Nordic Lifestyle Magazine - Giugno 2015

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MAGAZINE

2015

speciale Nordic VIAGGI

ART PHOTO

Green

INTERIOR DESIGN

STYLE

FASHION

VINTAGE FOLKLORE SHABBY CHIC HANDMADE COUNTRY FOOD GREEN ARCHITETTURA CULTURA EVENTI LIBRI


SITO WEB http://nordiclifestyle.wix.com/nlmagazine MAGAZINE http://issuu.com/nordic_lifestyle FACEBOOK www.facebook.com/NordicLifestyleMagazine

© Copyright Tutte le fotografie presenti nel magazine, di cui non verrà citato il nome dell’autore, sono immagini tratte dal web. Le foto realizzate dalla redazione e quelle date in concessione da terzi al nostro Magazine, sono coperte da Copyright, pertanto ogni utilizzo è vietato, se non con il consenso della redazione o del proprietario dello scatto. Mensile illustrato sullo stile di vita scandinavo. Una finestra sul mondo nordico, visto e interpretata da una redazione di Italiani. Nordic Lifestyle Magazine è una pubblicazione visibile gratuitamente, sul portale ISSUU

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Layout:  

Claudia Fois Silvia Montis

Editing Inglese:   

Antonio Coni Flavia di Luzio Anna Canopoli


NLM 06/15

LA REDAZIONE BACKSTAGE EDITORIALE

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VIAGGI 

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MITI E LEGGENDE 

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Una casa che si veste di verde

MUSICA 

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Zuppa di piselli ærter med løg og bacon

INTERIOR DESIGN 

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La raccolta dei piselli e tanto altro...

RICETTA  

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La principessa sul pisello

LIFEGREEN 

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Diario di bordo. Le sette sorelle e il pretendente

LETTERATURA 

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La Norvegia dei Fiordi

In una notte di mezza estate

ARTE E DESIGN 

La Biennale di Venezia

CURIOSITA’ LINGUISTICHE  Il Norvegese in pillole EVENTI PHOTO GALLERY

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La redazione... Caporedattrice Silvia Montis “Il mio nome d’arte è Sylvié. Ho 40 anni, sposata, nata in Brianza ma di origini sarde, vissuta in diverse parti d’Italia. Sono cresciuta in Sardegna, dove ho trascorso tutta la mia infanzia e adolescenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cagliari, ho frequentato corsi specialistici a Firenze e Treviso, nel ramo della grafica pubblicitaria. Negli anni ho maturato diverse esperienze nel campo pubblicitario, nell’arte, nell’editoria e nel commercio. Da tempo mi occupo di Creative Solutions, idee e soluzioni creative per privati e per il business (http://facebook.com/sylviestagingcreativesolutions). Dedico il mio tempo libero a un progetto legato al vintage e al riciclo, in un laboratorio itinerante, Jana Old Style, dove nascono idee, cambio destinazione d’uso e collezionismo di antichi cimeli dallo stile Rétro, Country e Shabby (http:// facebook.com/janaoldstyle). Sono una persona sensibile, aperta, sognatrice e molto testarda ma fondamentalmente dolce. Amo i contrasti e spesso questi emergono nella mia dualità di “romanticismo fantasy” e “gothic mood”. Questo è ciò che sono: una creativa poliedrica, una che abbraccia la vita, pienamente, con tutte le sue infinite sfumature. Mi piace leggere, amo fotografare, dipingere, scrivere e cucinare. Sono appassionata di culture nordiche e celtiche, da anni studio tradizioni e culti che hanno legami con il paganesimo e cristianesimo, analizzando le numerose similitudini culturali tra il Nord Europa e la Sardegna. Su tali argomenti ho pubblicato un romanzo nel 2012 (http://facebook.com/laprofeziadellunistizio). Sono una ragazza con la “valigia in mano”, dai miei viaggi cerco sempre di trarre insegnamento, aprire la mente e farmi ispirare. Da qualche anno vivo a Copenhagen con mio marito. Una città che ho amato dal primo giorno. Da questa esperienza, e dopo l’incontro di persone splendide che hanno creduto nel mio grade sogno, è nato a Gennaio 2014 il progetto editoriale Nordic Lifestyle Magazine, l’attuale rivista online gratuita che dirigo, lavorando fianco a fianco con un meraviglioso staff.

Viceredattore Antonio Coni “Nato nel 1987, sono uno studente con la passione per il mondo nordic in tutte le sue sfaccettature. Da quasi due anni vivo in Danimarca, prima nella capitale, Copenhagen, e da qualche mese un po’ più ad ovest dell’isola della Selandia. Studio economia e informatica e a gran fatica la lingua danese che, nonostante sia una lingua fantastica, non è proprio la più semplice del mondo. Il mio tempo libero lo dedico al relax fisico e spirituale, allo sport, alla pesca, alle uscite con gli amici, alla lettura e alle lunghe passeggiate immerso nella natura che mi circonda e che, nonostante i chilometri e la differenza di clima, non mi fa sentire tanto lontano dalla mia amata terra, la Sardegna”. Claudia Fois “Nata nel 1982, vivo in Sardegna, mi piace viaggiare e tutto ciò che esprime creatività e spontaneità, la fotografia e la grafica. Fotografare è il mio modo di catturare un istante che non avrà più luogo... Appassionata di saponi naturali, porto avanti un mio laboratorio di prodotti per il corpo realizzati artigianalmente www.facebook.com/dejanalab ”.

Flavia Di Luzio “Nata nel 1985 a Chieti e cresciuta a Pescara, ho conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna, specializzandomi poi in lingua finlandese e nell’insegnamento della lingua e della cultura italiane a stranieri. Attualmente lavoro come traduttrice freelance, faccio parte della redazione del sito www.bifrost.it e collaboro con le case editrici www.vocifuoriscena.it e www.liberiter.it Nel tempo libero mi piace uscire con gli amici, ascoltare musica, andare al cinema, leggere e disegnare. Amo gli animali, la natura, credo molto nell’attivismo e nel volontariato”.

