2014
Aspettando Halloween
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Mensile illustrato sullo stile di vita nordico, vintage, country, shabby chic e provenzale. Una finestra sul mondo nordico interpretato da una redazione di origine mediterranea.
Nordic Lifestyle Magazine è una pubblicazione visibile gratuitamente sul portale ISSUU http://issuu.com/nordic_lifestyle
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Cover © Photo and Layout by Silvia Montis 2
Nordic Lifestyle Magazine
INDICE La redazione Backstage Editoriale Aspettando Halloween - Le origini di Halloween - Caccia alle streghe - Il fascino del gatto nero - Consigli per una cena da (far) paura - Ricette - Halloween Dress - Tivoli: il luogo ideale per festeggiare Halloween - Dal pentolone della strega, prodotti naturali per la cura del corpo - Ricette - Collaborazione fra Nordic Lifestyle e Passione Lettura - Ricette Speciale Vichinghi - La società Danese ereditata dai Vichinghi - I Vichinghi e l’alimentazione - Ricette - Il mistero millenario dell’Ambra Eventi La rubrica di Sylvié La rubrica di Emma La Posta dei lettori Photo Gallery by Silvia Montis
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Nordic Lifestyle Magazine
Chi non crede nella magia è destinato a non incontrarla mai�. (Roald Dahl)
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Silvia Montis
“Il mio nome d’arte è Sylvié. Ho 39 anni, sposata, nata in Brianza e vissuta in diverse parti d’Italia. Sono cresciuta in Sardegna, dove ho trascorso tutta la mia infanzia e adolescenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cagliari, ho frequentato corsi specialistici a Firenze e Treviso, nel ramo della grafica pubblicitaria. Ho maturato diverse esperienze nel campo pubblicitario, nel marketing, nell’arte, nell’editoria e nel commercio. Ora mi occupo di Creative Solutions, come Coach Business, dedicandomi ad allestimenti e fornendo idee creative per ogni evento e per le più svariate esigenze (http://facebook.com/sylviestagingcreativesolutions). Parallelamente dedico il mio tempo libero al mio nuovo progetto Jana Old Style, un laboratorio di idee creative in stile Vintage, Country e Shabby, di pittura, design e cucina (http://facebook.com/janaoldstyle). Sono una persona sensibile, aperta, sognatrice e molto testarda, ma fondamentalmente dolce. Amo i contrasti e spesso questi emergono nella mia dualità di “romanticismo fantasy” e “gothic mood”. Questo è ciò che sono, una creativa poliedrica, una che abbraccia la vita, pienamente, con tutte le sue infinite sfumature. Mi piace leggere, adoro i film fantasy e d’avventura, amo fotografare, dipingere, scrivere e cucinare. Sono un’amante dello stile vintage, provenzale, country e shabby. Sono appassionata di culture nordiche e celtiche: da anni studio tradizioni e culti che hanno radici arcaiche, legate al paganesimo e cristianesimo, analizzando le numerose similitudini tra il Nord Europa e la Sardegna. Su tali argomenti ho pubblicato un libro nel 2012 (http://facebook.com/laprofeziadellunistizio). Sono una ragazza con la “valigia in mano” e dai miei viaggi cerco sempre di trarre insegnamento, aprire la mente e farmi ispirare. Da questi numerosi interessi è nato, nel Gennaio 2014, il progetto editoriale Nordic Lifestyle Magazine, l’attuale rivista online gratuita che dirigo assieme al mio meraviglioso staff.
La redazione... Emma Fenu
“Ho 36 anni e non ho propensione verso le categorizzazioni. Chi sono io? Una sintesi di note contrastanti: dolce e polemica, sognatrice e ironica, idealista e consapevole, chiacchierona ed empatica, passionale ed introspettiva. Sono laureata in Lettere e Filosofia e ho conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Ho vissuto in Medio Oriente e ora abito a Copenhagen. Scrivo per lavoro e per passione, insegno Lingua Italiana agli stranieri, mi occupo di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia. Amo le simbologie, le domande dalle infinite risposte, la moda, lo stile vintage e shabby chic, le favole, i gatti, le serate trascorse a leggere e sferruzzare accessori in lana e la magia del Natale. Ecco i miei blog ed alcuni dei siti per cui collaboro: http://www.libreriamo.it/d/1259/pensieri-e-parole-in-valigia-emma-
fenu.aspx http://emmaswoolcreations.blogspot.dk http://www.passionelettura.it/ http://www.iovo.it/ http://www.lettermagazine.it/”
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Barbara Piras
“Ho 37 anni, vivo e lavoro in Sardegna, vicino Cagliari. Sono una persona solare, semplice e sensibile. Ho lavorato per anni nel settore immobiliare. Amo fare lunghe passeggiate immersa nella natura, mi dedico alla cucina, amo fare torte, mi piace godermi il mare e il sole della mia amata terra, adoro stare in compagnia degli amici e della famiglia. Mi piace aiutare gli altri, in questo sono molto portata e sto frequentando un tirocinio per assistente domiciliare. Il mio sogno nel cassetto? Fare il cammino di Santiago e andare in Messico. Amo la natura, gli animali, leggere e gustarmi le cose semplici della vita”.
Antonio Coni “Ho 27 anni e vengo dalla Sardegna. Attualmente vivo a Copenhagen. Studio economia e informatica all’Università SDU e mi ritengo abbastanza soddisfatto del corso di studi che sto seguendo nonostante sia difficile e impegnativo. Lavoro come cameriere in un ristorante "italiano". Non é il massimo della vita però ci si adatta alle esigenze. Le mie passioni più grandi sono: la pallavolo, la pesca, le lingue straniere ( parlo e scrivo in inglese, tedesco, spagnolo e sto studiando il danese), viaggiare, uscire e stare in buona compagnia, cucinare e altro. Ho la passione per lo stile nordico e in particolar modo Interior Design”.
Simona Lasi
“Ho 35 anni, vivo e lavoro in Sardegna. Niente a che fare con le mie passioni. Amo il vintage, gli anni 50, i pois, il pizzo, e tutto ciò che a che fare con ago, filo, bottoni e stoffe, e, soprattutto, adoro cucinare per chi amo. Sono lieta di poter collaborare, con le mie ricette, con Nordic Lifestyle Magazine”.
Silvia Padula
“Ho 23 anni, italiana, per la precisione napoletana. Laureata in scienze della comunicazione, indirizzo economico, mi sono trasferita da poco a Copenaghen per continuare i miei studi. Il mio sogno è di poter esercitare un mestiere socialmente utile. Una delle mie più grandi passioni è scrivere. Amo viaggiare, sono una persona estremamente curiosa. Sono molto contenta di collaborare con questo magazine.
Giuseppina Pisu
“Sono nata a Cagliari per caso e vivo a Copenhagen. Ho passato l'infanzia tra vecchi libri, stoffe variopinte e il profumo dei fiori d'arancio del giardino di famiglia. Ho vissuto in Germania ed Estonia e mi sono laureata a Cagliari. Dal 2012 mi occupo del progetto Ombraluna Vintage ( www.ombraluna.com e www.facebook.com/OmbralunaVintage ) e dal 2013 collaboro con il regista italiano Giovanni Coda. Mi piacciono i vecchi cappelli, i foulard, il vintage, i gatti e i cappuccini. Adoro viaggiare e acquisto sempre un anello in ogni città che visito. Ho sempre con me ago e filo, e un quaderno per fermare i miei pensieri”.
Claudia Fois
“Ho 32 anni, vivo in Sardegna, mi piace tutto ciò che esprime creatività e spontaneità, la fotografia e la grafica. Appassionata di saponi naturali, con un’amica porto avanti un laboratorio chiamato Art’&’Janas ( http://artejanas.blogspot.it/ ) e ( https://www.facebook.com/artejanas ).
Flavia Di Luzio
“Nata nel 1985 a Chieti e cresciuta a Pescara, ho conseguito una laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Bologna, specializzandomi poi in lingua finlandese e nell’insegnamento della lingua e della cultura italiane a stranieri. Attualmente lavoro come traduttrice freelance, faccio parte della redazione del sito www.bifrost.it e collaboro con le case editrici www.vocifuoriscena.it e Liber Iter. Nel tempo libero mi piace uscire con gli amici, ascoltare musica, andare al cinema, leggere e disegnare. Amo gli animali, la natura, credo molto nell’attivismo e nel volontaria7 to”.
Daniela Montis Angie Lucia Kriffel
“Ho 31 anni, vivo e lavoro a Copenhagen, amo la musica: cantare è la mia più grande passione. Dicono che sono una persona molto creativa, adoro disegnare e sono lieta di condividere le mie illustrazioni con Nordic Lifestyle Magazine”.
“Ho 32 anni, vivo e lavoro in Sardegna, amo realizzare le mie idee creative, disegnare e fare giardinaggio. Sono molto felice di poter collaborare, con le mie illustrazioni, per Nordic Lifestyle Magazine”.
Simona Tocco
“Ho 38 anni, lavoro come Manager presso una Firm che si occupa di edifici storici, piccoli musei e appartamenti, dove alcuni artisti hanno vissuto. Attualmente mi occupo del funzionamento di Handel House, il compositore tedesco, dell’appartamento di Jimi Hendrix e della cura e la protezione delle opere d’arte che si trovano in questi posti. Sono una mamma single di due bambini. Nata e cresciuta in Sardegna, ho vissuto a Torino, Dublino e ora, da 11 anni, a Londra. Per passione pitturo mobili in legno, prediligendo lo stile Provenzale, Scandinavo e Shabby “. Lieta di collaborare con Nordic Lifestyle Magazine.
Tradizioni millenarie, miti di fate che tessono fili d'argento..
www.incantos.eu Per informazioni: info@incantos.eu.
