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La vetrina delle eccellenze marittime al

La vetrina delle eccellenze marittime al Seafuture 2021

di Antonello D’Avenia foto di Silvio Scialpi

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La Marina Militare e i principali attori nazionali marittimi insieme, a favore del Sistema Paese

Dal 28 settembre al 1° ottobre 2021, all’interno delle strutture dell'Arsenale militare marittimo di La Spezia si è svolta la settima edizione del Seafuture 2021, vetrina a carattere internazionale delle eccellenze industriali e tecnologiche marittime, sintesi dell’importanza del mare: elemento attorno al quale gli investimenti significano sviluppo economico e danno significato all’espressione inglese Blue Economy, sempre più utilizzata per spiegare come nel nostro secolo l’economia sia legata al buon uso della risorsa marittima. In questo contesto, tra 230 espositori e oltre 60 delegazioni straniere, i principali attori nazionali marittimi - delle istituzioni, del mondo accademico, dell’industria privata - hanno avuto modo di incontrarsi e dialogare al fine di lavorare in sinergia per migliorare la competitività marittima del Sistema Paese nazionale nel mondo. La cerimonia di apertura ha visto l’intervento del ministro della Difesa on. Lorenzo Guerini che ha sottolineato le parole chiave dell’evento: cooperazione, eccellenza industriale, competitività, so-

stenibilità e innovazione, quali fattori centrali non solo della sicurezza, ma anche della crescita del Paese. Protagonista della manifestazione è stata la Marina Militare: oltre ad aver collaborato all’organizzazione dell’evento, ha partecipato ai diversi panel di conferenze illustrando il suo ruolo decisivo - attuale e crescente in prospettiva futura - riguardo la protezione e sicurezza marittima nel Mediterraneo allargato, dal Golfo di Guinea al Golfo Persico. Grande rilievo è stato dato quest’anno al mondo underwater e all’Istituto Idrografico della Marina Militare che ha organizzato seminari su temi rilevanti, come la presenza dell’Italia in Artico con la missione High North 2021. A cornice della manifestazione erano ormeggiate la nave scuola Amerigo Vespucci e la fregata Rizzo, utilizzate per l’occasione come sede per eventi e momenti di incontro tra partner internazionali. Il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, ha ribadito l’importanza della diffusione della cultura della marittimità per l’Italia e del carattere duale che riveste lo sviluppo tecnologico, la cui utilità impostata nel campo militare si restituisce poi con maggiori garanzie nel mondo civile. Tra gli eventi collaterali e che identificano il valore della settimana spezzina è stato il Seafuture Awards 2021, premio rivolto a laureati, dottorandi e dottori di ricerca provenienti dal mondo accademico ita-

In alto, l’ingresso della 7ª edizione del Seafuture svoltosi a La Spezia dal 28 settembre al 1 ottobre. Sullo sfondo la nave Scuola Amerigo Vespucci.

Seafuture 2021 è un segnale di ripresa, un modello di cooperazione, di eccellenza industriale, di competitività, di sostenibilità e di innovazione. Il mare è per il pianeta, in particolare per l’Italia certamente un fattore imprescindibile, abilitante per lo sviluppo economico. ”

Il Ministro della Difesa on. Lorenzo Guerini

liano, civile e militare, che hanno presentato tesi legate allo sviluppo di processi e prodotti nell’ambito delle tecnologie del mare. Durante l’ultimo giorno, alla cerimonia di chiusura ha partecipato il ministro dello Sviluppo Economico on. Giancarlo Giorgetti che ha testimoniato la vicinanza del governo e del Ministero dello Sviluppo Economico a tutto il settore marittimo. L’evento è stato organizzato da Italian Blue Growth srl, alla cui Presidente dott. ssa Cristiana Pagni abbiamo posto alcune domande.

In alto, taglio del nastro durante l’inaugurazione, il ministro della DIfesa on. Guerini durante il suo intervento. A sinistra, il sottosegretario alla Difesa sen. Pucciarelli. In basso, il Capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Cavo Dragone in alcuni momenti della manifestazione.

L’intervista alla dott.ssa Cristiana Pagni

Il Seafuture è arrivato alla sua settima edizione con un successo sempre crescente. Quali sono gli obbiettivi e le ambizioni che il Seafuture si è posto in questa edizione 2021?