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Barbara Piras “Nata nel 1976, vivo e lavoro in Sardegna, vicino Cagliari. Sono una persona solare, semplice e sensibile. Ho lavorato per anni nel settore immobiliare. Amo fare lunghe passeggiate immersa nella natura, mi dedico alla cucina, amo fare torte, mi piace godermi il mare e il sole della mia amata terra, adoro stare in compagnia degli amici e della famiglia. Mi piace aiutare gli altri, in questo sono molto portata e sto frequentando un tirocinio per assistente domiciliare. Il mio sogno nel cassetto? Fare il cammino di Santiago e andare in Messico. Amo la natura, gli animali, leggere e gustarmi le cose semplici della vita”.

Simona Lasi “Nata nel 1979, vivo e lavoro in Sardegna. Niente a che fare con le mie passioni. Amo il vintage, gli anni 50, i pois, il pizzo, e tutto ciò che a che fare con ago, filo, bottoni e stoffe, e, soprattutto, adoro cucinare per chi amo. Sono lieta di poter collaborare con Nordic Lifestyle Magazine”. Questo è il mio blog: conlefarfallenellostomaco.blogspot.com

Francesca Lentis “Nata nel 1976, vivo in Sardegna. Amo la natura, la vita all'aria aperta, le lunghe passeggiate in montagna e prendermi cura del mio orto. Il mio stile è tutto ciò che ricorda i tempi passati, le tazze da tè di una volta, un libro dalle pagina ingiallite, una vecchia cassapanca. Adoro cucinare e creare sempre nuove ricette che potete trovare su https://www.facebook.com/crudoecottodifrancescalentis Una mia recente passione è la fotografia, potete trovare qualche mio scatto su https://www.facebook.com/photographybyfrancescalentis ”.

Ida De Santo “Nata nel 1983, vivo in Calabria. Sono laureata in conservazione del patrimonio artistico ma non mi occupo di questo. Sono mamma e moglie a tempo pieno. Sono una nostalgica sognatrice che crede ancora alle favole a lieto fine, una dama d'altri tempi che si emoziona davanti ad un tramonto. Cosa amo? La mia dolce metà e il sorriso della mia bambina, baciarle i piedini, sorseggiare una tazza di tea davanti al caminetto leggendo un libro, il profumo di una torta in forno, un mazzo di rose sul tavolo, il profumo della lavanda, un centrino all'uncinetto. Mi emozionano le piccole cose Mi piace scattare fotografie, spesso anche solo col pensiero, archiviare immagini e idee creative dal web, organizzare feste a tema www.facebook.com/IlPettirossoAPois - https://festedidama.wordpress.com/. “

Francesca Cuzzocrea “Nata nel 1982 e cresciuta a Torino. Dopo una serie di studi pedagogici oggi lavoro come educatrice part time. Vivo la mia vita con molta intensità, non sto mai ferma, la mia mente è in continuo fermento sempre alla ricerca di ispirazioni creative da seguire in periodi colorati della mia vita: cucina, design, viaggi, lettura, scrittura. Ogni passione è un colore. Amo la vita e cerco di assaporarne ogni istante, di scorgerne i segnali nascosti: le persone che incontriamo sul nostro cammino, i luoghi che visitiamo… Nulla è per caso. Basta solo saperlo vedere. Potete trovarmi nel mio blog personale: http://iomiarrangioetu.blogspot.it/ “

Anna Canopoli “Nata nel 1984, vivo in Sardegna dove studio Lingue e Letterature straniere. Amo la natura e la pesca sportiva, adoro stare a contatto col mare e lo rispetto in ogni suo aspetto. Lavoro come baby-sitter nella mia città, dai bambini prendo spunto e energie positive. Quando ho un po' di tempo libero parto all'avventura di nuove città e paesaggi. Ultimamente, impegnata con un socio in un attività di personal gifter www.facebook.com/ toogiftsassari “.

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Foto: Carolina Galleri

B&B Il Faro, dove l’attenzione al cliente e il rispetto per la natura s’intrecciano con armonia.

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Crescendo impari che il caffè al ma che bastano

le note di una c

le sensazioni di un libro dai co che bastano gli aromi di una cucina, la

che basta il muso del tuo gatto o d E impari che la felicità è fatta di

emo

di piccole esplosioni che in sord che

le stelle ti possono com

occhi, e impari che un campo di gi che

il profumo della primav

e che sederti a leggere all'ombr Impari quanto sia bella e grand 8

(Richard Bach)


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attino è un piccolo rituale di felicità,

canzone,

olori che scaldano il cuore, poesia dei pittori della felicità,

del tuo cane.

ozioni in punta di piedi,

dina allargano il cuore,

mmuovere

e il sole far brillare gli

irasoli sa illuminarti il volto,

vera ti sveglia dall'inverno,

ra di un albero libera i pensieri. diosa la semplicità. 9


Ci sono persone speciali

che sanno dart

anche se hanno pi첫 paura d

(A. Curnetta)

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ti il coraggio,

di te...

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Due anni fa arrivai in questa bellissima terra nordica dove ora vivo, proprio a Giu-

gno. Con gli occhi di una mediterranea, abituata a temperature estive torride e spesso afose, fui subito catapultata in un eden verde dall'aria frizzante. Qui si era appena concluso il ciclo primaverile e il sole cominciava solo allora a regalare i suo primi raggi caldi, il cui tepore mi ricordava la primavera. Avevo infatti lasciato i campi arsi e i prati ingialliti della mia Sardegna e quando atterrai in Danimarca fu amore a prima vista.

Il verde era ovunque, in mille sfumature diverse. Fu come entrare in una fiaba scritta da Andersen, ormai il mio autore danese preferito, in cui la natura fa spesso da sfondo. Verde, proprio come i piselli tanto amati dai danesi e che l’autore inserì persino in un suo racconto. Verde, come i giardini e i parchi che in questo mese sono rigogliosi e accolgono feste, grigliate, passeggiate e concerti all'aperto. A giugno tutto il nord Europa si ravviva e diventa meta ambita per il turismo: le navi da crociera conducono i visitatori verso le più belle località scandinave, passando per suggestivi fiordi e mostrando paesaggi incantati. L’estate è finalmente arrivata e con essa una nuova magia nell'aria.

di Silvia Montis

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Two years ago, in June, I arrived in this beautiful northern land where I live now. With the eyes of a Mediterranean, accustomed to scorching summer temperatures and often sultry, I was immediately catapulted into a green paradise with crispy air. Here, the cycle of spring was just completed and, from then, the sun began to give us its first warm rays, whose warmth reminded me of spring. I had in fact just left Sardinia, with its dry fields and yellow meadows, and when I landed in Denmark it was love at first sight. The green was everywhere, in a thousand different shades. It was like stepping into a fairy tale written by Andersen, my favourite Danish author so far, in which nature is often a backdrop. Green, just like the peas loved by the Danes and mentioned in one of Andersen´s most famous fairy tales. Green, like the gardens and parks that in this month are ready to welcome parties, grill parties, long walks and outdoor concerts. In June, Northern Europe suddenly wakes up and becomes a popular destination for tourism: cruise ships take visitors to the most beautiful Scandinavian landscapes, through picturesque fjords. Summer is finally here and with it a new magic in the air.

