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Infermieri con le ali di Antonio Pulvirenti
Infermieri con le ali
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Obiettivo: agire in emergenza, salvare vite umane
di Antonio Pulvirenti
Due anni fa, per la prima volta, sono entrato in una Stazione Elicotteri, è sempre stato ciò che più desideravo, da sottufficiale infermiere non sapevo con chiarezza come rendermi utile alla grande - famiglia con le ali - ma una cosa l’ho percepita da subito: la voglia e la determinazione dei miei colleghi di indossare quel distintivo alato. Con la stessa determinazione sono arrivato alla consegna degli attestati, e poter osservare lo sguardo dei miei compagni di viaggio orgogliosi insieme a me di ricevere il titolo di infermiere AER!”, così il capo di 1ª classe infermiere De Paolis Manuel commenta la fine del 1° Corso di formazione per l’impiego su aeromobili dei marescialli infermieri impiegati presso i Reparti Aerei della Marina Militare. Finalità del corso (concluso lo scorso maggio) è stata quella di “fornire al personale sanitario (infermieri), le conoscenze teorico – pratiche sul tipo di elicottero utilizzato, per il supporto sanitario alle operazioni di recupero e soccorso”. La formazione ha coinvolto quattordici marescialli infermieri (contraddistinti dalla categoria SS/I - Servizio Sanitario/Infermieri) della Stazione Aeromobili di Grottaglie e delle Stazioni Elicotteri di Luni-Sarzana e Catania. La parte teorica del corso è stata svolta con lezioni online e ha permesso al personale di partecipare senza la necessità di recarsi presso il Centro di Formazione per gli Equipaggi di Volo, di Maristaeli Catania, confermando i vantaggi della formazione a distanza e dando la possibilità al personale imbarcato di partecipare. Il programma di formazione teorica ha previsto nozioni di base sulla struttura degli elicotteri della Marina, sulle diverse possibilità di allestimento degli aeromobili con particolare riferimento alle configurazioni SAR (Search and Rescue), MEDEVAC (Medical Evacuation), CASEVAC (CASualty EVACuation), sulle dotazioni di sicurezza personali e degli aeromobili, sui sistemi di comunicazione di bordo e infine su elementi di “Crew Resources Management”. La formazione dedicata ai nostri infermieri ha trattato argomenti relativi alle condizioni sanitarie per le quali è richiesto il trasporto aereo: il supporto vitale, la traumatologia, le dotazioni sanitarie, la fisiopatologia aeronautica e, non ultimi, gli aspetti psicologici legati al particolare impiego in ambiente operativo, caratterizzato da elevata reattività, stress psicofisico ed inevitabile, seppur inconscio, coinvolgimento della sfera emotiva.
Le due settimane seguenti del corso sono state svolte in presenza presso i Gruppi di Volo dove è stato messo in pratica quanto illustrato durante le lezioni teoriche e dove è stato possibile ambientarsi negli spazi degli aeromobili, toccando con mano le dotazioni, ascoltando le comunicazioni e, più in generale, prendendo confidenza col particolare ed unico ambiente di lavoro dell’elicottero, in cui disciplina e addestramento sono lo step-up per la buona riuscita di ogni operazione. “Credo che la definizione della figura dell’Infermiere del Servizio di Volo rappresenti un passo fondamentale per l’impiego del personale sanitario in questo particolare e stimolante braccio operativo della Forza Armata. Auguri a noi e ai futuri Infermieri con le ali!” – quanto afferma uno degli infermieri, il 1° maresciallo Tinè Paolo. Questo corso rappresenta, per il personale sanitario impiegato nelle Stazioni Elicotteri/Aeromobili della Marina Militare, l’acquisizione di un’identità definita, legata alle peculiari attività da essi svolte in situazioni d’emergenza reali come, tanto per citare un caso, il recupero nel 2014 dei passeggeri del traghetto in fiamme Norman Atlantic alla deriva in Adriatico.
Stazione Elicotteri della Marina Militare di Catania. L’ammiraglio Placido Torresi, consegna l’attestato di frequenza del corso “Infermieri Aer” al capo di prima classe De Paolis Manuel.
Anche all’insorgere dell’emergenza pandemica sul territorio nazionale è stato determinante il loro impiego presso gli ospedali da campo istituiti dallo Stato Maggiore Difesa a supporto della popolazione civile. L’impegno del personale sanitario è stato decisivo nell’azione di controllo e contenimento della diffusione di COVID-19 all’interno delle installazioni militari e a favore della popolazione. Il loro operato è stato risolutivo nel garantire la continuità della funzione operativa ed addestrativa delle basi aeromobili e nella gestione degli equipaggi imbarcati risultati positivi al tampone molecolare, con uno stretto monitoraggio e la cura del personale mantenuto in quarantena (es: fregata Bergamini nell’ottobre 2020). Il personale sanitario dei Reparti Aerei della Marina Militare, è inoltre abilitato al trasporto di pazienti infettivi impiegando sia mezzi terrestri che gli aeromobili della Marina equipaggiati per l’alto biocontenimento. In collaborazione con il Corpo Militare della Croce Rossa, infatti, gli infermieri “con le ali” gestiscono la stazione di biocontenimento e decontaminazione della Stazione Elicotteri della Marina di Catania, attualmente entry-point nazionale per la ricezione di pazienti altamente infettivi.