4 minute read

Civitanova Marche, fanale di atterraggio

di Fabio Dal Cin

Caratteristiche generali Lat.: 43° 18’ Nord Long.: 013° 47’ Est Comando Zona Fari: Venezia Funzione del segnalamento: Fanale di atterragio Altezza del piano focale sul livello medio mare: 42 metri Portata nominale sorgente principale: 11 mg Caratteristica: luce bianca Anno di costruzione : 1967 Tipologia costruttiva: campanile della chiesa di Cristo Re. Fanale su pilastrino sito sul ballatoio esterno del campanile

Advertisement

Riprendiamo il mare, un vento teso di maestrale ci allontana dal faro di Razzoli e dalle sue leggende, la nostra prora avanza decisa in direzione sud-est: attraverseremo lo stretto di Messina e, lasciato a sinistra il faro di Santa Maria di Leuca, risaliremo il mar Adriatico fino a Civitanova Marche, penultima tappa del nostro viaggio. La storia del segnalamento marittimo che racconteremo ha inizio il 20 marzo del 1967 con l’invio, da parte del comune di Cvitanova Marche all’ allora Ispettorato Fari e Segnalamenti Marittimi dello Stato Maggiore della Marina, di una richiesta molto particolare, di cui si riporta un estratto significativo: “il sottoscritto Sindaco pro tempore del comune di Civitanova Marche (Macerata) in esecuzione della deliberazione della Giunta Municipale n.98 del 09.02.1967, rivolge rispettosa domanda perché sia installato sul nuovo torrione annesso alla Chiesa di Cristo Re di Civitanova Marche, prospiciente il mare, un faro di segnalamento marittimo della maggiore

Nella pagina a destra l’imponente campanile progettato dall'architetto romano Dante Tassotti, concepito come una torre a base circolare alta ben 33 metri e terminante con una cuspide a forma di cono. portata possibile. Precisa che detto faro tornerebbe oltremodo utile alla navigazione aumentando la sicurezza, dando in tal modo maggiore tranquillità alla benemerita e numerosa categoria dei pescatori e delle relative famiglie.” Si tratta dunque della richiesta di posizionare un faro votivo sulla sommità della torre che sovrasta la chiesa del Cristo Re, moderna costruzione iniziata nel 1933 su progetto dell’ingegner Gustavo Stainer e terminata alla fine degli anni Ottanta grazie anche al contributo economico dei pescatori e degli armatori civitanovesi. A quella richiesta, l’Ispettorato rispose disponendo, nell’aprile dello stesso anno, un sopralluogo per l’elaborazione di un progetto relativo all’installazione di un faro di atterraggio a luce bianca da sistemare appunto sul nuovo torrione della chiesa di Cristo Re. Il fuoco, sistemato sul ballatoio e costituito inizialmente da un fanale da 375 mm. con sorgente elettrica da 100 W e portata luminosa di 17 miglia, celava però un piccolo segreto, un omaggio al luogo di culto: nella specifica dell’Ispettorato dei fari si legge che “la caratteristica del segnalamento riproduce la lettera C dell’alfabeto Morse. Si ritiene che la scelta di una caratteristica Morse corrisponda, oltre che all’iniziale del sorgitore, anche al particolare carattere votivo-folkloristico del faro”. Il lettore attento ricorderà che, navigando lungo le coste adriatiche, avevamo già incontrato un segnalamento marittimo a carattere votivo. Nel mese di giugno infatti, il nostro “Notiziario” ci aveva condotto in prossimità di Caorle, cittadina veneta sul mare, incastonata tra la laguna di Venezia ed il golfo di Trieste. In quell’occasione, a illuminare la nostra “via” era stato il faro di atterraggio posizionato all’interno della torre del Santuario della Madonna dell’Angelo, piccola chiesa di Caorle. Questi campanili, ricordiamolo, per le loro caratteristiche archi-

Fanale votivo su Chiesa del Cristo Re.

tettoniche e per la vicinanza al mare, hanno rappresentato da sempre un inconfondibile punto cospicuo, sicuro riferimento per la navigazione marittima diurna, ragion per la quale si è pensato nel tempo di utilizzarli efficacemente anche come fari di atterraggio. La storia del nostro segnalamento si conclude con un’ultima lettera con la quale il comune di Civitanova chiede che l’installazione del faro avvenga il prima possibile in quanto “questa Amministrazione comunale ha in programma di inaugurare il faro stesso il 18 agosto 1967 in occasione della ricorrenza della festa in onore del Patrono della città che questo anno saranno celebrate con particolare solennità”. Con questo aneddoto, termina la decima tappa del nostro viaggio: in questa occasione, non abbiamo narrato storie di fortunali, naufragi o imprese ardimentose compiute dai guardiani dei fari. Abbiamo invece volutamemte evidenziare l’ingegno e la creatività del personale civile e militare del Servizio Fari Nazionale, che dal lontano 1911 supporta la comunità dei naviganti garantendo la sicurezza della navigazione lungo gli oltre 8.000 km di coste italiane, isole comprese. Lux Nautis Securitas!

Il campanile esercita anche la funzione di faro comunicando, nel linguaggio morse, le lettere "C" e "M", iniziali di Civitanova Marche

This article is from: