Nunziare magazine n.2/2022

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BLU

> ARTE E SOSTENIBILITÀ A NAPOLI IL PIÙ GRANDE MURALE ANTISMOG

> PERIFERIE DA PARIGI A MADRID LA RIGENERAZIONE PARTE DA QUI

> TURISMO SOSTENIBILE PERCHÈ NE ABBIAMO SEMPRE PIÙ BISOGNO

> ACQUA MALI E SOLUZIONI PER NON RIMANERE A SECCO

oro

MAGGIO 2022



L’ acqua, l’elemento da cui tutto prende vita ed energia. La incontrerete spesso in questo numero che ruota intorno al Goal 6 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’A genda 2030. Una risorsa preziosa ma sciupata, la cui disponibilità nei mesi estivi è minacciata in misura maggiore dal sovra-sfruttamento e dalla continua domanda da parte dell’uomo che, nel frattempo, produce e consuma senza interrogarsi.

NUNZIARE MAGAZINE

In ambito edilizio questo non solo è possibile, ma è qualcosa che va spinto e comunicato. Noi vi raccontiamo quello che facciamo sui cantieri Nunziare a pagina 22. Tra le immagini di siccità e desertificazione che restituisce questo numero, ci sono quindi anche e soprattutto le soluzioni, le buone notizie. Le storie di governance sostenibili e gestioni lungimiranti, perché, se è vero che il cambiamento climatico è inesorabile, è altrettanto vero che ci sono ingegneri, changemaker, imprenditori audaci e giovani attivisti che con le loro idee, nuove e intelligenti, stanno promuovendo un cambiamento possibile, umano e ambientale. Dipende solo dalle nostre scelte! Buona lettura

Ad Cecere Management

note

< YARI CECERE >

editor’s

È IL RISULTATO DELLA NOSTRA VISIONE. NON SOLO UN MODO DI FARE IMPRESA, MA UN MODO PRECISO DI STARE AL MONDO.

Salvo eccezioni è stato un inverno secco, che ha fatto riemergere dal Po, dopo cento giorni di assenza di piogge, relitti dimenticati. Un evento eccezionale che ci ha costretto a fare il punto della situazione sulle alterazioni dei cicli idrologici, i prelievi delle risorse idriche, la ristrutturazione di impianti; sui sistemi di ottimizzazione e riuso dell’acqua. Quello che molti infatti non sanno è che nel nostro Paese l’acqua potabile è utilizzata in grandi quantità anche per usi che non richiedono una qualità così elevata, usi per i quali sarebbe possibile usare fonti alternative.


COVER

story

MAGGIO

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LUGLIO 2022

contents 18

ITALIANI > tra i peggiori in Europa per lo spreco d’acqua

21 NUNZIARE > le nostre 4 priorità per una gestione eff iciente dell’acqua

26 ADVICE

3

> recuperare acqua piovana.

EDITORIALE

Perché conviene?

> di YARI CECERE

29

9

ECO NEWS

GLOSSARIO

> una serie di notizie per

> le parole su cui

un futuro green e consapevole

costruiremo il futuro

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LA SOSTENIBILITÀ

ORO BLU

SULLE PARETI

> quanto pesa

> così la casa è salubre

ogni goccia sprecata?

e senza inquinanti

39 NUNZIARE BERGAMO > residenze su misura immerse nella natura e nella storia


44 DALLA PARTE DEL PIANETA > il turismo etico di Teresa Agovino

51 NUNZIARE BUSINESS DISTRICT > the future is here

> Numero 2 - Anno I MAGGIO - LUGLIO 2022

57 REAL ESTATE > l’assistenza legale è fondamentale

61 RIGENERARE > da Madrid a Parigi, una sf ida soprattutto sociale

EDITORE Yari Cecere Atena Srl - Cecere Management Group REDAZIONE

66 MILANO > quando la riqualif icazione incontra le Archistar

Via Paolo Riverso, 57 - Aversa Puoi scriverci a redazione@nunziare.it PROGETTO EDITORIALE Caporedattore Daniela Iavolato ART DIRECTOR

70 #UNLOCKTHECHANGE > la street art che ispira e porta aria pulita

E IMPAGINAZIONE Emanuela Esposito gr.emanuelaesposito@libero.it HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

75 COMELIT > il consumo dell’acqua può diventare smart

Luigi Bilancio Emanuela Esposito Marcella Mastrobuono Romina Russo STAMPA Tipograf ia Bianco Viale Europa 51, Aversa

79 IMPRONTA IDRICA > il costo invisibile dell’acqua

82 SEMINARIO

caso studio alla Parthenope

5

> la Cecere Management

www.nunziare.it


LIFE SCIENCE


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MAGGIO 2022


> LE PAROLE CHIAVE SU CUI COSTRUIREMO IL FUTURO

glossario

> esg

l6 > goa > water stress > wor ld wa ter day

> goal 6> eco a>teercsotress w > > goal 6 urban > water>s>turrebsa sn > water stress > eco an> planet g urb > g>oa in n evolue l r> a 6 tion > ea th > m > esg ryness >ndin > m e a > eco> water g > w at er st ress r e t a w > e > thvo>lueco tion> dryness r a >e ess yn r > urban d > > u m r b > planet g e a s >n urban > e> water> gaonain>g erpla at >wvw l6 e > > o et l a urtisotnren te th ear >sw ere > water > > g st ss s a s t ermstr>esdry > t goal > co s s> enes e n e > 6 a a w > a l e n t s g > er ing rb >apnlan p >>esg >>esg e g v o u et an o > atl st 6 lup la l > n a > e w o t 6 > at t h er rt g i ea w o re > > > ss e a n s g er st> s rbstress nes > eco dry > go u ter wa r h > > e > >aurban s t > g s s > > es w o r yn al dr evolu>t goaate>r s l>6 > watem ev oss lutio erer>st re >trrebeaasn atat r ean6in io l>6 u s> w


Come tutti i fenomeni “recenti” sostenibilità, green e transizione ecologica hanno introdotto nel nostro linguaggio concetti e parole nuove, spesso di natura anglosassone. Abbiamo cercato di raccoglierle e spiegare soprattutto quelle che sono contenute in questo numero, per renderle più fruibili.

> IMPRONTA IDRICA (O WATER FOOTPRINT) Tutto quello che consumiamo, mangiamo e acquistiamo richiede l’utilizzo di una certa quantità di acqua, spesso “invisibile”, non direttamente nota a tutti. L’impronta idrica calcola l’acqua “virtuale” che non siamo consapevoli di consumare: è cioè un indicatore della quantità di acqua dolce che occorre per produrre beni o servizi. Può riguardare un singolo processo produttivo, un determinato prodotto, o anche la quantità totale di risorse idriche usate in un’azienda durante tutte le fasi della produzione.

> SDGs - GOAL 6 L’SDG 6, intorno al quale si sviluppa questo numero, ha come fine quello di garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Accanto all’azione dei governi, imprese e società di tutto il mondo, sono chiamate a fare la loro parte condividendo buone pratiche focalizzate sul risparmio e la gestione sostenibile dell’acqua.

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> WATER STRESS Un’ampia serie di fattori antropici influenza profondamente il sistema idrico globale dando luogo al cosiddetto “water stress” o stress idrico, fenomeno per il quale la domanda di acqua è superiore rispetto alla sua naturale disponibilità.


> WORLD WATER DAY Giornata Mondiale dell’Acqua, voluta dalle Nazioni Unite nel 1992, si celebra il 22 marzo. Il tema scelto per il 2022 è “Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile”. Le acque sotterranee, dette anche di falda, sono la più grande risorsa idrica del pianeta sotto i nostri piedi, ma anche una delle risorse più dimenticate.

> GIORNATA MONDIALE PER LA LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE E ALLA SICCITÀ Ricorre il 17 giugno, indetta dalle Nazioni Unite con una risoluzione del 1995, è anch’essa strettamente collegata al tema dell’acqua e alla sua gestione responsabile.

> CITY WATER CIRCLES È il progetto europeo, nell’ambito del programma Interreg Central Europe, che mira ad offrire soluzioni per un uso razionale delle acque nelle città, pratiche e politiche di raccolta e riutilizzo di acque meteoriche e grigie, in linea con il concetto di economia circolare.

> ESG Acronimo di Environmental, Social, Governance, gli ESG sono criteri di natura non finanziaria utilizzati per misurare l’impatto ambientale (E), sociale (S) e gli aspetti di Governance o buona gestione (G) della propria impresa. Questi indicatori consentono di formulare una classifica delle aziende che meglio si adattano e rispettano questi tre parametri.

