REGINA APOSTOLORUM n°3_2017

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ALGERIA sr CATAPANO Sandra 5, rue des frères Ould Ahcène · 31007 EL MAQQARI - ORANO T. +213 05 60 258 619 · sandra.cat70@yahoo.com

TOGO sr PROFUMO Etta BP 36 - Kolowaré SOKODE Tel. +228 90 03 71 44 · ettansa@gmail.com

sr GALBUSERA Regina Tel. +228 93 14 04 05 · reginansa@tiscali.it

sr BERNARDI Martina B.P. 2 NIAMTEOUGOU - SIOU Tel. +228 92 54 4505 - martinansa2016@gmail.com

COSTA D’AVORIO sr BARIO Attilia BP 28 - DIVO Tel. +225 77 97 16 14 · attyba@gmail.com

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Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli

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Rivista Trimestrale · Anno 30 SETTEMBRE 2017 · N

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INCONTRO RIPROPOSTO ANCHE NELLA COMUNITÀ NSA DI AIRUNO (LC) Via Solaro, 19 - 23881 Airuno (LC) 26 novembre 2017 | 28 gennaio 2018 - 25 febbraio 2018 | 11 marzo 2018 8 aprile 2018 | 6 maggio | 10 giugno

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

SCUOLA DELLA PAROLA “IL DISCEPOLO” VISTO CON GLI OCCHI DELL’EVANGELISTA MARCO Ogni terza domenica del mese, dalle 16 alle 19, da ottobre ad aprile. FERIOLE (PD) 15 ottobre 2017 | 19 novembre 2017 | 17 dicembre 2017 21 gennaio 2018 | 18 febbraio 2018 18 marzo 2018 | 15 aprile 2018

GRUPPO AD GENTES (GAG) Il GAG è un percorso pensato per ragazzi/e, dai 17 anni in poi, che desiderano crescere nella fede, con un’apertura missionaria e con uno sguardo rivolto particolarmente al mondo africano. Sono previste esperienze di contatto e condivisione con il mondo missionario in Italia e in Africa. Ci incontriamo ogni 1° domenica del mese, dalle 8,30 alle 17. 1° ottobre | 5 novembre | 3 dicembre 2017 14 gennaio | 4 febbraio | 4 marzo - 8 aprile | 6 maggio 2018 ASCOLTO DELLA PAROLA per giovani Ci incontriamo ogni 3° martedì del mese, per un momento di ascolto e di condivisione del proprio vissuto alla luce della Parola di Dio. Ore 20,45.

CONTRO LA TRATTA DELLE DONNE Camminata sulla Via Francigena da Viterbo a Roma 18-22 ottobre 2017 Viterbo-Vetralla: 18 km, mercoledì 18 ottobre. Vetralla-Sutri: 24 km, giovedì 19 ottobre. Sutri-Campagnano: 27 km, venerdì 20 ottobre. Campagnano-La Storta: 24 km, sabato 19 ottobre. La Storta-Roma San Pietro: 19 km, domenica 22 ottobre.

“100.000 schiave violentate in Italia: tu, da che parte stai ?” Il Gruppo “La Strada” giuseppelocati.mafr@yahoo.it

PERCORSI ATTIVITÀ PROPOSTE

Comunità Missionaria SMA-NSA di FERIOLE

AFRICA FILM Cineforum: Per scoprire i mille volti dell’Africa e delle sue culture. Mercoledì 6 settembre | Venerdì 27 ottobre | Venerdì 24 novembre Ore 20.45 FORUM SMA-NSA 2017 Tre serate di formazione, dialogo, scambio: “Chiamati a costruire una società multiculturale” Il 28 - 29 - 30 Dicembre alle ore 20,45.

INCONTRI AMICI SMA-NSA Per tutti gli amici, collaboratori, volontari della comunità: due appuntamenti per stare insieme, respirare l’odore della missione e condividere le gioie e le speranze del cammino. Primo sabato di Avvento (2 Dicembre) e di Quaresima (17 Febbraio)

PROGETTO SCUOLA - FRONTIERE Percorsi didattici di educazione alla mondialità. La Comunità SMA-NSA mette la sua conoscenza ed esperienza missionarie al servizio delle scuole del territorio (in particolare secondarie di primo e secondo grado) con percorsi formativi di Educazione alla Mondialità e alla Solidarietà. Il progetto ha la finalità di fornire strumenti per una più chiara interpretazione delle dinamiche del mondo attuale. MODULI 1. “Uno sguardo sull’Africa, tra pregiudizi e realtà”: scopriamo insieme il continente africano. 2. “Il mondo sottosopra”: gli squilibri Nord-Sud del mondo. 3. “Fattore R”: la sfida del dialogo interreligioso. 4. “Una casa per tutti”: ecologia e mondialità.

Per ulteriori informazioni: Comunità Missionaria SMA-NSA di FERIOLE Via Vergani, 40 - 35037 Teolo PD -Tel. 049 990 04 94 Email :smansa.feriole@gmail.com www.missioniafricane.it | www.nsaitalia.org

APPUNTAMENTI

Comunità Missionaria SMA-NSA di FERIOLE

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PERCORSI ATTIVITÀ PROPOSTE


Editoriale

Mission … ! e l b i s s o is p G

ioca con un cambio di vocale che ricorda un noto film di azione degli anni ‘90, lo slogan della prima edizione del festival della missione. Si svolgerà dal 13 al 15 ottobre a Brescia. Tre giorni di dibattiti, testimonianze, cineforum, pièces teatrali, presentazione di libri ma anche “aperitivi col missionario” e “notte bianca della missione”. La kermesse prende il via con la convinzione che “il Vangelo di Gesù Cristo abbia bisogno di essere detto, cantato, condiviso, proclamato, testimoniato non solo all’interno delle nostre chiese e delle nostre comunità, ma «uscendo per le piazze e per le vie della città» (Lc 14,21). C’è bisogno di nuovi stimoli, nuove ripartenze che permettano alla nostra vita di non incagliarsi fra gli scogli dei nostri preconcetti, mentre noi patiamo un’amnesia che ci fa dimenticare chi siamo e da dove veniamo. I migranti dei centri di accoglienza di Cona e Bagnoli in provincia di Padova, hanno cercato una ripartenza al di là degli ostacoli ma il loro percorso ha subito un arresto: la finestra della loro

stanza sembrava essere diventata un altro confine, stavolta insuperabile. Ma, di nuovo, il misurarsi con il raccontare e il raccontarsi li porta a puntare verso obiettivi diversi ed impensabili, diventa una sfida accettabile, perfino ai nostri giorni. Anche qui “Mission is possible”: scodellati da un barcone verso una terra che non li vuole, anche senza conoscerli, aiutati a dovere riescono a ricominciare. Ripartire … ma prima fermarsi, sostare in modo da poter progettare su solide basi il futuro. Sr Evelyn e sr Giuliana, sr Françoise ci raccontano frammenti di esperienze, istantanee di vita, cronache intrise di ordinaria straordinarietà. E allora, ecco nascere la consapevolezza di aver “vissuto cuore a cuore con il Signore, approfondito la Sua conoscenza, confermata nella vocazione religiosa e missionaria”. E la risposta a tante domande, pur in mezzo a timori, perplessità, inadeguatezza, debolezze e recalcitranti punti di domanda che emergono da ogni angolo nascosto del nostro essere allora sarà “Si”. Un SI definitivo, sicuro, incrollabile.


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La Semplicità La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri. E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri. Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili, di finire alla mercè di chi ci sta di fronte. Non ci esponiamo mai. Perché ci manca la forza di essere uomini, quella che ci fa accettare i nostri limiti, che ce li fa comprendere, dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto. Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà. Mi piacciono i barboni. Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore. (Alda Merini)

Rivista Trimestrale Anno 30. n. 3 Direttore Responsabile: Sr. Fiorina Tagliabue Autorizz. Tribunale di Varese n. 185 del 5.10.1966 Sped. in abb. post. art. 2 Comma 20 lettera C Legge 662/96 - Milano

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Redazione: Via Accademia, 15 20131 Milano Tel. 02.70.600.256 Fax 02.70.63.48.15 http://www.nsaitalia.it info@nsaitalia.org Suore NSA Bardello Piazza Trieste, 5 21020 Bardello (VA) Tel. 0332.74.33.79 Fax 0332.74.59.56

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Sommario Vita nsa Interview a Sr. Giuliana e a Sr. Evelyn

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Giubilei NSA Festa al convento di Bardello 7 Io sono con te 8 Dalla missione La vostra vita non è più solo vostra e voi dovete essere pronte a tutto 10 Celebrazione della vita 12

Adesso parliamo noi Creatività africana

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Chiamati a diventare mani, piedi, braccia, cuore

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De Esperanza Per un di più

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Festival della Missione Mission is possible 24 NSA: Nuovi Stili di Annuncio Fattore R Il dialogo interreligioso 26 Giustizia e pace Come un granello di senapa

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Vita nsa

Interview a Sr. Giuliana e a Sr. Evelyn

Cara sr. Giuliana, dopo la tua esperienza missionaria in Costa d’Avorio, da circa tre anni ti trovi qui in Italia, nella comunità di Animazione missionaria SMA-NSA di Feriole, puoi parlarci un po’ di te?