Traduzione a cura di Antonio Coni


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Foto: Silvia Montis

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Nordic Green

VIAGGI Fotografie: Flavia Di Luzio

di Francesca Cuzzocrea

Con l'estate alle porte la Norvegia si spoglia del suo pesante mantello ghiacciato per indossare vesti dai colori brillanti. I verdi delle foreste e i blu dell'oceano non vi sembreranno mai così intensi e palpitanti di vita. Vogliamo parlare dei suoi fiordi? I fiordi sono insenature marine a forma di U, nelle quali un tempo si estendeFrognerparken, Oslo vano profondi ghiacciai sotto il livello del mare, che poi si sono ritirati. Le pareti dei fiordi sono ripide e scoscese ma spesso ricoperte di foreste. La profondità delle acque ne rende possibile la navigazione, per questo motivo la crociera rimane una delle modalità preferite di viaggio in questa meta così suggestiva. Il periodo migliore per visitare questi luoghi magici è l'estate, da giugno ad agosto. Si consiglia comunque un abbigliamento a strati: portate sempre con voi un maglioncino più pesante, una giacca a vento, ombrello e scarpe comode.

Tra i fiordi più conosciuti, troviamo:

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Frognerparken, Oslo

1. Geirangerfjord: con le sue cascate delle sette sorelle, del pretendente e del velo della sposa, fa parte del patrimonio dell'Unesco. 2. Sognefjord: il secondo al mondo per lunghezza e il più profondo della Norvegia con i suoi 1.308 metri. 3. Hardangerfjord: terzo al mondo per lunghezza, tra maggio e giugno i frutteti delle sue coste fioriscono, dando vita ad un paesaggio eccezionale.


NLM 06/15 Tra le tipiche tappe da crociera, segnaliamo: 1. Bergen: per la sua posizione tra il Sognefjord e l'Hardangerfjord, è denominata la Porta dei Fiordi. Capitale della Norvegia prima di Oslo, oggi è la seconda città più popolata. In passato era considerata un punto strategico per il commercio ittico tra il Nord Europa e l'estero. Ancora oggi Bryggen, il suo caratteristico quartiere anseatico, considerato Patrimonio dell'Umanità, è una delle attrattive principali della città. Non mancate di visitare il pittoresco Mercato del Pesce e di prendere la famosa funicolare Fløibanen, che vi porterà in cima al monte Fløyen (320 metri s.l.m.), dove potrete ammirare la città, i fiordi e il mare dall'alto. 2. Flam: è una piccola cittadina posizionata all'interno dell'Aurlandsfjord, un braccio del Sognefjord. Qui potrete trascorrere qualche ora in escursione in kayak o in gommone, ma non potete assolutamente perdervi il giro sulla Flåmsbana, la Ferrovia di Flam, che collega la città a Bergen per circa 20 chilometri totali di percorso, durante il quale potrete assaporare scorci di paesaggi davvero unici. 3. Geiranger: meta obbligata per visitare il bellissimo Geraingerfjord. Qui tutti gli amanti dello sport e dell'aria aperta, potranno scegliere tra numerose attività che consentiranno di godere appieno del paesaggio incantato del fiordo, dalle brevi camminate a percorsi per professionisti, dalla pesca al rafting. 4. Oslo: non può mancare una tappa nella capitale norvegese dove, ogni dicembre, viene consegnato il Nobel per la Pace. Non scordate di visitare il Museo delle navi Vichinghe e la Galleria Nazionale, che ospita anche il famoso quadro "L'urlo" del norvegese Munch.

Holmenkollen, Oslo Penisola di Bygdøy vista dal porto di Oslo Continua… >>

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Nordic Green

VIAGGI

Vista dal porto di Oslo

I prezzi da catalogo possono essere anche convenienti, ma a questi si devono aggiungere una serie di extra non conteggiati, inoltre le escursioni possono partire dalle 40 euro fino a superare le 150 euro. Consiglio: prima di partire valutate nella vostra agenzia dei pacchetti escursioni che potrebbero farvi risparmiare un po', oppure studiate bene il vostro itinerario e la durata delle soste e prenotate direttamente da casa le visite ai musei, giri in battello o in treno. Insomma viaggio organizzato ma le tappe su terra ferma in fai da te!

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Karl Johans gate


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Frognerparken, Oslo

Fotografie: Flavia Di Luzio

Parco della fortezza di Akershus, Oslo

Sul sito www.dfdsseaways.it potrete prenotare una romantica minicrociera di due notti da Oslo a Copenaghen. Un'occasione unica per non perdere la visita di un'altra splendida capitale nordica!

e, Oslo Continua‌ >>

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VIAGGI

Traduzione a cura di Roberta Mobili

Oslo

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Con el verano a las puertas se desnuda de su pesado manto de hielo para vestir trajes de colores brillantes. Los verdes de los bosques y los azules del océano nos os parecerán jamás tan intensos y palpitantes de vida. Queremos hablar de sus fiordos? Los fiordos son inserciones marinas en forma de U, en las cuales en un tiempo se extendían profundos hielos bajo el nivel del mar, que luego se retiraron. Las paredes de los fiordos son empinadas y robustas pero a menudo recubiertas de bosques. La profundidad de sus aguas hace posible la navegación, por este motivo los cruceros es una de las mejores posibilidades de viajar a estos sitios sugerentes. El mejor período para visitar estos mágicos lugares es el verano, desde junio hasta agosto. Se aconseja de todas formas un vestuario en capas, llevar siempre con uno un jersey más grueso, una chaqueta corta vientos, paraguas y calzado muy cómodo.


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Entre los fiordos mรกs famosos estรกn:

1. Geirangerfjord: con sus cascadas de las siete hermanas, del pretendiente y del velo dem la esposa, que forman parte del patrimonio de la Unesco.

