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Invicti: mai vinti e mai divisi! di Luciano Regina

Invicti: mai vinti e mai divisi!

Ricorre quest’anno il 44° anniversario della sciagura aerea del Monte Serra dove 38 cadetti del corso Invicti, l’ufficiale accompagnatore e l’equipaggio del velivolo persero la vita

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di Luciano Regina

In un freddo e cupo pomeriggio del 3 marzo 1977 si infranse, sulle pendici del Monte Serra, il sogno di un futuro al servizio della Marina Militare per 38 cadetti dell'Accademia Navale di Livorno che persero la vita insieme al loro ufficiale accompagnatore tenente di vascello Emilio Attramini e cinque membri dell'equipaggio, nello schianto del loro velivolo Hercules C-130 appartenente alla 46^ Aerobrigata dell’Aeronautica militare. Il velivolo “Vega 10” si alzò dall'aeroporto San Giusto di Pisa poco dopo le 15 per un volo di ambientamento. Dopo pochi minuti però il mezzo andò a schiantarsi contro la propaggine montuosa Prato a Ceragiola sul monte che divide Pisa e Lucca. I funerali solenni si svolsero il 5 marzo nel piazzale dell'Accademia Navale, alla presenza del capo dello Stato Giovanni Leone e di circa ventimila persone. Due

anni dopo la tragedia sul luogo dell'incidente venne eretto un faro-sacrario a perenne ricordo di quei ragazzi. Nel settembre dello stesso anno 1977 gli altri allievi del corso, a bordo della nave scuola Vespucci sulla quale facevano la prima crociera estiva, comunicarono all’Accademia Navale il nome da loro scelto per il corso: “Invicti” - mai vinti e mai divisi - e la bandiera con stemma in loro onore. Quest’anno, purtroppo, per ragioni legate all’emergenza sanitaria in atto non è stato possibile svolgere alcun evento presso il Sacrario, ma l’Accademia Navale ha comunque celebrato nella propria cappella una SS. Messa in memoria dei giovani caduti, il cui ricordo, a distanza di 44 anni, rimane particolarmente vivo nel cuore dei familiari, del personale dell’Accademia Navale e della Marina Militare tutta.

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