Sr. Giuliana Sr. Evelyn

Dopo l’esperienza di missione in Costa d’Avorio e qui in Italia, dove vivo tutt’ora, questi ultimi mesi sono stati per me un momento prezioso ed importante nella mia vita di suora NSA. Sto infatti vivendo l’ultima ‘tappa’ in vista dei Voti Perpetui, che pronuncerò il primo ottobre 2017. Questi tre mesi speciali di preparazione sono descritti nelle nostre Costituzioni come ‘un tempo forte di spiritualità’, un momento di pausa, dove potersi ricentrare sul Signore e sulla propria scelta di vita, prima di dire definitivamente SI. L’esperienza che sto facendo è di un grande dono di grazia! Ho iniziato con il mese di esercizi ignaziani, dove nel silenzio della contemplazione ho vissuto cuore a cuore con il mio Signore, ho approfondito la Sua conoscenza, sono stata confermata nella mia vocazione religiosa e missionaria. Un mese intenso, dove ho potuto fare il ‘punto’ della mia vita. Un mese ricco di spunti spirituali da ‘lavorare’ negli anni a venire… Una seconda esperienza, che sto vivendo in questo momento, è la ‘preparazione internazionale NSA ai voti perpetui’. È una


5 sessione di circa due mesi che si svolge in un paese africano, ogni due o tre anni e che raccoglie insieme tutte le suore NSA che si preparano ai voti perpetui in quel periodo. Io la sto vivendo in Costa d’Avorio, dove da circa un mese partecipo a questa formazione con una quarantina di consorelle! Sr. Giuliana, puoi condividere, con i nostri lettori, l’esperienza di questi ultimi tre mesi? L’esperienza che sto vivendo è per me unica nel suo genere! Dico questo perché dalla formazione internazionale ai voti perpetui sto ricevendo molto… Posso dire che in breve, tre sono i doni che sto vivendo. Il primo è sicuramente il ritorno in Africa. Rivedere la Costa d’Avorio dopo tre anni di assenza è stata una grande emozione! Scendere dall’aereo è stato un po’ come sentire di essere tornata ‘a casa’ dopo un lungo viaggio… i colori, gli odori, le strade e soprattutto la gente… e poi l’incontro con le suore della comunità di Adjamé, la prima messa africana e il rivedere persone care, amici con cui si è condiviso tanto durante il periodo della missione… devo dire che è stato gioioso e commovente nello stesso tempo… Il secondo è l’aver ritrovato le mie consorelle. La maggioranza di loro, con cui ho fatto il noviziato o i primi passi della missione, non la vedevo da sette anni! Che meraviglia rivederle tutte insieme e avere l’occasione di seguire per due mesi lo stesso cammino! Sono tutte giovani suore africane, piene di entusiasmo, di vita e di zelo missionario. Con loro è come fare un tuffo in piena vita multiculturale NSA e ritrovare la freschezza dello spirito di famiglia del nostro Istituto. Condivisioni, chiacchierate, danze, canti e serate ricreative sono all’ordine del giorno. La gioia

dello stare insieme e del condividere la stessa passione per la missione è proprio del nostro Istituto NSA! Infine, la formazione. Siamo in un accogliente centro di spiritualità francescano, dove diverse nostre suore NSA con la collaborazione dei padri SMA, ci arricchiscono con la presentazione di varie tematiche legate alla missione e alla vita religiosa. Giornate sui voti, sulla conoscenza di sé, sul carisma missionario, sulla gestione dei conflitti, sul perdono, sull’interculturalità e sulle sfide della missione oggi (il dialogo interreligioso, la protezione dell’infanzia, le nuove tecnologie, giustizia e pace, integrità del creato…) che si accompagnano con giochi di ruolo, attività e lavori di gruppo. Il tutto in inglese o francese, così facciamo anche ripasso linguistico… Insomma, una full immersion sul nostro carisma missionario e sulla nostra vita comunitaria. Sono quasi a metà di questo cammino e cerco di viverlo pienamente! Che cosa porti nel cuore? Nel cuore, come si è capito, porto tanta gioia in questo momento. Mi sento portata per mano dal Signore e confermata in questa scelta di seguirlo e cercare di vivere pienamente la missione. Posso dire di sentirmi a mio agio come suora NSA e vorrei tanto poter condividere con tanti giovani la bellezza di essere chiamati a vivere la missione stessa di Gesù: portare ovunque il Suo Amore. Conoscere nuove culture, aprire cuore e mente alla diversità che arricchisce, vivere in comunità internazionali e collaborare insieme per fare di questo nostro mondo, a volte violento e a volte impaurito e chiuso, un posto dove vivere in armonia e in pienezza. È questa gioia e questa speranza fondata sul Signore che auguro a tutti!


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Vita nsa Cara Sr Evelyn, puoi parlarci un po’ di te, da dove arrivi, come hai conosciuto le suore NSA? Mi chiamo suor Evelyn Twenewaah Frimpong e vengo dal Ghana, un paese dell’Africa occidentale, precisamente dalla regione di Brong Ahafo la cui la capitale è Sunyani. Io sono nata nel villaggio di Tanoso, alla periferia della capitale Ho conosciuto le suore N.S.A. a Duayaw Nkwant, uno dei villaggi di Sunyani dove ho frequentato la scuola secondaria. Dopo la scuola media, ho sentito il desiderio di servire Dio in modo più profondo e totale. Sapevo che si può servire Dio in qualsiasi vocazione, ma io sentivo che dovevo offrire la mia vita per Lui, per farlo conoscere alla gente. Per realizzare questo desiderio, sentivo che dovevo scegliere la vita religiosa. Conoscendo bene Duayaw Nkwanta, ho deciso di andare ad incontrare il parroco della parrocchia. Desideravo

Per realizzare questo desiderio, sentivo che dovevo scegliere la vita religiosa parlare con lui, di quello che sentivo dentro di me e chiedergli di incontrare i miei familiari, non sapevo ancora che il parroco era il fratello di sr. Mary Amoako, (NSA) che ora è a Padova, nella comunità di Feriole. Il parroco, dopo aver incontrato i miei familiari, qualche tempo dopo, è ritornato a casa mia con le suore di Nostra Signora degli Apostoli. Durante quell’incontro le suore ci hanno spiegato, a me e alla mia famiglia, cosa significa una scelta di vivere

la consacrazione religiosa, gli impegni che comporta. Ho capito meglio chi sono: il loro lavoro, la loro missione, cosa fanno e soprattutto perché lo fanno. Ho capito che la loro vita era “donarsi a Dio e ai fratelli”. Mi hanno invitato a passare qualche tempo in una loro comunità. Mentre insegnavo nella loro scuola ho vissuto in comunità con loro, per un anno, cercando di conoscerle meglio. Dopo aver riflettuto bene e pregato, sono entrata nel convento NSA Sr Evelyn sono due anni che sei arrivata qui in Italia, puoi raccontarci come vivi la missione qui da noi? Ora la mia missione è qui a Genova, dove cerco di condividere quello che sono e l’amore che ho ricevuto da Dio. Avendo questo in mente e con la grazia di Dio, lavoro con gli immigrati, in parrocchia e soprattutto incontro la gente. Nel mio quotidiano cerco di condividere con gli altri quella che sono, cerando di dare il meglio di me stessa, ma mi accorgo che ricevo anch’io molto, da tutte queste persone. Che cosa ti stai preparando a vivere tra qualche mese? In questo momento, sto vivendo un tempo particolare, in preparazione alla Professione Perpetua, che sarà celebrata a Genova il 1° ottobre, assieme a sr Giuliana. Dopo anni di rinnovati “SI” pronunciati ogni giorno, ora mi sento pronta a dire il mio SI definitivo, quello – propriamente detto: “per sempre”. Mi sento come s. Tommaso, che solo dopo aver visto le piaghe di Gesù, ha creduto, veramente che fosse Lui, il Signore… Ora, come l’apostolo, posso anch’io affermare, che l’ho visto, l’ho toccato, e ora credo, che veramente è Lui il Signore che desidero seguire! Sr. Evelyn Twenewaah Frimpong, NSA