2. Sognefjord: el segundo del mundo por su larga extensiรณn y el mรกs profundo de Noruega con sus 1.308 metros.

3. Hardangerfjord: es el tercero del mundo por su longitud, entre mayo y junio las huertas de su costa florecen, dando vida a un paisaje excepcional.

Oslo

Fotografie: Flavia Di Luzio

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MITI E LEGGENDE

di Silvia Montis

Giugno 2015 Il vento mi accarezzava lievemente il viso mentre mi sporgevo dalla balaustra del battello, che scivola lento e quieto tra le acque fredde e profonde di Geirangerfjord. Mi trovavo in Norvegia, nella regione del Sunnmøre, frastagliata da innumerevoli fiordi dalle acque terse e vestiti da lande di un verde smeraldo intenso e sublime. Una natura di rara bellezza, un paesaggio che mi toglieva il fiato dalla meraviglia. Eccola, in tutta la sua maestosa imponenza, l’altura da cui si tuffano le sette sorelle, inabissandosi al cospetto del loro pretendente che le osserva, eternamente indeciso. Attratta dai miti che aleggiano in queste meravigliose terre nordiche, volli saperne di più e chiesi informazioni a un anziano signore, che faceva parte del personale e che dava tutta l’impressione di essere un abitante del luogo. La sua folta barba bianca e i suoi occhi cristallini non lasciavano equivoci. Mi sorrise e, con un inglese scandito e lento, affinché io potessi capire, cominciò a narrare:

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NLM 06/15 “Tra le più belle e suggestive d’Europa, denominate dall'Unesco patrimonio dell’umanità, le cascate delle sette sorelle e del pretendente sono protagoniste di una leggenda popolare, che ancora oggi attira la curiosità di migliaia di persone che decidono di visitarla. Si dice che a Geiranger, situata in rapide sponde ardue da dimorare, un principe, arrivato nel villaggio da terre lontane, si fermò in un podere per rifocillarsi. Il proprietario aveva sette figlie, una più bella dell’altra. Il giovane si innamorò della maggiore e decise di restare, chiedendola in sposa. Grandi festeggiamenti per il fidanzamento, fiumi di birra e idromele, degenerarono in una grande amnesia che portò l’uomo, il giorno dopo, a non riconoscere più la prescelta. Il suo cuore batté forte per un’altra sorella e così, chiesta nuovamente la mano, altri festeggiamenti e nuove esitazioni. Questo si ripeté per tutte le sorelle a disposizione, rimandando in continuazione le nozze per via della sua grande incertezza. Le donne, avvilite, dalla rabbia passarono alle lacrime, così tante che si riversarono, giù per il dirupo, in sette rigoli. L’uomo, dispiaciuto, cominciò a bere diventando un ubriacone e, non riuscendo a staccarsi né da loro né dal suo vizio, con il tempo si trasformò in una cascata a forma di bottiglia. Così, passando per questo fiordo, tutti possono conoscere la tragica storia d’amore delle sette sorelle e del loro pretendente e, oltrepassato il varco delle loro lacrime, scorgere l’ultima cascata chiamata il velo da sposa, quello che le donne non poterono mai indossare”.

Mentre l’anziano raccontava, io potevo scorgere lo splendore di queste terre, affascinanti e intime. Intime, proprio come il bagliore di quel pianto che scorreva davanti ai miei occhi. Mi innamorai perdutamente di quelle cascate e, come il pretendente, quasi non volli staccarmi da tale incantesimo.

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MITI E LEGGENDE

Il Pretendente

Un improvviso tonfo ha destato improvvisamente il mio sonno e mi rendo conto che il libro di leggende, ancora stretto tra le mie mani, mi ha catturata completamente. Mi ha condotta in una località mai vista. Un Paese lontano, la Norvegia, che mi ha sempre stregata. Prima o poi dovrò visitare le sue lande fiabesche e cercare quell'anziano signore, per farmi raccontare la meravigliosa storia del suo Paese.

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An unexpected thud suddenly interrupped my sleep and I realize that, the book of legends still grabbed in my hands, completely raped me. It led me to a place never seen before. A distant country, Norway, that has always fascinated me. Sooner or later I will have to visit its fairytale lands and try to find that old man, for telling me the wonderful story of his country. (traduzione a cura di Anna Canopoli )

Il velo da sposa

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LETTERATURA

di Ida De Santo

C'

Iniziava sempre così l'ora della nanna. C'era una mamma e c'erano due bambine nei loro lettini. La più piccola dai capelli castani, vivace e capricciosa, dopo aver ascoltato qualche frase pronunciata con voce soave da quella mamma, si addormentava serena. La più grande, dai capelli biondi come l'oro, restava sveglia, con gli occhioni sognanti, fino alla fine della fiaba. Quel vissero felici e contenti era la sua parola d'ordine per aprire la porta del mondo dei sogni. Lei, piccola sognatrice, si addormentava immaginandosi con la corona, con la coda da sirena, con una scarpetta di cristallo. Quella bambina è cresciuta sognando il suo abito da sposa come quello visto sul libro che la sua mamma le leggeIllustrazione del 1899 va; quella bimba si immaginava mamma amorevole a leggere lei stessa quel libro di fiabe per la sua bambina. Andersen, chi non ha sognato con le sue fiabe? Io tanto! Quel libro è stato letteralmente consumato, le immagini sono ancora oggi impresse nella mia memoria. Quei lunghi capelli biondi della sirenetta che diventa spuma di mare, l'angoscia per quella bambina scalza nella neve che cerca ristoro in un fiammifero acceso, quell'anatroccolo nero che diviene un candido cigno...