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MAGGIO 2022


SIAMO IL PIANETA BLU MA PIÙ DEL 97% DELL’ACQUA SUL GLOBO TERRESTRE È SALATA, IL 2,5% È DOLCE, E IN GRAN PARTE RACCHIUSA NELLE CALOTTE POLARI, L’1% RISULTA CONTAMINATO. ALLA RESA DEI CONTI SOLO LO 0,1% DELL’ACQUA SULLA TERRA È ACCESSIBILE PER USO UMANO E SE NON PROVVEDIAMO A SALVAGUARDARE LE RISERVE IDRICHE RISCHIAMO DI PERDERE UN BENE ESSENZIALE.

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oro

< di DANIELA IAVOLATO >

B L U

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Quanto pesa ogni goccia sprecata?


caldo record

rischiamo una crisi idrica L’inverno che ci stiamo lasciando alle spalle è stato uno dei meno piovosi mai registrati in Italia. È arrivata meno della metà delle precipitazioni tipiche del periodo e all’appello, in tutto il Paese, manca circa il 56% della pioggia; un deficit da circa 5 miliardi di metri cubi di pioggia in meno del quantitativo medio.

Le temperature non erano così calde dal 1864 e, tra gennaio e marzo, è scattato l’allarme dell’ARPA: 60 giorni di siccità a Torino, 100 a Milano, con fiumi e laghi in una situazione di secca come in agosto. Le riserve idriche in Lombardia hanno avuto un calo del 51% rispetto alla media storica, in Veneto le riserve del Piave degli ultimi mesi, risultavano ferme al 49%, in Emilia Romagna le falde segnano -200% (fonte Greenpeace).

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c

he fine ha fatto la pioggia? Il cambiamento climatico avvenuto negli ultimi venti anni, sotto l’influenza delle attività antropiche, ha condizionato anche le precipitazioni e minato fortemente il delicato equilibrio alla base del ciclo dell’acqua dolce mandando in crisi, in molte parti del mondo, l’ecosistema naturale delle acque. Per ogni grado in più, nella temperatura media globale, le precipitazioni aumentano del 2% dietro l’aumento della quantità di vapore acqueo nella nostra atmosfera ma non in modo uniforme, al punto che in alcune regioni del mondo la quantità potrebbe diminuire non di poco alimentando, negli anni avvenire, conflitti, situazioni di siccità estrema e migrazioni climatiche. Secondo le Nazioni Unite la siccità, entro il 2025, sarà un problema che interesserà 1,8 miliardi di persone.

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La FAO prevede che, nei prossimi anni, saranno almeno trenta i Paesi che dovranno far fronte a crisi idriche croniche e il rischio è così grande che, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani e la richiesta d’acqua si moltiplicherà, il numero delle persone che potrebbero rimanere senza accesso

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all’acqua potabile supererà i 3 miliardi.


COSA STA SUCCEDENDO AL CLIMA?

Per analizzare in modo accurato le variazioni del clima, le Nazioni Unite hanno costituito nel 1988 una Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico (IPCC). Secondo il report 2022 dell’IPCC nell’ultimo decennio, a causa delle attuali tendenze di emissioni, la mortalità per inondazioni, siccità e tempeste è stata 15 volte più alta nelle regioni altamente vulnerabili rispetto alle regioni con una vulnerabilità minore.

Dobbiamo quindi agire per ridurre rapidamente, fino ad azzerare, le emissioni di gas serra e promuovere una reale e solida transizione ecologica.

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UN PROBLEMA DI TUTTI Per la NASA abbiamo appena vissuto il quinto marzo più caldo degli ultimi 143 anni. In questo scenario siamo tutti vulnerabili: nell’Europa meridionale il numero di giorni di deficit idrico e siccità è in aumento.

In

Italia

l’ANBI

avverte:

«Sarà

Unite hanno destinato ben due giornate

un’estate idricamente difficile. Con

di riflessione all’acqua, alla siccità

gli invasi in magra, da Nord a Sud, il

e alla desertificazione (che cadono

Paese sta virando verso una conclamata

rispettivamente il 22 marzo e il 17

aridità».

giugno), per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sull’importanza

Conferma che arriva anche dagli

di ridurre gli sprechi e assumere

esperti del C.N.R.

comportamenti volti a contrastare il

Le stime rese

note dai ricercatori fotografano a

cambiamento climatico.

rischio desertificazione il 21% dello Stivale, quasi un quinto del territorio nazionale, il 41% del quale nel Sud. Un quadro impressionante - e poco discusso -, emerso già lo scorso anno in occasione della giornata contro la desertificazione e la siccità. Sì perché

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il pericolo è così grande che le Nazioni

GLI ULTIMI REPORT DELL’OSSERVATORIO ANBI HANNO MESSO IN EVIDENZA DATI CHE RENDONO LA SOFFERENZA IDRICA QUASI ENDEMICA CON UNA CAPACITÀ DI RESILIENZA DEI TERRITORI CHE, IN ASSENZA DI INTERVENTI PER LA DIFESA IDROGEOLOGICA, DIMINUISCE VELOCEMENTE.


L’Italia è uno dei Paesi più idrovori d’Europa.

Per l’Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue bisognerebbe lavorare di prevenzione, costruire nuovi invasi capaci di immagazzinare acqua e stoccarla

al

intervenendo

momento al

opportuno,

contempo

sugli

acquedotti per eliminare le perdite ma, mentre affrontiamo una forte situazione di “water stress”, gli italiani sono la popolazione che consuma e spreca più acqua potabile. Ogni italiano consuma circa 215 litri di acqua al giorno. Le infrastrutture idriche del nostro

Paese, a causa delle condizioni obsolete, disperdono 3,4 miliardi di metri cubi: circa 156 litri al giorno per abitante. Per ogni 100 litri immessi nel sistema, ben 42 non vengono consegnati agli utenti finali (fonte Istat), quanto basterebbe complessivamente - secondo l’Istituto -, per soddisfare le esigenze idropotabili di circa 44 milioni di persone in un anno. Eppure, nonostante la carenza di acqua potabile sia una delle sfide più gravi del terzo millennio, il problema è poco avvertito e non si adottano ancora provvedimenti se non in casi di emergenza.

QUANTA ACQUA SPRECHIAMO? L’incapacità di riconoscere il valore dell’acqua è la causa principale dell’uso irrazionale che spesso ne facciamo. Solo 2 italiani su 10 sono preoccupati per le risorse idriche del Paese (dati Ipsos). L’Italia con 153 m3 annui pro capite è il 2° Paese dell’Unione Europea per prelievi di acqua ad uso potabile.


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quali soluzioni permettono un buon risparmio idrico in edilizia?

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in questo scenario

quale contributo può dare l’impresa edile?


NUNZIARE le nostre 4 priorità per una gestione efficiente dell’acqua

< di DANIELA IAVOLATO >

LA GESTIONE, IL RECUPERO E LO SPRECO DI RISORSE IDRICHE È UN TEMA, CHE TRA GLI STESSI OPERATORI EDILI, È POCO DIBATTUTO. IL SETTORE È TRA I PIÙ IDROESIGENTI, SIA NELLA FASE DI COSTRUZIONE CHE DI UTILIZZO DEGLI EDIFICI. CHE COSA POSSIAMO FARE? È POSSIBILE INTERVENIRE SU QUESTA TENDENZA? ASSOLUTAMENTE SÌ! E, PARTENDO DALLE BUONE PRASSI ADOTTATE SUI CANTIERI NUNZIARE, CON IL SUPPORTO DELL’INGEGNERE ANTONIO ZITO, VI SPIEGHIAMO COME.

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Il rapporto che lega l’edilizia all’acqua, riguarda principalmente il consumo di suolo e la corretta gestione delle acque meteoriche. Il che significa prevedere a monte, ovvero in fase di pianificazione del cantiere, una serie di policy, tecniche e dispositivi volti a ridurre il consumo di acqua potabile a vantaggio del riutilizzo, per usi compatibili, delle acque meteoriche, così come - ove possibile -, delle acque grigie derivate dai lavaggi.

e

fino a 400 mm di precipitazioni, riducendo inondazioni e scarsità idrica. L’aumento dell’impermeabilizzazione, vale a dire la sua copertura con materiali impermeabili artificiali come cemento o asfalto, incide sulla capacità

sistono diversi tipi di accorgimenti e di interventi

di deflusso e infiltrazione delle acque piovane, è

praticabili che consentono una gestione senza sprechi

buona norma, quindi, disincentivare quelle pratiche

e una notevole razionalizzazione dei consumi idrici nei

non sostenibili di insediamenti ad utilizzo civile a

nuovi insediamenti abitativi, ma bisogna lavorare su

discapito di suoli naturali, riutilizzando - come nella

più fronti.

prassi Nunziare -, aree già edificate, puntando sulla riqualificazione e la rigenerazione.