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Giubilei NSA

FESTA AL CONVENTO DI BARDELLO

L’anima mia magnifica il Signore… Domenica 11 giugno, al convento di Bardello (VA), noi suore NSA abbiamo vissuto una bellissima giornata di festa di famiglia con i giubilei di otto delle nostre consorelle: sr. Marta Pettenazzo 25 anni sr. Marialma Galli, sr. Margherita Alberti 50 anni sr. M. Assunta Ferrario, sr. Luigina Mambretti, sr. Graziella Porta 60 anni sr. Apolline Fumagalli, 70 anni sr. Giuseppina Ambrosini, di Vita consacrata Eravamo in numerosi a cantare e a ringraziare il Signore per le meraviglie che Egli ha compiuto nella loro vita di consacrate missionarie. Mons. Edmond Djitangar (Arcivescovo di N’Djamena, Ciad) ha presieduto la celebrazione, erano presenti i padri della SMA, il parroco di Bardello, le sorelle NSA arrivate dalle diverse comunità della provincia Italiana e dalla casa generalizia, numerosi i parenti ed amici. Grazie a coloro che ci hanno aiutato a rendere questa giornata bella e partecipata, un grazie al gruppo dei volontari/e che ci hanno offerto il loro aiuto e sostegno. Un GRAZIE grande a voi care sorelle, per la vostra gioiosa testimonianza di amore per Cristo, per la Chiesa missionaria,… per l’AFRICA.


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Vita nsa

IO SONO CON TE Per dire grazie… Discorso di suor Marta Pettenazzo pronunciato durante la S. Messa, svoltasi presso la comunità SMA-NSA di Feriole, in occasione del suo 25° anniversario di consacrazione religiosa NSA

5 settembre 1992 5 settembre 2017 «Non dire: Sono giovane, ma va’ da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò. Non temerli, perché IO SONO CON TE per proteggerti» Geremia 1,7-8

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ueste parole rivolte al profeta Geremia all’inizio della sua avventura con il Signore, mi hanno accompagnata durante questi 25 anni di vita al seguito del Signore. Anni che sono stati belli, pieni di VITA ricevuta e donata … Anni in cui - secondo la natura un po’ ribelle - mi è capitato sovente di resistere, di recalcitrare e di dirmi e dirgli “questa cosa non è per me!”, “non sono capace”, oppure “Tutto puoi chiedermi, ma questo proprio no!” E ogni volta, sentivo risuonare dentro di me questa parola: VA’, NON TEMERE, IO SONO CON TE … In questo periodo un po’ più … “riflessivo”, mi sono accorta che sono le relazioni ad avermi insegnato - inconsapevolmente - a vivere questa Parola! Il senso di sicurezza e di fiducia nella vita che i nostri genitori: Pino e Lidia, hanno trasmesso a noi figli. L’accoglienza, l’a-


9 pertura, il rispetto per gli altri, … valori questi respirati in famiglia prima che altrove. Valori “laici” prima che “cristiani” e dunque condivisi con tanti, anche fuori dalle mura di casa e di parrocchia. La capacità di amare e di lasciarsi amare con libertà! Relazioni semplici e sincere … il sentirsi responsabili gli uni degli altri … valori questi, che abbiamo appreso vivendo insieme, nel lungo tirocinio delle amicizie, nate in parrocchia e poi a scuola, nell’ambiente di lavoro … in comunità … in Africa … e ancora qui in Italia … quanta ricchezza! Il senso di “famiglia allargata”, respirato fin dal primo momento in cui, con alcuni amici e amiche, mettevo piede in questa comunità missionaria di Feriole. Quella sensazione di “respiro universale” coniugato all’ “accoglienza e ascolto del particolare”, che ti fa dire: “Qui mi sento a casa” ! Ma - ripensandoci bene - devo riconoscere che è stata l’Africa, con i miei fratelli e sorelle africani, a convincermi della bontà e veridicità di questa Parola: IO SONO CON TE ! La vita adulta ti riserva prima o poi la dolce sorpresa di scoprirti fatto per essere “padre” … “MADRE” … anche senza generare fisicamente.

Questo è il dono che mi ha fatto l’Africa nel periodo di vita vissuto a Djougou (Bénin). Sentirmi prima figlia, poi sorella e infine madre delle persone con le quali ho vissuto anni splendidi … Duri, ma splendidi!! Loro, la mia gente, gli amici anche lì incontrati, mi hanno aiutata a capire che questa Parola, IO SONO CON TE … era mia … io potevo incarnarla e permettere ad altri e ad altre di sentirla VIVA: IL SIGNORE È CON TE ! Oggi, nel tempo della maturità, rischio fortemente di dimenticare questo tesoro ricevuto. E siete ancora voi, amici di ieri e di oggi, credenti e diversamente credenti … SIETE VOI … a ricordarmi e a ricordarci che siamo in cordata insieme e che continuiamo, oggi come allora, ad essere responsabili della VITA gli uni degli altri … Voi mi e ci ricordate quanto sia importante viverla questa Parola IO SONO CON TE … per rendere presente e operante il Signore Gesù. A Lui e a voi il mio GRAZIE per il passato e un rinnovato SI per il futuro, che lascio - fiduciosa – nelle Sue Mani. Con affetto. Sr. Marta Pettenazzo, Superiora provinciale NSA


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Dalla missione

La vostra vita non è più solo vostra D

al 18 giugno 2017, noi, trentotto giovani “consacrate” dell’Istituto Nostra Signora degli Apostoli e otto accompagnatrici di 10 diverse nazionalità (Congo, Niger, Nigeria, Ghana, Benin, Togo, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Italia, Irlanda) siamo riunite qui a Angré in Costa d’Avorio per la 5° sessione di preparazione ai voti perpetui. La sessione è iniziata il 20 giugno con una celebrazione seguita dalla parola di benvenuto di Suor

Felicia HARRY, Superiora Generale. Nel suo discorso lei ci invitava ad approfittare al meglio di questo periodo di riflessione per accrescere in noi sempre più il desiderio di seguire Cristo, per maturare i motivi della nostra vocazione missionaria e soprattutto per capire il senso profondo di questo passo decisivo che faremo. Durante le settimane trascorse c’è stata una riscoperta di una maggiore comprensione, attenzione e presa di coscienza


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e voi dovete essere pronte a tutto Padre Agostino Planque, fondatore delle Suore NSA della nostra realtà NSA e a quello a cui siamo chiamate a essere come donne “apostole: ” continuare a nostro modo, l’opera che Dio ci ha affidato”. Questo ci porta a una consapevolezza più chiara della nostra responsabilità, sia individuale che comunitaria, affinché l’opera possa continuare indipendentemente da quello che siamo e facciamo. Tra I diversi temi affrontati risulta importante quello della Comunicazione Non

Violenta che ci insegna a utilizzare mezzi concreti per esprimerci pacificamente e gestire le situazioni conflittuali senza giudicare, valutare e interpretare gli altri, per riuscire a vivere meglio nelle nostre diverse comunità e luoghi di apostolato. Abbiamo fatto anche un viaggio di riscoperta alle nostre origini attraverso l’approfondimento del nostro carisma, della spiritualità apostolica e della missione che ci è affidata. Questo viaggio ci ha


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Dalla missione

Celebr della

P

regalato uno sguardo nuovo e più approfondito sulla nostra identità personale e quella del nostro Istituto, ma soprattutto ci ha aiutato a riattualizzare il dono dello Spirito per essere in grado di rispondere ai bisogni del nostro tempo. Insomma, siamo incoraggiate a migliorare e prenderci cura della nostra vita spirituale, comunitaria e apostolica, tre elementi fondamentali attraverso i quali possiamo trovare l’equilibrio necessario per garantire la fedeltà alla nostra vocazione. Rendiamo grazie a Dio per questo tempo di grazia che il nostro Istituto ci offre per la nostra crescita. Noi continuiamo con coraggio la missione affinché NSA possa vivere per sempre. Sr. Diane Audrey Rema e Sr. Zita Adigwe, NSA

artecipare quest’anno 2017, alla sessione di preparazione dei voti perpetui, a Angré in Costa d’Avorio, come accompagnatrice, mi spinge prima di tutto non solo a ringraziare Dio, ma anche a gettare uno sguardo al passato dell’esperienza che anch’io ho vissuto dieci anni fa, allora come partecipante. Vorrei ringraziare la nostra Congregazione per il grande impegno e la volontà dimostrata nel formare ed accompagnare le suore NSA in ogni tappa della loro formazione e soprattutto nel promuovere per le giovani, le quali rappresentano la forza viva e il nostro futuro, tempi forti di incontro e di scambio nella ricchezza della multiculturalità.