È vero, siamo molto soddisfatti di questi risultati soprattutto se si tiene in considerazione la difficile situazione pandemica che ha coinvolto il mondo intero negli ultimi due anni e, nonostante questo, Seafuture registra una crescita costante di interesse e di presenze nazionali ed internazionali. A fronte di un grande sforzo organizzativo, i numeri ci hanno premiato: 60 Marine estere, 230 imprese, 16.000 mq di area ci permetteranno, dalla prossima edizione, grazie ai visitatori e agli espositori esteri presenti quest’anno, di fare richiesta al Maeci (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) per ottenere, anche formalmente, il riconoscimento di Fiera internazionale. L’economia del mare è un pilastro insostituibile del nostro Paese. Sono quasi 200.000 le imprese di questo settore in Italia. Una forza imprenditoriale che cresce anche rispetto al resto dell’economia, grazie ad una variazione negli ultimi cinque anni del più 10,5%. Una voglia di impresa che coinvolge anche i giovani, perché 10 realtà della Blue Economy su 100 sono “capitanate” da under 35. Al cluster marittimo vengono attribuiti beni e servizi per un valore di oltre 34 miliardi di euro, pari al 2% del PIL (Prodotto Interno Lordo). Seafuture ha l’ambizione di mettere in vetrina tutto questo. Per un Paese come l’Italia, la cui vocazione marittima determina lo stesso sviluppo economico, la Marina Militare diventa attore principale e imprescindibile per tutto il Sistema Paese.

Quali altri fattori sono determinanti per una sempre maggiore sinergia tra le parti nazionali al fine di avere una cultura marittima diffusa e proficua?

Questo è il tema centrale. La riacquisita centralità del Mediterraneo nell’economia mondiale e il ruolo che l'Italia può e deve giocare in questo contesto sono argomenti molto sentiti. Seafuture è stata una vetrina per stimolare e promuovere l’industria nazionale di settore ed evidenziare le capacità della Forza Armata di sviluppare nuove forme di cooperazione anche in settori più ampi di quelli appartenenti al concetto operativo della Marina. Tra questi, per fare degli esempi: la ricerca di beni culturali sommersi ad alto valore storicomuseale, il supporto e le azioni di sviluppo nella produzione di cartografia e documentazione nautica con l’Istituto Idrografico, la promozione del Made in Italy e del Sistema Paese. Abbiamo sempre creduto che insieme si possano portare avanti, in maniera più costruttiva, idee e progetti. Quindi, auspichiamo che tutti i soggetti legati alla Blue Economy, fra i quali Marina è uno dei principali, possano sempre più confrontarsi e supportarsi. Seafuture ha nella sua mission anche questo.

Considerando l’importanza di rafforzare il dialogo e la cooperazione tra le diverse Marine, è soddisfatta della risposta internazionale dell’evento?

Più che soddisfatta dalla presenza di 60 Marine straniere provenienti dai 5 continenti, il che mi sembra già un ottimo risultato. Essendo poi alla settima edizione i nostri ospiti sanno già cosa troveranno e il loro crescente numero rappresenta un chiaro segno di soddisfazione. Vuol dire che credono che Seafuture sia un appuntamento imprescindibile per incontrare aziende, sviluppare sinergie e chiudere accordi di sviluppo.

L’operoso Arsenale Militare di La Spezia si dimostra sempre una location all'altezza per ospitare tale tipologia di eventi. Quale valore aggiunto ha dato svolgere anche la settima edizione del Sea Future all’interno di questa grande struttura della Marina Militare?

La Spezia è stata un luogo ideale sia per posizione geografica che per l’orografia del suo territorio per ospitare un grande porto militare. Già dal XV secolo venne costruito, in città, per le galee della famiglia Sforza. In tempi più recenti, Napoleone lo definì il porto naturale più bello del mondo e Cavour ebbe la capacità di progettare e realizzare l’attuale Arsenale e la Base navale. Negli anni, l’Arsenale resta una insostituibile risorsa logistica per la Marina Militare. Un simbolo di Spezia, della sua storia e dell’economia della città.

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