1. USI E STRATEGIE CONDIVISE. Una filiera dell’acqua efficiente è il frutto di obiettivi

3. MISURE DI MITIGAZIONE.

sostenuti da un intero sistema di persone, pertanto, è

Per preservare il ruolo del suolo, in materia di

necessario che il cittadino partecipi attivamente alle

infiltrazione delle acque, un aiuto può arrivare anche

politiche di sostenibilità idrica, contribuendo con una

da materiali e procedure. La tecnica in foto (a pag.24),

corretta gestione della risorsa a livello domestico.

applicata su uno dei nostri cantieri, rappresenta

Per intervenire su comportamenti e abitudini di chi gli edifici li abita, aziende ed operatori del settore possono fare tanto, promuovendo informazioni, metodi e tecniche di risparmio con campagne di comunicazione

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performanti. 2. LIMITAZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO. Il terreno ha un ruolo cruciale nelle attività del ciclo dell’acqua. Un suolo funzionante riesce ad incamerare


la soluzione più efficace per mitigare gli effetti dell’impermeabilizzazione. Si tratta di scavi lineari e tubi drenanti, in grado di assolvere una doppia funzione: da un lato, favoriscono l’infiltrazione delle acque pluviali nel suolo e nel sottosuolo a ricarica e rifornimento delle falde, dall’altro, limitando la velocità di deflusso nella rete fognaria, dribblano gli allagamenti urbani dovuti alla mancanza di una visione più ampia. 4. RIUSO E RICICLO DELL’ACQUA PIOVANA. Altra buona prassi per la gestione efficiente dell’uso dell’acqua in edilizia è il suo riciclo. Il recupero delle acque meteoriche, che cadono prevalentemente dai

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Buone prassi: installazione su cantiere Nunziare di trincee drenanti

tetti attraverso canali di gronda e pluviali, consente di accumulare una riserva idrica a basso costo, ideale per gli usi più comuni. Lo strumento principale per il recupero dell’acqua piovana è la vasca di raccolta, un corpo idrico ricettore che, come spiega il nostro ingegnere di riferimento in cantiere, «deve risultare correttamente dimensionata in relazione allo specifico fabbisogno. Numeri alla mano: sostituendo una parte dell’acqua che impieghiamo con quella piovana si può risparmiare più della metà dell’acqua potabile, mentre, recuperando

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le acque grigie prevalentemente per gli scarichi dell’edificio è possibile risparmiare fino al 30% del consumo giornaliero».


A QUALE UTILIZZO POTRÀ ESSERE DESTINATA L’ACQUA Le acque piovane e grigie, opportunamente trattate, possono essere adottate, in alternativa all’acqua potabile, per: le pulizie domestiche e delle aree condominiali, il riempimento degli sciacquoni, per scopi irrigui o antincendio, l’irrigazione di aree verdi di pertinenza ed esigenze di pulizia personali.

recuperata?

p er tali approcci il brand Nunziare rappresenta un esempio innovativo di gestione delle risorse idriche, poiché adotta dispositivi per l’efficientamento dell’acqua potabile, il riciclo di acqua di pioggia trattata, l’uso dell’acqua grigia trattata, completando e potenziando l’offerta di risparmio idrico, finora descritta, con una serie di componenti e strumenti di uso quotidiano del sistema idrogeologico-termo-sanitario quali: limitatori di flusso, frangi-getto, limitatori di pressione, rubinetti monocomando e automatici. Semplici dispositivi, nella scelta di capitolato, che possiedono un elevato potenziale nella misura di contrasto alla scarsità idrica.

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advice

> TUTTI I BENEFICI IN 5 PILLOLE

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recupero acqua piovana: perchè conviene?


1 RISPARMIO IN BOLLETTA

2 L’ACQUA PIOVANA FILTRATA PROLUNGA LA VITA DEGLI ELETTRODOMESTICI

3 NON PRODUCE DEPOSITI DI CALCARE

4 AVRAI SEMPRE UNA RISERVA IN CASO DI NECESSITÀ

5 IL MONDO È FATTO DI GOCCE, OGNI GOCCIA SALVATA È UN AIUTO PER IL PIANETA 27



> NOTIZIE DAL MONDO GREEN

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eco news


una serie di news per un futuro green e più consapevole

NEL SEGNO DEL GREEN

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UNO DEI PRIMI EVENTI AL MONDO DEDICATI ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA DEL SISTEMA MODA STA PER TORNARE A ROMA Phygital Sustainability Expo per 364 giorni è una comunità virtuale che conta oltre 2000 marchi sostenibili. Una volta l’anno il digital diventa fisico e si traduce in un evento che permette ai protagonisti di questo network virtuoso (brand, produttori, stakeholders, cluster creativi e media internazionali) di incontrasi per creare sviluppo sostenibile per il Paese. Giunto alla sua terza edizione, l’evento è organizzato dalla Sustainable Fashion Innovation Society, associazione presieduta da Valeria Mangani, tra le massime esperte del mercato made in Italy. La mission è quella di supportare le aziende italiane della moda e del design nella trasformazione della loro filiera verso la piena sostenibilità (Green Disruption), offrendo strumenti per intraprendere la transizione ecologica. (sustainablefashioninnovation.org).


IN LIBRERIA PILLOLE DI ECOLOGIA PER LIBERARSI DA CIÒ CHE INQUINA LA MENTE, IL CORPO, IL PIANETA Edito da Mondadori, è appena arrivato in libreria “Ecologia interiore” di Daniel Lumera e Immaculata De Vivo, un viaggio che esplora il potere della mente umana nella creazione della realtà. Quando i nostri pensieri, emozioni, relazioni, stile di vita e azioni quotidiane sono tossici, mettono a repentaglio non solo la salute ed il benessere individuale ma anche la sopravvivenza dell’intero ecosistema, generando malattie, violenza ed alterazioni ecologiche. «Lo sviluppo sostenibile» spiega Daniel Lumera «comincia, innanzitutto, da noi stessi: dalla scoperta e dall’uso consapevole delle nostre energie rinnovabili interiori. La buona notizia è che esiste un modo per rendere salubre, eco-compatibile ed eco-sostenibile il nostro ambiente interiore, trasformando le tossicità in energie pulite, fonti d’armonia, salute, bellezza, equilibrio e benessere, per attraversare al meglio anche i momenti più difficili. Ecologia Interiore è un percorso multidisciplinare e rivoluzionario che, grazie a suggerimenti pragmatici, ci permette di bonificare gli aspetti della nostra esistenza che non vanno, per creare una realtà prospera per noi, per gli altri e per il pianeta».

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COSTIERA AMALFITANA DESTINAZIONE SOSTENIBILE In Costiera amalfitana il rifiuto diventa risorsa, o meglio, energia green, grazie a uno dei tanti progetti promossi dall’Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi in collaborazione con Hotel Rifiuto Zero e il Consorzio Omega. Dagli scarti dei limoni e dalle bucce delle arance premute a colazione, i partner che hanno aderito al progetto “Zero Waste Amalfi Coast”, una quindicina di alberghi tra Positano e Vietri sul Mare, avranno modo di produrre energia pulita dal “pastazzo” di agrumi, mettendo in moto un circolo virtuoso.

TRASFORMARE I RIFIUTI IN BELLEZZA DAGLI SKATE AL DESIGN CON I

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MATERIALI DI SCARTO Sgabelli e pouf ottenuti dal sughero, oggetti di arredamento realizzati con materiali di scarto, rifiuti che diventano materie prime per poltrone, tavolini e sedie. Maglioni e gilet filati con il sottopelo di cani e gatti utilizzando l’antica arte Chiengora. E poi… skateboard. Esatto, skate realizzati con tappi di plastica che hanno la stessa solidità delle tavole che utilizzano ben sette strati di acero canadese. L’idea, è di due giovani milanesi che con ecoskate promuovono riuso, riciclo e mobilità sostenibile (www.ecoskate.it).


