6 minute read
Salone Nautico Venezia
Agenzia Industrie Difesa lancia la nuova governance
di M. Elisabetta Gramolini
Advertisement
Le sfide per il prossimo triennio: rilanciare le attività e consolidare il ruolo di asset strategico del sistema Difesa
Aventi anni dalla sua istituzione, Agenzia Industrie Difesa (Aid) traccia le linee strategiche per il triennio 2021-2023. Fra gli obiettivi che l’ente vigilato dal Ministero di via XX Settembre pone, c’è il potenziamento degli assetti, l’aumento delle partnership con imprese nazionali e estere, la crescita delle competenze e l’investimento su impianti e infrastrutture. I tratti cruciali del nuovo piano industriale sono stati illustrati dal direttore generale dell’Agenzia, Nicola Latorre, nella sala della Biblioteca storica di Palazzo Marina, sede dell’Aid. La presentazione è avvenuta alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo
Guerini, delle autorità militari e civili e degli amministratori di importanti industrie italiane. Ad oggi sono nove le unità produttive affidate all’Agenzia. La loro attività varia dalla preparazione di farmaci nello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze al revamping dei mezzi terrestri nel sito di Torre Annunziata; dalla fornitura di cordami in uso sui velieri della Marina Militare nella corderia di Castellammare di Stabia alla manutenzione nell’Arsenale di Messina. Gli Stabilimenti di Baiano, Noceto e Capua si occupano di produrre munizioni e di recuperare il materiale militare mentre il Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico della Difesa (Ce.De.Cu) di Gaeta è impegnato nella digitalizzazione degli archivi della Pubblica Amministrazione, considerata peraltro una delle priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Il nostro obiettivo è rilanciare le attività e potenziare il ruolo di asset strategico dell’Agenzia nei prossimi tre anni grazie all’aumento del numero delle commesse che serviranno a consolidare la posizione nel mercato e soddisfare allo stesso tempo le esigenze che il sistema Paese e la Difesa richiedono”, spiega il direttore generale Latorre. Negli ultimi mesi l’Agenzia ha stretto un accordo quadro con la società Fincantieri per l’ampliamento delle attività produttive dello Stabilimento di Castellammare che prevede di sviluppare nuove sinergie per la realizzazione di programmi di ricerca finalizzati agli allestimenti navali con la possibilità di coinvolgere anche altri partner industriali. L’Agenzia ha poi firmato con la Fondazione Toscana Life Science una convenzione per la creazione di un polo destinato alla ricerca, proiettato per dare sostegno nelle eventuali future pandemie. “La partnership con TLS ci permetterà di partecipare ai progetti di ricerca e sviluppo per la produzione di anticorpi monoclonali e vaccini anche in ambito di pandemie e sicurezze nazionali, per poter contestualmente produrre in house gli autoiniettori utilizzati dalle nostre Forze Armate. Sempre con TLS, con alcune tra le più prestigiose università italiane, aziende ospedaliere e l’ENEA, stiamo partecipando al bando del ministero della Salute per la realizzazione del progetto hub multidisciplinare e interregionale di ricerca e sperimentazione clinica per il contrasto alle pandemie e all’antibiotico di resistenza. Proprio per continuare a tenere alto lo sguardo verso il futuro”. A confermare la strategia, è stato il ministro della Difesa, intervenuto durante la presentazione. "C'è bisogno – afferma Guerini - di una sinergia forte tra Difesa, Forze Armate, sistema delle aziende che lavorano con la Difesa. Perché questa sinergia sia una leva fondamentale dal punto di vista della capacità di essere protagonisti in questo momento. Dobbiamo mettere in campo questa ambizione".
Roma, Palazzo Marina. In alto a sinistra il ministro della Difesa Guerini, accompagnato dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Ezio Vecciarelli e dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. A seguire gli interventi del Ministro e del direttore generale dell’Agenzia, Nicola Latorre. A sinistra: l’ammiraglio Aurelio De Carolis, sottocapo di Stato Maggiore.