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Nordic Lifestyle Magazine
Nordic Lifestyle Magazine http://issuu.com/nordic_lifestyle
IN QUESTO NUMERO: Layout:
Claudia Fois Silvia Montis
Editing Italiano:
Emma Fenu
Editing Inglese:
Giuseppina Pisu Antonio Coni Simona Tocco Flavia di Luzio Silvia Padula
Editing Spagnolo:
Claudia Anatella
COLLABORAZIONI ESTERNE:
Alessia Porceddu Pietro Cau Riccardo Piana Simona Steri
Giulietta Luise 9 Foto sfondo: Silvia Montis
"Non ci sono amicizie pi첫 rapide
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Gesta impavide, il rumore del metallo, fisici possenti e sudati, forza brutale. Non pensiate mi riferisca solo a figure maschili, perchè questo mese il nostro intento è di farvi conoscere un antico popolo, i cui membri, sia uomini che donne, furono chiamati a vestire ruoli paritari, impegnativi e spesso cruenti, per dare il proprio contributo alla crescita della comunità e dei loro villaggi. Guerrieri sanguinari e abili navigatori, i Vichinghi, per quanto possa sembrare incredibile, sono stati i precursori di una più recente politica fatta di tolleranza e pari opportunità, che vede come protagonista la Danimarca, considerata una tra le Nazioni più democratiche d'Europa. Con un tuffo nel passato e un occhio attento alle vicissitudini che hanno plasmato la cultura Danese, cercheremo di svelare alcuni tra i più affascinanti arcani che hanno costituito la base di tale complessa struttura sociale, una tra le più all'avanguardia, basata sul rispetto dei diritti umani e improntata non sull'individualismo, ma sul senso di unità. Tra gli usi e i costumi Danesi, non poteva mancare poi un viaggio nella capitale, Copenhagen, in attesa del grande evento di Halloween tanto atteso da molti. In occasione di questa tradizione apriremo per voi una finestra su quella che erroneamente è considerata festa americana ma che in verità affonda le sue radici nelle antiche culture del Nord Europa
di Silvia Montis
Brave deeds, metal's noise, physical, strong and sweaty, brutal force. Don't think I'm referring only to male figures, because this month is our intent to let you know about an ancient people, whose members, both men and women, were asked to dress equal roles, challenging and often bloody, to contribute to the growth of the community and their villages. Bloodthirsty warriors and skilled navigators, Vikings, more incredible as it may seem, were the forerunners of a more recent policy of tolerance and equal rights, whose Denmark is the main protagonist, so considered one of the most democratic countries in Europe. With a dip in the past and an observant eye to the events that have shaped the Danish culture, we will try to unravel some of the most fascinating mysteries that have formed the basis of such a complex social structure, one of the most avant-garde, based on respect for human rights and on which individualism is not marked, but it is the sense of unity. Among the habits and customs of Danish people, a trip to the capital, Copenhagen, waiting for the big Halloween event eagerly awaited by many.We couldn't miss it. By taking advantage of this situation, we will discuss more for you about this festivity which is mistakenly regarded as American but actually has its roots in ancient cultures of Northern Europe
traduzione a cura di Antonio Coni 14
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15 Foto sfondo: Silvia Montis
Aspettando Halloween Tradizioni
di Silvia Montis
Halloween è conosciuta da tutti come la tradizione importata dall'America, i cui festeggiamenti evocano una sorta di scaramantico rituale verso quella che è considerata la notte più tetra dell'anno, in cui il portale dell'oltretomba si apre e il mondo degli spiriti incontra quello dei vivi. In realtà pochi sanno che “ hallow'en” è una festa antichissima che affonda le sue origini in Europa e che fu importata in America dagli Irlandesi che emigrarono nella grande mela già dal lontano '800. Ebbene si, Halloween è una festa anglosassone, per la precisione una vera e propria reminiscenza di feste pagane, legate alla cultura Celtica. I Celti, infatti, usavano dividere in due parti l'anno, ossia il periodo di luce e il periodo di buio. I festeggiamenti della fine dell'estate erano legati al ritmo dei lavori nei campi e dei pascoli, quando il bestiame rientrava dalle transumanze e lo si rinchiudeva nuovamente al caldo, per superare i rigidi inverni. In questo periodo si accendevano falò e si danzava per esorcizzare l'arrivo del periodo buio. Questa festa di fine estate era chiamata, nell'antica lingua Gaelica, Samhain, festa di fine anno. Nel cerchio del tempo, impiegato dai celti, Samhain si trovava in una dimensione temporale tra il vecchio anno e il nuovo, ossia tra luce e buio, un velo dimensionale che assottigliava la distanza tra la terra dei morti e quella dei vivi. In questa notte i vivi potevano accedere alla terra di mezzo. Non temendo i propri morti, i Celti erano soliti
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lasciare del cibo sulla tavola in segno di accoglienza. Da questa antica tradizione nasce la consuetudine del trick-or-treat ossia “dolcetto o scherzetto". La cultura Celtica inoltre, credeva nelle fate e nei folletti, creature magiche considerate spesso anche un po’ pericolose, se ostacolate, poiché capaci di risentimento. Secondo le leggende popolari, nella notte di Samhain, questi esseri erano soliti fare scherzi agli uomini. Si ricollegherebbe a questo fatto, probabilmente, l'usanza odierna per cui i bambini, travestiti da streghe, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?". Tradizione vuole inoltre che, per allontanare la sfortuna, si debba bussare a 13 porte diverse. In Italia, precisamente in Sardegna, si festeggiava da sempre "Il bene delle anime" chiamata in dialetto “is animeddas” o “su mortu mortu”. I rituali venivano svolti tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre con tradizioni del tutto simili a quelle anglosassoni, con zucche intagliate e bambini che bussano di casa in casa chiedendo doni. Anticamente venivano elargiti dolci preparati in casa, come il caratteristico “ossu de mottu” (osso di morto), a cui venivano aggiunti poi altre offerte come le melagrane, le castagne e la frutta secca. Un altra analogia era quella sul taglio delle zucche, simili a facce e dall'espressione terrificante, che venivano utilizzate per far spaventare i bimbi più Continua… >>
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piccoli. Tradizioni perse nel tempo e identitĂ comuni spesso ignorate. E quella che oggi consideriamo festa americana importata con prepotenza, in veritĂ racconta di profonde affinitĂ tra popoli e nazioni. Un pezzo importante della nostra storia e delle nostre piĂš antiche radici.
Foto sfondo: Silvia Montis
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19 Foto: Silvia Montis
Aspettando Halloween Arte e Letteratura
di Emma Fenu
Quando il "diverso" fa paura. Sguardo che ammalia e seduce. Movenze feline, rapide e sinuose. Mani come tele di ragno, capaci di irretire e imprigionare, con un solo gesto. Bocca che proferisce formule arcane, attraverso le quali governare gli eventi. “A me il potere!”: un urlo che fende, come una lama intrisa di sangue, l’oscurità della notte. Ecco la Strega, quale, nell’immaginario collettivo, a cavallo di una scopa, percorre itinerari magici, dalle pagine di fiabe e racconti fino alle feste, illuminate da zucche scavate ad arte, di Halloween. In realtà la Strega è in ogni Donna, fin dalle origini del tempo umano. Seguite le mie orme e la scia delle mie riflessioni: oltrepasseremo, insieme, millenni di storia nello spazio di poche righe. Fidatevi, parola di Strega. In quasi tutte le culture primitive vige un analogo principio antropologico: il maschio si afferma nell’esercizio della caccia e della guerra, mentre, alla femmina, compete il mondo arcano dell’invisibile e i saperi occulti della chiromanzia e della taumaturgia. In principio, la Donna era tutto: fata, sibilla, maga e, soprattutto, strega. Quest’ultima non prediceva il destino, ma, eroina sulle tracce di Prometeo, agiva su di esso: era sorella e figlia di Circe e Medea, compiva sortilegi e, per proprio sostegno, era capace di chiamare a sé le forze della natura. Tuttavia, con il passare delle epoche, la
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strega divenne il simbolo della “donna diversa”, in cui confluì un amalgama di credenze sacre, elaborato in età antica, ma, soprattutto, medievale e rinascimentale, nel quale conversero la Lilith degli Ebrei, la Lamia dei Greci e le Strigi, le Saghe e le Volatiche dei Latini. A tali figure mitiche si affiancò, in seguito, la leggenda della brigata notturna, ossia la scorta di Diana, che venne definita triformis, in quanto dea della caccia e dei boschi, della luna e degli incantesimi notturni.
Così Omero descrisse l’incontro fra Odisseo e Circe: “Ed io alla casa di Circe andavo; e molto il cuore nell’andare mi batteva. Mi fermai sulla porta della dea dalle belle trecce, e là fermo gridai; la dea sentì la mia voce. Subito, uscita fuori, aperse le porte splendenti, e m’invitava: e io la seguii sconvolto nel cuore. [...] Fece il miscuglio per me, in tazza d’oro, perché bevessi, e il veleno vi infuse, mali meditando nel cuore”. La maga dell’isola di Eea , “la dea luminosa” e “dai riccioli ribelli”, è una donna che inficia le facoltà di discernimento grazie alle proprie splendide fattezze. L’esule eroe greco uscirà indenne dalle sue spire soltanto grazie ad un intervento divino e, comunque, solo dopo aver trascorso, con i suoi compagni, un lungo anno tra le seduzioni di Circe e delle sue ancelle. La figura di Odisseo che, dopo essere riuscito a sopravvivere ai naufragi e alla guerra, rimane “sconvolto nel cuore” e trema, al pari di un fanciullo, al cospetto di questa figura bellissima e intrigante, Continua… >>
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Aspettando Halloween Arte e Letteratura
apparentemente disarmata, riporta alla mente altri personaggi maschili, da Adamo in poi, che, sedotti da una donna, si sono resi colpevoli di nefandezze o coperti di ridicolo. L’erede, seppur ben più sciagurata, della donna- maga, nell’ambito della tradizione della letteratura greca, può essere considerata Medea. I miti sulle sue origini sono due: secondo il primo la maga, figlia del re dei Colchi Eeta e discendente dal dio Sole, sarebbe la nipote di Circe e avrebbe per madre Ecate, la dea malvagia della magia e degli incantesimi. Un’altra tradizione la vuole, invece, figlia dell’Oceanina Idia e sorella di Circe. In entrambi i casi la relazione di parentela con la maga dell’Odissea è tutt’altro che casuale. In Euripide, Medea ha un duplice volto: è una donna – vittima, ossia moglie abbandonata, sola, priva di parenti, di protezione e di difesa, ma è, anche e soprattutto, una donna – mostro, ossia forte e scaltra, che arriva a compiere il più turpe dei delitti, quello che nessuna onta subita, nessuna legge umana e divina può giustificare: l’uccisione dei propri figli. Da qui all’Inquisizione e ai roghi su cui arsero donne e fanciulle, il passo è più breve di quanto sembri. Gli storici si sono interrogati a lungo su tale fenomeno, una delle più atroci forme di violenza antifemminile mai compiute. Sono state individuate, a riguardo, parecchie ragioni: generalmente si ammette che la caccia alle streghe fu il risultato della proiezione, in un universo sovrannaturale, della miseria del tempo e dell’incapacità di opporsi agli assalti della natura.
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La società voleva dei colpevoli e li trovò tra le componenti più anticonformiste e marginali. Lo storico Delameau, per connotare i terrori delle epoche, usa l’immagine efficace della “città assediata”, intendendo la condizione di paura che suscita la presenza “dell’altro”, del "diverso" da sé: la collettività deve riconoscere le Nemiche, difendere un ordine che dia ragione del disordine. “Io già preveggo da sì tremende deità gran bene venirne a questi cittadini”, dice, infatti, in Eschilo, Atena, riferendosi alle Eumenidi, le figlie della Notte, mentre il corteo degli ateniesi le accompagna, tra le fiaccole, sottoterra. Le streghe furono, dunque, fondamentalmente, “capri espiatori”. Per gli uomini esse furono l’odiosa manifestazione del proprio femminile primitivo, che sussiste a livello inconscio, e, per le donne, esse furono l’oggetto su cui proiettare gli elementi più oscuri e incontrollabili delle muliebri pulsioni. E oggi, chi sono le Streghe? Chi sono coloro che si ribellano a convenzioni, che non si riconoscono in modelli stereotipati, che sono emarginate per via del proprio colore di pelle, della propria fede, della propria cultura, del proprio disagio economico? Guardatevi intorno. E non temete ciò che vi è ignoto: la diversità ci arricchisce e non la si può consumare neppure fra le vampe del fuoco. Continua… >>
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Aspettando Halloween Arte e Letteratura
traduzione a cura di Silvia Padula e Antonio Coni
When the differences scare In almost all primitive cultures exists a similar anthropological principle: the male is stated in the exercise of hunting and war, while the female, competes the arcane world of the invisible. In principle, the woman was all about: fairy, sibyl, sorceress, and especially witch. However, with the passage of the ages, the witch became the symbol of the "other woman" in which flowed an amalgam of sacred beliefs, developed in ancient times, but, most of all, medieval and renaissance architecture. From here the inquisition on which burned women and black cats, symbols of the devil, the pitch is shorter than it
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looks. Historians have questioned for long time about this phenomenon, one of the most heinous forms of antiwoman violence ever accomplished. Several reasons have been identified: generally it is admitted that the witch hunt was the result of the projection of the misery of the time. The company wanted the culprits. And today, who are the witches? Who are those who rebel against conventions, who don't recognize themselves in stereotyped patterns, who are marginalized because of their skin color, their own faith, their own culture, their own economic hardship? Look around you. And don't fear of what is unknown: the diversity makes us richer and it can not be consumed even among the flames of the fire.
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Aspettando Halloween Arte e Letteratura
di Emma Fenu
Simbologie e superstizioni Se un gatto nero attraversa la strada che state percorrendo, è un indizio. Vi è un enigma che aspetta di essere svelato e l’impresa che vi attende sfiorerà l’impossibile. Sappiatelo.
Con l’avvento del Cristianesimo, per scongiurare il proseguo dei culti pagani, i felini furono definiti incarnazione del demonio, in quanto simbolo di ciò che doveva essere condannato.
Dovrete fare appello al vostro sesto senso e al vostro intuito, e forse non saranno sufficienti. Perché, se un felino corvino decide di recarsi dal lato opposto di un sentiero, evidentemente si sta recando in un luogo di propria conoscenza. Si dirige, a passo lesto, verso l’antro di una strega? Vuole aderire ad una setta di maghi? E’ in cerca di un topolino? Ha sentito l’irresistibile richiamo d’amore di una focosa amante? L’unico modo per saperlo è pedinarlo o porgli direttamente la domanda, nella speranza di una risposta che siate in grado di decifrare. No, non vi porterà sfortuna, al massimo farete perdere tempo al gatto, qualora, gentilmente, volesse prestarvi ascolto. La superstizione popolare, che taccia i gatti neri di essere menagrami e strumenti del male, ha origini antichissime e si è tramandata di generazione in generazione. Andiamo a ritroso. Ancora e ancora.
I gatti neri, in particolare, assunsero una connotazione maligna, poiché ritenuti alleati delle streghe. Donne reiette e i loro corvini amici finirono sul rogo, insieme, a migliaia, perché ennesime vittime della paura del “diverso”. Paura non solo di ciò che è estraneo, ma anche di ciò che è proprio e interiore, e, in virtù di ciò, ancora più inaccettabile.
Giungiamo a tempi arcaici, gravidi di Piramidi, di sfingi, di geroglifici, di templi candidi, di capitelli scolpiti con le foglie d’acanto. Bruciamo incenso davanti alle effigi di figure femminili connesse alla sacralità attribuita ai gatti, ossia alle dee egizie Bastet, dalle fogge feline, e Iside. Quest'ultima, divenuta, in seguito, Artemide per i Greci e Diana per i romani, venne associata all’oscurità della notte e al nero assoluto e insondabile delle tenebre.
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Quando il sole viene inghiottito nel nulla, quando il sonno rallenta i ritmi del quotidiano, quando il buio elimina i contorni definiti e fa precipitare nell’incertezza, gli esseri umani, che si muovono alla ricerca di una verità solo anelabile, hanno, infatti, timore.
Timore del mistero dell’ignoto, della malia del sogno, di quanto, solo nell’invisibile, diventa percepibile. Timore, soprattutto, della parte oscura che alberga in ciascuno: anche quando la si nega e la si imbriglia, essa scivola via e sfugge, ribelle, come una gatto nero che si muove con destrezza nella notte, indistinguibile nell’assenza di luce finché non apre gli occhi, lacerando le tenebre con due fiamme inquietanti che sembrano provenire da mondi sconosciuti e misteriosi. Invece, essi sono fiaccole da seguire, per trovare la strada, la propria strada.
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lue photog osmosi crea grafi. Pur avendo pi sultati in svariati cam getto è finalizzato giorno più bello e r tutta la vita: il vostr
Lo staff di Glue pho mite un album o un tito nell’intimo del cu
Gli scatti, nel loro ar ranno, con ricercata de evento, ma non dettaglio e, soprattu re e irripetibili. Un splodere di una risa braccio paterno, gli te, le smorfie di int appena accennati o neosposi, che duran no profondi quanto rituro appena formu quanto avrete fra le nio.
Non solo fotografie niche ineccepibili, in derna fotografia dig gica, ma grazie all’a reiterate e studiate unici, a vostro modo
E durante la cerimo rete certi che nulla photography, tuttav senza come ingomb va, lasciando a voi mente, felici ed ebbr
Lo studio si trova ad seguirvi ovunque, a nella vostra città na pre fatto fantasticar manticismo e della b interessanti pacchet vostro matrimonio stress di affrontare, go da voi lontano. percorrono spiagge perficie riflettente sfondo incantato di si fondono, in modo
Cosa aspettate, anc Glue photography, d
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graphy nasce dalla fruttuosa ativa di ben tre eccellenti fotoiù volte dato prova di ottimi rimpi della fotografia, il loro prosoprattutto ad immortalare il romantico, che ricorderete per ro matrimonio!
otography renderà eterno, tran fotolibro, ciò che avete avveruore.
rmonioso susseguirsi, raccontea eleganza, ogni tappa del gransolo, si soffermeranno su ogni utto, cattureranno emozioni vemomento di commozione, l’eata, la stretta calorosa di un abocchi fieri di un’anziana parentesa fra amici, i baci d’amore, o passionali, e gli sguardi fra no il lasso di un istante, ma souna promessa di a more impeulata, con labbra tremanti. Ecco e mani, dopo il vostro matrimo-
che palesano competenze tecn un perfetto connubio fra mogitale che la tradizionale analoassenza del ricorso a pose finte, e, vi riconoscerete: sarete voi, o “sposa” e “sposa”.
sito web:
www.gluephotography.com
pagina facebook: www.facebook.com/gluephoto/info email: info@gluephotography.com Andrea: +39 333 3246621 Antonello: +39 329 9265660 Federica: +39 392 6417057
onia e la festa che seguirà? Staa sfuggirà al team della Glue via non avvertirete la loro prebrante o eccessivamente invasila libertà di essere, sempliceri d’amore.
d Olbia, ma, lo staff è pronto a anche oltre i confini dell’Italia, atale o in quella che vi ha semre e ritenete il simbolo del robellezza. E non solo, vi propone tti (all-inclusive) per celebrare il in Sardegna, evitandovi lo , da soli, i preparativi in un luoImmaginatevi con i piedi che e immacolate, davanti alla sudi un mare cristallino e sullo paesaggi in cui natura e storia o sublime.
cora? Il vostro sogno, grazie a diventerà realtà. a cura di Emma Fenu
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Aspettando Halloween
di Simona Lasi
Halloween è arrivato, festeggiamo? Non solo nei paesi anglosassoni si “festeggia” Halloween. La notte delle streghe è ormai diventata un’occasione per fare festa e stare insieme: anche dalle vostre parti sarà raro il locale che non organizzerà una serata a tema, magari in maschera, dove tutto, dagli addobbi, al menù, ricorda la notte più paurosa e buia dell’anno. E se invece di andare a cercare Halloween, organizzassimo un vero party a tema per i nostri amici, non sarebbe… tremendamente divertente?! Partiamo dall’accoglienza dei nostri malcapitati, ehm, carissimi ospiti: abbassiamo le luci, e creiamo una bella atmosfera tetra, potremmo appendere dei fantasmi creati apposta da noi per l’occasione in qualche angolo della casa, cappelli da strega, ragnatele, pipistrelli, insetti e tanti ragnetti, faranno il loro sporco lavoro.
L’atmosfera non dovrà essere per forza terrificante, non dovremo far sbucare scheletri da ogni angolo della nostra casa, come succede nei film horror: basterà un cenno simpatico o pauroso, richiamando i classici colori che ricordano questa ricorrenza, come il nero l’arancione e il viola, ed il gioco è fatto. Potremmo anche solo limitarci a dei tocchi chic come un bel candelabro in ferro battuto come centrotavola, con delle candele che illuminino i visi dei commensali durante la cena, dei piatti neri su una tovaglia bianca, e, magari, dei tovaglioli
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neri. Non c’è limite all’immaginazione! Non sottovalutiamo la musica, contribuirà non poco alla creazione dell’atmosfera giusta per questa simpatica cenetta tra amici. Potremo preparare un play list ad hoc, con delle musiche prese dai classici della filmografia horror, e saghe Holliwoodiane. Solo per citarne alcune delle più famose: The Addams Family, GhostBuster, The Exorcist, Profondo Rosso, Sleepy Hollow, e non dimentichiamoci Thriller, di Michael Jackson, senza tralasciare qualche diabolica risata tra una traccia e l’altra, non sia mai che gli invitati si rilassino troppo! Potrete decidere voi se chiedere ai vostri ospiti di presentarsi mascherati per l’occasione, essendo una festa privata ci si potrà sbizzarrire e ricercare i soggetti più disparati: dagli zombie agli scheletri, o semplicemente un fantasma. Ovviamente i padroni di casa dovranno essere i primi ad obbedire al dress code della serata, potranno impersonare una celebre coppia da film, come ad esempio Gomez e Mortissia della famiglia Addams, o Jack e Sally del celebre Nightmare before Christmas. Passiamo al menù, questa sarà la parte più divertente per i padroni di casa, che dall’antipasto al dolce, potranno servire delle ottime, agghiaccianti schifezze agli invitati, ribattezzando ogni piatto con un nome mostruoso: avremo occhi di strega nell’aperitivo al posto della classica olivetta, accompagnato da rustici che diventeranno mummie insanguinate, per primo avremo capelli di zombie in un bagno di sangue, perché non sarebbe per niente terrificante servire un classico spaghetto al pomodoro, e per secondo potremo pre-
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31 Foto sfondo: Silvia Montis
Aspettando Halloween
parare un bell’arrosto morto di lupo mannaro, appositamente sfilettato da noi per l’occasione, il dolce potrà essere una mini cheesecake, o un budino, truccati mostruosamente ad arte, tanto da far credere che qualche cervello sia caduto maldestramente sul piatto. Beh, dopo che avrete servito queste schifosissime prelibatezze, per essere precisi, forse l’invito giusto doveva essere: spaventiamo?! Continua… >>
32 Foto sfondo : Silvia Montis
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33 Foto: Silvia Montis
Aspettando Halloween
traduzione a cura di Silvia Padula e Antonio Coni
Halloween has finally arrived, let's party now! This festivity is not only celebrated in the Anglo-Saxon countries. The night of the witches, in fact, has become an occasion for celebration and gathering together all over the world. It would be odd to find the pub, disco or restaurant that won't organize a themed evening wearing the scarier masks, where everything, from the decorations to the menu, reminds of the scariest and darkest night of the year. What about organizing our own themed party for our friends? Wouldn't that be tremendously funny? Let's start from the reception of our dear guests or more precisely our victims. Lower the lights and create a nice tetra atmosphere. We could eventually hang the ghosts we have designed for the occasion in some corners of the house and things like hats, spider webs, bats, many insects and spiders which will definitely do their dirty work. We use candelabra as centrepiece for the table, black dishes on a white tablecloth, and, perhaps, black napkins. There is no limit to the fantasy! Do not underestimate the music. It will greatly contribute to create the right atmosphere for this lovely dinner with your friends. A good idea is to prepare a
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playlist with the music taken from the classics of horror filmography and don't forget to play some diabolical laughter from one track to the other. Something unexpected. The dress code must be obviously Halloween costumes and you, as the hosts, will be the first to obey to it. You can impersonate a famous couple from a movie, such as Gomez and Mortissia from the Addams´ Family or the famous Jack and Sally from The Nightmare before Christmas. Let's move to the menu which is going to be the funniest part for the hosts who, from the appetizers to the desserts, will serve some good, chilling crap invitees, renaming each plate with monstrous names such as "witches eyes" or "bloody mummies" or more, "zombie hair in a bloodbath" (spaghetti with tomato sauce) with roasted mini cheese cake as for the brain. Well, after you have served these nasty delicacies, you could begin by saying: are you ready to be served/scared?