< a cura di ROMINA RUSSO >

COSÌ LA CASA È SALUBRE E SENZA INQUINANTI INDOOR

la sostenibilità sulle pareti

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Progettare l’aria in un ambiente indoor è un gesto attento al pianeta, che passa anche per la nostra salute. È noto che la vernice sia un composto inquinante che finisce per rendere insalubre gli ambienti chiusi. L’inquinamento indoor è corresponsabile di asma, allergie e problemi respiratori di diversa natura. Basta fare un salto sul portale del Ministero della Salute per scoprire tutte le malattie associate agli edifici che comprendono quadri patologici a carico di: apparato respiratorio, cardiovascolare, cute e mucose, sistema nervoso e sistema immunologico. Non è dunque banale parlare di attenzione alla natura dei prodotti che vengono utilizzati anche per la tinteggiatura. In commercio esistono diverse soluzioni che permettono di realizzare o rinnovare gli ambienti delle nostre pareti in modo sostenibile e, per capire meglio quali adottare, abbiamo chiesto a Laura Ciardulli co-funder R&M Pitturazione Ciardulli di spiegarci caratteristiche, vantaggi e resa delle idropitture.

www.rmpitturazioni.it

Pittura per interni ecologica per una casa senza inquinanti. Lavoro effettuato da R&M Pitturazione Ciardulli


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MAGGIO 2022


Quali e cosa sono le vernici ecologiche?

Quindi, oltre a donare un aspetto sano all’ambiente,

«Le vernici ecologiche sono pitture alleate

protegge e tutela la salute delle persone che la

dell’ambiente e particolarmente adatte a chi riserva

vivono. Questi, come molti altri prodotti, riducono

attenzione alla qualità dell’aria in casa. Prive di

notevolmente la manutenzione delle pareti trattate,

sostanze chimiche e solventi, sono prodotte con

adottando il pensiero “zero sprechi” che abbraccia

sostanze a bassa emissione di gas, contenenti livelli

l’aspetto economico delle famiglie, delle imprese e del

bassi o totalmente prive di solventi e sostanze nocive

nostro ambiente».

sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente. I prodotti ecologici da noi applicati sono a marchio

È possibile rinfrescare anche pareti già

Sikkens di Akzo Nobel, azienda leader nella

trattate con questo tipo di soluzione?

sostenibilità».

«Sicuramente è possibile ritrattare le pareti con lo stesso prodotto o pensare addirittura di cambiarlo

Che durata hanno?

e scegliere un prodotto che soddisfi le esigenze del

«Le pitture Sikkens sono state create per essere

cliente. Perché la casa è il luogo dove tutti si rifugiano

persistenti nel tempo, riducendo notevolmente i cicli

ed ognuno merita un ambiente sano, rilassante, che

di trattamento alle pareti (interne ed esterne) e, di

rispecchi a pieno il proprio gusto e stile».

conseguenza, consentono di limitare e ottimizzare il consumo delle risorse». Hanno costi più elevati? «Il costo, per quanto più elevato, è rapportato alla qualità e alla resa del prodotto. Per ricoprire una superficie occorre meno prodotto di una idropittura standard». Quali sono i vantaggi? «I vantaggi sono molteplici, basti pensare che l’utilizzo di un prodotto della linea “Rubbol”, smalto

in foto > LAURA CIARDULLI

ad acqua dall’aspetto opaco, grazie alla sua tecnologia, crea un filtro con la funzione di proteggere le pareti da graffi, macchie e sostanze grasse. Anche la linea “Alpha Rezisto Mat”, completamente priva di solventi, protegge le pareti dai liquidi e consente la pulizia della stessa senza alterare la sua finitura, adatta a tutte quelle famiglie che in casahanno piccoli artisti che si divertono a dipingere le pareti delle loro camerette. O ancora la linea “Alpha Tex Schimmelwerend”, idropittura priva di solventi, resistente alla muffa.

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#PERSONE In Cecere Management crediamo nel talento e nella competenza. Gli uomini, le donne, giovani e meno giovani di qualunque provenienza, sono la nostra risorsa più importante. L’impegno e la dedizione di queste persone, messe al servizio dei nostri cantieri, contribuiscono a determinare

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il futuro e la crescita dell’azienda.


BERGAMO

Sta per nascere qui un nuovo complesso Nunziare RESIDENZE SU MISURA, IMMERSE NELLA NATURA E NELLA STORIA


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l’edificio


Il complesso immobiliare è costituito da quadrilocali, dotati di ampie camere, soggiorni luminosi e trasparenze favorite da ampie vetrate. La sicurezza è garantita da un sistema di video-sorveglianza condominiale a circuito chiuso h24, mentre, l’ingresso alla rampa è monitorato da telecamere con sistema Optical Character Recognition, in grado di riconoscere le targhe dei

LOCATION

condomini.

Il nuovo complesso Nunziare, nascerà nel quartiere gioiello

Il progetto, classificato Nearly Zero Energy Building, è stato

Valtesse-San Colombano. Un’area tranquilla e signorile, vicina

studiato per assicurare i più elevati standard di sostenibilità ai

ai centri di aggregazione della comunità.

suoi residenti. Grazie alle tecnologie all’avanguardia, poste al servizio di ambiente e famiglie, sarà in grado di ridurre

San Colombano, tra tutte le zone di Bergamo, è forse quella

notevolmente i consumi energetici e le emissioni di CO2.

che più conserva l’antico fascino paesistico e urbanistico, con edifici moderni che convivono in armonia con antichi cascinali. Proprio per questo il progetto Nunziare, nonostante

DOMOTICA

l’imprinting moderno e innovativo, è stato ideato per integrarsi, senza snaturarlo, all’ambiente esterno pur

Nunziare sviluppa “cognitive building”, edifici intelligenti che

inquadrandosi in maniera forte e caratterizzante. Un esercizio

consentono di ottimizzare i costi, ridurre gli sprechi, diminuire

di eleganza e semplicità che lascia a vista texture dal richiamo

l’impatto ambientale, aumentare la sicurezza dell’intero

naturale, dettate dalla volontà di rendere la transizione fra

edificio e degli appartamenti. Le nostre smart homes

esterno e interno un ibrido coerente, con la solita regia - che

sono dotate di automazioni che, in presenza e da remoto,

caratterizza il marchio -, fedele al comfort e agli spazi aperti.

esercitano un controllo costante della casa. Allo stesso modo, il condominio diventa funzionale - e in grado di monitorare

COMFORT A TUTTO TONDO

consumi e anomalie -, grazie all’installazione di smart desk

Il benessere abitativo e la sostenibilità sono alla base di questo

posti all’ingresso delle aree comuni.

intervento, che affronta un nuovo modo di concepire la qualità dell’abitare, connotata dall’unione fra il buon vivere e la

CUSTOM-MADE

rigenerazione urbana.

Nunziare progetta interventi su misura. Chi sceglie le nostre residenze può personalizzarle - dalle porte ai pavimenti, fino ai rivestimenti e parquet -, spaziando tra finiture e forniture del Made in Italy grazie alle nostre partnership con i principali marchi dell’home design.

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green roof


interior living

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> Arch. LUIGI DONADIO


DALLA PARTE DEL


PIANETA Sono attivisti, changemaker, influencer ambientali. Ispirano, informano, creano nuovi riti collettivi, disseminano notizie verdi, preoccupazioni e soluzioni, utilizzando come amplificatore le tecnologie digitali: podcast, YouTube, Instagram, invitando vecchie e nuove generazioni a uno sforzo concettuale enorme: cambiare la nostra visione del mondo! Nunziare ha deciso di intercettarli e, per questo numero, ha scelto Teresa Agovino l’ingegnere ambientale con 13k follower su Instagram, che nel suo green corner, in 60 secondi, promuove la spinta verso un miglioramento semplice, autentico, «un circolo positivo, perché le vere rivoluzioni nascono dal basso».


"QUANDO VIAGGIAMO SIAMO OSPITI IN CASA D’ALTRI, ENTRIAMO IN PUNTA DI PIEDI". IL TURISMO ETICO DI TERESA AGOVINO, L’INGEGNERE CHE VUOLE CAMBIARE LE REGOLE CON FAROO, LA SUA START UP DI VIAGGI SOSTENIBILI.

< di MARCELLA MASTROBUONO >

è

tante cose, Teresa Agovino. È un ingegnere ambientale,

le Nazioni Unite. Ma cosa intendiamo per

che un giorno è andata in Tanzania con una ONG per

turismo sostenibile? È quello che Teresa

permettere a trenta villaggi di ricevere acqua potabile e

definisce “in punta di piedi”.

non si è più fermata.

«Nessuna nostra azione è a impatto zero.

Niente scrivania per lei, classe 1990, molto più facile

Non possiamo evitare di lasciare impronte, ma possiamo

trovarla tra i bambini della periferia di Lima o del Laos

scegliere come farlo. Viaggiamo in modo sostenibile

a parlare di gestione dei rifiuti, o tra le comunità della

quando supportiamo le comunità, quando scegliamo

foresta amazzonica ecuadoriana. Il viaggio è la sua

strutture gestite dalla popolazione locale e compriamo

dimensione.

artigianato locale, quando mangiamo prodotti locali. Il turismo deve essere uno scambio equo, è sostenibile

«Viaggiare ci apre al mondo, ci rende persone migliori,

quando i soldi che spendiamo in viaggio alimentano le

non possiamo smettere di viaggiare. Ma il turismo di

comunità che ci ospitano».

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massa ha costi alti. La perdita di identità culturale, la trasformazione dei luoghi a misura di turista.

Come si organizza un viaggio sostenibile?

È un effetto indiretto. Non ce ne accorgiamo, ma c’è.

«Partiamo dai trasporti: cerchiamo di usare il treno

Anche le nostre città si spopolano. Quando sono prese

invece dell’aereo. Pensiamo all’alta velocità che

d’assalto dai turisti i prezzi delle case nei centri storici

oggi ti porta da Milano a Parigi in sei ore anche con

salgono, affittare a breve termine è più redditizio

30 euro: è lo stesso tempo che impiegheremmo in

che affittare alle famiglie e così i residenti devono

aereo considerando check-in, controlli di sicurezza,

andarsene».

ritiro bagagli. Se ogni volta facessimo questa analisi costi-benefici, invece di considerare solo la nostra

È una consulente di turismo sostenibile,

convenienza, potremmo scegliere modalità di trasporto

prima italiana auditor internazionale per

più sostenibile».


TERESA AGOVINO durante i suoi viaggi in Perù e in Amazzonia

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E

quando

non

possiamo

evitare

di

Ci sono posti dove dobbiamo fare più

prendere l’aereo?

attenzione a quello che facciamo?

«Per i viaggi lunghi ovviamente è l’unica opzione. In

«Sicuramente nei paesi del Sud del mondo, dove ci sono

quel caso dovremmo pensare se abbiamo abbastanza

grandi carenze in termini di impianti e infrastrutture.

tempo da passare in quei luoghi. Evitiamo di fare tante

Dobbiamo ridurre al minimo i rifiuti che produciamo,

ore di volo se abbiamo solo due o tre giorni, andiamo

perché non sappiamo in quei paesi come e se saranno

in posti più vicini a noi, magari nella nostra regione».

smaltiti. Usiamo prodotti solidi, shampoo e sapone che poi riporteremo a casa con noi. Compriamo nei mercati

Come ci muoviamo una volta arrivati? «Consideriamo

il

trasporto

collettivo

locali, usiamo una borsa in tessuto anziché plastica».

anziché

individuale. Condividiamo l’auto, usiamo carpooling

Come auditor di turismo sostenibile,

e carsharing. In città abbiamo tante alternative

Teresa ispeziona e certifica la sostenibilità

ecologiche, usiamo le bici o i monopattini elettrici».

delle strutture turistiche e le aiuta a ridurre il loro impatto. Quali problemi si

Cosa

dobbiamo

considerare

quando

scegliamo un alloggio?

inizia un percorso di sostenibilità?

«Cerchiamo di scegliere strutture gestite dalla

«Il primo scoglio è culturale. Manca una vera

popolazione locale e non dai grandi tour operator, o

consapevolezza, è difficile far capire cos’è la

almeno quelle che impiegano manodopera locale senza

sostenibilità e come incide sulle vite di tutti, manca

sfruttarla, che usano prodotti locali.

l’attenzione ai dettagli, ci sono tanti sprechi. Il secondo,

Il punto è che i nostri soldi restino sul territorio e non

sono i luoghi comuni per cui la sostenibilità abbia costi

vadano all’estero.

troppo alti.

Scegliamo strutture che si sono

impegnate a ridurre il loro impatto riducendo la plastica

Questo non è necessariamente vero, soprattutto se si

e il consumo di acqua ed energia. Mi rendo conto che

valutano gli impatti sul lungo periodo.

non è facile, ma proviamo ad informarci. Pensiamo ai beauty kit in hotel: è una delle prime misure che una struttura mette in campo se vuole diventare sostenibile. Si possono sostituire tutte quelle bottigliette di plastica con i dispenser o utilizzare prodotti solidi, con

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packaging più sostenibili».

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incontrano in una struttura turistica che


Perché abbiamo bisogno di un turismo eco-sostenibile.

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Un problema che incontro spesso è la mancanza

«Il prossimo step sono i viaggi a lungo raggio per i

di coinvolgimento. In ogni azienda un percorso di

privati, anche al Sud del mondo, con il coinvolgimento

sostenibilità non riguarda solo il CEO, ma si realizza

delle comunità locali. Oggi non è semplice viaggiare

solo con la collaborazione di tutti: dipendenti, clienti,

sostenibile perché non c’è un posto dove trovare tutte

fornitori».

le informazioni. È questo che stiamo facendo con Faroo, le persone potranno scegliere direttamente

È una green influencer, un’attivista, una divulgatrice

accomodation che sono state valutate e certificate a

con 13 mila follower su Instagram.

monte per sostenibilità ambientale e sociale. Poi verrà

Nel suo Green Corner racconta in maniera semplice, e

la comunicazione, vogliamo sensibilizzare raccontando

in 60 secondi, la sostenibilità ambientale per renderla

belle storie legate al turismo sostenibile. Faroo viene

alla portata di tutti, perché le vere rivoluzioni nascono

da Far e Loop, perché vogliamo costruire un circolo

dal basso.

positivo che ci porti lontano. Vogliamo trasformare il turismo in una forza positiva».

«Il cambiamento di questi anni si è innescato anche grazie alla comunicazione. Per questo Millennial e Generazione Z oggi hanno una cosapevolezza e una sensibilità sempre maggiore, hanno la capacità di vedere le correlazioni tra il cambiamento climatico e i grandi avvenimenti, di riconoscere gli impatti trasversali, sono quelli che li stanno toccando con mano». È un’imprenditrice sociale, a Giugno 2021 ha fondato Faroo, start up benefit che organizza esperienze sostenibili di team building aziendale.

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in foto > TERESA AGOVINO


nunziare business district

WE ARE MAKING GREEN BUILDING POSSIBLE. THE FUTURE IS HERE

Un edificio inedito fortemente orientato al futuro. Prototipo di un nuovo modo di vivere il lavoro! Nunziare Business District è il distretto innovativo progettato dalla Holding Cecere Management, candidato a diventare il primo polo di lavoro “smart” e polifunzionale della città di Aversa.

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per info www.ceceremanagement.it



Pensato per moltiplicare occasioni e idee

Il nuovo distretto, i cui spazi sono organizzati intorno a quattro concept funzionali: business, formazione, cooperazione e valore civico, ospiterà un ecosistema di imprese e professionalità diverse tra loro che potranno godere di soluzioni ad hoc e disegnate su misura, ma anche di ambienti “open”, zone confortevoli, meeting e di ristoro, per consentire alle persone di godersi una pausa ricaricante o svolgere piacevolmente la propria attività in gruppo sviluppando sinergie funzionali; partecipando alle occasioni di arricchimento professionale e associative proposte dal centro.

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Un’opera iconica Raffinata e stimolante che intende rivisitare l’etica del lavoro, rendendo il suo equilibrio con la vita più piacevole e meno ordinario. Che si inserisce con rispetto e delicatezza nel contesto urbano, ridisegnando il profilo di un intero quartiere, divenendo così protagonista di una trasformazione dall’impatto positivo sulla natura e sull’uomo.

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Un edificio sostenibile con gestione e riciclo dell’acqua meteorica, energie rinnovabili, sistemi passivi, incorniciato da giardini e morbide distese prative che si riflettono nelle ampie vetrate, donando luce ed equilibrio tra interno ed esterno. In grado di assorbire CO2, creare habitat naturali, ridurre le isole urbane di calore attraendo visitatori.


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sostenibilità e innovazione guidano gli investimenti Si torna ad investire nell’immobiliare, ma attenzione a fare da soli «Il mercato è diventato troppo complesso» dicono gli avvocati di SGE «oggi servono competenze giuridiche e finanziare, l’assistenza legale è fondamentale».

< di MARCELLA MASTROBUONO >

la ripresa del Real Estate forza dello studio sono rappresentati dalle diverse expertise dei professionisti che lo compongono, che spaziano dal diritto societario al diritto bancario, passando per il Risk Management, la responsabilità d’impresa, le operazioni di M&A e il Real Estate.