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Foto: Giulietta Luise


NLM 06/15 Chi pensa che Andersen sia una lettura da bambini si sbaglia di grosso. Come per ogni fiaba, nella sua versione originale, le storie sono spesso lontane da quelle che conosciamo. Sono spesso crude e alcune volte macabre nei loro dettagli. Le storie che racconta Andersen sono per lo più racconti popolari rivisitati e adattati in chiave fiabesca. Raccontano la sua Danimarca, i luoghi della sua vita, la gente di paese che popola mondi incantati. Lui stesso ne diFoto: Ida De Santo viene protagonista. Un semplice e comune ortaggio, molto apprezzato e consumato dai danesi, diventa emblema e simbolo di una delle sue fiabe più conosciute, La principessa sul pisello. Una "storia vera quanto la principessa", come si legge alla fine della fiaba, che stereotipa l'immagine della principessa delicata, schizzinosa e snob tanto da diventare un modo di dire per indicare proprio una tipologia di persona con queste caratteristiche. I protagonisti sono i classici da fiaba. C'è un principe che cerca moglie e la regina lo aiuta a scegliere la sposa perfetta, una principessa vera. Il pisello, "posto nel museo, ove dev'essere ancora, se nessuno l'ha rubato" diventa protagonista e antagonista disturbando il sonno della principessa ma rendendola, allo stesso tempo, perfetta agli occhi del principe che la prende in moglie. In questa occasione i trucchetti della suocera si rivelano a vantaggio della nuora e, come per ogni fiaba che si rispetti, vissero per sempre felici e contenti.

[...] si comprese subito ch'era una vera principessa, poi che aveva sentito un pisello a traverso a venti materasse ed a venti piumini. Chi, se non una principessa, può avere la pelle così delicata?

La principessa sul pisello (Prindsessen paa Ærten) è una fiaba danese scritta da Hans Christian Andersen nel 1835. Fa parte del primo volume di fiabe di Andersen Eventyr, fortalte for Børn.

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Nordic Green

LETTERATURA

traduzione a cura di Antonio Coni

O

This is how bedtime used to start. There was a mum and two children in their bed ready to sleep. The smallest, brown-haired, lively and whimsical, after listening to a few phrases pronounced by the mother´s soft voice, fell asleep serene. The older one, with blond hair like gold, lay awake, her eyes dreamy, until the end of the fairy tale. That phrase “they lived happily ever” was her watchword to open the door of her dream world. She, little dreamer, fell asleep imagining the crown, the tail of a mermaid, and a glass slipper. That child grew up dreaming of her wedding dress like the one seen on the book that her mother would read them; that little girl imagined herself to read that book of fairy tales to her little girl.

Foto: Ida De Santo

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“They could see she was a real Princess and no question about it, now that s feather beds. Nobody but a Princess could be so delicate.”


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Andersen, who has not dreamed with his fairy tales? I have, indeed! That book was literally worn out, the pictures are still etched in my memory. That long blonde hair of the mermaid that becomes sea foam; the anguish for that little girl barefoot in the snow looking for refreshment in a lit match, and finally the Ugly Duckling which becomes a white swan... For those who think that Andersen´s fairy tales are only made for children, well, you are wrong. As with any fairy tale, the original version is often far from what we know. In fact, the version we know is often raw and poor in details. Andersen´s stories are mostly revisited folk tales transformed into fairy tales. They talk about his country Denmark, the places where he was used to live his life, the people he met and himself as well. A simple and common vegetable, appreciated and consumed by the Danes, becomes an emblem and symbol of one of his most famous

tales, The Princess and the Pea. A true story like the princess, as stated at the end of the fairy tale, which stereotypes the image of the princess, delicate, fussy and snobbish, became a way of saying when referring to one type of person with these characteristics. The protagonists are those from the fairy tales. There is a prince who is in search of wife and a queen who helps him out to find the perfect bride and real princess. The pea, "placed in the museum where it still must be if no one has stolen it", becomes the protagonist and antagonist disturbing the princess during her sleep but making her, at the same time, perfect in the eyes of the prince who takes her as his wife. On this occasion, the tricks of the mother-in-law turn out to be an advantage for the daughter-in-law and like in any self-respecting fairy tale, they lived happily forever.

she had felt one pea all the way through twenty mattresses and twenty more Continua‌ >>

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Nordic Green

LIFEGREEN

di Francesca Lentis

I piselli sono costituiti da dei baccelli che racchiudono i semi e la lunghezza dello stelo della pianta può variare da una decina di centimetri sino a tre metri. La raccolta avviene tra maggio e giugno e deve essere effettuata quando i semi sono abbastanza grandi ma non troppo vicini gli uni agli altri. Può essere fatta gradualmente, perché non tutti matureranno nello stesso periodo. Ricordate di fare attenzione a staccare delicatamente il baccello dalla pianta per evitare di danneggiarla. Da un punto di vista di qualità nutrizionali è preferibile consumare piselli freschi, ma potete assaporarli per tutto il resto dell'anno, perché disponibili anche surgelati, in scatola o secchi.

In cucina possono essere utilizzati per svariate ricette. Dalle pietanze a base di pasta o riso, per la preparazione di salse, torte rustiche e sformati, o semplicemente serviti come contorno e per arricchire le vostre insalate. Non tutti sanno che possono essere utilizzati anche i baccelli per la preparazione di brodi vegetali, che daranno più sapore ai vostri piatti.

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Foto di Francesca Lentis


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Nei Paesi Nordici i piselli vengono utilizzati per la preparazione della zuppa, semplice ed economica. In Svezia e in Finlandia viene consumata il giovedì, perché legata alla tradizione in epoca pre Riforma del digiuno che veniva praticato il venerdì. Solitamente è accompagnata da mostarda e da pancake di marmellata di fragola o mirtillo per dessert e in Svezia da del liquore caldo, il "punsch". In Finlandia la zuppa è a base di piselli verdi, mentre in Svezia vengono utilizzati quelli gialli. In Danimarca, la "gule ærter" è servita con pane di segale sul lato. Inoltre, il piatto viene a volte servito con "medisterpølse", patate lesse e barbabietole in salamoia.

I danesi sono ghiotti di questo legume e lo si capisce anche dal fatto che non è raro vederli mangiare piselli crudi mentre passeggiano per strada. I piselli sono tra i legumi più apprezzati dai bambini per il loro sapore dolce ed è forse per questo motivo che Hans Christian Andersen li scelse per scrivere due fiabe "Cinque in un baccello" e la più nota "La principessa sul pisello".

Foto di Francesca Lentis 31


Nordic Green

RICETTA

Di Francesca Lentis

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In Denmark, the "gule Ìrter" is served with rye bread on the side. In addition, the dish is sometimes served with "medisterpølse", boiled potatoes and pickled beets.

