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Dynamic Manta 2021: la Marina si esercita

La DYMA è una esercitazione NATO che ha lo scopo di garantire l’interoperabilità costante tra forze aeree, di superficie e subacquee alleate nella lotta anti-sommergibile

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di Emanuele Martini

L’ esercitazione multinazionale Dynamic Manta 2021 (DYMA21), è una delle più importanti opportunità addestrative a cadenza annuale per le forze navali dell’Alleanza Atlantica, svoltasi nelle acque prospicenti la Sicilia orientale e il sud della Calabria. L’esercitazione, volta a garantire l'interoperabilità, la cooperazione e il coordinamento tra mezzi aerei, subacquei e di superficie alleati, ha visto la partecipazione di 5 sommergibili, provenienti da Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti sotto il controllo del NATO Submarine Command (COMSUBNATO), 4 Unità navali del dispositivo SNMG2 - con la partecipazione esterna della Fregata Europea Multi-Missione (FREMM) francese Languedoc e della rifornitrice italiana nave Stromboli - e ben 4 velivoli aerei land-based ad ala fissa e rotante (un Atlantique greco, P3C e P8C americani, francesi e tedeschi e un EH101 della Marina Militare) rischierati presso la base NATO di Sigonella e nella Stazione elicotteri di Catania. Il complesso dispositivo aeronavale si è confrontato, per due settimane, in un ambiente multiminaccia nelle tre dimensioni (aerea, di superficie e subacquea), comprendendo diverse forme di contrasto, ma focalizzando l’attenzione, in particolare, sulla lotta antisommergibile, con il totale coinvolgimento di tutti i prefati mezzi multinazionali. In tale quadro operativo, nave Virginio Fasan, FREMM della Marina Militare dotata di sistemi Anti–Submarine Warfare (ASW) di ultima generazione, ha costituito uno degli elementi di pregio delle Forze Alleate in campo, impiegando gli apparati di bordo per la localizzazione, il tracciamento e il riporto delle forze opponenti, compiendo e coordinando, altresì, gli attacchi simulati nell’ambito del prolungato confronto. La DYMA21, condotta in una vasta area del mare nostrum, ha permesso di esercitare il personale in differenti situazioni operative, dalla minaccia dichiarata allo stato di crisi internazionale, prevedendo, in talune occasioni, anche l’impiego di regole d’ingaggio per addestrare i Comandanti in mare e lo staff imbarcato al corretto impiego della forza e del diritto internazionale. Per ciò che concerne le specifiche tematiche addestrative nella lotta antisommergibile, le esercitazioni di specie

Nave Fasan e le altre unità navali impiegate nell’esercitazione Nato durante le manovre cinematiche semplici e complesse.

sono state condotte ad un livello intermedio-avanzato, al fine di migliorare le capacità ASW delle unità partecipanti e incrementare la prontezza operativa dei relativi team dei mezzi partecipanti. Inoltre, la conduzione dell’attività in un ambiente caratterizzato dal classico confronto “a partiti contrapposti”, ha consentito di simulare diversi scenari come i conflitti dichiarati, le crisi internazionali con interposizione di stati terzi per il soccorso umanitario e di impiegare una task force multinazionale, anche in contesti di lotta sulla superficie e di difesa aerea, in una cornice di interoperabilità tra assetti di diverse tipologie e nazioni, reso ancora più impegnativo grazie al passaggio del gruppo portaerei francese Charles De Gaulle. Le attività seriali e a schema libero hanno permesso anche al personale più giovane o neo-imbarcato di cimentarsi, realmente, nelle tattiche e nelle procedure studiate negli istituti di formazione della Marina Militare, potendo approfondire quanto appreso teoricamente ed apprezzando le tante “insidie” e difficoltà che si celano nella realtà delle attività in mare, imparando a rea“ Non solo addestramento e mantenimento di un alto livello di allerta ma anche il rafforzamento dell’interoperabilità, dimostrare la presenza della NATO e assicurare agli Alleati della determinazione per la difesa collettiva ”

Il comandante dell’SNMG2 contrammiraglio Manuel Aldereguía

gire in modo dinamico ai cambiamenti o alle contro misure messe in campo dagli opponenti. In tale quadro, le due intense settimane hanno costituito un validissimo momento di crescita professionale dei singoli operatori per la gestione e conduzione delle attività, la cooperazione tra navi e aeromobili e l’impiego continuativo dei sensori ASW, compresi quelli a profondità variabile, garantendo sempre la sicurezza delle persone e dei mezzi coinvolti. Attività particolarmente apprezzata e di cruciale interesse per tutte le forze partecipanti è stata la creazione di un Underway Replenishment Group (URG), in applicazione della dottrina NATO, che si è cimentato nella simulazione di un attraversamento obbligato di un choke point in Mediterraneo in presenza della minaccia di tre sommergibili ostili per raggiungere l’obiettivo prefissato e garantire l’incolumità del dispositivo in mare. L’evento è stato realizzato allo scopo di addestrare tutte le forze partecipanti alla conduzione di una esercitazione estremamente complessa, in cui, tra l’altro, si è avuta la possibilità di effettuare un rifornimento in mare con nave Stromboli, rifornitrice della nostra Marina, che ha concorso al ripianamento di combustibile per le Unità navali del gruppo, compresa nave Fasan. In questo contesto, è stato possibile addestrare anche il personale più giovane delle varie destinazioni interne all’Unità, per la realizzazione di un momento operativo di grande delicatezza e importanza come un Replenishment At Sea (RAS), sia per la cinematica durante la manovra ravvicinata di affiancamento, sia per le operazioni marinaresche di raccordo fisico tra le stazioni di rifornimento di gasolio delle due navi. Sotto l’aspetto della lotta ASW, anche l’esercizio del citato URG ha messo in luce le eccellenti capacità antisommergibile di nave Fasan, sia durante le operazioni di scoperta dei tre battelli in gioco, sia di tracciamento e riporto verso i mezzi cooperanti. Per quanto sopra, la DYMA21 ha costituito un appuntamento addestrativo specifico e peculiare che, in considerazione del notevole incremento dell’attività operativa dettata dalla contingente situazione internazionale, ha permesso di esercitare le forze assegnate allo scopo di incrementare le capacità di risposta della NATO, nonché l’interoperabilità tra le marine alleate, per garantire la tutela degli interessi dei Paesi membri sul mare, la sicurezza delle linee di comunicazione marittime e la libertà di navigazione. Si è conclusa così per nave Fasan un’importante occasione di crescita, che ha permesso di incrementare ulteriormente l’affiatamento e la collaborazione dell’intero equipaggio, immortalando le ultime ore di DYMA21 con una particolare foto ricordo al tramonto, sul ponte di volo, con il coinvolgimento di tutti gli assetti specialistici imbarcati, quale testimonianza dell’impegno profuso e degli ottimi risultati ottenuti, riconosciuti dal Comando e dallo staff della SNMG2 che ha definito la prontezza dell’Unità: “very satisfactory, constituting a credit to the Italian Navy”. Piccole soddisfazioni che ripagano la lontananza dai propri affetti e grazie alle quali, gli uomini e le donne di nave Fasan guardano alle future navigazioni, con fierezza, consapevoli dell’importanza del proprio ruolo, orgogliosi del lavoro svolto e di aver messo a disposizione la propria professionalità per la sicurezza della collettività.

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