Eventi come il Salone nautico, mettono in risalto la competenza e la tradizione marittima del nostro Paese, la realtà di eccellenza che, sul mare, sa esprimere la loro rilevanza sotto il profilo economico, sociale, ambientale e di sicurezza
di Stefano Febbraro e Andrea Mason
L’evento, il cui motto è “L’arte navale torna a casa”, si è svolto nella cornice dell’Antico Arsenale di Venezia, da sempre cuore dell’industria navale della Serenissima, simbolo del suo potere militare e commerciale sul mare. Il Salone nautico, iniziativa alla quale la Marina Militare ha aderito da subito con interesse ed entusiasmo, ha avuto un significato simbolico, perché ospitato in un luogo che è sempre stato la cerniera di nuove soluzioni, di ricerca, di commercio e di industria. Un’area fortemente legata alla storia d’Italia, che vede il suo fulcro nell’arsenale, ma anche punto di inizio per un’attività che si deve diffondere sul territorio. Il Salone nautico è stato arricchito di momenti culturali e dibattiti sul futuro della navigazione da diporto e della sua industria. Baricentro dell’esposizione la sostenibilità con un’ampia serie di progetti ibridi ed elettrici presenti nell’e-village. Spazio poi alle specificità di Venezia, con la sua cantieristica di qualità e un focus sulle imbarcazioni da lavoro per le forze dell’ordine e di soccorso come idroambulanze, motopompe dei vigili del fuoco e di servizi come asporto rifiuti. Non sono mancati momenti di approfondimento negli luoghi di incontro anche trasmessi in streaming su tematiche come la portualità turistica, design e innovazione, luxury e yachting, le motorizzazioni ibride, le tematiche ambientali, cantieristica veneziana e sicurezza in mare. Tra gli eventi collaterali la prima regata full electric denominata “e Regatta”, organizzata dai partner coordinati da Assonautica di Venezia, con prove di endurance, agilità e velocità. Non sono mancati anche eventi sportivi con regate veliche come il Campionato italiano Match Race, di motonautica e le premiazioni del raid Pavia Venezia, con la presenza di campioni della vela per rivivere le emozioni dal Moro di Venezia, ormeggiato all’Arsenale,
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati, insieme al capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Cavo Dragone e il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, durante la cerimonia di apertura della 2ª edizione del Salone Nautico di Venezia;
a Luna Rossa con la partecipazione di alcuni suoi protagonisti. La Marina Militare ha portato nella città lagunare, oltre a un plotone dei Fanti di Marina della Brigata Marina San Marco, anche le navi Crotone (unità cacciamine), ormeggiata in Riva degli Schiavoni, Aretusa (unità idro-oceanografica), Ponza (unità per il supporto dei fari e dei segnalamenti marittimi) e Cabrini (unità per il supporto alle operazioni delle Forze Speciali). In occasione della cerimonia di apertura alla quale ha partecipato il capo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, gli incursori del COMSUBIN hanno effettuato un lancio di precisione col paracadute, dalla quota di 1.500 piedi, da un elicottero EH101 delle Forze Aeree della Marina proveniente dalla base di Luni, terminando la loro discesa nelle acque dell’Arsenale. Qui i quattro incursori, tra i quali il contrammiraglio Massimiliano Rossi comandante del COMSUBIN, hanno consegnato alle autorità quattro bandiere. Alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberta Casellati, è stata donata la bandiera della Marina Militare, al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro è stata consegnata invece quella di Venezia. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone a termine del suo discorso ha dichiarato: “La Marina ci teneva molto ad essere a fianco del Comune in questa importante occasione. Siamo un Paese marittimo, con tradizioni profonde e 8 mila chilometri di coste, ma purtroppo non ne abbiamo piena consapevolezza e sensibilità”.
Dall’alto: il sottomarino Enrico Dandolo, custodito nell’Arsenale di Venezia, patrimonio del Museo Storico Navale; a seguire: il contrammiraglio Massimiliano Rossi comandante del Comsubin, consegna al Sindaco della città la bandiera di Venezia.
Nel corso della cerimonia la Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare ha sorvolato l’area dell’Arsenale. Le Frecce Tricolori in volo sulla città e sul Salone Nautico hanno “steso” con le loro scie colorate la bandiera italiana, segnale beneaugurante della volontà di ripresa dell’intero sistema Paese. Numerosi gli appuntamenti che hanno visto la Marina in prima fila nel Salone. A partire dalla presenza di uno stand isti-