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In cineteca

Segnaliamo in questa pagina film che trasmettono almeno in parte messaggi valoriali positivi e stimolano il senso critico rispetto ai disvalori che vanno di moda. Questo non implica l’approvazione o la promozione globale da parte di Pro Vita & Famiglia di tutti i film recensiti.

Era mio figlio

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Titolo originale: The Last Full Measure Produzione: Stati Uniti d’America Anno: 2020 min. Durata: 116 min. Genere: guerra, drammatico Regia: Todd Robinson

Era mio figlio (The Last Full Measure) narra una storia vera: l’inchiesta dell’avvocato del Pentagono Scott Huffman svolta per assegnare la prestigiosissima Medal of Honor postuma a un semplice aviere, paracadutista-soccorritore dell’Air Force, William Hart Pitsenbarger, a seguito del suo eroico sacrificio durante la guerra del Vietnam. Il giovane, prima di essere ucciso in una delle battaglie più tragiche del conflitto, salvò la vita a una sessantina di soldati. A distanza di 30 anni, i reduci e i genitori di “Pits” chiedono giustizia e non sanno spiegare per quale motivo la medaglia gli fosse stata negata a suo tempo. Non è il solito, retorico, film di guerra. Dietro la vicenda bellica e la questione burocratica si stagliano netti valori oggi troppo dimenticati, come la famiglia e la paternità (bellissimo il confronto tra il padre di Pits e Huffman, che ha due figli piccoli, il quale a sua volta ha fatto l’esperienza di figlio abbandonato in tenera età dal padre); notevole il conflitto tra il senso del dovere e il senso dell’onore, e l’ambizione per il successo, la carriera e l’interesse personale: un senso del dovere pieno, autentico reale e appassionato che si confronta con l’esecuzione del proprio lavoro unicamente per se stessi e per soddisfare i propri interessi. Tocca il cuore dello spettatore la ferita profonda e dolorosa che incide l’animo di chi sperimenta la guerra vera. Ma soprattutto - ripetiamo - senza retorica scontata, c’è l’esaltazione dell’umanità, l’umanità di chi comprende, sa perdonare, riconosce negli altri dei fratelli, figli, genitori anche se estranei al nostro nucleo familiare; l’umanità di chi sbaglia, di chi lotta, di chi soffre e di chi semplicemente, con il cuore aperto, dà la vita per i suoi fratelli. Un film da vedere e da far vedere, anche a ragazzi molto giovani. 

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