivare la dolcezza del ricordo, sanno
https://www.facebook.com/montagna.affido? fref=ts tratto da: http://www.passionelettura.it/…/montagnadellaffido-riccar…/
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accogliere con un sorriso chi ha scalato le pareti ripide del loro cuore, per diventare “mamma” e “papà”, per sempre. Per sempre. Anche quando le porte della casa dell’affido si chiuderanno e si riapriranno quelle della famiglia d’origine, nessuno potrà dimenticare di essere stato preso per mano, reciprocamente, lungo un viaggio che prevede, come ogni percorso che si rispetti, il ritorno e, al contempo, un nuovo inizio. Le sentirete vicine, queste voci, come se provenissero dalla porta accanto. Non pensiate, infatti, che la vostra realtà quotidiana sia scevra da montagne, se pur celate dalla nebbia impenetrabile dell’indifferenza. Riccardo Ripoli, lo scalatore che vi invita a seguirlo lungo la Montagna dell’Affido, non offre immagini consolatorie e non promette, con baldanza, solo gioia e successo, ma contempla l’amaro sapore della caduta e il conseguente sforzo di risalita che ne consegue. Infatti, anche se si incappa in un sentiero sbagliato, perché la mappa non è inclusa nel pacchetto, bisogna avere il coraggio di fermarsi, di cercare riparo per la notte, senza dimenticarsi di volgere gli occhi in alto, per contemplare la bellezza del manto stellato che ci sovrasta. Bisogna assaporare, intensamente, anche il viaggio, bisogna imparare a dare importanza ad ogni passo, perché è una manciata di centimetri in più in direzione della meta, qualunque sia la vetta a cui aspiriamo. “La Montagna dell’Affido” è un libro per scalatori indomiti, sappiatelo. E’ scritto per chi vuole essere compagno di strada dell’autore; ma anche per chi vuole crescere i propri figli con consapevole coraggio; per chi, ogni mattina, si siede dietro una cattedra e osserva, dal basso, un paesaggio di colline, catene montuose e cime innevate, alcune apparentemente irraggiungibili; per chi è un adulto e non finge di non udire voci e richieste.
Foto: Silvia Montis
“La lotta che conduce verso le cime basta a riempire il cuore di un uomo”. Albert Camus
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LA MAIL DOVE POTER INVIARE LE LETTERE nordiclifestyle.magazine@gmail.com LA PAGINA FACEBOOK DOVE PUOI SEGUIRCI www.facebook.com/NordicLifestyleMagazine
Salve Nordic Lifestyle Magazine, mi piace il vostro stile e gli argomenti che trattate, vi seguo con grande interesse... Ho una paginetta che tratta l'handmade condiviso, nessun fine commerciale, e mi farebbe piacere avere una vostra opinione... Roberta Grazie Roberta per l'affetto che ci trasmetti, andremo sicuramente a visitare la tua pagina. La Redazione Ciao cara Roberta, sono Silvia di Nordic Lifestyle Magazine. Ho visto la tua pagina handmade, complimenti per le tue belle creazioni. Riguardo i consigli che hai chiesto posso darti alcune dritte. La prima è di natura tecnica, per far trovare meglio la tua pagina dai motori di ricerca, vai in impostazioni della pagina e scegli di mettere nel link il nome da te scelto. Ora infatti risulta essere un codice misto difficilmente elaborato da google... tu puoi decidere di mettere direttamente un link personalizzato. Per quanto riguarda invece la parte grafica, un solo consiglio, cura le immagini, rendile accattivanti e venderai molto più facilmente. No, non bisogna essere per forza fotografe esperte, con i programmi di oggi puoi aggiustare luci e contrasti o creare effetti Vintage che, credimi, verranno apprezzati tantissimo. La pagina è molto bella, ben seguita e con una buona quantità di fan, le tue creazioni poi sono bellissime. Ti auguro un buon proseguimento e se vorrai, noi saremo lieti di appoggiare il tuo lavoro. Un saluto. Silvia
Grazie Silvia! Farò tesoro dei tuoi consigli. Rinnovo i complimenti per il vostro lavoro. 80
Roberta
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Foto: Silvia Montis
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"Una grande fotografia è la piena espressione di ciò che si sente su ciò che viene fotografato, nel senso più profondo, ed è quindi una vera espressione di ciò che si sente sulla vita nella sua interezza" (Ansel Adams)
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“Il mondo in una foto” è un gruppo nato su facebook, fondato da Silvia Montis e amministrato da Claudia Fois, a cui aderiscono fotografi e fotoamatori da tutta Italia e non solo. In questo spazio virtuale si condividono scorci del proprio mondo, della vita, dei sentimenti e delle emozioni che attraverso la fotografia prendono il volo. Non ha nessuna pretesa di tipo professionale o di riconoscimento e la gran parte degli iscritti sono appassionati che si dilettano e condividono i propri scatti liberamente. Da questa condivisione e bellissimo scambio è nata l’idea di portare, con il permesso dei proprietari e la scelte personale e indiscutibile dalla redazione, le foto del gruppo nel magazine Nordic Lifestyle. Creando così una galleria fotografica mensile a tema.
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Fotografie di Frida Bertolini
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Volete partecipare alla Photo Gallery mensile di Nordic Lifestyle? Iscrivetevi al gruppo IL MONDO IN UNA FOTO www.facebook.com/ groups/ Ilmondoinunafoto Leggete il regolamento e postate le foto, seguendo il tema proposto di volta in volta. Ricordate di scrivere, come titolo, “una foto per il magazine”, poichè questo ci consentirà di inserire le foto selezionate.
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Fotografie di Giulietta Luise
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Photo Gallery "Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicitĂ di questa persona durante le ore che egli passa sotto il vostro tetto." (Anthelme Brillat-Savarin)
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Photo Gallery Fotografie di Francesca Lentis
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Fotografie di Francesca Lentis
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Photo Gallery “Credo invece che le cose più importanti delle tua vita saranno le coccole che hai fatto e ricevuto, le notti passate a fantasticare sotto le stelle, le volte che ti sei rotolato nella neve, le prima gocce di pioggia estiva che hai catturato con la lingua e i momenti in cui qualcuno di veramente speciale ti ha sussurrato " Ti amo". Non sprecare il presente a preoccuparti del futuro. Arriverà presto, te lo prometto. Nel frattempo, su la testa, infilati le scarpe e segui il tuo cuore fino in capo al mondo. E mentre cammini, ricorda sempre che ogni giorno è un dono prezioso: se riesci a godertelo per quello che è e a coglierne il meglio, che tu ci creda o no ti aspetta un altro straordinario regalo: Domani”. (tratto da "coccoliamoci" di Braidley Trevor Greive ) 91
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Fotografie di Simona Steri
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Fotografia di Francesca Cuzzocrea
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Fotografia di Claudia Anatella
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Tutti i diritti riservati Š Foto sfondo by Silvia Montis