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Foto sfondo : Simona Steri
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Foto: Simona Lasi
di Simona Lasi
Vogliamo lasciare i nostri ospiti a bocca aperta con un entusiasmante aperitivo splatter? Seguite le mie semplici istruzioni, e lascerete tutti sbalorditi, e disgustati! Vi serviranno pochi e semplici ingredienti...
Martini on the eyes Ingredienti:
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- qualche ravanello - qualche oliva verde o nera condita (quelle da cocktail per intenderci) - Martini dry
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Preparazione Preparate l’occhio di strega in questo modo. Spellate i ravanelli con un pelapatate, o con un coltellino da verdura, fate in modo di lasciare un po’ di buccia, qualche filo, in modo che ricordi i vasi sanguigni dell’occhio, con uno scavino, o con l’uncino del pelapatate, create un incavo in mezzo al ravanello, abbastanza grande da poterci incastrare l’oliva.
Foto: Simona Lasi
Ora montiamo lo spavento: infilzate due dei vostri bulbi oculari con uno stecchino, e adagiateli sul fondo di una coppa da cocktail, ora versate il Martini… Non crederete al disgusto dei vostri ospiti nel sentirsi osservati così da vicino!
Foto: Simona Lasi
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Foto: Simona Lasi
di Simona Lasi
Per accompagnare il vostro Martini all’occhio di strega, non c’è niente di meglio che una bella mummietta ripiena, o volevate servire dei comuni rustici? Vi serviranno pochi ingredienti: wurstel, un rotolo di pasta sfoglia, del latte per spennellare, e dei semini di sesamo. Mummifichiamo?!
Mummie ripiene Ingredienti: -Wurstel -un rotolo di pasta sfoglia -latte per spennellare, -semini di sesamo.
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Preparazione Preriscaldate il forno a 180°. Tagliate la sfoglia in strisce di circa un cm di larghezza, e avvolgete i wurstel, avendo cura di lasciare libera la parte che vorrete far diventare la faccina della mummia. Disponete su un una teglia foderata con della carta da forno, e spennellate le vostre mummiette con del latte. Infornate per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo, fate sfreddare, e aiutandovi con uno stecchino fate due buchini sul “viso� e incastrate i semini al loro interno. Servite con del ketchup, a parte. Enjoy your Halloween Party!
Foto: Simona Lasi 39
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41 Foto sfondo: Pietro Cau
Aspettando Halloween Fashion glamour
di Silvia Montis
Dolcetto o Scherzetto? Per la notte più mostruosa dell'anno, in occasione di una serata buia e tetra da passare in discoteca, o per una festa/cena tematica tra amici, ho pensato ad un travestimento davvero passionale e ombroso che, devo essere sincera, amo particolarmente. Il Gothic Style è semplice da procurare, anche online, ma io propongo di provare ad assemblare i pezzi in modo creativo, con ciò che possiamo trovare nell'armadio o in soffitta. Anzitutto procuriamoci un abito nero. Questo è facilmente reperibile nel nostro guardaroba. Il colore nero è la base ideale per ogni tipo di abbinamento e con gli accessori giusti avremo un suggestivo aspetto cupo ma seducente. Riguardo gli abbinamenti io, per esempio, amo molto le tonalità rosse, lilla, rosa e verdi. L'accostamento di tali sfumature creerà l'effetto auspicato: rosa antico per un romantic gothic; amaranto per chi non disdegna uno stile più vampiresco; verde, lilla o blu per un tocco più raffinato ed elegante che ricorda magari il Gothic Vittoriano. Infine, per un'impronta ancora più realistica, non dimentichiamo il trucco, rigorosamente cereo nella base e con un curato make-up degli occhi, prevalentemente nero con sfumature del colore secondario che abbiamo scelto.
Ed ecco, il gioco è fatto!
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Per voi alcune idee affinché sia un Halloween da non dimenticare. Buon divertimento!!!!!
Abito nero, lungo o sopra il ginocchio, possibilmente con pizzi o petticoat, che diano un po' di volume e movimento.
Accessori importantissimi per sottolineare lo stile del travestimento: cappellini o cerchietti con veletta, piume o fiocchi; guanti lunghi neri, in raso, pizzo o velluto; corsetto in pizzo nero se volete indossare una gonna al posto di un abito.
Gioielli, rigorosamente in color argento, dallo stile medievale o filigranato. Quelli che vi propongo qui fanno parte della collezione orafa tipica sarda, realizzati dall'artista Daniela Montis.
Le scarpe possono essere sia degli anfibi, alti e neri, possibilmente con lacci a incrocio, sia delle scarpe nere con tacco magari impreziosite con del pizzo o dei fiocchetti.
Per quanto riguarda il make-up, consiglio una base molto chiara e poi un meticoloso trucco sugli occhi impreziosito da ragnatele. Il rossetto, scarlatto o cobalto, contornato con matita nera.
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Aspettando Halloween Viaggi
di Antonio Coni
Siete pronti ad un´esperienza da “paura”? Halloween è una festa particolare e, come tale, necessita di un´appropriata location. L´ideale sarebbe un castello o una villa abbandonata con finestre rotte, porte scricchiolanti e rumori sinistri provenienti dalla stanza accanto. Ragnatele sparse qua e lá e, come tocco finale, un bel temporale ricco di lampi e tuoni che rimbombano nelle stanze grandi e vuote. Insomma un´immagine davvero suggestiva.
Tivoli ha pensato a tutto questo per voi e perciò vi aspetta anche quest´anno a partire dal 10 ottobre nella capitale più bella del nord Europa, Copenhagen. Ad accogliervi all´ingresso del parco ci saranno: un´enorme zucca, le due spaventose guardie laterali e qualche strega dall´aria poco socievole. Non
male
come
inizio,
che
dite?
Una volta entrati, il sentiero luminoso anch´esso ricoperto di zucche come d´altronde il resto del parco, vi condurrà verso l´area centrale davanti al palco che ogni anno ospita una novità e, come tale, non ci è concesso saperla fino al momento dell´apertura ufficiale. Il parco viene ricoperto di oltre 20.000 zucche dalle svariate forme e dimensioni ma, ciò che ha davvero dell´incredibile, sono le zucche più grandi d´Europa posizionate davanti al palazzo Nimb. Alcune di esse superano i 400 chili. Ritornando al tema paura, per i più coraggiosi, Tivoli ha ideato una sorta di
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hotel abbandonato e infestato chiamato Scary Hotel. Alla “reception” un uomo con gli occhi color bianco e il viso completamente sfracellato. Ci si entra in gruppo poiché per entrare da soli occorre davvero avere tantissimo fegato. In fila indiana si percorre tra le stanze buie dell´hotel e ciò che potrebbe accadere é davvero inaspettato. I mostri, fantasmi, streghe ecc... non sono altro che attori veri che improvvisano gli scherzi ai poveri malcapitati. Io ho provato momenti di paura ma credetemi, ne è valsa la pena. È un misto tra paura e divertimento. Ai più fifoni che credono di scamparsela facilmente, consiglio sempre di stare in guardia perché all´interno del parco si aggirano personaggi dall´aria sinistra con l´intento appunto di spaventarvi senza sconti per nessuno. E poi ancora ci saranno diversi spettacoli di canto e ballo durante l´arco della giornata e avrete l´occasione di vedere le famose guardie di Tivoli in veste speciale con una zucca in testa. Se noterete qualcosa di strano e insolito in loro, non fateci caso, l´atmosfera é quella e probabilmente anche loro sono stati contagiati. Insomma, come sempre Tivoli non ci delude mai e non smette mai di stupirci. Consiglio personale? Visitate il parco dopo le 18 al calare delle tenebre e portate con voi un´enorme dose di coraggio. Buon divertimento!
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Foto sfondo : Silvia Montis 45
Aspettando Halloween Viaggi
Every recurrence in order to be properly celebrated needs its appropriate location. Adorned by thousands of pumpkins, witches and monsters, Tivoli gardens are definitely the right place to celebrate Halloween if you are planning a trip to the most beautiful city in the Scandinavian countries, Copenhagen. This year, as always, the park won´t let us down. There will be many surprises, some of them pleasant and some of them less pleasant and it is going to be extremely scary but funny at the same time. The entire park will be transformed into a suggestive place with picturesque decorations and you will feel like in a horror movie. Real actors dressed like vampires, ghosts, witches and monsters are going to freak you out no matter how brave you are. For the most courageous people, Tivoli has designed the right place for them. Scary Hotel. Visit the haunted hotel and try the scariest experience of your life. For the whole family, there will be a lot of shows going on during the day around the park and at the Pantomime Theatre. Finally, you will have the opportunity of trying different delicacies, Danish and not. Don´t miss this incredible opportunity and let yourself explore this scary world. From the 10th of October.
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Have fun!
by Antonio Coni
Foto sfondo: Silvia Montis
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47 Foto sfondo: Silvia Montis
Aspettando Halloween
di Claudia Fois
a caccia di erbe per creare pozioni di eterna bellezza.
Pozione di Eterna Bellezza "Io sono la Grande Madre, adorata da tutto il creato, ed esisto da prima della sua coscienza. Io sono la forza femminile primordiale, senza confini ed eterna. Io sono la casta Dea della Luna, la Signora di tutta la magia..." - The Book of Shadows, il grimorio delle Wicca-
Ci fu un tempo in cui le donne erano viste come Figlie della Luna, di estrema bellezza e di ammalianti movenze. Cospiratrici di antichi riti, trasmessi oralmente dalla Grande Madre, nei primi anni di vita. Erano solite ritrovarsi la notte nei folti boschi ad invocare Dee con canti e danze. "Io vengo da un tempo lontano da un suono di corno pagano e bisbigli di fronde e di vento di risa, tamburo e lamento. Io vengo da incensi bruciati da volti per sempre segnati, da sussurri di antiche leggende che sempre risuonano nella mente. Son fatta di fuoco e di danze, di onde impetuose e di lance. Di popoli antichi è la voce, che tra le radici scorre veloce". -NjmueEsseri vanitosi ed affascinanti, creatrici di pozioni magiche, capaci di eterna giovinezza. Ispirate dal canto del vento sulle foglie, nel silenzio della notte, andavano
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Chi di voi non vorrebbe possedere una di queste pozioni, anche solo poche gocce... E se vi dicessi che non occorre andare indietro di troppi secoli e che ancora oggi la natura ci regala le stesse erbe magiche?! Basta solo sapere come e quando usarle. Allora voglio svelarvi la ricetta per la bellezza della vostra pelle...