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Lo Studio Giuridico Economico (SGE) è uno studio di consulenza legale ed economico/finanziaria, che assiste le imprese nel campo del diritto e dell’economia. Nato alla fine degli anni ’90 dalla voglia di innovazione dei soci fondatori, è oggi una boutique di servizi professionali specialistici, forniti a clienti selezionati. I punti di


p

iù di 10 miliardi di euro di transazioni, +13% rispetto al 2020. Il mercato immobiliare italiano si rialza dopo la pandemia e anche se non supera i livelli dell’anno d’oro, il 2019, le previsioni per quest’anno sono rosee. Vola la logistica (+88% rispetto al 2020) trainata dal boom dell’e-commerce, giù uffici e immobili commerciali ad eccezione del segmento high street che si prende il 70% degli investimenti, il settore residenziale chiude il 2021 a 700 milioni di euro.

«Il Real Estate in Italia è un mercato in evoluzione con forti margini di crescita» spiega l’Avvocato Emanuele Di Monte, Resident Partner nella sede romana di SGE, Studio Giuridico Economico. «Avrà un ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale dei prossimi anni, soprattutto se si legherà a sostenibilità, innovazione e parcellizzazione dell’investimento». Ma se è vero che la pandemia ha rallentato la crescita e bloccato transazioni e investimenti, secondo Di Monte c’è un rovescio della medaglia: «L’obbligo di rimanere in casa ha generato il desiderio di avere spazi di maggior confort e le misure varate dal Governo hanno generato un’insolita iniezione di liquidità nel comparto i cui effetti iniziano a vedersi. Oggi la possibilità di investire nel Real Estate attraverso veicoli di fiscalità agevolata, come i fondi d’investimento immobiliare o nuove forme di parcellizzazione dell’investimento, insieme all’accelerazione della crescita economica dell’Italia post pandemia, accresce l’interesse di player nazionali ed internazionali. Guardiamo Milano, traino del settore, in costante trasformazione dal punto di vista urbanistico e immobiliare». Oggi un’acquisizione immobiliare è un’operazione complessa, un progetto che comprende analisi del luogo e delle sue prospettive di sviluppo, due diligence, scelta dei partner finanziari. L’assistenza legale è ormai d’obbligo in tutte le fasi e deve essere multidisciplinare e iper specializzata. Lo sanno bene in SGE, studio di consulenza nato alla fine degli anni ‘90, oggi specializzato in diritto societario, diritto bancario, Risk Management, responsabilità d’impresa, operazioni di M&A e Real Estate. «Le operazioni immobiliari oggi sono talmente complesse che è imprescindibile la competenza giuridica al pari di quella finanziaria e tecnica», dice l’Avvocato Giampiero Di Lorenzo, Managing Partner di SGE «il ruolo di boutique professionali trasversali come la nostra diventa centrale per portare su un tavolo comune le competenze di professionisti diversi e gestire anche le operazioni più complesse. Il coinvolgimento di tali professionisti, fin dall’inizio dell’operazione, consente di prevedere i rischi e gestirli, così da attirare ogni possibile investitore, locale o internazionale.

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Questo vale ancora di più se vogliamo investire all’estero: bisogna collaborare con professionisti locali, conoscere la legislazione del Paese di investimento, risolvere questioni di diritto doganale, costituire società


a capitale estero e interfacciarsi con le autorità locali per ottenere permessi e licenze». Ma è la sostenibilità a sparigliare ancora una volta le carte nel mercato immobiliare. L’attenzione oggi è sulla bioedilizia, costruire green per limitare l’impatto ambientale e ridurre le emissioni di CO2. «Le green technologies hanno anche un impatto economico, riducono i consumi e i costi delle utenze» sottolinea Di Monte «inoltre negli edifici categorizzati come green building si registra un generale miglioramento del benessere e della qualità della vita, le persone che ci vivono e lavorano mostrano maggiore produttività, stabilità dell’umore, regolarità dei bioritmi. Qualche anno fa solo concepire un’idea del genere era utopia. Finalmente anche il Real Estate accoglie a braccia aperte una concezione nuova, meno inquinante, più green».

In foto > Avv. Emanuele Di Monte Resident Partner nella sede di Roma SGE. Avvocato abilitato, meritando la Toga d’onore dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, presso cui è membro della Commissione di Diritto Societario. È docente presso l’Ufficio di Formazione Specialistica e Didattica del Ministero della Difesa, la Scuola Specialisti dell’Areonautica Militare e presso l’Academic Gym dell’Università Luiss Guido Carli.

In foto > Avv. Giampiero Di Lorenzo Managing Partner SGE, avvocato abilitato al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e al Consiglio di Stato. Responsabile del dipartimento di diritto bancario e dei mercati finanziari di SGE.

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Non ingrossate le fila di quanti corrono a raccontare quella parte di realtà che è già illuminata dai riflettori del mondo. Partite dalle periferie, consapevoli che non sono la fine, ma l’inizio della città.

< PAPA FRANCESCO >


rigenerare:

In Italia c’è un’architettura ingiusta che esprime un’idea precisa di spazio urbano e modo di abitare. Si tratta di quell’architettura nata negli anni dell’industrializzazione per rispondere al bisogno di alloggi popolari o a basso costo per la classe operaia. Condomini e quartieri di massa lasciati senza poesia, senza una funzione estetica, di cui nessuno si è preso cura, in cui si è rotto, o non è mai esistito, il rapporto tra servizi e persone e intorno ai quali si intrecciano spesso storie di abbandono urbano e degrado sociale.

UNA SFIDA SOPRATTUTTO SOCIALE

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< di DANIELA IAVOLATO >

Un’edilizia disprezzata, maltrattata, attorno alla quale le periferie o alcune porzioni di città sono via via cresciute, fino a collocarsi in una posizione geografica e sociale semicentrale, di serie “B”. In questi non-luoghi, dove finiamo per stipare la maggior parte degli ultimi, la gente costruisce se stessa e il proprio sentimento di identità, fortemente influenzato dalle connessioni tra l’ambiente fisico e sociale in cui è inserito.


m entre la città si evolve e trova forme e agende urbane

urbanità in grado di travolgere non solo gli edifici, ma le

diverse, “smart”, con edifici vincenti e all’avanguardia

comunità già radicate.

ma ad uso ed acquisto elitario, zone suscettibili di rivalutazione, che potrebbero mutare per arricchirsi di

Fioccano gli esempi in cui intere residenze e quartieri in

nuovi significati, rimangono indietro lasciando aperte una

rovina sono stati risanati e resi fertili. Luoghi belli, felici,

serie di domande: è possibile dare nuove fisionomie alle

sentiti: fecondi di nuove modalità di vivere. È il caso di

città senza un piano di innovazione e giustizia sociale?

Essen, che da città-fabbrica è diventata il centro più

Che fare di un agglomerato ad alta densità abitativa con

verde di tutta la Germania. O del quartiere Grand Parc

una bassa qualità della vita? Come si trasformano spazi

Bordeaux, dove è stata data una seconda vita a 530

di prossimità attorno a questi edifici in luoghi dove sia

alloggi popolari del dopoguerra, senza aumentare il canone

desiderabile vivere, attrarre imprese e visitatori? Esistono

di affitto e senza trasferire le famiglie dalle abitazioni

strategie innovative in grado di contribuire in maniera

durante i lavori, inventariando con precisione le qualità

determinante alla rigenerazione delle città?

esistenti da preservare e ciò che doveva essere integrato. E ancora Ekostaden Augustenborg, a sud della

L’Unione Europea su questi temi ci ha sempre visto

Svezia, è uno dei casi di rigenerazione urbana avviata in

chiaro: “Esiste un diritto all’ambiente urbano” e il

stretta collaborazione con i residenti e le parti locali, più

futuro delle nostre città si fonda su iniziative di radicale

conosciuto ed efficace d’Europa. Recentemente anche la

rigenerazione, riuso, riqualificazione del patrimonio

Spagna ha trasformato la costruzione di alloggi popolari in

esistente, o dismesso, che, da fonte di degrado, può

opportunità di sperimentazione architettonica e sociale.

diventare motore di rinascita, inclusione e riscatto sociale,

A Madrid, nel quartiere periferico di Carabanchel, dove

in alternativa a un modello espansivo di bassa qualità,

sorgono diversi interessanti interventi di edilizia pubblica, lo

ormai superato. Ma per affrontare una sfida di tale portata

studio madrileno Coco Arquitectos ha realizzato, con l’ente

l’architettura, l’urbanistica e, non ultima, la politica

EMVS, 168 alloggi sociali che dimostrano come il diritto

devono dotarsi di una visione interdisciplinare e attenta,

all’abitare possa essere esteticamente appagante anche

in grado di non produrre effetti distorsivi: di turnover o

quando è “popolare” o a basso costo.

ricolonizzazione a discapito degli abitanti storici. In Europa i temi della rigenerazione e dell’housing sociale sono affrontati, già da diverso tempo, in modo articolato e maturo e tutti hanno come comun denominatore il re-purposing: il rammendo dell’esistente - per dirla alla Renzo Piano -. Costruire sul costruito, rivalutando luoghi dimenticati, o scartati, al fine di restituirgli una vera

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> Germania, Essen MAGGIO 2022

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Escludere gruppi, classi, individui, dall’urbano equivale ad escluderli dal processo di civilizzazione, se non dalla società.

