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Al via la Campagna idro-oceanografica 2020

Al via la Campagna idro-ocenografica 2020

Riprendono le attività tecnico-scientifiche dell’Istituto Idrografico della Marina militare a supporto agli Enti di ricerca ai fini ambientali

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di Antonello Lorusso

Durante il periodo in mare, che durerà tutta l’estate fino al prossimo autunno, le navi idro oceanografiche al Comando Squadriglia Unità Idrografiche ed Esperienze (COMSQUAIDRO) saranno impegnate a supporto delle esigenze tecnico-scientifiche dell'Istituto Idrografico della Marina e altri Enti di ricerca nazionali attraverso l’effettuazione di rilievi utili per aggiornare la cartografia ufficiale italiana a garanzia della sicurezza della navigazione. Al contempo, verranno effettuati dei rilievi oceanografici mirati a incrementare la conoscenza dell’ambiente marino, come per esempio lo studio della colonna d’acqua sovrastante i fondali con cui saranno rilevati i dati di temperatura, di salinità e di presenza di microplastiche. Per questo importantissimo compito, l’attività coinvolgerà, oltre ai circa 300 uomini e donne della Squadriglia Idrografica, suddivisi su cinque unità navali (nave Ammiraglio Magnaghi - unità idrografica maggiore - nave Galatea, nave Aretusa, oltre a due navi di proprietà della NATO che la Marina militare ha in gestione fiduciaria che sono nave Alliance e nave Leonardo), anche importanti enti di ricerca nazionali e internazionali. In particolare saranno impegnati, nella Campagna 2020, scien

L’unità idrografica maggiore, nave Ammiraglio Magnaghi, in navigazione. ziati dell’ENEA Centro Ricerche Ambiente Marino (La Spezia) e del CNR IAS (Istituto per lo studio dell’impatto Antropico e la Sostenibilità dell’ambiente marino) di Genova. Sarà di fondamentale importanza capire lo stato di salute dell’acqua e del mare attraverso lo studio dei dati che, successivamente, verranno condivisi anche con importantissimi Centri di ricerca a livello internazionale. Ecco spiegato il motivo per cui la Marina militare, nonostante il grave momento di emergenza che sta vivendo l’Italia, ha messo in atto ogni sforzo possibile per garantire la partenza della Campagna idro-oceanografica. In particolare, per l’anno 2020 verranno eseguiti da nave Ammiraglio Magnaghi i rilievi del golfo di Olbia e dell’arcipelago di La Maddalena. Nave Aretusa opererà sulle coste dell’alto – medio Adriatico con elongazioni nei porti pugliesi per i rilievi idrografici necessari per l’aggiornamento della cartografia e documentazione del porto e i litorali di Brindisi e Ancona. Infine nave Galatea sarà impegnata nella raccolta dei dati all’Isola dell’Elba. Tutti i dati raccolti in ogni campagna contribuiscono ad arricchire il database dell’Istituto Idrografico per supportare attività di studi climatici ed ambientali sul lungo periodo. Il lavoro si considererà terminato con l’invio dei dati raccolti, da parte di ciascuna unità navale, all’Istituto Idrografico che, dopo un’attenta verifica, procederà alla produzione di nuove carte nautiche

fruibili per i naviganti. A fattor comune, in aggiunta ai rilievi batimetrici, saranno svolti anche i rilievi geo-topografici della linea di costa e delle infrastrutture antropico-portuali e naturali, unitamente alla classificazione della tipologia del fondale e identificazione dei relitti e ostruzioni pericolose per la navigazione. In tali occasione, saranno contestualmente raccolte in