Si tratta dell'Oleolito di Lavanda! I principi attivi della Lavanda sono impiegati per smagliature, rughe, pelle grassa ed acneica e pelle matura. L'estrazione più semplice dei suoi principi attivi è quella attraverso la macerazione oleosa. Non spaventatevi, si tratta di un procedimento molto semplice. Non occorre avere un laboratorio, non vedrete fumi ed esplosioni chimiche. Vi basterà andare nel vostro giardino e raccogliere una modesta quantità di fiori di lavanda, 300 grammi sono sufficienti. Prendete un barattolo di vetro, metteteci i fiori e riempitelo con 1 litro di olio di girasole biologico. Lasciate macerare per 40 giorni al sole, scuotendo il barattolo una volta al giorno. Trascorso questo tempo, filtrate e premete la massa di fiori per ottenere il massimo dall'estrazione; conservate il vostro oleolito in una bottiglia scura. Continua… >>
Foto sfondo: Claudia Fois
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Aspettando Halloween
Et voilà, la vostra "pozione magica" è pronta! L'olio così ottenuto si utilizza in piccole quantità con un batuffolo di ovatta, massaggiando sulla pelle acneica ed impura, oppure direttamente sulle smagliature (gambe, pancia ecc). Eterna giovinezza a tutte.
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Pocione de Eterna Belleza “Soy la Gran Madre, adorado por todo lo creado, y existo antes de su conciencia. Soy la fuerza femenina primordial, sin fronteras y eterna. Soy la casta diosa de la luna, la señora de toda la magia...” -El libro de las Sombras, el grimorio de la WiccaHubo un tiempo en que las mujeres eran consideradas las hijas de la Luna, de extrema belleza y amaliantes movimientos, conspiradoras de antiguos rituales transmitidos oralmente por parte de la Grande Madre, en los primeros anos de vida. Era costumbre encontrarse la noche en bosques de espesor a invocar las diosas con cantos y danzas. “Yo llego desde tiempos lejanos, desde sonidos de como paganos, susurros de frondas y vientos, de risas,tambor y lamentos. Yo llego desde inciensos quemados de caras para siempre signadas de susurros de antiguas leyendas que desde siempre resuenan en mi mente. Estoy hecha de fuego y de danzas, de ondas impetuosas y de lanzas. De pueblos antiguos es la voz, que entre las raíces fluye veloz”. -NjmueSeres vanidosos y atractivos, creadoras de pociones mágicas, capaces de eterna juventud. Inspiradas por el canto del viento en las hojas, en el silencio de la noche iban cazando hierbas para crear pociones de eterna belleza.
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Quien de vosotras no quiseras poseer una de estas pociones, aunque fueran solo una gotas... Y si os dijera que no hace falta ir atrás en el tiempo de muchos siglos y que todavía hoy la tierra nos regala esas mismas hierbas mágicas Tenemos solo que saber como y cuando utilizarlas. Entonces quiero revelaros la receta para la belleza de vuestra piel.. Se trata de Oleolito de Lavanda! Los principios activos de lavanda están empleado para corregir las marcas de estiramiento,arrugas, piel grasa y acnéica y piel madura. La extracción mas simple de sus principios activos se obtiene con la maceración oleosa. No os asustéis se trata de un procedimiento muy simple. No hace falta tener un laboratorio, no habrán humos y explociones químicas. Sera suficiente ir a vuestro jardín, cosechar unas flores de lavanda, 300 gramos son suficientes. Coged un vaso de vidrio, poned las flores en el vaso y añadid un litro de aceite de girasol biológico. Dejad macerar por 40 días al sol, agitando el vaso una vez al día. Pasado este tiempo filtrar y presionar la masa de las flores para obtener el máximo de la extracción, guardar vuestro oleolito en una botella oscura. Et voila! Vuestra poción mágica ya esta lista! El aceite así obtenido se utiliza en pequenas cantidades con un trozo de algodon masajeando la piel acnéica y impura, o directamente sobre las marcas de estiramiento (piernas,abdomen etc...). Eterna juventud a todas!
traduzione a cura di Claudia Anatella
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di Barbara Pisu
Ingredienti: -10 pezzi di chiodi di garofano - qualche pezzo di peperone rosso o di peperoncino -5 pezzi (250 g circa) di salsiccette di pollo Per servire (per il finto "Prato") -150 g di riso parboiled di riso basmati -qualche goccia di clorofilla -1 presa di sale -1 filo di olio extravergine d'oliva
Serp di sal Preparazione
Versate abbondante acqua in portate ad ebollizione. Quand so, salare a piacere. Aggiunge la nell’acqua di cottura: in qu colore e si potrà ottenere u preparerà il “prato” per i “ser
Cuocete il riso per 12-15 min i “serpentelli”: infilzate ogni s bastoncino da spiedino, cerc ondulata che imiti quella dei sultano troppo lunghi, tagliat te per bene, da tutti i lati, molto calda (senza aggiunger una fiamma vivace. Dopodic coperchio, abbassate la fiamm cottura per alcuni minuti. Rim della per evitare che assorba sciate leggermente intiepidi
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pente lsiccia
n una capiente casseruola e do l’acqua bolle, versare il rigete qualche goccia di clorofiluesto modo, il riso assorbirà il un riso verde (con cui poi si rpenti” ).
nuti. Nel frattempo, preparate salsiccia di pollo con un lungo cando di ottenere una forma i serpenti. Se i bastoncini rite le parti in eccesso. Rosolale salsiccette in una padella re olio o burro), mantenendo ché, coprite la padella con il ma al minimo e proseguite la muovete le salsicce dalla paano il grasso in eccesso. Laire, dunque sfilate delicata-
mente i bastoncini dalle salsicce, che avranno oramai assunto la forma “a serpente”. In un’estremità di ogni salsiccia praticate due piccoli fori per realizzare gli occhi del serpente: basterà incastrare due chiodi di garofano oppure due grani di pepe. Per la bocca e per la lingua, praticate un taglietto orizzontale sotto gli occhi ed inserite un piccolo pezzetto triangolare di peperoncino oppure di peperone rosso. A questo punto, il riso sarà pronto: scolate il riso, aggiungete un goccio di olio extravergine d’oliva e disponetelo su un grande piatto da portata, come fosse un prato. Collocate le salsiccette-serpente sul riso verde e servite. Buon divertimento!!
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di Emma Fenu
Cari Lettori, a partire da questo numero, ha inizio una interessante collaborazione fra il nostro Magazine e Passione Lettura, uno dei più importanti siti web di Letteratura presenti in Italia, che offre un prezioso servizio agli amanti dei libri e agli scrittori, contribuendo alla diffusione di opere, tramite la pubblicazione di interviste e recensioni. Attraverso la recente creazione di un Corso online di Scrittura Creativa, inoltre, si propone di formare e dare visibilità a scrittori emergenti o a quanti desiderino cimentarsi nella stesura di un racconto, di un romanzo, di un saggio o, perfino, di un blog. La redazione di Nordic Lifestyle, che si nutre di parole e comunica tramite esse, ha amore per la cultura, intesa nella sua accezione più onnicomprensiva, quindi non può non apprezzare anche il mondo dei libri cartacei e degli ebooks, e non può non condividere un progetto finalizzato alla promozione dell’arte dello scrivere. Ogni mese vi posteremo un mero assaggio della fervente atmosfera che si respira in Passione Lettura, affinché siate invogliati a farne, anche voi, parte.
Siete scrittori o aspiranti tali? Iniziamo proprio da voi, coinvolgendovi in un progetto che non sarà mai avaro di soprese stimolanti, ossia UN CORSO ONLINE DI SCRITTURA CREATIVA. In cosa consiste il Corso ? E’ una guida alla scrittura, attraverso l’analisi condotta in merito ad ogni specifico genere letterario e tramite un servizio di revisione delle vostre opere in fieri. Ma non solo. E’, soprattutto, un invito alla scrittura come forma di introspezione e comunicazione, non semplicemente come assunzione di mere tecniche, utilissime, ma non sufficienti a generare “Letteratura”. A chi si rivolge il Corso? Ad un pubblico molto vasto. A chi sogna da sempre di raccontare e raccontarsi, ma non sa come e da dove iniziare l’avventura che lo attende; a chi ha già dato prova delle proprie abilità narrative o saggistiche, ma si propone di confrontarsi e migliorare; a chi è mosso da semplice curiosità; a chi brucia di passione ma desidera un supporto motivazionale e, al contempo, professionale.
Sito web: www.passionelettura.it Pagina fb: www.facebook.com/PassioneLettura?fref=ts Gruppo fb: https://www.facebook.com/groups/passionelettura/?fref=ts Corso di Scrittura Creativa: http://www.passionelettura.it/ebook/
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Come è strutturato il Corso? Spetterà ciascuno di voi scegliere come disporre dei servizi offerti. Potrete acquistare un solo ebook, inerente all’argomento che suscita maggiormente il vostro interesse.
Fotografie: Silvia Montis
Ogni ebook, infatti, tratta di uno specifico genere letterario, ricorrendo all’enunciazione, di facile approccio, sia discorsiva che schematica, di tecniche e modalità narrative, coadiuvate da esempi e citazioni tratti da opere di grandi autori. Per una visione d’insieme più completa, è suggeribile acquistare l’intero pacchetto, comprendente tutte le proposte, in modo da acquisire più padronanza dell’arte dello scrivere. Tuttavia, se vorrete essere dei nostri ed entrare a far parte, in modo attivo, della nostra fucina di autori emergenti, potrete abbonarvi mensilmente. In quest’ultimo caso avrete la possibilità di essere guidati nella stesura della vostra opera, tramite suggerimenti in corso o correzione di bozze, in fase finale; potrete proporre nuovi ebooks di vostro interesse, proponendo analisi di generi letterari non ancora trattati o richiedendo approfondimenti ulteriori di quelli già in commercio. Buona scrittura!
Per ulteriori informazioni, accedete al sito del Corso di Scrittura Creativa, riportato qui a lato.
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di Giulietta Luise
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Foto: Giulietta Luise
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Dolce di pastafrolla e polpa di zucca Ingredienti: 200 gr. di farina (io uso quella integrale) 100 gr. di burro (meglio se vegetale) 100 gr. di zucchero (meglio quello di canna) 1/2 cucchiaino di lievito 1 uovo 1 pizzico di sale 1 bustina di vanillina un po' di buccia di limone grattugiato 30 gr. di polpa di zucca (preventivamente cotta al forno)
Preparazione dopo aver impastato tutti gli ingredienti insieme, far riposare per 15 minuti in frigo, stendere poi la pasta, aggiungere sopra la marmellata che piĂš vi piace ed infornare a forno giĂ caldo, 180 gradi. per 20 minuti. Buon appetito!
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Il nome d caso, inasp bianco di La scelta d ma ed em infatti pre una storia colare.
La tracciab di ogni ca tanto attra stica e mer il ricordo d vissuto a to.
