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Museo tecnico navale di La Spezia di Elena Morabito
Museo tecnico navale di La Spezia
Le due ancore monumentali situate all’ingresso dell’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia rappresentano un ornamento della porta principale e da decenni, oltre a costituire un vero e proprio “biglietto da visita” della Marina Militare, fanno parte del patrimonio culturale e artistico della città. Pur non avendo indicazioni circa la provenienza delle stesse, si suppone che possano appartenere al parco ancore Marina Militare di fine 800/inizio 900. Infatti, la tipologia specificamente con ceppo in legno è inserita nella pubblicazione Album delle ancore in servizio edita dal Ministero della Marina - Direzione Generale d’Artiglieria e Armamenti - nel maggio 1900 (come ancora di 6^/7^ classe), mentre nelle successive edizioni (1925 e 1930) vengono menzionate ancore dello stesso tipo solo con il ceppo in ferro. Le ancore, del tipo Ammiragliato a marre fisse con ceppo in legno e del peso di circa 4 tonnellate ciascuna, entrate nelle disponibilità del Museo Tecnico Navale nel 1966, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici, risultavano essere in precarie condizioni conservative tali da comprometterne la stabilità e da mettere a rischio la sicurezza delle stesse. Pertanto, grazie a un accordo di sponsorizzazione fra la Marina Militare e la Società Leonardo S.p.A., è stato compiuto un intervento manutentivo che ha permesso di ristabilire le necessarie condizioni di sicurezza e di riportare le ancore al loro originale splendore. In particolare l’intervento di manutenzione ha visto la demolizione in loco dei ceppi in legno (già sostituiti tre lustri fa) caratterizzati da evidenti segni di usura e sfaldamento e il successivo prelevamento e trasporto delle ancore presso la Ditta Golfo Due s.r.l. che si è occupata dell’intervento manutentivo-conservativo. Nello stabilimento sono stati costruiti dei nuovi ceppi ottenuti da tavole di legno Iroko incollate e sagomate nella forma originale, troncoconica alle estremità e a sezione quadrata nella parte centrale. Prima dell’accoppiamento delle porzioni realizzate, le sezioni dei ceppi sono state sottoposte a un trattamento protettivo con pittura impermeabilizzante. Anche i collari di tenuta sono stati ricostruiti e, dopo l’applicazione dello smalto di finitura, ceppi e collari sono stati assemblati. La scelta del legno Iroko è dovuta alle sue molteplici proprietà meccaniche, fisiche e tecnologiche. L’Iroko infatti è un legno molto resistente, presenta un’elevata durezza, un’ottima durabilità e un’alta stabilità alle escursioni termiche e, essendo in grado di resistere all’azione degli agenti atmosferici, è molto indicato per ambienti esterni e umidi. Inoltre, nonostante si tratti di un legno particolarmente resistente, presenta una buona lavorabilità. Il trattamento manutentivo-conservativo ha interessato anche i fusi e le marre in ferro che, dopo le opportune operazioni di spazzolatura, sabbiatura e pulizia di tutte le superfici, sono stati sottoposti a un ciclo di pitturazione finalizzato al restauro conservativo delle ancore mantenendo l’aspetto estetico di origine. Concluse le operazioni, i manufatti sono poi stati nuovamente trasportati e ricollocati nella posizione originale. L'ancora, la cui grandezza è proporzionale alla nave su cui è imbarcata, è l'organo utilizzato per dare solido ormeggio alla nave stessa; generalmente dotata di due bracci chiamati marre, viene trascinata in modo da far presa sul fondo e tenere così ferma la nave contro l'azione del vento e delle correnti. Da sempre, considerata un vero e proprio simbolo di salvezza, riveste un ruolo fondamentale nell’arte della navigazione e, con l’avvento del Cristianesimo, divenne addirittura simbolo di speranza per la vita futura. Con tali auspici le ancore di Porta Principale alla Spezia, ritornate saldamente alle loro posizioni originali e riacquisito il loro antico splendore, continueranno a far parte del patrimonio culturale e artistico della comunità cittadina.
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La Spezia, porta principale dell’Arsenale Militare Marittimo. Una delle ancore sottoposta all’intervento manutentivo, ricollocata nella posizione originale. di Elena Morabito