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Foto di Giulietta Luise


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Ingredienti - 400 gr di piselli gialli o verdi secchi - 1 cipolla - 2 carote - 2 gambi di sedano - 2 patate - maggiorana qb - timo qb - 1 foglia di alloro - olio extravergine d'oliva qb - sale qb - pepe nero qb

Fotografie: Francesca Lentis

Procedimento Versate un filo d'olio extravergine d'oliva e la cipolla tritata finemente in una pentola e fate soffriggere leggermente. Unite i piselli, che avrete precedentemente sciacquato con acqua fredda, le patate tagliate a dadini, le erbe aromatiche e circa 1 litro d'acqua. Cuocete il tutto per 20 minuti e alla fine frullate qualche cucchiaio di zuppa per renderla cremosa. Servite calda con un filo di olio extra vergine d'oliva.

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RICETTA

Di Simona Lasi

Un contorno gustoso, ricco e di stagione che si può preparare con ingredienti freschissimi. Stiamo parlando del “ærter, løg og bacon", o, più semplicemente: piselli, con cipolle e pancetta. Non sembra un ricetta nordica, vero? In effetti anche noi nella nostra cucina mediterranea abbiamo un piatto che è molto simile, le differenze stanno soltanto nelle diverse abitudini in cucina, ma vi posso assicurare che sia l’una che l’altra versione, sono una bontà: il piatto danese viene preparato con burro e bacon, anziché olio d’oliva e pancetta affumicata. Le preparazioni sono del tutto simili, ma la croccantezza del bacon, darà al piatto una spinta in più. Verrebbe da pensare che la cucina mediterranea e quella nordica non abbiano niente a che spartire, e invece, pochi semplici ingredienti e ti

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Fotografie: Simona Lasi

senti (quasi) a casa. Ma allora è vero che tutto il mondo è paese! Ora prepariamo insieme il nostro contorno, che sarà perfetto per accompagnare carne alla griglia, o un semplice arrosto. (consiglio per accompagnamento danese)


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Ingredienti -

Procedimento

200g piselli 100g bacon a fette 2 cipolle piccole, o 1 media 30g burro Sale

Tagliamo le fette di bacon in 3/4 pezzi, e rosoliamole nel burro, sulla fiamma media, fino a farle diventare croccanti, aggiungiamo le cipolle tagliate a cubetti (o a listarelle) e continuiamo a rosolare fino a che non diventeranno morbide. Per ultimo aggiungiamo i piselli, abbassiamo la fiamma e facciamo cuocere lentamente, fino a quando i piselli non saranno cotti. Visto che i sapori in questo piatto sono molto forti saliamo solo all’ultimo, facendo attenzione a non eccedere. Et voilĂ , il nostro contorno è pronto per essere gustato, caldo o freddo, a seconda dei nostri gusti.

l'olio e il burro: la differenza saliente tra il piatto nordico e il piatto mediterraneo

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INTERIOR DESIGN

di Silvia Montis

Immaginiamo di venire catapultati in una terra nordica, fresca e lussureggiante, di un verde malachite striato da mille gradazioni, accogliente e viva proprio come un giardino ricco di linfa...

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Mentre passeggio per il viale alberato, nel parco dietro casa, mi viene in mente che sarebbe proprio una bella idea trasferire un pochino di questo verde anche nella mia abitazione. Mentre mi fermo a contemplare un prato, sconfinato e appena sfoltito, e ad assaporare, tra la brezza, il profumo di erba scaldata da raggi non ancora del tutto estivi, penso che la natura può essere una grande ispiratrice per trasformare le mura domestiche in freschi e luminosi spazi, da rinnovare in vista della nuova stagione.

Fotografie: Silvia Montis

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INTERIOR DESIGN

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Anche se già arredate e con uno stile impostato, grazie a piccoli accorgimenti, possiamo trasformare le nostre case e creare angoli di oasi per i nostri sensi, cambiando semplicemente complementi d’arredo, oggetti, accessori, e giocando con una tavolozza variegata che va dal verde acido al più intenso color foglia, spezzando poi con colori caldi e intensi, che ricordano i fiori di campo, o con quelli freschi e luminosi come l’acciaio e il bianco. E così, immaginiamo ora di entrare in un ambiente della nostra casa con le pareti tinte di un leggero verde pisello, alternato a un morbido color pesca, su cui sono state appese delle cornici, dei piatti da collezione e un orologio da parete in acciaio. Il bianco degli arredi può fungere da sfondo ideale per un gioco cromatico, in cui poter accostare vasi, lampade, centritavola, naturalmente verdi. Una vetrinetta color foglia, in cui conservare bicchieri e tazze, può essere una valida alternanza agli arredi bianchi e, assieme a un tavolo di legno naturale, rievocare l’idea degli arbusti creando così il giusto equilibrio eco-green ma senza rinunciare alla creatività. Dal soffitto, facciamo poi scendere candidi lampadari in carta di riso.

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Fotografie: Silvia Montis

E infine riempiamo i nostri vasi di fiori colorati: io personalmente ricoprirò il mio davanzale di lavanda, il mio fiore preferito.

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Foto: Silvi

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MUSICA

di Anna Canopoli

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Inizia l’estate e con essa una serie di eventi e festival tradizionali. Col solstizio d’estate, nella notte fra il 20 e il 21 Giugno si dà inizio al MIDSUMMER: le scuole sono ormai giunte al termine e il sole sembra voler festeggiare questo inizio d’estate non andando quasi a dormire; questa notte resta luminosa fino a mezzanotte ed è la più lunga di tutto l’anno. La tradizione del Midsummer risale al 1500 circa ed è una fra le feste più popolari dei Paesi nordici. I festeggiamenti prevedono la raccolta di fiori e la creazione di ghirlande per addobbare il “maypole”: un palo con in cima un triangolo e due cerchi posizionato in uno spazio aperto, intorno al quale si crea un anello danzante. Piatti tipici sono le aringhe in salamoia e le patate novelle bollite condite con aneto fresco, panna acida e erba cipollina. La tradizione vuole che le ragazze colgano sette fiori diversi e li mettano sotto il cuscino in modo da vedere in sogno l’uomo che sposeranno. Oltre a questa bellissima festa tradizionale, un calendario ricco di eventi musicali riempie le serate nordiche.