Tutti gli ab tre un nom gnato sull sensazioni Gli articoli unico, in p nienti da t legio viene specifico, n ca. Gli abit na Vintage capaci di t re ricordi p
Viaggiatori e luoghi lo da tenere s
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braluna Vintage è un negozio abbigliamento e accessori ato nel 2012 da un’idea di a Pisu, sarta “empirica“ e ta di vintage.
del brand è venuto fuori per spettato prodotto del rumore una sala d’aspetto affollata. dei capi proposti è molto intimozionale. Ombraluna Vintage edilige abiti e accessori con personale e un vissuto parti-
bilità geografica e cronologica apo viene appurata non solaverso l’accurata analisi stilierceologica, ma anche tramite di chi ha davvero indossato e stretto contatto con l’ogget-
Fotografie: Giuseppina Pisu
biti e gli accessori hanno inolme, che viene scelto e assela base dei racconti e delle i del precedente proprietario. sono tutti originali, in pezzo perfette condizioni e provetutto il mondo. Nessun privie concesso a una taglia nello né a uno stile, né a un’epoti e gli accessori di Ombralue sono vettori di emozioni, trattenere sensazioni, evocapassati, suscitare sorrisi.
i e testimoni di tempi passati ontani, a portata di carezza e sempre accanto.
di Giuseppina Pisu
ww.ombraluna.com
w.ombralunavintage.etsy.com
w.facebook.com/ ralunavintage
w.instagram.com/phine_vintage
w.ombralunavintage.blogspot.dk
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63 Foto sfondo: Silvia Montis
Speciale VICHINGHI
Introduzione La società vichinga era fondamentalmente molto semplice, edificata sulla base di condivisione e reciprocità, sul lavoro dei campi, sull'artigianato e sul commercio. Abili navigatori, i Vichinghi praticavano saccheggi oltre che intraprendere scambi commerciali. La comunità, divisa in più villaggi, si riuniva in assemblea e decideva ogni cosa, dalle punizioni per reati a decisioni più importanti legate all'organizzazione del territorio. Il tutto avveniva con votazione di maggioranza. Insomma una vera e propria democrazia "ante litteram". Non male per un popolo considerato da sempre barbaro e rude. I Vichinghi, termine con cui generalmente si identificavano i guerrieri norreni originari della Scandinavia, in particolare della Danimarca, oltre ad uno spiccato senso democratico avevano un fortissimo concetto di famiglia e di “sangue”. La società danese continua, per lignaggio culturale, ad essere fondata da pilastri ben distinguibili, come appunto il valore della famiglia, la parità tra individui e non ultimo l'interconnessione con l'ambiente.
Crescere i figli in Danimarca La crescita di un figlio è il più alto investimento per la società danese, lo sa bene lo stato e lo sanno bene i genitori. Come i vichinghi si impegnavano a far crescere validi guerrieri così, a distanza di secoli, oggi tutte le risorse comunitarie sono dispensate per creare validi individui. Scuole, parchi, materiale didattico, intrattenimenti, sono risorse che fanno parte della quotidianità danese. I bambini sono responsabilizzati sin da piccoli, non con il proibizionismo unilaterale ma con la comprensione dovuta dall'esperienza. Anche il clima rigido è parte integrante di questa crescita: il freddo fortifica ma si devono creare gli anticorpi giusti già in tenera età, per cui l'educazione dei bambini è spesso incentrata sul contatto con la natura, le intemperie e la vita all'aria aperta.
di Silvia Montis
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65 Foto sfondo: Silvia Padula
Speciale VICHINGHI
Natura Abbiamo visto che fin da piccoli i bambini sono lasciati liberi di interagire con l’ambiente/natura come meglio credono, sviluppando un atteggiamento molto più diretto con essa, rispetto alla maggior parte dei bambini europei: il danese non ha paura di sporcarsi con il fango o di prendere i funghi camminando a piedi nudi. Nel vedere ciò, una mamma italiana sarebbe molto contrariata, così come lo sarebbe nel sapere che non si usa l’ombrello e si cammina con i capelli bagnati. In Danimarca è un'usanza comune, e non di certo perché è una popolazione imprudente, amante di malattie e torcicollo. Con questo non voglio dire le mamme italiane sbaglino, semplicemente abbiamo due culture differenti, che pongono come priorità atteggiamenti e comportamenti diversi. La mamma danese, infatti, è più spaventata dall'inquinamento che dall'influenza. Il rapporto con la natura più selvaggia e meno cittadina è visibile anche nel centro della metropoli: pochi picconi, molte anatre e gazze, poche mosche molte api e vespe, poche auto, tante, tantissime bici. Io, da italiana doc, prima di venire qua, guidavo la macchina e non la bici, che ora, invece, è diventata il mio unico mezzo di trasporto. Da poco ho scoperto che i miei vicini di casa non hanno la patente e guidano da sempre la bicicletta. Pensate se in Italia togliessimo le macchine e iniziassimo ad usare soltanto biciclette? Sarebbe davvero impensabile, come, d'altronde se facessimo il contrario in Danimarca. È, infatti, il background culturale di un popolo a creare una comunità con le sue usanze che si trasmettono nei secoli, adattandosi ai vari cambiamenti e progressi. Da straniera credo che assorbire le buone usanze, mescolandole alle proprie, sia un buon modo per progredire. Dunque adesso guido la bici ma, non avendo origini vichinghe, uscire con i capelli bagnati mi farà sempre sentire tremendamente sconsiderata.
di Silvia Padula
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Speciale VICHINGHI
Uguaglianza tra uomo e donna La parità dei sessi in Danimarca è un'eredità molto forte, tramandata dall'esperienza vichinga che vedeva guerrieri uomini e donne scendere in battaglia, fianco a fianco. La forza fisica delle donne danesi spesso non ha molto da invidiare a quella maschile, così come la dedizione maschile verso figli e famiglia non è meno di quella femminile. Per le vie della Danimarca non è assolutamente raro trovare padri che portano in giro i bimbi in carrozzina e vedere donne che lavorano come operaie nei cantieri. Anche in politica la donna è inserita alla stregua dei colleghi maschi. Non dimentichiamo poi l'usanza tutta meridionale per cui sarebbe l'uomo a dover fare il primo passo nell'approccio con la futura partner, compreso il fatidico momento di dichiarare il proprio amore ufficialmente. Beh, nei Paesi Scandinavi è spesso la donna a fare il primo passo. Impetuose e sicure di sé, le donne nordiche ereditano in dono, dai padri vichinghi, l'arte del saper “dirigere una battaglia”. Non è una questione di comando o imposizione, piuttosto una naturale visione di ugual responsabilità. Parlando di parità, inoltre, non possiamo non citare il rispetto per l'individuo in senso lato, che va oltre ogni diversità o classe sociale. Anzi, vi stupirà sapere che la cultura danese non conosce proprio la concezione di “diverso”, essendo figlia di un sistema sviluppato da sempre sull'impronta fortemente comunitaria dei vichinghi. Ed è così che il barbone non è un emarginato, il disabile è integrato benissimo negli ambienti comuni e pubblici, il gay è accettato e integrato come tutti con pari diritti, qualsiasi comportamento espressivo individuale non è motivo di scherno e, soprattutto, l'abito non fa mai il monaco.
di Silvia Montis
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Speciale VICHINGHI
Momenti di festa Un'altra eredità vichinga è quella legata al giorno della festa. Ogni occasione era buona per banchettare e dopo una grande battaglia o una settimana di duro lavoro, la comunità si riuniva nella grande sala dell'idromele, con ogni tipo di leccornia a disposizione, prodotta dalla terra o dagli animali allevati e, naturalmente, con fiumi di birra! La carne di maiale era il piatto tipico per eccellenza, ma non mancavano volatili e selvaggina, guarnita di frutta secca, radici, patate e verze. Il banchetto era considerato un momento importantissimo per la vita sociale, si stringevano alleanze, si intraprendevano relazioni, si stipulavano persino contratti matrimoniali, per cui tale simposio era regolato da leggi severe quanto più importante era l'occasione dedicata. Ad ogni modo questo era un momento di abbandono totale, aperto a tutti, uomini donne e bambini. Nella falsa riga di tale tradizione, il danese moderno attende il weekend come un grandioso evento, che comincia dal giovedì o venerdì sera fino alla domenica mattina. In questi giorni tutto è concesso: calano le maschere, ci si ubriaca come forsennati e ci si disinibisce. In questo “momento sociale” tipico dei Paesi Nordici, nessuno è esente, ragazzi
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e ragazze giovani, uomini e donne di una certa età, uomini d'affari, donne in carriera. Non esistono categorie o ceti e non è inusuale trovare dentro i pub e le “Bodeghe” impiegati in giacca e operai ancora sporchi di tinta. Come non è insolito trovare ragazze per strada sbronze o, ancora, persone barcollanti che per le vie cercano un abbraccio tra i passanti. L'aria che si respira nel weekend è di festa e baldoria, ma non è contemplata la violenza, non sono ammesse risse, né persone in cerca di guai. Il danese non è una persona violenta e generalmente non si creano disordini, in ogni caso l'ambiente è monitorato da polizia e ambulanze che a distanza controllano la situazione, pronti ad intervenire se necessario. Sicuramente questo genere di “divertimento” è ben lontano dalle nostre concezioni italiana più moderata e proibizionista ma a prescindere dal fatto se sia condivisibile o meno tale costume, ciò che è sicuramente interessante è l'analisi del fatto che esso sia un retaggio culturale che ha radici molto lontane.
di Silvia Montis Continua… >>
71 Foto sfondo: Silvia Montis
Speciale VICHINGHI
Rispetto per la diversità Già in tenera età i bambini sono educati al quieto vivere, al rispetto per le differenze e per gli spazi altrui, perché “se ognuno resta nel suo spazio, ce ne è per tutti”. Come non vi sono differenze tra sessi, e non ve ne sono mai state, analogamente non si contempla la differenza tra gruppi etnici. Essere “diversi” è assolutamente normale ed umano. Un pensiero, questo, civile e democratico difficilmente associabile ad un popolo che affonda le sue radici in un'epoca barbara, laddove non ci pensavano due volte a mozzare una testa in modo cruento. Per capire come ciò sia stato possibile e come questa mentalità sia giunta fino ad oggi, dobbiamo cercare di approfondire la collocazione geografica di questo popolo, confrontandola con la nostra italiana. La Danimarca, lingua di terra attaccata all'Europa, si estende lungo il freddo mar Baltico, alla sinistra della grande penisola scandinava, delimitando così il confine settentrionale del continente Europeo. Anche l’Italia è una lingua di Terra che si estende nel mare ma con la differenza che l’Italia è bagnata dal caldo mar Mediterraneo, confine del sud dell’Europa, esposto verso l’Africa, abbracciata da altri Paesi che ne limitano l’esposizione al forte vento, clima ideale per l’agricoltura, esportazioni e importazioni. Una frontiera, dunque, presa d’assalto, che negli anni ha tentato di chiudersi e preser-
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vare la sua integrità. Questa descrizione per spiegare che l’Italia, per clima e posizione geografica, è sempre stata una “preda più appetibile” per colonizzatori e immigrazioni di massa e dunque con gli anni ha sviluppato, per difesa, un atteggiamento schivo nei confronti del diverso. Al contrario, la Danimarca, proprio per la sua posizione e clima non favorevole, ha sempre avuto un gran bisogno di aprirsi al resto del mondo, per potersi evolvere sul fronte commerciale. Dunque notiamo che, quello danese, è un popolo cresciuto nell'apertura mentale e nell'accoglienza dello straniero, senza la paura di essere assoggettato. Forti di ciò che, oggi come un tempo, infatti, sono i loro valori imprescindibili che caratterizzano questa cultura. La popolazione danese ha regole e gerarchia radicate nella quale inseriscono il diverso senza che il diverso modifichi il loro modus vivendi: la parola chiave descrisse la cultura vichinga e che oggi continua a caratterizzare quella danese è “Comunità”.