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azione

vita E tutto ciò, con l’obiettivo di vivere al meglio la missione della congregazione di fronte alle nuove sfide e al nostro mondo in continuo mutamento Vorrei ringraziare il Signore anche per I frutti straordinari dati dalla scelta di garantire alle giovani suore la possibilità di apprendimento delle due lingue ufficiali dell’Istituto, attraverso l’invio ad extra, durante il tempo di formazione e di missione, al di fuori del paese di cui siamo originarie. Sono infatti rimasta molto colpita nel vedere tutte le nostre giovani suore, esprimersi con facilità nelle due lingue: francese e inglese. Questa esperienza non l’avevo vissuta nella sessione a cui avevo partecipato nel 2007. Questo mi fa pensare alle parole pronunciate da Gesù: “In verità vi dico: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà”. Mt 18,19 Oggi, mi sento come una che appartiene “alla vecchia generazione NSA” che deve mettersi in gioco affinché questa esperienza arricchente possa essere percepita da tutta la congregazione. L’apertura vissuta durante i diversi momenti celebrativi e di condivisione ci ha fatto sentire, sem-

pre più, una grande famiglia: partecipanti, animatrici, formatrici… tutte noi appartenenti alla famiglia NSA. Vorrei inoltre ringraziare tutte quelle persone che sono state artefici di cose grandi, di visioni profetiche, capaci di cogliere nel corso della storia le grandi sfide che attraversano il mondo, le vicende dell’umanità ferità, la Chiesa e l’Africa in particolare. Questa formazione, benché sia destinata alle più giovani, mi interpella personalmente poiché le tematiche affrontate trattano tutti gli aspetti della nostra vita in quanto donne, consacrate e missionarie NSA. Del resto, non è proprio questo l’obiettivo principale a cui la nostra “formazione continua” mira? Quello di formarsi costantemente nella nostra vita per riuscire a rispondere al meglio alle sfide nel nostro tempo,della missione oggi? Per finire, un grazie immenso a Dio che, attraverso le responsabili, mi ha permesso di vivere quest’esperienza che arricchisce la mia vita e l’invita a consolidarsi sempre più, per rinnovare ogni giorno il mio desiderio di seguire Cristo e di imitarlo sempre più. Sr. Françoise Gueu Zro, NSA


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Adesso parliamo noi

Creatività

africana Ci fa piacere dare spazio ad una invenzione geniale che viene dalla Costa d’Avorio

SOLARPACK: la cartella che potrà rivoluzionare la vita dei ragazzi africani Partiamo da un dato di fatto: 700 milioni di africani vivono senza avere accesso all’elettricità. Per aiutare i ragazzi a studiare anche dopo il tramonto del sole, un ivoriano ha inventato uno zainetto rivoluzionario. Questo giovane si chiama Evariste

Akoumian, ha 35 anni, è responsabile di una piccola azienda di materiale informatico. È lui ad avere avuto l’idea del “Solarpack” la prima cartella/zainetto solare. Il solarpack è composto da una piastrina solare ricaricabile, da una batteria con 3 ore di autonomia e da una piccola lampadina LED. È colorato e facile da usare.


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Portandolo sulle spalle nel tragitto che lo porta alla scuola, il ragazzo permette alla batteria di ricaricarsi e, venuta la sera, è sufficiente collegare la lampadina LED alla chiavetta USB incorporata nello zaino per avere qualche ora di luce. Può in tal modo studiare anche dopo la calata del sole. La maggior parte delle famiglie che abitano le zone rurali ivoriane hanno in genere una lampada a petrolio che viene usata per lo più dagli adulti. Un ragazzo termina la scuola alle 16.30. A settembre quando iniziano le classi il sole tramonta alle 18 circa. Ciò significa che l’alunno rientrato in casa ha solo un’ora di tempo a disposizione per studiare. Invece il solarpack permette un’autonomia di 4 o 5 ore con evidenti benefici. Evariste sta cercando di trovare degli sponsor per il suo progetto ma non è facile, per intanto ha suscitato l’interesse dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Costa d’Avorio che lo sta aiutando. Vorrebbe

collaborare anche con le ONG presenti nel Paese. Nell’attesa di qualcosa di concreto si realizzi non abbandona il suo sogno e, per spendere meno, fa arrivare il materiale dall’Asia. Lavorano con lui una decina di persone, una base di partenza dalla quale allargarsi sempre più. La sua speranza è infatti di poter iniziare tra qualche mese a fabbricare sul posto gli zainetti e i pannelli solari. Ciò permetterebbe di dare lavoro a un centinaio di persone. E di questi tempi in cui si discute senza sosta sui problemi legati all’immigrazione è bellissimo trovare una risposta data dall’Africa in Africa! È certamente la via giusta verso un progresso che rispetta i ritmi della società ma con i giusti stimoli! Evariste non si scoraggia… guarda “lontano” e spera con il tempo di diffondere la sua invenzione non solo in tutto il Paese, ma anche in quelli vicini quali Mali, Senegal, Niger. Non possiamo che augurargli una piena riuscita!


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Adesso parliamo noi

Chiamati a diventare

mani piedi braccia cuore Gruppo Solidarietà Feriole

“Quando Dio tocca il cuore di un uomo, di una donna, questi diventano capaci di azioni veramente grandiose…. Mi direte “Padre, ma io sono molto limitato e peccatore, cosa posso fare?” Quando il Signore ci chiama, non si ferma a ciò che siamo o a ciò che abbiamo fatto. Al contrario, nel momento in cui ci chiama, Egli sta guardando tutto quello che potremmo fare, tutto l’amore che siamo capaci di sprigionare. Come la giovane Maria, potete far sì che la vostra vita diventi strumento per migliorare il mondo. Gesù vi chiama a lasciare la vostra impronta nella vita”. (Dal messaggio di Papa Francesco per la XXXII GMG)

N

oi siamo chiamati a passare dalla compassione, che nasce dalla disponibilità a patire insieme, a farci carico delle difficoltà e dei bisogni dell’altro, alla SOLIDARIETà. La solidarietà non è un sentimento di vaga compassione o superficiale intenerimento per i mali di tante persone, al contrario, è la determinazione ferma e perseverante di impegnarsi PER il bene comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno, perché tutti siamo veramente responsabili di tutti. Il Gruppo Solidarietà è un cammino nuovo, nato da poco all’interno della Casa SMANSA di Feriole. Abbiamo coinvolto laici, suore e padri e con loro, stiamo cercando di capire bene il nostro percorso e i nostri obiettivi. Vogliamo coinvolgere persone e realtà che hanno un’idea di solidarietà, anche concreta. ed intensificare lo scambio e la collaborazione con l’Africa, attraverso i Padri e le Suore che sono tuttora impegnati sul posto in missione attiva e diretta. Per voler riassumere i nostri attuali obiettivi potremmo dire che è nostra intenzione: 1. Vivere in modo concreto parole come solidarietà, servizio, sostegno insieme a tutti coloro che spinti dalla Parola sentono il bisogno di una testimonianza reale verso l’Africa e i nostri fratelli/sorelle africani 2. Accompagnare, proporre e sostenere progetti di solidarietà e aiuto in Africa e non solo. 3. Sensibilizzare le persone a noi vicine e le comunità in cui viviamo, alla mondialità e all’accoglienza. 4. Mettere in rete e dare sostegno a tutte le realtà di solidarietà, anche molto piccole, portate avanti da singoli o piccoli gruppi, che rischiano di estinguersi per mancanza di aiuto. 5. Promuovere e favorire viaggi in Africa per i laici. Siamo convinti che fare un’esperienza


17 diretta di conoscenza della realtà di una consapevolezza e una motivazione poi interiore al bene molto forte. In buona sostanza e in poche parole noi vorremmo “DIVENTARE MANI, PIEDI, BRACCIA E CUORE A DISPOSIZIONE DELLA PROVVIDENZA”. Su questi stimoli e su altre riflessioni legate al mondo della solidarietà che oggi, più che mai, chiama i cristiani ad una risposta di accoglienza, abbiamo per ora raccolto una prima sfida, che due amici di Asti (parenti di padre Secondo Cantino) ci hanno proposto: prendere in mano per continuare un’opera iniziata da loro ormai da quasi un trentennio, a San Pedro in Costa D’Avorio dove con l’Associazione D.U.M.A. Onlus, stanno sostenendo economicamente un piccolo ospedale specializzato nella cura di una malattia chiamata Ulcera di Burulì (Centro Donata) e un progetto di sostegno a distanza per circa 130 bambini. Per questi sostegni stiamo cercando nuovi sostenitori. È in corso anche una collaborazione medica internazionale con la Regione Veneto, che su presentazione di un caso riguardante un catechista dell’Angola (segnalato dai ns. padri SMA in missione, nel paese) con gravi problemi di malformazione ad un piede; nei prossimi mesi grazie al contributo della Regione Veneto, c/o il l’ospedale di Padova, egli affronterà un delicato intervento chirurgico e la successiva protesi che gli permetterà di tornare a camminare. Con suor Attilia, che in Costa D’Avorio è impegnata nel gestire un Centro Maternità, stiamo valutando il sostegno di una ostetrica del posto, che possa aiutare in sala parto.

