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Volontari in Ferma Prefissata orientati nocchieri

Giovani marinai, sempre più specializzati: un nuovo corso per preparare i VFP1 a operare a bordo delle navi come nocchieri

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Da poche settimane la Marina Militare ha introdotto un nuovo iter formativo per preparare ragazzi e ragazze volontari in ferma prefissata (VFP1) ad operare nella Componente Marinaresca delle navi della Marina. Il corso prende il nome di “VFP1 orientati Nocchieri” e si svolge alla Scuola Sottufficiali (Mariscuola) di La Maddalena l’istituto che, dal 1949, forma questa importante categoria. La professionalità del nocchiere è uno dei pilastri su cui si basa l’operatività delle navi. Il nocchiere infatti, tanto per citare alcune peculiarità, prepara le manovre per l’ormeggio e disormeggio, manovra le ancore e gestisce le altre manovre di forza (rifornimento in mare, rimorchio), cura l’impiego delle imbarcazioni, la manutenzione del fuoribordo, delle attrezzature, dei mezzi di salvataggio e vigila sulla sicurezza degli ormeggi. È per questo motivo che il nocchiere incarna tradizionalmente l’emblema del “marinaio” nell’immaginario comune, da cui dipende la sicurezza della nave e la sua capacità di navigare. Il corso “orientati nocchieri” prepara i giovani VFP1, in particolare chi ha pregresse esperienze nel settore nauticomarinaresco, a svolgere le mansioni di base all’interno della componente marinaresca. Un modulo formativo di tre settimane, che i giovani marinai vivono intensamente, tra discipline tecnico professionali e soprattutto tanta attività pratica, che copre la maggior parte del corso. In aula i marinai studiano gli elementi di costruzione e manutenzione delle imbarcazioni e le attrezzature di manovra, come pure la nautica, la meteorologia e le comunicazioni radio. La fase pratica è dedicata all’arte marinaresca, con lezioni di nodi, prove di ormeggio e disormeggio, esercitazioni al simulatore di plancia, familiarizzazione

di Marcello Losito

La professionalità del nocchiere è uno dei pilastri su cui si basa l’operatività delle navi ”

a bordo di navi e imbarcazioni, prove di voga e molte altre discipline. Le tecniche di manutenzione sono messe in pratica anche attraverso diversi interventi reali che i marinai svolgono sulle ancore, catene e scafi della Scuola Sottufficiali. Quanto descritto serve a ricreare nel modo più realistico le condizioni che i marinai troveranno a bordo delle navi. “Del corso appena concluso ricorde-

Un nocchiere a bordo di nave Vespucci esegue una legatura ad un cavo. (foto di repertorio)

remo la professionalità degli istruttori che ci hanno impartito le basi per poter affrontare al meglio questa esperienza in Marina. Un corso ricco di nozioni e storie di vita vissuta a bordo alle navi per i mari del mondo che ci hanno aiutato a capire meglio il ruolo del nocchiere e soprattutto la passione che ogni marinaio deve avere per il mare e per il lavoro svolto” - il commento dei comuni di 2ª classe nocchieri Alessio Battipaglia e Thomas Bachis. Il 25 giugno è terminato il secondo corso e trentaquattro nocchieri, che si aggiungono ai dieci del primo corso, si avviano verso la prima destinazione a bordo delle navi della Squadra Navale. A bordo i nocchieri saranno sottoposti a un tirocinio pratico individuale di quattro settimane per completare la preparazione conseguita alla Scuola Sottufficiali attraverso prove pratiche prima di sostenere l’esame finale che sancirà il completamento del corso e l’idoneità al conseguimento della qualifica di Nocchiere. L’introduzione di questa nuova figura professionale, quella del VFP1 nocchiere, testimonia da un lato la professionalizzazione del personale della Marina sin dall’ingresso in Forza armata che a bordo delle navi, anche nelle figure più giovani, è chiamato oggi a svolgere incarichi a sempre più alta responsabilità, dall’altro l’attenzione della Forza armata per l’introduzione di nuovi percorsi formativi che recependo le esigenze dello strumento operativo possano preparare al meglio il personale della Marina. L’introduzione di questa nuova figura, quella del VFP1 nocchiere, testimonia la professionalizzazione del personale della Marina sin dall’ingresso in Forza armata. In special modo a bordo delle navi anche i membri dell’equipaggio più giovani sono chiamati a svolgere incarichi di sempre maggiore responsabilità. Allo stesso tempo vi è sempre maggiore necessità per la Forza armata di solcare la rotta dell’innovazione introducendo nuovi percorsi formativi in grado di soddisfare le esigenze dello strumento operativo e fornire la giusta preparazione professionale agli equipaggi della Marina.

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