di Silvia Padula Continua… >>
73 Foto sfondo: Silvia Montis
Speciale VICHINGHI
With the name Vikings we identify the ancient Norse people. Originally from Scandinavia and the Danish coasts they were seafarers: traders, warriors and settlers. One of their society greatest pillars was the family and fidelity to it. This value, together with eight others, is clearly still present in modern Scandinavian and Danish society, it’s a legacy that time has not changed or cancelled. Vikings based their society on nine values: Courage, Truth, Honour, Fidelity, Discipline, Hospitality, Self reliance, Industriousness, Perseverance. To raise a child, in fact, it’s still seen as one of the most rewarding life commitments; the entire society is modeled in a way that favors the family, family welfare and children wellbeing. From early years children are strongly encouraged to interact with the environment so that are able to develop confidence and familiarity with nature from early stages; as a result they have a more direct approach towards nature then their European counterparts. Nature is valued and in the cities is quite common to find ducks and magpies as opposed to picks or bees and wasps as opposed to flies. Bikes are the preferred way of transport as opposed to cars. Regarding the role of men and women, again, very noticeable is their equality in society; this too is a value that comes from the Norse people; although still in-
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ferior to men, in those times women had more rights than their female counterparts in Europe (they could divorce and in certain cases, depending on family lineage, they could become sea traders and warriors too). Women can be the family breadwinner while father can stay home taking care of the children, the roles can be easily swapped, again woman, like men, can be employed in all type of works. Another value is respect in a broad sense: respect for the environment, for humankind and nature, for different cultures, sexual orientation and gender, religious beliefs and so on. Another important pillar of Norse and, then, Viking society was the hospitality. Still today Denmark and the Danish people do welcome different cultures and do promote integration on all levels.
Like the Vikings after a glorious battle or after Community work, Danish people love to party both for celebrations and after a hard week spent working. Sometimes from Thursday evening, but usually from Friday, everyone celebrates with rivers of beer, as per tradition of course.
traduzione a cura di Simona Tocco
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Speciale VICHINGHI
di Barbara Pisu
Celebri per il fisico possente e la spiccata caratteristica guerriera, i Vichinghi, per quanto riguarda l‘alimentazione dovevano accontentarsi di ciò che offriva il loro territorio. Il clima era infatti troppo rigido per consentire la crescita di numerose specie di ortaggi e la neve non faceva che peggiorare la situazione. Perciò la più grande risorsa era rappresentata dalla caccia e di conseguenza le carni costituivano uno dei piatti di base della loro cucina.
Sulle tavole imbandite, ogni giorno, si trovavano diverse specie di animali; carni abbrustolite o affumicate. La carne fresca, durante tutto l'anno, era un privilegio riservato ai nobili, così come la selvaggina. Spesso i pezzi di carne erano cotti insieme a orzo e cavolo verde, quest'ultimo, crescendo anche d'inverno, era la principale fonte di vitamina C nel periodo più freddo dell'anno. Essi, comunque, non si facevano mancare nulla, dato che uno dei principi del guerriero vichingo era lo stare in forma e il godere di ottima salute. Carni di maiale, cavallo, vacche e pollo, contornate da svariati tipi di verdura, minestre e formaggi, erano alla base della loro dieta alimentare. E il pesce? Strano ma vero, un popolo che della nave ne faceva la sua vita non saccheggiava il mare, si accontentava di qualche aringa e sardine che ogni tanto facevano essiccare e tenevano come scorta per le lunghe traversate. Erano bravi agricoltori, nonostan-
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te dovessero fare i conti con le condizioni climatiche; per cui producevano mele, cipolle e vegetali. Le bevande, soprattutto birra e idromele, venivano invece servite all’interno di corna di bue; l’usanza era quella di bere tutto il contenuto in una sola grande sorsata, tanto che il corno poteva essere nuovamente posato sulla tavola solo quando restava completamente vuoto. Una storia locale islandese di origine vichinga, tramandata da nonni e nipoti, racconta che, un robusto e corpulento, capo tribù vichingo, durante una notte di sosta dalle battaglie, si accampò, con i suoi barbari ed i suoi figli, innanzi una gola rocciosa in cui defluiva una cascata senza fine. Nel sonno della notte, i figli del capo vichingo Sigfrid, furono sgozzati. Nessuno si accorse, tantomeno il padre che iniziò la ricerca dei colpevoli della loro morte. Sull’estremità di una roccia, Sigfrid, incrociò un vecchio uomo, vestito come viandante; non esitò nel chiedergli chi fosse, ma il vecchio gli porse, in risposta, un corno che aveva riempito dell’acqua della cascata, color miele e leggermente profumata; gli disse, poi, di poggiarla sulle labbra dei figli morti. Sigfrid, incredulo, seguì le parole del vecchio e lo fece, ma quando si rigirò per restituirgli il corno, quest’ultimo era sparito. Udì soltanto le voci dei figli, risorti dopo aver bevuto l’acqua del fiume Skraag. Da qui ha origine la bevanda islandese Skraag, che potete preparare anche a casa per una serata a tema, Halloweeniana o Vichinga, con i vostri amici.
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di Barbara Pisu
Skraag Preparazione Versate 150 ml di birra nel pentolino di rame e aggiungete un cucchiaio di miele di tiglio. Portate poi il tutto in ebollizione mantenendo, dal momento della bollitura, il composto sul fuoco per altri 10 minuti. Fate raffreddare in un secondo contenitore finché il composto non sarà del tutto freddo.
Ingredienti: -1 Bicchiere da circa 25cl. -1 pentolina di rame Idromele preferibilmente più dolce che alcolico. -Miele di tiglio. -Semi di papavero. -Cannella. -Birra con un alto tenore alcolico. -Pepe nero macinato.
Nel mentre, versate due dita di idromele nel pentolino di rame e scaldatelo leggermente senza farlo arrivare al bollore. Dopodiché, aggiungete un cucchiaino di semi di papavero, una puntina di cannella e lasciate raffreddare. Una volta freddo, mettetelo nel frigorifero per qualche ora. A questo punto, filtrate l’idromele in maniera grossolana lasciando che qualche pezzettino rimanga nel composto. Unite i due composti, partendo dall’idromele per poi aggiungere il composto di birra. Non mescolate. Aggiungete in superficie un po’ di pepe che servirà ad aggiustare e bilanciare il sapore dolciastro-piccantino della bevanda. Infine, versatelo sul corno e bevetelo in onore degli Dei!
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Ma, ovviamente, prima di lasciare che questa bevanda trasformi i vostri amici in superallegri barbari, vi consiglio di allietare il loro palato anche con uno di questi piatti vichinghi
Arista alle mele Preparazione Iniziate prendendo l’arista da cui ricaverete delle fette dello spessore di un centimetro.
Ingredienti: – – – – – – –
1 trancio di arista di maiale 2 cipolle grandi 5 chiodi di garofano 1 mela grande (golden) 1 bicchiere di birra burro sale e pepe
Salate e pepate la loro superficie. Prendete due pentole e mettete su ognuna di esse una bella noce di burro. Una volta che il burro sarà disciolto, versate su una pentola le fettine, lasciandole rosolare abbondantemente da entrambi i lati. Nel frattempo, nell’altra pentola, versate le cipolle e la mela tagliate a spicchi o quadretti secondo il vostro gusto. Aggiungete i chiodi di garofano e lasciate dorare. Dopodiché sfumate con la birra e lasciate sobbollire. Solo quando le fettine di arista saranno ben dorate e cotte, riversate il contenuto della pentola con cipolle e mele in quella delle fette, girando di tanto in tanto, finché i liquidi non verranno assorbiti dalla carne.
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Servitele in un piatto da portata. Se non siete amanti dei pezzettoni, potete passare le cipolle e le mele con il passaverdura o con un mixer, così da ottenere una salsa da aggiungere a piacere.
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La consistenza di questa zuppa è tenera, ed il piatto appare anche bello ricco. Ideale, eventualmente, per un pranzo o una cena anche nelle fredde sere d’inverno.
Zuppa di spinaci Preparazione Lavate accuratamente gli spinaci freschi togliendo le foglie rovinate e i gambi dalla consistenza più dura.
Ingredienti: – 1,5 kg di spinaci – 1 litro di brodo vegetale – 3 cucchiai di farina – 1 confezione di panna da cucina da 200 ml – sale – pepe – 1 cucchiaio di prezzemolo tritato – 4 uova
In una pentola, nel frattempo, preparate il tradizionale brodo vegetale con le verdure che preferite. Una volta che il brodo sarà pronto e bollirà, versate all’interno della pentola gli spinaci già puliti. In una tazza, versate i cucchiai di farina e un mestolino del brodo in cui gli spinaci stanno cuocendo. Con una frusta o una forchetta, miscelate finché la farina non sarà amalgamata senza fare alcun grumo. Aggiungetelo alla pentola più grande, ovvero quella con gli spinaci. Girate spesso con un cucchiaio di legno. Lasciate cuocere gli spinaci e come ultimo ingrediente, aggiungete la panna, mescolando finché la consistenza della zuppa non sarà cremosa. Salate e pepate a piacere. In disparte, lessate le 4 uova e sbucciatele. Quando impiatterete, usate le uova tagliate per guarnire la zuppa.
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80 Foto sfondo: Riccardo Piana
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“E da allora lei lo cerca, piangendo lacrime d'oro.”. Balder Dead, Matthew Arnold, 1855 L’ambra è conosciuta da millenni come pietra ornamentale ed è comunemente nota come “Oro del Nord”. Il mar Baltico è infatti ancora oggi uno dei più grandi bacini in Europa di questa pregiata resina e il suo uso ha sempre avuto una notevole popolarità sia nella gioielleria che nella decorazione di raffinati oggetti di uso comune. Elaborati gioielli d’ambra sono stati scoperti persino in Egitto e durante il XX secolo essa venne brillantemente utilizzata per impreziosire eleganti portasigarette e bastoni da passeggio di ricchi signori della Belle Époque. Sono tante le leggende che raccontano della nascita dell’ambra e sono tutte legate al mare, alla perdita e al tanto sospirato ricongiungimento con la persona amata. Nella mitologia lituana si racconta della furia del dio Perkunas e della distruzione del palazzo d’ambra di sua figlia Jurate, colpevole dell’amore proibito per il mortale Kastytys. Nella mitologia norrena si narra invece di Freja, delle sue lacrime amare, ardenti di rimorso, e dell’eterna ricerca del suo amato Odur. Fulgidi frammenti di regge maestose, lacrime dorate confuse dalla corrente di risacca, l’ambra sa regalarci ancora preziosi gioielli che profumano di mare e risplendono al sole nel loro millenario mistero.