Altri casi o situazioni su cui intervenire si stanno delineando ma sarebbe bello poter diventare nel tempo, un punto di riferimento di informazione, di sinergia e di scambio tra tante persone che per prima cosa possono mettere a disposizione: le loro competenze professionali, e in uno spirito di umiltà e di fraternità, creare un clima di collaborazione e di aiuto reciproco finalizzato a fare gruppo. Da un po’ di tempo Orlando ha iniziato a raccogliere TAPPI e CASSETTE di plastica che vanno poi consegnati ad uno smaltitore specializzato che paga questo materiale recuperato pochissimi centesimi al chilo…. come potete immaginare il risultato economico è molto esiguo ma non è lo scopo primario dell’iniziativa. Ad oggi le persone coinvolte direttamente ed indirettamente sono molte, la proposta si è allargata a macchia d’olio ed è molto bello pensare che tutti si possono sentire partecipi anche con un gesto semplice per uno scopo comune che è quello del sostegno alla missione. Uniti attraverso una semplice raccolta, che diventa un segno, seppur minimo, ma che abbraccia molti cuori. Solidali per portare un po’ sollievo ai coloro che sono nel bisogno. Senza l’aiuto del Signore noi possiamo fare ben poco ma quando l’uomo opera con cuore sincero nella carità la Sua vicinanza si fa più tangibile e il cuore prende coraggio, anche nelle sfide che possono sembrare impossibili… Noi cristiani siamo gli uomini della gioia e della speranza e allora che questo sia visibile sui nostri volti, nelle nostre parole e nelle nostre azioni. Orlando e Daniela Grigoletto


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Per Un Di Più

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Adesso parliamo noi

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alve a tutti, sono Matteo, sono originario della provincia di Bergamo e da qualche tempo suono in un gruppo di Christian Music che si chiama DeEsperanza. Il gruppo è nato circa 4 anni fa, all’interno della Domus Familiae Padre Daniele, una casa famiglia della provincia di Padova che accoglie al suo interno giovani “feriti nell’amore”. Io, e gli altri componenti della band, ci siamo trovati a vivere insieme all’interno di questa famiglia, e insieme abbiamo deciso di mettere a frutto i nostri talenti, la nostra passione. Spinti da alcune persone che hanno creduto in noi, ci siamo messi in gioco e abbiamo iniziato a suonare insieme. L’appuntamento fisso era il mercoledì sera nella cantina di questa grande casa dove cercavamo di suonare cover di can-

zoni scritte da altri, e un bel giorno abbiamo deciso di iniziare a scrivere qualcosa di noi, qualcosa della nostra esperienza, del nostro incontro concreto con un Dio che è venuto a strapparci dalla noia, dalla chiusura, dalla rabbia per prometterci “qualcosa di più grande”. Qualche mese dopo stavamo organizzando con la casa famiglia un evento di evangelizzazione in piazza a Ferrara e ci è stato proposto di suonare noi per quell’evento. Al tempo avevamo scritto solamente una canzone “Fuoco Acceso”, avevamo un batterista ma non la batteria... Ma ci siamo fidati, ci siamo buttati e abbiamo uno po’ sfidato il Signore chiedendo di farci arrivare “in provvidenza” una batteria entro il tempo limite per la preparazione al concerto. Allo scadere dei giorni fissati, al termine di un rosario con altre persone, un signore è venuto e ci ha detto che aveva una bat-

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teria di sua figlia che non utilizzava e che potevamo gratuitamente andare a ritirarla il giorno dopo. Questo è stato il primo segno che forse eravamo sulla strada giusta, che Qualcuno di più grande approvava e sosteneva il nostro progetto. Abbiamo fatto questo concerto che è stato il primo di una lunga serie. Giorno dopo giorno abbiamo continuato a scrivere fino a comporre le undici canzoni che l’estate scorsa abbiamo inciso nel nostro primo CD “Per Un Di Più: nella speranza che ogni prova, ogni fatica sia per un di più, pietra scartata dai costruttori che può divenire testata d’angolo”. Quest’anno abbiamo iniziato il nostro primo vero Tour che ci ha portato ad avere 20 date, in tutta Italia tra Genova, Valchiavenna, Bergamo, Padova, Venezia e Spoleto. Attualmente i DeEsperanza sono composti da: Matteo Bergamelli (tastierista), Anita Nalesso (voce), Giuseppe Gatti (Chitarrista) ed Emanuele Pecciarini (Batterista). Per quanto mi riguarda i DeEsperanza sono innanzitutto un gruppo di amici che mi stimola, mi mette in discussione, mantiene viva quella “sana inquietudine” che

mi aiuta a combattere contro la chiusura del cuore, contro la rigidità che impedisce di essere docile all’azione dello Spirito Santo. Insomma, uno strumento che mi aiuta ancora una volta a convertirmi, a cambiare. Poi è bello condividere momenti insieme, far crescere la relazione, la fede, la passione condivisa per la musica. E la testimonianza, la missione è una conseguenza perché poi viene automatico, andare dai giovani, dai meno giovani e dire che Gesù spacca, che Gesù è un grande, che è ancora vivo e che continua a vivere per portare a tutti una vita più piena! Che non è distratto, che si accorge di quello che vivi, delle fatiche che incontri, dei dubbi e delle speranze che hai nel cuore e fa di tutto perché la tua vita sia migliore. “Voglio credere, non per sopravvivere ma per sentirmi vivo” e ancora, voglio ascoltare la proposta “Vieni e Vedi”, “Lasciati Amare, non cedere mai alla paura di sbagliare” per poi scoprire di essere “una promessa già realizzata” e vivere ogni istante come se fosse “La Prima Volta”.

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Adesso parliamo noi

Carta dei giovani Patto tra generazioni

L’

odio non ci fermerà. Ripartiamo dall’amore. L’amore non è utopia. È un fatto, una scelta per il bene, un sì detto alla vita, alla giustizia e alla pace. Mai come oggi, noi, giovani e adulti insieme

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Sosteniamo la VITA Accogliamo la vita in ogni sua stagione, fragilità, diversità. Uccidere è sempre sbagliato, qualunque sia la motivazione.

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Promuoviamo la GIUSTIZIA L’ingiustizia alimenta povertà, odio, guerra. Ognuno ha diritto alla stessa dignità. Ci impegniamo per un mondo in cui tutti abbiano accesso a cibo, casa, cure, scuola, lavoro e in cui tutti possano vedere tutelati il diritto alla libertà di religione, di pensiero, di espressione.

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Costruiamo la PACE La pace parte da ognuno di noi, dai nostri gesti concreti. Pronti a chiedere e dare perdono, aboliamo dalla nostra vita parole come odio, nemico, infedele. Un mondo in pace conviene a tutti.

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Ricerchiamo il DIALOGO Siamo disponibili a incontrare donne e uomini di ogni cultura, religione, etnia, senza pregiudizi. Siamo pronti a cambiare le nostre idee per costruire il bene comune. Usiamo la rete come strumento per comunicare e non per diffondere odio e disprezzo.


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Puntiamo sul DISARMO Chiediamo che le armi non siano più costruite perché uccidono, sprecano risorse e intelligenze, provocano vendetta, segnano per sempre la vita dei sopravvissuti.

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Custodiamo la TERRA Preserviamo la natura, viviamo con semplicità e sobrietà. Ci educhiamo a non sprecare le risorse naturali, perché la vita di tutti i popoli possa crescere oggi e nelle generazioni future. Favoriamo la ricerca per aprire nuove strade di sviluppo.