< Henri Lefebvre >


> Grand Parc Bordeaux

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> Madrid, gli alloggi sociali di Coco Arquitectos


INCONTRA LE

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A Milano, squadre di architetti provenienti da Paesi diversi, hanno dato alla luce progetti ammirati e riconosciuti in tutto il mondo. Il nuovo quartiere di Porta Nuova, la cui riqualificazione ha ottenuto il MIPIM Award come miglior progetto di rigenerazione urbana del mondo, con grattacieli di nuova generazione e spazi verdi, figli di un rapporto ormai imprescindibile tra uomo e natura, insieme al CityLife, nato dalla riconversione dell’ex area fieristica del Portello, hanno valorizzato l’intera città offrendo stimoli e nuove prospettive. Questi esempi, studiati e oggetto di repliche, dimostrano quanto lo spazio abitato e abitativo incida e contribuisca sui processi di autoaffermazione individuali e di appartenenza collettivi e come, di conseguenza, un cambio di prospettiva sia capace di attivare un percorso di rigenerazione anche umana, donando nuovo significato a ciò che nel tempo si radica.

archistar

QUANDO LA RIQUALIFICAZIONE


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Citylife > È il progetto di riqualificazione urbana più ampio d’Europa. Affidato ad architetti internazionali quali Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Arata Isozaki, in poco tempo è diventato uno dei distretti più iconici di Milano.


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Porta Nuova > Ha ridisegnato le forme di un quartiere industriale in abbandono donandogli un nuovo futuro.


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LA STREET-ART CHE ISPIRA E PORTA ARIA PULITA

#Unlock The Change.

LA FAVOLA DI #UNLOCKTHECHANGE NON È SOLO UNA CASCATA DI COLORI, MA È PARTE ATTIVA NELLA NEUTRALIZZAZIONE DEGLI INQUINANTI. I QUASI 400 MQ DI PARETE SONO STATI DIPINTI CON PITTURA CLIMATE POSITIVE AIRLITE IN GRADO DI NEUTRALIZZARE LO SMOG PRODOTTO DA 79 AUTOMOBILI.

#UNLOCKTHECHANGE, L’ECO-MURALE PIÙ GRANDE DEL SUD ITALIA, È STATO REALIZZATO DALL’ARTISTA ZED1, CON LA COLLABORAZIONE DI LUCA ZEUS40 E GIOVANNI ANASTASIA PRESSO L’EX ILVA, UN QUARTIERE CHE HA VISSUTO IN PRIMA LINEA I DANNI DELL’INQUINAMENTO INDUSTRIALE. LUOGO CHE RENDE ANCORA PIÙ CHIARO IL MESSAGGIO DI RINASCITA E RIGENERAZIONE.

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< di EMANUELA ESPOSITO >

Murales e graffiti sono stati ufficialmente riconosciuti come forma di comunicazione e rigenerazione degli spazi urbani, un linguaggio artistico che ha il merito di accendere i riflettori su quartieri vessati e meno raccontanti. Uno strumento utile per riprogettare luoghi svantaggiati che, al potere visivo e al valore sociale, oggi aggiunge la possibilità di diventare manifesto attivo di messaggi e cambiamento ambientale. Insieme ad Antonio Paloma, fondatore e direttore artistico di PalomArt, network d’arte che ha deciso di sposare l’omonima campagna promossa dalle B-Corp italiane in collaborazione con Yourban 2030, vi raccontiamo come è nato #UnlockTheChange: 370 metri quadrati di arte urbana che invitano al cambiamento, realizzati sul muro della scuola media Silio Italico di Fuorigrotta (Napoli). In cui le parole d’ordine sono sostenibilità, riqualificazione e partecipazione.



Quali sono, a tuo parere, i prossimi luoghi da riqualificare? Ci sono già progetti in atto? «Credo molto nella rigenerazione urbana dei borghi, e Com’è

nata

la

Yourban2030

collaborazione

per

la

con

campagna

#UnlockTheChange? «Avevo giа collaborato di recente con Maura Crudeli, vicepresidente di Yourban 2030, per la realizzazione di un murale ad opera dell’artista Luca Zamoc presso la sede del “30 formiche” nel quartiere romano del Pigneto. Successivamente, mi hanno contattato per la direzione di produzione del murale di #UnlockTheChange». La street-art è un mezzo fondamentale per la rinascita e il rinnovo estetico di quartieri ed edifici. Ciò rende chiaro, quindi, il

dopo il lavoro realizzato ad Aielli (Aq) e a Monticello Amiata (Gr), sto sviluppando dei nuovi progetti in altri borghi tra l’Abruzzo e le Marche». Come immagini una futura applicazione dell’arte nel campo della sostenibilità e della riqualificazione urbana? «Immagino delle nuove comunità immerse nella natura e basate su principi diversi da quelli attuali, con l’arte come costante epicentro. Una nuova visione circolare della vita, nella quale l’uomo non si collochi più alla sommità della gerarchia degli esseri viventi, ma diventi parte del “Tutto”».

ruolo dei murales nella riqualificazione urbana. Ma in che modo, secondo te, opere come “UnlockTheChange” possono creare un filo di comunicazione per rendere consapevole la società ed educarla al consumo ecosostenibile? «Penso che l’arte sia lo strumento ideale per stimolare la nostra società nel tentativo di cambiarla, migliorarla e rinnovarla. La street-art ha, inoltre, il vantaggio di essere gratuita e fruibile per tutti, al di fuori degli spazi e delle dinamiche convenzionali del settore dell’arte. Il murale di #UnlockTheChange, ha nello specifico un’efficacia diretta. Non è solo un simbolo, ma anche un’azione ecologica concreta, concepita per assorbire lo smog del quartiere.

< PALOMA (ANTONIO PALUMBO) > fondatore e direttore artistico PalomArt.

Inoltre abbiamo interagito con i ragazzi della scuola

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Silio Italico, i quali si sono rivelati molto interessati e stimolati positivamente dalla nostra azione».

PalomArt è un network internazionale di arte indipendente che vanta oltre 16 anni di esperienza nell’organizzazione di eventi culturali, artistici e d’ intrattenimento. Piattaforma di interazione, movimento di espressione, motore di eventi e di esposizioni itineranti: sono queste le molteplici facce di un progetto in cui si incontrano anime eterogenee, differentemente impegnate in un percorso di cambiamento della propria realtà sociale e culturale.


EDILIZIA TULIPANO SRL

DAL 1986 Quella che allʼinizio sembrava solo una piccola impresa a carattere familiare, oggi, dopo anni di impegno e duri sacrifici, è diventata unʼazienda leader nel settore edile in Campania. Padre Antonio Tulipano e i figli Luigi e Alessandro Tulipano, malgrado i momenti difficili, hanno una determinazione rara, e non si arrendono mai di fronte agli inevitabili ostacoli dellʼattuale realtà economica e lavorativa.