di Giuseppina Pisu 82
"Freja" di John Bauer (1882-1918)
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"Since then she seeks him, and weeps tears of gold.�. Balder Dead, Matthew Arnold, 1855 Amber has been known as an ornamental stone for thousands of years and it is commonly known as the "Gold of the North". In fact, The Baltic Sea is still today one of the largest European veins of this precious resin, and its use has always had a lot of popularity both in jewelry and in decoration of exquisite things. Elaborate amber jewelry was discovered in Egypt, and during the twentieth century it was brilliantly used to decorate elegant cigarette cases and walking sticks of the rich gentlemen of the Belle Epoque. There are many legends that tell of the birth of amber and they are all related to the sea, to the loss and to the craved reunification with the loved one. Lithuanian mythology tells the story of the god Perkunas’ fury and the destruction of the amber palace of his daughter Jurate, guilty of forbidden love for the mortal Kastytys. Norse mythology tells the tale of Freja, of her bitter tears, burning with remorse, and of the eternal search of her beloved Odur. Shining fragments of majestic palaces, golden tears mixed up by the backwash current, amber still gives us precious jewels that smell of sea and shine in the sun with their thousand-year old mystery. "Freja" by John Bauer (1882-1918)
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EVENTI a cura di Flavia Di Luzio
Volete trascorrere un Halloween indimenticabile? La Norvegia vi aspetta! Tra le tappe più interessanti vi è senz’altro la Cattedrale di Nidaros a Trondheim, abitata dal fantasma norvegese più famoso in assoluto, un giovane di bell’aspetto e dal modo di fare inquietante che è stato per lungo tempo fonte di ispirazione per libri e serie televisive. A Oslo invece potete concedervi una passeggiata al chiaro di luna e prendere parte alle cosiddette “ghost walk”, tour guidati che vi condurranno a caccia di fantasmi per le strade del suggestivo centro storico (Kvadraturen) e i dintorni della Fortezza Akershus. Gli appassionati d’arte potranno inoltre ammirare le opere di Edvard Munch - opere la cui oscurità e decadenza si intonano perfettamente all’atmosfera halloweeniana - visitando il museo omonimo e la Galleria Nazionale. Infine altre destinazioni degne di nota sono la zona di Geiranger, con l’hotel infestato Union Øye, e Bergen, dove potete ammirare il monumento dedicato alla celebre strega Anne Pedersdotter e edifici imponenti e lugubri come la Torre Rosenkrantz e l'adiacente Palazzo di Haakon. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.visitnorway.com/it/attivita/norvegia -spettrale
Thrilling Halloween in Norway Do you want to spend an unforgettable Halloween? Norway is waiting for you! Among the most interesting destinations you can certainly find the Nidaros Cathedral in Trondheim, inhabited by the most famous Norwegian ghost, a good-looking young man characterised by a disquieting way of acting and who has been for a long time a source of inspiration for books and TV series. In Oslo instead you can go for a walk in the moonlight and take part in the so-called "ghost walks", guided tours that will take you on a ghost hunt through the streets of the charming old town (Kvadraturen) and the neighbourhood of Akershus Fortress. Art lovers can also enjoy Edvard Munch’s works - works whose darkness and sense of decay match perfectly with Halloween atmosphere – by visiting the museum of the same name and the National Gallery. Finally other remarkable places are Geiranger area, with the haunted hotel Union Øye, and Bergen, where you can admire the memorial dedicated to the well-known witch Anne Pedersdotter and big and gloomy buildings, such as Rosenkrantz Tower and the adjacent Haakon's Hall.
For further information, visit: http://www.visitnorway.com/uk/ what-to-do/spooky-norway
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From October 23 to 26 Italy will be the guest of honour of the Helsinki Book Fair, that is held annually at the Expo and Convention Centre - Messukeskus. This fair, as well as being an unmissable event for literature lovers and book industry professionals, also offers interesting debates, taste itineraries and musical performances. In addition, there will be an area dedicated to antiquarian books. For further information, visit: http:// www.messukeskus.com/.../ Kirj.../en/Pages/default.aspx
Dal 23 al 26 ottobre l’Italia sarà ospite d’onore alla Fiera del Libro di Helsinki, che si tiene annualmente presso l’Expo and Convention Centre - Messukeskus.. La fiera, oltre a essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati di letteratura e i professionisti dell’editoria, lascia spazio anche a interessanti dibattiti, degustazioni e performance musicali. Sarà inoltre presente un’area dedicata ai libri antichi. Per ulteriori informazioni, visitare: http:// www.messukeskus.com/.../ Kirj.../en/Pages/default.aspx
Are you planning a trip to Iceland? Are you fond of music? Then you can't miss Guitar Islancio concert, that will be held on October 10 in Kópavogur (Reykjavík) at the Salurinn Concert Hall! The band, well-known for arranging jazz versions of traditional folksongs, has been playing for decades all over the world, thus becoming a real symbol of Icelandic culture. For further information, visit:http:// www.visitreykjavik.is/ guitar-islancio
State organizzando un viaggio in Islanda? Siete appassionati di musica? Allora non potete perdere il concerto dei Guitar Islancio, che si terrà il 10 ottobre a Kópavogur (Reykjavík) presso il Salurinn Concert Hall! La band, famosa per riadattare in chiave jazz antichi canti popolari, si è esibita per decenni in tutto il mondo divenendo un vero e proprio simbolo della cultura islandese. Per ulteriori informazioni, visitare: http:// www.visitreykjavik.is/ guitar-islancio
Taking place in Copenhagen on October 10, Kulturnatten ("Night of Culture") will bring hundreds of cultural events for children and adults. It will be possible to visit museums, churches, exhibition halls and galleries until late. An excellent opportunity to discover new places and know more about the amazing capital of Denmark. In order to take part, you need the Culture Pass, that can be bought from September 29 in libraries and cultural institutions around Copenhagen and Frederiksberg. For further information, visit:http:// www.visitdenmark.co.uk/.../ night-of-culture-gdk421149 http://www.kulturnatten.dk/ en/culture-night
Il 10 ottobre a Copenaghen si terrà la Kulturnatten (“Notte della cultura”), che riempirà la città con centinaia di eventi culturali per bambini e adulti. Sarà infatti possibile visitare fino a tarda notte musei, chiese, mostre e gallerie. Un’ottima occasione per scoprire nuovi posti e conoscere meglio la splendida capitale della Danimarca. Per partecipare è necessario possedere il Culture Pass, che può essere acquistato a partire dal 29 settembre presso le biblioteche e gli istituti di cultura di Copenaghen e Frederiksberg. Per ulteriori informazioni, visitare:http:// www.visitdenmark.it/.../night -of-culture-gdk421149 http://www.kulturnatten.dk/ en/culture-night
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Aspettando Halloween
LA RUBRICA DI SILVIA
Questa volta vog modo un pochino
Lo sapevate che "nettare degli dei rie in meno di un
E che l'uso costan ta ad aumentare nostro organismo
Devo averlo letto fatto che io, da c l'ho introdotto ne stituendolo quasi Certo, se devo fa lo uso, anche perc ma per il resto, ch latte a colazione, re.
In Danimarca è o temperature sono ratterizzano orma soffia impetuoso golo.
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glio parlarvi di Miele in un diverso.
un cucchiaino di questo i" possiede il 30% di calocucchiaino di zucchero?
nte di questo alimento aiule difese immunitarie del o?
o, da qualche parte. Sta di circa due anni, o poco più, ella mia alimentazione, sototalmente allo zucchero. are una torta, lo zucchero ché è più facile da dosare, he sia nel tea o nel caffel, non mi deve più manca-
ormai giunto l'autunno, le o calate, le intemperie caai il più dei giorni, il vento e l'influenza è dietro l'an-
Nordic Lifestyle Magazine
di Silvia Montis
E' giunto il momento di fare scorta! Barattoli ambrati di ogni tipo, dal millefiori all'acacia, lavanda, cardo e, in primis, tiglio ed eucalipto. Quest'ultimo in particolare non deve proprio mancare, è il re dei mieli curativi, miracoloso per la cura o la prevenzione dei mali di stagione, legati alle vie respiratorie. Ma in Danimarca molte qualità non si trovano, se non in certi negozietti turchi. Così, prima che l'estate finisca, solitamente mi faccio spedire dalla Sardegna, la mia terra natia, qualche chilo di miele ecologico fatto in casa, da persone conosciute e fidate. La sera, prima di andare a dormire, adoro farmi una piccola tazza di latte bianco bollente con miele, concilia il sonno, mi rilassa, lenisce eventuali irritazioni alla gola e, ancor più coinvolgente, mi fa fare un tuffo nel passato, sfiorando ricordi piacevoli di bambina, quando la mia mamma me lo preparava la sera, per fare sogni sereni e allontanare i mali dell'inverno.
Il miele è oro per la nostra salute. Che dire quindi? Se non lo avete mai fatto, provatelo. Magari aggiungendo sopra un pizzico di cannella.
(dal mio Blog personale “Semplicemente Silvia”)
http://silviamontis.blogspot.dk/2014/09/ miele-latte-e-un-pizzico-di-cannella.html
89 Foto sfondo: Simona Lasi
Aspettando Halloween
LA RUBRICA DI EMMA
di Emma Fenu
Quando inizierete a scrivere tutto cambierà, siatene consapevoli. Crederete, all'inizio, di avere la situazione in pugno. Sarete convinti di tenere ben saldi tutti fili, sia quelli della storia che vi proponete di narrare, sia quelli della vostra vita, che pensate non varierà, se non in pochi dettagli. Vi sbagliate. Sarete ostaggi d'amore. Vi sveglierete prima e cederete al sonno più tardi, perché la Storia, non più di vostra proprietà, non più materia inerte, pretenderà la vostra dedizione. I personaggi di carta danzeranno, fluttuanti, scandendo le vostre giornate al ritmo dei loro passi. Sapranno aspettare, inermi, per i tempi destinati ai vostri cari e al lavoro, ma poi, ebbene sì, scalpiteranno. Potreste scordarvi di pranzare o di cospargere di formaggio gli spaghetti. Potreste camminare per strada, compiere con le membra i medesimi tragitti, ma, con la mente, essere altrove.
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Potreste annoiarvi terribilmente durante conversazioni banali, nelle quali avevate imparato a simulare un barlume di interesse. Potreste ritrovarvi a cogliere inaspettati gesti e a percepire la melodia muta emessa dalle vicissitudini, celate dietro la curva di un sorriso, in chi prima era solo il panettiere o il collega con cui dividete l'ufficio. I vostri sensi si affineranno, tutti. Vivrete in un mondo in cui colori, sapori, suoni aromi e consistenze tattili sono all'ennesima potenza. Leggerete libri, ma non solo, anche animi. Riterrete di essere cambiati, di non essere più voi stessi. Invece la vostra storia avrà scritto nero su bianco quanto, realmente, siete. Buona avventura. Sarà meraviglioso.
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91 Foto sfondo: Emma Fenu
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Speravo di poter arredare casa in pieno stile nordico e finalmente ho realizzato il mio sogno. Ho da poco creato il mio nido, a mia immagine e somiglianza, tutto in tonalità bianco, rosa, verdino, celeste e crema. Vi leggo sempre con piacere perché i temi che trattate sono spesso in sintonia con i miei gusti. Vorrei avere qualche consiglio in più riguardo gli stili shabby e nordic, spero che nei prossimi numeri riserviate uno spazietto più cospicuo riguardo l’interior design. Ad ogni modo io vi continuerò a leggere sempre con affetto. Straordinario lavoro, complimenti! Valentina
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Ciao Valentina, grazie per l’affetto e l’entusiasmo, siamo molto lieti di averti tra gli appassionati del Nordic Style e ti dico sin da ora che il nostro intento è sicuramente ampliare la parte riguardante l’Interior Design e gli stili da te citati. Abbiamo a cuore le richieste dei nostri lettori che, nelle numerose mail, chiedono informazioni tecniche per arredare al meglio la propria casa. Continua a seguirci, ci saranno molte novità. Silvia
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