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MUSICA

FESTIVAL DI ROSKILDE Creato nel 1971 è uno degli eventi musicali e culturali più importanti del Nord Europa. Appuntamento immancabile per gli amanti della buona musica. Il festival è organizzato a Roskilde in Danimarca, da un'organizzazione No-Profit, la Charity Roskilde Festival e ha la durata di pochi giorni, quest’anno dal 27 Giugno al 4 Luglio. Il ricavato è destinato a scopo umanitario. INFORMAZIONI : www.roskilde-festival.dk FESTIVAL MUSICALE DI TIVOLI La diciannovesima edizione dei Friday Rock apre la stagione estiva del parco di Tivoli. Uno degli eventi più importanti dell’estate di Copenaghen con un programma davvero ambizioso; nomi internazionali come Snoop Dogg, Jessie J, Marie Key, Belle e Sebastienne e tanti altri, dal 10 Aprile al 18 Settembre. INFORMAZIONI: www.fredagsrock.dk

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DISTORTION Inizia come esperimento nel 1998 e nel 2000 diventa una festa che attraversa tutti i quartieri di Copenaghen. Distortion unisce la vita di strada alla cultura festaiola, infatti non tutti gli eventi sono completamente legali, la polizia è comunque tollerante e l’organizzazione molto responsabile. Dal 3 al 7 Giugno, Nørrebro il mercoledì, Vesterbro il giovedì e il porto venerdì, sabato e domenica: 44 e più locali e 80.000 artisti da tutto il mondo. Rolling Stone Magazine definisce il festival musicale come “selvaggio, febbrile, implacabile, un mostro libero”. INFORMAZIONI: www.cphdistortion.dk

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ARTE E DESIGN

di Antonio Coni

Anche quest’anno, dal 9 maggio fino al 22 novembre, come da tradizione ogni due anni e come dice il nome stesso, si terrà nell’omonima città la cosiddetta “Biennale di Venezia” ovvero una tra le più antiche, importanti e prestigiose rassegne internazionali di arte contemporanea al mondo. Questo interessantissimo evento ha come scopo principale quello di promuovere le nuove tendenze artistiche provenienti da tutto il mondo. Nata nel 1895, la Biennale ha subito nel tempo diverse modifiche riguardanti la sua struttura e l’organizzazione interna e ha contribuito alla nascita di altre importanti manifestazioni come il Festival internazionale di musica contemporanea, la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il Festival internazionale del teatro, la Mostra internazionale di architettura di Venezia e il Festival internazionale di danza contemporanea. Riguardo proprio la struttura, dal 1998 anno in cui Paolo Baratta viene eletto presidente, queste mostre non vengono più organizzate solo per padiglioni nazionali ma suddivise in tre filoni allo scopo di creare una più ampia pluralità di voci.

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Tuttavia, senza nulla togliere agli altri Paesi partecipanti, anche questa volta la nostra attenzione ricadrà sui nostri tanto amati Paesi Nordici e sul loro contributo all’interno di questa fantastica mostra. Nel 1962, l’architetto Norvegese Sverre Fehn progettò il padiglione dei Paesi Nordici (destinato ad accogliere le opere d’arte della Norvegia, della Finlandia e della Svezia) che si trova in prossimità dell’ingresso principale dei Giardini della Biennale. La struttura di questo padiglione è davvero singolare e bella nella sua semplicità. Essa è dotata infatti di un tetto, retto da delle travi portanti, mentre l’interno è privo di ogni elemento strutturale. Un ampio spazio interno luminoso che ricrea quell’atmosfera di luce tipica del nord che accomuna tutti e tre i Paesi e che ospita le opere dando loro e a coloro che le ammira, quella sensazione di “nordico” come i luoghi in cui le opere stesse furono create. Un’idea davvero geniale. Per la prima volta, quest’anno il padiglione nordico verrà rappresentato solamente dall’artista norvegese Camille Norment con la sua opera chiamata “Rapture”.

Per saperne di più visita il sito: http://www.oca.no/ Continua… >>

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Nordic Green

ARTE E DESIGN

Il padiglione della Danimarca si trova anch’esso all’interno dei Giardini della Biennale. Fu ideato nel 1932 dall’architetto Carl Brummer e successivamente ampliato da Peter Koch nel 1958. “Carl Brummer realizzò la galleria neoclassica, mentre Peter Koch fu autore del corpo di raccordo tra le due pareti e un lungo corridoio che si allarga in due nicchie e comprende nella parte esterna alcuni alberi del giardino. La facciata dell’edificio presenta un muro completamente liscio e un porticato ad otto colonne con sopra un architrave priva di elementi decorativi. Nel 1959 Koch ne rovesciò l’orientamento posizionando l’ingresso principale sul lato opposto”. (https://biennaleveneziamap2013.wikispaces.com/DANIMARCA) Quest’anno il padiglione Danese verrà rappresentato dall’artista Danh Vo. Se avevate in programma quest’anno di visitare la Biennale di Venezia, per voi amanti del Nord Europa, ecco a voi una ragione in più.

Per saperne di più sull’artista e sulla sua opera visita il sito: http://www.kunst.dk/ 50


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Traduzione a cura di Antonio Coni

This year is going to be represented by Dahn Vo, a Vietnamese-born Danish performance art inspired conceptual artist. If you want to know more about the artist and his exhibition “mothertongue” follow this link: http://www.kunst.dk/.../art.../ visual-arts/venice-biennale/

Here you have one more reason to visit the Venice Biennale this year.

This year, as every second year, The International Art Exhibition more commonly known as “The Venice Biennale”, will run 9th May to 22nd November 2015. Founded in 1859, this exhibition is one of the oldest and more important art exhibition in the world. The event aims to promote the new artistic trends and each year can rely on the participation of many countries. For this 56th International Art Exhibition 53 nations are ready to show their projects. However, as always for our Nordic lover’s followers, we have decided to focus only on the Nordic Countries and particularly on their pavilions. In 1962, Norwegian architect Sverre Fehn designed the pavilion of the Nordic countries (built to host the arts from Norway, Finland and Sweden) and located near the main entrance of the Biennale Gardens. The structure of this pavilion is really singular and beautiful in its simplicity. It is in fact equipped with a roof, supported by the beams, while the interior is devoid of any structural element. A big open space that recreates that atmosphere of light typical of these countries and similar to the one where the artworks were created. If you want to know more about the pavilion and who is going to represent it this year, click on the following link: http://www.oca.no/ The Danish pavilion, designed by architect Carl Brummer in 1932 and later expanded by Peter Koch in 1958, is also located inside the Biennale Gardens.