A sinistra le altre unità che insieme a nave Magnaghi sono impegnate nella Campagna idrooceanografica 2020. Dall’alto: nave Galatea, nave Leonardo, nave Alliance e nave Aretusa. loco le informazioni nautiche relative alla regolamentazione della navigazione, indispensabili per la comunità marittima, attraverso la rete capillare delle Capitanerie di porto. Utile ricordare come l’Istituto Idrografico della Marina militare sia l’unico organo dello Stato, designato alla produzione della cartografia nautica ufficiale nazionale. Questo compito è un’attività che la Forza armata svolge da sempre, e con costante impegno tutti gli anni, in quanto la cartografia nautica prodotta viene, successivamente, utilizzata da tutta la comunità di naviganti, siano essi diportisti che mercantili o militari. Negli anni passati, la presenza di microplastiche nei mari che circondano la penisola non sono risultati irrilevanti. È per questo motivo che diventa fondamentale il continuo monitoraggio per dare tutte le giuste informazioni, in modo da rendere chiunque responsabilizzato a limitare sempre più l’utilizzo delle plastiche che, come sappiamo, rimangono per lungo tempo nei nostri mari. Considerato l’estremo valore e la peculiarità della Campagna svolta dall’Istituto Idrografico, grazie all’impiego delle navi della Squadra navale, abbiamo posto all’ammiraglio Sinapi alcune domande che ci dimostrano come l’impegno e professionalità del personale della Marina militare si sposino con la tecnologia per riuscire a raggiungere traguardi sempre più alti per la collettività.

L’ intervista

La parola al direttore dell’Istituto Idrografico della Marina militare, contrammiraglio Luigi Sinapi

Ammiraglio, quale sarà il focus di ricerca della Campagna SWIM LS 20?

La Campagna Summer and Winter Intensive Measuring of the LIGurian sea 2020, è un progetto oceanografico di monitoraggio del Mar Ligure condotto dall’Istituto Idrografico della Marina che ha come scopo quello di confrontare le misure di salinità, ma soprattutto di temperatura. Tali misurazioni sono indispensabili per gettare le basi della comprensione degli scambi termici con l’atmosfera con tutti i fenomeni conseguenti che ne derivano, i quali creano il complesso “ensemble” di fenomeni meteo-oceanografici comunemente inglobati nell’espressione “cambiamenti climatici”. La componente primaverile di questi dati, associata alle misure effettuate nelle stagioni precedenti, è di importanza fondamentale in quanto tassello insostituibile per la comprensione delle evoluzione dei parametri oceanografici. L’insieme di tutti questi dati e la loro elaborazione permetterà quindi di effettuare studi sullo scambio termico del Mar Ligure e di poter validare ulteriormente il modello oceanografico del Mar Ligure dell’Istituto Idrografico. Tale modello è importante per poter effettuare previsioni sempre più affidabili di corrente e dei principali parametri (temperatura e salinità), indice di una maggior comprensione delle dinamiche oceaniche sopra citate presenti nel Mar Ligure.

Perché è stato deciso il Mar Ligure

come area di competenza per la SWIM LS 20?

Per le sue caratteristiche ambientali e climatiche che ne fanno un “laboratorio naturale” per lo studio di numerosi ed importanti fenomeni oceanografici. Nonostante le dimensioni limitate del bacino e la sua collocazione in area mediterranea, la dinamica del Mar Ligure comprende una varietà di processi tipicamente oceanici che qui possono essere studiati con più facilità: dagli eventi di formazione di acqua densa durante l’inverno, alle correnti nei canyon che solcano la piattaforma. Nel Mar Ligure è inoltre operativa una rete di monitoraggio ambientale comprendente boe meteo-oceanografiche di altura e costiere, catene correntometriche, stazioni mareografiche e radar costieri che garantiscono un ottimo supporto agli esperimenti effettuati durante le campagne oceanografiche.

Quali sensori/strumentazioni verranno utilizzati/e per questo studio?

Si utilizzerà principalmente una sonda per la misura della temperatura, della salinità e pressione nella colonna d’acqua, denominata CTD

(Conductivity – Temperature – Depth) di elevata precisione e, qualora le condizioni meteo marine non consentano tali misure, si utilizzeranno sonde a perdere di tipo XBT (Expendable Bathy Thermograph) per la misura della sola temperatura che possono essere operate da nave in moto. Durante la Campagna, oltre alle misure meteorologiche standard effettuate dalla stazione meteo di bordo ed alle misure della profondità del fondale in ogni punto di misura, è anche operativo il correntometro acustico ad effetto doppler ADCP (Acoustic Doppler Current Profiler). Tale strumento viene impiegato per la misura in continuo delle correnti marine e la mappatura delle caratteristiche acustiche associate alla presenza di zooplancton lungo la rotta della nave.