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Mettiamo al centro il SERVIZIO In ogni ambito della vita ci impegniamo a mettere in gioco le nostre potenzialità. Qualunque sia il nostro ruolo, ci impegniamo a vivere con onestà e trasparenza, a fare di ogni responsabilità un servizio reso alla comunità e mai uno strumento di potere fine a se stesso.

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Scegliamo la BONTÀ La bontà è una scelta dell’intelligenza e del cuore. La bontà disarma, dà speranza, ci fa essere persone sincere e amici veri. Ci fa scoprire che il segreto della felicità è fare felici gli altri. La bontà è luce che annulla il buio.

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Ascoltiamo la COSCIENZA Solo la coscienza ci rende liberi di valutare ciò che è bene e ciò che è male e di scegliere con responsabilità. Ci rende liberi da dipendenze e schiavitù, capaci di amare.

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Risvegliamo la SETE DI INFINITO Ci impegniamo a ricercare in ogni momento il senso della vita e restiamo aperti verso l’Infinito che vive in noi.


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Festival della Missione

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A Brescia, dal 12 al 15 ottobre, si svolge Mission is possible, la prima manifestazione nazionale dedicata ai missionari e alle “periferie” in cui svolgono il loro servizio. Conferenze, concerti, spettacoli, incontri con autori, mostre ed eventi per tutti i tipi di pubblico. Tra gli ospiti già confermati, i cardinali Tagle, Simoni e Filoni, padre Federico Lombardi, Alejandro Solalinde, Rosemary Nyirumbe, Blessing Okoedion, Gael Giraud.

l Festival avrà come tema chiave - LA MISSIONE, - declinato in una pluralità di linguaggi e di format: dalle conferenze agli incontri con autori, dai concerti alle mostre, dagli spettacoli di strada ai momenti di riflessione. Il progetto è frutto della sinergia fra tre promotori: la Conferenza degli Istituti missionari italiani (CIMI), ovvero l’organismo che riunisce gli istituti missionari ad gentes, la Conferenza Episcopale Italiana, attraverso la Fondazione Missio e la Diocesi di Brescia. Un tratto distintivo del Festival della Missione sarà l’ospitalità diffusa per alcune categorie di persone che parteciperanno a tutta la durata della manifestazione: delegati dei Centri Missionari Diocesani, missionari e missionarie, giovani che gravitano intorno ad essi saranno ospitati in case religiose, oratori e famiglie secondo uno stile improntato all’essenzialità. Il via ufficiale del Festival è previsto per la sera di giovedì 12 ottobre con testimonianze missionarie che si terranno in una ventina di parrocchie di Brescia e hinterland nonché, scelta significativa, in alcuni monasteri di clausura. La giornata di venerdì 13 ottobre, aperta da una veglia ecumenica guidata dalla pastora battista Paola Maffei, è pensata in particolare per missionari e delegati dei CMD, con tre tavole rotonde sul presente e il futuro della missione ad gentes, sul protagonismo delle donne nell’evangelizzazione e sull’attualità della figura di Matteo Ricci: tra i relatori, il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica di Milano, padre Federico Lombardi, già portavoce di papa Benedetto XVI e di papa Francesco; Lucetta Scaraffia, storica, giornalista e


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scrittrice; suor Angela Bertelli, missionaria saveriana in Sierra Leone e poi in Thailandia. Nello stesso giorno ci saranno anche eventi per i giovani pensati in collaborazione con l’Università Cattolica e le scuole, tra cui una rappresentazione teatrale sulla bresciana Irene Stefani e un incontro su Oscar Romero replicato in varie scuole. Nella sera di venerdì, poi, il Festival entrerà nel vivo con un grande evento, in via di definizione, che vedrà la partecipazione del cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, e di nomi noti del mondo dello spettacolo. Sabato 14 ottobre, anch’esso aperto da una preghiera ecumenica, avrà tra i momenti più significativi la consegna del tradizionale Premio Cuore Amico da parte del cardinale Ernest Simoni, alba-

nese, unico sacerdote sopravvissuto alla persecuzione comunista. Accanto a spettacoli teatrali, esibizioni corali, mostre fotografiche, sarà possibile incontrare noti scrittori missionari: tra loro, suor Rosemary Nyirumbe, ugandese nominata “eroe dell’anno” dalla CNN, autrice di Cucire la speranza (Emi), Blessing Okoedion, nigeriana ex vittima della tratta, autrice de Il coraggio della libertà (Paoline), padre Alejandro Solalinde, che in Messico lotta per i diritti dei migranti, autore di I narcos mi vogliono morto (Emi). E poi, nelle piazze del centro, una proposta originale: l’aperitivo con il missionario, un modo diverso di iniziare il sabato sera. A chiudere la giornata un concerto con un’importante christian rock band italiana e la “notte bianca della missione”, con preghiere e testimonianze missionarie. Domenica 15 ottobre, dopo la Messa in Duomo, vedrà, fra le varie proposte, un concerto del Coro Elikya, multietnico e interreligioso, attività di animazione nelle piazze del centro, una tavola rotonda su informazione e missione (con importanti nomi del panorama mediatico), un incontro sul rapporto tra economia e dottrina sociale della Chiesa (con la partecipazione di Gael Giraud, gesuita ed economista, e di un nome di spicco dell’imprenditoria italiana) e un sorprendente concerto finale. Per l’intera durata del Festival, sarà attivo lo Youth Village, con proposte ad hoc per i giovani, e in una chiesa del centro di Brescia - altra particolarità - si terrà l’adorazione eucaristica permanente, a indicare il primato di Dio che rende possibile la missione contro tutte le difficoltà.

La missione non solo è possibile, ma è il termometro del nostro essere Chiesa”


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NSA: Nuovi Stili di Annuncio

Modulo 3

Il DIALOGO Interreligioso Siamo al terzo modulo… Sr. Giuliana (NSA), continua a condividerci l’attività svolta con gli studenti di varie scuole della città di Padova, in collaborazione con p. Lorenzo (SMA)


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ra i moduli educativi che portiamo nelle scuole, c’è quello dedicato al DIALOGO INTERRELIGIOSO. Abbiamo fatto questa scelta perché il pluralismo religioso, è oggi una realtà ben presente anche nostro Paese. Educare al dialogo significa condurre i giovani, in questo caso, a mettersi all’ascolto delle differenze, per viverle non come sorgenti di paura, conflitto e violenza, ma come ricchezze e opportunità per la costruzione di una società plurale e in pace. Il modulo ha l’obiettivo di introdurre i ragazzi al dialogo interreligioso e ad una cultura del rispetto dell’alterità. È stato, il modulo più difficile “da costruire”, molte erano le nostre perplessità: che volto dare a questo argomento così delicato? Parlare delle religioni, sì, ma sotto quale punto di vista? La nostra scelta, dopo vari tentativi è stata di andare dritta alla radice: prendere in considerazione il discorso sull’IDENTITA’. Ciascuno di noi, ha una sua identità, costruita nel tempo, un suo credo e quindi una sua sensibilità e visione del mondo. Come allora, confrontarsi con le identità degli altri? Nel primo incontro si inizia con un video di intro-

duzione, un breve cartone animato, che mostra le interazioni tra due personaggi totalmente diversi fra loro; dopo varie vicissitudini, ciascuno troverà nell’altro qualcosa che lo arricchisce, un punto di contatto, qualcosa che li fa riconoscere “fratelli” in qualche modo… Soprattutto su questo punto, aiutiamo i ragazzi a riflettere insieme sulle “differenze”, li invitiamo a dire, cosa

accomuna in generale le religioni. (luoghi di culto, regole morali, testi sacri di riferimento…) In seguito, attraverso delle slide, presentiamo alcuni luoghi simbolo delle religioni e mostriamo alcune cartine, sulla suddivisione delle religioni nel mondo. La seconda parte dell’incontro riflettiamo assieme ai ragazzi sulle cose che possono dividere: oltre ad avere una diversa fede… ci fermiamo ad osservar le cartine che dividono, per colore, per lingua, per ricchezza, per sport preferiti …

