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Giornata Mondiale degli Oceani 2020

Nave Orione in navigazione, durante attività di antinquinamento.

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Quest’anno il World Oceans Day si concentra su 30×30: una spinta globale per proteggere almeno il 30% della terra e dell’oceano entro il 2030

Si celebra ogni anno l’8 giugno, la Giornata Mondiale degli Oceani (World Oceans Day). E’ proprio questo il giorno in cui ricorre l’anniversario della Conferenza Mondiale sull’Ambiente e sullo Sviluppo di Rio De Janeiro tenutasi nel 1992, giornata in cui i Paesi che vi hanno partecipato hanno preso coscienza collettiva e politica della grande importanza che l’ambiente riveste per l’economia di ogni Paese. “Nella Giornata Mondiale degli Oceani annunciamo l'adesione a 30by30: proteggere entro il 2030 almeno il 30% dei mari e degli oceani di tutto il mondo”, queste le parole del ministro dell'Ambiente, onorevole Sergio Costa. 30by30 è una iniziativa lanciata dalla Gran Bretagna l'anno scorso per difendere i mari a cui hanno già aderito Belgio, Belize, Costa Rica, Finlandia, Gabon, Kenya, Palau, Portogallo, Seychelles, Vanuatu, Nigeria e Svezia. «Tutti noi dipendiamo dal mare e dai servizi ecosistemici che ci offre - sottolinea il ministro - se ci prendiamo cura del mare, il mare si prenderà cura di noi. Proteggere la salute dei mari porta bedi Pasquale Prinzivalli nefici alla pesca e al turismo, alla biodiversità e al clima». L’obiettivo dell’iniziativa 30by30 è la creazione di una rete di Aree Marine Protette che contribuisca a tutelare la salute dei mari, a preservare le popolazioni ittiche e la biodiversità, nonchè a contrastare i cambiamenti climatici. Da sempre la Marina militare si adopera per la salvaguardia dello stato di salute dei mari attraverso il controllo, la prevenzione e il monitoraggio dei parametri ambientali marini. Oltre ai mezzi della Squadra navale, sei navi specializzate per le operazioni antinquinamento, tutte le unità della Marina hanno tra i propri compiti anche quello della salvaguardia dell’ambiente marino. La Marina militare è anche tra le prime al mondo a seguire il programma “Flotta verde”, tecnologie per il trasporto marittimo sicuro, pulito e sostenibile. L’attenzione all’ambiente marino, alla sorveglianza antinquinamento, al monitoraggio della fauna marina e delle microplastiche, alla tutela della biodiversità marina, sono alcuni degli aspetti a cui la Forza armata è legata per la promozione e la diffusione della cultura marittima.

Le grandi interviste: il Comandante in capo della Squadra navale

Il direttore del Notiziario della Marina incontra l’ammiraglio di squadra Paolo Treu

di Antonio Cosentino

Roma Santa Rosa - Mi trovo nel comprensorio militare di Santa Rosa, nella struttura in cui ha sede il Comando in capo della Squadra navale (CINCNAV), che costituisce il vertice dell’organizzazione operativa della Marina militare, alle dirette dipendenze del capo di Stato Maggiore della Marina e dal quale dipendono direttamente le unità navali, i comandi operativi che le raggruppano e i reparti delle forze operative assegnati. Sto per incontrare l’ammiraglio di squadra Paolo Treu, comandante in capo della Squadra navale, 62 anni ap

pena compiuti, nato a San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone. L’Ammiraglio nella sua lunga e brillante carriera, iniziata presso la Scuola navale militare Francesco Morosini, ha ricoperto importanti incarichi sia in Italia che all’estero, tra questi ricordiamo: capo del 6° Reparto aeromobili e Comandante delle Forze aeree, Comandante delle Forze d'altura e Commander Italian Maritime Forces (NATO), Comandante del 30° Gruppo navale, Maritime Component Commander della NATO Response Force 2014, direttore del IV Reparto presso il Segretariato

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