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Il Norvegese in pillole

CURIOSITA’ LINGUISTICHE

di Flavia Di Luzio

Benvenuti in Norvegia! Molte volte, chiacchierando con amici e conoscenti dei miei viaggi in Nord Europa, mi è stato chiesto se fosse semplice interagire in lingua con gli abitanti del posto. Cosa rispondere quando il posto in questione non ha una vera e propria lingua? Ebbene sì, in Norvegia il concetto di “lingua” è indubbiamente diverso rispetto a quello nostrano e ciò accade per diversi motivi:

1) a differenza dell’italiano, il norvegese presenta due forme scritte ufficiali, note come Bokmål (“lingua dei libri”) e Nynorsk (“nuovo norvegese”): la prima è quella di gran lunga più diffusa e risente moltissimo degli influssi del danese scritto, dato che fu introdotta durante l'unione tra la Danimarca e la Norvegia (1380–1814) quando il danese era appunto l’unica lingua nazionale; la seconda è usata all’incirca dal 15% della popolazione ed è stata creata dal naturalista, glottologo e filologo Ivar Aasen unendo diversi dialetti rurali, in particolare delle aree della costa occidentale. Sia il Bokmål che il Nynorsk sono ampiamente usati nella pubblica amministrazione, nelle scuole, in chiesa e dai media; inoltre libri, riviste e giornali vengono pubblicati rigorosamente in entrambe le lingue.

2) a differenza di quanto si riscontra nel nostro Paese, in Norvegia l’uso del dialetto è pienamente accettato non solo in contesti familiari e informali ma anche in ambiti formali, come discorsi politici, lezioni universitarie ecc.

Bokmål, Nynorsk

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Come si può notare dalla cartina, i comuni norvegesi possono decidere autonomamente se riconoscere come lingua ufficiale l'una o l'altra forma, anche se i centri principali, tra cui Oslo, hanno preferito optare per la neutralità; inoltre la diatriba goliardica, tuttora vivissima, per cui il Bokmål o il Nynorsk dovrebbero essere “l’unica lingua norvegese” è al centro di simpatiche (e in alcuni casi pungenti) vignette, come quelle che trovate allegate all’articolo.


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Se vi ho incuriosito e volete saperne di più, fate un salto qui: http:// disvastigo.esperanto.it/…/3426nynorsk-kaj-bokmal-di…

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L’EVENTO DEL MESE

a cura di Flavia Di Luzio

Il Nationaldag (“Giorno della Nazione”), noto anche come Flaggans Dag (“Giorno della Bandiera”) fino al 1983, è uno tra gli eventi più importanti che animano la Svezia in tarda primavera. Introdotta ufficialmente nel 2005, questa ricorrenza viene celebrata il 6 giugno, data cruciale per diversi motivi: il 6 giugno 1523 Gustav Vasa viene incoronato re e acclamato come condottiero di una Svezia finalmente libera dalla dominazione danese; il 6 giugno 1809 entra in vigore una riforma costituzionale che abolisce la monarchia assoluta di eredità gustaviana e apre le porte a forme di governo più democratiche; infine il 6 giugno 1893, Arthur Hazelius istituisce la prima giornata nazionale in concomitanza della festa di primavera di Skansen, a Stoccolma. I festeggiamenti coinvolgono tutto il Paese, dalla capitale alle zone più remote, e includono vivaci sfilate e raduni di bambini e adulti, cui prende parte anche la famiglia reale, vestita con il costume tradizionale e con l’amata bandiera blu e gialla tra le mani. È importante precisare che negli ultimi anni il Nationaldag è diventato un vero e proprio simbolo civile e sociale, coincidendo spesso con il riconoscimento della cittadinanza svedese a

Nationaldag ("National Day"), also known as Flaggans Dag ("Flag Day") until 1983, is one of the most important events that enliven Sweden in late spring. Officially established in 2005, this festivity is celebrated on June 6, which is a crucial date for several reasons: on 6 June 1523 Gustav Vasa is crowned king and acclaimed as leader of a Sweden finally free from Danish domination; on 6 June 1809 a constitutional reform takes place, abolishes the absolute monarchy of Gustavian heritage and paves the way for more democratic forms of government; finally on 6 June 1893, Arthur Hazelius holds the first national day on the occasion of the Spring Festival at Skansen, in Stockholm. Celebrations involve the whole country, from the capital to the most faraway areas, and consist of lively parades and gatherings of children and adults, included the members of the Royal Family, all dressed in traditional costumes and with the beloved blue and yellow flag in their hands. It is important to point out that in recent years Nationaldag has become a real social and civil symbol, since immigrants usually receive their Swedish citizenship on this day.

Per ulteriori informazioni: http://assosvezia.it/6giugno-storia-festanazionale-svede…/ For further information: https://sweden.se/ culture-traditions/ national-day/

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Sfilata a Stortorget (Malmรถ)

Famiglia reale con il costume tradizionale

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Una grande fotografia è la piena espressione di ciò che si sente su ciò che viene fotografato, nel senso più profondo, ed è quindi una vera espressione di ciò che si sente sulla vita nella sua interezza. (Ansel Adams)

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Leggete il regolamento e postate le foto, seguendo il tema proposto di volta in volta. Ricordate di scrivere, come titolo, “una foto per il magazine”, poichè questo ci consentirà di inserire le foto selezionate.

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“Una foto per il magazine” è

un gruppo nato su facebook, fondato da Silvia Montis e amministrato da Claudia Fois, a cui aderiscono fotografi fotoamatori da tutta Italia e non solo.

In questo spazio virtuale si condividono scorci del proprio mondo, della vita, dei sentimenti e delle emozioni che attraverso la fotografia prendono il volo. Non ha nessuna pretesa di tipo professionale o di riconoscimento: la gran parte degli iscritti sono appassionati che si dilettano e condividono i propri scatti. Da questa condivisione, con il permesso dei proprietari e la scelta indiscutibile della redazione, le foto del gruppo saranno inserite nel Nordic Lifestyle Magazine. La galleria mensile seguirà il tema scelto nel contest.

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Foto di Valeria Angie

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Una foto per il magazine

Foto di Giulietta Luise

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Photo Gallery

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Una foto per il magazine

Fotografie di Francesca Lentis

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Fotografie di Ida De Santo

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Una foto per il magazine

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Una foto per il magazine

Fotografie di Ida De Santo

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Fotografie di Silvia Montis

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Nordic Lifestyle Magazine

http://issuu.com/nordic_lifestyle Š Foto by Silvia Montis


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