Introduciamo così il gioco: “siamo diversamente differenti”. Questo gioco di ruolo, aiuta i ragazzi a capire le dinamiche dell’identità, prendendo spunto da diverse tematiche (materia preferita, cantanti, cibo,) Si stimolano i ragazzi a considerare, nei loro diversi gruppi di appartenenza, la possibilità di sviluppare uno stile di dialogo o di violenza e intolleranza. Dopo alcune domande sul gioco e sulle dinamiche al suo interno, proponiamo un brainstorming su: “le radici della violenza, in te stesso e nella società”. Qui i ragazzi sono invitati a dire tutto ciò che genera violenza nella loro vita quotidiana o nel mondo in generale. Solitamente le parole su cui ci soffermiamo sono VIOLENZA E PAURA. Ricordiamo loro una bella frase di Gandhi: “Il nemico è la paura, si pensa che sia l’odio, ma è la paura”. E da qui partiamo, ricordando quanto sia importante capire che nel nostro cuore abita la pace e la guerra e che siamo noi a fare ogni volta la scelta fra le due. A questo punto presentiamo il primo articolo della ‘Dichiarazione dei diritti dell’uomo’ e chiediamo quando è stata fatta e perché. Presto si arriva alla conclusione che è stata


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NSA: Nuovi Stili di Annuncio scritta dopo la seconda guerra mondiale che ha portato morte e la quasi distruzione nucleare… Facciamo insieme a loro un viaggio nella storia, per mostrare l’importanza di “Fare memoria della violenza”: i fondamentalismi sono in agguato in tutte le religioni, perché provengono dal cuore dell’uomo. Presentiamo alcuni eventi significativi e simbolici di conflitto e violenza, che nel corso della storia hanno visto l’implicazione del fattore religioso (R): dalle crociate, all’ISIS. Un passo ulteriore è parlare della

“violenza nella cronaca”, una presentazione contestualizzata di alcuni gruppi fondamentalisti che operano nel continente africano: (Boko Haram, Al Shaabab, Aqmi, LRA…), e considerazioni sul potenziale violento del fattore religioso e sulla strumentalizzazione che se ne fa per coprire le vere cause della guerra (economiche, territoriali, politiche). Cosa fare di fronte a tutto questo? Ci sono altre possibilità oltre alla violenza? Come scegliere il dialogo? Nel secondo incontro, dopo

un riassunto dell’incontro precedente, mostriamo ai ragazzi i “Sentieri di Pace: un’altra storia è possibile”. E presentiamo il testamento spirituale del monaco di Tibirhine, Christian de Chergé. Lo analizziamo insieme e troviamo nella sua storia giovanile l’incontro che fisserà per sempre le sue idee e i suoi sentimenti sull’Islam, permettendogli di vivere in Algeria nell’amore e non nella contrapposizione. Successivamente mostriamo l’importanza dell’in-

Aiutami a dire di sì Ho paura di dire di si, o Signore. Dove mi condurrai? Ho paura di avventurarmi, di firmare in bianco, ho paura del sì che reclama altri sì. Eppure non sono in pace: mi insegui, o Signore, sei in agguato da ogni parte. Cerco il rumore perché temo di sentirti, ma ti infiltri in un silenzio. Signore, mi hai afferrato e non ho potuto resisterti. Ho corso a lungo, ma tu mi inseguivi. Mi hai raggiunto. Mi sono dibattuto, hai vinto. I miei dubbi sono spazzati, i miei timori svaniscono. Perché ti ho riconosciuto senza vederti, Ti ho sentito senza toccarti, ti ho compreso senza udirti. Michel Quoist


29 contro con l’altro, attraverso l’esperienza di persone di altre religioni, che si trovavano talmente a proprio agio con la loro fede da potersi aprire serenamente alle altre… E proprio qui, infine, introduciamo la “Regola d’oro”, spiegandone la nascita e il significato. Arriviamo alla conclusione che si possono avere identità e fedi differenti, ma che in tutte le religioni si è trovato un punto d’incontro nella relazione tra le persone: da una fede vissuta veramente non può non scaturire l’amore per il prossimo! Qualunque essa sia… Distribuiamo infine alcuni cartoncini colorati con la regola d’oro nelle diverse religioni e ogni ragazzo è invitato a scrivere una propria regola concreta per una convivenza pacifica con gli altri. Concludiamo con la redazione di un “decalogo del dialogo interreligioso” personalizzato!

Pubblichiamo una letterina di una ragazza musulmana di III media che abbiamo incontrato, esempio della speranza in un futuro di pace per il mondo.

M

i presento, mi chiamo I. e sono una ragazza marocchina. So bene la sofferenza di mamme e bambini che muoiono quasi tutti i giorni per problemi economici e per i fondamentalisti. In Marocco non si sente tanto l’esperienza di molte, ma in altri posti dell’Africa sì, e tanto anche. Vi ringrazio di cuore per l’aiuto che date ogni giorno a questi bambini, mamme e papà. È molto importante aiutare il prossimo che ha bisogno, senza stare a guardare la sua religione, perché non c’è alcun senso a disprezzare le persone diverse da noi stessi. Perché siamo tutti esseri umani. Siamo uguali. Aiutare il prossimo è un impegno che voglio intraprendere anche io, soprattutto per i bambini africani. Voglio dirvi grazie personalmente e oggi potrò farlo in questo secondo incontro, alla quarta ora nella scuola G.G. Ci sono molti bambini che muoiono di fame e non hanno né giochi, né telefonini, mentre noi abbiamo la possibilità di avere una casa, i genitori, l’acqua, il cibo e nonostante tutto c’è sempre qualcuno che si lamenta e non dà alcun valore ai propri oggetti perché ne abbiamo troppi. E cosa c’entra poi la religione in questo? Ci sono i ricchi e ci sono i poveri, e basta. Forse è l’unica differenza che ci deve preoccupare. Non cercare di far diventare uno di un’altra religione, ma fare di tutto perché da povero uno diventi ricco. Grazie di cuore per tutto quello che fate, mi impegnerò ad aiutare il prossimo e a fare una preghiera tutti i giorni. Anch’io voglio donare un sorriso ai bambini più bisognosi. Non mi importa di quale religione sono perché alla fine sono uguali a noi. Questo è molto importante per me. Grazie. I.


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Giustizia e Pace

L

a storia è complessa, maledettamente complessa e non possiamo ridurla a slogan, non possiamo comprenderla senza avvicinarci umilmente e semplicemente alle frontiere sulle quali questa storia si costruisce, non possiamo capire nulla senza farci prossimi e amici. Le ideologie di destra e di sinistra sembra stiano ritrovando energia dalle polemiche sui migranti, di solito senza che i diretti interessati siano interpellati, ascoltati,

avvicinati, resi protagonisti del discorso pubblico che si fa su di loro. Da quando il vescovo Claudio mi ha affidato l’incarico di seguire spiritualmente i giovani migranti dei Centri di Accoglienza di Conetta e di Bagnoli (PD), con l’accordo e il sostengo del Consiglio Provinciale SMA e della comunità di Feriole, ho avuto la fortuna di potermi avvicinare a questa frontiera della storia, a questo luogo di confine; pur presente all’interno

Come un grane


31 del nostro territorio nazionale, nella bassa padovana, terra di lavoratori e di gente radicata alla propria terra, rappresenta nella coscienza dei migranti e dei cittadini di queste zone, una novità esistenziale: una sorta di limbo per i primi, una terra di mezzo in attesa della vera meta migratoria, e per la gente del luogo, uno sconvolgimento della vita “pacifica”, segnata dai ritmi agricoli, ma anche dal progressivo spopolamento e dalla crisi economica

che da quasi un decennio sta mettendo in crisi queste comunità. In questa terra divenuta suo malgrado di frontiera, il belpaese ha rilegato più di duemila richiedenti asilo, in due centri di accoglienza straordinaria (e temporanea almeno sulla carta), provenienti prevalentemente dall’Africa occidentale, ma anche del Bangladesh, Pakistan, Afganistan, Somalia. C’è da chiedersi: Perché? Credo, in primo