E D I L I Z I A T U L I PA N O @ L I B E R O . I T

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V I A D E L Lʼ I N D U S T R I A , 2 A V E R S A ( C E )

“COMPETENZA, ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ SONO I VALORI CHE CI CONTRADDISTINGUONO” TEL / FAX 081-503-9242


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Check our reviews on


L’INTERNET OF THINGS E LA DOMOTICA CONTRIBUISCONO AD UN USO RESPONSABILE DELLE RISORSE NATURALI

< a cura di COMELIT GROUP > www.comelitgroup.com

il consumo dell’acqua può diventare

“smart” L' acqua è la culla della vita. Nel Paleozoico, oltre 440 milioni di anni fa, le prime piante e gli artropodi emersero dagli oceani e colonizzarono la terraferma, avviando il processo di diversificazione delle specie che ha caratterizzato l’evoluzione del Pianeta. Elemento essenziale, l’acqua è presente in grande quantità sulla terra (1.400.000.000 chilometri cubici secondo lo United States Geological Survey); tuttavia il 97% di questa risorsa si trova negli oceani, il 2,5% nei ghiacciai e nelle calotte polari e solo lo 0,5% è acqua dolce disponibile in laghi, fiumi e falde sotterranee. Oltre a ciò, l’aumento della popolazione mondiale - che secondo stime Onu nel 2021 ha

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reali richiedono lo sforzo di tutti: programmazione ed investimenti da parte dei principali player mondiali, ma anche micro-azioni e comportamenti responsabili da parte di ciascuno di noi. La consapevolezza, che è sempre il primo passo, sembra essere un dato condiviso: in Italia, secondo superato i 7,9 miliardi ed è in continua crescita -,

analisi Istat, il 67,4 % delle persone con più di

l’inquinamento e la diseguale distribuzione hanno

14 anni è attenta a non sprecare acqua. Ma la

avuto un grande impatto sulla disponibilità di questa

consapevolezza non basta, bisogna agire partendo dal

preziosa risorsa. Infatti il Word Economic Forum del

proprio quotidiano e in tal senso la tecnologia può

2020 non ha esitato a parlare di una vera e propria crisi

rappresentare un interessante contributo.

idrica, sottolineando l’urgenza di un uso responsabile. Come è possibile che l’acqua e il suo consumo Una necessità imprescindibile anche in Italia. Il nostro

diventino “smart”? Attraverso la raccolta,

Paese si trova infatti al secondo posto nell’Unione

l’organizzazione e la trasmissione di dati al servizio

Europea per il prelievo e il consumo di acqua potabile

di obiettivi sostenibili. Un recente studio di Emergen

(dati Istat pubblicati a marzo 2022): ciascun abitante

Research conferma che il mercato globale della

ne consuma 153 metri cubi annui, superato solo dalla

gestione intelligente dell’acqua raggiungerà nel 2028

Grecia, il cui consumo pro capite sfiora i 157 metri

i 18,9 miliardi. L’internet delle cose, infatti, e la

cubi. Ma i primati non finiscono qui, purtroppo. La

sua diffusione capillare attraverso la domotica sono

percentuale di perdite idriche totali della rete nazionale

strumenti rilevanti e possono supportare azioni macro

si attesta al 42%: quasi la metà dell’acqua prelavata

e micro a favore di un utilizzo responsabile delle

non raggiunge l’utente finale, 42 litri ogni 100

risorse del pianeta e dell’acqua in particolare.

vengono dispersi lungo la rete idrica.

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Tra le azioni macro possiamo pensare a modelli di L’acqua e il suo uso consapevole sono al centro anche

consumo intelligente progettati attraverso i “digital

dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.

twins” cioè i gemelli digitali degli edifici realizzati

Ben due “goal” sono dedicati a questo elemento:

con nuovi programmi di progettazione come il BIM

il 6°, che recita “ottenere entro il 2030 l’accesso

(Building Information Modeling), ma anche al

universale ed equo all’acqua potabile che sia sicura ed

posizionamento di sensori lungo le reti idriche per

economica per tutti”, e il 14°, riservato all’universo

monitorare ed evitare le perdite, o ancora a sistemi di

blu, “conservare e utilizzare in modo sostenibile gli

controllo e programmazione di impianti di irrigazione

oceani, i mari e le risorse marine”. Si tratta di due

ad uso agricolo in base alle culture, alla piovosità,

considerazioni importanti che per diventare obiettivi

all’umidità del terreno.


La domotica può invece sostenere numerose micro azioni che come privati cittadini possiamo attivare. Con il sistema SimpleHome di Comelit, ad esempio, è possibile gestire l’impianto di irrigazione in base al clima e agli agenti atmosferici, grazie ad un “sensore pioggia” che interrompe l’irrigazione durante le precipitazioni, evitando di sprecare energia e acqua. Inoltre il sistema consente di monitorare i consumi non solo di acqua, ma anche di gas ed energia elettrica, mostrandoli comodamente tramite grafici e tabelle sul supervisore di casa.

La consapevolezza dell’emergenza è chiara, i mezzi per porre rimedio sono disponibili, ora tocca solo a noi!

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digital edition. Nunziare Magazine è anche sul web.

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Puoi sfogliarlo su tablet, smartphone, comodamente dal tuo pc registrandoti sul sito www.nunziare.it


L’uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una natura visibile. Senza rendersi conto che la natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.

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< HUBERT REEVES >


SOLO PER IL CONSUMO ALIMENTARE

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IN ITALIA SI SPRECA UN INTERO LAGO D’ISEO


EVITIAMO SPRECHI

Torniamo al Water Footprint (visita il glossario). C’è un costo invisibile, di cui non ci accorgiamo, che sta diventando un problema seriamente trascurato. «Per fare un tavolo ci vuole il legno» cantava Sergio Endrigo, ma per fare tutto ci vuole l’acqua e tutte le volte che, con nonchalance, buttiamo via cibo, indumenti o un paio di scarpe, buttiamo anche la quantità spropositata di acqua che è servita per produrre beni e oggetti di consumo comune. In pratica prosciughiamo volumi di acqua per produrre rifiuti!

La chiave è quella della consapevolezza. Conoscere il costo nascosto dell’acqua è fondamentale per riconoscere l’impatto idrico dei nostri stili di vita. Siamo chiamati a dare risposte e a rieducarci: indirizziamo meglio i nostri acquisti e consumi, mettiamo nel carrello meno cose di quelle ci occorrono, scegliamo prodotti che adottano soluzioni più sostenibili.

MA ANDIAMO AI NUMERI CHE PARLANO PIÙ DELLE PAROLE!

> QUANTA ACQUA SERVE PER PRODURRE UN CHILO DI CARNE? In Italia la cifra stimata è 11.415 litri.

NEL FRATTEMPO… DIFFONDI, ISPIRA GLI ALTRI, PROMUOVI INSIEME A NOI: PORTA QUESTO NUMERO CON TE!

> QUANTA ACQUA “BEVONO” IN MEDIA: un paio di jeans? 10.000 litri una maglietta di cotone? 2000 litri un paio di scarpe di cuoio? 8000 litri 81

Per convegni con la nostra redazione, workshop tematici o per copie omaggio di Nunziare Magazine - anche nelle scuole - scrivi a redazione@nunziare.it


#seminari

UNIVERSITÀ: LA CECERE MANAGEMENT CASO STUDIO ALLA PARTHENOPE

“Economia circolare e sviluppo sostenibile: verso il raggiungimento dei Goals dell’Agenda 2030”, questo il titolo della lunga maratona dedicata ai temi urgenti del momento che ha visto alternare in cattedra teoria e pratica, conoscenze, soluzioni e tecniche concretamente applicate. L’edilizia diventa protagonista all’Università con il Ceo della Cecere Management e Nunziare Magazine in distribuzione presso oltre cento studenti, intervenuti nell’aula Pacanowsky, per il seminario voluto dal prestigioso Ateneo napoletano “Parthenope” il 13 aprile.

Due, i panel dell’incontro organizzato dal Prof. Pasquale Marcello Falcone e dalle dottoresse Adriana Ubaldo e Ludovica Martinisi, per riflettere sui planetari obiettivi, dinamiche sociali e aziendali per portare il Paese verso la sostenibilità. «Una sfida tutt’altro che semplice» hanno spiegato gli speaker che hanno condotto il seminario. Docenti della Parthenope, ma anche esperti provenienti dal mondo delle associazioni - Plastic Free e MaDre a sostegno del mare -, che hanno ricordato l’importanza di modificare il nostro approccio all’ambiente, educandoci a trattarlo non come un bene privato o pubblico ma come un bene comune, con una nuova logica basata su un insieme di diritti e doveri reciprocamente integrati. «Gli SDGs in questo scenario possono essere visti come un piano operativo importante da integrare in tutte le aziende» ha ricordato il capogruppo della Cecere Management - Yari Cecere -. «Se guardiamo al mondo del costruito, dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, almeno 9 sono i goal in cui l’edilizia può contribuire in maniera significativa. A gennaio abbiamo sforato gli 8 miliardi di abitanti e la previsione Onu, entro il 2050, prevede il raddoppiamento di questo dato.

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Questo significa antropizzare ancora: più edifici, più case, cementificazione, rifiuti e consumi». Che ruolo ha e cosa può fare l’edilizia? Dalla teoria si è passati alla pratica, puntando la lente di ingrandimento sulle buone iniziative adottate dall’azienda oggetto di studio che sta cercando di dare un nuovo significato al rapporto uomo-ambiente, applicando al sistema abitativo la definizione più ampia di “fatto sociale”.


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