Come si alterneranno le navi durante la Campagna idro-oceanografiche 2020 e con quali compiti?

Le navi della componente idro-oceanografica della Marina militare appartenenti a COMSQUAIDRO effettueranno rilievi secondo un programma stilato dall’Istituto Idrografico, questo programma permetterà l’aggiornamento della cartografia ufficiale dello Stato, a garanzia della sicurezza della navigazione, e oltretutto verranno altresì condotti rilievi oceanografici mirati ad incrementare la conoscenza dell’ambiente marino. Un complesso di ricerche che ogni anno impegna circa 200 militari specializzati in idrooceanografia, sia parte degli equipaggi fissi imbarcati sulle varie unità navali e sia provenienti dall’Istituto Idrografico, che porteranno a termine le loro missioni impiegando strumentazione e mezzi all'avanguardia. La Campagne 2020 vedrà le Unità idro-oceanografiche impegnate secondo il seguente programma: - nave Galatea, eseguirà l’attività in favore del progetto oceanografico di monitoraggio del Mar Ligure SWIM-LIG20 (Summer and Winter Intensive Measuring of the LIGurian sea 2020); - nave Leonardo, sarà destinata a condurre una attività di scandagliamento dell’arcipelago Toscano, effettuando rilievi idrografici presso le isole di Palmaiola, Montecristo e Pianosa; - nave Aretusa, condurrà rilievi nel Mar Adriatico, in particolare nel porto di Brindisi e lungo il litorale di Ancona e di Ravenna; - nave Ammiraglio Magnaghi, effettuerà rilievi in Sardegna, nell’area di Olbia e del Golfo degli Aranci.

Il contrammiraglio Sinapi nuovo direttore dell’International Hydrographic Organisation (IHO)

di Giovanna Scotton

Esperienza, tradizione “ marittima, rispetto, conoscenza e sviluppo sostenibile dei mari per la prosperità dell'intera umanità: i pilastri dell’ufficiale di Marina, scelto da 81 Paesi a Montecarlo ”

Il podio dei finalisti era certamente di grande prestigio e a contendersi il “testimone” per la direzione dell’International Hydrographic Organization, per i prossimi sei anni, c’erano infatti tre Paesi di grande “cultura marinara”: Brasile, Italia e USA. E come in tutte le migliori sfide tra “campioni”, il risultato non era affatto scontato. Così, il 5 giugno scorso, nella sede della più importante organizzazione intergovernativa di idrografia, a Montecarlo (Principato di Monaco), si è svolta l’elezione del nuovo direttore. Per la prima volta da remoto, a causa dell’emergenza COVID ancora in corso, gli 81 Stati membri dell’IHO hanno scelto il loro nuovo dirigente. A vincere è stata l’Italia, che ha “schierato” un candidato dalle credenziali molto solide, il contrammiraglio Luigi Sinapi, già direttore dell’Istituto Idrografico della Marina militare (IIM). Un incarico molto prestigioso, quello che si accinge a ricoprire dal 1° settembre 2020, per il quale è stato scelto sulla base della solida esperienza professionale e della riconosciuta capacità dirigenziale, culminata, fino ad oggi, con la direzione dell’IIM, che aveva rilevato nel 2015. Il suo è un curriculum di tutto rispetto, con una grande esperienza di lavoro in ambiente internazionale, in cui ha già ricoperto numerose cariche delicate e strategiche per la comunità idrografica multinazionale. Tra queste, quella di chairman del Comitato per i Servizi Idrografici e per gli Standard IHO (Hydrographic Services and Standards Committee - HSSC), dove ha lavorato con particolare attenzione allo sviluppo del nuovo standard cartografico S-100, e quella di chairman della Commissione Regionale Idrografica del Mediterraneo e del Mar Nero (Mediterranean and Black Seas Hydrographic Commission - MBSHC), dove ha coordinato le attività di tutte le nazioni appartenenti a quest’area del globo estremamente strategica e complessa. Moltissime e ad ampio spettro anche altre attività, a livello bilaterale e in seno all’IHO, che hanno contribuito a cementare la stima e il riconoscimento professionale verso il suo operato, in

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