ello di senapa


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Giustizia e Pace luogo, per la mancanza di una progettualità politica dell’accoglienza, di cui il nostro paese splende da tempo, in uno stato di improvvisazione disarmante, in cui si fa fatica ad affrontare in modo serio un fenomeno destinato a continuare nei prossimi anni, si fa fatica trovare leader che mettano al centro delle riflessioni il bene dei cittadini, del territorio, degli uomini e donne migranti e non il mero calcolo politico ridotto ad una lotta per conquistare il potere. Come uomini, come cristiani, come missionari, abbiamo il dovere di comprometterci e di tentare in ogni luogo di cogliere le mozioni dello Spirito e di aprire cammini di pace e di fraternità. Dobbiamo avere come diceva il grande pedagogista Paulo Freire, il “Coraggio di Amare”. Il Signore ci ha amati per primi, ma anche i nostri genitori, la nostra terra, la vita ci è stata concessa senza nessun merito. E questo diventa un debito per gli altri. Ogni discepolo di Cristo è un missionario! Questa convinzione, ribadita con forza dalla Evangelii Gaudium di papa Francesco, è stata la prima intuizione che ha guidato il mio ministero di presenza nei campi. Aiutare i cristiani allora significa, suscitare missionari. Accompagnare, non vuol dire prima di tutto offrire una serie di “servizi religiosi”, ma cogliere la forza dello Spirito che grida in noi ‘Abba’ e vivere da figli e da fratelli. Così è nato il gruppo “RINASCITA”. Gabriel stava nella sua stanza con altre dieci persone, nel campo di Bagnoli, e mostrando la finestra diceva: “ogni giorno lo stesso scenario, ogni giorno la stessa finestra, lo stesso campo, le stesse persone. Ci state uccidendo a fuoco lento”. Eppure, questo camerunese gagliardo e forte, avrebbe ritrovato tutta la sua indomabile vitalità, diventando il leader di questo progetto. “Dobbiamo lavorare per aiutare gli italiani ad accoglier-

ci, dobbiamo vincere noi stessi e dare il meglio, per ripulire l’immaginario di chi ci ha salvato la vita e viene bombardato ogni giorno da notizie parziali e strumentalizzate dalla politica. Noi possiamo fare molto per questo paese. Dobbiamo iniziare cambiando il nostro stile di vita e mettendocela tutta, con l’aiuto di Dio, per essere migliori.” Da qualche mese con il gruppo, che conta una cinquantina di membri, distribuiti nei due campi di San Siro e di Bagnoli, gira per le parrocchie, animando le messe e proponendo momenti di riflessione e testimonianza. Iniziamo dai cristiani, con cui condividiamo lo stesso pane e la stessa carta fondamentale dei valori: il Vangelo. Loro non possono fare finta di niente, e ad ogni incontro sentiamo dei muri che si abbattono e molta gente che capisce, che si stupisce, che inizia a guardarci con occhi diversi. A volte durante questi momenti sentiamo forte la voce e la presenza delle Spirito che ci accompagna. Solo un esempio: qualche domenica fa ad Agna (parrocchia situata tra i due campi di San Siro e di Conetta), prima della benedizione finale un chierichetto ha chiesto la parola: “voglio dire qualcosa”. Dall’alto dei suoi 9 o 10 anni aveva un messaggio importante per tutti. Dal microfono dell’altare, con le lacrime agli occhi eccolo affermare: “conosco dei miei amici che gettano cartacce e sporcano la piazza…. non sono africani. Noi accusiamo i migranti per tutto ma loro…. Sono molto meglio di noi!”. applauso dell’assemblea e tanti occhi lucidi davanti alla forza di un bambino che non può tacere quello che i suoi occhi e il suo cuore vedono. Piccoli frutti, forse, ma che ricordano in modo straordinario quel granello di senape destinato ad accogliere uccelli del cielo. P. Lorenzo Snider, SMA


INCONTRO RIPROPOSTO ANCHE NELLA COMUNITÀ NSA DI AIRUNO (LC) Via Solaro, 19 - 23881 Airuno (LC) 26 novembre 2017 | 28 gennaio 2018 - 25 febbraio 2018 | 11 marzo 2018 8 aprile 2018 | 6 maggio | 10 giugno

APPUNTAMENTI

APPUNTAMENTI

SCUOLA DELLA PAROLA “IL DISCEPOLO” VISTO CON GLI OCCHI DELL’EVANGELISTA MARCO Ogni terza domenica del mese, dalle 16 alle 19, da ottobre ad aprile. FERIOLE (PD) 15 ottobre 2017 | 19 novembre 2017 | 17 dicembre 2017 21 gennaio 2018 | 18 febbraio 2018 18 marzo 2018 | 15 aprile 2018

GRUPPO AD GENTES (GAG) Il GAG è un percorso pensato per ragazzi/e, dai 17 anni in poi, che desiderano crescere nella fede, con un’apertura missionaria e con uno sguardo rivolto particolarmente al mondo africano. Sono previste esperienze di contatto e condivisione con il mondo missionario in Italia e in Africa. Ci incontriamo ogni 1° domenica del mese, dalle 8,30 alle 17. 1° ottobre | 5 novembre | 3 dicembre 2017 14 gennaio | 4 febbraio | 4 marzo - 8 aprile | 6 maggio 2018 ASCOLTO DELLA PAROLA per giovani Ci incontriamo ogni 3° martedì del mese, per un momento di ascolto e di condivisione del proprio vissuto alla luce della Parola di Dio. Ore 20,45.

CONTRO LA TRATTA DELLE DONNE Camminata sulla Via Francigena da Viterbo a Roma 18-22 ottobre 2017 Viterbo-Vetralla: 18 km, mercoledì 18 ottobre. Vetralla-Sutri: 24 km, giovedì 19 ottobre. Sutri-Campagnano: 27 km, venerdì 20 ottobre. Campagnano-La Storta: 24 km, sabato 19 ottobre. La Storta-Roma San Pietro: 19 km, domenica 22 ottobre.

“100.000 schiave violentate in Italia: tu, da che parte stai ?” Il Gruppo “La Strada” giuseppelocati.mafr@yahoo.it

PERCORSI ATTIVITÀ PROPOSTE

Comunità Missionaria SMA-NSA di FERIOLE

AFRICA FILM Cineforum: Per scoprire i mille volti dell’Africa e delle sue culture. Mercoledì 6 settembre | Venerdì 27 ottobre | Venerdì 24 novembre Ore 20.45 FORUM SMA-NSA 2017 Tre serate di formazione, dialogo, scambio: “Chiamati a costruire una società multiculturale” Il 28 - 29 - 30 Dicembre alle ore 20,45.

INCONTRI AMICI SMA-NSA Per tutti gli amici, collaboratori, volontari della comunità: due appuntamenti per stare insieme, respirare l’odore della missione e condividere le gioie e le speranze del cammino. Primo sabato di Avvento (2 Dicembre) e di Quaresima (17 Febbraio)

PROGETTO SCUOLA - FRONTIERE Percorsi didattici di educazione alla mondialità. La Comunità SMA-NSA mette la sua conoscenza ed esperienza missionarie al servizio delle scuole del territorio (in particolare secondarie di primo e secondo grado) con percorsi formativi di Educazione alla Mondialità e alla Solidarietà. Il progetto ha la finalità di fornire strumenti per una più chiara interpretazione delle dinamiche del mondo attuale. MODULI 1. “Uno sguardo sull’Africa, tra pregiudizi e realtà”: scopriamo insieme il continente africano. 2. “Il mondo sottosopra”: gli squilibri Nord-Sud del mondo. 3. “Fattore R”: la sfida del dialogo interreligioso. 4. “Una casa per tutti”: ecologia e mondialità.

Per ulteriori informazioni: Comunità Missionaria SMA-NSA di FERIOLE Via Vergani, 40 - 35037 Teolo PD -Tel. 049 990 04 94 Email :smansa.feriole@gmail.com www.missioniafricane.it | www.nsaitalia.org

APPUNTAMENTI

Comunità Missionaria SMA-NSA di FERIOLE

APPUNTAMENTI

PERCORSI ATTIVITÀ PROPOSTE


ALGERIA sr CATAPANO Sandra 5, rue des frères Ould Ahcène · 31007 EL MAQQARI - ORANO T. +213 05 60 258 619 · sandra.cat70@yahoo.com

TOGO sr PROFUMO Etta BP 36 - Kolowaré SOKODE Tel. +228 90 03 71 44 · ettansa@gmail.com

sr GALBUSERA Regina Tel. +228 93 14 04 05 · reginansa@tiscali.it

sr BERNARDI Martina B.P. 2 NIAMTEOUGOU - SIOU Tel. +228 92 54 4505 - martinansa2016@gmail.com

COSTA D’AVORIO sr BARIO Attilia BP 28 - DIVO Tel. +225 77 97 16 14 · attyba@gmail.com

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Suore Missionarie di Nostra Signora degli Apostoli

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Rivista Trimestrale · Anno 30 SETTEMBRE 2017 · N

Via Accademia, 15 · 20131 Milano Tel. 02.70600256 · fax: 02.70634815 provinciale@nsaitalia.org www.nsaitalia.org

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MISSIONE Bonifico (IBAN) IT36 P056 9601 6020 0000 6007 X52, intestato a Provincia Italiana Congregazione Suore Missionarie N. S. Apostoli

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